Bollettino Fitosanitario N° 37 del 09 Settembre 2014 CODITA Sede Centrale : Via G.Messina, 68 – 74100 Taranto Tel. 099/4773430 – Fax. 099/4773432 www.codita.it Sede Operativa : via Paisiello, 100 – 74016 Massafra Tel. 099/8803710 – Fax. 099/8806512 AGRUMI Fasi fenologiche: Sviluppo frutti – inizio Invaiatura cultivar precoci (BBCH 74 - 79 – 81). Situazione fitosanitaria: Presenza di afidi (localizzata), acari, cocciniglie, minatrice serpentina, mosca bianca fioccosa, mosca della frutta. Difesa integrata Contro gli acari, intervenire al superamento della soglia d’intervento del 10% di foglie infestate per il Tetranychus urticae e del 30% per il Panonychus citri. Negli agrumeti dove lo scorso anno non è stato contenuto il cotonello (Planococcus citri), osservare attentamente i frutti sui quali sono in fase di insediamento le “neanidi”, al superamento della soglia del 5% dei frutti infestati, intervenire con olio minerale bianco attivato con buprofezin o spirotetramat. Osservare sulle trappole l’andamento del volo della cocciniglia rossa forte degli agrumi (Aonidiella aurantii), tenere presente che si interviene entro 2-4 settimane dopo il picco delle catture sulle trappole poste nella propria azienda, oppure al superamento del 10% dei frutti infestati. Pertanto, soprattutto nei campi dove il parassita è stato presente nella scorsa annata, si consiglia di intervenire con olio minerale attivato con clorpyrifos metile, pyriproxifen, fosmet, spirotetramat, buprofezin, ecc., prestare attenzione al periodo di carenza dei prodotti da adoperare. Allo stato attuale, come evidenziato nella Tabella seguente e rilevato sulle trappole a feromone, nei campi di osservazione il volo dei maschi differisce in base all'ubicazione dei campi, per l'intervento fitosanitario, riferirsi alle date previste dal modello come indicato nella stessa Tabella in base alla contrada di riferimento più vicina al proprio campo. Contro la minatrice serpentina si interviene esclusivamente su piante giovani in accrescimento, utilizzando prodotti registrati sulla coltura e contro la malattia da contenere. Contro la mosca bianca fioccosa gli interventi chimici si giustificano solo quando l’azione dei parassitoidi, Cales noacki e Amitus spiniferus, risulti insufficiente e comunque alla comparsa delle prime gocce di melata, utilizzando olio minerale bianco attivato con prodotti a base di acetamiprid, imidacloprid o spirotetramat, buprofezin. Negli agrumeti con cultivar a maturazione precoce (Miagawa, ecc.), posizionare le trappole per il monitoraggio della mosca della frutta (Ceratitis capitata), della quale si sono registrate catture nelle trappole e le prime punture sui frutti. Per l’intervento fitosanitario, tenere presente che per l’arancio si interviene preventivamente quando sulle trappole attrattive si registrano n° 40/50 adulti/trappola/settimana e per le clementine n° 20 adulti/trappola/settimana. Per gli interventi curativi intervenire, quando il 2-3% dei frutti risulta colpito, con prodotti a base di acetamiprid, etofenprox, e fosmet (per quest’ultimo, acidificando la miscela insetticida), con le relative prescrizioni d’uso, oltre alle esche proteiche avvelenate e con il sistema Attract and Kill. Inoltre, è possibile utilizzare l’esca avvelenata a base di spinosad (spintor fly), intervenendo alla dose di 1 litro di prodotto per ettaro, diluito in 4 litri di acqua, da somministrare sul 50% delle piante presenti, anche con una comune “pompa a spalla”. Irrorare in modo da lasciare sulla pianta una superficie circolare di miscela insetticida con un diametro di circa 30-40 cm, con presenza di gocce di diametro da 4 a 6 mm, ripetendo l’intervento dopo 8 giorni e, in caso di pioggia. Durante il periodo è utile controllare le catture di mosca sulle trappole, che devono essere pari a zero o al massimo a poche unità. Si consiglia di intervenire all’inizio delle catture sulle trappole con frutti all’inizio dell’invaiatura. MODELLO PREVISIONALE PARASSITI AGRUMI Descrizione della situazione di attacco (picco del volo) della Cocciniglia rossa forte degli agrumi, suggerita dal Modello di simulazione Previsionale in base ai dati rilevati dalle stazioni agrometeorologiche in provincia di Taranto Data previsione Gradi Data massima migrazione neanidi Generazione volo Giorno prevista dal Modello Agro di Taranto Ctr. Pantano - Agro di Statte – Ctr. Accetta 14/08/14 1020.07 2° volo: prima generazione 03/09/14 Agro di Massafra – Ctr. Patemisco; Zicolillo; Pezzarossa; 14/08/14 1020.07 2° volo: prima generazione 03/09/14 Agro di Palagiano – Ctr. Lama Derchie; Castiglione; Lenne; 29/08/14 1513.63 3° volo: seconda generazione 14/09/14 Agro di Palagiano – Ctr. Galliano; San Marco dei Lupini 1510.13 3° volo: seconda generazione 04/10/14 Agro di Palagianello – Ctr. Parco di Stalla; Conocchiella; 29/08/14 1513.63 3° volo: seconda generazione 18/09/14 18/09/14 Agro di Castellaneta – Ctr. Le Matinelle; Lago d’Anice; 29/08/14 1508.7 3° volo: seconda generazione 29/08/14 Agro di Ginosa – Ctr. Lago Lungo; Lama di Pozzo 1517.53 3° volo: seconda generazione 18/09/14 18/09/14 N.B.: In presenza di trappole poste nei propri appezzamenti considerare i dati raccolti su di esse ed intervenire in base