Roma, 29 ottobre 2014 Gentili Signori Presidenti dei Comitati territoriali CSI Presidenti dei Comitati regionali CSI Consiglieri nazionali CSI Componenti del Collegio dei Revisori dei conti Componenti del Collegio dei Probiviri Procuratore associativo nazionale LORO SEDI ieri la Giunta e il Consiglio Nazionale del CONI hanno approvato all’unanimità il Nuovo Regolamento degli Enti di Promozione Sportiva. Questo regolamento segna una “svolta culturale storica” nel mondo degli Enti di Promozione Sportiva. L’obiettivo è quello di aprire una fase di “trasparenza assoluta” per quanto riguarda i numeri e le attività degli Enti di Promozione Sportiva ponendo così definitivamente la parola fine a decenni e decenni nei quali alcuni enti abitualmente hanno gonfiato numeri, dichiarato attività che nulla avevano a che vedete con la vera promozione sportiva, ed hanno assunto atteggiamenti da venditori di tessere e dintorni. Non potevamo più accettare e sopportare questo stato delle cose. Allora abbiamo deciso di tirarci su le maniche e di provare a cambiare le regole del gioco per gli enti di promozione sportiva. La sfida era di quelle quasi impossibili. Il Presidente del CONI Giovanni Malagò si era detto subito favorevole a questo percorso invitandoci però a presentare in Giunta ed in Consiglio CONI un testo sostenuto da una ampia maggioranza degli Enti di Promozione Sportiva. Abbiamo lavorato intensamente per sei mesi (infiniti gli incontri e le riunioni) per cercare di creare le condizioni per portare a casa questo risultato storico. Vediamo insieme le principali novità contenute nel regolamento: 1. CERTIFICAZIONE DELLA ATTIVITÀ SPORTIVA Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del regolamento, CONI Servizi dovrà realizzare una piattaforma nella quale gli enti saranno obbligati a inserire tutte le iniziative sportive e formative che realizzano sul territorio. Una sorta di “mega Doas” contenete tutte le attività degli enti e visibile in chiaro da tutti gli altri enti. Solo questi dati saranno conteggiati per la ripartizione del contributo tra gli enti. In pratica, provincia per provincia, potremo sapere attività, società sportive, iniziative, campionati dichiarati da ogni ente. Questo dovrà avvenire in tempo reale e non a consuntivo in modo che ciascuno possa anche verificare sul territorio se corrispondono al vero. Insomma un’operazione seria di trasparenza delle attività dichiarate dagli enti. Una vera svolta epocale in questa direzione. 2. DAL 30 AL 10 PER CENTO UGUALE PER TUTTI il vecchio regolamento assegnava una quota del 30 per cento del contributo totale degli enti uguale per tutti per il semplice fatto che un ente esisteva. In pratica anche un ente che faceva poco o nulla prendeva il 30 per centro del contributo complessivo. Questa quota è stata ridotta al 10 per cento uguale per tutti come “contributo alla organizzazione e sussistenza”. Il restante 90 per cento (prima era 70) sarà suddiviso in base a numeri di società sportive, tesserati, attività sportiva e formativa e progettualità. Un passo avanti che può sembrare “piccolo” ma che invece è grande perché rimette in gioco il 20 per cento complessivo del contributo agli enti. 3. OBBLIGATORIETÀ DELLA PRESENTAZIONE QUIETANZA ASSICURATIVA Ogni ente sarà obbligato a presentare la quietanza della sua polizza assicurativa. Tale quietanza dovrà corrispondere (con un margine del 10 per cento) ai numeri dichiarati al CONI. In pratica non potrà più accadere che ci siano enti che dichiarano 700 mila tesserati e poi accendono polizze assicurative per 200 mila. Questa azione importantissima è un grande deterrente verso il fenomeno vergognoso del “regalare tessere”. Da oggi farlo diventerà più difficile perché comunque l’ente dovrà dimostrare congruità tra numeri dichiarati e polizza assicurativa pagata. 