NewsRai n.38 - Ufficio Stampa Rai

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EDUARDO
Un anno con
Spettacoli storici e nuove proposte teatrali, grandi produzioni Rai e documentari per ricordare uno dei massimi esponenti della cultura italiana del
Novecento. Rai Cultura presenta, a trent’anni dalla scomparsa di Eduardo De
Filippo, una grande retrospettiva in onda dal 25 ottobre su Rai5.
Un anno con
EDUARDO
PRESENTAZIONE
Un’ intera stagione televisiva in compagnia di Eduardo De Filippo. Rai Cultura
dedica al grande artista – drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, regista teatrale e cinematografico, sceneggiatore e poeta - una grande retrospettiva che propone su Rai5 tutto il meglio della sua produzione, per celebrarne i
trent’anni dalla scomparsa, avvenuta il 31 ottobre 1984. Un’occasione per far rivivere lo strettissimo legame della Rai con questo straordinario uomo di teatro:
un rapporto che non ha uguali in Europa, paragonabile solo a quello della BBC
con Shakespeare. Storici spettacoli e nuove proposte teatrali, produzioni televisive indimenticabili, teatro musicale e documentari. Un’autentica immersione
nell’arte di uno dei massimi esponenti della cultura italiana del Novecento.
Nel giorno dell’anniversario, venerdì 31 ottobre, inoltre, Rai5 trasmetterà, in
diretta alle 11.00, lo Speciale Parlamento “Cantata delle parole chiare”, commemorazione a trent’anni dalla scomparsa del grande artista napoletano che
fu anche senatore a vita. Per ricordare la figura di Eduardo, nell’aula di Palazzo
Madama, interverranno il Presidente del Senato Pietro Grasso e personalità del
mondo del teatro e della cultura italiani. Nel corso della cerimonia sarà proposto un intermezzo musicale dal vivo di Nicola Piovani.
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IL CARTELLONE
L’EREDITÀ DI EDUARDO
Si comincia sabato 25 ottobre – nel giorno in cui Rai5 dedica il suo spazio al
teatro di oggi - quando alle 21.15 prende il via un ciclo di sei serate teatrali
dal titolo “L’EREDITÀ DI EDUARDO”. Una serie di appuntamenti con i più grandi
protagonisti della scena attuale, alle prese con la lezione di De Filippo.
Il primo è con “Padre cicogna”, un racconto sinfonico per quattro voci, recitante e orchestra, su versi di Eduardo e musiche di Nicola Piovani. Il poemetto,
composto nel 1969, è stato ripreso al Teatro Petruzzelli di Bari nel 2013, vede
protagonista Luca De Filippo e racconta la vicenda, dolorosa e umanissima, di
un prete spretatosi per amore di una donna.
L’uomo, per scongiurare la terribile vendetta divina, promette al Signore di
mettere al mondo tre figli maschi e di chiamarli come i tre magi: Melchiorre,
Baldassarre e Gaspare, così da omaggiare, ad ogni nuovo Natale, la nascita del
bambinello. La serata prosegue con un puntata di “Prima della prima” sul balletto “Filumena Marturano” interpretato da Carla Fracci al San Carlo di Napoli
nel 1996.
Secondo appuntamento sabato 1° novembre con “Sabato, domenica e lunedì”,
uno dei capolavori di Eduardo proposto in forma di film, interpretato da Toni
Servillo con Anna Bonaiuto e la regia televisiva di Paolo Sorrentino. La commedia, scritta da Eduardo nel 1969, è ambientata nella Napoli alla vigilia del
boom economico e rappresenta la tragicommedia domestica di una famiglia
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nella quale convivono tre diverse generazioni.
Sabato 8 novembre è la volta di “Filumena Marturano”, proposta nella produzione televisiva realizzata dalla Rai nel 2010, con Massimo Ranieri e Mariangela
Melato, con la regia dello stesso Ranieri, realizzata in collaborazione con Franza
De Rosa che firma la ripresa televisiva. Un testo scritto nel 1946 ma che ancora
oggi commuove e fa riflettere sulla dignità femminile, sulla maternità e sulla famiglia. Lo spettacolo è arricchito dalle musiche originale create da Ennio
Morricone.
Sabato 15 novembre va in onda “Io, l’erede”, un classico di Eduardo proposto
nell’edizione da lui riscritta in italiano, prodotto nel 2007 al Teatro Franco Parenti di Milano, con Geppy Glejeses, Leopoldo Mastelloni e la regia di Andree
Ruth Shammah.
