Bollettino fitosanitario emesso il 22 maggio 2002

Bollettino Fitosanitario N° 30 del 22 Luglio 2014
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AGRUMI
Fasi fenologiche:
Sviluppo frutti (BBCH 74).
Situazione fitosanitaria: Afidi, acari, cocciniglie, minatrice serpentina, mosca bianca
fioccosa.
Difesa integrata
Accertata la presenza di afidi, intervenire con prodotti registrati
sulla coltura: al superamento della soglia del 5% dei germogli colpiti su clementine e del
10% su arancio per l’afide verde; del 25% dei germogli colpiti per l’afide scuro,
abbassando la soglia nel caso di piante in accrescimento. Contro gli acari, intervenire al
superamento della soglia d’intervento del 10% di foglie infestate per il Tetranicus urticae
e del 30% per il Panonichus citri. Negli agrumeti dove lo scorso anno non è stato
contenuto il cotonello (Planococcus citri), osservare attentamente i frutti sui quali sono
in fase di insediamento le “neanidi”, al superamento della soglia del 5% dei frutti infestati,
intervenire con olio minerale bianco attivato con buprofezin o spirotetramat. Posizionare
all’interno del proprio agrumeto le trappole per il monitoraggio dei voli della cocciniglia
rossa forte degli agrumi (Aonidiella aurantii), si consideri che allo stato attuale si
continuano a registrare le catture di questo fitofago sulle trappole dei campi di
osservazione. Per l’intervento insetticida tenere presente che si interviene 2-4 settimane
dopo il picco delle catture sulle trappole poste nella propria azienda, oppure al
superamento del 10% dei frutti infestati. Pertanto, soprattutto nei campi dove il parassita è
stato presente nella scorsa annata, si consiglia di intervenire con olio minerale attivato con
clorpyrifos metile, pyriproxifen, fosmet, spirotetramat, buprofezin, ecc.. Contro la
minatrice serpentina si interviene esclusivamente su piante giovani in accrescimento,
utilizzando prodotti registrati sulla coltura e contro la malattia da contenere. Contro la
mosca bianca fioccosa gli interventi chimici si giustificano solo quando l’azione dei
parassitoidi, Cales noacki e Amitus spiniferus, risulti insufficiente e comunque alla
comparsa delle prime gocce di melata, utilizzando olio minerale bianco attivato con
prodotti a base di acetamiprid, imidacloprid o spirotetramat, buprofezin
MODELLO PREVISIONALE PARASSITI AGRUMI
Descrizione della situazione di attacco (picco del volo) della Cocciniglia rossa forte degli agrumi,
suggerita dal Modello di simulazione Previsionale in base ai dati rilevati dalle stazioni
agrometeorologiche in provincia di Taranto
Data previsione Gradi
Data massima migrazione neanidi
Generazione
volo
Giorno
prevista dal Modello
Agro di Taranto Ctr. Pantano - Agro di Statte – Ctr. Accetta
02/07/14
518.0
1° volo: generazione svernante
22/07/14
Agro di Massafra – Ctr. Patemisco; Zicolillo; Pezzarossa;
02/07/14
518.0
1° volo: generazione svernante
22/07/14
Agro di Palagiano – Ctr. Lama Derchie; Castiglione; Lenne;
17/06/14
526.0
1° volo: generazione svernante
07/07/14
25/07/14
1020.44
2° volo: prima generazione
14/08/14
26/06/14
Agro di Palagiano – Ctr. Galliano; San Marco dei Lupini
527.06
1° volo: generazione svernante
16/07/14
Agro di Palagianello – Ctr. Parco di Stalla; Conocchiella;
17/06/14
526.0
1° volo: generazione svernante
07/07/14
25/07/14
1018.05
2° volo: prima generazione
14/08/14
Agro di Castellaneta – Ctr. Le Matinelle; Lago d’Anice;
16/06/14
521.1
1° volo: generazione svernante
06/07/14
25/07/14
1021.19
2° volo: prima generazione
14/08/14
02/07/14
25/07/14
Agro di Ginosa – Ctr. Lago Lungo; Lama di Pozzo
518.0
1° volo: generazione svernante
1023.77
2° volo: prima generazione
22/07/14
14/08/14
N.B.: In presenza di trappole poste nei propri appezzamenti considerare i dati raccolti su di
esse ed intervenire in base alla dinamica del volo registrato.
OLIVO
Fasi fenologiche:
Situazione fitosanitaria:
Accrescimento frutti.
Presenza di Malattie fungine, cocciniglie, margaronia, oziorrinco, mosca delle olive (punture fertili).
Difesa integrata:
Accertata la presenza di lebbra, intervenire durante l’accrescimento delle drupe. Contro la cocciniglia mezzo grano di pepe si interviene in presenza
di 5-10 neanidi per foglia, utilizzando prodotti a base di fosmet o buprofezin in miscela con
olio minerale. Nei giovani impianti prestare attenzione all’oziorrinco, contro il quale è utile
installare intorno al tronco (ed eventuale palo tutore) fogli di lana sintetica a più strati,
posizionato ad imbuto rovesciato, per evitare la risalita dello stesso verso la vegetazione.
