QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore Bruno Jorillo
DALLA REGIONE
di BRUNO JORILLO a pag.40
NETTUNO
Il Sindaco Chiavetta
ha affidato le deleghe
per i nuovi Assessori
COPIA
OMAGGIO
Anno XXX N.21
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Il teatro Europa
riaprirà i battenti
a pag. 43
ANZIO
L’assessore Nolfi:
“Basta falsità,
lavoriamo uniti per
la Città”
di CONSUELO NOVIELLO
a pag.42
POMEZIA
Emergenza
abitativa,
allarme rosso
di FOSCA COLLI a pag.46
CISTERNA
Elisa Giorgi (Pd)
spara a zero
contro il sindaco
di FRANCESCO DE ANGELIS a pag.41
ARDEA
Interferenze sulle
prossime elezioni dei
rappresentanti di
istituto della scuola
pubblica
di LUIGI CENTORE a pag. 44-45
Il presidente del consiglio comunale
Bruno Di Marcantonio ammonisce gli inadempienti
Non erano collegate alla rete fognante
i lavori risalgono agli Anni ‘90
APRILIA “ALCUNI AMMINISTRATORI
SONO FUORILEGGE”
APRILIA - “CADITOIE
FINTE IN VIA DEI MILLE”
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Famoso scrittore, in “The Fortress” ha raccontato la guerra ad Aprilia
È MORTO RALEIGH TREVELYAN
Arruolato nell’ Esercito britannico come giovanissimo sottotenente, era Stato destinato al fronte italiano, ed in particolare all’area
a sud di Roma compresa tra il mare e Aprilia.The Times gli ha dedicato un significativo ricordo, come scrittore e come uomo
di Pier Giacomo Sottoriva*
Raleigh Trevelyan è morto a Londra, presso il Chelsea and Westminster Hospital, il 23 ottobre scorso,
ma la notizia ci ha raggiunto solo ora. The Times gli
ha dedicato un significativo ricordo, come scrittore
e come uomo. Anzi, come gentiluomo, perché tale
Raleigh era. Nato nelle Isole Andamane – che
aveva rivisitato un anno fa in una sorta di pellegrinaggio della memoria – era rientrato a Londra con la
sua Famiglia, dedicandosi agli studi. Arruolato nell’
Esercito britannico come giovanissimo sottotenente,
era Stato destinato al fronte italiano, ed in particolare
all’area a sud di Roma compresa tra il mare e Apri-
volle invitarmi, insieme a qualche altro amico,
alla presentazione del suo libro Rome 44, che ricostruisce i mesi dell’attesa della liberazione, e per me,
che avevo da alcuni anni iniziato personali ricerche
sulla storia della II Guerra mondiale a sud di Roma,
fu un’ occasione unica, perché ebbi modo di stringere
la mano a personaggi che fino allora mi erano apparsi come mitologia di guerra, attori dei libri di storia
che andavo leggendo. E il mitico Parliament del campanile della Big Ben fu la sede di quegli incontri. La
sera Raleigh volle trattenere i miei amici e me nella
sua bella casa di Hertford Street in Mayfair, dove
Pirr Giacomo Sottoriva
ma che sembrano sempre pochi quando si parla di una
persona che ha lasciato qualcosa di se stesso, soprat-
lia, The Factory, come viene ricordata nelle carte di
guerra inglesi. A quell’ epoca Aprilia era ancora
un piccolo quadrilatero urbano, segnato da edifici di
stile razionalista, con una popolazione di circa duemila anime, sparse tra il minuscolo impianto urbano e
la campagna. Quelle “quattro case” finirono al centro della sanguinosa battaglia per la conquista della
strada per Roma da parte alleata e per la resistenza
ad oltranza delle divisioni tedesche, che vi schierarono le migliori truppe, tra le quali la Prima divisione Panzer SS Adolph Hitler. Trevelyan visse i mesi di
quella terribile serie di battaglie che si susseguirono
tra la fine di gennaio e i primi di marzo 1944, per concludersi a maggio del 1944, quando fu lanciata l’
offensiva finale per sfondare il fronte “romano”, dopo
l’ avvenuto arretramento della Linea invernale Gustav
sul fronte Cassino-Garigliano-Tirreno. Trevelyan ha
consegnato la sua esperienza di giovanissimo ufficiale e di valente scrittore al suo primo libro che reca il
titolo inglese di The Fortress, la fortezza, per ricordare la durezza degli scontri. Il libro, èdito dalla Penguin Book, ebbe grande successo e conobbe diverse
ristampe. Poi Raleigh fu trasferito a Napoli, e di questa seconda fase ricorda altre vicissitudini, insieme
alla battaglia sulla Linea Gotica, a nord di Roma,
prima di entrare a Firenze.
Particolarmente efficaci sono le pagine che Trevelyan
ha dedicato ai combattimenti che consentirono la rottura della linea di difesa tedesca a ridosso di ApriliaCampoleone e che aprì la strada verso i Colli Albani
e Roma. Ho conosciuto Raleigh in occasione di una
delle sue periodiche visite a quello che fu il teatro
delle battaglie vissute negli anni Quaranta del Novecento e che gli avevano lasciato un indelebile ricordo.
Si sviluppò un’ amicizia che è durata fino alla sua
morte e che si è alimentata con uno scambio di lettere spesso intenso e di incontri in Italia e a Londra. Qui
aveva radunato suoi amici importanti, tutti legati ad tutto dei modi da vero signore, e di vero cultore delle
una fervida ammirazione per l Italia, da colui che cose belle, come la sua casa in Cornovaglia, sulle rive
aveva organizzato il primo concerto di musica del fiume, dove andava a ritirarsi per dedicarsi ai libri
da camera nella Roma appena liberata, a colui che che scriveva o per lasciare una Londra elegante ma a
presiedeva un’ associazione di amici di Firenze o volte soffocante.
di Venezia, a scrittori che avevano dedicato la loro
attenzione al nostro Paese. E all’Italia e ai suoi rap- *Giornalista – scrittore – presidente della Fondaporti con l’Inghilterra Raleigh mantenne sempre viva zione Roffredo Caetani
la sua attenzione di ricercatore e di scrittore,
e il suo affetto, visitandola e dedicandole
diversi libri: un’ ancora oggi valida Guida
IL GIORNALE DEL
della Sicilia, per le Companion Guides; il
racconto delle maggiori famiglie inglesi che
vissero nella stessa Sicilia, dal Marsala alla
collezione Whitaker (Princes under the Volcano); al ricordato Rome 44. Raleigh è stato
soprattutto saggista e storico, sulle orme del
Editore D.P.R. di Bruno Iorillo
lontano parente George Macaulay TrevelIscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione)
yan, ma anche romanziere e cultore di storia
del paesaggio (A hermite disclosed). ConoRegistrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284
scendo i miei interessi per quell’ area storiREDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina)
ca, mi regalò diversi libri di storia inglese
Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019
della Seconda Guerra mondiale, e quasi tutti
e-mail:
[email protected]
- [email protected]
i Suoi libri, incluso quel Sir Walter Raleigh,
sito: www.giornaledellazio.it
che è la biografia del suo antenato, navigatore e poeta, che finì i suoi giorni nella Torre
DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo
di Londra dove venne decapitato come a
volte accadeva a chi appariva troppo ingombrante alla corona. Ho avuto anche il privilegio di essere da lui autorizzato a tradurre
la prima parte di The Fortress, per ricordare
La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore.
i 10 anni del Rotary Club di Aprilia-Cister- La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non
na, e i 60 anni degli eventi di guerra da lui
retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono
narrati. Raleigh ha avuto una lunga vita, visPUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019
suta in una solitudine domestica interrotta
STAMPA: Pignani Printing s.r.l
dalla compagnia di qualche amico fedele. È
ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
scomparso a 91 anni, che sono una bella età,
LAZIO
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Bruno Jorillo è il nuovo gestore del Teatro Europa di Aprilia
L’affidamento è arrivato dal tribunale di Latina, dal custode dottor Carlo Romagnoli
di Riccardo Toffoli
Il teatro Europa riaprirà. Promessa e impegno del nuovo
gestore: l’imprenditore ed editore Bruno Jorillo. Volto noto
alla città per il suo impegno nel
mondo della cultura e dello
spettacolo, Bruno Jorillo sabato
15 novembre insieme al sindaco di Aprilia Antonio Terra si è
presentato in conferenza stampa all’hotel Enea e ha annunciato quello che si sperava da
tempo. E cioè che il teatro
riprenderà la programmazione
e che lui è il nuovo gestore.
“Posso annunciare con grande
soddisfazione –ha aperto la
conferenza Jorillo- che il tribunale di Latina ha affidato a me
la gestione del teatro Europa.
prima discoteca, promotori di
iniziative culturali che hanno
portato ad Aprilia nomi illustri
del teatro, del cinema e della
televisione, amanti della musica classica ma anche della leggera italiana. Memorabile l’intervista di Ben ad Eduardo De
Filippo che si lasciava intervistare pochissime volte. Il giornalista Salvatore Lonoce ha
definito questa gestione come
“un ritorno a casa della famiglia Jorillo”. E in effetti, ultimamente le produzioni si erano
rivolte altrove. Specialmente a
Nettuno dove per il cartellone
estivo, Bruno aveva promosso
spettacoli e iniziative tra le
quali il recente concerto dei
Pooh che ha riscosso il tutto
esaurito. Col teatro Europa la
famiglia ha sempre e comunque
Il sindaco Antonio Terra, Bruno e Ben Jorillo
Sono contentissimo”. Giacca
blu, cravatta in tono, molto
emozionato Bruno Jorillo si
mostra ai giornalisti, molti dei
quali sono usciti dal suo quindicinale Il Giornale del Lazio,
sicuro di quello che ha in mente
sul futuro del teatro: “sarà una
casa aperta a tutti gli operatori
culturali della città”. Accanto a
lui, alla sua sinistra, c’era il fratello Ben Jorillo che fino agli
anni ’90 era il motore pulsante
delle attività della famiglia.
Una famiglia da sempre impegnata nella cultura, nello spettacolo e nella comunicazione.
Gestori della prima radio, della
lavorato, portando in scena
opere teatrali, lavori di cultura
per ragazzi come i musical di
fiabe e favole Disney, la comicità di Zelig e la vitalità dei
ragazzi di Amici di Maria De
Filippi. Il 13 gennaio, come
annunciato in conferenza, al
teatro Europa potrebbero arrivare Massimo Ghini ed Elena
Santarelli con la commedia
“Quando la moglie è in vacanza”, in programma l’anno scorso (e aveva registrato già il tutto
esaurito) ma rinviata per indisposizione di Ghini. Il teatro
Europa, “una casa per tutti”.
Ecco, questa è sempre stata la
filosofia di Bruno
Jorillo. Una politica imprenditoriale
e culturale che non
mummifica in un
solo settore. E’ una
politica che affascina perché si
rivolge al grande
pubblico, ma anche
all’elite culturale,
ai giovani troppo
spesso dimenticati,
ai bambini e agli
anziani. E’ una
politica che non
chiude, ma appunto “apre”. E la
regia di quest’apertura diventa il
punto d’incontro
tra settori spesso
non comunicanti ma che
potrebbero contaminarsi di stimoli e di energia. E per tutto il
pubblico, un grande arricchimento di “diversità” di generi.
Il sindaco Antonio Terra,
durante la conferenza, ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione per risolvere le problematiche tecniche che hanno
imposto la chiusura del teatro.
Già in questa settimana, ci sarà
un vertice in Comune con la
nuova gestione, il sindaco e i
tecnici comunali per trovare
delle soluzioni, ora che il titolo
di disponibilità dell’immobile è
certo, agli interventi per nulla
insormontabili: un progetto per
l’impianto di evacuazione dei
fumi a servizio del palcoscenico, la presentazione della
richiesta di deroga sui camerini, gli elaborati tecnici dei
seminterrati quindi la destinazione d’uso della sala di proiezione. Il sindaco non ha escluso
la possibilità di aprire il teatro
in deroga a lavori iniziati per
permettere lo svolgimento di
alcune manifestazioni, alcuni
anche tradizionali per la città di
Aprilia come per esempio il
concerto della banda La Pontina fissato storicamente per l’8
dicembre e la stagione di prosa.
Per questa ci sarà una corsa
contro il tempo. Gianni Bernardo per la Compagnia Teatro
Finestra ha spiegato che i tempi
sono ristrettissimi. Il Teatro
maggiore qualità. Poi tutto si è
interrotto a causa della chiusura
del teatro. I tempi per la riapertura sono incerti, ma tutti con-
La conferenza stampa del 15 Novembre - Enea Hotel
Finestra ha organizzato per
anni la stagione di prosa Atcl al
teatro Europa che, ha ricordato
Bernardo, è tra i più grandi teatri della Regione Lazio e tra i
più sicuri in termini di abbonati. Il successo della stagione di
prosa apriliana, con picchi di
700-800 spettatori paganti,
aveva costruito negli anni una
garanzia per l’Atcl, l’associazione teatrale dei comuni del
Lazio, per lavori di sempre
cordano nel “prima possibile”.
Anche l’assessore alla pubblica
istruzione e cultura Francesca
Barbaliscia ha espresso soddisfazione per la nuova gestione
che permetterà di riprendere
l’attività delle scuole in una
città comunque priva di spazi
culturali e ricreativi dove il teatro Europa in tutti questi anni
ha assunto la funzione di ultimo
baluardo alla difesa e alla crescita di un senso comune.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Il presidente del consiglio comunale Bruno Di Marcantonio ammonisce gli inadempienti
APRILIA - “ALCUNI AMMINISTRATORI SONO FUORILEGGE”
“Ricordo a tutti che la mancata presentazione può portare ad una sanzione amministrativa fino a 10 mila euro”
di Riccardo Toffoli
“Scriverò un’altra mail di sollecito e già giovedì (mentre noi
stiamo andando in stampa, ndr)
nella conferenza dei capigruppo,
chiederò ai gruppi che i propri
consiglieri comunali depositino
le dichiarazioni reddituali in
segreteria comunale come imposto dalla legge. Ricordo a tutti
che la mancata presentazione
può portare ad una sanzione
amministrativa fino a 10 mila
euro. Per tutti coloro che al
nuovo sollecito non dovessero
rispondere, sarò costretto ad
informare i tecnici ed attivare le
procedure previste dalla legge”.
Queste le importanti dichiarazioni del presidente del Consiglio
Bruno Di Marcantonio in merito
al deposito previsto per legge,
delle dichiarazioni reddituali e
patrimoniali di consiglieri comunali ed assessori. Il primo solle-
cito è stato inoltrato il 21 ottobre
scorso dalla presidenza del Consiglio e dal dirigente del settore
affari istituzionali del Comune di
Aprilia Rocco Giannini, concedendo 15 giorni di tempo per
provvedere. Di Marcantonio nell’ultimo consiglio comunale, ha
quindi ricordato per chi non l’avesse fatto, di depositare la propria dichiarazione dei redditi.
Eppure a lunedì 17 novembre
non tutti l’hanno depositata. Più
o meno un 50% degli amministratori cittadini non ha ancora
presentato gli atti. Un cavillo
normativo, del resto, prevede che
si potrebbe attendere il 31
dicembre per la dichiarazione dei
redditi pagando una leggera
mora e quindi, alcuni amministratori si sono appellati al fatto
che non avevano ancora presentato la dichiarazione dei redditi.
Per gli altri, comunque, che
l’hanno depositata, la scadenza
era fissata per la metà di giugno
e l’amministrazione ha aspettato
fino al 21 ottobre per inviare i
solleciti. La dichiarazione dei
redditi del presidente del Consiglio è stata la prima ad essere
sua dichiarazione dei redditi.
Quindi il nuovo sindaco Domenico D’Alessio pretese che tutti i
consiglieri e i suoi assessori
facessero questo atto di trasparenza. Nel programma c’era la
depositata in segreteria proprio
per dare l’esempio. Fa specie che
ancora mancano all’appello
dichiarazioni di alcuni componenti dell’opposizione che chiedono spesso all’amministrazione
Terra più trasparenza. Fu la legge
441/82 a disciplinare il deposito
della dichiarazione dei redditi di
sindaco, consiglieri e assessori.
Legge quasi sempre inapplicata a
causa dell’assenza di una sanzione in caso di inottemperanza. E
così si è pensato negli anni: “se
non mi fanno nulla, perché devo
depositare?”. Un primo impulso
fu dato dal sindaco Calogero
Santangelo che, dando l’esempio, annualmente depositava la
costituzione di un’anagrafe degli
eletti che però, non è mai giunta
a compimento. Anche perché
con legge 213 del 2012 è stato
introdotto nel Tuel l’articolo 41
bis che prevede che tutte le cariche elettive e di governo sono
tenute a depositare non solo la
dichiarazione dei redditi, ma
anche lo stato patrimoniale, le
partecipazioni in società e le
azioni possedute. La legge obbliga gli enti locali con popolazione
superiore ai 15 mila abitanti a
regolamentare questa modalità di
trasparenza che dovrà essere
pubblicata sul sito internet del
Comune. E finalmente comminava anche la pena. Per chi non
provvede sia completamente o
anche sia parzialmente, si commina una sanzione amministrativa che va da due mila a venti
mila euro. Con decreto legislativo n.33 del 14 marzo 2013 si
rivoluziona anche l’accesso agli
atti, dando ai cittadini la motivazione “civica” per farlo. La
nuova normativa regolamenta
ulteriormente il deposito anche
per i congiunti. Chi non ottempera, rischia una sanzione da 500 a
10 mila euro. “Noi non vorremo
arrivare a questo –continua il
presidente del Consiglio- la
legge è chiara e faccio un appello a tutti gli amministratori perché lo facciano nei prossimi
giorni”. Finora hanno depositato:
Vincenzo Giovannini (21.911
euro e 71 centesimi), Romualdi
Nello (2 mila 71 euro), Bruno
Di Marcantonio (55 mila 550
euro), Caporaso Luana (11
mila 733, 85 euro), Biolcati
Michela (23 mila 451 euro),
Pasquale De Maio (39 mila 916
euro), Vincenzo La Pegna (36
mila 69 euro), Giovanni Martelli (40 mila 613 euro), Salvatore Tumeo (23 mila 132 euro),
Ornella Pistolesi (506, 10
euro), Vittoriano Maria Grazia
(12 mila 181 euro), Giovanni
Bafundi (21 mila 397 euro),
Angelo Zanlucchi (37 mila 017
euro), Alessandro D’Alessandro (23 mila 90 euro), Antonio
Terra (52 mila 881 euro), Francesca Barbaliscia (16 mila 627
euro) e Alessandra Lombardi
(31 mila 782 euro).
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Per giustificarsi della mancata celebrazione del Quattro Novembre, non era mai accaduto
APRILIA - IL SINDACO TERRA COMUNICA IN CONSIGLIO COMUNALE
Piovono le critiche dai banchi dell’opposizione, in particolare dalla consigliera Carmen Porcelli, soprattutto sulla mancata comunicazione
dell’audizione al Senato e sulla “doppia” lettera di dimissione dell’ex assessore Chiusolo, pubblicate dal nostro Giornale
di Riccardo Toffoli
Non passa la mozione sulle
emissioni odorigene che viene
ritirata per mancanza di firme e
più alberi in città. Queste le
novità emerse dal consiglio
comunale del 13 novembre. In
apertura le comunicazioni del
sindaco che si sono centrate tutte
sulla ricorrenza del 4 novembre.
“Le critiche sulla ricorrenza del
4 novembre non hanno senso
–ha detto Antonio Terra- si tratta
di una vicenda che abbiamo
gestito con trasparenza. Il prefetto ci invitava per il giorno 4
novembre a Latina dove si
sarebbero svolte le celebrazioni
ufficiale e a seguito di ciò abbiamo convocato le associazioni e
abbiamo fatto una serie di valutazioni. Noi abbiamo partecipato
alle celebrazioni a Latina.
Abbiamo ritenuto di non fare
nulla ad Aprilia per non posticipare alla domenica successiva
che cadeva troppo distante dal
giorno della ricorrenza. Ma
abbiamo provveduto a depositare le corone d’alloro ai caduti.
L’amministrazione non è stata
invitata, infine, alla manifestazione che poi hanno promosso le
associazioni ad Aprilia. Non
avremo avuto alcun problema a
partecipare alla manifestazione.
Tutta la vicenda l’abbiamo gestita informando le associazioni
con la massima trasparenza”. Il
consigliere Sel Carmen Porcelli
dopo aver rimarcato la necessità
di almeno un amministratore
alla manifestazione, ha invece
parlato dell’audizione del sindaco al Senato sulla criminalità
alla commissione parlamentare
di inchiesta sul fenomeno delle
intimidazioni nei confronti degli
amministratori locali, citando
anche le notizie riportate da Il
Giornale del Lazio. Poi il presidente del Consiglio ha chiesto
che ci si attenesse ai punti
affrontati dal sindaco. Si è passato quindi alla discussione delle
mozioni. La mozione “collettamento abitazioni Sacida depuratore Rida Ambiente” è stata
approvata all’unanimità, la
mozione per l’area di sgambamento per i cani approvata all’unanimità mentre la mozione
sulle emissioni odorigene è stata
ritirata per assenza di firme. La
mozione chiedeva alla Regione
Lazio la predisposizione di un
regolamento o delle linee guida
per gli scarichi in atmosfera
degli odori. Insomma un laccio
che avrebbe permesso di controllare le emissioni odorigene
lamentate da molti cittadini. La
mozione è stata firmata dai con-
siglieri della Rete dei Cittadini
Casari e Pistolesi ed è stata inserita in discussione all’interno del
consiglio comunale. Però il
regolamento del Consiglio,
impone che le firme dovevano
essere di più perché la mozione
fosse inserita nel dibattito consiliare. E così il presidente del
Consiglio ha dovuto prendere
atto e ritirare il punto all’ordine
del giorno. “Sul ritiro della
mozione sulle emissioni odorigene –ci commenta il consiglie-
re Pd Monica Tomassetti- ci
sono due questioni da valutare
che sono comunque gravi. O la
mozione non è stata condivisa
dalla maggioranza e quindi,
deduciamo che la maggioranza è
in crisi oppure su alcune questioni ci sono delle liste che
vogliono detenere il primato
della proposta politica. In ogni
caso la situazione è stata gestita
con superficialità. E’ possibile
che il sindaco o il presidente del
Consiglio comunale non si sono
accorti che le firme per la presentazione della mozione non
erano sufficienti? Si tratta di un
fatto che reputiamo molto
grave”. Infine è stata approvata
la mozione di Sel sugli alberi,
presentata dal consigliere Carmen Porcelli. Il testo impegna il
sindaco e la giunta all’ottemperanza della legge 113 del 1992 e
successive modifiche che preve-
de la piantumazione di un albero
per ogni bambino nato. Secondo
alcuni, questa mozione renderebbe più complessa l’operazione di taglio delle alberature di
via Inghilterra. Tanto che l’assessore ai lavori pubblici Fioratti Spallaci in sede di Consiglio,
ha specificato che si stavano
valutando altre possibilità per
salvare gli alberi di via Inghilterra. “Di fatto la mozione inserisce
le alberature di via Inghilterra
come monumentali –ci spiega il
consigliere Tomassetti- e di conseguenza pone più difficoltà al
taglio. Ciò non significa che sia
impossibile. Prendiamo atto
però che l’assessore Fioratti
Spallaci ha dichiarato l’intenzione dell’amministrazione di valutare ipotesi alternative. Vedremo
cosa succederà”.
Foto di G.Compagno
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Il consigliere comunale di “Valore Comune” Vincenzo La Pegna ha chiesto l’accesso agli atti, ci vuole vedere chiaro
APPALTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI AMMINISTRATORE DI RETE
“Chiederò a breve la convocazione di una commissione trasparenza”
di Riccardo Toffoli
e Gianfranco Compagno
“Ho chiesto l’accesso agli atti e chiederò a
breve la convocazione di una commissione trasparenza sull’appalto per il servizio
di amministratore di rete”. E’ quello che
chiede il consigliere comunale di Aprilia
Valore Comune Vincenzo La Pegna che
ha promosso una conferenza stampa sul
tema sabato 15 novembre all’hotel Enea.
“Secondo me c’è stata troppa fretta da
parte dell’ente –spiega- che come consigliere sento il dovere di valutare a fondo
perché questo è il mio mandato e perché
vengono impegnati 40 mila euro di soldi
pubblici. Del resto l’appalto è stato aggiudicato il 31 dicembre 2013, cioè la fine
dell’anno”. Il consigliere ha chiesto tutta
la documentazione in possesso al Comune
in merito ai requisiti previsti dal bando
perché, continua, “dai documenti in mio
possesso, risultano alcune cose che vorrei
mi si chiarissero, come il domicilio fisca-
le e le residenze, la sede legale dove mi
risulta sono arrivate diverse cartelle esattoriali”. Con delibera n.109 del 15 ottobre
2013 la giunta comunale faceva presente
che era necessario “il potenziamento delle
infrastrutture dei canali digitali e dei servizi on-line, l’aumento del livello di automazione delle procedure amministrative,
l’integrazione delle banche dati settoriali”
nonché “avviare nuove iniziative volte a
favorire la riduzione dei flussi cartacei, di
dematerializzazione e la razionalizzazione
della spesa”. E pertanto si dava mandato
alla dottoressa Elena Palumbo, segretario
generale del comune, dirigente del IX settore, staff del segretario generale “di porre
in essere tutti gli atti e le procedure necessarie per individuare un responsabile per
il Supporto informatico - Amministratore
di rete e per la predisposizione del Piano
triennale ICT 2014/2016 verificando dapprima se tale figura è presente all’interno
del Comune e in caso di assenza, di reperire una risorsa (ditta individuale) all’e-
sterno, che abbia specifica competenza in
materia soluzioni ICT, mediante avviso
pubblico curriculare comparativo e progettuale”. Viene quindi, impegnata la
somma di 40 mila euro. L’ipotesi di affidamento interno viene subito scartata.
Con determinazione del 26 novembre
2013 del dirigente Elena Palombo si
approva lo schema di bando, “con procedura aperta comparativa curriculare e progettuale tra gli operatori economici (ditta
individuale), che presentano i necessari
requisiti di comprovata esperienza nel settore e di affidabilità, in quanto particolarmente esperti avendo già svolto per Enti
Pubblici, anche per il mezzo di altre società, prestazioni di servizio professionale
identici o analoghi con esito positivo, i cui
requisiti sono meglio esplicitati nel bando
allegato al presente atto”. La durata è di
un anno, a decorrere dal 15 dicembre
2013. Inoltre si spiega che: “per la complessità della materia e soprattutto per la
specifica preparazione professionale
necessaria per la gestione del sistema
informatico e telematico comunale e per
le competenze previste per l’incarico di
amministratore di rete e consulente informatico, l’Amministrazione Comunale
ritiene di affidare tale servizio a soggetto
esterno all’Ente in quanto al proprio interno, dopo avviso conoscitivo giusto protocollo generale n. 92390 del 11/11/2013 ,
non sono emerse professionalità adeguate
né a livello di studi formativi, né per successive e acquisite specializzazioni”. Il
bando prevede una serie di requisiti,
“pena l’esclusione”, e fissa i criteri per la
valutazione di una commissione appositamente costituita, fino ad un massimo di 60
punti con preferenza per “esperienza professionale” sia come amministratore di
rete sia come docente, esperienza nelle
pubbliche amministrazioni e conoscenza
degli elementi basilari dei linguaggi di
programmazione. Punti venivano asse-
gnati anche in base al progetto presentato,
nonché al voto della laurea il cui possesso
veniva indicato come requisito (la Laurea
in Ingegneria Informatica triennale ovvero specialistica o del vecchio ordinamento
ed aver riportato una votazione non inferiore a 95). Con determinazione 40 del 10
dicembre 2013 il segretario generale procedeva alla nomina della commissione
giudicatrice: il segretario generale appunto, arch. Paolo Ferraro dirigente dell’urbanistica e Francesco Battista dirigente del
settore finanze. Il 12 dicembre si è riunita
la commissione. Con successive missive
del 17 e del 30 dicembre, gli uffici comunali richiedono “di comprovare i requisiti
di ordine speciale e generale laddove non
risultassero presenti agli atti dell’Ente o
non rinvenibili d’ufficio”. Quindi, una
volta consegnati gli atti, il 31 dicembre il
segretario generale procede all’aggiudicazione dell’appalto.
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Non erano collegate alla rete fognante i lavori risalgono agli Anni ‘90
APRILIA - “CADITOIE FINTE IN VIA DEI MILLE”
“L’inconveniente” ha comportato un fermo dei lavori, e un’ulteriore impegno di spesa di 35 mila euro
La polemica sui “Social” ha coinvolto il nostro Giornale, l’assessore ai lavori pubblici e il geometra progettista
di Riccardo Toffoli
i e Gianfranco Compagno
I lavori al parco dei Mille sono
ripresi. Dopo un breve interruzione per una perizia di variante,
la ditta è nuovamente al lavoro.
Il motivo dell’interruzione era
l’assenza delle caditoie. O
meglio come tiene a specificare
l’assessore ai lavori pubblici
Mauro Fioratti Spallacci “le
caditoie erano finte”. “Abbiamo
dovuto fare –continua l’assessore- una perizia di variante perché
la ditta, quando ha iniziato i
lavori, ha notato subito che le
caditoie erano finte. E quindi,
serviva fare le caditoie. Per onestà intellettuale, va anche detto
che abbiamo controllato se ci
fossero le altre e dal controllo è
risultato che è tutto regolare.
Insomma solo le caditoie sul lato
destro di via dei Mille non sono
state fatte. L’impegno di spesa
aggiuntivo è di 35 mila euro. Ma
abbiamo sistemato tutto”. Qualche polemica è sorta sull’articolo precedente, pubblicato nel
numero 20 del 23 ottobre del
nostro quindicinale. Queste critiche sono andate a finire sui
vari “social”, anche noi del
Giornale del Lazio non siamo
stati risparmiati, oltre che l’assessore ai lavori pubblici e al
geometra progettista. Sarebbe
interessante per l’opinione pubblica sapere chi era il progettista,
il direttore dei lavori e l’impresa
appaltatrice
dell’impianto
fognario di via dei Mille. Perché
le caditoie sul lato destro non
sono state realizzate allora? Chi
era il responsabile di quei lavori? L’assessore non parla e non
vuole commentare per non creare ulteriori polemiche. Noi
siamo però, andati a scartabellare le carte nell’ufficio tecnico
del comune e siamo arrivati fino
ed andare avanti con i lavori. E
qui ci fermiamo. Siamo soddisfatti del percorso che abbiamo
svolto finora”. I lavori permettono l’abbattimento del muro di
cinta del parco dei Mille. Idea
che risale alla fine degli anni
’90, quando si cominciò a capire
che un parco chiuso non era vis-
al progetto generale di adeguamento della rete fognante del
centro urbano, datato 5 dicembre
1988, la tavola 2, al 2000, la planimetria porta la firma del progettista architetto Maria Eugenia
Pazienti. Per quanto ci riguarda
approfondiremo, chiedendo gli
atti, poiché gli appunti fattici
hanno stimolato la nostra curiosità. “Noi siamo per i fatti
–riprende Spallacci- non per le
polemiche. Quando ci siamo trovati di fronte al problema, abbiamo cercato una soluzione celere
per poter risolvere il problema
suto dai cittadini. Ci sono voluti
circa 15 anni per realizzare l’intento. Con questo primo intervento, si abbattono circa 110
metri di lunghezza di muro. Si
recuperano 37 posti auto contro
gli attuali 19. Il primo stanziamento prevede 400 mila euro di
fondi comunali che si dividono
metà sul parco e metà su via
Inghilterra. Circa 200 mila euro
sono investiti per il parco dei
Mille riprendendo l’idea originale. Viene abbattuto il muro di
cinta che va dall’ingresso fino a
via Peschiera. Non sarà abbattu-
to nessun albero. All’interno
delle due file di alberi (i platani
sui marciapiedi e la prima fila di
pini) viene realizzato un percorso largo circa 12 metri intervallato con delle aiuole ogivali che
sono di supporto al verde degli
alberi in un sistema innovativo
con asfalto ecologico chiamato
biostrasse che fa respirare il terreno ed è permeabile. La stessa
soluzione dovrebbe essere
assunta per via Peschiera forse
già il prossimo anno se ci saranno i soldi nelle casse comunali.
