Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale DISTRETTO 2072 ANTONIO MARTURANO GIUSEPPE CASTAGNOLI Emilia Romagna Presidente 2013-2014 Governatore Distretto 2072 CLUB DI REGGIO EMILIA RON BURTON Segreteria: via Gabbi 16 Presidente del Rotary Tel e fax: 0522.453681 International Repubblica di San Marino E-mail: [email protected] Motto del presidente Antonio Marturano “Rotary: partecipare e servire con orgoglio” Ron Burton - Presidente del Rotary International Lettera del mese di Gennaio Nel Rotary, parliamo spesso di come siamo una grande famiglia, con varie generazioni. Apprezziamo i partecipanti ai programmi giovanili e gli alumni come membri importanti della famiglia del Rotary ed enfatizziamo l’azione al servizio di bambini e famiglie. Lo facciamo perché sappiamo che, per tutte le famiglie, i giovani sono il futuro, e questo è assolutamente vero per tutti noi nel Rotary. Tutti noi sappiamo che è essenziale ammettere una nuova generazione di giovani Rotariani. Abbiamo passato tanto tempo a parlare di come attrarre i giovani professionisti nel Rotary, ma forse non abbiamo parlato abbastanza delle ragioni per le quali non rimangono nell’organizzazione. Ci sono stati tanti giovani, in particolare gli alumni dei programmi, che si sono uniti al Rotary. Molti di essi, però, vanno via quando cominciano a farsi una famiglia. Non è difficile capire il perché: si tratta di giovani professionisti che passano già tanto tempo lontano dai familiari. A prescindere da quanto apprezzano il Rotary, non metteranno il loro servizio nel Rotary prima dei loro coniugi e figli. E non dovremmo neanche aspettarcelo. Per questa ragione, è importante trovare dei modi per dare il benvenuto alle famiglie nel Rotary. Dalla pianificazione di progetti che coinvolgono le famiglie, all’offerta di servizio di baby-sitter durante le riunioni, o flessibilità 1 sulle sedi e gli orari delle riunioni, dobbiamo fare in modo che il servizio Rotary sia una possibile opzione per coloro che hanno figli piccoli. Accogliere le famiglie nel Rotary significa dichiarare che le famiglie non sono un ostacolo al servizio nel Rotary. In realtà, non occorre cambiare il proprio programma per accomodare il Rotary e le famiglie. Il Rotary può rientrare nel calendario familiare. I bambini che crescono conoscendo l’impegno dei genitori nel servizio comunitario s’impegnano a loro volta nel servizio. Questa non è solo un’ottima cosa per la famiglia, ma lo è anche per i Rotary club, che aiuteranno a coltivare una nuova generazione di giovani soci coinvolti nel servizio comunitario. In qualsiasi periodo della nostra vita e carriera, il Rotary ha sempre qualcosa da offrire, un modo per fare di più. Rotary è abbastanza grande da accogliere tutti noi. Ron D. Burton Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale Giuseppe Castagnoli - Governatore del Distretto 2072 Lettera del mese di Febbraio Care Amiche e cari Amici rotariani, voglio aprire la Lettera di febbraio con l’annuncio che la Commissione incaricata ha indicato Franco Venturi, del Rotary Club Bologna Sud, come Governatore per l’annata rotariana 2016-2017. A Franco l’augurio di buon lavoro e di grandi successi per ilRotary. Sarà il quarto anno di vita del Distretto 2072 e sono certo che, grazie anche all’opera di Ferdinando Del Sante e di Paolo Pasini che lo precederanno nell’incarico, troverà una macchina in grado di sostenere efficacemente le iniziative rotariane. Il mese di febbraio è tradizionalmente dedicato a due importanti appuntamenti: il Rotary Day e l’“intesa mondiale”, cioè la diffusione della cultura della pace. Con il Rotary Day vogliamo ricordare la fondazione del nostro sodalizio avvenuta nel 1905. Confesso che spesso rimango sorpreso al pensiero che il Rotary porta sulle spalle il peso di 109 anni di vita con tanta disinvoltura e con tanta vitalità. Ci sono associazioni anche di rilievo internazionale che vivono momenti di intensa attività e dei riflettori a loro dedicati dai mezzi di comunicazione e che poi, di colpo, scompaiono o vengono comunque relegate in un angolo. Segno che il loro messaggio sfrutta i venti della moda del momento o che comunque non ha le radici e la forza per sopravvivere. Il Rotary, invece, sembra non avere età: i princìpi e i valori che testimonia sono sempre attuali, il suo legame con il presente e la sua proiezione verso il futuro sono eccezionalmente solidi, la sua dinamicità specie nei cosiddetti Paesi emergenti dell’Asia e del Sud America è provata dalla rapida e costante crescita. Ciò non