C´ERA UNA VOLTA LA PRIMA VOLTA Fabio Veglia e Rossella Pellegrini PARTE PRIMA ISTRUZIONI PER L´USO CAPITOLO PRIMO - COME LEGGERE QUESTO LIBRO In questo libro i titoli dei capitoli sono domande scritte dagli studenti in forma anonima e corrispondono quindi alla sessualità reale così come viene vissuta prima di essere discussa. La sequenza secondo la quale son stati presentati i capitoli rappresenta il modo di procedere nell'esplorazione dell'argomento e, benché non sia l'unico possibile, propone un percorso logico, facile da ricordare e utile in tutti i casi. Seguire un programma è rassicurante per chi conduce la discussione. In famiglia però il discorso dovrebbe essere condotto con una certa disinvoltura seguendo le emozioni del momento piuttosto che una sequenza prestabilita di argomenti. I sottocapitoli inquadrano invece il discorso sessuologico dal punto di vista scientifico. Vi é inoltre la scelta di utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile a tutti. I titoli dei paragrafi vogliono incuriosire e spingere il lettore a cercare il significato del sesso dentro di sé e le domande dei ragazzi riportano ogni paragrafo alle sue dimensioni dello sviluppo della conoscenza e la rel. educativa. Considerando che ogni lettore è un costruttore di idee, per conoscere ogni cosa nuova bisogna fare delle scelte nella quale si decide quali aspetti risultano essere più rilevanti per i sensi. Dato che si utilizzano teorie per conoscere il mondo e poiché la realtà può essere osservata da diversi punti di vista, tocca ai singoli scegliere gli "occhiali" che meglio aiutano a vedere ciò che si vuole vedere. I suggerimenti degli scrittori del libro sono quelli di: - far nascere il dubbio; - ascoltare le emozioni senza fuggirle. Questi sono i due "paia di occhiali" che si possono usare per cogliere il significato profondo del libro. CAPITOLO SECONDO - CONSIGLI AI GENITORI PER PARLARE DI SESSO CON I LORO FIGLI (E AGLI INSEGNANTI PER PARLARNE CON I LORO STUDENTI) Il Desiderio Sessuale esprime il bisogno biologico di dare continuità alla specie umana e di incarnare l'amore nella coppia. Può essere paragonato al mangiare, ma al tempo stesso presenta anche delle differenze in quanto il piacere sessuale non è solo uno sfogo fisico, né tantomeno il tentativo di riempire qualcosa di vuoto. Con il compagno si cerca di vivere un'esperienza che coinvolga profondamente, ricca di emozioni e di significati. Se si vuole parlare con gli adolescenti di sesso bisogna far nascere in loro il desiderio di una sessualità fatta di gioia, di emozioni e d'amore. Alcuni genitori ed insegnanti, considerano l'esuberanza sessuale degli adolescenti come un qualcosa che va controllato e non incoraggiato ma l'interesse verso il sesso è previsto dalla natura durante tutta la vita e durante l'adolescenza si scatena poi una tempesta ormonale che lo rende vivacissimo. Non potendo spegnere il loro desiderio con le censure, non resta che provare a farli eccitare con un'idea del sesso migliore della loro. L'Atteggiamento di Chi Parla di Sesso è spesso poco disinvolto e lo stesso linguaggio scientifico che spesso viene ritenuto il più corretto per parlare di sesso è invece inadeguato per descrivere un'esperienza così emozionante e complessa. Il modo migliore è quello di parlare con un bambino di cose vere, vissute con il cuore e raccontate con semplicità usando un linguaggio quotidiano. Le parole giuste sono da ricercare dentro e la situazione, il momento e le persone coinvolte richiedono linguaggi, emozioni ed idee nuove che non è difficile trovare se si sa ascoltare ciò che accade in se stessi. Per parlare di sesso occorre conoscere la propria sessualità, saperla godere intensamente e averne riconosciuto i limiti e le difficoltà. Per parlarne in senso educativo bisogna avere voglia di mettere a disposizione dei ragazzi la propria vita sessuale per rassicurarli e per offrire loro tutte le conoscenze. Rispetto al Quando Parlare di Sesso, domanda fondamentale per ogni buon genitore ed educatore, non esiste nessun buon motivo per riservare ai discorsi sul sesso un trattamento diverso ed è una forzatura ridicola e imbarazzante decidere che è venuto il momento di parlarne. Il sesso fa parte dell´esperienza personale che si può utilizzare per raccontare, spiegare, rassicurare, e trasmettere gioia e non è affatto normale non poterne parlare. Per fare l'amore vi e il bisogno di un'altra persona, di qualche buon motivo per stare con lei, di complicità, di stare bene con se stessi e di buona salute. Bisogna poi conoscere il nostro proprio e imparare a conoscere quello del proprio compagno/a. Bisogna allora "usarlo" in armonia con i sentimenti e pensieri. In questo libro si propone allora l´uso di una Sessuologia della Vita Quotidiana che permetta di condividere le informazioni sul sesso con gli adolescenti secondo due modi differenti: 1. Programma Curricolare: prevede la presentazione sistematica di argomenti già selezionati in partenza secondo un percorso logico che ne facilita l'apprendimento. Si tratta di organizzare lezioni sul tema che prevedono un'esposizione, un dibattito e eventuali esercitazioni. E´ il modo più semplice, richiede una buona preparazione ed il coinvolgimento emotivo richiesto è semplice da gestire; 2. Programma Incidentale: è più complesso in quanto si tratta di intervenire quando si verificano degli "incidenti" e cioè degli episodi imprevedibili che incidono sulla conoscenza e sullo stato d'animo dei figli. E´ più difficile in quanto imprevedibile, ci si sente coinvolti emotivamente fortemente e si deve organizzare un discorso sensato in modo rapido. Importante è non essere disorientati. Il compito quindi, risulta essere più complicato per i genitori rispetto che per gli insegnanti. L'Obiettivo di questi discorsi è il benessere sessuale e, poiché l'esperienza sessuale coinvolge ogni parte della persona umana, educare alla sessualità significa educare alla vita. Importante è tenera a mente l'unicità e l'irripetibilità di ogni individuo per mettere a disposizione le conoscenze con la consapevolezza che verranno trasformate in un'idea abbastanza differente da quella che si aveva l´intenzione di proporre. E´ allora importante solo fornire materiale di prima qualità e tanto amore, dato che poi ognuno conoscerà la realtà in modo originale e differente. Non serve usare divieti e censure ma sarebbe utile piuttosto una