Imprese Cari amici mai come in questo momento le imprese Salentine e non solo stanno soffrendo ,in tante hanno chiuso e altre stanno valutando di chiudere non certo per incapacita’ di gestirle ma per il fatto che ormai lo stato italiano ci sta’ portando al collasso totale,considerando che la maggior parte delle nostre aziende in provincia sono ditte individuali come fa andare avanti un artigiano un commerciante una piccola impresa avendo il 43% di pressione fiscale ?Su 100 euro 43 se li prende lo stato , e non ci dimentichiamo dell’iva fino al 23% , le imprese ormai hanno come socio lo stato con la differenza che lui non rischia nulla,incassa solamente e se noi non paghiamo una rata arriva subito la cartella dei equitalia I padri di famiglia che sono rimasti a casa disoccupati sono costretti ad emigrare per dare da mangiare ai loro figli ripartono come in passato per la Germania, Svizzera e la nuova frontiera l’Australia. E questa la situazione reale. Se avessi la possibilita’ di rappresentare il Salento mi impegnerei per trovare delle politiche di crescita per le nostre imprese per essere piu’ competitive: -bisognerebbe finanziare e agevolare le attivita’ agricole di pesca e di allevamento e aiutare fiscalmente tutte le nostre aziende . -cercare di mettere delle regole che facilitino il nostro mercato territoriale non e’ possibile vedere sui banchi dei supermercati prodotti come le arance tunisine , i meloni del Marocco,le patate dell’Israele che costano la meta’ di quelli nostri perche il costo di produzione in quei paesi e piu’ economico ,si dovrebbero aiutare le nostre aziende a vendere prima i loro prodotti e poi se c’e’ una richiesta che supera l’offerta ne importiamo altri , mentre oggi invece i poveri contadini sono costretti il piu’ delle volte a far marciare sui campi le loro coltivazioni perche’ il costo di raccolta supera il costo di vendita. -bisogna incentivare e far crescere la pesca noi siamo quasi circondati dal mare e nonostante cio’ 80% del pesce che compriamo e importato . -abbiamo bisogno di unirci purtroppo le piccole attivita’ da sole hanno difficolta’ ad andare avanti bisognerebbe creare delle cooperative per ammortizzare le spese ,per poter usufruire piu’ facilmente di finanziamenti e ottimizzare i guadagni, -a causa della grande disoccupazione e crisi bisognerebbe sensibilizzare chi di dovere per non far pagare i contributi alle nuove attivita’ che aprono in Puglia nei primi 3 anni di vita, periodo in cui c’e’ il maggior tasso di chiusura ,quella somma e uno dei motivi che spaventa il giovane titolare della ditta sarebbe opportuno investire quel denaro per far crescere l’attivita’ e non essere un macigno per chi apre. L’obiettivo comune e quello di pensare a far crescere prima il territorio e poi a tutto il resto. Spennato Michele www.michelespennato.it
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