4. DIVIETO DI SECONDI LIVELLI E DI DINTORNI Molti paletti sono stati inseriti anche per quanto riguarda i conteggi del registro delle società sportive. Definitivamente aboliti i secondi livelli, vale a dire quei “gruppi di società sportive che si spostano da un ente all’altro come se fossero associazioni o mini federazioni”. Smascherarli non sarà facile, ma una volta individuate non conteranno più nei conteggi per i contributi. Non solo. Saranno tolte dai requisiti di consistenza di un ente anche le società sportive che hanno doppie, triple, quadruple affiliazioni agli enti. Questo è l’unico modo per impedire il mercato delle affiliazioni tra enti per garantirsi i numeri della consistenza (io ti regalo 500 affiliazioni delle mie e tu 500 affiliazioni delle tue). Da oggi se uno fa così quelle 500 non valgono per nessuno dei due enti. Solo questi punti rendono l’idea di un regolamento che, nei fatti, è una vera “rivoluzione culturale” nel mondo degli enti di promozione sportiva. Parte una nuova stagione fatta di trasparenza ed inevitabilmente di nuovi equilibri all’interno del mondo degli enti. Da una parte gli enti seri che svolgono realmente attività sul territorio e dall’altra quelli che sono stati abituati per decenni e decenni a gonfiare numeri e dintorni. Noi non abbiamo pregiudizi. Stiamo con tutti quelli che dimostreranno, strumenti del nuovo regolamento alla mano, di svolgere davvero attività di promozione sportiva nel Paese .... e siamo “contro”' qualsiasi ente che cercherà di forzare i paletti del nuovo regolamento. A breve, come coordinamento degli enti, realizzeremo una conferenza stampa per annunciare questi nuovi criteri e per dire che gli enti hanno deciso di “giocare a carte scoperte” rendendo visibili i dati delle proprie attività sportive e formative a tutti. L’aspetto mediatico non è di dettaglio perché permetterà di rendere pubblica questa nuova impostazione e di accendere i riflettori sulle attività degli enti di promozione con l’obiettivo di fare chiarezza e di eliminare ogni falsità e dintorni. Questo percorso ha richiesto coraggio, determinazione, pazienza , lavoro infinito e per questo non possiamo nascondere la soddisfazione per l’entrata in vigore del nuovo regolamento. Come tutte le dinamiche nazionali ci vorrà un po' di tempo e di pazienza. Tecnicamente il nuovo regolamento è entrato immediatamente in vigore, ma in realtà solo nel 2016 si potranno vedere i risultati concreti dei nuovi criteri. Resta il fatto che questo regolamento apre una nuova stagione e garantisce al CSI una prospettiva decisamente più interessante per il presente e soprattutto per il futuro. Dal 2016 ogni Comitato CSI potrà verificare i dati che i comitati degli altri enti hanno dichiarato in quella provincia (società, tesserati, attività sportive e formative, iniziative e manifestazioni). Portare a casa questo regolamento non è stato certo facile . Gli scogli da superare, come potete immaginare, sono stati tantissimi. Ma quello che conta è il risultato ed alla fine ce l’abbiamo fatta. Nel frattempo ci sono anche notizie decisamente meno buone. Il nuovo regolamento alza (raddoppia) la soglia dei requisiti di accesso per essere riconosciuti come nuovi enti (ad esempio si passa da mille a duemila società sportive come dato minimo) ma entra in vigore per le domande di riconoscimento presentate da oggi in poi. Bene, negli uffici del CONI ci sono già numerose richieste di riconoscimento di nuovi enti che sono state depositate entro ottobre 2014 e che di conseguenza seguiranno l’iter del vecchio regolamento. In pratica il rischio di vedere a breve riconosciuti nuovi enti è reale. Detto questo, vi invitiamo a condividere con i vostri consigli provinciali e regionali la novità del nuovo regolamento ed ad adottare sul vostro territorio nelle strategie di politica sportiva azioni di supporto e valorizzazione di questa nuova stagione storica “di trasparenza e certezza di numeri e attività” degli enti di promozione sportiva. Restando a vostra disposizione per ogni approfondimento, vi saluto con l’amicizia e la stima di sempre. (Massimo Achini)
© Copyright 2025 ExpyDoc