Visualizza il giornale

E
mensile di informazione politica e sindacale dell’Unione italiana lavori agroalimentari www.uila.eu
mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3
Spending review, Renzi acceleri
ditoriale
di Stefano Mantegazza
Il paese non scivola più sul piano inclinato della crisi ma l’Italia è in piena deflazione
La ricetta Uil: senza tagli coraggiosi l’Italia non riparte
L
a caduta della produzione
industriale a maggio (1,8% su base annua) dà un
colpo, probabilmente mortale,
alla speranza che a fine 2014 il
Pil cresca almeno dello 0,8%, secondo le previsioni del Documento di economia e finanza
(Def). Se andrà bene, il Prodotto
interno lordo è destinato a crescere della metà, con conseguenze inevitabili sui conti
pubblici, a cominciare dal rapporto deficit/Pil che tornerà vicino al 3%. Inevitabile anche
l’abbandono di ogni speranza
espansiva di bilancio. Certo, a
fronte di questo dato c’è anche
qualche piccolo segnale positivo.
I consumi degli italiani tornano a
crescere per la prima volta da un
paio di anni, sia pure dello “zero
virgola”. I tassi sui titoli del debito pubblico sono bassi come
mai succedeva da anni; cosa che,
forse, consentirà nel 2014 di risparmiare qualche miliardo sulla
spesa prevista per gli interessi.
Cresce sia pure di poco l’occupazione, anche se l’Istat segnala che
#italiasicura…
gli indigenti sono ormai oltre 6
milioni, un quarto in più rispetto
al 2012. I numeri ci raccontano,
quindi un paese stremato dalla recessione che ha smesso di scivolare lungo il piano inclinato della
crisi ma che ancora non riesce a
risalirlo. Siamo in piena deflazione e i tentativi del governo
Renzi che si muovono nella direzione giusta, sono finora troppo
deboli e troppo superficiali. È
tempo di voltare pagina. Le elezioni si sono concluse. Il confronto europeo sta dimostrando
che ribaltare la politica economica non sarà possibile. Tra l’altro la richiesta italiana di rendere
più flessibile l’utilizzo di risorse
per investimenti andrebbe meglio
ponderata. Siamo infatti il paese
che utilizza peggio le risorse stanziate tramite i fondi strutturali europei. Sarebbe tutta da dimostrare
pertanto la nostra capacità di
spendere meglio delle risorse aggiuntive. La realtà vera che questo governo stenta ad accettare,
come tutti gli esecutivi precedenti, è che il rilancio del paese si
Governo ok, ora serve
#forestazioneproduttiva
Il governo ha presentato #italiasicura, una “struttura
di missione” contro il dissesto idrogeologico e per lo
sviluppo delle infrastrutture idriche, con interventi
previsti per 4 miliardi € in tutte le regioni, dando così
inizio, ha dichiarato il sottosegretario Graziano Del
Rio “alla più importante opera pubblica di cui il paese
ha urgente bisogno”, perché “concentrarsi sul territorio vuol dire prendersi cura del bene più prezioso che
abbiamo”. Bene! È esattamente ciò che la Uila chiede
nelle sue tesi congressuali, pubblicate a marzo scorso;
ci auguriamo, quindi, di poter vedere al più presto dei
risultati tangibili di tali interventi. Vorremmo però
suggerire al governo che tra le risorse naturali più importanti del paese c’è il patrimonio forestale: 11 milioni di ettari, il 36% della superficie nazionale con
un potenziale produttivo annuo di 24 mln tonnellate,
di cui utilizziamo solo il 15%, mentre importiamo il
65% del nostro fabbisogno di legname per uso industriale ed energetico. La politica finora perseguita dall’Italia, fatta di dispersione di interventi,
assistenzialismo e sprechi è figlia di una concezione
che considera il patrimonio boschivo come una semplice riserva ambientale da proteggere e non come una
risorsa economica da utilizzare secondo i principi di
una “gestione sostenibile” e della multifunzionalità.
La Uila chiede un cambiamento radicale e l’avvio di
nuova politica per una “forestazione produttiva” che,
nel valorizzare la funzione protettiva dei boschi, utilizzi le risorse pubbliche anche per incentivare lo sviluppo di filiere corte, capaci di creare valore, reddito
e occupazione. Rispondendo, così, alle esigenze del
paese e agli interessi di un settore che può fornire materia prima alle industrie del legno, biomasse per la
produzione di energia pulita a basso costo, utilizzando
anche il patrimonio forestale, quale fonte di crediti di
carbonio ai sensi del protocollo di Kyoto. A quando,
quindi, #forestazioneproduttiva?
deve giocare e vincere in Italia,
concentrandosi sulle sole riforme
che servono a questo scopo.
Ci preoccupa infatti che, tutto
preso dalle grandi riforme del Senato, della legge elettorale, del titolo V della Costituzione, della
giustizia, il governo perda di vista
quelle che davvero servono al
paese. Non serve l’ennesima riforma del lavoro contrabbandata
come quella che farà finalmente
ripartire il paese. L’ultimo che ha
raccontato questa “panzana” fu il
ministro Enrico Giovannini (governo Letta). Ve le ricordate le
100.000 assunzioni promesse?
Siamo a meno di un quinto ma
intanto i diritti e le tutele sono
stati ulteriormente ridotti. Ci fa
piacere leggere che con il piano
anti-burocrazia, entro mille giorni
tutti i certificati arriveranno a
casa dei cittadini in 48 ore ma al
paese in questo momento serve
altro. Serve sapere come i tagli di
spesa per 4,5 miliardi di euro
quest’anno, i 17 nel 2015 e i 32
nel 2016, previsti nel Def si realizzeranno effettivamente. Serve
sapere come si superano i ritardi
nelle privatizzazioni e nelle dismissioni immobiliari. Perché
sappiamo bene e per esperienza
che, senza vere riduzioni della
spesa, le tasse non diminuiranno,
il bonus di 80 euro non diventerà
strutturale e non sarà esteso a
pensionati e incapienti, mancheranno le risorse per finanziare
l’ulteriore taglio dell’Irap per le
imprese. È il paese rimarrà fermo
al palo.
Queste sono le riforme che più
servono al paese, queste sono le
riforme che l’Europa attende per
cambiare alcuni suoi ingenerosi
giudizi sull’Italia. Il governo
Renzi deve premere sull’acceleratore del risanamento dei conti
pubblici se davvero vuole, come
ha annunciato, utilizzare il semestre italiano di presidenza dell’Ue
per rendere più flessibili le regole
di bilancio, per aprire una breccia
nelle politiche del rigore, per investire nello sviluppo, anziché
rassegnarsi al declino. La Uil da
tempo ha indicato i tagli di spesa
possibili e necessari; Renzi fa-
rebbe bene a prenderli in considerazione.
Perché, tanto per fare un esempio, la sola centralizzazione degli
acquisti della Pubblica Amministrazione e lo sfoltimento delle
troppe migliaia di soggetti pubblici autorizzati a spendere come
e quanto meglio credono, pur annunciata dal governo ma ancora
tutta da mettere in pratica, farebbe risparmiare fino a 30 miliardi l’anno. Perché non ne
possiamo più di leggere che ci
sono un numero imprecisato di
partecipate pubbliche (più di
10.000 secondo le ultime stime)
dove in molti casi ci sono più manager che dipendenti (addirittura
1.213 sono quelle con degli amministratori ma senza alcun dipendente) che continuano a
divorare denaro pubblico senza
alcun costrutto. O questo governo
comprende che è arrivato il momento di sporcarsi le mani, tagliando e chiudendo tutto quello
che c’è da tagliare o da chiudere
o l’Italia perderà l’ennesima opportunità di ripartire.
Industria alimentare,
Già rinnovati sei accordi integrativi di gruppo 2014-16
C
crescono salari e tutele
di Pietro Pellegrini
on la firma, ieri all’alba, dell’accordo
Coca-Cola, sono sei gli integrativi di 2°
livello 2014-2016 già
sottoscritti con i grandi gruppi
dell’industria alimentare; una
stagione negoziale che interessa
circa 30.000 lavoratori, iniziata
con i rinnovi Logista (aprile),
Mondelez (giugno), Campari,
Granarolo, Manifatture sigaro
toscano-Mst (luglio); trattative
ancora aperte con Heineken,
Bolton, Barilla, Nestlè, Ferrero
e Bat. Inviata, nei giorni scorsi,
anche
la
piattaforma
Mignini&Petrini, mentre per
Colussi il negoziato riprenderà
in autunno. Gli incrementi salariali concordati variano tra
l’11% di Campari e il 20% di
Mst (vedi tabella), mentre numerose e importanti sono le
innovazioni normative. In generale si riscontra una grande attenzione sui temi
della conciliazione dei tempi di vita e lavoro e
del welfare. Campari, prima azienda a farlo, riconosce la possibilità di usufruire dei congedi
parentali “a ore”, rendendo esecutivo un diritto
già previsto dalla legge. Sempre in Campari, ma
anche in Coca-Cola, concordata l’iscrizione al
fondo integrativo Fasa per tutti i lavoratori, a
partire dal 1 gennaio 2015. Mondelez introduce
la possibilità di anticipo del Tfr per grave infermità
dei familiari o per estinzione mutuo/acquisto
prima casa. L’accordo Mst prevede un “bonus”
di 500 euro per le lavoratrici che si assentano per
maternità. In Campari e Granarolo vengono incrementati a tre i giorni di permesso in caso di
grave patologia del figlio. Logista riconosce un
giorno di permesso retribuito al padre in occasione
della nascita/adozione di un figlio e flessibilità
in entrata per i genitori che devono inserire i figli
al nido.
