22 Città L’ECO DI BERGAMO SABATO 15 FEBBRAIO 2014 «Acqua, dieci milioni di utile in più Uniacque annulli l’aumento retroattivo» I sindaci del Comitato al Consiglio provinciale. «Non serve. Si faccia marcia indietro» La replica: «Servono 120 milioni tra lavori da fare e debiti da pagare ai Comuni» VANESSA SANTINELLI Laguerradell’acquanon si placa. I sindaci che hanno dato vita al Comitato «Acqua bene comune» (una «settantina», dicono loro) chiedono al Consiglio provinciale di annullare la delibera del dicembre scorso che introduceva l’aumento retroattivo a tutto il 2013 della tariffa, da 0,98 a 1,077 al metro cubo, e a Uniacque di non precedere con la relativa bollettazione del rincaro. Sul tavolo i Comuni («il fronte è bipartisan», rimarcano con forza) mettono i numeri del bilancio 2013: ci sono oltre 23 milioni di utile (ante imposte), dieci in più del preventivato. «Uniacque – scrivono – ha registrato un utile ante imposte pari a 23.747.000 euro, quasi dieci milioni in più rispetto all’utile preventivato dal Piano economico-finanziarioapprovato a dicembre dal Consiglio provinciale». «Noi contrari all’aumento» In quel Piano, presentato già a luglio alla Conferenza dei sindaci, «veniva indicato un utile ante imposte (quindi non tassato) di 13.979.000 euro». «Già allora – spiega Gianpietro Boieri, sindaco di Isso, Comune della Bassa che fa parte del Comitato – si era ribadita la nostra contrarietà all’aumento della tariffa perché la società chiudeva con un risultato positivo». A distanza di sette mesi, il Cda di Il Comitato «Acqua bene comune» chiede di annullare l’ aumento retroattivo dell’acqua Uniacque ha approvato il budget 2014, «nel quale è contenuto il preconsuntivo 2013 che attesta per il bilancio dell’anno scorso un utile superiore alle previsioni di quasi dieci milioni, 9.768.000». «A questo punto ci chiediamo come può essere possibile che un Consiglio di amministrazione possa sbagliare un preventivo di bilancio di quasi l’80 per cento?», rimarca Boieri, sindaco del centrodestra (è iscritto a Fratelli d’Italia). Il budget 2014 della società, che gestisce il servizio idrico in 166 Comuni, «conferma che l’obietti- vo dell’utile ante imposte per l’anno scorso è sicuramente raggiunto senza l’apporto economico prodotto dall’aumento retroattivo della tariffa dell’acqua, che a questopuntoecomeavevamodenunciato, non trova giustificazione in relazione alle necessità economiche e finanziarie del piano di sviluppo e di investimenti», scrivono i sindaci. In poche parole, sostiene il Comitato, non c’era motivo di aumentare retroattivamente la tariffa al 1° gennaio 2013. «Non capiamo – sottolinea il primo cittadinodiIsso–perchénonostante l’utile positivo, nessuno si è posto il problema di bloccare l’aumento retroattivo». Da qui la richiesta di annullarlo, presentata al Consiglio provinciale, al presidente Ettore Pirovano e al Cda di Uniacque. «Gli aumenti per fare i lavori» «Su questo utile quasi la metà va in tasse. Il resto serve per pagare gli investimenti. Gli aumenti servono a fare i lavori necessari nei prossimi cinque anni» ribatte Gianni D’Aloia, presidente di Uniacque. Come è noto la società «Un incontro molto positivo» per il leghista Daniele Belotti, presente in forze. Il Carroccio era difatti rappresentato anche dai segretari di Circoscrizione dei paesi interessati al ballottaggio. Che però non sono stati oggetto della discussione di ieri. «Clima sereno e costruttivo: siamo ottimisti per la riuscita di una coalizione la più coesa ed ampia possibile» il commento di Alessandro Sorte di Forza Italia, al tavolo insieme ad Enrico Piccinelli e Paolo Franco. ASTE LEGALI ASTE • L EGALI EGALI CONCORSI C ONCO ONCORS CORSI • APPALTI APPALTI SENTENZE ZE VARIAZIONI ARIAZIONI ARIA ON NII P PRG S ENTENZ E•V A RIAZIO N RG PROVINCIA DI BERGAMO - Via Tasso n. 8 24121 Bergamo - Servizio Contratti e Appalti tel. 035/387113-115- fax. 035/387281. Estratto esito di procedura