può non indurci a raddoppiare gli sforzi perché il Rotary sia ancor più presente nella realtà territoriale nella quale viviamo. Esistono alcune aree dell’Emilia Romagna – specie al di fuori delle città capoluogo di provincia – dove il Rotary non ha messo radici. Il nostro impegno è di insediarci anche in queste realtà, magari ricorrendo a nuove 2 forme di aggregazione che il Consiglio di Legislazione del Rotary International ha approvato lo scorso anno. Coprire il territorio significa infatti far sì che i princìpi su cui il Rotarysifondaraggiunganocittadinichenerimarrebbero altrimenti lontani. Quest’anno i Distretti italiani hanno scelto di festeggiare il Rotary Day contribuendo al restauro di una Sala del Quirinale, tempio e simbolo dell’Unità del Paese. E’ un segno forte della volontà di noi rotariani di mantenere uno stretto rapporto con le più alte Istituzioni e di dar prova dello spirito di servizio che ci anima. Ma l’impegno è che in ogni Club si ricordi l’anniversario della nascita del nostro sodalizio: un modo non solo per ripercorrere una storia davvero gloriosa ma anche per rinnovare ,lo spirito di iniziativa che deve accompagnare noi tutti. Il secondo appuntamento del mese di febbraio si lega al tema rotariano che lo contraddistingue: l’intesa mondiale. Il termine ricorda uno dei grandi obiettivi che il Rotary persegue: la pace. Se ci limitiamo a questa affermazione, rischiamo di far apparire il Rotary come una delle tante associazioni che promuovono convegni o lanciano slogan inneggianti alla pace. Ebbene, care amiche e cari amici, il Rotary è molto di più ed è bene che di questo noi tutti siamo consapevoli. La storia del nostro sodalizio si intreccia strettamente con quella delle grandi organizzazioni internazionali che cercano di combattere le guerre e di creare le condizioni per la pacifica convivenza. Le Nazioni unite hanno avuto più di quaranta rotariani tra coloro che firmarono l’atto costitutivo e ormai consolidata è la collaborazione con le organizzazioni (ad esempio, Oms, Unesco e tutte quelle che operano per salvare bambini nei Paesi più poveri) che si adoperano per aiutare le popolazioni coinvolte nei conflitti. Cercare l’”intesa mondiale” è stato il sogno del nostro Fondatore e di tanti, tantissimi rotariani. E anche i programmi rivolti ai giovani con la concessione di borse Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale di studio sono un veicolo importante per diffondere la cultura della pace, per far sì che essa diventi patrimonio delle giovani generazioni. Anche nel nostro Distretto operiamo concretamente in questa direzione. Da alcuni anni, grazie all’impegno del piccolo ma attivissimo Rotary Club Valle del Savio, viene organizzato sull’Appennino romagnolo, vicino alla vetta del Monte Fumaiolo (dove nasce il Tevere) e con la collaborazione del Centro “La Rondine” di Arezzo e dei rotariani di Israele, un incontro tra giovani israeliani, palestinesi e di altri Paesi che hanno l’occasione di rimanere insieme per alcuni giorni e stabilire tra loro rapporti di amicizia e si collaborazione. Inoltre tutte le iniziative rivolte ai giovani – dal Ryla al Rypen e anche al Forum Rotary-Rotaract - hanno nella cultura della pace un punto di riferimento. A questo proposito voglio ricordare i prossimi appuntamentidistrettualidel’annata2013-2014,dedicati proprio ai giovani: - Rypen (per i giovanissimi) a Bertinoro dal 21 al 23 marzo; - Forum Rotary-Rotaract all’Autodromo di Imola il 29 marzo; - Ryla all’Isola d’Elba dal 30 marzo al 6 aprile. Inoltre non impegnatevi – ve lo dico fin da ora – il 1314 e 15 giugno quando si concluderà questa annata rotariana con il 1° Congresso del Distretto 2072, che si svolgerà a Bologna. Sarà facile arrivare da ogni angolo della Regione. Quindi io ed Alessandra vi aspettiamo con le consorti. Intanto, sempre assieme ad Alessandra, proseguirò le visite nei Club, ormai concentrate in gran parte in Romagna. Sarà un piacere per me e per mia moglie conoscervi e scambiare con voi un segno di forte amicizia rotariana. Un caro saluto a voi e alle vostre famiglie Giuseppe Castagnoli 3 Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale IL PROGRAMMA DEL MESE giovedì 6 febbraio giovedì 27 febbraio ore 13:00 – Hotel Astoria Mercure Aperitivo per Soci, familiari ed ospiti. Una breve conversazione con il nostro Socio Francesco Antonio Gullo sul tema: “Il giudice di pace”. giovedì 13 febbraio ore 20:00 – Circolo Tennis Canali “San Valentino: serata a lume di candela”. Interclub con Circolo Tennis Canali per