Andamento della congiuntura economica in Germania

Andamento della congiuntura economica in Germania
Risultati economici del I trimestre 2014
Secondo i dati pubblicati dal Destatis, Istituto statistico tedesco, il PIL della Germania è cresciuto
nel primo trimestre del 2014 dello 0,8% rispetto all' ultimo trimestre del 2013.
Fattori decisivi per tale andamento congiunturale positivo sono stati sia l'aumento durante il primo
trimestre del 2014 dei consumi da parte dei consumatori privati (+0,7% rispetto all' ultimo trimestre
del 2013) così come degli investimenti pubblici ( + 0,4% rispetto all' ultimo trimestre del 2013) sia
le temperature invernali miti.
Gli investimenti in attrezzature (macchine, apparecchiature e mezzi di trasporto) sono cresciuti del
3,3% mentre gli investimenti nel settore edile sono aumentati del 3,6% rispetto all' ultimo trimestre
del 2013.
La produttività del lavoro calcolata sul PIL per lavoratore è leggermente diminuita durante il primo
trimestre del 2014 dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, mentre la produttività per ogni ora di
lavoro è diminuita dello 0,6%. Deve tuttavia essere fatto presente che la produttività del lavoro può
aumentare o diminuire a seconda degli anni in relazione al numero delle ore effettivamente
lavorate, un dato che cambia anche e soprattutto in base al numero delle festività di cui ogni
lavoratore usufruisce durante l’anno.
Il reddito nazionale al termine del primo trimestre 2014 (calcolato sommando i redditi da lavoro
dipendente, i redditi da impresa e da patrimonio) è aumentato del 4,3% rispetto al primo trimestre
dell´anno precedente. Il reddito da lavoro dipendente è cresciuto del 3,5% ed anche i redditi da
impresa e da patrimonio hanno registrato un surplus del 5,8%. Il reddito disponibile dei nuclei
familiari è aumentato del 2,5% mentre la quota di risparmio dei bilanci familiari è rimasta invariata
rispetto al primo trimestre 2013 con un valore del 13,1%.
Tasso occupazionale e livello di disoccupazione
Le riforme del mercato del lavoro avviate nel 2003 e 2004 non hanno solo portato ad una maggiore
competitività, ma hanno anche contribuito al raggiungimento dell’obiettivo di correggere i
precedenti errori nello sviluppo del mercato del lavoro.
Dal 2005 e fino al 2009 è diminuito il numero dei disoccupati da 4,9 a 3,4 milioni, mentre il numero
dei lavoratori è aumentato dai 38,7 (2005) ai quasi 40,2 milioni (2009). In particolare, si è rivelato
molto solido il mercato tedesco del lavoro. Sicuramente il cd. “Kurzarbeit” ha dato un contributo
molto importante al mantenimento dei posti di lavoro, ma anche la veloce ripresa ha evitato una
diminuzione dei posti di lavoro.
Il mercato del lavoro ha assorbito nel 2013 41,8 milioni di addetti con un aumento del tasso
occupazionale dello 0,6%. Il numero dei disoccupati nel 2013 è salito a circa 2,95 milioni con un
incremento del tasso di disoccupazione del 6,9%.
Durante il primo trimestre del 2014 il numero di lavoratori complessivo in Germania è leggermente
sceso a 41,7 Milioni.
Ordini industriali
Gli ordini industriali hanno mostrato un calo dell' 1,9% durante il primo trimestre 2014 rispetto all'
ultimo trimestre del 2013. Gli appalti interni al mercato tedesco hanno subito una diminuzione dello
0,6% mentre gli ordini dall' estero sono diminuiti del 4,6%. Nell' Euro Zona in particolare si è
registrato un calo del 9,4%.
Tasso d’inflazione
Per l’intero anno 2013 l’aumento dei prezzi al consumo è stato dell’1,5%. Sono stati in primo luogo
i prodotti energetici ed i generi alimentari quelli che hanno registrato un sensibile aumento in
termini di prezzi. Le spese per generi alimentari e bevande (+3,9%) e per energia elettrica
(+11,9%) sono aumentate particolarmente. Sono invece aumentati sotto la media i prezzi per
abbigliamento e calzature (1,1%) e per l’affitto casa. Sono calati i prezzi per carburante (-3,3%),
diesel (-4,1%) e olio per riscaldamento (-6%). Durante il primo trimestre del 2014 il tasso d´
inflazione medio é aumentato dell´1,2% rispetto al primo trimestre del 2013. Con un rialzo durante
il mese di gennaio all´1,3% e un ribasso durante il mese di marzo all´1% rispetto allo stesso
periodo dell´anno precedente.
Commercio Estero
Importazioni
Nel primo trimestre del 2014 le importazioni della Germania hanno mostrato un aumento del 4,4%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un volume di acquisti tedeschi dall’estero
pari a 231 miliardi di Euro.
