E mensile di informazione politica e sindacale dell’Unione italiana lavori agroalimentari www.uila.eu mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3 Spending review, Renzi acceleri ditoriale di Stefano Mantegazza Il paese non scivola più sul piano inclinato della crisi ma l’Italia è in piena deflazione La ricetta Uil: senza tagli coraggiosi l’Italia non riparte L a caduta della produzione industriale a maggio (1,8% su base annua) dà un colpo, probabilmente mortale, alla speranza che a fine 2014 il Pil cresca almeno dello 0,8%, secondo le previsioni del Documento di economia e finanza (Def). Se andrà bene, il Prodotto interno lordo è destinato a crescere della metà, con conseguenze inevitabili sui conti pubblici, a cominciare dal rapporto deficit/Pil che tornerà vicino al 3%. Inevitabile anche l’abbandono di ogni speranza espansiva di bilancio. Certo, a fronte di questo dato c’è anche qualche piccolo segnale positivo. I consumi degli italiani tornano a crescere per la prima volta da un paio di anni, sia pure dello “zero virgola”. I tassi sui titoli del debito pubblico sono bassi come mai succedeva da anni; cosa che, forse, consentirà nel 2014 di risparmiare qualche miliardo sulla spesa prevista per gli interessi. Cresce sia pure di poco l’occupazione, anche se l’Istat segnala che #italiasicura… gli indigenti sono ormai oltre 6 milioni, un quarto in più rispetto al 2012. I numeri ci raccontano, quindi un paese stremato dalla recessione che ha smesso di scivolare lungo il piano inclinato della crisi ma che ancora non riesce a risalirlo. Siamo in piena deflazione e i tentativi del governo Renzi che si muovono nella direzione giusta, sono finora troppo deboli e troppo superficiali. È tempo di voltare pagina. Le elezioni si sono concluse. Il confronto europeo sta dimostrando che ribaltare la politica economica non sarà possibile. Tra l’altro la richiesta italiana di rendere più flessibile l’utilizzo di risorse per investimenti andrebbe meglio ponderata. Siamo infatti il paese che utilizza peggio le risorse stanziate tramite i fondi strutturali europei. Sarebbe tutta da dimostrare pertanto la nostra capacità di spendere meglio delle risorse aggiuntive. La realtà vera che questo governo stenta ad accettare, come tutti gli esecutivi precedenti, è che il rilancio del paese si Governo ok, ora serve #forestazioneproduttiva Il governo ha presentato #italiasicura, una “struttura di missione” contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, con interventi previsti per 4 miliardi € in tutte le regioni, dando così inizio, ha dichiarato il sottosegretario Graziano Del Rio “alla più importante opera pubblica di cui il paese ha urgente bisogno”, perché “concentrarsi sul territorio vuol dire prendersi cura del bene più prezioso che abbiamo”. Bene! È esattamente ciò che la Uila chiede nelle sue tesi congressuali, pubblicate a marzo scorso; ci auguriamo, quindi, di poter vedere al più presto dei risultati tangibili di tali interventi. Vorremmo però suggerire al governo che tra le risorse naturali più importanti del paese c’è il patrimonio forestale: 11 milioni di ettari, il 36% della superficie nazionale con un potenziale produttivo annuo di 24 mln tonnellate, di cui utilizziamo solo il 15%, mentre importiamo il 65% del nostro fabbisogno di legname per uso industriale ed energetico. La politica finora perseguita dall’Italia, fatta di dispersione di interventi, assistenzialismo e sprechi è figlia di una concezione che considera il patrimonio boschivo come una semplice riserva ambientale da proteggere e non come una risorsa economica da utilizzare secondo i principi di una “gestione sostenibile” e della multifunzionalità. La Uila chiede un cambiamento radicale e l’avvio di nuova politica per una “forestazione produttiva” che, nel valorizzare la funzione protettiva dei boschi, utilizzi le risorse pubbliche anche per incentivare lo sviluppo di filiere corte, capaci di creare valore, reddito e occupazione. Rispondendo, così, alle esigenze del paese e agli interessi di un settore che può fornire materia prima alle industrie del legno, biomasse per la produzione di energia pulita a basso costo, utilizzando anche il patrimonio forestale, quale fonte di crediti di carbonio ai sensi del protocollo di Kyoto. A quando, quindi, #forestazioneproduttiva? deve giocare e vincere in Italia, concentrandosi sulle sole riforme che servono a questo scopo. Ci preoccupa infatti che, tutto preso dalle grandi riforme del Senato, della legge elettorale, del titolo V della Costituzione, della giustizia, il governo perda di vista quelle che davvero servono al paese. Non serve l’ennesima riforma del lavoro contrabbandata come quella che farà finalmente ripartire il paese. L’ultimo che ha raccontato questa “panzana” fu il ministro Enrico Giovannini (governo Letta). Ve le ricordate le 100.000 assunzioni promesse? Siamo a meno di un quinto ma intanto i diritti e le tutele sono stati ulteriormente ridotti. Ci fa piacere leggere che con il piano anti-burocrazia, entro mille giorni tutti i certificati arriveranno a casa dei cittadini in 48 ore ma al paese in questo momento serve altro. Serve sapere come i tagli di spesa per 4,5 miliardi di euro quest’anno, i 17 nel 2015 e i 32 nel 2016, previsti nel Def si realizzeranno effettivamente. Serve sapere come si superano i ritardi nelle privatizzazioni e nelle dismissioni immobiliari. Perché sappiamo bene e per esperienza che, senza vere riduzioni della spesa, le tasse non diminuiranno, il bonus di 80 euro non diventerà strutturale e non sarà esteso a pensionati e incapienti, mancheranno le risorse per finanziare l’ulteriore taglio dell’Irap per le imprese. È il paese rimarrà fermo al palo. Queste sono le riforme che più servono al paese, queste sono le riforme che l’Europa attende per cambiare alcuni suoi ingenerosi giudizi sull’Italia. Il governo Renzi deve premere sull’acceleratore del risanamento dei conti pubblici se davvero vuole, come ha annunciato, utilizzare il semestre italiano di presidenza dell’Ue per rendere più flessibili le regole di bilancio, per aprire una breccia nelle politiche del rigore, per investire nello sviluppo, anziché rassegnarsi al declino. La Uil da tempo ha indicato i tagli di spesa possibili e necessari; Renzi fa- rebbe bene a prenderli in considerazione. Perché, tanto per fare un esempio, la sola centralizzazione degli acquisti della Pubblica Amministrazione e lo sfoltimento delle troppe migliaia di soggetti pubblici autorizzati a spendere come e quanto meglio credono, pur annunciata dal governo ma ancora tutta da mettere in pratica, farebbe risparmiare fino a 30 miliardi l’anno. Perché non ne possiamo più di leggere che ci sono un numero imprecisato di partecipate pubbliche (più di 10.000 secondo le ultime stime) dove in molti casi ci sono più manager che dipendenti (addirittura 1.213 sono quelle con degli amministratori ma senza alcun dipendente) che continuano a divorare denaro pubblico senza alcun costrutto. O questo governo comprende che è arrivato il momento di sporcarsi le mani, tagliando e chiudendo tutto quello che c’è da tagliare o da chiudere o l’Italia perderà l’ennesima opportunità di ripartire. Industria alimentare, Già rinnovati sei accordi integrativi di gruppo 2014-16 C crescono salari e tutele di Pietro Pellegrini on la firma, ieri all’alba, dell’accordo Coca-Cola, sono sei gli integrativi di 2° livello 2014-2016 già sottoscritti con i grandi gruppi dell’industria alimentare; una stagione negoziale che interessa circa 30.000 lavoratori, iniziata con i rinnovi Logista (aprile), Mondelez (giugno), Campari, Granarolo, Manifatture sigaro toscano-Mst (luglio); trattative ancora aperte con Heineken, Bolton, Barilla, Nestlè, Ferrero e Bat. Inviata, nei giorni scorsi, anche la piattaforma Mignini&Petrini, mentre per Colussi il negoziato riprenderà in autunno. Gli incrementi salariali concordati variano tra l’11% di Campari e il 20% di Mst (vedi tabella), mentre numerose e importanti sono le innovazioni