Soci, familiari ed ospiti. sostituito da Martedì 25 febbraio. sabato 1 marzo dalle ore 9:00 alle ore 13:00 - Piazza Martiri del 7 Luglio (davanti Banca d’Italia) Rotary Day: Giornata mondiale della Pace e della Comprensione in un Interclub con il Rotary Club Brescello Tre Ducati, Rotary Club Guastalla, Rotary Club Reggio Emilia Val di Secchia, Rotary Club Reggio Emilia Terra di Matilde. E’ richiesta la prenotazione in Segreteria entro Martedì 11 Febbraio giovedì 20 febbraio ore 13:00 - Hotel Astoria Mercure Aperitivo per Soci, familiari ed ospiti. Una conversazione con il Socio Lauro Sacchetti. martedì 25 febbraio ore 20:30 - Hotel Classic Interclub con Rotary Club Reggio Emilia Terra di Matilde per Soci, familiari ed ospiti. Conferenza dal titolo: “Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano: una straordinaria realtà del nostro Appennino in attesa del riconoscimento Unesco”. Ospite della serata sarà il Presidente del Parco Sen. Fausto Giovanelli. Dalle ore 20,00 alle 20,30 Aperitivo di accoglienza Confidiamo di vederVi sempre numerosi alle iniziative proposte. 4 Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale Festeggiamo i compleanni Festeggiamo i compleanni del mese di febbraio il 2 febbraio Luigi Attilio Mazzocchi il 7 febbraio Corrado Tirelli il 7 febbraio Emilio Sambarino il 21 febbraio Franco Mazza il 23 febbraio Enrico Zini il 28 febbraio Luigi Peri Tanti auguri da tutti gli Amici del Rotary!!! Variazioni all’Effettivo Nessuna variazione 5 Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale NOTIZIE DAL CLUB Una befana musicale per il Reparto di Pediatria del Santa Maria Nuova Grazie al Rotary Club di Reggio Emilia ed alla Casa Musicale Del Rio arriva in ludoteca un pianoforte verticale Confermata l’attenzione di soci e volontari verso il mondo dell’infanzia Un pianoforte verticale di marca Shiller è il regalo che la Befana 2014 ha portato al Reparto di Pediatria del Santa Maria Nuova. Con questa donazione il Rotary Club di Reggio Emilia conferma la propria sensibilità al mondo dell’infanzia, consolidando una tradizione che vede i soci del Club dedicare un gesto di attenzione al Reparto dell’Ospedale cittadino in corrispondenza del 6 gennaio di ogni anno. Il pianoforte verticale, di fattura tedesca, completo di panca, è stato destinato alla ludoteca del Reparto, spazio nel quale i piccoli degenti trovano momenti di svago anche in compagnia dei propri familiari. Promotore del gesto è stato il socio Luciano Del Rio, titolare della omonima casa musicale. Alla consegna dello strumento sono intervenuti il Presidente del Rotary Club Reggio Emilia Antonio Marturano, Luciano e Carmen Del Rio, diversi volontari e soci rotariani. Ad accoglierli sono stati il Direttore Sanitario dell’Azienda Giorgio Mazzi insieme al dott Alessandro De Fanti ed alla Signora Nicoletta Vinsani della equipe del Reparto. Un concerto per pianoforte, chitarra e voce tenuto dagli alunni della Scuola Media “Balletti” di Quattro Castella (Giada Ferrarini, Daniel Daiu, Giacomo Ferrarini, Francesco Parrinelli, Timoty Eze, Alice Lupo) diretto dal Maestro Saverio Settembrino ha allietato il pomeriggio di festa. Daniela Spallanzani Ancora una volta i Soci del Rotary Club Reggio Emilia ringraziano per la generosità e l’impegno culturale la famiglia Del Rio. 6 Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale NOTIZIE DAL CLUB FESTA DEL TRICOLORE Martedì 7 gennaio, in occasione delle celebrazioni per il 1° tricolore, il Rotary Club Reggio Emilia e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia hanno promosso una giornata dedicata al fisico reggiano Giovanni Battista Venturi. Ospiti d’onore il direttore del CERN di Ginevra prof. Sergio Bertolucci ed il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dott. Gian Luca Galletti. I saluti del presidente del Rotary Club Reggio Emilia, Antonio Marturano, del rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, prof. Angelo Oreste Andrisano, dell’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Emilia, Iuna Sassi, e dell’assessore al Lavoro della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi, hanno aperto il convegno organizzato dal Rotary Club e dall’Ateneo in occasione delle celebrazioni per la Giornata nazionale della Bandiera. Tutte presenti le autorità civili e militari, a cominciare dal prefetto Antonella De Miro. L’iniziativa, dal titolo “La forza del pensiero scientifico”, è stata dedicata quest’anno a Giovanni Battista Venturi, famoso fisico reggiano del XVIII secolo noto per