Gli accordi sottoscritti, in generale, rafforzano le
relazioni sindacali, sottolineando il ruolo centrale
dei coordinamenti delle Rsu e incrementando la
loro funzione, insieme a quella delle Rls, in particolare riguardo alla sicurezza sul lavoro. Grande
attenzione alla formazione, anche su temi sindacali.
Complessivamente, quindi, un risultato positivo
considerando la difficile congiuntura economica
in cui versa l’economia del paese.
mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3
2
La Uila verso il V congresso
Nei ter r ito r i u na g r and e pa r tecip a z io n e e u n a fo r te r ich ies ta d i ca m b iam en to
O
Eletti i 569 delegati in rappresentanza di 226.000 iscritti
vunque forte attenzione e partecipazione a
un dibattito congressuale dal quale sono
emerse una grande voglia di rinnovamento e
l’attesa di un vero cambiamento della politica, ma
anche del sindacato, in grado di far ripartire l’Italia
sulla strada della crescita. È questo il quadro di
sintesi che ha caratterizzato la stagione congressuale
territoriale della Uila, iniziata ai primi di marzo con
i congressi di lega e conclusasi il 27 giugno con il
congresso regionale della Sardegna. Oltre 1.000 congressi di lega e 500 aziendali, 76 congressi territoriali,
20 regionali. E poi i congressi dei sindacati di settore
Uimec, UilaPesca e Filbi.
Decine di migliaia di lavoratori e delegati hanno
potuto confrontarsi e discutere dei problemi del
lavoro e del paese, a partire dai contenuti delle tesi
congressuali, approvate dal consiglio nazionale Uila
a febbraio scorso e riprese nei dibattiti congressuali.
I nuovi strumenti multimediali
Gli slogan congressuali
I temi dibattuti sono evidenziati anche nei titoli
scelti per i congressi territoriali. Eccone alcuni
che ci sono pervenuti (in ordine cronologico di
svolgimento).
Treviso-Belluno: Insieme per il lavoro
Nuoro-Ogliastra: Il futuro nelle nostre mani;
agricoltura e foreste: una cultura antica dentro il
mercato globale
Parma-Piacenza: Cambia-menti
Reggio Calabria: Agricoltura e forestazione: risorse per il nostro sviluppo
Taranto: Più agroalimentare, più lavoro, più sviluppo: il sistema agroalimentare cuore strategico
dello sviluppo, della crescita economica e occupazionale
Verona-Trento: Valori condivisi, solidarietà, lavoro, sviluppo
Cosenza: Alimentiamo il nostro futuro: più lavoro
agricolo, nuovi diritti, più ambiente
Oristano: Tutela e valorizzazione del territorio,
base del rilancio del sistema agroalimentare
Bergamo: Italia si, Italia no, cambiare si può
Cagliari: Ripartiamo dalla nostra terra con il
nostro lavoro
Crotone: Ritorno all’agricoltura e alla forestazione
(sostenibile) per una ripresa del territorio
Pavia: La filiera agroalimentare: dall’azienda
italiana alla tavola straniera, il valore del made
in Italy nel mondo
Lecce: Agroalimentare, la nostra storia…il nostro
futuro
Brindisi: Innovare per cambiare, i processi necessari per restituire reddito alle imprese e dignità
al lavoro
Forte l’impegno messo in campo dalle segreterie
territoriali nel preparare i congressi. Uno sforzo
che si è concretizzato, in molti territori, nella realizzazione di video tematici per presentare particolari
problemi o per spiegare cosa è e cosa fa la Uila, i
servizi che offre.
Particolarmente toccante il video proposto dalla
Uila di Catania sul tema del lavoro nero.
“Il frutto oscuro”, è un docu-film che racconta,
senza mostrarne mai il viso, la storia di un lavoratore
costretto a svegliarsi la mattina alle 3,30 per andare
all’appuntamento con il caporale che lo porterà
sui campi per iniziare una lunga giornata di lavoro.
Il video si chiude con l’indicazione di un numero
verde Uila 800974263 per denunciare casi di lavoro
nero. Sullo stesso tema anche un video realizzato
dalla lega comunale di Scordia (Ct) che ne spiega
le dinamiche sul territorio. Sempre la Uila di Catania
ha proposto un video sulla questione dei lavoratori forestali e sulle
opportunità offerte da una forestazione produttiva. La Uila di Verona ha
prodotto ben quattro video dedicati al welfare contrattuale realizzato sia a
livello nazionale che territoriale e sul funzionamento dei servizi offerti
dalla Uila ai lavoratori, al tema dell’equiparazione
dei diritti dei lavoratori dell’industria e delle coo-
C
aserta
L
atina Frosinone
Foggia: Agroalimentare, sistema strategico per
la crescita economica e occupazionale, tra solidarietà e modernizzazione
Trapani: Produzioni e lavori agroalimentari per
una filiera di qualità
Avellino-Benevento: Agricoltura, antitesi alla
crisi
Catania: Il colore del lavoro
Messina: Agricoltura, le nostre origini, il nostro
futuro
Bari: Qualità delle produzioni e del lavoro per il
rilancio dell’agricoltura
Ragusa: Cambiare, partendo dal lavoro, insieme
si può…
Enna: Il lavoro dà colore alla terra
Palermo: Orizzonte 2020, quale futuro? Quale
lavoro per il sistema agro-alimentare-forestale
Toscana: Dignità al lavoro
Basilicata: #crediamocicambiaresipuò
Calabria: + Agricoltura + Forestazione =
1 Calabria 2.0
Emilia Romagna: Il sindacato che cambia il
paese
Puglia. Lavoro di qualità per l'agroalimentare
europeo
Lazio: Agroalimentare, la grande opportunità.
Etica del lavoro e tutela del made in Italy
Lombardia: Lavoro e qualità del “made in Italy”
agroalimentare verso Expo 2015
Sicilia: Per un futuro di crescita e lavoro, valorizzare e rendere attraente l’Agricoltura, l’Ambiente, l’Alimentare e la Pesca
Sardegna: Agroalimentare & Ambiente, da qui
riparte il futuro dell’Isola
La presenza sui media
Altro aspetto significativo dell’impegno messo in atto dalle strutture
territoriali è stata la grande visibilità avuta sui media (giornali, Tv, internet)
locali e nazionali. Centinaia gli articoli di stampa e sul web, decine le
interviste e i servizi filmati trasmessi dalle Tv
locali di tutta Italia.
L
azio
T
aranto
perative, ai lavoratori stranieri e alla sicurezza. Altri Il sindacato del futuro
video sulle attività svolte dalle Uila territoriali sono stati realizzati e Questa tornata congressuale si è svolta sulla scia della riforma organizzativa
proposti dalle Uila di Treviso-Belluno, Cagliari, Lecce e Messina.
della Uil, lanciata con la conferenza di organizzazione di Bellaria, nell’ottobre
2012. Riforma che la Uila ha avviato da subito e
M
essina
R
eggio Calabria
3
mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3
con decisione: accorpando in 20 Uila territoriali 51 strutture provinciali,
avviando l’audit esterno sui bilanci di molte strutture territoriali e di quelle
nazionali, sviluppando il sindacato a rete con il rafforzamento delle sinergie
con le altre categorie e i servizi Uil. Il tema della riforma del sindacato e
l’esigenza di una sua rinnovata proposta politica da proporre al paese sono
stati al centro dei dibattiti, al pari dei temi più specifici del settore agroalimentare.
