lezione II-19.03.14 - DiSTABiF - Seconda Università degli Studi

Seconda Università degli Studi di Napoli
DiSTABiF
Anno Accademico 2013-14
Corso di Laurea Magistrale in
SCIENZE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE UMANA
Insegnamento di
BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE
degli ALIMENTI
Prof. Augusto Parente
Lezione 2
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METABOLISMO
Urea
- Metabolismo basale: è il dispendio energetico dell’organismo
in condizioni “di base”, ossia in completo riposo fisico e
psichico, a digiuno da almeno 12-16 ore e in neutralità
termica.
Esso rappresenta il fabbisogno calorico necessario al
mantenimento delle funzioni vitali (attività cardiocircolatoria,
respirazione, termoregolazione, ecc.)
ALIMENTI
Composti: Latte, Carne, Pollame, Pesce, Frutta, Verdura, Cereali, Cibi
funzionali, ecc.
Semplici : Lipidi, Carboidrati, Proteine, (Vitamine, Minerali)
ATP
NADPH
UREA
ATP
- ATP *
- NADPH *
- CO2
- H2 O
- Urea
SINTESI di ATP
FOSFORILAZIONE A
LIVELLO DEL SUBSTRATO
Formazione di composti/legami ad alto
contenuto energetico
(fosfoanidridi, equilibrio cheto-enolico,
tioesteri)
FOSFORILAZIONE
OSSIDATIVA
Coenzimi ridotti
Catena di trasporto degli elettroni
SINTESI di NADPH
(necessario per la sintesi
degli acidi grassi ed altre
biosintesi riduttive)
- VIA DEI PENTOSO-FOSFATI
- ENZIMA MALICO
ATP
ATP
NADPH
Glucosio
Glicogeno
Molecola ad alto contenuto
energetico
1 kcal equivale 4,18 kJ
= - 7,3 kcal/mole
Composti al elevato contenuto energetico
PIROFOSFATO + H2O
2H+
+ 2
H
DG°’ = - 33 kJ/mol
DG°’ = - 10 kJ/mol
1 kcal equivale 4,18 kJ
Carica Energetica =
Punto di equilibrio: 0,85-0,90
[ATP] + 0,5 [ADP]
[ATP]+ [ADP]+ [AMP]
R
R
R
Stato crescente di ossidazione
R
NAD+
NADP+
C4
FAD
Carboidrati
- Funzioni
- Immagazzinamento di energia (amido e glicogeno);
- Trasmissione di energia (ATP), intermedi metabolici;
- Componenti strutturali (cellulosa, chitina negli artropodi);
- Comunicazione intra ed extra cellulare
- Costituiscono le fonti energetiche primarie per la nutrizione da alimenti
quali cereali, frutta e verdura.
- Vengono utilizzati
i) come dolcificanti, gelificanti, emulsionanti,
ii) per incapsulare o legare sapori;
iii) modificati per produrre colore e sapore tramite
varie reazione di imbrunimento;
iv) per controllare l'umidità e l'attività dell'acqua.
USO INDUSTRIALE
L'impiego industriale dei carboidrati si basa sull’utilizzo delle loro proprietà fisiche.
In questo modo, si possono usare per mantenere un alto grado di umidità
nell’alimento, per addolcirlo o come conservante.
Potere igroscopico
In generale, i glucidi mantengono un elevato livello di umidità giacché sono
capaci di trattenere grandi quantità d’acqua.
Potere dolcificante
Il saccarosio è il carboidrato con maggior potere dolcificante.
Questo è il parametro di riferimento utilizzato abitualmente per determinare il
potere dolcificante dei carboidrati. Comunque esistono attualmente molti altri
carboidrati con questa capacità, per esempio lo zucchero invertito
(glucosio+fruttosio), prodotto di idrolisi ottenuto dal saccarosio e che possiede
un potere dolcificante persino superiore.
Altri composti utilizzati allo stesso scopo: il sorbitolo, lo xilitolo, il mannitolo,
il lattosio e il fruttosio.
Sorbitolo
Xilitolo
Polialcoli
Potere conservante ed addensante
L’agar-agar è utilizzato come gelificante per le carni conservate e le pectine per la
produzione di nettari e marmellate.
Gli alginati e le gomme servono come addensanti, soprattutto nei prodotti da forno e
nelle salse.
Probabilmente il carboidrato più noto per le sue proprietà addensanti è l’amido che è
presente nelle conserve, nelle zuppe, maionese, merendine.
Come stabilizzante si usano gli alginati e l’agar-agar oltre alle carragenine ed alla
gomma arabica.
Nel caso degli alimenti in polvere, il potere igroscopico è determinante poiché il grado
di umidità è direttamente proporzionale all’insolubilità degli alimenti; al contrario è
utile per rendere soffici i dolci.
I gruppi ossidrilici
conferiscono al
glucosio la capacità
di formare legami
H, legare molecole
di H2O e quindi di
controllare il grado
di umidità degli
alimenti (capacità
igroscopica, che
dipende anche dalla
generale struttura).
Ribosio
Principali carboidrati presenti negli alimenti
Arabinosio
Monosaccaridi
Glucosio
Fruttosio
Galattosio
Mannosio
Disaccaridi
Oligosaccaridi
Polisaccaridi
Maltosio
Glc-Glc; legame -1,4 glicosidico
Cellobiosio
Glc-Glc; legame -1,4 glicosidico
Lattosio
Gal-Glc; legame -1,4 glicosidico
Trealosio
Glc-Glc; legame -1,1 glicosidico
Saccarosio
Glc-Fru; legame -1, 2 glicosidico
Raffinosio
Gal-Glc-Fru; legame -1,6; 1, -2
Stachiosio
Gal-Gal-Glc-Fru; legame -1,6; 1-6, 1, -2
Verbascosio
Gal-Gal-Gal-Glc-Fru; legame -1,6; 1-6, 1-6, 1, -2
Glicogeno
Polimero del glucosio, legame -1,4 e -1,6 nei punti di
ramificazione
Amido
Polimero del glucosio, legame -1,4 e -1,6 nei punti di
ramificazione
Cellulosa
Polimero del glucosio, legame -1,4
- Molecola di riferimento anche per i D ed L-amminoacidi
• Emicellulosa
•Pectina
•Parete cellulare dei batteri
La glicolisi
- ATP
Glucochinasi
Enzima
Localizzazione
Glucochinasi
Esochinasi
Fegato
Cervello
KM
10 mM
0,1 mM
Fosfoglucosio
isomerasi
- ATP
+ 2 ATP
+ 2 ATP
I prodotti della glicolisi
 2 molecole di piruvato
 2 NADH + H+
 2 ATP (14,6 kcal/mole)
Condizioni di anaerobiosi: Le fermentazioni
Fermentazione lattica: nel muscolo
Fermentazione alcolica: nei lieviti
Obiettivo: riossidare il NADH, che si è formato nella ossidazione
della gliceraldeide 3-P in acido 1,3 bis-fosfoglicerato, a NAD+.
La quantità di NAD+ è limitante.
Se non venisse formato, la glicolisi verrebbe bloccata.