Dal punto di vista della composizione merceologica delle importazioni, il rialzo è stato determinato
in particolare dall' aumento delle importazioni di prodotti del settore aeronautica (+35%), dell'
industria automobilistica (+7,5%), dell' industria farmaceutica (+15,4%) e dell' industria chimica
organica (8,9%). Vi sono pochi settori con un trend negativo, tra i quali rientrano i prodotti derivati
dal rame (-15,8%),i giocattoli (-11%), i combustibili minerali e gli oli minerali (-0,7%).
Durante il primo trimestre del 2014 i Paesi Bassi si sono confermati nuovamente il primo Paese
fornitore della Germania con un volume di 20 miliardi di Euro (+6,5% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente) ma occorre considerare il fenomeno del porto di Rotterdam nel quale
transita un volume notevole di prodotti provenienti da paesi extra-comunitari. Al secondo posto si
riconferma la Cina per un totale di 18,7 miliardi di Euro (+0,6% ) e al terzo posto la Francia, che
con 18 miliardi di Euro ha registrato una crescita del 12,3% delle proprie esportazioni verso la
Germania relativamente al primo trimestre 2013.
Nel periodo preso in considerazione le importazioni dall’Italia sul mercato tedesco sono aumentate
del 4,6% raggiungendo la cifra di 12,2 miliardi di Euro. L'Italia occupa il quinto posto tra i primi 20
paesi fornitori della Germania dopo gli Stati Uniti.
La quota occupata dall´Italia relativamente al mercato tedesco ha raggiunto durante il primo
trimestre del 2014 il 5,27% rispetto al 5,26% del primo trimestre 2013 e del 5,3% dello stesso
periodo del 2012.
In una prospettiva Europea, va sottolineato che il Regno Unito é l´unico Paese che nel primo
trimestre 2014 ha subito un decremento del proprio export verso la Germania del 3,4%. Gli altri
partner europei e in particolare Polonia, Repubblica ceca, Ungheria e Svizzera hanno avuto
durante il primo trimestre del 2014 incrementi anche cospicui delle proprie esportazioni.
Esportazioni
Dal 2003 (anno in cui è stato registrato il sorpasso sugli Stati Uniti) fino al 2008 la Germania è stato
il primo esportatore mondiale di merci (gli Usa sono in testa per i servizi) e la componente estera
della domanda ha rappresentato il più forte e costante fattore di sostegno alla crescita economica
tedesca, con rilevanti saldi positivi della bilancia commerciale, che non sono stati intaccati neppure
dal forte apprezzamento dell’Euro sul dollaro. Nel 2008 il tasso di crescita delle esportazioni
tedesche si è ridotto al 2,7%. Il 2009 è stato l’anno peggiore nella storia tedesca per quanto
riguarda la riduzione delle esportazioni, facendo rilevare un calo significativo pari a -17,9%.
Nel 2009 la Germania ha perso il primato come maggiore Paese esportatore a vantaggio della
Cina e ciò è dovuto soprattutto al fatto che il fabbisogno di beni d’investimento - nei quali è
specializzata la Germania - è calato di più rispetto alla vendita di beni di consumo prodotti dalle
imprese cinesi. Nel 2010 e nel 2011 le esportazioni hanno comunque ripreso vigore.
Complessivamente nel 2013 la Germania registra un calo delle esportazioni 0,2%. Sul versante dei
paesi acquirenti l’Italia è al settimo posto con 52.6 miliardi di Euro nel 2013 (-3,9% rispetto al
2012). La sua quota risulta essere pari al 4,8%. Nelle prime due posizioni del ranking dei paesi
acquirenti figurano la Francia e gli Stati Uniti, rispettivamente con 99,1 e 88,2 miliardi di Euro.
Seguono poi il Regno Unito con 71,2 miliardi di Euro ed i Paesi Bassi con 68,3 miliardi di Euro.
Durante il primo trimestre 2014 il volume delle esportazioni tedesche é cresciuto del 3,1%. Francia,
Stati Uniti e Inghilterra occupano i primi tre posti nella classifica dei paesi acquirenti con
rispettivamente 25,7 miliardi di euro, 22,7 miliardi di euro e 19 miliardi di euro. L´Italia é rimasta
costante al settimo posto con 13,8 miliardi di euro (+1,2% rispetto allo stesso periodo del 2013) ed
una quota del 5%.