Dopo anni turbolenti e difficili nei quali il ruolo del sindacato è stato più
volte criticato, se non ignorato, ci si poteva aspettare una partecipazione
sfiduciata. Al contrario, dai delegati è emersa tanta voglia di provare a immaginare come riappropriarsi di una rappresentanza ritenuta indispensabile
per continuare a tutelare i lavoratori. È emersa, ovunque, la necessità di riprendere a svolgere il ruolo di sindacalista, partendo proprio da un dialogo
e da un confronto finalizzati a condividere scelte e percorsi. In questo
confronto, accanto ai tanti delegati storici, si sono ascoltati gli interventi di
tanti giovani delegati, donne e uomini, che hanno grinta e passione da
vendere e che vogliono crescere per poter diventare il futuro gruppo
dirigente. In particolare tante donne, delegate e dirigenti territoriali che
sono state protagoniste dei congressi, confermando come, a partire dal
progetto “Uila in Rosa”, la loro presenza nell’organizzazione è diventata
una bella e importante realtà.
Noi insieme siamo la Uila
Insomma, un grande sforzo organizzativo che ha coinvolto i territori e la
segreteria nazionale che ha
B
N
ar i
B
asilica
partecipato a tutti i congressi territoriali e regionali, tanta partecipazione,
tanta energia e ottimismo che ci piace sintetizzare, riportando la frase
conclusiva di un video proposto dalla Uila territoriale di Messina: “Insieme,
con il cuore, con la ragione, con l’orgoglio e soprattutto con la passione
che ci unisce possiamo davvero essere più protagonisti. Noi insieme siamo
la Uila”.
V
en et o
C
ampa
ta
nia
Pac, “made in Italy”, Expo 2015 e lavoro etico al centro del dibattito congressuale
ell’ambito di alcuni
congressi regionali si
sono svolte delle tavole rotonde sui temi della
Pac, del made in Italy e di
Expo 2015, alle quali hanno
partecipato esponenti del governo, delle regioni, del parlamento e delle forze sociali.
In tutte queste occasioni il
dibattito si è incentrato sul
rapporto tra qualità dei prodotti e qualità del lavoro e
sull’esigenza per il sistema
Italia di assicurare ai consumatori di tutto il mondo che
la qualità del “made in Italy”
agroalimentare deve affermarsi anche nella “eticità”
del lavoro utilizzato, garantendo il rispetto dei contratti
e dei diritti del lavoro.
Il 4 giugno a Bologna, il segretario nazionale Uila Tiziana Bocchi ha moderato la
tavola rotonda sul tema:
“Qualità e lavoro etico nell’agroalimentare, carte vincenti del made in Italy nel
mondo”. Tra gli altri interventi, quello del coordinatore
nazionale di Agrinsieme Mario Guidi, che ha sottolineato
il ruolo dei giovani e l’importanza di far capire loro la
centralità del settore agroalimentare nel sistema economico del paese. Ciò che serve
per sostenere il settore sono
leggi adeguate anche dal pun-
to di vista della tutela del lavoro. Il presidente del gruppo
Granarolo, Gianpiero Calzolari ha invece illustrato la
filosofia dell’azienda leader
nella produzione di latte e
derivati, che si concentra sul
rispetto dell’ambiente e sulla
sostenibilità sociale.
Il 6 giugno a Bari è stata la
volta della “Pac 2020, un’opportunità da non perdere per
l’agricoltura italiana”, un tema
particolarmente sentito in una
regione come la Puglia, leader
nella produzione di olio, pomodoro da industria e barbabietole. Ospite d’eccellenza
il vice-ministro alle politiche
agricole Andrea Olivero, che
si è soffermato sull’accordo
tra governo e regioni per l’applicazione della Pac. “È stato
fatto un buon lavoro, data anche la possibilità di rivedere
fra due anni l’accordo raggiunto” ha detto il vice-ministro “che darà un aiuto sostanziale per alcuni settori
che stanno subendo la crisi e
che hanno bisogno di riorganizzazione, in particolare la
zootecnia, ma anche altri settori più specifici come l’olivicoltura, il pomodoro, la barbabietola, il grano duro. Certo” ha proseguito Olivero
“non nella misura in cui alcuni
si attendevano ma, comunque,
tale da poter garantire la te-
nuta di questi settori”. Dal
canto suo, l’assessore regionale all’agricoltura della Puglia, Fabrizio Nardoni, ha
messo in evidenza i risultati
ottenuti per l’agricoltura pugliese: 13 milioni di euro per
l’olio, 11,2 per il pomodoro
da industria e 17,1 per la barbabietola. “Ora siamo pronti
e difendere i nostri prodotti
nel mondo. Il tema è stato
introdotto dal segretario generale della Uila Stefano
Mantegazza che ha posto il
problema di cosa debba intendersi realmente per “fatto
in Italia” e su come collegare
la difesa del made in Italy
con la lotta ai fenomeni del
per i nuovi bandi del Piano
di sviluppo rurale” ha detto
“che punteranno a sostenere
soprattutto gli agricoltori che
fanno innovazione e che si
consorziano nelle organizzazioni di produttori”.
Il 12 giugno a Roma, presso
la sede di Eataly, si è discusso
di “made in Italy” e “Italian
sounding” come promuovere
lavoro nero o grigio. La vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, ha illustrato l’iniziativa di un Ddl, di cui è la
prima firmataria, che propone
un marchio denominato “Italian Quality”, attraverso il
quale le aziende, con domicilio fiscale in Italia, possano
volontariamente e gratuitamente registrarsi. L’assessore
regionale all’agricoltura del
Lazio Sonia Ricci, ha parlato
del contrasto al lavoro irregolare, sottolineando l’importanza della “eticità” del
prodotto anche dal punto di
vista dei lavoratori che lo realizzano e impegnandosi a porre al centro delle politiche
regionali per l’agroalimentare
l’obiettivo di rendere più competitive le aziende virtuose.
Infine il 13 giugno a Milano
si è discusso di “Lavoro e
qualità del made in Italy in
vista di Expo 2015”. Angelo
Zucchi, capo segreteria del
Mipaaf, ha condiviso le proposte avanzate da Fai-FlaiUila sul mercato del lavoro e
ha auspicato la creazione di
una forte alleanza tra tutti i
protagonisti della filiera per
sostenere e rilancio dell’agroalimentare italiano.
L’assessore regionale all’agricoltura lombarda Gianni
Fava, condividendo l’idea di
una alleanza di filiera, ha elogiato la nuova fase di lavoro
avviata con il Mipaaf per il
sostegno del settore agroalimentare.
Infine Francesco Bettoni,
presidente Unioncamere Lombardia ha indicato in Expo
2015 l’occasione per valorizzare il made in Italy e, con
esso, la qualità delle produzioni e del lavoro.
mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3
4
Protocollo d’intesa sottoscritto il 23 giugno Intesa sottoscritta da tutti i firmatari del Cpl ENTI BILATERALI
Foggia, l’iniziativa
“pomodoro etico”
P
di Eleonora Tomba
er la prima volta, quest’anno, nelle campagne
della provincia di Foggia
verrà raccolto “pomodoro etico”, cioè da braccianti assunti
con regolare contratto di lavoro e nel rispetto delle leggi.
Una parte della catena di produzione del pomodoro pugliese è interessata dall’emergenza
del lavoro irregolare e dal fenomeno del caporalato, che
sfrutta la manodopera. A innescare questa fase di cambiamento un progetto della
Regione Puglia, chiamato
“Capo Free - Ghetto Off”, che
mira a eliminare i “ghetti” in
cui vivono i lavoratori agricoli
migranti e dove i caporali reclutano illegalmente la manodopera per le imprese agricole. L’idea si è tradotta in
un protocollo d’intesa firmato
lo scorso 23 giugno da Flai,
Fai, Uila di Foggia e molte
associazioni datoriali (tra cui
Confagricoltura, Cia, Copagri,
Confesercenti), che mira a
sconfiggere il lavoro nero incentivando le aziende ad assumere manodopera regolarmente, con premi economici
e mediante l’attribuzione di
KYOTO
Crescono foreste
e serbatoi italiani
di carbonio
C
resce il patrimonio forestale italiano, 600.000
ettari in più dal 2005,
per un totale stimato di superficie forestale (comprensiva di
arbusteti, boscaglie e formazioni rade) pari a 10,9 mln di
ettari. È quanto emerge dal
“3° inventario nazionale delle
foreste e dei serbatoi forestali
di carbonio” presentato dal
corpo forestale dello stato il
13 maggio, che dimostra come
le nostre foreste assumano
sempre più un ruolo fondamentale ai fini della mitigazione dei cambiamenti climatici, grazie alla loro capacità
di assorbire CO2 e di immobilizzare grandi quantità di
carbonio. Lo studio sarà utilizzato dal ministero dell’ambiente per la rendicontazione
finale degli impegni previsti
dal protocollo di Kyoto nell’ambito della Convenzione
quadro dell’Onu sui cambiamenti climatici; gli accordi sul
clima prevedono, per il comparto foreste, la contabilizzazione della quantità di carbonio
organico contenuta nei cinque
“serbatoi di carbonio” (biomassa epigea e ipogea, legno
morto, lettiera, componente
organica del suolo).
un certificato di “eticità”. Allo
stesso modo i prodotti ottenuti
nel rispetto delle leggi e dei
contratti collettivi saranno
marchiati “Equapulia - no lavoro nero”. Parallelamente è
avviata una serie di operazioni
per eliminare i ghetti, partendo
da quello di Rignano Garganico (Fg): la regione si attiverà
per fornire ai migranti un alloggio per tutta la stagione di
lavoro agricolo, già dal 1°
Luglio. Un’iniziativa importante, che si innesta sulla scia
di molti altri progetti provenienti dai territori, sintomo
del fatto che la piaga del lavoro
nero è un’emergenza riconosciuta in tutto il paese; sulla
stessa linea la proposta di riforma del mercato del lavoro
agricolo nazionale presentata
da Flai, Fai e Uila al Governo
tre mesi fa e in parte recepita
nel Dl 91/2014, che istituisce
la “rete del lavoro agricolo di
qualità”, per favorire l’incontro
tra domanda e offerta “regolare” di lavoro attraverso le
banche dati dell’Inps: un percorso importante che dovrà
essere completato in sede di
conversione in legge del decreto.
