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La stratigrafia
Introduzione
La Stratigrafia è quella parte delle scienze geologiche che ha come obiettivo la ricostruzione della storia
della Terra attraverso la ricostruzione dell’ordine in cui si sono formate nel tempo le rocce della crosta.
La Stratigrafia si prefigge due obiettivi principali:risalire alla natura e all’estensione geografica dei singoli
ambienti fisici che hanno originato (nel tempo) i tipi di rocce che formano la crosta;ricostruire l’ordine in
cui si sono formate nel tempo tali rocce, cioè stabilire la loro cronologia relativa per poter dire: «questa
roccia è più antica di quella», anche senza sapere quanto tempo fa si sono formate.
Cliff of Moher, in Irlanda
Figura 2. Un esempio di rocce stratificate lungo le
scogliere Cliff of Moher, in Irlanda. I singoli strati, messi
bene in evidenza dalle differenti sfumature di colore,
hanno spessori diversi. Quello raffigurato è un tratto
della costa atlantica dell’Irlanda, lungo il quale
affiorano calcari molto antichi di origine marina. La loro
geometria quasi orizzontale corrisponde grosso modo a
quella dell’originario fondo marino. (Jon Arnold
Images/Alamy).
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La Stratigrafia studia le formazioni geologiche. Una formazione geologica è un corpo roccioso caratterizzato
da natura litologica uniforme, riferibile a un ambiente di formazione rimasto omogeneo per un certo
intervallo di tempo. Tale corpo roccioso risulta di regola ben distinto dagli altri corpi rocciosi con cui è in
contatto.
Avremo così formazioni sedimentarie (conglomeratiche, argillose, calcaree ecc.), formazioni ignee
(piroclastiche o laviche; intrusive o effusive; acide o basiche ecc.) e formazioni metamorfiche (di alto o
basso grado, di contatto ecc.).
Una formazione di rocce sedimentarie può apparire compatta, cioè senza suddivisioni al suo interno, o
stratificata. Uno strato può avere spessore variabile, in genere da pochi centimetri ad alcuni decimetri
(figura 2), e può avere un’estensione areale anche molto grande. Lo strato è l’unità più piccola di una serie
rocciosa ed è delimitato, nei confronti di altri strati, da superfici di discontinuità, più o meno parallele fra
loro, dette piani di stratificazione.
In questo capitolo parleremo soprattutto delle formazioni sedimentarie, sia perché consentono un
approccio semplice ai problemi, sia perché, essendo molto diffuse nella nostra penisola, la loro
osservazione è relativamente facile.
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