il contributo allo studio della meccanica dei fluidi e per le approfondite analisi dei testi di Galileo Galilei e di Leonardo da Vinci. Passione, quella di Venturi, ripercorsa dal dr. Giovanni Fracasso e dal dr. Giordano Gasparini, direttore dell’area Servizi alla persona del Comune di Reggio Emilia, il quale, nel 150° anniversario della fondazione della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, ha ricordato la ricca e interessante raccolta racchiusa nel Fondo Venturi acquisito nel 1921 dalla Biblioteca municipale reggiana. Grazie a Venturi ed alla sua passione per i libri, la Biblioteca Panizzi ancora oggi può vantare di custodire il prezioso manoscritto autografo “De Prospectiva Pingendi” di Piero Della Francesca, emblema del Rinascimento italiano. Dalla fisica del 1700 di Venturi, il convegno è passato alla fisica dei giorni nostri seguendo i percorsi dell’evoluzione scientifica con il prof. Sergio Bertolucci, direttore operativo del CERN di Ginevra, il quale ha illustrato la straordinaria attività di ricerca, svolta nel famoso istituto di Ginevra che accoglie fisici ed ingegneri di ben 104 nazionalità diverse, che ha portato alla scoperta del famoso bosone di Higgs. “Attualmente – ha spiegato il prof. Bertolucci – stia- 7 mo studiando l’universo come era un milionesimo di secondo dopo il Big Bang, anche se noi conosciamo soltanto il 4% della materia dell’universo. Tuttavia le ricerche e le scoperte che stiamo facendo possono avere molteplici applicazioni tra cui le più importanti sono rivolte alla medicina. Mi riferisco in particolare alla cura dei tumori con i raggi gamma – ha continuato il prof. Bertolucci – una macchina specifica costruita dal Cern si trova nell’ospedale di Pavia ed è in grado di intervenire su oltre 4000 pazienti ogni anno. Il nostro obiettivo è di arrivare alla realizzazione di macchine sempre meno costose e più performanti. Senza dimenticare che l’impatto della fisica sull’economia europea è estremamente rilevante: in questi anni di crisi, le industrie ad alto valore aggiunto sono quelle che ne hanno risentito meno. Non c’è niente di più concreto del fare ricerca fondamentale. La conoscenza è diventata la materia prima del mondo. Ad esempio in Cina gli investimenti raddoppiano ogni tre anni. Più in generale – ha concluso il prof. Venturi – se vogliamo un futuro sostenibile dobbiamo puntare sulla testa dei nostri giovani, sull’educazione e portare in Italia infrastrutture di ricerca che attraggano ricchezza intellettuale”. Le conclusioni affidate al Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione Gian Luca Galletti non sono state particolarmente rassicuranti, ma pieni di fiducia per il futuro: “In Italia abbiamo un grave problema: abbiamo perso 12 mila ricercatori, e gli investimenti in ricerca sono pari all’1% del PIL. Tutti i fondi sono stati tagliati. I ricercatori italiani, nonostante questo, sono al primo posto per ricerche prodotte perché in Italia il livello di ricerca è alto, perché culturalmente siamo ancora migliori rispetto a molti altri paesi. Purtroppo stiamo perdendo tante giovani menti e tanti giovani ricercatori perché è stato rotto un patto generazionale, ma se vogliamo salire sul treno della ripresa economica dobbiamo investire in ricerca che non dà un risultato immediato, ma duraturo Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale NOTIZIE DAL CLUB FESTA DEL TRICOLORE La conoscenza – ha spiegato il Sottosegretario Galletti – crea benessere e nei paesi in cui si fa maggior ricerca è accertato che si spostano anche gli imprenditori e gli investitori. Quindi anche noi dobbiamo investire sulle persone, sui ricercatori e sulle strutture. Per questo è nostra intenzione premiare le università con i maggiori meriti in termini di capacità di ricerca e di valorizzazione dei ricercatori e garantiremo un cofinanziamento agli atenei che stabilizzano ricercatori per confermarli in modo strutturale nei propri organici. Puntiamo, all’interno della Legge di Stabilità, a dare una priorità assoluta a ricerca e istruzione. Occorre però la volontà di fare e la volontà di fare tutti insieme”. Al termine dell’incontro il presidente del Rotary Club, Antonio Marturano, ha consegnato il Primo Tricolore al prof. Sergio Bertolucci e al Sottosegretario Gian Luca Galletti. Valeria Braglia 8 Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale NOTIZIE DAL CLUB UNA BORSA PER PARTIRE Sara Burani ha vinto la Borsa di studio annuale del corso di specializzazione in “Lean Organization” promossa da Comer