Newsletter 06-2014

Newsletter FIRE
31 marzo 2014
Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia
Il metano che ci serve
Giuseppe Tomassetti
Sono in scadenza le nomine di
ENI, impresa nella quale, nonostante la privatizzazione, il
potere politico gioca ancora il
ruolo più rilevante. Si è così
riaperta sui media la discussione sulle forniture di metano, con il Governo che dichiara che prima va definita la
missione, i sindacati che scattano in difesa dell’esistente,
nel quale sono coinvolti, i polemisti che partono all’attacco, analizzando i risultati col
senno dei poi. Può essere utile allora richiamare alcuni
termini della questione.
Il consumo italiano di metano
è stato nel 2012 di 61,4 Mtep,
7 dei quali di produzione nazionale. Il metano può essere
importato o via gasdotto,
compresso a 60 atmosfere, o
o via nave allo stato di liquido
(GNL), raffreddato a meno
167 °C.
Nel primo caso abbiamo un
gasdotto, una conduttura metallica interrata, che collega
direttamente un’area con
pozzi di estrazione ad un’area
con rete di distribuzione, creando uno stretto collegamento economico e politico fra i
due Paesi. Nel secondo caso,
invece, il Paese ricevitore deve realizzare uno o più terminali di rigassificazione del metano liquefatto e collegato da
navi metaniere a una o più aree di estrazione dotate di impianti per la liquefazione del
gas estratto. Il vincolo fra venditore e compratore può essere meno rigido e quest’ultimo
può prevedere anche acquisti
spot approfittando dei momenti di abbondanza nel mercato delle occasioni, come
succede per le petroliere il cui
carico può essere venduto più
volte lungo il viaggio.
All’inizio dello scorso decennio, ENI, che aveva investito
nei metanodotti dalla Russia,
dall’Algeria e dalla Libia, si opponeva alla costruzione di
nuovi rigassificatori, che avrebbero provocato una “bolla”, fatto cadere i prezzi e
sprecato risorse (per il monopolista la concorrenza porta
ad eccesso di investimenti inutili per favorire i consumatori).
Per garantire le forniture al
Paese, l’ENI scelse la via di
contratti pluriennali con garanzia di acquisto, prendi o
paga, take or pay (o TOP).
Negli anni successivi il decreto
Letta ha posto fine il monopolio, alcuni dei tanti rigassificatori proposti dai grandi consumatori termoelettrici sono
stati realizzati (Polesine e Livorno) e dopo il 2010 tutto il
quadro è cambiato per la crisi.
Gli USA hanno spinto nel gas
Newsletter 06- 2014
Pubblicati rapporti FIRE su
applicazione dei contratti a
prestazioni garantite
Detrazioni 65%: ecco come
accedere
2
2
Seminari FIRE dedicati ai certificati bianchi
2
Formazione FIRE
3
Comunicazioni ai soci
Eventi. Provvedimenti
4
stimolato da fratturazione delle rocce, con
un successo di dimensioni per ora positive e
sono usciti dalla domanda nel mercato mondiale.
Per ciò che riguarda l’Italia c’è una bolla di
gas. Il consumo interno è infatti sceso (inverni più miti, caldaie a pellet, crisi industriale, minore domanda elettrica e termoelettrico sostituito da rinnovabili), ma i prezzi sono
alti perché l’ENI deve pagare anche il gas
prenotato e non consumato (si parla di 2 miliardi di €) e i rigassificatori non funzionano a
regime. La bolla del resto coesiste col rischio
di mancata fornitura per le crisi dei paesi
fornitori, prima in Nord Africa ora in Ucraina.
Il mix di un Paese piccolo, un’impresa petrolifera media, con tutte le disponibilità in Paesi scomodi (Libia, Kazakhistan, Mozambico,
etc.), comporta rischi elevati e ogni scelta
che risulti non confermata ha costi altissimi.
