allegato - Università degli studi di Bergamo

TRAINING
Il processo di ristrutturazione del
debito: principali criticità e recenti
novità normative
Bergamo, ottobre 2014
Ristrutturazione del debito
La Scelta dello strumento di riorganizzazione più idoneo, da farsi in base alle
entità ed alla natura della crisi in cui versa la società è di fondamentale
importanza
Piano di
Risanamento
Art. 67 (3) (d) L.F.
Accordo di
ristrutturazione
Art. 182-bis L.F.
Concordato
preventivo
Art. 161/186 L.F.
Amministrazione
Straordinaria
Fallimento
Procedura di risanamento
per imprese di grandi
dimensioni
Piano Industriale
e Finanziario
Piano di
concordato
Programma di
ristrutturazione
Procedura
Liquidatoria
Programma di
cessione di beni
aziendali
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
1
I principali strumenti normativi
Piano di risanamento (1/2)
Contenuto
Il contenuto deve essere idoneo a consentire il risanamento
dell’esposizione debitoria dell’impresa ed il riequilibrio della situazione
finanziaria.
Piano di
risanamento
Art. 67 co.3 l.
d) LF
Procedura
Il debitore nomina un esperto cui è demandato il compito di attestare la
veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano di risanamento.
La definizione del piano di risanamento non è sottoposta a particolari
procedure; esso può comunque essere pubblicato nel Registro delle
Imprese su richiesta del debitore.
■ Esenzione da revocatoria fallimentare: per gli atti, pagamenti e
garanzie posti in essere in esecuzione del Piano di risanamento.
■ Esenzione dai reati di bancarotta: i reati di bancarotta semplice e
bancarotta fraudolenta preferenziale non si applicano ai pagamenti
compiuti in esecuzione del piano.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
2
I principali strumenti normativi
Piano di risanamento (2/2)
Vantaggi
Piano di
risanamento
Art. 67 co.3 l.
d) LF
■
■
■
■
■
Esenzione da revocatoria fallimentare
Esenzione dai reati di bancarotta
Assenza di particolari formalità e procedure
Procedura completamente “out-of-cout”
Assenza di pubblicizzazione nel registro delle imprese, salvo diversa
richiesta del debitore
■ Detassazione sopravvenienze attive da riduzione di debiti per la
parte eccedente perdite fiscali pregresse e di periodo (con
pubblicazione del piano nel registro delle imprese)
Svantaggi
■ Assenza della moratoria e prededucibilità nuova finanza
■ Sindacabilità del piano ex post in caso di apertura di procedura
concorsuale (assenza di coinvolgimento giudiziale ex-ante)
■ Indeducibilità per i finanziatori delle perdite da riduzione dei crediti
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
3
I principali strumenti normativi
Accordo di ristrutturazione dei debiti (1/3)
Contenuto
Il contenuto è interamente rimesso all’accordo tra l’imprenditore ed i suoi creditori
(es. rinegoziazione dei termini di pagamento, rifinanziamento dell’impresa,
cessione di assets).
L’accordo può prevedere anche un pagamento parziale o dilazionato dei debiti
tributari o contributivi (transazione fiscale).
Prevede l’accordo dei creditori rappresentanti almeno il 60% dei crediti.
Accordo di
ristrutturazione
Art. 182 bis LF
Procedura
Deposito in tribunale dell’accordo, unitamente alla relazione dell’esperto che deve
attestare la veridicità dei dati aziendali e l’idoneità dell’accordo stesso ad assicurare
il regolare pagamento dei creditori estranei nel rispetto dei seguenti termini:
a. entro cento venti giorni dall'omologazione, in caso di crediti già scaduti a quella
data
b. entro cento venti giorni dalla scadenza, in caso di crediti non ancora scaduti alla
data dell'omologazione.
L’accordo è pubblicato nel Registro delle Imprese con possibilità di opposizione
entro i 30 giorni successivi.
Il tribunale provvede all’omologazione con decreto motivato dopo aver deciso
eventuali opposizioni dei creditori estranei e/o di ogni altro interessato.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
4
I principali strumenti normativi
Accordo di ristrutturazione dei debiti (2/3)
Effetti
Accordo di
ristrutturazione
Art. 182 bis LF
■ Moratoria: per i creditori per titolo e causa anteriore alla data di pubblicazione
nel Registro delle Imprese e per i 60 giorni successivi, non possono iniziare o
proseguire azioni esecutive o cautelari, né acquisire titoli di prelazione se non
concordati.
■ Prededucibilità: prededucibilità dei finanziamenti (da soci, banche e intermediari
finanziari) sorti in occasione ed in attuazione dell’accordo di ristrutturazione se
previsti nell’accordo, ovvero, qualora non previsti dall’accordo previa
autorizzazione del tribunale e attestazione da parte di un esperto della loro
funzionalità alla migliore soddisfazione dei ceditori.
■ Esenzione da revocatoria fallimentare: per gli atti, pagamenti e garanzie posti
in essere in esecuzione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti.
■ Esenzione dai reati di bancarotta: i reati di bancarotta semplice e bancarotta
fraudolenta preferenziale non si applicano ai pagamenti compiuti in esecuzione
dell’accordo.
■ Riduzione di capitale: nel periodo intercorrente tra la data di deposito della
domanda di omologazione dell’accordo e il decreto di omologazione non operano
le disposizioni in materia di riduzione del capitale per perdite e di scioglimento
della società.
■ L’accordo vincola esclusivamente i creditori che hanno approvato l’accordo
medesimo.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
5
I principali strumenti normativi
Accordo di ristrutturazione dei debiti (3/3)
Vantaggi
■ Esenzione da revocatoria fallimentare
■ Esenzione dai reati di bancarotta
■ Moratoria sulle azioni esecutive (per 60 giorni)
■ Prededucibilità dei finanziamenti (anche bridge)
Accordo di
ristrutturazione
Art. 182 bis LF
■ Sicurezza garantita dall’omologazione
■ Possibilità di concludere la transazione fiscale
■ Deducibilità per i finanziatori delle perdite da riduzione crediti (e non tassazione
delle eventuali “plus” per i debitori)
Svantaggi
■ Necessità del consenso di un’elevata quota del ceto creditorio (60%)
■ Diffusione della notizia della crisi (pubblicizzazione nel registro delle imprese)
■ Necessità di soddisfare per intero i creditori non aderenti
■ Tempistiche (accordo con le banche, procedura di omologa…)
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
6
I principali strumenti normativi
Concordato preventivo (1/4)
Procedura
Con le modifiche apportate dal D.L. n° 83 del 22.06.2012 (convertito dalla legge
134/2012), cosiddetto “Decreto Sviluppo” sono state introdotte importanti novità
alla normativa sulla crisi d’impresa, tra le quali in particolare l’introduzione del preconcordato”.
