PAT RNÒ. Emesse 8 condanne per il racket delle estorsioni Un duro colpo quello inferto con il rito abbreviato ad affiliati dei clan mafiosi Assinnata e Santa paola ARosario Indelicato la pena più elevata, 12 anni di reclusione, m~ntre la posizione di Salvatore Assinnata è stata stralciata l Estorsioni a raffica, otto condanne Il giudice per le udienze preliminari, Alessandro Ricciardolo, ha accolto quasi tutte le richieste del pubblico ministero Concluso il processo con il rito abbreviato ad affiliati dei clan Assinnata e Santapaola Otto condanne e una posizione stral ciata. Si è chiuso a Catania, il proces so, con rito abbreviato, acarico di ot to imputati dei clan Assinnata di Pa ternò e Santapaola. Ad emettere la sentenza il Gup Alessandro Ricciar dolo, con il procedimento scaturito dalla denuncia, awenuta poco più di un anno fa, di un imprenditore edi le paternese, vittima, per anni, delle estorsioni del gruppo. Rispetto alle richieste del pubblico ministero, Andrea Bo nomo, il giudice per le udienze preliminari ha in quasi tutti i casi con fermato, tranne per Domenico Assinnata, la cui pena è stata inaspri ta. Il gup lo ha condan nato a tre anni di reclu sione, in continuazione di reato, con altre sen tenze del 1994, 2006 e 2009. Per il resto le pene sono più pesanti. Acominciare da Salvatore Chisari, che dovrà scontare 5anni e 4 mesi di reclusione, oltre a pagare 4mila euro di multa; e, ancora, per Giuseppe Fioretto, accusato di esse re colui che incassava le somme del le estorsioni, dal 2002 al 2012; il pm aveva chiesto 6 anni 8 mesi, confer mati dal gup, che ha anche condan nato l'uomo a pagare 6mila euro di multa: Pena più pesante a Rosario Indelicato, cugino degli Assinnata, ritenuto colpevole di alcuni fatti estorsivi, uno dei quali assieme ad altri elementi del clan. Inoltre, con i due imputati catanesi, Lorenzo Pa vone e Salvatore Scuderi, del clan Santapaola, avrebbe portato a termi ne un fuI1o'n un cantiere del quar tiere «Picanello-. a Catania, dell'i m prendirore, per chiedere, poi, un'e storsione con ti me odo del «cavallo di ritorno I . Per Lndel caro conferma ta la richiesta del pm di 12 anni di re- clusione e anche 10mila euro di multa. Quattro anni di reclusione per Giovanni Messina; 7anni per Pietro Puglisi, con il reato ritenuto in conti nuazione rispetto ad altre condanne del 1999 e nel 2006. Per chiudere con i due catanesi, del clan Santa paola, Lorenzo Pavone e Salvatore Scuderi, ai quali sono stati inflitti 6 anni di reclusione ciascuno ed una multa di 4mita euro, Il gup ha deciso per Domenico Assinnata e Giovanni Messina l'interdizione per cinque anni da pubblici uffici; per tutti gli altri l'interdizione è in perpetuo. Da stabilire, invece, con altra causa, il ri sarcimento dei danni per le parti ci vili che si sono costituite in giudizio, tra questi il Comune di Paternò. Riprenderà, invece, il prossimo 14 luglio il processo a carico di Salvato re Assinnata, la cui posizione è stata srralciata dal giudice Ricciardolo. Al Ia lettura della sentenza erap.o pre senti in aula l'awocato dell'imprenditore che ha denunciato, Enzo Faraone, ed i legali de '', gli imputati. Il collegio l difensivo era costituito 1 dagli awocati Turi Ca ruso, Carmelo Lo Pre sti, Alfio Leanza, Vin cenzo Gutlotta, Fabio Presenti, Salvatore Pappalardo, Maurizio Abbascià, Eleonora Ba ratta. «Sono contento. Alla fine -com menta l'imprenditore paternese -la giustizia ha trionfato. Vivo una vita difficile, sempre sotto scorta, ma so no contento di quello che ho fatto e mi sarei aspettato condanne più pe santi». Imprenditore-coraggio che ha dato awio con la sua denuncia ad un processo che ha portato alle con danne di coloro che sono stati rite nuti isuoi aguzzini. Un esempio se guito anche da altri imprenditori, di . Biancavilla e Belpasso. MARYSOnlLE DOMENICO ASSINNATA SALVATORE CHISARI ROSARIO INDELICATO GIOVANNI MESSINA SALVATORE ASSINNATA SALVATORE SCUDERI LODEVOLE INIZIATIVA