pubblicata sul GdP del 15.02.2014

6 Catholica
GIORNALEdelPOPOLO
SABATO 15 FEBBRAIO 2014
caritas ticino
Vent’anni fa la prima puntata di Caritas Insieme
Mille volti per mille video
di solidarietà e presenza
A Natale 1994
andò in onda
la puntata
numero 1
di Caritas
Insieme.
Il cardinale svizzero Georges Cottier.
di robi noris*
Estate 1994, una telefonata di
Filippo Lombardi, direttore del
GdP, che stava organizzando il
magazine televisivo “Caffè del
Popolo” da trasmettere sul canale TV Telecampione: «Non vorresti fare con noi una trasmissione
televisiva settimanale di Caritas
Ticino?». Sono andato dal vescovo Eugenio Corecco che mi ha
detto «bisogna farlo».
A Natale 1994 andava in onda
la puntata di Caritas Insieme
numero uno. E, dopo vent’anni,
eccoci alla 1000esima puntata
su YouTube e su TeleTicino. Doveroso un ricordo affettuoso e
grato al Vescovo lungimirante
che ci ha indicato la strada, l’amico saggio che aveva intuito i
mutamenti profondi nella comunicazione, nonostante non fosse
ancora esploso il mondo digitale
della rete internet, anche per una
piccola organizzazione sociocaritativa, che, accanto alla sua
azione sociale sul terreno, doveva promuovere una visione solidale, doveva raggiungere la gente
per portare un pensiero carico di
speranza, con mezzi elettronici
adeguati che entrano in tutte le
case.
Di fronte alle fortissime critiche di chi non capiva perché
Caritas Ticino spendesse soldi
per telecamere e, soprattutto, per
trasmettere su un canale che di
notte aveva una programmazione a luci rosse, il Vescovo diceva che bastava spegnere la TV di
notte e guardarla di giorno quando trasmettevamo noi. La prima
forma di carità evangelica è quella di diffondere idee sane.
Sullo stabile del CATISHOP.
CH inaugurato un anno fa a Pregassona, un tabellone luminoso,
metallico, di 600 kg e 4 metri x 8,
ricorda ai passanti la sintesi del
pensiero economico e sociale di
tutta l’azione di Caritas Ticino,
una frase del vescovo Eugenio
del 1992: «È limitante guardare
all’uomo e valutarlo a partire dal
suo bisogno, poiché l’uomo è di
più del suo bisogno».
È la valorizzazione delle risorse, delle potenzialità che vanno
riscoperte sempre, anche in chi
sembra non averne: un pensiero
che si contrappone decisamente
al piagnisteo sulla penuria del
“non ce n’è per tutti”. Linee direttive del servizio sociale e dei
Mons. Giuseppe Torti e Filippo Lombardi.
Muhamad Yunus intervistato da Robi Noris.
Si è giunti alla millesima puntata di CATIvideo,
il magazine televisivo prodotto e realizzato
da Caritas Ticino, oggi su YouTube e su TeleTicino.
Protagonisti i mille volti passati davanti e dietro le
telecamere: dai grandi nomi alle persone più semplici.
programmi occupazionali di Caritas Ticino per ridare un lavoro
ai disoccupati perché dalla povertà si esce solo diventando soggetti economici produttivi. Un
principio di tipo imprenditoriale
applicato a tutta la nostra organizzazione, che ha abbandonato
completamente la logica filantropica delle collette, sviluppando
un modello d’impresa sociale in
cui si può anche finanziare uno
studio televisivo e una produzione settimanale che dica a tutti, in
particolare a quei 6000 disoccupati passati nei nostri programmi: «ce la puoi fare». Nella trasmissione CATIvideo la rubrica
“Le faremo sapere” dà voce a chi
è temporaneamente occupato in
una delle nostre strutture e cerca lavoro: in qualche minuto una
persona racconta in video la propria speranza per un futuro professionale migliore ma, in fondo,
in filigrana, stiamo proponendo
una visione economica etica e solidale dove la persona è soggetto
attivo.
Vent’anni di produzione televisiva, prima artigianale in solaio
e poi sempre più professionale e
tecnologica, osando, per catturare il pubblico, scelte di format
inusuali e la realtà virtuale in 3D
disegnata col computer; ma ciò
che conta di più è quel fotogramma ideale che mi piacerebbe realizzare davvero coi mille volti
delle persone che sono passate
davanti e dietro alle nostre telecamere, custoditi nella memoria
elettronica delle 1000 puntate
andate in onda su TeleTicino e
sul web.
Dai nomi eccellenti alle persone più semplici, che ci hanno raccontato se stessi, le loro visioni e
rif lessioni, le loro speranze: Georges Cottier, Dominique Lapier-
re, Angelo Scola, Muhammad
Yunus, Giacomo B. Contri, Oscar
Andrés Rodriguez Maradiaga,
padre Mauro Lepori, Carlo Doveri, Graziano Martignoni, Stefano
Zamagni, o Ruth Fayon che ci ha
mostrato il numero tatuato sul
braccio ad Auschwitz e una suorina che da dietro le sbarre della
clausura ci ha parlato di libertà
vera. E il vescovo Giuseppe Torti
che aveva dichiarato alle nostre
telecamere: «Se San Paolo avesse avuto una parabola satellitare per comunicare, chissà cosa
avrebbe combinato».
Il cardinale Oscar Maradiaga.
*direttore di Caritas Ticino
CATIvideo è su:
• Le puntate sono visibili anche sul sito www.caritasticino.ch
• 725 video sono invece disponibili sul canale di Caritas Ticino su YouTube
• La prossima puntata, la numero 1000, sarà diffusa su
TeleTicino sabato 15 febbraio alle 18 e domenica 16 alle
10.15 e lunedì alle 00.45.
Padre Mauro Lepori e Ruth Fayon.
Carlo Doveri con Robi Noris.
A sinistra
la copertina
del DVD con la
testimonianza
di mons.
Corecco: la
produzione di
DVD è parte
integrante
dell’offerta
televisiva
di Caritas Ticino.
Sopra, Dani
Noris intervista
Dominique
Lapierre.
Mons. Angelo Scola con mons. Pier Giacomo Grampa.