“Pre concordato”
Art. 161, c. 6
LF
Una volta depositata la sola domanda, corredata dei bilanci degli ultimi 3 esercizi
ma ancora priva del piano e della proposta, l’imprenditore può essere autorizzato
dal Tribunale a compiere:
■ atti di ordinaria amministrazione
■ atti urgenti di straordinaria amministrazione, previa autorizzazione del tribunale.
Deposito dell’ulteriore documentazione (piano e proposta di concordato oppure, in
alternativa, accordo di ristrutturazione e piano sottostante) entro un termine da 60
a 120 gg., eventualmente prorogabili di ulteriori 60 gg. Max.
Il “Pre-concordato” anticipa gli effetti protettivi della procedura fin dal “tempo zero”
(blocco azioni cautelari ed esecutive).
La naturale “uscita” dal 161 è rappresentata dal nuovo “Concordato in Continuità”
(art 186 bis L.F.), che dovrebbe consentire un miglior soddisfacimento dei creditori
attraverso la continuità aziendale.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
7
I principali strumenti normativi
Concordato preventivo (2/4)
Concordato con continuità aziendale
Concordato in
continuità
Art. 186-bis.
LF
Secondo l’art. 186-bis, la prosecuzione dell’attività d’impresa può avvenire da parte
del medesimo imprenditore o mediante la cessione ovvero il conferimento
dell'azienda in esercizio in una o più società, anche di nuova costituzione:
■ ll piano deve contenere un'analitica indicazione dei costi e dei ricavi attesi dalla
prosecuzione dell'attività d'impresa, delle risorse finanziarie necessarie e delle
relative modalità di copertura.
■ la relazione dell’esperto deve attestare che la prosecuzione dell'attività d'impresa
prevista dal piano di concordato è funzionale al miglior soddisfacimento dei
creditori.
■ il piano può prevedere la possibilità di differire fino a un anno dall'omologazione
il pagamento dei creditori privilegiati e il ripagamento dei chirografi, entro i
successivi (max) 5 anni nell’ambito delle % concordatarie definite.
■ Possibilità di soddisfacimento dei creditori chirografi (es fornitori e/o banche
strategiche) oltre l’orizzonte di piano tramite strumenti di debito e/o equity (es.
debito PIK, convertendo, SFP ecc).
■ L’approvazione del concordato richiede il voto favorevole del 51% dei crediti
ammessi; in caso di classi tale percentuale deve essere raggiunta nella
maggioranza delle classi. I creditori che non hanno esercitato il diritto di voto si
ritengono consenzienti e come tali sono considerati ai fini del computo della
maggioranza dei crediti (c.d. “silenzio – assenso”).
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
8
I principali strumenti normativi
Concordato preventivo (3/4)
Effetti
Concordato in
continuità
Art. 186-bis.
LF
■ Moratoria: i creditori per titolo e causa anteriore alla data di iscrizione della
domanda di concordato nel Registro delle Imprese e fino al momento
dell’omologazione, non possono iniziare o proseguire azioni esecutive o
cautelari.
■ Ipoteche: le ipoteche giudiziali iscritte nei novanta giorni che precedono la data
della pubblicazione del ricorso nel Registro delle Imprese sono inefficaci rispetto
ai creditori anteriori al concordato.
■ Prededucibilità: prededucibilità dei finanziamenti (da soci, banche e intermediari
finanziari) sorti in occasione ed in attuazione del concordato se previsti nel piano,
ovvero, qualora non previsti nel piano previa autorizzazione del tribunale e
attestazione da parte di un esperto della loro funzionalità alla migliore
soddisfazione dei ceditori.
■ Esenzione da revocatoria fallimentare: per gli atti, pagamenti e garanzie posti
in essere dopo il deposito della domanda di concordato.
■ Esenzione dai reati di bancarotta: i reati di bancarotta semplice e bancarotta
fraudolenta preferenziale non si applicano ai pagamenti compiuti in esecuzione
del concordato.
■ Riduzione di capitale: nel periodo intercorrente tra la data di deposito della
domanda di ammissione e il decreto di omologazione non operano le disposizioni
in materia di riduzione del capitale per perdite e di scioglimento della società.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
9
I principali strumenti normativi
Concordato preventivo (4/4)
Vantaggi
■ Esenzione da revocatoria fallimentare
■ Esenzione dai reati di bancarotta
■ Moratoria sulle azioni esecutive
■ Prededucibilità dei finanziamenti
■ Flessibilità nella definizione dei contenuti del piano
Concordato in
continuità
Art. 186-bis.
LF
■ Deducibilità per i finanziatori delle perdite da riduzione crediti (e non tassazione
delle eventuali “plus” per i debitori)
■ Approvazione con il solo voto favorevole della maggioranza dei crediti (c.d.
“cram down”)
Svantaggi
■ I tempi della procedura non agevolano la rapida risoluzione della crisi
■ Diffusione della notizia dello stato di crisi
■ Coinvolgimento del Tribunale (commissario giudiziale, obblighi periodici di
informativa , autorizzazione atti di straordinaria amministrazione ecc.)
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
10
Principali strumenti operativi a confronto post introduzione
recenti modifiche normative
Art. 67
Art. 182 bis
Artt. 160 e 186 bis
Attestazione / attestatore
=
=
=
Agevolazioni fiscali debitore



Agevolazioni fiscali creditori
n.a.


Blocco azioni
n.a.


Prededucibilità fin. ponte / in
esecuzione
n.a.


Scioglimento contratti in
corso
n.a.
n.a.

“Snellezza” procedura



Gestione dissenzienti /
estranei



© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
11
Il processo di ristrutturazione del debito
■ Una società in difficoltà finanziaria ha la possibilità di gestire il processo di
ristrutturazione, mediante un processo out-of-court, se interviene in tempo
■ Il fallimento di un processo out-of-court porta inevitabilmente a processi gestiti dal
Tribunale o da un Amministratore Straordinario, nei quali la società e gli azionisti
perdono ogni controllo del processo
■ Le fasi principali di un processo di ristrutturazione
Identificazione
della crisi
Possibili azioni
da intraprendere
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Negoziazione
PER USO INTERNO
Implementazione
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
12
Il processo di ristrutturazione del debito
Identificazione
della crisi
■ Identificazione della crisi da parte del CdA della società
■ Audit interno (patrimoniale, finanziario, operativo, legale) in particolare
al fine di verificare:
– Eventuale crisi di liquidità nel breve termine
– Rispetto dei covenant finanziari
– Sostenibilità dell'indebitamento a medio/lungo termine
Identificazione
della crisi
– Necessità di ribilanciare la struttura del capitale
– Necessità di adottare uno degli strumenti di risoluzione delle crisi
aziendali
■ Nomina degli advisor della società e convolgimento del sistema
bancario
■ Preparazione e analisi del piano industriale e budget di tesoreria
■ Valutazione del business e razionale per un reinvestimento da parte
degli azionisti
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
13
Il processo di ristrutturazione del debito: l’identificazione della
crisi
Un primo elemento critico per le chances di successo della ristrutturazione:
il fattore “TEMPO”
In molti casi il dossier arriva sui tavoli degli uffici tecnici delle Banche con un sensibile
ritardo rispetto al manifestarsi dei primi sintomi/segnali della crisi per i seguenti
principali motivi:
■ L’imprenditore tende a non “accettare” la situazione di difficoltà attraversata
dalla propria azienda e tantomeno a palesarla all’esterno.