normative. In generale si riscontra una grande attenzione sui temi della conciliazione dei tempi di vita e lavoro e del welfare. Campari, prima azienda a farlo, riconosce la possibilità di usufruire dei congedi parentali “a ore”, rendendo esecutivo un diritto già previsto dalla legge. Sempre in Campari, ma anche in Coca-Cola, concordata l’iscrizione al fondo integrativo Fasa per tutti i lavoratori, a partire dal 1 gennaio 2015. Mondelez introduce la possibilità di anticipo del Tfr per grave infermità dei familiari o per estinzione mutuo/acquisto prima casa. L’accordo Mst prevede un “bonus” di 500 euro per le lavoratrici che si assentano per maternità. In Campari e Granarolo vengono incrementati a tre i giorni di permesso in caso di grave patologia del figlio. Logista riconosce un giorno di permesso retribuito al padre in occasione della nascita/adozione di un figlio e flessibilità in entrata per i genitori che devono inserire i figli al nido. Gli accordi sottoscritti, in generale, rafforzano le relazioni sindacali, sottolineando il ruolo centrale dei coordinamenti delle Rsu e incrementando la loro funzione, insieme a quella delle Rls, in particolare riguardo alla sicurezza sul lavoro. Grande attenzione alla formazione, anche su temi sindacali. Complessivamente, quindi, un risultato positivo considerando la difficile congiuntura economica in cui versa l’economia del paese. mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3 2 La Uila verso il V congresso Nei ter r ito r i u na g r and e pa r tecip a z io n e e u n a fo r te r ich ies ta d i ca m b iam en to O Eletti i 569 delegati in rappresentanza di 226.000 iscritti vunque forte attenzione e partecipazione a un dibattito congressuale dal quale sono emerse una grande voglia di rinnovamento e l’attesa di un vero cambiamento della politica, ma anche del sindacato, in grado di far ripartire l’Italia sulla strada della crescita. È questo il quadro di sintesi che ha caratterizzato la stagione congressuale territoriale della Uila, iniziata ai primi di marzo con i congressi di lega e conclusasi il 27 giugno con il congresso regionale della Sardegna. Oltre 1.000 congressi di lega e 500 aziendali, 76 congressi territoriali, 20 regionali. E poi i congressi dei sindacati di settore Uimec, UilaPesca e Filbi. Decine di migliaia di lavoratori e delegati hanno potuto confrontarsi e discutere dei problemi del lavoro e del paese, a partire dai contenuti delle tesi congressuali, approvate dal consiglio nazionale Uila a febbraio scorso e riprese nei dibattiti congressuali. I nuovi strumenti multimediali Gli slogan congressuali I temi dibattuti sono evidenziati anche nei titoli scelti per i congressi territoriali. Eccone alcuni che ci sono pervenuti (in ordine cronologico di svolgimento). Treviso-Belluno: Insieme per il lavoro Nuoro-Ogliastra: Il futuro nelle nostre mani; agricoltura e foreste: una cultura antica dentro il mercato globale Parma-Piacenza: Cambia-menti Reggio Calabria: Agricoltura e forestazione: risorse per il nostro sviluppo Taranto: Più agroalimentare, più lavoro, più sviluppo: il sistema agroalimentare cuore strategico dello sviluppo, della crescita economica e occupazionale Verona-Trento: Valori condivisi, solidarietà, lavoro, sviluppo Cosenza: Alimentiamo il nostro futuro: più lavoro agricolo, nuovi diritti, più ambiente Oristano: Tutela e valorizzazione del territorio, base del rilancio del sistema agroalimentare Bergamo: Italia si, Italia no, cambiare si può Cagliari: Ripartiamo dalla nostra terra con il nostro lavoro Crotone: Ritorno all’agricoltura e alla forestazione (sostenibile) per una ripresa del territorio Pavia: La filiera agroalimentare: dall’azienda italiana alla tavola straniera, il valore del made in Italy nel mondo Lecce: Agroalimentare, la nostra storia…il nostro futuro Brindisi: Innovare per cambiare, i processi necessari per restituire reddito alle imprese e dignità al lavoro Forte l’impegno messo in campo dalle segreterie territoriali nel preparare i congressi. Uno sforzo che si è concretizzato, in molti territori, nella realizzazione di video tematici per presentare particolari problemi o per spiegare cosa è e cosa fa la Uila, i servizi che offre. Particolarmente toccante il video proposto dalla Uila di Catania sul tema del lavoro nero. “Il frutto oscuro”, è un docu-film che racconta, senza mostrarne mai il viso, la storia di un lavoratore costretto a svegliarsi la mattina alle 3,30 per andare all’appuntamento con il caporale che lo porterà sui campi per iniziare una lunga giornata di lavoro. Il video si chiude con l’indicazione di un numero verde Uila 800974263 per denunciare casi di lavoro nero. Sullo stesso tema anche un video realizzato dalla lega comunale di Scordia (Ct) che ne spiega le dinamiche sul territorio. Sempre la Uila di Catania ha proposto un video sulla questione dei lavoratori forestali e sulle opportunità offerte da una forestazione produttiva. La Uila di Verona ha prodotto ben quattro video dedicati al welfare contrattuale realizzato sia a livello nazionale che territoriale e sul funzionamento dei servizi offerti dalla Uila ai lavoratori, al tema dell’equiparazione dei diritti dei lavoratori dell’industria e delle coo- C aserta L atina Frosinone Foggia: Agroalimentare, sistema strategico per la crescita economica e occupazionale, tra solidarietà e modernizzazione Trapani: Produzioni e lavori agroalimentari per una filiera di qualità Avellino-Benevento: Agricoltura, antitesi alla crisi Catania: Il colore del lavoro Messina: Agricoltura, le nostre origini, il nostro futuro Bari: Qualità delle produzioni e del lavoro per il rilancio dell’agricoltura Ragusa: Cambiare, partendo dal lavoro, insieme si può… Enna: Il lavoro dà colore alla terra Palermo: Orizzonte 2020, quale futuro? Quale lavoro per il sistema agro-alimentare-forestale Toscana: Dignità al lavoro Basilicata: #crediamocicambiaresipuò Calabria: + Agricoltura + Forestazione = 1 Calabria 2.0 Emilia Romagna: Il sindacato che cambia il paese Puglia. Lavoro di qualità per l'agroalimentare europeo Lazio: Agroalimentare, la grande opportunità. Etica del lavoro e tutela del made in Italy Lombardia: Lavoro e qualità del “made in Italy” agroalimentare verso Expo 2015 Sicilia: Per un futuro di crescita e lavoro, valorizzare e rendere attraente l’Agricoltura, l’Ambiente, l’Alimentare e la Pesca Sardegna: Agroalimentare & Ambiente, da qui riparte il futuro dell’Isola La presenza sui media Altro aspetto significativo dell’impegno messo in atto dalle strutture territoriali è stata la grande visibilità avuta sui media (giornali, Tv, internet) locali e nazionali. Centinaia gli articoli di stampa e sul web, decine le interviste e i servizi filmati trasmessi dalle Tv locali di tutta Italia. L azio T aranto perative, ai lavoratori stranieri e alla sicurezza. Altri Il sindacato del futuro video sulle attività svolte dalle Uila territoriali sono stati realizzati e Questa tornata congressuale si è svolta sulla scia della riforma organizzativa proposti dalle Uila di Treviso-Belluno, Cagliari, Lecce e Messina. della Uil, lanciata con la conferenza di organizzazione di Bellaria, nell’ottobre 2012. Riforma che la Uila ha avviato da subito e M essina R eggio Calabria 3 mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3 con decisione: accorpando in 20 Uila territoriali 51 strutture provinciali, avviando l’audit esterno sui bilanci di molte strutture territoriali e di quelle nazionali, sviluppando il sindacato a rete con il rafforzamento delle sinergie con le altre categorie e i servizi Uil. Il tema della riforma del sindacato e l’esigenza di una sua rinnovata proposta politica da proporre al paese sono stati al centro dei dibattiti, al pari dei temi più specifici del settore agroalimentare. Dopo anni turbolenti e difficili nei quali il ruolo del sindacato è stato più volte criticato, se non ignorato, ci si poteva aspettare una partecipazione sfiduciata. Al contrario, dai delegati è emersa tanta voglia di provare a immaginare come