Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 1 ITALO CALVINO Da quest’anno la nostra scuola è stata intitolata ad “Italo Calvino”. Italo Giovanni Calvino Mameli, noto come Italo Calvino, nasce a Cuba nel 1923, il padre è un agronomo e la madre una ricercatrice di botanica. L´infanzia e l´adolescenza del futuro scrittore hanno come teatro la città di Sanremo, tra la stazione sperimentale di floricultura diretta dal padre e la casa di campagna di famiglia, in cui si sperimentavano coltivazioni di frutti esotici. I genitori gli impartiscono un'educazione di stampo razionalistico e laico, e il giovane Italo frequenta anche delle scuole valdesi. Dopo la maturità si iscrive alla facoltà di agraria dell´università di Torino, dove insegna anche il padre, ma gli manca un vero interesse per la materia e si arena sui primi esami. Dopo l´armistizio dell´8 settembre 1943 la Liguria si trova sotto l´occupazione tedesca e il giovane si dà alla macchia per non essere arruolato nell´esercito della Repubblica di Salò. Partecipa alla lotta partigiana sulle Alpi Marittime, e i genitori vengono anche arrestati per un breve periodo dai tedeschi. Durante la resistenza aderisce al Partito Comunista. Successivamente, ha modo di lavorare con vari giornali e riviste, svolgendo anche attività di consulenza editoriale. Muore a Siena nel 1985. "Il cavaliere inesistente" AUTORE: Italo Calvino AGILULFO: è un cavaliere modello, ma inesistente e che riesce ad essere presente in guerra contro gli infedeli, soltanto con la forza di volontà. Egli “abita” una candida armatura che lo distingue da tutti gli altri, quasi a voler rilevare la sua purezza e perfezione, sia nei movimenti sia nelle azioni. Calvino lo descrive così: “…un cavaliere dall’armatura tutta bianca, solo una righina nera correva intorno ai bordi; per il resto era candida, ben tenuta, senza un graffio, ben rifinita in ogni giunto…la voce giungeva metallica da dentro l’elmo chiuso, come se fosse, non una gola, ma l’elmo stesso a vibrare…” AMBIENTAZIONE: Il romanzo di Italo Calvino è ambientato nel medioevo presso l’esercito di Carlo Magno, durante le guerre combattute per sconfiggere gli infedeli. TEMATICHE AFFRONTATE: Con il semplice e piacevole libro “Il cavaliere inesistente” Calvino vuole affrontare un tema preciso: la ricerca di se stesso e il percorso che l’uomo, da adolescente, compie per diventare adulto. I personaggi come Gurdulù, Rambaldo, Torrismondo e a volte lo stesso Agilulfo sono personaggi volubili e in continua ricerca di sé. COMMENTO: Il libro di Calvino" Il cavaliere inesistente" ci è piaciuto molto, perché sotto una storia in apparenza banale, tratta un tema considerevole: la ricerca di sé. Proprio per questo, è un ottimo romanzo specialmente per noi adolescenti che stiamo crescendo e siamo ancora alla ricerca della nostra identità. Striscia la scuola Un’altra delle sue opere è “Il rampante" n. 4 Aprile 2014 barone In questo romanzo si narra di un adolescente di 12 anni, Cosimo, figlio del barone di un paese della Liguria, che, stanco della vita piena di regole e costrizioni, decide, come segno di protesta, di andare a vivere sugli alberi e decide di non scendere mai più. Cosimo conosce una bambina: Violante, di cui si innamora perdutamente; ma in seguito questa parte spezzandogli il cuore. Negli anni seguenti, Cosimo si adatta alla vita sugli alberi sopravvivendo grazie alla caccia e vivendo molte avventure e molti avvenimenti: lotta contro i pirati, legge molti libri diventando un filosofo conosciuto in tutta Europa, conosce un pericoloso brigante, che riesce a redimere grazie alla cultura ma che vede poi morire sulla forca; fonda una squadra di vigili del fuoco, incontra un gruppo di persone spagnole che come lui vivono sugli alberi e conosce Ottimo Massimo, il cane che gli tiene compagnia per molti anni. Un giorno Violante ritorna a casa, e tra i due nasce un Pagina 2 grande amore, che però si conclude male e quindi la ragazza riparte. Cosimo passa tranquillamente gli ultimi anni della sua vita e alla fine muore, a 65 anni, dopo essersi ammalato gravemente, attaccandosi all'ancora di una mongolfiera in volo e buttandosi lontano dal suo paese, per non dare agli abitanti la soddisfazione di vederlo alla fine toccare la terra. AMBIENTAZIONE: il romanzo di Italo calvino è ambientato nel Settecento COMMENTO: Ho trovato questo romanzo molto interessante; la cosa che mi ha colpito è la situazione insolita della vicenda, cioè la vita di un uomo sugli alberi.E'strano il modo in cui il protagonista cerca di adattarsi a questa vita insolita e i tentativi che fa per vivere civilmente, anche in una condizione che non è umana. Per me rappresenta la solitudine propria di ogni uomo nei confronti della realtà. Questo racconto é avvincente ed entusiasmante. Francesca Carrivale e Salvo Privitera Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 3 Giochi matematici del Mediterraneo L’AIPM (Accademia Italiana per la Promozione Matematica), come anni precedenti, ha organizzato i GMM 2014 (Giochi Matematici del Mediterraneo 2014) dei quiz matematici e logici a risposta chiusa. Anche la nostra scuola ha partecipato e sono passati due ragazzi delle scuole primarie: Barone di terza (via Laurana), arrivato tra i primi tre; non si sa ancora il posto esatto fino alla cerimonia di premiazione con medaglia; Giuffrida Alessandro di quinta (via Quartararo), arrivato nono, e uno delle secondarie, Monaco Giorgio, classificatosi quarto (prima media, plesso di via Ferro Fabiani). E’ passato anche un nostro ex compagno, Nicolosi Francesco, ora alla Cavour, arrivato tra i primi tre. Ci sarà una premiazione nella quale diranno esattamente il piazzamento dei primi tre classificati nelle varie categorie (una per ogni classe). I premiati, riceveranno una medaglia. Per la nostra scuola, Barone di terza primaria. I tre alunni sopracitati andranno alla prova nazionale a Palermo. G. M. Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 4 Gita in Sila: aspettative Non vedo l'ora di andare in gita perchè sarò con i miei compagni che per la maggior parte conosco da 8 anni. So che conoscerò cose nuove e mi divertirò da matti, soprattutto la sera, perchè ci saranno la discoteca e l’animazione. Sono emozionatissima e felicissima anche perchè non credevo che i miei genitori mi avessero permesso di andare. Chiara Grancagnolo La gita a Santo Stefano di Camastra Vorrei parlare della gita a Santo Stefano di Camastra. All'inizio siamo arrivati nella nostra scuola in Via Ferro Fabiani, poi siamo saliti sull’ autobus, dove abbiamo parlato e giocato. Dopo circa 2 ore e mezza siamo arrivati al museo e abbiamo visitato tutto. C'erano cose molto antiche. Poi abbiamo mangiato e nel pomeriggio siamo andati a lavorare l'argilla, con cui abbiamo fatto delle rose e dei vasi. Verso le 17.00 siamo andati via; ci siamo fermati in autogrill e abbiamo comprato patatine e gelati. Poi siamo risaliti e ci siamo messi a cantare: "Fedez Cigno nero". Dopo, la professoressa Saele ci ha fatto cantare la canzone dell'elefante (“un elefante si dondolava sopra un filo di una ragnatela e ritenendo la cosa interessante andò a chiamare un altro elefante. Due elefanti...”) è la canzone dell'alfabeto (“a come avventura, b come bravura, c come canaglia che mi porto alla questura, d come diamante, e come elefante...”). Siamo arrivati intorno alle 19.30. La gita mi è piaciuta moltissimo e vorrei rifarne un'altra sempre con le stesse classi. In pullman è stato bellissimo; abbiamo parlato di calcio, video games, ci siamo raccontati le barzelette di Pierino e Giufà e abbiamo ascoltato la musica. Siamo andati subito al museo e abbiamo fatto uno spuntino. Dopo, abbiamo visitato una fabbrica di ceramica, abbiamo pranzato e, dopo, lavorato la ceramica. Poi siamo tornati a scuola e poi a casa. Dovevamo partire dal plesso di Via Ferro Fabiani alle 7:30 con l' autobus, ma siamo partiti con un leggero ritardo. Dopo due ore, abbiamo fatto una sosta, qualcuno nel frattempo ha comprato qualcosa e siamo ripartiti. Dopo un' altra ora siamo arrivati in un posto dove facevano vasi, portauova e tante altre cose con la ceramica e abbiamo fatto merenda.Tutte le classi hanno provato a lavorare la ceramica; abbiamo anche fatto delle rose con l' argilla. Siamo usciti fuori a pranzare e, dopo, siamo partiti per il museo della ceramica. Per arrivare non ci abbiamo impiegato molto tempo. Era molto grande, c' erano tante stanze e quasi sembrava una casa. Dopo aver visitato il museo siamo partiti di nuovo per tornare a casa. Denise Privitera Stefano Di Maria ALESSIO TIMPANARO Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 5 Giorno 20 marzo siamo andati a Santo S. di Camastra, gita organizzata dalla professoressa di arte. Alle 6:45 circa avevamo l' appuntamento davanti la scuola per l' appello. Eravamo tutti puntualissimi, ma soprattutto felici ed emozionati per questa nuova esperienza. Dopo l’ appello siamo saliti sul pullman, ognuno seduto con un compagno, ma tutti vicini per scherzare e ridere. Infatti quando siamo partiti abbiamo iniziato a scherzare e a raccontarci tante barzellette. Il tragitto è stato un po’ lungo ma appena arrivati eravamo tutti entusiasti. Il primo luogo che abbiamo visitato è stato il “MUSEO DELLA PIASTRELLA”, dove vengono custodite delle piastrelle particolari, alcune antiche e altre più recenti. C’ erano anche delle sculture di vari artisti; mi ha colpito la scultura di un cavaliere che sprofondava nella sabbia; stava a significare la fine delle guerre. Dopo aver visitato il museo siamo saliti in una terrazza dove si poteva ammirare un bel panorama e lì abbiamo fatto merenda. Siamo scesi e ci siamo incamminati verso il pullman che doveva accompagnarci al laboratorio. Appena arrivati, abbiamo pranzato e giocato. In attesa dell’ inizio del laboratorio abbiamo comprato anche degli oggetti. Tutti ordinati con il camice aspettavamo il proprio turno per lavorare l’argilla. E’ stato molto bello. Io ho realizzato una piccola bottiglia. Quando tutti abbiamo svolto questo lavoro siamo risaliti e verso le 17.00 siamo partiti per Catania. Questa per me è stata una delle più belle gite finora fatte. Giorno 20 marzo del 2014 verso le 6:00,mi sono svegliato e, come tutte le mattine, mi sono lavato, vestito, ho fatto colazione e ho preso lo zaino precedentemente preparato e mi sono avviato felice verso la scuola con la Renault Scenic di mio papà; entrambi i miei genitori mi hanno accompagnato. Verso le 6:30 hanno aperto la scuola e siamo entrati, ci hanno diviso in gruppi e le nostre professoresse hanno fatto l’appello. Appena arrivato il pullman, siamo saliti e abbiamo salutato i nostri genitori. Il viaggio è durato più di tre ore; il paesaggio si divideva in mare e montagna e buie e interminabili gallerie. Tutti scattavano foto, ascoltavano musica o giocavano con videogiochi, come Fifa 14. Arrivati al “Museo della Ceramica”, abbiamo visitato stanze con più di 1300 mattonelle fantastiche, una più bella dell’altra, una bellissima statua, che rappresentava la fine della guerra, e altri arnesi che si utilizzavano molto tempo fa; in un’altra ala c’erano sculture di ceramica e altre collezioni, la sala delle giare, dove un tempo si conservavano l’olio e i cereali. Siamo saliti al piano superiore, dove c’era una terrazza pavimentata tutta con mattonelle in ceramica bianca con decorazioni blu, li abbiamo fatto merenda. Dopo, ci siamo recati nella fabbrica, ci hanno fatto indossare il camice e abbiamo lavorato col tornio; io ho fatto un piccolo salvadanaio; poi abbiamo lavorato la creta. E’ stata un’esperienza che rifarei volentieri. SONO DANIELE SPAMPINATO E VOGLIO RACCONTARE DELLA GITA A SANTO STEFANO DI CAMASTRA. APPENA ARRIVATI, SIAMO ANDATI IN UN MUSEO DI MATTONELLE. ABBIAMO VISTO MOLTE MATTONELLE TIPICHE SICILIANE E ATTREZZI CHE USAVANO GLI UOMINI NELL' ANTICHITA'. DOPO AVER FINITO IL GIRO AL MUSEO, ABBIAMO FATTO LA MERENDA E CI SIAMO DIRETTI VERSO IL LABORATORIO DI CERAMICA,DOVE ABBIAMO FATTO DEI FIORELLINI CON L'ARGILLA E DEI VASI. DOPO ABBIAMO GIOCATO E SIAMO TORNATI A CATANIA. GIUSEPPE LEONE Rosario Lo Castro Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 6 Giorno venti Marzo siamo stati a Santo Stefano di Camastra. La partenza era prevista alle sette e il ritorno alle diciannove e trenta. Tutti ci siamo recati a scuola e siamo partiti verso le sette e mezza con il pullman. Durante il tragitto abbiamo scherzato, ascoltato la musica e alcuni compagni hanno cantato delle canzoni di Davidekyo. Dopo un po’, abbiamo fatto la prima sosta. Siamo arrivati alle undici per visitare il museo con una guida. Nel museo c’erano dei bellissimi mosaici, affreschi e altre cose davvero interessanti. Poi siamo ripartiti per andare nella fabbrica dell’argilla. Nel negozio c’erano molti oggetti. Dopo pranzo siamo finalmente entrati nella fabbrica e ci hanno divisi in gruppi. Uno per volta abbiamo provato a modellare l’argilla e poi abbiamo creato degli oggetti e, infine, ci hanno spiegato come fare le rose. Poi siamo ripartiti per tornare a casa. Nel pullman abbiamo scherzato, alcuni si sono addormentati e la nostra professoressa ci ha cantato una canzone. E’ stata un’esperienza bellissima e non la dimenticheremo mai. Oggi vi racconto la gita che ho fatto con la mia scuola a Santo Stefano di Camastra. Abbiamo viaggiato con dei bus fino al laboratorio di ceramica; lì abbiamo costruito dei vasi e ci hanno insegnato a fare delle rose con la ceramica; dopo ci siamo fermati a fare merenda, alcuni bambini hanno comprato dei souvenir. Poi siamo andati nella città di Camastra, nel museo della ceramica, e abbiamo visto cose interessanti, abbiamo fatto un giro della citta finché non siamo tornati di nuovo nei bus per rientrare a casa. Il viaggio è stato lungo. Ci