■ Lo stesso, una volta resosi conto della necessità di coinvolgere nel processo i
principali creditori (in primis le banche), tende ad incontrare gli stessi con
incontri one-to-one, perdendo tempo in una situazione che richiederebbe
tempestività di intervento stante il ritardo spesso già accumulato.
■ Non sempre il dossier arriva subito sul tavolo dell’ufficio tecnico all’uopo
predisposto all’interno di ogni banca, o almeno delle principali.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
14
Il processo di ristrutturazione del debito: l’identificazione della
crisi
Cosa fare per ottimizzare il fattore “TEMPO”
■ Cambiamento “culturale”: l’imprenditore in crisi non è una persona di “malaffare”
dalla quale fuggire e la “crisi” deve essere vista come una fase della vita
dell’impresa e non soltanto come un ultimo stadio della sua esistenza. Tale nuova
“view”, che peraltro pervade lo spirito della riformata legge fallimentare, deve
portare l’imprenditore a scrollarsi di dosso le remore che spesso lo portano a non
palesare/accettare la situazione di crisi fino a quando la stessa non ha raggiunto un
livello tale da rendere molto più difficoltoso, se non impossibile, il piano di
risanamento
■ Necessità di promuovere fin dall’inizio riunioni plenarie, condividendo con tutti
gli stakeholders in maniera trasparente e costruttiva i problemi
■ “Creazione” all’interno delle banche di apposite strutture specialistiche
dedicate alle posizioni “in ristrutturazione/ristrutturate”
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
15
Il processo di ristrutturazione del debito: il ruolo degli advisors
Advisor è un sostantivo inglese derivato dal vero “to advise” (consigliare), e indica chi
fornisce consigli per professione. Nell’attuale terminologia del mondo economico
finanziario, e del campo della crisi d’impresa in particolare, il termine designa non
tanto un semplice consulente, ma figure a cui vengono richiesti pareri di alto
contenuto specialistico per affrontare questioni tecniche molto complesse.
Gli advisor, con le loro specifiche professionalità e relativamente ai loro ambiti di
competenza, hanno il compito di elaborare piani e strategie che partendo dalle
cause della crisi portino al risanamento e al riequilibrio degli assetti
dell’impresa nel mercato.
Il ruolo dell’advisor è particolarmente rilevante, inoltre, per la “formazione del
consenso” attorno al Piano e per la sua buona riuscita, rendendosi promotore e
collettore dei vari consensi sull’assetto negoziale che l’imprenditore propone di dare
alla crisi della propria impresa.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
16
La Ristrutturazione Finanziaria: Quali e quanti sono gli advisors
coinvolti in una ristrutturazione lato “Società” e lato “banche”?
La Società oggetto di ristrutturazione solitamente si avvale di:
■ un advisor industriale
■ un advisor finanziario
■ un advisor legale
In molti casi, specialmente quando l’impresa oggetto di ristrutturazione presenta
dimensioni medio-piccole, ladvisor finanziario coadiuva l’imprenditore anche nella
stesura del piano industriale
Le Banche, per contro, solitamente si avvalgono di proprio advisor legale
Ultimamente sta prendendo campo un nuovo modus operandi: le Banche tendono,
soprattutto per le posizioni di una certa dimensione caratterizzate da una notevole
“eterogeneità” nelle situazioni di affidamento, ad avvalersi anche di un proprio advisor
finanziario/industriale
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
17
Il processo di ristrutturazione del debito
Possibili azioni
da intraprendere
■ Individuazione delle opzioni strategiche e Action Plan
■ Redazione del documento di Piano Industriale
■ Predisposizione della Manovra Finanziaria
Principali
attività
■ Approvazione del CdA
■ Nomina dell’esperto
■ Svolgimento e rilascio eventuale IBR
■ Bank Meeting
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
18
Le possibili alternative nei processi di ristrutturazione
La Scelta dello strumento di riorganizzazione più idoneo, da farsi in base alle
entità ed alla natura della crisi in cui versa la società è di fondamentale
importanza
Piano di
Risanamento
Art. 67 (3) (d) L.F.
Accordo di
ristrutturazione
Art. 182-bis L.F.
Concordato
preventivo
Art. 160 ss L.F.
Amministrazione
Straordinaria
Fallimento
Procedura di
risanamento per imprese
di grandi dimensioni
Piano Industriale
e Finanziario
Necessità di costruire
un business plan
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Piano di
concordato
Programma di
ristrutturazione
Procedura
Liquidatoria
Programma di
cessione di beni
aziendali
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
19
I principali destinatari dei piani di riequilibrio
Molteplici possono essere i destinatari del piano di risanamento:
Banche
■ Illustrazione della proposta di ristrutturazione e base documentale per i processi interni delle
Banche
Fornitori
■ Come base di negoziazione con i fornitori in casi di piani di rientro, accordi stragiudiziali,
pagamenti a saldo e stralcio ecc.
Sindacati
■ Come elemento di interazione con sindacati quando sono previsti complessi progetti che
coinvolgono la struttura del personale (es. riduzione organici, ricorso alla mobilità, ecc.)
Clienti
Tribunale
■ Il piano di risanamento può rappresentare uno strumento utile al fine di dimostrare l’esistenza
dei presupposti per una soluzione della crisi
■ Come base documentale da presentare in Tribunale in caso di ricorso a procedure
concorsuali, procedure fallimentari e contenziosi
Enti previdenziali tributari
■ Il processo di ristrutturazione implica spesso la necessità di ricercare accordi con enti
previdenziali/tributari al fine di dilazionare obbligazioni a cui altrimenti la società non sarebbe
in grado di far fronte
Sindaci e organi
amministrativi
■ In considerazione delle responsabilità che sindaci e amministratori hanno in contesti di crisi, il
piano industriale rappresenta lo strumento per la valutazione delle opportunità di risanamento
Management
Possibili Investitori
(es.Private Equity)
■ Il piano di risanamento come strumento di pianificazione strategica e operativa
■ La risoluzione della crisi passa spesso da operazioni di natura straordinaria volte a
riorganizzare la struttura del gruppo e in casi specifici la compagine azionaria. In questo
contesto un ruolo sempre più importante viene svolto dai private equity.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
20
Il piano di ristrutturazione: diverso o uguale ad un normale
piano?
