La Gazzetta dello Sport

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MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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DI LUCA NEL 2009
VUOTA IL SACCO E FA
PARTIRE LE INDAGINI:
PER GLI INQUIRENTI
IL «DOTTOR MITO»
È AL CENTRO
DI TUTTO. IN TANTI
ORA TREMANO
Nella foto Lance Armstrong e Danilo Di Luca al Giro
2009: l’abruzzese è stato il primo mattone che ha
fatto cadere il texano innescando l’effetto domino
CONTENUTO
PREMIUM
di essere colto in flagrante». Il siciliano è intercet­
tato il 4 maggio 2010 e il 30 agosto a bordo del
famoso furgone di Ferrari. «Il contenuto fornisce
chiari elementi circa l’utilizzo di sostanze vietate
da parte dell’atleta, con chiari riferimenti alle
oscillazioni dei valori ematici». Ferrari e Visconti
parlano di emoglobina, siamo in vista del Mondia­
le, di «infusione». Ferrari: «Sì sì... lo mettiamo do­
podomani? ne facciamo uno?». Visconti: «Sì infat­
ti farei... siamo d’accordo per mercoledì». Ferrari:
«Bisogna farla eh». Visconti: «sì sì sì». Ferrari:
«Perché al Mondiale non va via». Parlano dell’as­
sunzione di albumina, mascherante vietato, usato
per la diluizione del sangue.
SACCHE Scarponi è uno dei cardini dell’informati­
va. «La presente indagine dimostra che Scarponi
continua a far ricorso al doping per migliorare le
proprie prestazioni». C’è la frase intercettata sul
camper di Ferrari e già riportata dalla Gazzetta nel
2012. Scarponi al medico: «Ma sei convinto che
potevo vincere il Giro o no?». Ferrari: «Se solo ave­
vi una sacca vincevi». Scarponi usa due telefoni:
svizzero per Ferrari, italiano per il suo procuratore
Scimone, che gli parla così del dottore: «Guada­
gnarsi il rispetto di quelle persone lì vuol dire esse­
re all’avanguardia». Il 27 settembre 2010 a Mon­
zuno: «Me la feci il primo giorno». Parlano di aste­
rischi, che nel codice indicano le date di prelievi e
infusioni di sangue. Scarponi è fondamentale an­
che per svelare gli spostamenti del denaro, il pro­
curatore Scimone gli consiglia di stare più attento
al telefono. Così gli inquirenti: «La sua ex squadra,
la Diquigiovanni, fa risultare 11 mila euro sul con­
to italiano come rimborso chilometri, quindi esen­
tasse, 75 mila euro con versamento estero su este­
ro sul c/c svizzero e infine i rimanenti 20 mila
euro sempre sullo stesso conto». L’8 gennaio
2011, già alla Lampre con i tecnici del Centro
Mapei, Michele dice ironico al procuratore di
«non poter lasciare la vecchia strada per que­
sta».
ASTANA E poi c’è l’Astana. Gli inquirenti:
«Vinokourov è uno degli uomini storici di
Ferrari. La quasi totalità del team kazako
(17 corridori, ndr) è seguita dai Ferra­
ri». Tra i due e Vinokourov il legame è
strettissimo. Ferrari sa tutto di «Vino»:
dove sta, come si muove. È il figlio Ste­
fano a fare i test a Valentin Iglinskiy,
positivo nel 2014 all’Epo come il fratel­
lo Maxim. Gli investigatori: «Stefano
Ferrari conclude la telefonata dicendo al
padre di fargli sapere quando andrà a
Montecarlo per organizzare un incontro
con loro (si riferisce ai corridori del­
l’Astana, ndr)». E poi il 9 dicembre
2010: «Stefano Ferrari dice di aver
parlato con Vinokourov che vorreb­
be fare un contratto per seguire al­
meno 10/12 corridori ... Se va in
porto il contratto con l’Astana è ga­
rantito un buon guadagno». Oggi,
intanto, la Commissione Licenze
dell’Uci deciderà se assegnare o
meno la licenza World Tour al team
di Nibali. Il quale, a scanso d’equivoci, è
completamente estraneo a questa inchiesta.
L’ALTRO FRONTE
«Ci sono 150 sospetti»
E sull’atletica è bufera
1Denuncia anonima alla tv tedesca di un funzionario Iaaf:
pure quattro italiani tra i nomi con valori ematici «a rischio»
Valerio Piccioni
INVIATO A MONTECARLO
B
aci, abbracci, ci vedia­
mo presto, Lima che
batte Helsinki nella
gara per ospitare la scelta
della città olimpica 2024, ti­
tolo a cui ambisce Roma.
Ma dietro l’atmosfera proto­
collare della sessione stra­
ordinaria del Cio, divampa
la battaglia del doping. Non
sarà il grande freddo fra la
Merkel e Putin, ma c’è un
Germania­Russia anche su
questo fronte con le accuse
della televisione tedesca
ARD sul «doping di stato» a
Mosca, con il coinvolgimen­
to persino di una campio­
nessa olimpica, l’ottocenti­
sta Mariya Savinova.
VOLTO COPERTO E, come se
non bastasse, ieri s’è ag­
giunta un’altra puntata al
corteo delle rivelazioni. Un
membro, o un ex membro
della commissione medica
della Iaaf, ha parlato con il
volto coperto alla stessa
emittente tedesca di una li­
sta di atleti con valori ematici
sospetti o altamente sospetti
negli anni fra il 2006­2008, su
cui la federazione non ha preso
alcuna iniziativa di approfon­
dimento. Fra questi, ci sono so­
prattutto marocchini, keniani
e tante russe, ma a quanto si è
appreso ne farebbe parte an­
che un’atleta britannica top. Ci
sono valori anomali per quat­
tro atleti italiani, di cui due
maratoneti già squalificati per
doping, e altri due relativi ad
azzurri mai stati trovati positi­
vi. Non si tratta, lo ripetiamo,
di esiti antidoping occultati,
ma di un elenco di 150 nomi
borderline quanto a valori di
emoglobina.