riappropriarsi di una rappresentanza ritenuta indispensabile per continuare a tutelare i lavoratori. È emersa, ovunque, la necessità di riprendere a svolgere il ruolo di sindacalista, partendo proprio da un dialogo e da un confronto finalizzati a condividere scelte e percorsi. In questo confronto, accanto ai tanti delegati storici, si sono ascoltati gli interventi di tanti giovani delegati, donne e uomini, che hanno grinta e passione da vendere e che vogliono crescere per poter diventare il futuro gruppo dirigente. In particolare tante donne, delegate e dirigenti territoriali che sono state protagoniste dei congressi, confermando come, a partire dal progetto “Uila in Rosa”, la loro presenza nell’organizzazione è diventata una bella e importante realtà. Noi insieme siamo la Uila Insomma, un grande sforzo organizzativo che ha coinvolto i territori e la segreteria nazionale che ha B N ar i B asilica partecipato a tutti i congressi territoriali e regionali, tanta partecipazione, tanta energia e ottimismo che ci piace sintetizzare, riportando la frase conclusiva di un video proposto dalla Uila territoriale di Messina: “Insieme, con il cuore, con la ragione, con l’orgoglio e soprattutto con la passione che ci unisce possiamo davvero essere più protagonisti. Noi insieme siamo la Uila”. V en et o C ampa ta nia Pac, “made in Italy”, Expo 2015 e lavoro etico al centro del dibattito congressuale ell’ambito di alcuni congressi regionali si sono svolte delle tavole rotonde sui temi della Pac, del made in Italy e di Expo 2015, alle quali hanno partecipato esponenti del governo, delle regioni, del parlamento e delle forze sociali. In tutte queste occasioni il dibattito si è incentrato sul rapporto tra qualità dei prodotti e qualità del lavoro e sull’esigenza per il sistema Italia di assicurare ai consumatori di tutto il mondo che la qualità del “made in Italy” agroalimentare deve affermarsi anche nella “eticità” del lavoro utilizzato, garantendo il rispetto dei contratti e dei diritti del lavoro. Il 4 giugno a Bologna, il segretario nazionale Uila Tiziana Bocchi ha moderato la tavola rotonda sul tema: “Qualità e lavoro etico nell’agroalimentare, carte vincenti del made in Italy nel mondo”. Tra gli altri interventi, quello del coordinatore nazionale di Agrinsieme Mario Guidi, che ha sottolineato il ruolo dei giovani e l’importanza di far capire loro la centralità del settore agroalimentare nel sistema economico del paese. Ciò che serve per sostenere il settore sono leggi adeguate anche dal pun- to di vista della tutela del lavoro. Il presidente del gruppo Granarolo, Gianpiero Calzolari ha invece illustrato la filosofia dell’azienda leader nella produzione di latte e derivati, che si concentra sul rispetto dell’ambiente e sulla sostenibilità sociale. Il 6 giugno a Bari è stata la volta della “Pac 2020, un’opportunità da non perdere per l’agricoltura italiana”, un tema particolarmente sentito in una regione come la Puglia, leader nella produzione di olio, pomodoro da industria e barbabietole. Ospite d’eccellenza il vice-ministro alle politiche agricole Andrea Olivero, che si è soffermato sull’accordo tra governo e regioni per l’applicazione della Pac. “È stato fatto un buon lavoro, data anche la possibilità di rivedere fra due anni l’accordo raggiunto” ha detto il vice-ministro “che darà un aiuto sostanziale per alcuni settori che stanno subendo la crisi e che hanno bisogno di riorganizzazione, in particolare la zootecnia, ma anche altri settori più specifici come l’olivicoltura, il pomodoro, la barbabietola, il grano duro. Certo” ha proseguito Olivero “non nella misura in cui alcuni si attendevano ma, comunque, tale da poter garantire la te- nuta di questi settori”. Dal canto suo, l’assessore regionale all’agricoltura della Puglia, Fabrizio Nardoni, ha messo in evidenza i risultati ottenuti per l’agricoltura pugliese: 13 milioni di euro per l’olio, 11,2 per il pomodoro da industria e 17,1 per la barbabietola. “Ora siamo pronti e difendere i nostri prodotti nel mondo. Il tema è stato introdotto dal segretario generale della Uila Stefano Mantegazza che ha posto il problema di cosa debba intendersi realmente per “fatto in Italia” e su come collegare la difesa del made in Italy con la lotta ai fenomeni del per i nuovi bandi del Piano di sviluppo rurale” ha detto “che punteranno a sostenere soprattutto gli agricoltori che fanno innovazione e che si consorziano nelle organizzazioni di produttori”. Il 12 giugno a Roma, presso la sede di Eataly, si è discusso di “made in Italy” e “Italian sounding” come promuovere lavoro nero o grigio. La vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, ha illustrato l’iniziativa di un Ddl, di cui è la prima firmataria, che propone un marchio denominato “Italian Quality”, attraverso il quale le aziende, con domicilio fiscale in Italia, possano volontariamente e gratuitamente registrarsi. L’assessore regionale all’agricoltura del Lazio Sonia Ricci, ha parlato del contrasto al lavoro irregolare, sottolineando l’importanza della “eticità” del prodotto anche dal punto di vista dei lavoratori che lo realizzano e impegnandosi a porre al centro delle politiche regionali per l’agroalimentare l’obiettivo di rendere più competitive le aziende virtuose. Infine il 13 giugno a Milano si è discusso di “Lavoro e qualità del made in Italy in vista di Expo 2015”. Angelo Zucchi, capo segreteria del Mipaaf, ha condiviso le proposte avanzate da Fai-FlaiUila sul mercato del lavoro e ha auspicato la creazione di una forte alleanza tra tutti i protagonisti della filiera per sostenere e rilancio dell’agroalimentare italiano. L’assessore regionale all’agricoltura lombarda Gianni Fava, condividendo l’idea di una alleanza di filiera, ha elogiato la nuova fase di lavoro avviata con il Mipaaf per il sostegno del settore agroalimentare. Infine Francesco Bettoni, presidente Unioncamere Lombardia ha indicato in Expo 2015 l’occasione per valorizzare il made in Italy e, con esso, la qualità delle produzioni e del lavoro. mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3 4 Protocollo d’intesa sottoscritto il 23 giugno Intesa sottoscritta da tutti i firmatari del Cpl ENTI BILATERALI Foggia, l’iniziativa “pomodoro etico” P di Eleonora Tomba er la prima volta, quest’anno, nelle campagne della provincia di Foggia verrà raccolto “pomodoro etico”, cioè da braccianti assunti con regolare contratto di lavoro e nel rispetto delle leggi. Una parte della catena di produzione del pomodoro pugliese è interessata dall’emergenza del lavoro irregolare e dal fenomeno del caporalato, che sfrutta la manodopera. A innescare questa fase di cambiamento un progetto della Regione Puglia, chiamato “Capo Free - Ghetto Off”, che mira a eliminare i “ghetti” in cui vivono i lavoratori agricoli migranti e dove i caporali reclutano illegalmente la manodopera per le imprese agricole. L’idea si è tradotta in un protocollo d’intesa firmato lo scorso 23 giugno da Flai, Fai, Uila di Foggia e molte associazioni datoriali (tra cui Confagricoltura, Cia, Copagri, Confesercenti), che mira a sconfiggere il lavoro nero incentivando le aziende ad assumere manodopera regolarmente, con premi economici e mediante l’attribuzione di KYOTO Crescono foreste e serbatoi italiani di carbonio C resce il patrimonio forestale italiano, 600.000 ettari in più dal 2005, per un totale stimato di superficie forestale (comprensiva di arbusteti, boscaglie e formazioni rade) pari a 10,9 mln di ettari. È quanto emerge dal “3° inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio” presentato dal corpo forestale dello stato il 13 maggio, che dimostra come le nostre foreste assumano sempre più un ruolo fondamentale ai fini della mitigazione dei cambiamenti climatici, grazie alla loro capacità di assorbire CO2 e di immobilizzare grandi quantità di carbonio. Lo studio sarà utilizzato dal ministero dell’ambiente per la rendicontazione finale degli impegni previsti dal protocollo di Kyoto nell’ambito della Convenzione quadro dell’Onu sui