Gestione dei rifiuti

LA GESTIONE DEI RIFIUTI
RENATO GAVASCI
Università di Roma Tor Vergata
Dip. di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica
Professore di Ingegneria Sanitaria Ambientale
www.isa.uniroma2.it
IL CICLO BIOLOGICO
In un ambiente naturale, come per esempio un bosco, il terreno umico fornisce acqua e sali
minerali alle piante che, attraverso la funzione clorofilliana, producono
le sostanze nutritive fondamentali per la loro vita. Delle piante
si nutrono gli animali erbivori, che a loro volta possono essere preda
di animali carnivori. Quando
gli animali e le piante muoiono,
diventano cibo per alcuni
insetti, batteri e funghi, che li
trasformano in humus e
sostanze minerali.
Così il ciclo ricomincia.
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
La
natura
non
abbandona quello
che non serve più.
In natura i rifiuti
non esistono!
Quindi i rifiuti sono
un’ invenzione
dell’uomo.
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
COSA SONO I RIFIUTI?
Un rifiuto, per legge, è:
qualsiasi sostanza od oggetto di cui il
detentore si disfi o abbia l’intenzione o
abbia l'obbligo di disfarsi
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
COSA SONO I RIFIUTI?
RIFIUTI URBANI
prodotti prevalentemente da attività domestiche
NON PERICOLOSI
PERICOLOSI
RIFIUTI SPECIALI
prodotti prevalentemente da attività industriali, artigianali, commerciali
NON PERICOLOSI
PERICOLOSI
Annualmente in Italia si producono complessivamente circa 170 MILIONI di tonnellate di rifiuti di cui circa
32 MILIONI di rifiuti urbani (circa 530 kg/ab.); nel Lazio se ne producono circa 3,25 Milioni di tonnellate
(0,15 VT - 0,1 RI - 2,5 RM - 0,3 LT - 0,2 FR)
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
I RIFIUTI URBANI
NON PERICOLOSI
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
I RIFIUTI URBANI
NON PERICOLOSI
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
I RIFIUTI URBANI
PERICOLOSI
PRODOTTI T e/o F
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
CONSIDERAZIONI
Non tutte le sostanze che costituiscono il rifiuto sono eliminabili dalla natura.
Se le quantità di rifiuti riportate alla natura sono eccessive, la natura può non
farcela a inserirle nel ciclo biologico.
Ne deriva il pericolo di inquinamento dell’ambiente e della salute dell’uomo.
I prodotti di degradazione dei rifiuti e le sostanze pericolose che non riescono a
prendere parte ad in ciclo biologico possono essere:
Solidi
Liquidi
Gassosi
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
CONSIDERAZIONI
I solidi possono contaminare il suolo e rappresentare un pericolo diretto per
la salute delle piante, degli animali e indiretto per l’uomo attraverso la
catena alimentare.
I liquidi possono contaminare il suolo, le falde, le acque e rappresentare un
pericolo diretto per la salute delle piante, degli animali e dell’uomo.
I gas possono essere un pericolo diretto per la salute delle piante, degli
animali e dell’uomo.
Possono però determinare anche alterazioni naturali provocando danni per il
pianeta e tutti gli esseri viventi.
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
STRATEGIE E SOLUZIONI
Il problema dei rifiuti a Roma trova applicazione fin dagli Antichi Romani con la
costruzione della Cloaca Massima e viene affrontato con delle regole a partire
dal 1700
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
STRATEGIE E SOLUZIONI
Una realistica ed efficace soluzione al problema dei rifiuti è perseguibile solo
attraverso un insieme di sistemi organizzativi e tecnologici.
La gestione dei rifiuti:
• è un’attività di pubblico interesse;
• deve essere effettuata in base a definite priorità, stabilite dalla Comunità
Europea.
