San Daniele Comboni Il tempo come dono T utti siamo desiderosi di essere felici e, perché no?, di goderci la vita. Ma spesso siamo distratti e non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo ogni istante: che posso respirare, godendo dell’aria che mi permette di vivere, e di sentirla, fresca e benefica quando, come venticello, mi accarezza nelle giornate calde. Che svegliandomi al mattino, insonnolito, godo di essere vivo e che il mio corpo funzioni, che i miei occhi vedano, che le mie orecchie sentano, che il mio cervello capisca, che i miei arti si muovano. Che godo della pioggia, del sole, del vento, del mare, della montagna. Chi non si è interrogato sul senso della sua vita? Nel presentare, cari amici, il calendario dell’anno che ci aspetta, e che è sempre un dono del Dio della Vita, “navigando” sull’web ho letto che “il senso della vita glielo do io, con i miei sogni, le mie speranze, con il desiderio di raggiungere la pienezza di chi sono”. Sono certo però che il significato della vita non può essere espresso in parole, perché è un’esperienza. Quella, soprattutto di amare. E mi sento ripetere all’orecchio: Ricordati dei poveri, degli affamati e dei miseri. Ricordati sempre di chi soffre e di chi è bisognoso. La più grande forza creativa di cui dispongo è quella di aiutare gli altri. Il potere più bello è quello di alleviare il dolore e dare gioia. Una voce insistente mi dice ancora: - Se ti ricorderai dei poveri, degli affamati, degli oppressi, se ti ricorderai degli altri, se amerai…alla fine troverai una pace immensa. Il senso della vita è quello di un viaggio, qualcosa che costruisci vivendo: a partire dalla tua storia, dai tuoi affetti, dall’espe- rienza umana che ti viene trasmessa, dal tuo talento e dal tuo sapere, dalle cose in cui credi, dalle cose e dalle persone che ami, dai valori per cui sei disposto a sacrificare qualcosa. Il mio pensiero è riandato a quel bellissimo scritto del premio Nobel della letteratura che è il brasiliano Paulo Coelho. Nell’Alchimista, Santiago, il ragazzo pastore protagonista, è giunto con la carovana nell’oasi di El-Faiyûm, dove dovrebbe trovarsi l’Alchimista che l’amico inglese sta cercando. Arriva una giovane a viso scoperto che porta una brocca sulla spalla. Il ragazzo le si avvicina per chiedere dell’Alchimista. In quel momento fu come se il tempo si fermasse, e l’Anima del Mondo sorgesse con tutta la sua forza davanti al ragazzo. Quando guardò gli occhi di lei, un paio di occhi neri, le labbra indecise fra un sorriso e il silenzio, egli comprese la parte più importante e più saggia del Linguaggio che parlava il mondo e che chiunque, sulla terra, era in grado di capire con il proprio cuore. E si chiamava Amore, una cosa più antica degli uomini e persino del deserto, che tuttavia risorgeva sempre con la stessa forza dovunque due sguardi si incrociassero come si incrociarono quei due davanti a un pozzo. Le labbra della giovane, infine, decisero di accennare un sorriso: era un segnale, il segnale che il ragazzo aveva atteso per tanto tempo nel corso della vita, che aveva ricercato nelle pecore e nei libri, nei cristalli e nel silenzio del deserto. Ed era il linguaggio puro del mondo, senza alcuna spiegazione, perché l’universo non aveva bisogno di spiegazioni per proseguire il proprio cammino nello spazio senza fine. Tutto ciò che il ragazzo capiva in quel momento era che si trovava di fronte alla donna della sua vita e anche lei, senza alcun bisogno di parole, doveva esserne consapevole. Ne era certa più di quanto lo fosse di ogni altra cosa al mondo, anche se i