Industries in memoria di Oscar Storchi. Tecnopolo e REI ospiti e protagonisti alla cerimonia organizzata da Rotary Club Reggio Emilia Sara Burani, 24 anni, laureata con lode alla Facoltà di Ingegneria gestionale dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, si è aggiudicata la Borsa di studio offerta anche quest’anno da Comer Industries per il corso di specializzazione in “Lean Organization” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, creato in memoria di Oscar Storchi fondatore, insieme ai fratelli FabioeFabrizio,dell’aziendareggianaleaderinternazionale nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica. La cerimonia di assegnazione si è svolta nella sede più appropriata per condividere i temi della memoria e dell’innovazione celebratidallafamigliaStorchiedall’Università: il Tecnopolo di Reggio Emilia, oggetto della straordinaria opera di riqualificazione del capannone 19 delle ex Officine Meccaniche Reggiane, inaugurato lo scorso ottobre. I saluti di Aimone Storchi, presidente di Reggio Emilia Innovazione, insignito dell’onorificenza rotariana Paul Harris Fellow dal presidente del Rotary Club Reggio Emilia Antonio Marturano, hanno introdotto la relazione del direttore generale di Reggio Emilia Innovazione, Arturo Tornaboni, che ha presentato le finalità del Tecnopolo e le molteplici attività di REI “impegnata a favorire i processi di connessione tra università, associazioni, professionisti, imprese e istituzioni per aumentare la competitività del sistema territoriale”. Particolarmente esaustiva anche la relazione dell’architetto Andrea Oliva che ha spiegato le diverse fasi dei lavori di riqualificazione, attraverso una selezione di immagini tratte dalla vasta documentazione fotografica realizzata durante l’intervento. Grazie a un supporto video di rendering e rappresentazioni, ha quindi annunciato l’imminente partenza dei lavori di riqualificazione per i 7.500 metri quadrati del capannone 18, adiacente al Tecnopolo, per cui si prevede l’apertura di un varco su via Ramazzini, rivelando in anteprima le attività che questo nuovo grande spazio andrà ad ospitare. Se da un lato, infatti, sarà forte l’integrazione con le 9 attività del Centro internazionale dell’infanzia Loris Malaguzzi, dall’altro il nuovo capannone si profila come un luogo non solo di innovazione, ma anche di comunità per la comunità, da vivere e in cui vivere: accanto a uffici e sale dedicate vi saranno grandi spazi espositivi in cui allestire mostre ed eventi, promuovere innovazione e cultura. Un luogo in cui dare vita a nuovi percorsi di comunicazione dove la collaborazione tra le persone e la contaminazione delle idee contribuiranno al rilancio della nostra città e di tutto il territorio. Protagonisti assoluti di questa nuova fase i giovani, rappresentati meritatamente dall’ingegner Sara Burani che ha partecipato con successo al corso di specializzazione in “Lean Organization” presentato dal professor Andrea Grassi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dall’ingegner Giancarlo Gavioli, responsabile Qualità e Miglioramento Continuo di Comer Industries, e da Bruno Fabiano partner di Kaizen Institute Italia, filosofia organizzativa a cui si ispira l’azienda di Reggiolo che coglie in pieno lo spirito del Tecnopolo. La borsa di studio alla memoria di Oscar Storchi è stata consegnata all’ingegner Burani da Fabio Storchi, fratello di Oscar nonché presidente di Comer Industries e di Federmeccanica, il quale con emozione ha ricordato il miracolo economico che oltre 40 anni fa ha generato sviluppo e portato benessere al nostro territorio e di cui Oscar e Aimone Storchi sono stati protagonisti. “Oggi potremo replicare questo miracolo solo se saremo aperti al cambiamento – ha concluso Fabio Storchi – noi lo stiamo applicando con successo alle nostre esperienze di vita e di lavoro e auspichiamo che anche gli altri perseguano questa strada, facendo leva sulla storia e sulla cultura del nostro territorio e guardando al futuro con fiducia attraverso gli occhi di questi giovani talenti, promotori e protagonisti di innovazione”. L’ingegner Sara Burani parteciperà a un nuovo progetto presso una delle consociate estere del Gruppo Comer Industries. Valeria Braglia Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale NOTIZIE DAL CLUB UNA BORSA PER PARTIRE 10 Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale Elisabetta Morini: brillanti successi grazie alla Borsa di Studio dei Rotary Club Reggio Emilia, Val di Secchia, Guastalla e Terra di Matilde Cari Amici