23 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna

UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Giovedì, 23 ottobre 2014
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Giovedì, 23 ottobre 2014
Prime Pagine
23/10/2014 Prima Pagina
1
Il Sole 24 Ore
23/10/2014 Prima Pagina
2
Italia Oggi
23/10/2014 Prima Pagina
3
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
23/10/2014 Prima Pagina
4
La Voce di Romagna
Enti locali
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1
5
Irap, fondi e utili: resta la retroattività
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
6
Dalla Ue solo rilievi «tecnici»
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
MARCO MOBILI, MARCO ROGARI
Manovra «bollinata», ecco i nuovi tagli
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
GIORGIO POGLIOTTI, CLAUDIO TUCCI
Dietrofront sulle pensioni pagate il 10
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
GIORGIO SANTILLI
Il Mef boccia l' Iva al 4% Autostrade in esercizio, altolà agli...
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9
ALESSANDRO PLATEROTI
La parità di regole riduce lo «stress»
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 14
DOMENICO PALMIOTTI
Rifiuti Ilva, allarme per le discariche
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 25
GIOVANNI PARENTE
L' aumento Irap resta retroattivo
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45
GIANNI TROVATI
Imu, da rivedere i saldi già pagati
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 48
BENEDETTO SANTACROCE
Crediti Pa «doc» per la cessione
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 48
GUGLIELMO SAPORITO
Il passaggio di cavi esente da canone
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 49
GIANNI TROVATI
La legge Severino sulla trasparenza anche per gli Ordini
23/10/2014 Italia Oggi Pagina 5
RICCARDO RUGGERI
Spending review, son solo due parole
23/10/2014 Italia Oggi Pagina 7
PIERPAOLO ALBRICCI
Privatizzazioni, come non detto
23/10/2014 Italia Oggi Pagina 8
GOFFREDO PISTELLI
Le regioni sono diventate mostri
23/10/2014 Italia Oggi Pagina 26
LUIGI CHIARELLO
Assunzioni facili per Expo 2015
23/10/2014 Italia Oggi Pagina 28
BEATRICE MIGLIORINI
Niente segreti per Equitalia
23/10/2014 Italia Oggi Pagina 29
ANDREA BONGI
Ecco la compliance preventiva
23/10/2014 Italia Oggi Pagina 31
PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO
Senza Ipt province al collasso
23/10/2014 Italia Oggi Pagina 32
ANDREA MASCOLINI
Al via la spending review sugli acquisti della p.a.
23/10/2014 Italia Oggi Pagina 36
La formazione premia
18
20
23
25
27
Impegno di spesa nelle scritture
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 49
14
22
Lo «Statuto» ancora tradito
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 47
12
19
Gli incentivi sono legati al risparmio
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45
10
17
Investire nella lotta al dissesto idrogeologico
23/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15
8
GIOVANNI BOLZONI E VITO MASTROROCCO
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40
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Web
22/10/2014 Lugo Notizie
Al Teatro Rossini di Lugo questa sera il Concerto d'inaugurazione...
22/10/2014 Lugo Notizie
Linee guida e proposte per la riforma della scuola: venerdì due...
22/10/2014 Lugo Notizie
A Cotignola al via i lavori per nuovi marciapiedi in via Matteotti
52
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22/10/2014 Lugo Notizie
55
Lista Civica Bagnacavallo Insieme sul tema della sicurezza in città
23/10/2014 PavaglioneLugo.net
56
Il Wi­Fi è pericoloso?
22/10/2014 Ravenna Today
Redazione
Dibattito pubblico a Lugo: linee guida e proposte per la riforma della...
22/10/2014 Ravenna Today
Redazione
Subito soddisfazioni per la Compagnia Arcieri di Cervia nel primo weekend...
22/10/2014 Ravenna Today
Redazione
Maria Perrotta al Teatro Rossini: il leggendario concerto del 2012...
22/10/2014 Ravenna Today
Redazione
La Pubblica Assistenza Città di Lugo celebra il suo 30esimo...
22/10/2014 Ravenna24Ore.it
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Cotignola, nuovi marciapiedi in via Matteotti
22/10/2014 Settesere.it
63
Infermiera arrestata, l'Ipavsi si costituirà parte civile
22/10/2014 Settesere.it
64
Concerto al Rossini mercoledì 22 per inaugurare l'anno scolastico...
Il Resto del Carlino Ravenna
23/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 11
65
Domani il Confartigianato day Visite in un' azienda di ogni Comune
23/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18
66
La Pubblica Assistenza festeggia il trentennale
23/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18
MONTANARI LORENZA
Lughese mette a disposizione uno stabile per la nuova sede dei vigili del...
23/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18
69
Musica e visite dei cani per stimolare gli anziani
23/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18
LANDI CARLO
SEMINARIO 'VOLARE SICURI' A VILLA SAN
23/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 19
23/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 19
72
Borse di studio universitarie
23/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 19
73
In arrivo 16 nuovi appartamenti
E dopo il bebè, nasce il disco
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«Tante difficoltà nei lavori, concessa una proroga»
23/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
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MONTANARI LORENZA
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Corriere di Romagna Ravenna
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 6
L' infermiera rinuncia a opporsi all' arresto e resta in carcere a...
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 8
Elezioni regionali: Alessandro Rondoni in corsa per Ncd, Udc e Pi
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 8
Tutto pronto per il "Confartigianato day"
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
Studenti a Maranello
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
«Diventi il fulcro della vita dei lughesi» Questionario...
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
Premiazione degli studenti diplomati col massimo dei voti
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
Proposte per la riforma della scuola
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
Letture da brivido
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
Volare sicuri
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 26
Ugo Chiti, Tullio Solenghi e Monica Guerritore La stagione teatrale di...
23/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 27
Perrotta, il concerto ora è un disco
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La Voce di Romagna Ravenna
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 13
L' infermiera presto al contrattacco
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
All' Aeroclub Baracca il seminario 'Volare sicuri'
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
La Pubblica Assistenza compie 30 anni e domenica festeggia
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Letture da brivido aspettando Halloween
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Lugo Il primo anno di vita del Polo Tecnico Professionale
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23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Proteggere i figli nell' era di Facebook
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Riforma scuola, il Ministero interroga i liceali
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
SICUREZZA A BAGNACAVALLO 'BENE IL COINVOLGIMENTO DEL PREFETTO'
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Storie mostruose e storia del rock
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 33
Uccellini catturati con la colla per i topi
23/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 42
Perrotta: il concerto di Lugo diventa un disco. Mitico
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Il Sole 24 Ore
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Italia Oggi
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
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La Voce di Romagna
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
FOCUS LEGGE DI STABILITÀ.
Irap, fondi e utili: resta la retroattività
L' aumento dell' aliquota Irap al 3,9% resta
retroattivo. Stessa sorte per il rincaro della
tassazione su fondi pensione e fondazioni. E si
applicherà dal 1° gennaio 2014 anche la
tassazione dei proventi percepiti sulle polizze
vita. Giovanni Parente u pagina 45.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Legge di stabilità.
Dalla Ue solo rilievi «tecnici»
«In corso consultazioni che non pregiudicano la conclusione dell' analisi»
STRASBURGO. Dal nostro inviato La
Commissione europea ha fatto di tutto ieri per
allentare le tensioni sul futuro del bilancio
previsionale italiano, dopo le recenti
dramatizzazioni sull' invio di una
comunicazione formale al governo Renzi per
chiedere chiarimenti sulla Finanziaria. L'
esecutivo comunitario h a s p i e g a t o c h e
qualsiasi contatto formale non pregiudicherà in
alcun modo la decisione sul futuro del testo.
Entro fine mese, Bruxelles deve decidere se
respingere il bilancio 2015 per violazione delle
regole europee.
«Sono in corso consultazioni tecniche con
alcuni paesi membri ­ ha detto ieri durante un
incontro quotidiano con la stampa a Bruxelles
il portavoce agli affari economici e monetari
Simon O' Connor ­. Se nuove informazioni
fossero necessarie per facilitare la nostra
analisi possiamo sempre richiederle». Ha poi
aggiunto il portavoce, pur di calmare le acque:
«Queste consultazioni non pregiudicano la
conclusione dell' analisi della Commissione sui
piani presentati» dai governi.
Secondo le ultime informazioni, se
comunicazione f o r m a l e c i s a r à , q u e s t a
dovrebbe essere firmata da un alto funzionario, non da un membro del collegio dei commissari. Il
tentativo è di mantenere l' iniziativa a livello più tecnico che politico, ed evitare un inasprimento delle
tensioni tra Roma e Bruxelles, a ridosso di un delicato vertice europeo oggi e domani. Anche a
Strasburgo, dove ieri la nuova Commissione Juncker ha ricevuto la fiducia del Parlamento, si tentava di
calmare le acque.
Il bilancio previsionale italiano prevede un aggiustamento strutturale del disavanzo dello 0,1% del
prodotto interno lordo nel 2015. Le regole europee richiedono invece una riduzione di almeno lo 0,5%. Il
tentativo italiano è di trovare un terreno d' intesa, tenendo conto (anche) di una riserva inserita in
bilancio pari a 3,4 miliardi di euro, ossia lo 0,2% del Pil. Con i suoi interlocutori, il governo Renzi spiega
che il deterioramento economico dovrebbe essere comunque una attenuante.
Nella sostanza, la Commissione vuole maggiori chiarimenti sulla Finanziaria italiana. Di norma, l'
esecutivo comunitario valuta ex post i tagli alla spesa pubblica o gli introiti dalla lotta all' evasione. È
probabile che queste due poste di bilancio siano viste in modo controverso a Bruxelles. Il bilancio
previsionale italiano per l' anno prossimo prevede entrate per 15 miliardi da tagli alla spesa pubblica e
3,8 miliardi dalla lotta all' evasione fiscale. Ammontari non piccoli; quanto realistici?
Durante una conferenza stampa qui a Strasburgo, dopo il voto di fiducia, il futuro presidente dell'
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
esecutivo comunitario Jean­Claude Juncker ha spiegato che non vi sono differenze di posizione tra lui e
il suo predecessore, l' attuale presidente della Commissione José Manuel Barroso, riguardo la
valutazione dei piani di bilancio nazionali: «Barroso e io siamo d' accordo di non dare alcuna chance a
chi vuole constatare a tutti i costi differenze di apprezzamento fra noi».
In questo ambito, ha detto ancora Juncker, «quel che dice Barroso ha il mio accordo. Lui mi consulta e
ha cercato l' accordo con me prima di decidere, è ciò che è stato fatto. La Commissione è la
Commissione, lavoriamo insieme sulle questioni di bilancio, non ci sono due Commissioni, parliamo con
una sola e stessa voce». Ieri in aula, l' ex premier lussemburghese ha ribadito che il Patto di Stabilità e
di Crescita non verrà modificato, ma solo applicato con maggiore flessibilità.
B. R.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
La legge di stabilità.
Manovra «bollinata», ecco i nuovi tagli
È la Difesa la più penalizzata ­ Risparmi anche su Tar, Consiglio di Stato e Corte dei
conti.
Marco Mobili Marco Rogari ROMA Arriva nella
serata di ieri la tanto attesa "bollinatura" della
Ragioneria generale dello Stato al disegno di
legge di stabilità varato dal Governo la scorsa
settimana. Un lungo e articolato lavoro di
verifica dei 47 articoli che compongono il Ddl e
degli allegati che, mai come quest' anno,
rappresentano la bussola per orientarsi
soprattutto sulla portata della cura dimagrante
cui saranno sottoposti ministeri, enti d i
rilevanza costituzionale (dalla Corte dei conti
ai Tar), enti pubblici (dall' Istat al Commercio
estero) e organismi internazionali (Onu in
testa).
Un puzzle complesso che nel totale già
annunciato dallo stesso premier, Matteo Renzi,
dovrà portare a una riduzione complessiva
delle spese dello Stato per almeno 6,1 miliardi
di euro. Una grossa parte arriverà dai
ministeri, a partire dai 2,5 miliardi alle singole
voci di spesa di diretta competenza dei
dicasteri con portafoglio. Oltre ai tagli
espressamente codificati nella Sezione III del
Ddl sotto la voce "Misure di settore", si va dalla
riduzione del 5% dei trasferimenti alla Rai del
canone Tv alla vendita degli alloggi della
Difesa, e che nel loro complesso dovrebbero ridurre la spesa per oltre 1,4 miliardi (si veda Il Sole 24
Ore di sabato scorso, si dovranno sommare 1,017 miliardi che emergono dalle riduzioni delle dotazioni
finanziarie a disposizione di vari ministri.
In questo caso i tagli, frutto del lavoro di scrematura delle proposte fatte pervenire nelle settimane
scorse all' Economia dai singoli ministeri, vedono al primo posto la Difesa che con 504 milioni di
riduzione contribuisce al 50% del taglio complessivo. Di questi 504 milioni ben 496 arriveranno dalla
revisione delle spese per la pianificazione delle Forze armate e l' approvvigionamento militare. Altra
sforbiciata pesante in arrivo anche per l' istruzione che subirà una stretta per altri 148,6 milioni.
Con un taglio di circa 55 milioni all' istruzione secondaria di primo grado, di 36 milioni per l' istruzione
primaria e di altri 30 per la prescolastica. La Giustizia e l' Interno sono gli altri due ministeri che si
vedono ridurre i fondi, rispettivamente, per 102 milioni e per 100 milioni. Il taglio del Guardasigilli si
concentra sulla giustizia civile e penale (64,1 milioni) e il restante quasi tutto sull' amministrazione
penitenziaria (36,1 milioni). Dal Viminale i risparmi colpiranno soprattutto l' ordine pubblico e la
sicurezza con un taglio di circa 74 milioni sui 100 complessivi previsti dall' elenco 2. Di questi 42,7
riguarderanno le risorse destinate al contrasto e alla tutela dell' ordine pubblico e circa 30 quelle
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Il Sole 24 Ore
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destinate per la pianificazione e il coordinamento delle Forze di polizia.
Nel mosaico dei tagli ai ministeri entrano di diritto anche i 38,7 milioni riportati nella tabella D allegata
alla "stabilità" 2015 e che riporta il dettaglio delle riduzioni apportate alle autorizzazioni di legge di
spesa corrente già disposte. Dieci pagine dettagliate in cui spiccano il taglio ai contributi per le emittenti
televisive, quelli per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell' ambiente, il fondo per la
formazione e l' aggiornamento della dirigenza scolastica o ancora i tirocini nella Pa.
Ma la spending review targata Renzi non si limita ai soli ministeri. Nel mirino sono finiti anche 43 enti e
organismi pubblici. Questi contribuiranno alla riduzione delle spese per poco più di 22 milioni di euro. L'
Istat, ad esempio, si vedrà ridurre i trasferimenti, a decorrere dal 2015, per 2 milioni.
Mentre per l' Agea la riduzione di risorse sarà di 3 milioni. Stesso taglio per la valorizzazione dell'
istituto di tecnologia. Penalizzata la promozione all' estero, l' internazionalizzazione delle imprese e l'
attrazione degli investimenti esteri che si vedranno tagliare fondi per oltre 1,5 milioni. Lo stesso Cantone
si vedrà tagliare subito 100mila euro dalla somma che deve ancora essere assegnata all' autorità
anticorruzione. La spending made in italy non risparmierà neanche i contributi a organismi
internazionali. Dei 25 milioni di risparmio ben 20 saranno sotto la voce Onu e altri 3 sotto la casella
Osce.
Infine, 10 milioni arriveranno complessivamente dal taglio ai bilanci di organi a rilevanza costituzionale:
circa 6 saranno dalla Corte dei conti e 3,2 da Consiglio di Stato e Tar.
Tra le voci di riduzione della spesa ci sono anche quelle in conto capitale (circa 864 milioni indicati nella
Tabella E) che impattano su missioni e programmi dei ministeri: tra questi 463,7 milioni tagliati al fondo
per lo sviluppo e la coesione, i 200 milioni di contributo in conto impianti per le Fs. Ma ci sono anche i
75 milioni tagliati per le Zone franche urbane e i 25 milioni per Tetra, la rete tecnologica di
comunicazione tra le forze dell' ordine.
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Legge di stabilità.
Dietrofront sulle pensioni pagate il 10
Nell' Isee entrano i depositi postali ­ Bonus bebè mensile: tetto a 90mila euro.
Giorgio Pogliotti Claudio Tucci ROMA Nel
calcolo del nuovo Isee entrano anche le
giacenze annue di depositi e conti correnti
bancari e postali. In assenza di nuovi interventi
di spending review scatta la "clausola di
salvaguardia" con la previsione dell' aumento
delle aliquote Iva del 10% e del 22% a partire
dal 2016 e dal 2018, anche delle accise su
carburanti e sigarette. È riconosciuto un bonus
bebè di 960 euro annui, erogato con cadenza
mensile, a decorrere dal mese di nascita (o di
adozione) fino al compimento del terzo anno d'
età (o d' ingresso nel nucleo familiare) a
condizione che il reddito dei genitori non
superi i 90mila euro: sarà un Dpcm a stabilire
le modalità di erogazione.
La Ragioneria ha bollinato ieri sera il Ddl
stabilità licenziato dal Consiglio dei ministri il
15 ottobre che conferma sostanzialmente le
anticipazioni de Il Sole­24 Ore dei giorni
scorsi, mentre è previsto oggi a palazzo Chigi
l' incontro con i governatori, dopo che le
Regioni hanno espresso forti peroccupazioni
per i tagli. Il faccia a faccia esecutivo­Anci è
rinviato al 30 ottobre. Nel testo figurano poche
novità, dalla ridefinizione del nuovo Isee al
chiarimento del Mef sullo slittamento del pagamento dell' assegno di pensione (il differimento al 10 di
ogni mese riguarda gli 800mila titolari di due pensioni, Inps e Inpdap e non tutti i pensionati). Stop
anche alle modifiche alle commissioni d' esame (restano 3 membri interni e 3 esterni, non più tutti
interni, tranne il presidente), la norma potrebbe però essere reinserita nel decreto Buona Scuola di fine
anno. Confermata la stabilizzazione del bonus degli 80 euro, così come il Tfr in busta paga su base
volontaria, e le misure sul credito d' imposta su ricerca e sviluppo, con il regime di tassazione agevolata
sui brevetti.
Nel pacchetto fisco, oltre al nuovo Isee che avrà come riferimento anche il valore medio di giacenza
annuo di depositi e conti correnti bancari e postali, si conferma il taglio Irap con il ripristino retroattivo
dell' aliquota al 3,9% (dal 3,5%) dal 1° gennaio 2014, mentre dal 2015 scatta la deduzione dall'
imponibile Irap del costo del lavoro per i soli contratti a tempo indeterminato. Sul treno della stabilità
sale anche la norma "Singapore", in chiave anti paradisi fiscali, che in attesa di una normativa ad hoc,
stabilisce che l' individuazione dei regimi fiscali privilegiati è effettuata con decreto del Mef, con
esclusivo riferimento alla mancanza di un adeguato scambio di informazioni. Sui giochi, invece, arriva l'
aumento del Preu (prelievo unico) sulle new slot, operazione che decolla dal 1° aprile 2015 (e non più il
1° gennaio). Per contrastare il gioco illegale trova spazio pure la sanzione di 1.500 euro al giorno per chi
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ha apparecchiature, new slot scollegate, e lo stesso vale per i cosiddetti totem per i giochi on line.
Passiamo al pacchetto lavoro. Si conferma lo sgravio dei contributi per una durata di tre anni sulle
nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nell' arco del 2015. I datori di lavoro sono esonerati
dal pagamento di un importo massimo di 8.060 euro su base annua (i contributi saranno versati dallo
Stato); la misura è finanziata con 1 miliardo l' anno per il 2015, 2016, 2017 e con 500 milioni per il 2018.
Secondo i calcoli dei tecnici del governo, per effetto della cancellazione degli incentivi della legge 407
del 1990 sulle assunzioni dei disoccupati da almeno 24 mesi, la "dote " è destinata a salire (una prima
stima parlava di 1,8 miliardi nel 2015, 3,5 miliardi nel 2016 e 3,7 miliardi nel 2017).
Non figura più tra le fonti di finanziamento di questa misura, il taglio alle risorse destinate ad incentivare
la stabilizzazione degli apprendisti. Si conferma invece il taglio per 200 milioni degli sgravi contributivi
per la contrattazione di secondo livello. Due miliardi andranno al fondo per gli ammortizzatori sociali. Si
conferma l' aumento dell' aliquota agevolata sui fondi pensione che passa dall' 11,5 al 20%. Sulle
ristrutturazioni, insieme alla proroga del bonus fiscale del 65% e 50%, è confermato l' aumento della
ritenuta per il bonifico che serve per pagare i lavori (sale dal 4 all' 8%).
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GIORGIO POGLIOTTI, CLAUDIO TUCCI
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23 ottobre 2014
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Il Sole 24 Ore
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Sblocca­Italia. I «no» della Ragioneria generale.
Il Mef boccia l' Iva al 4% Autostrade in esercizio,
altolà agli sconti fiscali
Giorgio Santilli ROMA. Non c' è solo la
bocciatura dell' Iva al 4% per i lavori edili in
casa nel parere che la Ragioneria generale ha
inviato a Montecitorio sugli emendamenti
approvati dalla commissione Ambiente al
decreto sblocca­Italia. Il Mef ha anche
stroncato l' allargamento delle
defiscalizzazioni alle autostrade in
concessione già in esercizio, effetto che si
sarebbe ricavato indirettamente dalle
modifiche introdotte all' articolo 5 sulle
autostrade. «Si conferma che la
defiscalizzazione per opere già in esercizio ­ si
legge nel parere della Ragioneria ­ si
tradurrebbe in perdita di gettito con effetti
negativi per la finanza pubblica». La norma si
sarebbe potuta applicare, per via estensiva,
almeno in teoria, a concessioni come Brebemi
e Asti­Cuneo.
Molte altre le stroncature del Mef sugli
emendamenti approvati in commissione
A m b i e n t e . L a c o m m i s s i o n e Bilancio h a
discusso fino a tarda notte il parere da
emettere e la questione è finita anche in Aula
dove le opposizioni hanno chiesto alla
presidente Boldrini lo slittamento della
discussione a oggi in assenza del parere sulle coperture. Tensione alta, anche perché il Governo ha già
fatto sapere che oggi metterà la fiducia sul testo definitivo della commissione Ambiente. I numerosi "no"
della Ragioneria, che dovrebbero essere fatti propri dal parere della commissione Bilancio,
costringeranno anche la commissione Ambiente a riapprovare il testo con le modifiche imposte da Mef
e commissione Bilancio.
