1 Occupati - Totale economia

ABRUZZO
Le previsioni al 2015: impiego di lavoro
La previsione relativa alla dinamica occupazionale dell’Abruzzo tra il 2008 e il 20151
indica un evidente indebolimento della domanda di lavoro. Nel complesso,
l’economia regionale registra una riduzione media annua dello 0.5 per cento, pari
ad circa 20 mila posti di lavoro che andranno persi. Sull’andamento negativo
dell’occupazione nel periodo in esame pesano ovviamente gli anni della crisi, specie
per alcuni particolari settori. Infatti, in una prima fase (almeno fino al 2012) si
osserveranno variazioni dell’occupazione di segno negativo; mentre nel periodo
successivo
le
perdite
cesseranno,
ma
la
crescita
dell’occupazione
sarà
sostanzialmente nulla, e tale da non permettere di tornare sui livelli del 2007.
La flessione dell’occupazione in Abruzzo segue peraltro un periodo di moderato
sviluppo; nel periodo 2001-07, infatti, l’occupazione crebbe dell’1 per cento in
media all’anno. Nel 2015 il numero di occupati sarà pari a 492 mila.
Occupati - Totale economia
livello, migliaia
1
Gli ultimi dati di contabilità regionale diffusi dall’Istat risultavano completi, a livello settoriale, solo fino
al 2007. Per il 2008 ed il 2009 erano disponibili solo i dati per i macroaggregati (agricoltura, industria e
servizi), ragione per cui nel periodo di previsione è incluso anche il periodo 2008-2009.
1
La riduzione dell’occupazione sarà più consistente nel comparto dell’industria in
senso stretto, dove si registrerà un tasso di variazione medio annuo dell’1.1 per
cento. Anche in questo caso le flessioni più consistenti tenderanno a concentrarsi
negli anni immediatamente successivi alla crisi e, nonostante in seguito i livelli
occupazionali tenderanno a stabilizzarsi, ciò non sarà sufficiente a recuperare le
perdite cumulate. Queste ammonteranno complessivamente a 11 mila e 200, e nel
2015 il numero finale di occupati nel comparto industriale sarà sceso a 118 mila.
Occupati - Industria in senso stretto
livello, migliaia
Il saggio medio annuo di variazione sarà invece lievemente inferiore nei servizi
privati (pari a –0.6 per cento tra il 2008 e il 2015). Ad ogni modo, anche per il
settore dei servizi si registrerà, quindi, un chiaro peggioramento delle dinamiche
occupazionali, dal momento che nel periodo precedente si era verificata una
crescita media annua dell’occupazione dell’1.5 per cento. Tale settore risentirà in
via indiretta della riduzione della domanda proveniente dalle imprese industriali,
con una conseguente riduzione del numero di occupati pari a 7 mila e 700 unità
rispetto ai livelli che si osservavano nel 2007.
2
Occupati - Servizi privati
livello, migliaia
Rispetto alle dinamiche occupazionali dell’economia italiana, le riduzioni del numero
di occupati previste sia per l’industria abruzzese che per il settore dei servizi
determineranno un andamento complessivo dell’occupazione decisamente più
debole e instabile rispetto al resto del Paese.
In merito al dettaglio settoriale, in quasi tutti i settori (sia industriali che dei servizi)
la dinamica occupazionale sarà declinante o comunque praticamente stagnante. I
settori industriali dove i posti di lavoro si ridurranno maggiormente saranno quelli
del tessile e delle industrie conciarie, l’industria dei prodotti in metallo, e quella per
la fabbricazione di macchine e macchinari. Nell’ambito dei servizi privati, il
commercio, e il settore dell’istruzione saranno quelli per cui si prevedono le flessioni
più intense.
