n. 4 - DIPO Pavia

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PERCORSO DIAGNOSTICO
Allegato n. 4
TERAPEUTICO ASSISTENZIALE
Revisione n. 1
TERRITORIALE
Approvato il 27/5/2014
Il mesotelioma:
Mesotelioma Maligno della Pleura
aspetti psicologici e
proposta di trattamento
IL MESOTELIOMA: ASPETTI PSICOLOGICI E PROPOSTA DI TRATTAMENTO
Breve inquadramento psicologico
Diverse sono le peculiarità del mesotelioma dai pesanti riflessi sulla sfera psicologica ed emozionale,
oltre che esistenziale del paziente: l’impatto con una diagnosi già percepita come ineluttabile, esami
diagnostici invasivi, terapie scarsamente responsive, una sintomatologia particolarmente dolorosa.
Da subito il paziente, oltre a identificare tale localizzazione, come a prognosi infausta, ben
conoscendo peraltro l’inefficacia delle terapie, teme in quanto se ne fa la fantasia, la sensazione di
poter soffocare e di affogare.
Non a caso l’impatto con la diagnosi neoplastica è considerata la fase psicologica e di sofferenza per
definizione.
La stessa pesante sintomatologia respiratoria (tosse irrefrenabile, dispnea, diminuita capacità
respiratoria, fatigue, dolore toracico), da al paziente l’immediata percezione della gravità del proprio
quadro clinico, impedendogli l’utilizzo di meccanismi difensivi dalla valenza più illusoria, che possono
essere invece messi in atto con sintomatologia più sorda o subdola come per esempio quella del
fegato.
Le terapie con i loro effetti collaterali risultano per il paziente particolarmente sfiancanti e debilitanti,
quando poi non si aggiunge il peso della malattia che, invece di regredire, incomincia a mostrare i
suoi inequivocabili sintomi. Il dolore va anche detto, al di là dell’oggettività delle sue cause, è
amplificato dal significato che il paziente da, che è quello di una progressione di malattia e quindi di
un dolore senza speranza e conseguentemente meno tollerato rispetto ad altri, a cui il paziente
attribuisce una valenza neutra o di cronicità.
I controlli sono essi stessi momenti deflagranti da un punto di vista psichico, poiché, in una forma più
o meno intensa, scatenano il trauma della diagnosi, sviluppando quella sintomatologia ben nota, che
va sotto il nome di Sindrome da spada di Damocle e caratterizzata da cedimenti regressivi, vissuti
d’incertezza, senso di perdita di controllo, sintomi d’angoscia.
In quello che si può considerare un lungo, estenuante, percorso clinico, i malati sviluppano facilmente
sensazioni di lontananza emotiva, di distacco non appartenenza a tutto quello che ha esulato dal
percorso medico. Facilmente si osservano infatti
problematiche legate al riadattamento fisico,
psicologico che il mesotelioma con i suoi esiti possono residuare. Le limitazioni, che la malattia e le
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Il mesotelioma:
Mesotelioma Maligno della Pleura
aspetti psicologici e
proposta di trattamento
sue terapie comportano, di norma stravolgono o comunque modificano obiettivi , aspirazioni o
progetti esistenziali del paziente, quando non arrivano a impedire per inabilità il rientro lavorativo. La
sensazione di confusione, spaesamento nei confronti di se stessi e della propria vita può essere
davvero schiacciante, se si aggiunge che, accanto a questi cambiamenti di realtà, il paziente può
ritrovarsi frastornato anche rispetto a una serie di bisogni psicologici elicitati dalla malattia o già
presenti ma silenti a cui la malattia ha ridato voce.
Proposta per un percorso di monitoraggio e sostegno psicologico
Criteri di inclusione
In considerazione di queste e altre osservazioni, che per brevità sono state omesse, si è pensato
pertanto di offrire a tutti i pazienti, in fase post diagnosi, un colloquio di valutazione psicologica,
essendo questo di per se un importante strumento di sostegno psicologico per le sue valenze
contenitive e regolative, oltre che di alleanza terapeutica per chi soprattutto necessitasse da subito
avviare una terapia psicologica di supporto o si trovasse nel tempo ad averne bisogno.
Valutazione testistica
L’esperienza clinica con questi pazienti spaventati, sfiancati e demotivati, porta a riflettere sulla
necessità di ridurre al minimo l’impatto con test o questionari. Si è individuato pertanto un unico test
capace di discriminare il disagio psicologico per un invio al Servizio di Psicologia, al di là ovviamente
l’esplicita richiesta del paziente o della presenza di fattori come giovane età, presenza di figli minori,
o la presenza di eventi esterni sfavorevoli come lutti, recenti, malattie del coniuge, separazioni
Lo strumento di valutazione scelto è il PDI (psychological di stress inventory), strumento di
autovalutazione del distress emozionale e interpersonale per pazienti oncologici, nei diversi stadi di
malattia inclusa la fase terminale.(13item) E’ facilmente somministrabile anche a soggetti di bassa
scolarità e in
quelle condizioni psicofisiche tipiche del mesotelioma, che rendono difficile la
collaborazione rispetto a valutazioni più lunghe ed approfondite.
Terapia Psicologica di supporto
Per quanto riguarda il lavoro psicologico, qualora fosse attivato, questo è mirato principalmente ad
aiutare il paziente a fronteggiare quelle emozioni pesantissime, che subentrano di fronte a improvvisi
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Revisione n. 1
TERRITORIALE
Approvato il 27/5/2014
Il mesotelioma:
Mesotelioma Maligno della Pleura
aspetti psicologici e
proposta di trattamento
cambiamenti fisici causati da eventi acuti o iatrogeni o quando il paziente consapevolezza di avere
un tempo limitato di vita davanti a se.
Tra i compiti di un sostegno psicologico si aggiunge anche quello d’aiutare il paziente a ri-orientarsi di
fronte alla caduta di scelte esistenziali come es. mutamenti di importanti progetti lavorativi, che una
residua disabilità può rendere inattuabili o nel trovare interessi alternativi o mansioni sostitutive,
quando le precedenti sono diventate inattuabili.
Assessment e lavoro psicologico con i familari
Per quanto riguarda i familiari di riferimento, si è pensato di proporre loro l’FSQ (Family Strain
Questionnaire-short form), un questionario ideato per permettere ai sanitari di avere un rapido
screening della situazione di stress vissuta dal caregiver e sulla eventuale necessità di attivare una
figura, quale quella dello psicologo o dello psichiatra. I bisogni psicologici del resto dei familiari
potrebbero costituire una lunga elencazione, sintetizzabile nell’aspettativa del paziente di poter
essere compreso dai familiari e in quella dei familiari di essere aiutati ad aiutare se stessi e il proprio
congiunto. Dietro questa affermazione, apparentemente banale, si apre un lungo lavoro psicologico
focalizzato infatti nello sbloccare una comunicazione facilmente centrata solo sulle problematiche
concrete di malattia, che svuota la relazione di tutti i contenuti affettivi ed emozionali.
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