siamo fermati in un autogrill e la mia professoressa ha regalato a tutti dei vasetti. Finalmente, siamo arrivati nel plesso di via Ferro Fabiani e da lì tutti siamo tornati a casa. Carmen Pulvirenti, Giorgia Talio, Giordana Di Mauro Giuseppe Crisciglione Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 7 Come affronteremo l’esame di terza media… In quel giorno penso che sarò molto ansiosa perchè è la prima volta che affronto un esame e quindi sono molto preoccupata. Spero vada bene, non solo a me, ma anche ai miei compagni. Mi impegnerò tanto, ma la mia più grande paura è quella di non saper rispondere a qualche domanda. Spero di essere ammessa, così andrò alle superiori e sinceramente non vedo l’ora, perché sarò più grande, autonoma e anche più responsabile. Sarà anche un giorno bellissimo, perché quel giorno si sposerà mia sorella e quindi sarò emozionata anche per questo. Quindi affronterò l’esame tranquillamente e serenamente. Gli esami di terza media si stanno avvicinando e io mi sento sotto pressione, ho paura di non farcela; non voglio diventare pessimista ma in questo momento lo sono. Vorrei superare gli esami, perché vorrei fare felici i miei genitori, soprattutto mio padre, perché quando è morto gli avevo promesso di impegnarmi. Già immagino quel giorno, tutti impauriti per l’esame, tutti i professori seduti dietro un tavolo lungo, che fanno domande... Comunque, mi farò forza rispondendo alle domande dei professori. Ciao, sono Francesca Carrivale e frequento la terza media. Gli esami saranno il 16 giugno e ho molta paura perché so che sarà dura e non so se mi ammetteranno, ma penso che con la volontà e l’impegno si supera tutto. Inoltre mi dispiace tanto perché dopo gli esami la mia classe si dividerà e mi mancheranno molto i miei compagni, ma so,anche, che dopo mi aspetterà la scuola superiore, ancora più difficile; mi darà un futuro e ci vorrà il doppio dell’impegno che ho messo alla scuola media. Comunque sia, sarà un’emozione bellissima piena di paura ma anche di energia , cercherò di dare il meglio di me per far vedere che tipo di persona sono;spero anche di non dimenticare tutto per la troppa emozione. Auguro a tutti voi un bellissimo esame. Io sono molto emozionata all'idea di fare gli esami. Mi sto preparando, sto ripassando tutto il programma di tutte le materie. Sono emozionata, ma allo stesso tempo, ho paura. Non vedo l'ora di togliermi questo peso, perchè il tempo passa e gli esami si avvicinano. In latino si dice reo tempo (REO vuol dire colpevole, quindi il tempo è colpevole perchè passa troppo in fretta!) Sono molto preoccupata e anche molto ansiosa perchè ho paura che agli esami incepperò per l'emozione. I ragazzi più grandi che mi conosco dicono che gli esami sono una passeggiata e una volta superati sarò contenta, sempre se li supererò con un buon voto. So che mi devo impegnare e studiare come una pazza, perchè devo essere contenta e soddisfare i miei genitori, com'è giusto che sia, perchè loro accontentano me, ma io non li accontento sempre come loro vorrebbero che facessi. Martina Caruso Nancy Torrisi Chiara Grancagnolo Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 8 Spazio letterario Il fu Mattia Pascal Il fu Mattia Pascal è forse l'opera più importante di Luigi Pirandello. Mattia Pascal vive con la madre e il fratello a Miragno e suo padre gli lascia una discreta fortuna che poi va persa da un amministratore disonesto. Lavora come bibliotecario in una chiesa sconsacrata ed è sposato con una donna che non ama e con lei conduce una vita infelice. Decide di fuggire di casa e di andare in America, ma passando per Montecarlo, va al casinò e vince una grossa somma di denaro, poi legge sul giornale che è morto un certo Mattia Pascal quindi pensa di essere libero e cambia identità. Così decide di chiamarsi Adriano Meis e va ad abitare a Roma nella pensione di Anselmo Pelari, che ha una figlia che si chiama Adriana e vorrebbe sposare ma non può perché, siccome è ufficialmente morto, non ha uno stato civile. Ritorna a Miragno, trova il posto di lavoro occupato e la moglie sposata con un altro. Non gli resta altro che rifugiarsi in biblioteca e scrivere la sua storia e qualche volta va al cimitero a portare i fiori sulla tomba del Fu Mattia Pascal. Chiara Grancagnolo Le mie sensazioni leggendo "Veglia" di Ungaretti Veglia ci descrive una scena terribile che Ungaretti trascorre in trincea con accanto un soldato morto. Qui si parla dell'orrore della guerra e qui risaltano delle parole pesanti come: massacrato e digrignata. C'è un rigo che divide le due strofe ;questo ci fa capire che c'è un brusco cambiamento, il poeta ci fa una confessione, ci rivela che sentire la presenza della morte aumenta la voglia di vivere. Il poeta, giorno dopo giorno, scrive e per lui è come uno sfogo e la poesia diventa un mezzo di salvezza; si dice che è anche una boa alla quale aggrapparsi per non naufragare nel dolore. A me questa poesia piace molto anche se mi porta molta tristezza; somiglia un po’ a me che, quando sono triste e sto male, non mi vado ad aggrappare alla poesia ma alla musica. Chiara Grancagnolo Le mie sensazioni sulla poesia “Caro piccolo insetto” Eugenio Montale in questa poesia parla di sua moglie che si chiamava Drusilla Tanzi, ma gli amici la chiamavano “mosca”. Quando è morta, il poeta le dedica tante poesie. Lui racconta che una sera stava leggendo la Bibbia e, ad un certo punto, sente la presenza di sua moglie, anche se una barriera non consente loro di vedersi; ma l’idea che ha il poeta è che possa esserci un legame che può durare anche oltre la vita. Per Montale, sua moglie era la luce, la guida e la salvezza; quando morì, egli si sentì avvolto dal buio. Eugenio Montale lo abbiamo studiato da poco e già ho voglia di scoprire le altre sue poesie perché mi sono sentita molto coinvolta. Mi è dispiaciuto molto della morte di sua moglie; mi sono immedesimata in mia mamma che è molto triste per la morte di mio padre. Mi ha molto toccato questo fatto e anche io mi sono sentita buia. Nancy Torrisi Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 9 LE MIE SENSAZIONI SULLA POESIA “IN MEMORIA” QUESTA POESIA E’ STATA SCRITTA DA GIUSEPPE UNGARETTI, IL 30 SETTEMBRE DEL 1916. UNGARETTI PARLA DI UN SUO AMICO DI NOME MOAMMED SCEAB, CONOSCIUTO AD ALESSANDRIA D’EGITTO. INSIEME PARTONO PER PARIGI, PER STUDIARE. MOAMMED CAMBIA NOME E IDENTITA’ PER FARSI ACCETTARE NELLA NUOVA NAZIONE. IL SUO NOME ERA “MARCEL”. NON RIUSCENDO A USCIRE DALLA SOLITUDINE E AD AVERE RELAZIONI D’AMORE E DI AMICIZIA, SI SUICIDA NELLA SUA STANZA D’ALBERGO. ANCHE SE UNGARETTI HA PASSATO TUTTA LA SUA ADOLESCENZA CON MOAMMED, HANNO AVUTO DUE DESTINI DIVERSI PERCHE’ UNGARETTI SI E’ SALVATO GRAZIE ALLA POESIA. INFATTI UNGARETTI E’ L’UNICA PERSONA CHE RICORDA LA SCOMPARSA DEL SUO AMICO. QUESTA POESIA SECONDO ME E’ STATA LA PIU’ BELLA E LA PIU’ COMMOVENTE PERCHE’ IL POVERO