Prestare attenzione alla presenza dei primi stadi larvali di margaronia sui giovani impianti
osservando le foglioline dei nuovi germogli e se presente intervenire con prodotti a base di
Bacillus thuringiensis. Per la mosca delle olive in alcune zone della provincia sono state
riscontrate, eccezionalmente per il periodo, in aumento le catture sulle trappole e
ovodeposizioni sulle olive, e larve vive nella polpa. Dopo aver verificato la presenza di
attacco sul proprio campo, tenere presente che sulle olive da tavola si interviene quando si
nota la presenza delle prime punture fertili, su quelle da olio invece quando il 10-15% delle
olive osservate risulta colpito da uova e larve vive nella polpa. La soglia più alta si può
applicare quando l’infestazione attiva è rappresentata da uova e larve di 1^ età nella
polpa, con gallerie filiformi. Utilizzare insetticidi a base di dimetoato, fosmet e imidacloprid
(per questi ultimi due, acidificare l’acqua), dispositivi Attract and Kill (si consiglia l’uso con
la stretta collaborazione del tecnico) e spintor fly, esca avvelenata a base di spinosad,
intervenendo alla dose di 1 litro di prodotto per ettaro, diluito in 4 litri di acqua, da
somministrare sul 50% delle piante presenti, anche con una comune “pompa a spalla”.
Irrorare in modo da lasciare sulla pianta una superficie circolare di miscela insetticida con
un diametro di circa 30-40 cm, con presenza di gocce di diametro da 4 a 6 mm, ripetendo
l’intervento dopo 8 giorni e, in caso di pioggia. Durante il periodo è utile controllare le
catture di mosca sulle trappole, che devono essere pari a zero o al massimo a poche
unità. Installare le trappole per il monitoraggio della mosca delle olive.
VITE
Fasi fenologiche:
Chiusura grappoli, invaiatura.
Situazione fitosanitaria:
Oidio, peronospora, tignoletta, tripidi e cocciniglia.
Difesa integrata:
Ripetere l’intervento contro la peronospora e l’oidio in base
alla persistenza d’azione dei prodotti adoperati. Sulle uve da tavola in fase di
accrescimento veloce, prestare particolare attenzione alla presenza di acini colpiti da
oidio e, se presenti, alternare sostanze attive a diverso meccanismo d’azione, adottando
intervalli inferiori. Ripetere l'intervento contro la muffa grigia con prodotti registrati sulla
coltura. Controllare le trappole per il monitoraggio della 2^ generazione della tignoletta
(1^ generazione carpofaga), della quale si continuano a registrare le catture. In relazione
al prodotto fitosanitario da utilizzare per la difesa, intervenire dopo 3-4 giorni dall’inizio del
volo in caso di utilizzo di regolatori di crescita, dopo 4-5 giorni se si utilizzano prodotti a
base di Bacillus thuringiensis, indoxacarb, spinosad, emamectina, clorantraniliprole, dopo
7-8 giorni se si utilizzano esteri fosforici. L’intervento va ripetuto dopo 10 giorni. Nei vigneti
dove lo scorso anno si sono verificati attacchi di cocciniglia (Planococcus spp), prestare
attenzione alla risalita delle neanidi, “nascoste” sotto la corteccia dei ceppi, verso i tralci
verdi e successivamente nei pressi dei grappoli. Intervenire localmente solo sui ceppi
infestati e, in caso di attacchi generalizzati, su tutta la superficie vitata.
CAVOLFIORE
Fasi fenologiche:
Situazione fitosanitaria:
Difesa integrata
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LATTUGHE
Fasi fenologiche:
Accrescimento piante e maturazione.
Situazione fitosanitaria: Presenza di larve di lepidotteri e marciumi di varia origine.
Difesa integrata:
Contro le larve di lepidotteri, se presenti nelle colture in atto,
intervenire tempestivamente, soprattutto sulle cultivar incappucciate, per non rendere
difficoltosa la difesa nelle fasi successive di formazione del cappuccio. Intervenire contro
l’eventuale presenza di malattie fungine, specie se l’andamento climatico è piuttosto
umido e soprattutto sui nuovi impianti contro i marciumi radicali e del colletto. Si ricorda
di intervenire sempre che si possa rispettare il periodo di carenza dei prodotti utilizzati e
che siano registrati sulla coltura ed i parassiti da contenere.
TECNICA APPLICATIVA DEI TRATTAMENTI E NUOVI IMPIANTI
L’efficacia di un trattamento antiparassitario dipende essenzialmente dalla tecnica
applicativa che vuole:
-) conoscenza approfondita dei parassiti da contenere, per colpirli nel momento più
propizio e quando si interferisce il meno possibile sull’antagonismo naturale;
-) massima efficienza delle attrezzature per gli interventi;
-) preparazione della coltura in modo da poter facilmente colpire il parassita;
-) nei casi dubbi, chiedere l’ausilio di tecnici specialisti esperti, per evitare di eseguire
interventi di dubbio esito;
Per esempio nei casi di un campo già impiantato, se vi sono piante virosate, estirparle,
portarle fuori e distruggerle, mentre contro l’eventuale presenza di avversità, soprattutto di
afidi e tripidi, vettori di virus, ma anche di larve di lepidotteri, prima accertare la necessità
di cure e poi intervenire, sempre che si possa rispettare, meglio se con il più ampio
margine di sicurezza, il periodo di carenza dei prodotti da adoperare. Si ricordi che l’acqua
utilizzata per i trattamenti deve avere un pH inferiore a 7. Un nuovo impianto ha successo
se le piante di propagazione sono sane e il terreno per l’impianto è privo di problemi
idraulico-agrari e fitosanitari.