■ Caratteristiche generali non diverse
■ Peculiarità:
– semplicità
– realistico
– coinvolgimento (new) management (preparazione e attuazione)
– punti di forza e di debolezza
– visione chiara sulla strada da percorrere e il fine
– action plan
– milestones misurabili
– strategie coerenti con la situazione di crisi
■ Non può essere un piano “su carta”
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
21
I principi cardine di predisposizione del piano industriale e
finanziario in situazioni di crisi
Area
Emergenza
Stabilizzazione
Focus
Difesa, fermare
l’emorragia
Ricerca di marginalità e Vantaggio competitivo
utile
sostenibile
Prodotti
Tagliare quelli che
perdono
Profitti, non quote di
mercato
Nuovi prodotti e rinnovi
della gamma
Costi
Ridurre e variabilizzare
(verificare possibilità di
o/s)
Contenimento e
controllo
Efficienza e
produttività
Produzione e
asset
Tagliare, liquidare,
disinvestire
Limitare gli investimenti Investimenti e crescita
Gestione
Finanziaria
Focus sul cash flow
Gestione dei rapporti
con fornitori e banche
Approccio
adeguato
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Da valutare in
funzione della
situazione
PER USO INTERNO
Sviluppo
Attrazione di capitali
Tendenzialmente
NON attuabile
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
22
Ciascuna iniziativa dovrebbe essere analizzata considerando
i suoi i livelli di rischio, l’impatto dell’attività e la sua durata
RISCHIO COMMERCIALE
Higher
commercial
risk
Interventi volti a incrementare la
redditività di medio termine e
garantire ritorno sull’investimento
(basso livello di investimento)
Interventi volti a bloccare
‘l’emorragia’ finanziaria
(No investimenti, probabili
dismissioni)
General
performance
improvement
Deal-related
Quick wins
Interventi volti a perseguire
crescita aziendale, incremento di
redditività nel medio-lungo
termine. Possono basarsi anche
su significativi investimenti
Stressed and
distressed
Lower
Lower
commercial
commercial
risk
risk
Shorter term
Longer term
Strategic
TEMPI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
23
L’approccio alla costruzione del piano industriale e finanziario
Fase 1: “Supporto alla predisposizione del Piano Industriale”
Comprensione delle
motivazioni che hanno
portato alla crisi
Analisi di mercato e
revisione delle opzioni
strategiche future
Identificazione degli
interventi di
ristrutturazione ‘operativa’
Sviluppo del piano
‘ante manovra’
Il piano industriale
a 3-5 anni
Analisi e
presentazione
dell’azienda
Fase 2: “Assistenza nel processo di Ristrutturazione Finanziaria”
Comprensione della
posizione debitoria in essere
Sviluppo della
manovra finanziaria
Le linee guida della
ristrutturazione
finanziaria
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Supporto alla Società e agli
advisor legali nella
negoziazione con le banche
Identificazione delle
condizioni contrattuali
e dei covenant
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
24
Capire il contesto in cui si opera è cruciale …...
…. soprattutto quando ci si aspetta cambiamenti rapidi ed epocali
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
25
Gli strumenti di analisi strategica .....
■ Five forces: fornitori,
clienti, prodotti sostitutivi,
potenziali entranti e
competizione
■ PESTLE: Political,
Economic, Social,
Technological, Legal,
Environmental
■ SWOT Analysis (punti di
forza, debolezza, minacce
e opportunità)
■ 4 box positioning
analysis
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
26
... e le analisi di mercato risultano cruciali per la predisposizione
di un credibile business plan
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
27
Il primo step di un piano di ristrutturazione si conclude con lo
sviluppo dettagliato del piano industriale che ha come elementi
cardine.....
.. lo sviluppo dettagliato dei ricavi....
... Il piano per gli interventi operativi....
... Gli impatti sulla struttura dei costi....
... Precise considerazione sull’evoluzione del
capitale circolante e investimenti
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
28
Il La posizione finanziaria netta e il cash flow ante-manovra come
elementi conclusivi del piano industriale
Obiettivo finale del piano industriale è identificare (e far capire al ceto bancario)
quale cassa sarà in grado ragionevolmente di produrre la Società nei prossimi
anni e quindi quanto denaro potrà essere messo a disposizione per il
ripagamento del debito
Cash
Flow
- Gruppo
Novellini
Cash
flow
ante manovra
€m
EBITDA
- Imposte
Cash flow lordo
Variazione CCN
Cash flow gestione corrente
2008
20.6
2009
14.9
2010
22.7
2011
25.4
2012
27.2
(0.1)
0.3
(0.9)
(1.0)
(1.0)
20.5
15.2
2.4
29.5
21.8
(2.7)
24.4
(8.1)
26.1
(5.6)
22.9
44.7
19.1
16.3
20.6
(31.4)
(24.7)
(14.1)
(8.1)
(8.1)
Cash flow operativo
(8.5)
20.0
Variazione Fondo TFR
(0.3)
Investimenti
5.0
8.2
12.5
(0.3)
1.0
1.1
0.8
Variazione altri fondi
0.3
0.1
(0.1)
(0.1)
(0.1)
Variazione immobilizzazioni finanziarie
(1.3)
(1.2)
(2.6)
-
-
(0.9)
(0.7)
(0.8)
2.6
8.5
Oneri e proventi straordinari
6.0
(0.8)
Cash Flow ante dismissioni a servizio del debito
(3.8)
17.7
Variazione capitale proprio e/o debito subordinato
(0.4)
5.0
-
-
(0.0)
Cessione delle immobilizioni materiali
7.5
-
0.7
-
-
Cash flow post dismissioni a servizio del debito
3.3
22.7
3.3
8.5
12.3
(6.1)
(6.1)
(6.1)
(2.8)
2.4
6.2
Oneri finanziari
Cash flow netto
(10.1)
(6.7)
(5.3)
17.4
12.3
PFN iniziale
(128.5)
(135.2)
(117.8)
(120.6)
(118.2)
PFN Finale
(135.2)
(117.8)
(120.6)
(118.2)
(112.0)
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
29
L’approccio alla costruzione del piano industriale e finanziario
Fase 1: “Supporto alla predisposizione del Piano Industriale”
Comprensione delle
motivazioni che hanno
portato alla crisi
Analisi di mercato e
revisione delle opzioni
strategiche future
Identificazione degli
interventi di
ristrutturazione ‘operativa’
Sviluppo del piano
‘ante manovra’
Il piano industriale
a 3-5 anni
Analisi e
presentazione
dell’azienda
Fase 2: “Assistenza nel processo di Ristrutturazione Finanziaria”
Comprensione della
posizione debitoria in essere
Sviluppo della
manovra finanziaria
Le linee guida della
ristrutturazione
finanziaria
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Supporto alla Società e agli
advisor legali nella
negoziazione con le banche
Identificazione delle
condizioni contrattuali
e dei covenant