Prevenzione
Riuso
Riciclaggio
Altri recuperi
Ad esempio
Recupero di energia
Smaltimento finale
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
STRATEGIE E SOLUZIONI
Una realistica ed efficace soluzione al problema dei rifiuti è perseguibile solo attraverso
un insieme di sistemi organizzativi e tecnologici. Si parla quindi di Gestione dei rifiuti
Definizioni:
“gestione”: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compresi il
controllo di tali operazioni e gli interventi successivi alla chiusura dei siti di smaltimento,
nonché le operazioni effettuate in qualità di commerciante o intermediario
“raccolta differenziata”: la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al
tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
STRATEGIE E SOLUZIONI
Devono essere rispettati i seguenti vincoli normativi:
Lo smaltimento dei rifiuti ed il recupero dei rifiuti urbani non differenziati sono attuati con
il ricorso ad una rete integrata ed adeguata di impianti, tenendo conto delle migliori
tecniche disponibili e del rapporto tra i costi e i benefici complessivi, al fine di: ….
realizzare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi e dei rifiuti
del loro trattamento in ambiti territoriali ottimali; …
In ogni ambito territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei
rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti:
a) almeno il trentacinque per cento entro il 31 dicembre 2006;
b) almeno il quarantacinque per cento entro il 31 dicembre 2008;
c) almeno il sessantacinque per cento entro il 31 dicembre 2012.
Entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo,
carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra
origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà
aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
STRATEGIE E SOLUZIONI
Entro il 2020 la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di
materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altri
materiali, di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo
stato naturale definito alla voce 17 05 04 dell’elenco dei rifiuti, sarà aumentata almeno al
70 per cento in termini di peso
I rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in
massa che in volume, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e
di recupero e prevedendo, ove possibile, la priorità per quei rifiuti non recuperabili
generati nell’ambito di attività di riciclaggio o di recupero
Non sono ammessi in discarica i rifiuti con PCI (Potere calorifico inferiore) > 13.000 kJ/kg.
Entro il 2018 i rifiuti urbani biodegradabili ammessi in discarica devono essere inferiori a
81 kg/anno per abitante
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
RACCOLTA E RACCOLTA DIFFERENZIATA
La raccolta differenziata rappresenta lo strumento strategico fondamentale ed
inderogabile per raggiungere gli obiettivi di recupero di materia dai rifiuti
È giustificata la sostenibilità dell’attuazione di questo strumento, ai costi che ogni
comunità è disposta a corrispondere, fintanto che risulta realmente perseguibile
l’obiettivo del recupero di materia
Quando questo obiettivo viene meno, il ricorso alla raccolta differenziata assume la sola
valenza di strumento di sensibilizzazione ed educazione ambientale.
Attuare una raccolta differenziata poco efficace al recupero di materia comporta:
 la mancata possibilità di destinare le frazioni non recuperabili al recupero di energia,
 condizioni di criticità gestionali.
Tutto ciò contravviene al principio del pubblico interesse
Il cittadino, si sentirà ingannato ed economicamente danneggiato
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
RACCOLTA E RACCOLTA DIFFERENZIATA
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
RACCOLTA E RACCOLTA DIFFERENZIATA
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
RACCOLTA E RACCOLTA DIFFERENZIATA
Notizie qualitative indicano che delle singole frazioni solo alcune delle sotto frazioni
hanno un reale mercato del recupero (ad esempio carta da giornali e riviste, cartone
imballaggio, plastica trasparente, vetro trasparente, ecc.). le restanti vengono avviata ad
operazioni di smaltimento
La raccolta dell’organico, può essere finalizzata alla valorizzazione di questa frazione
presso impianti che attuano il trattamento biologico.
La valorizzazione è però attuabile sulle seguenti sotto frazioni: scarti organici selezionati
alla fonte (scarti alimentari selezionati, verde, fanghi, scarti agro-industriali,...) per
produrre “ammendanti compostati”
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
Vediamo un po’!
Attuata la raccolta
cosa ne facciamo?
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
IL SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
IL SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE
RUP
RU
T rattamento/
recupero
RD
RUR
V alorizzazione/
Commercializzazione
RU-RD
CDR
Valorizzazione
energetica
FOS
Ripristini
ambientali
Selezione
Discarica
AT O: Sistema I ntegr ato di Gestione
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
Che cosa è l’organico?