aperta per l’appalto di: “S.P. EX S.S. N. 472: BERGAMINA – VARIANTE ARZAGO D’ADDA – CASIRATE D’ADDA. CODICE CUP E71B05000100001. CODICE CIG 444526196A” Responsabile del Procedimento: Arch. D. Sari. Sedute pubbliche: 13.11.2012 – 31.01/25.10.2013. Criterio di aggiudicazione: appalto integrato - offerta economicamente più vantaggiosa (art. 83 del D.Lgs. n. 163/2006). Imprese partecipanti: n. 11. Aggiudicazione definitiva: Determinazione Dirigenziale n. 16 del 10.01.2014. Aggiudicataria: FABIANI SPA (C.F./ P.I. 00226620169) con sede legale in Dalmine (BG). Importo aggiudicazione: € 8.058.266,69 (ribasso del 18,861%). Esito pubblicato sulla GUCE n. 2014/S 011-014494 del 16.01.2014, sulla Gazz. Uff. n. 15 V Serie Spec. Contratti Pubblici del 7.02.2014, agli Albi Pretori on-line della Provincia di Bergamo e dei Comuni interessati, su quotidiani vari. Indirizzo Internet www.provincia.bergamo.it. IL DIRIGENTE AD INTERIM DEL SETTORE VIABILITÀ, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI Dr. Ing. A. Zanni ©RIPRODUZIONE RISERVATA Passa in 2ª Commissione consiliare la modifica al regolamento comunale per «la localizzazione di infrastrutture e impianti radioelettrici per la telefonia mobile e radiodiffusione». La delibera che in sostanza va a regolamentare il posizionamento in città delle grosse antenne che permettono la ricezione della linea mobile è stata votata ieri con l’astensione delle minoranze (Idv. Patto civico, Pd, Udc e Verdi). «È una modifica necessaria perché rispetto al regolamento precedente (del 2006) sono emerse delle modifiche normative e una serie di sentenze che hanno reso questo regolamento di difficile applicazione – spiega Massimo Bandera, assessore all’Ambiente e all’Energia –. Nell’ultimo anno ci sono stati una decina di ricorsi al Tar da parte degli operatori privati, li abbiamo persi tutti. È stata l’avvocatura ad invitarci ad intervenire, perché il rischio è che gli operatori ci chiedano i danni». Il Comune avrebbe le mani legate in materia, perché prevalgono i regolamenti regionali e nazionali, ma i tecnici, con il nuovo regolamento, hanno introdotto un vincolo «paesaggistico». Per ogni richiesta sarà necessario il parere della commissione paesaggistica, che però sarà solo consultivo, non vincolante. Scettiche le minoranze: «Il parere della commissione è solo consultivo, non credo che si possa vincere un eventuale ricorso con un parere non vincolante» spiega Simone Paganoni, Patto civico. 1 Diana Noris in discussione (perché poi la domanda vera è quanto si vale in solitaria?) né tanto meno l’appoggio a Tentorio, sulla cui ricandidatura non sembrano esserci dubbi. Nemmeno quelli del diretto interessato, più piccato per la fuga di notizie che preoccupato di quelle eventuali di qualche componente del centrodestra. Oggettivamente poco probabile, nonostante le schermaglie di questi giorni. Ad ogni modo sabato 22 Forza Italia aprirà le danze con il via alla campagna elettorale all’Auditorium. Sarebbe quanto meno curioso farlo senza il candidato in pectore, e difatti pare che la data dell’annuncio possa essere la settimana prossima (c’è chi azzarda il 21...), ma si farà solo alla presenza della coalizione intera, quindi ad accordo formalmente chiuso. «Restano da stabilire solo poche cose, che faremo la prossima settimana» commenta Belotti, decisamente più ottimista di Capelli. Con un paio di di punti fermi: «Non si parla di Giunta fino a risultato conseguito, e la si comporrà secondo i voti ottenuti». E su Tentorio «nessun dubbio né discussione» gli fa eco Sorte. Semmai ci sarà da ragionare su Romano, dove qualche difficoltà rimane: ma non tale da influenzare il capoluogo. 