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
30
L’analisi della struttura del debito
L’indebitamento verso il sistema bancario al 30 Giugno 2009
Riepilogo Indebitamento del Gruppo
€m
Gruppo Bancario
MPS
UNICREDIT
INTESA SANPAOLO
UBI
BANCO POPOLARE
BNP PARIBAS
BPM
BPER
GE CAPITAL
Totale Italia
Totale Estero
Totale Gruppo
Autoliquidante/SBF/Cassa
Accordato
Utilizzato
13.0
11.2
9.1
8.2
3.8
3.9
5.0
4.7
6.0
5.7
3.2
0.7
3.0
2.9
2.2
2.1
45.3
39.3
2.5
1.1
47.8
40.4
Estero Finanziario
Accordato
Utilizzato
15.0
15.0
5.0
5.0
20.0
20.0
20.0
20.0
Hot Money
Accordato
Utilizzato
19.0
19.0
3.0
3.0
2.0
2.0
1.0
1.0
1.0
1.0
26.0
26.0
26.0
26.0
Mutui
Ipotecari
0.2
0.2
2.7
3.0
Mutui
Chirografari
7.6
11.8
10.8
2.1
2.5
2.0
36.8
2.3
39.1
Totale Indebitamento
Accordato
Utilizzato
39.9
38.0
38.9
38.0
19.6
19.7
9.1
8.8
7.0
6.7
6.7
4.1
3.0
2.9
2.2
2.1
2.0
2.0
128.3
122.4
7.5
6.1
135.9
128.5
Uno dei fattori fondamentali per lo sviluppo di una manovra finanziaria non è
solo la rilevazione e comprensione delle struttura del debito (importi affidati e
utilizzati, forme tecniche, garanzie in essere, ecc) ma anche la scelta della data
di riferimento alla quale rilevare l’entità del debito
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
31
Le linee guida del Piano di Ristrutturazione
Sintesi delle linee guida (1/2)
■ L’ipotesi di manovra finanziaria si deve basare sull’indebitamento del gruppo ad
una precisa data di riferimento (attenzione alla gestione delle Società/Banche
estere)
■ In genere la ristrutturazione finanziaria prevede un piano di risanamento (ex art. 67
della Legge Fallimentare o art. 182-bis L.F.)
■ I più comuni interventi di ristrutturazione si basano sui seguenti cardini:
– consolidamento delle linee a breve termine (finanziarie e commerciali NON
rotative) con rientro su un orizzonte temporale di medio-lungo termine
– riscadenziamento del debito residuo già oggi a medio-lungo su un orizzonte
temporale superiore
– possibilità di applicare ai primi anni di piano periodi di pre-ammortamento sulle
quote capitale consolidate/riscadenziate
– revisione degli affidamenti relativamente al circolante commerciale (c/c, sbf,
anticipo fatture, ecc.) secondo una diverso valore e mix di forme tecniche
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
32
Le linee guida del Piano di Ristrutturazione
Sintesi delle linee guida (2/2)
– possibilità di richieder una concessione di nuova finanza secondo nuove forme
tecniche con possibilità di concessione di garanzie su un immobili aziendali
– revisione dei livelli di remunerazione dell’indebitamento oneroso a garanzia della
tenuta del Piano
– vendita di asset (beni strumentali, immobiliari, partecipazioni, società, ecc.) per la
riduzione del debito bancario
– possibilità di richiedere stralcio sul debito e/o convertire una parte del debito in
equity (molto difficile)
– è richiesto (quasi sempre) agli azionisti un’iniezione di nuovi capitali in Società
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
33
Le linee guida del Piano di Ristrutturazione
Il risultato della manovra
Periodo Inerziale
Cash Flow - Gruppo Novellini
€m
EBITDA
- Imposte
Cash flow lordo
Variazione Capitale Circolante Netto
Cash flow gestione corrente
Investimenti
Cash flow operativo
Variazione Fondo TFR
2010
22.7
(0.9)
21.8
(2.7)
2011
25.4
(1.0)
24.4
(8.1)
2012
27.2
(1.0)
26.1
(5.6)
20.6
2013
27.2
(1.1)
26.2
(0.7)
25.5
2014
27.6
(1.1)
26.5
(0.8)
25.7
2015
28.1
(1.2)
26.9
(0.8)
26.1
2016
28.5
(3.4)
25.1
(0.8)
24.3
2017
28.9
(3.7)
25.2
(0.8)
24.4
2018
29.3
(4.2)
25.1
(0.4)
19.1
16.3
24.7
(14.1)
(8.1)
(8.1)
(8.2)
(8.3)
(8.4)
(8.5)
(8.7)
(8.8)
5.0
8.2
12.5
17.3
17.4
17.7
15.7
15.7
15.9
1.0
1.1
0.8
1.4
2.0
1.6
2.1
1.7
2.2
Variazione altri fondi
(0.1)
(0.1)
(0.1)
(0.1)
(0.1)
(0.1)
(0.1)
(0.1)
(0.1)
Variazione immobilizzazioni finanziarie
(2.6)
Oneri e proventi straordinari
(0.7)
(0.8)
Cash Flow ante dismissioni a servizio del debito
2.6
8.5
12.3
-
0.0
0.0
Cessione delle immobilizioni materiali
0.7
-
-
-
-
-
-
-
-
Cash flow post dismissioni a servizio del debito
3.3
8.5
12.3
17.8
18.4
18.3
16.8
16.4
17.1
Oneri finanziari - Facility A1
(2.0)
(2.0)
(1.9)
(1.7)
(1.5)
(1.2)
(0.9)
(0.6)
(0.2)
Oneri finanziari - Facility B1
(1.6)
(1.6)
(1.5)
(1.4)
(1.2)
(0.9)
(0.7)
(0.5)
(0.2)
Oneri finanziari - Facility B2
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
Oneri finanziari - Facility C1
(0.0)
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
Oneri finanziari - Facility C2
(0.1)
(0.1)
(0.1)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
Oneri finanziari - Facility D
(0.8)
Oneri finanziari - Facility E
(0.2)
Oneri finanziari - Facility F
(0.0)
Oneri finanziari - Facility G
(0.0)
Variazione capitale proprio e/o debito subordinato
Quota capitale - Facility A1
-
Quota capitale - Facility B1
Quota capitale - Facility B2
(0.8)
17.8
(0.0)
(0.8)
18.4
(0.0)
(0.9)
18.3
(0.0)
(0.9)
16.8
(0.0)
(0.9)
16.4
0.0
Sviluppo
di dettaglio
(0.8)
(0.8)
(0.7)
(0.7)
(0.7)
(0.7)
(0.2)
(0.2)
(0.2)
(0.1)
(0.1)
(0.1)
dei
piano
di ripagamento
del
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0) debito
-
(0.9)
17.1
(0.0)
(0.8)
(0.7)
(0.2)
(0.0)
-
(2.8)
(5.8)
(6.1)
(6.6)
(7.0)
(7.4)
(8.0)
-
(1.8)
(2.3)
(4.6)
(4.9)
(5.3)
(5.6)
(5.9)
(6.4)
-
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(0.0)
(1.4)
Quota capitale - Facility C2
(0.6)
Facility E1
(0.8)
(2.3)
Quota capitale - Facility C1
Facility E2
-
(0.6)
3.7
-
(0.6)
-
-
-
-
-
-
-
(0.6)
(0.1)
-
-
(0.3)
(0.3)
(0.5)
-
-
1.0
(1.2)
(2.2)
(1.6)
Facility F
1.0
1.1
(0.4)
(0.4)
(0.4)
(0.4)
Facility G
0.3
(0.1)
(0.1)
(0.1)
Cash flow netto
1.6
1.1
1.7
0.7
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
(0.8)
(0.4)
(0.8)
(1.0)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0.8
0.9
0.6
0.6
0.5
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
34
Il processo di ristrutturazione del debito: la predisposizione della
Manovra Finanziaria
Gli effetti della crisi sui processi di ristrutturazione
Mentre la prima ondata di ristrutturazioni è stata caratterizzata soprattutto da
interventi di rimodulazione del debito nell’attesa di una successiva ripresa…
…la seconda ondata ha posto il problema di trovare soluzioni “strutturali” all’eccessivo
indebitamento del sistema aziendale, anche grazie alla disponibilità da parte degli
imprenditori ad aprire il capitale a soci terzi.