Pedagogia del Piacere attraverso la quale si trasmette la voglia di ricercare ciò che dà valore ad ogni gesto. Il modo migliore per i genitori è di parlarne tra loro di fronte ai figli dato che in questo modo il sesso diventa uno degli argomenti che si possono discutere in famiglia. Infine risulta fondamentale la Scelta delle Parole che ciascuna famiglia può individuare in tre distinte aree: - Linguaggio Volgare (uso di parolacce che può risultare più immediato); - Linguaggio Scientifico (utile per una condivisione adeguata dei termini); - Lessico Familiare (fatto di parole semplici e di uso quotidiano). CAPITOLO TERZO - CONSIGLI AI FIGLI PER PARLARE DI SESSO CON I LORO GENITORI (E TRA DI LORO MENTRE LO FANNO) Quando si è bambini il gioco più bello è conoscere il mondo. Da piccoli si è sempre provato un gran gusto a sfidare, far arrabbiare i propri genitori ma ciò che non si è mai potuto sopportare è vederli deboli ed insicuri, ancor meno se per causa propria. Quando capita ci si sente molto spaventati e quindi spesso ciò succede quando si parla di sesso, dunque avendo appurato che parlare di sesso mette in difficoltà i genitori si corre al riparo per toglierli dall'imbarazzo con la conseguenza che il sesso diventa proibito. Le idee restano confuse e si cercano risposte da soli. Con l'adolescenza piccoli segni indicano che bisogna mettere le distanze tra se ed i genitori, per cui l'intimità che prima rassicurava diviene ambivalente e pericolosa, e si cerca l'indipendenza e l'autonomia anche in aperto conflitto con i genitori. Dato che da adolescenti ci si sente vulnerabili nell´affrontare l´argomento con i genitori può rivelarsi utile affidarsi ad un adulto meno vicino, disponibile ma non confuso, rassicurante ma capace di dare un limite e sicuro ma non invadente. CAPITOLO QUARTO - DARE UN SENSO AL SESSO Risulta utile considerare la sessualità nelle sue differenti Dimensioni: 1. A Qualunque Costo - Dimensione Riproduttiva della Sessualità: dato che nell´essere umano c´e un´irrefrenabile spinta alla ricerca dei significati e del senso delle cose, un modo sensato per parlare di sessualità può essere quello di collocarla sulle tracce dell'evoluzione della vita che può essere intesa come il prodotto della selezione umana. Di questa evoluzioni restano tracce importanti nella struttura del cervello e di ogni tappa sono rimasti i mandati, i suggerimenti più importanti per la loro realizzazione e una selezione degli strumenti più efficaci. Il mandato più antico impone di riprodursi e poi di sopravvivere. La dimensione riproduttiva è la più remota ed efficace. Nell'evoluzione è quindi successo qualcosa che ha permesso di trasformare la necessità di riprodursi in desiderio di maternità e paternità e in un progetto di vita; 2. Fare Sesso - Dimensione Ludica della Sessualità: una sessualità giocata e non rivolta alla realizzazione di alcun mandato può svolgere la funzione di una palestra. Ma limitarsi alla dimensione ludica della sessualità resta comunque un accontentarsi; 3. Stare Insieme - Dimensione Sociale della Sessualità: è un nuovo mandato quello che spinge sempre verso la riproduzione e la sopravvivenza ma questa volta cercando un accordo con i propri simili. Compare allora il bisogno di costruire una vita di relazione e dei legami sociali, caratteristico di molte specie viventi. I suggerimenti biologici per realizzare il mandato sono precisi e si riassumono nel ricercare la vicinanza protettiva di qualcuno forte, prendersi cura dei cuccioli e cooperare per conseguire obiettivi comuni. Inoltre questa voce antica dice di cercare un compagno/a e di incontrarlo nel suo corpo. Per far ciò ci è stata data l'emozione che, quando permette di costruire un legame, viene chiamata affetto. La dimensione sociale della sessualità è una novità che svincola il piacere sessuale dalle sue originarie finalità riproduttive e apre nuovi orizzonti di relazione con i propri simili. Non e sempre avere un bambino l´obiettivo ma può essere solo il semplice piacere di stare assieme; 4. Fare l'Amore - Dimensione Semantica della Sessualità: fare l´prevede quindi la presenza di una sessualità che fornisce un nuovo mandato, basato sulla ricerca di nuovi significati da condividere con qualcuno. Per questo è quindi necessaria una coscienza estesa e ben organizzata, cosa pero non necessaria per fare sesso; 5. Avere una Storia - Dimensione Narrativa della Sessualità: un'esperienza che va oltre al qui ed ora rappresenta una storia. A differenza dagli altri esseri viventi l´uomo affronta l'esistenza con il desiderio di raccontarsi e proprio in tali racconti si genera un senso e dei significati per la vita, dato che raccontare significa scegliere gli eventi più rilevanti, ordinarli in sequenze interessanti, ricostruire e trasformare la realtà perché diventi parte di se stessi. Insieme al senso del tempo all´uomo è stato dato il linguaggio delle parole. Tuttavia questa predisposizione a raccontare non si realizza solo nelle parole ma anche nei taciti racconti delle nostre mani. Fare l'amore è allora più convincente che "dire l'amore"; 6. Fare un Bambino - Dimensione Procreativa della Sessualità: un racconto condiviso permette di trasformare l´io narrante in un noi, per cui ad un certo punto di certe storie può venir voglia di creare un personaggio nuovo. E´ allora in quest´ottica che la sessualità trasforma una storia d'amore in un atto creativo. PARTE SECONDA PROVIAMO A PARLARNE CAPITOLO QUINTO - QUANTI BUCHI HA LA DONNA? ELEMENTI DI ANATOMIA DELL´APPARATO GENITALE FEMMINILE L'Anatomia Topografica per questione di praticità e classificazione distingue l'apparato genitale in esterno ed interno. Ma per la vita sessuale questa distinzione è fuorviante ed ambigua. Seguendo questa logica, la vagina, sarebbe un luogo nascosto, misterioso e passivo. Di conseguenza si generalizza la donna passiva come la sua vagina e attivo l'uomo come il suo pene. Sarebbe più opportuno quindi fare distinzione tra ciò che la donna usa per la sua vita sessuale e gli organi che funzionano in completa autonomia. E´ allora necessario che la donna abbia una buona consapevolezza della sua vagina ed utile che l'abbia esplorata, conosciuta e che la sappia usare. Dentro la pancia c´è un organo vivo, attivo sul pene, vitale, capace di comunicare emozioni e di partecipare al linguaggio del corpo per costruire significati. Se una ragazza nuda, si guarda allo