cambiamenti climatici; gli accordi sul clima prevedono, per il comparto foreste, la contabilizzazione della quantità di carbonio organico contenuta nei cinque “serbatoi di carbonio” (biomassa epigea e ipogea, legno morto, lettiera, componente organica del suolo). un certificato di “eticità”. Allo stesso modo i prodotti ottenuti nel rispetto delle leggi e dei contratti collettivi saranno marchiati “Equapulia - no lavoro nero”. Parallelamente è avviata una serie di operazioni per eliminare i ghetti, partendo da quello di Rignano Garganico (Fg): la regione si attiverà per fornire ai migranti un alloggio per tutta la stagione di lavoro agricolo, già dal 1° Luglio. Un’iniziativa importante, che si innesta sulla scia di molti altri progetti provenienti dai territori, sintomo del fatto che la piaga del lavoro nero è un’emergenza riconosciuta in tutto il paese; sulla stessa linea la proposta di riforma del mercato del lavoro agricolo nazionale presentata da Flai, Fai e Uila al Governo tre mesi fa e in parte recepita nel Dl 91/2014, che istituisce la “rete del lavoro agricolo di qualità”, per favorire l’incontro tra domanda e offerta “regolare” di lavoro attraverso le banche dati dell’Inps: un percorso importante che dovrà essere completato in sede di conversione in legge del decreto. Lecce, un protocollo contro il caporalato I l contrasto al lavoro nero e al caporalato in agricoltura protagonista delle politiche locali. A Lecce, per il terzo anno consecutivo, è stato siglato l’accordo attuativo del protocollo d’intesa del 13 dicembre 2011 sulle procedure relative all’impiego di manodopera nelle fasi di raccolta delle produzioni ortofrtutticole del nord-ovest della provincia di Lecce. L’intesa, a firma di Fai-FlaiUila, Unione provinciale agricoltori, Coldiretti e Cia della provincia di Lecce (tutte le parti stipulanti il Cpl), riguarda il periodo a più alta intensità di lavoro stagionale agricolo, dal 1 giugno al 30 settembre. Il progetto è sostenuto dalla prefettura e mira a contrastare il lavoro irregolare in agricoltura, sia italiano che straniero, piaga diffusa in questo territorio. Il documento contiene un modulo di adesione che le aziende possono sottoscrivere e che dà loro il diritto di applicare l’accordo dal 1 giugno al 30 settembre. Il modulo sarà poi trasmesso all’Inps, al centro per l’impiego e al servizio ispettivo della direzione territoriale del lavoro (Dtl). Anche i lavoratori interessati alla raccolta devono comunicare la propria disponibilità al centro per l’impiego, come del resto già fanno. L’assunzione di manodopera avviene interconnettendo i due elenchi, in modo da garantire che i datori di lavoro siano solo quelli che rispettano le leggi e i contratti collettivi, evitando la mediazione irregolare dei caporali. L’innovazione rispetto ad accordi simili in altre zone d’Italia è la previsione di tariffe “di garanzia” anche per l’ipotesi del lavoro a cottimo (ad es. per le angurie € 0,010 al kg) che vietano, di conseguenza, qualsiasi patto individuale di cottimo. Anche per Lecce (in particolare per Nardò), come già a Rignano Garganico (Fg), c’è un progetto della provincia per eliminare un “ghetto” dove vivono i lavoratori migranti, che intende trasformare la masseria dove si sono insediati in una soluzione abitativa decente, dotata di adeguati servizi. sul sindacalismo agricolo e di promuovere la conoscenza del movimento operaio, in particolare, del sindacalismo bracciantile e contadino. Attraverso la convenzione sono stati istituiti il Premio annuale Argentina Altobelli per tesi di laurea e un contratto annuale di ricerca, entrambi aventi ad oggetto il diritto sindacale, il diritto del rapporto di lavoro, la previdenza e sicurezza sociale, le relazioni industriali o la storia del movimento operaio e sindacale. La cerimonia di consegna del premio si è svolta lo scorso 22 maggio al Campus Luigi Einaudi di Torino. Alla premiazione, al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio di Dipartimento, hanno partecipato Guido Majrone, consigliere della Fondazione Argentina Altobelli e i Professori Paolo Fergola e Gian Carlo Cerruti, in rappresentanza dell’Università di Torino. di Fabio Caldera In convenzione con l’Università di Torino Conferito il primo Premio Altobelli È stato conferito il primo Premio Argentina Altobelli, messo a bando dal Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, con il patrocinio e finanziamento della Fondazione Argentina Altobelli. Il premio è stato assegnato al dottor Mattia Galli, per la sua tesi di laurea triennale, dal titolo “La contrattazione decentrata, l’esperienza del settore agroalimentare”. L’elaborato analizza le vicende della contrattazione di secondo livello, dando conto in maniera esauriente del dibattito che ne ha accompagnato la nascita e lo sviluppo nell’ambito delle relazioni industriali e della dottrina giuridica nel nostro paese. La parte finale del lavoro si concentra, poi, sulle caratteristiche della contrattazione di secondo livello nel settore agroalimentare, con particolare riguardo all’integrativo del gruppo Ferrero. Il Premio nasce da una convenzione stipulata nel 2014 tra la Fondazione Altobelli e il Dipartimento di Culture Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino, allo scopo di incentivare gli studi Nasce Ebavi per l’agricoltura vicentina N asce Ebavi, l’Ente bilaterale per l’agricoltura vicentina, un Fondo assistenza integrativa malattiainfortunio, a tutela dei lavoratori agricoli, costituito il 29 aprile, tra Cia, Coldiretti e Confagricoltura e i sindacati Flai-Fai-Uila. “Si tratta di un risultato storico - commenta Nicola Storti segretario regionale Uila Veneto - per la prima volta, organizzazioni datoriali e sindacali hanno sottoscritto un accordo che migliora le condizioni di lavoro e risponde efficacemente alle persone colpite da malattia o infortunio”. L’Ebavi integra i trattamenti assistenziali obbligatori in caso di malattia o infortunio e l’assistenza pubblica a tutela dei lavoratori, riconoscendo, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, ulteriori trattamenti e prestazioni; promuove e sostiene lo sviluppo della formazione e incentiva misure per migliorare la sicurezza sul lavoro. “Una pluralità di compiti - conclude Storti - che porterà ad accrescere la dignità del lavoro e a migliorare le condizioni professionali in agricoltura”. Pac 2014-20, convegno con Adduci e Solfizi Copagri, Cosenza: coltiviamo il futuro S i è svolto l’11 luglio la prima iniziativa pubblica della nuova Copagri Cosentina: “coltiviamo il futuro”. Promossa dal neo eletto presidente provinciale, Giuseppe Adduci, il convegno ha approfondito i temi e le opportunità offerte dalla Politica agricola comune 2014-2020 al comparto agricolo e al territorio rurale calabrese (oltre 138.000 produttori e 280.000 occupati).Nella sua relazione, Adduci ha evidenziato le caratteristiche del sistema produttivo, italiano e regionale, che impongono un’unica ricetta per rimettere in moto il mercato interno: agevolare e semplificare la creazione d’impresa, assumere la riduzione della tassazione sul lavoro, come strategia economica da perseguire. Tre sono i puntelli chiave per ripartire: ricambio generazionale, innovazione (stimolando un cambiamento culturale della mentalità degli agricoltori affinché passino dallo status di coltivatore a quello di imprenditore) e soprattutto la crescita delle strategie di mercato. A testimonianza del continuo e costante confronto che la Copagri ha costruito nel tempo con le istituzioni regionali e provinciali, sono intervenuti al convegno, portando il loro contributo, il direttore generale del dipartimento agricoltura della regione Calabria Giuseppe Zimbalatti, Giuseppe Arcidiacono in rappresentanza dell’organismo pagatore regionale (Arcea); è intervenuto anche il presidente dell’associazione olivicola cosentina Massimino Magliocchi, protagonista di un’iniziativa finalizzata al riconoscimento dell’Igp dell’Olio di Calabria, eccellenza agricola tipica cosentina. Ha chiuso i lavori il direttore nazionale del Caa Copagri, Maria Cristina Solfizi che ha evidenziato l’impegno e le idee profuse dal nuovo gruppo dirigente della Copagri Cosenza. Solfizi ha rimarcato gli emendamenti necessari affinché i Psr possano essere sfruttati al meglio. Tempi e modalità certi e immediati fissati dalle regioni, facilitare l’accesso al credito, incentivi ai giovani, eticità del prodotto e del lavoro: queste le parole chiave del convegno. 