Bilancia commerciale
Il carattere fortemente export oriented dell’economia tedesca, per la quale la componente estera
risulta sempre essere il fattore di traino della congiuntura, si riflette nei saldi di bilancia
commerciale. Il saldo dell’interscambio tedesco con il resto del mondo presenta un avanzo molto
consistente e fino ad oggi in costante aumento, grazie al fatto che il tasso di crescita delle
esportazioni supera quasi sempre quello delle importazioni. Lo stesso fenomeno si verifica
nell’interscambio con l’Italia. Nel 2009 il surplus delle esportazioni tedesche si è ridotto del 35%, in
quanto sono diminuite sia le importazioni dall’Italia (-15,2% ) sia le esportazioni tedesche verso
l’Italia (-17,6%) . Nel 2011 e soprattutto nei primi nove mesi i saldi hanno visto un miglioramento
della posizione italiana. Nel 2013 sono diminuite più le esportazioni verso l’Italia che le importazioni
tedesche dall’Italia. Mentre gli scambi commerciali dall’estero in generale segnano un’altra
tendenza: sono calate maggiormente le importazioni rispetto alle esportazioni tedesche.
Al termine del primo trimestre 2014 si registrano entrate di 47,7 miliardi di euro calcolate sulla base
della bilancia commerciale. La bilancia dei pagamenti correnti registra un surplus di circa 48,5
miliardi di euro dovuto al saldo positivo della bilancia dei servizi (4,6 miliardi di Euro) e al saldo
negativo delle prestazioni senza corrispettivo (-15,7 miliardi di Euro).
Previsioni sulla congiuntura economica del 2014
In occasione delle recenti indagini sulla congiuntura economica, svolte dall’Istituto di ricerca
economica IFO di Monaco, molte aziende si sono dichiarate più ottimiste che in passato riguardo
alle prospettive future di affari. A gennaio 2014 l’indice di fiducia a registrando il valore maggiore
dalla primavera 2011. Tuttavia l´IFO ha comunicato a maggio un lieve calo dell´indice di fiducia (0,8 punti) rispetto ai primi mesi del 2014 che sembra però circoscritto e non destinato a scendere
ulteriormente.
L’industria manifatturiera si è dichiarata più ottimista per il futuro ed anche soddisfatta in relazione
alla situazione attuale. Sono cresciute inoltre le aspettative per l’export. Anche l’indice per il
commercio è salito sia per il commercio all’ingrosso sia per quello al dettaglio. Dopo sette
arretramenti, l’industria edile è più ottimista per quanto riguarda le aspettative, anche se la
situazione attuale non è considerata soddisfacente.
L’indice IFO si basa su un’inchiesta svolta tra circa 7.000 imprenditori e sul giudizio che gli
imprenditori danno sulla loro situazione attuale e sulle loro aspettative commerciali nei prossimi sei
mesi.
Per il PIL ci si attende un aumento dell’1,9% nel 2014. Le esportazioni dovrebbero aumentare solo
leggermente dello 0,6% e le importazioni dello 0,3%.
Diversamente dal passato, la crescita di quest’anno dovrebbe dipendere non più in prima linea dal
commercio estero bensì principalmente dal commercio interno. Come affermato da Peter Hohlfeld
dell’Istitut für Makroökonomie und Konjunkturforschung ( IMK) di Düsseldorf, il consumo privato
contribuirà per tre quarti alla crescita economica, anche a seguito dell’aumento delle retribuzioni
lorde dei lavoratori.
Sono inoltre attesi per l’anno in corso una stabilità del mercato del lavoro e un aumento moderato
dei salari.
Industria tedesca: previsioni positive per il 2014
Dopo lo sviluppo involutivo del settore industriale tedesco registrato negli ultimi due anni, l`ultimo
trimestre del 2013 ha segnalato una graduale ripresa della congiuntura economica che, secondo
le stime dell`IKB (Banca dell`Industria tedesca) e del Statistisches Bundesamt (Ente Nazionale di
Statistica) porterà con sè un aumento della produzione in tutte le branche industriali nel prossimo
biennio 2014-2015.
L´IKB ha comunicato che il PIL della Germania dovrebbe aumentare del 2% nel 2014 e di oltre il
2% nel 2015. Tali segnali favorevoli sono dedotti non solo dagli indicatori numerici relativi
all`andamento dell`economia tedesca del primo trimestre 2014 ma anche dalla progressiva ripresa
economica dell`Euro-Zona e degli Stati Uniti.
La crescita prospettata per il prossimo biennio interesserà soprattutto quei rami del settore
industriale tedesco che sono particolarmente sensibili agli andamenti della congiuntura economica
generale.
Molti settori dell`industria tedesca hanno visto durante il quarto trimestre del 2013 un aumento
notevole della produzione che si è protratto anche nel 2014. L`industria chimica e l`industria della
gomma e plastica hanno evidenziato una crescita positiva durante il 2013 dell`1,8%. L´industria
automobilistica ha registrato un incremento positivo del 2,1%.
Se da un lato è atteso un notevole miglioramento nel 2014 per l`industria metallurgica, meccanica
ed elettrotecnica, rimane incerto l`andamento della produzione nell`ambito dell`industria tessile,
cartaria e mobiliare.