corso di formazione Il metodo dell’ALTERVISIONE in servizio sociale Modulo di approfondimento Lecco, novembre 2014 / settembre 2015 Premessa Il presente percorso formativo, promosso dalla Provincia di Lecco e proposto dal Gruppo Provinciale di Supporto alla Formazione Continua degli Assistenti Sociali, si pone in continuità con il modulo base realizzato nel periodo gennaio/giugno 2014. L’intero percorso, per come è stato pensato e realizzato, si propone di diffondere e consolidare, nella comunità professionale degli assistenti sociali del territorio provinciale, un metodo riflessivoconoscitivo monoprofessionale, strutturato, concretamente applicabile negli spazi della quotidianità operativa. Obiettivi Il primo modulo, cui hanno partecipato circa 30 assistenti sociali, ha fornito una conoscenza di base del metodo e ne ha permesso la concreta sperimentazione, attraverso il lavoro in gruppi di altervisione che ha caratterizzato tutto il percorso. Con il secondo modulo, accanto ad un approfondimento conoscitivo, si intende porre le basi per la costituzione e l’avvio, nel territorio, di più gruppi stabili di Altervisione, che possano rappresentare luoghi di elaborazione dello specifico sapere professionale a sostegno dell’operatività. Contenuti: il metodo dell’Altervisione Con la formazione al metodo dell’“altervisione” si prospetta l’allestimento di uno spazio di confronto e di riflessività intraprofessionale riconoscibile e legittimato (un tempo, un luogo, un gruppo, un metodo) per gli assistenti sociali e per l’organizzazione in cui lavorano, come opportunità di accrescimento (empowerment ) delle competenze già presenti. L’adozione del metodo dell’Altervisione consente di fare emergere, rendere evidente e fruibile a più professionisti la competenza professionale di ciascuno, spesso implicita e raramente condivisa, rendendola patrimonio incrementabile nell'organizzazione (know-how ) e confrontabile tra colleghi, anche di altre identità professionali. Su questo si fonda la possibilità di sostegno reciproco nell’affrontare le sfide del quotidiano professionale. L'attenzione riflessiva nell’Altervisione è focalizzata sulle ragioni delle azioni professionali intraprese e delle relative scelte adottate in situazioni altamente complesse, attraverso una rivisitazione esplicita e comune dei percorsi cognitivi utilizzati da ciascuno, per descrivere e comprendere la realtà affrontata (casi problematici, azioni, interventi, progetti ecc.). In questo lavoro non vi è la preoccupazione di ricondurre il pensiero, le scelte e le azioni ad una modellistica astratta del "dover essere", piuttosto è necessario accogliere il bagaglio professionale accumulato ed utilizzato da ciascuno, per farlo diventare un "oggetto trattabile" dal gruppo professionale. Si tratta di riconoscerne gli elementi, sia in termini di "sapere-pratico" evocando le somiglianze tra situazioni già conosciute, sia di riferimenti teorici, concetti e proposizioni teoriche acquisite o formulate. Il modo di procedere si basa sull'esposizione di volta in volta di una situazione (caso-problema), da parte di uno dei membri del gruppo, che lo stia ponendo o lo abbia posto di fronte ad alcuni interrogativi (dilemmi professionali) ancora aperti. Tale esposizione non è volta a ricercare immediatamente la risoluzione al caso-problema presentato, ma ad esplicitare i processi di pensiero e di possibile presa di decisione; l’obiettivo formativo non sta nel fornire indicazioni per individuare "la scelta giusta" o "la metodologia d’azione corretta", ma nell’attivare processi di evidenziazione dei problemi e delle alternative d'intervento, in relazione alle competenze presenti. Il medesimo casoproblema viene "visionato" dalle differenti angolature offerte dai membri del gruppo professionale. Le loro "visioni", esplicitate e rese comprensibili (letteralmente, "che si possono prendere insieme") vanno a comporre, attraverso un lavoro di riordino cognitivo operato in gruppo, un sapere "oggettivato", riconoscibile e valutabile al di fuori della percezione soggettiva, implicita, intuitiva, indiscussa e indiscutibile del singolo operatore. L’analisi delle situazioni-pretesto non ha un orientamento diagnostico né lo scopo di una valutazione analitica (assessment), ma è orientata ad evidenziare il “pensiero verso il futuro”, cioè ciò che guida l’assistente sociale all’azione. In tal senso l’altervisione non è volta tanto a sistematizzare le conoscenze professionali accumulate, ma a rendere accessibili e comunicabili le competenze da spendere sul campo, laddove il professionista