MdL in FVG evidenze 2013 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Il mercato del lavoro
in Friuli Venezia Giulia
Le principali evidenze del 2013
Marco Cantalupi
Servizio Osservatorio mercato del lavoro
Contesto macroeconomico
Quale esito della recessione, gli output gap sono per alcuni paesi, Italia inclusa, molto elevati;
Anche nell’ipotesi di un’immediata ripresa della domanda vi saranno importanti ripercussioni su:
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livelli e durata della disoccupazione;
• declino della partecipazione;
• caduta investimenti e quindi minori stock di capitale;
• perdita di produttività totale dei fattori
Marco Cantalupi - Il mercato del lavoro in FVG
Contesto macroeconomico
I segni dei più importanti indicatori per la regione sono tutti negativi
Marco Cantalupi - Il mercato del lavoro in FVG
Indicatori chiave mercato del lavoro regionale
Popolazione attiva (15 e oltre)
Occupati
Disoccupati
Tasso attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione
Assunzioni*
Cessazioni*
Saldi*
Assunzioni (solo dipendente)
Cessazioni (solo dipendente)
Saldi (solo dipendente)
Ingressi Lista mobilità L.223/91
Cassa Integrazione Guadagni (mln. ore)
2008
2012
2013
545,0
521,6
23,3
68,2
65,3
4,3
234,6
230,8
3,8
194,0
193,7
0,3
1,8
4,2
543,5
506,5
37,0
68,3
63,6
6,8
198,3
204,8
-6,4
149,3
152,1
-2,8
3,2
24,2
541,6
499,8
41,8
68,4
63,0
7,7
179,5
189,8
-10,3
144,1
150,2
-6,1
3,3
29,2
Marco Cantalupi - Il mercato del lavoro in FVG
Variazioni
2012/2013
p.c.
v.a.
-1,9
-0,3%
-6,7
-1,3%
4,8
13,0%
0,1
-0,6
0,9
-18,8
-9,5%
-15,0
-7,3%
-5,2
-1,9
-3,5%
-1,2%
0,1
5,0
3,4%
20,7%
Occupazione (Istat)
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Con 500 mila unità, l’occupazione in regione ritorna ai livelli del 2004 (-6,7mila
nell’anno). Penalizzato maggiormente il lavoro dipendente;
Male la parte centrale dell’anno, soprattutto il 2013q2 (-2,8% tendenziale) e per le
donne anche 2013q4;
Ripresa (lieve) dell’occupazione per i più giovani, ma ancora perdite concentrate per le
classi di età 25-44 anni e aumento soprattutto per 55-64enni (effetto demografia e
revisioni età pensionabile);
Stabilità industria in senso stretto, ma ancora peggioramento per costruzioni. La
perdita maggiore è nei servizi. Cresce ancora l’agricoltura;
Nel 2013 perdita accentuata per i diplomati, soprattutto donne. Ancora positiva la
variazione per i titoli terziari (+18mila nel triennio), ma cresce l’incidenza dei fenomeni
di sovra-qualificazione;
Variazioni positive per imprenditori/dirigenti e professioni non qualificate. Perdono
tutte le altre qualifiche professionali, professioni intellettuali/tecniche incluse;
Calo generalizzato dei tassi di occupazione. Il Friuli Venezia Giulia rimane 7^ nella
graduatoria per i maschi e 8^ per quella femminile;
Stranieri: dal 2008 il tasso di occupazione scende di 11 punti (da 67 a 56);
Cresce il sottoutilizzo del fattore lavoro e la
disoccupazione
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Quota degli occupati a termine stabile (12,3) ma cresce ancora (94%) l’incidenza di
coloro per i quali ciò è un ripiego;
Cresce anche la quota di part-timer (da 15 a 18) e tra questi di coloro che non hanno
scelto tale modalità (da 40 a 46)
Tra chi è occupato a termine cresce (da 23 a 29%) la quota di chi è a part-time.