Quella parte di rifiuto biodegradabile costituito principalmente da carbonio
organico che per natura subisce processi di decomposizione (aerobica o
anaerobica) ad opera di microrganismi: ad esempio, rifiuti di alimenti, rifiuti dei
giardini, rifiuti di carta e cartone, ecc).
In natura la sostanza organica può essere decomposta da microrganismi fino ad ottenere
acqua, anidride carbonica, eventualmente metano, sali minerali e humus
Con i processi di trattamento della sostanza organica, l’obiettivo da perseguire è quello di
far avvenire in tempi più rapidi quello che può avvenire in natura ottenendo come
prodotto finale un materiale idoneo al recupero, oltre ad un eventuale recupero di
energia (valorizzazione)
Principi di trattamento della sostanza organica:
Compostaggio
Digestione anaerobica
Biostabilizzazione
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
Principali prodotti del trattamento:
“compost di qualità”: prodotto, ottenuto dal compostaggio di rifiuti organici raccolti
separatamente
“digestato di qualità”: prodotto ottenuto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici
raccolti separatamente
“rifiuto biostabilizzato”: rifiuto ottenuto dal trattamento biologico aerobico o anaerobico
dei rifiuti indifferenziati
Il compostaggio consiste in un trattamento di degradazione aerobica della sostanza
organica operato su matrici organiche selezionate (da RD) non contaminate all’origine da
sostanze pericolose (es.: metalli, idrocarburi, ecc.)
Il processo di compostaggio può essere attuato sia su scala industriale sia su scala
domestica
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
COMPOSTAGGIO DOMESTICO
in composter
I materiali lignei e quelli di una certa dimensione, prima di essere compostati, dovranno
subire una triturazione
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
COMPOSTAGGIO DOMESTICO
Inconvenienti
Cattivi Odori: dovuti a eccesso di azoto e assenza di ossigeno.
Presenza di moscerini sul cumulo: attirati dal materiale fresco a diretto contatto con
l’esterno.
Presenza topi e altri animali: attirati dagli scarti di origine proteica (resti di cibo)
Ristagni d’acqua alla base: poca efficienza del drenaggio con conseguente causa di cattivi
odori e della presenza di zanzare.
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
COMPOSTAGGIO
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
Questa tipologia di impianti interagisce con l’ambiente (acqua, suolo, aria, impatto sul
territorio) attraverso i seguenti punti di contatto:
 Generazione di percolati;
 Generazione di emissioni odorigene;
 Flussi solidi di scarto dai pretrattamenti e dalla raffinazione;
 Potenziale rischio biologico in caso di incompleto trattamento;
 Viabilità;
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
DIGESTIONE ANAEROBICA
Il processo di digestione digestione anaerobica consiste nella stabilizzazione biologica di
un substrato organico putrescibile condotto in uno o più reattori controllati, senza fornire
ossigeno, attraverso quattro fasi principali: idrolisi, acidogenesi, acetogenesi e
metanogenesi, con conversione del carbonio biodegradabile del substrato in metano ed
anidride carbonica.
Dal processo derivano una fase gassosa (prevalentemente metano ed anidride carbonica),
ed una fase liquido/fangosa che a sua volta può essere suddivisa in un flusso
prevalentemente liquido (surnatante) ed uno prevalentemente solido (digestato)
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
DIGESTIONE ANAEROBICA
Questa tipologia di impianti interagisce con l’ambiente (acqua, suolo, aria, impatto sul
territorio) attraverso i seguenti punti di contatto:
 Generazione di percolati;
 Generazione di biogas;
 Generazione di emissioni odorigene;
 Flussi solidi di scarto dai pretrattamenti e dal digestore;
 Potenziale rischio biologico associato al digestato;
 Viabilità.
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
DIGESTIONE ANAEROBICA
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE DELL’ORGANICO DA RD
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
Che cos’è il resto?