A fronte di importanti interventi di natura industriale (es. aggregazioni, M&A,
riorganizzazioni interne ecc.) gli Istituti si sono dimostrati disponibili a valutare
operazioni di esdebitazione tali da favorire soluzioni strutturali, mettendo in sicurezza
(finanziariamente e patrimonialmente) le aziende meritevoli.
Seppur ancora molto limitati, sono riapparsi gli investimenti da parte di operatori
specializzati, anch’essi con un’ottica non solo finanziaria ma soprattutto industriale.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
35
Il processo di ristrutturazione del debito: la predisposizione della
Manovra Finanziaria
I principali strumenti usati per l’esdebitazione: Stralcio
Le operazioni di stralcio hanno riguardato aziende “overlevereggiate” (buoni CE con
pesanti SP).
Viene tipicamente chiesto dall’investitore che entra in aumento di capitale sull’azienda
target (con parte dell’aumento di capitale destinato al rimborso anticipato parziale del
debito esistente).
La quantificazione dello stralcio viene effettuata in funzione del rendimento atteso
dall’investitore.
Strumento giuridico utilizzato, 182 bis per ottenere i benefici fiscali lato debitore e
creditore e la prededucibilità della nuova finanza.
Non è compatibile con la contemporanea richiesta di nuova finanza agli Istituti che
subiscono lo stralcio.
Può prevedere clausole di ristoro (“earn out”) a parziale reintegro del debito stralciato,
in caso di over-performance del piano.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
36
Il processo di ristrutturazione del debito: la predisposizione della
Manovra Finanziaria
I principali strumenti usati per l’esdebitazione: Strumenti Finanziari Partecipativi
Le operazioni di conversione con emissione di SFP hanno riguardato gran parte degli LBOs
portati a termine entro il 2007 (operazioni strutturate attraverso l'uso di Leveraged Loan,
strumenti di debito bancari tipicamente sindacati a un largo numero di creditori bancari e non). In
tali operazioni si sono registrate conversioni dal 50% fino al 90% del debito esistente.
La Società può emettere SFP forniti di diritti patrimoniali o anche di diritti amministrativi, escluso
il diritto di voto nell’assemblea generale degli azionisti, ai sensi dell’art.2346, 6° comma, cod civ.
Un apposito statuto ne disciplina di solito le modalità e condizioni di emissione, i diritti conferiti, le
sanzioni in caso di inadempimento delle prestazioni e, se ammessa, la legge di circolazione.
■ Diritti patrimoniali “partecipativi”: gli SFP non conferiscono la qualità di socio al
sottoscrittore. In particolare i diritti patrimoniali derivanti dalla titolarità degli SFP consistono
essenzialmente nel diritto alla partecipazione a parte del risultato economico dell’esercizio
(pur sempre condizionato alla maturazione di un utile distribuibile) . E’ possibile riservare ai
titolari dello SFP un trattamento privilegiato nella ripartizione degli utili rispetto agli azionisti
ordinari, oppure un trattamento deteriore.
■ Diritti amministrativi “partecipativi”: gli SFP possono essere forniti anche di diritti
amministrativi aventi “natura partecipativa” quali, ad esempio, il diritto di nomina di un
membro del consiglio di amministrazione o del collegio sindacale, il diritto di impugnazione
delle deliberazioni assembleari, ecc..
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
37
Il processo di ristrutturazione del debito
Negoziazione
Implementazione
■ Bank meetings
■ Discussione del Piano
Principali
attività
■ Asseverazione del Piano
■ Predisposizione della contrattualistica
■ Delibera banche – stipula dell’ accordo
■ Monitoraggio
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
38
La Ristrutturazione Finanziaria:
Alcune considerazioni (1/2)
Gli “interventi” richiesti al ceto bancario aprono spesso un processo di negoziazione (sia tra
Banche e Società che all’interno delle stesse Banche), che “assorbe” un non trascurabile lasso
temporale, processo volto al raggiungimento di un punto di equilibrio che “realizzi” e rappresenti
la declinazione del più volte ricordato concetto di equità sostanziale
I principali elementi oggetto di “dibattito”, solitamente, riguardano:
■ importi oggetto degli interventi
■ durate e modalità di rimborso (bullet, amortizing, con balloon finale, ecc... )
■ pricing ed eventuali tecniche di “ristoro”
■ acquisizione/rilascio di garanzie (ovviamente solo in caso di concessione di nuova finanza)
■ determinazione del “livello fisiologico” delle linee a supporto del circolante
■ particolari modalità tecniche/finalità di utilizzo
■ modalità di “ripartizione” degli interventi tra Banche
■ interventi dell’attuale proprietà (spesso assenti o molto marginali)
■ individuazione assets non strategici da cedere e destinazione dei relativi flussi
■ ordine di “priorità” dei rimborsi (waterfall dei pagamenti)
■ la nuova finanza (entità, razionale, forma tecnica, modalità di utliizzo, durata…).