specchio vede, nella zona in cui si incontrano le gambe con il ventre, una parte ricoperta di peli, attraversata da una fessura verticale. Se tocca la pancia proprio sopra l'inizio di questa fessura, sente un osso, il pube, che segna il confine superiore della vulva. La Vulva comprende le parti dell'apparato genitale che stanno all'aperto e che si trovano tra il pube, l'ano e l'attaccatura delle cosce. La fessura che si osserva è delimitata da due parti di tessuto morbido, ricoperto di pelle e dopo la pubertà di peli. Sono le Grandi Labbra e si possono toccare ed accarezzare. Discostando le grandi labbra con due dita e guardandosi tra le gambe con uno specchio si dischiude un nuovo panorama. Il colore varia dal rosa pallido, al rosso vivo al bruno. Le parti della vulva contenute tra le grandi labbra sono ricoperte non da pelle, ma da un altro tessuto, le mucose, le quali sono più sensibili agli stimoli esterni e sono umide. Possono far provare delle sensazioni piacevolissime, ma se vengono maneggiate in modo sbagliato producono fastidio e talvolta dolore. La parte della vulva rivestita di mucosa comprende delle pieghe di tessuto di dimensioni variabili che delimitano la zona di ingresso della vagina e l'orifizio. Sono le Piccole Labbra, tenere e sensibili parti della vulva. Vi è variabilità tra donna e donna per ciò che riguarda le dimensioni ed il colore. Come ogni viso ha la sua fisionomia, così anche ogni vulva. Le piccole labbra si uniscono in alto e congiungendosi tra loro formano un cappuccio che ricopre parzialmente un altro piccolo organo che fa parte della vulva, il Clitoride, di dimensioni grandi come una lenticchia. è la parte più sensibile di tutto l'apparato genitale della ragazza ed è ricco di recettori del piacere. Ma non basta la semplice stimolazione per provare piacere, occorre ricordare che il piacere si prova con il cervello. Il clitoride e i suoi dintorni devono essere ben lubrificati quando li si vuole accarezzare altrimenti l'attrito causa fastidio. Con un dito poi si possono esplorare le Parti Interne della Vagina. Quanto a sensazioni la vagina ne dà molto meno rispetto la vulva, anche se la prima parte, subito dopo l'ingresso, è molto sensibile. Questa zona inoltre è provvista di muscoli che ogni ragazza può imparare ad usare. Rispetto al Numero di Buchi, essa si rivela una questione priva di significato in quanto l´importante e la loro funzione. La vagina molto spesso viene descritta come un tubo che inizia con un foro tra le gambe e sale fino all'utero. In realtà la vagina potrebbe essere descritta come un sacchetto vuoto, lungo e stretto, le cui pareti sono appoggiate l'una all'altra. L'entrata di un sacchetto vuoto non si presenta come un foro circolare me è un'apertura e una via d'ingresso per il pene e uscita per il mestruo. L'Imene è la piccola membrana che circonda, all'entrata della vagina, il bordo, lasciando però libero il passaggio. Quindi l'imene non chiude, non ostruisce, non fa da barriera ma semplicemente fa da contorno ai primi millimetri della vagina e non è il responsabile della mancanza di un buco. La vagina collega l'utero con il mondo esterno. Esplorandola ci accorgiamo che essa è orientata verso l'alto ma inclinata all'indietro, in direzione della schiena. Essa ha un fondo chiuso molto solido sul quale si affaccia il collo dell'utero. Il canaletto che l'attraversa e la collega all'utero è sottilissimo e non si lascia attraversare se non da un ginecologo e dalle contrazioni del parto. Il pene spinge in direzione della colonna vertebrale e mentre si muove passa dietro agli organi in quella zona, per cui non dà fastidio e non c è rischio che si perda nella pancia. Inoltre la vagina è molto elastica, permette di contenere o lasciar passare oggetti di dimensioni diverse, ritornando poi alla sua forma originale. Questa elasticità è resa possibile dal tono delle sue pareti e dai muscoli che la circondano. Ciò vuol dire che una vagina tonica e in buona salute accoglie un pene di tutte le taglie. Un grande pene può avere un effetto ornamentale ma è utile che gli uomini abbandonino questo metro di valutazione e che le donne spostino l'attenzione sul cervello dei loro compagni. E´ proprio nel cervello che si decide come usare il pene per il proprio e altrui piacere. Dopo quanto affermato le Caratteristiche della Vagina possono quindi essere riassunte in: - forte; - obliqua; - dialogica; - tonica; - attiva; - robusta; - elastica. Rispetto alla Prima Volta dalla tradizione orale vengono tramandati resoconti allarmanti sulla prima penetrazione. Diffusa è l'idea della prima volta come dolorosa. La vagina è pero molto elastica e accoglie bene il pene eretto mentre l'imene invece è un po' meno elastico e per lasciare passare il pene cede in qualche punto e si sfrangia sui bordi. L'emorragia dipende da quanto è vascolarizzato il punto in cui è ceduto. Dove cede si può sentire quindi pungere, tirare e bruciare. La vagina, nel suo tratto più vicino all'ingresso è circondata da muscoli, che in certe occasioni funzionano autonomamente contraendosi, per cui impediscono o riducono l'accesso interno. Questo accade quando il cervello ha inconsciamente deciso che è meglio difendersi dal pene che vuole entrare, e questo succede per la paura che può essere legata a vari motivi. Se il pene insiste, lei si contrae sempre di più provocando uno spasmo doloroso simile ad un crampo. In questi casi è possibile sentire dolore. Questo dolore dipende quindi dalla paura, dall'ignoranza, dalla scelta sbagliata del momento o partner. Non dal corpo per come è fatto ma per come viene usato. Considerando la Verginità bisogna ricordare che l'imene rimane al suo posto anche dopo rapporti completi, e ciò che cambia è la forma dei suoi bordi che sarà più irregolare. Dal punto di vista culturale ed antropologico il discorso sulla verginità è complesso. Compare in tutte le culture ed è probabilmente collegato al significato simbolico che viene attribuito alla prima volta di numerose esperienze o alla ritualizzazione dell'accesso a un nuovo ruolo sociale o alle caratteristiche di legame, donazione ed esclusività che in molti contesti si attribuiscono alla sessualità. E´ quindi un significato che ci si porta nella testa a cui si può dare più o meno valore. Qualunque sia il motivo per cui si attribuisce ad essa valore, il contenuto etico è riconoscibile nella scelta che ha fatto l'individuo