Intanto chiamiamolo
residuale da raccolta
differenziata e …
Attuata la raccolta
differenziata cosa
ne faccio del resto?
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
RU RESIDUALE DELLA RD
Notizie qualitative indicano che delle singole frazioni solo alcune delle sotto frazioni
hanno un reale mercato del recupero (ad esempio carta da giornali e riviste, cartone
imballaggio, plastica trasparente, vetro trasparente, ecc.). le restanti vengono avviata ad
operazioni di smaltimento
La raccolta dell’organico, può essere finalizzata alla valorizzazione di questa frazione
presso impianti che attuano il trattamento biologico.
La valorizzazione è però attuabile sulle seguenti sotto frazioni: scarti organici selezionati
alla fonte (scarti alimentari selezionati, verde, fanghi, scarti agro-industriali,...) per
produrre “ammendanti compostati”
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
RU RESIDUALE DELLA RD
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
RU RESIDUALE DELLA RD
RU residuale da
RD
100%
Ingombran
1,3%
Frazione leggera
(ex CDR)
26%
Francesco Lombardi
Frazione
putrescibile
56,5%
Frazione secca
43,2%
Scar Pesan
16,2%
www.isa.uniroma2.it
FOS
19,9%
Scar di
raffinazione
16,6%
Perdite di
processo
20%
La Gestione dei rifiuti
RU RESIDUALE DELLA RD
Merceologica percentuale
45,00
40,00
35,00
30,00
25,00
20,00
15,00
10,00
5,00
0,00
RU
CDR
alt
ro
gn
o
le
in
er
li
al
tro
m
et
cu
e
el
le
ve
oi
o
e
ch
s
m
a,
p
pl
a
go
m
te
s
si l
is
an
i
ta
ri
sil
i
te
s
op
pi
a
ca
rt o
ne
po
lia
cc
ca
rta
e
or
ga
ni
co
Scar Pesan
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
RU RESIDUALE DELLA RD
altra plas ca
altra plas ca rigida
bo . contenitori PET
bo glie trasp. PET
altra plas ca film
plas ca film sacche
0,00
plas ca
fil
sacche
Dev. St.
5,40
Media
14,17
5,00
altra
plas ca
fil
3,97
10,27
10,00
15,00
20,00
25,00
bo .
altra
bo glie
contenitori plas ca
trasp. PET
PET
rigida
7,28
8,05
9,10
21,52
32,38
11,95
30,00
35,00
m
altra
plas ca
3,17
9,72
altra plas ca
altra plas ca rigida
bo . contenitori PET
bo . contenitori PET
bo glie trasp. PET
altra plas ca film
plas ca film sacche
0,00
plas ca
fil
sacche
Dev. st.
8,37
Media
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
12,58
5,00
altra
plas ca
fil
14,43
22,72
10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00 45,00
m
bo .
bo .
altra
bo glie
contenitori contenitori plas ca
trasp. PET
PET
PET
rigida
10,94
5,47
2,46
19,39
13,31
18,42
6,00
38,39
La Gestione dei rifiuti
altra
plas ca
1,47
1,16
RU RESIDUALE DELLA RD
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE ENERGETICA
recupero trattamento
energetico
fumi
camera di
combustione
Francesco Lombardi
scorie
fly
ash
emissioni
gassose
ricircolo
fumi
comb.
secondaria
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE ENERGETICA
Il ruolo dei Termovalorizzatori in un sistema sostenibile di Gestione dei Rifiuti:
 Riduzione della massa e volume dei rifiuti, preservando così spazio in discarica
 Recupero sostenibile dell’energia
 Recupero di materia da residui solidi
 Distruzione di un certo numero di contaminanti organici, presenti nei rifiuti
 Separazione dei componenti inorganici della frazione organica, così da permetterne il
riutilizzo o l’inertizzazione, prevenendo la dispersione e l’accumulo dei componenti
pericolosi nell’ambiente e nei prodotti riciclati.
