12 Lombardia Venerdì 4 Luglio 2014 Corriere della Sera MI Tendenze Dopo l’Emilia, è la Lombardia la regione in cui ha preso maggiormente piede la moda dei gruppi di quartiere Buon vicinato e lavori nelle vie Si moltiplicano le social street Da Bergamo a Mortara, la solidarietà nasce su Facebook MILANO — Nate in Emilia, sono esplose a Milano e oggi si stanno diffondendo anche nelle città medie e piccole della Lombardia. Sono le social street, gruppi di abitanti di una stessa via o, in qualche caso, di uno stesso quartiere che si mettono in contatto su Facebook per conoscersi, incontrarsi, darsi una mano nella vita reale. L’esperienza che ha fatto scuola è quella bolognese di via Fondazza, nata a settembre scorso. Poi in meno di un anno sono stati fondati in tutta Italia oltre 250 gruppi, tutti informali, grazie all’iniziativa di qualche cittadino più intraprendente di altri. E solo in Lombardia se ne contano oggi più di sessanta, moltissimi a Milano, ma sempre di più anche a Bergamo, Brescia, Lodi, Mantova, Varese, e pure in centri più piccoli come Clusane d’Iseo (Brescia), Mortara (Pavia), San Giuliano (Milano). «Dopo l’Emilia, la Lombardia è la regione più attiva», racconta Federico Bastiani, fondatore della social street di via Fondazza e curatore del portale nazionale www.socialstreet.it (il sito che mappa tutte le esperienze e dà consigli ai nuovi arrivati). «Ogni giorno ricevo cinque o sei mail da gruppi appena nati. Molti di quelli che decidono Tutti insieme Tavolata sotto casa della Campo di Marte e Oltre Adda social street di Lodi di aprire un nuova pagina non sono originari del posto, conoscono poche persone intorno e sfruttano il web per costruire rapporti di buon vicinato. Al Nord si tende poi a vivere poco la città e la piazza. Ritorno in piazza Molti gruppi di iscritti curano il verde e gli spazi comuni della città Ecco, i gruppi sono l’occasione per appropriarsi di nuovo degli spazi comuni». Gli iscritti si danno appuntamento, come quelli della social street di San Giuliano Milanese che hanno formato la Linee guida Le regole per partire Obiettivo dei gruppi è socializzare e aiutarsi a vicenda. Chi condivide la filosofia entra a far parte della rete nazionale. Dopo aver creato la pagina su Facebook è bene pubblicizzarla nel quartiere facendo girare locandine tra gli abitanti e i bar della zona. Piccolo è bello Se il gruppo è piccolo, non è un fallimento: in pochi si comincia meglio. Infine, è il momento di conoscersi dal vivo Meno acquisti e più condivisione Così cresce l’economia di scambio MILANO — Comprare meno e scambiare di più. Tra social street, servizi di noleggio di bici e auto, coworking e condivisione della propria casa, sono questi gli anni dell’economia dello scambio, la cosiddetta «sharing economy». Soprattutto al Nord. Secondo una ricerca di Duepuntozero (Doxa) dello scorso settembre, gli utenti che in Italia hanno già utilizzato un servizio di sharing (il 13%) sono prevalentemente uomini, tra i 18 e i 34 anni, laureati e residenti in grandi centri della Lombardia. E, secondo un’altra ricerca Duepuntozero di aprile 2013, due terzi dei lombardi sono aperti nei confronti dei servizi offerti dalla «sharing economy». I. Fan. © RIPRODUZIONE RISERVATA squadra di calcetto e organizzano le biciclettate. Si aiutano a vicenda quando c’è bisogno, si scambiano consigli ma anche merce, libri, cibo. «Molti gruppi oggi — testimonia Federico — si organizzano in accordo con i Comuni per sistemare il quartiere». É il caso della Campo di Marte e Oltre Adda social street di Lodi, nata a febbraio, oggi 370 partecipanti: «Quando ho aperto il gruppo pensavo che non si sarebbe iscritto nessuno — dice Carlo Bajoni —. E invece oggi conosco persone che fino a qualche mese fa sa- 64 I gruppi di cittadini mappati oggi in Lombardia dal portale nazionale www.socialstreet.it lutavo appena. Insieme abbiamo già sistemato il giardinetto dell’Aler che il Comune non curava più per mancanza di risorse. Abbiamo ritinteggiato le bacheche comunali. E nei prossimi giorni siamo stati autorizzati a sistemare balaustra, piastrelle e fioriere della scuola materna». Stessi progetti al gruppo del quartiere Valletta Valsecchi di Mantova: «Siamo più di cento», racconta Anna Zacchi. «Vogliamo sistemare il giardinetto tra via Goldoni e via Ariosto e l’edicola dei fiori accanto. Abbiamo scritto al sindaco, per ora non abbiamo avuto risposta ma speriamo». Isabella Fantigrossi © RIPRODUZIONE RISERVATA In vista di Expo Sentenza Obiettivo sulle botteghe storiche Un concorso per il miglior «selfie» Coppia si sposa mentre lui è in coma La Cassazione annulla il matrimonio MILANO — Si chiama «Selfie Prize». È un concorso fotografico che premierà il miglior «selfie» scattato dai clienti di uno dei 1.200 negozi storici della Lombardia: è l’iniziativa lanciata, dall’inizio di luglio, dalla Regione con le Camere di commercio lombarde per valorizzare e promuovere in vista di Expo le attività delle botteghe con più di 50 anni, iscritte nel registro regionale dei luoghi storici del commercio. Scorrendo la lista di questi antichi negozi (www.commercio.regione.lo mbardia.it) si scopre che ci COMO — Per la chiesa, Corrado e Chiara saranno per sempre marito e moglie, ma civilmente non lo sono mai stati. La Cassazione, con una sentenza definitiva arrivata dopo sette anni e cinque pronunciamenti, ha decretato in sintesi che l’impiegato dell’anagrafe non avrebbe mai dovuto registrare il loro matrimonio, celebrato «in articulo mortis», con lo sposo in coma. Il rito è previsto dal diritto canonico ed ha valore religioso e civile. Un principio che ora rischia di essere messo in discussione dalla sentenza della Cassazione sul caso di due comaschi, uniti in matrimonio da un sacerdote quando l’uomo gravemente malato, ormai non era più cosciente. «È una sentenza assurda — attaccano i legali della “vedova”, Marco Tradizione Insegna storica nel centro di Morbegno: la drogheria Ciapponi sono tanti esercizi le cui saracinesche sono state alzate prima del ‘900: oltre 150 infatti sono nati nel 1800, in quindici casi sono state fondate nel ‘700 e nel ‘600. «Negozi storici non solo come oasi dello shopping, ma anche come luoghi della memoria», dice Mauro Parolini, assessore regionale al Commercio, commentando l’iniziativa che prevede anche la realizzazione di un volume «Guide&Look Book», con schede informative e mappa delle attività. Paolo Marelli © RIPRODUZIONE RISERVATA Franzini e Andrea Marcinkiewicz —. Di fatto, questa conclusione stabilisce che un ufficiale di stato civile deve andare a verificare anche eventuali incapacità naturali degli sposi». Corrado e Chiara vivevano insieme da vent’anni quando l’uomo fu colpito da un ictus che lo portò al coma e dopo poco tempo alla morte. «La vicenda giudiziaria è chiusa, ma evidentemente siamo convinti che questa non sia l’ultima parola — dicono i legali di Chiara —. Nella legge c’è un vuoto che va colmato al più presto. Comunque Siamo decisi ad andare avanti, non appena vedremo le motivazioni della sentenza». Anna Campaniello © RIPRODUZIONE RISERVATA Brevi BERGAMO Precipita nel burrone Muore alpinista Giuseppe Musitelli, 66 anni, di Gazzaniga (Bg) è morto ieri dopo essere scivolato in un burrone. L’alpinisti, iscritto al Cai, stava salendo il Monte Pof, sopra Parre, ed era a quota 2.300 metri . L’allarme è stato dato dai compagni di escursione. Le operazioni di recupero sono state rese difficile dal brutto tempo; gli uomi del Soccorso Alpino hanno raggiunto a piedi il luogo dell’incidente. LODI VECCHIO Spara pallini col fucile Feriti tre ragazzini Ha sparato con un fucile ad aria compressa dal balcone della casa dei genitori, a Lodi Vecchio. I pallini di gomma hanno centrato due tredicenni e un quattordicenne che stavano giocando al parco «Archinti»: i tre ragazzini sono stati medicati al Pronto soccorso. Lo sparatore, un giovane di 23 anni, è stato denunciato per lesioni aggravate. Sono ancora da chiarire i motivi dell’assurdo gesto. VARESE Prestito con minacce Strozzino arrestato Un imprenditore di Varese ha denunciato tre uomini che volevano riscuotere un credito con le minacce. Uno è stato arrestato dalla Guardia di Finanza dopo la consegna di 2.800 euro in un autogrill di Castronno. Tutto comincia da un prestito di 29mila euro che l’imprenditore aveva ottenuto da un terzo soggetto, ma che i tre complici volevano riscuotere con interessi esorbitanti CREMONA Diario del pendolare In 6 mesi 22 ore perse Ventuno ore e 54 minuti: è il ritardo complessivo accumulato dai treni della linea Mantova-CremonaMilano nel primo semestre 2014 secondo i calcoli di un pendolare cremonese. Il viaggiatore tiene da anni un diario della sua «odissea» quotidiana che diffonde periodicamente. Aggiorna anche i reclami che presenta a Trenord: da gennaio a giugno sono stati 193.
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