1 Servidati, addio al Pd: «Io scendo qui A Roma operazione incomprensibile» dì per chi legge, il giorno della direzione nazionale in cui Renzi ha di fatto sfiduciato Letta, ndr) in cui il Pd, primo partito di maggioranza del governo, sfiducia il suo primo ministro con un’operazione brutale ed incomprensibile». «Ho 55 anni – spiega Servidati, che nelle primarie per le Politiche era nelle fila dei renziani – e quindi forse sono “datata”; pur tuttavia mi ostino a credere che la politica sia cervello e cuore, che la razionalità si debba coniugare con l’idealità, perchè se manca una delle due, la politica nel migliore dei casi si riduce a puro esercizio di potere. Me ne vado dal Pd con grande amarezza e tristezza, ma, come ho sempre fatto nella mia vita, prima di tutto viene la coerenza e la dignità». 1 Il centrodestra smussa gli angoli «Tentorio non è in discussione» Il centrodestra si ricompatta, ovviamente sul nome di Franco Tentorio a Palafrizzoni, mai comunque in discussione. Semplici schermaglie tra diverse componenti, limate ieri nell’incontro tra le delegazioni di Forza Italia, Lega e Ncd. che gestisce il servizio idrico si porta dietro un fardello pesantissimo: ci sono 80 milioni di investimenti da fare in nuove opere e manutenzioni straordinarie per non incorrere nelle multe europee, più 30 milioni di debiti da pagare per i vecchi mutui contratti a Comuni e società patrimoniali. Qualcosa come 120 milioni di euro da reperire. Che sono una montagna di soldi per una società che, come ricordato a più riprese dal presidente Pirovano, «sconta il peccato originale di essere nata zoppa, senza capitale iniziale, visto che i Comuni che dovevano mettere 80 milioni alla fine hanno messo la miseria di 120 mila euro». Sui dieci milioni in più tra l’utile 2013 contenuto nel Piano economico e quello pubblicato nel budget 2014, D’Aloia spiega «che non è frutto solo di aumenti tariffari, ma anche di economie, risparmi di gestione, una rete meglio efficentata». Nel budget 2014 di Uniacque si specifica che «lo scostamento dei ricavi è dovuto a stime prudenziali effettuate in fase di predisposizione del piano di sviluppo riferito al 2013». E che «lo scostamento della voce servizi è dovuta soprattutto a minori costi per l’acquisto dell’energia elettrica, smaltimento fanghi, allacciamenti, conduzione impianti di depurazione». Insomma a tagli ed economie varie. 1 Regolamento sulle antenne Una pioggia di ricorsi (vinti) Ovviamente più prudente Angelo Capelli del Ncd, che al tavolo delle trattative si è presentato in solitaria: «Un buon inizio, si è cominciato a dialogare e si è messo al centro il metodo». Con qualche certezza: «Il punto d’equilibrio è Tentorio. Abbiamo affrontato alcuni temi come l’aeroporto, sul quale ci sono visioni da rivedere, idem sul traffico. «Cari amici, io scendo qui». Inizia così la lettera di Mirosa Servidati, primo segretario provinciale del Pd, con la quale annuncia la sua definitiva uscita dal partito. Un partito nel quale Servidati, insegnante, 55 anni, non si riconosce più. Una scelta fatta con «amarezza e tristezza». «Io scendo qui – scrive Servidati –. Ciò che è successo in queste ultime settimane e particolarmente ieri, mi ha definitivamente convinta a distinguere le mie responsabilità da quelle del Pd, da un partito che a Bergamo ho contribuito Ecco, bisogna lavorare sui contenuti». Con avviso finale ai naviganti: «Non è chiuso nulla». Il 22 all’auditorium si parte Normalissime pretattiche da campagna elettorale, di quelle dove si cerca di alzare il prezzo a prescindere. In realtà, al di là di qualsivoglia distinguo, la tenuta della coalizione non appare a fondare e di cui sono stata con orgoglio il primo segretario provinciale. Vivo da tempo un grande malessere poiché ho visto il partito, nato, come affermato nel progetto del Lingotto, con l’obiettivo di essere la casa dei riformisti, di realizzare in Italia un partito progressista che fosse la sintesi delle grandi culture di centro sinistra del nostro Paese, diventare via via, una federazione di ex Ds e Popolari, per arrivare, dopo numerose e repentine conversioni sulla via di Damasco, all’epilogo di ieri (giove- Mirosa Servidati D. N.
© Copyright 2024 ExpyDoc