e non in un reperto anatomico. Non si è quindi vergini tra le gambe ma nella testa. CAPITOLO SESTO - CHE COS´E´ IL FILETTO? ELEMENTI DI ANATOMIA DELL´APPARATO GENITALE MASCHILE L'Apparato Genitale Maschile si può esplorare con gli occhi e con le mani molto più facilmente di quello di una ragazza. La scoperta del corpo maschile è un'esperienza diretta, immediata e semplice da realizzate. Come per l'apparato femminile, occorre far distinzione tra le parti che si usano per la vita sessuale e quelle che funzionano in modo autonomo. Se si guarda un uomo nudo, sotto a pube si osserva un corpo cilindrico, un po' ristretto in punta, che pende in avanti verso il basso e copre parzialmente un sacchetto di pelle sospeso tra le gambe. Quel sacchetto, lo Scroto, contiene due ghiandole, i Testicoli, che producono spermatozoi e ormoni. Il buon funzionamento è indispensabile per poter avere figli. Un uomo è sterile quando le caratteristiche degli spermatozoi o del liquido che li trasporta non rendono possibile la paternità. Sterilità è diverso dall'impotenza, cioè l'esperienza del pene che non si erige quando deve. I testicoli sono ubicati al di fuori del corpo perché non sopportano temperature calde in quanto interferiscono con la produzione degli spermatozoi. La posizione esterna è strategica in quanto li mantieni freschi ma li rende anche più vulnerabili. Sono delicati e occorre non danneggiarli. Son rivestiti dello stesso tessuto delle grandi labbra quindi se accarezzati procurano sensazioni piacevoli. La Produzione dello Sperma inizia con la pubertà e gli spermatozoi prodotti dai testicoli risalgono, attraverso un sistema di tubicini, nella zona pelvica dell'addome dove, si miscelano con i liquidi prodotti da apposite ghiandole, rappresentati dalla Prostata e dalle Vescicole Seminali. Né deriva lo sperma, denso opaco, lattiginoso con un sapore tendente al salato. E´ prodotto continuamente e viene accumulato in due piccoli contenitori posti internamente, dietro la vescica della pipì. Al momento dell'orgasmo, questi contenitori si contraggono e spingono lo sperma alla base dell'uretra, il condotto che attraversa il pene in tutta la sua lunghezza e termina con una piccola apertura sulla punta. Essa pone quindi doppio servizio, sia per la pipì che per lo sperma. I due liquidi non escono mai insieme. Lo sperma di una persona sana è innocuo, non lo è invece quello di una persona malata. L'altro organo che si vede è il Pene un cilindro di dimensioni variabili e ricoperto di pelle, che rappresenta l´asta, e una parte rivestita di mucosa che sta in cima al cilindro e ha forma di un cono, che rappresenta il glande. La pelle che ricopre l'asta si spinge verso il glande coprendolo o tutto o parzialmente, e questa parte di pelle prende il nome di prepuzio. Quando un uomo è eccitato il pene diventa duro e aumentando di volume il prepuzio si ritrae e scopre il glande. La pelle dell'asta è tenuta ancorata al glande da un tessuto fibroelastico chiamato Frenulo. Può capitare che il prepuzio sia meno elastico o troppo abbondante o troppo aderente al glande. Si può fare un intervento chiamato fimosi. Nel solco che delimita il confine con l'asta, la cute produce cellule morte e detriti su cui intervengo i batteri producendo una poltiglia che si chiama smegma. E quindi fondamentale lavare ogni giorno il glande. La circoncisione, ritualizzata dagli appartenenti alla religione ebraica, viene fatta oltre per motivo religioso anche per una questione di prevenzione sanitaria. L'ingresso del pene nella vagina non produce nessun tipo di trauma. Abitualmente già con la masturbazione il prepuzio si è già completamente e gradualmente scollato dal glande, in altri casi è avvenuto grazie all'intervento di fimosi. La prima volta, non è prevista nell'uomo nessuna lacerazione. Solo in certi casi un frenulo particolarmente breve può rompersi in parte o tutto. Ma non è un incidente di rilievo, non lascia altro che un po' di paura ma è raro che si verifichi. Non c è quindi un corrispettivo maschile dell'imene per capire se l´uomo è vergine. Le dimensioni del pene sono poi irrilevanti per il piacere in quanto bastano 10 centimetri di pene eretto per una soddisfazione reciproca. Inoltre il pene è una spugna intelligente perché capace di inzupparsi di sangue e di tenerselo dentro diventando gonfia e tesa fin quando non ne è più necessario. L'intelligenza della spugna è dovuta al sistema nervoso, che invia i comandi per attivare queste diverse funzioni. Nel pene ci sono poi delle fibre muscolari ma appartengono a quel tipo di muscoli che non si possono comandare con la volontà, per cui la ginnastica non serve a nulla in questo caso. CAPITOLO SETTIMO - COSA SUCCEDE QUANDO SI FA L´AMORE? INTRODUZIONE ALLA PSICOFISIOLOGIA SESSUALE Il Piacere Sessuale è una delle esperienze più intense ed emozionanti che si possono provare dalla vita. Esso è un bene che viene dato gratuitamente e un patrimonio condiviso da tutti ma come tutte le ricchezze è facile sciuparlo, usarlo male o farne cattivo investimento. Il piacere è un'esperienza semplice ma non banale, è gratuita ma va cercata con impegno, è sana ma se usata male uccide, è presente in se stessi ma non per questo è automaticamente buona ed è un buon programma biologico ma dal soggetto attende un significato e un progetto. Ciò che accade durante un'esperienza sessuale può essere descritto come il susseguirsi di quattro Fasi, valide anche per la masturbazione, chiamate: - Desiderio; - Eccitazione; - Orgasmo; - Risoluzione. Non è necessario completare la sequenza, ma sarebbe meglio non accedere alla fase successiva se prima non si è percorsa la precedente. Sia nell'uomo che nella donna si attivano le stesse parti dell'organismo. Se il percorso del piacere è così simile non ci si può quindi dimenticare di dare all'altro ciò che stiamo cercando per noi stessi. Ci sono però delle differenze, riguardanti soprattutto la tendenza a reagire con tempi un po' diversi. Nella donna, la fase dell'eccitazione è più lenta e prolungata, mentre nei maschi è più rapida sia nell'insorgere che nello scomparire. CAPITOLO OTTAVO - PERCHE´ HANNO SEMPRE VOGLIA DI QUELLA COSA LI? PSICOFISIOLOGIA DEL DESIDERIO SESSUALE Per fare l'amore o per masturbarsi bisogna avere voglia e provare piacere. La Fase del Desiderio Sessuale è il momento in cui si crea la disponibilità, l'interesse e la motivazione a incontrare un'altra persona