Lecce, un protocollo
contro il caporalato
I
l contrasto al lavoro nero
e al caporalato in agricoltura protagonista delle
politiche locali. A Lecce, per
il terzo anno consecutivo, è
stato siglato l’accordo attuativo del protocollo d’intesa
del 13 dicembre 2011 sulle
procedure relative all’impiego di manodopera nelle fasi
di raccolta delle produzioni
ortofrtutticole del nord-ovest
della provincia di Lecce.
L’intesa, a firma di Fai-FlaiUila, Unione provinciale
agricoltori, Coldiretti e Cia
della provincia di Lecce (tutte
le parti stipulanti il Cpl), riguarda il periodo a più alta
intensità di lavoro stagionale
agricolo, dal 1 giugno al 30
settembre. Il progetto è sostenuto dalla prefettura e
mira a contrastare il lavoro
irregolare in agricoltura, sia
italiano che straniero, piaga
diffusa in questo territorio.
Il documento contiene un
modulo di adesione che le
aziende possono sottoscrivere
e che dà loro il diritto di applicare l’accordo dal 1 giugno
al 30 settembre. Il modulo
sarà poi trasmesso all’Inps,
al centro per l’impiego e al
servizio ispettivo della direzione territoriale del lavoro
(Dtl). Anche i lavoratori interessati alla raccolta devono
comunicare la propria disponibilità al centro per l’impiego, come del resto già
fanno. L’assunzione di manodopera avviene interconnettendo i due elenchi, in
modo da garantire che i datori
di lavoro siano solo quelli
che rispettano le leggi e i
contratti collettivi, evitando
la mediazione irregolare dei
caporali. L’innovazione rispetto ad accordi simili in
altre zone d’Italia è la previsione di tariffe “di garanzia” anche per l’ipotesi del
lavoro a cottimo (ad es. per
le angurie € 0,010 al kg) che
vietano, di conseguenza,
qualsiasi patto individuale
di cottimo. Anche per Lecce
(in particolare per Nardò),
come già a Rignano Garganico (Fg), c’è un progetto
della provincia per eliminare
un “ghetto” dove vivono i
lavoratori migranti, che intende trasformare la masseria
dove si sono insediati in una
soluzione abitativa decente,
dotata di adeguati servizi.
sul sindacalismo agricolo e di
promuovere la conoscenza del
movimento operaio, in particolare, del sindacalismo bracciantile e contadino. Attraverso
la convenzione sono stati istituiti il Premio annuale Argentina Altobelli per tesi di laurea
e un contratto annuale di ricerca, entrambi aventi ad oggetto il diritto sindacale, il diritto del rapporto di lavoro, la
previdenza e sicurezza sociale,
le relazioni industriali o la storia del movimento operaio e
sindacale. La cerimonia di consegna del premio si è svolta
lo scorso 22 maggio al Campus
Luigi Einaudi di Torino. Alla
premiazione, al primo punto
dell’ordine del giorno del Consiglio di Dipartimento, hanno
partecipato Guido Majrone,
consigliere della Fondazione
Argentina Altobelli e i Professori Paolo Fergola e Gian
Carlo Cerruti, in rappresentanza dell’Università di Torino.
di Fabio Caldera
In convenzione con l’Università di Torino
Conferito il primo
Premio Altobelli
È
stato conferito il primo
Premio Argentina Altobelli, messo a bando dal
Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università
di Torino, con il patrocinio e
finanziamento della Fondazione Argentina Altobelli. Il premio è stato assegnato al dottor
Mattia Galli, per la sua tesi
di laurea triennale, dal titolo
“La contrattazione decentrata,
l’esperienza del settore agroalimentare”. L’elaborato analizza le vicende della contrattazione di secondo livello, dando conto in maniera esauriente
del dibattito che ne ha accompagnato la nascita e lo sviluppo
nell’ambito delle relazioni industriali e della dottrina giuridica nel nostro paese. La parte
finale del lavoro si concentra,
poi, sulle caratteristiche della
contrattazione di secondo livello nel settore agroalimentare, con particolare riguardo
all’integrativo del gruppo Ferrero. Il Premio nasce da una
convenzione stipulata nel 2014
tra la Fondazione Altobelli e
il Dipartimento di Culture Politica e Società dell’Università
degli Studi di Torino, allo
scopo di incentivare gli studi
Nasce Ebavi
per l’agricoltura
vicentina
N
asce Ebavi, l’Ente bilaterale per l’agricoltura
vicentina, un Fondo assistenza integrativa malattiainfortunio, a tutela dei lavoratori agricoli, costituito il 29
aprile, tra Cia, Coldiretti e
Confagricoltura e i sindacati
Flai-Fai-Uila.
“Si tratta di un risultato storico
- commenta Nicola Storti segretario regionale Uila Veneto
- per la prima volta, organizzazioni datoriali e sindacali
hanno sottoscritto un accordo
che migliora le condizioni di
lavoro e risponde efficacemente
alle persone colpite da malattia
o infortunio”. L’Ebavi integra
i trattamenti assistenziali obbligatori in caso di malattia o
infortunio e l’assistenza pubblica a tutela dei lavoratori,
riconoscendo, compatibilmente
con le disponibilità finanziarie,
ulteriori trattamenti e prestazioni; promuove e sostiene lo
sviluppo della formazione e
incentiva misure per migliorare
la sicurezza sul lavoro. “Una
pluralità di compiti - conclude
Storti - che porterà ad accrescere la dignità del lavoro e a
migliorare le condizioni professionali in agricoltura”.
Pac 2014-20, convegno con Adduci e Solfizi
Copagri, Cosenza:
coltiviamo il futuro
S
i è svolto l’11 luglio la
prima iniziativa pubblica
della nuova Copagri Cosentina: “coltiviamo il futuro”.
Promossa dal neo eletto presidente provinciale, Giuseppe
Adduci, il convegno ha approfondito i temi e le opportunità offerte dalla Politica
agricola comune 2014-2020
al comparto agricolo e al territorio rurale calabrese (oltre
138.000 produttori e 280.000
occupati).Nella sua relazione,
Adduci ha evidenziato le caratteristiche del sistema produttivo, italiano e regionale,
che impongono un’unica ricetta
per rimettere in moto il mercato
interno: agevolare e semplificare la creazione d’impresa,
assumere la riduzione della
tassazione sul lavoro, come
strategia economica da perseguire. Tre sono i puntelli chiave
per ripartire: ricambio generazionale, innovazione (stimolando un cambiamento culturale della mentalità degli agricoltori affinché passino dallo
status di coltivatore a quello
di imprenditore) e soprattutto
la crescita delle strategie di
mercato. A testimonianza del
continuo e costante confronto
che la Copagri ha costruito
nel tempo con le istituzioni
regionali e provinciali, sono
intervenuti al convegno, portando il loro contributo, il direttore generale del dipartimento agricoltura della regione
Calabria Giuseppe Zimbalatti,
Giuseppe Arcidiacono in rappresentanza dell’organismo pagatore regionale (Arcea); è intervenuto anche il presidente
dell’associazione olivicola cosentina Massimino Magliocchi, protagonista di un’iniziativa finalizzata al riconoscimento dell’Igp dell’Olio di
Calabria, eccellenza agricola
tipica cosentina. Ha chiuso i
lavori il direttore nazionale
del Caa Copagri, Maria Cristina Solfizi che ha evidenziato
l’impegno e le idee profuse
dal nuovo gruppo dirigente
della Copagri Cosenza. Solfizi
ha rimarcato gli emendamenti
necessari affinché i Psr possano
essere sfruttati al meglio. Tempi
e modalità certi e immediati
fissati dalle regioni, facilitare
l’accesso al credito, incentivi
ai giovani, eticità del prodotto
e del lavoro: queste le parole
chiave del convegno.