5 mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3 UILAPESCA Mammucari Segretario generale E nrica Mammucari, segretario generale Uila di Roma e del Lazio è stata eletta nuovo segretario generale della Uila Pesca, sindacato di settore della Uila che rappresenta i lavoratori dipendenti del settore pesca e acquacoltura. Lo ha deliberato all’unanimità il consiglio nazionale dell’organizzazione, riunito lo scorso 15 luglio a Roma, a seguito della elezione di Pierluigi Talamo, segretario generale uscente, quale componente della segreteria regionale della Uil del Lazio, avvenuta lo scorso 4 luglio. Mammucari era già componente del consiglio nazionale Uilapesca, nonché segretario regionale della Uilapesca Lazio. Oltre a Mammucari fanno parte della segreteria nazionale della Uila Pesca: Guido Majrone, Fabrizio De Pascale, Barbara Cammarata e Tommaso Macaddino. A Enrica e Pierluigi gli auguri di buon lavoro nei loro nuovi incarichi da tutta la Uila. PARLAMENTO UE Eletti vertici commissioni parlamentari J ean-Claude Juncker è stato eletto il 15 luglio presidente della Commissione europea. Juncker è membro del partito popolare europeo ed è stato primo ministro del Lussemburgo dal 1995 al 2013 e presidente dell’Eurogruppo dal 2005 al 2013. Lo scorso 7 luglio, invece, sono stati eletti i presidenti delle commissioni del parlamento Ue: il polacco Czeslaw Adam Siekierski (Ppe) all’agricoltura, il francese Alain Cadec (Ppe) alla commissione pesca (entrambi ne sono stati i rispettivi vicepresidenti nella precedente legislatura) e l’italiano Giovanni La Via (Ppe) all’ambiente. Eletti anche i vicepresidenti delle tre commissioni. Agricoltura: Eric Andrieu (s&d), Janusz Wojciechowski (ecr), Clara Eugenia Aguilera Garcia (s&d) e Vasilica Viorica Dăncilă (s&d); pesca: Isabella Lövin (greens/efa), Jarosław Leszek Wałęsa (ppe), Werner Kuhn (epp) e Renata Briano (s&d); ambiente: Benedek Jávor (greens/efa), Daciana Sârbu (s&d), Pavel Poc (s&d) e Gilles Pargneaux (s&d). PESCA CIG Accordo fatto: 30 mln euro per il 2014 È stato sottoscritto il 3 luglio, presso il ministero del lavoro, l’accordo per attivare la cassa integrazione in deroga 2014. In continuità con quanto previsto nell’intesa dello scorso anno, le risorse stanziate per il 2014 (30 milioni €) serviranno anche per coprire il mancato pagamento delle istanze 2013, che saranno corrisposte ai lavoratori interessati entro la prossima pausa estiva. Fai, Flai e UilaPesca esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto e apprezzamento per l’importante condivisione, sottoscritta nell’accordo, da parte dei due ministeri interessati dell’esigenza di avviare un tavolo tecnico sui problemi del settore, ivi compresa l’evoluzione della disciplina degli ammortizzatori sociali. Fai, Flai e UilaPesca danno atto della disponibilità mostrata dalle direzioni generali del lavoro, della pesca e dell’Inps che hanno riconosciuto la specificità del comparto pesca e la necessità di dare risposte mirate e strutturali per la “messa in sicurezza” del settore. CCNL PESCA Proseguono le trattative per i rinnovi P roseguono le trattative per il rinnovo dei Ccnl per il personale imbarcato sulle navi adibite alla pesca marittima (Federpesca) e di quello per gli imbarcati su natanti di cooperative di pesca. Previsti altri incontri prima della pausa estiva. Per quanto riguarda il primo contratto si sono già svolti diversi incontri e la prossima tornata negoziale, inizialmente calendarizzata per il 3 luglio ma rinviata per la concomitante convocazione delle parti al ministero del lavoro per la firma dell’accordo di attivazione della Cassa integrazione in deroga 2014, è stata fissata per il prossimo 24 luglio a Roma. Per quanto riguarda il secondo contratto, dopo l’apertura delle trattative, il 16 giugno, con la presentazione della piattaforma Fai-FlaiUilapesca, un secondo incontro si è svolto il 7 luglio, dando modo di registrare delle positive aperture da parte delle associazioni presenti. Anche qui la trattativa è stata aggiornata al prossimo 29 luglio. Uilapesca al comitato sicurezza alimentare La Fao promuova ratifica Ilo C 188 L a Fao, attraverso il comitato pesca (Cofi) e le organizzazioni regionali per la gestione della pesca, può contribuire a promuovere la ratifica della convenzione ILO C 188 sul lavoro nella pesca del 2007; quando questa convenzione entrerà in vigore, sarà infatti possibile chiedere ai paesi e assicurare ai pescatori di tutto il mondo condizioni di lavoro decente; sarà inoltre anche più facile combattere con maggiore incisività la piaga della pesca illegale che, in molti casi, viene praticata utilizzando lavoro minorile e forzato, in totale violazione dei più elementari diritti umani. È quanto ha sostenuto il segretario nazionale della Uilapesca, Fabrizio De Pascale, intervenendo a Roma, presso la sede della Fao, alla riunione del gruppo società civile (Csm) del comitato per la sicurezza alimentare (Cfs), incaricato di preparare un documento (decision box) sul tema del contributo della pesca sostenibile all’obiettivo della sicurezza alimentare. De Pascale è intervenuto par- lando a nome del sindacato internazionale agroalimentare (Iuf), esprimendo una posizione condivisa anche con i sindacati italiani Flai-Cgil e Fai-Cisl. La dimensione sociale della pesca - ha aggiunto De Pascale - è stata per molti anni sottovalutata dalle organizzazioni internazionali e regionali della pesca, sebbene un esplicito riferimento a questo tema fosse già contenuto nel codice di condotta Fao per la pesca responsabile (1995) che invitava gli stati “a proteggere i diritti dei pescatori e dei lavoratori della pesca” a delle “condizioni di lavoro e di vita sicure, salubri e giuste, conformi alle norme internazionali convenute”. Standard di fatto inesistenti fino all’approvazione della Convenzione Ilo del 2007 che deve quindi divenire stella polare e punto di riferimento futuro quando si affronta il tema della sostenibilità della pesca, da un punto di vista economico e sociale. Il “lavoro decente” nella pesca deve divenire un nuovo tema di discussione. Approvata piattaforma per il rinnovo Agroalimentare: nel 2013, 670 azioni formative Fai-Flai-Uila:valorizzare relazioni industriali MIGNINI & PETRINI FONDIMPRESA Heinz, incontro azienda sindacati C di Michele Tartaglione hiarezza sul piano industriale, maggiori investimenti, salvaguardia occupazionale, rilancio delle relazioni sindacali e rispetto degli accordi: è quanto chiesto da FaiFlai-Uila in occasione dell’incontro tra il coordinamento nazionale e la direzione aziendale della Heinz svoltosi il 9 luglio a Milano. I lavori sono stati aperti con la presentazione da parte dell’azienda degli ultimi dati disponibili sulla situazione commerciale e produttiva del gruppo. Seppur la crisi non sia ancora finita, iniziano a intravedersi i primi segnali di ripresa, in particolare nel comparto baby food a marchio Plasmon. Heinz, infatti, mantiene le proprie quote di mercato, nonostante una significativa contrazione in termini sia di volume che di fatturato. Ma non si è parlato solo di questo. Fai-Flai-Uila hanno posto l’attenzione su alcune delle ultime decisioni prese dall’azienda per sopperire alla crisi, tra le quali quella di assorbire parte dei superminimi individuali nei previsti aumenti contrattuali. Su questo punto non è stato possibile trovare una soluzione condivisa e, di fronte all’intransigenza aziendale, Fai-Flai-Uila hanno annunciato che sposteranno la discussione sul piano giuridico, predisponendo una vertenza collettiva sull’argomento. La