DEI LEO CLUB ALL'IPAB ccBELlIA» «Ok, il libro è giusto» per i nonnini L'hanno chiamata «Ok, il libro é giusto». Èl'iniziativa distret tuale che quest'anno vede coinvolti i Leo club nella diffu-.., sione della cultura e in particolar modo della letteratura. Un invito che a Paternò igiovani del club seIVice hanno tradot to nell'assistenza agli anziani ospitati all'interno dell'ipab «Salvatore Bellia». Un appuntamento fisso grazie al quale in questi mesi i ragazzi hanno potuto visitare con cadenza set timanale gli ospiti della struttura di accoglienza.Un'inizia tiva lodevole culminata nella consegna di una piccola bi blioteca dedicata proprio alla lettura degli anziani. Un modo positivo per impiegare il tempo e per diffonde re gli scritti che hanno fatto grandi numerosi autori nazio nali ed internazionali. Iquasi cento libri regalati al «Salva tore Bellia» fanno parte di collezioni private. Si tratta in pre valenza di saggi e libri di narrativa scritti da autori moder ni e contemporanei, come Pirandello e Camilleri. Un'inizia tiva che ha concluso l'anno del club seIVice e che da oggi ve drà il passaggio di consegne al vertice del Leo club Paternò tra Anna Belvedere e il nuovo presidente Rosario Grasso. SA.SP. 1ll!1] :(inlHw ;t1!r;J(1,m . . Installate otto tel~camere;'Jl nell'area delle Sallnelle . ~ Da ieri otto occhi elettronici controllano l'area delle Saline Ile. L'installazione del sistema di vi deosorvegliànza finalmente é realtà. In giorna ta i tecnici della ditta incaricata di eseguire i la vori hanno ultimato l'installazione delle otto te lecamere collegate direttamente con il coman do della Polizia municipale. Le videocamere so no ad alta risoluzione e dotate di visione nottur na' in grado di identificare le targhe dei veicoli. Alcune di esse sono motorizzate, per consentire una visione a 360 gradi. La disposizione degli obiettivi consente, inol tre, di poter controllare anche l'interno del velo dromo, che di recente la Provincia di Catania, do po un'operazione di pulizia, ha restituito al Co mune paternese. Le otto telecamere sono così di sposte: due in piazzale della Gioventù, tre all'in crocio tra le vie Acque grasse e dello Stadio e al tre tre in via dei Coralli, queste ultime dislocate in due punti sensibili della lunga arteria strada le. Contestualmente all'installazione delle tele camere, ieri mattina é stata ripulita l'intera zona delle Salinelle da tonnellate di spazzatura. «Coperti» piazzale della Gioventù e vie Stadio, Coralli e Acque grasse «Con la bonifica delle Salinelle e del velodro mo - afferma l'assessore allo Sport, Alessandro Cavallaro - abbiamo compiuto un importantissi mo passo in avanti verso la valorizzazione di quest'area. Ci auguriamo che da questo momen to le Salinelle diventino un motivo d'orgoglio per i paternesi e non più di vergogna. Un'area visitaTelecamere installate nella zona delle Salinelleper controllare una vasta area che comprende anche il velodromo e che di recente è stata bonificata attraverso la rimozione di cumuli di immondizie bile per i turisti che potranno ammirare la bel lezza del fenomeno di origine vulcanica, che rende il nostro territorio unico nel suo genere». Con il completamento dei lavori d'installazione del sistema di videosorveglianza, all'inizio della prossima settimana saranno rimossi i varchi che attualmente chiudono le vie dello Stadio e Acque Grasse, che com'è noto erano stati posti per scoraggiare lo scarico dei rifiuti. «C'è grande impegno, da parte di questa Am ministrazione, a risolvere i problemi legati all'ab bandono improprio dei rifiuti - afferma il sinda co di Paternò, Mauro Mangano - e, come ho più volte ribadito, abbiamo proceduto per gradi, ga rantendo prima un servizio di raccolta efficien te e, poi, liberando le periferie cittadine dalle mi crodiscariche, inasprendo nel contempo i con trolli e le sanzioni contro chi sporca. Si tratta di un lavoro costante e non certamente facile da eseguire, ma