Rotariani, con piacere Vi voglio aggiornare sui brillanti successi che Elisabetta Morini sta ottenendo grazie alla Borsa di Studio dei Rotary Club Reggio Emilia, Val di Secchia, Guastalla e Terra di Matilde. Per chi non ha avuto il piacere di conoscere Elisabetta in uno dei nostri incontri, Elisabetta è una ricercatrice nata a Reggio Emilia nel 1983 diplomata al Liceo Aldo Moro, laureata presso l’Università di Modena e Reggio Emilia in biotecnologie per poi, nel 2012, conseguire il Dottorato di Ricerca in Medicina Molecolare e Rigenerativa presso la medesima università. Elisabetta è una ragazza piena di volontà. Volontà che esprime in una vera e propria passione per il suo lavoro e nella consapevolezza di perseguire, nella sua vita professionale, uno scopo a favore del prossimo. Ancora di più a favore di coloro che, per condizione del destino, sono afflitti da una patologia rara. La determinazione di Elisabetta l’ha portata a proseguire il dottorato di ricerca al Center for Human Genetic Research Massachusetts General Hospital di Boston. La ricerca che Elisabetta sta portando avanti riguarda lo studio delle basi molecolari della distrofia facio-scapolo-omerale (FSHD): forma di distrofia muscolare associate a splicing aberrante. Gli obiettivi specifici, senza addentrarci in tecnicismi, sono : testare l’efficacia del trattamento in un modello di malattia genetica causata da una mutazione nella riproduzione dei geni, definita come disautonomia familiare; creare un modello che presenti le caratteristiche della malattia; 11 individuare parametri misurabili che permettano di monitorare l’efficacia del trattamento; testare l’approccio terapeutico nel modello; estendere l’approccio terapeutico ad altri disordini simili. Da profani fin da subito l’obiettivo di Elisabetta è sembrato tanto interessante quanto ambizioso! Ma la forza che Elisabetta mette nello spiegare il suo lavoro, la solarità che usa nel trattare un argomento così delicato e, non ultimo, la sua fiducia nella scienza come aiuto per il prossimo hanno convinto non solo me ma tutti gli amici Rotariani che hanno creduto in questo progetto. Con ottimi risultati Elisabetta sta proseguendo il suo percorso. Con soddisfazione partecipa a convegni di livello internazionale, è stata chiamata a presentare il suo lavoro davanti a medici e specialisti del settore e porta con lei il nome e lo spirito dei nostri Clubs ogni qualvolta le è possibile. Lavora duro ogni giorno al Centro di Ricerca di Boston. E da una giovane ragazza come lei, l’impegno che mette in questa “missione” è straordinario. Ogni volta che mi aggiorna sui suoi progressi, non manca di ricordare e ringraziare i Rotary Club di Reggio Emilia per l’opportunità che le hanno concesso. E vorrei condividere con tutti voi soci Rotariani il ringraziamento di Elisabetta. Elisabetta sta partecipando alle riunioni e ai conviviali del Rotary Club di Boston Cambridge Distretto 7930, con soddisfazione ed interesse e con vero e sentito spirito Rotariano. Spero che come me, anche tutti voi, siate soddisfatti che il Rotary abbia contribuito al percorso di Elisabetta e che vi uniate a me nell’augurare a questa giovane ricercatrice di raggiungere i suoi obiettivi, non solo nel lavoro ma anche nella vita perso- Rotary Club Reggio Emilia Febbraio nel Club Mese di Febbraio dedicato alla Comprensione Internazionale Elisabetta Morini: brillanti successi grazie alla Borsa di Studio ..... nale perchè è davvero un bell’esempio per tanti giovani e anche per tutti noi che nella frenesia delle nostre giornate talvolta dimentichiamo quanto sia incredibilmente appagante inseguire e realizzare i propri sogni. Romano Mazzali Creation of a new mouse model for the mRNA splicing disease Familial Dysautonomia E. Morini, PhD1; P. Dietrich, PhD2; I. Dragatsis, PhD,2; M. Salani,PhD 1; F. Urbina 1 ; S.A. Slaugenhaupt, PhD 1 for Human Genetic Research, Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School, Boston, MA 2Department of Physiology, The University of Tennessee, Health Science Center, Memphis,TN 1Center Introduction Familial dysautonomia (FD), or Riley-Day syndrome, is a rare, fatal, congenital sensory and autonomic neuropathy. FD patients have a complex neurological phenotype with diminished pain and temperature perception, decreased or absent myotatic reflexes and proprioceptive ataxia. FD is caused by a single-base change in the 5’ splice site of intron 20 in the IKBKAP gene. All FD patients possess at least one copy of the IVS20+6T>C mutation. This mutation results in variable skipping of exon 20 in the IKBKAP transcript. Homozygous mutant cells express both wild type (WT) and mutant (MU) IKBKAP mRNA. Kinetin, a plant cytokinin, can correct the IKBKAP splicing defect and increase the amount of normal mRNA and protein. Despite the promise of a potential therapy, we lacked an animal model in which to test the effect of IKAP protein increase on the FD phenotype. Aim 1. To characterize the phenotype of our new TgFD9/Ikbkap∆20/flox FD mouse model. 