discussione si è poi spostata sul recente sequestro per carenze nella sicurezza antincendio dello stabilimento di Latina. Vicenda che si è conclusa positivamente con la riapertura repentina dell’impianto, restano però ancora dei punti da chiarire al fine di garantire che simili fatti non si verifichino di nuovo; in quest’ottica è stato previsto nei prossimi giorni un incontro tra l’azienda e le organizzazioni sindacali. Infine, FaiFlai-Uila hanno chiesto con forza che sia dato il giusto valore alle relazioni sindacali, attraverso un confronto continuo con le Rsu anche a livello di sito, come strumento utile per uscire dall’attuale congiuntura. I lavoratori “hanno già dato” con la riorganizzazione del 2013 e continuano a dare ogni giorno attraverso le politiche di risparmio messe in campo dall’azienda per traghettare il gruppo fuori dalla crisi. Qualcosa da parte di Heinz è stato già fatto, ma molto c’è ancora da fare. I di Teresa Annunziata l coordinamento Mignini & Petrini ha approvato, lo scorso 11 luglio, dopo averla sottoposta al vaglio dei lavoratori, la piattaforma per il rinnovo dell’integrativo aziendale. Sul versante normativo, si chiede di retribuire due dei nove giorni di permesso previsti in caso di malattia del figlio dai 3 ai 9 anni e di incrementare da due a tre i giorni di permesso in caso di patologie gravi riguardanti il figlio. Altre rivendicazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e sulla valorizzazione delle capacità professionali e personali dei lavoratori attraverso la formazione. Sul fronte economico, la richiesta è di aumentare il premio per obiettivi di 300 euro a regime per tutti i siti produttivi, oltre a verificare che su ogni sito siano applicati i trattamenti economici intermedi per le diverse funzioni svolte da ciascun lavoratore secondo i mansionari. La piattaforma è stata inviata alla controparte e il 28 luglio saranno ufficialmente aperte le trattative. P resentati l’11 giugno a Torino, presso la sede Eataly al Lingotto, i risultati dei piani formativi 2013 per il settore agroalimentare finanziati da Fondimpresa, il fondo per la formazione continua di Confindustria, CgilCisl-Uil: 670 azioni formative che hanno coinvolto 328 piccole e medie aziende e 3.000 lavoratori, di cui il 35% donne, per complessive 11.385 ore di formazione. Un investimento di 2 milioni € sulla formazione continua intesa come politica attiva per accompagnare i processi di ristrutturazione e riconversione aziendale, ma sopratutto per sostenere l’introduzione di nuove tecnologie e l’innovazione dei prodotti e dell’organizzazione del lavoro, al fine di mantenere alta la competitività delle aziende e ampliarne la presenza sui mercati internazionali. La formazione continua, coniugata con l’innovazione, è una strategia lungimirante per uscire dalla crisi. Federalimentare, assieme a Fai-Flai-Uila, hanno scommesso su di essa, in questi anni, trovando in Fondimpresa un convinto sostegno. mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3 Mondelez, accordo fatto Industria alimentare: via alla stagione dei rinnovi Incremento retributivo +16% sul triennio È di Giuliano Mino Grossi stato sottoscritto lo scorso 16 giugno il rinnovo dell’accordo integrativo 2014-2016 del gruppo Mondelez (ex Kraft) che in Italia dà lavoro a 700 persone. Un accordo che, tra le altre cose, introduce un premio che, nel caso del raggiungimento del 100% degli obiettivi, per l’anno in corso sarà pari a 1.590 euro, per il 2015 a 1.665 e per il 2016 a 1.740. L’intesa realizza un aumento retributivo del 16% ma soprattutto cambia i criteri di determinazione del premio, separando l’indice di redditività individuato nel fatturato (vale il 40% del bonus e si calcola a livello d’azienda) dall’indice di produttività che sta nel rapporto tra tonnellate prodotte e addetti del sito (vale il 30%) e dall’indice di qualità/efficienza, indicato per ciascuno stabilimento sulla base di peculiarità locali (vale un altro 30%). Sul versante delle relazioni industriali, il contratto ribadisce la centralità del coordinamento delle Rsu e conferma l’incontro informativo an- RINNOVI RSU/1 La Uila vince all’Inalca P er la prima volta la Uila si afferma con un successo storico nello stabilimento Inalca di Castelvetro (Mo), ottenendo 228 voti su 441 alle elezioni per il rinnovo delle Rsu, del 29-30 aprile. Con questo risultato la Uila elegge la maggioranza dei rappresentanti sindacali (7 su 13), nelle persone di: Pancrazio Arnesano, Mario Malanga, Giovanna Ruocco, Kumari W.M.A., Giovanni Esposito, Ahmed Husseini e Luigi Pagliuso e diventa la prima organizzazione in azienda.“È un risultato che ci riempie di orgoglio e ci carica di responsabilità”, ha dichiarato il segretario territoriale Uila di Modena e Reggio Emilia, Ennio Rovatti, “alle quali sapremo far fronte con l’onestà e il buon senso che ci contraddistinguono, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori”.“È un segnale per i lavoratori e per le aziende stesse, volto a testimoniare che pluralismo sindacale e nuove relazioni tra le parti possono manifestarsi anche in un territorio complesso come quello delle nostre province”. nuale di febbraio cui sono chiamate a partecipare, in veste di osservatori, anche le rappresentanze di Mondelez Italia Biscuits Production (ossia Saiwa) e delle Fattorie Osella. Condizione fondamentale affinché si possa, prima o poi, convenire ad un solo contratto di secondo livello per tutto il gruppo Mondelez. Grande attenzione all’etica, alla formazione e alla sicurezza con il progetto infortuni zero rivolto a tutte le sedi del gruppo. Nel capitolo “welfare” viene introdotta la possibilità di anticipo del Tfr per «spese sostenute per patologie di grave infermità del figlio o del familiare a carico» ed «estinzione mutuo per acquisto o ristrutturazione della prima casa di abitazione». L’azienda si impegna a evitare qualsiasi forma di discriminazione di genere e a favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, anche attraverso modelli di organizzazione del lavoro finalizzati a questo obiettivo. Si intensificano poi le relazioni per le Rsu delle forze vendite con la RINNOVI RSU/2 La Uila prima in AIA L a Uila arriva prima, ottenendo 287 voti su 765, pari al 37,5% nelle elezioni di rinnovo delle Rsu nello stabilimento del gruppo avicolo Agricola Tre Valli di Nogarole Rocca (Vr). Seguono la Fai con il 28% delle preferenze, la Flai con il 15% e la Filaia-Cisal con il 19%. È un risultato di straordinaria importanza per una sede aziendale in cui la Fai ha sempre avuto la maggioranza assoluta. Il duro lavoro svolto negli ultimi anni ha premiato la Uila con ben 8 seggi su 21. Grande soddisfazione da parte della squadra Uila di Verona e Trento: “questo risultato è frutto del grande lavoro della segreteria, che negli ultimi tre anni ha operato con un grande sforzo a favore dei lavoratori dello stabilimento, e del ruolo svolto dai candidati Uila Maria Teresa Gandini, Roger John Ekhator, Frank Eshun, Kennedy Aiwaguore Hutson, Antonio Pezzillo, Ezio Mantovanelli, Abdelaziz Oughni e Lorenzo Grande, ai quali auguriamo che sia solo il primo di molti altri successi”. Direzione aziendale per favorire la condivisione degli obiettivi aziendali delle vendite, gli assetti della sicurezza e la crescita professionale. Il confronto con Mondelez continuerà per condividere alcune scelte recentemente annunciate, quali: la creazione di una società concentrata sul caffè in joint venture con l’olandese Master Blenders (Demb), nell’evidente tentativo di competere il primato mondiale di Nestlè; la costruzione di una divisione aziendale dedicata a “cheese & grocery” per valorizzare queste specificità; la conferma della propria vocazione principale quale leader dello “snacking” con la produzione di biscotti, del cioccolato e caramelle. Un rinnovo dunque che, nel riconfermare la buona qualità delle relazioni sindacali, apre una fase di impegno e confronto per conoscere e approfondire le decisioni di politica industriale verso le nuove scelte del gruppo e, soprattutto, per capire quali conseguente queste possano avere per i lavoratori Mondelez. RINNOVI RSU/3 Coca-Cola Uila sempre prima L a Uila si conferma il primo sindacato nello stabilimento Coca-Cola di Marcianise (CE), ottenendo 125 voti su 186 voti validi alle elezioni per il rinnovo delle Rsu, svoltesi il 14 maggio scorso. Un risultato importante, che ha permesso alla Uila di eleggere 4 Rsu su 6, nelle persone di Vincenzo Gravina, Giovanni Scognamiglio, Antimo Colella e Alessandro Musone. Fai e Flai, invece, si sono aggiudicate un seggio ciascuna.