genitori, e i genitori dei genitori, le avevano sempre detto che, prima di sposarsi, bisognava frequentarsi, fidanzarsi, conoscersi, e avere del denaro. Ma, forse, chi lo affermava non aveva mai conosciuto il linguaggio universale: perché, una volta che vi si penetra, è facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri si incontrano, e i loro sguardi si incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e quella straordinaria certezza che tutte le cose sotto il sole sono state scritte dalla stessa Mano: la Mano che risveglia l’Amore e che ha creato un’anima gemella per chiunque lavori, si riposi e cerchi i propri tesori sotto il sole. Perché, se tutto ciò non esistesse, non avrebbero più alcun senso i sogni dell’umanità. Che il 2015 sia per tutti noi un anno di grazia, di serenità, pace e bontà. Questo tempo che ci è donato, siamo chiamati un giorno a consegnarlo ad altri, certi che lo renderanno un po’ più bello di quanto abbiamo fatto noi. Dai Missionari comboniani l’augurio di un anno di felicità. p. Elio Ottobre 2014 ANNO XII - N. 2 - Ottobre 2014 - 37129 Verona - Vicolo Pozzo, 1 – Poste Italiane Spa Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB Verona “MONDO APERTO ONLUS” COMPIE DIECI ANNI. HA AL SUO ATTIVO LA REALIZZAZIONE DI NUMEROSI PROGETTI: SCUOLE, COOPERATIVE SOCIALI, STRUTTURE DI SOSTEGNO. L’OBIETTIVO: DARE VITA E DIGNITÀ ALLE PERSONE, COSTRUENDO RELAZIONI DI GIUSTIZIA E DI SOLIDARIETÀ S ono già 10 anni di vita e di impegno a favore della giustizia e della dignità della persona umana: centinaia gli interventi in tutto il mondo, principalmente in Africa e America Latina, alcuni milioni di euro destinati a scuole, progetti comunitari, strutture di sostegno. Mondo Aperto Onlus è una realtà che nel mondo comboniano mantiene aperta esattamente la tensione verso i temi della giustizia e della solidarietà, della dignità e della promozione umana. Non lo fa come struttura a parte o come una ong con vita propria. È comboniana, si articola con i comboniani ed esprime, a livello di impegno, le scelte e le priorità dei comboniani in ogni parte del mondo. Dietro ogni progetto, c’è sempre un membro dell’istituto che ne assicura la realizzazione e la serietà operativa. Con Francesco Il nostro impegno a favore dei poveri nasce dalla coscienza che si tratta di risposte limitate e provvisorie. Ci identifichiamo con quello che dice papa Francesco: “Finché non si risolveranno radicalmente i problemi dei poveri, rinunciando all’autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e aggredendo le cause strutturali della inequità, non si risolveranno i problemi del mondo e in definitiva nessun problema. L’inequità è la radice dei mali sociali” (Evangelii Gaudium, 202). Lo sappiamo. Però troviamo troppo spesso situazioni che non possono aspettare soluzioni strutturali. I comboniani vanno per scelta e vocazione in posti dove le ferite sono profonde e i bisogni prementi. Ci sono paesi distrutti dalle guerre e dalle tragedie. Ci sono zone dove le soluzioni arriveranno forse fra qualche secolo. Chi deve studiare oggi non può aspettare che i grandi della terra si mettano d’accordo per rivedere tutto il sistema scolastico. Chi ha fame non può attendere che il mercato mondiale faccia arrivare fino ai villaggi più distanti i beni di prima necessità. È per questo che è stato creato Mondo Aperto e che i comboniani continuano a credere in quello che fa. P. Giovanni Munari, Superiore Provinciale LE FOTO DEL CALENDARIO - In copertina: Ecuador, foto di Stefania Gualtieri. Gennaio: Amazzonia, Brasile, foto di Marco De Feo. Febbraio: Ciad, foto di Livio Tagliaferri. Marzo: Congo, foto di Duilio Plazzotta. Aprile: Centrafrica, Missionari Comboniani. Maggio: Sudan, foto di Fabio Baldan. Giugno: Egitto, foto di Gianni Albanese. Luglio: Nepal, foto di Renato Udeschini. Agosto: Ecuador, foto di Stefania Gualtieri. Settembre: Malawi, foto di Gemma Salvetti. Ottobre: Filippine, archivio Cum Verona. Novembre: Cina, foto di Daniel Ruiz Cerezo. Dicembre: Ecuador, Missionari Comboniani. Su questa pagina: Ciad, progetto “École Sainte Famille”. 