5
mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3
UILAPESCA
Mammucari
Segretario
generale
E
nrica Mammucari,
segretario generale
Uila di Roma e del
Lazio è stata eletta nuovo
segretario generale della
Uila Pesca, sindacato di settore della Uila che rappresenta i lavoratori dipendenti
del settore pesca e acquacoltura. Lo ha deliberato
all’unanimità il consiglio
nazionale dell’organizzazione, riunito lo scorso 15
luglio a Roma, a seguito
della elezione di Pierluigi
Talamo, segretario generale
uscente, quale componente
della segreteria regionale
della Uil del Lazio, avvenuta lo scorso 4 luglio.
Mammucari era già componente del consiglio nazionale Uilapesca, nonché
segretario regionale della
Uilapesca Lazio. Oltre a
Mammucari fanno parte
della segreteria nazionale
della Uila Pesca: Guido
Majrone, Fabrizio De Pascale, Barbara Cammarata e Tommaso Macaddino.
A Enrica e Pierluigi gli auguri di buon lavoro nei loro
nuovi incarichi da tutta la
Uila.
PARLAMENTO UE
Eletti vertici
commissioni
parlamentari
J
ean-Claude Juncker è
stato eletto il 15 luglio
presidente della Commissione europea. Juncker è membro del partito popolare europeo ed è stato primo ministro
del Lussemburgo dal 1995 al
2013 e presidente dell’Eurogruppo dal 2005 al 2013. Lo
scorso 7 luglio, invece, sono
stati eletti i presidenti delle
commissioni del parlamento
Ue: il polacco Czeslaw Adam
Siekierski (Ppe) all’agricoltura,
il francese Alain Cadec (Ppe)
alla commissione pesca (entrambi ne sono stati i rispettivi
vicepresidenti nella precedente
legislatura) e l’italiano Giovanni La Via (Ppe) all’ambiente. Eletti anche i vicepresidenti delle tre commissioni.
Agricoltura: Eric Andrieu
(s&d), Janusz Wojciechowski
(ecr), Clara Eugenia Aguilera
Garcia (s&d) e Vasilica Viorica Dăncilă (s&d); pesca:
Isabella Lövin (greens/efa),
Jarosław Leszek Wałęsa
(ppe), Werner Kuhn (epp) e
Renata Briano (s&d); ambiente: Benedek Jávor (greens/efa), Daciana Sârbu
(s&d), Pavel Poc (s&d) e Gilles Pargneaux (s&d).
PESCA CIG
Accordo fatto:
30 mln euro
per il 2014
È
stato sottoscritto il 3
luglio, presso il ministero del lavoro, l’accordo per attivare la cassa integrazione in deroga 2014. In
continuità con quanto previsto
nell’intesa dello scorso anno,
le risorse stanziate per il 2014
(30 milioni €) serviranno anche per coprire il mancato
pagamento delle istanze 2013,
che saranno corrisposte ai lavoratori interessati entro la
prossima pausa estiva. Fai,
Flai e UilaPesca esprimono
soddisfazione per il risultato
raggiunto e apprezzamento
per l’importante condivisione,
sottoscritta nell’accordo, da
parte dei due ministeri interessati dell’esigenza di avviare
un tavolo tecnico sui problemi
del settore, ivi compresa
l’evoluzione della disciplina
degli ammortizzatori sociali.
Fai, Flai e UilaPesca danno
atto della disponibilità mostrata dalle direzioni generali
del lavoro, della pesca e dell’Inps che hanno riconosciuto
la specificità del comparto
pesca e la necessità di dare
risposte mirate e strutturali
per la “messa in sicurezza”
del settore.
CCNL PESCA
Proseguono
le trattative
per i rinnovi
P
roseguono le trattative
per il rinnovo dei Ccnl
per il personale imbarcato sulle navi adibite alla
pesca marittima (Federpesca)
e di quello per gli imbarcati
su natanti di cooperative di
pesca. Previsti altri incontri
prima della pausa estiva. Per
quanto riguarda il primo contratto si sono già svolti diversi incontri e la prossima
tornata negoziale, inizialmente calendarizzata per il
3 luglio ma rinviata per la
concomitante convocazione
delle parti al ministero del
lavoro per la firma dell’accordo di attivazione della
Cassa integrazione in deroga
2014, è stata fissata per il
prossimo 24 luglio a Roma.
Per quanto riguarda il secondo contratto, dopo l’apertura delle trattative, il 16
giugno, con la presentazione
della piattaforma Fai-FlaiUilapesca, un secondo incontro si è svolto il 7 luglio,
dando modo di registrare
delle positive aperture da
parte delle associazioni presenti. Anche qui la trattativa
è stata aggiornata al prossimo 29 luglio.
Uilapesca al comitato sicurezza alimentare
La Fao promuova
ratifica Ilo C 188
L
a Fao, attraverso il comitato pesca (Cofi) e
le organizzazioni regionali per la gestione della
pesca, può contribuire a promuovere la ratifica della convenzione ILO C 188 sul lavoro nella pesca del 2007;
quando questa convenzione
entrerà in vigore, sarà infatti
possibile chiedere ai paesi e
assicurare ai pescatori di tutto
il mondo condizioni di lavoro
decente; sarà inoltre anche
più facile combattere con
maggiore incisività la piaga
della pesca illegale che, in
molti casi, viene praticata
utilizzando lavoro minorile
e forzato, in totale violazione
dei più elementari diritti umani. È quanto ha sostenuto il
segretario nazionale della Uilapesca, Fabrizio De Pascale,
intervenendo a Roma, presso
la sede della Fao, alla riunione del gruppo società civile (Csm) del comitato per
la sicurezza alimentare (Cfs),
incaricato di preparare un
documento (decision box)
sul tema del contributo della
pesca sostenibile all’obiettivo
della sicurezza alimentare.
De Pascale è intervenuto par-
lando a nome del sindacato
internazionale agroalimentare
(Iuf), esprimendo una posizione condivisa anche con i
sindacati italiani Flai-Cgil e
Fai-Cisl. La dimensione sociale della pesca - ha aggiunto De Pascale - è stata
per molti anni sottovalutata
dalle organizzazioni internazionali e regionali della pesca, sebbene un esplicito riferimento a questo tema fosse
già contenuto nel codice di
condotta Fao per la pesca
responsabile (1995) che invitava gli stati “a proteggere
i diritti dei pescatori e dei
lavoratori della pesca” a delle
“condizioni di lavoro e di
vita sicure, salubri e giuste,
conformi alle norme internazionali convenute”. Standard di fatto inesistenti fino
all’approvazione della Convenzione Ilo del 2007 che
deve quindi divenire stella
polare e punto di riferimento
futuro quando si affronta il
tema della sostenibilità della
pesca, da un punto di vista
economico e sociale. Il “lavoro decente” nella pesca
deve divenire un nuovo tema
di discussione.
Approvata
piattaforma
per il rinnovo
Agroalimentare:
nel 2013, 670
azioni formative
Fai-Flai-Uila:valorizzare relazioni industriali MIGNINI & PETRINI FONDIMPRESA
Heinz, incontro
azienda sindacati
C
di Michele Tartaglione
hiarezza sul piano industriale, maggiori investimenti, salvaguardia occupazionale, rilancio delle relazioni sindacali e rispetto degli
accordi: è quanto chiesto da FaiFlai-Uila in occasione dell’incontro tra il coordinamento nazionale e la direzione aziendale
della Heinz svoltosi il 9 luglio a
Milano. I lavori sono stati aperti
con la presentazione da parte
dell’azienda degli ultimi dati disponibili sulla situazione commerciale e produttiva del gruppo.
Seppur la crisi non sia ancora
finita, iniziano a intravedersi i
primi segnali di ripresa, in particolare nel comparto baby food
a marchio Plasmon. Heinz, infatti,
mantiene le proprie quote di
mercato, nonostante una significativa contrazione in termini
sia di volume che di fatturato.
