n. 566, 499, 400 - Consiglio regionale della Calabria

DOSSIER
ESAME ABBINATO
PL n. 566/9 di iniziativa del Consigliere Consiglio comunale di Cosenza recante: "Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo
integrato dell''acqua" relatore: G. GALLO;
PL n. 499/9 di iniziativa del Consigliere Iniziativa popolare recante: "Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato
dell''acqua" relatore: G. GALLO;
PL n. 400/9 di iniziativa della Giunta regionale recante: "Norme in materia di valorizzazione e razionale utilizzazione delle risorse
idriche - Organizzazione del Servizio Idrico Integrato: Istituzione dell''Autorità Idrica Calabrese" relatore: G. GALLO (Deliberazione di
Giunta n. 545 del 10/12/2012);
ultimo aggiornamento: 22/04/2014
Normativa comunitaria
Direttiva 23 ottobre 2000 n 2000-60-CE
pag. 4
Normativa nazionale
Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n 152 recante Norme in materia
pag. 19
ambientale
D Lgs 3-04--1993 n 96 recante Trasferimento competenze dei soppressi
pag. 25
Dip per interventi straordinari
D Lgs 286-99 recante Riordino e potenziamento dei meccanismi di
monitoraggio dei costi e dei risultati dell'attività svolta dalle pag. 34
amministrazioni pubbliche
D Lgs n 267-2000 recante Testo Unico degli Enti Locali
Decreto Legge 13-08-2011 n 138 recante Ulteriori misure urgenti per la
pag. 71
stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo
Legge 23-12-2009 n 191 recante Disposizioni per la formazione del
pag. 74
bilancio annuale e pluriennale dello Stato
Codice Civile articoli 822 - 823 - 824
Legge 2 maggio 1976 n 183 recante Disciplina dell'intervento straordinario
pag. 76
nel Mezzogiorno per il quinquennio 1976-1980
pag. 35
pag. 75
Normativa regionale
Legge regionale 3-10-1997 n 10 recante Norme in materia di
pag. 77
valorizzazione e razionale delle risorse idriche
Legge Regionale 24-12-2001 n 38 recante Nuovo regime giuridico dei
pag. 102
Consorzi di sviluppo industriale
Legge Regionale 12-08-2002 n 34 recante Riordino delle funzioni
pag. 103
amministrative regionali e locali
Legge regionale 29-12-2010 n 34 recante Provvedimento generale
pag. 149
recante norme di tipo ordinamentale
Legge regionale 29-11-1996 n 34 recante Istituzione delle Autorità di
pag. 171
Bacino Interregionali dei fiumi Noce Lao e Sinni
Legge regionale 29-11-1996 n 35 recante Costituzione dell'Autorità di
pag. 175
bacino regionale
Legge regionale 26-02-2010 n 9 recante Provvedimento generale norme
pag. 183
di tipo ordinamentale - finanziaria 2012
Giurisprudenza Costituzionale
Corte Costituzionale Sentenza n 28-1996
pag. 193
Giurisprudenza di legittimità
Cassazione Civile Sentenza n 12654-1997
pag. 197
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
Dir. 23 ottobre 2000, n. 2000/60/CE.
Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque (2).
Pubblicata nella G.U.C.E. 22 dicembre 2000, n. L 327. Entrata in vigore il 22 dicembre 2000.
Termine di recepimento: 22 dicembre 2003.
Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 175, paragrafo 1,
vista la proposta della Commissione (4),
visto il parere del Comitato economico e sociale (5),
visto il parere del Comitato delle regioni (6),
deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato (7), visto il progetto comune adottato dal comitato di conciliazione
il 18 luglio 2000,
considerando quanto segue:
(1) L'acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale.
(2) Le conclusioni del seminario ministeriale sulla politica comunitaria in materia di acque, tenutosi a Francoforte nel 1988, avevano
messo in luce la necessità che la legislazione comunitaria disciplinasse la qualità ecologica delle acque. Nella risoluzione del 28
giugno 1988 (8), il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare proposte per migliorare la qualità ecologica delle acque
superficiali all'interno della Comunità.
(3) La dichiarazione del seminario ministeriale sulle acque sotterranee, tenutosi a L'Aia nel 1991, riconosceva l'esigenza di
intervenire per evitare il deterioramento delle acque dolci nel lungo periodo, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, e
richiedeva l'attuazione di un programma di interventi che garantisse, entro il 2000, la gestione e la protezione sostenibili delle fonti di
acqua dolce. Nelle risoluzioni del 25 febbraio 1992 (9) e del 20 febbraio 1995 (10), il Consiglio ha auspicato l'elaborazione di un
programma d'azione per le acque sotterranee, nonché la revisione della direttiva 80/68/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1979,
sulla protezione delle acque sotterranee contro l'inquinamento provocato da alcune sostanze pericolose nell'ambito di una politica
globale per la protezione delle acque dolci.