usando il proprio corpo nell'intimità. Questa fase sembrava talmente ovvia che solo negli ultimi vent´anni si è capito invece che molti dei disturbi della sessualità possono essere collegati a qualche problema di desiderio. L'amore si può quindi fare solo se, in quel momento, entrambi i membri ne hanno voglia. In ogni altro caso è proibito. Questa regola, seppure banale, viene disattesa con una frequenza impressionante. Ci sono situazioni preoccupanti in cui solo uno ha voglia di fare sesso mentre l'altro lo subisce. La più evidente di queste situazioni è lo stupro. Chi usa lo stupro è quasi certamente un malato, che in molti casi trae soddisfazione proprio dalla resistenza della sua vittima. Un altro esempio è la prostituzione, che prevede che soltanto l'uomo in quella occasione, abbia voglia di sesso, mentre la sua improvvisa compagna ha solo voglia di soldi. Questo non è fare l'amore, è un modo di vivere la sessualità che tradisce il significato profondo. Inoltre ciò che accade tra i due non rispetta nemmeno la fisiologia sessuale essendo la donna senza desiderio non si possono attivare le fasi successive. Ma gli stupri e le prostituzioni peggiori sono quelli domestici. Costrizioni e ricatti si annidano proprio nei gesti della vita quotidiana. Un uomo che si arrabbia perché la sua compagna non ha voglia di fare l'amore con lui o che diventa scontroso e le tiene il muso ogni volta che riceve un rifiuto, utilizza una forma di violenza sessuale. Lo stesso vale per la donna. Spesso è più difficile rendersi conto di una pressione psicologica che non da un'aggressione fisica. Nei ricatti in nome dell'amore è più difficile resistere alla tentazione di cedere. Non esiste nessun diritto a fare l'amore solo perché se ne ha la voglia e tale diritto non si acquisisce con il matrimonio. La prostituzione domestica è un altro misfatto sessuale. Si tratta di brattare il sesso con dei favori. L'altruismo è uno dei casi più complessi di rapporti sessuali vissuti senza desiderio. Fare l'amore per far contenta un'altra persona non è cosa buona. Inoltre non si fa il bene del proprio compagno accettando il suo capriccio o allo sfogo di un bisogno che è per sua natura procrastinabile. Per far del bene usando il sesso bisogna averne voglia e provare piacere. Ci sono tre importanti Sorgenti del Desiderio: 1. Sistema Endocrino: mette in circolazione dei potenti afrodisiaci naturali chiamati ormoni; 2. Mente: rappresentata da pensieri, fantasie, emozioni, ricordi e attese. Questo modo di produrre desiderio è altamente soggettivo. Sovente il flusso di pensiero attraversa qualche conoscenza che suggerisce un'idea eccitante. Se il momento è opportuno e la si accetta come una buona idea, il desiderio sgorga immediato e si manifesta come un'intensa emozione; 3. Mondo Circostante: gli organi di senso sono recettivi di tutti i messaggi che arrivano da persone e oggetti circostanti. Un odore, uno sguardo, un'immagine e una parola possono diventare seduzione, intesa nell´accessione soggettiva del desiderio. E´ questa la cosiddetta strategia del corteggiamento. Piuttosto che accanirsi nel negare e reprimere la voglia nei giovani, si potrebbe insegnare loro a conoscerla e scoprirla in loro stessi, e coglierne le sfumature per imparare a vivere il piacere. Il desiderio non segue le leggi del "troppo pieno". Desiderare ci spinge ad esplorare, a inventare strategie di approccio, a scommettere e rischiare. Ognuno ha i suoi ritmi per accedere all'amore. Ogni volta che il desiderio sessuale non coincide nel tempo con quello del compagno si può e si deve fargli la corte. Per tutta la vita. Fare l'amore non è quindi un diritto acquisito su nessuno. CAPITOLO NONO - PERCHE´ VIENE DURO SE SOLO LA VEDO? E´ ANCHE IMBARAZZANTE! PSICOFISIOLOGIA DELL´ECCITAZIONE SESSUALE Quando il desiderio sessuale trova la via per realizzarsi, innesca dei cambiamenti nell'apparato genitale che si accompagnano a sensazioni piacevoli di eccitazione. Quando la mente è molto interessata al sesso o quando gli organi genitali vengono stimolati in modo piacevole, il sistema nervoso invia dei messaggi particolari all'apparato circolatorio e alla muscolatura liscia che regola il flusso di sangue nell'apparato genitale. Si attivano in contemporanea un Sistema Elettrochimico di Controllo e un Sistema Idraulico. Il messaggio mandato dal sistema elettrochimico è quello di ingorgare il pene, la vulva e le pareti della vagina aumentando l'afflusso di sangue in questi organi e bloccandone il deflusso. Nell'Erezione il sangue che entra sotto pressione nei tessuti spugnosi del pene li gonfia rapidamente e poi, non potendo uscire attraverso le vene, inizia a spingere contro le pareti. Il pene si ingrossa fin che non diventa duro e si solleva verso la pancia andando a formare un angolo acuto. Il glande si gonfia anch´esso. Molto simile è ciò che accade nella donna quando si eccita. Le piccole labbra, il clitoride e l´ingresso della vagina diventano turgide, cioè si gonfiano di sangue, si induriscono un poco e cambiano colore, diventando più scure. Anche i tessuti delle pareti vaginali si ingorgano di sangue e trasudano un liquido trasparente che lubrifica. La Lubrificazione Vaginale è il riscontro più obiettivo dell'eccitazione femminile. Una ragazza con la vagina asciutta è l'equivalente di un ragazzo senza l'erezione. Sia la lubrificazione che l'erezione variano continuamente al variare dell'eccitazione per cui non bisogna pensare all'eccitazione come una funzione lineare ma piuttosto come una funzione oscillatoria. Ha quindi delle oscillazioni che il cervello legge e le colloca allo stesso livello. Quando si è molto giovani è più difficile riconoscere queste oscillazioni delle risposte fisiche agli stimoli organici. Ma con il passare del tempo, queste oscillazioni sono fisiologiche. L'erezione e la lubrificazione della vagina saranno nel tempo, frutto di meccanismi sempre più ricchi di significato, superando l'automatismo esasperato della giovane età. Il Meccanismo dell'Eccitazione che determina lubrificazione ed erezione è regolato infatti, da due centri del sistema nervoso che si trovano nel cervello e da cui partono fibre nervose che arrivano al midollo spinale dove sono presenti due centri spinali: 1. Tipo Riflesso: riceve direttamente dagli organi genitali e reagisce agli stimoli piacevoli prodotti dalle carezze rivolte a tali organi e alle sensazioni