MOAMMED NON VIENE RICORDATO DA NESSUNO, SOLO DAL POETA. MI SUSCITA MOLTA TRISTEZZA E MALINCONIA. SPERO CHE NESSUNO CAPITI NELLA STESSA CONDIZIONE DI MOAMMED CHE ERA SCONOSCIUTO AL MONDO. MARTINA CARUSO Descrivi un amico... Vorrei descrivere una mia amica di nome Martina. Ha 14 anni e va in terza media. E' magra. Ha gli occhi verde castano, i capelli castani. Per me è un'amica stupenda e di lei mi fido tantissimo ed è l'unica amica a cui racconto tutta la mia vita: chi mi piace, le cose della mia vita ecc... La stessa cosa fa lei e a volte ci diamo consigli a vicenda. Noi ci vediamo ogni giorno e quasi sempre usciamo il pomeriggio. Il carattere di Martina è bello. E' gentile, brava, studiosa, intelligente, un po’ testarda ma è sempre un'ottima amica e non litighiamo quasi mai. Di lei posso solamente parlare bene ed è l'unica amica vera che ho trovato. Le voglio un mondo di bene e gliene vorrò sempre. Denise Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 10 Le farfalle La farfalla è un insetto che, come le falene, appartiene all'ordine dei Lepidotteri. In base a tale distinzione "popolare", alcuni autori del passato hanno proposto una distinzione tra Ropaloceri o "Rhopalocera" (farfalle), che nella classificazione moderna corrispondono alle superfamiglie Hesperioidea e Papilionoidea, ed Eteroceri o "Heterocera" (falene). Questa distinzione oggi, però, non è più scientificamente accettata. Le farfalle hanno abitudini generalmente diurne ed hanno antenne clavate, a differenza di quelle delle falene, che sono spesso pettinate o filiformi, e chiudono le ali a libro. Questa distinzione, nel caso di quella tra macrolepidotteri e microlepidotteri, non essendo più ritenuta valida, viene ancora utilizzata dagli entomologi per ragioni pratiche, dato che corrisponde a differenze nei metodi di studio dei diversi gruppi. Giordana Di Mauro Gli animali Ho deciso di scrivere questo articolo, perchè amo gli animali, infatti ho un cane di nome Chicco. Avere un animale in casa è una responsabilità, significa portarlo fuori tre volte al giorno, non scordarsi di mettere i croccantini e l'acqua nella ciotola. Ma ne vale la pena, perchè puoi giocare con lui quando non sai cosa fare e ti tiene compagnia quando ti senti solo. Un' altra cosa bella è che quando arrivi a casa e ti fa le feste, salta e si rotola perchè vuole le coccole. I cani sono più fedeli di molte persone. In generale, tutti gli animali sono speciali e spero, quando mi sposerò, di avere una famiglia molto numerosa con due bei cagnolini. Io sono contro l'abbandono e la violenza sugli animali e spero che la gente che li abbandona e li tratta male o che li uccide sia punita, perchè abbandonare o uccidere un animale è come farlo ad una persona. Invito tutta la gente a rispettare gli animali! Apprezzo molto il programma "Striscia la notizia", perchè fanno vedere come vengono spesso maltrattati gli animali, per far capire alla gente che è sbagliato. Martina Caruso Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 11 I serpenti I serpenti sono animali carnivori, si nutrono di piccoli animali, compresi altri rettili, uccelli, uova e insetti. Alcune specie possono uccidere la preda con un morso velenoso prima di nutrirsene o la paralizzano. I serpenti ingoiano la preda senza masticarla, anche se hanno la mandibola, e hanno numerose articolazioni del cranio flessibili. La pelle dei serpenti è coperta di squame e la maggior parte viene utilizzata per muoversi. Le palpebre dei serpenti sono delle squame trasparenti che rimangono chiuse. I serpenti mutano la loro pelle per diversi periodi ma da altri rettili viene fatta in un solo momento, come tirarsi fuori un calzino. Per l’ uomo i serpenti velenosi sono un problema perché portano alla morte. Alcune persone, soprattutto in Asia Meridionale e in Africa, non rivolgendosi alle strutture ospedaliere, muoiono avvelenate e il numero varia da 425.000 a 1.800.000. Carmen Pulvirenti e Giorgia Talio Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 12 Barzellette, a cura di Giuseppe Leone Il 10 Un ragazzo che viene da scuola: “Mamma, mamma oggi ho preso 10!” La mamma: “Bravo in quale materia?” Il ragazzo: “Mmmmmm … 3 in italiano, 3 in matematica e 4 in inglese.” L’ inverno Perché l’ inverno è la stagione più lunga dell’anno?????? Perché poi continua l’anno successivo. Pinocchio e Cappuccetto rosso Pinocchio dice a Cappuccetto: “IN BOCCA AL LUPO” Cappuccetto risponde : “IN BOCCA ALLA BALENA” JUVENTINO Qual è il colmo per uno Juventino? Non avere la zebra a casa. Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Sapete qual è il colmo per un cuoco? Finire sempre nei pasticci. Secondo voi tra Dracula e la Mummia chi vince a una parita a carte? Dracula, perchè bara. Sapete qual è il colmo per un pompiere? Essere cotto a puntino. Secondo voi cosa ci fanno otto cani al mare? Un canotto. La Mummia vede che una persona sta per cadere da un precipizio e secondo voi che cosa fa? Scegliete tra queste opzioni: a) Salva l'uomo e l' uccide lui stesso. b) Fa perdere la presa all' uomo e lo fa cadere. c) Salva l' uomo e lo fa tornare a casa sua. Nessuna delle tre perchè la Mummia non ha cuore. Sapete cosa hanno in comune le scarpe e le mappe a parte che entrambi fanno rima? Ti portano ovunque tu voglia. Che cosa fa un bambino quando viene rimproverato dalla maestra di matematica? Spara numeri. Un uomo entra in un ristorante per cenare e chiede al cameriere << mi scusi qual è il piatto del giorno?>> ed il cameriere gli risponde << non posso dirglelo, è un segreto.>> ed il cameriere gli domanda << che cosa vuole ordinare?>> e l’ uomo gli risponde << non posso dirglelo è un segreto>> . Un giorno Pierino chiede a suo padre << Papà ma perché i pesci non parlano mai? >> e suo padre gli risponde << perché stanno tutto il tempo sott’ acqua e quindi hanno la bocca piena di acqua e non possono parlare mai>> . Pierino ed un suo amico vanno a mangiare in un ristorante e l’ amico di Pierino incomincia ad ingozzarsi con il cibo di Pierino e con il suo, e Pierino dice al suo amico << ooh ma non lasciarmi a bocca Pagina 13 asciutta! >> e l’ amico risponde << Non ti preoccupare non mi bevo la tua acqua. >> Pierino gli dice << Vedi che mi sto seccando! >> e il suo amico risponde <<E allora, non vorrai mica che ti annaffi io. >> ALESSIO TIMPANARO Qual è il colmo per un astronauta? Avere problemi di spazio. Qual è il colmo per un pizzaiolo? Avere una figlia capricciosa che si chiama Margherita. Qual è il colmo per un idraulico? Avere una moglie che non capisce un tubo. Qual è il colmo per una sardina? Avere parenti stretti. Un uomo che non sa leggere entra in un negozio di elettrodomestici e deciso vuole comprare un televisore. Il commesso lo caccia via subito dicendo che non vendevano agli analfabeti. L’uomo ancora più deciso si traveste ed entra nuovamente nel negozio ma ancora una volta lo cacciano via. Solo che questa volta il commesso lo smaschera e lui incuriosito chiede perché non poteva comprare un televisore, il padrone gli risponde che quello non era una televisione ma un forno a microonde. Un uomo è alla stazione del treno e nel frattempo vede uno strano aggeggio, legge la targhetta “La bilancia parlante”, mette una monetina e sale sopra la bilancia; ad un certo punto la bilancia dice ”Ti chiami Saro Farsaperla e abiti in Via Plebiscito numero 3”; lui dice “ma come ha fatto?”