(4) Le acque comunitarie subiscono pressioni sempre maggiori a causa del continuo aumento della domanda di acqua di buona
qualità in quantità sufficienti per qualsiasi utilizzo. Il 10 novembre 1995, nella relazione "L'ambiente nell'Unione europea è 1995",
l'Agenzia europea per l'ambiente ha presentato una relazione aggiornata sullo stato dell'ambiente, nella quale confermava la
necessità di intervenire per tutelare le acque comunitarie sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo.
(5) Il 18 dicembre 1995, il Consiglio ha adottato conclusioni che richiedevano, tra l'altro, l'elaborazione di una nuova direttiva quadro
che fissi i principi di base di una politica sostenibile in materia di acque a livello dell'Unione europea, invitando la Commissione a
presentare una proposta.
(6) Il 21 febbraio 1996, la Commissione ha adottato una comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio dal titolo "Politica
comunitaria in materia di acque", nella quale vengono definiti i principi della politica nel settore.
(7) Il 9 settembre 1996, la Commissione ha presentato una proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che
istituisce un programma d'azione per la protezione e la gestione integrate delle acque sotterranee (11). In tale proposta, la
Commissione ha sottolineato la necessità di definire le procedure per regolamentare l'estrazione delle acque dolci e controllarne la
quantità e la qualità.
(8) Il 29 maggio 1995, la Commissione ha adottato una comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'uso razionale e la
conservazione delle zone umide, nella quale si riconosce l'importante funzione da esse svolta per la protezione delle risorse idriche.
(9) È necessario sviluppare una politica comunitaria integrata in materia di acque.
(10) Il Consiglio, il Comitato delle regioni, il Comitato economico e sociale e il Parlamento europeo hanno invitato la Commissione,
rispettivamente in data 25 giugno, 19 settembre, 26 settembre e 23 ottobre 1996, a presentare una proposta di direttiva del Consiglio
che istituisca un quadro per la politica comunitaria in materia di acque.
(11) Come stabilito dall'articolo 174 del trattato, la politica ambientale della Comunità deve contribuire a perseguire gli obiettivi della
salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente, dell'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, che
dev'essere fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva, sul principio della correzione, anzitutto alla fonte, dei danni
causati all'ambiente, nonché sul principio "chi inquina paga".
(12) A norma dell'articolo 174 del trattato, nel predisporre la politica in materia ambientale, la Comunità deve tener conto dei dati
scientifici e tecnici disponibili, delle condizioni dell'ambiente nelle varie regioni della Comunità, dello sviluppo socioeconomico della
Comunità nel suo insieme e dello sviluppo equilibrato delle sue singole regioni, nonché dei vantaggi e dei costi potenziali di
un'azione o di una mancanza di azione.
(13) Le diverse condizioni ed esigenze riscontrabili all'interno della Comunità richiedono l'adozione di soluzioni specifiche. È
opportuno tener conto di tale diversità nella programmazione e nell'esecuzione di misure atte a garantire la protezione ed un utilizzo
sostenibile delle acque nell'ambito del bacino idrografico. Le decisioni dovrebbero essere adottate al livello più vicino possibile ai
luoghi di utilizzo effettivo o di degrado delle acque. Si dovrebbero privilegiare le azioni che rientrino fra le competenze degli Stati
membri, attraverso programmi di misure adeguati alle condizioni regionali e locali.
(14) Il successo della presente direttiva dipende da una stretta collaborazione e da un'azione coerente a livello locale, della
Comunità e degli Stati membri, oltre che dall'informazione, dalla consultazione e dalla partecipazione dell'opinione pubblica,
compresi gli utenti.
(15) La fornitura idrica è un servizio d'interesse generale, come indicato nella comunicazione della Commissione "I servizi di
interesse generale in Europa" (12).
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(16) È necessario integrare maggiormente la protezione e la gestione sostenibile delle acque in altre politiche comunitarie come la
politica energetica, dei trasporti, la politica agricola, la politica della pesca, la politica regionale e in materia di turismo. La presente
direttiva dovrebbe rappresentare la base per un dialogo continuo e per lo sviluppo di strategie tese ad ottenere una maggiore
integrazione tra le varie politiche. La presente direttiva può altresì apportare un contributo decisivo in altri settori della cooperazione
tra Stati membri, tra l'altro la "Prospettiva per lo sviluppo territoriale europeo" (ESDP).