Giudicare confrontando con i grandi operatori internazionali può essere troppo facile.
La realtà è che serve una politica europea.
1
Newsletter FIRE
31 marzo 2014
Pubblicati due rapporti FIRE sull’applicazione dei contratti a prestazioni garantite
Nell’ambito degli studi realizzati
dall’ENEA sulla ricerca di sistema
nel
2013
e
pubblicati
recentemente sul sito dell’Ente, si
segnalano
i
due
rapporti
predisposti da FIRE che mirano a
fare il punto della situazione
sull’applicazione dei contratti a
prestazioni garantite (EPC) con
finanziamento tramite terzi (FTT).
Nei report si analizza, tra l’altro, la
situazione della P.A. in Italia con
riferimento
all’utilizzo
del
finanziamento tramite terzi e dei
contratti a prestazioni garantite.
Emergono, in particolare, le
differenze sugli uffici responsabili
delle
scelte
contrattuali
energetiche, che indicano una
differenziazione di approcci e
competenze a questa tematica.
Nella metà dei casi ad occuparsene
è il Patrimonio, ma anche l’ufficio
tecnico, l’amministrazione e finanza
o i singoli centri di spesa per scuole
e sanità presentano percentuali
superiori al 10%. Inoltre, si
evidenziano
alcuni
casi
di
esperienze positive di applicazione
del finanziamento tramite terzi e
dei contratti a garanzia delle
prestazioni energetiche.
I risultati positivi sono stati ottenuti
principalmente grazie all’intraprendenza e alla volontà di singoli
soggetti, più che a procedure
strutturate, e quindi la loro
replicabilità non è garantibile.
Detrazioni 65%: ecco come accedere
L’ENEA
ha
reso
pubblico
il
sito
http://finanziaria2014.enea.it dedicato alla trasmissione della documentazione necessaria per accedere al
beneficio fiscale del 65% (L. 296/06) per interventi di
riqualificazione energetica ultimati nel 2014.
In seguito alla pubblicazione della Legge di Stabilità
2014, infatti, le detrazioni per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente sono state prorogate nella misura del 65%, per spese sostenute dal 6
giugno 2013 al 31 dicembre 2014 e nella misura del
50%, per spese sostenute dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015. Nel caso di interventi relativi a parti comuni di edifici condominiali o che interessino tutte le
unità di un condominio, queste detrazioni sono prorogate nella misura del 65%, per spese sostenute dal 6
giugno 2013 al 30 giugno 2015. E nella misura del 50%,
per spese sostenute dal 1° luglio 2015 al 30 giugno
2016.
Informazioni su: efficienzaenergetica.acs.enea.it
Fonte: www.enea.it
È interessante notare il numero di
soggetti che ha fatto ricorso al
finanziamento tramite terzi: 28%,
di cui praticamente tutti si
dichiarano interessati a un
riutilizzo
successivo,
a
testimonianza dei buoni risultati
ottenuti. Per contro emerge una
maggiore difficoltà a sfruttare i
contratti
a
garanzia
delle
performance (14% i casi positivi).
È possibile scaricare i due studi
FIRE al link:
www.enea.it/it/Ricerca_sviluppo
Si segnala infine che sul portale
dell’ENEA, così come sul portale
dell’RSE, sono disponibili ulteriori
studi interessanti per diversi
soggetti.
Seminari FIRE dedicati ai certificati bianchi
La FIRE organizza per i prossimi mesi diversi seminari
dedicati alla presentazione dei progetti per
l’ottenimento dei certificati bianchi.