piacevoli che accompagnano la penetrazione; 2. Risposta ai Segnali in Arrivo dal Cervello: produce eccitazione per ciò che si ha pensato, desiderato, visto, toccato e udito. Per questo risulta psicogeno. Nel tempo però, l'eccitazione psicogena tende a diminuire e quindi per raggiungere una buona erezione ed una buona lubrificazione occorre stimolare a lungo i genitali. L'eccitazione come esperienza mentale continua ad essere presente a tutte l'età, ma da sola non è più sufficiente a farci godere le gioie del sesso. Importante è sapere queste cose, per evitare fraintendimenti e non spaventarsi. Bisogna essere consapevoli che con l'età cambiano i ritmi fisiologici. Quando un ragazzo rimane eccitato per un po', può colare del liquido trasparente che non è sperma e viene prodotto per lubrificare il glande. E´ impercettibile per il ragazzo e può essere carico di alcuni spermatozoi. Per questi due motivi è meglio non fidarsi del metodo del "coito interrotto". CAPITOLO DECIMO - QUANTI ORGASMI PSICOFISIOLOGIA DELL´ORGASMO SI FANNO CON UN PIENO? L'Orgasmo è la risposta dell'apparato genitale all'attesa di un evento nel quale l'eccitazione possa culminare e compiersi. E´ un'esperienza fisica e soggettiva che può assumere diverse valenze, più e meno emozionanti, a seconda della situazione che si sta vivendo e del significato che le si attribuisce. Ognuno ha una diversa Soglia Orgasmica intesa come la sensibilità determinata biologicamente. Va per detto che il cervello è capace di influenzarla momento per momento, rendendo più o meno facile il suo raggiungimento. Ad inviare segnali utili per produrre l'orgasmo sono nel maschio il pene e la cute del glande, nella femmina il clitoride e i tessuti che la circondano e una piccola parte della vagina molto vicina all'ingresso. Quando la misura del piacere è stata colmata, dal medesimo centro nervoso parte un messaggio rivolto ad un gruppo di muscoli che iniziano a contrarsi spontaneamente con un ritmo regolare. Sono quindi delle contrazioni ritmiche, 1 ogni 0,8 secondi, precise, involontarie e intense. Questo è quanto succede a livello fisico. Ma non è corretto descrivere l'orgasmo come il massimo piacere provato durante un rapporto sessuale anche se, qualche volta, coincidono. L'orgasmo è un tipo di piacere sessuale che inizia in un preciso momento ed è inscindibilmente connesso alla percezione delle contrazioni muscolari. I muscoli che si contraggono durante l'orgasmo sono situati nella donna nella parte che circonda l'ingresso della vagina e nell'uomo nel perineo, tra l'ano e l'attaccatura dello scroto. L´Orgasmo Maschile avviene in due fasi: 1. Emissione: lo sperma viene automaticamente spinto nella parte di uretra circondata dai muscoli del perineo; 2. Eiaculazione: i muscoli iniziano a contrarsi ritmicamente e a spremere lo sperma facendo schizzare fuori dal pene a getti regolari. Nei primi anni '60 sono stati effettuati i primi Studi sull'Orgasmo ed è stato scoperto che: - l'orgasmo della donna può essere innescato sia stimolando la vagina che stimolando il clitoride; - in entrambi i casi l'orgasmo consiste nella contrazione ritmica e spontanea di un gruppo di muscoli che circonda una parte della vagina; - la zona più capace di produrre l'orgasmo è il clitoride e i suoi dintorni; - non è quindi vero che la vagina è la parte più sensibile; - tutte le ragazze sane nel corpo e nella mente possono imparare a eccitarsi stimolando il clitoride; - il modo e il tempo per stimolarsi la vulva sono soggettivi; - non tutte le donne possono raggiungere l'orgasmo come conseguenza dei movimenti del pene nella loro vagina; - tutte le donne se hanno voglia possono associare il movimento del pene in vagina con la stimolazione clitoridea; - in molte donne può mancare la fase refrattaria tra l'orgasmo e la possibilità di eccitarsi nuovamente ed è quindi possibile raggiungere l'orgasmo più volte di seguito. Bisogna quindi abbandonare l'idea che ci siano orgasmi di prima e di seconda categoria, orgasmi automatici e manuali, per badare di più alla qualità dell'esperienza. Nella Fase di Risoluzione, dopo l'orgasmo nei maschi si perde l'erezione rapidamente e il pene diventa molle. Quando si è giovani il tempo tra un'erezione e l'altra è breve. Più si invecchia più aumenta il tempo che passa tra l'eiaculazione e la successiva erezione. E´ importante saperlo per non scambiare l'impotenza con il mutare dei tempi d'attesa secondo le stagioni della vita. CAPITOLO UNDICESIMO - PUO´ FARMI MALE SE MI TOCCO? PSICOFISIOLOGIA DELLA MASTURBAZIONE Il Piacere di Toccarsi nasce molto presto, fin dai primi mesi di vita, poco dopo il piacere di essere toccati. I bambini scoprono molto presto che le parti del corpo ricoperte di mucosa son più sensibili delle altre e vi dedicano più attenzione. Si toccano con gusto e con la precisa intenzione di provare piacere. I bambini quindi, iniziano a masturbarsi quando sono piccoli mostrando come la componente sessuale sia già ben presente e manifesta, comparendo anche le stesse risposte fisiologiche che caratterizzano l'eccitazione negli adulti, anche se i significati non possono essere paragonati a quelli di un adolescente o di un adulto. Progressivamente la masturbazione subisce quindi una privatizzazione. Le bambine che si masturbano raggiungono molto più spesso l'orgasmo e dal punto di vista funzionale esso è simile a quello di una donna adulta. A differenza invece dei maschi che devono aspettare la pubertà per l'eiaculazione, potendo quindi raggiungere da bambini solo quello che viene definito Orgasmo a Secco. Durante l'adolescenza poi la masturbazione inizia a connotarsi in senso erotico. Chi durante l'infanzia non aveva abbandonato l'abitudine di masturbarsi continuerà mentre chi invece si era occupato d'altro sentirà dentro di se una spinta verso la riscoperta del piacere sessuale. Masturbarsi significa stimolare con la mano i propri organi genitali per provare piacere e, possibilmente, per raggiungere l'orgasmo. Ci si può masturbare usando anche oggetti. E´ spesso diffusa l'idea erronea secondo cui le ragazze usino la masturbazione meno dei ragazzi e una spiegazione potrebbe essere data dal carattere intenzionale della masturbazione femminile più soggetta a subire l'influenza dei tabù. Durante l'adolescenza il fine dell'autostimolazione è quasi sempre l'orgasmo. Per i ragazzi è molto più semplice giungere a tale fine e sono molto più elevate