Le perdite occupazionali nel settore tessile, che pesa per circa il 4.3 per cento
rispetto
alla
manodopera
complessivamente
impiegata,
comporteranno
una
contrazione di 3 mila e 400 posti portando così l’occupazione del settore a circa 19
mila addetti nel 2015, con una flessione media annua del 2 per cento. Tale
dinamica
declinante
si
osservava
peraltro
anche
nel
periodo
precedente,
confermando così la caduta strutturale del settore che l’ultima recessione ha
solamente accentuato. Le industrie conciarie dal canto loro vedranno ridurre
l’occupazione di mille e 500 addetti, ad un ritmo del 6.6 per cento in media
all’anno.
3
Il settore edile, che occupa una quota importante dei lavoratori della regione (l’8.1
per cento), subirà in sostanza una battuta d’arresto (in controtendenza quindi alla
leggera ripresa che si stima a livello nazionale). In questo settore il numero di
occupati nel 2015 si posizionerà a 41 mila addetti, praticamente allo stesso livello
quindi di quanto si osservava nel 2007. Vi sarà pertanto un peggioramento rispetto
all’andamento che si osservava nel periodo tra il 2001 e il 2007, quando già
l’occupazione del settore mostrava un andamento non particolarmente brillante
(crescendo ad un tasso dello 0.5 per cento in media all’anno).
Per quanto riguarda i servizi privati, sarà il settore del commercio, che occupa circa
il 14 per cento della manodopera regionale, a contribuire in maniera più consistente
alle variazioni complessivamente negative del periodo di previsione. La flessione in
questo settore sarà in media del 2.4 per cento all’anno tra il 2008 e il 2015, con
una perdita di 12 mila occupati.
Il settore dei servizi domestici alle famiglie sarà al contrario quello che garantirà –
secondo le nostre previsioni – la crescita cumulata maggiore (+10 mila posti
aggiuntivi), grazie ad un tasso medio annuo di crescita del 5 per cento:
decisamente migliore rispetto all’andamento poco vivace che si era osservato tra il
2001 e il 2007.
Occupati per settore
livello al 2007, migliaia
4
var % medio annue 2008/2015
5
L’andamento degli aggregati professionali al 2015
Il peso delle professioni nell'occupazione regionale al 2015*
Abruzzo
Italia
Legislatori, dirigenti e imprenditori
Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione
Professioni tecniche
Impiegati
Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi
Artigiani, operai specializzati e agricoltori
Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a
macchinari fissi e mobili
Professioni non qualificate
0
5
10
15
20
25
*L'incidenza dei grandi gruppi pro fessio nali sull'o ccupazio ne: quo te percentuali sul to tale dell'occupazio ne regio nale
Fo nte: elabo razioni ISFOL-IRS su microdati Istat Fo rze di Lavo ro e previsio ni ISFOL-REF
6
L'occupazione al 2007 e le previsioni al 2015
Occupati
GRANDI GRUPPI PROFESSIONALI
2007*
2015**
Variaz. %
media annua
sul periodo
2008-2015**
Legislatori, dirigenti e imprenditori
33.587
30.883
-1,0
Professioni intellettuali ad elevata
specializzazione
Tecnici
45.530
43.568
-0,5
85.915
82.320
-0,5
Professioni amministrative e di ufficio
42.900
40.438
-0,7
Professioni relative alle vendite ed ai servizi alle
famiglie
71.821
78.219
1,1
Artigiani, agricoltori e operai specializzati
99.470
87.537
-1,6
Conduttori di impianti e operai semiqualificati
addetti a macchinari fissi e mobili
81.592
73.790
-1,2
Professioni non qualificate
47.951
52.249
1,1
508.767
489.005
-0,5
Totale occupazione***
No te
*Dati ripro po rzio nati ai valori di Co ntabilità Nazio nale
**P revisio ni ISFOL-IRS basate sul meto do dei coefficienti fissi
***No n sono co mpresi gli o ccupati nelle Fo rze A rmate
Fo nte: elabo razioni ISFOL-IRS su micro dati Istat Fo rze di Lavoro e previsio ni ISFOL-REF
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