“Ai neo-eletti, al segretario territoriale della Uila di Caserta, Gaetano Laurenza, e a tutti coloro che hanno contribuito a questo importante risultato vanno i miei complimenti” ha dichiarato il segretario nazionale della Uila Pietro Pellegrini, aggiungendo che “la lista presentata dalla Uila ha ricevuto il 67% dei voti, dato di gran lunga superiore al numero degli iscritti. Questo ennesimo successo testimonia la crescente stima che la nostra organizzazione sta riscuotendo tra i lavoratori e riconosce l’ottimo lavoro svolto in questi anni”. 6 Premio obiettivo 6.465 € sul triennio (+11%) Campari, congedi parentali “a ore” I di Pietro Pellegrini l 2 luglio è stata siglata l’intesa per il rinnovo dell’accordo integrativo del gruppo Campari: una trattativa fruttuosa che, pur nella stagione estremamente difficile, ha ottenuto molte conquiste per i lavoratori. Sono state rafforzate le relazioni industriali, con percorsi formativi ad hoc per gli attori della contrattazione, volti a sviluppare le competenze specifiche necessarie: un primo tema da approfondire sarà il Testo unico sulla rappresentanza. Si sancisce un’attenzione maggiore alla formazione professionale, nonché la preferenza al contratto di lavoro subordinato rispetto alla somministrazione. Molti i riconoscimenti economici: dall’aumento dell’indennità di reperibilità (elevata al 20% della retribuzione) al premio per obiettivi che, con un incremento di 225 €, passerà dai 2.000 € del 2013 ai 2.225 € del 2016, con una progressione di 2.085 € nel 2014, 2.155 € nel 2015 e 2.225 € nel 2016, per un valore complessivo di 6.465 €. Rispetto al Ppo del triennio precedente, si tratta di un aumento del 11,34% in valore assoluto nel triennio. Vi sono poi l’incremento a 3 dei giorni di permesso per patologie di particolare gravità del figlio, il maggior coinvolgimento di Rls e Rsu negli audit sulla sicurezza e l’iscrizione di tutti i lavoratori al fondo Fasa dal 1 gennaio 2015, con l’impegno dell’azienda a destinare i risparmi di costo, rispetto all’odierna polizza, all’integrazione dei trattamenti degli attuali iscritti. Fiore all’occhiello dell’accordo è la fruibilità a ore dei congedi parentali: Campari è la prima azienda con cui si è reso effettivo un diritto già previsto ex lege e ciò è un grande passo avanti nella tutela della genitorialità, consentendo maggiore flessibilità nell’uso dei permessi. L’augurio è che non si tratti di una “mosca bianca”, ma di un modello apripista per implementare tale diritto anche negli integrativi di altri gruppi industriali in fase di rinnovo Uila vince in Co.Da.P e Mitica Food 2013, vendite in crescita malgrado crisi RINNOVI RSU/4 L a Uila guadagna si conferma prima nel rinnovo delle Rsu di due importanti stabilimenti alimentari. Vince nel rinnovo delle Rsu alla Mitica Food di San Nicola di Melfi (PZ), con 19 voti, eleggendo Pasquale Nicoletti. “Ha vinto l’organizzazione che fa dei valori del riformismo e della solidarietà l’asse portante della propria azione sindacale per la difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori”, ha dichiarato Rocco Coviello, della segreteria territoriale di Potenza. Grande successo anche alla Co.Da.p S.p.A. di Marcianise (CE), dove la Uila si conferma prima organizzazione, con 40 voti su 81, pari al 49,4% delle preferenze. Massima soddisfazione per il segretario territoriale Gaetano Laurenza, che ha fatto “i migliori auguri di buon lavoro ai neo-eletti Pasquale Laurenza e Angelo De Concilis e un forte ringraziamento ai lavoratori che hanno scelto di credere nella Uila: un gesto di fiducia importante, che ci riempie di responsabilità e faremo il possibile per ripagare”. BIRRA PERONI R iunito il 26 maggio il coordinamento nazionale Fai-Flai-Uila per l’informativa primaverile del gruppo Birra Peroni. Il mercato della birra, nel 2013, ha subito una lieve flessione dei volumi venduti (-1,2%) a causa dell’instabilità economica generale e di avverse condizioni meteo. Birra Peroni ha, però, registrato un incremento in volumi (+0,4), grazie all’incremento delle promozioni (+3,1% sul 2012) che rappresentano il 49,8% dei volumi venduti e all’aumento delle vendite estere. Pur mantenendo stabili gli investimenti pubblicitari, l’azienda ha illustrato un nuovo piano di comunicazione; previsti anche investimenti per il miglioramento tecnologico degli stabilimenti. L’azienda ha, infine, presentato il premio di partecipazione 2013, pari a 2.025 € per gli stabilimenti produttivi e a 1.975 € per direzione generale e commerciali. Il premio è stato così erogato: Bari 91,38%, Padova 95,12%; Roma 80,87%; direzione generale e parte operativa 89,12%; commerciali 60,1%. 7 mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3 Premio obiettivo 6.780 € sul triennio (+13%) Granarolo, intesa molto positiva F di Gabriele De Gasperis ai-Flai-Uila hanno sottoscritto l’8 luglio il rinnovo dell’accordo di gruppo Granarolo 2014-2016, che prevede un premio variabile di 6.780 € sul triennio (2.200 nel 2014, 2.260 nel 2015 e 2.320 nel 2016), con un aumento del 13% rispetto a quello precedente. Dopo una trattativa complessa, condizionata dalla crisi economica e dal difficile andamento del mercato, possiamo dire di aver concluso un buon accordo che garantisce a più di 1.100 lavoratori un consistente aumento del salario variabile e un notevole avanzamento delle tutele, conferma la positiva tradizione delle relazioni sindacali con la Granarolo e testimonia il senso di responsabilità e la capacità contrattuale dei lavoratori e di Fai, Flai e Uila. L’accordo, inoltre, fissa il percorso di armonizzazione contrattuale e retributiva per i lavoratori dello stabilimento di Usmate (Mb), acquisito da Granarolo nel 2011, da raggiungere entro il 2017 (parte normativa) e nel 2019 (premio per obiettivi). Nella parte normativa si raf- FERRARELLE Accordo su adesione a fondo Fasa S i è svolta il 12 giugno l’informativa di gruppo Ferrarelle. Nel 2013, il mercato dell’acqua minerale segna una leggera flessione, con un avanzamento delle marche a prezzo medio basso su quelle a prezzo premium. In questo contesto, Ferrarelle registra un lieve calo nel consumo domestico (Vitasnella -0,2%, Ferrarelle 0,3%) mentre resta stabile nel consumo fuori casa. Complessivamente il gruppo perde in termini di volumi sul 2012 ma i dati illustrati dall’azienda evidenziano una leggera ripresa del mercato che il gruppo intende perseguire attraverso il sostegno dei marchi, promozioni e nuove campagne pubblicitarie, maggiore export. Strategia di ripresa sostenuta da Fai-Flai-Uila. L’azienda ha poi fornito i dati relativi al premio di produzione 2013, pari a: Riardo 505 €, Boario 1.370 €, Sede e forza vendita 514 €. Condivisa, infine, la scelta di iscrivere i lavoratori al fondo Fasa, in sostituzione della vecchia polizza sanitaria. In tal senso l’accordo è stato sottoscritto tra Ferrarelle, Fai-Flai-Uila e Confindustria Caserta il 7 luglio 2014. forza il sistema di relazioni industriali, sottolineando il ruolo centrale del coordinamento nazionale Fai-Flai-Uila e aumentando il ruolo di Rsu e Rls, in particolare sul tema sicurezza; sottolineata, anche, la necessità di un corretto inquadramento dei lavoratori somministrati e di un’omogeneità di trattamento rispetto ai dipendenti. Particolare attenzione al tema degli appalti, con un testo che limita la possibilità di ricorso al subappalto e rafforza la supervisione delle Rsu in materia. Migliorata anche