2. To test kinetin (and possibly other compounds) to determine if increasing IKAP protein levels during embryonic development and in adults can improve the FD phenotype. 2. Methylene blue staining of tongue shows that TgFD9/Ikbkap∆20/flox mice have a 30% reduction in the number of fungiform papillae compared to their control littermates (Fig 3). 1. A single treatment experiment during gestation revealed that kinetin improved the growth of TgFD9/Ikbkap∆20/flox embryo (evaluated at E15.5) (Fig 6). Two Ikbkap∆20/+ females were fed kinetin chow (400 mg/kg/day) for 30 days prior to mating to TgFD9Ikbkapflox/+ males and throughout gestation. Figure 3. Number of fungiform papillae in the anterior portion of the tongue in 6-12 month old FD9/Ikbkap∆20/flox mice (grey) compared to their control littermates (black). 2. FD9/Ikbkap∆20/flox mice have poor peripheral skin innervation, modeling what has been reported in FD patients. In their plantar hind paws, the axons appear fragmented and fail to cross the dermalepidermal junction (Fig4). Method To create a phenotypic model of FD we have introduced the human FD transgene (TgFD9), which contains the entire human IKBKAP gene in which we inserted the major splicing mutation, into the Ikbkap∆20/flox mouse by sequential mating. Evaluation of Kinetin Treatment on FD Phenotype Figure 6. Weights of E15.5 controls (black), treated FD9/Ikbkap∆20/flox (dark grey) and untreated FD9/Ikbkap∆20/flox (light grey) embryos are displayed as percentage of controls . 2. Kinetin administration to pups beginning at birth dramatically improve IKAP splicing in brain, liver and heart (Fig 7). At P0, mouse chow formulated with kinetin (400 mg/kg/day) was administered to dams. Pups acquired kinetin at first through lactation, and subsequently are weaned onto kinetin chow. Figure 4. Peripheral axon evaluation in FD9/Ikbkap∆20/flox (B) and control (A) plantar hind paws. Skin section of plantar hindpaws biopsies were immunohistochemilly labeled against PGP 9.5. 3. The volume of stellate ganglia (SG) (Fig5 A,C), as well as cervical DRGs (Fig5 B,D) are reduced in FD9/Ikbkap∆20/flox embryos compared to control littermates. Figure 1. Generation of the new FD mouse model: FD9/Ikbkap∆20/flox . Figure 7. RT-PCR analysis of IKBKAP exon 20 splicing in different tissues from treated and untreated mice carryng the human FD transgene (TgFD9). Splicing evaluated at five weeks of age. Conclusions • Our new mouse model of FD, TgFD9/Ikbkap∆20/flox, is the first mouse model that accurately models both FD disease phenotypes and mRNA mis-splicing. Results Phenotypic characterization • The creation of this new FD model will allow us to perform a detailed preclinical trial of kinetin and for the first time determine if increasing IKAP protein expression, either during development or after birth, will lead to improved neurologic phenotypes. 1. TgFD9/Ikbkap∆20/flox mice are about 70% the weight of their control littermates (Fig 2A) and show a reduced growth rate (Fig 2B). Acknowledgements Figure 2. A Control and FD9/Ikbkap∆20/flox (arrow) mouse. B Postnatal growth curves of control (blue) and FD9/Ikbkap∆20/flox (red) male mice. Contact Elisabetta Morini, Ph.D. Center for Human Genetic Research Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School Email: [email protected] Phone: 617-726-0832 12 Figure 5. H&E-stained sections of SGs (A) and DRGs (B) of control (left) and FD9/Ikbkap∆20/flox (right) E18.5 embyos. Volumes of E18.5 SG (C) and T2 DRG (D) of controls (black), FD9/Ikbkap∆20/flox (grey) and Ikbkap∆20/flox (white) embryos were normalized to body weight and are displayed as percentage of controls. This work is supported by a grant from the Dysautonomia Foundation and from the Rotary Foundation. Rotary Club Reggio Emilia NOTIZIE DAL ROTARACT Interclub tra Rotaract Reggio Emilia, Rotaract Modena e Rotaract Carpi - Incontro con alcuni esponenti dell’Associazione “Libera” Il nuovo anno si è aperto con un evento importante, l’Interclub promosso dal Rotaract di Modena che ha visto