Foto di Gianfranco Compagno
direttore Bruno Jorillo
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IL GIORNALE DEL LAZIO
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
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Il convegno organizzato dal circolo di SEL “Gino Donè” si è tenuto giovedì 13 novembre nella sala Manzù della biblioteca comunale
“IL RISCHIO AMBIENTALE SUL NOSTRO TERRITORIO”
L’intervento di Gianni Battistuzzi. Aprilia è sopra la media regionale per mortalità dovuta a tumore
Sono intervenuti il senatore Massimo Cervellini, Carmen Porcelli Claudio Pelagallo e Maurizio Marinozzi
di Riccardo Toffoli
Sopra la media regionale per
mortalità dovuta a tumore. Questo è il dato che emerge dal convegno promosso da Sel “il
rischio ambientale sul nostro ter-
ritorio” che si è tenuto il 13
novembre nella sala Manzù
della biblioteca comunale di
Aprilia. L’intervento relativo
alla mortalità è di Gianni Battistuzzi che si è presentato come
semplice cittadino e ha esposto
con delle slide, i risultati di una
sua ricerca in merito. “Sono
andato ad indagare sul sito della
Regione. –ha spiegato Battistuzzi- Ci sono molti dati sulla salute ma del distretto di Aprilia,
Sermoneta, Cori, Rocca Massima e Cisterna. I dati per quanto
riguarda la salute ce ne sono
molti nel web. Da qui è partita la
mia ricerca. Parliamo dei tumo-
ri. La ricerca è di maggio di quest’anno. C’è la sensazione diffusa che la mortalità per tumore
tenda ad aumentare ad Aprilia.
Questa sensazione la avverto
anche io, ma non mi risultano
studi scientifici in merito. Di
certo è stata approvata una delibera del Comune per uno studio
epidemiologico sulle cause di
morte nel territorio per una
spesa di 10 mila euro. I primi
risultati ci sono stati e sono
anche stati pubblicati informalmente. Non è ancora dato sapere
il dato finale ufficiale. Da indiscrezioni risulta confermata questa sensazione. Dai dati ufficiali
della Regione, emerge un quadro del distretto. I dati sono
recenti nel triennio 2010-2012.
Siamo superiori alla media della
Regione Lazio per quanto
riguarda la mortalità per tumore”. Nella presentazione del
convegno, il coordinatore del
circolo di Sel “Gino Donè”
Maurizio Marinozzi ha illustrato
le motivazioni dell’iniziativa
puntualizzando che non vuole
trattarsi dell’ennesima denuncia
sulle violenze cui è sottoposto il
nostro territorio e la nostra salute, ma di un momento da cui far
partire qualcosa di nuovo e di
diverso, con la creazione di una
rete tra varie forze, siano esse
LA DENUNCIA
partiti, associazioni o movimenti, che abbiano a cuore l’argomento per attuare uno scambio
d’informazioni, di iniziative, di
momenti comuni di presenza e
proposta, affinché le energie e le
proposte acquistino maggior
forza e visibilità. Il consigliere
comunale di Sel Carmen Porcelli ha, quindi, chiesto al proprio
partito una maggiore condivisione e sostegno nelle lotte che a
livello territoriale vengono portate avanti, con un maggior flusso di informazioni e azioni
almeno da quelle istituzioni in
cui siamo presenti, come ad
esempio la Regione. A seguire
l’intervento di Claudio Pelagallo
responsabile regionale delle
politiche ambientali di Sel che
spiega come il partito sia sempre
in prima linea nel contrastare le
speculazioni ma che a livello
amministrativo, pur facendo
parte della maggioranza regionale, si conti solo un consigliere
sui cinquantuno totali e come
“A margine dell’iniziativa –spiega il coordinatore del circolo Marinozzi- ci sentiamo in dovere di
denunciare alcuni episodi d’intolleranza e provocatori messi in piedi da un gruppetto. Sin dalla preparazione della sala per l’iniziativa hanno dato luogo a una serie di provocazioni verbali nei nostri
confronti, hanno imbrattato il muro esterno della biblioteca con una scritta offensiva nei confronti
del compagno Marco Furfaro, che avrebbe dovuto intervenire come responsabile nazionale per l’ambiente di Sel e che, purtroppo in quel momento era a letto con la febbre e quindi neanche presente
e, infine durante l’iniziativa dando fuoco ad una nostra bandiera esposta all’esterno della biblioteca.
Questi episodi, ovviamente qualificano chi li fa e non chi li riceve, ma sono, comunque, piccoli
segnali preoccupanti di un clima d’intolleranza che si sta lentamente diffondendo, come evidenziato da avvenimenti sicuramente più gravi come quelli avvenuti a Roma con gli assalti notturni a Tor
Sapienza. Purtroppo il mare dell’ignoranza e della disperazione economica e morale è sempre più
vasto e sempre di più sono coloro che pescano nel torbido approfittando di ciò. Sta a noi vigilare e
non sottovalutare tali episodi come marginali”. Un brutto episodio che la politica tutta dovrebbe condannare nel rispetto di tutte le idee democratiche del paese.
questo dato influisca sui limiti
dell’azione anche nel Consiglio
Regionale e a tal proposito illustrava le novità, in positivo, del
piano casa approvato dalla
regione non nascondendo, però,
neanche i molti limiti dello stesso. Dopo alcuni interventi dei
cittadini presenti al dibattito,
concludeva l’iniziativa l’intervento del Sen. Massimo Cervellini di Sel (vicepresidente della
commissione Lavori pubblici
del Senato) che ribadiva la
necessità, pur in un quadro di
forte sofferenza economica, di
invertire le politiche economiche del paese, di abbandonare la
scelta suicida e devastante delle
grandi opere per sposare la scelta delle mille piccole opere
necessarie per la messa in sicurezza del territorio del recupero
del patrimonio esistente e ribadendo il suo personale impegno
ad essere strumento di informazioni e di azioni per quanto di
sua competenza. Salute. www.
epidemiologia.lazio.it/statosal12/formris.php?q=2&menu=s
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Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Appuntamento sabato 29 novembre presso l’Enea Hotel
ATTUALITÀ IN CARDIOLOGIA
Convegno nazionale curato dal dottor Giancarlo Stazi e dal dottor Marco Giovagnoni
Tradizionale evento della medicina pontina. Novità e consigli per i medici e i pazienti
di Nicola Gilardi
Prenderà il via sabato 29
Novembre il tradizionale convegno annuale Attualità in Cardiologia, organizzato dal dottor
Giancarlo Stazi. L’appuntamento si svolgerà, come di consueto,
presso l’Enea Hotel di via del
Commercio,1 e coinvolgerà
medici sia da Roma che dal territorio pontino, ma anche dalle
maggiori città italiane come
Milano e Pisa. Il tema principale, come sempre, è quello delle
novità in materia di Cardiologia
e di tutte quelle patologie legate
al funzionamento del cuore e
della circolazione del sangue. Il
convegno si pone come un vero
e proprio corso di aggiornamento, con tanto di crediti formativi
per i medici partecipanti, ma che
è aperto a tutti e potrà coinvolgere anche i pazienti. La tecnologia sta facendo enormi passi in
avanti e la medicina deve avere
la capacità di padroneggiare
queste innovazioni per favorire
la cura dei pazienti. Sulle tematiche del convegno, abbiamo
intervistato il curatore del convegno annuale: «Una buona
parte degli ictus che riscontriamo - dice il dottor Giancarlo
Stazi - sono di origine cardioembolica, causata da coaguli del
sangue dovuti dalla fibrillazione
cardiaca. Per evitare questo si
utilizzano gli anticoagulanti.
Oggi sono presenti dei nuovi
medicinali, che sostituiscono i
vecchi, con le stesse caratteristiche, ma che hanno il vantaggio
della non necessità del monitoraggio del livello di coagulazione del sangue. Per evitare la prescrizione di questi coagulanti
esistono degli strumenti che
bloccano il coagulo. Vengono
prevenire queste problematiche
serve intervenire con un’angioplastica». La discussione coinvolgerà anche la diagnostica
coronarica, con un dibattito sulle
due diagnosi principali: scintigrafia o TAC. Si parlerà poi di
nuove tecniche di rivascolariz-
posti dentro l’atrio sinistro del
cuore». Al centro della discussione anche le terapie dei
pazienti diabetici: «In questi casi
non viene tenuta nella giusta
considerazione la vascolarità dice il dottor Stazi -. Non basta
l’insulina, soltanto il 20% dei
pazienti viene curato in maniera
totale. Serve un corollario di
terapie per evitare complicanze
cardiovascolari. Un’altro problema è quello dei piedi, che
possono essere amputate. Per
zazione. Con la cardiochirurgia
mini invasiva e le nuove tecniche emodinamiche che permettono di ottenere enormi vantaggi
e rischi minori per i pazienti. Il
convegno si snoderà attraverso
cinque sessioni che prenderanno
il via dalle ore 9. La prima sessione sarà moderata dai dottori De Blasio e Di Giannantonio
e si focalizzerà su: Anemia nel
cardiopatico: quando eseguire
l’emotrasfusione a cura del dottor C. Ciabatta; Il problema
della tropomina ad alta sostenibilità e dei nuovi markers cardiaci sia nella SCA che nello
scompenso cardiaco del quale si
occuperà il dott. E. Ricottini. Poi
si parlerà di Fibrillazione atriale
e stroke: chiusura dell’auricola
e nuovi farmaci anticoagulanti
con il dott. G. Del Prete. La
seconda sessione sarà moderata dai dottori C. Caccamo e S.
Tonioni e verterà sugli argomenti: Linee Guida del trattamento delle dislipidemie nel
paziente ad alto rischio cardiovascolare: quali statine con il
dottor G. Palombaro; Paziente
diabetico: come trattarlo precocemente per ridurre le complicanze cardiovascolari con il dottor Tuccinardi e la Patologia
degli arti inferiori: il ruolo dell’emodinamista con il dottor
Furgieri.
La terza sessione sarà moderata dai dottori Moderatori
Marchetti e Pelle e tratterà della
Scintigrafia miocardica in associazione con TAC coronarica. Il
dottor Nudi parlerà della scintigrafia miocardica nel paziente
con ridotta funzione ventricolare. I dottori Ciarla e Gelfo, invece, orienteranno la discussione
sullo scompenso cardiaco con il
dottor Romeo che si occuperà di
Terapia Farmacologica, mentre
il dottor Calò della Terapia elettrica. Di Nuove tecnologie in
cardiostimolazione tratteranno
invece i dottori Bongiorni e Zucchelli.
La quarta sessione, dopo il
pranzo, sarà moderata dai
dottori Berardi e Scarlata e si
occuperà di Ventilazione assistita non invasiva e broncoscopia
in medicina generale
con il dottori Luciani. Il dottor
Fedele, invece, modererà la discussione sull’Utilizzo del contrasto in ecocardiografia con il
dottor Giovagnoni. Poi si discuterà di Nuove tecniche di rivascolarizzazione cardiaca, con Il
parere del Cardiochirurgo con il
contributo dei dottori Speziale e
Nasso ed Il parere dell’Emodinamista con i dottori Tomai e
Altamura.
La quinta ed ultima sessione
verrà moderata dai dottori
Stazi e Giovagnoni e tratterà di
Ipertensione: diagnosi e terapia
con il dottor Muscoli; PFO:
chiudere o non chiudere questo è
il dilemma con il dottor Pignalosa e Utilità del controllo remoto
dei dispositivi impiantabili con
il dottor Serra Bellini. L’organizzazione del convegno è stata
affidata alla Congress Line di
Roma, che sarà presente con i
suoi rappresentanti per seguire
le varie fasi dell’evento.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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INIZIATIVA DEL NS. GIORNALE PER I FESTEGGIAMENTI DEL TRENTENNALE DALLA FONDAZIONE
“GRAMIGNA” Vita di un ragazzo in fuga dalla camorra
di Michele Cucuzza e Luigi Di Cicco
Un libro per dimostrare che di camorra si può “Guarire”. Sabato 6 Dicembre all’Enea Hotel di Aprilia con la prezenza degli autori
La presentazione del libro avverà sabato 6 Dicembre alle ore
19,00 all’Hotel Enea di Aprilia
via del Commercio 1 con
ingresso grauito per tutti.
Relatrice la dott.ssa Anna De
Santis
“GRAMIGNA è una storia
straordinaria scritta a quattro
mani, perché solo con Luigi Di
Cicco, la sapienza e la maestria
di Michele Cucuzza si poteva
fare. E’ la storia di un giovane
che arriva da una famiglia di
camorristi, e che vuole per la sua
vita un riscatto. Un riscatto fatto
di legalità e di rispetto delle
regole.
E’ un libro che parte da un’amicizia, quella fra Michele Cucuzza e luigi Di Cicco, nata per caso
durante una crociera. Luigi si era
appena sposato, e di fronte ad un
scritto attraverso la sua vita. Nel
libro la vita del Di Cicco è scritta in maniera semplice, ma efficace. Si rimane rapiti ed incuriositi da questa storia che comincia con Luigi ragazzino e una
famiglia che tutto ha meno che
essere normale. Lui ha sentito il
bisogno di raccontare la sua vita,
anzi l’ha percepito come un
dovere, perché sicuramente altri
ragazzi come lui potrebbero un
giorno raccontare la loro vittoria
sulla camorra.
Luigi nasce in una famiglia in
cui il padre è un boss della
camorra, e sottolinea una grande
vergogna ed imbarazzo ogni
volta che deve tirar fuori questa
appartenenza vissuta come una
colpa. Ma non si ha colpa a
nascere in una di quelle famiglie. Per fortuna la sua famiglia
figli. La mamma di Luigi, piena
di dolore per la sorte del marito,
vuole far crescere suo figlio
nella semplicità, come un bambino normale; anche se visitava
con la madre le carceri di tutta
Italia per andare a trovare il
padre condannato all’ergastolo.
Questo libro rappresenta una
storia unica, forse perché è la
prima volta che viene raccontata
dine verso tutte quelle persone
che non lo hanno mai discriminato, perché era figlio di un
boss, ma che hanno apprezzato
la sua persona e le sue capacità.
Negli anni ottanta novanta quel
nome bastava a raggiungere
tutto quello che Luigi avrebbe
voluto raggiungere senza fatica e
sacrificio. Lui, in qualità di
figlio del boss, già si trovava in
Michele Cucuzza
Luigi Di Cicco
personaggio molto noto come
Michele Cucuzza ha voluto fare
alcune foto, e siccome, Luigi,
era una persona estremamente
simpatica hanno fatto subito
amicizia. Poi, hanno continuato
a frequentarsi e ogni tanto si
vedevano per un pranzo o una
cena. Un giorno Luigi gli dice: ti
devo fare una confessione. Così
gli ha raccontato la sua vita e gli
ha chiesto di aiutarlo a scrivere
la sua storia perché voleva che
servisse da esempio ad altri giovani nelle sue stesse condizioni
o che comunque rischiavano. E’
un bellissimo esempio concreto
è stata brava a farlo uscire da
quell’imbarazzo insegnandogli i
valori della libertà, del rispetto
per la vita e dell’amore verso il
prossimo. Ma soprattutto di farsi
rispettare dagli altri senza incutere quella paura tipica della
camorra, che può portare solo
alla violenza, alla sopraffazione
e alla morte.
In questa famiglia le donne
hanno un ruolo molto importante, a partire dalla mamma di
Luigi. Sono donne forti. Sono
donne che soffrono, ma sono
anche donne che danno un’indicazione di vita pulita ai loro
la camorra. Un’ organizzazione
vissuta e raccontata attraverso
gli occhi di un bambino e poi di
un adolescente. Questa non è
un’inchiesta, non è un’indagine
che racconta i risvolti di una
vicenda, ma sono gli occhi di
Luigi e le sue emozioni a descrivere quello che capita in una storia di camorra. E sono gli occhi
del bambino che aiutano a comprendere al meglio la follia di
questa storia. La follia di vivere
in un sistema che non ha senso,
quando si trova di fronte alle
irruzioni della polizia che perquisisce la sua casa, oppure il
momento in cui lo zio viene
assassinato mentre giocava con i
suoi cugini pensando che quei
botti fossero petardi di chissà
quale festa.
Ora, lui sente dentro di sé una
grande gratitudine verso tutte
quelle persone che lo hanno aiutato sostenuto, capito ed incoraggiato a perseguire una strada
fatta di lealtà e legalità. Gratitu-
una posizione di “alto livello”
all’interno di quel sistema, e
sarebbe stato molto più facile,
per lui, vivere in quella maniera.
Il difficile, invece, è stato proprio fare l’opposto. Il desiderio
di una vita normale, la scelta
della legalità, non è stata una
scelta di tipo ideologica, ma una
scelta estremamente concreta.
Gli insegnamenti della madre,
ma anche quelli del padre che,
nonostante la sua detenzione,
hanno fatto sentire tutto il loro
sostegno a favore di una vita
migliore. Il padre non avrebbe
mai potuto sopportare che il
figlio potesse seguire le sue stesse orme e subire quello che lui
stava subendo: l’ergastolo, o
peggio ancora morire ammazzato. Luigi, però ammette, che
nonostante gli insegnamenti di
onestà e di legalità, ha avuto dei
momenti di debolezza che potevano significare cadere nelle
mani della camorra e della criminalità organizzata: sarebbe
bastato un attimo. Lui, però, ce
l’ha fatta a risollevarsi, e forse
proprio questo è il messaggio
che Luigi vuole dare. Ha fatto
lavori faticosissimi per non
cadere in quella trappola. Si è
sacrificato, e la fatica di trovare
lavoro si contrapponeva alla vita
facile che avrebbe potuto fare:
macchine lussuose, viaggi e
soldi. Invece, no, lui doveva farcela. Doveva capire ed imparare
che si poteva cambiare vita, che
si potevano raggiungere grandi
soddisfazioni anche attraverso le
rinunce di guadagni facili. Il
padre lo mandò a lavorare presso un suo cugino che aveva un
ristorante dicendogli: “inizia a
farti le ossa. Inizia a capire veramente il mondo del lavoro”.
Luigi mano a mano riusciva ad
acquisire il significato di questa
vita, che se anche faticosa era
molto più bella e soddisfacente
di quella che la sua famiglia
stava vivendo.
La testimonianza di Luigi è davvero eccezionale, nel senso che
noi oggi abbiamo bisogno di
questi esempi. Di come si possa
cambiare la propria vita, il proprio destino e di conseguenza
cambiare tutto il resto.
La portata straordinaria di questo messaggio è che Luigi è
riuscito, attraverso le discriminazioni e le rinunce, a raggiungere uno stile di vita appagante e
di tutto rispetto”.
La redazione
IL GIORNALE DEL LAZIO
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20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Grazie alle associazione combattentistiche e d’arma di Aprilia
CELEBRATA LA RICORRENZA DELLA VITTORIA
Assente l’Amministrazione comunale di Aprilia, a cui la legge demanda l’organizzazione
Lo scorso 4 novembre ricorreva il 96° anniversario della fine della prima guerra mondiale (1918)
Nel 1977 è stata resa “festa mobile” la celebrazione fu spostata nella prima domenica di novembre
di Riccardo Toffoli
Ricorrenza del 4 novembre
senza l’amministrazione. Le
associazioni combattentistiche
e d’arma hanno pensato per
domenica 9 novembre di celebrare da sole la ricorrenza delle
forze armate, dell’unità nazionale e della fine della prima
guerra mondiale. Mentre l’amministrazione comunale aderisce alle cerimonie della prefettura a Latina, ad Aprilia le
associazioni si organizzano da
sole per commemorare questo
giorno nell’anno in cui ricorre
il centenario dallo scoppio
della prima guerra mondiale. E
così, senza l’amministrazione
comunale, le associazioni combattentistiche e d’arma hanno
ricordato i caduti nei monumenti sparsi per il centro
domenica 9 novembre.“Siamo
arrivati al 6 novembre –spiega
Benedetto Lacché coordinatore
della manifestazione e delle
associazioni- e non abbiamo
visto nessun manifesto, non
abbiamo visto nessuna chiamata dell’amministrazione. C’è
stato qualche incontro verbale
in vista del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia della
prima guerra mondiale. Il 4
novembre è una delle ricorrenze fondamentali per la città di
Aprilia per ricordare i caduti di
Comunque ci siamo autoconvocati. Abbiamo dei monumenti ufficiali nel territorio di
Aprilia, come associazioni
tutte le guerre. Quest’anno
abbiamo visto un silenzio assoluto. L’amministrazione ha
detto che ha dato mandato ad
una ditta per mettere una corona al monumento ai caduti. Se
il 4 novembre è un giorno
feriale e molti comuni d’Italia
hanno coinvolto le scuole, ad
Aprilia non abbiamo visto
neanche un manifesto. Sui
caduti non va fatta polemica.
abbiamo invitato l’Arma dei
Carabinieri che ha partecipato
con il tenente colonnello
Andrea Mommo e i comandanti delle stazioni di Aprilia
Michele piccione e di Campoverde Pietro Maglione. Mi
scuso a nome delle associazioni con la Guardia di Finanza e
con la Polizia Stradale per il
mancato invito, ma abbiamo
fatto tutto in fretta. Non vole-
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
vamo polemiche. Ci siamo
autoconvocati nella nostra sede
delle associazioni d’arma. La
manifestazione è iniziata alle
ore 10 al monumento degli artiglieri con lettura della preghiera del caduto, deposizione di
una corona, silenzio con un
trombettiere messo a disposizione dell’associazione bersaglieri di Aprilia. Il corteo si è
spostato a piazza dei Bersaglieri, poi al monumento degli
Alpini e abbiamo chiuso la
manifestazione al monumento
dei caduti. Per la prima volta
abbiamo ricordato tutti i monumenti con tutte le associazioni”. Le associazioni che hanno
partecipato sono state: Aeronautica Militare, Associazione
Marinai d’Italia, Finanzieri in
congedo, Alpini, Artiglieri,
Bersaglieri, Combattenti e
Reduci, Orfani e Vedove di
Guerra, Unirr e Croce Rossa
Italiana. Dal canto suo, il sindaco ha riferito in Consiglio
comunale sulla vicenda. Inoltre
in una nota diffusa a mezzo
stampa, l’amministrazione ha
ritenuto di chiarire che il 4
novembre ha deposto corone
d’alloro presso i monumenti ai
caduti presenti in città e ha partecipato alla cerimonia istituzionale a Latina promossa
dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri e per essa dalla
Prefettura. Inoltre ha fatto
sapere che avrebbe partecipato
anche ufficiosamente alla
manifestazione delle associazioni, se fosse stata invitata.
Foto di:
Gianfranco Compagno
pagina 13
di Carmen Porcelli*
“Nel centenario della prima guerra mondiale la città di Aprilia non ricorda
neanche di commemorare i caduti della prima grande guerra mentre non
rinuncia a ridimensionare la portata del 25 aprile, facendone un mero happening di autorità, e a fare della retorica sulla Liberazione introducendo la
giornata della battaglia. Al di la delle differenti opinioni sulle forze armate e la lettura del 4 novembre quale giornata dedicata ad esse, non va
dimenticato che questa ricorrenza rappresenta la giornata dell’unita nazionale, nella quale si ricorda la vittoria italiana ed e una ricorrenza che onoriamo nella costituzione che all’articolo 11 dice: “l’Italia ripudia la guerra
come strumento di offesa alla liberta degli altri popoli ...”. Non si creano
eventi di approfondimento e conoscenza della storia, l’amministrazione
comunale e totalmente latitante in questo campo e ciò spiega come mai un
anno e mezzo la commissione cultura sia stata convocata solo una volta e
cosa ancorché più ridicola, se riletta aggi, per discutere la proposta di una
associazione sui festeggiamenti per la ricorrenza della prima grande guerra. Pur essendo lontana culturalmente e politicamente da certa retorica che
avvolge la ricorrenza del 4 novembre credo che solo dal confronto e dall’ approfondimento della storia si possano bloccare sul nascere razzismi e violenze che imperano in questa società priva di strumenti per decifrare messaggi e contenuti di cui spesso siamo bombardati senza
sapere la loro provenienza”. Il capogruppo di Sel prc e primavera interviene sulla ricorrenza che sarà celebrata questa mattina da 12 associazioni ( cri, aeronautica, bersaglieri, alpini, artiglieri, marina, gdf, polizia in congedo, unirr, combattenti reduci e orfani e vedove di guerra). “ dispiace apprendere che da parte di queste associazioni sia stato manifestato dissenso anche verso l’ opposizione per i festeggiamenti della ricorrenza della prima guerra mondiale ma l’attività del comune su temi storici e culturali non vede il coinvolgimento di tutte le parti
politiche perche non esiste. Questo la dice lunga sull’uso strumentale che chi ci governa fa delle associazioni. Ripeto personalmente sono
aperta a discutere e al confronto fuori da retoriche antidemocratiche, antipacifiste e revisioniste ma molto critica sulla latitanza della amministrazione sui temi storici e culturali se non finalizzati a questioni di sostanza diversa da quella intellettuale come nel caso di Menotti Garibaldi”.
*Consigliera comunale (SEL)
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20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Contro l’ordinanza emessa dal dirigente della Polizia locale che stabilisce il senso unico
APRILIA - COMMERCIANTI, ARTIGIANI E RESIDENTI
DI VIA MEUCCI DI NUOVO SUL PIEDE DI GUERRA
Raccolta di firme contro l’ordinanza. I firmatari: «Provvedimento non razionale. Manovre quasi impossibili»
di Nicola Gilardi
e Gianfranco compagno
Il Dirigente VII Settore Polizia
Locale e Protezione Civile Dott.
Massimo Marini ORDINA:“In
via Antonio Meucci, la circolazione è disposta a senso unico di
marcia, da via Carroceto a via
Piave”. “Acquisite le numerose
istanze (quante sono? Ndr) presentate dai residenti, nonché dal
Comitato di Quartiere “ Aprilia
Centro” (ma chi sono i firmatri?ndr, relativamente ad una
diversa regolamentazione della
circolazione veicolare in via
Antonio Meucci, al fine di permettere una maggiore sicurezza
riguardo alla viabilità veicolare
e pedonale”. L’Amministrazione
al contrario se ne infischia delle
istanze del titolari di attività produttive e dei residenti che a suo
tempo presentarono una petizione contraria. Ma i residenti, i
commercianti e gli artigiani
della via non ci stanno e organizzano una nuova petizione per
ripristinare il doppio senso di
marcia. In 45, tra residenti, commercianti e professionisti, hanno
deciso di sottoscrivere una petizione nei confronti del Sindaco,
Antonio Terra, e del Capo della
Polizia Locale, Massimo Marini,
per chiedere la revoca dell’ordinanza n. 326 del 3 novembre
2014. Il documento potocollato
in data 14 novembre 2014 recita:
«Mesi or sono, a seguito della
pubblicazione di alcuni volantini
da parte del Comitato di Quartiere Aprilia Centro, che preannunciavano l’ordinanza di cui
sopra, molti residenti e/o titolari
di attività commerciali e professionali site in via A. Meucci,
circa 45 persone, protocollavano
alle S.V. una mozione/richiesta
di soprassedere dall’adottare un
provvedimento non giustificato
né condiviso e pianificato». A
far discutere, infatti, erano proprio i volantini del comitato di
quartiere, che anticipando qualsiasi provvedimento dell’amministrazione, annunciava gli
imminenti cambiamenti. Modifiche che creano molti disagi
sulla via, sia per quanto riguarda
i mezzi adibiti alla raccolta differenziata dei rifiuti, sia per i
mezzi che si occupano dello scarico merci per gli esercizi commerciali. «A parere degli scriventi - si legge nel documento il provvedimento non è razionale poiché il senso unico istaurato
è il medesimo già in vigore per
la parallela via Marconi. Il senso
unico così instaurato obbliga
tutti i veicoli, compresi gli autocarri, a girare obbligatoriamente
a destra in via Piave. Tale incrocio è stretto a 90 gradi il che
rende quasi impossibili le manovre». Secondo il comune, come
si legge nell’ordinanza, il provvedimento sarebbe stato preso in
virtù di «numerose istanze dei
residenti, nonché del Comitato
di Quartiere», ma dalla petizione
emerge che altrettanti cittadini
ne sono contrari. Proprio per
questo i firmatari della mozione
hanno chiesto copia delle
«numerose istanze» mosse dai
residenti, per verificarle. Quello
che emerge e la mancanza di
collaborazione tra cittadini e
amministrazione su temi che
coinvolgono fortemente i residenti. Quello che hanno lamentato i firmatari della petizione,
infatti, è la mancata interazione
con l’amministrazione. Prendere
decisioni, si può facilmente
comprendere, può far storcere il
naso a qualcuno, ma bisogna
tenere conto chi, quelle decisioni, le subisce o ne viene influenzato.
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A causa della collocazione cantiere per la ristrutturazione del Palazzo di Vetro
I COMMERCIANTI DEL CENTRO COMMERCIALE
DI VIA DE GASPERI SI SENTONO DANNEGGIATI
Dureranno 270 giorni, salvo imprevisti termineranno il 15 giugno 2015
di Luigi Cirillo
Sono iniziati lo scorso 22 settembre i lavori per la ristrutturazione ed efficientamento
energetico del “Palazzo di
Vetro” di via dei Bersaglieri,
sede decentrata del comune di
Aprilia, da dove hanno traslocato gli uffici comunali tra i
quali quello dedicato all’edilizia già pienamente operativo,
così come tutti gli altri, come
abbiamo raccontato nell’articolo della scorsa uscita del
nostro giornali, ne i locali
adiacenti dove ha sede l’ufficio tributi. I locali furono presi
in affitto con delibera di giunta
545 del 16 dicembre 2003
(giunta Meddi) al piano terra e
parte al primo piano e non
furono mai utilizzati, se non in
piccola parte dall’ufficio tribu-
lavoro. I lavori appaltati al
“Consorzio Artigiani Romagnolo” di Rimini e costati più
di 1 milione e mezzo di euro
stanno però già creando non
pochi disagi all’area circostante. In particolar modo i lavori
stanno interessando un’area di
ti dal 31 maggio 2010. Sulla
vicenda è scattata l’indagine
della Corte dei Conti. L’amministrazione Terra ha inteso
sanare il pregresso e ha iniziato a trasferire gli uffici comunali nei nuovi locali. Con delibera 64 del 9 agosto 2013 si
prevedeva il temporaneo trasferimento mentre la determina 219 del 4 agosto 2014 prevede l’impegno di 47 mila 458
euro per il trasloco degli arredi
alla ditta che si è aggiudicata il
Piazza dei Bersaglieri
a ridosso del centro commerciale di via De Gasperi., le cui
attività hanno anche l’accesso
sulla piazza citata, ricompresa
tra via Giustiniano confinante
con il lato Nord del Palazzo di
Vetro. A protestare sono stati
proprio diversi commercianti
di via De Gasperi che hanno
gli ingressi sul parcheggio e
che si sono ritrovati fortemente danneggiati da questi lavori.
Dagli stessi commercianti
siamo stati chiamati per un
sopralluogo sul cantiere nella
mattinata del 12 novembre, per
dar voce soprattutto alla loro
protesta vedendosi su per giù il
20% della clientela in meno,
che in tempi come questi fanno
tanta differenza. La preoccu-
pazione nasce soprattutto per
la durata dei lavori per i quali,
salvo diverse disposizioni, è
prevista per il prossimo 19 giugno 2015. Ciò che chiedono i
commercianti interessati è una
riduzione del cantiere volta a
uno svolgimento dell’attività
che possa trovarsi in armonia
con le esigenze di tutti, sicuramente dei clienti prima di
tutto.
Foto di
Gianfranco Compagno
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I NOSTRI LETTORI CI SCRIVONO
SEGNALATELO A NOI
Al “Parco dei Pupazzi” festeggiano Halloween, poi lasciano rifiuti sparsi
La sera del 31-10-2014, sul
prato tra via Pergolesi e via
Toscanini (davanti al pallone
tensostatico), si è svolta una
simpatica festa di Halloween.
Grappa, caldarroste, barbecue allegro e fumante, zucche intagliate con dentro candele posizionate su cassette
di legno, macchine parcheggiate direttamente nel prato
… davvero ben organizzata!