Gli appuntamenti formativi puntano ad illustrare come sfruttare con successo il meccanismo ed ottenere
l’incentivo per cinque anni (che diventano otto per
l’efficientamento dell’involucro edilizio) a fronte della
realizzazione di interventi di miglioramento
dell’efficienza energetica negli usi finali. Saranno,
quindi, esposti lo schema di funzionamento in relazione agli obiettivi di efficienza energetica nazionali,
le novità introdotte dal Legislatore e dai soggetti che
si occupano della gestione del meccanismo, il ruolo e
le opportunità per gli attori coinvolti e gli aspetti di
mercato. Sarà presentato in esercitazioni passo passo
l’accesso alla piattaforma informatica del GSE e alcuni
esempi di applicazione delle schede standard e analitiche pubblicate ed altro.
Maggiori informazioni su:
pressroom.fire-italia.org
2
Newsletter FIRE
31 marzo 2014
Nella terza edizione della conferenza “Certificati bianchi: titoli di efficienza energetica a portata di mano si farà il punto della situazione con le istituzioni interessate e con i principali stakeholder, mostrando i risultati
raggiunti nell’ultimo periodo e le tendenze del mercato, proponendo miglioramenti e verificando lo stato di
attuazione delle nuove linee guida.
La seconda sessione sarà dedicata al ruolo dei certificati bianchi nel promuovere interventi di riqualificazione
dei processi industriali, a favore della competitività delle imprese e a beneficio del Sistema-Paese, e al collegamento con il recepimento della direttiva 2012/27/UE.
Seguendo la formula vincente introdotta da FIRE nella prima conferenza annuale, nella terza sessione sarà dato spazio al dibattito con il pubblico e alla risposta a domande pratiche per la presentazione di progetti.
La conferenza è un’occasione importante di visibilità: Diventa sponsor!
3
Newsletter FIRE
31 marzo 2014
Centro studi GEWISS: il mercato dell’illuminazione industriale
In Italia l’illuminazione pesa dall’8%
al 10% dei consumi energetici
globali dell’industria, per un valore
assoluto di consumo annuo pari a
13.374 GWatt ora (fonte Agenzia
Internazionale per l’energia). Da
un’elaborazione del centro studi
Gewiss è emerso come sia possibile
conseguire, grazie alla tecnologia
Led, un risparmio energetico medio
del 50% e fino al 70% in funzione
delle condizioni degli impianti
esistenti. Ciò equivarrebbe a 6.687
GWatt ora annui, pari al 50% della
potenza massima erogabile dalle
quattro centrali nucleari italiane
oggi dismesse (Latina 210MW,
Trino Vercellese 270MW, Caorso
860 MW e Garigliano 160MW). In
Italia il 70% degli impianti di
illuminazione industriale è obsoleto
e di vecchia generazione, dato che
fa
ipotizzare
un’incidenza
dell’illuminazione industriale pari al
20%, a fronte di un aumento
stimato del +3,3%, in proiezione
2020, della domanda netta di settore
–
produzione
macchine
e
apparecchiature elettriche – (fonte
Confindustria).
Tra i meccanismi di accelerazione di
questo fenomeno potranno esserci
l’estensioe e l’incremento del
meccanismo dei certificati bianchi, la
messa al bando di alcune tecnologie
esistenti (come avvenuto con le
lampade ad incandescenza ed alcune
a scarica), la creazione di fondi di
rotazione statali per gli investimenti
in efficientamento energetico che
finanzino l’investimento iniziale,
un’ulteriore riduzione del rapporto
euro/lumen per la tecnologia Led.
In risposta a queste esigenze Gewiss
ha progettato il nuovissimo sistema
Led Smart[4] per ambiti industriali
che garantisce risultati certi in termini
di risparmio energetico e assicura
rapidissimi ritorni di investimento.
Con Smart[4], infatti, l'intervento di
sostituzione dei vecchi impianti
d'illuminazione può essere ricondotto
al solo costo degli apparecchi.
Grazie
all’elevata
efficienza
energetica ottenibile e ad una forte
riduzione dei costi di manutenzione,
il payback dell'investimento è
estremamente
ridotto.