Ma non si è parlato solo di
questo. Fai-Flai-Uila hanno posto
l’attenzione su alcune delle ultime
decisioni prese dall’azienda per
sopperire alla crisi, tra le quali
quella di assorbire parte dei superminimi individuali nei previsti
aumenti contrattuali. Su questo
punto non è stato possibile trovare
una soluzione condivisa e, di
fronte all’intransigenza aziendale,
Fai-Flai-Uila hanno annunciato
che sposteranno la discussione
sul piano giuridico, predisponendo una vertenza collettiva
sull’argomento. La discussione
si è poi spostata sul recente sequestro per carenze nella sicurezza antincendio dello stabilimento di Latina. Vicenda che si
è conclusa positivamente con la
riapertura repentina dell’impianto,
restano però ancora dei punti da
chiarire al fine di garantire che
simili fatti non si verifichino di
nuovo; in quest’ottica è stato
previsto nei prossimi giorni un
incontro tra l’azienda e le organizzazioni sindacali. Infine, FaiFlai-Uila hanno chiesto con forza
che sia dato il giusto valore alle
relazioni sindacali, attraverso un
confronto continuo con le Rsu
anche a livello di sito, come
strumento utile per uscire dall’attuale congiuntura. I lavoratori
“hanno già dato” con la riorganizzazione del 2013 e continuano
a dare ogni giorno attraverso le
politiche di risparmio messe in
campo dall’azienda per traghettare il gruppo fuori dalla crisi.
Qualcosa da parte di Heinz è
stato già fatto, ma molto c’è ancora da fare.
I
di Teresa Annunziata
l coordinamento Mignini
& Petrini ha approvato,
lo scorso 11 luglio, dopo
averla sottoposta al vaglio
dei lavoratori, la piattaforma
per il rinnovo dell’integrativo
aziendale. Sul versante normativo, si chiede di retribuire
due dei nove giorni di permesso previsti in caso di malattia del figlio dai 3 ai 9 anni
e di incrementare da due a
tre i giorni di permesso in
caso di patologie gravi riguardanti il figlio. Altre rivendicazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e
sulla valorizzazione delle capacità professionali e personali dei lavoratori attraverso
la formazione. Sul fronte economico, la richiesta è di aumentare il premio per obiettivi
di 300 euro a regime per tutti
i siti produttivi, oltre a verificare che su ogni sito siano
applicati i trattamenti economici intermedi per le diverse
funzioni svolte da ciascun lavoratore secondo i mansionari.
La piattaforma è stata inviata
alla controparte e il 28 luglio
saranno ufficialmente aperte
le trattative.
P
resentati l’11 giugno a
Torino, presso la sede
Eataly al Lingotto, i risultati dei piani formativi 2013
per il settore agroalimentare
finanziati da Fondimpresa, il
fondo per la formazione continua di Confindustria, CgilCisl-Uil: 670 azioni formative
che hanno coinvolto 328 piccole e medie aziende e 3.000
lavoratori, di cui il 35% donne,
per complessive 11.385 ore di
formazione. Un investimento
di 2 milioni € sulla formazione
continua intesa come politica
attiva per accompagnare i processi di ristrutturazione e riconversione aziendale, ma sopratutto per sostenere l’introduzione di nuove tecnologie e
l’innovazione dei prodotti e
dell’organizzazione del lavoro,
al fine di mantenere alta la
competitività delle aziende e
ampliarne la presenza sui mercati internazionali. La formazione continua, coniugata con
l’innovazione, è una strategia
lungimirante per uscire dalla
crisi. Federalimentare, assieme
a Fai-Flai-Uila, hanno scommesso su di essa, in questi
anni, trovando in Fondimpresa
un convinto sostegno.
mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3
Mondelez, accordo fatto
Industria alimentare: via alla stagione dei rinnovi
Incremento retributivo +16% sul triennio
È
di Giuliano Mino Grossi
stato sottoscritto lo
scorso 16 giugno il rinnovo dell’accordo integrativo 2014-2016 del gruppo Mondelez (ex Kraft) che
in Italia dà lavoro a 700 persone. Un accordo che, tra le
altre cose, introduce un premio che, nel caso del raggiungimento del 100% degli
obiettivi, per l’anno in corso
sarà pari a 1.590 euro, per il
2015 a 1.665 e per il 2016 a
1.740. L’intesa realizza un
aumento retributivo del 16%
ma soprattutto cambia i criteri
di determinazione del premio,
separando l’indice di redditività individuato nel fatturato
(vale il 40% del bonus e si
calcola a livello d’azienda)
dall’indice di produttività che
sta nel rapporto tra tonnellate
prodotte e addetti del sito
(vale il 30%) e dall’indice
di qualità/efficienza, indicato
per ciascuno stabilimento sulla base di peculiarità locali
(vale un altro 30%). Sul versante delle relazioni industriali, il contratto ribadisce
la centralità del coordinamento delle Rsu e conferma
l’incontro informativo an-
RINNOVI RSU/1
La Uila
vince
all’Inalca
P
er la prima volta la Uila
si afferma con un successo storico nello stabilimento Inalca di Castelvetro
(Mo), ottenendo 228 voti su
441 alle elezioni per il rinnovo
delle Rsu, del 29-30 aprile.
Con questo risultato la Uila
elegge la maggioranza dei rappresentanti sindacali (7 su 13),
nelle persone di: Pancrazio
Arnesano, Mario Malanga,
Giovanna Ruocco, Kumari
W.M.A., Giovanni Esposito,
Ahmed Husseini e Luigi Pagliuso e diventa la prima organizzazione in azienda.“È un
risultato che ci riempie di orgoglio e ci carica di responsabilità”, ha dichiarato il segretario territoriale Uila di Modena
e Reggio Emilia, Ennio Rovatti, “alle quali sapremo far
fronte con l’onestà e il buon
senso che ci contraddistinguono, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori”.“È un
segnale per i lavoratori e per
le aziende stesse, volto a testimoniare che pluralismo sindacale e nuove relazioni tra le
parti possono manifestarsi anche in un territorio complesso
come quello delle nostre province”.
nuale di febbraio cui sono
chiamate a partecipare, in
veste di osservatori, anche
le rappresentanze di Mondelez Italia Biscuits Production
(ossia Saiwa) e delle Fattorie
Osella. Condizione fondamentale affinché si possa,
prima o poi, convenire ad
un solo contratto di secondo
livello per tutto il gruppo
Mondelez. Grande attenzione
all’etica, alla formazione e
alla sicurezza con il progetto
infortuni zero rivolto a tutte
le sedi del gruppo. Nel capitolo “welfare” viene introdotta la possibilità di anticipo
del Tfr per «spese sostenute
per patologie di grave infermità del figlio o del familiare
a carico» ed «estinzione mutuo per acquisto o ristrutturazione della prima casa di
abitazione». L’azienda si impegna a evitare qualsiasi forma di discriminazione di genere e a favorire la conciliazione tra tempi di vita e di
lavoro, anche attraverso modelli di organizzazione del
lavoro finalizzati a questo
obiettivo. Si intensificano
poi le relazioni per le Rsu
delle forze vendite con la
RINNOVI RSU/2
La Uila
prima
in AIA
L
a Uila arriva prima, ottenendo 287 voti su
765, pari al 37,5% nelle
elezioni di rinnovo delle Rsu
nello stabilimento del gruppo
avicolo Agricola Tre Valli di
Nogarole Rocca (Vr). Seguono la Fai con il 28% delle
preferenze, la Flai con il 15%
e la Filaia-Cisal con il 19%.
È un risultato di straordinaria
importanza per una sede
aziendale in cui la Fai ha
sempre avuto la maggioranza
assoluta. Il duro lavoro svolto
negli ultimi anni ha premiato
la Uila con ben 8 seggi su
21. Grande soddisfazione da
parte della squadra Uila di
Verona e Trento: “questo risultato è frutto del grande lavoro della segreteria, che negli
ultimi tre anni ha operato con
un grande sforzo a favore dei
lavoratori dello stabilimento,
e del ruolo svolto dai candidati
Uila Maria Teresa Gandini,
Roger John Ekhator, Frank
Eshun, Kennedy Aiwaguore
Hutson, Antonio Pezzillo,
Ezio Mantovanelli, Abdelaziz Oughni e Lorenzo Grande, ai quali auguriamo che
sia solo il primo di molti altri
successi”.
Direzione aziendale per favorire la condivisione degli
obiettivi aziendali delle vendite, gli assetti della sicurezza
e la crescita professionale.
Il confronto con Mondelez
continuerà per condividere
alcune scelte recentemente
annunciate, quali: la creazione di una società concentrata sul caffè in joint venture
con l’olandese Master Blenders (Demb), nell’evidente
tentativo di competere il primato mondiale di Nestlè; la
costruzione di una divisione
aziendale dedicata a “cheese
& grocery” per valorizzare
queste specificità; la conferma della propria vocazione
principale quale leader dello
“snacking” con la produzione
di biscotti, del cioccolato e
caramelle. Un rinnovo dunque che, nel riconfermare la
buona qualità delle relazioni
sindacali, apre una fase di
impegno e confronto per conoscere e approfondire le decisioni di politica industriale
verso le nuove scelte del
gruppo e, soprattutto, per capire quali conseguente queste
possano avere per i lavoratori
Mondelez.