Il «parere assolutamente contrario» del Mef alla norma che abbassava l' Iva sui lavori in casa dal 10 al
4% è motivato con la inidoneità della copertura che indicava un 4 al 10% sulla vendita delle case di
nuova costruzione. Una norma stroncata dai costruttori dell' Ance, fiduciosi, tuttavia, sulla bocciatura del
Mef. Secondo la Ragioneria l' Iva al 4% provocherebbe anche il deferimento dell' Italia alla Corte di
Giustizia europea per la violazione delle direttive in materia fiscale.
Sulla casa arriva anche l' annunciata bocciatura della norma che elimina il vincolo di destinare all' affitto
le case acquistate con la deduzione Irpef del 20%. La novità produrrebbe un effetto negativo sulle
entrate. Ma qui era già intervenuta a correggere la relatrice del provvedimento, Chiara Braga (Pd),
riportando di fatto la disposizione al decreto originario, con la differenza che il proprietario non perde l'
agevolazione fiscale se l' inquilino rinuncia al contratto di locazione, a condizione che entro un anno
sottoscriva un nuovo contratto.
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La Ragioneria ha bocciato anche la deroga al patto di stabilità interno per gli interventi sui passaggi a
livello ferroviari (290 milioni), il rifinanziamento dell' Autostrada ferroviaria alpina con la Francia, l'
accelerazione al Cipe di una parte delle opere finanziate con il Fondo coesione sviluppo, il tentativo di
modifica dei rapporti di regolazione su tariffe e investimenti aeroportuali.
Ma non solo: pareri contrari sono arrivati anche sull' obbligo per i Comuni di rimuovere a proprio carico
le macerie del terremoto in Abruzzo e sulla costituzione di un fondo per l' assistenza tecnica ai Comuni
colpiti dal sisma, sulla possibilità di concedere la defiscalizzazione ai concessionari per le proroghe
autostradali, sull' accentramento allo Stato delle procedure per l' autostrada Cispadana, sull' esclusione
dal patto di stabilità delle spese per la bonifica dell' amianto a Casale Monferrato. E via dicendo: di no in
no viene scandagliato tutto l' articolato del decreto.
Dal Demanio arriva poi l' allarme sulla cancellazione della norma che consentirebbe di allegare l'
attestato di certificazione energetica degli immobili pubblici oggetto di cessione anche dopo la stipula
del contratto, senza incorrere in sanzioni. Senza questa misura, sottolinea il Demanio, si rischia di
bloccare le operazioni e vanificare il gettito atteso dalla dismissione degli immobili.
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GIORGIO SANTILLI
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Il Sole 24 Ore
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BANCHE E BCE.
La parità di regole riduce lo «stress»
Alessandro Plateroti L' operazione Stress test
volge finalmente al termine. Nella mattinata di
oggi ­ dopo 10 mesi di lavoro dietro le quinte,
di analisi contabili e di simulazioni di scenario
che hanno tenuto in tensione non solo i
banchieri ma soprattutto gli investitori di Borsa
­ la Bce e l' Eba comunicheranno formalmente
alle 130 banche europee sottoposte all' analisi
qualitativa degli asset se hanno passato o
meno l' esame patrimoniale dei regulator. Il
test, almeno nei propositi delle authority
bancarie europee, ha infatti l' obiettivo di
individuare le banche che non sarebbero in
grado di superare sulla base dei loro bilanci
2013 una nuova recessione continentale o crisi
finanziaria sistemica: la ricapitalizzazione
obbligatoria scatta, in particolare, solo per
quelle banche che dalla chiusura dello scorso
esercizio a oggi non hanno già effettuato per
proprio conto operazioni straordinarie (come
aumenti di capitale o vendita di asset)
sufficienti a coprire il gap tra valori patrimoniali
e perdite potenziali che potrebbero emergere
con una crisi o shock finanziario imprevisto.
Nelle intenzioni, insomma, si tratta di un'
importante operazione che punta non soltanto
a rafforzare la stabilità finanziaria europea alla vigilia dell' Unione bancaria, ma anche la fiducia dei
risparmiatori e del mercato nei confronti di un settore strategico per l' economia e soprattutto per la
ripresa, ma ancora guardato con sospetto per la sua «propensione naturale al rischio e agli eccessi».
Ma che cosa uscirà, dunque, da questa nuova tornata ­ la terza dopo quelle del 2010 e 2011 ­ di stress
test sulle banche? L' opinione pubblica verrà messa a conoscenza dell' esito dei test solo domenica all'
ora di pranzo, ma è ormai da settimane che circolano ­ dalla Germania alla Spagna, dalla Francia all'
Italia ­ «indiscrezioni» e «confidenze» di presunte «fonti ben informate» su chi pagherà il conto più
salato dell' esame Bce: a ieri, i rumors provenienti da Londra (dove ha sede l' Eba) e da Franconcoforte
(dove ha sede la Bce) indicavano in circa 50 miliardi di euro il deficit patrimoniale complessivo delle 130
banche sottoposte alla verifica, in 6 i Paesi più colpiti e in 11 gli istituti di credito con i conti peggiori da
mettere in sicurezza. Ma attenzione. Poichè siamo in Europa, ogni Paese ha le sue indiscrezioni
nazionali e diversi «margini di flessibilità» per raccontarle: in Germania le «fonti autorevoli» dello
Spiegel anticipano che Italia e Cipro saranno i Paesi più colpiti dalle ricapitalizzazione forzate; in
Spagna l' agenzia Efe dice che nella lista nera ci sono 4 banche greche, 3 italiane, due austriache più
una belga e un' altra cipriota. Da Canary Wharf, Londra, la Reuters sostiene infine che i problemi
potrebbero essere ben peggiori di quanto ipotizzato nell' Europa continentale. In cifre, come detto, sul
piatto delle scommesse c' è oggi una posta di 50 miliardi di euro, che vanno ad aggiungersi ai 70
miliardi di euro in aumenti di capitale già chiesti al mercato negli ultimi 10 mesi: «È un' atmosfera da
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
corsa ippica», commentava ieri un operatore di Borsa, «ideale per la proliferazione di manovre
speculative e per far impennare la volatilità dei titoli, dei mercati e degli indici: e la volatilità è nostro il
clima preferito». Bisognerebbe chiedere a Siena che cosa ne pensano gli azionisti del Monte: le
indiscrezioni dei «ben informati» hanno fatto cadere negli ultimi giorni le azioni della banca al loro nuovo
minimo storico. In questo senso, il tentativo (lodevole) dei regulator di Borsa europei di minimizzare l'
impatto delle indiscrezioni sui mercati borsistici nazionali attraverso comunicazioni formali degli
emittenti è valso a ben poco: le banche travolte dai rumors non hanno potuto né smentire né confermare
le chiacchiere di mercato perché fino a oggi non sono state a conoscenza dell' esito finale dei test,
mentre l' Eba e la Bce hanno esercitato fino in fondo il privielgio di legge di essere esentate dagli
obblighi di comunicazione al mercato sui propri atti. Ed evidentemente, visto che qualcuno deve aver
comunque parlato, a nulla è valsa la minaccia della Bce di comminare sanzioni da 100mila euro ai
banchieri che si confidavano con la stampa: l' ordine del silenzio ha riguardato, ovviamente sulla carta, l'
intero processo di asset quality review. Ma tant' è, quando un processo si estende per quasi 12 mesi,
coinvolgendo 130 banche commerciali e di investimento, una società di consulenza internazionale (la
Oliver Wyman), centinaia di tecnici delle authority nazionali ed europee e un numero inquantificabile di
dirigenti e personale vario degli istituti coinvolti nei riscontri e nelle simulazioni, riservatezza e
responsabilità sono difficili da chiedere, figuriamoci da garantire. Se mai a Francoforte si discuterà di
come migliorare il percorso dei futuri stress test per diminuirne l' impatto sulle Borse in corso d' opera,
sarà bene che questo tema venga messo subito all' ordine del giorno: tempi più rapidi tra esame dei
conti e comunicazione dei risultati alle banche e al mercato potrebbero ridurre la volatilità e soprattutto
la speculazione.
Quello degli stress test, insomma, è un argomento particolarmente sensibile vista la catena che lega
indissolubilmente il sistema produttivo ed economico del continente al circuito del credito bancario. In
questo senso, dovrebbe essere interesse stesso delle authority fare tesoro delle esperienze per
migliorare le procedure e garantire al mercato e agli emittenti un esame equilibrato, uniforme e
raffrontabile dei bilanci delle banche e dei rischi che generano sul sistema. Nessuno mette in
discussione l' importanza degli stress test, ma forti dubbi e polemiche ancora permangono sulla reale
affidabilità di graduatorie e pagelle redatte sulla base di regole nazionali che sono ancora troppo
diverse di Paese in Paese in un settore che sta invece per passare sotto la Vigilanza Unica europea. E
anche se i banchieri italiani sono tra quelli che più lamentano di essere sottoposti a regole nazionali più
restrittive e penalizzanti dei loro concorrenti nell' attività di concessione del credito (la frase più
gettonata è «Siamo sicuri che un mutuo a Mentone è calcolato come un mutuo a Ventimiglia?»), l'
esistenza del problema ­ e la necessità di risolverlo ­ è stata ammessa ora dallo stesso presidente dell'
Eba Andrea Enria: «La missione è ancora lontana dall' essere compiuta ­ ha detto Enria in una
recentissima audizione al Parlamento Ue ­ Abbiamo notato, sia attraverso le domande e risposte
ricevute nei documenti di consultazione, ma anche nella conduzione degli stress test, che esistono aree
in cui le regole comuni sono applicate diversamente». Ecco allora che l' appello dell' Abi e dei banchieri
italiani a rivedere l' intero sistema di valutazione in un' ottica di «levelled field» prima del prossimo
stress test assume un' importanza strategica non solo per le nostre banche, ma anche per il Governo,
visto il ruolo che viene attribuito al credito sia nel supporto alle imprese che in quello alle famiglie. In un
Paese che insegue da sempre il miraggio di fare sistema, il terreno bancario dovrebbe essere il primo
in cui realizzare questa intesa: in Italia, al contrario di quanto avvenuto in gran parte d' Europa, prima e
dopo la crisi le banche non hanno avuto un solo euro di aiuto pubblico (eccetto il prestito salato a Mps
con i Monti bond), ma non si sono certamente tirate indietro quando si è trattato di dare sostegno alle
famiglie con la moratoria sui mutui, e alle imprese con la moratoria sui prestiti. Come non hanno fatto
mancare il proprio supporto nell' operazione pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. E
come ora si accingono a fare in un' altra operazione tesa a lenire gli effetti della recessione sui redditi
delle famiglie: l' anticipo del Tfr dovuto dalle imprese ai lavoratori. È anche su queste e molte altre
operazioni davvero «di sistema» che dovrebbe essere giudicato il ruolo, l' importanza e la tenuta di un
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
sistema bancario. Altrimenti restano solo gli stress (non solo da test), le polemiche e la cultura del
sospetto. È bene ricordare che dal primo stress test del 2010 le banche irlandesi figuravano tra le
migliori: invece, fallirono a catena pochi mesi dopo l' esame. Lo stesso è accaduto con la Spagna
appena un anno dopo. Per non parlare della Germania: la vera salute delle Landesbanken resta un
segreto avvolto nel mistero. Senza contare i misteri che aleggiano su quella Commerzbank il cui
salvataggio di Stato nasconde più di un particolare interessante. Ma nè Berlino, nè Madrid ­ dove
banche e Stato fanno davvero sistema ­ risultano nell' elenco delle sospettate: l' Italia sempre.
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ALESSANDRO PLATEROTI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
L' ANALISI.
Investire nella lotta al dissesto idrogeologico
Marco Morino In Italia, dall' inizio della crisi, il
settore delle costruzioni ha perso 522mila
occupati che corrisponde a un calo in termini
percentuali del 25,9%.
Considerando anche i settori collegati alle
costruzioni, si stimano in 790mila i posti di
lavoro andati in fumo. Tra il 2009 e il 2012 il
numero di imprese attive nella filiera delle
costruzioni è diminuito di 57mila unità (­9,1%).
I fallimenti sono all' ordine del giorno. Serve un
svolta radicale che sappia ridare smalto a un
comparto che, più di altri settori industriali, ha
pagato un tributo troppo pesante alla crisi
economica e rischia di abdicare al tradizionale
ruolo di motore trainante dell' economia.
In questi anni si sono susseguiti, da parte delle
imprese di costruzioni, gli appelli alla politica
affinché sappia promuovere gli investimenti
necessari a ridare slancio ai cantieri e all'
occupazione. La filiera delle costruzioni invoca
una politica di sostegno al settore che sia in
grado di individuare nuovi ambiti di intervento:
dai programmi per l' edilizia scolastica al
dissesto idrogeologico, fino alla messa in
sicurezza del patrimonio edilizio esistente e
del territorio del nostro Paese.
Anche ieri, dalla tribuna del Saie, il presidente dell' Ance (l' associazione nazionale dei costruttori edili)
Paolo Buzzetti ha ribadito che la lotta al dissesto idrogeologico è la più grande opera pubblica da fare.
Per risistemare le cose, questo in sintesi il ragionamento del presidente dei costruttori, bisogna far
partire i cantieri subito e occorrono i soldi, che le imprese non riescono a trovare per i famosi patti di
stabilità, interni dei sindaci ed esterno in Europa. I costruttori dicono che è venuto il momento di
pretendere dall' Europa di portare fuori dal patto di stabilità i soldi che servono per la sicurezza dei
cittadini.
«Non so cosa altro debba succedere perché non si parta con questo piano di opere» ha chiosato
Buzzetti.
Il nuovo corso dell' edilizia per uscire dalla crisi economica si può sintetizzare in tre grandi capitoli: 1)
perseguimento di una sempre più marcata qualità del prodotto offerto; 2) riqualificazione del patrimonio
edilizio esistente; 3) manutenzione delle infrastrutture e salvaguardia del territorio. In tale quadro, le
opere urgenti che non consentono rinvii sono senz' altro quelle per mettere in sicurezza il territorio e
garantire l' incolumità dei cittadini. Gli eventi atmosferici di questi ultimi mesi hanno messo a nudo la
fragilità ambientale del nostro Paese. Non è più tollerabile che in Italia si continui a perdere la vita
perché straripa un torrente.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il caso Taranto. Risanamento in difficoltà.
Rifiuti Ilva, allarme per le discariche
Domenico Palmiotti TARANTO È un cammino
terribilmente in salita il risanamento
ambientale dell' Ilva. E non solo perchè non ci
sono le risorse necessarie per far fronte alle
prescrizioni dell' Autorizzazione integrata
ambientale, tant' è che l' azienda ha chiesto al
gip di Milano di accedere ­ come prevede la
legge ­ ai soldi sequestrati ai Riva e ora è in
attesa di una risposta. Spesso progetti e
interventi restano intrappolati nelle maglie
della burocrazia con le autorizzazioni che non
arrivano. Oppure, fatta la norma generale,
richiedono ulteriori provvedimenti la cui messa
a punto non si rivela facile.
Significativo il caso delle discariche del
siderurgico dove l' Ilva conferisce i rifiuti dell'
attività industriale. «Gli invasi che si stanno
utilizzando ­ ha detto il sub commissario dell'
Ilva, Corrado Carrubba, parlando alla
commissione parlamentare sulle ecomafie ­ o
sono esauriti o stanno per esaurirsi». Eppure
c' è una legge di oltre un anno fa che autorizza
due nuove discariche per l' Ilva, una per rifiuti
pericolosi e l' altra per i non pericolosi. L'
autorizzazione all' esercizio, visto che nessuno
d e g l i enti locali l' aveva data, è arrivata
attraverso norme ad hoc inserite nella legge 125 del 2013. Legge su cui il Comune di Statte ha dato
battaglia, ricorrendo sia al Tar che al Consiglio di Stato, ma perdendo in entrambi i gradi di giudizio.
Tuttavia le discariche non funzionano ancora. Di qui la sottolineatura di Carrubba circa l' esaurimento
della ricettività degli attuali invasi. «L' attuale gestione commissariale ­ spiega Carrubba ­ ha ereditato
un problema in itinere e le discariche non sono ancora esercibili. La legge dice infatti che sono
autorizzate, ma poi le modalità di completamento e di gestione vanno regolamentate da un decreto del
ministro dell' Ambiente su proposta del sub commissario. C' è quindi un procedimento da riavviare».
Dopo l' uscita di Edo Ronchi, il sub commissario Carrubba è in realtà operativo solo da poche settimane
ma già parla di «problemi giganteschi» per le dimensioni dello stabilimento e la gestione dei rifiuti, che
ammontano a un milione di tonnellate l' anno di cui il 98% non pericolosi. «La bonifica ambientale dell'
Ilva non richiede solo molti soldi ­ sottolinea Carrubba ­ ma anche un concorso di responsabilità a tutti i
livelli e percorsi autorizzativi veloci. Il legislatore si è spinto sino ad un certo punto, ma non
dimentichiamo che esiste una situazione molto delicata e complessa e che ci sono decisioni che poi
deve prendere chi vive nei territori, chi partecipa alle conferenze dei servizi e chi deve firmare gli atti».
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DOMENICO PALMIOTTI
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23 ottobre 2014
Pagina 25
Il Sole 24 Ore
Enti locali
chiavi in mano.
Gli incentivi sono legati al risparmio
a Mentre la normativa italiana ancora ignora il
verde verticale (su muri o pareti esterne agli
edifici), un passo in avanti è stato fatto sul
fronte dei roof garden. Il Comitato per il verde
pubblico del ministero dell' Ambiente, che con
l a delibera del 14 aprile scorso (protocollo
10017 del 13 maggio 2014) ha esteso le
detrazioni fiscali del 65% per la riqualificazione
energetica agli interventi di trasformazione del
lastrico solare o dei tetti condominiali in
giardini pensili.
Per avvalorare questa decisione il comitato
richiama la circolare del 18 settembre 2013 n.
29/E dell' agenzia delle Entrate nella quale si
puntualizza «qualsiasi intervento, o insieme
sistematico di interventi, che incida sulla
prestazione energetica dell' edificio,
realizzando la maggior efficienza energetica
richiesta dalla normativa di riferimento, è
ammessa al beneficio fiscale». Il bonus, però,
è escluso per interventi dal mero valore
estetico o paesaggistico, privi di apprezzabili
effetti sul piano del risparmio energetico. «L'
incentivo ­ afferma l' avvocato Giovanni Bana ­
è riconosciuto a certe condizioni che
solamente un tecnico abilitato può verificare e
introdurre fin dal progetto iniziale».
Anche il ministero dello Sviluppo economico con il Dm 26 giugno 2009 sulle linee guida per la
certificazione energetica degli edifici, fa riferimento esplicito (tra le norme per la caratterizzazione dell'
involucro contenute nell' allegato B) alla norma Uni 11235 che detta le istruzioni per la progettazione, l'
esecuzione, il controllo e la manutenzione delle coperture a verde. Emanata nel maggio 2007, fornisce i
criteri di calcolo relativi alla composizione e allo spessore minimo degli strati (da quello di potezione
delle radici, all' impianto di irrigazione, passando per la barriera termoisolante). Ad esempio, per
erbacee perenni a piccolo sviluppo è sufficiente uno strato colturale di 10 cm, mentre per i tappeti
erbosi ne sono necessari almeno 15. Per gli arbusti di piccola taglia si sale a 20 cm, fino ad arrivare ad
un metro per gli alberi di prima grandezza (alti massimo di 16 metri).
Nel frattempo il ricorso ai tetti verdi inizia ad essere inserito anche nei regolamenti edilizi comunali:
secondo l' ultimo Rapporto Onre promosso da Cresme e Legambiente sono già 328 gli enti locali che
incentivano i giardini pensili sulle nuove edificazioni. ­ Mi. F.
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Il Sole 24 Ore
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Legge di stabilità. Il disegno di legge «bollinato» dalla Ragioneria dello Stato conferma le
deroghe allo Statuto del contribuente.
L' aumento Irap resta retroattivo
Anche i proventi percepiti dai beneficiari di polizze vita si tasseranno dal 2014.
Giovanni Parente L' aumento dell' aliquota Irap
resta retroattivo. Nessun passo indietro anche
sull' aumento della tassazione per i fondi
pensione e le fondazioni. Stesso discorso
anche per lo stop all' esenzione dall' Irpef per i
capitali percepiti in caso di morte dai
beneficiari di polizze vita.
L' ultima bozza del Ddl di Stabilità «bollinata»
conferma gli aumenti di imposta in deroga allo
Statuto del contribuente, oltre a modificare il
regime della deduzione dei costi black list (si
veda l' articolo in pagina). A cominciare dall'
Irap. I versamenti per il 2014 dovranno, quindi,
essere effettuati con un' aliquota più alta
rispetto a quella che aveva ridotto il decreto
sul bonus Irpef (Dl 66/2014) e per la quale era
stato introdotto a copertura l' aumento della
tassazione sulle rendite finanziarie dal 20% al
26% a partire dal 1° luglio scorso. Così l'
aliqauota ordinaria dell' Irap da applicare sarà
quella del 3,9% e non più del 3,5 per cento.
Nel determinare il saldo dell' Irap in scadenza
il 16 giugno 2015, non si potrà beneficiare
neanche della nuova agevolazione sulla
deduzione integrale del costo del lavoro
derivante da contratti a tempo indeterminato.
La "neutralizzazione" della componente lavoro dalla base imponibile Irap scatterà soltanto dall' esercizio
successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014. Tradotto in soldoni, il beneficio si vedrà solo al
momento dei versamenti d' imposta da effettuare nel 2016, al netto della scelta per l' acconto
previsionale. L' anno prossimo, invece, nessun nuovo vantaggio: l' Irap, dunque, si calcolerà con l'
aliquota del 3,9% e con la deduzione limitata per le retribuzioni dei dipendenti a tempo indeterminato
(7.500 euro a testa per gli over 35 e 13.500 per donne e under 35, con importi raddoppiati in talune
regioni meridionali).
L' unica mitigazione alla retroattività è rappresentata dal fatto che vengono fatti salvi i minori versamenti
in acconto effettuati in base all' aliquota 3,5% utilizzando il metodo previsionale, come aveva
espressamente stabilito dal decreto Irpef (articolo 2, comma 2, del Dl 66/2014).
La retroattività, però, non si ferma all' Irap. Tutto confermato anche sul versante fondi pensione e
fondazioni. L' incremento della tassazione dei proventi percepiti dai fondi pensione, passa dall' 11,5% al
20% con efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2014 al netto dei riscatti già effettuati. Per quanto riguarda
gli investimenti in titoli di Stato di Paesi white list è confermata la tassazione del 12,5 per cento.
Scatteranno, invece, dal 2015 le nuove aliquote sulla tassazione delle Casse di previdenza (dal 20 al
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
26%) e sull' imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr (dall' 11 al 17%).
Capitolo fondazioni e trust.