che adesso comincia a produrre ri sultati ben visibili a tutti, tali da renderci orgo gliosi». SALVO SPAMPINATO POLEMICA A DISTANZA TRA L'EX E L'ATTUALE SINDACQ Failla-Mangano: botta 'e risposta «Se eravamo all'anno zero, oggi sia mo a meno zero. Farebbe meglio il sindaco di Paternò a guardare bene alla città prima di giudicare agli am ministratori del passato)). A parlare è l'ex sindaco di Paternò, Pippo Failla che così risponde alle parole del primo cittadino, Mauro Mangano, pronunciate relativamen te alla questione sicurezza del palaz zo comunale. differenza con il passato - con tinua Failla -:- è che oggi il sindaco gode dell'addizionale irpef che lui ha messo e deU'lmu sulle seconde case, portata al massimo)). «L'aggravante ulteriore - continua Failla - è che non ha un progetto po litico in testo, non ci capisce cosa vuole fare, mentre noi avevamo pun- tato su una riqualificazione, dal pun to di vista dei beni culturali. Inoltre conclude Failla - l'Amministrazione attuale non è riuscita a spendere neanche i soldi che le abbiamo la sciato», Parole dure, alle quali, arriva im mediata la replica del primo cittadi- ((La UNA VEDUTA DELLA cinA I NODI URBANISTICI ccSindaco,. adesso .... questa cItta ha bisogno del nuovo Prg» In un recente dibattito su bioarchitetturà e politiche del territorio a un certo punto, quando l'argomento si è incentrato specificatamente sull'attualità, una persona dal pubblico ha detto con insistenza: .Sindaco ci vuole il piano regolatore, ci vuole il piano regolato re... ». Non era un contestatore, ma un architetto quarantenne paternese noto per equilibrio e moderazione, Angelo Perri. la frase spiegata in maniera più ampia da Perri è stata largamente condivisa dalla platea, in buona parte costituita da giovani architetti, studenti, ricercatori, artisti e professionisti di vari settori. In quel tono più alto, nella frase ripetuta con ritmo costante da Perri, come abbiamo potuto comprendere anche daàlt.(i interventi e da riflessioni amargine del '-. convegno, vi è il sentimento di irritazione di . '.. molti addetti ai lavori e di parte dell'opinione pubblica che vorrebbe confrontarsi con il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, sui temi del Prg e delle politiche di sviluppo urbanistiche, economiche e sociali del territorio. Il sindaco ha detto di essere pronto al confronto. Ma i tecnici insistono sul fatto che senza un nuovo piano regolatore, il futuro della città non potrà poggiare su basi solide. Spiega l'a rchitetto Perri che il piano regolatore è fondamentale per la città, si tratta di definire la nuova cornice generale ed anche le regole. no, Mauro Mangano. «Non tomo in dietro su quanto ho affermato - evi denzia Mangano -. Abbiamo fatto co se, mai affrontate in passato, come l'individuazione di un responsabile della sicurezza e di un medico com petente, con gara, e non con incarichi di fiducia)). «Rispetto al passato - aggiunge l'at tuale primo cittadino - siamo più tra sparenti. Basta questo per capire. Pos so aggiungere che il palazzo comuna le non è mai stato catastato, cosa che noi faremo. Restando in tema "Co mune", abbiamo pensato alla con trattazione e alla progressione oriz zontale. Recuperare il tempo perso, è arrivare all'anno zero. Può essere dif ficile da accettare, ma è la verità)). Senza le regole si crea confusione e si tampona con ·soluzioni temporanee, norme di attuazione che non risolvono i problemi alla radice". Sostiene l'arch. Finocchiaro, neovincitore di un premio prestigioso d'architettura (per una opera di ristrutturazione sulla collina storica di Paternò, l'ex monastero San Francesco): «Bisogna uscire dalla logica dell'emergenza, occorre elaborare un progetto complessivo di sviluppo urbanistico della città, che preveda anche l'interazione fra centro storico e periferie, centro urbano ecampagne. l'assenza di regole generale crea una disfunzione territoriale, una disomogeneità, che perpetua gli errori del