(17) Una politica delle acque efficace e coerente deve tener conto della fragilità degli ecosistemi acquatici vicini alla costa o alle foci
di fiumi, o in golfi o mari relativamente chiusi, in quanto il loro equilibrio è molto influenzato dalla qualità delle acque interne che
ricevono. La tutela dello stato delle acque in un bacino idrografico porta vantaggi economici contribuendo alla protezione delle
popolazioni ittiche, anche costiere.
(18) La politica comunitaria nel settore delle acque richiede un quadro legislativo trasparente, efficace e coerente. La Comunità
dovrebbe fornire principi comuni e il quadro globale in cui inserire gli interventi. La presente direttiva dovrebbe fornire tale quadro e
coordinare, integrare e, nel lungo periodo, sviluppare ulteriormente i principi e le strutture generali idonei a garantire la protezione e
un utilizzo sostenibile delle acque comunitarie, nel rispetto del principio della sussidiarietà.
(19) La presente direttiva intende mantenere e migliorare l'ambiente acquatico all'interno della Comunità. Tale obiettivo riguarda
principalmente la qualità delle acque interessate. Il controllo della quantità è un elemento secondario fra quelli che consentono di
garantire una buona qualità idrica e pertanto si dovrebbero istituire altresì misure riguardanti l'aspetto quantitativo ad integrazione di
quelle che mirano a garantire una buona qualità.
(20) Lo stato quantitativo di un corpo idrico sotterraneo può influire sulla qualità ecologica delle acque superficiali e sugli ecosistemi
terrestri connessi a tale corpo idrico sotterraneo.
(21) La Comunità e gli Stati membri sono parti di vari accordi internazionali che prevedono obblighi rilevanti in materia di protezione
delle acque marine dall'inquinamento, in particolare la convenzione sulla protezione dell'ambiente marino nella zona del Mar Baltico,
firmata ad Helsinki il 9 aprile 1992 e approvata dal Consiglio con decisione 94/157/CE, la convenzione per la protezione
dell'ambiente marino nell'Atlantico nordorientale, firmata a Parigi il 22 settembre 1992 e approvata dal Consiglio con decisione
98/249/CE, e la convenzione sulla salvaguardia del Mar Mediterraneo dall'inquinamento, firmata a Barcellona il 16 febbraio 1976 e
approvata dal Consiglio con decisione 77/585/CEE, nonché il protocollo relativo alla protezione del Mar Mediterraneo
dall'inquinamento di origine tellurica, firmato ad Atene il 17 maggio 1980 e approvato dal Consiglio con decisione 83/101/CEE. La
presente direttiva contribuirà a consentire alla Comunità e agli Stati membri di rispettare detti obblighi.
(22) La presente direttiva deve contribuire alla graduale riduzione delle emissioni di sostanze pericolose nelle acque.
(23) Occorre disporre di principi comuni per coordinare gli interventi degli Stati membri diretti a migliorare la protezione delle acque
della Comunità sia quantitativamente che qualitativamente, promuovere un'utilizzazione sostenibile dell'acqua, contribuire al
controllo dei problemi delle acque di rilevanza transfrontaliera, per proteggere gli ecosistemi acquatici nonché gli ecosistemi terrestri
e le zone umide che dipendono direttamente da essi, e per salvaguardare e sviluppare le utilizzazioni potenziali delle acque della
Comunità.
(24) Una buona qualità delle acque contribuirà ad assicurare la fornitura di acqua potabile alla popolazione.
(25) È opportuno stabilire definizioni comuni di stato delle acque, sotto il profilo qualitativo e anche, laddove ciò si riveli importante
per la protezione dell'ambiente, sotto il profilo quantitativo. Si dovrebbero fissare obiettivi ambientali per raggiungere un buono stato
delle acque superficiali e sotterranee in tutta la Comunità e impedire il deterioramento dello stato delle acque a livello comunitario.
(26) Gli Stati membri dovrebbero cercare di raggiungere almeno l'obiettivo di un buono stato delle acque definendo e attuando le
misure necessarie nell'ambito di programmi integrati di misure, nell'osservanza dei vigenti requisiti comunitari. Ove le acque abbiano
già raggiunto un buono stato, si dovrebbe mantenere tale situazione. Per le acque sotterranee, oltre ai requisiti di un buono stato, si
dovrebbe identificare e correggere qualsiasi tendenza significativa e prolungata all'aumento della concentrazione di sostanze
inquinanti.