L' incremento dal 5% al 77,74% della quota imponibile dei dividendi percepiti dagli enti non commerciali
sarà applicabile con riferimento alle distribuzioni di utili effettuate dal 1° gennaio 2014. L' imposta
dovuta dagli enti non commerciali (in primo luogo trust e fondazioni bancarie) sarà quindi pari al 21,38%
(il 27,5% del 77,74%) del dividendo percepito.
La retroattività "colpisce" anche il comparto assicurazioni. Il Ddl di Stabilità sancisce l' addio all'
esenzione dalla tassazione Irpef per «i capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di
assicurazione sulla vita, a copertura del rischio demografico». Solo che inizieranno a essere tassati i
proventi percepiti dai beneficiari dalle polizze vita a partire dal 1° gennaio 2014 e non quindi dalla
"naturale" entrata in vigore del Ddl di stabilità (ossia dal 2015).
L' ultima bozza del disegno di legge conferma anche un altro addio all' esenzione. Si tratta dell' esonero
dal bollo auto per le auto d' epoca, che quindi dovranno essere soggette al prelievo. L' unica magra
consolazione che almeno in questo caso la disposizione non sarà retroattiva.
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GIOVANNI PARENTE
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Pagina 45
Il Sole 24 Ore
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NIENTE AFFIDAMENTO.
Lo «Statuto» ancora tradito
La speranza riposta nella terza versione del
disegno di legge di stabilità è andata delusa.
Anche il testo che ha ricevuto la bollinatura
della Ragioneria dello Stato conferma l'
applicazione retroattiva per le disposizioni sull'
Irap, sulle fondazioni e sui fondi pensione. Con
buona pace per i sacrosanti principi scritti
nello Statuto del contribuente.
Nessuna cancellatura di norme inserite per
"distrazione", dunque.
Anzi: la presa d' atto della Ragioneria suona
come la conferma che gli interventi dovranno
servire per garantire proprio le coperture
necessarie per gli sgravi in programma per il
2015. Il paradosso maggiore probabilmente
riguarda proprio l' Irap. Lo sconto del 2014
aveva dato un po' di fiato alle imprese: ora il
beneficio scompare per finanziarne un altro
"più grande e più bello" di prima. Con due
conseguenze: l' affidamento del contribuente
s u stabilità e certezza delle regole fiscali
subisce un altro colpo; mentre, guardando al
futuro, un dubbio diventa più che legittimo: non
è che l' anno prossimo saremo qui a
raccontare la stessa storia?
(J.M.D.
)
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23 ottobre 2014
Pagina 47
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Tributi. La compensazione fra la vecchia imposta e la Tasi è possibile solo quando il
regolamento comunale la prevede.
Imu, da rivedere i saldi già pagati
Le aliquote modificate riguardano anche chi ha versato in rata unica a giugno.
Gianni Trovati MILANO. Le modifiche decise
d a i Comuni alle aliquote Imu richiamano ai
calcoli e alla cassa anche i contribuenti che a
giugno hanno versato tutta l' imposta in
soluzione unica: una possibilità, quella di
levarsi d' impaccio le questioni del Fisco
immobiliare in una tappa sola, prevista dalla
legge ma resa nei fatti impossibile dallo stato
di agitazione perenne vissuto dalla finanza
locale.
È questo uno dei tanti effetti collaterali delle
continue proroghe alle scadenze entro cui i
Comuni devono scrivere i bilanci preventivi
(quest' anno la trottola si è fermata al 30
settembre), termini che vengono posticipati in
attesa che il quadro delle risorse trovi pace ma
che trascinano con sé anche le scadenze per
le decisioni sulle aliquote.
Quest' anno, con l' incrocio di Imu e Tasi, le
variabili in gioco si sono moltiplicate
esponenzialmente con il risultato che, come
spiega per esempio il responsabile fiscale del
Caf Cisl Franco Galvanini, «parlare di caos è
un eufemismo». I sindaci avevano tempo fino a
martedì per inviare al dipartimento Finanze le
nuove delibere d e l l ' Imu, ma il censimento
ministeriale definitivo apparirà solo il 28 ottobre, e gli elenchi continuano a crescere: solo ieri si sono
aggiunte 163 delibere, portando il numero totale a quota 6.991, per cui a consuntivo si scoprirà che
circa nove Comuni su dieci hanno inviato un provvedimento nuovo rispetto al 2013.
L ' entità delle modifiche, piccole o grandi a seconda dei casi, non ha nessun rilievo sul tasso di
complicazione dell' imposta, perché l' arrivo di un nuovo provvedimento impone a contribuenti e
professionisti di ricontrollare tutto. Le novità maggiori per l' Imu si incontrano più spesso nei Comuni
medio­piccoli, che fino all' anno scorso erano riusciti a tenere le aliquote Imu lontane dai livelli massimi
e ora le hanno ritoccate anche per compensare qualche "sorpresa" nella complicata distribuzione del
fondo di solidarietà e delle compensazioni statali, ma anche in alcune grandi città non mancano
cambiamenti di rilievo.
Se l' Imu aumenta Quando le novità sono al rialzo, anche chi ha sperato di versare l' imposta a giugno in
soluzione unica deve tornare alla cassa, e pagare la differenza fra l' Imu calcolata con le vecchie
aliquote e quella prodotta dalle nuove. Se l' aliquota passa dal 7,6 all' 8,6 per mille, per esempio,
occorrerà versare un conguaglio dell' 1 per mille. I nuovi calcoli, in ogni caso, impegnano tutti i 16
milioni di contribuenti proprietari di immobili diversi dall' abitazione principale non «di lusso» (cioè non
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23 ottobre 2014
Pagina 47
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accatastata nelle categorie A/1, A/8 o A/9), perché gli acconti Imu sono in genere versati sulla base delle
aliquote dell' anno precedente, come prevede la legge, e quindi le decisioni varate nel 2014 si scaricano
integralmente sul saldo. Sempre nell' esempio di prima (passaggio dal 7,6 all' 8,6 per mille), per una
casa di 100mila euro di valore catastale l' acconto è stato di 380 euro (cioè il 50% di 100mila euro per
7,6 per mille), mentre il saldo andrà misurato calcolando l' imposta piena con la nuova aliquota (860
euro), e sottraendo i 380 euro pagati a giugno. Risultato: 480 euro.
Se l' Imu scende Il caso non è raro, perché spesso le aliquote Imu scendono per fare spazio alla Tasi
(ad esempio a Venezia). Se il conto complessivo diminuisce rispetto all' Imu 2013, il contribuente che ha
pagato in soluzione unica a giugno deve fare richiesta di rimborso, e aspettare. La legge chiede ai
Comuni di rimborsare in 180 giorni, ma il termine è «ordinatorio» e quindi spesso disatteso, soprattutto
se le casse dell' ente sono in difficoltà.
Lo Stato, del resto, è un pessimo esempio al riguardo, perché i rimborsi di chi, per errore, ha pagato
troppo per l' Imu di competenza statale sono bloccati dal 2012: la legge li prevede, ma manca il solito
decreto attuativo, con la conseguenza che molti contribuenti chiedono ai Comuni di riavere quanto
versato di troppo allo Stato ma ovviamente non ottengono nulla. Se la discesa dell' Imu è compensata
dagli aumenti Tasi, invece, tutto dipende dal Comune: la compensazione fra i due tributi è possibile
quando il regolamento tributario la prevede, altrimenti si arriva al paradosso di dover pagare
puntualmente la Tasi mentre si è costretti ad attendere per i rimborsi Imu.
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GIANNI TROVATI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Adempimenti. Gli ultimi chiarimenti sulla procedura da seguire nei confronti di banche e
intermediari.
Crediti Pa «doc» per la cessione
Domande per la certificazione da presentare entro il 31 ottobre.
Lorenzo Lodoli Benedetto Santacroce Il
prossimo 31 ottobre scade il termine per
presentare istanza di certificazione dei crediti
vantati nei confronti della Pa la cui cessione è
assistita da garanzia dello Stato.
La Assonime (con circolare n. 31 del 20
ottobre 2014) ritorna sul punto chiarendo la
procedura da seguire per la cessione dei
crediti a banche e intermediari finanziari e
sottolineando la particolare attrattiva data dalla
presenza della garanzia dello Stato.
In base al comma 1 dell' articolo 37 del Dl
66/2014 i debiti commerciali di parte corrente
vantati nei confronti delle Pa diverse dallo
Stato, maturati al 31 dicembre 2013 e per i
quali il creditore abbia presentato istanza di
certificazione entro il 31 ottobre 2014 sono
assistiti dalla garanzia dello Stato dall'
effettuazione delle operazioni di cessione pro
soluto a banche e intermediari abilitati. Sul
punto vi sono stati recenti chiarimenti da parte
di Assonime con la circolare n. 31 del 20
ottobre 2014 in cui viene analizzata la
procedura di cessione dei crediti e la
particolare attrattiva dei crediti commerciali
garantiti dallo Stato.
I crediti derivanti da rapporti di somministrazione, fornitura, appalto e prestazione professionale
instaurati con la Pa devono essere oggetto di certificazione tramite piattaforma elettronica predisposta
dal Mef su cui i creditori devono accreditarsi.
L' istanza di certificazione può essere presentata da qualsiasi società, impresa individuale, persona
fisica o ente diverso da impresa che ritiene di vantare un credito commerciale non prescritto, certo,
liquido ed esigibile nei confronti di una Pa.
La pubblica amministrazione che ha ricevuto istanza del creditore deve procedere, entro 30 giorni dalla
ricezione e dopo avere effettuato i controlli tra cui l' esistenza di pendenze presso l' agente della
Riscossione, alla certificazione del credito o a eccepirne l' inesigibilità o l' insussistenza.
Vediamo quali sono le condizioni necessarie per presentare istanza di certificazione del credito. Il
campo soggettivo degli enti pubblici a cui è possibile inoltrare l' istanza di certificazione è stata ampliata
con il Dl 66/2014 che ha ricomprese tra le Pa tutte quelle indicate nel Dlgs 165/2001. Ad oggi sono: le
amministrazioni dello Stato centrali e periferiche, compresi istituti e scuole di ogni ordine e grado,
istituzioni educative ed istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica; Regioni, Province,
Comuni, Città metropolitane, Comunità montane e loro consorzi; Enti del Servizio sanitario nazionale;
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23 ottobre 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
istituzioni universitarie, Istituti autonomi di case popolari, Camere di commercio, industria, artigianato ed
agricoltura; Aran e Agenzia di cui al Dlgs 300/1999. Sono esclusi dalla richiesta di certificazione: Enti
locali commissariati; Enti del Servizio sanitario nazionale delle Regioni sottoposte a piano di rientro dai
disavanzi sanitari.
Non è ancora possibile includere tra i crediti certificabili quelli vantati nei confronti delle società in house
anche se sono un' estensione della Pa a cui sono collegate e da cui sono controllate, come chiarito dalla
Cassazione (sentenza Corte di Cassazione Sezioni unite n. 26283/2014).
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BENEDETTO SANTACROCE
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
I requisiti. Perché il credito sia certo.
Impegno di spesa nelle scritture
Al fine dell' ottenimento della certificazione il
credito deve derivare da un contratto di
somministrazione, forniture e appalti e per
obbligazioni relative a prestazioni professionali
e deve essere non prescritto «certo, liquido ed
esigibile». Una recente guida pubblicata dal
Mef ha ulteriormente specificato le
caratteristiche del credito certificabile
indicandone i requisiti e i limiti.
Il credito è ritenuto: e certo quando deriva da
una obbligazione giuridicamente perfezionata
p e r l a q u a l e l a Pubblica amministrazione
debitrice abbia assunto l' impegno di spesa
registrato sulle scritture contabili; r liquido
quando è determinato nel suo ammontare o
oggettivamente determinabile; t esigibile
quando non vi sono fattori impeditivi del
pagamento (ad esempio eccezione di
inadempimento, esistenza di un termine non
scaduto o di una condizione sospensiva).
Problemi sorgono con il requisito della
certezza in quanto, anche se vi è un regolare
contratto sottoscritto tra le parti, la prestazione
è stata resa correttamente e la fattura emessa,
in assenza di un impegno di spesa
regolarmente registrato le amministrazioni
statali non possono emettere la certificazione. Il creditore, che peraltro non può sapere se l' impegno di
spesa sia stato registrato o meno, rischia di veder condizionata la emissione della certificazione ad un
comportamento più o meno diligente del singolo funzionario che deve impegnare la spesa in contabilità.
Si potrebbe creare la situazione paradossale per la quale pur in presenza di una sentenza passata in
giudicato o di un decreto ingiuntivo non opposto (che di loro connotano i requisiti di certezza, liquidità
ed esigibilità) la richiesta di certificazione è respinta in quanto il credito non è riconducibile a un
impegno di spesa.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Aree demaniali. Prevale l' interesse collettivo.
Il passaggio di cavi esente da canone
Guglielmo Saporito Regione Lombardia e
Telecom ai ferri corti per i canoni di
o c c u p a z i o n e d i a r e e demaniali: c o n l a
sentenza 22187/14 la Cassazione ha però
garantito all' azienda il passaggio gratuito sui
beni del demanio locale.
Si ricorda che tra i beni demaniali affidati alla
cura delle Regioni c' è il reticolo idraulico: in
particolare spetta ad esse gestire i corsi d'
acqua lungo cui si articolano le direttrici delle
reti di telecomunicazione. Quando tali reti
cadono nella fascia laterale demaniale e ogni
volta avvenga uno scavalco o un sottopasso, l'
ente titolare dei poteri sul demanio esige un
canone ed emana un provvedimento di
concessione.
Nel caso di specie Telecom riteneva di non
dover pagare nulla per l' occupazione di beni
d e l demanio idrico regionale coinvolto dalle
reti di telecomunicazione elettronica. L' ente
territoriale, invece, aveva emesso un'
ingiunzione di pagamento per i canoni che
riteneva che le spettassero. Peraltro la
Regione Lombardia aveva provveduto con
legge a determinare gli introiti per tali
concessioni.
In primo e secondo grado di giudizio la Regione aveva visto riconosciuti i suoi diritti, ma la Cassazione
ha ribaltato il ragionamento osservando che «l' attraversamento del demanio idrico gestito dalle
Regioni, ai sensi del Dlgs 112/98 (decreto Bassanini), articoli 86 e 89, da parte di infrastrutture di
comunicazione elettronica non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal
Dlgs 259/03 o da leggi statali ad esso successive». Ciò perché occorre garantire agli imprenditori l'
accesso al mercato delle telecomunicazioni con criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e
proporzionalità; e nel contempo occorre garantire agli utenti finali la fornitura del servizio universale,
senza distorsioni della concorrenza. Di fatto, quindi, la delega alle Regioni della gestione del demanio
idrico non consente alle stesse di imporre oneri qualora la legge incentivi lo sviluppo delle
comunicazioni elettroniche garantendo esenzioni al settore.
Prevale quindi, in materia di infrastrutture di comunicazione, la legge statale 259/03, con la
conseguenza che, qualora un Regione abbia legiferato prevedendo un canone di attraversamento del
demanio idrico anteriormente al decreto 25/03, le norme locali sono abrogate applicando l' articolo 10
della legge Scelba 10/53. Qualora invece vi siano leggi regionali successive all' entrata in vigore del
codice del 2003 che prevedano, in provvedimenti attuativi, canoni per l' attraversamento delle
infrastrutture idrauliche, ma senza una previsione specifica che possa sovrapporsi alle norme sulla
comunicazione elettronica, deve applicarsi il principio della disapplicazione, che assicura la prevalenza
della legge statale rispetto alle previsioni amministrative delle regioni.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Nel caso specifico, quindi, la Regione Lombardia si è vista azzerare l' intero introito per canone
demaniale.
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GUGLIELMO SAPORITO
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Il Sole 24 Ore
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Anticorruzione. Delibera dell' Anac.
La legge Severino sulla trasparenza anche per gli
Ordini
Gianni Trovati MILANO La legge Severino sull'
anticorruzione e il pacchetto completo dei suoi
decreti attuativi si applicano anche ai Consigli
degli Ordini e ai Collegi professionali, che
quindi devono rispettare gli obblighi sulla
trasparenza (decreto legislativo 33/2013), le
regole su inconferibilità e incompatibilità degli
incarichi e tutti gli adempimenti collegati.
A chiarirlo, chiudendo una controversia
interpretativa durata mesi, è l' Autorità
nazionale anticorruzione nella delibera
145/2014, diffusa ieri.
La decisione dell' Anac, che "ribalta" il parere
pro veritate sottoposto alla stessa Autorità dal
Cup, il Comitato unitario permanente degli
Ordini e dei Collegi professionali, comporta
una ricca serie di conseguenze pratiche per gli
organismi associativi dei professionisti.
Sul versante della trasparenza, per esempio,
le regole anticorruzione impongono agli
«organi di indirizzo politico» la pubblicazione
di redditi e patrimoni, atti di nomina, curricula,
compensi legati alla carica e ad altri incarichi
pubblici. La definizione di «organi di indirizzo
politico» è nata ovviamente in riferimento a
Regioni, Province e Comuni, m a g i à i n
passato è stata estesa in via analogica agli organi di vertice delle altre amministrazioni, anche quando
le cariche non sono elettive. Per quel che riguarda i limiti agli incarichi, i temi chiave sono rappresentati
dalla griglia delle incompatibilità, che per esempio vietano gli incroci fra cariche di vertice negli enti e
nelle loro società o realtà partecipate, e dalle inconferibilità, che tra l' altro chiudono la porta a chi abbia
subito una condanna per reati contro la Pubblica amministrazione.
La definizione delle modalità applicative di queste regole agli Ordini e ai Collegi professionali è
essenziale, anche perché le regole (articolo 17 del Dlgs 33/2013) sanciscono la nullità degli incarichi
affidati in violazione delle norme anti­corruzione. Finora, però, la declinazione di questi obblighi alle
diverse tipologie di «amministrazione pubblica» è avvenuta in via interpretativa, senza una definizione
puntuale caso per caso. Essenziale, allora, diventa il ruolo del «responsabile della prevenzione della
corruzione», che ogni Ordine e Collegio è chiamato a nominare al proprio interno. Spetta a lui, infatti,
vigilare sul fatto che gli incarichi affidati dal proprio «ente» siano in linea con la legge Severino,
contestando eventuali problemi e segnalando all' Anac tutti i casi di «possibile violazione». A lui tocca
anche curare la redazione del piano triennale di prevenzione della corruzione, del piano triennale della
trasparenza e del codice di comportamento dei dipendenti dell' ente, tutti obblighi imposti dalla
normativa anti­corruzione e sanzionati (da mille a 10mila euro, come prevede l' articolo 19, comma 5,
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
del Dl 90/2014) in caso di inadempienza.
Per imporre tutti questi obblighi agli organi professionali, l' Anac poggia anche su una sentenza della
Cassazione (la n. 21226/2001), secondo cui Ordini e Collegi «sono enti pubblici non economici, operano
sotto la vigilanza dello Stato per scopi di carattere generale», e le loro «prestazioni lavorative
subordinate integrano un rapporto di pubblico impiego».
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GIANNI TROVATI
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23 ottobre 2014
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Italia Oggi
Enti locali
Lettera a Carlo Cottarelli: Te lo avevo detto che non avresti mangiato il panettone 2014!
Spending review, son solo due parole
La si può annunciare ma soltanto se poi non la si fa.
Caro Carlo, sono passati dieci mesi da
quando tu mi concedesti un' intervista poco
dopo il tuo insediamento. Ti feci una sola
domanda, giornalisticamente orrenda: «Quale
metodologia seguirà nello svolgimento del suo
compito di Commissario alla Spending
Review»?
Tu lo spiegasti, io riportai tal quali le tue
parole, ItaliaOggi pubblicò. Mi fu facile capire
che eri un vero professionista del settore,
conclusi che avevi pure il piglio giusto per
affrontare al meglio i compiti assegnatiti.
Ricordi la previsione che ti feci prima di
salutarci? «Non mangerai il panettone del
2014, malgrado il contratto triennale». Sono
uomo di mondo, mi guardo bene dal voler
approfondire l' aspetto del tuo licenziamento
(la versione ufficiale quasi mai è vera), farti
domande trabocchetto o giochini del genere.
La domanda chiave che ti voglio fare è altra,
rigorosamente tecnica. Questa: «Perché avere
un Commissario alla spending review se la
sua attività, fatta in modo professionale,
renderebbe impopolare il Premier?
» L' esperienza del passato insegna il
fallimento della figura di Commissario, non per
colpa loro, ma del mandante (il Premier di
turno).
Tre le varianti di approccio: Omeopatico (Piero Giarda), Feroce (Enrico Bondi), Professionale (Carlo
Cottarelli). Piero Giarda è un signore sempre vissuto nel mondo dell' università, della politica, del
governo. La sua idea era ineccepibile e coerente con la sua storia umana e professionale.
Ricordiamolo, è il massimo esperto del bilancio pubblico, inteso anche come «pieghe» (trovo
affascinante che si trovino quattrini sapendoli cercare nelle sue pieghe).
Giarda aveva capito che, per non andare in contrasto col Premier di turno, la filosofia della spending
review doveva limitarsi ad affrontare, degli 800 miliardi complessivi di spesa, solo quella
«potenzialmente aggredibile», senza disturbare il manovratore. Quindi operare solo sul 10­12% del
totale, in altre parole 100 miliardi.
Oltre tutto, Giarda la considerava un' attività lunga e complessa, finalizzata al riordino di segmenti della
pubblica amministrazione, quindi, per realizzarsi, aveva bisogno di orizzonti temporali di medio termine.
Approccio omeopatico: un po' di biada per il cavallo­premier di turno, basta e avanza.
Enrico Bondi, uno dei tre maggiori esperti di ristrutturazioni aziendali del Paese, aveva una storia
personale di successi in aziende in crisi, risanate grazie all' abbattimento dei costi.
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23 ottobre 2014
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Italia Oggi
Enti locali
Il modello Bondi, che poi è l' unico che porterebbe risultati, subito e importanti, prevede che, in realtà,
sia il Premier stesso a fare il Commissario della spending review, in modo che, alla fase di analisi,
faccia seguito, in automatico, quella dell' execution. Bondi fu fatto fuori da Monti nel momento stesso
della sua presentazione: non poteva licenziare, solo spostare il personale inutile. Nelle organizzazioni
umane non esistono sprechi non legate alle persone, se non accetti questo principio, meglio
soprassedere. Il caso delle auto blu è tipico: elimini l' auto come oggetto fisico (di basso costo) ma i
costi importanti (quindi il risparmio) sono negli autisti blu (e la logistica relativa), che trattieni in servizio.
O i commessi, moderni palafrenieri in competizione con le mail. Ridicolaggini.
Infine il tuo, un' analisi di sistema attraverso decine di gruppi di lavoro, con i migliori funzionari interni e
pochi, qualificatissimi esperti esterni, da te coordinati con proposte operative, tempificate e valorizzate.