passato. Il piano regolatore dell'architetto Gabrielli era lungimirante ma restò in larga parte inattuato. Adesso vi sono tanti cambiamenti, occorre una nuova visione generale•. Aggiunge Finocchiaro: «la parola visione sembra non piacere al governo locale ed ancor di più alla burocrazia, sembra ne siano infastiditi. Accusano di accademia ognuno che propone una nuova idea. Ma i fatti dimostrano che solo le comunità che hanno avuto idee originali, innovative, visioni culturali, hanno saputo far rinascere i loro centri storici ed in parte anche il resto del tessuto urbano». Il cambiamento è una delle cose più complesse, implica il coraggio di mutare prassi consolidate, di confrontarsi con il mondo che cambia. " cambiamento passa anche dal confronto. E' difficile ma è l'unica possibilità per una città in difficoltà... SALVO FALLICA M.S. Un morto e 3 feriti di cui uno grave. E' il tragico bi lancio dello scontro fronta le tra 2 auto awenuto ieri mattina sulla 5s 284 nei pressi di Paternò. Aperde re la vita è stato Giuseppe D'Agate, 55 anni, autista, di Adrano, la moglie è in prognosi riservata. Scontro frontale muore adranita AGNESE VlRGILUTO PAG. 37 Spaventoso incidente ieri a mezzogiorno in prossimità del bivio «Scalilli». Uno dei mezzi è rimasto in bilico sul guardrail Adrano sotto choc. Ilsindaco Ferrante ricorda la vittima: «Ci conoscevamo sin d'a ragazzi, sono addolorato» Scontro frontale: muore adranita 55enne, La moglie è grave. La donna viaggiava accanto al marito, feriti 2 anziani che si trovavano sull'altra vettura «Pippo, ti supplico, non mi lasciare». Anulla è val sa l'invocazione della donna che ha visto morire nel giro di qualche secondo davanti ai propri occhi il marito nell'incidente stradale awenuto, ieri, po co prima di mezzogiorno lungo la Statale 284, nel bivio "Scalilli", in territorio di Paternò. A perdere la vita sui colpo Giuseppe D'Agate, 55enne adranita, autista, padre di quattro figli, amante di musica e radio,al la guida della propria auto una Renault Scenic - con a bordo la donna di 50 anni trasportata d'urgenza, sotto shock, in elisoccorso, nell'o spedale "Cannizzaro" a Ca tania, dove si trova ricovera ta in prognosi riservata per traumi cranico e addominale. Lo scontro, frontale, in una curva, con un'altra auto (Fiat Grande Punto) sulla quale viaggiavano - in direzio ne opposta,verso il capoluogo etneo - due paterne si rimasti feriti. Entrambi un settantacinquenne e un sessantaduenne, sono stati conùotti in ambu lanza al "Vittorio Emanuele" e al "Garibaldi". Uno ha perso il di~o çlella mano sinistra; l'altro ha riportato ferite lievi. La Megane Scenic, verso Adrano, dopo l'impatto ha finito la corsa sospesa sul guardrail con le due ruote posteriori del mez zo in bilico; la Fiat, invece, completamente sotto sopra con all'interno l'uomo e la donna che proce devano verso Catania. Aintervenire sul posto, oltre all'elisoccorso, tre ambulanze; ivigili del fuoco del distaccamento pa ternese; gli agenti della polizia municipale di San ta Maria di Licodia e di Biancavilla insieme con i Carabinieri della Compagnia di Paternò. Ai milita ri sono affidate le indagini per ricostruire la dinamica ' dell'incidente e capire even tuali responsabilità da parte dei conducenti di entrambi i mezzi. \ Intanto, un uomo ha finito i propri giorni sul\"asfalto. Pippo, così come lo chiama vano in molti, ha perso la vi ta in quella 5s 284 ormai tri stemente nota come la "stra da della morte". Intanto la città di Adrano è sotto choc. «Mi di spiace, sono addolorato - sottolinea il sindaco, Pip po Ferrante -. Di Pippo ho un ricordo molto bello di amicizia, con lui ho condiviso parte della mia giO- j ventù. Mi stringo al dolore della famiglia e resto a disposizione per qualsiasi esigenza» conclude il primo cittadino adranita. ACNESE VIRCIUITO ~l §I ! LA vmlMA GIUSEPPE D'AGATE; A DESTRA UNA DELLE DUE AUTO SOSPESA SUL GUARDRAIL
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