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
39
La Ristrutturazione Finanziaria:
Alcune considerazioni (2/2)
Volendo “stilare” una classifica di gradimento degli interventi, i principali sono:
+
■ conferma, totale e/o parziale, delle linee “autoliquidanti”
■ consolidamento, totale e/o parziale, dell’indebitamento per cassa a breve termine
e/o dell’autoliquidante no moving
■ rescheduling dei mutui ipotecari e/o finanziamenti a medio lungo termine, anche con
revisione delle condizioni economiche
■ concessione di nuova finanza di natura commerciale
■ concessione di nuova finanza a medio-lungo termine (ipotecaria e/o chirografa)
■ conversione di crediti in azioni e/o equity like instruments, connotati da differenziati
diritti di natura amministrativa ed economica
■ stralcio di parte dei crediti vantati
-
■ Il ricorso ad interventi di "debt/equity swap”, sia per la “sottocapitalizzazione” che
caratterizza il sistema imprenditoriale italiano che per la “leva” che ha nel recente
passato contraddistinto le operazioni di “M&A” (peraltro a fronte di elevati valori
attribuiti ad assets immateriali), sta crescendo in modo preoccupante
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
40
Il processo di ristrutturazione del debito: la negoziazione
contrattuale
La “contrattualizzazione” della complessiva manovra deve trovare un punto di
equilibrio fra le seguenti due “opposte” esigenze:
■ quella dell’imprenditore, che aspira ad avere il più alto grado possibile di autonomia
e “flessibilità”, in modo da poter liberamente gestire il processo di turnaround
■ quella dei soggetti terzi sostenitori del complessivo processo di risanamento (in
primis le Banche), che vogliono (e devono) esercitare un controllo tanto
sull’andamento attuativo del Piano quanto sulle “nuove” iniziative che l’imprenditore
vorrebbe intraprendere.
Sullo “sfondo” di queste due esigenze contrapposte, si aprono spesso una serie di
proposte e controproposte su “specifiche” clausole contrattuali (che danno luogo ad
un numero “impensabile” di bozze contrattuali), che richiedono un non trascurabile
lasso temporale.
Oggetto di tali “negoziazioni”, tra l’altro, è il filing delle “macro-linee” della manovra,
già in precedenza concordate in sede di negoziazione del complessivo Piano
industriale-finanziario.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
41
Il processo di ristrutturazione del debito: la negoziazione
contrattuale
Le clausole che solitamente ingenerano maggior dibattito sono quelle relative:
■ agli obblighi di fare (individuazione di determinati “atti” da porre in essere entro
predeterminati tempi, come previsto da Piano)
■ agli obblighi di non fare (divieti di porre in essere operazioni straordinarie, di
ulteriore indebitamento, di porre in essere acquisizioni oltre determinate soglie,
“singole” e cumulative, e via dicendo)
■ agli obblighi di informativa e comunicazione (tra gli altri la definizione dell’intervallo
di tempo con cui la Società dovrà fornire una “reportistica” quali-quantitativa alle
Banche affidanti)
■ alla definizione dei covenants (industriali e finanziari)
■ alle ipotesi di risoluzione/recesso/decadenza e relative possibilità di “rimedio”
■ alle previsioni di eventuale “ristoro” dei sacrifici sopportati (previsioni di step-up,
earn-out, cash sweep e via dicendo).
■ ……………..
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
42
Definizione dei Covenant
I covenant sono generalmente suddivisi in tre categorie:
■ Covenant finanziari
– i valori che sono usati come riferimento per valutare le performance finanziarie
della Società
■ Covenant informativi
– prevedono precise disposizioni circa le informazioni e la documentazione che la
Società deve fornire durante l’esercizio
■ Covenant generali
– impostati a fornire indicazioni circa l’attuazione (o mancata attuazione) di
precise attività, progetti, iniziative
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
43
Tipici covenant finanziari
Common tests
Others include (not exhaustive)
■ PFN/EBITDA (Leverage ratio)
■ Absolute profitability or absolute NCF
from operations
■ PFN/EQUITY
■ Interest cover
■ Cash cover/debt service
■ Capital expenditure
■ Tangible net worth (tangible fixed
assets less liabilities)
■ Loan to value (value expressed as
gross assets)
■ Reserve fail – common in project
finance
■ Absolute asset value – e.g. land
bank for a property developer
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
44
Perchè i covenant sono importanti?
Cosa succede in caso di rottura dei covenant?
■ Il debito diventa rimborsabile
da parte del ceto bancario
■ I finaziatori possono anche
considerare diverse opzioni:
Rottura dei covenant
fnanziari
– non fare nulla
OR
=
Default
Rottura di covenant
non finanziari
– definire una nuova data per
la verifica dei covenant
– reimpostare i covenant
– rivedere gli accordi e le
condizioni creditizie
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
45
Il processo di ristrutturazione del debito: la negoziazione
contrattuale
La negoziazione “contrattuale”, spesso, si protrae per un non trascurabile lasso
di tempo, aspetto che a volte rischia di compromettere gli sforzi fino ad allora profusi,
considerato anche che si colloca “nell’ultima fase” del complessivo processo di
risanamento (ovvero, nella prassi, già dopo alcuni mesi dall’avvio delle negoziazioni),
allorquando la Società, con tutta probabilità, è nella massima situazione di tensione
finanziaria e non può ancora beneficiare degli interventi previsti a Piano.
Le Banche, inoltre, tendono a verificare/controllare la complessiva
contrattualistica al proprio interno, ricorrendo alle loro precipue funzioni tecniche
nonostante l’assistenza già loro prestata dal proprio advisor legale esterno.
Quest’ultimo, viene spesso chiamato a fornire il proprio contributo non soltanto in
questa fase ma lungo tutto il complessivo processo di risanamento: gli aspetti legali
ricorrono e si presentano pressoché in ogni fase del turnaround.
Le modifiche alla documentazione contrattuale vengono apportate fino
all’ultimo, con la “bozza definitiva” che, in molte occasioni, viene “stesa” il giorno
stesso del closing dopo aver “limato” le ultime clausole.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
46
Il processo di ristrutturazione del debito: il monitoraggio
dell’attuazione del Piano
L’esigenza di avere un periodico “monitoraggio” sull’andamento attuativo del
Piano è, per quanto ovvio, sentita anche dai creditori firmatari dell’accordo (che
hanno sopportato “sacrifici”), stante peraltro anche l’asimmetria informativa che li
caratterizza rispetto all’imprenditore.
Premesso che è nell’interesse stesso dell’imprenditore effettuare un “corretto”,
costante e tempestivo monitoring sull’attuazione del Piano, senza paura di palesare
sul nascere ai creditori gli scostamenti che dovesse rilevare (in modo da porre
tempestivamente rimedio agli stessi, ove sussistesse ancora la possibilità per
l’impresa di tornare a creare valore), si avverte, stante anche la ricordata
asimmetria informativa, la necessità di individuare un soggetto super partes
che effettui tale controllo.