Sono nati, si dice, 45 dossier che sono stati, chissà perché, secretati da Palazzo Chigi. Io ho letto solo
quello, presentato in Parlamento, quindi pubblico, e da esperto di ristrutturazioni posso dire che è stato
un lavoro eccellente: personalmente l' avrei reso esecutivo subito.
Avrai capito, anche se tu non puoi dirlo, attraverso alcuni segnali deboli (Province, Senato: fingere di
cambiare tutto senza cambiare nulla) che l' attuale Premier (ma sarebbe stato lo stesso con i
precedenti) non ha nessuna intenzione di aggredire i privilegi dei suoi elettori, il mitico «40,8%». Infatti,
dei 17 miliardi da te proposti per il 2015 ne ha sì messi a budget 15, ma tutti scommettono che il
consuntivo potrebbe essere 5 (con le solite clausole di salvaguardia). La sopravvivenza politica (bene
primario) gli impone di fare melina: grandi annunci, che però producano solo simpatici topolini di pezza,
l' obiettivo vero è il «Partito Unico», il resto è contorno (debito).
PS. L' intervista uscirà martedì su ItaliaOggi.
RICCARDO RUGGERI
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23 ottobre 2014
Pagina 7
Italia Oggi
Enti locali
Renzi, per far cassa, voleva vendere al miglior offerente gli immobili pubblici non utilizzati.
Privatizzazioni, come non detto
Reggi invece preferisce regalarli ancora agli enti locali.
Rispondendo all' iniziativa lanciata da
ItaliaOggi e MF­Milano Finanza, sulla base di
uno specifico studio di Monorchio e Salerno, di
f a r c o n f l u i r e i n u n u n i c o f o n d o pubblico
nazionale gli immobili pubblici inutilizzati che
sinora, colpevolmente da parte dei governi
precedenti, non si sono potuti vendere, Matteo
Renzi aveva, non solo apprezzato ma anche
condiviso a tal punto l' iniziativa, da dichiarare
che gli immobili pubblici già incautamente
ceduti gratuitamente (cioè regalati) agli enti
locali negli anni scorsi, avrebbero dovuti
essere retrocessi al demanio pubblico p e r
poterli valorizzare al meglio, al fine della loro
successiva cessione.
Essi infatti dovrebbero confluire in un unico
fondo da collocare poi sul mercato finanziario.
Un' operazione del genere è l' unica
ipotizzabile per poter tagliare in maniera
significativa l' enorme peso del debito pubblico
che non è riducibile, nella misura che si rende
necessaria, né con l' inasprimento fiscale, né
con le varie (e sinora sostanzialmente
inefficaci spending review) che, se non
possono permettersi di lasciare a casa decine
di migliaia di dipendenti pubblici, finiscono,
come è sempre capitato fin' ora, per essere
misure omeopatiche e quindi anche irrilevanti.
La decisione di Renzi di far dimettere, dal ruolo il sottosegretario alla pubblica istruzione, Roberto
Reggi (che è un uomo di sua assoluta fiducia) per nominarlo nel ben più significativo (e ben più
retribuito) incarico di responsabile dell' Agenzia del Demanio, è stata da tutti letta come una scelta
finalizzata alla costruzione del fondo immobiliare pubblico. Senonchè una delle prime decisioni che
Reggi sta prendendo è quella di consegnare a titolo gratuito al Comune di Piacenza una serie
significativa di edifici (e di aree) militari, dismettendole dal relativo demanio. In alcuni casi (aree
ferroviarie) si ipotizza solo l' affitto che, nel momento in cui lo Stato è alla disperata ricerca di fondi, non
è certo la misura più efficace per far cassa.
Tra gli edifici che dovrebbero essere ceduti gratuitamente al Comune di Piacenza c' è anche, ad
esempio, l' ex Ospedale militare (che, immerso in una grande area verde entro le mura) è collocato in
un edificio storico affrescato e di gran pregio che, per di più, si trova a cento metri da Piazza Cavalli, il
centro­centro della città. Nella lunga lista delle cessioni c' è anche la Caserma dei Pontieri anch' essa
centralissima e ricavata, in parte, dagli straordinari portici conventuali cinquecenteschi.
La dismissione a titolo gratuito (o a prezzo simbolico) degli imponenti edifici militari piacentini (la città è,
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23 ottobre 2014
Pagina 7
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Italia Oggi
Enti locali
da sempre, per la sua posizione geografica, una città di caserme) provoca una duplice interpretazione.
Prima ipotesi: si tratta di una brusca, improvvisa e immotivata inversione di marcia nella politica di
dismissioni che il governo Renzi aveva risolutamente annunciato e che i suoi più stretti consulenti
economici avevano condiviso?
Oppure, seconda ipotesi: si tratta di un' iniziativa personale adottata dal responsabile dell' Agenzia del
Demanio, Roberto Reggi, che, essendo stato sindaco di Piacenza per due mandati (dal 2002 al 2012),
vuol fare un regalo alla sua città?
Quest' ultima ipotesi (un estemporaneo regalo a Piacenza) non è però privo di rischi per la collettività
nazionale. Infatti la notizia di questo affrettato e imponente trasferimento gratuito a favore di un Comune,
viene seguita molto attentamente dall' Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) di cui, peraltro,
Reggi è stato, fino a poco tempo fa, vice presidente.
Numerose altre città italiane infatti si trovano nelle stesse condizioni di Piacenza.
Per cui, esse stanno già dicendo che, se la dimissione gratuita dei beni del demanio militare può essere
fatta, in controtendenza, a favore di Piacenza, non c' è motivo per cui questa misura non possa agire
anche a favore delle altre città. Con buona pace, però, per il fondo immobiliare pubblico e per la
riduzione consistente del debito pubblico.
© Riproduzione riservata.
PIERPAOLO ALBRICCI
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23 ottobre 2014
Pagina 8
Italia Oggi
Enti locali
Boccalatte: erano nate con poche e circoscritte competenze. Strada facendo si sono gonfiate.
Le regioni sono diventate mostri
Spendono e spandono perché sanno che lo Stato pagherà.
Il grido di dolore delle Regioni s' è levato alto,
appena dalle slide di Palazzo Chigi s' è capito
che anche a loro sarebbe toccata una
cospicua fetta di taglio. Impossibile, hanno
risposto «come un sol uomo» i governatori, se
non tagliando i servizi essenziali, dal trasporto
locale alla sanità. La vicenda ha, se non altro,
il merito di obbligare tutti a guardare i
meccanismi con cui i governi regionali
spendono i soldi di tutti.
Meccanismi che dall' istituzione, nel 1970, ha
visto questi enti mutare sostanzialmente di
ruolo. Silvio Boccalatte, di Chiavari (Ge),
classe 1979, avvocato, è uno studioso del
Istituto Bruno Leoni, vivace think tank liberale,
e se ne occupa da alcuni anni.
Domanda. Boccalatte, le regioni sono centri di
spesa enormi.
Risposta. Scontano un problema strutturale, di
attuazione. Nell' impalcatura originaria,
dovevano invece essere istituzioni snellissime.
Enti con potestà legislativa, punto. In pratica
dei parlamenti locali. Anche se quando talune
regioni intesero chiamare «parlamento» la
propria assemblea legislativa regionale, la
Consulta bocciò la cosa ricordando che il
concetto di «Parlamento" deve riferirsi solo a
quello nazionale.
D. Snelle alle origini, e invece?
R. E invece le cose cominciano a cambiare sin dal 1977, con i grandi decreti di delega che affidano alle
regioni molte competenze amministrative.
D. Non ancora con la sanità?
R. No, verrà dopo, dal 1978 e poi, soprattutto, negli anni '90. No, si cominciò con molte funzioni relative
al controllo del territorio, ripartite poi, o spesso rimpallate, fra comuni, province e regioni appunto.
D. Che cosa ha significato?
R. In pratica, non potendo conferire ulteriori competenze legislative rispetto a quelle, molto limitate,
previste nell' originario testo dell' articolo 117 della Costituzione, perché ciò avrebbe comportato una
modifica costituzionale, si pensò di delegare competenze amministrative e di controllo.
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D. Stiamo parlando della tutela del paesaggio, dell' urbanistica, dei vari piani del territorio?
R. Sì, quelle materie sono un buon esempio.
Controllo sovraordinato della pianificazione territoriale.
D. Non era così che doveva essere.
R. Esatto. Le Regioni avrebbero dovuto fare solo leggi, lasciandone l' applicazione a Province e Comuni
. Agire diversamente ha significato una comprensibile moltiplicazione degli uffici.
D. Ma perché operare così, surrettiziamente diciamo?
R. Perché allora la Costituzione era più totem di oggi: intoccabile. E il bypass del conferimento di
funzioni mediante decreto delegato rimediava, in qualche modo.
D. Poi, arrivano altri poteri.
R. Certo, ci sarà negli anni '90 il decentramento delle leggi Bassanini, la sanità che citavo prima e poi
finalmente, nel 2001, la modifica dell' articolo 117. Con questa riforma molte altre materie, definite a
competenza legislativa concorrente o residuale sono state attribuite alla competenza delle regioni.
Peraltro, teoricamente, nelle materie a competenza legislativa residuale la potestà legislativa delle
regioni dovrebbe considerarsi particolarmente ampia.
D. Ma quindi si è registrato un significativo aumento delle competenze non solo
amministrative, ma anche legislative regionali, a partire dagli anni Settanta e ancor più negli
ultimi quindici anni?
R. Sì, certo, anche se la Consulta, a cui si sono spesso rivolte le Regioni sulla legislazione concorrente,
soprattutto fra il 2003 e il 2006, ha spesso manifestato un orientamento tendenzialmente favorevole alla
limitazione della loro potestà legislativa.
D. Insomma regioni affamate di competenze, sin dalla loro nascita effettiva e anche dopo.
R. Sì, il nodo sta essenzialmente qui. Perché per fare norme servono soldi e amministrazione dei soldi.
D. Spieghiamolo bene....
R. Le Regioni hanno acquisito una capacità di spesa enorme, e non parlo solo di sanità, ci sono quelle
che, utilizzando in modo molto estensivo l' articolo 117, sono attive nella protezione sociale e in mille
altre attività, anche di promozione turistica ed economica. La loro possibilità di manipolare le entrate è,
per contro, ridottissima. L' Irap, per esempio, pur ripartendo il gettito fra Stato e Regioni, assegna a
quest' ultime margini limitatissimi di manovra sulle aliquote e il divieto di operare sulle basi imponibili.
Idem per l' Irpef.
D. Paradossale.
R. Sì, se si considera che, da un lato, come nella sanità, la regione può spendere nella sostanziale
certezza che lo Stato centrale interverrà a tappare i buchi, dall' altro è di fatto irresponsabile sul livello
delle entrate. Anzi c' è un incentivo alla spesa.
D. In che senso?
R. Nel senso che il politico regionale mette la faccia sulla spesa, nel mostrare che fa, che rende
prestazioni, tanto il buco che farà sarà affare di chi viene dopo di lui e comunque di Roma.
D. Un sistema mostruoso...
R. Infatti, dobbiamo rivedere il sistema tributario, dando anche alle regioni una libertà più ampia di
plasmare tributi propri, in modo che all' autonomia di spesa corrisponda un' autonomia gestione dell'
entrata.
D. Non sarebbe peggio?
R. No, perché avremmo una classe politica che, sapendo che lo Stato non ripiana più, dovrà giustificare
le sue scelte. E dunque, caro governatore, vuoi aprire un aeroporto in più dove non serve? Questa
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struttura, totalmente inutile, aprirà una voragine nei tuoi conti? Follia pura, ma dovrai trovarti le risorse:
Roma non provvede più.
D . L e Regioni ora che sono costrette a tagliare dal governo di Matteo Renzi opporranno questi
argomenti: abbiamo le entrate bloccate.
R. Più o meno. Diranno: mi tagliate un miliardo quando posso recuperare solo 700 milioni dalle
manovre sulle addizionali, ergo darò 300 milioni di servizi in meno.
Ma sarà falso.
D. Perché l' autonomia di spesa ce l' hanno.
R. Esatto. E dovranno spiegare ai cittadini perché aumenteranno l' addizionale Irpef o l' aliquota base
Irap, anziché chiudere questa o quella partecipata inutile; anziché sponsorizzare festival e feste
ovunque. Anche perché prima o poi in quelle regioni si voterà.
D. Le partecipate regionali sono un mondo a sé, quasi inesplorabile.
R. Non lo dica a me. Qualche hanno fa, ho provato a studiare quelle liguri, ho analizzato quattro casse
di materiali e mi sono trovato davanti a un giungla vera e propria. In genere, poi, si usano società di
diritto privato ma a capitale pubblico, che quindi sottostanno a regole meno cogenti sulla spesa, ma
operano sempre nell' interesse dell' unico azionista, che è politico.
D. Una voce importante della spesa regionale è quella sanitaria, su cui si minaccia di tagliare.
R. Una situazione esemplare.
D. In che senso?
R. Teoricamente le Asl dovrebbero redigere bilanci secondo i principi civilistici, cioè con stato
patrimoniale e conto economico.
D. E invece?
R. Invece indicano, fra le poste di bilancio, voci che, per una qualsiasi società per azioni, sarebbero
inconcepibili. Per esempio, quando si erogano prestazioni, si registrano comunque dei ricavi figurativi:
in altri termini, anche se non entra in cassa niente l' Asl annota il valore della prestazione secondo il
valore della tariffa «drg» (diagnostic related group), cioè del «valore» di quella prestazione secondo il
tariffario.
D. E il bilancio è sempre in pareggio.
R. Sì, ma c' è un buco che posso non vedere mai. E non riesco a capire l' efficienza di un sistema.
D. Ci sarebbe un' alternativa?
R. Certo. Rimuovere l' anomalia e cioè che la Regione sia, al tempo stesso, il nostro assicuratore contro
le malattie e anche il nostro prestatore di cure. Meglio un sistema in cui la Regione, assicuratore, paga e
la Asl valuta ­ sotto un profilo meramente tecnico­scientifico ­ quali soggetti, pubblici e privati, abbiano i
requisiti per offrire quei servizi. E noi, gli assicurati, scegliere dove andare.
D. Cosa cambierebbe?
R. Scopriremmo ospedali pubblici in grande attivo ma altri da chiudere all' istante perché insostenibili.
Occorre rompere il conflitto di interessi fra controllato e controllore. Ma il sistema è bacato a livello
legislativo.
D. In che senso?
R. Nel senso che le Regioni possono decidere loro se l' offerta di prestazioni sanitarie, in un
determinato territorio, sia congrua o meno rispetto alla domanda: se reputano che lo sia, non
convenzionano più altre strutture sanitarie private, in questo modo bloccando e impedendo la
concorrenza. Ma ne va anche del diritto alla salute.
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D. Comprensibilmente...
R. Perché decidere della congruità, significa anche valutare che magari le liste d' attesa di mesi, in
fondo, sono accettabili. E se uno, per ragioni di salute, non potesse aspettare: dovrà rivolgersi al
privato, a pagamento, pur contribuendo già, con le tasse, al servizio sanitario nazionale.
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GOFFREDO PISTELLI
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Enti locali
La semplificazione nel ddl di stabilità. Per il comune di Milano altri 50 mln e più straordinari.
Assunzioni facili per Expo 2015
Da enti locali e regioni contratti in deroga fino a fine 2016.
Mano libera agli enti locali e regionali per l'
assunzione di personale a tempo determinato
da utilizzare per realizzare Expo 2015. E mano
libera al comune di Milano per le assunzioni
con contratti a tempo nel 2015, per far fronte
alle esigenze connesse allo svolgimento dell'
Expo. È quanto prevede l' ultima versione
disponibile del disegno di legge stabilità
licenziato dal governo di Matteo Renzi e
atteso, ora, al vaglio delle camere.
Il ddl prevede inoltre che, a garanzia della
realizzazione dell' evento, verrà anche
autorizzata per il 2015 la spesa di 50 milioni di
euro quale contributo dello Stato per i
maggiori oneri che il comune di Milano deve
sostenere per potenziare servizi ricettivi,
trasporto pubblico locale, sicurezza e ogni
altro onere connesso all' evento. Ma andiamo
con ordine.
A l bilancio del comune meneghino non si
applicheranno, per le sole spese di personale
assunto con forme di contratto a tempo
determinato per Expo, i limiti previsti dall' art.
9, c. 28, del decreto legge n. 78/2010,
convertito, con modificazioni, dalla legge
122/2010. In più al personale non dirigenziale
del comune, inclusi i titolari di posizione
organizzativa, direttamente impiegato nelle
attività Expo, si potranno pagare straordinari fino al 31 dicembre 2015, sino a un massimo di 45 ore pro
capite mensili.
Assunzioni a tempo. Il disegno di legge varato dal governo estende anche la platea di soggetti che
potranno usufruire delle deroghe alla legislazione vigente, in fatto di assunzioni di personale a tempo,
oggi previste per le sole società in house degli enti locali soci di Expo spa. Si tratta di facilitazioni
contemplate dal comma 2 dell' art. 46­ter del decreto legge n. 69/2013, convertito, con modificazioni,
dalla legge 98/2013, che prevedono la possibilità di assumere nuovo personale a tempo determinato
per realizzare opere e infrastrutture essenziali, per erogare servizi ed effettuare altre attività, tutte
strettamente connesse all' evento, fino a conclusione dello stesso. In sostanza, con la nuova legge di
stabilità per il 2015, anche enti locali e regionali potranno effettuare assunzioni in deroga «per le attività
strettamente funzionali alla realizzazione dell' Esposizione universale». Ma se il decreto 69/2013
prevedeva come scadenza naturale per questo genere di assunzioni il 31 dicembre 2015, il ddl stabilità
dispone che questi contratti in deroga potranno prevedere una scadenza ancora più ampia: fino al 31
dicembre 2016.
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LUIGI CHIARELLO
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Italia Oggi
Enti locali
L' amministratore della società di riscossione in audizione in Commissione anagrafe.
Niente segreti per Equitalia
Mineo: serve il libero accesso all' archivio rapporti.
Archivio rapporti senza limiti per Equitalia.
Non basta essere a conoscenza dell' esistenza
di un rapporto finanziario.
È, infatti, necessario conoscerne anche la
consistenza effettiva per mettere in campo una
nuova strategia di riscossione. Quest' ultima,
poi, avrà come punto di partenza l'
interscambio delle banche dati e potrà
contribuire non solo a migliorare l' andamento
della riscossione ma anche ad erodere quel
25% di cartelle esattoriali pazze che, ogni
anno, ingolfano il sistema. A essere chiamati in
causa, poi, anche i comuni a cui sarà affidato il
compito di effettuare dei controlli a priori sui
propri contribuenti prima di dare mandato a
Equitalia. Questo il piano illustrato, ieri, dall'
amministratore delegato di Equitalia Benedetto
Mineo nel corso dell' audizione che si è svolta
presso la commissione parlamentare di
vigilanza sull' anagrafe tributaria, presieduta
da Giacomo Portas (Pd), avente a oggetto le
criticità del sistema nel contrasto all' evasione
fiscale.
Nel corso dell' incontro, Equitalia ha fatto
presente la stretta relazione esistente tra la
necessità di poter avere libero accesso alle
banche dati, la completezza di queste e i
risultati della lotta all' evasione. Sul primo
fronte l' ente di riscossione ha evidenziato la necessità, in primis, di avere libero accesso all' archivio dei
rapporti finanziari che, ad oggi, è limitato alla sola conoscenza dell' esistenza di conti correnti. «Tenuto
conto dell' esigenza, da tutti ribadita, di contrastare il fenomeno evasivo, sarebbe opportuno rendere
acquisibili informazioni precise circa la consistenza effettiva dei rapporti in essere. Il tutto al fine di
evitare che l' agente della riscossione compia inutili azioni invasive». Ad oggi, infatti, Equitalia può
conoscere solo l' entità dei conti dei debitori per importi superiori a 500 mila euro e di con un debito
iscritto a ruolo sopra i 25 mila euro.
Sotto la lente di Equitalia, però, finiscono soprattutto i comuni. Ad avviso dell' ente, infatti, sono in
particolare le banche dati delle anagrafi a creare delle difficoltà. «Il processo di riscossione correla la
propria efficacia all' attualità e alla tempestività dell' informazione. Ecco perché è necessario», ha
evidenziato Mineo, «che le anagrafi siano sempre aggiornate. Solo in questo modo, infatti, è possibile
disporre di dati puntuali per iscrivere un fermo amministrativo, un' ipoteca immobiliare o eseguire un
pignoramento».
Sempre ai comuni, poi, il compito di limitare il fenomeno delle cartelle pazze. «È necessario che i
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singoli enti locali si rendano protagonisti di una serie di controlli a priori sui loro contribuenti», ha
evidenziato il presidente Portas, «solo attraverso delle verifiche che precedano il mandato a Equitalia
sarà possibile erodere quel 25% di cartelle pazze (tributi già pagati, soggetti deceduti, residenze
inesistenti) che ruba risorse economiche e organizzative all' ente di riscossione».
A tale proposito, poi, un miglior interscambio delle banche dati consentirebbe ulteriormente di
incrementare l' opera di revisione della spesa messa in campo da Equitalia. «La riorganizzazione,
avviata nel 2007», ha evidenziato Mineo, «ha portato a una significativa riduzione dei costi di gestione e
di governance: la riduzione di spesa e' stata pari a 200 milioni dal 2010 al 2013 e nel primo semestre
2014 i costi sono diminuiti di 38 milioni su anno». Sulla stessa lunghezza d' onda anche il
vicepresidente della commissione di vigilanza, Alessandro Pagano (Ncd). «La riduzione della spesa, l'
aumento dei servizi ai contribuenti e dei volumi riscossi testimoniano la buona gestione di Equitalia.
Bisogna ora puntare a nuove iniziative che consentano una maggiore interconnessione delle banche
dati».
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BEATRICE MIGLIORINI
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LEGGE DI STABILITà 2015/ Dati delle Entrate a disposizione dei contribuenti.
Ecco la compliance preventiva
Ricavi, compensi, oneri e detrazioni svelati dal fisco.
L' Agenzia delle entrate metterà a disposizione
del contribuente o del suo intermediario, le
informazioni in suo possesso relative ai ricavi
o compensi, ai redditi, al valore della
produzione e al volume d' affari allo stesso
imputabile nonché agli oneri deducibili e alle
detrazioni spettanti e così via. Non sarà
proprio una sorta di dichiarazione
precompilata, come quella che dovrebbe
debuttare dall' anno prossimo a favore dei
contribuenti soggetti al modello 730, ma un
primo passo verso un qualcosa di
assolutamente simile.
Anche la strategia della lotta all' evasione
prova dunque a cambiare verso. Anziché
cercare di scovare e reprimere a posteriori
fenomeni evasivi già realizzati, l'
amministrazione finanziaria prova a impedirne
la stessa nascita agendo in anticipo rispetto
agli adempimenti e alle scadenze fiscali. È
questo, in estrema sintesi, l' ambizioso cambio
di direttrice strategica nella lotta all' evasione
fiscale che la bozza di manovra finanziaria per
il 2015 disciplina sotto la dicitura di
«adempimento volontario».