L’efficientamento degli impianti di
illuminazione esistenti dà diritto
anche ad accedere ai TEE (certificati
bianchi)
che
migliorano
ulteriormente
il
payback
dell’impianto. Inoltre, attraverso un
leasing operativo con una banca
primaria partner di Gewiss, gli
apparecchi non vengono pagati ma
noleggiati per alcuni anni versando
una rata di importo uguale o
inferiore al risparmio energetico
ottenuto grazie al nuovo sistema di
illuminazione.
GEWISS, Innovazione dal 1970.
Lo sviluppo come costante della gestione è la filosofia che ha guidato le scelte di GEWISS dalla
sua fondazione ad oggi.
GEWISS è nata più di quarant’anni fa e sin dal primo giorno di vita la ricerca della qualità e lo sviluppo di soluzioni d'eccellenza sono stati i valori che hanno guidato ogni azione ed ogni scelta. Nel corso degli anni
questa vocazione innovativa ha preso corpo in un modello d’impresa fondato soprattutto sui continui investimenti in Ricerca & Sviluppo. La costanza nello sperimentare nuovi materiali e nuove tecnologie, la visione
globale del concept illuminotecnico e la formalizzazione di estetiche riconducibili ai canoni inconfondibili
del design italiano costituiscono la dimensione più intima e profonda delle soluzioni GEWISS per la luce.
Un'alchimia perfetta che ha consentito a GEWISS di proporsi come partner globale nella realizzazione di sistemi d’illuminazione adeguati ad ogni ambiente, ogni spazio ed ogni luogo: GEWISS è infatti in grado di offrire soluzioni per l’ambito indoor e outdoor, per i contesti industriali, per gli edifici destinati al settore terziario (esercizi commerciali, edifici pubblici), per gli impianti sportivi, per l’illuminazione stradale ed anche
per l’emergenza. L'offerta illuminotecnica GEWISS comprende proiettori architetturali, apparecchi d’arredo
residenziale/urbano, proiettori in alluminio, armature stradali e incassi parete, suolo e modulari.
4
Newsletter FIRE
31 marzo 2014
5
Newsletter FIRE
31 marzo 2014
CALENDARIO FORMAZIONE FIRE
Seminari FIRE e corsi organizzati dalla Federazione
assieme ad altri soggetti
La Formazione FIRE si basa su alcuni capisaldi essenziali per garantire la buona riuscita di un corso o un
seminario o di una giornata studio:
- i contenuti: rispondono alle esigenze e alle priorità
del mercato;
- i programmi dei corsi: definiti in base agli aggiornamenti tecnologici, normativi e alle regole di mercato;
- i docenti: selezionati fra gli esperti del settore;
- il monitoraggio della soddisfazione dei partecipanti:
aggiornamento i programmi e le formule per far fronte alle diverse esigenze che emergono;
- l’attenzione all’aspetto pratico: prevedendo momenti di interattività tra docenti e partecipanti.
La FIRE organizza seminari tecnici di approfondimento avvalendosi in primo luogo delle proprie risorse e
poi di una rete di esperti, compresi funzionari ENEA.
La Federazione collabora con l’ENEA nella programmazione didattica e nell’attività di docenza sui corsi di
aggiornamento professionale per energy manager.
Assieme ad ISNOVA ed ENEA, FIRE, organizza infine il
corso di formazione e-Quem energy manager di 40
ore.
Informazioni su: pressroom.fire-italia.org
Corsi realizzati su richiesta di aziende
È possibile attivare corsi su richiesta, oltre a quelli già
programmati, sia a favore di Associazioni, Ordini professionali ed Enti Locali, sia rivolti a grandi aziende
che necessitino di formare il proprio personale assegnato alla gestione dell’energia. I corsi in tal caso sono realizzati in base alle esigenze del richiedente e dei
suoi obiettivi.
Fra i soggetti che hanno richiesto corsi alla FIRE negli
anni segnaliamo: Assopetroli, Centria, Unioncamere,
ENEL, Ferrovie dello Stato, FIAT, Finmeccanica, H3G,
Galbani, Telecom, ordini professionali ed associazioni
di categoria.