(27) L'obiettivo finale della presente direttiva è quello di eliminare le sostanze pericolose prioritarie e contribuire a raggiungere valori
vicini a quelli del fondo naturale per le concentrazioni in ambiente marino di sostanze presenti in natura.
(28) In teoria, le acque superficiali e sotterranee sono risorse naturali rinnovabili. In particolare, per garantire un buono stato delle
acque sotterranee è necessario un intervento tempestivo e una programmazione stabile sul lungo periodo delle misure di protezione,
visti i tempi necessari per la formazione e il ricambio naturali di tali acque. Nel calendario delle misure adottate per conseguire un
buono stato delle acque sotterranee e invertire le tendenze significative e durature all'aumento della concentrazione delle sostanze
inquinanti nelle acque sotterranee è opportuno tener conto di tali tempi.
(29) Gli Stati membri, nel prefiggersi di conseguire gli obiettivi indicati nella presente direttiva e nel definire un programma delle
misure da adottare a tal fine, possono attuare gradualmente il programma di misure al fine di ripartire i costi dell'attuazione.
(30) Per garantire l'attuazione piena e coerente della presente direttiva, qualsiasi proroga del calendario dovrebbe effettuarsi in base
a criteri adeguati, chiari e trasparenti ed essere giustificata dagli Stati membri nell'ambito dei piani di gestione dei bacini idrografici.
(31) Ove le ripercussioni subite dal corpo idrico in seguito all'attività umana o a motivo delle sue condizioni naturali siano tali che
risulti impossibile o eccessivamente oneroso ottenere un buono stato delle acque, possono essere fissati obiettivi ambientali meno
rigorosi, fondati su criteri oggettivi e trasparenti, e si dovrebbe fare il possibile per prevenire un ulteriore deterioramento dello stato
delle acque.
(32) A precise condizioni, vi possono essere motivi per dispensare dall'obbligo di prevenire un ulteriore deterioramento o di
conseguire un buono stato, se il mancato raggiungimento dei risultati è dovuto a circostanze impreviste o eccezionali, in particolare
inondazioni o siccità o a motivi di interesse pubblico di primaria importanza, o a nuove modifiche delle caratteristiche fisiche di un
corpo idrico superficiale o ad alterazioni del livello dei corpi sotterranei, purché sia fatto il possibile per mitigare l'impatto negativo
sullo stato del corpo idrico.
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(33) L'obiettivo di ottenere un buono stato delle acque dovrebbe essere perseguito a livello di ciascun bacino idrografico, in modo da
coordinare le misure riguardanti le acque superficiali e sotterranee appartenenti al medesimo sistema ecologico, idrologico e
idrogeologico.
(34) Ai fini della protezione ambientale, è necessario integrare maggiormente gli aspetti qualitativi e quantitativi delle acque
superficiali e sotterranee tenendo conto delle condizioni naturali di scorrimento delle acque nel ciclo idrologico.
(35) Nei bacini idrografici ove l'utilizzo dell'acqua può avere ripercussioni a livello transfrontaliero, i requisiti per il conseguimento
degli obiettivi ambientali previsti dalla presente direttiva e, in particolare, tutti i programmi di misure dovrebbero essere coordinati per
l'ultimo distretto idrografico. Per i bacini idrografici che si estendono oltre le frontiere della Comunità, gli Stati membri dovrebbero
cercare di assicurare l'opportuno coordinamento con i paesi terzi interessati. La presente direttiva deve contribuire al rispetto degli
obblighi assunti dalla Comunità in forza delle convenzioni internazionali sulla protezione e la gestione delle acque, in particolare
della convenzione delle Nazioni Unite sulla protezione e l'utilizzazione dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali,
approvata con decisione 95/308/CE del Consiglio, e dei successivi accordi di applicazione.
(36) È necessario procedere ad analisi delle caratteristiche di un bacino idrografico e dell'impatto delle attività umane nonché
all'analisi economica dell'utilizzo idrico. L'evoluzione dello stato delle acque dovrebbe essere sorvegliata dagli Stati membri in modo
sistematico e comparabile in tutta la Comunità. Questa informazione è necessaria affinché gli Stati membri dispongano di una base
valida per sviluppare programmi di intervento volti al conseguimento degli obiettivi fissati dalla presente direttiva.
