Inaugurati tre centri di accoglienza per ragazze madri da cui uno da

CARITAS DIOCESANA DI CATANIA
Comunicato stampa
Inaugurati tre centri d'accoglienza per ragazze madri di cui uno da un
bene confiscato alla mafia
Ospiteranno ragazze madri e donne in difficoltà economica
Inaugurati stamani tre centri d'accoglienza per ragazze madri di cui uno da un bene confiscato alla
mafia. Per un totale di 40 posti letto per mamme in difficoltà economica con figli a carico. La
cerimonia ufficiale è avvenuta presso l'immobile confiscato alla criminalità in via Damiano Chiesa
n°2, alla presenza dell'Arcivescovo, Mons. Salvatore Gristina e il sindaco Enzo Bianco. Il locale è
stato affidato dal Comune di Catania in comodato d'uso gratuito alla Caritas, dopo la richiesta
avviata all'Agenzia Nazionale per i beni confiscati e alla Prefettura di Catania. Si tratta di un
appartamento di tre vani composto da tre camere da letto, cucina, più un soggiorno dotato di
divano, tv e climatizzatore. Mentre gli altri due appartamenti sono stati affidati in comodato d'uso
gratuito da parte dell'Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele – Policlinico , e contano di 12 vani, 4
bagni, 2 cucine, un'ampia terrazza e 1 garage. I tre gruppi appartamento sono destinati a donne che versano in situazioni di particolare disagio
economico, morale e sociale, con figli a carico, lavoratrici a basso reddito o anche non lavoratrici.
La permanenza minima è di tre mesi, con proroga fino ad un anno. Negli appartamenti le donne
potranno vivere e soggiornare in totale autonomia per tutto il giorno. Tutte le spese ordinarie e
straordinarie saranno a carico di Caritas Catania, compresi i costi per le utenze domestiche e
condominiali. Gli ospiti delle strutture dovranno provvedere solo ai generi alimentari, ma la Caritas
ha assicurato un ulteriore aiuto supplementare, con l'apporto di buoni spesa mensili. L'Help Center
della Stazione Centrale nella persona della dott.ssa Valentina Calì ‐ coordinatrice del progetto ‐ si
occuperà della valutazione e dell'inserimento delle donne con i relativi figli minori, previo colloquio
conoscitivo. Le donne verranno seguite per tutto il periodo di permanenza al fine di un
inserimento sociale e lavorativo. Per il bene confiscato alla mafia, la Conferenza Episcopale
Italiana, attraverso la Conferenza Episcopale Siciliana, ha approvato il progetto 'Housing First'.
Mentre il secondo appartamento rientra nel progetto 'Policlinico' approvato da Caritas Italiana.
Mons. Salvatore Gristina ha officiato la benedizione dei nuovi locali sottratti alla mafia: “Questo
immobile è stato recuperato e donato alla comunità in una forma nuova, che permetterà a delle
giovani madri di avere un tetto e una speranza per il futuro. Questo intervento del sottrarre alla
criminalità, oltre che educare ai valori di giustizia civile, solleciti anche la conversione di chi opera
in maniera malavitosa, come ha ricordato Papa Francesco”. Presente anche il sindaco, Enzo Bianco: “L'inaugurazione di stamattina assume un grande
significato per due finalità. La prima, è che viene dato un letto a ragazze che si trovano in una
situazione drammatica, la seconda è che da un luogo in cui prima si realizzava profitto illecito oggi
si realizza un'attività dal grande valore sociale anche grazie all'impegno della Caritas diocesana”. Don Piero Galvano, direttore Caritas, a conclusione del rito di benedizione ha ricordato come
l'inaugurazione dei gruppi appartamento rappresenti un punto di partenza per arginare il
fenomeno dell'emarginazione sociale: “Abbiamo tolto dalla strada donne con bambini, nel
prossimo futuro cercheremo altri immobili da destinare anche agli uomini che per diversi motivi si
sono ritrovati senza un tetto. Il nostro impegno verso i poveri continua giorno dopo giorno”.
Con cortese preghiera di diffusione e pubblicazione
Catania, 24/06/2014
Informazioni
Filippo Cannizzo (OdG n° 148143)
Addetto Stampa Caritas Catania
Mobile: 329‐1333070