L' idea è dunque questa: prima della scadenza
per la dichiarazione annuale dei redditi il fisco
renderà disponibili al contribuente tutti i dati in
suo possesso, relativi non solo agli elementi e componenti attivi del suo reddito ma anche in ordine alle
detrazioni o alle deduzioni spettanti e via discorrendo.
Questo insieme di informazioni potranno derivare sia da acquisizioni dirette da parte della stessa
Agenzia delle entrate, sia da acquisizione presso soggetti terzi. Il fulcro delle informazioni saranno
ovviamente le banche dati dell' anagrafe tributaria, appositamente implementate e rivisitate allo scopo.
Si tratta, a ben vedere, di una sorta di compliance preventiva con la quale l' amministrazione finanziaria
spera di indurre il contribuente verso comportamenti virtuosi, finalizzati all' assolvimento degli obblighi
tributari e all' emersione delle basi imponibili.
È abbastanza elementare rendersi infatti conto che se il contribuente ha avuto contezza del fatto che l'
Agenzia delle entrate è a conoscenza di alcuni suoi redditi o ricavi percepiti nel corso del periodo d'
imposta oggetto di dichiarazione, ben difficilmente penserà di non dichiararli in tutto o in parte.
Nelle intenzioni della legge di stabilità 2015 c' è anche la creazione di una sorta di canale aperto fra il
fisco ed il contribuente in ordine ai dati utili ai fini della dichiarazione dei redditi o degli altri adempimenti
fiscali. Si prevede infatti che nell' ipotesi in cui alcuni elementi, fatti o circostanze relativi al contribuente
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non siano in possesso del fisco, possa avvenire anche l' operazione inversa a quella sopra descritta,
ovvero che sia lo stesso contribuente a segnalare tali informazioni all' Agenzia delle entrate.
Una tale possibilità potrebbe suscitare l' interesse del contribuente qualora nei dati messi a sua
disposizione non risultino presenti, ad esempio, delle ritenute d' acconto subite o dei crediti d' imposta
comunque spettanti.
Allo stesso modo il contribuente potrebbe essere interessato a interagire preventivamente con l'
Agenzia delle entrate in ordine ai beni dallo stesso acquistati o posseduti.
Per questi ultimi infatti qualora il fisco segnalasse elementi non rispondenti al vero è ovvio che il
contribuente avrebbe tutto l' interesse a ripristinare la reale situazione al preciso di evitare spiacevoli
sorprese soprattutto nell' ambito dell' accertamento sintetico di seconda generazione (cosiddetto
redditometro 2.0). Tornando alle caratteristiche operative di tali nuove metodologie di contrasto all'
evasione è bene precisare che la stessa legge di stabilità 2015 prevede tutta una serie di successivi
provvedimenti del direttore dell' Agenzia delle entrate che dovranno individuare sia le modalità con le
quali gli elementi e le informazioni sopra ricordate verranno messe a disposizione dei contribuenti, sia
le modalità di comunicazione tra quest' ultimo e l' amministrazione finanziaria.
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ANDREA BONGI
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23 ottobre 2014
Pagina 31
Italia Oggi
Enti locali
LEGGE DI STABILITà/ Rgs critica sull' idea di abrogare l' imposta per trasferirla alle regioni.
Senza Ipt province al collasso
Non avrebbero risorse per contribuire alla spesa pubblica.
L' abolizione dell' imposta provinciale di
trascrizione e la contestuale istituzione della
nuova imposta regionale di immatricolazione
dei veicoli è un pasticcio del valore di 1,3
miliardi di euro che rischia di strozzare i
bilanci provinciali vanificando anche il
concorso degli enti intermedi al contenimento
d e l l a s p e s a pubblica. T r a i t a n t i r i l i e v i ,
espressi dalla ragioneria dello stato sulla
bozza di legge di stabilità presentata la scorsa
settimana dal governo (e che solo ieri ha
ricevuto la bollinatura da parte di via XX
Settembre), c' è anche la nuova rimodulazione
delle tasse sull' auto, concentrate nella
responsabilità di un unico livello di governo, le
regioni, che, oltre alla tassa di circolazione,
diventerebbero titolari di una nuova imposta di
immatricolazione. Il tutto a discapito delle
province, destinate a rinunciare all' Ipt e con
essa a minori entrate per 1,3 miliardi. Fin qui
nulla di strano, si potrebbe obiettare.
Il governo Renzi ha deciso di trasformare le
province in enti di secondo livello, trasferendo
a regioni e comuni il grosso delle funzioni oggi
svolte (con i relativi fondi per esercitarle), e la
decisione di attribuire ai governatori gli introiti
dell' imposta sulle immatricolazioni può essere
letta in tal senso. Il problema però è che l'
esecutivo continua a chiedere alle province di contribuire alla spending review con sacrifici crescenti:
345 milioni quest' anno, addirittura un miliardo nel 2015.
E in caso di inadempimento sono previste sanzioni pesanti. Se non versano il contributo previsto per
ciascun ente, la legge di stabilità 2014 e quella in cantiere per il 2015 prevedono infatti il recupero delle
somme, in primis a valere sui versamenti dell' imposta sulle assicurazioni, e in subordine, in caso di
incampienza dei primi (cosa che i tecnici ministeriali ritengono praticamente certa) proprio sui
versamenti dell' Ipt.
Abolire l' imposta provinciale significherebbe dunque privare gli enti intermedi delle risorse con cui
contribuire alla riduzione della spesa.
Oltre a «rendere impossibile l' integrale recupero del predetto contributo alla finanza pubblica», scrive
Salvatore Bilardo, ispettore capo della Rgs nel parere reso agli uffici legislativi dei ministeri competenti,
la soppressione dell' Ipt «determina effetti negativi sull' indebitamento netto che potrebbero non essere
compensati dall' Iriv» (questo l' acronimo della nuova imposta regionale di immatricolazione). Inoltre,
osserva il parere della ragioneria, «la previsione di attribuire alla regioni maggiori entrate, senza che si
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23 ottobre 2014
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Enti locali
sia provveduto alla contestuale attribuzione delle corrispondenti competenze (come previsto dalla legge
Delrio ndr), potrebbe verosimilmente determinare maggiori oneri in sede di trasferimento effettivo delle
funzioni».
PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO
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23 ottobre 2014
Pagina 32
Italia Oggi
Enti locali
Al via la spending review sugli acquisti della p.a.
Al via la spending review sugli acquisiti della
pubblica amministrazione c o n l a m e s s a a
punto da parte dell' Istat di un «paniere» di
beni e servizi significativi; rispetto a questo
paniere sarà scelto un campione di
amministrazioni che dovranno fornire i prezzi
di acquisto, pena la riduzione degli
stanziamenti di bilancio, da confrontare con
quelli di mercato; l' obiettivo finale sarà quello
di arrivare a una tabella di confronto dei costi
standardizzati, articolata per area territoriale e
per tipologia di amministrazione. È quanto
prevede il decreto del ministero dell' economia
d e l 2 3 s e t t e m b r e 2 0 1 4 pubblicato s u l l a
Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre 2014, n. 243
che mette a punto modalità e criteri per la
rilevazione e comparazione dei prezzi di
mercato dei principali beni e servizi acquisiti
dalle amministrazioni. Come previsto dal
codice dei contratti pubblici, saranno l' Istat, il
ministero dell' economia e l' Anac, ad attuare
questa prima fase necessaria all'
implementazione della spending review sugli
acquisiti della pubblica amministrazione, che
mira alla comparazione, su base statistica, tra
i costi sostenuti dalle amministrazioni e i
prezzi effettivi di mercato, con elenchi dei
prezzi rilevati da pubblicare i n G . U . c o n
cadenza almeno semestrale, entro il 30 giugno e il 31 dicembre. In particolare il decreto ministeriale
stabilisce che il «paniere» dei beni e servizi oggetto di rilevazione sarà individuato dall' Istat tenendo
conto della incidenza della spesa, della diffusione presso le amministrazioni, della fattibilità della
rilevazione e dell' esistenza di una domanda, per quei beni e servizi, confrontabile nel settore privato. Il
paniere di beni e servizi rilevanti verrà poi sottoposto a revisione ed eventualmente aggiornato con
cadenza almeno biennale. Le amministrazioni tenute a fornire i dati verranno scelte dall' Istat che
individuerà un campione significativo di amministrazioni aggiudicatrici e lo comunicherà al ministero
dell' economia. Le amministrazioni che non risponderanno alle rilevazioni potranno essere oggetto di
una proposta di riduzione da sugli stanziamenti di bilancio da parte del ministero dell' economia. La
raccolta dei dati dovrà avvenire in due momenti: entro il 30 aprile e entro il 31 ottobre di ciascun anno,
anche con apposite rilevazioni o avvalendosi delle camere di commercio (per i servizi informatici l' Istat
si avvarrà dell' Agenzia per l' Italia digitale). Lo scopo sarà quello di arrivare a mettere a punto una
tabella contenente gli elementi di confronto dei prezzi articolata per area territoriale e per tipologia di
amministrazione. Sarà sempre l' Istat a elaborare la metodologia di analisi dei dati; in ogni caso, poi, la
tabella, i risultati della raccolta dei dati, la rilevazione dei prezzi di mercato e le relative elaborazioni,
dovranno essere trasmessi all' Anac e al ministero dell' economia entro il 31 maggio e il 30 novembre di
ciascun anno. Il decreto prevede che nei primi 18 mesi l' Istat possa effettuare la rilevazione anche
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23 ottobre 2014
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rispetto ad un numero limitato di categorie di beni e servizi.
ANDREA MASCOLINI
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23 ottobre 2014
Pagina 36
Italia Oggi
Enti locali
Il Centro Studi dell' Ancot porterà il nome del tributarista Dino Agostini.
La formazione premia
E incentiva la competitività sul mercato.
I tributaristi, iscritti all' Ancot­Associazione
nazionale consulenti tributari, hanno il dovere
e l' obbligo di mantenere e migliorare la
propria competenza professionale, attraverso
la formazione continua che è attività
necessaria ad assicurare e garantire le attese
degli utenti e delle amministrazioni pubbliche.
Formazione e aggiornamento professionale
sono gli strumenti che permettono di creare
valore e acquisire competitività sul mercato.
Pertanto, al tributarista Ancot è richiesta la
partecipazione al percorso formativo in base
alle linee guida individuate dal Consiglio
direttivo nazionale, su proposta della
Commissione Formazione.
Nel giugno del 2002, sono trascorsi 12 anni da
allora, fu approvato il regolamento della
Formazione tributaria permanente cui tutti gli
associati sono obbligati, pur nel rispetto della
libertà di scelta per quanto riguarda l' ente
erogatore. Pertanto sono accreditate Scuole e
Società, specializzate in tale settore.
Soprattutto è la nostra associazione che s'
impegna nell' organizzazione di eventi in modo
da raggiungere tutti gli associati con la
formazione diretta in aula e con video­
conferenze.
L' Ancot da qualche tempo si è dotata anche di
un' importante struttura, al proprio interno. La «Fondazione Centro Studi e Formazione», con l' obiettivo
di promuovere, coordinare e sviluppare ricerche, pubblicazioni, attività di formazione e informazione,
studi e convegni nel campo fiscale e giuridico, economico e amministrativo che sia d' interesse per la
professione di tributarista in particolare e di tutti quelli che hanno interessi nel settore della fiscalità e
dell' amministrazione di aziende ed enti.
Dopo la pausa estiva è ripartita la formazione per i tributaristi dell' Ancot. E proprio ieri e oggi si sta
tenendo a Rivoli (To) un mini master su un argomento interessante e di spessore, riguardante il «Diritto
tributario internazionale»: la residenza fiscale, la stabile organizzazione, convenzione Ocse e
Aggiornamento al Commentario Ocse, trattato dai relatori dott.
Giovanni Rolle, dott. Federico Niotto e dott. Marco Belloni.
Sarà presente anche il professor Gianfranco Ferranti, capodipartimento della Scuola Superiore di
economia e finanze di Roma «Scuola Ezio Vanoni».
Anche per l' anno 2014 sono state programmate ben 145 giornate di formazione distribuite in tutte le
regioni e le province.
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23 ottobre 2014
Pagina 36
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Italia Oggi
Enti locali
È da rilevare la collaborazione, oramai consolidata da diversi anni, con la Ssef­Scuola superiore dell'
economia e delle finanze e con il professor Ferranti, il quale coordina personalmente la formazione e
partecipa direttamente ad alcuni degli eventi organizzati, assieme agli altri relatori della Scuola stessa
che ha, al suo interno, docenti quali Raffaele Rizzardi, Francesco Rossi Ragazzi, Gian Paolo Tosoni,
Tonino Morina, Paolo Parisi, Nicola Forte, Giacomo Manzana e tanti altri.
Ad ogni evento e in base all' argomento trattato, ai partecipanti viene fornito materiale predisposto dal
relatore per la giornata formativa.
La partecipazione al percorso formativo, è obbligatoria, e ogni associato deve maturare un minimo di 32
ore formative annue. Costituisce una garanzia per il cliente che sa di trovare, nel tributarista Ancot un
professionista aggiornato e competente.
L' attività è coordinata dalla Fondazione Centro Studi e formazione, nata su iniziativa dell' attuale
Consiglio direttivo e dell' Assemblea nazionale dell' Ancot.
I risultati ottenuti in questi anni nel campo della formazione sono il frutto del lavoro, dedicato all'
Associazione, di molti associati che da anni s' impegnano per un progetto che hanno fortemente voluto
e in cui hanno profondamente creduto. Il loro lavoro ha saputo indicare alla Fondazione la giusta
direzione da intraprendere e questi individui devono sicuramente essere motivo di orgoglio per ogni
tributarista Ancot.
Il Consiglio direttivo, i presidenti provinciali e i coordinatori regionali, nell' assemblea svoltasi a Roma lo
scorso 3 ottobre, a Palazzo Marini nella Sala delle Colonne, hanno votato, all' unanimità, la proposta di
intitolare la Fondazione a «Dino Agostini» primo presidente della stessa, scomparso lo scorso mese di
maggio per un male incurabile.
GIOVANNI BOLZONI E VITO MASTROROCCO
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22 ottobre 2014
Lugo Notizie
Web
Al Teatro Rossini di Lugo questa sera il Concerto
d'inaugurazione dell'Università per Adulti
L'Università per Adulti di Lugo sta per iniziare,
in questi ultimi mesi del 2014, il suo nuovo
cammino formativo. Come è ormai quasi
tradizione da qualche tempo, l'anno scolastico
viene inaugurato da un concerto, organizzato
con la collaborazione degli Amici dell'Arte' di
Lugo. L'appuntamento è al prestigioso Teatro
Rossini di Lugo, questa sera, alle ore 21, dove
i valenti musicisti del Duo Gramigna ­ Guidi
(violino e pianoforte) eseguiranno il concerto
dal titolo La prima scuola di Vienna, con
musiche di Schubert, Mozart e Beethoven.
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22 ottobre 2014
Lugo Notizie
Web
Linee guida e proposte per la riforma della scuola:
venerdì due appuntamenti a Lugo
Venerdì 24 ottobre a Lugo ci sarà una giornata
di consultazione dedicata alle linee guida e
alle proposte per la riforma della scuola. Si
tratta di due gli appuntamenti: il primo si terrà
alle 10.30 nell'aula magna del liceo, in viale
degli Orsini 6. Francesco Orlando, dirigente
tecnico del MIUR e componente dell'ufficio
scolastico regionale dell'Emilia­Romagna,
incontrerà studenti, docenti e rappresentanti
d'istituto; l'intervento sarà introdotto da
Giuseppina Di Massa, dirigente del liceo di
Lugo. Secondo appuntamento alle 20.30
nell'aula magna dell'ITCG Compagnoni, in via
Lumagni 26, con Giancarlo Cerini, dirigente
tecnico e membro del Gruppo start up per
avvio del Sistema nazionale di valutazione.
Cerini presenterà il documento La buona
scuola; sarà introdotto dai saluti del sindaco
referente per le Politiche educative
dell'Unione, Enea Emiliani, dall'assessore alla
Pubblica istruzione del Comune di Lugo, Silvia
Golfera, e dalla dirigente scolastica del
Compagnoni, Milla Lacchini. Si tratta di
un'iniziativa di fondamentale importanza
poiché per la prima volta si accentra
l'attenzione sulla scuola e si chiede la
collaborazione di tutti: studenti, genitori,
docenti, tecnici, dirigenti e semplici cittadini,
che possono interloquire direttamente col Ministero attraverso la compilazione di un questionario online
sulla pagina de La buona scuola. Gli incontri sono aperti a tutti e sono rivolti in particolare a studenti,
docenti e genitori. L'iniziativa è organizzata dall'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Una grande
mobilitazione che vuole riaccendere un dibattito pubblico ­ sottolinea l'assessore Silvia Golfera ­ e
riaffermare la centralità della scuola per quanto riguarda sviluppo e crescita del Paese.
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22 ottobre 2014
Lugo Notizie
Web
A Cotignola al via i lavori per nuovi marciapiedi in via
Matteotti
Oggi, mercoledì 22 ottobre, a Cotignola
iniziano lavori di rifacimento dei marciapiedi di
via Matteotti, nel tratto compreso tra via
Pascoli e via Cassani. Contestualmente, sarà
rinnovato anche l'impianto di pubblica
illuminazione. Nello stesso appalto è
compreso anche il rifacimento del marciapiede
di via Cavour, nel tratto tra corso Sforza e via
Rossini, ed è previsto il ripristino localizzato di
un tratto del marciapiede di via Roma. I lavori
avranno un importo complessivo di 50mila
euro e sono stati affidati alla ditta Baldini Paolo
& C. Srl di Bagnacavallo. Entro la fine
dell'anno saranno eseguiti altri due interventi
di riqualificazione, per i quali sono già stati
affidati i lavori: il primo, di 50mila euro, sarà
eseguito dalla CTI di Imola e prevede
l'asfaltatura di alcuni tratti di strade bianche
(via Cassinetta, via Destra Senio, via Grifona e
via Rondinina); il secondo lavoro, per un
importo di 25mila euro, consiste nella
realizzazione di un tratto di pista ciclopedonale
in via Canossa, che permetterà di collegare i
percorsi ciclopedonali di via Primo Maggio e
via Marconi. I lavori sono stati affidati alla
Baldini Paolo & C. Sono inoltre terminati i
lavori di rifacimento del manto di copertura
delle scuole medie Luigi Varoli (che ha
comportato la rimozione dell'eternit), mentre sarà completato entro l'anno l'intervento interno di
adeguamento alle normative antincendio.
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22 ottobre 2014
Lugo Notizie
Web
Lista Civica Bagnacavallo Insieme sul tema della
sicurezza in città
In un comunicato della Lista Civica
Bagnacavallo Insieme si legge: "I Consiglieri
Comunali della lista Civica Bagnacavallo
Insieme, Davide Giovannini, Andrea Pezzi e
Cristina Bagnari, dopo la loro insistente
battaglia intrapresa sul tema "Sicurezza"
attraverso un'interrogazione al Consiglio
comunale in data 4 agosto 2014 e la raccolta
firme ancora in corso nelle frazioni del comune
di Bagnacavallo constatano con soddisfazione
che il Sindaco Eleonora Proni ha finalmente
preso in considerazione la gravità del
problema, da tempo evidenziata, rivolgendosi
al Prefetto di Ravenna". "I Consiglieri della
Lista Civica auspicano quindi che la situazione
verrà gestita e monitorata nel migliore dei
modi nell'interesse e per la serenità di tutti i
cittadini" ­ così si legge a conclusione del
comunicato.
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23 ottobre 2014
PavaglioneLugo.net
Web
Il Wi­Fi è pericoloso?
In Francia, Svezia e Inghilterra si comincia a
disattivare il Wi­Fi gratuito da siti pubblici. La
ragione starebbe nel fatto che fa male,
specialmente ai bambini. L'Organizzazione
per la Difesa della Salute, la Vita Sana
Foundation e la Fondazione per la salute geo­
ambientale in Spagna hanno lanciato una
campagna per rimuovere il wi­fi nelle scuole e
nei luoghi pubblici, in quanto garantiscono che
porta enormi rischi per la salute, soprattutto
per i bambini. "Il wi­fi emette una radiazione
elettromagnetica di potenza molto elevata. Le
conseguenze sono dannose per tutti, ma
soprattutto per i bambini, più vulnerabili
perché sono in pieno sviluppo", ha avvertito
l'avvocato ambientalista Agustín Bocos
durante un'intervista pubblicata sul giornale
iberico La Vanguardia. In paesi come
Inghilterra, Francia e Svezia alcuni comuni
hanno "spento" il wi­fi gratuito nei luoghi
pubblici. "È diffuso in scuole, musei,
biblioteche e luoghi pubblici. La tecnologia
wireless non è stata ancora controllata da
alcun organismo che potrebbe dirci quale
potenza debba essere emessa e come tale
emissione è controllata", ha spiegato. Per non
correre rischi, lo specialista ha consigliato il
classico "cavo" perché assicura che non ci
sono studi che "iperattività, mal di testa e problemi del sonno del bambino per chi utilizza la
connessione con queste onde". Almeno, bisognerebbe disattivare il servizio in casa, quando la famiglia
va a dormire. Il fondatore dei giuristi contro il rumore e professore di diritto ambientale ha detto che c'è
un rapporto di pubblico accesso, Bioiniciative, che riassume più di 2.000 studi internazionali, dove
l'esposizione ai campi elettromagnetici a lungo termine sarebbe legata all'insorgenza di tumori.
"L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato ufficialmente questo tipo di radiazione come
possibilmente cancerogeno", ha ricordato Bocos, uno dei pochi avvocati specializzati nell'inquinamento
elettromagnetico in Spagna. Bocos ha anche sottolineato che l'inquinamento elettromagnetico sta
aumentando progressivamente in brevissimo tempo. "Non sappiamo cosa accadrà, probabilmente si
saprà che quando le conseguenze saranno irreversibili". L'Unione europea esorta gli Stati a ridurre i
livelli. Il Wi Fi è una tecnologia divenuta quasi insostituibile per molti di noi, ed è difficile immaginare
una società come la nostra sempre più desiderosa di essere interconnessa senza ingombranti fili
intorno e con la possibilità di libertà di movimente, rileva Giovanni D'Agata, fondatore dello Sportello dei
Diritti. In ogni caso, però il consiglio di tenerlo acceso solo quando è necessario e spegnerlo di notte
può essere un modo per ridurre in maniera drastica i periodi di esposizione alle onde. Ovviamente i
comuni, gli enti e tutte le attività che hanno deciso di dotare determinate zone di tecnologia wireless
dovranno prestare la massima attenzione affinché i ripetitori utilizzati non interferiscano massicciamente
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Continua ­­>
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23 ottobre 2014
<­­ Segue
PavaglioneLugo.net
Web
con la vita dei propri dipendenti e dei residenti nelle stesse aree. Alle autorità cui spetta questo tipo di
vigilanza ambientale il delicato compito dei controlli.