. Allora si veste uguale a sua moglie con i tacchi, il mascara e il rossetto e sale nuovamente sulla bilancia che dice “Ti chiami Saro Farsaperla e abiti in via Plebiscito numero 3”; l’uomo è nuovamente sorpreso e si traveste come suo figlio con il cappello degli Yeenkies, le scarpe Nike e lo zainetto Seven e nuovamente sale sulla bilancia che dice “Ti chiami Saro Farsaperla e abiti in via Plebiscito numero 3 e sei un vero cretino perché hai perso il tuo treno”. Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Un carabiniere vuole comprare uno strumento musicale a suo figlio; va in città senza farsi riconoscere, entra nel migliore negozio di strumenti musicali di Catania e dice al commesso "Vorrei comprare una fisarmonica”. Il commesso risponde “vada nell’altra stanza e lì troverà sicuramente la fisarmonica adatta”. Passa un’ora, ne passano due e finalmente alla terza ora il carabiniere torna dal commesso che gli chiede “Scusi, ma lei è un carabiniere?” Il carabiniere “Sì, io sono maresciallo, perché mi fa questa domanda?” Il commesso “Beh si vede, perché lei con tutte le fisarmoniche che c’erano la dentro, proprio il termosifone dal muro si doveva prendere”. Che cosa ci fa un uomo sul letto verso le due del pomeriggio con un martello in mano? Schiaccia un pisolino. Che cosa ci fa una tartaruga su un’altra? Due lenti a contatto. Un uomo va dal dentista e un altro gli chiede “Paura?” l’altro “Sì” il primo “E’ la prima volta?” il secondo “No ho avuto paura altre volte”. Dove si svolgono tutte le riunioni dei dentisti? A Trapani. Che cosa fa una montagna quando dorme? La montagna russa. Una zanzara torna a casa infelice e la mamma gli chiede “Che cosa è successo?” la zanzara “Se Mosca è la capitale della Russia io di che cosa sono la capitale?”. La maestra a un alunno “Perché il canale di Suez si chiama così?” l’alunno “Perché non Pagina 14 è né Miez né Tuez”. La maestra a un alunno “Dove si trova Amburgo?” l’alunno “Al McDonald”. Un uomo protesta al ristorante “Cameriere c’è una mosca nella minestra la vorrei cambiata subito” il cameriere “Un'altra mosca per il signore”. Un faraone va al ristorante e chiede il piatto del giorno il cameriere “Abbiamo risotto con gli asparagi e faraona al forno” il faraone “Per favore già faraona ne ho una che mi aspetta a casa”. Ad un semaforo una Cinquecento e una Ferrari si affiancano; l’autista della Cinquecento chiede a quello della Ferrari “Scusa la conosci la Cinquecento?” semaforo verde dopo un po’ altro semaforo e stessa domanda, altro semaforo e altra domanda il pilota della Ferrari incuriosito chiede all’altro “Perché mi fai questa domanda?” l’altro “Perché non so dove sono i freni”. Un uomo entra in una stazione di servizio e chiede “Mi dia un goccia d’olio e una di benzina” il benzinaio “Visto che c’è, vuole anche che le gonfi le ruote della macchina con una pernacchia?”. ROSARIO LO CASTRO Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 15 La natura e le sue piante La natura è molto bella e interessante perché ci sono molte cose importanti e curiose. Le sue piante sono molto carine. A scuola stiamo facendo un orto e già abbiamo piantato i piselli,le cipolle,le zucchine,i pomodori, le lattughe,il prezzemolo e il rosmarino. Gli strumenti che utilizziamo sono: piccone grande e piccolo, zappa piccola e zappa grande, scopa da giardino o rastrello. Abbiamo anche dei fiori che sono: lavanda o lavandino, datura arborea. Francesco ci ha detto che le lattughe piacciono agli uccelli e quindi ci ha fatto mettere una rete legata con fil di ferro. C’ è anche una serra molto spaziosa, ma dentro c’è molto caldo; ci sono anche un innaffiatoio e un secchiello e un ripostiglio dove conserviamo gli strumenti . Il nostro orto è dotato di impianto di irrigazione, per innaffiare le piante. Questo orto mi piace molto e vorrei che durasse per tutte l’estate. Carmen Pulvirenti Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 16 La CocaCola La cocacola è una bevanda analcolica. Il suo colore è dato da un colorante detto caramello. La bibita deve il suo nome al fatto che nella sua ricetta sono usati sostanze provenienti dalle noci di cola ed estratti dalle foglie della pianta di coca (privati delle sostanze tossiche). Con lo stesso nome viene spesso indicata anche la casa produttrice della bevanda: The CocaCola Company. La Coca Cola Company, come la maggior parte delle aziende alimentari, non ha reso pubbliche le proporzioni esatte degli ingredienti, né la ricetta, infatti quella della cocacola è in parte una ricetta segreta. La CocaCola è anche stata accusata di provocare danni alla salute. L'azienda si difende affermando che la quantità di zuccheri semplici che contiene il suo prodotto è paragonabile a quella di succhi di frutta o altre bevande estive. ANDREA URZI' ALESSANDRO BEFUMO Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 17 "Braccialetti rossi" La fiction Braccialetti rossi, parla di alcuni ragazzi (Leo, Vale, Cris, Davide, Toni e Rocco), ricoverati in ospedale per varie cause, e fanno amicizia. Leo regala agli altri i braccialetti che ha avuto dopo gli interventi e da lì in poi diventano il simbolo del gruppo. Rocco è un ragazzino di 11 anni che è in coma da 8 mesi a causa di un impatto forte con l'acqua. Leo è un ragazzo di 17 anni che è in ospedale a causa di un tumore; infatti gli è stata amputata una gamba. E’ un ragazzo solare che cerca di combattere la sua malattia nel modo migliore possibile. Vale è il compagno di stanza di Leo; anche a lui devono amputare una gamba a causa del tumore che ha alla tibia; un ragazzo timido e riservato. Davide è un ragazzino di 14 anni, si trova in ospedale perché, mentre giocava a calcio, si è accasciato a terra. E’ un ragazzino bulletto testardo e scontroso, ma alla fine scopre il suo lato affettuoso. Tony è un ragazzo che ha avuto un incidente con una moto, mentre la provava di nascosto da suo nonno; è un ragazzo furbo e gentile. Cris è una ragazza di diciassette anni che soffre di anoressia e fa battere il cuore a Leo e Vale. Nancy Torrisi INTERVISTA IMPOSSIBILE A BEAR GRYLLS Abbiamo intervistato “L’ultimo sopravvissuto” dopo un’escursione sui monti Himalayani. N. Buongiorno. B G. Ciao, datemi del tu. N. Ok. Qual è il tuo nome vero e proprio? B G. Il mio vero nome è Edward Michael Grylls. N. In origine il tuo programma come si chiama? B G. In origine “Man VS Wild”, in Italia è arrivato solo