le probabilità che un ragazzo già molto eccitato si trovi con il suo pene in mano. L'apprendimento della stimolazione necessario per raggiungere l'eiaculazione è quasi automatico. Per la ragazze invece è molto meno probabile che si trovino casualmente con le dita sul clitoride per un tempo così prolungato. Se una ragazza impara a masturbarsi lo fa intenzionalmente. Deve essere inoltre fortemente motivata a raggiungere l'obiettivo per non scoraggiarsi e deve trovare con pazienza la strada. Dal Punto di Vista Fisico nella masturbazione accadono gli stessi eventi biologici di quando si fa l'amore. Poiché fare l'amore non fa male alla salute, non fa male neppure la masturbazione. Bisogna quindi ricordare che: - in nessun caso la masturbazione può provocare danni fisici e mentali; - comporta un minimo dispendio di energie; - non interferisce con le prestazione atletiche; - gli spermatozoi non si esauriscono; - non riduce la volontà né la capacità di controllo del proprio comportamento. Ma può accadere che a volte la masturbazione non sia una causa ma una conseguenza di qualche problema che ci affligge e in questi casi si parla di Masturbazione Compulsiva. Un comportamento è compulsivo quando diventa inevitabile, come se un bisogno interiore ci spingesse con forza ad usarlo a qualunque costo. Spesso si tratta di qualcosa che piace fare ma che fatto per forza diventa fastidioso. In più si aggiunge la sensazione spiacevole di non sentirsi liberi di decidere come, quando e perché fare una cosa che piace. Il problema è il perché ci si masturba. Nella masturbazione compulsiva, la masturbazione viene messa in pratica come meccanicamente, e ha potere ansiolitico. Ma la masturbazione usata in questo modo perde significato originario. Essa non è un problema sessuale ma il vero problema è ciò che produce l'ansia, la rabbia, la tristezza e/o la noia. Una volta risolti i problemi che provocano queste emozioni la sessualità torna ad avere il suo significato originario. La masturbazione è una buona occasione per conoscere e capire la propria vita sessuale. Permette l'esercizio della fantasia, la scoperta di sensazioni, la mappa mentale del proprio corpo e il suo modo di funzionare durante un'esperienza erotica. Sono le basi per imparare a dare e ricevere il piacere. Ma la masturbazione essendo un comportamento intenzionale è soggetto a Valutazioni di Tipo Etico ed Estetico. Molte persone dichiarano che la masturbazione è cosa buona ma poi la vivono con sensi di colpa. Con questa dissonanza tra pensieri e stati d'animo la masturbazione genera conflitti interiori e disagio. Altre persone invece rifuggono nella masturbazione per paura di essere rifiutati. In questo caso la masturbazione è usata per non crescere ed espone ad uno svantaggio evolutivo. Per vivere bene questa esperienza è necessario interrogarsi sul suo significato e poi cercare di realizzarla in accordo con i valori in cui si crede. CAPITOLO DODICESIMO - DURANTE IL BACIO IN BOCCA LA LINGUA COSA FA? STA FERMA O COSA? BASI BIOLOGICHE E APPRENDIMENTO DEL COMPORTAMENTO SESSUALE I programmi biologici che regolano il nostro comportamento sessuale sono affascinanti perché orientati sia alla riproduzione sia alla costruzione di nuclei sociali stabili e quindi utili all'accudimento di figli. Tuttavia, ridurre la sessualità a ciò non soddisfa. Di solito le persone umane non si accontentano di accoppiarsi e sentono il bisogno di Dare un Senso alla loro Sessualità. Questo richiede però la consapevolezza di ciò che si sta facendo e la disponibilità ad operare scelte. Ma per alcuni risulta forse troppo impegnativo pensare ad esempio al significato della carezze ed ecco che l'idea che il sesso sia una cosa naturale sembrerebbe proprio la soluzione ideale per tutti questi problemi inerenti alla consapevolezza e alle scelte. Altri considerano gli eventi biologici come per loro natura involontari o comunque necessari e quindi non collegabili al problema delle scelte e responsabilità. L'uso del concetto di natura, intesa come insieme di eventi involontari e regolati biologicamente è arbitrario, parziale e fuorviante soprattutto quando si cerca di farsi un'idea corretta della propria sessualità. Quando ci si interroga sul Dove Nascono le Carezze si può giungere ad una confusione sul termine spontaneità. Il gesto creativo di una mano che, mentre si sta facendo l'amore, accarezzi un seno della proprio donna come lei ha sempre desiderato, è un frutto di un uso intelligente, intenzionale e originale di tutto ciò che lui ha conosciuto di se stesso, di lei e della loro storia. Potremmo quindi pensare che la spontaneità non esiste se non come idea che ci è cara. Però è bello, facendo l'amore, non dover seguire troppi ragionamenti e non controllare ogni gesto. Se questa immediatezza dell'esperienza che si fa insieme, questa possibilità che l'un l'altro si ci concede di attenuare il controllo della ragione sui sentimenti si vuole chiamarlo spontaneità, allora esiste. Bisogna allora ricordare che l'amore si impara facendolo. CAPITOLO TREDICESIMO - CHE COS´E´ GODERE DAVVERO? FONDAZIONI PER UNA PSICOPEDAGOGIA DEL PIACERE SESSUALE Ogni definizione di cosa significhi far bene l'amore risulta insensata. Nel corpo di un altro si incontra il suo racconto, si entra nella sua storia e con la propria la si incarna. Di solito quando si fa l'amore ci si aspetta di provare piacere. Non è così per tutti. Non provare piacere facendo l'amore è un problema che prima o poi va affrontato. Un'altra idea diffusa è che sperimentare piacere dal sesso sia più interessante in compagnia che da soli. E´ necessario però stare veramente bene insieme. Quando si fa l'amore e bello, buono e necessario cercare di provare soltanto piacere insieme. Il Piacere può essere distinto in: 1. Piaceri della Carne: il piacere sessuale spesso viene ridotto solo al piacere che si prova con gli organi genitali. Qualunque esperienza positiva lo è tanto di più quanto riusciamo a viverla con ogni parte di noi stessi e quindi con il nostro corpo, con i suoi gesti, emozioni e pensieri. L'amore si fa con tutto il corpo e con tutti i suoi cinque sensi; 2. Piaceri del Cuore: le sensazioni di piacere più profonde sono vissute in forma di emozioni. Le Funzioni delle Emozioni sono: - orientano ad agire secondo i programmi biologici scritti nelle cellule; - tengono informati sul reale modo di sentire in ogni situazione diversa; - informano gli altri sulle proprie intenzioni; - servono per conoscere se stessi e per dare senso al piacere sessuale. 