Infatti nel pomeriggio un
camion aveva scaricato, sempre sul prato, anche panche
di legno e tavoli e dunque la
sera un discreto gruppo di
persone ha potuto comodamente brindare e chiacchierare in allegria. Insomma
proprio una bella festa per i
partecipanti! Già, ma chi
erano i partecipanti? E perché erano lì? Questo è quello
che mi piacerebbe sapere dai
nostri amministratori. Questo
prato è privato o è pubblico?
Se è pubblico non so se si
possano fare feste di pochi
intimi, parcheggiare nel
prato, accendere barbecue e
usarlo come il cortile di casa
propria. Così il giorno dopo
c’erano avanzi di zucca frantumata, cassette di legno
rotte abbandonate e fram-
menti di vetro di
bottiglie che qualche
anima buona ha raccolto (perché in quel prato ci
vanno anche bambini a giocare e cani). Tra l’altro, sempre su questo prato, anni fa
sono stati interrati pezzi di
eternit che sono ancora lì
sotto, mentre sopra bambini,
adulti e cani ci passeggiano
tranquillamente.
Inoltre,
qualche mese fa,
sono stati posizionati su suddetto
prato dei pupazzi
di cartapesta di
qualche ex carnevale. Anche su
questo mi piacerebbe sapere dai
nostri amministratori il criterio e la
finalità con cui
sono stati appoggiati lì, a
casaccio. Tali pupazzi, già
spettrali e discutibili di per
sé, si stanno sgretolando con
effetti estetici malinconici
nonché avanzi svolazzanti
sul terreno. Questo spazio
insomma di chi è? Quale
destinazione ha? Quando
sarà fatta la bonifica dall’eternit? Chi può usarlo e
come? Si avvicina il mio
compleanno, posso organizzarci sopra una bella festicciola? Metterei solo un paio
di bei gazebi, una ventina di
sedie e 4 tavoli e poi, magari,
un po’ di bella musica ….
Lettera Firmata Foto scattate
1.11.2014 intorno alle ore 11.00
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Aprilia, l’assessore Marchitti risponde alle critiche dei commercianti
di Riccardo Toffoli
“Le fioriere poste sulle vie del
centro sono per ora 50. Sono un
regalo per la collaborazione con
il mercato dei fiori e sono solo
l’inizio di un percorso per la
riqualificazione del centro. La
giunta ha acquistato 250 fioriere
che devono ancora essere installate”. Così parla l’assessore alle
attività produttive Vittorio Marchitti in una lunga intervista rilasciata a Il Giornale del Lazio e a
Radio Lazio Sud nella quale si
toccano tutti i punti più “scottanti” dell’assessorato, a partire
dalla polemica con i commercianti del centro urbano che si
sono sentiti “abbandonati” dall’amministrazione, dal polo artigianale, al mercatino di Natale
che forse per la prima volta quest’anno venderà prodotti interamente natalizi e per finire col
marchio Aprilia.
Assessore, i commercianti del
centro hanno lamentato la
poca presenza dell’amministrazione nell’arredo urbano.
Ultimo caso, le fioriere poste
nelle vie del centro appaiono
decontestualizzate.
“Vorrei chiarire alcuni aspetti in
merito alle polemiche di questi
giorni. Innanzitutto l’arredo
urbano non è di pertinenza del
mio assessorato, ma dei lavori
pubblici. Poi va chiarito anche
un altro aspetto. Ho avuto un
primo incontro con i commercianti del centro per ascoltare le
loro richieste. In quell’occasione
non ho assolutamente fatto promesse. I commercianti mi hanno
sottoposto una serie di problematiche quali l’illuminazione,
l’arredo urbano e i parcheggi che
quest’amministrazione ha tenuto
conto in sede di programmazione. Questo è un altro punto che
va chiarito. Una buona amministrazione programma gli interventi. La programmazione
richiede del tempo”.
Certo però, dopo tutte queste
richieste sono apparse le “fioriere”. Insomma dalla luna, i
commercianti si sono trovati di
fronte ad un granello di sabbia.
“Guardi le fioriere del centro
sono nate da una collaborazione
tra l’amministrazione e il mercato dei fiori. Sono l’inizio di un
percorso. Queste 50 sono state
donate alla città dal mercato dei
fiori. L’amministrazione ha
comprato 250 fioriere che devono essere installate e che andranno ad abbellire tutte le vie principali. Il lavoro si giudica alla
fine”.
Le pongo una domanda che ci
hanno rivolto alcuni cittadini.
Chi annaffia queste fioriere?
Sono tante, il personale non
c’è e si rischia lo stato di
abbandono.
“Con i commercianti avevamo
definito una collaborazione. Noi
collocavamo le fioriere e i commercianti avrebbero pensato a
mantenerle. Quindi ad innaffiar-
le. E’ una collaborazione per la
città e per il centro cittadino”.
Insomma i commercianti
hanno chiesto illuminazione,
parcheggi e arredo. Cosa state
facendo per rispondere a queste richieste?
“Come amministrazione crediamo che la programmazione sia
l’unica arma che ci permette di
fare le cose giuste e durature.
Quindi il lavoro sarà a step.
Entro sei mesi verrà predisposto
un piano per l’illuminazione
pubblica del centro che accontenti le richieste dei commercianti per delle vie più luminose.
Per quanto riguarda le alberature, giovedì abbiamo approvato
un bando di gara per l’individuazione di una ditta che faccia i
lavori. Almeno quelli che non
riesce a svolgere la Multiservizi”.
Si tratta degli alberi più alti.
Cosa manca alla Multiservizi?
La scala mobile?
“Sì. Mancano le attrezzature per
alcuni tipi di alberature”.
Diceva quindi delle richieste
dei commercianti. Tra queste
c’è anche la pedonalizzazione
della piazza?
“Su questo stiamo lavorando
molto. E per questo serve una
programmazione seria che stiamo portando avanti. L’obiettivo
è facilitare la passeggiata lungo
le vie del centro”.
Un po’ come a Latina. Però da
noi, in piazza ci sono le banche. Perché un cittadino
dovrebbe passeggiare davanti
alle banche?
“Guardi, noi iniziamo da piazza
Marconi. Parallelamente stiamo
cercando delle soluzioni che
permettano di creare un’isola
pedonale sulla piazza. Ci rendiamo conto che la piazza così
com’è non è funzionante. Per
questo abbiamo pensato a ridisegnarla, nei limiti delle nostre
possibilità e delle nostre competenze. Quindi ci limiteremo a
renderla funzionale, godibile e
accessibile. Oggi la piazza è
fatta di scalini e dislivelli che
non consentono un godimento
pieno. Questo sarà modificato.
Inoltre per creare la pedonalizzazione della piazza, bisogna
avere il presupposto indispensabile del parcheggio. Stiamo
lavorando anche su questa possibilità. I lavori a via dei Mille
consentiranno di recuperare
parecchi parcheggi. Una soluzione del genere vorremo appli-
carla anche allo spazio vuoto del
Cral. Pensiamo a cose che si
possono raggiungere con i nostri
mezzi”.
Quindi niente parcheggio sotterraneo a piazza Roma?
“Magari ci fosse un imprenditore disposto ad investire in questo
senso, o anche con un parcheggio a multilivello! Purtroppo
dobbiamo essere realisti”.
Lei ha promosso un marchio
Aprilia per valorizzare la produzione locale. Ci spiega qual
è lo scopo. Ci piacerebbe sapere se il marchio potrà essere
usato sui prodotti agricoli e
artigianali.
“Si tratta di un percorso di sapori legati alla memoria storica del
territorio. Il marchio è “Aprilia
in Latium”. Il primo step sarà
quello di mettere in rete aziende
e operatori culturali per dei percorsi comuni, anche coinvolgendo realtà limitrofe. Per ora ci
sono 30 aderenti al marchio. Noi
abbiamo produzioni di qualità
che non sono garantite da marchi, parlo ad esempio del tartufo,
dell’olio e del vino. Con questo
progetto andiamo a mettere in
rete e a inserire la produzione
nella memoria del nostro territorio di modo da attirare qui anche
il turismo. Un capitolo riguarda
le attività manifatturiere e artigianali che potranno raccontare
la loro azienda e la loro produzione. Sì, il marchio potrà anche
essere utilizzato sul prodotto”.
Lei ha parlato degli artigiani
che potranno raccontare la
loro azienda. Però gli artigiani
ora operano in un polo che
cresce a rilento. Manca ancora
l’elettricità e il telefono. Cosa
può fare l’amministrazione
comunale per questi artigiani
che hanno investito su Aprilia
e che ora soffrono l’assenza dei
servizi anche i più elementari?
“Ho ascoltato tutte le categorie
quindi anche gli operatori del
polo artigianale. Ci accomuna la
battaglia contro la variante Asi
che va a trasformare ancora ettari di terreno agricolo in industriale quando l’attuale situazione economica non consente
nuovo mercato. Sarebbe quindi
opportuno riqualificare le aree
industriali già esistenti prima di
crearne altre. Noi abbiamo un
progetto in merito che lega le
attività produttive all’urbanistica
e cioè l’industria a cubatura
zero. Che significa. Significa
che le nuove imprese andranno a
riqualificare i siti dismessi ad
esempio, senza creare nuove
aree industriali. Questo intervento riqualificherà le aree esistenti
e sarà congiunto all’attività dell’amministrazione che, per le
sue competenze, metterà a disposizione risorse per le strade e
per la pulizia. Così abbiamo
fatto anche con il consorzio
degli artigiani”.
Si sta avvicinando il Natale.
Ad Aprilia è sempre mancato
un vero e proprio mercatino di
Natale. Quest’anno si farà?
“Ci stiamo riunendo per definire
il programma del Natale apriliano. Credo che quest’anno i cittadini di Aprilia potranno trovare
un mercatino di Natale con prodotti esclusivamente natalizi”.
ne nel proprio Istituto, ed ha
fornito il proprio contributo
per disegnare la Palestra
Innovativa della Rete nazionale e per formularne i principi basilari.
In tal modo, l’IC Matteotti di
Aprilia ha dimostrato di esse-
re una scuola con un’offerta
formativa all’avanguardia.
Il contributo video realizzato
dall’IC Matteotti in occasione dell’evento è visibile sul
sito www. innovationgym.
org/rete-delle-palestre/.
L’IC MATTEOTTI DI APRILIA NELLA RETE
NAZIONALE DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Il 10/11/2014 l’IC Matteotti
di Aprilia ha partecipato
all’incontro nazionale promosso dal MIUR, in collaborazione con la Fondazione
Mondo Digitale, finalizzato
alla costituzione della Rete
Nazionale delle Palestre dell’Innovazione.
La Palestra dell’Innovazione,
rivolta al mondo scolastico
(Presidi, Insegnanti, Studenti, Famiglie, Personale Tecnico-Amministrativo) è un
luogo fisico e virtuale
(Phyrtual) in cui si pratica
autoconsapevolezza, creatività, imprenditorialità e innovazione tecnologica, sociale,
civica e personale. Si tratta di
spazi evolutivi e configurabi-
li rispetto alle diverse realtà
scolastiche.
La Palestra utilizza tutte le
forme di apprendimento più
avanzate: dalla fabbricazione
digitale alla realtà immersiva
e virtuale, dall’autoconsapevolezza al problem solving.
Sperimentazione e creatività
sono elementi fondamentali
nella realizzazione di una
Palestra Virtuale. Durante la
giornata di lavoro l’IC Matteotti ha presentato un progetto per la costituzione di
una Palestra dell’Innovazio-
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Sabato 29 novembre i volontari saranno presenti nei supermercati di Aprilia e Ardea
GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE
Generi preferiti a lunga conservazione: olio, omogeneizzati, prodotti per l’infanzia,
tonno e carne in scatola, pelati e legumi
di Salvatore Saraniti*
Per il diciottesimo anno la
Fondazione Banco Alimentare onlus , organizza in tutta
Italia la Giornata della Colletta Alimentare. Sabato 29
novembre più di 135.000
volontari della Fondazione
Banco Alimentare Onlus, in
oltre 11.000 supermercati,
inviteranno a donare alimenti a
lunga conservazione che verranno distribuiti a più di 8.898
strutture caritative (mense
per i poveri, comunità per
minori, banchi di solidarietà,
centri d’accoglienza, ecc.) che
aiutano 1.950.000 persone
povere. In Italia sono ormai
6.000.000 le persone che soffrono di povertà alimentare.
La Giornata Nazionale della
Colletta Alimentare è uno
degli appuntamenti della campagna “Emergenza Alimentare Italia” iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi
promossa dalla Fondazione
Banco Alimentare Onlus.
Nelle città di Aprilia e Ardea
circa 450 volontari, appartenenti a 29 Organizzazioni di
volontariato , all’ingresso di
quasi tutti i supermercati
della zona inviteranno a donare prodotti a lunga conservazione: olio, omogeneizzati,
prodotti per l’infanzia, tonno
e carne in scatola, pelati e
legumi. Già lo scorso anno
nella nostra città sono stati
raccolti piu’ di 16 tonnellate
di viveri alimentari, davanti ai
vari supermercati, e ridistribuiti a più di 6.000 persone in
stato di bisogno tramite le 14
associazioni non profit, convenzionate col Banco Alimentare, che operano nella
zona .
I generi alimentari raccolti,
inscatolati per tipologia,
immagazzinati ad Aprilia,
saranno distribuiti prima di
Natale agli enti/associazioni
che operano nella diocesi in
aiuto ai più bisognosi.
Cos’è il Banco Alimentare? Il
primo Banco Alimentare nasce
a Phoenix in Arizona da un’intuizione di John Van Hengel:
raccogliere dai ristoranti il surplus di cibo avanzato alla fine
della giornata per donarlo ai
poveri della sua città. Oggi il
Banco Alimentare è presente
negli Stati Uniti, in Canada ed
in diversi stati europei tanto
che nel 1985 si è costituita a
Parigi la Federazione Europea
dei Banchi Alimentari. La
Fondazione Banco Alimentare in Italia. In Italia ha origine
nel 1989 grazie a Danilo Fossati, Presidente della Star, e a
Monsignor Luigi Giussani.
Entrambi, per vie diverse, avevano conosciuto l’esperienza
del Banco Alimentare in Spagna. La Fondazione Banco
Alimentare ha lo scopo di raccogliere, nell’arco di tutto
l’anno, le eccedenze di produzioni agricole e dell’industria
alimentare e di redistribuire il
tutto ad Enti che prestano aiuto
ai poveri e bisognosi italiani.
Le ragioni di fondo di questo
gesto di carità sono descritte
nel testo delle “dieci righe”,
pensate per favorire un dialogo
con tutti coloro che a vario
titolo partecipano alla GNCA:
«Vi invito a fare posto nel
vostro cuore a questa urgenza,
rispettando questo diritto dato
da Dio a tutti di poter avere
accesso ad una alimentazione
adeguata. Condividiamo quel
che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad
affrontare numerosi ostacoli
per soddisfare un bisogno così
primario. Invito tutti noi a
smettere di pensare che le
nostre azioni quotidiane non
abbiano un impatto sulle vite
di chi la fame la soffre sulla
propria pelle». Papa Francesco Questo importante evento,
che gode dell’Alto Patronato
della
Presidenza
della
Repubblica e del Patrocinio
del Segretariato Sociale della
Rai, é reso possibile grazie
alla collaborazione dell’Esercito Italiano e alla partecipazione di decine di migliaia di
volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, alla
Società San Vincenzo De
Paoli e alla C.d. Opere Sociali. Inoltre
mercoledi 26
novembre ore 18 , presso il
salone del Don Milani ,via
Trieste 19, vi sarà un convegno
dal titolo
“La
Colletta:ponte tra l’emergenza umana e la condivisione solidale” . Interverrà il
Presidente del Banco Alimentare del Lazio Giampaolo
Scoppa e l’Assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli.
Foto archivio G.Compagno
*Responsabile Banco Alimentare del Lazio città di
Aprilia e Ardea
cell.3288157872
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Per evitare la ressa di lunedì 3 novembre scorso
I CONSIGLI DI POSTEITALIANE PER ALLEGGERIRE
LE FILE DEL PRIMO DEL MESE
Invita i pensionati di Aprilia a privilegiare la fascia pomeridiana
o una giornata diversa da quella del primo giorno di riscossione
A cura di Posteitaliane*
Ogni mese nei tre uffici postali
di Aprilia vengono pagate 4.215
pensioni. Di queste soltanto 265
(6%) non sono accreditate e possono quindi essere riscosse
esclusivamente in contanti allo
sportello mentre 3.950 (94%)
sono accreditate su Libretto di
Risparmio (2600, il 65%) o su
Conto BancoPosta (1350, il
35%). Entrando nel dettaglio,
nell’ufficio postale di Aprilia
Centro (via dei Lauri) viene
riscosso allo sportello circa l’8%
delle pensioni (240), mentre il
92% (3.300, il 92%) viene
accreditato su Libretto di
Risparmio (2.250, il 68%) e
Conto BancoPosta (1.050, il
32%). Sostanzialmente identiche le percentuali della sede di
Aprilia 2 (via Goito), dove sono
solamente 4 su 55 (8%) le pensioni pagate in contanti contro le
51 (92%) accreditate su Libretto
(31, il 60%) oppure Conto BancoPosta (20, il 40%). Nell’ufficio postale di Aprilia 1 (via Lussemburgo) infine, sono 20 le
pensioni pagate a sportello (3%)
e 600 quelle accreditate su
Libretto (330, il 55%) o Conto
BancoPosta (270, il 45%). Nonostante la situazione descritta e
le conseguenti possibilità alternative di riscossione del rateo
pensionistico, negli uffici postali
di Aprilia ogni inizio mese, in
concomitanza con il pagamento
delle pensioni, si registra un’affluenza di clientela superiore
alla media, con un fisiologico
dilatamento dei tempi di attesa.
Nell’arco del 2014 i tempi di
attesa medi registrati nei due
uffici postali di Aprilia, dotati di
gestore delle attese (Aprilia
Centro e Aprilia 1), rientrano
pienamente negli standard di
qualità aziendali previsti, atte-
Aprilia 1. In questo caso, si nota
che nella fascia che va dall’apertura degli uffici postali alle ore
15.30 i clienti serviti sono stati
circa 65mila, per cui 11mila al
mese ovvero 400 al giorno.
Nella fascia successiva, dalle ore
15.30 alla chiusura invece, i
clienti serviti sono stati 29mila,
standosi intorno ai 20’. Se però
si analizzano i dati divisi per
periodi del mese, si nota come il
“peso” dei giorni di pagamento
delle pensioni diventi determinante. Si passa infatti dai 32’ di
tempo medio di attesa giornaliero - calcolato prendendo in considerazione i primi sei giorni del
mese - ai 18’ giornalieri risultanti dall’attesa media dei
restanti giorni. E’ interessante
inoltre analizzare la distribuzione del numero dei clienti serviti
negli ultimi 6 mesi all’interno
della singola giornata negli uffici postali di Aprilia Centro e
circa 5mila al mese e 185 al
giorno. Da quanto sinora esposto è quindi evidente che una
modalità diversa di fruizione
degli uffici postali potrebbe già
di per se contribuire alla riduzione dei tempi di attesa.
Per questo motivo Poste Italiane,
da sempre attenta alle esigenze e
ai bisogni dei suoi clienti rinnova l’invito ai pensionati di Aprilia che non ne abbiano una stretta necessità, a recarsi a riscuotere il loro rateo in una giornata
diversa da quella del primo giorno del mese o comunque, qualora non fosse possibile, a privile-
giare la fascia pomeridiana.
In alternativa è comunque
possibile usufruire dei vantaggi dei prodotti che Poste
Italiane mette a disposizione
dei pensionati, come ad esempio
il Libretto di Risparmio Postale
e i conti BancoPosta i quali,
come abbiamo evidenziato in
precedenza, consentono una
serie di soluzioni diverse alla
riscossione del contante a sportello. Il Libretto di Risparmio
Postale ad esempio, è completamente gratuito e consente di
ricevere l’accredito della propria
pensione già dal primo giorno
lavorativo del mese. Inoltre,
associando al proprio Libretto
Postale una Carta Libretto (ad
Aprilia sono già 5.700 quelle
attive), è possibile prelevare il
contante da tutti gli ATM Postamat presenti in città e su tutto il
territorio nazionale, anche di
domenica o nei giorni festivi
senza la necessità di recarsi
all’ufficio postale. È importante
sottolineare che anche l’utilizzo
della Carta Libretto all’interno
dell’ufficio postale semplifica e
velocizza l’operazione allo sportello: presentando la carta allo
sportello infatti, anche senza
avere con sé il Libretto, non è
più necessario compilare il
modello previsto per il prelevamento consentendo di ridurre i
tempi di esecuzione dell’operazione sia per il pensionato, sia
per l’addetto allo sportello con
un sensibile abbattimento dei
tempi di attesa e un conseguente
miglioramento complessivo del
servizio offerto alla clientela.
Ogni titolare della carta può prelevare fino a 600 euro al giorno
per un massimo di 2.500 euro
mensili dagli sportelli Atm
Postamat; mentre per i prelievi
dall’ufficio postale non esistono
limiti se non quelli della disponibilità sul Libretto. I pensionati con accredito della pensione
sul Libretto titolari di Carta
Libretto Postale usufruiscono
inoltre di un plafond assicurativo di 700 euro a copertura dei
rischi per eventuale furto, rapina
o scippo dopo aver ritirato denaro negli uffici postali o dallo
sportello Postamat. Stesse considerazioni per tutti coloro che
hanno l’accredito sul conto BancoPosta. Inoltre, sia il Libretto
sia il Conto, possono essere considerati, oltre che degli strumenti di risparmio, anche delle ottime opportunità di investimento
per i piccoli risparmiatori. Ad
esempio il Libretto Smart, disponibile per i nuovi sottoscrittori oppure convertendo un Libretto ordinario, che garantisce una
serie di servizi on-line esclusivi
e un maggiore rendimento, pari
all’1,75%, sino al 30 giugno
2015.
*Servizi di Comunicazione Territoriale Lazio Abruzzo e Sardegna
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Rassegna di musica Sacra
La rassegna promossa dal ns. giornale nella ricorrenza del 30° della fondazione
Prossimo appuntamento Venerdi 21 Novembre a Nettuno “Chiesa Santa Maria Goretti”
Grande successo per il primo appuntamento della rassegna di musica sacra
promossa per il 30esimo anniversario de
Il Giornale del Lazio. “Un bellissimo
concerto, complimenti ai musicisti che
inviteremo all’anniversario del viaggio di
Innocenzo XII”-ha detto Don Francesco
Trani, il parroco di San Pio e Antonio di
Anzio dove sabato 15 novembre a partire
dalle 19, si è tenuto il primo concerto
della rassegna di musica sacra. Il prossimo appuntamento venerdì 21 novembre
alle ore 19 presso il santuario di Nettuno
che ospita i resti del corpo di Santa Maria
Goretti. Davanti all’altare maggiore con
dietro la bellissima ottocentesca pala di
De Rossi raffigurante la visione di Pio V,
i protagonisti del concerto:Emanuela
Della Torre (mezzosoprano), Claudio
Di Lelio (violino) e Riccardo Toffoli
(pianoforte) hanno eseguito un programma particolare, tra brani conosciuti al
grande pubblico e nuove scoperte. Un
repertorio che, come ha sottolineato il
parroco, aveva il sapore del rinnovamento francescano che, grazie soprattutto a
Rimanda idealmente alla ben più nota
vittoria della Lega Cristiana che sconfisse a Lepanto nel 1571 la flotta turca. La
benedizione di quell’impresa venne concessa da Pio V, raffigurato appunto nella
bellissima pala di De Rossi mentre riceve
dall’Arcangelo Michele la visione della
vittoria cristiana su quella turca. L’oratorio narra la storia biblica di Juditha, giovane vedova ebrea, che dopo aver sedotto il generale assiro Holoferne giunto per
occupare Betulia, lo decapita nel sonno.
A presentare il concerto, lo speaker
Marco Spadoni. Alla rassegna collaborano varie associazioni: Cst, Pianeta Musica e Kammermusik. Vasto il programma
che è passato dalle splendide pagine
dello Stabat Mater di Pergolesi, al domine deus di Vivaldi dal Gloria. Denso di
pathos il violino solista nell’overture Le
Deluge, oratorio sacro di Saint-Saens
scritto nel 1875 in francese su libretto
“Poeme Biblique” di Louis Gallet e basato sulla storia biblica di Noè e del diluvio
universale. Il preludio è composto per
violino solo ed orchestra. E’ diviso in due
Nettuno Chiesa
Santa Maria Goretti
Daniele Querini, Daniela Ettorre, Roberto Berti
Emanuela Della Torre, Claudio Di Lelio, Riccardo Toffoli durante
il concerto di Anzio del 15 Novembre nella chiesa S. Pio e Antonio
papa Francesco, sta ormai contagiando la
società odierna. Omaggio anche alla pala
di De Rossi. Tra i brani presentati infatti,
l’aria di Abra tratta dall’oratorio sacro
Juditha Triumphans. Fu composto da
Vivaldi nel 1716 per celebrare la vittoria
della Repubblica di Venezia contro i turchi nella difesa dell’isola di Corfù.
parti: nella prima parte viene descritto
musicalmente il temporale. Le note gravi
e forti come tuoni e lampi culminano in
una “fuga” che imita l’infittirsi delle
nubi. La seconda parte è ariosa, in mi
maggiore, simboleggia la nuova pace di
Dio con l’uomo, con l’arcobaleno e l’arrivo della luce e del sereno. La seconda
parte del concerto ha visto protagonista
San Francesco d’Assisi e il suo messaggio di costruttore di pace e di povertà.
Dalle laudi del cantico delle creature, è
stata eseguita la Laude VI dell’oratorio di
Suter per contralto solista. Pagina densa
di colori, di sfumature, di tempi e di
sonorità che rimanda ai colori della terra
e ai profumi dei fiori, osannati da San
Francesco. A seguire quindi, un medley
delle musiche per il film di Zeffirelli Fratello Sole e Sorella Luna ha ripercorso le
tappe principali della vita del santo, da
preghiera semplice di cui quest’anno (ha
ricordato il parroco) ricorrono i 100 anni
della scoperta, all’incontro con Chiara,
all’udienza papale con la quale Innocenzo III approva la regola e Lullaby la
ninna nanna per la morte del Santo. Ha
concluso il concerto il brano “Alto e glorioso Dio” di Frisina, ispirato alla pre-
ghiera davanti al crocifisso di San
Damiano che è il più antico degli scritti
di San Francesco. La storia racconta che
1205 il santo si rifugiò nella chiesetta
diroccata di San Damiano presso Assisi e
sentì parlare il crocifisso che gli disse tre
volte: “Francesco, va’, ripara la mia chiesa che tutta si distrugge”, con il significato ambivalente dell’edificio e della
comunità cristiana corrotta.
Al prossimo appuntamento di Nettuno, venerdì 21 novembre alle ore 19,00
presso la Chiesa di S. Maria Goretti si
terrà un “doppio” concerto di musica
sacra. Ad esibirsi saranno Emanuela
Della Torre, Claudio Di Lelio, Daniele
Querini, Daniela della Torre e Roberto
Berti.
Molte le sorprese per la ricorrenza mariana a cui la chiesa è legata.
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L’esposizione documentaria, inaugurata sabato novembre, rimarrà aperta sino a sabato 13 dicembre 2014
GELASIO CAETANI, BONIFICATORE
APPUNTI SULLA BONIFICA DI PISCINARA 1919-1934
A Tor Tre Ponti, la mostra all’illustre personaggio del Pontino Organizzata dalla “Fondazione Roffredo Caetani”
Sabato 29 novembre sarà presentato il libro di P.G. Sottoriva: “Gelasio Caetani (1877-1934). Il realismo dell’utopia. Appunti per una biografia”
di Luigi Cirillo
Ha preso il via lo scorso sabato 15 novembre alle ore
10:30 presso il complesso monumentale di Tor Tre Ponti
(Latina), al chilometro 66,400 della via Appia, la mostra
documentaria dedicata Gelasio Caetani Bonificatore in
occasione dell’80° anniversario della morte, organizzata
dalla Fondazione Roffredo Caetani che ha voluto dedicargli un ricordo per la sua attività di bonificatore,
restauratore e uomo di ingegno. La mostra è stata anticipata da Pier Giacomo Sottoriva presidente della “Fondazione Roffredo Caetani” onlus in una conferenza stampa
che si è tenuta giovedì 13 novembre presso la “Sala
Gelasio Caetani” del complesso di Tor Tre Ponti. Durante la conferenza stampa il presidente Sottoriva ha anche
avuto modo di parlare circa il suo libro “Gelasio Caetani (1877-1934). Il realismo dell’utopia. Appunti per una
biografia” che verrà presentato il prossimo sabato 29
novembre. Gelasio Caetani è nato nel 1877 in una
delle famiglie nobiliari tra le più antiche e conosciute
Gelasio Caetani in un ritratto
di Giacomo Balla
d’Italia e sin da ragazzo si distingue per la sua intelligenza, laureatosi poi in ingegneria civile nel 1901. Ha
girato gli Stati Uniti collaborando con grandi aziende,
per poi tornare in Italia durante la Prima Guerra Mondiale. Intraprende inizialmente la carriera di ambasciatore in America durante il fascismo e successivamente si
ritira presso le proprietà di famiglia ai confini delle paludi pontine dove si adopera per raccogliere e catalogare
tutte i carteggi di famiglia e i documenti delle loro attività dal Medioevo ai giorni presenti. In questo periodo
viene incaricato di dirigere i lavori della bonifica delle
paludi pontine insieme a Prampolini, si occupa inoltre
del restauro del Castello di Sermoneta e del giardino di
Ninfa. Pier Giacomo Sottoriva ha raccolto personalmente documenti relativi alle molte attività di Gelasio Caetani e le ha poste in mostra. L’azione della Fondazione, a
partire dal Castello di Sermoneta, dal Monumento Naturale “Giardino di Ninfa” e dal complesso edilizio storico
di Tor Tre Ponti, si proietta nel territorio pontino e lepino per concorrere alla tutela e alla valorizzazione delle
sue caratteristiche identitarie che recano i segni plurisecolari del Casato Caetani. Forme e modi di collaborazione della Fondazione con altri soggetti (istituzionali e
non) sono disciplinati da appositi strumenti (regolamenti, protocolli di intesa, convenzioni), nel rispetto del
motto della Fondazione medesima: NON CONFUNDITUR. Libertà della cultura e autonomia operativa restano
aspetti imprescindibili e interdipendenti della identità
della Fondazione. La mostra resterà aperta fino al 13
dicembre 2014 dal lunedì’ al venerdì dalle 10.00 alle
12.00 e sarà visitabile su appuntamento telefonico al
numero 0773.632231 o via email all’indirizzo [email protected].
Foto Fondazione R. Caetani e Gianfranco Compagno
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Per maggiori informazioni ci si può rivolgere presso la sede AIDA, presso il poliambulatorio, al 1° piano palazzina direzione distretto 1
GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE AL PARCO FRIULI
Due le parole d’ordine: prevenzione e alimentazione. Ad Aprilia sono 1500 i diabetici
di Nicola Gilardi
Anche ad Aprilia è stata celebrata la 16esima giornata mondiale del diabete. Con un gazebo informativo presso il Parco
Friuli sabato 15 e domenica 16
novembre, l’Associazione Italiana Diabetici Aprilia, ha
informato cittadini e pazienti
sulle tematiche relative al diabete, ai rischi e soprattutto ai
metodi per controllarlo e vivere comunque una vita non
invalidante. Il diabete è una
malattia della quale sono affette 6 milioni di persone soltanto
in Italia, ma a quasi la metà
non è stata diagnosticata, con
grossi rischi per la salute. Una
vita sana, composta da una
dieta accorta e da un’attività
fisica regolare, sono le due
terapie principali che possono
ridurre i rischi di complicazioni per le persone diabetiche.
Di questa malattia ci ha parlato il presidente dell’associazione AIDA, Vincenzo Brignone:
«È una malattia subdola perché fa danni interiori senza che
uno se ne accorga. Se non c’è
uno stile di vita idoneo per
combatterla si possono avere
brutte sorprese. Lo scopo della
nostra associazione è quello di
essere di supporto e fare da tramite tra l’ammalato e il centro
diabetico di Aprilia. La nostra
sede è presso la Asl di via Giustiniano. Cerchiamo di aiutare
i pazienti su consigli o per
mettersi in contatto con dei
medici specializzati. Gli uffici
sono aperti tutti i giorni dalle 8
alle 12 con i nostri volontari.