come “L’ultimo sopravvissuto” e ci sono altre serie come “Escape from Hell” e “Sopravvivi se ci riesci”. N. E’ vero che sei il più giovane inglese ad aver scalato l’Everest? B G. Sì è vero a 23 anni l’ho scalato ed ero in compagnia di molti che sono morti, ma io sono ancora vivo. N. Chi e quando ha iniziato a chiamarti Bear? B G. Mia sorella nel giugno del ‘74. N. Sei un capo Boy Scout; quando sei stato nominato? B G. Sono stato nominato all’età di 35 anni nel luglio del 2009. N. Sei figlio di? B G. Sarah Ford e Micheal Grylls. N. Gli sport praticati? B G. Mio papà mi ha insegnato a fare free climbing e vela quando ero molto piccolo. Ho praticato karate e mi sono fermato al secondo Dan Shotokan da adolescente; da quando ho 8 anni sono scout. N. Figli e moglie? B G. Si ho sia moglie che figli. Mia moglie è Shara Cannings Knights e i miei figli si chiamano Jesse, Marmaduke e Huklebarry. N. Quali lingue conosci? B G. Francese, inglese e spagnolo. N. College e università frequentati? B G. Eton College e università di Londra. N. Tanto per curiosità eri nelle forze speciali? B G. Sì, inizialmente nell’esercito indiano sui monti himalayani e ho lavorato per il SAS e ho avuto un incidente aereo con il paracadute. N, Per quanto ne sai, in Italia dove sono stati trasmessi i tuoi consigli e gli episodi completi? B G, I consigli su Wild Oltrenatura, invece gli episodi completi su DMax e Discovery Channel. N. Va bene ciao alla prossima. B G. Alla prossima. Rosario Lo Castro Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 18 INTERVISTE IMPOSSIBILI A ROWAN ATKINSON Sto per fare un’ intervista all’ attore che ha interpretato il personaggio famoso “Mr. Bean”. A: salve signor Rowan, le dispiacerebbe se le facessi un’intervista? R: no di certo, inizia pure; ma prima di cominciare sarei felice, se mi dessi del tu! A: Per iniziare ti farò delle domande semplici. Quando e dove sei nato? R: io sono nato a Londra il 15 settembre 1956. A: quanti anni hai? R: ho 57 anni. A: quanti anni avevi quando hai girato il tuo primo film e quali sensazioni hai provato? R: avevo più o meno 20 anni ed ero un pò nervoso. A: grazie per l’ intervista signor Rowan. R: no grazie a te. A presto! A: arrivederci! G: Buongiorno signor Rowan, le dispiacerebbe se le facessi un' intervista? R: Comincia pure, ne sarei felice. G: le è piaciuto il film di mr bean holiday? R: Si, soprattutto lavorare con Willem Dafoe, l’ attore che ha fatto la parte del protagonista nel film Spiderman; con il bambino Max Baldry è molto simpatico. E’ stata un'emozione unica lavorare con queste persone speciali. G: Ma è vero che mr Bean significa mr fagiolo? R: Si è vero ma a me questo personaggio è piaciuto molto, e anche il cartone animato. G: Grazie di tutto, arrivederci... alla prossima. R:Arrivederci. ALESSIO TIMPANARO Giuseppe Crisciglione Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 19 RECENSIONE GIOCO TEKKEN 5 Tekken 5 è la continuazione di una saga di giochi “picchia duro” conosciuti in tutto il mondo, sia in versione Arcade che per consolle, come playstation e computer. E’ uscito in versione Arcade nel 2004 e per consolle nel 2005, Europa, Cina e Stati Uniti in date diverse. Come in tutti gli altri tornei, Kazuya Mishima arrivò alla semifinale, dove lo avrebbe aspettato il figlio che però era caduto in un tranello ed era stato imprigionato. Kazuya però perse e fu imprigionato, diventò demone, ma l’Angel dentro di lui lo fece tornare normale. Allora portò Heiachi Mishima in un tempio dove furono attaccati da un gruppo di robot che fecero esplodere l’edificio. Ad indagare sul caso ci sarà Raven (agente segreto). Esiste una modalità Arcade dove ci si allena per diventare Tekken Lord, il grado più alto che c’è; si parte dai Kyu che sono da 9 a 1, poi ci sono i Dan, che sono 5, e iniziano i gradi più alti a partire da Shihan, Esperto, Virtuoso, Campione, Leggenda, Saggio, Guerriero, Condottiero, Divinità e infine Tekken Lord. Nella modalità arcade ci sono, inoltre, i Promotion Change e i Demotion Risch. Le innovazioni sono molte e molti personaggi assomigliano a quelli di altri giochi di combattimento; inoltre, è stato concepito per il decimo anniversario del gioco, un gioco chiamato Star Blade e si possono personalizzare i personaggi some si vuole. Come personaggi abbiamo una gamma: Anna Williams (da sbloccare) Baek Do Saan (da sbloccare) Bruce Irvin (da sbloccare) Bryn Fury (già presente) Christie Monteiro (già presente) vasta Craig Marduck (già presente) Eddie Gordo (come variante costumistica di Christie) Ganryu (da sbloccare) Heihachi Mishima (da sbloccare) Hworang (già presente) Jin Kazama (già presente) Julia Chang (già presente) Kazuya Mishima (già presente) King II (già presente) Kuma (da sbloccare) Lee Chaolan (già presente) Lei Wulong (già presente) Ling Xiaoyu (già presente) Marshall Law ( già presente) Mokujin (da sbloccare) Nina Wiliams (già presente) Panda (come variante costumistica di Kuma) Paul Phoemix (già presente) Steve Fox ( già presente) Wang Jinrei ( da sbloccare) Yoshimytsu (già presente) Asuka Kazama (già presente) Devil Jin (subboss da sbloccare) Feng Wei (già presente) Jack5 (già presente) Jimpachi Mishima (boss sbloccabile attraverso un codice Action Replay ecc) Roger Jr (da sbloccare) Devil (sbloccabile acquistando i suoi oggetti tramite Kazuya) Colonna sonora è stata inventata da Tom Leonard e Jeff Pescetto con Mokujin e Jin che non compaiono. Se volete un consiglio, acquistatelo. ROSARIO LO CASTRO Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 20 Resident evil Resident evil è un videogioco per la ps1, ps2 e ps3. Il primo capitolo di questa saga racconta di un corpo di polizia scomparso in una villa in periferia di Racoon city. Il corpo di polizia s.t.a.r.s. (composto da Cris Renfil, Jiil Valentain, Berri) va a indagare su quanto accaduto. Scoprono che in questa villa si trova l'Umbrella inc., che ha creato un virus che trasforma le persone in zombie. Il secondo capitolo è ambientato otto mesi dopo. Cler Renfil (sorella di Cris) va alla ricerca di suo fratello. Appena entrato in città viene accolto da un' orda di cittadini infettati dal virus. Cler viene salvata da Leon (nuovo membro della s.t.a.r.s.). Il terzo capitolo della serie racconta di Jill valentine, che corre in tutta la città scappando dal nemesis, che dà la caccia a tutti i membri della s.t.a.r.s. Dopo aver ucciso il nemesis, per la centocinquantesima volta il gioco, finirà con un razzo nucleare lanciato dall' esercito per distruggerre la citta. Stefano Di Maria e Daniele Spampinato Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 21 L'esperienza in redazione Quest'anno con alcuni compagni partecipiamo alla redazione del giornalino "Striscia la scuola", all'interno del pon "Io parlo, tu mi comprendi... noi comunichiamo", nei giorni di lunedì e mercoledì. Alcune volte abbiamo scritto un articolo indicato dalle