Edilmovi s.r.l. - Provincia di Piacenza

Edilmovi s.r.l.
Via IV Novembre 128 – 29122 Piacenza
PROCEDURA DI VERIFICA (SCREENING)
AI SENSI DELLA L. R. 18 MAGGIO 1999, N. 9, L. R. 16 NOVEMBRE 2000 N. 35 e
L.R. N.3 20 Aprile 2012, PER:
“CAMPAGNA DI TRATTAMENTO DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI CON
IMPIANTO MOBILE DA EFFETTUARSI IN LOC. CASE DEL NURE, SAN DAMIANO
DI SAN GIORGIO”
LA
BO
R
RELAZIONE TECNICA
Aprile 2014
Medicina e Sicurezza lavoro
Igiene industriale
Ambiente Acustica
Ingegneria
INDICE
1. Introduzione
Procedura di Verifica (Screening)
Struttura della relazione
pag.
pag.
pag.
1
1
1
2. Progetto preliminare
pag.
2
3 Individuazione e valutazione degli impatti ambientali del progetto
Descrizione area
Impatto visivo
Valutazione impatto viabilità
Valutazione impatto agenti chimici
Valutazione impatto rumore
Valutazione impatto acque superficiali e sotterranee
Valutazione impatto suolo (rifiuti)
Campi elettromagnetici
Verifica incidenza
Monitoraggio post operam
Conclusioni
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
7
7
8
8
10
14
23
23
23
23
26
26
4. Conformità urbanistica, ambientale e paesaggistica
Situazione attuale
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP 2007)
Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (2004)
Piano Strutturale Comunale
Piano Provinciale Risanamento e Tutela Qualità Aria (PPRTQA)
Piano Regionale Tutela Acque
Vincoli Naturalistici
Ambiti di particolare interesse storico e vincoli archeologici
Autorizzazioni, pareri, nulla osta
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
27
27
28
29
29
29
29
29
29
30
Allegati
Planimetria Centro produzione
Mappa ricaduta PM10
Mappa ricaduta NOx
Registrazioni fonometriche
Mappa diffusione rumore
Stralcio PTCP
Stralcio tav. 1.B PSC
ALL.
ALL.
ALL.
ALL.
ALL.
ALL.
ALL.
A
B
C
D
E
F
G
1. INTRODUZIONE
Procedura di verifica (screening)
Ai sensi del D. Legs. N.4 del 16 gennaio 2008 “Ulteriori disposizioni correttive ed
integrative del D.Legs. 3 aprile 2006 n.152, recante norme in materia ambientale”,
in particolare dell’allegato IV punto 7 zb, nonché ai sensi dell’art 4bis della legge
regionale n.3 del 20 aprile 2012 “Riforma della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9
(disciplina della procedura di valutazione dell’impatto ambientale). disposizioni in
materia ambientale” l’intervento in progetto deve essere sottoposto assoggettato a
verifica di assoggettabilità a VIA; esso ricade nella categoria progettuale “B.2.57)
“Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva
superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all’allegato C, lettere da R1 a R9,
della parte IV del D.Legs. n.152/06” con competenze in carico alla provincia.
L’impianto mobile di trattamento rifiuti speciali non pericolosi oggetto del presente
studio non può usufruire dell’esclusione prevista per la categoria progettuale “B.2.57
prima citata, in quanto nello stesso sito verranno effettuate più di una campagna con
capacità complessiva superiore a 10 t/giorno.
Struttura della relazione
Il presente elaborato è strutturato nelle seguenti 3 parti.
 Progetto preliminare
 Individuazione e valutazione degli impatti ambientali del progetto
 Conformità del progetto alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e
paesaggistica
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
1
2. PROGETTO PRELIMINARE
La Soc. Edilmovi srl per effettuare la campagna oggetto del presente studio potrà
utilizzerà il seguente impianto mobili autorizzato dall’Amm. Provinciale.