RINNOVI RSU/3
Coca-Cola
Uila sempre
prima
L
a Uila si conferma il
primo sindacato nello
stabilimento Coca-Cola
di Marcianise (CE), ottenendo
125 voti su 186 voti validi
alle elezioni per il rinnovo
delle Rsu, svoltesi il 14 maggio
scorso. Un risultato importante, che ha permesso alla
Uila di eleggere 4 Rsu su 6,
nelle persone di Vincenzo
Gravina, Giovanni Scognamiglio, Antimo Colella e
Alessandro Musone. Fai e
Flai, invece, si sono aggiudicate un seggio ciascuna.“Ai
neo-eletti, al segretario territoriale della Uila di Caserta,
Gaetano Laurenza, e a tutti
coloro che hanno contribuito
a questo importante risultato
vanno i miei complimenti” ha
dichiarato il segretario nazionale della Uila Pietro Pellegrini, aggiungendo che “la lista presentata dalla Uila ha
ricevuto il 67% dei voti, dato
di gran lunga superiore al numero degli iscritti. Questo ennesimo successo testimonia la
crescente stima che la nostra
organizzazione sta riscuotendo
tra i lavoratori e riconosce
l’ottimo lavoro svolto in questi
anni”.
6
Premio obiettivo 6.465 € sul triennio (+11%)
Campari, congedi
parentali “a ore”
I
di Pietro Pellegrini
l 2 luglio è stata siglata
l’intesa per il rinnovo
dell’accordo integrativo
del gruppo Campari: una
trattativa fruttuosa che, pur
nella stagione estremamente
difficile, ha ottenuto molte
conquiste per i lavoratori.
Sono state rafforzate le relazioni industriali, con percorsi formativi ad hoc per
gli attori della contrattazione,
volti a sviluppare le competenze specifiche necessarie:
un primo tema da approfondire sarà il Testo unico sulla
rappresentanza. Si sancisce
un’attenzione maggiore alla
formazione professionale,
nonché la preferenza al contratto di lavoro subordinato
rispetto alla somministrazione. Molti i riconoscimenti
economici: dall’aumento dell’indennità di reperibilità
(elevata al 20% della retribuzione) al premio per obiettivi che, con un incremento
di 225 €, passerà dai 2.000
€ del 2013 ai 2.225 € del
2016, con una progressione
di 2.085 € nel 2014, 2.155 €
nel 2015 e 2.225 € nel 2016,
per un valore complessivo
di 6.465 €. Rispetto al Ppo
del triennio precedente, si
tratta di un aumento del
11,34% in valore assoluto
nel triennio. Vi sono poi l’incremento a 3 dei giorni di
permesso per patologie di
particolare gravità del figlio,
il maggior coinvolgimento
di Rls e Rsu negli audit sulla
sicurezza e l’iscrizione di
tutti i lavoratori al fondo
Fasa dal 1 gennaio 2015,
con l’impegno dell’azienda
a destinare i risparmi di costo, rispetto all’odierna polizza, all’integrazione dei
trattamenti degli attuali iscritti. Fiore all’occhiello dell’accordo è la fruibilità a ore
dei congedi parentali: Campari è la prima azienda con
cui si è reso effettivo un diritto già previsto ex lege e
ciò è un grande passo avanti
nella tutela della genitorialità, consentendo maggiore
flessibilità nell’uso dei permessi. L’augurio è che non
si tratti di una “mosca bianca”, ma di un modello apripista per implementare tale
diritto anche negli integrativi
di altri gruppi industriali in
fase di rinnovo
Uila vince
in Co.Da.P e
Mitica Food
2013, vendite
in crescita
malgrado crisi
RINNOVI RSU/4
L
a Uila guadagna si conferma prima nel rinnovo
delle Rsu di due importanti stabilimenti alimentari.
Vince nel rinnovo delle Rsu
alla Mitica Food di San Nicola
di Melfi (PZ), con 19 voti,
eleggendo Pasquale Nicoletti.
“Ha vinto l’organizzazione
che fa dei valori del riformismo e della solidarietà l’asse
portante della propria azione
sindacale per la difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori”, ha dichiarato Rocco Coviello, della segreteria territoriale di Potenza. Grande successo anche alla Co.Da.p
S.p.A. di Marcianise (CE),
dove la Uila si conferma prima
organizzazione, con 40 voti
su 81, pari al 49,4% delle preferenze. Massima soddisfazione per il segretario territoriale Gaetano Laurenza, che
ha fatto “i migliori auguri di
buon lavoro ai neo-eletti Pasquale Laurenza e Angelo
De Concilis e un forte ringraziamento ai lavoratori che
hanno scelto di credere nella
Uila: un gesto di fiducia importante, che ci riempie di responsabilità e faremo il possibile per ripagare”.
BIRRA PERONI
R
iunito il 26 maggio il
coordinamento nazionale Fai-Flai-Uila per
l’informativa primaverile del
gruppo Birra Peroni. Il mercato
della birra, nel 2013, ha subito
una lieve flessione dei volumi
venduti (-1,2%) a causa dell’instabilità economica generale e di avverse condizioni
meteo. Birra Peroni ha, però,
registrato un incremento in
volumi (+0,4), grazie all’incremento delle promozioni
(+3,1% sul 2012) che rappresentano il 49,8% dei volumi
venduti e all’aumento delle
vendite estere. Pur mantenendo
stabili gli investimenti pubblicitari, l’azienda ha illustrato
un nuovo piano di comunicazione; previsti anche investimenti per il miglioramento
tecnologico degli stabilimenti.
L’azienda ha, infine, presentato
il premio di partecipazione
2013, pari a 2.025 € per gli
stabilimenti produttivi e a
1.975 € per direzione generale
e commerciali. Il premio è
stato così erogato: Bari
91,38%, Padova 95,12%;
Roma 80,87%; direzione generale e parte operativa
89,12%; commerciali 60,1%.
7
mercoledì 16 luglio 2014 - anno III n°3
Premio obiettivo 6.780 € sul triennio (+13%)
Granarolo, intesa
molto positiva
F
di Gabriele De Gasperis
ai-Flai-Uila hanno sottoscritto l’8 luglio il rinnovo dell’accordo di
gruppo Granarolo 2014-2016,
che prevede un premio variabile di 6.780 € sul triennio
(2.200 nel 2014, 2.260 nel
2015 e 2.320 nel 2016), con
un aumento del 13% rispetto
a quello precedente. Dopo una
trattativa complessa, condizionata dalla crisi economica e
dal difficile andamento del
mercato, possiamo dire di aver
concluso un buon accordo che
garantisce a più di 1.100 lavoratori un consistente aumento
del salario variabile e un notevole avanzamento delle tutele,
conferma la positiva tradizione
delle relazioni sindacali con
la Granarolo e testimonia il
senso di responsabilità e la capacità contrattuale dei lavoratori e di Fai, Flai e Uila. L’accordo, inoltre, fissa il percorso
di armonizzazione contrattuale
e retributiva per i lavoratori
dello stabilimento di Usmate
(Mb), acquisito da Granarolo
nel 2011, da raggiungere entro
il 2017 (parte normativa) e nel
2019 (premio per obiettivi).
Nella parte normativa si raf-
FERRARELLE
Accordo
su adesione
a fondo Fasa
S
i è svolta il 12 giugno l’informativa di gruppo Ferrarelle. Nel 2013, il mercato dell’acqua minerale segna
una leggera flessione, con un
avanzamento delle marche a
prezzo medio basso su quelle a
prezzo premium. In questo contesto, Ferrarelle registra un lieve
calo nel consumo domestico
(Vitasnella -0,2%, Ferrarelle 0,3%) mentre resta stabile nel
consumo fuori casa. Complessivamente il gruppo perde in
termini di volumi sul 2012 ma i
dati illustrati dall’azienda evidenziano una leggera ripresa
del mercato che il gruppo intende
perseguire attraverso il sostegno
dei marchi, promozioni e nuove
campagne pubblicitarie, maggiore export. Strategia di ripresa
sostenuta da Fai-Flai-Uila.
L’azienda ha poi fornito i dati
relativi al premio di produzione
2013, pari a: Riardo 505 €, Boario 1.370 €, Sede e forza vendita
514 €. Condivisa, infine, la scelta
di iscrivere i lavoratori al fondo
Fasa, in sostituzione della vecchia
polizza sanitaria. In tal senso
l’accordo è stato sottoscritto tra
Ferrarelle, Fai-Flai-Uila e Confindustria Caserta il 7 luglio
2014.
forza il sistema di relazioni
industriali, sottolineando il ruolo centrale del coordinamento
nazionale Fai-Flai-Uila e aumentando il ruolo di Rsu e
Rls, in particolare sul tema sicurezza; sottolineata, anche,
la necessità di un corretto inquadramento dei lavoratori
somministrati e di un’omogeneità di trattamento rispetto ai
dipendenti. Particolare attenzione al tema degli appalti,
con un testo che limita la possibilità di ricorso al subappalto
e rafforza la supervisione delle
Rsu in materia. Migliorata anche la conciliazione dei tempi
di vita e di lavoro con l’incremento da 2 a 3 giorni di permesso per patologie gravi del
figlio e la possibilità di avviare
convenzioni, a livello di sito,
con asili nido. Infine, per i
400 dipendenti della società
di distribuzione ZeroQuattro
è stato concordato un salario
variabile che, nel triennio, aumenta considerevolmente fino
a raddoppiare, in alcuni casi,
il valore economico di quanto
finora percepito dai lavoratori,
oltre alla garanzia di medesime
tutele normative rispetto ai colleghi della Granarolo.