Abbiamo un progetto con la
car for life per poter acquistare
un mezzo che ci possa permettere di andare a prendere a casa
quelle persone che avrebbero
bisogno di terapie». La responsabile dell’ambulatorio di diabetologia di Aprilia, nonché
membro onorario dell’associazione è la dottoressa Grazia
Pia Ricciardi: «Presso il nostro
ambulatorio accogliamo persone affette anche da altre
patologie. Al momento non è
possibile accogliere tutti i
malati di diabete che in tutto il
distretto sono circa 6000. Le
istituzioni sono sorde di fronte
alla crescita di questa malattia.
Il 6% della popolazione è diabetica e nel 2025 ci saranno
400 milioni di diabetici nel
mondo». La dottoressa ha precisato quanto sia importante la
prevenzione, prima di tutto per
i pazienti, ma anche per il
Sistema Sanitario Nazionale
che in questo modo può abbattere i costi dovuti alla cura di
pazienti gravi. «Il diabete fa
danni e la prevenzione è fondamentale - ha detto la dottoressa Ricciardi -. Anche i
medici di base dovrebbero
essere più sensibili. Serve una
buona anamnesi. Chi ha fami-
liari diabetici deve stare in
allarme. I due pilastri sono alimentazione e attività fisica. Si
fa troppo poca prevenzione
sull’obesità. Per una diagnosi
serve soltanto un prelievo di
sangue oppure una glicemia».
Al poliambulatorio vengono
seguiti circa 1500 diabetici.
Nonostante i medicinali siano
più efficaci, le terapie devono
essere personalizzati per ogni
paziente, che deve continuare
ad iniettarsi l’insulina. Il Sistema Sanitario Nazionale,
comunque, prevede l’esenzione del ticket per i malati di diabete che possono così curarsi
senza dover affrontare delle
spese che altrimenti sarebbero
molto pesanti. Informazione e
prevenzione. Questi sono stati
gli obiettivi che l’associazione
AIDA ha sottolineato con
forza. Il diabete, con un corretto stile di vita, può essere controllato, altrimenti può comportare gravi danni agli organi
interno, oppure si può arrivare
alla tragica amputazione di
arti, soprattutto dei piedi o
delle gambe. Avere coscienza
di queste conseguenze è fondamentale per capire quanto
importante sia curarsi nella
maniera migliore.
Foto di Gianfranco Compagno
RUONGO SCRIVE AL SINDACO DEL COMUNE DI APRILIA
Per conoscenza all’ Area di Sanità Pubblica Veterinaria
Il giorno 11 novembre u.s.mentre transitavo con la mia autovettura in via Fossignano,da una strada laterale(via Stura)
sbucarono quattro cani,di cui una femmina. Probabilmente
in calore. Conoscendo la pericolosità della suddetta via e
sapendo della presenza di numerosi cani vaganti (di cui non
si sa se di proprietà o se randagi) viaggiavo a velocità ridotta e fu grazie a tale condotta che evitai l’investimento. Ebbene, poiché non tutti gli automobilisti rispettano il limite di
velocità. Si può immaginare cosa potrebbe succedere nell’eventualità di una collisione con gli animali. La periferia di
Aprilia pullula di animali vaganti ai quali, sovente,si aggiunge la scarsa,o inesistente illuminazione rendendo così molto
pericolosa la circolazione stradale. Eppure si continua a sottovalutare la gravità del fenomeno il quale andrebbe affrontato scrupolosamente e con interventi appropriati;in conformità delle leggi sul randagismo e tutela degli animali di affezione.Agostino Ruongo, presidente
dell’Associazione”Animali ed Ambiente di Aprilia (13.11.2014
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L’ultimo romanzo scritto da Antonio Pennacchi edito da Baldini & Castoldi
“CAMERATA NEANDERTAL. LIBRI, FANTASMI E FUNERALI VARI”
La presentazione a Latina mercoledì 12 novembre presso la Libreria Storie di via Armellini
L’autore così definisce il suo libro: «uno dei più sofferti e più lavorati che abbia mai scritto»
di Veronica Alessandrini
“Camerata Neandertal. Libri,
fantasmi e funerali vari”
(Baldini&Castoldi) è il titolo
dell’ultimo libro di Antonio
Pennacchi, «uno dei più sofferti e più lavorati che abbia
mai scritto» come l’ha definito l’autore stesso. L’opera,
uscita a fine ottobre, è stata
presentata mercoledì 12
novembre presso la Libreria
Storie (già Piermario) di via
Armellini a Latina, città natale dello scrittore. Pensi a Pennacchi e pensi all’Agro Pontino, alla bonifica, a Littoria,
all’Accio Benassi de “Il
fasciocomunista” con la sua
passione per Paolina Bonaparte, all’Armida e alle sue
api in “Canale Mussolini”
(Premio Strega 2010), all’epopea operaia narrata in
“Mammut”, tanto per citare
alcune delle sue opere. A
tenere insieme il tutto c’è lo
scrittore, l’uomo, le sue esperienze, le persone che ha
incontrato e che, in un modo
o nell’altro, hanno lasciato il
segno. Questo è “Camerata
Neandertal”, il modo personale di Pennacchi di fare «il
punto della situazione», come
ha spiegato durante la presen-
tazione. Ad aprire l’evento è
stato Piermario, il titolare
della libreria, che, tra un’interruzione e l’altra dell’autore
che gli rubava il microfono
per aggiungere qualcosa, ha
introdotto l’opera ai numerosi presenti: «È un libro di difficilissima catalogazione, non
lo definirei un romanzo, un
saggio, un libro di memorialistica, però è un po’ di tutto
questo messo insieme. Del
romanzo ha soprattutto il
passo, si legge con estrema
gradevolezza grazie allo stile
capace di passare dal dolente
all’esilarante nel giro di una
curva della narrazione. Però
si trova anche qualche spunto
tipico del saggio e, ovviamente, dei libri di memorie.
Si parla di tutto ciò che ha
influenzato l’Antonio di oggi,
lo scrittore e l’uomo: elenca
ogni cosa con la sincerità brutale che gli è propria». Prima
di lasciare spazio all’autore,
ha poi aggiunto: «Il debito di
Latina nei confronti di Pennacchi cresce ad ogni pubblicazione e traduzione, perché
a questo territorio lui ha regalato una mitologia che prima
sono stati quei cazzotti che
m’hanno consentito di poter
parlare di lui sceverando il
bene dal male. Ed è nel bene
e nel male che lui assurge ad
eroe della città e, forse, della
nazione. Di Sindaci che, nel-
non aveva e penso che ciò sia
uno dei regali più belli che si
potesse fare ad una città formata da persone che provengono da esperienze e culture
disparatissime». Il microfono
è quindi passato a Pennacchi
che, con la consueta ironia
che lo contraddistingue, ha
premesso: «Scusatemi se
deluderò le attese, il meglio
l’Italia del dopoguerra, si
ergono e si battono contro la
speculazione edilizia ce ne
sono stati pochi, nella storia
della nostra città solo lui».
“Camerata Neandertal”, dunque «È un romanzo d’avventure in cui la chanson de geste
di Finestra si intreccia con la
di me sta nei libri. Quello che
avanza è il peggio». Poi, rifacendosi all’introduzione di
Piermario, ha puntualizzato:
«Per me Camerata Neandertal è un romanzo e basta. I
romanzi debbono raccontare
delle storie, spesso più di una,
e questo lo fa». E, tra le storie
che Pennacchi racconta in
questo nuovo libro, spicca tra
tutte quella di Ajmone Finestra, il defunto Federale di
Latina ex Sindaco della città
per due mandati ed ex senatore della Repubblica, personaggio motore delle vicende
narrate in “Palude” e nel
“Fasciocomunista”: «Ajmone
Finestra- ha raccontato Pennacchi- è stata una delle figure che ha rappresentato molto
nella mia formazione e nella
storia della città. Gli ho voluto bene, è stato un rapporto
controverso, c’è stato anche
un episodio di cazzotti. Ma
ta volte, come un’ossessione». Un altro degli aspetti
principali delle opere di Pennacchi è la costante presenza
di donne forti: « In questo
romanzo ci sono due donne
che governano tutta la storia.
Una è Ivana, mia moglie, l’altra emerge poche volte ma
impregna di sé tutta la storia
con la sua energia ed è donna
Maria Pia Finestra». “Camerata Neandertal”, però, come
dice il sottotitolo dell’opera,
parla anche di fantasmi, quelli che popolano la vita di Pennacchi: «Mi capita ogni tanto
di avere percezioni extrasen-
il fatto che quelli che ho
conosciuto non sono morti:
sono ancora vivi, tutti quanti». C’è stato poi un vivace
scambio di battute con i lettori presenti, durante il quale
Pennacchi ha anche espresso
le sue volontà per il “dopo”:
«voglio essere cremato e le
mie ceneri devono essere
sparse così: un terzo nel canale Mussolini, un terzo nel
canale delle Acque Medie e
un altro terzo sotto una pianta
di casa mia». Prima di concludere l’evento l’autore ha
poi sottolineato quella che
chanson de geste mia, quella
di un operaio che si iscrive
all’università mentre lavora
in fabbrica, e qui inizia a scrivere i suoi romanzi. Non
avrei scritto le cose che scrivo e come le scrivo se non
avessi fatto quei trent’anni di
fabbrica. La vitalità delle mie
storie e della mia lingua
nasce dalla fabbrica». Uno
degli aspetti che più contraddistinguono l’autore, infatti, è
il modo in cui racconta ciò
che ha da dire. Pennacchi è
“pop” nell’accezione migliore del termine: si esprime “di
pancia”, in modo viscerale,
indipendentemente
dagli
argomenti che affronta. E,
contrariamente a quanto si
possa pensare, questa spontaneità non è un traguardo facile da raggiungere: «Nel corso
degli anni la mia scrittura è
cambiata, non è più la stessa.
È più sorvegliata, ogni pagina
in questo libro è stata rivista
in continuazione, più di tren-
soriali: sento i morti, gli spiriti. E queste presenze stanno
nel libro, a partire da mio fratello Gianni (giornalista de Il
Giornale, ndr), da mio padre
e dai miei zii. In questo libro
ci sono io, ho messo tutte le
carte in tavola. La mia storia,
il mio rapporto col territorio,
una costante dei suoi romanzi: «I miei personaggi non si
arrendono mai. Combattono,
perdono, ma quando perdono
si rialzano immediatamente e
guardano avanti».
Foto di Gianfranco Compagno
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A EATALY DI ROMA: PRESENTATE LE ECCELLENZE ABRUZZESI PER LA RICOSTRUZIONE DI L’AQUILA
SOLIDARIETÀ ENOGASTRONOMICA ALL’ABRUZZO
Il patron Oscar Farinetti: “Abbiamo realizzato un corner con i migliori prodotti della Regione, il 25%
dei guadagni andrà alla ricostruzione del centro storico”
Alla conferenza stampa inaugurale presente il sindaco di L’Aquila Massimo Cialente e i produttori della regione
di Veronica Alessandrini
e di Gianfranco Compagno
Un angolo all’interno dei locali
di Eataly completamente dedicato alle eccellenze enogastronomiche dell’Abruzzo, per aiutare a ricostruire il centro storico de L’Aquila. Questa l’ottima
iniziativa organizzata con la collaborazione di Slow Food
Abruzzo e presentata il 30 ottobre con un evento intitolato
“Solidarietà enogastronomica
alla regione Abruzzo per non
dimenticare”, organizzato presso la struttura di Roma (piazzale
12 ottobre 1492). Alla conferenza stampa di presentazione
hanno partecipato il patron di
Eataly Oscar Farinetti, il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, il segretario generale di
Slow Food Abruzzo Raffaele
Cavallo e i produttori abruzzesi
che hanno aderito all’iniziativa:
Mugnaia di Elice, Pastificio
Masciarelli, Sapori di Campagna, Azienda agricola “La selvotta”,
Azienda
Agricola
Palombizio, Apicoltura Bianco,
Luigi d’Amico, Fratelli Nurzia,
Masciarelli Vino, Margiotta
Carlo, Valle Reale, Associazione regionale Allevatori, Salumi
Berardi, Salumificio de Paulis,
Società agricola Terre del Tirino, Frantoio Della Valle, Casei-
ficio Reginella d’Abruzzo, San
Rocco, Zootecnica Gran Sasso,
Cooperativa Masseria del Parco,
Sca Abruzzo. La conferenza
stampa è stata aperta da Farinetti, che ha esordito sottolineando
i punti di forza del nostro Paese:
“Eataly non deve occuparsi
solamente di celebrare la bellezza del cibo, ma deve anche
sempre più necessario intervento dei privati nell’ambito della
ricostruzione/restaurazione di
ciò che è pubblico: “Noi italiani
siamo lo 0,83% della popolazione mondiale e poco più del 2%
del PIL, il 5% del welfare del
mondo. Quando la bellezza
viene ferita facciamo fatica a
trovare i quattrini per ripararla
L’Aquila, Casa dello studente, luogo simbolo del terremoto
(27.8.2010)
dedicarsi alla celebrazione della
bellezza della nostra Italia.
Abbiamo il primato mondiale
per la biodiversità animale e
vegetale, ma non solo. La biodiversità, inoltre, è ravvisabile
anche nelle razze umane che
popolano il nostro Paese e nell’arte. Eataly, quando vede che
una delle bellezze d’Italia è ferita, ha il dovere di dargli una
mano”. Ha poi sottolineato il
e, allora, toccherà sempre di più
ai privati. Sono rimasto colpito
dalla bellezza del centro storico
de L’Aquila, seppur ferita, quindi abbiamo deciso di fare qualcosa. All’Abruzzo appartengono
delle eccellenze alimentari grandissime, ma una mancata conoscenza da parte degli italiani e
del resto del mondo di queste
realtà”. Farinetti ha poi spiegato
l’iniziativa, frutto di un incontro
al bar tra lui e il sindaco Cialente, che prevede la devoluzione
del 25% del denaro ricavato
dalla vendita dei prodotti abruzzesi a L’Aquila per la ricostruzione del centro storico:
“Abbiamo comprato i migliori
prodotti abruzzesi, li abbiamo
messi in un corner apposito,
invitiamo i clienti ad acquistare
questi prodotti prima di tutto
perché sono belli e buoni, dopodiché il 25% del nostro guadagno su questi prodotti torna a
casa, a L’Aquila. Questa mossa
di Eataly segna uno stile che
IL SINDACO CIALENTE È OTTIMISTA SULLA
RICOSTRUZIONE DI L’AQUILA
A margine dell’evento abbiamo intervistato il sindaco
de L’Aquila Massimo Cialente, per avere un quadro
generale di come sta procedendo la ricostruzione e,
soprattutto, dell’aria che tira tra i cittadini e i commercianti della città. Cialente è fiducioso del progetto che è
stato messo in campo: “Siamo riusciti a costruire una
macchina che può camminare, con la quale possiamo
correre il Gran Premio con ottime chance. Rispetto a ciò
che abbiamo potuto fare, i risultati sono stati eccezionali. So che, per come ci siamo organizzati, possiamo
ricostruire in poco tempo il centro storico de L’Aquila.
Il problema adesso sta in mano al governo e all’Europa”. Il centro, però, oltre ad essere ricostruito deve essere anche vissuto dai cittadini e dai negozianti: solo in
questo modo la città potrà definitivamente risorgere. A
tal proposito il Sindaco ha affermato : “Bisogna riportare le attività al centro della città, interrompendo il circolo vizioso che si è venuto a creare, per cui gli abitanti
non tornano ad abitare i palazzi del centro storico (che sono agibili) perché non ci sono i
negozi aperti e, dall’altro lato, i titolari di attività non riaprono perché non c’è nessuno a fruire dei loro prodotti o servizi. Per cercare di porre rimedio a tutto questo, le tasse più alte che
abbiamo fissato per L’Aquila sono proprio per chi ha appartamenti o locali commerciali sfitti, in particolare nel centro storico. Questo è un modo per invogliare le persone ad affittare
ad un prezzo accessibile, perché altrimenti gli importi sono sempre troppo alti. Per agevolare
chi apre un negozio abbiamo abbassato le tasse, gli facciamo pagare il minimo di rifiuti, l’insegna gratuita e via dicendo”. Infine, un commento sull’iniziativa presentata durante la conferenza stampa, frutto di un incontro tra lui e il patron di Eataly Oscar Farinetti: “Quest’iniziativa non punta solo i fari su L’Aquila, ma sull’intero settore enogastronomico dell’Abruzzo, settore che è il volano del turismo”.
V.A.
vogliamo prendere per il futuro:
cercare di trasferire il valore per
il rispetto del senso del dovere
al senso del piacere”. È poi
intervenuto il sindaco Cialente,
che ci è sembrato molto positivo
circa le sorti della sua città: “La
ricostruzione sta andando bene,
rispetto alle risorse che abbiamo
avuto. Abbiamo apportato un
controllo molto attento, arrivando a risparmiare oltre il 22%
rispetto alle previsioni (oltre 3
miliardi). Questo per quanto
riguarda la periferia. Per il centro storico stiamo ricostruendo
ottenendo risparmi intorno
all’8-10%. Ciò vuol dire che la
ricostruzione de L’Aquila, se
guidata bene, potrà essere la
prima grande opera pubblica
italiana che costerà meno di
quanto preventivato. Per ciò che
concerne le tempistiche, saremo
in condizione di ricostruire tutto
in 5 anni. Abbiamo fatto una
battaglia per chiedere leggi più
stringenti, regole certe anche
sulla ricostruzione privata”. Egli
ha poi manifestato il suo disappunto per l’assenza di un quadro
legislativo a cui far riferimento
in caso di catastrofi come quella
che ha vissuto L’Aquila: “Ogni
volta che capita una disgrazia di
questa portata in Italia, le leggi
di ricostruzione sono diverse.
Stiamo cercando di far sì che
l’esperienza della nostra città
possa diventare un modo per
riflettere sull’etica della responsabilità, la qualità degli interventi, la creazione di una best
practice”. Concludendo ha poi
ribadito: “Credo che tra 5 anni
potremo restituire all’Italia uno
dei centri più belli d’Europa”.
Per ultimo ha preso la parola
Cavallo: “L’iniziativa che parte
oggi è una straordinaria occasione per l’Abruzzo di mettersi
in mostra, facendo conoscere i
frutti della nostra produzione
fino ad ora poco reclamizzati.
Eataly è il più bel contenitore
agroalimentare d’Italia e del
mondo”. Chiudendo la conferenza stampa Farinetti ha
annunciato che dal 19 novembre, da Eataly, aprirà “Spazio
Niko Romito” gestito, per l’appunto, dal ristoratore Niko
Romito che in Abruzzo ha un
ristorante da tre stelle Michelin.
L’evento si è concluso con la
degustazione di prodotti tipici
abruzzesi.
Foto di Gianfranco Compagno
È stato il primo ristorante aperto in pieno centro storico dopo il terremoto al limite della zona rossa
“PERCORSI DI GUSTO”
Grazie al coraggio e alla tenacia di Marzia Buzzanca una “piccola grande donna”
che ha resistito al desertico post-sisma del 2009
di Cristina Mosca*
Il ristorante di Marzia Buzzanca “Percorsi di gusto” ci appassiona per il
coraggio e la tenacia di questa piccola
grande donna che ha resistito al desertico post-sisma del 2009 e ha ripreso le
fila della sua attività, nonostante fosse ai
margini della zona rossa, a poco più di
un anno dal terremoto. Oggi il locale in
via Leosini è un’isola felice nel centro
storico de L’Aquila; è possibile mangiare sempre carne, primi e dolci sia a
pranzo sia a cena (ma è chiuso il mercoledì), e la sera si propone come unico
punto di riferimento in regione per la
pizza gourmet. Le pizze di Marzia
hanno attirato l’attenzione sin da subito:
frutto delle lezioni sulla lievitazione naturale tenute da Simone Padoan, ne
viene battezzata una nuova per ogni via del centro storico de L’Aquila che
viene riaperta al pubblico. Marzia Buzzanca le serve con un sorriso e tagliate a spicchi, farcite con prodotti tipici regionali, dallo Zafferano dell’Aquila
alla cipolla di Tropea, dalla mortadella ai capperi di Pantelleria e al baccalà
norvegese. www.ccomemagazine.it
*direttore responsabile C come magazine – La cultura enogastronomica
abruzzese in un freepress
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL DIRETTORE D’ORCHESTRA
APRILIANO GIANLUCA PAGLIUSO
DIRIGE A BERLINO
Il concerto presso la chiesa: “Zur Frohen Botschaft”,
organizzato dalla Comunità Ebraica
di Riccardo Toffoli
Prosegue la tournee del direttore d’orchestra apriliano Gianluca Pagliuso per l’Europa. Lo scorso 19 settembre, il Maestro ha diretto la Berlin Sinfonietta a Berlino con
un programma classico e molto conosciuto. Il concerto è stato effettuato presso la
Kirche “Zur Frohen Botschaft” alle ore 19 ed è stato organizzato dalla Comunità
Ebraica della città. Il programma: W.A.Mozart “ Sinfonia K 543” e la Sinfonia n.3 “
Eroica” di L V.Beethoven. L’orchestra era la Berlin Sinfonietta, un’orchestra ,come
quella de “i Pomeriggi Musicali”, specializzata nel repertorio del periodo Classico e
Pre-Romantico, nonché nel repertorio del ventesimo secolo per orchestra da camera.
Presente al concerto il celebre direttore d’orchestra danese Martin Akerwall
che esprimendo la sua stima nei riguardi di Pagliuso, ha detto di lui “un meraviglioso musicista, un esempio,una guida per tutti i direttori d’orchestra”. Un altro grande
successo del maestro Pagliuso che attraverso il suo nome, porta in Europa le grandi
potenzialità di Aprilia che, troppo spesso, non hanno il giusto risalto nel panorama
culturale cittadino. Pagliuso aveva diretto la Berlin Sinfonietta il 19 dicembre 2013
in un concerto molto impegnativo con il violinista solista Sergej Bolkhovets. Il direttore artistico dell’orchestra, l’israeliano Gil Raveh, aveva già lodato la forte capacità
comunicativa del maestro, definendo il musicista apriliano: “la quintessenza della
Direzione d’orchestra”. Gianluca Pagliuso è nato a Latina, si è diplomato brillantemente in pianoforte, direzione di coro, direzione d’orchestra, conseguendo anche col
massimo dei voti e la lode il Diploma di Secondo livello in Pianoforte (indirizzo
Accompagnatore e collaboratore). Ha frequentato corsi di alto perfezionamento con
maestri di fama internazionale (Siena - Accademia Chigiana - Musica da camera con
il M° R. Brengola, Direzione d’orchestra con D. Renzetti, I.Karabtchevskij, Deyan
Pavlov,Kenneth Kiesler, Nicola Samale). Come Direttore d’orchestra il suo vasto
repertorio tocca la musica sacra, l’opera e il repertorio sinfonico, permettendogli di
svolgere un’intensa attività con importante e prestigiose orchestre italiane ed europee. Alterna l’attività di direttore d’orchestra con quella di Maestro di coro e di compositore e arrangiatore. Ha collaborato come maestro correpetitore presso l’Accademia di Bulgaria in Roma ed ha lavorato come maestro sostituto presso il Teatro “Marrucino” di Chieti. Collabora con artisti lirici di fama internazionale (Piero Giuliacci,
Franco Giovine, Gianluca Terranova, Elisabetta Fiorillo, Alberto Cupido, Fabio
Andreotti, Alex Esposito e tanti altri). Svolge attività di pianista accompagnatore e
vocal coach in programmi televisivi sull’opera lirica per Rai Uno e Mediaset. E’
docente del “Laboratorio di musica d’insieme per compositori” presso il Conservatorio “O. Respighi” di Latina.
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
La kermesse corale nazionale si è tenuta
dal 6 al 9 novembre nel capoluogo della Costiera
“SALERNO FESTIVAL”
Ha partecipato il Coro San Pietro in Formis di
Campoverde, diretto dal M°Sonia Sette
Grande entusiasmo per il
Coro San Pietro in Formis
diretto dal M° Sonia Sette
che ha partecipato alla 5^
edizione del “SALERNO
FESTIVAL”,
Festival
Corale Nazionale tenutosi
dal 6 al 9 novembre a Salerno. La manifestazione,
organizzata dalla Feniarco e
dalla ARCC, Associazione
Regionale Cori Campani,
ha accolto ben 38 cori provenienti da tutta Italia
dando vita ad un weekend
di esibizioni in tutto il territorio Salernitano tenutosi
nelle stupende sedi che enti
pubblici hanno messo a disposizione, aprendo per l’occasione le porte dei saloni
più regali degli antichi
palazzi reali, i castelli, le
piazze e le chiese avendo
come protagonista principale il “canto corale”, con
la ricchezza dei suoi repertori e l’espressione artistica
di ciascun gruppo unito
dalla diversità delle culture
regionali che rappresenta. Il
Festival si è aperto giovedì
esibivano al Castello di
Arechi ed al Comune di
Salerno presso il Salone dei
Marmi, mentre il pomeriggio alle 16,30 il Coro Apriliano, si è esibito a Palazzo
di Sant’Agostino sede della
Provincia, nel Salone Bottiglieri, simultaneamente agli
altri gruppi corali che si tro-
Portanova, cuore della città,
coinvolgendo tutti i coristi
in un grande momento di
ritrovo circondati dalle suggestive decorazioni delle
“Luci d’artista” e dal saluto della Città di Salerno con
il gruppo folkloristico.
Grande entusiasmo fra i
gruppi partecipanti che
vavano presso la Sala Santa
Caterina del Museo Diocesano, all’Arco Catalano e
nelle chiese di San Giorgio,
del Santissimo Crocifisso e
hanno trovato il consenso e
l’accoglienza calorosa dei
vari rappresentanti degli
Enti Pubblici e del pubblico
locale ottenendo altresì
l’ennesima opportunità di
conoscersi ed intraprendere
scambi culturali, momenti
di amicizia, di condivisione
e di aggregazione, un’esperienza unica affiancata dalla
conoscenza di una città fra
le più affascinanti regioni
d’Italia. Il Coro San Pietro
in Formis, diretto dal
M°Sonia Sette, è una realtà
presente nel territorio apriliano da oltre 15 anni e
vanta una serie di Concerti
nazionali ed esteri grazie
anche al ricco repertorio
dell’ex Chiesa Sant’Apollonia. La manifestazione
poi ha visto l’esibizione dei
cori nelle varie location
della città con il Frijenn
Cantannn, il canto è libero,
una sorta di improvvisazione, un fringe corale, in tutti
gli angoli più suggestivi
della città, un modo per
divertirsi e far divertire sia
l’esecutore che l’ascoltatore, l’espressione più spontanea ed entusiasta dell’essere coro. Ovviamente non
poteva mancare la sfilata
che sabato mattina ha inondato le strade di Salerno
fino ad arrivare in Piazza
che sapientemente il direttore artistico ha saputo sviluppare nell’arco degli anni
che comprende musica
polifonica di ogni genere:
folklore, sprirituals &
gospels, musical, jazz, pop
e sacro. L’attività corale è
aperta a tutti ed è rivolta a
coloro che amano la musica; non serve alcuna conoscenza musicale ma solo la
voglia di stare insieme e
l’amore per il canto.
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qualità e la nostra esperienza
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6 novembre con una Maratona Corale tenutasi presso
l’Auditorium del Grande
Hotel di Salerno nel quale
si sono esibiti 10 cori fra i
quali il Coro Apriliano; è
proseguito poi ad Atrani
presso la Collegiata di
Santa Maria Maddalena, a
Napoli nella Chiesa di
Santa Caterina a Chiaia, a
Nocera Inferiore presso il
Convento di Sant’Antonio,
a Salerno presso la Chiesa
della Santissima Annunziata e nel Cineteatro di San
Demetrio, a Vietri sul Mare
al Duomo di San Giovanni
Battista, al Teatro Augusteo
di Salerno e al Castello
Doria di Angri in cui il
Coro San Pietro in Formis
è stato accolto, insieme al
gruppo di Pordenone e di
Pescara, dalla giunta comunale. L’evento è poi continuato il giorno successivo
in una serie di “Concerti
aperitivo” in cui il Coro del
M° Sonia Sette era presente
il mattino alle 10,30 nel
Gran Salone Genovesi
presso la Camera di Commercio di Salerno contemporaneamente ad altri che si
Web: www.corosanpietroinformis.it
E-mail:
[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
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La cerimonia domenica 9 novembre presso la Chiesa San Pietro e Paolo, ha celebrato il parroco don Lorenzo Fabi
60 ANNI DI MATRIMONIO: “NOZZE DI DIAMANTE”
Fernando Pecci, 85 anni ed Attilia Ciattoni, 84 hanno rinnovato il rito dello scambio delle fedi
La loro storia d’amore è iniziata nel 1948, con il fidanzamento, ad Amandola un paesino delle Marche
di Noemi Reali
Foto di G.Compagno
Due nostri concittadini apriliani, Fernando Pecci e Attilia
Ciattoni, giovedì 30 ottobre
hanno raggiunto un traguardo
importante per la loro vita
insieme. Hanno festeggiato le
nozze di diamante ossia 60
anni di matrimonio. Fernando
nasce ad Amandola in provincia di Ascoli Piceno il 24 settembre 1929, mentre la moglie
Attilia anche a lei ad Amandola il 19 dicembre 1930. Dopo
sei anni e mezzo di fidanzamento il 30 ottobre del 1954 si
sposano nel paesino in cui
vivevano, Francalancia frazione di Amandola, presso la
chiesa S. Michele Arcangelo.
Fernando ed Attilia ci raccontano che il giorno del loro
matrimonio il pranzo si svolse
nella piazza del paese con un
banchetto allestito per le strade. I pranzi di matrimonio in
quegli anni erano differenti da
come sono oggi, per l’occasione furono servite tra le tante
pietanze la stracciatella, fettuccine, salumi e formaggi e
anche i vincisgrassi: un piatto
tipico della cucina marchigia-
na. I vincisgrassi sono una
variante marchigiana delle
lasagne al forno. Ricordano
come fosse stato ieri il loro
viaggio di nozze: i due sposi
per la luna di miele visitarono
in quindici giorni Roma,
Napoli e Capri. Fernando e
Attilia nel 1975 si trasferiscono ad Aprilia dopo aver saputo
che il fratello di Fernando
stava costruendo una casa proprio qui ad Aprilia. I due agri-
coltori hanno lavorato presso
delle aziende: Cappelli di
Carano e Copponi a Campoleone. L’anniversario dei sessanta anni di matrimonio è
stato celebrato presso la Chiesa San Pietro e Paolo, domenica 9 novembre alle 11:30 dal
parroco don Lorenzo Fabi. Le
fedi le ha portate il figlio primogenito Roberto, nato il 30
ottobre 1955 ossia un anno
esatto dopo il matrimonio dei
genitori. Presenti anche le due
figlie Mariella e Gianna e tutti
gli amici e parenti. Il pranzo si
è svolto presso il ristorante a
Montarelli inVia S. Di Giacomo, “Pink Panter”. Sessanta anni, anzi 66 anni fa
Fernando e Attilia hanno iniziato in due il loro cammino,
oggi nella loro famiglia sono
in 18. Abbiamo “dimenticato” di chiedergli qual è stato
il loro segreto per rimanere
insieme tutti questi anni,
forse avrebbero potuto
risponderci che ai loro tempi
quando una cosa si rompeva
la si aggiustava non come
oggi che la si butta e la si
sostituisce con una nuova.