2 Progetti Solidarietà 2014 La proposta di aiuto ai seguenti progetti non impedisce che i benefattori dei singoli missionari con cui sono in contatto, continuino a sostenerli ECUADOR - Generatore elettrico per scuola superiore Progetto n. 189 Responsabile: mons. Eugenio Arellano Fernández, vescovo di Esmeraldas Il vescovo della diocesi di Esmeraldas si sta dando molto da fare per far funzionare un collegio tecnico - “Unidad educativa Santa Maria de los Cayapas” - tra gli indigeni cayapas. La zona è molto isolata e vi si arriva ancora solo in canoa. Non ci sono strade di accesso, anche se sono in programma per i prossimi anni. Il progetto è ampio e costoso. Molto importante al buon funzionamento dell’istituto sarebbe un generatore elettrico così da permettere un lavoro continuato nella sala dei computer. Si tratta, infatti, di innalzare la qualità e il livello di formazione tecnico-professionale dei futuri agronomi che l’istituto formerà. Si creeranno posti di lavoro soprattutto nell’agricoltura e nell’allevamento di animali domestici, riducendo così gli alti livelli di povertà dei cayapas, migliorandone le condizioni di vita. Per la realizzazione del progetto, il vescovo ha fatto appello a un signore tedesco, Miguel Zip, che ha già lavorato con i comboniani in Ecuador. Gli alunni beneficiari saranno 360. Costo del progetto: 15.000 euro SUDAFRICA - Ristrutturazione di uno stabile per alloggio ragazze Gli indigeni Cayapas Progetto n. 192 Responsabile: mons. Giuseppe Sandri, vescovo di Witbank La scuola St Paul High School è situata in un piccolo villaggio di Luckau, nella provincia del Limpopo. I genitori degli studenti sono in gran parte disoccupati, analfabeti, non specializzati e quindi assunti a lavorare nelle locali fattorie. Alcuni sono impiegati di stato. Luckau è una tipica zona rurale, svantaggiata perché priva di risorse. Dei 620 studenti, solo il 5% è cattolico. La parte più svantaggiata di loro sono le ragazze. Si vorrebbe quindi ristrutturare la costruzione situata a fianco della scuola, un ex seminario minore, trasformandola in un ostello, così che le ragazze possano risparmiare il tempo altrimenti perso in spostamenti da casa a scuola e viceversa. Le distanze sono grandi e i pericoli non mancano (c’è chi viene a scuola in bus ogni mattina, da 60 km). La struttura è prevista per accogliere più di 100 ragazze che così potranno, in tutta tranquillità, consacrarsi allo studio, in vista di un impiego a beneficio di tutta la società sudafricana. Costo del progetto: 24.000 euro SUDAN - Sostentamento centro salute di Haj Yousif Allievi della St Paul High School Progetto n. 196 Responsabile: padre Matthew Remijo Gbitiku Il dispensario di Haj Yousif era stato iniziato dall’allora arcivescovo di Khartoum, mons. Agostino Baroni, e inaugurato il 10 ottobre 1981, in occasione del centenario della morte di san Daniele Comboni. Da allora, tra alti e bassi, il dispensario ha continuato a rendere servizi sanitari a numerose persone nella periferia nordest di Khartoum, la capitale, nella parrocchia di Haj Yousif. L’opera