ALTRE LISTE La Iaaf ha risposto
alle nuove rivelazioni sottoli­
neando che, al tempo delle li­
ste citate, il passaporto biologi­
co non era ancora partito e i
controlli sul sangue erano solo
degli elementi di supporto de­
gli esami sull’urina. Soltanto
più tardi sono stati codificati i
parametri ematici del passa­
porto. Ma ci sarebbero altre
evidenze, non specificate nella
trasmissione, che portano a
pensare che l’andazzo non sia
finito con il 2006­2008 e all’av­
vento del passaporto. Il mecca­
nismo delle liste dei sospetti
sarebbe andato avanti anche
recentemente. Esisterebbero
altri elenchi, oltre a quelli di
cui ha parlato alla tv tedesca il
testimone a volto coperto. An­
che qui valori ematici sottoso­
pra e l’ipotesi che non si sia
mossa paglia pure se la Iaaf ri­
sponde alle accuse sostenendo
che un «membro della com­
missione medica» non può sa­
pere se sia stato dato seguito
all’analisi dei valori.
COE ALL’ATTACCO Intanto Se­
bastian Coe, candidato alla
presidenza della Iaaf, chiede il
varo di un organismo indipen­
dente per combattere il doping
nell’atletica. Mentre la Federa­
tletica mondiale insiste sull’au­
tonomia della sua commissio­
ne etica, che è stata interpella­
ta anche dal Cio, parole del
presidente Thomas Bach, per
far luce sui documenti dell’in­
chiesta televisiva. E c’è anche
la possibilità che le rivelazioni
non siano finite qui.
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pensando più che altro la ferri­
tina, controlla solamente per­
ché questa è l’emoglobina pri­
ma del controllo, il Tsh che è la
tiroide un po’ alto, eh!». Ferra­
ri: «Rispetto agli altri come an­
davi?». Daniel: «Andavo bene,
andavo con i fondisti». Ferrari:
«I fondisti di che squadra?». Da­
niel: «Della Forestale». Ferrari:
«Ah della Forestale». Daniel:
«Ho ancora mal di gola». Ferra­
ri: «Ti fa ancora male? Ma non
hai la febbre?». Daniel: «No feb­
bre no». Ferrari chiede del pa­
dre: «Gottlieb è a casa?». Da­
niel: «Sì, è a casa». Ferrari e un
altro appuntamento: «Faccia­
mo il 7, sempre alle 15 a Ferrara
sud. Sì, quei tre esami lì, se vai
giovedì verso il 2 o 3...devi ste­
rilizzare più che altro la ferriti­
na che dovrebbe...». Daniel:
«Sì, il giorno dopo». Ferrari:
«Più che altro la ferritina». Da­
niel: «No». Ferrari: «Per la gola,
E OVVIAMENTE VINOKOUROV
Chiudono l’elenco dei 38 corridori:
Denis Menchov (Rus), Evgeni Petrov
(Rus), Yaroslav Popovych (Ucr), José
Rojas (Spa), Ivan Rovny (Ucr),
Egor Silin (Rus), Alexandre
Vinokourov (Kaz)
prendi sai quegli spray, Tantum
o Ibuprofene che è un antin­
fiammatorio 2­3 volte al gior­
no. Senti male ai muscoli?».
Daniel: «No, quello no». Ferra­
ri: «Solo un po’ la gola perché
era freddo». Ferrari: «Se ti senti
bene stasera puoi cominciare a
far questo. Però se c’è febbre
no. Il 7 è fra 3 settimane».
BRONCHITE Dopo una settima­
na dall’incontro, il padre Got­
tlieb chiama Ferrari per infor­
marlo che il figlio ha la bronchi­
te. Ferrari gli dice di tenerlo a
riposo e di sospendere gli alle­
namenti. Dopo circa un mese,
papà Taschler porta il figlio a
casa del medico. Arriva la gara:
Daniel Taschler nella sprint del­
l’Ibu Cup di Alternberg è 5° e
con un solo errore al poligono,
a 30” dal podio...
s.a.
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L’sms al dottore
di mamma
Schwazer: «Sono
preoccupata»
 Quel messaggio partito
dal cellulare di Marie Luise
Brunner: «Sono molto
preoccupata per Alex, saluti
mamma Schwazer». È il 31
luglio 2010, dopo il ritiro
nella 50 km agli Europei,
e la madre dell’olimpionico lo
invia al telefonino del dottor
Ferrari vista la crisi tecnica
del figlio. Il messaggio parte
all’insaputa di Alex, ma
sembra evidente, dal tono
definito «cauto» nell’inchiesta,
che mamma Schwazer fosse
al corrente del rapporto tra
il figlio e il discusso medico.
Con il messaggio fa capire di
sapere della frequentazione
con Ferrari: per doping.
Photo: Studio Bortolotti e Sandro Leonelli - Lega Navale Gruppo Sub
INGUAIATO ANCHE KREUZIGER
Borut Bozic (Slo), Maxim Gourov
(Kaz), Vladimir Gusev (Rus), Valentin
Iglinskiy (Kaz), Sergei Ivanov (Rus),
Vladimir Karpets (Rus), Aleksander
Kolobnev (Rus), Dimitri Kozontchuk
(Kaz), Roman Kreuziger (R. Ceca)
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MAriNA
di
CAMPO
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