Impianto trattamento macerie Ditta Molinelli: Continental Nord 1350x1000
Autorizzazione Provinciale n 385 del 29.02.2012
Continental Nord 1350x1000
Trattasi di un impianto mobile di frantumazione cingolato; esso opera la
frantumazione primaria e la selezione; esso è stato costruito da Continental Nord di
Pastrengo (VR); può trattare macerie di pezzatura elevata, in quanto il frantoio è
caratterizzato da una bocca di alimentazione di 1350x1000.
Esso è inoltre elettricamente autonomo, in quanto dotato di gruppo elettrogeno
silenziato da 230 kVA a 380 V; l’assorbimento di energia elettrica a max carico è di
154 kW.
L’impianto tratterà max. 15000 t/anno di macerie in circa 20 gg di lavoro;
conseguentemente la sua produttività media di ~ 95 t/h (capacità produttiva max 240
t/h); esso sarà attivo per meno di 8 ore/giorno.
La potenza sonora di questa tipologia di impianti è funzione della durezza del
materiale da frantumare e della sua portata; in sintesi essa è legata all’assorbimento
effettivo di potenza elettrica; nelle condizioni operative di cui sopra (ipotizzando un
assorbimento di 120 kW), la potenza sonora risulta quella indicata sotto.
Sorgente
Imp.MV1350
Freq.(Hz)
31
63
125
250
500
1K
2K
4K
8K
16K
A
Lw(dB)
101
107
123
115
113
112
110
105
98
89
117
Esso è principalmente costituito da :
Tramoggia
- Capacità : 4.5 mc
Alimentatore Grizzly
- Portata variabile
: 60 - 180 mc/h
- Potenza
: 8.6 kW
- Larghezza bocca : 1200 mm
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
2
Alimentatore vibrante
- Potenza
: 4.0 kW
- Larghezza bocca : 1200 mm
Mulino a martelli MV 1350
- Portata
: 60 - 180 mc/h
- Potenza
: 110 kW
- Dimensioni bocca : 1350x1000 mm
- Scarico max
: 30 mm
Deferrizzatore magnetico a nastro
- Generatore campo magnetico : magneti permanenti
Nastri trasportatori
Sono presenti i nastri trasportatori indicati nella seguente tabella:
Nastro
Cumulo Cumulo
>30 mm <30 mm
Pot.(kW)
7.5
3
Larghezza (m)
1
0.50
Lunghezza (m)
7
5
Impianto abbattimento polveri
Al fine di ridurre la formazione di polvere è presente un sistema di abbattimento ad
acqua nebulizzata come indicato negli schemi sotto riportati; una serie di spruzzatori
è alimentata da una pompa avente: Q = 0.12/0.75 mc/h a p = 20/7 m H2O.
L’acqua nebulizzata viene spruzzata sul materiale in ingresso al mulino; oltre ad
abbattere la polvere aerodispersa nella attività di frantumazione, essa incrementa l’
umidità naturale delle macerie (2-5%) ed assicura un efficace controllo della
polverosità anche nelle fasi successive del trattamento: trasporto ed accumulo.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
3
5
6
4
3
2
1
6
TUBO MANDATA
5
UGELLI NEBULIZZATORI
4
POMPA CENTRIFUGA
3
VALVOLA DI FONDO
2
FILTRO ASPIRAZIONE
1
Pos.
SERBATOIO ACQUA
Denominazione
Gruppo elettrogeno
All’alimentazione elettrica dell’impianto provvede un gruppo elettrogeno da 230 kVA
cosΦ=0.9, V=380/50 Hz.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
4
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
5
La campagna avrà una durata max di 2 mesi e tratterà max 15000 t dei rifiuti indicati
in seguito; i giorni di effettivo lavoro saranno 20 e pertanto verranno trattati quindi 95
t/h di rifiuti non pericolosi.
Durante la campagna, da attivare con procedura semplificata, l’impianto mobile verrà
collocato in prossimità dello stoccaggio rifiuti speciali non pericolosi esistente ed
autorizzato a suo tempo a favore di Busca Ugo srl con Determina n.939 del
11.05.2011 e volturato a favore di Edilmovi srl con DD 1587 del 31.07.12.
I rifiuti da sottoporre a trattamento saranno prelevati con pala gommata ed introdotti
nella tramoggia dell’impianto mobile, che provvederà al trattamento.
Il materiale trattato, ripreso sempre con pala gommata, verrà stoccato in un mucchio
di circa (10000 mc); il materiale trattato verrà successivamente impiegato per gli usi
consentiti dopo eventuale test di cessione.
Il trattamento, oltre al materiale inerte, può produrre rifiuti quali ferro, carta, legno,
plastica, ecc.; essi saranno gestiti secondo le modalità del “deposito temporaneo” ex.
Art. 183 punto m del D.Legs.152/06; in particolare essi saranno ospitati in appositi
contenitori.
La planimetria Allegato A riporta le posizioni dei cumuli dei rifiuti da trattare del
materiale ottenuto, dell’impianto mobile, e dei contenitori di carta, legno e ferro.
I rifiuti proverranno dall’attività di demolizione di costruzioni edili e potrebbero anche
contenere frazioni metalliche, legno, carta e plastica; queste frazioni verranno
eliminate prima del trattamento o dal trattamento stesso (ferro).
I rifiuti da trattare sono indicati nella tabella seguente:
CER
Tipo rifiuto
10.13.11
Rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da
quelli di cui alle voci 101309 e 101310
10.13.99
Rifiuti non specificati altrimenti costituiti da scarti di prefabbricati in cemento
armato
17.01.01
Cemento
17.01.02
Mattoni
17.01.03
Mattonelle e ceramica
17.01.07
Miscugli di cemento, mattonelle e ceramiche diverse da quelle di cui alla voce
17.01.06
17.09.04
Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle
voci 170901, 170902,170903
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
6
3. INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI
Descrizione area
La Centro di stoccaggio della Soc. Edilmovi srl. sorge su un’area in disponibilità
dell’azienda all’interno del ex Centro produttivo della Ditta Busca Ugo srl; essa è sita
sulla sponda destra del torrente Nure; in particolare l’ area in disponibilità di Edimovi
srl trovasi in zona di fascia fluviale C2.
All’interno dell’area in fascia C2 è presente un ambito specializzato per attività
produttive previsto dal PSC adottato. A circa 300 m dal confine Est sono situate le
prime abitazioni dell’abitato di San Damiano; ad ovest ed a nord è presente l’area
SIC ZPS IT 4010017 “Torrente Nure e Bosco Fornace Vecchia”; a sud lungo la
strada dei Nespoli a circa 25 m dal confine è presente il piccolo nucleo abitativo di
Case Nure.
Nel ex centro produttivo Busca Ugo srl in area C2 è ancora presente un impianto di
macinazione e selezione inerte. I cumuli di materiali al servizio dell’impianto
conferiscono all’area la specificità tipica dei cantieri di trasformazione inerti,
specificità che le campagne di trattamento rifiuti oggetto del presente screening non
andranno ad alterare. La mappa, tratta da Google Earth, mostra graficamente l’area.
Area ex cantiere Busca Ugo s.r.l.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
Area in uso a EDILMOVI s.r.l.
7
Impatto visivo
Da qualsiasi punto di osservazione posto sul greto del Nure, sulla strada dei Balordi,
nell’abitato di San Damiano, l’area del centro di produzione in parola viene percepita
come un insieme di conoidi più o meno regolari, costituiti dai cumuli di stoccaggio del
materiale inerte aventi una altezza di 10-12 m.
Lo stoccaggio in cumulo di materiale trattato dal impianto mobile, che avrà un’altezza
massima di 8 m, non interferirà con gli altri cumuli già presenti in termini visivi,
essendo con essi omogeneo e da essi in parte schermato.
Inoltre la sagoma dell’impianto mobile, con altezza limitata a circa 4 m in posizione di
lavoro, non verrà sicuramente apprezzata
Non incrementerà pertanto l’impatto visivo, che le attività antropiche già presenti
esercitano sull’ambiente.
Valutazione impatto viabilità