Le persone in cerca di occupazione sfiorano le 42 mila unità, di cui 20,2 mila uomini,
14,7 mila con titolo di studio inferiore, 21 mila diplomati e 6 mila laureati;
L’incidenza della disoccupazione di lunga durata si attesta al 44 per cento;
Il tasso di disoccupazione passa dal 6,8 al 7,7 per cento, quello femminile supera il 9
per cento;
Il tasso di disoccupazione di lunga durata passa dal 2,8 al 3,4 per cento, valore
comunque tra i meno elevati in Italia
Flussi (soprattutto nelle c.d.’aree grigie’), durata
e azioni
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Con la lunga recessione, diventano importanti aggregati (non solo Neet, ma
anche potenziali ecc.) da intendersi in maniera però fluida e circoscritta
(necessità di segmentazioni statistiche di massima);
Ma anche: conoscere i flussi di ingresso e uscita e soprattutto direzioni
(transizioni);
La quasi totalità dei disoccupati si dichiara alla ricerca; quasi la metà ha avuto
contatti con i CpI;
Durata media della ricerca. Alta, ed in aumento: 13 mesi per i 15-34enni in Fvg
(19 in Italia);
Ricorso ai SpI e altri canali. Sempre molto bassa quella ‘formale’ (SpI&ApL), ma
diffuso ‘attivismo’ delle persone (in ordine: risposta annunci, invio cv, internet)
Forte incremento ricorso a Internet (ma molto bassa quella ai portali SpI)
Neet (15-29 anni)
50
40
Fvg
Fvg
30
Fvg
20
10
Fvg
0
1
2
3
4
Gruppi
Fonte: elab. su dati Italia Lavoro
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Da 30,8k (2012q3) a 34,6k (2013q3)
G1=38%: In cerca di occupazione (maschi, disoccupati da 6 mesi, elevata
istruzione, con esperienza, molto attivi nella ricerca)
G2=22%: indisponibili (donne, impegnate nella conciliazione)
G3=18%: disimpegnati (istruzione bassa, senza esperienza, in casa con i genitori,
fortemente scoraggiati)
G4=23%: in cerca di opportunità (non necessariamente lavorative, maschi, più
giovani, in casa dei genitori, senza esperienze lavorative)
La dinamica dei flussi
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Oltre 18mila assunzioni in meno, e 5mila per il lavoro dipendente.
Rallentamento anche delle cessazioni, ma di minore intensità. Di conseguenza
il saldo annuo è ancora negativo. Limitatamente al lavoro dipendente il 2013
chiude con un saldo pari a oltre 6 posizioni nette in meno;
Diminuzione delle assunzioni più accentuata per: donne, persone fino a 30
anni, servizi e commercio, professioni qualificate corrispondenti (-12mila), area
friulana;
Dinamica positiva per industria (da 28,7 a 31,2mila) ma relativo saldo
comunque negativo;
Per contratti, positivi solo tempo determinato (+1,8%) e somministrato (+11%).
Calano le attivazioni a tempo pieno (da 77 a 74 per cento);
ALTRE TIPOLOGIE CONTRATTUALI E DI LAVORO
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Tempo indeterminato. Inteso quale forma di ingresso è ormai marginalizzato (solo
18mila assunzioni, -35% nell’anno), segnalando un irrigidimento di un mercato del
lavoro con assai minori opportunità;
Intermittente. Drastico ridimensionamento (effetto l.92/2012): da 15 a 6mila
assunzioni, tale anche da aver pesato notevolmente sulla dinamica di flusso annua;
Parasubordinato. Anche in tal caso la flessione è molto intensa, da 21 a 17mila
(caratterizzazione terziaria);
Apprendistato. Rallentamento delle attivazioni (poco meno di 5mila), soprattutto per i
più giovani;
Tirocini. Scendono sotto le 4mila attivazioni (equiripartite per genere);
Lavoro domestico. Sui dati Inps riferiti al 2012, incremento di mille sull’anno, per un
totale di 16,1mila nel 2009, di cui oltre l’80 per cento stranieri. Sui dati Ergonet, nel
2013 flessione di -4,5% nelle attivazioni, ma saldo ancora positivo;
Voucher. Ancora forte crescita (+38 per cento): 2,7 milioni di voucher venduti nel 2013
1,2 milioni. Sesta regione nella graduatoria. Impennata nell’uso da parte delle “imprese
non famigliari” (la cui quota è i 75 per cento del totale) e nei settori del commercio,
servizi e turismo.
Cassa Integrazione
•Forte incremento di ore autorizzate (29 milioni), con ulteriore innalzamento del
rapporto tra straordinaria e ordinaria (da 2,8 a 3,4)
•Quanti sono i posti di lavoro ‘salvati’?
•Stime persone in Cig: con meccanismo ‘contatore’ pesato per il ‘tiraggio’ >
8,5mila, su dati Istat 5,7mila (290mila in Italia);
Prospettive 2014
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Nei due trimestri centrali 2013 ripresa della contrazione congiunturale: ciò
condiziona le previsioni per 2014;
Stime per l’aggregato contratti di lavoro dipendente: -1,1% primo semestre, 0,9% per il 2014.
Per il somministrato -1,5% nel semestre, -4,5% per l’anno (Manpower dà per
l’Italia -8%);
Quadro macroeconomico molto difficile, unitamente a sofferenza specifica
regionale (analisi sui dati del censimento industria condotta all’interno del
Piano Unitario Valutazione Lotto 2 e analisi Banca Italia – Economie regionali);
Molto positiva la performance (dati sui primi nove mesi 2013) dei distretti del
Friuli Venezia Giulia (Intesa-San Paolo), ma si è ancora molto lontani dai livelli
pre-crisi.
Marco Cantalupi - Il mercato del lavoro in FVG