professoresse, oppure abbiamo creato un gruppo di redazione per metterci d'accordo sui vari argomenti da affrontare, anche prendendo spunto da conversazioni fatte in classe. Per me questa è stata un'esperienza molto piacevole perchè mi ha fatto sentire protagonista. E' bellissimo;è anche importante perchè mi ha aiutato a scrivere sempre meglio... e la mia prof. è più contenta... Giordana Di Mauro Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Quest'anno a scuola sono stati organizzati molti PON. Io partecipo al progetto "Io parlo, tu mi comprendi... noi comunichiamo", corso di giornalismo che ha previsto la formazione di una redazione. Ci mettiamo d'accordo sui vari argomenti e articoli di cui vogliamo parlare, oppure prendiamo spunto dalle attivita' che svolgiamo in classe. Io mi trovo molto bene, abbiamo anche la possibilità di scrivere un articolo sulle cose che ci piacciono. Lavoriamo molto con il computer sui vari articoli da scrivere. Ognuno ha un computer a disposizione per svolgere il lavoro o a volte ci danno anche la possibilità di lavorare anche in due, così da avere più idee su cosa si deve scrivere. Nel mio primo articolo ho lavorato con Chiara Giordano e l'articolo Pagina 22 riguardava una cosa che a me piace maggiormente e cioè una band famosa "One direction". Questo mi ha reso molto felice perchè se non ci fosse stato questo progetto non avrei potuto comunicare le mie idee agli altri. Anche altri miei compagni stanno partecipando ad altri corsi all' Enrico Fermi e all'Eredia, e quando ne parliamo in classe è piacevole sentire le loro esperienze. Infatti, ad esempio, nel corso "Pollice verde in serra", stanno facendo molta pratica e c'è un professore che spiega le varie fasi di crescita di una pianta; penso che tutto questo sia bellissimo. Alessia Scardaci ATTI DI VANDALISMO VORREI PARLARE DEGLI ATTI DI VANDALISMO NELLE PIAZZE DEL NOSTRO QUARTIERE. MENTRE MI TROVAVO NELLA PIAZZA DELLA MADONNA DEL CARMELO HO VISTO VARIE AZIONI DI VANDALISMO ALLA FONTANA CHE SI TROVA AL CENTRO DELLA PIAZZA. ERA PIENA DI SPAZZATURA E CON ACQUA STAGNANTE. INOLTRE, MOLTE PANCHINE DI FERRO SONO STATE DIVELTE. DANIELE SPAMPINATO Face to faith Oggi mi sono divertita molto al "Face to faith", perchè ho cantato e i ragazzi degli altri paesi sono rimasti molto contenti della mia esibizione. Sono stata molto contenta di avere partecipato, perchè ho provato una bella emozione. Quando ho cantato tutti erano felici di avermi sentito e con le mani ondeggiavano. La canzone si intitola "Pace", di Arisa. Io amo questa canzone, mi piace da morire, perché parla della ricerca di pace e serenità. Chiara Grancagnolo Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 23 Diario di bordo del Progetto PON “Mondo Robot 1” Noi, alunni della quinta C e della quinta D della scuola Italo Calvino, stiamo seguendo un corso su come montare e smontare un robot. Questo corso è stato organizzato da un esperto di nome Giuseppe e da una maestra di nome Emilia. Durante la prima lezione abbiamo ascoltato i metodi che avremmo usato per costruire i robot. Durante la seconda lezione abbiamo disegnato il robot che dovremo costruire. Per prima cosa abbiamo disegnato il robot aiutandoci con un cartellone che lo illustrava. Prima di tutto abbiamo tracciato la testa;in seguito il collo, il busto, i cavi e le ruote. Infine, abbiamo disegnato le braccia. Il disegno è stato realizzato da tutti i componenti dei due gruppi. Durante la prima lezione, il caposquadra del mio gruppo (la squadra rossa) è stato Gabriele Ferrante, le coordinatrici sono state Alessia, Angelica e Jennifer, il relatore sono stato, Simone Forza. Durante la successiva lezione, l’esperto ha assegnato dei ruoli diversi, infatti, il caposquadra del mio gruppo è stata Jennifer, il coordinatore Tiziano e il relatore Gabriele Ferrante. In questa occasione abbiamo finito definitivamente il disegno del robot, tracciando tutti i dettagli. Attorno al robot abbiamo disegnato alcuni pezzi con cui dovevamo comporre il robot e che ci avevano colpito. I pezzi erano dei mattoncini lego, che si trovavano dentro delle buste trasparenti. L’esperto ci ha quindi spiegato il metodo per poter aprire le buste, prendere i mattoncini e costruire il robot. Squadra rossa Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 24 Poesie, filastrocche... Il colore rosa è come il vestito della sposa è come un'alba chiara che mi ricorda mia nonna Sara. Mi piace questo colore e mi ispira un odore di fragole con la panna che se fossero una capanna andrei ad'abitare lì per essere più felice così... Chiara Grancagnolo ll colore turchese Mi fa ricordare mia sorella Agnese Mi fa sentire in armonia Perché stiamo in compagnia Io vorrei diventare questo colore Per passare tutte le ore Mi da tanta emozione E anche educazione Questo colore mi fa pensare al mondo Con tutti i bambini che fanno il giro tondo. Non vedo l’ora che arrivi Cosi ci sentiamo tutti più vivi Se ne va la primavera E cambia pure l’atmosfera. Irene Recupero, Nancy Torrisi e Denise Privitera Un giorno Topolina andò a comprare una fragolina la comprò al mercatino con cui fece un bel dolcino per sua nipote e per la sua pronipote nel frattempo Topolino costruì una casetta per il suo cagnolino quando Topolina tornò a casa per cucinare trovò Topolino che stava finendo di lavorare Topolina mentre aspettava che Topolino finiva sentì un'aria molto estiva si era aperto il girasole perchè quel giorno c'era molto sole. Nancy Torrisi Irene Recupero Il colore azzurro è sentir un sussurro il suono dolce di un uccellino, mi fa pensare a mio cugino la natura mi rende vera, come l’alba in primavera. Vorrei essere in un luogo bello per osservare un bel castello, stare di notte a guardar le stelle, mentre penso alle caramelle. Il turchese è il colore del mese il turchese è come un abruzzese il turchese è piccola come Agnese il turchese è buono come la bolognese il turchese è come un albanese. Martina Caruso Daniele L’estate arriva L’estate sta per arrivare Andremo tutti al mare Questo rumore dolce Mi fa pensare all’agrodolce Quando è agitato diventa spuma Come se fossi una piuma Gennaio e Febbraio Sono due mesi d’ acciaio Sono ghiacciati Ed innevati. Marzo è un bel mese Perché inizia la stagione Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Che viene prima di quella estiva. Aprile è il mese in cui all’ inizio tanti scherzi si fanno E tanti ragazzi se le danno. Maggio è l’ ultimo mese di scuola E la primavera se ne vola. Giugno e Luglio sono due mesi belli In cui possono fare tutto quello che vogliono anche i monelli. Agosto è il mese che viene prima del mese in cui inizia la scuola E così anche l’ estate se ne vola. Settembre, Ottobre e Novembre sono i tre mesi In cui gli animali Iniziano ad andare in letargo. Dicembre è bello perchè inizia Natale Una festa tanto bella da amare. ALESSIO TIMPANARO Gennaio è una steppa Che