1954, viaggio di nozze
verso Capri
IL GIORNALE DEL LAZIO
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La nostra inchiesta nel mondo adolescenziale apriliano, curata dalla giovane collega Noemi Reali
“LA RIVOLUZIONE WHATSAPP: LA DOPPIA SPUNTA BLU”
A rischio le relazioni giovanili? “Con le spunte blu non si fugge più”
Il messaggio di lettura ha creato un delirio sui social, particolare scalpore e non poco dissenso
“C’era una volta il blu, un colore noto a tutti per la sua capacità
di trasmettere calma e tranquillità; fino a che un giorno andò a
colorare due spunte ed il panico
avvolse l’intero mondo”. Whatsapp protagonista. Il servizio di
messaggistica, comprato da
facebook per 19 miliardi di dollari, è stato da pochi giorni
aggiornato introducendo le due
spunte blu per evidenziare ufficialmente che il messaggio è
stato letto. Una spunta sola,
verde per il sistema apple e nera
per android, significa che il messaggio è stato inviato ma ancora
non ricevuto dal destinatario e
due spunte che è stato corretta-
domandati cosa ne pensassero i
ragazzi della nostra città, Aprilia, e i commenti a riguardo sono
dei più vari. Vi è chi lo reputa
come già scritto una violazione
ulteriore della propria privacy e
chi invece pensa non sia cambiato nulla. “In fondo su whatsapp
era già presente la visualizzazione dell’ultimo accesso, se uno
non ti voleva rispondere lo sapevi anche prima della comparsa
delle spunte blu”. La riflessione
fatta da alcuni giovani apriliani è
infatti fondata, l’applicazione di
whatsapp permetteva e, permette ancora, di visualizzare l’ultimo accesso di modo da essere
già a conoscenza se il messaggio
sia stato letto o meno. Possiamo
dire che le spunte blu rendono
social. Nel mondo della rete
girano già video parodie come il
video dello youtuber, Francesco
Sole, in cui due innamorati litigano e si lasciano proprio a
causa delle spunte blu e della
mancata risposta. Il perché queste spunte siano tanto chiacchierate non è chiaro. La lettura del
messaggio è presente anche su
facebook con la forma “visualizzato alle”, i-message degli iphone allo stesso modo permette di
far sapere all’altro che abbiamo
letto il messaggio e per finire vi
era già l’”ultimo accesso di
whatsapp”; che le spunte blu
siano state la goccia che ha fatto
traboccare il vaso? Siamo stanchi di essere sempre sotto controllo? È anche vero che l’ultimo
importante sapere tutto
di tutti . Per gli amanti
della privacy potrà far
loro piacere la notizia
che le spunte blu potranno essere disattivate;
decidendo
di
toglierle,però, non si
visualizzeranno nemmeno quelle degli altri
utenti. “Le spunte blu
saranno la fine delle
relazioni, aumenteranno
i litigi e nessuno starà
più insieme” si sente
dire in giro. Ma veramente due spunte blu
virtuali possono condizionare la fine di una
relazione? Non è che,
forse, le “vere relazioni”
mente consegnato. Quando
diventano blu significa che il
destinatario ha letto il messaggio. Tutto ciò ha creato particolare scalpore e non poco dissenso. Molti ragazzi, specialmente
sui social, si sono lamentati della
novità; ritenendola una violazione della privacy. Ci siamo
solo palese l’avvenuta lettura.
Nell’era della tecnologia in
amore non vince più chi fugge;
vince “chi ha due spunte blu su
whatsapp e non risponde”. Non
a caso si tratta anche di un nome
di una pagina di facebook, nata a
tal proposito. Le spunte blu
hanno creato un delirio sui
accesso di whatsapp e la lettura
del messaggio su i-messagge
possono essere tolte. Decidendo
di togliere tale informazione in
automatico non sarà possibile
neanche a noi vedere l’ultimo
accesso di chi ci interessa. Di
conseguenza sono in pochi a
toglierlo, perché per molti è
sono finite da tempo? Una volta
fare amicizia era iniziare a parlare per sbaglio con qualcuno in
un bar,oggi per avere amici
basta un “click”; una volta l’amore era scriversi lettere romantiche oggi è inviarsi cuori colorati. Ma questo quando vi dice
bene. Eh sì, perchè se siete sfor-
di Noemi Reali
tunati e, l’altro non ricambia il
vostro stesso sentimento, quel
che vi resterà saranno due spunte blu e nessuna risposta.
Si ringraziano i ragazzi apriliani , che hanno collaborato
all’inchiesta., inoltre Federica
e Alessandro per le “pose”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Dal mese di Novembre l’ambulatorio di Ginecologia della Casa
di Cura Villa Silvana amplia la rosa dei suoi professionisti
Dal mese di Novembre l’ambulatorio di Ginecologia della
Casa di Cura Villa Silvana
amplia la rosa dei suoi professionisti con la presenza della
Dott.ssa Valentina Berlinghieri
laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università “
Sapienza” di Roma.
La Dott. ssa Berlinghieri dopo
il conseguimento dell’Abilitazione all’esercizio della professione di Medico-Chirurgo,
iscrizione all’Ordine Provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi, si specializza in Ginecologia ed Ostetricia presso
l’Ospedale Umberto I Università “ Sapienza” di Roma.
Dopo numerosi tirocini, corsi e
missioni umanitarie presso
diverse strutture italiane ed
estere, consegue un Master in
Medicina della Riproduzione e
tecniche di Procreazione
Medicalmente Assistita presso
la clinica IVI Istituto Valenciano d’Infertilita’ di Siviglia
(Spagna).
Perfezionata nel campo dell’infertilità di coppia, attualmente svolge la sua attività
lavorativa presso un centro privato a Roma, inoltre collabora
come medico specialista presso l’Ospedale San Giovanni
Calibita Fatebenefratelli ed
Ospedale Israelitico di Roma.
Attualmente partecipa ed organizza numerose attività inerenti alla medicina della riproduzione (corsi, congressi, articoli
on-line). In particolare, offre in
qualità di specialista coinvolta
nelle problematiche del settore
della Riproduzione presso il
poliambulatorio della Casa di
Cura Villa Silvana, un servizio
in grado di affrontare, le singole problematiche della paziente, sviluppando un percorso
diagnostico-terapeutico appropriato e personalizzato (visita,
pap test, dosaggi ormonali,
ecografia, ecc.).
PAZIENTI GIOVANI
Si avrà un inquadramento dal
punto di vista della prevenzione, contraccezione e della
salute sessuale. I rispettivi
apparati meritano la giusta
attenzione nell’ottica di diagnosticare precocemente eventuali patologie curabili (flogosi
genitali, irregolarità mestruali,
malattie sessualmente trasmesse, ecc.), approfittando di
risolvere possibili dubbi e
incertezze anche nel campo
della contraccezione.
FERTILITA’
I recenti dati riguardanti l’infertilità di coppia e il crescente
riscontro e aumento delle disfunzioni
sessuali, cause principali che
minano e rovinano la salute e
l’armonia relazionale, rappresentano il fondamento su cui si
vuole basare la mia esperienza.
Per quanto riguarda la fertilità,
una coppia che dopo un anno
di rapporti regolari e non protetti non riesce a concepire è
considerata infertile.
Le cause dell’infertilità sono
numerose e di diversa natura e
una stima di queste, che consenta una distribuzione precisa
tra i due sessi, non è facilmente calcolabile. Uno strumento
attendibile che si basa su
numeri reali, benchè relativi
solo ad una parte della popolazione, proviene dal Registro
Nazionale sulla Procreazione
Medicalmente
Assistita.
Secondo tali dati, il contributo
delle varie cause è così distribuito:
CAUSE DI INFERTILITÀ
infertilità maschile: 35,4%
infertilità femminile: 35,5%
infertilità maschile e femminile: 15%
infertilità idiopatica:13,2%
altro: 1%
Collocando tali percentuali
nella realtà socio-culturale di
oggi, indipendentemente dalla
singola disfunzione clinica,
non deve essere trascurato il
ruolo svolto dallo stile di vita,
la ricerca del primo figlio in
età tardiva, l’uso di droghe,
l’abuso di alcool, il fumo, le
condizioni lavorative, l’inquinamento.
Tale realtà attribuisce all’età
della donna un ruolo di grande
impatto nel contribuire all’infertilità di coppia; i gameti
femminili, contrariamente agli
spermatozoi, vanno incontro
ad un processo di invecchiamento, con maggiore riscontro
di anomalie genetiche e conseguente incremento del tasso di
abortività spontanea per selezione naturale.
Attualmente, come ricordano
le statistiche relative alle
cause, il fattore maschile ha un
ruolo paragonabile a quello
femminile, almeno dal punto
di vista percentuale.
LA GRAVIDANZA
La gestante verrà accompagnata nel suo lungo cammino con
il ginecologo, dove potrà usufruire di visite regolari, esami
clinici, screening ematologici
e diagnostici, valutazione della
evoluzione fisiologica e rilevare eventuali fattori di rischio.
MENOPAUSA
L’invecchiamento, in entrambi
i sessi, identifica un processo
fisiologico caratterizzato da
cambiamenti sul piano morfologico e funzionale a livello di
tutti gli organi e tessuti, acco-
munati da una riduzione della
funzionalità. Tale realtà biochimica si associa ad una sintomatologia specifica (riduzione della densità minerale ossea
con quadri variabili che vanno
dall’osteopenia all’osteoporosi
con significativo aumento del
rischio di fratture; modificazioni del tono dell’umore e/o
delle funzioni cognitive con
possibile irritabilità, affaticabilità e depressione; riduzione
del desiderio sessuale.
Nella donna la menopausa si
identifica con la cessazione
definitiva dei cicli mestruali,
in cui viene meno la possibilità di procreare perché non si ha
più l’ovulazione e la produzione di ormoni.
La Dottoressa Berlinghieri
riceve il lunedi’ pomeriggio ed
il sabato mattina.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all’Ufficio
Accettazione al numero
06/921406510
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 34
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
GIORDANO BRUNO GUERRI AL “CARLO E NELLO ROSSELLI” DI APRILIA
SI È SVOLTA CON SUCCESSO LA PRIMA INIZIATIVA DEL PROGETTO
“CENTENARIO GRANDE GUERRA: UN RICORDO PER LA PACE”
ALLESTITA LA MOSTRA DI CIMELI E FOTO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE : “IMPRESSIONI DI GUERRA “
di Elisa Bonacini
[email protected]
unricordoperlapace.blogspot.it
Si è tenuta il 6 novembre scorso
presso l’ I.I.S. “CARLO E
NELLO ROSSELLI” ad Aprilia la
conferenza dello storico Giordano Bruno Guerri su “Gabriele
D’annunzio e la Grande Guerra” rivolta agli studenti di Aprilia.
La manifestazione organizzata
dall’Associazione “Un ricordo
per la pace” in collaborazione
con l’Istituto Superiore “Rosselli”
è la prima delle iniziative del progetto “CENTENARIO GRANDE GUERRA : UN RICORDO
PER LA PACE” sul centenario
della Prima Guerra Mondiale
(1914-1918) che prevede una serie
di mostre e convegni tematici che
si svolgeranno sino al 2018 prevalentemente presso l’Istituto “Rosselli”, ma che saranno proposti
anche in altri Istituti di Istruzione
della provincia di Latina.
Il progetto dell’Associazione “Un
ricordo per la pace” ha ottenuto
per le sue prime iniziative la concessione del logo ufficiale per le
Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, rilasciato dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale .
L’evento di giovedì 6 novembre
che grazie all’interessamento del
giornalista Bruno Liconti si è
onorato della presenza di Giordano Bruno Guerri ha coinvolto
circa 300 studenti delle quinte
classi del “Rosselli” e del liceo
“Antonio Meucci” di Aprilia.
La giornata ha avuto inizio con i
saluti della Dirigente del “Rosselli” Prof.ssa Viviana Bombonati
che con i Docenti dell’Istituto ha
aderito con entusiasmo al progetto
dell’Associazione apriliana sul
Centenario della Prima Guerra
Mondiale.
Elisa Bonacini presidente dell’Associazione “Un ricordo per
la pace” ha presentato ai ragazzi il
progetto culturale in corso che ha
visto per l’occasione affiancarsi
all’esposizione dei reperti militari
nimo album di guerra di Giuseppe
Bonacini.
Nelle vetrine dedicate alla Grande
Guerra, quali testimonianze di un
secolo fa, anche alcune struggenti
lettere di soldati scritte dal fronte
ai loro cari. Esposte alcune riproduzioni delle copertine più significative della “Domenica del Corriere” nel periodo di guerra fornite
crescente attenzione l’intervento
di Guerri che ha confermato le sue
coinvolgenti capacità oratorie svelando anche una notevole simpatia
che lo ha reso molto gradevole ai
ragazzi. Una bella opportunità per
gli studenti di avvicinarsi concretamente e senza annoiarsi alla storia ed alla cultura del primo novecento attraverso questo contatto
da Fernando Vitali di Aprilia. Il
famoso settimanale illustrato, una
delle maggiori fonti di informazione dell’epoca comparve in allegato al “Corriere della Sera” nel
1899 ed accompagnò passo passo
il percorso di guerra dell’Italia con
suggestive copertine disegnate da
Achille Beltrame.
Il giornalista Bruno Liconti di
con uno dei più prestigiosi rappresentanti della cultura italiana,
massimo esperto di D’Annunzio.
Durante la manifestazione sono
stati eseguiti alcuni interventi
musicali su tema a cura dell’Associazione “Vaso di Pandora” :
voce solista Maria Ausilia D’Antona, Gabriele Falcone e Sergio
Trojse alle chitarre. Maria Ausilia
ha interpretato con la sua splendida voce la canzone scritta in napoletano da D’Annunzio nel 1892 “A
Vucchella” che è stata molto
apprezzata dalla platea e dall’illustre ospite. La manifestazione sì è
conclusa sulle trascinanti note di
“O surdato ‘nnammurato”. Scritta da Aniello Califano nel 1915
esprime la nostalgia di un soldato
che scrive alla propria donna dal
fronte di guerra.
Sono stati esposti i bei manifesti
dell’evento realizzati con grande
creatività dal prof. Roberto Creo
dell’Istituto “Rosselli” che sono
stati autografati da Giordano
Bruno Guerri a sigillo di una giornata di cultura indimenticabile.
Sarà possibile visitare nei prossimi mesi su prenotazione la mostra
fotografica e l’esposizione completa dei cimeli della prima guerra nell’Auditorium del Rosselli
contattando la e-mail dell’Associazione “Un ricordo per la pace”
curatrice della mostra : [email protected] .
Le visite guidate, che saranno
organizzate per gruppi non inferiori alle 10 persone ed aperte alle
scuole del territorio, saranno concordate tenendo presente le priorità didattiche dell’Istituto Rosselli.
Durante le visite sarà proiettato il
video-documentario tematico realizzato dall’Associazione “Un
ricordo per la pace”: “4 novembre 1918: la grande vittoria italiana” che comunque è a disposizio-
Elisa Bonacini Bruno Liconti Giordano Bruno Guerri
Viviana Bombonati
della collezione Bonacini della
seconda guerra “APRILIA IN
GUERRA : LA BATTAGLIA DI
APRILIA”, anche quella di alcuni
cimeli della Grande Guerra tra cui
le medaglie d’argento al V.M. del
Maggiore dei Bersaglieri Giuseppe Bonacini ( Reggio Emilia
1892 -1961) volontario agli esordi
della Prima Guerra Mondiale nel
Battaglione Lombardo Volontari
Ciclisti
Automobilisti
(V.C.A.). E’ stata pure allestita una
mostra fotografica sui Volontari
Ciclisti Automobilisti del 1915 dal
titolo “Impressioni di guerra” le
cui immagini sono tratte dall’omo-
Aprilia ha introdotto il suo amico
ospite d’onore lo storico Giordano Bruno Guerri, Presidente
della Fondazione “Il Vittoriale
degli Italiani” che è intervenuto
su Gabriele D’Annunzio svelando aneddoti e curiosità della vita e
delle imprese del grande personaggio. Scrittore, poeta, giornalista, aviatore, militare, politico e
acceso patriota
D’Annunzio,
come noto, fu anche grande seduttore del mondo femminile dell’epoca; ricordiamo in particolare il
lungo e tormentato rapporto con
l’attrice Eleonora Duse.
Gli studenti hanno seguito con
Elmetto, gavetta e borraccia del milite della grande guerra e le
medaglie al valor militare del bersagliere Giuseppe Bonacini
Giordano Bruno Guerri con Elisa Bonacini Bruno Liconti
Viviana Bombonati Maria Ausilia DʼAntona Gabriele Falcone
e Sergio Trojse
ne degli Istituti di Istruzione che
ne facciano richiesta .
Nel video è narrato il sofferto percorso di guerra dell’Italia dal
maggio 1915 al 4 novembre 1918,
quando il Generale Armando Diaz
annunciò la vittoria.
Il video è un omaggio alle armi
che parteciparono al primo conflitto mondiale: i coraggiosi fanti,
gli intrepidi e dinamici bersaglieri, gli straordinari alpini, che operarono sulle vette ghiacciate delle
Alpi in condizioni “al limite del
possibile”...!
Nel documentario scorrono anche
le immagini delle imprese della
Regia Marina, in particolare l’affondamento della nave Ammiraglia austriaca S. Stefano ad opera
di Luigi Rizzo e quelle di France-
sco Baracca “asso degli assi” che
abbatté ben 34 velivoli austriaci.
L’aereo di Baracca era contraddistinto dall’immagine di un cavallino rampante, simbolo che successivamente divenne icona del marchio automobilistico Ferrari.
A conclusione del filmato le commoventi immagini del viaggio
della salma del Milite ignoto,
scelto ad Aquileia (Udine) tra 11
bare di militi senza nome da
Maria Bergamas, una mamma che
aveva avuto il figlio disperso in
guerra. Il feretro venne trasportato in treno da Aquileia a Roma,
seguito nel suo percorso da
migliaia di persone in ginocchio;
venne tumulato presso l’Altare
della Patria il 4 novembre 1921.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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pagina 35
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
a cura di Sihem Zrelli
Care lettrici e lettori,
oggi ci occupiamo di un tema
per il quale mi sono sempre
impegnata e mi trovo in prima
linea quello della violenza contro le donne.
Voglio parlarvi della povera
Reyhaneh Jabbari, una giovane
donna iraniana che è stata impiccata all’alba del 25 ottobre scorso, condannata a morte per aver
ucciso nel 2007 l’uomo che aveva
tentato di stuprarla.
A nulla sono serviti gli appelli
internazionali rivolti alle autorità
per chiedere la sospensione della
sentenza.
Reyhaneh Jabbari era stata arrestata nel 2007, quando aveva 19
anni, per aver accoltellato a morte
Morteza Abdolali Sarbandi, un ex
dipendente dell’intelligence, che
avrebbe tentato di stuprarla. Nel
2009 il processo con la sentenza
di condanna. L’Alto commissariato per i diritti umani dell’Onu
aveva denunciato che il procedimento era stato viziato da molte
irregolarità. Reyhaneh poteva
essere salvata dal perdono della
famiglia della vittima. Il figlio
dell’uomo ha chiesto che la
ragazza negasse di aver subito un
tentativo di stupro ma lei si è
sempre rifiutata di cambiare la
propria versione dei fatti.
È questa la giustizia, in Iran.
Una donna impiccata per aver
cercato di difendersi da una
stupro.
Che la morte di Reyhaneh, almeno, non sia avvenuta invano: indigniamoci, alziamo la voce, facciamoci sentire. Perché, ricordiamoci, siamo tutte Reyhaneh.Una
vicenda che rappresenta il triste
emblema delle violenza maschile,
che continua a perpetuarsi in tutto
il mondo, declinandosi dal femminicidio alla violenza fisica,
dallo stalking allo stupro, dalle
violenze domestiche fino al mobbing sui posti di lavoro. Tutte
espressioni distorte del potere
diseguale tra donne e uomini.
Attualmente le donne proseguono
la loro lotta per la libertà del loro
paese, la libertà del loro corpo,
delle loro idee e per un mondo
nuovo; le nostre lotte si confrontano direttamente contro il sistema che esclude ed elimina le
donne dalla società e dalla sfera
decisionale.
La violenza contro lo donne prende diverse forme, dall’esclusione
sociale alla violenza fisica.
Ovunque sul pianeta le crisi economiche e sociali che esplodono
ricadono direttamente sulle
donne; in Europa, particolarmente in Grecia, Portogallo e Spagna,
ma anche in Italia purtroppo si
assiste alla diffusione di misure
rigide di aggiustamento che tendono verso la riduzione dei servizi pubblici ed il declino del sistema di sanità e di educazione, e
tutto ciò ricade direttamente sulle
donne, e si tratta di problematiche
quotidiane che si accentuano e
che ci mostrano l’urgenza di continuare a lottare per l’eliminazione di tutte le forme di violenza
contro le donne. E’ per rendersi
conto di questa situazione storica,
che persiste nei giorni nostri con
forza, CHE OGNI ANNO L’ASSOCIAZIONE LA PALMA DEL
SUD PROPONE la campagna
Stop alla Violenza Sulle Donne,
perché si lotti per eliminare questo genere di violenza ed in paral-
25 NOVEMBRE : GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2014
FERMIAMO LA STRAGE DELLE DONNE!
IN MEMORIA DI REYHANEH JABBARI, LA 26ENNE CONDANNATA A MORTE PER AVER UCCISO
L'UOMO CHE HA TENTATO DI ABUSARE DI LEI
lelo per generare una riflessione
ed un dibattito su una delle problematiche che, purtroppo, fa
parte della realtà quotidiana delle
donne del mondo.
E’ per questa ragione che L’ASSOCIAZIONE LA PALMA DEL
SUD in questo 25 novembre
2014, invita tutte le organizzazioni a condividere la giornata mondiale contro la violenza sulle
donne e anche di far sentire le
voci di miliardi di donne, voci che
gridano “lotta”, che gridano
“libertà” e che gridano “rispetto”
ILLUMINANDO CON UNA
CANDELA ROSA LA PROPRIA FINESTRA DI CASA – A
SIMBOLEGGIARE LA LIBERTÀ DI TUTTE NOI DONNE.
Con molto fervore e creatività noi
possiamo far sentire le nostre voci
attraverso le mobilitazioni, le
azioni, le attività, questo è un
impegno che dobbiamo prenderci
una tolleranza che diventa innegabile concausa del cosiddetto
femminicidio e di cui bisogna
tenere debito conto per combattere questa emergenza nazionale.
C’è un’insufficienza culturale,
etica, morale diffusa ed ancora da
colmare.
Noi sottovalutiamo le forme
diverse della violenza.
Siamo incapaci di coglierla in
ogni frangente del nostro vivere
quotidiano, dove si muove senza
risparmiare nessuno.
Quali strategie e forze mettere in
campo per contrastare la violenza
di genere?
Un’unica risposta probabilmente
non sortirebbe alcun cambiamento apprezzabile.
È necessario agire su più fronti
e con tutti gli strumenti disponibili. Innanzitutto, facendo
leva su più efficaci programmi
educativi all’interno delle scuo-
ciascuna di noi ben oltre la commemorazione del 25 Novembre.
Dall’inizio dell’anno, sono oltre
cento le donne uccise e la loro
morte resterà vana se non concentriamo le nostre forze per sollecitare le Istituzioni ad alzare il
livello di attenzione sul tema
della violenza contro le donne.
Nella maggior parte dei casi queste donne sono morte o hanno
subito brutale e gratuita violenza
per mano di mariti, ex fidanzati, o
comunque di persone facenti
parte del contesto familiare.
E mentre tutto ciò accade, noi
parliamo, ci indigniamo e gridiamo la nostra contrarietà, ma non
siamo immuni da un senso d’impotenza che ci assale ogni giorno
alla lettura della straripante cronaca nera.
Uomini, che pur dicendo di amarle, odiano le donne, non sopportano di vederle libere e indipendenti, soprattutto da loro.
Sono troppe le donne uccise da
questi uomini incapaci di accettare la fine di una relazione, come
pure il “disonore” conseguente al
tradimento o all’abbandono da
parte della moglie (o della compagna o della fidanzata), ritenuta
oggetto di loro esclusiva proprietà.
Sbagliamo, se crediamo di trovarci di fronte “soltanto” a un fenomeno criminale.
Sembra impossibile, ma c’è ancora una tolleranza culturale più o
meno latente (soprattutto in certi
ambienti sociali) alle prevaricazioni verso il genere femminile:
le e su campagne informative
che instillino nella coscienza
collettiva i valori della parità
tra i sessi e del pieno rispetto
reciproco. Nel contempo,
attuando un incisivo intervento
normativo per reprimere con
sanzioni efficaci e dissuasive
ogni forma di prevaricazione
violenta.
E soprattutto di questo problema,
che è un problema di democrazia che non funziona, si occupino donne e uomini insieme.
Noi ci saremo, noi saremo riunite
in un’apposita assemblea per discuterne il prossimo 22 novembre
presso la sede della nostra associazione in Via Cattaneo 4 alle ore
16,00 per dire tutte insieme:
“basta alla violenza contro le
donne”: Indigniamoci, alziamo
la voce, facciamoci sentire. Perché, ricordiamoci, siamo tutte
Reyhaneh. Aspettiamo anche voi.
La lettera di addio di Reyhaneh
Jabbari
Tutta una vita in un messaggio
vocale. Un testamento dettato
troppo presto. Ha 26 anni e vive
in un paese in cui la pena di morte
miete vittime. Reyhaneh Jabbari,
l’iraniana fatta morire per aver
ucciso chi voleva stuprarla, così
parla alla madre in attesa dell’impiccagione. Lo riporta il Corriere.
“Cara Shole, oggi ho appreso che
è arrivato il mio turno di affrontare la Qisas (la legge del taglione del regime ndr). Mi sento ferita, perché non mi avevi detto che
sono arrivata all’ultima pagina
del libro della mia vita. Non pensi
che dovrei saperlo? Non sai
quanto mi vergogno per la tua tristezza. Perché non mi hai dato la
possibilità di baciare la tua mano
e quella di papà?
Il mondo mi ha permesso di vivere fino a 19 anni. Quella notte
fatale avrei dovuto essere uccisa.
Il mio corpo sarebbe stato gettato
in un qualche angolo della città e,
dopo qualche giorno, la polizia ti
avrebbe portata all’obitorio per
identificare il mio cadavere, e
avresti appreso anche che ero
stata stuprata. L’assassino non
sarebbe mai stato trovato poiché
noi non godiamo della loro ricchezza e del loro potere. E poi
avresti continuato la tua vita nel
dolore e nella vergogna, e un
paio di anni dopo saresti morta
per questa sofferenza, e sarebbe
finita così.
Ma a causa di quel colpo maledetto la storia è cambiata. Il mio
corpo non è stato gettato via, ma
nella fossa della prigione di Evin
e nelle sue celle di isolamento e
ora in questo carcere-tomba di
Shahr-e Ray. Ma non vacillare di
fronte al destino e non ti lamentare. Sai bene che la morte non è la
fine della vita.
Mi hai insegnato che veniamo al
mondo per fare esperienza e per
imparare una lezione, e che ogni
nascita porta con sé una responsabilità. Ho imparato che a volte
bisogna combattere. Mi ricordo
quando mi dicesti che l’uomo che
conduceva la vettura aveva protestato contro l’uomo che mi stava
frustando, ma quest’ultimo ha
colpito l’altro con la frusta sulla
testa e sul volto, causandone alla
fine la morte. Sei stata tu a insegnarmi che bisogna perseverare,
anche fino alla morte, per i valori.
Ci hai insegnato andando a scuola ad essere delle signore di fronte alle liti e alle lamentele. Ti
ricordi quanto hai influenzato il
modo in cui ci comportiamo? La
tua esperienza però è sbagliata.
Quando l’incidente è avvenuto, le
cose che avevo imparato non mi
sono servite. Quando sono apparsa in corte, agli occhi della gente
sembravo una assassina a sangue
freddo e una criminale senza
scrupoli. Non ho versato lacrime,
non ho supplicato nessuno. Non
ho cercato di piangere fino a perdere la testa, perché confidavo
nella legge.
Ma sono stata incriminata per
indifferenza di fronte ad un crimine. Vedi, non ho ucciso mai nemmeno le zanzare e gettavo fuori
gli scarafaggi prendendoli per le
antenne. Ora sono colpevole di
omicidio premeditato. Il mio trattamento degli animali e’ stato
interpretato come un comportamento da ragazzo e il giudice non
si e’ nemmeno preoccupato di
considerate il fatto che, al tempo
dell’incidente, avevo le unghie
lunghe
e
laccate.
Quanto ero ottimista ad aspettarmi giustizia dai giudici! Il giudice
non ha mai nemmeno menzionato
che le mie mani non sono dure
come quelle di un atleta o un
pugile. E questo paese che tu mi
hai insegnata ad amare non mi ha
mai voluta, e nessuno mi ha
appoggiata anche sotto i colpi
dell’uomo che mi interrogava e
piangevo e sentivo le parole più
volgari. Quando ho rimosso da
me stessa l’ultimo segno di bel-
lezza, rasandomi i capelli, sono
stata premiata con 11 giorni di
isolamento.
Cara Shole, non piangere per
quello che senti. Il primo giorno
che nell’ufficio della polizia un
agente anziano e non sposato mi
ha colpita per via delle mie
unghie, ho capito che la bellezza
non e’ fatta per questi tempi. La
bellezza dell’aspetto, la bellezza
dei pensieri e dei desideri, la
bella calligafria, la bellezza degli
occhi e di una visione, e persino
la bellezza di una voce piacevo.
Mia cara madre, il mio modo di
pensare e cambiato e tu non sei
responsabile. Le mie parole sono
senza fine e le darò a qualcuno in
modo che quando sarò impiccata
senza la tua presenza e senza che
io lo sappia, ti verranno consegnate. Ti lascio queste parole
come eredità.
Comunque, prima della mia
morte, voglio qualcosa da te e ti
chiedo di realizzare questa richiesta con tutte le tue forze e tutti i
tuoi mezzi. Infatti, e’ la sola cosa
che voglio dal mondo, da questo
paese e da te. So che hai bisogno
di tempo per questo. Per questo ti
dirò questa parte del mio testamento per prima. Per favore non
piangere e ascolta. Voglio che tu
vada in tribunale e presenti la
mia richiesta. Non posso scrivere
questa lettera dall’interno della
prigione con l’approvazione delle
autorità, perciò ancora una volta
dovrai soffrire per causa mia. E’
la sola cosa per cui, anche se tu
dovessi supplicarli, non mi arrabbierei – anche se ti ho detto molte
volte di non supplicarli per salvarmi
dalla
forca.
Mia buona madre, cara Shole, più
cara a me della mia stessa vita,
non voglio marcire sottoterra.
Non voglio che i miei occhi o il
mio cuore giovane diventino polvere. Supplicali perché subito
dopo la mia impiccagione, il mio
cuore, i reni, gli occhi, le ossa e
qualunque altra cosa possa essere trapiantata venga sottratta al
mio corpo e donata a qualcuno
che ne ha bisogno. Non voglio
che sappiano il mio nome, che mi
comprino un bouquet di fiori e
nemmeno che preghino per me. Ti
dico dal profondo del cuore che
non voglio che ci sia una tomba
dove tu andrai a piangere e soffrire. Non voglio che tu indossi
abiti scuri per me. Fai del tuo
meglio per dimenticare i miei
giorni difficili. Lascia che il vento
mi porti via.
Il mondo non ci ama. Non voleva
il mio destino. E adesso sto
cedendo e sto abbracciando la
morte. Perché nel tribunale di Dio
incriminerò gli ispettori, l’ispettore Shamlou, il giudice, i giudici
della Corte suprema che mi
hanno colpita quando ero sveglia
e non hanno smesso di abusare di
me. Nel tribunale del creatore
accuserò il dottor Farvandi, e
Qassem Shabani e tutti coloro
che per ignoranza o menzogna mi
hanno tradita e hanno calpestato
i miei diritti.
Cara Shole dal cuore d’oro, nell’altro mondo siamo io e te gli
accusatori e loro sono gli imputati. Vediamo quel che vuole Dio. Io
avrei voluto abbracciarti fino alla
morte.
Ti voglio bene”.
Reyhaneh
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 36
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Il nuovo gestore del
Teatro Europa
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori oggi voglio
raccontarvi una storia.
Di quelle storie che vengono
piuttosto raccontate di bocca in
orecchio, al massimo narrate
davanti ad una tavola imbandita o inviate per e-mail ai propri
amici.
È la storia di un uomo, che sta
affrontando la crisi di questi
tempi nel migliore dei modi.
Bruno Jorillo.
