Rifugiati, i diritti chiedono asilo Khaled ha dieci anni. Viene dalla Siria. Ma ha già visto Libano e Giordania. Le persone coinvolte in migrazioni forzate, nel mondo, sono più di 45 milioni Khaled, però, non è un turista. È dovuto scappare. Dai bombardamenti, dalle minacce. Dalla guerra, che spazza via vite e certezze: compreso il ristorante di successo che gestivano i suoi genitori. Decine di migliaia sbarcano sulle nostre coste: cercano pace, sicurezza, democrazia, dignità, benessere L’intera famiglia (Khaled ha tre fratellini) oggi è rifugiata ad Amman. Dove non c’è lavoro per papà. Dove tutto costa carissimo. Dove si vive degli aiuti Caritas. Ma dove lui e i fratelli non possono andare a scuola. Dove il futuro è una nuvola scura. Italia ed Europa stentano a sviluppare politiche di accoglienza generose e realistiche, coordinate e condivise Eppure i rifugiati chiedono semplicemente il rispetto di diritti umani fondamentali: non assicurarli a loro, equivale a indebolire i diritti di tutti Proteggiamo ilnostro 20 giugno. Giornata mondiale dei rifugiati www.caritas.it ALESSIO ROMENZI - CARITAS INTERNATIONALIS futuro
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