L’impatto sulla viabilità viene inteso come pressione generata dal traffico veicolare
indotto dal progetto in termini di: deterioramento della sede stradale, rallentamento
del traffico abituale, aumento del rischio di incidenti, disturbo in generale degli altri
utenti; per quanto riguarda quello relativo a rumore ed a agenti chimici, esso viene
valutato in un capitolo specifico.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
8
La campagna di trattamento rifiuti effettuata con l’impianto mobile non genererà un
aumento del traffico di autotreni oggi incidente sulla viabilità interna ed esterna al
cantiere, che viene indicata graficamente sulla mappa sotto riportata.
L’impianto di trattamento verrà alimentato infatti con i rifiuti non pericolosi già
immagazzinati nel centro di stoccaggio in disponibilità di Edilmovi srl; dopo il
trattamento il materiale ottenuto richiederà per il suo allontanamento, numero di
autotreni/giorno, coincidente con quello necessario a trasferire attualmente i rifiuti al
luogo del loro recupero; la viabilità esistente pertanto non subirà un incremento dell’
impatto.
Area ex cantiere Busca Ugo s.r.l.
Area in uso a EDILMOVI s.r.l.
Viabilita' centro produzione
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
9
Valutazione impatto agenti chimici
La qualità dell’aria della zona, ove verrà condottala la campagna di recupero macerie
non pericolose con impianto mobile, è attualmente influenzata dagli inquinanti
emessi dai mezzi d’opera utilizzati nel cantiere della Ditta Molinelli s.r.l. (sponda
sinistra Nure), dalle attività agricole, dalle attività aeroportuali, dalla ormai limitata
attività di estrazione inerte dalle cave poste in sponda sinistra del torrente Nure.
Il presente studio ha quindi lo scopo di valutare predittivamente come essa si
modificherà, durante il funzionamento dell’ impianto mobile di trattamento rifiuti.
Come descrittori dell’inquinamento della zona verranno utilizzate gli agenti chimici
inquinanti PM10 ed NOx; infatti essi rappresentano gli inquinanti quantitativamente
più importanti, provenendo dallo scarico di motori diesel, di cui nella fattispecie sono
dotati i mezzi d’opera, nonché dalla polvere prodotta dall’ attività di cantiere e da
quella sollevata dalla superficie delle piste interne al cantiere e dal tratto di strada
non pavimentata lungo il corso del Nure.
Verranno pertanto approfonditi gli aspetti legati alla sua diffusione in atmosfera ed
alla ricaduta al suolo del suddetto inquinante.
Per descrivere l’attuale qualità dell’aria della zona oggetto di studio, ci siamo riferiti al
report sulla qualità dell’aria della Provincia di Piacenza anno 2012 redatto da ARPA;
in particolare abbiamo utilizzato i dati rilevati dalle centraline di Besenzone (fondo
rurale) e del Parco di Montecucco di Piacenza (fondo urbano, non residenziale e
senza traffico).
I dati medi di PM10, PM2.5 e NO2 sono riportati nella seguente tabella:
Agente inquinante
Anno 2012
PM10 (μg/m3)
35
PM2.5 (μg/m3)
25
NO2 (μg/m
3
)
24
Si ricorda che per inquinamento atmosferico si intende l’immissione nell’aria di
sostanze di qualunque natura, che possano alterarne negativamente la qualità sino a
renderla insalubre per i cittadini nei luoghi di ricaduta; il loro livello di inquinamento
dipende dalla qualità e quantità di sostanza immessa, dalla interazione con
l’atmosfera (condizioni meteorologiche), nonché dalla orografia del territorio.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
10
La simulazione verrà effettuata, assumendo le seguenti molto probabili condizioni:
- Direzione vento: 0° (asse della Val Nure)
- Velocità media dei venti: 2,0 m/s .
- Temperatura media: 20 °C.
- Classe di stabilità: D (condizioni di neutralità od adiabaticità).
- Altezza rimescolamento: 500 m
Si ricorda che le atmosfere stabili inibiscono il mescolamento dell’aria e quindi
favoriscono l’accumulo di sostanze inquinanti, viceversa quelle instabili propiziano la
loro dispersione.
La campagna di trattamento rifiuti, oggetto del presente screening, darà origine solo
alle sorgenti puntiformi od areali inquinanti di seguito riportate; il traffico veicolare non
verrà incrementato, come già illustrato nel capitolo “impatto viabilità”.
Durante la giornata tipo della campagna di trattamento avremo in funzione le
seguenti sorgenti emissive:
S1- frantumazione e selezione rifiuti
Per stimare il fattore emissivo di PM10 della fase di frantumazione e selezione rifiuti,
ci siamo riferiti a quanto riportato da EPA in "Compilation of Air Pollution Emission
Factros AP - 42 - Fith Edition, Volume I, p. 11.19.2 Crushed stone processing’’.
In realtà la frantumazione di macerie dovrebbe produrre una aerodispersione di
polveri superiore a quella della pietra naturale; tuttavia la presenza di un sistema di
abbattimento polveri con nebulizzazione di acqua ci consente di assimilarlo a quello
di una frantumazione e selezione “uncontrolled” di materiale litoide.
La tabella 11.19.2-1 del suddetto documento EPA ci indica che il fattore di emissione
di PM10 per la fase di frantumazione primaria e selezione non controllate ammonta a
0,0080 kg/t di prodotto trattato. Poiché l’impianto durante la campagna ha una
produttività giornaliera media di 750 ton, avremo la seguente emissione di polveri:
6.00 kg/g, pari a 69,44 mg/s.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
11
Poiché l’impianto è azionato da un generatore con motore diesel, che eroga una
potenza di 154 kW, esso sarà inoltre caratterizzato dai seguenti fattori emissivi
(CORINAIR 94):
Emissione
Quantita’
PM10
3,2 g/Kg fuel
NOX
Consumo
gasolio
Funzion.
15 kg/h
8 h/g
45 g/Kg fuel
Fattore emis.
medio
4,44 mg/s
62.4 mg/s
L’emissione totale di PM10 e NOX dell’impianto (trattamento + gruppo elettrogeno)
sarà pertanto:
Emissione
totale
Quantita’
PM10
73.88 mg/s
NOX
62.4 mg/s
S2 – pala gommata
L’impianto sarà servito inoltre da una pala gommata con motore diesel di circa 140
kW (Euro III), resi 80 kW, e benna da circa 3 mc; essa sarà attiva 4 ore/g con i
seguenti fattori emissivi:
Emissione
Calcolo
Fattore emis.
medio
PM10
(0.1 g/kWH)x1000x(84 kW)x(4 h/g)/(24 x3600)
0,36 mg/sec
NOX
(5 g/ kWH) x1000x(84 kW)x(4 h/g)/(24 x3600) 18,34 mg/sec
Definite le caratteristiche meteo e le principali sorgenti di emissione, vengono di
seguito riportati i risultati della simulazione effettuata al fine della valutazione delle
concentrazioni di inquinanti attese al suolo.
E’ stato utilizzato il modello matematico deterministico “gaussiano” Windimula 4,
sviluppato in ambito ENEA; esso assume condizioni di stazionarietà sia delle
emissioni che delle condizioni meteodiffusive; queste ipotesi ne limitano l’impiego
solo ad alcune decine di Km dal punto di emissione ed in ambiente pianeggiante.
Ai fini di prevedere le situazioni più critiche nel breve periodo, è stata utilizzata la
simulazione “Dimula Short Term”, idonea a simulare “episodi”.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
12
Con il suddetto sistema di calcolo si sono determinate le concentrazioni medie orarie
di PM10 e NOx nello scenario meteo assunto, come molto probabile per la zona in
esame.
In Allegato B e Allegato C sono riportate le mappe con le concentrazioni attese sull’
area oggetto di studio.
Dai dati elaborati si evince che i valori massimi di ricaduta si hanno tra il cantiere la
strada per Iussano:

PM10 ~ 25 g/mc

NO2 ~ 150 g/mc
Dai dati si evince inoltre che presso località Case del Nure (ricettori più vicini), il
contributo atteso della nuova attività sulla qualità dell’aria in condizioni di sottovento
raggiunge i seguenti valori:

PM10 20 ÷ 25 g/mc

NO2
25 ÷50 g/mc
Pertanto, nelle peggiori condizioni ipotizzate (Case del Nure sottovento) le
concentrazioni di PM10 post operam (fondo + contributo nuova attività) assumeranno
valori di:

PM10 50 ÷ 55 g/mc

NO2
45 ÷70 g/mc
Il suddetto scenario di ricaduta si verificherà solo per 20 gg/anno; mediando su base
annua il contributo della nuova attività, avremo incrementi delle concentrazioni di
Pm10 ed NO2 molto limitati.
Tutto ciò premesso si può ritenere che l’impatto ambientale in termini di inquinanti
chimici generato dalla campagna di trattamento in parola sia basso.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
13
Valutazione impatto rumore
In questo capitolo è effettuata una valutazione predittiva dell’ impatto da rumore,
prodotto dalla campagna di trattamento rifiuti, che la Soc. Edilmovi s.r.l. intende
effettuare nel centro produttivo ex Busca Ugo s.r.l., con particolare riferimento
all’impatto presso i ricettori critici (loc. Case del Nure, confine Sud della proprietà.
METODOLOGIA

Caratterizzazione del clima acustico ‘’ante operam‘’ mediante misure
fonometriche.

Caratterizzazione acustica delle nuove sorgenti di rumore.

Previsione del livello di rumore generato dal nuovo impianto di frantumazione
mediante l’utilizzo del software Sound Plan (ray tracing).

Classificazione acustica dell’area.