Già, proprio lui il Direttore del
Giornale del Lazio che in
pochi conoscono dal vivo,
noto alla città per le sue iniziative nel mondo della cultura e
dello spettacolo e che, sono
state in grado di congelare il
traffico di una intera città.
Cari amici, in questi giorni
Bruno Jorillo, con il suo impegno, ha dato il via ad un’eruzione ancora più significativa
nel mondo dello spettacolo cittadino, accettare di essere il
nuovo gestore del Teatro Europa.
Un’esplosione, come notizia,
nel mondo della cultura e spettacolo apriliano che terrorizza
lo stesso Bruno ma che porta
con lui messaggi incoraggianti
per Aprilia: di cultura, autodeterminazione finanziaria e
spettacolo.
Ma procediamo con ordine. Il
Teatro Europa era chiuso, questo modello, simbolo della cul-
tura apriliana e che aveva consentito il rapido sviluppo della
città riceveva il ben servito.
A dare il colpo definitivo l’asta
fallimentare.
Nel frattempo uomini silenziosi spingevano perché il Teatro
Europa riaprisse i battenti.
Ed eccoci così arrivati alla
notizia di oggi. Con il Teatro
Europa che riapre e lo sta
facendo con lui, un personaggio, Bruno Jorillo che, viene
generalmente dato come una
scelta inevitabile, logica.
Niente salvataggi da parte di
enti pubblici, niente cessione
ai palazzinari, ma piuttosto un
percorso di riappropriazione
dei diritti apriliani alla cultura
e della partecipazione degli
stessi a spettacoli nazionali in
una struttura adeguata.
Lo sappiano i miei concittadini, cui era stato detto che la
scomparsa del Teatro Europa
era l’unica fatale soluzione. E
lo tengano a mente anche quei
portoghesi.
Ad Aprilia oggi con il nuovo
gestore Jorillo è stato riaffermato un principio fondamentale: la volontà del popolo apriliano sovrano a determinare le
sorti della cultura cittadina, e
questa deve prevalere su qual-
siasi accordo o pretesa.
Dacia Maraini, figlia dello scrittore e antropologo Fosco Maraini, è nata a Firenze nel 1936. Per
molti anni è stata compagna di
Alberto Moravia ed ha viaggiato
con lui. Ha scritto molti testi teatrali, molti romanzi e racconti, e
ancora poesie, saggi, narrazioni
autobiografiche. È una scrittrice
da approfondire anche per questa sua versatilità. Conoscere
quello che ha scritto può solo
arricchire il nostro mondo interiore.
Carla Ginanneschi
“Caro amico Bruno, l’incarico
a gestore del Teatro Europa è
una buona notizia per Aprilia
e per gli apriliani. Tu che sei
un uomo dello spettacolo,
accreditato in questo mondo
per la tua competenza, la tua
dedizione e la tua capacità.
Mi congratulo con te e colgo
l’occasione per farti gli auguri
di buon lavoro. Hai davanti a
te un impegno di grande
responsabilità. Sono sicuro
che sarai all’altezza di questa
sfida, e del resto la tua storia
parla per te. Credo che il Teatro Europa abbia trovato l’uomo giusto per il posto giusto”.
INVITO ALLA LETTURA
“Voci” di Dacia Maraini
L’incontro di mercoledì 12
novembre al “Pidocchietto” di
Aprilia con Dacia Maraini su un
tema caro alla scrittrice: la condizione femminile, ci offre la
possibilità di presentare un altro
suo libro, alcuni anni fa, infatti,
per “Invito alla lettura” era stato
preso in esame “La lunga vita di
Marianna Ucria”.
Il libro che viene presentato oggi
è “Voci” ed è aderente al tema
proposto per l’incontro: la violenza sulle donne. Due le protagoniste del romanzo: Michela
Canova, giornalista che lavora in
una radio, e Angela Bari, una
giovane donna che viene trovata
morta nel suo appartamento;
abitava nello stesso palazzo
della giornalista, all’ultimo
piano, i due appartamenti erano
sullo stesso pianerottolo. Una
delle due protagoniste viene trovata cadavere all’inizio del libro,
ma vive attraverso quello che
Michela fa per lei, una ricerca
approfondita su tutte le persone
che hanno conosciuto la giovane
donna e possono parlare della
sua vita; alla fine il lungo e faticoso iter della giornalista che si
coinvolge completamente e
riesce a coinvolgere il lettore
che la segue nelle sue indagini,
sarà premiato: il caso di Angela
Bari, giovane e controversa figura di donna, sarà risolto e il suo
nome non rimarrà negli archivi
della polizia come un caso irrisolto. Il libro ha la struttura di un
giallo, ma lo supera e diventa
poesia, solo una scrittrice come
Dacia Maraini poteva scrivere
un libro del genere.
Perché questo titolo? Le voci
sono quelle che Michela cattura
e che l’attraggono, forse per
questo ha scelto un mestiere particolare, lavorare in una radio
significa comprendere le persone non solo da quello che dicono, ma anche dal timbro della
voce, una voce può rivelare più
di quello che dice. Il libro diventa un testo poetico e per le
descrizioni e per le sensazioni
che Michela Canova suscita nel
lettore attraverso la cattura delle
voci che creano un’atmosfera
che non è quella di un libro giallo, ma quella poetica di un
romanzo.
E la scrittrice attraverso Michela
scrive alla fine del libro “Ogni
voce ha il timbro della verità,
che non sempre coincide con
quella logica delle cause e degli
effetti cara al giudice Boni e alla
commissaria Adele Sòfia. Le
voci sono corpi in moto e hanno
ciascuna l’ambiguità e la complessità degli organismi viventi;
belli o brutti, deboli o forti che
siano, sono percorse da vene
lunghissime di un azzurro che
mette tenerezza, seminate di
costellazioni di nei come un
cielo notturno ed è difficile metterle a tacere come si fa con le
parole cartacee di un libro.
Uscire dalla malia delle voci ed
entrare nella logica geometrica
dei segni scritti? Sarà un segno
di saviezza o una scappatoia per
eludere i corpi occhiuti e chiacchierini delle voci?
Mercoledì Dacia Maraini è stata
presente al lavoro teatrale tratto
da un suo racconto “ Cronaca di
una violenza di gruppo”, magistralmente interpretato dall’attrice Federica Di Martino.
In questo particolare momento
storico dove le donne sono sempre più spesso vittime di violenza, proporre agli spettatori un
lavoro del genere che è stato
arricchito dalla presenza dell’autrice, ha assunto grande valore.
Sia l’argomento che la sua realizzazione teatrale hanno coinvolto il pubblico presente. Poi la
presenza di Dacia Maraini ha
permesso di approfondire la
conoscenza di una scrittrice che
da sempre si batte perché l’altra
metà del cielo possa vivere in un
mondo dove ci sia rispetto e
amore. Sono sempre di più le
donne, lo evidenziano le statistiche, a subire violenze, sono
costrette a difendere i propri
figli, a lavori umilianti, a chinare la testa e in famiglia e all’esterno, spesso vittime di una
mentalità che deve cambiare.
APRILIA CONVEGNO ORGANIZZATO DALL'ASSOCIAZIONE APRILIA IN
MOVIMENTO PER FESTEGGIARE I PRIMI DUE ANNI DI ATTIVITÀ SUL
TERRITORIO DELLA BANCA DEL TEMPO
Domenica 23.11.p.v. si terrà presso la Sala Manzù
della Biblioteca comunale di Aprilia un convegno
organizzato dall'Associazione Aprilia in Movimento
per festeggiare i primi due anni di attività sul territorio della Banca del Tempo di Aprilia. Interverranno
l'Assessore all'Assistenza ed ai Servizi Sociali del
Comune di Aprilia, Eva Torselli, il Presidente dell'
Associazione Nazionale Banche del tempo, Maria
Luisa Petrucci, l'Arch. Dott.ssa Oriana Natali la
Dott.ssa Francesca Iacobelli, la Banca del tempo
Città di Pomezia e quelle di Latina e Ciampino, il
Comitato Di Quartiere Carroceto, il Comitato Aprilia
Centro e l'Associazione Le Botteghe di Carroceto. Al
termine del convegno l'Associazione Aprilia in Movimento offrirà un piccolo rinfresco preparato dai soci,
operatori e correntisti della Banca Del Tempo Di
Aprilia. Vi saremmo grati se voleste pubblicare l'evento e/o partecipare allo stesso.
Cordiali saluti.
Aprilia in Movimento
Banca del Tempo Aprilia
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 37
L'attrice Kyra Ruffo: donna tra pubblico e privato
Se dovessi descriverti a chi non ti
conosce, come ti descriveresti? Cosa
ti piace sia detto di te?
Sono una donna determinata, testarda,
leale,disponibile con chi lo merita,
buona e sincera. Odio le bugie! Mi infastidiscono molto e, soprattutto, offendono la mia intelligenza.Cosa mi piacerebbe che dicessero di me? Semplicemente la verità. Ma la verità, purtroppo,
non sempre e' percepita da tutti.
La tua carriera come attrice: i
momenti che ricordi piu' volentieri.
Non ci sono momenti particolari ai
quali ripenso più volentieri; in realtà,
tutte le mie esperienze lavorative come
attrice hanno lasciato in me un buon
ricordo.
Hai piu' rimorsi o rimpianti?
Posso affermare con tutta sincerità di
aver fatto tutto ciò che mi piaceva fare
e, anche se i risultati non sempre sono
stati quelli che speravo, sono felice di
aver dato retta unicamente a quello che
mi suggeriva la mia testa e il mio
cuore.
Più rimorsi o più rimpianti? Direi che
si equivalgono......ma molto pochi.
Nella tua vita, se ne avessi la possibilita', cosa vorresti rifare meglio, e
cosa invece rifaresti esattamente
come l'hai fatto?
Pur non rinnegando nulla di ciò che ho
fatto, avrei tanto voluto poter dedicare
più tempo alle mie passioni e ai miei
sogni. Mi sono sposata giovanissima
con un cantante/musicista di cui ero
molto innamorata e insieme al quale ho
trascorso degli anni indimenticabili, ma
un brutto male lo ha strappato da me
troppo presto e io mi sono ritrovata da
sola a dover crescere i nostri due mera-
vigliosi bambini. Così ho cominciato a
lavorare sodo per non far mancare nulla
alle nostre due creature e non far sentire loro la mancanza del padre. Ma sono
stata ampiamente ricompensata : i miei
due figli sono diventati uomini in
gamba e mi hanno regalato quattro
tenere e stupende creature, che sono
tutta la mia vita. Rifarei ogni sacrificio
che ho dovuto affrontare per regalare a
loro una vita serena, ma non posso
negare che mi sarebbe piaciuto poter
dedicare più tempo ai miei sogni.
Parlare di carriera mi sembra esagerato
perché, pur avendo iniziato prestissimo,
sono riuscita a coltivare questo mio
sogno per un periodo breve. All'età di
15 anni , grazie al permesso concessomi dai miei genitori, ho preso parte a
degli spot pubblicitari televisivi e riviste. Ho lavorato come modella , ho
anche fatto dei fotoromanzi per un giornale, allora molto seguito :" Grand
Hotel", e in seguito ho partecipato a
dei film, tra cui : " Caramelle da uno
Sconosciuto" e " Interno Berlinese"
con la regia di Liliana Cavani. Ho
avuto l'immensa fortuna di lavorare in
"Casa Vianello" al fianco di due mostri
sacri dello spettacolo italiano: Raimondo Vianello e Sandra Mondaini , ed
altro. Nella vita, però, ci sono altre
priorità e così ho dovuto abbandonare
questo mio percorso.
Lisa Bernardini
IN KENIA PER SOSTENERE AMREF
Si è concluso il viaggio in Africa dei campioni di canoa Francesco Gambella e Riccardo Marchesini per documentare l’attività di AMREF : nel
team anche il giornalista Bruno Liconti di Aprilia
A GIUGNO 2015 LA TRAVERSATA “SOLIDALE” OSTIA – PORTO SAN PAOLO
di Elisa Bonacini
unricordoperlapace.blogspot.it
[email protected]
Il 7 novembre scorso i testimonial della
campagna solidale Francesco Gambella e Riccardo Marchesini ed i
giornalisti Bruno Liconti (di Aprilia),
Gianni Perrelli, Alessandro Pirina,
Matteo Scarabotti (responsabile
comunicazione AMREF) e Stefano
Rastelli sono partiti da Roma con
destinazione Nairobi e poi Mwingi in
Kenia per realizzare un filmato che
documenterà l’ultimo progetto di
AMREF “Mai più senza mamma”.
AMREF (African Medical and
Research Foundation) la principale
organizzazione sanitaria no-profit del
continente africano con questo progetto si prefigge l’obiettivo di formare 200
ostetriche che consentano a migliaia di
mamme di far nascere in sicurezza i
propri bambini. Ogni giorno in Africa
sono 400 le mamme che perdono la
vita in gravidanza o durante il parto a
causa della scarsità di operatori e di
strutture sanitarie, lasciando migliaia e
migliaia di piccoli orfani .
Il team ha raggiunto Nairobi e Dagoretti , per poi “avventurarsi” alla volta
di Mwingi al confine con la Somalia.
Un viaggio emozionante e coinvolgente che ho seguito attraverso le pagine
face-book dell’amico Bruno Liconti e
del campione di canoa Kaiak Francesco Gambella, testimonial di
AMREF cinque volte record mondiale
di traversata, maestro federale, delegato provinciale Fick e protagonista di
straordinarie spedizioni sportive con
finalità solidali.
Prossima impresa di Gambella a giugno 2015 la traversata Ostia-Porto
San Paolo (Olbia) per sostenere l’iniziativa “ Stand up African Mothers “ e
promuovere lo sport della canoa Kaiak,
con attenzione anche alla paracanoa.
La missione solidale che avrà il sostegno di sponsor, istituzioni e di ACSI
(Associazione Centri Sportivi Italiani)
sarà condivisa da Francesco con Riccardo Marchesini campione mondiale di paracanoa nel 2010. Due atleti
che amano le sfide a che dimostrano
oltre alle indiscusse capacità sportive
anche un grande cuore per queste
popolazioni meno fortunate.
“Aiuta l’Africa a non avere bisogno di
aiuto!”: questo lo spot che ha lanciato
Francesco nel mio precedente articolo.
Sulla base anche della temibile “emergenza ebola” credo sia arrivato davvero il momento di riflettere e di cercare
urgentemente una vera soluzione per
migliorare le condizioni di vita nei
paesi poveri dell’Africa.
(foto fornite dal giornalista Bruno
Liconti - Aprilia)
Alessandro Pirina, Riccardo Marchesini, Francesco Gambella, Bruno Liconti,
Peter, Gianni Perrelli
Aprilia - Mostra di Natale ed eventi
al S. Michele Hospital
Gli ospiti esporranno i loro
lavori artigianali creati
all’interno delle attività di
Terapia Occupazionale.
Mostra di Gaetano Fagioli
“Dal Canto al disegno” dal
12 al 14 Dicembre.
Inaugurazione della mostra
Venerdi 12 Dicembre alle
ore 16.00 con la partecipazione di Monsignor Gian
Battista Proia, Decano
della Basilica San Giovanni
in
Laterano
di
Roma.San Michele’s Got
Talent 2.0
Lunedi 22 Dicembre dalle
16:00-17:30
Competizione canore.. e
non solo degli operatori,
per elegere il Vincitore
2014!
Giudici di gara, oltre agli
ospiti:il Direttore Amministrativo Augusto Ricci, la
Dott.ssa Maria Silvaroli, la
Caposala Daniela Grillo,
Rappresentante dei Familiari La direzione del San
Michele Hospital è lieta di
invitare tutti.
Non mancate !!
Il direttore Amministrativo Augusto Ricci
Le Mostre saranno aperti al pubblico negli orari di visita
dalle 11:00-11:45 e dalle 15:00-17:45
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
.IL SIGNIFICATO
DEL LAMENTO
Mi chiamo Roberto, e da sempre
mi sono trovato invischiato in
situazioni in cui la gente mi
cerca per lamentarsi di qualcosa.
Alcune volte anch’io lo faccio,
ma gli altri esagerano in una
maniera incontrollabile. I miei
amici, ad esempio, mi cercano
soprattutto quando si devono
lamentare di qualcosa, perché
sanno che io sto lì ad ascoltarli.
Mi accorgo, però, che tutti i miei
consigli, anche se all’inizio mi
fanno credere che li accettano,
puntualmente non li considerano
affatto. Mi domando, ma perché
mi chiedete cosa fare, se poi fate
di testa vostra! Allora mi sono
reso conto che si lamentano non
per risolvere, ma per farlo e
basta. Io vorrei capire da dove
nasce questo comportamento
che tutti gli italiani, specialmente in questo periodo, stanno
adottando. Tutti ci lamentiamo,
ma tutto rimane come sempre.
Ma perché ci lamentiamo, e a
che cosa serve poi se le cose non
cambiano?
ROBERTO
Quasi tutte le persone si lamentano, solo che non ce ne rendia-
mo conto se non in circostanze
particolari della nostra vita.
Ogni giorno capita di ascoltare
una o più persone che si lamentano di quello che non va nel
mondo, negli altri e a volte
anche in se stesse. D’altra parte
chi vuole lamentarsi non ha che
l’imbarazzo della scelta. La realtà ci offre infinite occasioni e
argomenti sui quali esercitare la
nostra voglia e capacità di
lamentarci. Ma ci sono due verità che non possiamo ignorare:
lamentarci non cambia le cose di
cui ci lamentiamo. Dopo averlo
fatto o aver ascoltato le lamentazioni degli altri ci sentiamo peggio di prima. Ma se è così perché
continuiamo a lamentarci quando qualcosa non va? E perché ci
esponiamo alle lamentele degli
altri senza sottrarci a qualcosa
che tra pochi secondi ci farà
stare peggio? All’inizio della
vita il solo modo che avevamo
per ottenere attenzione, sostegno, soddisfazione ai nostri
bisogni era il pianto. A nessun
neonato verrebbe in mente di
chiedere di essere nutrito con
una bella risata. Il nostro innato
istinto di sopravvivenza ci porta
a reagire ai nostri bisogni piangendo perché, quasi sempre,
qualcuno si prenderà cura di noi
e farà qualcosa per farci stare
meglio. Appena sviluppata la
capacità di parlare, il pianto si
trasforma in parole lamentose e
cominciamo a esprimere tutto
quello che non va, che non ci
piace, che ci disturba o ci fa soffrire, sempre convinti che funzionerà ancora, ma andando
avanti nella vita il meccanismo
funziona sempre meno. Da adul-
ti è sempre più difficile avere
figure di accudimento, e gli
ambienti dove si possono trovare
attenzioni sono la famiglia,
l’ambiente di lavoro, la società
intera e naturalmente la nostra
sfera spirituale. Ma questa volta
anche se il risultato non arriva,
non è facile cambiare attitudine
perché la nostra mente spera
sempre in quel successo magico
che era capace di ottenere, con il
lamento, l’oggetto desiderato
anche se la strategia di sopravvivenza adottata a quel tempo oggi
non funziona più. Cosa puoi fare
dunque? Il primo passo è quello
di diventare consapevoli di come
funziona la nostra mente e di
come reagisce al nostro inconscio davanti a un problema o un
ostacolo. L’inconscio si attiva
automaticamente davanti a situazioni in cui il lamento ci porta ad
un vantaggio secondario, quello
di ottenere l’oggetto desiderato,
ma lo facciamo anche se non
funziona in quel momento, perché? Perché l’inconscio non
ragiona, non è la mente logica e
razionale, esso si attiva e basta,
fino a quando si riesce a diventare consapevoli e notare che il
Giorni Felici
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
lamento non dà la possibilità di
controllare la propria vita, e
prendere le decisioni più giuste.
Una cosa molto importante da
mettere in pratica è che quando
ci si rende conto che si sta
cominciando a lamentarsi di
qualcosa, è quella chiedersi se ci
va di stare peggio tra pochi
istanti; perché è questo quello
che provocherà il lamento dopo
la brevissima soddisfazione
dello sfogo che ci siamo concessi. E’ importante
evitare le persone
che si lamentano e
che ci usano per
scaricare la loro
insoddisfazione.
Passare all’azione
prima che pensieri
e parole negativi
prendano il sopravvento sulla nostra
mente, e cercare di
risolvere qualunque cosa si possa fare per risolvere concretamente ciò di cui ci
si lamenta, è sicuramente l’atteggiamento più giusto per indirizzare la propria energia sulle
azioni, piuttosto che sui pensieri
o sulle parole. Cominci a pensare a se stesso, signor Carlo,
come ad una persona positiva,
creativa, costruttiva, capace di
assumersi le proprie responsabilità e prendere in mano il proprio
destino. Chi si lamenta in genere
non vuole prendersi alcuna
responsabilità. E se non c’è una
soluzione immediata ai problemi
di cui si sta lamentando, sicuramente con questo atteggiamento
creerà una migliore condizione
interiore per se stesso e per gli
altri. Ne beneficerà la tua salute
e le relazioni interpersonali.
Lamentarsi crea nel nostro orga-
nismo una reazione biochimica
tossica, che ha un’influenza
negativa persino sul sistema
immunitario. Inoltre le persone
lamentose attirano persone
lamentose che vanno ad innescare un processo automatico di
reazione a catena che produce
malessere fisico e mentale,
senza che il soggetto riesca ad
accorgersene nell’immediato.
L’ascolto del lamento altrui produce un senso di benessere iniziale che sta a significare la svalorizzazione che l’altro fa di se
stesso in riferimento agli altri. In
quel momento chi ascolta può
percepirsi migliore del suo interlocutore o di chi esso stia parlando. Dopo un po’, però, si renderà conto di essere stato assorbito
talmente tanto, che da quel
lamento avrà perso il senso del
discorso iniziale percependosi
fuori luogo e senza argomentazioni o risposte. Quando questo
accade vuol dire che la persona
sta assorbendo ogni vostra energia e che voi siete caduti in trappola. Bene, l’unica cosa da fare è
di allontanarsi con una scusa, ma
fatelo immediatamente.
Per porre domande alla
dott.ssa scrivi a: Dott.ssa Anna
De Santis ad Aprilia in via
Mozart1 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare
una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica:
a1 [email protected]
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
Per festeggiare qualsiasi ricorrenza scrivi o invia un e-mail
al GIORNALE DEL LAZIO Via E. Fermi, 18 - 04011 APRILIA
e-mail: [email protected]
(gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente)
Luca Dapiran
11 Novembre
Prima di incontrarci, vagavo per la
vita senza direzione, senza una
ragione..So che, per qualche
motivo, ogni passo che ho fatto da
quando ho imparato a camminare
era un passo verso di te..eravamo
destinati ad incontrarci..♡
Buon compleanno Amore Mio..
♥ Ti Amo..♥
Chiara Billi 13 Novembre
Buon compleanno a te che mi sei accanto lungo il
percorso della vita, ogni giorno, in ogni istante,
grazie di esistere…il tuo amore!
Tantissimi auguri di Buon compleanno
ad ANDREA CHIAPPINI
che il 15 dicembre compie 8 anni.
"Sei il nostro angelo" .
Auguri da mamma, papà e il fratellino
Lorenzo
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
pagina 39
L’AVVOCATO RISPONDE
IL CONTRATTO DI LOCAZIONE STIPULATO
DALL’USUFRUTTUARIO
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
approfitto della sua disponibilità
sulle pagine de “Il Giornale del
Lazio” per chiederle un chiarimento.
Con la mia compagna stiamo
pianificando una convivenza e,
proprio per questo, siamo in
cerca di un appartamento da
prendere in affitto.
Ne abbiamo visti molti ma, uno
in particolare, sito al centro
della nostra cittadina, ci piace
molto e vorremmo fosse quella
la nostra futura casa.
Siamo però frenati dal fatto che
la persona con la quale dovremmo stipulare il contratto non è la
proprietaria della casa ma solo
l’usufruttuaria e ci domandiamo
se un tale contratto sarebbe valido e se, una volta venuta a mancare la signora usufruttuaria (è
peraltro piuttosto anziana), il
nostro contratto potrebbe continuare con il proprietario o se,
viceversa, potremmo essere
costretti a rilasciare subito l’immobile.
Grazie. Alessio.
La questione posta dal nostro
lettore Alessio è interessante e
piuttosto comune da riscontrare
nella pratica proprio per la diffusione che l’istituto dell’usufrutto
conosce.
Diciamo subito, per completezza espositiva che l’usufrutto,
disciplinato dagli artt. 978 e
seguenti c.c., rientra nella categoria dei diritti reali, essendo in
particolare un diritto reale di
godimento su cosa altrui, limitato soltanto dal vincolo di durata
e da quello della destinazione
economica (secondo la definizione del Prof. Bianca), e quindi
la la nuda proprietà è la condizione del proprietario del bene
gravato da usufrutto, al quale è
sottratto il potere di usare il bene
e di farne propri i frutti.
Essendo quindi l’usufrutto un
diritto reale di godimento, l’usufruttuario può utilizzare l’immobile come gli aggrada , ivi
compreso concederlo in locazione, con il solo limite di non
venderlo, non modificarlo
sostanzialmente e non cambiarne la destinazione.
Uno dei tratti caratteristici dell’usufrutto, tale da diversificarlo
dagli altri diritti reali, è la sua
necessaria
temporaneità,
secondo quanto stabilito dall’art.
979 c.c. che dispone al primo
comma: “la durata dell’usufrutto non può eccedere la vita dell’usufruttuario”, mentre nel
caso in cui l’usufrutto sia costituito a favore di persona giuridica non potrà superare i trent’anni. La dottrina evidenzia che la
causa principale della tempora-
neità dell’istituto è dovuta dall’alternativa inaccettabile di uno
svuotamento del contenuto del
diritto di proprietà che deriverebbe da una protrazione senza
limiti dell’usufrutto stesso. Ciò
sarebbe in contrasto con la funzione sociale della proprietà stabilità in linea di principio generale dall’art. 42 della Costituzione.
L’usufrutto non è trasmissibile
agli eredi, né è possibile il legato di usufrutto successivo, con
cui sia disposto che alla morte
del legatario usufruttuario, l’usufrutto passi ad altri soggetti.
Neppure il donante può riservare
l’usufrutto di beni donati a suo
vantaggio ad altri soggetti.
Dobbiamo quindi rispondere
affermativamente alla prima
domanda posta dal nostro lettore
rassicurandolo
sull’assoluta
regolarità di un contratto di locazione stipulato con l’usufruttuario, posto che, come detto, il
concedere in locazione il bene
rientra nei poteri attribuitigli
dalla legge che disciplina questo
tipo di locazioni all’art. 999 c.c.,
così disponendo: “Le locazioni
concluse dall’usufruttuario, in
corso al tempo della cessazione
dell’usufrutto, purché constino
da atto pubblico da scrittura
privata di data certa anteriore,
continuano per la durata stabilita, ma non oltre il quinquennio
dalla cessazione dell’usufrutto
(comma 1). Se la cessazione dell’usufrutto avviene per la sca-
denza del termine stabilito, le
locazioni non durano in ogni
caso se non per l’anno, e, trattandosi di fondi rustici dei quali
il principale raccolto è biennale
o triennale, se non per il biennio
o triennio che si trova in corso al
tempo in cui cessa l’usufrutto
(comma 2)”.
Le locazioni immobiliari stipulate dall’usufruttuario sono
opponibili, quindi, per tutta la
loro residua durata che comunque non può protrarsi oltre il
quinquennio dalla cessazione
dell’usufrutto, al pieno proprietario che consolidi la propria
titolarità dominicale in conseguenza della cessazione dell’usufrutto, solamente qualora esse
constino da atto pubblico ovvero
da scrittura privata avente data
certa anteriore.
Dopo la cessazione dell’usufrutto, la locazione stipulata dall’usufruttuario, ove opponibile al
nudo proprietario ricorrendone
le condizioni richieste dall’art.
999 c.c., continua esclusivamente con i suoi patti fra proprietario
e conduttore; diventa così titolare del rapporto il nuovo avente
diritto al godimento, verificandosi un fenomeno di cessione ex
lege del contratto, per l’operatività della quale non occorre il
consenso e l’adesione del conduttore. Conseguentemente la
comunicazione al conduttore
dell’evento modificativo della
titolarità del rapporto ha il solo
scopo di porlo in grado di adem-
piere ai propri doveri nei confronti del soggetto subentrato ex
lege nella posizione di locatore
(Cass. 11 aprile 1983, n. 2558).
Poichè ai sensi dell’art. 999 cod.
civ., il contratto di locazione stipulato dall’usufruttuario è opponibile allo stesso proprietario
solo se risulti da scrittura avente
data certa anteriore all’estinzione dell’usufrutto per consolidazione, ne consegue che non è
opponibile al proprietario la
locazione stipulata verbalmente.
Perché il contratto possa essere
opposto dal conduttore al nudo
proprietario deve risultare da un
atto scritto comunque idoneo a
fornire la prova del contratto di
locazione tra le parti.
A tale proposito, la Corte di Cassazione Civile con sentenza 25
febbraio 1999 n. 1643, in contrasto con il precedente orientamento che riteneva sufficiente la
ricevuta del canone contenente
un preciso riferimento al rapporto in corso (Corte Cassazione
Civile Sez. III, 14 febbraio 1994
n. 1455), ha escluso che i requisiti prescritti dall’articolo 999
cod. civ. fossero soddisfatti dalle
lettere a firma dell’usufruttuario
spedite al convenuto, nelle quali
si faceva espresso riferimento al
contratto di locazione e dalle
ricevute di pagamento del canone a firma dello stesso usufruttuario.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 40
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
LA REGIONE SOSTIENE LA
RIQUALIFICAZIONE E LA
RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI
4 milioni di euro per la riqualificazione professionale
dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato,
determinato, stagionali o in cassa integrazione che la
ricollocazione di chi si trova in Cassa integrazione o in
mobilità
La Regione sostiene con varie attività la formazione
dei lavoratori. L’obiettivo è rendere le imprese più
competitive, sviluppare il territorio e aumentare i livelli di occupazione e occupabilità.
4 milioni di euro per sostenere l’occupazione e la
riqualificazione. Le risorse serviranno sia per favorire
la riqualificazione professionale dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato, determinato, stagionali o
in cassa integrazione che la ricollocazione di chi si
trova in Cassa integrazione o in mobilità.
1 milione di euro per le imprese della provincia di
Rieti. Negli ultimi mesi le imprese di questo territorio
sono state colpite da gravi crisi industriali che hanno
inciso negativamente sia sulla politica industriale della
regione che sui livelli occupazionali. Le altre risorse, 3
milioni, saranno distribuite tra le province di Frosinone, Latina, Roma e Viterbo.
Le attività dovranno concludersi entro 18 mesi dalla
data di avvio del progetto. Le imprese piccole, medie e
grandi, potranno presentare i loro progetti entro trenta
giorni dalla pubblicazione dell’avviso.
VITALIZI: LA REGIONE TAGLIA ANCHE
QUELLI DEL PASSATO
La nuova legge comporterà risparmi per 5 milioni di
euro all’anno a regime e prevede un contributo di solidarietà per i prossimi tre anni e il vitalizio scatterà a 65
anni e non più a 50
“Il Consiglio regionale ha approvato un’altra importante legge. Dopo l’abolizione dei vitalizi fatta nel
2013 per gli attuali consiglieri, abbiamo tagliato anche
i vitalizi del passato” – è il commento del presidente,
Nicola Zingaretti, sul nuovo provvedimento adottato
dalla Regione che comporterà a regime risparmi per 5
milioni di euro all’anno.
Ecco cosa cambia:
Il vitalizio a 65 anni e non più a 50. Dal 1° gennaio
2015 chi ha meno di 50 anni e non ha maturato ancora
il vitalizio lo prenderà a 65 anni e non più a 50 come
previsto dalla vecchia legge. Ci sarà anche la possibilità di ottenerlo dai 60 anni, ma con il 5% in meno per
ogni anno in anticipo.
Contributo di solidarietà per i prossimi tre anni. È stato
introdotto in modo progressivo secondo questo schema: fino a 1.500 euro lordi sarà pari all’8%, da 1.501 a
3.500 al 10%, da 3.501 a 6.000 al 13% e oltre i 6.000
al 17% per chi riceve un solo vitalizio. C’è anche la
possibilità di rinnovarlo alla scadenza per chi percepisce il vitalizio o per i congiunti che ricevono la reversibilità, 272 persone.