Più assistenza sanitaria e stabilizzazioni
Coca Cola Hbc,
firmato integrativo
È
di Giulia Sbarbati
stato siglato, nella notte
del 14 luglio a Milano,
il rinnovo dell’accordo
integrativo del gruppo Coca
Cola Hbc Italia per il triennio
2014-16. “Un accordo non
scontato, soprattutto alla luce
della sfavorevole congiuntura
economica, raggiunto grazie
allo sforzo congiunto di FaiFlai-Uila che hanno impresso
una forte accelerazione a una
trattativa, avviata in ritardo rispetto agli altri gruppi industriali” ha spiegato il segretario
nazionale Uila Pietro Pellegrini.
L’accordo conferma l’importanza delle relazioni sindacali
e rafforza il ruolo del coordinamento nazionale Rsu le cui
competenze vengono ampliate,
sia in fase di informazione preventiva che in materia di comitato aziendale europeo. Il
contratto di lavoro part time
viene riconosciuto come strumento idoneo ad affrontare la
mutevolezza del mercato del
beverage italiano: sarà possibile
utilizzarlo per coniugare il mantenimento dei livelli occupazionali con la sempre maggiore
flessibilità organizzativa richiesta. L’accordo prevede l’iscri-
zione di tutti i lavoratori al
fondo assistenza sanitaria alimentaristi (Fasa) dal 1 gennaio
2015, senza però penalizzare i
dipendenti già assicurati con
la polizza sanitaria già in vigore:
misure correttive saranno adottate entro fine 2014, destinando
i risparmi di costo alla garanzia
di prestazioni aggiuntive per i
lavoratori che oggi aderiscono
alle fasce più elevate della polizza aziendale in essere. Relativamente al premio di produttività, oltre ad una maggior incidenza dei parametri gestionali
di sito (innalzati all’80%) con
relativo contenimento dell’incidenza del risultato operativo
(limitato al 20%), il valore complessivo del premio nel triennio
è di 6.100 €, con un incremento
del 13% sul triennio precedente.
“Siamo molto soddisfatti”, conclude Pellegrini, “per un accordo che offre importanti garanzie ai dipendenti di Coca
Cola, soprattutto in tema di assistenza sanitaria e stabilizzazione dei rapporti di lavoro: la
tutela dei livelli occupazionali,
infatti, nell’odierno contesto
socio-economico, è un obiettivo
prioritario su tutti i tavoli negoziali”.
stabilimento di Fossano in
cui si concentrerà la produzione di pasta, a partire da
metà 2015, con una graduale
acquisizione dei volumi del
sito di Imperia che continuerà
a produrre fino a dicembre
dello stesso anno. La Colussi
ha inoltre annunciato un progetto innovativo sul territorio,
anche in partnership con alcuni produttori locali, che
ha come obiettivo la rinascita
dello storico marchio Agnesi,
non solo con la produzione
della pasta così detta “classica”, ma anche con quella
ripiena e con prodotti succedanei (pesto, paté di olive
taggiasche etc.). La verifica
dello stato di avanzamento
del progetto aziendale e le
prospettive occupazionali per
i lavoratori dei siti di Imperia
(nuovi posti di lavoro alternativi agli attuali 110) e di
Fossano sarà di competenza
del coordinamento Colussi;
a tal proposito, le parti sociali
hanno già fissato due incontri
a settembre. Infine, sempre
in autunno, riprenderà la trattativa per il rinnovo dell’integrativo di gruppo, sospesa
il 28 aprile.
ontinua la tornata dei
rinnovi contrattuali con
la sigla del primo accordo integrativo valido per
tutto il gruppo Bolton Alimentari Spa, nella tarda serata
del 15 luglio, che ha armonizzato gli accordi vigenti
nei due stabilimenti di Aprilia
(Lt) - fino al 2012 appartenente al gruppo Kraft - e Cermenate (Co). “Proprio aver
reso omogenei i due diversi
sistemi premianti è l’elemento
davvero qualificante dell'accordo” spiega Pietro Pellegrini, segretario nazionale
Uila, “perché, sotto il profilo
economico, per entrambi i
siti è stato equiparato già in
questo triennio il Ppo, pari a
2.140 € nel 2016. Il premio
sul triennio sarà di 6.240 €
per Cermenate (+14,5% sul
triennio precedente) e di 6.065
€ per Aprilia (+37%). È stato
implementato un modello basato esclusivamente su parametri gestionali, che tende,
altresì, a valorizzare la presenza, fattore sul quale le
OO.SS. hanno ottenuto importanti risultati. Eventi come
l’allattamento, i congedi parentali per lutto e i giorni per
Produzione di pasta a Fossano dal 2015
MST
Premio +20%
Bonus per
maternità
S
di Alice Mocci
ottoscritto l’8 luglio da FaiFlai-Uila e Manifatture Sigaro Toscano il rinnovo
dell’accordo integrativo del gruppo 2014-2016, “un buon accordo” a giudizio del segretario nazionale Uila Pietro Pellegrini
“che rafforza le relazioni industriali prevedendo, tra l’altro,
due ore di formazione su temi
sindacali per i neo assunti”. L’intesa mira a consolidare e aumentare i livelli di produttività,
premiando la partecipazione del
personale al raggiungimento degli
obiettivi attraverso l’incremento
reale del premio economico.
L’accordo prevede, infatti, una
revisione della struttura del premio, individuando una componente annuale e una mensile che
consentiranno, a seconda del livello di produttività raggiunto,
di percepire un premio complessivo, a regime nel triennio, compreso tra un minimo di 6.900 e
un massimo di 8.542 € (+20%
sul premio 2011-2013). L’intesa,
infine, in sintonia con la grande
attenzione di Fai-Flai-Uila sul
tema delle pari opportunità, istituisce un premio maternità di
500 euro per le lavoratrici che si
assentano per maternità.
Ultimora/ Intesa raggiunta nella tarda serata
Da Colussi rilancio Bolton: chiuso primo
del marchio Agnesi integrativo di gruppo
L
di Guido Majrone
a direzione aziendale
del gruppo Colussi ha
espresso con determinazione la volontà di restare
nel settore pastiario e di rilanciare, con un nuovo piano
industriale, il marchio “Agnesi”. È quanto emerso nell’ultimo coordinamento di
gruppo tenutosi presso lo stabilimento Colussi di Petrignano D’Assisi il 25 giugno.
Alla fine dell’incontro è stato
sottoscritto un verbale di riunione tra i rappresentanti dell’azienda, Fai Flai Uila e i
componenti del coordinamento sindacale. Cala, per
ora, il sipario sulla difficile
questione descritta dall’azienda lo scorso 28 aprile e che
aveva portato a dichiarare
due ore di sciopero con assemblee informative in tutti
gli stabilimenti. Infatti, l’uscita dal settore pasta avrebbe
provocato un calo dell’occupazione, nei siti di Fossano
(Cn) e Imperia, per un numero complessivo di 150 lavoratori. Durante il coordinamento è stato illustrato il
nuovo piano industriale che
avrà al centro il rinnovato
C
patologie di particolare gravità
(oncologiche), precedentemente tutti considerati assenza
ai fini del premio, saranno
ora considerati come giorni
di presenza. Dal punto di
vista normativo, l’accordo
valorizza le relazioni industriali con il potenziamento
dell’informazione preventiva,
dà maggior tutela all’occupazione con l’avvio di un
percorso di stabilizzazione
sia per i lavoratori stagionali
che per i part-time, introduce
la flessibilità di orario in entrata ed in uscita per la popolazione impiegatizia e istituisce il libretto del lavoratore
per la certificazione dei percorsi formativi. È stata, inoltre, costituita una Commissione paritetica non negoziale
con il compito di definire criteri e percorsi di valorizzazione della polivalenza e polifunzionalità dei lavoratori,
finalizzati al riconoscimento
economico delle competenze
acquisite. Sul piano delle politiche di genere, viene introdotto un congedo speciale
di 7 giorni per il lavoratore
padre in occasione della nascita del figlio.