in prima istanza se ne senta carente. Destinatari Assistenti Sociali operanti nei servizi della provincia di Lecco da almeno un anno. Si prevede un numero massimo di 30 partecipanti. Metodologia L’intero percorso è costruito come un momento di riflessione sulla pratica professionale e sulle opportunità di apprendimento tramite il confronto narrativo. Si prevede, quindi, il diretto e costante coinvolgimento dei partecipanti come co-autori di conoscenza professionale. La componente pratica ed esperienziale del percorso implica la ricerca di raccordi concreti con la quotidianità operativa nei servizi e compiti concordati con i partecipanti, da svolgere tra un incontro e l’altro. Articolazione Il percorso prevede la ripresa dei contenuti teorici e metodologici relativi all’Altervisione e la costituzione di gruppi di Altervisione territoriali che contestualmente avviino la sperimentazione del metodo, ne verifichino l’efficacia e la praticabilità sul lungo periodo. Si ipotizza la costituzione di tre gruppi (max. 10 componenti), afferenti a tre diversi contesti territoriali ed organizzativi. Il percorso alterna quindi incontri condotti dal docente e momenti di lavoro auto-condotti, secondo questa articolazione: PRIMA FASE · Mercoledì 12 novembre, ore 14.00 / 17.00 Ripresa ed approfondimento dei contenuti teorici del metodo dell’Altervisione. Conduzione: prof. L. Gui · Mercoledì 3 dicembre, ore 14.00 / 17.00 Approfondimento degli elementi metodologici. Costituzione dei gruppi territoriali di Altervisione. Conduzione: prof. L. Gui. SECONDA FASE · Dicembre 2014 / marzo 2015 Sperimentazione del metodo, attraverso due/tre incontri dei gruppi. Ogni gruppo potrà autonomamente organizzare il proprio lavoro, in tempi e spazi rispondenti alle esigenze dei partecipanti. TERZA FASE · Mercoledì 12 marzo 2015, ore 14.00 / 17.00 Valutazione attività dei gruppi. Sintesi del percorso e prospettive. Conduzione: prof. L. Gui Dopo la chiusura del percorso i gruppi di Altervisione continuano la propria attività. Si prevede un momento di valutazione dell’attività nel mese di settembre 2015, in data da definirsi. Sede Gli incontri della prima e terza fase si terranno presso l’aula formativa del Consorzio Consolida, a Lecco – via Malpensata, 6. I gruppi di Altervisione previsti nella seconda fase si incontreranno in luoghi definiti dai partecipanti. Relatori e conduttori · Prof. Luigi Gui, docente al corso di laurea in Servizio Sociale dell’Università di Trieste; · Assistenti sociali del Gruppo Provinciale di Supporto alla Formazione Continua degli Assistenti Sociali, in qualità di conduttori e facilitatori di gruppo. NOTE ORGANIZZATIVE Iscrizioni Le iscrizioni dovranno pervenire entro lunedì 3 novembre 2014, compilando integralmente l’allegata scheda e inviandola al fax 0341.295484. Il percorso prevede un numero massimo di 30 partecipanti. Gli assistenti sociali che hanno frequentato il primo modulo, se interessati a proseguire, avranno assoluta priorità nelle iscrizioni. Qualora si superasse il numero massimo previsto, il gruppo di formazione sarà costituito avendo in attenzione: la presenza di assistenti sociali dei tre ambiti distrettuali, la rappresentatività delle diverse organizzazioni e tipologie di servizi in cui gli assistenti sociali operano, l’eterogeneità dei livelli di anzianità professionale. Le caratteristiche e gli scopi del percorso richiedono continuità nella partecipazione, sia agli incontri più specificatamente formativi, che ai gruppi di Altervisione, la cui attività è prevista nel lungo periodo: si suggerisce quindi agli interessati di valutare la propria disponibilità ad un investimento a lungo termine. Inoltre, poiché la metodologia dell’Altervisione fa leva sulla pratica professionale, la partecipazione al corso è riservata agli assistenti sociali già operanti nei servizi da almeno un anno. Frequenza e crediti · L’attestato di frequenza verrà rilasciato a chi avrà partecipato all’80% del percorso, cioè ad almeno 4 sui 6 incontri previsti. · · La partecipazione al corso è gratuita. Per la partecipazione sono riconosciuti n. 10 crediti formativi e n. 5 crediti deontologici per la Formazione Continua degli Assistenti Sociali. Per informazioni Provincia di Lecco Settore Formazione Professionale - Istruzione - Lavoro - Interventi Sociali - Politiche Giovanili Servizio Interventi Sociali e Politiche Giovanili Tel. 0341.295473 / 464 - Mail: [email protected] Sito dell'Osservatorio per le Politiche Sociali: http://ops.provincia.lecco.it Lecco, 6 ottobre 2014
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