la partecipazione del nostro club e di quello di Carpi. Durante l’incontro, esponenti dell’Associazione “Libera” ci hanno illustrato il grave e inquietante fenomeno dell’infiltrazione delle organizzazioni mafiose all’interno del nostro territorio. La serata ha suscitato notevole interesse sia per l’argomento di scottante attualità, sia per le competenze dei relatori. Nel corso della presentazione abbiamo conosciuto le circostanze che hanno portato alla nascita dell’Associazione e le modalità con cui concretamente si esplica l’impegno profuso nella lotta alle mafie. Ad aprire il dibattito il referente dell’associazione per l’Emilia Romagna Daniele Borghi che, dopo una breve presentazione, ha ceduto la parola al sig. Antiochia, un uomo che porta con se’ un dolore immenso ma che ha successivamente trovato nella sofferenza un’ammirevole forza interiore e una ragione di vita. Il dolore provocato dalla morte del fratello il 6 agosto del 1985 in un attentato mafioso e, soprattutto, l’indifferenza iniziale con cui l’avvenimento è rimasto sottotraccia ha fatto emergere con determinazione un incontrollabile desiderio di giustizia da parte dei familiari del defunto, in particolare della madre. La donna, nonostante le minacce subite, immediatamente dopo il delitto scrisse un articolo pubblicato su Repubblica in cui denunciava chiaramente il velo di omertà sull’accaduto: da quel momento ha iniziato una lunga e costante lotta contro la mafia. L’obiettivo di dare testimonianza ai crimini delle mafie trova finalmente un aiuto concreto in Don Ciotti, realizzando il suo compimento con la fondazione di Libera: ad oggi aderiscono al progetto oltre 1600 fra associazioni e cooperative sociali, 4500 scuole attive nei percorsi 13 di educazione alla legalità democratica in Italia e nel mondo e ben 980 parenti di vittime della mafia. L’interesse suscitato dalla serata è stato dimostrato dalle numerose domande e dal fervore con cui i ragazzi hanno esternato le loro curiosità, domandando in particolare se le infiltrazioni arrivassero a coinvolgere le cariche istituzionali dello Stato. Rotary Club Reggio Emilia NOTIZIE DAL ROTARACT Interclub con Rotaract Reggio Emilia, Rotaract Modena e Rotaract Carpi Incontro con alcuni esponenti dell’Associazione “Libera” La risposta, purtroppo, è stata disarmante: alla Camera esistono tuttora deputati che hanno subito condanne definitive per reati di stampo mafioso e la proposta del Pd di introdurre una legge che sancisca la revoca del finanziamento pubblico ai partiti che si ostinano a candidare politici collusi non ha trovato ascolto. Cosa possiamo fare nel concreto, nel tentativo di osteggiare le mafie? Aprire gli occhi nelle nostre scelte di consumo: forse non tutti gli sfruttamenti mafiosi sono chiaramente distinguibili da noi clienti finali ma molti, certo i più pesanti, si vedono. Facendo un minimo di attenzione negli esercizi commerciali si capisce se abbiamo di fronte la paura, se ci sono segni di violenza: se compro un vestito a 10 euro è difficile che sia stato prodotto da lavoro regolare, è più facile che provenga da un laboratorio clandestino; se organizzo una spedizione per l’impresa in cui sono occupato e trovo un autotrasportatore i cui prezzi sono vistosamente inferiori a quelli di mercato, non posso pensare che gli autisti siano regolarmente assunti e che siano rispettate le norme legislative. E’ indubbio che queste valutazioni comportino un costo maggiore ma se vogliamo non “collaborare” all’economia mafiosa, se non vogliamo essere “mandanti” dello sfruttamento del lavoro, la prima cosa da fare è pretendere e praticare la legalità. Solo in questo modo possiamo ridurre lo spazio economico in cui prolifera la mafia: il lavoro nero, dolosamente sfruttato, e la gestione fraudolenta di imprese che evadono tasse e contributi. Riccardo Bellentani Presidente Rotaract Club Reggio Emilia 14 Rotary Club Reggio Emilia – Notizia dalla Segreteria In Redazione: Antonio Marturano, Riccardo Ferretti, Valeria Braglia Anno LXIII n. 2 settembre 2013 Reg. Trib. di Reggio Emilia n. 878/94 Progetto e impaginazione grafica: Doriano Guerrieri, Riccardo Distribuzione gratuita Ferretti e Sergio Occhipinti Direttore Stefano Rossi Email: [email protected] Direzione Amministrativa via Gabbi 16 - 42121 Reggio Emilia www.rotary.re.it Email: [email protected], [email protected] Tel. e fax 0522.453681 Rotary Club Reggio Emilia Via Gabbi 16, 42121 T. 0522-453681 M. [email protected] W. www.rotary.re.it
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