Somma rumore ante operam e nuovo impianto, Conclusioni e Valutazione.
CLIMA ACUSTICO ANTE OPERAM
Il clima acustico esistente è assimilabile a quello di zone rurali con attività antropiche,
in quanto nell’area è attivo il solo centro di stoccaggio rifiuti (cui è connesso rumore
trascurabile), mentre è fermo l’impianto di macinazione e selezione inerte ex Busca
Ugo s.r.l. (impianto fisicamente ancora presente, non essendo stato smantellato).
Vi sono ricettori critici sul lato Sud del centro produttivo (Loc. Case del Nure).
Il livello di rumore ambientale presente al perimetro dell’area di cantiere è stato
determinato con misure fonometriche, con gli esistenti impianti ON.
Le misure sono state effettuate il giorno 22.10.2013 con riferimento al D.P.C.M.
14/11/97 ed al D.M. 16/03/98, durante il tempo di riferimento diurno (09.00 - 12.00).
Le condizioni meteorologiche erano conformi a quanto indicato al punto 7, allegato B
del D.M. 16.03.1998.
Sono stati utilizzati 4 fonometri integratori Larson Davis LXT1, dotati di Microfoni
Larson Davis PRM LXT1, oltre ad un Calibratore Quest QC-20; essi erano in perfetto
stato di efficienza, e conformi alle indicazioni previste dalle raccomandazioni
internazionali IEC 651 gr. 1 ed ISO 804 gr. 1; essi sono stati sottoposti a calibrazione
all’inizio ed al termine della rilevazione. La catena di misura è dotata di certificati di
taratura in corso di validità.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
14
I valori rilevati di Leq (A) sono:
Livello di rumore ante
operam
TR Diurno
Data rilevazione
22.10.2013 ore 09:00-12:00
Punto misura PM1
Laeq (A) misurato [dBA]
42,3
Punto misura PM2
Laeq (A) misurato [dBA]
41,0
Punto misura PM3
Laeq (A) misurato [dBA]
39,3
Punto misura PM4
Laeq (A) misurato [dBA]
38,9
I grafici delle rilevazioni fonometriche sono riportati in Allegato D.
Nella figura seguente sono riportate le posizioni di misura, e l’ubicazione dei ricettori
critici (case del Nure).
*
PM3
PM4
*
PM2
*
PM1
*
Ricettori
Critici
AREACANTIERE
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
PM
*
Misurazione fonometrica
15
SORGENTI RUMORE
La nuova attività sarà caratterizzata dalle seguenti sorgenti sonore:
A) Impianto trattamento macerie Continental Nord 1350x1000 (attivo 8h/giorno)
B) Pala gommata diesel 140 kW (attiva 4h/giorno)
L’attuale flusso di autocarri non varierà (vedasi paragrafo “impatto viabilità”).
La potenza sonora emessa sia dall’ impianto di trattamento macerie, che dalla pala,
è stata rilevata direttamente in loco, secondo ISO 3744 in campo aperto.
Si ricorda che il nuovo impianto sarà attivo solamente in TR diurno.
Poiché l’impianto è attivo solo per 8 ore delle 16, che costituiscono il tempo di
riferimento diurno,e la pala per 4 ore, le potenze sonore sono state trasformate in
altre energeticamente equivalenti operanti sull’intero periodo di riferimento; in
definitiva gli spettri delle 2 suddette sorgenti, come inseriti in simulazione, sono
riportati nella tabella seguente:
Sorgente
Freq.(Hz)
31
63
125
250
500
1K
2K
4K
8K
16K
A
Impianto MV1350
Lw(dB)
91
97
113
105
103
102
100
95
88
80
107,2
Pala gommata
Lw(dB)
92
103
98
98
97
96
92
89
82
77
100,8
SIMULAZIONE DIFFUSIONE RUMORE POST OPERAM
Con il software ray tracing Sound Plan abbiamo eseguito una simulazione, per
valutare la diffusione del rumore attribuibile al solo nuovo impianto di trattamento
macerie (Allegato E).
Il software consente di calcolare la diffusione del rumore, tenendo conto anche della
diffrazione su tutti i bordi liberi delle schermature e degli ostacoli.
Una descrizione sintetica del modello acustico adottato è di seguito riportata:
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
16
Calcolo Acustico
Il metodo prevede l’effettuazione di un calcolo per ciascun raggio in partenza da un
ricettore, che incontri durante il suo percorso una sorgente puntiforme, lineare od
areale.
L’angolo solido formato dai raggi provenienti dai ricettori e convergenti sulla sorgente
viene ipotizzato sufficientemente piccolo in maniera tale che la propagazione del
rumore non vari significativamente all’interno di detto cono.
Il livello sonoro presso il ricettore viene calcolato mediante la seguente formula:
Lp = Lw + Dir – Adiv – Aatm - Asuol – Adif – Aref
Dove:
Lw = potenza acustica (puntiforme) opp.
Lw = potenza acustica lineare = Lw* + 10 log(dx) opp.
Lw = potenza acustica aerale = Lw* + 10 log(dA)
Lw*= pot.acustica per ml o per mq
dx = lunghezza elementare della sorgente
dA = porzione d’area elementare della sorgente
Dir =fattore di direttività della sorgente (0 per strade e sorgenti omnidirezionali;
+ 3 per sorgente emisferica)
Il calcolo viene svolto in bande d’ottava; le varie componenti di attenuazione sono:
Adiv – Divergenza geometrica del suono
L’energia elastica, generata da una sorgente puntuale od ipotizzata tale, si propaga
uniformemente attraverso volumi sferici sempre più grandi, avremo pertanto la
seguente attenuazione di livello sonoro:
Adiv= 20 Log (d) +11
ove: d= distanza tra sorgente e ricettore
Aatm – Assorbimento atmosferico
Un’onda acustica ,che si propaga nell’aria, è soggetta ad una perdita di energia per
dissipazione nel mezzo, essa è funzione della temperatura e dell’umidità dell’aria e
cresce rapidamente all’aumentare della frequenza d’onda.
I valori di assorbimento dell’aria sono forniti dalle norme ISO9613/1.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
17
Asuol - Assorbimento del suolo
L’effetto suolo viene definito mediante dati di default (CSTB92) per i seguenti tipi di
suolo:
 molto riflettente
 riflettente
 terra battuta-compatta
 prato
 molto assorbente
Adif – Attenuazione per diffrazione
Ogniqualvolta l’onda sonora raggiunge incontra un ostacolo , raggiunge il ricettore
posto in zona d’ombra solo per diffrazione;l’attenuazione è calcolata con la formula di
Kurze Anderson, approssimazione numerica dell’abaco di Maekawa.
Aref - Attenuazione per riflessione
Una parete od uno schermo colpiti da un onda sonora assorbono una parte di
energia elastica in essa contenuta;l’entità dell’assorbimento dipende dal coefficiente
di assorbimento α del materiale, con cui è realizzato o rivestito lo schermo.
Poiché una riflessione su uno schermo finito genera sempre un fenomeno diffrattivo,
il sistema di calcolo non associa tale fenomeno alle riflessioni di ordine superiore al V
per evitare errori di sovrastima.
Topografia
La topografia di un’area è rappresentata da linee ,che congiungono punti alla stessa
altitudine; se il raggio durante la sua propagazione incontra un elemento
acusticamente attivo (rilevati,pendii,strade,schermi, ecc) esso viene interrotto e
segmentato per seguire l’ostacolo, impiegando la riflessione e la diffrazione acustica.
Edifici
Gli edifici vengono descritti geometricamente con il loro perimetro, l’altitudine del sito,
l’altezza del piano ed il numero di piani, acusticamente come elementi che danno
origine a fenomeni di riflessione e diffrazione del suono; compresa quella degli
spigoli verticali.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
18
Schermi e pareti
Gli schermi e le pareti vengono inseriti nel programma come linee; essi sono definiti
da:
altitudine del punto iniziale e finale della schermo
altezza del punto iniziale e finale della schermo
l’inclinazione sulla verticale
trattamento acustico di superficie e sua altezza
Strade
La strada è considerata una sorgente lineare;se il traffico varia da un tratto all’altro, si