Per richiedere informazioni dettagliate sulla durata
dei corsi, costi e quant’altro è possibile inviare una e
mail all’indirizzo: [email protected].
APR
4
2014
APR
15
2014
MAG
12
2014
GIU
5
2014
GIU
23
2014
15
Corso "formula videoconferenza" di formazione e aggiornamento professionale per energy manager ed esperti in gestione dell'energia ACS in collaborazione con FIRE
Sedi multiple
Seminario “La presentazione dei progetti per
l’ottenimento dei certificati bianchi”
Verona
Corsi per energy manager e per Esperti in
Gestione dell’Energia ENEA-FIRE
Roma
La presentazione dei progetti
l’ottenimento dei certificati bianchi”
Roma
per
Seminario IPMVP ed esame per la certificazione CMVP
Milano
6
Newsletter FIRE
31 marzo 2014
Comunicati ai soci, provvedimenti, eventi
NOMINA DELL’ENERGY MANAGER
La nomina, compilata su apposito
modulo, può essere inviata per posta
certificata all’indirizzo: [email protected], come alternativa
alla raccomandata con ricevuta di ritorno.
NUOVA SESSIONE DI ESAMI SECEM
16 aprile, Bologna
www.secem.eu
ELETTROMONDO
11-13 aprile, Padova
www.eventoelettromondo.it
Provvedimenti recenti
DECRETO 31 GENNAIO 2014
Attuazione dell'articolo 42 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28,
sulla disciplina dei controlli e delle
sanzioni in materia di incentivi nel
settore elettrico di competenza del
Gestore dei Servizi Energetici GSE
S.p.a. (14A00755) (GU Serie Generale n.35 del 12-2-2014)
THE INNOVATION CLOUD
7-9 maggio, Milano
www.innovationcloud-expo.com
MEDITY: EXPO 2014 dell'INTEGRAZIONE oltre la SICUREZZA
15-17 maggio, Maddaloni (CE)
www.medity.it
CONVEGNO “EFFICIENZA ENERGETICA: OPPORTUNITA’ E SFIDE NEL
SETTORE EDILE E NEL TERZIARIO
4 giugno, Milano
Programma
D.M. 10 febbraio 2014
Modelli di libretto di impianto per la
climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al D.P.R. n.
74/2013.
DELIBERAZIONE 13/2014/R/EFR
Definizione del contributo tariffario
a copertura dei costi sostenuti dai
distributori soggetti agli obblighi in
materia di titoli di efficienza energetica a decorrere dall’anno 2013.
La FIRE risponde: le nostre FAQ
È possibile nominare l’Energy
Manager se non si raggiungono le soglie di consumo indicate dalla legge?
La figura dell’energy manager è
prevista dall’art. 19 della Legge
10/91 per tutti i soggetti del settore
industriale e civile, terziario e trasporti che raggiungano una determinata soglia di consumi energetici
in fonti primarie.
Ovviamente, a parte gli obblighi di
legge, un energy manager può essere presente in qualunque realtà per
la quale si ravvisi l’utilità di individuare azioni di razionalizzazione
negli usi dell’energia. La nomina
può pertanto essere effettuata anche qualora i consumi siano al di
sotto delle soglie di legge.
Da un punto di vista pratico la nomina volontaria dà inoltre accesso
ad una serie di pubblicazioni, di informazioni e di iniziative predisposte dalla FIRE, a cui si è recentemente aggiunta la possibilità, per
una pluralità di soggetti con energy
manager nominato volontariamente, di accedere direttamente al
meccanismo dei certificati bianchi.
© FIRE – Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia
La FIRE è un'associazione tecnico-scientifica senza scopo di lucro che promuove l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili supportando chi opera nel settore e collaborando attivamente con le istituzioni e le associazioni di settore.
www.fire-italia.org
7