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22 ottobre 2014
Ravenna Today
Web
Dibattito pubblico a Lugo: linee guida e proposte per
la riforma della scuola
"Una grande mobilitazione che vuole riaccendere un dibattito pubblico ­ sottolinea l'
assessore Silvia Golfera ­ e riaffermare la centralità della scuola per quanto riguarda
sviluppo e crescita del Paese".
Venerdì ci sarà una giornata di consultazione
dedicata alle linee guida e alle proposte per la
riforma della scuola. Due gli appuntamenti in
programma, entrambi a Lugo. Il primo si terrà
alle 10.30 nell' aula magna del liceo, in viale
degli Orsini 6. Francesco Orlando, dirigente
tecnico del MIUR e componente dell' ufficio
scolastico regionale dell' Emilia­Romagna,
incontrerà studenti, docenti e rappresentanti d'
istituto; l' intervento sarà introdotto da
Giuseppina Di Massa, dirigente del liceo di
Lugo. Secondo appuntamento alle 20.30 nell'
aula magna dell' ITCG Compagnoni, in via
Lumagni 26, con Giancarlo Cerini, dirigente
tecnico e membro del Gruppo start up per
avvio del Sistema nazionale di valutazione.
Cerini presenterà il documento "La buona
scuola"; sarà introdotto dai saluti del sindaco
referente per le Politiche educative dell'
Unione, Enea Emiliani, dall' assessore alla
Pubblica istruzione del Comune di Lugo, Silvia
Golfera, e dalla dirigente scolastica del
Compagnoni, Milla Lacchini. Si tratta di un'
iniziativa di fondamentale importanza poiché
per la prima volta si accentra l' attenzione sulla
scuola e si chiede la collaborazione di tutti:
studenti, genitori, docenti, tecnici, dirigenti e
semplici cittadini, che possono interloquire
direttamente col Ministero attraverso la compilazione di un questionario online sulla pagina de "La
buona scuola". Annuncio promozionale Gli incontri sono aperti a tutti e sono rivolti in particolare a
studenti, docenti e genitori. L' iniziativa è organizzata dall' Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
"Una grande mobilitazione che vuole riaccendere un dibattito pubblico ­ sottolinea l' assessore Golfera ­
e riaffermare la centralità della scuola per quanto riguarda sviluppo e crescita del Paese".
Redazione
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22 ottobre 2014
Ravenna Today
Web
Subito soddisfazioni per la Compagnia Arcieri di
Cervia nel primo weekend di gare
Prossimo impegno per la squadra master cervese , domenica a San Martino in Strada
dove parteciperà al "XXXII° Trofeo Città di Forlì"
La Compagnia Arcieri di Cervia, reduce dagli
entusiastici consensi raccolti nella recente
Festa dello Sport permettendo a moltissimi
piccoli e grandi partecipanti di avvicinarsi al
tiro con l' arco, ha inaugurato, nello scorso
week end, la stagione agonistica indoor
2014/2015. Ricco di soddisfazioni lo sforzo
profuso in gara dagli atleti cervesi alla luce
delle anomale torride temperature riscontrate
sia il sabato nella palestra di Ravenna che la
domenica nel Palazzetto dello Sport di Pesaro.
Nel "16esimo Trofeo Città di Ravenna" Luca
Gentili conquistava, nella specialità arco
olimpico div. master, un' ottimo terzo posto
alle spalle di Marco Brusa del Castenaso
Archery Team e di Paolo Duranti della Comp.
Muzio Attendolo Sforza di Cotignola. Anche
Giulia Baradel, favorita da una scarsa
presenza agonistica femminile, riusciva ad
incrementare il suo personale bottino di
medaglie con un onorevole terzo posto.
Annuncio promozionale La domenica, nella
gara indoor "Città di Pesaro", la Baradel si
aggiudicava il primo gradino del podio e,
unitamente a Luca Gentili, Il terzo nella
speciale classifica del mixed team, riservata a
coppie miste delle varie squadre presenti.
Nella specialità arco olimpico master
maschile, i cervesi Luca Gentili, Antonio Barbanti e Bruno Bosco, conquistavano l' argento precedendo
gli Arcieri Vega di Fano ma alle spalle dei loro consueti avversari gli Arcieri Città di Rimini ­Seven
Arrows, mantenendo così un confronto sempre vivo ed aperto che vede le due compagini romagnole
superarsi alternativamente nelle varie gare che le vedono affrontarsi. Prossimo impegno per la squadra
master cervese , domenica a San Martino in Strada dove parteciperà al "XXXII° Trofeo Città di Forlì".
Redazione
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22 ottobre 2014
Ravenna Today
Web
Maria Perrotta al Teatro Rossini: il leggendario
concerto del 2012 è ora un disco
La Perrotta è inoltre tornata al Rossini il 21 gennaio 2014, un impegnativo omaggio a
Frédéric Chopin comprendente alcune delle sue pagine più popolari, rappresentative sia
del lato brillante e salottiero degli anni giovanili, sia di quello poetico e drammatico della
maturità.
P r e s e n t a t o a Lugo i l n u o v o p r o d o t t o
discografico di Maria Perrotta. L'
Amministrazione ha espresso "grande
orgoglio per avere contribuito alla produzione
di questa opera dando la disponibilità del
teatro, delle maestranze, dei tecnici e degli
operatori. Per garantire l' eccellenza della
registrazione, l' ultimo tratto di via Amendola fu
chiuso al traffico e lo stesso palcoscenico fu
svuotato di tutto per favorire l' acustica". Maria
Perrotta si esibì al teatro Rossini di Lugo il 12
gennaio 2012 eseguendo magistralmente le
Variazioni Goldberg, pur trovandosi in dolce
attesa. La pianista cosentina era infatti al nono
mese di gravidanza, elemento che diede al
concerto una ulteriore popolarità. La notizia
fece il giro del mondo e il nome di Maria
Perrotta divenne subito familiare al grande
pubblico, che ammirò il suo gesto di dedizione
alla musica per cui non si conoscevano
precedenti. "Ho vissuto con grande istintività e
serenità l' evento ­ ha dichiarato Maria Perrotta
­. Oggi più di ieri mi rendo conto che ci fosse
qualcosa di particolare che sul momento non
percepii. Mi piace pensare che nel concerto
sia emersa anche tutta la gioia che avevo
dentro. Ricordo e ringrazio il pubblico per il
grande rispetto di quella serata; percepisco
quando il pubblico è attento. Sono molto contenta che il nome di Lugo voglia essere legato a un evento
del genere. Il Rossini è un teatro con un' acustica perfetta, il cd è stato registrato suonando un
pianoforte di proprietà del Comune di Lugo. Mia figlia, Vittoria, è nata due giorni dopo la mia
esecuzione". Annuncio promozionale I prossimi appuntamenti con la Perrotta sono al teatro San Carlo di
Modena giovedì 23 ottobre e domenica 26 ottobre in diretta radiofonica su Rai 3 dalla Cappella Paolina
del Quirinale. La Perrotta è inoltre tornata al Rossini il 21 gennaio 2014, un impegnativo omaggio a
Frédéric Chopin comprendente alcune delle sue pagine più popolari, rappresentative sia del lato
brillante e salottiero degli anni giovanili, sia di quello poetico e drammatico della maturità.
Redazione
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22 ottobre 2014
Ravenna Today
Web
La Pubblica Assistenza Città di Lugo celebra il suo
30esimo compleanno
Per sabato, a partire dalle ore 9,30, nella propria sede di via Piratello 102, è prevista l'
inaugurazione di una nuova ambulanza e della nuova autorimessa in grado di ospitare
fino a 12 ambulanze.
La Pubblica Assistenza Città di Lugo celebra il
suo 30° anniversario dalla fondazione con due
giornate di festeggiamenti. Per sabato, a
partire dalle ore 9,30, nella propria sede di via
Piratello 102, è prevista l' inaugurazione di una
nuova ambulanza e della nuova autorimessa
in grado di ospitare fino a 12 ambulanze. Per
domenica, a partire dalle ore 14,30, in piazza
Trisi e sotto le logge del Pavaglione è prevista
una grande festa per i bambini delle scuole
materne ed elementari con giochi e varie
attività ludico sportive, compresa una corsa
podistica per bambini sotto i portici del
Pavaglione denominata: 1° mielemaratona d'
autunno". Il tutto si concluderà con il taglio
della torta di compleanno. SABATO : Ore 9,30
Ritrovo dei partecipanti presso la sede di via
Piratello 102 a LUGO Ore 10,00 Saluto del
Presidente Lizza Giovanni e delle autorità
presenti. Ore 11,00 Inaugurazione e
benedizione della nuova autorimessa per le
ambulanze, della nuova sala conferenze e di
una nuova ambulanza Ore 12,00 APERITIVO
Ore 12,30 PRANZO SOCIALE DOMENICA:
Ore 14,30 Incontro dei partecipanti, bambini e
genitori, in piazza Trisi per un pomeriggio di
giochi, laboratori e dimostrazioni dei piccoli
atleti di alcune società sportive lughesi. Ore
17,00 MIELEMARATONA SOTTO I PORTICI, corsa non agonistica sotto le logge del Pavaglione rivolta
a bambini fino ai 10 anni di età. Ore 18,00 Premiazione dei primi classificati con la coppa Pubblica
Assistenza città di Lugo e consegna della medaglia Pubblica Assistenza a tutti i partecipanti. Ore 18,30
Taglio e distribuzione della MEGATORTA DI COMPLEANNO.
Redazione
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22 ottobre 2014
Ravenna24Ore.it
Web
Cotignola, nuovi marciapiedi in via Matteotti
Entro la fine dell' anno previste inoltre l'
asfaltatura di strade bianche e una nuova
ciclabile Oggi a Cotignola iniziano lavori di
rifacimento dei marciapiedi di via Matteotti, nel
tratto compreso tra via Pascoli e via Cassani.
Contestualmente, sarà rinnovato anche l'
impianto di pubblica illuminazione. Nello
stesso appalto è compreso anche il
rifacimento del marciapiede di via Cavour, nel
tratto tra corso Sforza e via Rossini, ed è
previsto il ripristino localizzato di un tratto del
marciapiede di via Roma. I lavori avranno un
importo complessivo di 50mila euro e sono
stati affidati alla ditta Baldini Paolo & C. Srl di
Bagnacavallo. Entro la fine dell' anno saranno
eseguiti altri due interventi di riqualificazione,
per i quali sono già stati affidati i lavori: il
primo, di 50mila euro, sarà eseguito dalla CTI
di Imola e prevede l' asfaltatura di alcuni tratti
di strade bianche (via Cassinetta, via Destra
Senio, via Grifona e via Rondinina); il secondo
lavoro, per un importo di 25mila euro, consiste
nella realizzazione di un tratto di pista
ciclopedonale in via Canossa, che permetterà
di collegare i percorsi ciclopedonali di via
Primo Maggio e via Marconi. I lavori sono stati
affidati alla Baldini Paolo & C. Sono inoltre
terminati i lavori di rifacimento del manto di
copertura delle scuole medie Luigi Varoli (che ha comportato la rimozione dell' eternit), mentre sarà
completato entro l' anno l' intervento interno di adeguamento alle normative antincendio.
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22 ottobre 2014
Settesere.it
Web
Infermiera arrestata, l'Ipavsi si costituirà parte civile
L'Ipavsi, ordine professionale cui appartiene
Daniela Poggiali, l'infermiera 42enne arrestata
con l'accusa di aver ucciso con un'iniezione di
potassio la 78enne Rosa Calderoni,si
costituirà parte civile. Omicidio volontario
pluriaggravato, furti, peculato, vilipendio di
cadavere. Queste le pesanti accuse per cui la
Poggiali è detenuta nel carcere di Forlì.Il
giorno prima dell'arresto era stata convocata
proprio dal Collegio Ipavsi, ma con una lettera
aveva rigettato la convovazione e non si era
presentata. Oltre all'indagine della Procura
ravennate e all'inchiesta condotta internamente
dall'Ausl anche l'Ipavsi stava operando dal
punto di vista disciplinare per le macabre foto
che ritraevano la Poggiali con un cadavere. In
un futuro processo, l'ordine professionale ha
annunciato che si costituirà parte civile.
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22 ottobre 2014
Settesere.it
Web
Concerto al Rossini mercoledì 22 per inaugurare
l'anno scolastico dell'Università per adulti di Lugo
Mercoledì 22 ottobre alle 21 al teatro Rossini
di Lugo il duo composto da Enrico Gramigna
(violino) e Alessandro Guidi (pianoforte)
eseguirà il concerto La prima scuola di Vienna,
con musiche di Franz Schubert, Wolfgang
Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven. Il
concerto è a ingresso libero ed è aperto a tutti.
L'iniziativa è organizzata dall'Associazione per
lo sviluppo della cultura, in collaborazione con
l'associazione Amici dell'arte e con il patrocinio
del Comune, per inaugurare l'anno scolastico
dell'Università per adulti di Lugo. Quella del
concerto inaugurale per la ripresa dei corsi è
ormai una tradizione consolidata per
l'Associazione per lo sviluppo della cultura: un
evento importante offerto ai soci, ai corsisti e a
tutti i lughesi anche come ringraziamento per il
consenso, l'appoggio e il pubblico
riconoscimento di cui gode e ha goduto
l'Università per adulti in quasi 30 anni di
attività.
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23 ottobre 2014
Pagina 11
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
ECONOMIA.
Domani il Confartigianato day Visite in un' azienda di
ogni Comune
DOMANI si svolgerà, organizzata dalla
Confartigianato della provincia di Ravenna, la
seconda edizione del 'ConfartigianatoDay'. L'
iniziativa è stata ideata allo scopo di far meglio
conoscere ed apprezzare sia un'
organizzazione che in provincia associa oltre
3500 imprese, da quelle individuali a quelle
con decine di dipendenti, sia le aziende stesse
ed il lavoro quotidiano di migliaia di
imprenditori artigiani che, in questo particolare
periodo storico ed economico, ogni giorno si
adoperano per produrre lavoro e reddito sia
per loro che per tutti gli addetti e dipendenti
che.
Nel corso della mattinata, i sindaci dei Comuni
della nostra Provincia verranno accompagnati,
da rappresentanti dell' associazione, a visitare
un' azienda artigiana associata operante nel
territorio della propria amministrazione. Si
proseguirà nel pomeriggio alle 17.30 al teatro
Goldoni di Bagnacavallo, dove si cerimonia di
premiazione della decima edizione de 'I
protagonisti dello sviluppo', l' ormai noto
concorso che premia dodici aziende che si
sono distinte.
Prima della cerimonia di consegna delle targhe è previsto l' intervento di Licia Redolfi, di 'Osservatorio
Mpi', che illustrerà la rilevazione sui dati congiunturali dell' economia nella nostra provincia.
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23 ottobre 2014
Pagina 18
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
DUE GIORNATE.
La Pubblica Assistenza festeggia il trentennale
NATA nel 1984, la Pubblica Assistenza Città di
Lugo festeggia il suo 30° anniversario con due
giorni di festeggiamenti.
Sabato 25, nella sede di via Piratello 102, è
prevista alle 11 l' inaugurazione di una nuova
ambulanza e della nuova autorimessa in grado
di ospitare fino a 12 ambulanze, cerimonia che
sarà preceduta alle 10 dal saluto del
presidente Giovanni Lizza e che sarà seguita
dal pranzo sociale.
Il giorno seguente poi, domenica 26, a partire
dalle 14,30, in piazza Trisi e sotto le logge del
Pavaglione è prevista una grande festa per i
bambini delle scuole materne ed elementari
con giochi e varie attività ludico sportive,
compresa una corsa podistica non agonistica
per bambini fino a 10 anni sotto i portici del
Pavaglione denominata '1ª Mielemaratona d'
autunno' e che partirà alle 17. La giornata si
concluderà con le premiazioni previste alle 18
a cui seguirà il taglio della megatorta di
compleanno e la distribuzione di fette. Per l'
occasione la Pubblica Assistenza città di Lugo
ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di
Ravenna per il contributo al completamento delle opere edili.
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23 ottobre 2014
Pagina 18
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
SI APRE SPIRAGLIO PER LA CASERMA, ORA IL MINISTERO DOVRÀ VALUTARE LA
PROPOSTA.
Lughese mette a disposizione uno stabile per la
nuova sede dei vigili del fuoco
NUOVA 'casa' in vista per i Vigili del Fuoco di
Lugo: l' indagine di mercato effettuata dall'
amministrazione comunale per trovare una
nuova sede per la caserma dei pompieri ha
infatti 'fatto centro', trovando la disponibilità di
un cittadino a mettere a disposizione un
proprio stabile. L' edificio candidato a ospitare
la caserma si trova nella zona artigianale di
Lugo e rientra nelle disponibilità dell' ex
calzaturificio 'La Rocca'.
L' annoso problema di trovare una nuova sede
per i Vigili del Fuoco è dunque risolto? «E'
vero che c' è stata una proposta ­ conferma il
sindaco Davide Ranalli ­ però lo stabile dovrà
essere valutato dal Ministero dell' Interno per
verificarne l' idoneità».
La necessità di un 'trasloco' dei pompieri
lughesi è dovuta al fatto che da 2 anni il
Ministero non paga più l' affitto dell' attuale
sede di via Mentana, anch' essa di proprietà di
un privato, nei confronti del quale il Ministero
dell' Interno ha dunque accumulato un debito
pari a 50mila euro, e pare non ci siano a breve
prospettive di risarcimento, né l' intenzione di
ricominciare a pagare. Inoltre, l' edificio di via Mentana, sede dei Vigili del Fuoco dal 1965, non è più
molto funzionale all' attuale destinazione d' uso, perché troppo vicina al centro città e con poco spazio
per mezzi ed esercitazioni, tant' è che già nel 2006 il Comune approvò una variante al Piano regolatore
finalizzata a destinare 5000 metri quadri di terreno a nuovo spazio per la caserma dei pompieri. Il posto
era ideale: sulla nuova circonvallazione di Lugo, quindi più idoneo a consentire ai Vigili del Fuoco
spostamenti veloci verso ogni direzione, e ampio quel tanto da ospitare un nuovo edificio e rendere più
agevoli le manovre dei mezzi.
PERÒ di quel progetto non si parlò più, dopo di che saltò fuori l' ipotesi di un eventuale spostamento
nella zona artigianale, ma anche questo progetto saltò. E così, alcuni mesi fa, il Comune ha lanciato l'
indagine di mercato e ora non resta che attendere il responso del Ministero, augurandosi però che
questo si decida anche a pagare il debito accumulato e l' eventuale affitto del nuovo stabile, che
trovandosi nella zona artigianale sarebbe probabilmente più consono di quello attuale in quanto
adiacente alle vie di comunicazione più scorrevoli.
NEL frattempo, c' è una buona notizia anche per quanto riguarda la Caserma dei Carabinieri di Lugo,
da tempo 'in odore' di chiusura, con conseguente allarme da parte dei cittadini, che non si spiegano
"come mai, proprio in un periodo in cui si moltiplicano i furti nelle case ed emergono altri problemi di
sicurezza, Lugo debba restare senza Carabinieri". Ma pare che il problema almeno per ora non ci sia.
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Continua ­­>
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23 ottobre 2014
Pagina 18
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
«Nei giorni scorsi si è riunito il Comitato per l' ordine e la sicurezza pubblica per affrontare le
probelmatiche dell' Unione dei Comuni ­ afferma il sindaco ­ e in quella sede è emerso che non ci sono
prospettive di chiusura della caserma, tant' è che ci stiamo apprestando ad effettuare nella caserma
alcuni interventi di miglioramento. Ci occupiamo comunque di monitorare costantemente la situazione,
insieme alla Provincia, al fine di evitare che la Caserma dei Carabinieri venga chiusa, provvedimento
che assolutamente non vogliamo».
Lorenza Montanari.
MONTANARI LORENZA
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23 ottobre 2014
Pagina 18
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
ASP RIPARTONO IMPORTANTI PROGETTI DI TERAPIA.
Musica e visite dei cani per stimolare gli anziani
RIPRENDONO i progetti di musicoterapia e
pet therapy nelle strutture per anziani gestite
dall' Asp dei Comuni della Bassa Romagna.
La musicoterapia nasce dal presupposto che
gli anziani possano trovare attraverso l' ascolto
di brani a loro familiari la possibilità di
esprimersi liberamente, facilitando il recupero
della memoria e un miglioramento della qualità
di vita. Dopo l' esperienza condotta nel primo
semestre 2014, la Rsa San Domenico Lugo ha
avviato due nuovi percorsi di musicoterapia. Il
primo, al centro diurno, è coordinato dalla
animatrice della struttura e svolto assieme a
Giada Naldoni, studentessa volontaria dell'
Associazione Alzheimer Lugo. Il secondo, al
San Domenico, col musicista Antonio Sodano,
che ha già proposto il progetto in altre strutture
dell' Asp con ottimi risultati, coinvolge gli ospiti
in una sorta di trebbo. Stanno poi riprendendo
in strutture dell' Asp gli incontri di pet therapy
in collaborazione col Cinoservizio di Lugo.
Cani addestrati entrano nelle strutture Asp per
realizzare un percorso di riabilitazione
psicofisica che coinvolge gli anziani e
favorisce il contatto fisico fra anziani e animali, contrastando la solitudine.
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23 ottobre 2014
Pagina 18
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
SEMINARIO 'VOLARE SICURI' A VILLA SAN
MARTINO
L ' A e r o p o r t o d i Villa San Martino ospita
domani (venerdì per gli allievi della scuola
elicotteri) e sabato, per tutti, il seminario
'Volare sicuri' sui temi relativi alla prevenzione
dei rischi legati all' attività di volo. Relatori
saranno il generale Carlo Landi e il colonnello
Roberto Bassi.
LANDI CARLO
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
LAVEZZOLA SULLE PIAZZE LA REPLICA DEL COMUNE.
«Tante difficoltà nei lavori, concessa una proroga»
LA riqualificazione delle piazze di Lavezzola,
evidenzia il Comune di Conselice replicando
alle critiche sollevate da Bordoni di
Rifondazione, «è un progetto finanziato per il
30% circa dalla Regione, con tempi e modalità
già definite, a cui si stanno aggiungendo altri
lavori migliorativi rispetto al progetto. L'
amministrazione comunale ha concesso una
proroga di 21 giorni alla ditta esecutrice, a cui
se ne aggiungeranno probabilmente altrettanti
per concludere i lavori».