è stata recentemente ristrutturata e vi lavora una nuova équipe di suore. Il programma di sostentamento costituisce un’importante occasione di dialogo e di testimonianza di carità offerta indistintamente a chi si trova nella sofferenza, musulmano o no. Costo del progetto: 10.000 euro CIAD - Prevenzione HIV/AIDS Il dispensario di Haj Yousif Progetto n. 199 Responsabile: padre João da Costa Il progetto mira a prevenire il diffondersi della malattia che è l’AIDS, facendosi carico delle persone colpite dal virus. Il progetto sarà realizzato nella diocesi di Doba, nel sud del paese, sotto la responsabilità dell’amministratore diocesano e del suo vicario generale. La Chiesa cattolica in Ciad si è da subito impegnata molto nella prevenzione e nella lotta all’AIDS. Soprattutto nel prevenire la trasmissione del virus da mamma a bambino. Adesso è importante farsi carico delle persone vulnerabili e degli orfani. E questo, tramite la manutenzione delle strutture di accoglienza e rafforzando la capacità delle équipe di accompagnamento dei malati, a domicilio. Costo del progetto: 24.210 euro Come sostenere i progetti della Mondo Aperto Onlus: Se desideri sostenere uno di questi progetti, puoi seguire le seguenti modalità: tramite Conto Corrente Postale N. 28394377 tramite Bonifico Bancario Unicredit Banca - IBAN: IT 67 M 02008 11708 000005559379 Banca Popolare Etica - IBAN: IT 68 V 05018 12101 000000512250 Responsabile dei progetti: Fratel Giancarlo Bianchi Tel. 045 8092200 • Fax 045 8004648 • E-mail: [email protected] • www.mondoaperto.it Inte stato a: mboniani Missionari Co o - Onlus” “Mondo Apert na 1 - 37129 Vero Vicolo Pozzo, e, mpre la caus al Sp ec ificare se et to. og pr l nome de il numero e il 35 Missionari Comboniani - Mondo Aperto - ONLUS 37129 VERONA - Vicolo Pozzo, 1 - Tel. 045 8092200 - Fax 045.8004648 Conto Corrente Postale - N. 28394377 Unicredit Banca - IBAN: IT 67 M 02008 11708 000005559379 Banca Popolare Etica - IBAN: IT 68 V 05018 12101 000000512250 Il tuo 5x1000 per progetti nelle missioni Missionari Comboniani - Mondo Aperto onlus Il 5 per mille destinato alla nostra associazione Missionari Comboniani - Mondo Aperto onlus Se desideri sostenere i nostri proget ti, puoi farlo scegliendo di destinare il tuo 5 per mille per progetti di Missionari Comboniani Mondo Aperto onlus che rientra tra gli enti destinatari ed è riconosciuto dall’apposito registro. Dove indicare la scelta? I modelli di dichiarazione utilizzabili (vedi a lato) sono: • Modello integrativo CUD 2015 per i redditi 2014. Il modello va richiesto al proprio datore di lavoro o ente pensionistico. • Modello 730/1-bis 2015 per i redditi 2014. f i r ma ua t la e solo i t t iscal e f M e d ic e il co • Modello Unico 2015 per i redditi 2014. In caso di scelta si dovrà apporre la propria firma in uno dei quattro appositi riquadri che troverete nel modello da voi utilizzato e ricordarsi di indicare il codice fiscale di Missionari Comboniani - Mondo Aperto onlus 93138170233 e non il nome. Chi decide di destinare il 5 per mille potrà continuare a destinare anche l’8 per mille per la Chiesa Cattolica. Periodico dei Missionari Comboniani - Mondo Aperto - ONLUS Periodico dei Missionari Comboniani - Mondo Aperto - ONLUS Direttore responsabile: p. Renato Kizito Sesana - Redazione: p. Aurelio Boscaini - Amministrazione: fr. Giancarlo Bianchi Iscrizione presso il Tribunale di Verona n. 1506 del 23-07-2002 - Stampa: Cortella srl (VR) Contatti: [email protected] - www.mondoaperto.it - Tel. 045 8092200 - Fax 045 8004648
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