assumono più sorgenti a traffico costante; la strada è definita da:
altitudine del punto iniziale e finale
numero e larghezza delle corsie
presenza o meno di corsie di emergenza
rivestimento della strada
dati sul traffico ( numero veicoli,% veicoli pesanti, velocità, pendenza strada,traffico
fluido o accelerato o interrotto).
Sorgenti puntiformi ed areali
Tali sorgenti vengono caratterizzate con la loro posizione, altitudine, altezza del
baricentro acustico e spettro potenza sonora
Ricettori
I punti ricettori possono essere collocati in facciata di un edificio oppure altrove; nel
primo caso il ricettore viene posto al piano prescelto a 2 m dalla facciata; nel
secondo caso si definiscono le coordinate x,y,z.
La simulazione effettuata ci ha consentito di redigere una mappa acustica con le
isofoniche attese del rumore prodotto dalla nuova attività (Allegato E); tale rumore,
che al confine di proprietà in direzione PM1 non supera i 40 dBA, in direzione PM2 e
PM3 non supera i 50 dBA, e in direzione PM4 non supera i 55 dBA, dovrà essere
sommato a quello misurato allo stato attuale (ante operam).
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
19
CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELL’AREA
Il comune di San Giorgio Piacentino è dotato della zonizzazione acustica comunale,
che inserisce l’area ex Busca Ugo s.r.l. in Classe IV, mentre le aree adiacenti
(comprendenti i ricettori critici), sono inserite in Classe III (zone agricole); queste due
classi prevedono i seguenti limiti per il tempo di riferimento diurno:
Classe
Limite emissione
Limite
Diff.(dBA)
(dBA)
immissione(dBA)
III
55
60
5
IV
60
65
5
Stralcio della zonizzazione acustica comunale è riportato nella figura seguente.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
20
SOMMA RUMORE ANTE OPERAM E NUOVO IMPIANTO, CONCLUSIONI E VALUTAZIONE.
La trattazione valutativa finale è da suddividere in due parti:
Verifica compatibilità con la zonizzazione acustica:
Sommando i valori misurati ante operam (rumore residuo) nelle quattro direzioni con
quelli massimi ottenuti nelle stesse direzioni dalla simulazione (rumore emesso), si
ottiene il rumore immesso post operam. Esso è inferiore, in ogni direzione, ai valori
massimi di rumore immesso previsti sia per la Classe IV (65 dBA), cui appartiene
l’area, che per la Classe III (60 dBA), in cui è inserito il territorio circostante; nella
tabella seguente è riportato il dettaglio, da cui è evidente che la verifica abbia dato
esito del tutto positivo.
Direzione
Leq (dBA) residuo
ante operam
Leq (dBA)
emesso max
Leq (dBA) immesso
Post operam
PM1
42,3
40
44,3
PM2
41,0
50
50,5
PM3
39,3
50
50,4
PM4
38,9
55
55,1
Verifica compatibilità acustica presso i ricettori:
Nella sola direzione PM1, in cui si trovano i ricettori critici, è necessario verificare che
i valori di rumore emesso (ottenuto da simulazione) e differenziale (differenza tra
rumore immesso post operam e rumore residuo ante operam) siano rispettosi dei
limiti previsti per la Classe in cui sono inseriti i ricettori stessi (Classe III, limite
emissione 55 dBA, limite differenziale 5 dBA). Nelle altre direzioni infatti, la
valutazione di rumore emesso e differenziale perde di significato, stante l’assenza di
ricettori acustici. Tale verifica, come riportato nella sottostante tabella, è risultata
ampiamente positiva.
Direzione
Leq (dBA) residuo
ante operam
Leq (dBA)
emesso max
Leq (dBA) immesso
Post operam
Differenziale (dBA)
Post operam
PM1
42,3
40
44,3
2,0
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
21
I dati sopra elaborati ci portano a ritenere che la campagna di trattamento in
parola causerà un impatto acustico positivo, basso, e comunque ampliamente
rispettoso delle Normative vigenti.
Si sottolinea che questi risultati si sono ottenuti studiando il posizionamento
dei mucchi di materiale da lavorare, e lavorato, in modo strategico, ad agire
come barriere acustiche nei confronti delle sorgenti sonore. L’Azienda si
impegnerà a mantenere questa configurazione (visibile negli allegati grafici)
durante le attività lavorative.
E’ inoltre doveroso aggiungere che, essendo questa una attività a cantiere
temporaneo (circa 20 giorni di campagna all’anno), che prevede l’utilizzo di
sorgenti mobili, il confronto con i limiti previsti dalla classificazione del
territorio, non sarebbe necessario. Infatti per questo genere di attività il
riferimento è la D.G.R. Emilia Romagna n.45/2002 che, per attività temporanee
quali cantieri edili, stradali ed assimilabili, prevede un unico limite fissato a 70
dBA in facciata al ricettore; tale limite è rispettato ancor più abbondantemente,
in direzione delle abitazioni, di quanto non siano quelli normali di zona.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
22
Valutazione impatto acque superficiali e sotterranee
L’attività di frantumazione delle macerie è un processo che avviene sostanzialmente
a secco, salvo l’acqua necessaria per l’abbattimento delle polveri; essa è
quantizzabile in circa 0.5 mc/h; giornalmente verrà utilizzata quindi una quantità di
acqua emunta dal pozzo di circa 2 mc.
Anche se la falda nei pressi del conoide del Nure si presenta depressa con una
soggiacenza di circa 20 m, il prelievo indicato non creerà pressioni sulla stessa.
Il tipo di processo non genera acque reflue; il consumo giornaliero sopraccitato andrà
ad aumentare l’umidità del materiale ottenuto.
Valutazione impatto suolo (rifiuti)
In termini ambientali generali la trasformazione di rifiuti speciali non pericolosi in
materiale inerte per usi edili non può che influire in modo benefico sul suolo in 2 modi
sinergici tra loro: riduzione della quantità di rifiuti da gestire e dei quantitativi estratti
di materiale inerte litoide, sostituito dal materiale trattato, previo test di cessione.
Nella fattispecie inoltre la corretta gestione dei rifiuti generati dal trattamento stesso
non creerà criticità sul suolo.
In conclusione le campagne di trattamento genereranno una minor pressione sulla
matrice suolo.
Campi elettromagnetici
L’impianto mobile utilizzato è azionato elettricamente; l’energia elettrica è fornita da
un gruppo elettrogeno con motore diesel; la potenza elettrica assorbita (~ 150 kW) è
tale da non creare rischi per l’uomo; l’ impatto è trascurabile
Verifica incidenza
A circa 100 m dalla area, ove verrà posizionato l’impianto mobile di frantumazione e
selezione macerie, corre il confine orientale dell’area SIC/ZPS IT4010017 “Torrente
Nure e Bosco di Fornace Vecchia.
Dati il tipo di processo di trattamento, la posizione baricentrica dell’impianto mobile
rispetto all’area del ex centro di produzione Busca Ugo srl , il tempo di effettivo
funzionamento giornaliero di sole 4 ore si ritiene sufficiente la compilazione della
scheda di preincidenza di seguito riportata.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
23
MODULO DI PREVALUTAZIONE D'INCIDENZA ALLEGATO AL PROGETTO
Il sottoscritto Lusignani Stefano
Residente a Piacenza Via Arata
n. 24
Sede legale =========
Codice fiscale LSGSFN74R13C261B
in qualità di Tecnico incaricato di elaborare il progetto per conto di Rinaldi ing. Paolo della Soc
Edilmovi srl
Proprietario 
Legale rappresentante 
Altro (specificare) 
ai sensi della LR 7/04, allega il presente modulo, debitamente compilato, al progetto relativo
all’area ubicata nel Comune di: San Giorgio Pia.no, loc. San Damiano (PC) per consentire lo
svolgimento della procedura di pre-valutazione di incidenza (Fase 1)
Caratteristiche del progetto