Il ciclo si chiude il 22 novembre con “Natale in casa Cupiello”, il capolavoro
corale sul tema della famiglia e della solitudine umana, nella speciale versione
“assolo” ripresa da Rai5 nel 2013 al Teatro Studio Melato di Milano, con Fausto
Russo Alesi – uno degli attori italiani emergenti di maggior successo, uscito
dalla fucina di Ronconi e del Piccolo Teatro di Milano - che dà voce a tutti i
personaggi dell’ironica e amara commedia, trasformandola coraggiosamente in
un monologo.
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IL CARTELLONE
I GRANDI TESTI
Lunedì 27 ottobre – nella serata di Rai5 dedicata ai classici del teatro - sempre
in prima serata alle 21.15, prende il via un altro ciclo intitolato “EDUARDO IN
SCENA”, con una scelta di grandi testi di De Filippo raramente rappresentati,
proposti nelle sue stesse immortali interpretazioni.
Il primo appuntamento è con “Ditegli sempre di si”, commedia scritta nel 1927,
originariamente intitolata “Chillo è pazzo” e successivamente – nel 1962 - adattata per la televisione, diretta e interpretata da Eduardo, con Regina Bianchi,
Antonio Casagrande, Pietro Carloni e Ugo D’Alessio. È la storia di Michele – un
pazzo appena rientrato dal manicomio, interpretato lo stesso Eduardo - ossessionato dall’uso “letterale” delle parole; una mania che genera malintesi ed
equivoci, gag esilaranti e irresistibili giochi di parole, in un crescendo d’ilarità
che sfocia nell’inevitabile epilogo.
Lunedì 3 novembre va in onda “Gli esami non finiscono mai”, commedia di impronta pirandelliana scritta nel 1973, che rappresenta la disgregazione della
famiglia patriarcale. Protagonista è lo stesso Eduardo – che cura anche la regia - con Isa Danieli, Luca De Filippo, Diego Reggente, Antonio Ferrante, Bruno
Marinelli, Guido Sagliocca, Vittorio Bettarra, Luigi Uzzo, Gino Maringola, Franco
Angrisano, Angelica Ippolito,Marina Ruffo, Marisa Laurito e Marilu Prati. È la storia dell’amaro itinerario di una vita qualsiasi, dagli anni Venti agli anni Settanta,
sottoposta a continui ed incalzanti esami, al termine dei quali non resta che
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l’opposizione del silenzio. È così che Guglielmo Speranza, per protestare contro
il conformismo dei benpensanti, decide di fingersi muto; confinato nell’immobilità senza parole, quest’eroe, “prototipo di tutti noi”, esprime non soltanto la sua
protesta ma anche la sua ironia contro coloro che lo circondano
Il 10 novembre è la volta di “La paura numero uno”, commedia in tre atti scritta
da Eduardo nel 1950 su commissione di Gino Cervi e Andreina Pagnani, che non
la portarono in scena. La paura cui si riferisce il titolo è quella della guerra. Il
protagonista ne è talmente ossessionato che i suoi familiari, decidono di fargli
credere che ne è veramente scoppiata una.
Protagonisti, accanto a Eduardo, Luisa Conte, Maria Teresa Lauri, Carla Comaschi,
Maria D’Ayala, Orazio Orlando, Lida Ferro, Glauco Onorato, Carlo Giuffrè, Nico
De Zara, Pietro Carloni, Filippo De Pasquale, Carlo Pennetti, Anna Valter Antonio Ercolano, Evole Gargano, Clara Bindi e Lando Buzzanca
Il 17 novembre è proposta la storica versione in bianco e nero datata 1962 di
“Natale in casa Cupiello”, la commedia più nota di Eduardo, scritta tra 1931 e il
1934, che segnò l’avvio delle attività della “Compagnia del teatro Umoristico I
De Filippo”. Protagonisti lo stesso Eduardo – che ne cura anche la regia insieme
a Stefano De Stefani - Nina De Padova, Pietro De Vico, Enzo Petito, Elena Tilena,
Pietro Carloni, Enzo Cannavale, Carlo Lima, Regina Bianchi, Sara Pucci, Evole
Gargano, Gennarina Palumbo, Marina Modigliano, Bruno Sorrentino, Ettore Carloni, Lello Grotta, Angela Pagano e Maria Hilde Renzi. Protagonista della vicenda è Luca Cupiello, un uomo colpito dall’inerzia, che vive al di fuori dei suoi
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problemi familiari. Si estrania da tutti i suoi parenti, anzi nessuno dei suoi cari
gli permette di ascoltare i guai che invadono la sua casa: non conosce le ansie
e le preoccupazioni del fratello Pasquale che vive in casa con loro, non sa delle
malefatte del figlio Tommasino (detto Nennillo), ed è addirittura all’oscuro della
relazione extraconiugale che la sua adorata figlia Ninuccia ha con l’amante Vittorio Elia. Il protagonista desidera solo costruire il suo presepe, simbolo di uno
spazio alternativo alla realtà in cui vive.