ancora piena zeppa. Febbraio è una montagna innevata Che sembra incantata. Marzo è piena di rose viola Ma deve sapere che la vita Non è tutta rosa e fiori. Pagina 25 Aprile è una laguna Con una strana alga bruna Maggio è una distesa di fiori infinito Che è ancora colorito. Giugno è un grande campo di grano Che è passato di mano in mano. Luglio è un paesaggio mozzafiato Non si sa chi lì si è amato. E’ Agosto e ho voglia di fare windsurf Finché non si romperà la mia tavola da surf. Settembre sembra una natura morta di Picasso Però secondo me ci vorrebbe un po’ di chiasso. Ottobre è un bosco morto Che non mi piace molto. Novembre è una distesa di nebbia Che sgombrerò con i fari fendinebbia Dicembre è una valle piena di cottage Che si trova a Stonehenge. Spazio Limerick Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 26 UN PEDONE DI FORLI’ UN PENSIONATO DI AREZZO CAMMINAVA OGNI DI’ RICEVEVA UNA PENSIONE DI GROSSO PREZZO. POI ERA SEMPRE STANCO TUTTE LE TASSE PAGÒ PERCHE’ DOVEVA CAMBIARE BANCO E CON LA CRISI SENZA SOLDI RESTÒ. QUEL LAMENTOSO PEDONE DI FORLI’. QUELL’ONESTO PENSIONATO DI AREZZO. UN GIOIELLIERE DI TORINO UN EREMITA VIVEVA A BRONTE MISE IN VENDITA UN ORECCHINO. AL DI SOPRA DI UN MONTE UN RICCO MERCANTE LO GUARDÒ, UN GIORNO ANDO’ IN CITTA’ E SUBITO LO COMPRÒ. E NON SI RICORDO’ TANTA CORDIALITA’ QUEL BRAVO GIOIELLIERE DI TORINO. QUELLO SMEMORATO EREMITA DI BRONTE. UN FALEGNAME DI AVOLA VENNE CHIAMATO PER COSTRUIRE UNA TAVOLA. UN MECCANICO DI PATERNO’ ERA VENUTA BELLISSIMA NON SAPEVA DIRE DI NO MA ANCHE TRISTISSIMA. UN GIORNO DECISE DI CAMBIARE QUEL BRAVISSIMO FALEGNAME DI AVOLA. E PARTI’ PER IL MARE QUELLO STRANO MECCANICO DI PATERNO’. FRANCESCO BLANCO E ALESSANDRO BEFUMO ROSARIO LO CASTRO L’artigiano di Trento ha trovato una moneta d’argento UN VENDITORE DI NOVARA la userà al mercato del villaggio UN GIORNO SI TROVÒ DENTRO UNA BARA. per comprare un raro ortaggio QUANDO SI SVEGLIÒ DAL SUO PISOLINO Il fortunato artigiano di Trento. SI SENTÌ UN CRETINO. QUEL POVERO VENDITORE DI NOVARA. Mr Bean d’Inghilterra ama molto la sua terra UN CACCIATORE DI PORDENONE loda molto la regina UCCISE UN GROSSO VITELLONE. e le sue gesta in Argentina. SE LO MANGIÒ PER PRANZO Lo strampalato mister Bean d’Inghilterra. E IL GIORNO DOPO UCCISE UN MANZO. QUELLO SPIETATO CACCIATORE DI PORDENONE. La prof Saele Una signora di Messina La prof Saele di Palermo Ha perso il suo elmo. Ma lo ritrovò e con un balzo in testa gli arrivò, quell’ abile prof Saele di Palermo. Una signora di Messina Ha una macchinina. Ma le sì è rotta per una gomma storta, quella sfortunata signora di Messina. Un signore di Caltagirone Uno scienziato nel suo laboratorio Un signore di Caltagirone Mangia il gelato in un sol boccone. Ma a terrà gli arrivò e non lo mangiò, quel povero signore di Caltagirone. Uno scienziato è nel suo laboratorio per esaminare una rasoio. Ma per un errore non ci riuscì e il suo esperimento fallì, a quel distratto scienziato nel suo laboratorio. Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 La strega è dietro alla finestra La strega è dietro alla finestra per preparare una minestra. Ma sentiva dei passi e scappò e si volatilizzò, quella imbranata di una strega è dietro alla finestra. Carmen Consoli è a Caltagirone Carmen Consoli è a Caltagirone perché vuole comprare un maglione. Ma è dovuta partire per un viaggio per conoscere a Biagio, quella fantastica Carmen Consoli. Emma è sul palcoscenico Pagina 27 Babbo Natale del Polo Nord Babbo Natale del Polo Nord per me è solo un ricord. Ma un giorno la verità mi arrivò ma ormai da grande non mentirò, quel bugiardo Babbo Natale del Polo Nord. La Befana è in mezzo a noi La Befana è in mezzo a noi o in mezzo ai buoi? Ma chi lo sa però la cercano di qua e di là, quella furbacchiona Befana in mezzo a noi. Carmen Emma è sul palcoscenico per fare uno spettacolo fantastico. Ma la voce non c’è la più e dal palco scende giù, quella disperata Emma che è sul palcoscenico. Un villano di Prato Non sa tracciare un lato. Gli manca il righello E non lo vuole comprare da quello. Quell’ incapace villano di Prato. Una bambina di Odessa Sognava di diventare una principessa Comprò allora degli accessori E creò un gruppo di possessori Quella ricchissima bambina di Odessa. La professoressa La Rocca a scuola Si veste sempre di viola. Ha sempre lo stesso vestito E conta pure con un dito. Quella viola professoressa a scuola. Un esploratore di Camporotondo Voleva fare il giro del mondo Con una grande motocicletta A lui crebbe la barbetta Quell’anziano esploratore di Camporotondo. La professoressa Saele in classe Aggiusta sempre l’ asse. La mette sempre di acciaio Ma poi cade il solaio. Quell’ intelligente professoressa in classe. Una nota di Pomona Era stanca di essere nona Prese allora una matita Ma si accorse di non aver le dita Quell’incapace nota di Pomona Un uomo di Viareggio Adorava far scorpacciate di Parmareggio Ma un giorno gli finì male Perché la forma era caduta in mare Quello sfortunato uomo di Viareggio. Un lattaio di Oclaoma Provò a mangiare la toma Ma ci mise troppo sale E lo portarono all’ospedale Quello sfortunato lattaio di Oclaoma. Striscia la scuola I limerick di Giorgia C’è la signora di Messina che si sente Miss Perfettina E’ molto piccolina Ma si sente una divina Quella biricchina signora di Messina Il signore di Forlì Dice sempre chichirichì Si trasformò in un gallo E suo fratello diventa un pappagallo Quello stupido signore di Forlì n. 4 Aprile 2014 Giuseppe di Piacenza Mangia sempre molto la pietanza Gli piacciono i piselli Ma soprattutto i cappelli Quel brutto Giuseppe di Piacenza Chiara di Cosenza Non vuole svolgere la potenza A scuola prese un brutto voto E come ricordo ha una foto Quella sfortunata Chiara di Cosenza La Redazione Pagina 28 Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 29 Striscia la scuola n. 4 Aprile 2014 Pagina 30 Striscia la scuola giornalino scolastico a diffusione interna Num. 4 Aprile 2014 Alunni dell'Istituto "Calvino" di Catania Befumo Alessandro Blanco Francesco Riccardo Carrivale Francesca Agata Caruso Martina Crisciglione Giuseppe Di Maria Stefano Di Mauro Giordana Rita Giordano Chiara Grancagnolo Chiara Leone Calogero Giuseppe Lo Castro Rosario Monaco Giorgio Privitera Denise Privitera Salvatore Pulvirenti Carmen Recupero Irene Scardaci Alessia Spampinato Daniele Talio Giorgia Timpanaro Alessio Torrisi Nancy Urzì Andrea Docenti dell'Istituto "Calvino" Concetta Cavallaro, Maria A. Saele Esperto esterno Giovanni Finocchiaro Il giornalino è stato realizzato nell'ambito del PON “Competenze per lo Sviluppo” 2007IT051PO007 finanziato con il FSE, azione C1 “Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del primo ciclo”, codice: C1FSE20131667; MODULO: "Io parlo, tu mi comprendi... noi comunichiamo!" Si ringrazia il Dirigente scolastico, prof. Salvatore Impellizzeri.
© Copyright 2024 ExpyDoc