«È da luglio che sono impegnata a risolvere,
con i tecnici, i problemi che si pongono nella
riqualificazione delle due piazze di Lavezzola ­
sottolinea il sindaco Paola Pula ­ oggi siamo
nella fase conclusiva con qualche problema di
fornitura e di liquidità a carico della ditta, che
ci deve far riflettere sulle modalità degli appalti
e di come anche semplici imprevisti possono
dilatare i tempi di realizzazione».
In questi mesi il progetto è stato monitorato e
modificato con incontri con commercianti,
residenti, professionisti e uffici comunali. «La
gara di appalto è andata deserta nel febbraio
scorso e solo ad aprile, con una nuova gara, si è potuto affidare l' intero appalto alla ditta, che ha ben
collaborato in questi mesi con il Comune. Questo a dimostrazione delle difficoltà complessive che
stanno attraversando le imprese edili ed i lavoratori coinvolti. Sorprende quindi il tono delle dichiarazioni
del consigliere Bordoni ­ conclude il sindaco ­ quando riduce il progetto delle due piazze ad una mera
questione commerciale e se la prende con le pertinenze del seicentesco oratorio di San Maurelio, come
se queste non fossero parte viva della storia della comunità e di piazza Mazzini. Ora si tratta di
concludere bene questo progetto di riqualificazione ed in tempi più certi possibili».
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
COTIGNOLA TRE 'ASSEGNI' DA 2MILA EURO.
Borse di studio universitarie
GRAZIE a una donazione della famiglia Testi,
il Comune di Cotignola ha bandito un concorso
per assegnare 3 borse di studio di 2mila euro
ciascuna a studenti iscritti a università italiane.
Saranno considerati titoli preferenziali l'
iscrizione alle facoltà di Medicina e di Lettere e
filosofia e la dichiarazione Isee, per i redditi
2013, inferiore a 25mila euro. Le borse sono
intitolate a Ciro Alberico Testi, medico e
letterato cotignolese morto nel gennaio 2011.
La famiglia Testi lega il suo nome a Cotignola
attraverso l' Ospedale Testi, istituito nel 1749
dall' abate Pietro Leopoldo Testi che tra le sue
volontà testamentarie indicò il mantenimento
di alcuni giovani agli studi. Gli studenti
dovranno far pervenire le domande entro il 15
novembre 2014 all' Urp del Comune di
Cotignola in piazza Vittorio Emanuele II.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
COTIGNOLA SABATO TAGLIO DEL NASTRO IN VIA 2 AGOSTO.
In arrivo 16 nuovi appartamenti
Gli alloggi saranno dati in affitto a canone sostenibile.
SABATO mattina, alle 10, saranno inaugurati a
Cotignola, i sedici appartamenti di Edilizia
residenziale sociale a canone sostenibile
costruiti in via 2 agosto, alloggi che verranno
poi assegnati tramite un apposito bando
pubblico. Alla cerimonia del taglio del nastro
interverranno il sindaco di Cotignola L u c a
Piovaccari, Eleonora Proni sindaco referente
per le politiche socio­sanitarie e per la casa
dell' Unione dei Comuni della Bassa
Romagna, Emanuela Giangrandi presidente di
Acer, e l' onorevole Donata Lenzi della
Commissione Affari sociali della Camera dei
Deputati.
Grazie a questo importante investimento,
sottolinea in una nota l' amministrazione
comunale cotignolese, «verrà data una
risposta abitativa a canoni sostenibili a una
fascia media di popolazione che attualmente
non rientra nei bandi di Edilizia residenziale
popolare, ma che ha comunque difficoltà a
trovare un' abitazione in affitto agli attuali
prezzi di mercato. Questo intervento ha inoltre
consentito la ricucitura del tessuto urbano
riqualificando una zona in pratica abbandonata».
SI TRATTA di un complesso realizzato in parte grazie a un contributo regionale per gli affitti calmierati.
Lo Stato e la Regione, infatti, nell' ambito dei 'Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone
sostenibile' hanno inserito il Comune di Cotignola tra i quattordici progetti meritevoli di finanziamento,
destinando una quota di un milione e 500mila euro. L' area interessata è quella dell' ex potabilizzatore:
oltre agli alloggi, in futuro sarà realizzato un museo­laboratorio dedicato all' arte della cartapesta,
tradizione cotignolese esaltata dal Maestro Luigi Varoli. L' importo complessivo dei lavori è di 2 milioni e
400mila euro, un milione e mezzo dei quali concessi, come detto, metà dalla Regione e metà dallo
Stato. E al fine di favorire l' efficienza energetica ­ prosegue il Comune ­ «sono stati adottati pannelli
solari e impianti fotovoltaici integrati, nonché alcune soluzioni per contenere i consumi. È stata inoltre
realizzata un' area verde residenziale e uno spazio verde con parcheggio ad uso pubblico. Gli alloggi a
canone sostenibile, destinati a cittadini di fascia reddituale medio­bassa, saranno gestiti da Acer e
assegnati tramite un apposito bando».
DOPO il taglio del nastro e la visita degli appartamenti, sabato mattina è previsto un buffet offerto da
Cear e Arco Lavori di Ravenna; in programma anche un intermezzo musicale con Nicoletta Bassetti al
violino, in collaborazione con l' Associazione musicale 'Luigi Varoli' di Cotignola.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
MUSICA PUBBLICATO IN CD IL CONCERTO CHE LA PIANISTA PERROTTA TENNE AL
ROSSINI.
E dopo il bebè, nasce il disco
La musicista suonò al nono mese di gravidanza. E ieri era a Lugo.
ERA IL 12 gennaio 2012 quando al Teatro
Rossini di Lugo si tenne un concerto passato
alla storia come 'leggendario': le celebri e
impegnative 'Variazioni Goldberg' di Bach
eseguite dalla celebre pianista Maria Perrotta
al nono mese di gravidanza.
Dell' evento si parlò ben oltre i confini lughesi,
anzi si può dire che la notizia fece il giro del
mondo, infatti non risultavano esserci mai stati
precedenti simili nella storia. E ora quello che
fu definito anche 'il concerto col pancione' è
diventato un cd, uscito il 30 settembre per la
rinomata casa discografica Decca.
L' USCITA dell' album, registrato in diretta
proprio quella sera al teatro lughese, è stata
sottolineata ieri in Rocca, presenti il sindaco
Davide Ranalli, l' assessore alla cultura Anna
Giulia Gallegati, il direttore del Teatro Rossini
Mauro Emiliani, Alberto Spano a nome della
casa discografica e la stessa Maria Perrotta.
Per la nostra città, ha affermato il sindaco, «è
un grande motivo di orgoglio aver contribuito
alla produzione di quest' opera».
«Fu una performance davvero coinvolgente ­
ha aggiunto l' assessore ­che riuscì a creare in teatro un' atmosfera magica».
Un' atmosfera che, ha ricordato Emiliani, «si era già diffusa dietro le quinte ancor prima dell' inizio del
concerto. Fu proprio per questo che decidemmo di effettuare la registrazione».
Per riuscire a registrare nel miglior modo possibile, il palco fu liberato da ogni elemento inutile e fu
chiuso al traffico l' ultimo tratto di via Amendola, adiacente al teatro. Sul palco, solo il pianoforte
Steinway & Sons del Rossini e lei, anzi loro, perché, come si disse allora, «sul palco in realtà erano in
due». «Quando seppi che la Perrotta era in stato di gravidanza ­ ha ricordato Spano ­ feci due conti e
capii che il concerto programmato a Lugo sarebbe coinciso con il nono mese. Dunque le proposi di
rinviarlo, ma lei disse 'No, perché?', e fu uno spettacolo straordinario».
«HO VISSUTO con grande istintività e serenità quel concerto ­ ha dichiarato ieri la pianista ­ mi piace
pensare che nel concerto sia emersa anche tutta la gioia che avevo dentro.
Mia figlia, Vittoria, è nata 10 giorni dopo». Maria Perrotta, che è di origini cosentine e vive a Parigi, è
tornata al Rossini di Lugo il 21 gennaio 2014, con un impegnativo concerto su musiche di Chopin. E
domani sarà al teatro San Carlo di Modena di nuovo con le 'Variazioni', concerto che terrà anche nella
mattinata di domenica 26 ottobre al Quirinale, nella Cappella Paolina, e che sarà trasmesso in diretta
radiofonica su Rai 3.
Lorenza Montanari.
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Il Resto del Carlino (ed.
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Il Resto del Carlino Ravenna
MONTANARI LORENZA
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
L' infermiera rinuncia a opporsi all' arresto e resta in
carcere a Forlì
RAVENNA. Nessun ricorso al tribunale del
Riesame, l'i nfe rm ie ra non ha chiesto i
domiciliari e resta così in carcere in attesa di
presentare tra qualche settimana un'istanza di
scarcerazione al gip.
Una scelta a sorpresa quella del legale di
Daniela Poggiali, l'in fermiera di 42 anni di
Lugo, arrestata con l'a c c usa di aver ucciso
con un'in iezione di potassio la 78enn e R o s a
Calderoni e i n d a g a t a per altre 38 morti
sospette.
L'avvocato Stefano Dalla Valle ha alla fine
cambiato strategia difensiva e l'altro ieri
(ultimo giorno utile per farlo) non ha presentato
l'appello al tribunale del Riesame che si
sarebbe dovuto esprimere s olo su una
questione procedurale: ovvero la sussistenza
o meno delle condizioni necessarie a una
custodia in carcere.
Il legale della Poggiali ha preferito però
attendere e addentrarsi prima con attenzione
nel copioso fascicolo (oltre 500 pagine tra
perizie e interrogatori) prima di chiedere
un'atte nuazione della misura res t r i t t i v a .
N o n è es c l u s o , a q u e s t o punto,
un'istanza tra qualche settimana al gip
Rossella Materia per chiedere la
scarcerazione. In quel caso, però, a decidere
sarà lo stesso giudice che ha aperto le porte del carcere alla Poggiali e quindi il legale dovrà
presentarsi all'appuntamento almeno con nuovi solidi elementi.
Tra i motivi che hanno spinto il procuratore capo Alessandro Mancini e il sostituto Angela Scorza a
chiedere il carcere per la Poggiali, ci sarebbe stato (oltre alla pericolosità sociale dell'indagata) anche
un suo concreto pericolo di fuga. Nei giorni precedenti al suo arresto, infatti, è emerso che l'i nfermiera
accusata di omicidio volontario aveva ottenuto da un altro gip (quello che aveva disposto l'obbligo di
firma per i casi di peculato e furto) il permesso a recarsi qualche giorno a Stoccarda, in Germania, per
la festa della birra locale. (c.d.
)
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Elezioni regionali: Alessandro Rondoni in corsa per
Ncd, Udc e Pi
Presentati anche i candidati ravennati in lista: Brigida Cristina Ardito, Ulisse Babini,
Elena Magnani, Francesco Villa.
RAVENNA. E' Alessandro Rondoni il
candidato popolare di Ncd­ Udc­Pi alla
presidenza della Regione Emilia Romagna.
Candidato sindaco a Forlì alle Amministrative
del 2009, perse poi al ballottaggio contro
Roberto Balzani, è stato capogruppo in
consiglio comunale per cinque anni e a
maggio di quest'anno è stato candidato alle
elezioni europee nel collegio Nord­Est con
Ncd­ Udc­Ppe, ottenendo diecimila
preferenze. Rondoni ha presentato la sua
candidatura, ieri pomeriggio a Ravenna,
assieme ai quattro candidati della nostra
provincia ­ Brigida Cristina Ardito di Ravenna,
Ulisse Babini di Filetto, Elena Magnani di
Lugo, Francesco Villa di Faenza ­ per un posto
nell'assemblea legislativa regionale fra le fila
della lista Emilia Romagna Popolare per Ncd­
Udc­Ppe­Pi. «Siamo impegnati nella
realizzazione di un soggetto politico in grado
di offrire in Regione una nuova proposta del
centrodestra ­ ha dichiarato Rondoni ­ senza
derive estremiste e legato alla visione del
Partito popolare europeo. In questo tempo di
crisi la Regione Emilia Romagna deve
dimagrire fortemente, eliminando apparati e
burocrazie costose, riducendo l'e le f a n t ia c
o sistema di norme, regolamenti e procedure
che gravano pesantemente sulle famiglie e sulle imprese, e rendono lento e difficile investire, formare
nuove aziende e creare posti di lavoro». Per i candidati Ncd­Udc le priorità quindi che devono uscire dai
massimi organi regionali devono essere welfare e famiglia, sicurezza e valorizzazione del territorio,
logistica e infrastrutture. (s.l.
)
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23 ottobre 2014
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Tutto pronto per il "Confartigianato day"
Opportunità per conoscere le attività dell' associazione. Varie iniziative in programma.
RAVENNA. Far meglio conoscere
un'organizzazio ­ ne che in provincia associa
oltre 3.500 imprese, da quelle individuali a
quelle con decine di dipendenti, e il lavoro
quotidiano di migliaia di artigiani. E' quanto
propone la seconda edizione del
ConfartigianatoDay, in calendario domani per
l'or ­ ganizzazione della stessa associazione di
categoria.
Sono state messe in campo varie iniziative,
tese a dare la maggior visibilità all'evento. In
mattinata i sindaci dell'intera provincia
verranno accompagnati a visitare un'azienda
artigiana associata operante nel territorio della
propria amministrazione comunale. Nel
pomeriggio, alle 17.30 al teatro Goldoni di
Bagnacavallo, sarà la volta della cerimonia di
premiazione de I protagonisti dello sviluppo, il
concorso che premia dodici aziende che si
sono distinte attraverso un percorso di
benchmarking e valutate secondo parametri di
crescita economica, occupazionale, di
innovazione, di qualità dei prodotti: sarà
consegnata a loro la tradizionale targa in
ceramica. E' previsto l'i n t e rvento di Licia
Redolfi, dell'Osservatorio Mpi ­ Confartigianato
Emilia Romagna, che illustrerà la rilevazione
sui dati congiunturali dell'economia nella
nostra provincia. «La comparazione dei dati raccolti sarà di grande interesse ­ afferma Riccardo Caroli,
presidente provinciale di Confartigianato ­. Agli imprenditori, nel momento in cui sono chiamati a
decisioni significative, occorrono indicazioni chiare sugli scenari futuri». «Pubblici amministratori ed enti
locali devono comprendere che occupazione ed investimenti non si incentivano con appelli accorati e
bandiere svolazzanti, ma permettendo alle imprese di essere competitive ­ sottolinea Tiziano Samorè,
segretario provinciale di Confartigianato ­. Allora c'è solo una strada: regole certe, una burocrazia al
servizio di cittadini e imprese, una giustizia veloce ed efficace, un carico fiscale che torni ad essere
sopportabile».
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Pagina 10
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
LUGO.
Studenti a Maranello
Visita nella giornata di oggi a Maranello al
Museo Ferrari di un gruppo di ragazzi del Polo
tecnico professionale. Gli allievi delle classi
4B, 5A e 5B (corso Elettrici e Meccanici), in
compagnia dei docenti Carla Melandri e
Giuliano Garavini, partono alle 8 davanti alla
stazione ferroviaria, in pullman, con rientro
previsto attorno alle 16. Si tratta di una gita
programmata da tempo.
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23 ottobre 2014
Pagina 10
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
PAVAGLIONE: IDEE PER IL RILANCIO.
«Diventi il fulcro della vita dei lughesi» Questionario
distribuito tra gli esercenti
LUGO. «L' intera giunta Ranalli è pronta a
dare una mano per far sì che quello che è il
vero e proprio centro commerciale naturale di
Lugo possa essere di nuovo il fulcro delle
attenzioni dei lughesi».
E' quanto afferma l' assessore comunale al
Marketing e alle Attività produttive, Simonetta
Zalambani, venendo così incontro alle
esigenze manifestate in diversi tempi dai
commercianti cittadini. Ultima a muoversi in
questa direzione era stata Maria Carlotta
Pocaterra che, all' interno del quadri portico,
gestisce con l' aiuto dei famigliari due negozi.
E' stata anche la fondatrice di un gruppo
numeroso e in crescita sul social network
Facebook: "Comitato per la salvaguardia del
Pavaglione di Lugo".
«L' amministrazione comunale non può curare
in maniera impeccabile e senza sbavature
questa struttura ­ dicono ancora una volta gli
operatori commerciali e la costituzione di un
comitato di gestione che raggruppi i negozianti
si potrebbe occupare di redigere un
regolamento comune che stabilisca che le
vetrine siano, se non altro, illuminate in
concomitanza di e venti che portano un gran
numero di visitatori in città».
A loro avviso dovrebbe essere determinante la
promozione turistica del Pavaglione nel suo complesso; di qui la possibilità di organizzare eventi mirati
predisponendo un sito internet e, se necessario, un ufficio stampa mirato per pubblicizzare le iniziative,
contando sulla collaborazione di amministrazione comunale e di Pro loco.
L' associazione lughese si è mostrata interessata a questa voglia di fare e, in tempi ragionevolmente
brevi, si è resa disponibile ad ospitare gli esercenti nella propria sala per un primo incontro
chiarificatore.
Lo conferma lo stesso presidente Mauro Marchiani, auspicando tra l' altro che «il dibattito possa portare
a soluzioni condivise».
Nel frattempo il sindaco Davide Ranalli si sta muovendo «per rivalutare il centro nella sua globalità» e
ha dimostrato «notevole interesse per la questione». Dovrà incontrare la prossima settimana, al ritorno
da un viaggio a Wexford, la stessa Maria Carlotta Pocaterra per discutere su come e dove intervenire
per rilanciare l' antica area cittadina.
Intanto, a tutti i negozianti all' interno del quadriportico sono stati consegnati dei questionari (10 le
domande poste) affinché tutti possa no esprimere la propria opinione tesa al rilancio del commercio.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Circa 30 le consegne effettuate e 25 le risposte recapitate sino a ora. Da una prima, parziale disamina
dei moduli compilati, la gran parte degli esercenti pare stia rispondendo positivamente alle sollecitazioni
dicendosi, in questa prima fase di costruzione di un progetto ben più concreto, «pronta a fare la propria
parte».
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23 ottobre 2014
Pagina 10
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Premiazione degli studenti diplomati col massimo dei
voti
LUGO. Non sono stati soltanto premiati gli
studenti che hanno concluso brillantemente il
loro corso di studi superiori neodiplomandosi
con il massimo dei voti. E' stata anche loro
offerta l' opportunità di avere indicazioni e
testimonianze sull' attuale realtà professionale
e imprenditoriale, tramite un colloquio
personale con rotariani impegnati in diversi
ambiti. L' iniziativa è stata infatti organizzata
dal Liceo, dal Club Rotary e dal Rotaract di
Lugo, presenti anche la dirigente scolastica
del Liceo, Giuseppina Di Massa, e il
presidente del Rotary, Alessandro Svegli.
«Dobbiamo essere tutti orgogliosi di quello
che riusciamo a ottenere sul nostro territorio
ha dichiarato l' assessore comunale all'
Istruzione, Silvia Golfera ­. Ritengo che la
nostra regione sia ricca di buone pratiche
educative, ma dobbiamo valorizzare e
impedire che questo valore sia dissipato».
È stata poi ricordata la recente partecipazione
a Venezia alla decima conferenza mondiale
"The future of science": i ragazzi che hanno
preso parte quest' anno al congresso mondiale
in laguna sono Chiara Foschini, Lorenzo
Margotti, Francesca Biondi, Michele Sto fella,
Arianna Gramantieri, Adele Musiani.
Dal 2007 sono 4.433 i ragazzi che hanno
usufruito delle lezioni fatte dai loro coetanei che hanno partecipato a questo programma.
Dopo le relazioni, sono stati consegnati gli attestati rotariani agli studenti delle scuole lughesi diplomatisi
con il massimo dei voti (28, di cui 3 con lode) nell' anno scolastico 2013­2014. Ma sono pure stati fatti
colloqui di orientamento post ­diploma con rotariani impegnati in diversi ambiti. Tra i professionisti che
hanno aderito Vincenzo Minzoni, commercialista e componente del collegio sindacale della Cassa di
Risparmio di Cesena; Stefania Marini e Paolo Contarini, titolari delle farmacie di Alfonsine e Lugo;
Maurizio Montanari, titolare di uno studio consulenza del lavoro a Ravenna; Bruno Pelloni, direttore
generale per il nord Italia di una multinazionale; Franco Ginestretti, dirigente della multinazionale Air
Liquide; Giuseppe Re, medico primario ospedaliero; Francesco Dapporto, responsabile dei servizi
ingegneria di Villa Maria; Roberto Tassinari, ingegnere con studio a Ravenna; Marco Marzari,
agronomo della Cia; Gabriele Longanesi, industriale del settore agro alimentare.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Proposte per la riforma della scuola
Confronto e discussione in due incontri organizzati per domani mattina.
LUGO. Una giornata di consultazione dedicata
alle linee guida e alle proposte per la riforma
della scuola. E' quella in calendario domani,
con due appuntamenti specifici. Il primo si
terrà alle 10.30 nell' aula magna del liceo, in
viale degli Orsini 6. Francesco Orlando,
dirigente tecnico del Miur e componente dell'
ufficio scolastico regionale, incontrerà studenti,
docenti e rappresentanti d' istituto; l' intervento
sarà introdotto da Giuseppina Di Massa,
dirigente del liceo di Lugo. Il secondo evento è
invece fissato per le 20.30 nell' aula magna
dell' Itcg Compagno ni, in via Lumagni 26, con
Giancarlo Cerini, dirigente tecnico e membro
del Gruppo start up per avvio del Sistema
nazionale di valutazione. Cerini presenterà il
documento "La buona scuola"; sarà introdotto
dai saluti del sindaco referente per le Politiche
educative dell' Unione, Enea Emiliani, dall'
assessore alla Pubblica istruzione del Comune
di Lugo, Silvia Golfera, e dalla dirigente
scolastica del Compagnoni, Milla Lacchi ni. Si
tratta di un' iniziativa rilevante poiché per la
prima volta si accentra l' attenzione sulla
scuola e si chiede la collaborazione di tut ti:
studenti, genitori, docenti, tecnici, dirigenti e
semplici cittadini, che possono interloquire
direttamente col ministero attraverso la
compilazione di un questionario online sulla pagina de "La buona scuola". Gli incontri sono aperti a tutti
e sono rivolti in particolare a studenti, docenti e genitori. L' iniziativa è organizzata dall' Unione.
«Una grande mobilitazione che vuole riaccendere un dibattito pubblico ­ sottolinea l' assessore Silvia
Golfera ­ e riaffermare la centralità della scuola per quanto riguarda sviluppo e crescita del Paese».