Per chi cumula più vitalizi. Nel caso di chi cumula più
vitalizi, di altre regioni, del Parlamento europeo,
Camera o Senato, il contributo di solidarietà sale del
40% sull’imposta: l’11,2% fino a 1.500 lordi, il 14%
per la seconda fascia, il 18,2% per la terza e il 23,8%
per la quarta. Tra le altre cose è stato anche bloccato
l’adeguamento Istat per i prossimi tre anni. Chi ha un
doppio vitalizio potrà anche chiedere alla Regione,
entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge, la restituzione dei contributi versati, rinunciando di fatto al
vitalizio regionale.
“Voglio ringraziare tutti i consiglieri per queste scelte
e per il sostegno unanime che hanno garantito – ha
detto ancora Zingaretti - una squadra straordinaria che
con i fatti e a testa alta sta cambiando tutto come avevamo promesso ai cittadini: il Lazio cambia davvero”.
SANITA’, ACQUISTIAMO IL NUOVO
ACCELERATORE LINEARE PER
L’OSPEDALE GORETTI DI LATINA
La Regione in prima linea nella sanità: stanziati 2
milioni e 300 mila euro a favore della Asl di Latina per
l’acquisto di un nuovo acceleratore lineare
Un nuovo acceleratore per il Goretti di Latina che
sostituirà quello ormai obsoleto e in disuso da mesi. Al
suo posto l’azienda ne acquisirà uno di ultima generazione in grado di garantire prestazioni di radioterapia,
più puntuali e meno invasive, al servizio dei malati di
tumore, in particolare mammella e prostata.
Investiti 2 milioni e 300 mila euro, il budget individuato è quello necessario per dotarsi di una apparecchiatu-
ra mono energy di dimensioni adeguate ad essere
installata nel bunker esistente. La Uoc di radioterapia,
del Goretti, l’unica presente su un territorio che conta
500mila abitanti, garantisce 800 trattamenti l’anno.
“Abbiamo ritenuto di rispondere con immediatezza
alle richieste della Asl di Latina – ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: “la mancanza
del secondo acceleratore stava producendo liste di attesa e ritardi gravi nell’erogazione dei trattamenti di
pazienti oncologici, e questo è inaccettabile. Ora spero
si proceda con grande sollecitudine nell’acquisire e
mettere in funzione la nuova e modernissima attrezzatura”.
18 NUOVE SEZIONI NELLE SCUOLE
DELL’INFANZIA: 462 POSTI IN PIÙ
La Regione ha finanziato un bando rivolto ai Comuni:
aprono 18 nuove sezioni per 462 bambini, 8 a Roma e
10 in provincia
La Regione sostiene l’apertura di 18 nuove sezioni
nelle scuole dell’infanzia del Lazio con un bando da
700mila euro rivolto ai comuni: in particolare i nuovi
posti a disposizione sono 462.
18 nuove sezioni per 462 bambini. Delle nuove sezioni, 8 verranno attivate nel comune di Roma e 10 nei
comuni di Rocca di Papa, Rocca Priora, Valmontone,
Labico, Lanuvio, e Riano. 16 saranno sezioni a 40 ore,
2 a 25 ore. In totale sono 462 i bambini che potranno
usufruire delle nuove sezioni, 200 a Roma e 262 nei
Comuni della provincia.
“È un aiuto concreto alle famiglie della nostra regione- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti,
che ha aggiunto: la creazione di nuove sezioni, e conseguentemente di nuovi posti per i nostri bambini rappresenta la soluzione a un problema
che riguarda da vicino molti genitori”.
“Nelle economie del nostro bilancio
di quest’anno abbiamo saputo individuare i fondi necessari a finanziare
questo intervento, che vorremmo
incrementare e rendere stabile nei
prossimi anni per dare un sostegno
ad un numero sempre maggiore di
Comuni e di nuclei familiari”- lo ha
detto il vicepresidente e assessore
alla scuola, Massimiliano Smeriglio”.
SANITÀ: OLTRE 1 MILIONE
DI VACCINI CONTRO
L’INFLUENZA
La vaccinazione è gratuita ed è rivolta a chi ha superato i 65 anni, ai
bimbi sopra i sei mesi, agli adulti
con patologie croniche, ma non solo:
anche ai bambini e adolescenti a
rischio di sindrome di Reye, alle donne che si trovano
al secondo e terzo trimestre di gravidanza e ai familiari a contatto con persone ad alto rischio e al personale
medico e sanitario
Più di un milione di dosi di vaccino per le categorie a
rischio. La Regione in prima linea per attuare la campagna in collaborazione con i medici di medicina generale, pediatri e Asl. La vaccinazione è gratuita. L’obiettivo è anche quello di prevenire le complicazioni possibili nei soggetti maggiormente a rischio, malati cronici, anziani.
A chi è rivolta la campagna di vaccinazione?
A chi ha superato i 65 anni, ai bimbi sopra i sei mesi e
agli adulti con patologie croniche, come ad esempio
malattie cardiache e respiratorie, insufficienza renale,
diabete, tumori e immunosoppressione causata da HIV.
E ancora: ai bambini e adolescenti a rischio di sindrome di Reye, alle donne che si trovano al secondo e
terzo trimestre di gravidanza e ai familiari a contatto
con persone ad alto rischio.
Il vaccino è rivolto anche a medici e personale sanitario, a chi lavora a contatto con animali, al personale
delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e della protezione civile e anche ad altri addetti di servizi pubblici di primario interesse collettivo.
100 medici sentinella su tutto il territorio. Saranno
coordinati al livello regionale e provvederanno a
segnalare sistematicamente i casi di influenza tra i propri assistiti. Tra le altre cose contribuiranno anche a
individuare i ceppi virali agenti dell’influenza.
Vai qui per avere maggiori informazioni su come effettuare la vaccinazione o per avere maggiori informazioni. Se vuoi puoi rivolgerti anche al tuo medico di medicina generale, al pediatra, alle ASL.
“Una campagna di vaccinazione capillare contro l’influenza è il miglior antidoto contro gli eccessivi accessi al pronto soccorso - lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti , che ha aggiunto: per il successo dell’operazione, così come ogni anno, è determinante il contributo attivo dei medici di famiglia e dei pediatri di
libera scelta. Quest’anno mi pare ci siano tutte le condizioni per garantire un grado di copertura molto alta
della popolazione a rischio”.
Ascolta la radio anche dal tuo
Smartphone/Tablet. Scarica l’App.
gratuita Radio Lazio Sud su Google Play
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
CISTERNA
pagina 41
Elisa Giorgi (Pd) spara a zero contro il sindaco
Della Penna: “Finora non ha fatto nulla”
Il consultorio di Cisterna non chiuderà!
“Questa è un’ottima notizia – ha così
commentato il consigliere comunale del
Pd Elisa Giorgi -. Da che ho ricevuto avvisaglie di questo pericolo io e il Partito
Democratico di Cisterna ci siamo subito
attivati per avere un quadro chiaro della
situazione attraverso la Regione e la ASL
stessa. E anzi voglio ringraziare per l’interessamento dimostrato Tullio Chiodi del
Pd di Cisterna sicuramente l’On. Enrico
Forte per la disponibilità e attenzione
data. Comprendiamo che la determina ad
hoc, che interessa Cisterna, riguarda la
rimodulazione del consultorio alla luce
dei nuovi standard in materia di pianta
organica. Tuttavia dobbiamo scongiurare
che ciò porti ad un ulteriore impoverimento dei servizi sanitari sul nostro territorio.
Cisterna fa parte di un distretto vasto e
disomogeneo, la mancanza di un ospedale
e di una struttura sanitaria efficiente non è
più accettabile in una realtà grande ed esigente come la nostra. Le politiche sanitarie devono tornare a essere protagoniste
dell’azione politica quotidiana. Ma
soprattutto è necessaria una sinergia
comune se vogliamo portare dei risultati a
casa. Difendere e anzi ampliare ciò che
abbiamo, questa è a mio avviso la priorità”. Quindi? “Per dar voce alle istanze di
Cisterna – ha aggiunto Giorgi - incontrerò
a beve, con l’On.Forte, il direttore generale della ASL di Latina. Voglio comunque
sollecitare anche il sindaco, nonché presidente della Provincia, Eleonora Della
Penna a farsi carico di questa situazione e
a difendere e tutelare i servizi della sua,
della nostra, città. Lavoriamo per portare
finalmente Cisterna a un adeguato livello
di servizi. Solo se comune e condivisa
questa battaglia potrà vederci vincitori”.
E dall’auspicio alla… bacchettata! Sì proprio così. Oltre a sollecitare il sindaco
affinchè si impegni a favore della sua
città, la Giorgi non ha mancato di lanciare
qualche frecciatina contro la Della Penna.
A chi le ha chiesto di fare un bilancio sull’operato dell’attuale amministrazione, il
consigliere del Pd ha infatti così commentato: “Da giugno non è stato affatto niente, l’unica azione per cui questa amministrazione si è contraddistinta sono all’insegna della più perfetta continuità dei suoi
predecessori. Un bruttissimo segnale per
la città, in questi quattro mesi in tutta fretta abbiamo votato un bilancio con aliquote Tar, Tasi e Imu più alte di tutta la Provincia, senza tener conto minimamente di
dare all’opposizione la possibilità di elaborare delle proposte oppure di fare degli
emendamenti che prevedessero degli sgravi per le fasce più deboli o per le imprese.
Hanno voluto fare un colpo di mano, un
Novità per la
biblioteca comunale
Consultare libri, chiedere prestiti e
usufruite di tutti i servizi della biblioteca comunale di Cisterna, da lunedì
prossimo sarà più agevole. Grazie a
una rimodulazione degli orari di servizio del personale, infatti, l’orario di
apertura della biblioteca sarà ampliato nelle ore pomeridiane. Studenti e
cittadini, a partire da lunedì 17
novembre, potranno recarsi nei locali di via San Pasquale, all’interno
dello storico Palazzo Caetani, dal
lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle
13:30 e dalle 15:00 alle 19:00.
Ma non è questa l’unica novità. Si
chiama “Biblioteca e scuola” il progetto di promozione del libro e della
lettura che l’Amministrazione ha
appena approvato. L’iniziativa proporrà agli istituti scolastici di ogni
ordine e grado presenti sul territorio
comunale un’offerta di attività educative rivolte a bambini e ragazzi, da
realizzarsi sia nella sede della Biblioteca che presso le sedi scolastiche. Le
iniziative si attueranno in collaborazione con le istituzioni scolastiche e
contribuiranno a promuovere fin
dalla giovane età il piacere e l’abitudine alla lettura favorendo un approccio libero e piacevole alla lettura nel
tempo libero, al di fuori degli obblighi di natura scolastica. “La Biblioteca comunale – afferma il sindaco
Eleonora Della Penna - è uno strumento fondamentale per la soddisfazione e la promozione della crescita
culturale, intellettuale e morale dei
cittadini. Scuola e biblioteca, insieme, costituiscono il centro delle attività di formazione culturale di una
persona e di un’intera comunità. Con
queste e altre prossime iniziative
vogliamo quindi agevolare l’accesso
ai servizi offerto dalla nostra biblioteca, con particolare riferimento agli
studenti e alle famiglie, attraverso
l’ampliamento dell’orario di apertura
al pubblico, inoltre favorendo il consolidarsi di pratiche di lettura che
suscitino nei ragazzi un gusto della
lettura libero e personale nonché stimolando la frequentazione della
biblioteca così da renderla luogo di
incontro, comunicazione e integrazione”.
Elisa Giorgi, consigliere comunale Pd
colpo di maggioranza per portare a casa
un bilancio con le tassazioni al limite massimo per tutte le fasce. La macchina
amministrazione non è di fatto partita,
tutto quello che è stato fatto è la comune
routine che può fare l’ufficio tecnico, a
tutto questo si è aggiunto il fatto che è
diventata presidente della provincia, ma se
quel che poteva essere un plus valore, perché comunque avere a Cisterna il presidente della provincia che corrisponde alla
figura del sindaco poteva darci una maggiore opportunità, di fatto per quello che
posso giudicare in questo mese, ha portato solo ulteriormente a una maggiore latitanza della figura del primo cittadino che
di fatto non c’è più in Comune ed è un’ulteriore immobilismo su questa che è la
situazione a Cisterna”. Quindi il consigliere del Pd è intervenuta sul tema della
sicurezza: “Cisterna negli ultimi anni – ha
detto – è cambiata molto, i quartieri limitrofi al centro sono aumentati, per esempio via Machiavelli è diventato un maxi
quartiere. La sicurezza è un punto sul
quale noi del Pd ci siamo sempre battuti
molto, ormai non possiamo fare più fede a
quel sistema di sicurezza che avevamo un
tempo. Vanno incentivati i servizi sul
quartiere, va predisposto un servizio di
video sorveglianza, non solo attorno al
palazzo comunale o alla centralissima
piazza XIX marzo, va elaborata una strategia per un controllo migliore”.
Francesco De Angelis
I soldati dell’esercito
“assediano” la città
Già da qualche giorno e, a più riprese, fino al prossimo dicembre, non
sarà insolito incontrare soldati in
mimetica e mezzi dell’esercito lungo
le vie di Cisterna.
Sono i militari del XIII Battaglione
con i rappresentanti di enti pubblici,
privati e semplici cittadini.
A margine dell’attività di analisi e
ricognizione del territorio, il Comandante Ferretti e una rappresentanza
dei militari interessati dall’esercita-
“Aquileia”– reparto RISTA-EW di
Anzio che stanno conducendo una
esercitazione sul territorio comprendente anche i comuni di Latina, Velletri, Anzio e Nettuno in vista della
loro prossima missione di pace all’estero.
Scopo dell’addestramento è quello di
svolgere delle esercitazioni di pianificazione di percorsi e itinerari affinché si limitino quanto più possibile
eventuali i disagi e interferenze
all’ordinaria vita dei civili residenti
nel territorio oggetto delle operazioni
militari.
Muniti di carte IGM (Istituto geografico militare), supporti digitali e
satellitari, circa cento militari coordinati dal comandante Ten. Col. Alessandro Ferretti, monitorizzano il territorio e studiano percorsi strategici
per effettuare gli spostamenti di
mezzi e persone.
Altro importante strumento di conoscenza del territorio è la presa di contatto con le autorità e la popolazione
locale. Per questo i militari hanno
svolto interviste e tenuto colloqui
zione, hanno incontrato alcune classi
del Campus dei Licei Ramadù rendendoli partecipi dell’iniziativa e
rispondendo alle numerose domande
poste dagli studenti anche in vista di
una futura carriera professionale.
“Sono contenta che il XIII Battaglione “Aquileia” abbia scelto Cisterna
per la sua importante esercitazione –
ha detto il Sindaco Eleonora Della
Penna –. Ho appreso che c’è stata
grande collaborazione e una buona
accoglienza da parte dei cisternesi
come pure un grande interesse ha
suscitato nei ragazzi l’incontro con i
soldati nell’Aula consiliare. Un’esperienza positiva che merita di essere ripetuta in futuro anche in considerazione del fatto che Cisterna non
può né vuole restare estranea alle
vicende del mondo, alle sorti dei
popoli oppressi e non dimentica il
sacrificio di un suo concittadino, il
sergente Massimiliano Ramadù, che
ha reso la vita nello svolgimento
della sua missione in difesa del popolo afghano”.
F.D.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
ANZIO
Il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, è intervenuto
rispetto alla situazione politica anziate dicendo: “Stiamo lavorando per ritrovare
lo spirito unitario che ci ha
visto vincere le ultime elezioni amministrative e per
superare un momento di difficoltà che considero fisiologico all’interno della
coalizione. Confido nel
senso di responsabilità degli
Assessori e dei Consiglieri
Comunali: ognuno deve
svolgere le proprie funzioni
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Il sindaco Bruschini interviene sulla situazione politica
nel rispetto reciproco e nell’interesse dei cittadini. Ho
la piena fiducia nell’operato
del vicesindaco Zucchini,
del presidente Borrelli e di
tutta la Giunta, dei Consiglieri delegati, dei Capigruppo consiliari anche se,
certamente, andranno puntualizzate alcune competenze specifiche. Serve ristabilire un rapporto di fiducia e
collaborazione tra gli Assessori ed i Consiglieri Comunali. L’attività amministrativa deve proseguire con i
giusti rapporti e con il
rispetto reciproco tra parte
politica e struttura comunale
che gode della mia fiducia,
nella persona del Segretario
Generale e di tutti i Dirigenti che hanno il dovere di
attuare gli indirizzi politici.
Auspico che questo mio
messaggio sia recepito da
parte di tutti con la più
ampia disponibilità essere
una squadra unita e vicina ai
cittadini”.
L’assessore Nolfi: “Basta falsità,
lavoriamo uniti per la Città”
L’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di Anzio,
Laura Nolfi, interviene sulla situazione politica locale dicendo:
“”Le notizie riportate dalla stampa non corrispondono alla verità ed
il sindaco Bruschini è a conoscenza di come sono andate le cose
rispetto all’utilizzo dell’ufficio di Villa Adele, già utilizzato da
tempo dalla sottoscritta come si può evincere dal verbale della Polizia Locale. Non ho mai ostacolato l’operato di dipendenti comunali e della nuova Funzionaria alla Pubblica Istruzione con la quale ho
collaborato per la normale prosecuzione dell’attività amministrativa. Sono certamente nuova della politica ed è normale che, sempre
in buona fede, si possono commettere errori politici ma rimando al
mittente tutte le accuse riferite a me ed alla mia famiglia pubblicate da alcuni organi di stampa. In questi sedici mesi del mio incarico, credo di aver dato tutta me stessa per attuare il programma
amministrativo e per dare risposte alla cittadinanza sulle problematiche riguardanti il mondo della scuola. Non ho scheletri nell’armadio, sono in politica da poco più di un anno, posso peccare di inesperienza ma basta calunnie e falsità sulla mia persona e sulla mia
famiglia che, da sempre, vive di duro lavoro quotidiano. Auspico
che, come ha sostenuto il Sindaco, si ritrovi lo spirito che ci ha visto
vincere le elezioni e la giusta compattezza per superare questo
momento difficile che i cittadini non meritano”.
Consuelo Noviello
Consuelo Noviello
Anniversario della strage di Nassiriya
La città di Anzio, ha ricordato
la strage di Nassiriya, ad 11
anni dal triste evento che costò
la vita a 19 italiani, dodici
carabinieri, cinque militari dell’Esercito e due civili che perirono mentre erano impegnati
in una missione di pace in Iraq.
Il sindaco, Luciano Bruschini,
dopo aver salutato le autorità
sono mamme, papà, figli,
mogli, che non hanno potuto
riabbracciare i loro familiari
morti per “servire lo Stato”. Il
2014 è l’anno del centenario
della prima guerra mondiale: è
passato un secolo da quel conflitto drammatico nel quale
hanno perso la vita milioni di
persone che, in questa triste
loro famiglie. Dobbiamo ringraziare le nostre Forze Armate per il loro impegno quotidiano e tutti noi, ognuno per le
proprie
responsabilità,
dovremmo prendere esempio
dal loro coraggio e dal loro
impegno che ci deve far sentire orgogliosi di essere italiani.
Con questo spirito, ci rechere-
militari, politiche e civili, il
sindaco di Nettuno, Alessio
Chiavetta, il Generale Angelo
Palmieri ed il Colonnello,
Luciano Magrini, la Corale
Polifonica Città di Anzio e tutti
i partecipanti, ha detto: “Da
quel tragico giorno, di fatto, il
12 novembre rappresenta una
giornata di lutto nazionale e la
nostra Città, tra le prime in Italia, intitolò una Piazza ai
Caduti scolpendone i nomi su
questa lapide che simbolicamente ricorda anche tutti gli
altri militari, scomparsi mentre
erano impegnati al servizio
della Patria. Dobbiamo sempre
tenere a mente il prezzo altissimo pagato da tante famiglie
che hanno perso i propri cari:
giornata per la nostra Patria, è
doveroso ricordare. Ad oggi
sono circa 8mila i militari
impegnati in missioni di pace
in tutto il mondo, senza dimenticare la situazione dei due
Marò detenuti in India da quasi
tre anni e la sofferenza delle
mo in Piazza Salvo d’Acquisto
per deporre un omaggio floreale ai piedi del busto, in onore
di un grande eroe del ‘900, che
ha sacrificato la sua vita per
tutti noi e che rappresenta un
simbolo dell’Italia migliore”.
Consuelo Noviello
IL GIORNALE DEL LAZIO
Il Giornale che puoi
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IL GIORNALE DEL LAZIO
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
NETTUNO
Il Sindaco Alessio Chiavetta ha assegnato le
deleghe per i nuovi
Assessori che entreranno in giunta: si tratta di
Dandolo Conti, il quale
assume le deleghe
all’Urbanistica, all’Edilizia Privata, alla Toponomastica e al Decoro
Urbano, Giovanni De
Micheli, con le deleghe
allo Sviluppo Economico, al Demanio, al Patrimonio e ai Trasporti, e
Giacomo Menghini, il
quale prende in carico
gli Affari Generali, la
Cultura, il Personale,
l’Informatizzazione e le
Politiche Giovanili.
“Si tratta di persone di
consolidata esperienza
politica e di saldo radicamento sul territorio –
dichiara il Sindaco
Chiavetta – le loro figure sono state individuate
pagina 43
Il Sindaco Chiavetta ha affidato le deleghe per i nuovi Assessori:
Entrano in giunta Dandolo Conti, Giovanni De Micheli e Giacomo Menghini
attraverso un ampio
confronto tra tutte le
forze politiche che compongono la maggioranza: la decisione finale di
assegnazione delle deleghe assessorili spetta al
sottoscritto nel ruolo di
Sindaco, ma posso
affermare serenamente
che la scelta dei nuovi
Assessori ha trovato
d’accordo tutte le parti
della maggioranza. I tre
nuovi Assessori, con la
loro competenza e la
loro
professionalità,
garantiranno il necessario cambio di marcia
nella gestione della
macchina amministrativa, nell’interesse di
Nettuno e di tutti i cittadini”.Dandolo Conti è
attualmente Segretario
del Partito Democratico
di Nettuno, incarico che
ha già ricoperto in pas-
sato. E’ stato consigliere comunale di Nettuno
dal 2008 al 2013, svolgendo anche il ruolo di
capogruppo consiliare
del Pd.
Gianni De Micheli è
attualmente Segretario
del Partito Democratico
di Anzio. E’ stato consigliere comunale di
Anzio dal 2008 al 2013.
Giacomo Menghini è
stato Segretario del Partito Democratico di
Nettuno in occasione
delle elezioni amministrative del 2013 che
hanno visto la riconferma di Alessio Chiavetta
come Sindaco della
Città di Nettuno. E’
stato inoltre consigliere
comunale di Nettuno
dal 2008 al 2013, svolgendo anche il ruolo di
vicecapogruppo consiliare del Pd.
Numerazione civica, nessun costo aggiuntivo per
la posa dei nuovi numeri.
Il Sindaco Chiavetta: “Il servizio sarà interamente
finanziato dal bilancio comunale. I bollettini di
richiesta di pagamento sono tentativi di truffa che
verranno segnalati”
Nessun costo aggiuntivo per i cittadini per il servizio di revisione della numerazione civica e per la collocazione delle
nuove targhe presso le abitazioni dei nettunesi: la “revisione
generale esterna ed interna mediante la rilevazione, la fornitura e la posa dei numeri civici” verrà infatti interamente finanziata tramite il bilancio comunale, evitando ogni aggravio di
spesa alla cittadinanza. L’intero servizio di revisione ha avuto
DISCIPLINA DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE:
L’ASTRAL EMETTE UN’ ORDINANZA
Il Comune di Nettuno informa i
cittadini circa l’ordinanza emessa dall’Astral (Azienda Strade
Lazio) per la sicurezza della viabilità all’interno della Regione
Lazio. In particolare il provvedimento dispone che i veicoli a
motore, esclusi i ciclomotori a
due ruote e i motocicli, circolino
lungo le strade regionali del
Lazio muniti di catene da neve o
con pneumatici idonei alla marcia su neve e ghiaccio. L’ordinanza è valida nel periodo che
intercorre tra il 15 novembre
2014 e il 15 aprile 2015 e la sua
inosservanza comporterà l’applicazione delle sanzioni previste
dall’articolo 12 del decreto legislativo n. 285 da parte del personale addetto ai servizi di Polizia
stradale.
ALBERO DI NATALE ECOLOGICO 2014
inizio quattro anni fa, nell’ambito delle attività del censimento
nazionale, attraverso una preventiva e necessaria rilevazione di
tutte le abitazioni, compresi gli interni, di tutte le strade del
comune di Nettuno, azione particolarmente delicata nelle periferie del territorio dove non solo molte abitazioni non hanno
numerazione civica, ma persino diverse strade hanno una denominazione confusa. Questo stato di cose ha causato, nel corso
degli anni, non solo gravi disagi ai cittadini, i quali hanno
avuto difficoltà nel ricevere servizi essenziali come quello
della posta, ma persino ai mezzi di soccorso, la cui rapidità di
intervento è spesso essenziale.
“Abbiamo studiato una modalità di copertura dei costi del servizio di revisione della numerazione civica all’interno delle
maglie del bilancio – spiega il Sindaco Alessio Chiavetta
–Ripeto e ribadisco: i cittadini di Nettuno non dovranno pagare nulla per la posa dei numeri che sta avvenendo in questi
giorni. Se qualcuno riceverà bollettini di pagamento sappia
che non sono stati inviati dal Comune: si tratta di tentativi di
truffa che verranno segnalati alle autorità competenti: invito i
cittadini a segnalarli immediatamente sul nostro sito o direttamente al Comune”.
L’Amministrazione Comunale
di Nettuno ha indetto anche
quest’anno il concorso “Un
albero di Natale ecologico
2014” arrivato ormai alla sua V
edizione. L’iniziativa, aperta
alle classi delle scuole materne,
elementari, medie e superiori
del territorio è nata per accrescere nei ragazzi la consapevolezza che anche i rifiuti sono
risorse importanti nel rispetto
dell’ambiente. Gli alunni avranno il compito di realizzare e
presentare alberi di Natale e
addobbi natalizi utilizzando
materiali che potranno poi essere destinati al riuso e al compostaggio. Le domande di adesione sono state consegnate presso
il Comune di Nettuno. Il termine di scadenza è stato il 17
novembre 2014.
“Ora una commissione nominata
dall’Amministrazione
Comunale - spiega l’Assessore
all’Ambiente Giuseppe Combi procederà a valutare le opere
sulla base di precisi parametri e
successivamente decreterà i
primi tre vincitori ai quali verrà
consegnato un premio in denaro
da impiegare esclusivamente
per la realizzazione di iniziative
che abbiamo come scopo la
tutela dell’ambiente. Abbiamo
previsto inoltre un contributo
economico che verrà elargito
sotto forma di materiale didattico che dovrà essere ripartito tra
tutte le scuole aderenti ma non
vincitrici. Siamo certi che per
questa iniziativa ci sarà, come
sempre, massimo impegno e
massima adesione”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
Mario Savarese, esponente
politico del movimento 5S
scrupoloso e puntiglioso
osservatore della vita politica
di Ardea, in particolare del
pianeta scuola; pubblica sul
“Corriere della città, un articolo riguardante una incresciosa interferenza di un
genitore di un bambino delle
elementari il quale forte del
suo nome e della sua posizione di consigliere comunale,
invia consigli per sponsorizzare due candidati a lui politicamente vicine. Il politico,
in seno all’assise consiliare,
mèntore del neo vice sindaco
ed assessore alla scuola Raffaella Neocliti, nominato dal
sindaco su sua proposta,
chiede ai genitori degli alunni, tramite SMS, messaggi di
invito a votare due candidati
“amici” in occasione delle
prossime elezioni dei rappresentanti di istituto della scuola pubblica. Una interferenza
che molte mamme, non
hanno visto bene, in quanto i
rappresentanti di istituto
della scuola pubblica devono
essere scevri dai consigli di
politici ai quali in futuro
potrebbero manifestare il
loro disappunto sui problemi
che attanagliano la scuola
pubblica Problemi che giornalmente vengono segnalati
ed in maggioranza non risolti
come la scarsa sicurezza che
vede spesso aule devastate,
alla mancanza di telecamere
e sistemi di allarme più volte
promesse dai politicastri e
mai realizzate, alla illuminazione esterna dei plessi che
permetterebbe ai controlli
notturni delle forze dell’ordine un maggior servizio.
Senza voler poi scendere nei
particolari della scarsa manutenzione dei plessi scolastici
dove l’acqua piovana viene
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Interferenza sulle prossime elezioni dei
rappresentanti di istituto della scuola pubblica
chiamata “acqua corrente”
correndo questa lungo i muri.
Scuole senza palestre che
non permettono una attività
ginnica prevista tra l’altro dal
programma scolastico. E che
dire dei reclami per la mensa
e per i trasporti? Che dire che
nell’istituto privato (asilo)
delle suore dell’Ave Maria di
Lungomare degli Ardeatini
zona Rio Torto, la mensa scolastica dei bambini costa ai
genitori 3,40 euro a pasto
compreso mezzo litro di
acqua minerale, a differenza
dei 4,50 euro che pagano i
genitori della scuola pubblica
e per di più senza il mezzo
litro di acqua? In tutto questo si infilano politici che di
fatto dovrebbero essere i
contrapposti dei rappresentanti di istituto. Far votare
gente consigliata dai politici
molte mamme hanno la sensazione di voler far eleggere
persone che poi non possono
rispondere ai genitori ma alla
politica, unendo in gruppo di
“controllori e controllati” ed
il tutto in danno dei propri
figli. Savarese scrive: “Ardea
è un luogo unico al mondo e
mantiene il suo primato grazie all’indefesso lavoro di
una classe politica che non
perde occasione per stupire.
Dopo il vergognoso episodio
del cartello posto in un cortile antistante la scuola che
vieta ogni tipo di gioco per i
bambini e che ha procurato
perfino l’intervento dell’Unicef e ha guadagnato i titoli di
testa dei telegiornali nazionali, i politici che governano da
vent’anni questo paese ne
hanno escogitata un’altra.
Sono stati inviati a fidati
genitori tramite SMS, messaggi di invito a votare due
candidati “amici” in occasione delle prossime elezioni dei
rappresentanti di istituto
della scuola pubblica. L’iniziativa è di un noto consigliere comunale che non è nuovo
a queste uscite; in passato
non si è fatto scrupolo, il con-
Il messaggio “incriminato”
sigliere, di indicare i nomi
dei candidati “graditi”
all’amministrazione neppure
in occasione delle elezioni di
cariche in ambito comitati di
quartiere e centro anziani.
Che la politica ad Ardea arrivasse perfino a condizionare
i rappresentanti dei genitori a
scuola, non è solo inverosimile ma vergognoso ed umiliante per i cinquantamila
abitanti di questo paese, che,
dopo aver rinunciato alla speranza di vivere in un luogo
“normale”, devono subire
anche questo. Il prossimo 20
novembre ci sarà nell’aula
consiliare una riunione che il
nuovo vicesindaco, Raffaella
Neocliti, ha organizzato per
incontrare tutti i cittadini di
Ardea che, attraverso comitati, associazioni, centri culturali, istituti religiosi, ma
anche semplici cittadini, vorranno portare le loro proposte
per il miglioramento di que-
sto territorio; un momento di
“democrazia partecipata”
come quello ricordato nella
frase di De Gasperi in un
grande manifesto che sovrasta l’aula dedicata a Sandro
Pertini. Ci aspettiamo di
vedere almeno per una volta i
cittadini seduti sugli scranni
riservati ai politici e che questi, numerosi e seduti nei
posti riservati al pubblico,
stiano ad ascoltare in rispettoso silenzio; i cittadini non
hanno più domande da cui
attendere
risposte;
ora
vogliono dire la loro e riprendersi il governo di questa
città”. E non è stato soltanto Savarese, a far sentire il
proprio disappunto, più drastico l’ex comandante la stazione di Tor San Lorenzo
Walter Giustini che scrive
chiedendo l’annullamento
delle elezioni:
“Ebbene,
anche i consigli d’Istituto
delle scuole ardeatine non
sono immuni dalle parzialità
dettate dalla politica locale,
che invece di porsi come
interlocutrice tenta di farla da
gestore. Non è più possibile
accettare intromissione su
tutto ciò che è competenza
dei cittadini. Proprio ieri è
emersa la notizia che un consigliere comunale, e proprio
lo stesso di riferimento del
neo assessore all’istruzione e
vicesindaco ha inviato numerosi sms ai cittadini per sponsorizzare due candidati al
Consiglio d’Istituto per le
scuole di Ardea, tentando
così di far eleggere chi poi
potrebbe essere accondiscendente invece che essere propositivo. Non c’è peggiore
situazione di quella dove le
due parti si alleano per non
dare fastidio l’una all’altra.