Si potrebbe prevedere, secondo alcune banche, la costituzione di un “comitato
tecnico”, composto da due o più professionisti di fiducia dell’impresa e dei creditori
della stessa, che periodicamente verifichi l’attuazione del Piano e il conseguimento
degli obiettivi, fermo, ovviamente, il costante “monitoring” interno da parte
dell’imprenditore.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
47
Il processo di ristrutturazione del debito: il monitoraggio
dell’attuazione del Piano
Scostamenti e meccanismi di aggiustamento
Nel caso in cui l’attività di monitoring evidenzi degli scostamenti significativi rispetto
alle previsioni di Piano (ovvero non realizzabilità di alcune previsioni e/o realizzabilità
delle stesse ma con tempi e/o importi sostanzialmente diversi) ovvero non rispetto dei
covenants, si possono presentare due possibili alternative:
■ attivazione dei meccanismi automatici di aggiustamento e/o dei percorsi
alternativi già previsti dal Piano stesso
■ redazione di un nuovo Piano, che dovrà nuovamente essere sottoposto al
“vaglio” dell’esperto.
Appare fondamentale favorire un cambiamento “culturale” che porti a superare il
preconcetto che “spinge” l’imprenditore ad inquadrare il rapporto impresa-Banche
come un rapporto tra “controllato e controllore”, favorendo al contrario la circolazione
di un’informazione completa, veritiera e corretta, in ossequio a principi di trasparenza,
correttezza nei rapporti e cooperazione, fondamentali e basilari per il successo di un
processo di risanamento quanto quello di equità sostanziale.
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
48
Le modifiche introdotte alla normativa sulla crisi d’impresa con il
recente Decreto Sviluppo: il panorama Europeo
Regno Unito
Germania
Con l’emanazione dell’”Enterprise Act”
del 2002 si sancisce la volontà di
promuovere la cultura del salvataggio
dell’impresa in crisi
Marzo 2012: Introduzione della nuova
riforma alla legge fallimentare (“ESUG”)
Gennaio 2012: introduzione degli
“accordi di rifinanziamento”
■ Introduzione iniziale di un comitato dei
creditori
■ Proposta parte del “debitore in difficoltà”
di un accordo ai creditori
■ Schemes of Arrangements
■ Nomina dell’Amministratore della
procedura da parte del comitato creditori
■ Valutazione della “fattibilità” dell’accordo
da parte di un esperto indipendente
■ Protezione del debitore per la
predisposizione Piano di ristrutturazione
■ Approvazione dell’accordo con i 2/3 dei
creditori (a valore)
■ Company Voluntary Arrangements (CVA)
■ Possibilità di pre-packs
■ Administration
Stati Uniti
Normativa regolata dal Bankrupcy Code
contenuto nella Sezione 11 dello US
Code
■ Chapter 7, liquidazione dei beni del
debitore
Francia
Spagna
Italia
Marzo 2011: introduzione della nuova
“procedure de sauvegarde”:
Settembe 2012: modifiche alla L.F.
contenute nel nuovo Decreto Sviluppo
■ avvio della procedura da parte del
“debitore in difficoltà”
■ Pre-concordato (Art 161, comma 6 L.F.)
■ Maggiore facilità accesso alla procedura
■ Chapter 11, riorganizzazione della
situazione finanziaria del debitore
■ nomina dell’Amministratore della
procedura da parte del debitore
■ Chapter 13, riassetto del debito da parte
di un solo debitore
■ Management resta in carica
■ Protezione della finanza interinale (Art
182 quinquies L.F.)
■ Attestazione e responsabilità attestatore
■ Nuovo “concordato in continuità” (Art 186
bis L.F.)
L’introduzione delle recenti modifiche in tema di Legge Fallimentare si ispira ai regimi avanzati di UK
e US ed è finalizzata a favorire la risoluzione della ‘crisi d’impresa’ attraverso processi di
ristrutturazione e non di insolvency
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
49
Le modifiche introdotte alla normativa sulla crisi d’impresa con il
recente Decreto Sviluppo: il panorama Europeo
Spagna
Francia
■ Nuova procedura simile al Chapter 11
■ Protezione del debitore da azioni esecutive e
cautelari (automatic stay)
■ Possibilità di far aderire i creditori dissenzienti con
i 2/3 del valore a favore (“Cram down”)
■ Protezione della nuova finanza interinale
■ il Management resta in carica durante il processo
> Forte incentivazione del debitore ad accedere
a processi di composizione della crisi
■ Parziale protezione del debitore per 3 mesi per
negoziare l’accordo
■ Cram down sui ceditori dissenzienti con il 75% a
favore
■ Moratoria ai pagamenti fino a 3 anni
■ Assegnazione di privilegi alla nuova finanza
interinale
> Incentivazione del debitore ad accedere a
processi di composizione della crisi
Regno Unito
■ Nomina dell’amministratore della procedura da
parte dei creditori
■ Possibilità non limitabile di enforcement delle
proprie garanzie per i creditori “secured”
■ Spesso utilizzata per la risoluzione di complessi
cross-border restructuring per la trasparenza e
velocità di implementazione
> Regime consolidato che consente ai creditori un
forte controllo del processo
Creditor friendly
Debtor friendly
Italia
Germania
■ Protezione del debitore da azioni esecutive e cautelari da 60 a 120gg (art 161, 6°
comma ) e inefficacia ipoteche giudiziali iscritte nei 90 gg precedenti al ricorso
■ Protezione della nuova finanza interinale (Art 182 quinquies L.F.)
■ Management in carica durante il processo
■ Possibilità di cram down dei creditori dissenzienti con l’accordo della maggioranza
per valore (Art 186 bis)
> Forte incentivazione del debitore ad accedere a processi di composizione della
crisi
■ Introduzione modifiche alla L.F. ispirate al regime normativo UK
■ Introduzione all’inizio del processo di un Comitato dei Creditori con
facoltà di influenzare la nomina dell’amministratore della procedura
■ Possibilità di debt-to-equity swap anche senza il consenso degli
azionisti
■ Protezione del debitore per 3 mesi per il piano di ristrutturazione
> Spinta verso processi di ristrutturazione “out-of-court” con forte
coinvolgimento dei creditori
Nonostante l’obiettivo comune, il panorama europeo rimane caratterizzato da profonde diversità tra
i diversi regimi, con forti difficoltà per i processi di ristrutturazione cross border
© 2013 KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG
International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
PER USO INTERNO
Il processo di ristrutturazione del debito: principali
criticità e recenti novità normative
(Corsi residenziali per Partner e Manager)
50