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
FUSIGNANO
Letture da brivido
Oggi e giovedì 30 ottobre alle 17.30 nella
biblioteca Carlo Piancastelli (piazza Corelli 16)
ci saranno le letture di Halloween per bambini
da 3 a 6 anni. Le letture sono a cura del
Gruppo lettori di favole, con la partecipazione
del sindaco Nicola Pasi e del vicesindaco
Lorenza Pirazzoli. I piccoli potranno
partecipare travestiti. Il sindaco leggerà alcune
storie ai bambini. Per partecipare è
obbligatoria la prenotazione a: tel. 0545
955675, email piancastelli@ sbn.provincia.
ra.it.
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23 ottobre 2014
Pagina 10
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
VILLA SAN MARTINO
Volare sicuri
L'aeroclub Francesco Baracca e la Scuola
nazionale elicotteri Guido Baracca di Lugo
propongono il seminario Volare sicuri, in
programma domani (giornata dedicata
principalmente agli allievi della Scuola
elicotteri e dell'aeroclub) e sabato (aperto a
tutti) all'aeroporto Villa San Martino. Il
seminario è gratuito e si rivolge
particolarmente ai piloti dell'aviazione generale
e del volo da diporto o sportivo, ma anche a
tutti gli altri appassionati che praticano attività
sportive inerenti al volo, ai responsabili e
collaboratori dei campi di volo, alle
associazioni e agli aeroclub. Per le iscrizioni:
info@ aeroclublugo.it o tel. 0545 76400.
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Corriere di Romagna
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Corriere di Romagna Ravenna
CONCERTI, PROSA, DANZA E TEATRO.
Ugo Chiti, Tullio Solenghi e Monica Guerritore La
stagione teatrale di Russi si apre con Dirani
RUSSI. Prende il via questa sera la stagione
del teatro Comunale: come sempre, un
cartellone "multidisciplinare", articolato tra
concerti, prosa, danza e teatro ragazzi; e
come sempre riservato in apertura alla
musica, nel segno di un repertorio che va al di
là degli abituali confini di genere. Ospite del
palcoscenico russiano sarà infatti quest' oggi
Paolo Dirani, non solo in veste di pianista ma
anche di voce narrante, perché quello che
mette in scena non è un semplice concerto ma
una sorta di racconto che alla musica intreccia
la parole e le immagini: Les fêlures de l' âme ­
Le fessure dell' anima (che Dirani ha registrato
e pubblicato per Mobydick) attraversa trenta
piccoli brani, da Bach a Gershwin passando
per i Genesis, che arricchiti di riflessioni e
ricordi e di videoproiezioni, portano il pubblico
alla ricerca di «quelle zone inesplorate dell'
animo capaci ­ secondo lo stesso interprete ­
di portare in superficie l' incontenibile
sensazione della pura gioia di esistere». La
sezione musicale si completerà poi con una
serata dedicata alle Scuole di musica e ai
Conservatori della Romagna, protagonisti
alcuni promet tenti allievi degli istituti Sarti di
Faenza, Malerbi di Lugo e del Maderna di
Cesena per una serata all' insegna del
virtusismo solistico intitolata appunto Giovani talenti (4 novembre); e con un appuntamento che sposta
invece l' attenzione sull' universo sudamericano e in particolare sul popolarissimo tango, con Ritratti di
Buenos Aires affidati al sassofonista Marco Albonetti in trio con Annalisa Mannarini al pianoforte e
Virgilio Monti al contrabbasso (14 novembre). La musica poi interseca il calendario dedicato alla prosa
e danza che prevede nove spettacoli e si inaugura l' 11 novembre con un vero e proprio classico, Il
malato immaginario di Moliére, uno di quei testi capaci di attraversare il tempo e parlare sempre la
lingua della contemporaneità, soprattutto se affidato alla rilettura e alla regia di uno dei nomi di punta
delle scene italiane quale è Ugo Chiti con la "sua" compagnia Arca Azzurra Teatro. Ma il "classico"
sembra essere il comune denominatore di tutta la stagione, che infatti prosegue con uno dei racconti più
famosi di Gogol', Il cappotto, alla base del nuovo testo di Vittorio Franceschi per la regia di Alessandro
D' Alatri (24 novembre), per poi tornare alla tradizione teatrale francese con Cyrano de Bergerac di
Rostand che Jurij Ferrini, regista e protagonista in scena, saprà spogliare di ogni manieristica
incrostazione e restituire all' originaria e pungente immediatezza espressiva (9 gennaio).
Al classico "assoluto", ovvero a Mozart e alla sua tormentata biografia, si ispira poi Amadeus, nel testo
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
di Shaffer: in scena, per la regia di Alberto Giusta, Tullio Solenghi nei panni dell' antagonista Salieri.
Anche Il prigioniero della seconda strada del newyorkese Neil Simon può ascriversi a pieno titolo alla
categoria del classico: la crisi economica è al centro dell' umoristica piéce interpretata da Maurizio
Casagrande e da Tosca D' Aquino (3 febbraio). Dopo l' intermezzo dedicato alla danza del coreografo
Michele Merola e della sua compagnia, con Carmen e Bolero, sarà poi la volta di Shakespeare, nell'
esilarante concentrato che riunisce tutte le sue 37 opere in Tutto Shakespare in 90 minuti, per la regia e
l' interpretazione di Alessandro Benvenuti (9 marzo); e di Qualcosa rimane ­ Collected Stories del
premio Pulitzer Margulies ­ rivalità generazionale interpretata da Monica Guerritore e Carolina
Crescentini per la regia di Giorgio Diritti (27 marzo). Infine, la compagnia di casa, Le belle bandiere, con
un nuovo progetto di Elena Bucci e Marco Sgrosso, La morte e la fanciulla (15 aprile). A completare il
quadro, tre domeniche dedicate ai bambini: a partire dal 18 gennaio si susseguono Nel bosco
addormentato (Bottega degli Apocrifi), I vestiti nuovi dell' imperatore (Ifratellicaproni) e Pop up un fossile
di cartone animato (Teatro delle briciole ­ I sacchi di sabbia). Spettacoli alle 20.45, ad eccezione del
teatro ragazzi (alle 16,30). Info: 0544 587641.
Susanna Venturi.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Perrotta, il concerto ora è un disco
La pianista si esibì il 12 gennaio 2012 al Rossini.
LUGO. Fece scalpore il concerto tenuto da
Maria Perrotta il 12 gennaio 2012 al teatro
Rossini di Lugo. Non solo per la perizia
tecnica con cui la pianista cosentina residente
a Parigi, che la critica ha definito uno dei veri
astri mondiali, ha eseguito le celebri Variazioni
Goldberg BWV 988 di Johann Sebastian
Bach. Ma anche perché, in quella data
romagnola diventata in un certo senso
leggendaria, si esibì al nono mese di
gravidanza. Zittendo gli scettici, e malgrado il
pancione, diede vita a un grande concerto, che
ebbe una vasta eco mediatica in Italia e all'
estero, e che ora è finito in un disco edito dall'
etichetta britannica Decca e distribuito dalla
Universal Music a partire dal 30 settembre.
«Quella sera mi sono sentita mio agio, sia
come pianista, sia co me donna ­ ricorda Per
rotta ­. Ho ricevuto grande affetto e attenzione
da parte del pubblico. Ero serena. Di carattere
sono istintiva e ho pensato solo in seguito dei
potenziali rischi a cui mi esponevo, ma sono
contenta di aver fatto quel concerto. È stato
magico». Spiega il sindaco Davide Ranalli,
intervenuto ieri alla conferenza stampa
lughese di presentazione del cd: «Questo
progetto è per noi motivo d' orgoglio. Il Rossini
ricorderà a lungo quel concerto: uno
straordinario evento umano, ma soprattutto musicale». Ranalli ha poi fatto sapere che do gi. «Quella
sera il pubblico era estasiato ­ ricorda l' assessore alla cultura Anna Giulia Gallegati ­. L' esibizione di
Perrotta è stata un grande valore aggiunto alla programmazione del nostro teatro». Non usa mezzi
termini il lughese Albero Spano, che ha prodotto il disco per la Decca: «Si tratta di un lavoro
artisticamente molto valido, uno dei più belli su cui ho lavorato. A Lugo, Maria ha fatto uno dei suoi
concerti migliori».
Perrotta si esibirà stasera al teatro San Carlo di Modena e domenica alla Cappella Paolina del Quirinale
a Roma.
Alessandro Di Michele.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
POTASSIO KILLER Si fa largo l' ipotesi di un' istanza allo stesso gip che ne ha ordinato la
carcerazione Un altro gip titolare del fascicolo per i furti in corsia l' aveva autorizzata ad andare
all' estero per festa della birra.
L' infermiera presto al contrattacco
Si fa largo l'ipotesi che la difesa dell'infermiera
accusata per le morti sospette all'ospedale
Umberto I di Lugo possa decidere di ricorrere
contro la misura cautelare non attraverso il
tribunale del Riesame di Bologna ma con
un'istanza allo stesso gip Rossella Materia che
nei giorni scorsi ha optato per la custodia in
carcere.
La decisione in tal senso verrà presa a breve.
Intanto l'infermiera anche dal penitenziario di
Forlì dove si trova, continua a dichiararsi
estranea a tutti gli addebiti mossi finora contro
di lei dalla procura.
Dalla carte è emerso che era stata
formalmente autorizzata all'espatrio giusto
pochi giorni prima dell'arresto. L'ok era
arrivato dal gip Piervittorio Farinella, lo stesso
che a tarda primavera aveva emesso contro di
lei la misura dell'obbligo di firma in ragione
dell'indagine aperta dai carabinieri
dell'Investigativo in merito a una scia di furti in
corsia. A Daniela Poggiali ­ 42 anni, nata a
Faenza ma residente a Giovecca di Lugo ­ era
insomma stata data regolare autorizzazione
dal tribunale per raggiungere Stoccarda la
mattina del 10 ottobre e partecipare assieme
al fidanzato e ad alcuni amici a una festa della
birra. La trasferta era stata organizzata ad
aprile, subito dopo l'apertura dell'inchiesta a suo carico per diverse morti sospette di pazienti: la stessa
che la S notte del 9 ottobre l'ha fatta finire in carcere in esecuzione all'ordinanza firmata dal gip Materia
sulla base della richiesta formulata dai pm Alessandro Mancini e Angela Scorza due giorni prima.
Poco prima il gip Piervittorio Farinella, dopo formale richiesta, aveva autorizzato la 42enne a fare il
viaggio. Lo stesso gip a fine maggio aveva contenuto la richiesta di arresti domiciliari presentata dalla
procura in merito ai furti in corsia di soldi di pazienti e materiale ospedaliero optando per un obbligo di
firma giornaliero nella più vicina caserma dell'Arma, quella di Voltana.
In quell'occasione i pm avevano fatto ricorso per ottenere i domiciliari: la decisione, pendente in
Cassazione, è stata comunque scavalcata dal recente e più drastico provvedimento restrittivo adottato
dalla magistratura.
Alla Poggiali viene per ora ricondotto un solo omicidio con una dose letale di potassio: si tratta di quello
di Rosa Calderoni, la 78enne paziente di Russi morta all'Umberto I l'8 aprile scorso. Il pool di esperti
veronesi incaricato dall'accusa ha però inquadrato, nell'ambito degli altri 38 pazienti deceduti quando
era in servizio la 42enne, una rosa di dieci nomi il cui decesso, sebbene nel contesto di un quadro
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Continua ­­>
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clinico già compromesso, è stato definito sospetto perché non prevedibile sulla base dei parametri
riportati in cartella clinica.
Non è escluso che per questi, contestualmente all'approfondimento statistico caldeggiato dagli esperti,
non si proceda con uno stralcio dal fascicolo principale (ACo).
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LUGO
All' Aeroclub Baracca il seminario 'Volare sicuri'
L' Aero Club "Francesco Baracca" e la Scuola
Nazionale Elicotteri "Guido Baracca" di Lugo
propongono il seminario "Volare Sicuri", che si
terrà domani (giornata dedicata agli allievi
della Scuola Nazionale Elicotteri e dell'
AeCLugo) e sabato 25 ottobre (aperto a tutti)
all' Aeroporto Villa San Martino. I seminari
"Volare Sicuri", che affrontano e
approfondiscono temi relativi alla prevenzione
dei rischi legati all' attività di volo, seguendo gli
schemi utilizzati in Aeronautica Militare, si
occupano di fornire informazioni tecniche per
prevenire ed evitare gli incidenti, operando
soprattutto sull' individuo. Il seminario è
gratuito, e si rivolge particolarmente ai piloti
dell' aviazione generale e del volo da diporto o
sportivo, ma anche a tutti gli altri appassionati
che praticano attività sportive inerenti al volo,
ai responsabili e collaboratori dei campi di
volo, alle associazioni e agli aeroclub.
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LUGO
La Pubblica Assistenza compie 30 anni e domenica
festeggia
La Pubblica Assistenza Città di Lugo celebra il
suo 30° anniversario dalla fondazione con due
giornate di festeggiamenti. Si parte sabato,
alle 9.30, nella sede di via Piratello 102 dove è
prevista l' inaugurazione di una nuova
ambulanza e della nuova autorimessa in grado
di ospitare fino a 12 mezzi.
Per domenica, a partire dalle 14.30, in piazza
Trisi e sotto le logge del Pavaglione è prevista
una grande festa per i bambini delle scuole
materne ed elementari con giochi e varie
attività ludico ­sportive, compresa la prima
"mielemaratona d' autunno", corsa podistica
sotto i portici. Il tutto si concluderà con il taglio
della torta di compleanno.
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rata l' osteria Malabocca. Il centro Acrylico Ariafresca è in via Togliatti 2 a Bagnacavallo. Per
info: 366 9506539.
Letture da brivido aspettando Halloween
Oggi e giovedì 30 ottobre alle 17.30 nella
biblioteca Carlo Piancastelli di Fusignano s i
terranno le letture di Halloween per bambini e
bambine da 3 a 6 anni. Le letture sono a cura
del Gruppo lettori di favole, con la
partecipazione del sindaco Nicola Pasi. I
bambini potranno partecipare travestiti, per
meglio calarsi nelle atmosfere da brivido di
Halloween. Per partecipare alle letture è
obbligatoria la prenotazione al numero 0545
955675, email [email protected]. ra.it
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Lugo Il primo anno di vita del Polo Tecnico
Professionale
"Un anno di Polo". Questo il titolo della
giornata organizzata per celebrare il primo
anno di vita del Polo Tecnico Professionale di
Lugo, f o r m a t o d a I p s S t o p p a , I t c g
Compagnoni, Ipsia Manfredi e Itis Marconi. In
programma, sabato 25 ottobre, all' aula magna
dell' istituto Compagnoni (via Lumagni 26,
Lugo) convegno sullo stato della formazione
professionale. Si parte alle 10 con l'
introduzione di Milla Lacchini, dirigente
scolastica; a seguire i saluti di Cinzia Tartagni,
dell' Ufficio Scolastico Provinciale, del
presidente della Provincia Claudio Casadio,
del Presidente dell' Unione dei Comuni della
Bassa Romagna Luca Piovaccari e dell'
assessore alla Scuola e Formazione del
Comune di Lugo Silvia Golfera. Seguirà la
relazione del Prof.Alberto F. De Toni ­
Magnifico Rettore dell' Università degli Studi di
Udine (Integrazione disciplinare e didattica
laboratoriale). Dalle 11 ciclo di testimonianze
di ex allievi delle scuole del Polo sul tema:
"Cosa mi ha dato la scuola? Qual è il mio
contributo al miglioramento dell' offerta
formativa?". Dalle 12 dibattito e conclusione
lavori.
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0545 955675, email [email protected].
Proteggere i figli nell' era di Facebook
L' Associazione Prometeo Onlus in
collaborazione con l' Associazione Genitori a
Scuola di Conselice organizza per domani,
alle 20.30 all' Auditorium di Conselice (via
Garibaldi 14) un incontro sul tema: "Come
proteggere i nostri figli nell' era di Facebook.
Internet, telefonini e nuove tecnologie: quali
pericoli nascondono?". Interviene il Dr.
Massimiliano Frassi responsabile Prometeo.
Prevista la presenza di responsabili delle
Forze dell' Ordine.
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Riforma scuola, il Ministero interroga i liceali
LUGO Domani giornata di consultazione dedicata alle proposte per riformare l'
istruzione Al Compagnoni presentazione del documento 'La Buona scuola'
Da Roma a Lugo per conoscere direttamente
dalla voce degli studenti come riformare la
scuola italiana. Domani la città di Baracca
ospita una giornata di consultazione dedicata
alle linee guida e alle proposte per la riforma
dell' istruzione. Due gli appuntamenti in
programma, entrambi a Lugo. Il primo si terrà
alle 10.30 nell' aula magna del liceo, in viale
degli Orsini 6. Francesco Orlando, dirigente
tecnico del MIUR e componente dell' ufficio
sco lastico regionale dell' EmiliaRomagna,
incontrerà studenti, docenti e rappresentanti d'
istituto; l' intervento sarà introdotto da
Giuseppina Di Massa, dirigente del liceo di
Lugo.
Secondo appuntamento alle 20.30 nell' aula
magna dell' ITCG Compagnoni, in via Lumagni
26, con Giancarlo Cerini, dirigente tecnico e
membro del Gruppo start up per avvio del
Sistema nazionale di valutazione. Cerini
presenterà il documento "La buona scuola";
sarà introdot to dai saluti del sindaco referente
per le Politiche educative dell' Unione, Enea
Emiliani, dall' assessore alla Pubblica
istruzione del Comune di Lugo, Silvia Golfera,
e dalla dirigente scolastica del Compagnoni,
Milla Lacchini. Si tratta di un' iniziativa di
fondamentale importanza poiché per la prima
volta si accentra l' attenzione sulla scuola e si chiede la collaborazione di tutti: studenti, genitori, docenti,
tecnici, dirigenti e semplici cittadini, che possono interloquire direttamente col Ministero attraverso la
compilazione di un questionario online sulla pagina de "La buona scuola". Gli incontri sono aperti a tutti
e sono rivolti in particolare a studenti, docenti e genitori. L' iniziativa è organizzata dall' Unione dei
Comuni della Bassa Romagna. "Una grande mobilitazione che vuole riaccendere un dibattito pubblico ­
sottolinea l' assessore Silvia Golfera ­ e riaffermare la centralità della scuola per quanto riguarda
sviluppo e crescita del Paese".
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SICUREZZA A BAGNACAVALLO 'BENE IL
COINVOLGIMENTO DEL PREFETTO'
I Consiglieri della civica Bagnacavallo Insieme,
autori di una insistente battaglia sul tema
sicurezza, sfociata in una raccolta firme ancora
in corso, in una nota si dicono 'soddisfatti che il
sindaco Proni abbia finalmente compreso la
gravità del problema rivolgendosi al Prefetto". I
consiglieri auspicano "che la situazione venga
ora gestita e monitorata nel migliore dei modi".
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PILLOLE DALLA BASSA ROMAGNA.
Storie mostruose e storia del rock
Ultimo appuntamento di ottobre con il
"Carosello della Domenica" al centro culturale
Acrylico Ariafresca di Bagnacavallo.
Alle 16 i più piccoli potranno cimentarsi con il
laboratorio di cucito "Storie mostruose", per
mangiare in compagnia e giocare costruendo
mostri e animali mostruosamente simpatici.
Alle 17.30 il pomeriggio per i più grandi
proseguirà con "Rock' n'Roll High School".
Luigi Bertaccini condurrà un viaggio nella New
Wave del Regno Unito e degli Usa dal 1977 al
1982. L' aperitivo di Acrylico sarà
accompagnato dagli "assaggi delle cucine di
Bagnacavallo": ospite della serata l'osteria
Malabocca. Il centro Acrylico Ariafresca è in
via Togliatti 2 a Bagnacavallo. Per info: 366
9506539.
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Uccellini catturati con la colla per i topi
BAGNACAVALLO Con richiami vivi e rametti cosparsi di soluzione vischiosa, aveva
preso 9 fringuelli: condannato 32enne.
Per catturare gli uccellini usava la colla per
topi. Svolazzando, i pennuti rimanevano poi
irrimediabilmente invischiati nella gelatinosa
sostanza. Facile a quel punto catturarli:
bastava allungare una mano e servirsi come al
supermercato. Nove in tutto i fringuelli che era
riuscito a intrappolare prima dell' arrivo dei
carabinieri cospargendo dei rametti con il
vischioso preparato per roditori e utilizzando
come richiami vivi dei cardellini rinchiusi in
gabbiette piazzate ad hoc. Per quanto
accaduto il 23 giugno del 2011 a
Bagnacavallo, il giudice monocratico Beatrice
Bernabei ieri mattina ha condannato un
32enne di origine tunisina a un' ammenda di
1.500 euro, così come chiesto dal vpo Claudia
Lapazi, sia per avere dato la caccia a
esemplari di avifauna protetta che per avere
utilizzato richiami vivi. Nella fattispecie due
gabbiette di cardellini canterini.
Il singolare caso si era inne scato da un
esposto anonimo giunto alle guardie
ecozoofile del posto in cui si avvertiva delle
catture che il giovane maghrebino realizzava
ogni sera. Nel foglio, vergato a mano con
grafia ampia e rotonda, si precisava che quel
giovane da mesi tra le 19 e le 20.30 era solito
darsi un gran da fare con le sue gabbiette. E
che nel balcone di casa giusto a due passi dal prato dove aveva piazzato quelle trappole appiccicose,
di quelle gabbiette ne aveva collezionate un bel po'. L' anonimo aveva quindi concluso la sua missiva
con un perentorio "Fate voi!".
Il sospettato, che non è mai comparso in tribunale e che e ra difeso d' ufficio dall' avvocato Daniela
Francesconi, a suo tempo si era informalmente giustificato davanti agli inquirenti sostenendo che era
sua abitudine catturare gli uccellini in quella maniera già da quando abitava in Sicilia. E che sull' isola
aveva visto tanti altri farlo. Chissà. Di sicuro c' è che dei nove volatili rimasti invischiati con le zampette
nella colla, tre erano già morti all' arrivo dei militari; mentre gli altri sei erano stati affidati a un centro di
tutela della fauna selvatica di Lugo per essere liberati una volta ripresisi da quell' insidia appiccicosa e
mortale.
ACo.
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Perrotta: il concerto di Lugo diventa un disco. Mitico
Un evento emozionante. Che adesso diventa
epico. Maria Perrotta era al Teatro Rossini di
Lugo, nel gennaio del 2012. Al nono mese di
gravidanza, si dilettò nelle Variazioni Goldberg
di Johann Sebastian Bach, un suo cavallo di
battaglia.
Fu un successo straordinario. Registrato dal
vivo dal tecnico del suono Roberto Furlan. Da
adesso quella registrazione live è diventata un
disco targato Decca (e scusate se è poco). Il
pianoforte utilizzato è il gran coda Steinway &
Sons di proprietà del teatro. Di seguito al
disco, comincia la tournée della Perrotta. Lugo
gongola e ringrazia.
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