Il ciclo si conclude lunedì 24 novembre con sei atti unici di Eduardo che sono
un’autentica rarità: “I morti non fanno paura”, scritto nel 1926; “Quei figuri di
tanti anni fa”, del 1929; “La chiave di casa”, scritto nel 1931 e poi ridotto per la
televisione dallo stesso Eduardo; “Il dono di Natale”, scritto nel 1932 e basato
sulla novella “The gift of the Magi” di O. Henry, pseudonimo di William Syndey
Porter; “San Carlino”, del 1938; e “Amicizia”, scritto nel 1952 e contenuto nella
raccolta “Cantata dei giorni dispari”.
RAI CINEMA CELEBRA EDUARDO
Il giorno del trentennale della scomparsa di Eduardo, venerdì 31 ottobre, Rai5
propone alle 21.15 “Eduardo, la vita che continua”, prodotto da Rai Cinema con
la regia di Francesco Saponaro. Il documentario racconta l’impegno civile e politico nella vita di Eduardo che si rivela inseparabile dalla sua poetica artistica.
Partendo da Napoli milionaria! e Filomena Marturano, due opere simbolo del
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disagio di un Paese ancora percorso dalle macerie della guerra, inizia un viaggio
nella memoria che incontra i più stretti collaboratori di Eduardo per farli interagire con gli abitanti di Napoli. Nella seconda metà del Novecento, Eduardo lotta
in prima persona per lo sviluppo della città e del Paese, battendosi a favore
dei minori detenuti al Filangeri e a Nisida, e impegnandosi per la riedificazione del Teatro San Ferdinando. Per lui i giovani sono la vita che continua, una
convinzione che ispirerà anche il suo insegnamento all’Università La Sapienza
di Roma.
A seguire andrà in onda “Il racconto di Eduardo”, un documento nel quale il
grande uomo di teatro racconta sé stesso, realizzato per Rai5 da Felice Cappa
e Andreina Di Porto.
EDUARDO E LA MUSICA
La retrospettiva di Rai Cultura su Rai5 dà spazio anche a un breve ciclo di due
puntate intitolato “EDUARDO E LA MUSICA”, in onda la domenica mattina, nello
spazio di Rai5 tradizionalmente dedicato all’opera. Il primo appuntamento è
domenica 2 novembre con “Napoli milionaria”, l’opera lirica di Nino Rota su
libretto di Eduardo, che debuttò nel 1977 al Festival dei Due Mondi di Spoleto,
diretta da Bruno Bartoletti, con protagoniste le Giovanna Casolla e Mariella
Devia.
Domenica 9 novembre invece, va in onda “La pietra di paragone”, l’opera di Gio-
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achino Rossini della quale Eduardo nel 1982 curò la regia, alla Piccola Scala
di Milano.
TUTTA LA PRODUZIONE RAI
Venerdì 28 novembre, infine, prende il via un ultimo grande ciclo che proseguirà fino a maggio, intitolato “UN ANNO CON EDUARDO”: la prima rassegna
completa di tutta la produzione televisiva realizzata da De Filippo con la Rai. Si
inizia con “Uomo e galantuomo”, la commedia scritta nel 1922 e originariamente intitolata “Ho fatto il guaio? Riparerò!”. Nelle settimane successive si alterneranno capolavori come “Questi fantasmi” o “Il Sindaco del Rione Sanità”, e titoli
proposti più raramente come “Non ti pago” e “La grande magia”, o lo sceneggiato
televisivo “Peppino Girella”. Il ciclo si chiuderà con una nuova produzione di
Rai5, un documentario su Eduardo e il suo rapporto con il secolo nel quale è
vissuto: il Novecento.