Lo stesso consigliere comunale sta cercando di avere il
controllo sia di chi denuncia
le carenze scolastiche che di
chi dovrebbe risolverle. Ora
basta! Ogni giorno questa
amministrazione ci regala
delle perle di mala-politica
ed è ora che qualcuno intervenga per liberarci dell’invasore. A questo punto sarebbe
da chiedere l’annullamento
delle elezioni del consiglio
d’istituto che si svolgono
nella giornata di oggi 16
Novembre e in quella di
domani 17 novembre. Ad
Ardea non si è liberi poiché
la politica becera ha inquinato ogni cosa!”. Tanti sono
stati i disappunti per quanto
accaduto, l’ex dirigente
Antonio Rocca, rispondendo
ad un amico in perito ai fatti
scrive: “Caro Francesco ti
capisco, infatti a Roma e
limitrofi trovare qualcuno
che si offra é veramente difficile e spesso il risultato langue. Il lavoro da fare é difficile ed impegnativo. Difficile
trovare qualcuno che abbia il
tempo e la voglia anche perché sarebbe in cambio di
niente. Ad Ardea noooo!!!!
Li si uccidono per essere
eletti. Fanno campagna elettorale, cercano consensi
ovunque e a qualsiasi costo.
Perché?! Per curare gli interessi dei bambini e della
scuola?! Nooooooo, solo perché diventa un serbatoio di
voti per questo e per quello.
Ad Ardea poi, non si fa in
cambio di niente perché a
volte un rappresentante scolastico può diventare anche
vicesindaco... ..comprí??!! e
conclude riportando una
massima. “ Votare per un
furbo, non vuol dire che lo
sei anche tu, significa che sei
un coglione”.
si attendono dal sindaco un
atto di legalità e di giustizia
per i bambini che dice di
essere sensibili ai loro problemi.
Luigi Centore
Luigi Centore
“Ardea, per i bambini divieto di
praticare giochi di qualsiasi genere”
La notizia pubblicata da
InTerris.it, e ripresa dai maggiori quotidiani e telegiornali
delle maggiori testate nazionali. La rivolta delle mamme
non si è fatta attendere: prima
le proteste verbali al limite
della rissa, poi i cartelli con
su scritto: “Se non possono
giocare a questa età, cosa
devono fare: drogarsi?”
E’ accaduto tutto in 24
ore. Ogni mattina i bambini
della scuola elementare
Manzù, nel piccolo comune
di Ardea ai confini della provincia romana, erano abituati
a rincorrersi e divertirsi nella
“loro” piazzetta; improvvisamente un giorno spunta dal
nulla un cartello con il
“divieto di praticare giochi di
qualsiasi genere”. Un segnale
ufficiale, messo dai vigili
urbani su ordine dell’Amministrazione. Con tanto di
stemma. La rivolta delle
mamme non si è fatta attendere: prima le proteste verbali al limite della rissa, poi i
cartelli con scritto “Se i
nostri bambini non possono
giocare a questa età, cosa
devono fare: drogarsi?”. “E’
uno schifo – si sfoga la
signora Elisa F. raccontando
il fatto al Quotidiano Online In Terris – e successivamente alle testate dei maggiori telegiornali nazionali.
In questo paese non c’è un
posto dove portare i figli, non
c’è spazio per gli adolescenti.
E adesso che fanno? Ci tolgono anche la piazzetta che
sta davanti alla scuola. Poi si
lamentano se i giovani
d’oggi stanno ore e
ore davanti ai video o
peggio…” Le fa eco
la signora Monica,
nonna di una bambina
che frequenta il posto:
“Non c’è alternativa,
se ci fosse stata ci
saremmo anche andate, ma non esiste. E’
davvero triste”. Sull’assurdo divieto è
intervenuta la sezione
dell’Unicef di Civitavecchia che oltre a
manifestare tutto il
suo stupore ha chiesto
al sindaco di vedere
tolto il cartello per il
giorno 20 novembre quando
si celebrerà in tutto il mondo
la giornata del bambino. Tutti
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
pagina 45
ARDEA Protesta da parte dei genitori delle scuole elementari e medie del plesso
scolastico di via Campo di Carne a Tor San Lorenzo
Ancora una protesta da parte
dei genitori degli scolari delle
scuole elementari e medie del
plesso scolastico di Via Campo
di Carne a Tor San Lorenzo,
che questo pomeriggio, nel
corso di un sit in organizzato in
collaborazione con il comitato
di quartiere e con varie associazioni, hanno fatto presente al
neo vicesindaco, unico rappresentante dell’amministrazione
comunale, i numerosi problemi
della scuola del quartiere, a
partire dai continui atti di vandalismo. “Come possiamo continuare a credere ad un sindaco
e ad un’amministrazione che,
da quando si è insediata, promette di mettere in sicurezza la
scuola ma ancora non ha nemmeno provveduto a far installare delle telecamere per evitare
gli episodi di vandalismo? In
questo piazzale siamo al buio
più assoluto, cosa questa che
favorisce le incursioni di teppisti e delinquenti. Qui chiunque
può entrare indisturbato, favorito dall’oscurità e dalla scarsità dei controlli. Qui non si
riesce ad assicurare alla giustizia quei “quattro teppistelli”,
come li chiama il sindaco. Noi
siamo sfiduciati e non possiamo più credere a promesse alle
quali non seguono mai fatti
concreti”. Uno dei professori,
presente alla manifestazione di
protesta, ha aggiunto: “Qui non
c’è alcuna volontà di risolvere i
problemi, siamo abbandonati,
questa è una scuola di frontiera
dove neppure i cancelli si chiudono. Hanno mandato una ditta
Cosimo Pica nuovo dirigente al settore Urbanistica
Prima gatta da pelare: agibilità urbanistiche e commerciali su manufatti non regolarizzati urbanisticamente e sui
quali pendono ordinanze di
demolizioni mai revocate
Finalmente la “politica” ha
espletato il concorso per la
dirigenza nel settore tecnico urbanistica, lavori pubblici e ambiente assegnando
l’incarico
all’Architetto
Cosimo Pica di Nettuno,
da oltre trenta anni funzionario delle Regione Lazio pres-
so la direzione regionale territorio, urbanistica, mobilita e
rifiuti. I colleghi che lo conoscono lo descrivono come
una persona perbene, un
fare da gentiluomo, professionalmente preparato nel
settore tecnico urbanistico e
rifiuti, due settori scottanti e
da oltre un mese senza una
guida.
Soltanto la responsabilità dei
tecnici comunali non ha paralizzato il settore lavori pubblici, urbanistica, ambiente e
condono edilizio. Il primo
ostacolo sarà quello di prendere una posizione sul problema delle agibilità urbanistiche e commerciali che vengono rilasciate su manufatti
non regolarizzati urbanisticamente e non regolarizzabili e
sui quali pendono ordinanze
di demolizioni mai revocate. Da questa sua prima azione, positiva o negativa
potrebbe dipendere la sua
stessa permanenza ad Ardea.
Luigi Centore
edile a ripulire la scuola, ma
questa, vista l’impossibilità di
eseguire il lavoro a regola d’arte, si è avvalsa di un’altra
società specializzata la quale è
intervenuta con dei moderni
macchinari ed ancora non
hanno finito. La manutenzione
lascia molto a desiderare.
Credo che domani, se tutto non
è igienicamente a posto, i bam-
bini resteranno nel piazzale, in
attesa che i genitori vengano a
riportarli a casa”. “Ormai –
conclude Piero D’Angeli, presidente del CdQ Nuova California – registriamo sempre più
problemi: scuole invase da
topi, con manutenzione scarsissima, palestre inesistenti,
controsoffitti che cadono a
pezzi, e acqua nei pavimenti.
Per non parlare di tutto ciò che
non riguarda la scuola, dal
commercio abusivo alla forte
presenza di rom, clandestini e
stranieri irregolari, per arrivare
alla criminalità che affligge
soprattutto Tor San Lorenzo. A
questo punto, non capisco cosa
aspettino tutti quanti a rassegnare le dimissioni e liberare
questo paese ormai senza regole e portato allo sfascio”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
POMEZIA
Quella della carenza di abitazioni
è una questione che dura da una
infinità di anni a Pomezia. Ora la
situazione è da allarme rosso e
sono sempre più le persone che
sono alla disperata ricerca di un
tetto. Nel tempo si sono registrate
occupazioni di case e sgomberi
con la tensione che è salita non di
rado alle stelle.
Immobili che sono spesso lasciati
nel degrado con un rimpallo continuo di responsabilità su chi si
debba preoccupare di porre in atto
lavori straordinari di manutenzione, intervenendo di fatto solo
quando si verifica qualche emergenza alla quale si deve assolutamente porre rimedio. Il grido di
protesta si innalza dalle case di via
Ugo La Malfa a quelle di via Singen e da tutte le altre di edilizia
popolare.
Recentemente una nuova notizia
ha suscitato una certa agitazione.
Ossia quella che il Comune ha
intenzione di porre fine a certe
situazioni all’interno delle case
popolari di sua proprietà che risultano essere state occupate. A dire il
vero già altre amministrazioni
municipali pometine avevano ventilato l’ipotesi di fare “piazza pulita” degli abusivi, ma poi ogni proposito – buono o cattivo sia giudicato – si era disciolto come neve al
sole per via del putiferio che il
solo il ventilare una tale ipotesi
aveva suscitato.
Ora ci riprova la Giunta guidata
dal sindaco Fabio Fucci, che sta
proseguendo nella guida della città
facendo “spallucce” se qualcuno
gli tira la giacchetta. Incurante di
tutto, prosegue e fa. Cosa che
neanche ad un “decisionista”
come l’ex sindaco/europarlamentare (all’epoca) di Forza Italia Stefano Zappalà riuscì a fare; probabilmente perché allora doveva
confrontarsi con il resto della
coalizione della maggioranza
(quando ci sono troppi galli a cantare e a beccare per la visibilità –
ossia assessorati – od altro, si sa
che le cose difficilmente possono
andare avanti come l’olio).
In questo caso, piaccia o non piaccia, la forza dell’esecutivo al
governo di Pomezia è che la maggioranza è composta da un unico
movimento, quello a 5 stelle.
Quindi, non ha di certo grossi problemi a mettere in atto quel che
ritiene opportuno e a non dar peso
a chi gli grida contro… nel puro
spirito della celebre frase dantesca
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
Tra sgombri e proteste per un centro accoglienza
Emergenza abitativa, allarme rosso a Pomezia
“non ti curar di loro ma guarda e
passa”.
13 sgomberi in vista
Sono 13 appartamenti occupati
abusivamente che il Comune
intende recuperare. Buoni propositi, ma già c’è chi affila (virtualmente parlando) i coltelli, in quanto la graduatoria dei senza tetti è
chilometrica e capire chi abbia
realmente necessità di un alloggio
non è poi così facile. Sarebbe probabilmente opportuno non basarsi
sulle autocertificazioni e pezzi di
carta, bensì effettuare un più
approfondito controllo per accertare che sia realmente indigente.
delle persone occupanti”.
“Non esiste una procedura codificata per l’assistenza alloggiativa
delle famiglie oggetto di un’ordinanza di sgombero coattivo. – ha
spiegato il Sindaco – L’Amministrazione comunale intende recuperare gli alloggi occupati abusivamente per assegnarli a chi è in
lista di attesa in graduatoria, ma
allo stesso tempo garantire alle
famiglie, soprattutto dove sono
presenti minori e persone non
autosufficienti,
un’assistenza
immediata che si traduca in un
aiuto temporaneo in attesa che la
famiglia possa autonomamente
Tanto per fare un esempio terra
terra, chi conta i centesimi per
poter comprare qualcosa da mangiare si può permettere un cellulare dell’ultima generazione, una
macchina nuova scintillante, spendere e spandere per vacanze, shopping, monili, insomma avere un
tenore di vita elevato seppure
risulti nulla tenente e senza reddito?
La speranza, come dice un noto
detto, è ultima a morire e ci si
augura che la giunta Fucci non si
limiti a deliberare, ma imponga e
vigili che gli Uffici preposti facciano il loro dovere senza fare da
burocrati passacarte.
Per quanto riguarda le operazioni
di recupero di 13 appartamenti di
Edilizia Residenziale e Pubblica di
proprietà dell’Ente, nella delibera
approvata dalla Giunta si legge
che il provvedimento nasce dalla
“necessità di definire criteri di
massima di intervento da parte del
Comune, relativamente alle suddette operazioni di sgombero
coattive, di imminente esecuzione,
e nell’ipotesi di un’eventuale
richiesta di sostegno da parte
garantirsi un alloggio dignitoso.
Con questa delibera – ha aggiunto
Fucci – l’Ente si impegna non solo
a ristabilire la legalità nell’ambito
dell’Edilizia Residenziale e Pubblica assegnando un bene pubblico a chi spetta di diritto, ma
soprattutto a sostenere nell’emergenza le famiglie che non dispongono di mezzi adeguati, supportandole con tutti i servizi a disposizione”.
Nella delibera si legge inoltre: “In
presenza di individui momentaneamente sprovvisti di altra sistemazione e privi di adeguati mezzi
di sostentamento verrà messo a
disposizione degli occupanti, tramite il Settore III – Servizi Sociali,
un alloggio provvisorio per la
durata massima di tre mesi per i
nuclei familiari costituiti solo da
maggiorenni autosufficienti, e per
la durata massima di sei mesi per
i nuclei familiari in cui sono presenti minori e individui non autosufficienti”.
A Santa Palomba l’emergenza
clandestini
A parte la questione del recupero
delle case di proprietà comunali,
c’è un altro fronte a dir poco
incandescente. Le fiamme sono
divampate (anche qui metaforicamente parlando) sulla scia del
malessere nato nella periferia
romana, dove molti residenti si
sono letteralmente rivoltati contro
i tanto discussi centri di accoglienza dove vengono portati gli extracomunitari clandestini (definirli
“migranti” è da ipocrita… checché
se ne dica) che a loro volta mal
digeriscono di non potersene
andare in giro dove vorrebbero in
barba alle leggi non solo italiane
ma internazionali.Certamente le
motivazioni di chi vive nei quartieri capitolini, come Tor Sapienza, sono altre. Ma a Pomezia è
stata di fatto “contagiata” da questo disappunto.
A farsi portavoce di questo malumore sono gli attivisti di Casapond, che a dire il vero a Pomezia
sono uno sparuto gruppo, ma
quanto basta per scatenare un putiferio alla solo notizia di un loro
sit-in in piazza Indipendenza,
sotto il Municipio, per dire no ai
duecento clandestini piazzati nel
Residence 3C di Santa Palomba
che sono stati alloggiati a Santa
Palomba nell’ambito dell’Operazione Mare Nostrum che a loro
volta hanno protestato per alcune
carenze quali quelle del vestiario e
la lunga attesa per vedersi riconosciuto il loro status di rifugiati
politici (ma si deve pur accertare
che lo siano realmente).
Il movimento di estrema destra
chiede di far chiarezza di fronte ad
una situazione paradossale ossia la
presenza di queste centinaia di
extracomunitari che non sono
nemmeno riconosciuti come profughi, di cui non si conoscono la
provenienza e le condizioni sanitarie e di occuparsi delle famiglie
italiane garantendo servizi sociali,
scuole, servizi sanitari all’altezza,
asili ed anche alloggi per l’emergenza abitativa.
Sulla questione è intervenuta l’ex
assessore di Rifondazione comunista Anna Mirarchi: “Come al
solito si fa riferimento a problemi
di sicurezza quando, ad oggi, a
quattro mesi dall’arrivo dei
migranti, non un solo problema si
sia manifestato in tal senso. - ha
detto – Il solito allarme fatto solo
per gettare benzina sul fuoco, condito dalla solita richiesta di occuparsi delle famiglie italiane
garantendo servizi sociali, scuole,
servizi sanitari all’altezza, asili ed
anche alloggi per l’emergenza
abitativa prima di occuparsi di
profughi. Di fronte a questa iniziativa Rifondazione Comunista si
schiera con tutte le proprie forze e
la propria convinzione al fianco
dei migranti, così come ci schieriamo al fianco dei lavoratori (italiani, stranieri, pubblici, privati,
precari), al fianco dei disoccupati,
al fianco delle famiglie (sposate,
di fatto, eterosessuali, omosessuali), al fianco degli studenti, al fianco di chi chiede una casa.
Come sempre l’estrema destra e i
fascisti, fanno il gioco del capitale” per pi aggiungere: “Mentre c’è
chi come Casapound, tenta di
fomentare guerre per il pane, noi
continuiamo a credere sia urgente
una ridistribuzione della ricchezze, sia necessario riappropriarci
di ciò che appartiene a tutti, noi
continuiamo a volere per tutti il
pane, ma anche le rose”.
Anche il Sel bacchetta Casapound:
“È un deprecabile modo di agire e
di argomentare, peraltro, manifesta con tutta evidenza un approccio grossolano e superficiale al
problema: l’assenza del riconoscimento dello stato di rifugiati politici, infatti, non attiene alla
responsabilità individuale dei
migranti ma ai tempi lunghi della
burocrazia italiana, così come
parlare di condizioni di salute
manifesta la volontà di insinuare
timori infondati nell’opinione
pubblica. Il circolo SEL di Pomezia – opponendosi strenuamente
all’iniziativa di CasaPound –
denuncia il totale abbandono dei
duecento ragazzi ospiti del residence ai quali dobbiamo – come
Paese – doveri di accoglienza,
solidarietà e rispetto e non un
atteggiamento difensivo pervaso
da una sorta di “ansia da invasione”. Alcuni gesti di questi ragazzi,
come quello di frugare nella spazzatura, oltre a ledere la loro e la
nostra dignità, dimostrano l’inadeguatezza di una gestione che
non prevede l’implementazione di
alcuna attività per ridare loro
dignità ed utilità sociale. Il
rischio, perseverando su questa
strada, è di creare le condizioni
per un’inutile “guerra” tra residenti e migranti, che può essere
allontanato solo attraverso una
vera politica dell’accoglienza e
dell’integrazione”.
Fosca Colli
[email protected]
affidata la donna precedentemente
salvata che veniva trasportata dall’ambulanza presso il Pronto Soccorso della Clinica Sant’Anna di
Pomezia per gli accertamenti del
caso, accompagnata dalla pattuglia della Polizia Stradale.
La pattuglia dei Carabinieri, nonostante lo stress fisico e psichico
subìto durante le operazioni di
salvataggio, rimaneva sul luogo
teatro dei fatti, al fine di mettere in
sicurezza quel tratto di strada
chiudendolo al traffico ed atten-
dendo che le condizioni metereologiche migliorassero per scongiurare eventuali pericoli per altri
automobilisti, ignari del pericolo
con il quale potevano scontrarsi. I
due Appuntati dell’Arma dei
Carabinieri, all’arrivo al pronto
soccorso, venivano avvicinati dai
familiari e dagli amici della malcapitata signora portata in salvo,
che con apprezzamento e stima
nei confronti dell’Arma, ringraziavano per aver salvato la vita
della donna.
Una Pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pomezia
Salva una donna, rinchiusa in una vettura sommersa dall’acqua
Una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pomezia sabato 15
novembre alle ore 20,00 circa
interveniva in Via Pontina Vecchia
direzione Roma, allo svincolo per
Pomezia centro (Via Spaventa), in
quanto, a causa delle intense ed
incessanti precipitazioni piovose
(bombe d’acqua), era stato segnalato l’allagamento del sotto passaggio e di quel tratto di strada.
La pattuglia notava il tratto di
strada segnalato notevolmente
allagato e nel mezzo di esso notavano un veicolo di colore grigio,
di cui si scorgeva solamente la
cappotta dell’auto, e che all’interno vedevano parte della testa di
una persona. Nel contempo si
notava che il livello dell’acqua
saliva sempre di più. Considerato
che non potevano attendere l’arrivo dei Vigili del Fuoco, unitamente a personale della Polstrada
di Aprilia, che nel frattempo era
giunta sul posto, immediatamente
si immergevano nelle acque fred-
de e melmose e incuranti del pericolo per la propria incolumità
riuscivano a raggiungere il lato
guida del mezzo cercando di aprire lo sportello ma, a causa della
pressione dell’acqua esercitata
sullo stesso non si riusciva ad
aprire. Grazie alla determinazione
e con sprezzo del pericolo, i militari, unitamente ai colleghi della
Polizia Stradale, nuovamente si
immergevano continuando ad
operare sulle portiere, e finalmente riuscivano ad aprire quella dal
lato guida, estraendo la donna che
in preda al panico, rendeva le operazioni di salvataggio più difficoltose. Una volta presa in braccio, la
stessa, con non poche difficoltà
vista la notevole altezza dell’acqua, veniva tirata fuori dalle acque
e portata in salvo; In quell’attimo
si avvicinava un uomo, asserendo
che poco distante dal luogo ove è
stata tratta in salvo la donna, vi
era una Volkswagen Golf Station
Wagon di colore bianco, presumibilmente con delle persone a
bordo, tra cui il figlio che al
momento non gli rispondeva al
telefono. Non potendo escludere
quindi che vi fossero delle persone dentro al mezzo, gli operanti,
unitamente ai colleghi della Polizia, si gettavano nuovamente nelle
fredde acque del sottopasso, che
nel frattempo si erano alzate ulteriormente; e cercando di nuotare
tra i detriti e la melma creata dalla
frana del fango ceduto dal lato
sinistro della scarpata raggiungevano con non poche difficoltà
l’autovettura in questione, che era
completamente sommersa dall’acqua, e immergendosi, con l’ausilio di una lampada, si accertavano
che all’interno del mezzo non vi
erano persone a bordo.
Nel frattempo, i militari, stremati
dalle forze, riuscivano ad uscire
fuori dal sottopasso, rischiando
ripetutamente di finire in qualche
pozzetto che era stato scoperchiato dalla pressione dell’acqua.
A questo punto giungeva sul posto
personale del 118 al quale veniva
IL GIORNALE DEL LAZIO
20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
SPORT
pagina 47
Lupa Castelli Romani-Aprilia 5-2
di Dario Battisti
Aprilia Brutta scivolata dell’Aprilia
che a Rocca Priora viene sconfitta per
5-2 dalla Lupa Castelli Romani. Il ko
interrompe la serie positiva di capitan
Montella e compagni che era arrivata a
sei risultati utili con tre vittorie consecutive. Anche i rivali dei giocatori apriliani giungevano a questo incontro in
stato di grazia psico fisico, avevano
infatti infilato sei vittorie di fila. Striscia che li aveva lanciati in cima alla
classifica del girone G del campionato
di serie D. Nella prima mezz’ora di
gioco il team romano ha uno sterile predominio che non crea nessun grattacapo alla difesa apriliana. L’equilibrio del
match varia qualche minuto più tardi
quando una punizione, non irresistibile,
calciata dai trenta metri di Boldrini si
infila nella porta biancoceleste. Neanche il tempo di riorganizzarsi che la
Lupa trova il raddoppio con una precisa conclusione di Icardi. Nei minuti
finali della prima frazione la Lupa
rimane in inferiorità numerica per l’espulsione per fallo di mano volontario
di Bayon L’Aprilia accorcia le distanze
al 4’ del secondo tempo con Pagliaroli
che è bravo, in mischia, a capitalizzare
una situazione venutasi a creare sugli
sviluppi di un calcio di punizione. La
speranza di poter riacciuffare gli avversari dura appena quattro minuti perché
all’8’ Traditi riporta a due i gol di vantaggio della regina del raggruppamento. Seppur in superiorità numerica l’Aprilia non riesce a controllare e a smorzare le manovre dei rivali. In una classica azione di contropiede Siclari, ex
giocatore apriliano che diede un note-
vole contributo alla vittoria del campionato di serie D del 2010/11 con relativa
storica salita nel calcio professionistico, porta sul 4-1 lo score dell’incontro.
Siclari si ripete al 33’ andando a realizzare la sua personale doppietta. La giostra delle realizzazioni si conclude al
39’ quando l’attaccante pontino Roversi insacca di testa una palla crossatagli
da Cioè.<<Non siamo stati attenti e
Karate: Campionato del Mondo WTKA International
Team Maestro Massimo Soccorsi
Due Oro, un Argento e un Bronzo. della POLISPORTIVA APRILIA DAL 1970
Questi gli atleti, le loro categorie e
le classifiche: due Oro Aurelia
Solferino cat. Cadets girls yelloworag, Argento M. Massimo Soccorsi cat. Master men over41,
bronzo Armando Bortone cat.
Children boys Brownblack, bronzo pari merito Christian Bruno cat.
Children boys yelloworag, quinto
posto Valentin Gaina cat. Cadets
boy Brownblack, sesto posto
Michael Francesca cat. Cadets boy
Brownblack, quinto posto Giorgia
Bonanni cat. Children girls yelloworag.
Giovedì 30 ottobre partiti da Aprilia molto presto, giunti a Marina di
Carrara e, dopo fatti i controlli con
il peso degli atleti, saputo quando
e dove gareggiare, c’è il ritiro dei
voucher per gli hotel, si è già nel
pieno della manifestazione.
Le
gare iniziano alle ore 11.00 dopo
la Cerimonia Inaugurale.
È doveroso per noi ora entrare nel
clima della manifestazione, per
capire, per assaporarne
il piacere di un grande
evento.
Avviciniamo
il Dr Cristiano Radicchi
che è il segretario dei
Campionati, chi meglio
di lui può darci spiegazioni al riguardo.
“I
Campionati del Mondo
non sono semplicemente una grande unione di
molte federazioni.. – ci
dice il Dr Cristiano
Radicchi – la nostra
missione è quella di
unificare il più grande
numero di Federazioni
al mondo possibile.
Oggi, oltre 30!! Federazioni si sono unite ai
Campionati del Mondo
unificati, dove stanno
partecipando più di
10.000 atleti provenienti da oltre 120 paesi.
Vincere significa aver
raggiunto il più alto
livello agonistico, ma,
allo stesso tempo, il
solo aver partecipato
significherà emozioni,
amicizia, rispetto, lealtà, passione, con uno
spirito di gioia che ci
distingue da qualsiasi
altro evento. Si tratta
di un progetto ambizioso, con l’obbiettivo di
raggiungere alla fine
due modalità possibili
per gli atleti di arti marziali: partecipare ai
Campionati ufficiali
delle singole federazioni riconosciute o partecipare ai
Campionati Mondiali unificati per
tutti, composto da tutte le altre
federazioni del mondo, che rap-
presentano l’80% dei praticanti.
Questo Campionato del Mondo
Unificato è un nuovo modo di
intendere un grande evento di arti
marziali: la competizione al più
alto livello e, allo stesso tempo la
partecipazione di tutti, proprio
come nello spirito della Maratona
di New York. Un evento leggendario.”
Ascoltato questo, sembra
strano, ma ci sentiamo già dentro
alla manifestazione, non abbiamo
più ne paure ne soggezione. La
Cerimonia Inaugurale è quanto di
più bello ed emozionante possa
esistere. Terminata la Cerimonia
Inaugurale iniziano le competizioni per cui si rimane all’interno del
complesso fieristico.
“appena arrivati, ci dice il M.
Massimo Soccorsi - la prima a
gareggiare è l’atleta Aurelia Solferino passa la prima selezione su
20 atlete, per accedere alla finalissima di domenica mattina, anche
io passo la prima sfida, per accedere alla finale, sotto gli applausi
di tutti, dove per pochissimo, solo
per tre decimi di punteggio non
conquisto l’oro, ma la medaglia
d’argento,” lo stesso ci dice ancora - “va bene lo stesso dopo 15
anni di assenza dalle competizioni. Secondo giorno, venerdì 31
ottobre, tutti pronti in attesa di
essere chiamati, quest’oggi vengono chiamati, per gareggiare,
Michael Francesca nella prova dei
kata individuali, purtroppo non
passa la prima fase si aggiudica il
6 posto, poi tocca all’altro atleta
Valentin Gaina, sempre nel kata
individuale purtroppo non passa
la prima fase si aggiudica il 6
posto”. Il maestro ci dice ancora - “comunque i miei ragazzi
sono stati bravissimi”.
Ora è la
prova di un altro bravissimo atleta
del team del maestro Soccorsi, e ci
dice ancora - “Christian Bruno
che riesce a passare tre prove con
atleti molto più grandi di lui, purtroppo il kata Pinan nidan non
riesce a spuntarla con il kata dello
sfidante Bassai dai, così Christian
Bruno con i suoi 7 anni si giudica
il terzo posto pari merito ex quarto posto, nel Campionato del
Mondo. Adesso gli stessi atleti
abbiamo commesso degli errori che
contro avversari di questo livello si
pagano a caro prezzo- commenta il tecnico dell’Aprilia Mauro Fattori- per noi
sarebbe molto pericolo guardare oltre
l’obiettivo della salvezza. Non dobbiamo mai perdere di vista la nostra realtà
e il traguardo che ci siamo prefissati>>.
LUPA CASTELLI ROMANI: Tassi,
Mazzei, Colantoni, Traditi, Gordini,
Baylon, Boldrini (40’ dt Bertoldi), Icardi, Montesi (44’ pt De Gol), Conti (35’
st Della Ventura), Siclari, A disp. Scarfagna, Di Nezza, Fantini, Tranchitella,
Casu, Rampi All. Galluzzo
APRILIA: Caruso, Montella (12’ st
Tozzi), Esposito, Cannariato, Crepaldi
(29’ st Giangrande), Chiarucci, Cioè,
Fabiani, Roversi, Pagliaroli, Toto (29’
st Molinari) A disp. Casciotti, Sossai,
Maola, Schiumarini, Marchetti, Mele
All. Fattori
Arbitro: Zingarelli di Siena
Reti: 33’ pt Boldrini (LCR), 35’ pt Icardi (LCR), 4’ st Pagliaroli (A), 7’ st Traditi (LCR), 25’ e 33’ st Siclari (LCR),
39’ st Roversi (A).
Note. Ammoniti. Colantoni, Esposito,
Montella, Tozzi. Espulso al 41’ pt Baylon (LCR) per fallo di mano volontario.
Calci d’angolo 7-7. Recupero: 1T 2
min; 2T 4 min.
Michael Francesca e Valentin
Gaina gareggiano nel kata a squadre, dove presentano il kata Seipai
un kata molto bello ma non troppo
per gli arbitri inglesi, passano
comunque la prima prova ma conquistano il sesto posto su 15 squadre”.
Nello stesso giorno il maestro
Soccorsi arbitrava altre categorie,
e ci continua a dire -”ora tocca
alla bravissima atleta Giorgia
Bonanni che affronta 30 atlete
piazzandosi in classifica al quinto
posto.
Terzo giorno, Michel
Francesca e Valentin Gaina
affrontano la prova del combattimento (Kumite) ma non va bene
perché Michael affronta un avversario di tre anni più grande e
molto più alto, ma si qualifica
comunque al quinto posto dopo
aver affrontato i migliori al
mondo. Valentin Gaina invece al
primo combattimento veniva fermato da un fortissimo calcio al
costato, fermando così la sua gara
e facendolo ritirare da una possibile qualificazione”.
Ultimo giorno, domenica mattina,
ultima prova per la bravissima
Aurelia Solferino che alla finale
dei kata stravince meritandosi così
la medaglia d’oro e salendo di
diritto sul podio più alto con la
nostra bandiera italiana, ascoltando emozionata l’inno d’Italia,
grande soddisfazione per questi
ragazzi Apriliani che portano la
loro città ai vertici di una gara
mondiale. Ora attendiamo, che il
nostro Sindaco con l’Amministrazione Comunale, riconoscano
l’importanza svolta dai ragazzi di
Aprilia, in questa gara
G. M.
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20 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2014
IL GIORNALE DEL LAZIO
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