Un nuovo palasport per Sassari Intesa tra Dinamo e Comune per trovare una casa più spaziosa alla squadra biancoblù » SASSARI Dal basket al cinema multisala, passando per una galleria commerciale, campi per il settore giovanile, ristoranti, centri fitness e una spa. La Dinamo sogna un nuovo palasporte il domani sembra essere davvero dietro l'angolo. Nelle ultime settimane i dirigenti della società sassarese hanno varcato i portoni di Palazzo Ducale per esporre al sindaco Nicola Sanna le proprie idee per il futuro: la proposta è quella di un project financing, ovvero l'utilizzo di investimenti privati per realizzare una struttura che risponda alle necessità di un top team, che ne acquisirebbe la gestione diretta. La durata della convenzione verrebbe decisa dalle due parti sulla base degli snidi sulla redditività complessiva garantita dalla struttura. L'accordo di massima con l'amministrazione comunale c'è e sarebbe già stato fatto un primo passaggio in giunta, in attesa della proposta definitiva della Dinamo. Sono tre le piste battute in questo momento da Sardara e soci, che contano di chiudere la partita entro la fine di settembre. Il primo progetto pre- vede la ristrutturazione e l'allargamento del PalaSerradimigni; il secondo porterebbe all'abbattimento della struttura e alla ricosttuzione completa; la terza possibilità è quella di edificare una nuova arena altrove. Intanto il "vecchio" PalaSerradimigni continua a svolgere il suo lavoro. Ieri il parquet sassarese ha ospitato la nazionale femminile di pallavolo per l'ultima giornata del Grax Prfx. Le azzurre hanno vinto al tie break sostenute da un pubblico entusiasta e numeroso. La tappa sassarese è stata dominata dal Brasile. La Dinamo ha pronto un "piano casa" La società sassarese allarga i propri orizzonti e progetta un palazzetto con negozi, ristoranti, palestre e cinema multisala di Andrea Sini » SASSARI Dal basket al cinema multisala, passando per una galleria commerciale, campi per il settore giovanile, ristoranti, centti fitness e una spa. Il "piano casa" della Dinamo guarda al futuro ma il domani sembra essere davvero dietro l'angolo. La società sassarese ha iniziato di mettere cemento fresco nelle proprie fondamenta ed è decisa a regalarsi un palazzetto con qualcosa di più: più spettatori, più funzionalità, più attività collaterali che rendano l'impianto moderno e sostenibile dal punti di vista economico. Al passo con i tempi, insomma. Cosa che il PalaSerradimigni di certo non è. La scalata verso i vertici del basket italiano e continentale, che procede ininterrottamente da un lustto, ha fatto diventare troppo stretto l'impianto di piazzale Segni e già da tempo la società del presidente Stefano Sardara ha manifestato l'intenzione di allargare i propri orizzonti. Il progetto. Nelle ultime settimane i diligenti della Dinamo hanno varcato i portoni di Palazzo Ducale per esporre al sindaco Nicola Sanna le proprie idee per il futuro: la proposta è quella di un project financing, ovvero l'utilizzo di investimenti privati per realizzare una struttura che risponda alle necessità di un top team: la Dinamo ne acquisirebbe la gestione diretta. La durata della convenzione verrebbe decisa dalle due parti sulla base degli studi sulla redditività complessiva garantita dalla struttura. L'accordo di massima con l'anvministrazione comunale c'è, e sarebbe già stato fatto un primo passaggio in giunta, in attesa della proposta definitiva della Dinamo. Sono tte le piste battute in questo momento da Sardara e soci, che contano di chiudere la partita entro la fine di settembre con una di queste tee opzioni: il primo progetto prevede la ristrutturazione e l'allargamento del PalaSerradimigni; il secondo porterebbe all'abbattimento della struttura e alla ricostruzione completa; la terza possibilità è quella di edificare una nuova arena alteove. La ristrutturazione. Con un investimento da 3-5 milioni di euro la capienza verrebbe portata da 5000 a 5900 posti, grazie all'abbattimento degli spigoli che separano i quattro settori. I lavori verrebbero eseguiti a partire dalla fine del prossimo campionato, nei soli mesi estivi (da ottobre la squadra torna in campo), e le strutture per le attività collaterali verrebbero completate successivamente. Questa sembra l'opzione meno accreditata, perché si tratterebbe di intervenire su una struttura considerata ormai obsoleta. La demolizione. Questo progetto (12 milioni di investimento) prevede la demolizione dell'attuale struttura di piazzale Segni e la creazione di una nuova arena da 6800 posti. Anche in questo caso i lavori verrebbero eseguiti durante la sosta del campionato, andando avanti a tappe forzate e rinunciando, eventualmente, per alcuni mesi della stagione, ai settori C e D. Come nel caso dell'opzione precedente, la proprietà dell'impianto resterebbe al Comune, mentre la Dinamo avrebbe la gestione diretta (e gli introiti) per un numero di anni da definire. La nuova arena. La terza opzione è la più ambiziosa: la Dinamo avrebbe già individuato due Dossibili aree in città nelle quali edificare un palasport da 8-10 mila posti. Il progetto pre- vede una spesa di 35 milioni di ^ questo caso la Dina- euro e mo sarebbe anche proprietaria dell'impianto. Il PalaSerradimigni tutto esaurito durante una partita della Dinamo a Interventi su illuminazione e spogliatoi Ha trentaquattro anni e li dimostra tutti, ma per la stagione che sta per incominciare avrà un aspetto meno datato. Il palazzetto dello sport di piazzale Segni,oggi "PalaSerradimigni",è stato costruito tra il 19SO e il 1981 e nel corso degli ultimi anni ha evidenziato i rughe che hanno costretto l'amministrazione comunale a continui interventi di sistemazione. Attualmente la struttura, che è stata allargata con il settore C nel 1989 e con il settore D nel 1992, può ospitare poco meno di 5 mila spettatori. Una capienza che da almeno quattro stagione è insufficiente per l'enorme richiesta di biglietti per le partite della Dinamo: quest'anno la società biancoblù ha superato nuovamente il record di abbonati, arrivando a quota 4mila(owero tutti quelli messi in vendita) e mantenendo un coefficiente di riempimento vicinissimo al cento per cento. Nelle scorse settimane al palazzetto sono stati eseguiti alcuni importanti interventi che permetteranno alla Dinamo di raggiungere gli standard richiesti dall'Eurolega, alla quale i sassaresi prenderanno parte per laprima volta: l'impiantodi illuminazione è stato potenziato, passando da 800 a 2500 lux; sono stati cambiati i tabelloni e sono stati completamente rifatti i due spogliatoi principali, quello della Dinamo e quello utilizzato dalle formazioni ospiti. Sono stati inoltre risistemate le altre aree di servizio, come la sala medicae dell'antidoping. Ma la principale sorpresa è legata a un vecchio pallino del presidente Sardara: il cubo elettronico segnapunti, che da questo campionato comparirà sul soffitto del palazzetto dominando il parquet, e sarà perfettamente visibile da tutti gli spettatori, (a.si.) •m fin nuovo palasport per Sassari SI **?*» m I Pantani, squarci diverta
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