L’intervento
consiste nell’effettuazioni di una campagna di
Descrizione delle tipologie
trattamento
rifiuti
non pericolosi (ad esempio macerie) con impianto
delle azioni/opere
Descrizione delle
dimensioni /ambito di
riferimento


Uso delle risorse naturali

Produzione di rifiuti

Inquinamento e disturbi
ambientali prodotti





mobile
Il centro stoccaggio della Soc. Edilmovi srl occupa un’area in
disponibilità dell’azienda sita sulla sponda destra del torrente Nure;
tale area trovasi in zona di fascia fluviale C2; all’interno dell’area in
fascia C2 è presente un ambito specializzato per attività produttive
previsto dal PSC adottato.
Una parte dell’area è ricompresa in un vecchio ambito estrattivo,
oggi recuperato.
Limitata all’acqua necessaria per l’abbattimento delle polveri
prodotte dalle operazioni di trattamento (2 mc/g)
A seguito delle campagne di trattamento rifiuti non pericolosi
verranno prodotti ferro, carta, legno, plastica, ecc in quantità limitate
Aria: la tipologia di attività in esame potrebbe generare un potenziale
impatto sulla componente aria per l’emissione di sostanze inquinanti
quali PM10 ed NOx legate solamente all’attività di trattamento delle
macerie, in quanto il traffico veicolare non sarà incrementato.
Lo studio di ricaduta effettuato evidenzia che il contributo dovuto al
trattamento macerie alla qualità dell’aria oggi presente può essere
trascurato.
Ambiente idrico: le campagne di trattamento rifiuti in parola non
incideranno sulle caratteristiche delle acque superficiali e
sotterranee in quanto il processo necessità di soli 2 mc/g di acqua e
non genera scarichi di acque reflue.
Suolo e sottosuolo: l’impianto mobile utilizzato per le campagne non
richiede opere edili di alcun genere
Vegetazione, Flora e Fauna: l’incremento dell’impatto sulle
componenti floro-faunistiche, che potrebbe derivare dagli effetti
generati dall’attività in esame (aria e rumore) è da ritenersi
ininfluente vista la dominanza degli impianti di produzione presenti
ed attivi.
La flora presente nella parte del Bosco della Fornace più vicina al
centro di produzione in parola può essere definita “vegetazione
arbustiva pioniera e legnosa degli alvei fluviali”.
La fauna invece è costituita dalla presenza specie ornitiche fluviali
quali Occhione (con nidificazione), nonché dalla possibile
frequentazione di Corriere piccolo, Martin Pescatore e Gruccione.
Rumore: l’intervento in esame risulterà compatibile sotto il profilo
acustico con il limiti di immissione previsti dalla zonizzazione
acustica comunale; l’ incremento della pressione sonora generata
dalle campagne in parola risulta poco significativa nell’ambiente
circostante
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
24
Rischio d'incidenti
(sostanze e tecnologie
utilizzate)
IRRILEVANTE
Descrizione dell’area oggetto di intervento
Elementi naturali presenti
Zone umide d'acqua dolce
Maceri, stagni,
o salmastra, prati umidi,
laghetti, risorgive o fontanili
corsi d’acqua

Nessuno


Boschi o boschetti
Alberi isolati, in gruppo
in filare, siepi

Arbusteti


Prati permanenti o pascoli

Altro (ambienti rocciosi,
grotte, dune, ecc.)
Area agricola


Descrizione dell’area d'intervento: la campagna di trattamento rifiuti occuperà un’area
baricentrica al ex centro produttivo Busca Ugo srl, sita nelle immediate vicinanze dell’attuale
deposito di rifiuti non pericolosi. La nuova attività in oggetto è omogenea con le attività
antropiche già presenti nell’area.
Area vasta d'influenza del progetto – Interferenza con il sistema ambientale
Interferenze con le
Non significative (vedi Inquinamento e disturbi ambientali
componenti abiotiche
prodotti)
Interferenze con
Non significative, in quanto l’area interessata alle campagne di
componenti biotiche
trattamento rifiuti è sostanzialmente schermata dall’attività
antropiche presenti: impianti, macchine operatrici, autotreni,
mucchi di material ,ecc .
Connessioni ecologiche
Non significative (vedi Inquinamento e disturbi ambientali
interessate
prodotti)
Pertanto, viste:
- le caratteristiche del progetto e dell’area interessata,
- le possibili interferenze con il sistema ambientale,
- la conformità con le misure di conservazione ed il piano di gestione vigenti
DICHIARA che gli interventi proposti hanno un’incidenza negativa significativa sui siti della
Rete Natura 2000 interessati
Nulla

Bassa
Data:
14.04.2014
Edilmovi screening impianto mobile 10-13

Media

Alta

Firma del Tecnico progettista
25
Monitoraggio post operam
Durante la prima campagna di trattamento rifiuti al perimetro verrà misurato il rumore
emesso ed immesso.
Conclusioni
Gli impatti ambientali, insieme di effetti diretti od indiretti, di breve o lunga durata,
temporanei o permanenti sui sistemi naturali e umani, individuati e valutati
precedentemente, possono essere riassunti nel quadro seguente, utilizzando la
seguente scala qualitativa: Minore – Invariato – Trascurabile – Basso – Medio - Alto
Variazione peso
impatto
Compatibilità indagate
Impatto visivo
Invariato
Viabilità
Invariato
Tutela
dell’atmosfera,
lavoratori,
popolazione da agenti chimici
Basso
Tutela lavoratori, popolazione da rumore
Basso
Tutela delle
sotterranee
acque
Tutela suolo
Campi elettromagnetici
Verifica incidenza
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
superficiali
e
Trascurabile
Minore
Trascurabile
Basso
26
4. CONFORMITÀ DEL PROGETTO ALLE PREVISIONI IN MATERIA URBANISTICA,
AMBIENTALE E PAESAGGISTICA
Il presente capitolo si pone la finalità di verificare la conformità dell’intervento
(campagne di trattamento rifiuti non pericolosi con impianto mobile, descritto nel
progetto preliminare, con gli strumenti di pianificazione del territorio in termini
urbanistici, ambientali e paesaggistici; esso analizzerà solo i punti pertinenti della
lista di controllo per la procedura di screening di cui alla DGR n.1238/2002 con
l’intervento in progetto.
La verifica di compatibilità verrà effettuata con riferimento ai seguenti strumenti di
pianificazione del territorio:

Piano Territoriale Regionale

Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP 2007)

Piano Provinciale Gestione Rifiuti (PPGR 2004)

Piano Strutturale Comunale (PSC)

Piano Provinciale Risanamento e Tutela Qualità Aria (PPRTQA)