3. Piaceri del Pensiero: l'idea dell'amore, del sesso e del piacere, l'idea della vita, le attese, le convinzioni e le credenze sono nei gesti anche se non si sta parlando. In questo modo il pensiero si fa carne e la carne amore. Ci sono poi pensieri, emozioni e comportamenti che devono essere riconosciuti subito come Negativi ed eliminati e sono: 1. Emozioni Pericolose: tra queste si trova la paura che segnala che l'idea di fare l'amore non è adeguata. L'ansia, la vergogna, la rabbia e la depressione sono pessime amiche del piacere sessuale e spesso causano inappetenza sessuale. Il grave pericolo sta nel non riconoscere queste emozioni come segnali di un problema irrisolto e non correre ai ripari; 2. Cattivi Pensieri: rappresentati primariamente dalla colpa L'oblazione, inteso come dare piacere senza cercarne per sé, corrisponde più ad un furto che ad un atto di amore disinteressato. Nel fare l'amore è evidente come sia necessario per poter dare davvero, saper prendere e ricevere con piacere. La prestazione, intesa nel puntare sulla quantità, non significa affatto migliorare la qualità della propria vita sessuale. Quando si ha poca fiducia in sé e si è insicuri è molto difficile resistere alla tentazione dei numeri. Tra gli Obiettivi e Percorsi Obbligati vi e il raggiungere l'orgasmo insieme. In realtà ciò distrae dal proprio orgasmo, le cui sensazioni sono molto più intense quanto più si è concentrati su se stessi e sul piacere che si prova. Ma è una questione di gusti. Per fare l'amore bene non sarebbe nemmeno obbligatorio raggiungere l'orgasmo. I costi in questione che si perdono sono carezze, emozioni e gesti d'amore. Solo provare piacere insieme è qualcosa che va oltre la disponibilità di un altro corpo per provare piacere in quanto è incontro, complicità, intimità, gioco, passione, intesa e amore. La regola è il reciproco e incondizionato rispetto. Per rispettarsi bisogna comunicare e l'atteggiamento per riuscirci è quello della complicità. CAPITOLO QUATTORDICESIMO - O SERVE SOLO PER TOGLIERE I CALLI? ELEMENTI DI PSICOLOGIA DELLA CONTRACCEZIONE La procreazione è un evento connesso con la sessualità, e dal punto biologico ne è la finalità principale. Gli esseri umani però hanno voglia di fare l’amore anche quando è praticamente impossibile generare una nuova vita. La sessualità umana quindi deve avere anche altre finalità oltre quella di procreare. Oltre ad essere un mezzo di comunicazione efficace e a partecipare all’idea di sé che ognuno si costruisce nel corso della vita, il sesso sembra svolgere un ruolo determinante nella costruzione e nella conservazione del legame di coppia. Il sesso è alimento, manifestazione e conferma dell’amore. E quindi ragionevole pensare che un uomo ed una donna facciano l’amore senza voler concepire un figlio ogni volta. Da qui l’interesse per gli stratagemmi che permettono di avere rapporti sessuali evitando una gravidanza, intesi come i Metodi Contraccettivi. Ogni soluzione presenta vantaggi e svantaggi e deve essere personalizzata e adattata alle esigenze della coppia che la utilizza. È una scelta complessa basata sul miglior compromesso tra i possibili costi e i benefici presentati dalle diverse soluzioni. Il Coito Interrotto è una specie di metodo artigianale che ha senso utilizzare sono in pochissimi casi in mancanza di altre soluzione o nel caso in cui tutti gli altri metodi comportino delle controindicazioni. È poco sicuro, spiacevole e controproducente. Per evitare il concepimento si possono utilizzare contraccettivi naturali o artificiali. I Contraccettivi Naturali consistono nel non far incontrare l’uovo con gli spermatozoi nei giorni in cui l’ovulo può essere fecondato. Il problema deriva estrema difficoltà di prevedere con esattezza il giorno in cui viene prodotto l’uovo. Sono metodi per coppie stabili che preferiscono rimandare una gravidanza ma che se succede ne accettano l’eventualità. I Contraccettivi Artificiali sono invece: - la pillola; - la spirale; - il diaframma; - il preservativo. Quest’ultimo è l’unico metodo non naturale che può essere usato senza l’intervento di un medico. Per fare la scelta è comunque necessario confrontarsi con il proprio sistema di valori. CAPITOLO QUINDICESIMO - VORREI SAPERE TUTTO, DALLE PIATTOLE ALL´AIDS. LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMESSE SESSUALMENTE Anche per Proteggersi dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili bisogna far riferimento ad una scala di valori. Nella vita si corre di continuo il rischio di ammalarsi e i segnali che permettono di riconoscere i pericoli in certi casi sono equivocabili. L’attrazione sessuale fa trovare desiderabile ciò che altrimenti troveremo detestabile. Facendo sesso si può trasmettere virus che attaccano il sistema immunitario. Le principali Forme di Prevenzione sono quindi due: - preservativo; - astinenza. L’alternativa, sebbene sia discutibile, è fidarsi. CAPITOLO SEDICESIMO - NASCEVO SEMPRE IO? SESSUALITA´, IDENTITA´, ORIENTAMENTO La sessualità partecipa alla costruzione della storia e dell´identità personale. Non tutti si sentono attratti dal sesso opposto e alcuni son attratti dallo stesso. A volte perché non ci sono persone dell’altro sesso, altre per paura o soggezione del sesso diverso. All’inizio dell’adolescenza è normale che ci sia confusione ma prima o poi ci si orienta verso l’altro sesso spontaneamente. Se questa confusione persiste ne deriva una difficoltà a capire se stessi, dare un senso al sesso e costruire un progetto d’amore. L’Omosessualità non è una malattia ma un modo diverso di sentirsi e pensare a se stessi quando si cerca l’intimità con qualcuno. È sbagliato dire che l’omosessualità è una scelta, in quanto si tratta di una condizione dell´essere che non si sa da cosa sia stata determinata e che bisogna riconoscere, accogliere ed amministrare con sapienza. Essa pone alcuni evidenti limiti, tra cui quello di procreare, ma le prospettive di una vita piacevole e ricca di significato non sono compromesse. In altri casi il dubbio è sull’Identità del Proprio Sesso Genetico e ciò può generare sofferenza intensa, un disagio e/o un fastidio. Bisogna quindi essere in grado di valutare se si tratta di un vero disturbo della sessualità.
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