alla dinamica del volo registrato. OLIVO Fasi fenologiche: Accrescimento frutti, invaiatura. Situazione fitosanitaria: Presenza di Malattie fungine, cocciniglie, margaronia, mosca delle olive punture fertili. Difesa integrata: Accertata la presenza di lebbra, intervenire durante l’accrescimento delle drupe. Contro la cocciniglia mezzo grano di pepe si interviene in presenza di 5-10 neanidi per foglia, utilizzando prodotti a base di fosmet o buprofezin in miscela con olio minerale. Prestare attenzione alla presenza dei primi stadi larvali di margaronia sui giovani impianti osservando le foglioline dei nuovi germogli e se presente intervenire con prodotti a base di Bacillus thuringiensis. Per la mosca delle olive sono in aumento le catture sulle trappole e le ovodeposizioni sulle olive. Per l’intervento fitosanitario tenere presente che sulle olive da tavola si interviene quando si nota la presenza delle prime punture, su quelle da olio invece quando il 10-15% delle olive osservate risulta colpito da uova e larve vive nella polpa. La soglia più alta si può applicare quando l’infestazione attiva è rappresentata da uova e larve di 1^ età nella polpa, con gallerie filiformi. Utilizzare insetticidi a base di dimetoato, fosmet e imidacloprid (per questi ultimi due, acidificare l’acqua), dispositivi Attract and Kill (si consiglia l’uso con la stretta collaborazione del tecnico) e spintor fly (da utilizzare come indicato per gli agrumi), avendo cura di intervenire alle primissime infestazioni. VITE Fasi fenologiche: Invaiatura, maturazione. Situazione fitosanitaria: Oidio, peronospora, muffa grigia, tignoletta, tripidi e cocciniglia. Difesa integrata: Ripetere l’intervento contro la peronospora e l’oidio in base alla persistenza d’azione dei prodotti adoperati. Ripetere l’intervento contro la muffa grigia con prodotti registrati sulla coltura. Controllare le trappole per il monitoraggio della 3^ generazione della tignoletta (2^ generazione carpofaga), il cui volo nei campi di osservazione è in regressione in modo diffuso su tutta la provincia di Taranto, come numero di catture nelle trappole nei campi di osservazione. Accertato l’inizio delle catture sulle trappole del proprio campo, in relazione al prodotto fitosanitario da utilizzare per la difesa, intervenire dopo 3-4 giorni dall’inizio del volo in caso di utilizzo di regolatori di crescita, dopo 4-5 giorni se si utilizzano prodotti a base di Bacillus thuringiensis, indoxacarb, spinosad, emamectina, clorantraniliprole, dopo 7-8 giorni se si utilizzano esteri fosforici. Verificata la presenza del tripide della vite, intervenire con prodotti a base di spinosad solo dopo aver rilevato sulla vegetazione una infestazione diffusa. Contro la cocciniglia (Planococcus spp), prestare attenzione alla risalita delle neanidi, “nascoste” sotto la corteccia dei ceppi, nei pressi dei grappoli. Intervenire localmente solo sui ceppi infestati e, in caso di attacchi generalizzati, su tutta la superficie vitata. CAVOLFIORE Fasi fenologiche: Situazione fitosanitaria: Difesa integrata Trapianto, crescita delle piantine. Nessun problema di rilievo. Nessun intervento fitosanitario. LATTUGHE Fasi fenologiche: Accrescimento piante e maturazione. Situazione fitosanitaria: Presenza di larve di lepidotteri e marciumi di varia origine. Difesa integrata: Contro le larve di lepidotteri, se presenti nelle colture in atto, intervenire tempestivamente, soprattutto sulle cultivar incappucciate, per non rendere difficoltosa la difesa nelle fasi successive di formazione del cappuccio. Intervenire contro l’eventuale presenza di malattie fungine, specie se l’andamento climatico è piuttosto umido e soprattutto sui nuovi impianti contro i marciumi radicali e del colletto. Si ricorda di intervenire sempre che si possa rispettare il periodo di carenza dei prodotti utilizzati e che siano registrati sulla coltura ed i parassiti da contenere. TECNICA APPLICATIVA DEI TRATTAMENTI E NUOVI IMPIANTI L’efficacia di un trattamento antiparassitario dipende essenzialmente dalla tecnica applicativa che vuole: -) conoscenza approfondita dei parassiti da contenere, per colpirli nel momento più propizio e quando si interferisce il meno possibile sull’antagonismo naturale; -) massima efficienza delle attrezzature per gli interventi; -) preparazione della coltura in modo da poter facilmente colpire il parassita; -) nei casi dubbi, chiedere l’ausilio di tecnici specialisti esperti, per evitare di eseguire interventi di dubbio esito; Per esempio nei casi di un campo già impiantato, se vi sono piante virosate, estirparle, portarle fuori e distruggerle, mentre contro l’eventuale presenza di avversità, soprattutto di afidi e tripidi, vettori di virus, ma anche di larve di lepidotteri, prima accertare la necessità di cure e poi intervenire, sempre che si possa rispettare, meglio se con il più ampio margine di sicurezza, il periodo di carenza dei prodotti da adoperare. Si ricordi che l’acqua utilizzata per i trattamenti deve avere un pH inferiore a 7. Un nuovo impianto ha successo se le piante di propagazione sono sane e il terreno per l’impianto è privo di problemi idraulico-agrari e fitosanitari.
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