Piano Regionale Tutela Acque

Vincoli Naturalistici

Vincoli Storici - Archeologici
Essendo il PTCP attuativo del Piano Territoriale Paesistico Regionale, quest’ultimo
non verrà analizzato; inoltre il PTCP è coerente con il Piano stralcio per l’assetto
idrogeologico (PAI 2001), che pone l’area in fascia C (area di inondazione per piena
catastrofica); in particolare il PAI non dispone vincoli, ma demanda agli strumenti di
pianificazione territoriale ed urbanistica la regolamentazione delle attività consentite, i
limiti e i divieti.
Situazione attuale
Sull’ area dell’l’ex Centro di produzione della ditta Busca Ugo srl sono presenti: un
impianto di lavorazione inerti, un deposito autorizzato dalla provincia di rifiuti non
pericolosi, impianti di servizio ( serie di vasche di chiarificazione e ricircolo acque
utilizzate per il trattamento inerti); non è più presente l’impianto mobile di produzione
conglomerati bituminosi.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
27
L’intervento, oggetto di screening, non modificherà l’attuale aspetto dell’area,
essendo visivamente e funzionalmente omogeneo con quanto già presente.
Pertanto neanche il territorio circostante subirà variazioni in termini di suo utilizzo.
L’area in parola non ricade in zona ambientale a particolare sensibilità: costiere;
montuose, forestali; a forte densità demografica.
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP Variante 2010)
Sul Piano Territoriale Regionale, che detta indirizzi di programmazione per l’assetto
socio-economico e territoriale di tutta la Regione Emilia Romagna, non sono
ravvisabili disposizioni vincolistiche o anche di indirizzo né in merito all’area, né in
merito alla specifica attività di trattamento rifiuti non pericolosi.
Il P.T.C.P., attuativo del P.T.P.R in materia paesaggistica, è l’unico riferimento per gli
strumenti comunali di pianificazione e per l’attività amministrativa attuativa.
La Tavola A1.5 (tutela ambientale, paesistica e storico-culturale), come riportato in
Allegato F individua l’area in fascia C, zona C2 (fascia di rispetto dell’ambito fluviale,
zona non protetta da difese idrauliche) art. 13 del PTCP.
L’attività di cui al presente screening, essendo svolta con impianto mobile
trattamento rifiuti non pericolosi autorizzato dall’Amministrazione provinciale presso
un centro di messa in riserva è ammessa dall’art. 38 c.1 lettera d delle NTA.
Non viene applicato quindi quanto contenuto nel prospetto 3 dell’allegato R al PTCP
– Variante 2010, riportante i fattori escludenti per gli impianti di trattamento rifiuti
(esclusione di impianti fissi di trattamento rifiuti inerti entro un raggio di 1 km da centri
abitati, nella fattispecie l’ abitato di San Damiano).
Considerando l’utilizzo di fatto dell’area, confermata dagli strumenti di pianificazione,
si ritiene che gli indirizzi di tutela siano sostanzialmente rispettati.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
28
Piano provinciale gestione rifiuti (PPGR 2004
Attività di trattamento rifiuti inerti, come quella in progetto rientra nelle attività, che
hanno come finalità gli obiettivi strategici del PPGR; in particolare esso svolgerà
un’azione mirata al recupero di sostanze riutilizzabili, nella fattispecie, nella
realizzazione di opere edili.
L’attività di recupero risulta sempre ammessa presso un impianto industriale, art. 5
titolo III delle NTA.
Piano Strutturale Comunale (PSC)
Il PSC adottato dal Comune di San Giorgio ha recepito i contenuti del PTCP 2007; la
Tavola 1B del PSC, di cui in Allegato G si riporta lo stralcio, attribuisce all’area in cui
verranno effettuate le campagne di trattamento rifiuti inerti la destinazione ad ambito
ed impianto estrattivo, all’interno della quale è presente una zona destinata ad un
ambito specializzato per attività produttive
L’intervento in esame quindi non è in conflitto con la pianificazione del territorio
comunale.
Piano Provinciale Risanamento e Tutela Qualità Aria (PPRTQA)
Il titolo II del suddetto piano “Disposizioni per il settore produttivo” prevede (art.16)
che i trasporti di materiale pulverulento effettuati nel territorio provinciale hanno
l’obbligo di adottare coperture idonee per evitare l’aerodispersione di polveri; i singoli
Comuni competenti per territorio emetteranno specifiche ordinanze.
Tutti i mezzi di trasporto utilizzati od utilizzabili sono dotati di tali coperture.
Per quanto riguarda la produzione di polvere attribuibile al funzionamento
dell’impianto mobile di trattamento in parola, essa è da ritenersi trascurabile, come
illustrato nello studio di ricaduta riportato nel capitolo “impatti ambientali”
Piano Regionale Tutela Acque
L’ intervento previsto non genera impatto apprezzabile sulla matrice acqua; come
illustrato nella relazione sugli impatti ambientali, il fabbisogno idrico è limitato a 2
mc/giorno, mentre lo scarico di acque reflue è assente.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
29
Vincoli Naturalistici
La Direttiva dell’Unione Europea n. 43 del 1992 denominata "Habitat" finalizzata alla
conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell'Unione stessa e, in
particolare, alla tutela di una serie di habitat e di specie animali e vegetali
particolarmente rari indicati nei relativi Allegati I e II, ha dato origine a Rete Natura
2000.
La Direttiva in questione prevede che gli Stati dell'Unione Europea contribuiscano
alla costituzione della rete ecologica Natura 2000 in funzione della presenza e della
rappresentatività sul proprio territorio di questi ambienti e delle specie, individuando
aree di particolare pregio ambientale denominate Siti di Importanza Comunitaria
(SIC), ai quali vanno aggiunte le Zone di Protezione Speciale (ZPS), previste dalla
Direttiva n. 409 del 1979, denominata "Uccelli"; nel 2006 la Regione ha deciso di
rivedere l’elenco e la perimetrazione delle aree SIC e ZPS.
La zona, oggetto di screening, è esterna, anche se prossima, all’area SIC e ZPS
IT4010017 “Torrente Nure e Bosco di Fornace Vecchia”.
Dalla scheda di verifica di preincidenza, riportata nel capitolo impatti ambientali, cui si
rimanda, risulta bassa l’incidenza della nuova attività sia sulle componenti abiotiche
che biotiche.
In Allegato F, stralcio della tav.1.5 del PTCP, è riporta la perimetrazione di tale area
SIC-ZPS.
Infine nella zona in esame non sono presenti tutele a parco, oasi od altre zone
protette dalla normativa.
Ambiti di particolare interesse storico e vincoli archeologici
Dall’esame della tavola A.1.5 del P.T.P.C si evince che l’area del Centro di
produzione della ditta proponente non è gravata da particolari vincoli storico
archeologici.
L’abitato di San Damiano è definito come tessuto abitativo storico non agglomerato,
parzialmente alterato con presenza di architettura fortificata.
Edilmovi screening impianto mobile 10-13
30
Autorizzazioni, pareri, nulla osta
Per l’effettuazione di ogni singola campagna di trattamento rifiuti non pericolosi inerti
verrà inoltrata ad Amm. Provinciale ed al Comune almeno 60 giorni prima
comunicazione dell’inizio attività come richiesto dal DM 05.02.1998 (Procedura
gestione di alcuni tipi rifiuti in regime semplificato)
Allegati
ALL. A
Planimetria Centro produzione
ALL. B
Mappa ricaduta PM10
ALL. C
Mappa ricaduta NOx
ALL. D
Reports misure fonometrche
ALL..E
Mappa diffusione rumore
ALL. F
Stralcio PTCP
ALL. G
Stralcio tav. 1.B PSC
14.04.2014
Il Proponente
Il Tecnico
EDILMOVI s.r.l.
Lusignani ing. Stefano
Edilmovi screening fIRMA
31
ALL. A
Area Cantiere ex Busca Ugo s.r.l.
EDILMOVI s.r.l.
Area in uso ad EDILMOVI s.r.l.
Cantiere Loc. San Dammiano di San Giorgio P.no(PC)
STRAD
A DI
ACCES
SO
AL CANTIERE
ACCESSO
AL CANTIERE
CUMULI INERTI LAVORATI
AREA
VERDE
VASCHE
SILOS
VASCHE
PESA
IMPIANTO
UFFICI
LAVORAZIONE
INERTI
1
AREA
MATERIALE
TRATTATO
2
3
Impianto
trattamento
macerie
Pala
gommata
AREA
MATERIALE
DA TRATTARE
ALL. B
EDILMOVI s.r.l.
Cantiere Loc. San Dammiano di San Giorgio P.no(PC)
- Altezza rimesc. : 500 m
I
Sorgente impianto (S1)
P
Sorgente pala gommata (S2)
> 20,0
P
I
< 1,0
Area Cantiere ex Busca Ugo s.r.l.
Area in uso ad EDILMOVI s.r.l.
ALL. C
EDILMOVI s.r.l.
Cantiere Loc. San Dammiano di San Giorgio P.no(PC)
- Altezza rimesc. : 500 m
I
Sorgente impianto (S1)
P
Sorgente pala gommata (S2)
> 100
P
I
<5
Area Cantiere ex Busca Ugo s.r.l.
Area in uso ad EDILMOVI s.r.l.
ALL.D
REPORTS MISURE FONOMETRICHE
Edilmovi Screening 2013 - Rumore ante operam PM1 - LAeq = 42,3 dBA
Edilmovi Screening 2013 PM1 - SLM - LT (A)
Edilmovi Screening 2013 PM1 - SLM - LT (A) - Running Leq
60
11.43.25 22/10
42.3 dB
35.2 dB
dB
50
40
30
20
9.07 22/10
s
9.37 22/10
10.07 22/10
10.37 22/10
11.07 22/10
11.37 22/10
12.07 22/10
Edilmovi Screening 2013 - Rumore ante operam PM2 - LAeq = 41,0 dBA
Edilmovi Screening 2013 PM2 - SLM - LT (A)
Edilmovi Screening 2013 PM2 - SLM - LT (A) - Running Leq
60
11.52.11 22/10
41.0 dB
41.0 dB
dB
50
40
30
20
9.05 22/10
s
9.35 22/10
10.05 22/10
10.35 22/10
11.05 22/10
11.35 22/10
12.05 22/10
Edilmovi Screening 2013 - Rumore ante operam PM3 - LAeq = 39,3 dBA
Edilmovi Screening 2013 PM3 - SLM - LT (A)
Edilmovi Screening 2013 PM3 - SLM - LT (A) - Running Leq
60
11.49.04 22/10
39.3 dB
38.1 dB
dB
50
40
30
20
9.00 22/10
s
9.30 22/10
10.00 22/10
10.30 22/10
11.00 22/10
11.30 22/10
Edilmovi Screening 2013 - Rumore ante operam PM4 - LAeq = 38,9 dBA
Edilmovi Screening 2013 PM4 - SLM - LT (A)
Edilmovi Screening 2013 PM4 - SLM - LT (A) - Running Leq
60
11.38.51 22/10
38.9 dB
34.4 dB
dB
50
40
30
20
9.02 22/10
s
9.32 22/10
10.02 22/10
10.32 22/10
11.02 22/10
11.32 22/10
12.02 22/10
ALL.E
Scala 1:1500
.5
45
.45.05
4237
.5
.5
52
4042.5
35
37
.5
50
45 47.5
40
37.5
37.5
40
37
35
40
37.5
35
37.5
37.5
.5
42.5
45
47.5
40
42.5
45
37.5
47
.5
40
42
.5
40
40
47.5
35
37.5
40
40
37.5
37.5
40
40
40
40
in dB(A)
40
47
50
42.5
40
Livello di rumore
TR diurno
40
45
47
.5
.5
42.5
40
.5
40
40
42.5
40
42.5
.5
47
50
50
45
.5
.5
37
47.54
5
35
552
0 .5
55
60
42.5
40
37.5
45
42
50
32.5
50
35
37.5
57.5
50
50
47.5
.5
37
37.5
37.5
40
3
32.5 7.5
55
52.5
5
4327..5
.5
57
60
45
5
4425
40.5
52.5
50
47.5
5
52.
45
42.5
.
37
55
45
45
45
45 4 0
52
.5
55
40
.5 42.5
5242
.5
65
52.5 55
5
57.
50
42.5
40
70
5
47.5
50
52
.5
.5
50
.
55 52.5 47
62.5
47.5
67
67.5
50
35
40
57
7.5
445
52.5
45
42.5
40 37.5
65
.5
52.5
42
32.5
32.5
45 3 5
50
42.5
42.5
5
7..5
440
42
40
60
50
35
.503
424 5
47.5
40
.5
37
5
42.5 4
40
35
.5
.5
62
5
567605
70
52.5
.5 62.
5
47.5
45
4
042
.
42.5
50
45
52.5
42.5
47
65
45
50
62.5
60
57
42.5
40
45
42.5
40
60
42.5
40
47.5
.5
45
42.5
40
.5
50
47.5
47.5
42.5
40
42
45
47
50
IMPIANTO LAVORAZIONE INERTI
55
47.545
42.5
40
37.5
40
50
5
50
35
55
2.5
45
47.5
45
42.5
45
.5
60
.5
62.5 70 65
57
47.
5
MAC
ERIE
DA D
E MO
55 LIZION
E
4547.5
Ricettore
Mucchi inerte
47.5
5
52.
42.5
Segni e simboli
Sorgente sonora
42.5
57.
5
55
52.5
42.5
57
.5
52.5
40
3 7 .5
62.5 70
60 65
35
37.5
40
.5.5
557552
67.5
50
PALA
.5
60
52.5
o
Ri
DI FRANTUMAZIONE
37
5
57.5
.
62
55
47.5
45
40
37.5
IMPIANTO
55
37.5 42.5
45
VASCHE
40
50
5
50
42.5
55
50
47.5 35
40
45
.5
.5
45 47.5
40
45
37.5
5
47.
42.5
40
50
.5
452.
4
47
45
40
UFFICI / PESA
67.5
42.5
40
42.5
47.5
5
45
42.
40
42
47
.25.5
5575
50
45
52.5
.5
42
50
45
45
50
40
42.5
40
50
45
47
.5
47.5
47.5
55
50
32
42.5
47.5
47.5
45
45
5
42. 0
4
52.5
42.5
35
35
45
45
55
42.5
40
37.5
40
.5
5
42.5
42.5
5
SI LOS
.5
47
.
52
37.5
37
32.
35
CUMULI INERTI LAVORATI
45
45
47.5
47.545
42.5
45
.5
45
45
40
.5
Case del Nure
42
35
37.5
.5
42
37
VASCHE
37.5
45
50
40
.5
35
32.5
42.5
40
45
40
37
40
37.5
37.5
.5
47
45
42.5
5
47.5
40
.
42
37.5
.5
35
35
40
37.5
42
40
40
40
45
5
40
42
50
4 7 .5
EDILMOVI s.r.l. - IMPIANTO MACINAZIONE - RUMORE ATTESO TR DIURNO - h = 1,5 m
80
m
35
60
.5
42
40
42.5
40
37.5
20
37.
10
52.5
0
30
35
40
45
50
55
60
65
70
<
<
<
<
<
<
<
<
<
<= 30
<= 35
<= 40
<= 45
<= 50
<= 55
<= 60
<= 65
<= 70
Allegato F
Stralcio
PIANO TERRITORIALE DI
COORDINAMENTO PROVINCIALE
TAVOLA A1
Tutela ambientale, paesaggistica
e storico culturale
Allegato G
Stralcio
PIANO STRUTTURALE COMUNALE
Comune di San Giorgio P.no (PC)
Classificazione del Territorio
Tav. 1B