La Combustione è un processo efficiente ed ampiamente diffuso, con una tecnologia a
“singolo stadio” ben definita e sostenibile.
La Gassificazione è un processo “multistadio”, meno collaudato su scala commerciale, ma
con margini di espansione principalmente legati alla possibilità di migliorarne i prodotti
intermedi, che possono essere poi inviati a sistemi di conversione di elevata efficienza.
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE ENERGETICA
I sistemi di Combustione sono fortemente migliorati negli ultimi due decenni, grazie ad un
miglior controllo del processo e a tecniche sempre più efficienti per la pulizia del gas
effluente.
Il maggiore punto di forza della Gassificazione sono le prestazioni ambientali. In
particolare c’è una limitata formazione di diossine e di ossidi di azoto e zolfo. Inoltre li gas
generato è in volume minore di un analogo processo di combustione. quindi i sistemi di
trattamento gas sono significativamente più piccoli e meno costosi.
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE ENERGETICA
Macroinquinanti
Inquinanti, presenti in concentrazioni significative nel rifiuto (ceneri, Cl, S e N) e/o da
reazioni secondarie non desiderate e dall’ossidazione incompleta del carbonio organico:
CO, NOx, SOx
Microinquinanti
Inquinanti presenti a livelli modesti (ordine dei mg o ng/Nm3) che possono rappresentare,
a causa della tossicità e persistenza, se non adeguatamente controllati, un rilevante rischio
ambientale.
I microinquinanti possono essere suddivisi in:
 Microinquinanti inorganici, costituiti essenzialmente da metalli pesanti (Pb, Cd, Hg,
ecc.)
 Microinquinanti organici, parzialmente presenti nei rifiuti ma presenti particolarmente
per effetto delle complesse reazione di sintesi e distruzione e successivo
raffreddamento
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
VALORIZZAZIONE ENERGETICA
Inquinanti
U.M.
Concentrazioni a monte
del trattamento
3
CO
COT
HCl
SO 2
mg/Nm
3
mg/Nm
3
mg/Nm
3
mg/Nm
HF
NO 2
mg/Nm
3
mg/Nm
Particolato
PCDD-PCDF
Pb
Cd
Hg
IPA
mg/Nm
3
ng/Nm
3
mg/Nm
3
mg/Nm
3
mg/Nm
3
mg/Nm
3
3
2-35
2-5
600-3000
150-1000
Concentrazioni
all'emissione
(D.Lgs. 133/05)
50 *
10 *
10 *
50 *
5-30
200-600
1*
200 *
200-10000
1-10
10-25
0,5-5
0,3-1,5
-
10 *
0,1 **
0,5 ***
0,05 ****
0,05 *****
0,01 **
*
**
come valore medio giornaliero
come valore medio rilevato per un periodo di campionamento di
8 ore
*** come valore medio della somma delle concentrazioni di dieci
inquinanti (Sb, As, Pb, Cr, Co, Cu, Mn, Ni, V, Sn) rilevato per un
periodo di campionamento di 1 ora
**** come valore medio della somma delle concentrazioni di Tl e Cd
rilevato per un periodo di campionamento di 1 ora
***** come valore medio rilevato per un periodo di campionamento di
1 ora
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
CONCLUSIONI
Il cittadino deve sicuramente impegnarsi nel prevenire la produzione dei
rifiuti e nell’attuare correttamente le soluzioni decise nell’ambito territoriale
di appartenenza
Le scelte prese nell’ambito territoriale di appartenenza devono considerare il
livello economico, sociale e di sensibilizzazione ambientale raggiunto anche
attraverso scelte intermedie di opportunità
Non esiste una ricetta univoca per la soluzione del problema rifiuti.
I rifiuti, non sono tecnicamente e tecnologicamente un problema. Lo sono
invece per scelte politiche e di interesse che spesso non considerano le
esigenze della collettività e la pubblica utilità di una corretta gestione dei
rifiuti
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti
CONCLUSIONI
Francesco Lombardi
www.isa.uniroma2.it
La Gestione dei rifiuti