la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con l’incremento da 2 a 3 giorni di permesso per patologie gravi del figlio e la possibilità di avviare convenzioni, a livello di sito, con asili nido. Infine, per i 400 dipendenti della società di distribuzione ZeroQuattro è stato concordato un salario variabile che, nel triennio, aumenta considerevolmente fino a raddoppiare, in alcuni casi, il valore economico di quanto finora percepito dai lavoratori, oltre alla garanzia di medesime tutele normative rispetto ai colleghi della Granarolo. Più assistenza sanitaria e stabilizzazioni Coca Cola Hbc, firmato integrativo È di Giulia Sbarbati stato siglato, nella notte del 14 luglio a Milano, il rinnovo dell’accordo integrativo del gruppo Coca Cola Hbc Italia per il triennio 2014-16. “Un accordo non scontato, soprattutto alla luce della sfavorevole congiuntura economica, raggiunto grazie allo sforzo congiunto di FaiFlai-Uila che hanno impresso una forte accelerazione a una trattativa, avviata in ritardo rispetto agli altri gruppi industriali” ha spiegato il segretario nazionale Uila Pietro Pellegrini. L’accordo conferma l’importanza delle relazioni sindacali e rafforza il ruolo del coordinamento nazionale Rsu le cui competenze vengono ampliate, sia in fase di informazione preventiva che in materia di comitato aziendale europeo. Il contratto di lavoro part time viene riconosciuto come strumento idoneo ad affrontare la mutevolezza del mercato del beverage italiano: sarà possibile utilizzarlo per coniugare il mantenimento dei livelli occupazionali con la sempre maggiore flessibilità organizzativa richiesta. L’accordo prevede l’iscri- zione di tutti i lavoratori al fondo assistenza sanitaria alimentaristi (Fasa) dal 1 gennaio 2015, senza però penalizzare i dipendenti già assicurati con la polizza sanitaria già in vigore: misure correttive saranno adottate entro fine 2014, destinando i risparmi di costo alla garanzia di prestazioni aggiuntive per i lavoratori che oggi aderiscono alle fasce più elevate della polizza aziendale in essere. Relativamente al premio di produttività, oltre ad una maggior incidenza dei parametri gestionali di sito (innalzati all’80%) con relativo contenimento dell’incidenza del risultato operativo (limitato al 20%), il valore complessivo del premio nel triennio è di 6.100 €, con un incremento del 13% sul triennio precedente. “Siamo molto soddisfatti”, conclude Pellegrini, “per un accordo che offre importanti garanzie ai dipendenti di Coca Cola, soprattutto in tema di assistenza sanitaria e stabilizzazione dei rapporti di lavoro: la tutela dei livelli occupazionali, infatti, nell’odierno contesto socio-economico, è un obiettivo prioritario su tutti i tavoli negoziali”. stabilimento di Fossano in cui si concentrerà la produzione di pasta, a partire da metà 2015, con una graduale acquisizione dei volumi del sito di Imperia che continuerà a produrre fino a dicembre dello stesso anno. La Colussi ha inoltre annunciato un progetto innovativo sul territorio, anche in partnership con alcuni produttori locali, che ha come obiettivo la rinascita dello storico marchio Agnesi, non solo con la produzione della pasta così detta “classica”, ma anche con quella ripiena e con prodotti succedanei (pesto, paté di olive taggiasche etc.). La verifica dello stato di avanzamento del progetto aziendale e le prospettive occupazionali per i lavoratori dei siti di Imperia (nuovi posti di lavoro alternativi agli attuali 110) e di Fossano sarà di competenza del coordinamento Colussi; a tal proposito, le parti sociali hanno già fissato due incontri a settembre. Infine, sempre in autunno, riprenderà la trattativa per il rinnovo dell’integrativo di gruppo, sospesa il 28 aprile. ontinua la tornata dei rinnovi contrattuali con la sigla del primo accordo integrativo valido per tutto il gruppo Bolton Alimentari Spa, nella tarda serata del 15 luglio, che ha armonizzato gli accordi vigenti nei due stabilimenti di Aprilia (Lt) - fino al 2012 appartenente al gruppo Kraft - e Cermenate (Co). “Proprio aver reso omogenei i due diversi sistemi premianti è l’elemento davvero qualificante dell'accordo” spiega Pietro Pellegrini, segretario nazionale Uila, “perché, sotto il profilo economico, per entrambi i siti è stato equiparato già in questo triennio il Ppo, pari a 2.140 € nel 2016. Il premio sul triennio sarà di 6.240 € per Cermenate (+14,5% sul triennio precedente) e di 6.065 € per Aprilia (+37%). È stato implementato un modello basato esclusivamente su parametri gestionali, che tende, altresì, a valorizzare la presenza, fattore sul quale le OO.SS. hanno ottenuto importanti risultati. Eventi come l’allattamento, i congedi parentali per lutto e i giorni per Produzione di pasta a Fossano dal 2015 MST Premio +20% Bonus per maternità S di Alice Mocci ottoscritto l’8 luglio da FaiFlai-Uila e Manifatture Sigaro Toscano il rinnovo dell’accordo integrativo del gruppo 2014-2016, “un buon accordo” a giudizio del segretario nazionale Uila Pietro Pellegrini “che rafforza le relazioni industriali prevedendo, tra l’altro, due ore di formazione su temi sindacali per i neo assunti”. L’intesa mira a consolidare e aumentare i livelli di produttività, premiando la partecipazione del personale al raggiungimento degli obiettivi attraverso l’incremento reale del premio economico. L’accordo prevede, infatti, una revisione della struttura del premio, individuando una componente annuale e una mensile che consentiranno, a seconda del livello di produttività raggiunto, di percepire un premio complessivo, a regime nel triennio, compreso tra un minimo di 6.900 e un massimo di 8.542 € (+20% sul premio 2011-2013). L’intesa, infine, in sintonia con la grande attenzione di Fai-Flai-Uila sul tema delle pari opportunità, istituisce un premio maternità di 500 euro per le lavoratrici che si assentano per maternità. Ultimora/ Intesa raggiunta nella tarda serata Da Colussi rilancio Bolton: chiuso primo del marchio Agnesi integrativo di gruppo L di Guido Majrone a direzione aziendale del gruppo Colussi ha espresso con determinazione la volontà di restare nel settore pastiario e di rilanciare, con un nuovo piano industriale, il marchio “Agnesi”. È quanto emerso nell’ultimo coordinamento di gruppo tenutosi presso lo stabilimento Colussi di Petrignano D’Assisi il 25 giugno. Alla fine dell’incontro è stato sottoscritto un verbale di riunione tra i rappresentanti dell’azienda, Fai Flai Uila e i componenti del coordinamento sindacale. Cala, per ora, il sipario sulla difficile questione descritta dall’azienda lo scorso 28 aprile e che aveva portato a dichiarare due ore di sciopero con assemblee informative in tutti gli stabilimenti. Infatti, l’uscita dal settore pasta avrebbe provocato un calo dell’occupazione, nei siti di Fossano (Cn) e Imperia, per un numero complessivo di 150 lavoratori. Durante il coordinamento è stato illustrato il nuovo piano industriale che avrà al centro il rinnovato C patologie di particolare gravità (oncologiche), precedentemente tutti considerati assenza ai fini del premio, saranno ora considerati come giorni di presenza. Dal punto di vista normativo, l’accordo valorizza le relazioni industriali con il potenziamento dell’informazione preventiva, dà maggior tutela all’occupazione con l’avvio di un percorso di stabilizzazione sia per i lavoratori stagionali che per i part-time, introduce la flessibilità di orario in entrata ed in uscita per la popolazione impiegatizia e istituisce il libretto del lavoratore per la certificazione dei percorsi formativi. È stata, inoltre, costituita una Commissione paritetica non negoziale con il compito di definire criteri e percorsi di valorizzazione della polivalenza e polifunzionalità dei lavoratori, finalizzati al riconoscimento economico delle competenze acquisite. Sul piano delle politiche di genere, viene introdotto un congedo speciale di 7 giorni per il lavoratore padre in occasione della nascita del figlio.
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