(37) Gli Stati membri dovrebbero designare le acque usate per la produzione di acqua potabile, garantendo il rispetto della direttiva
80/778/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1980, relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano.
(38) Può risultare opportuno che gli Stati membri ricorrano a strumenti economici nell'ambito di un programma di misure. Il principio
del recupero dei costi dei servizi idrici, compresi quelli ambientali e delle risorse, in relazione ai danni o alle ripercussioni negative
per l'ambiente acquatico, dovrebbe essere preso in considerazione, in particolare, in base al principio "chi inquina paga". A tal fine,
sarà necessaria un'analisi economica dei servizi idrici, basata sulle previsioni a lungo termine della domanda e dell'offerta nel
distretto idrografico.
(39) È necessario prevenire o attenuare le conseguenze degli inquinamenti dovuti a cause accidentali. È opportuno stabilire misure
a tal fine nel programma di misure.
(40) Per quanto riguarda la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento, la politica comunitaria dell'acqua dovrebbe ispirarsi ad un
approccio combinato che riduca l'inquinamento alla fonte, fissando valori limite per le emissioni e norme di qualità ambientali.
(41) Sotto il profilo quantitativo, è opportuno istituire principi generali per limitare l'estrazione e l'arginazione delle acque, al fine di
garantire uno sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale dei sistemi idrici interessati.
(42) È opportuno fissare norme di qualità ambientali comuni e valori limite di emissione come prescrizioni minime nella legislazione
comunitaria per alcuni gruppi o famiglie di sostanze inquinanti. È opportuno fissare disposizioni affinché tali norme vengano adottate
a livello comunitario.
(43) L'inquinamento causato dallo scarico, da emissioni e da perdite di sostanze pericolose prioritarie deve essere arrestato o
gradualmente eliminato. Il Parlamento europeo e il Consiglio, su proposta della Commissione, dovrebbero definire le sostanze da
considerare prioritarie ai fini dell'azione e le misure specifiche da adottare contro l'inquinamento dell'acqua da esse causato, tenendo
conto di tutte le fonti significative e identificando il livello e l'insieme di controlli economicamente valido ed equilibrato.
(44) L'identificazione delle sostanze pericolose prioritarie dovrebbe tener conto del principio di precauzione e fondarsi sulla
individuazione di effetti potenzialmente negativi del prodotto e su una valutazione scientifica del pericolo.
(45) Gli Stati membri dovrebbero adottare misure per eliminare l'inquinamento delle acque superficiali ad opera delle sostanze
prioritarie e ridurre gradualmente l'inquinamento causato dalle altre sostanze che impedirebbero loro altrimenti di conseguire gli
obiettivi per i corpi idrici superficiali.
(46) Per garantire la partecipazione del pubblico, compresi gli utenti dell'acqua, nel processo di elaborazione ed aggiornamento dei
piani di gestione dei bacini idrografici, è necessario fornire informazioni adeguate sulle misure previste e riferire in merito ai progressi
della loro attuazione in modo da coinvolgere il pubblico prima di adottare le decisioni definitive e le misure necessarie.
(47) La presente direttiva dovrebbe fornire i meccanismi atti ad affrontare gli ostacoli al miglioramento dello stato delle acque che
non rientrino nella sfera di applicazione della normativa comunitaria sulle acque, al fine di preparare le strategie opportune per
superarli.
(48) A scadenze annue, la Commissione dovrebbe presentare un programma aggiornato sulle iniziative che intende proporre nel
settore idrico.
(49) È necessario definire, nell'ambito della presente direttiva, specifiche tecniche che garantiscano un approccio coerente in tutta la
Comunità. I criteri di valutazione dello stato delle acque costituiscono un importante progresso. È opportuno che l'adeguamento di
alcuni elementi tecnici al progresso tecnico e la standardizzazione dei metodi di controllo, di campionamento e di analisi siano
realizzati attraverso la procedura del comitato. Per favorire una piena comprensione e un'applicazione coerente dei criteri per la
caratterizzazione dei bacini idrografici e la valutazione dello stato delle acque, la Commissione può adottare direttive per
l'applicazione dei criteri suddetti.
(50) Le misure necessarie per l'attuazione della presente direttiva sono adottate secondo la decisione 1999/468/CE del Consiglio,
del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione.
(51) L'attuazione della presente direttiva deve consentire di pervenire ad un livello di protezione delle acque almeno equivalente a
quello previsto in taluni atti precedenti, che dovrebbero quindi essere abrogati una volta che sia data piena attuazione alle pertinenti
disposizioni della presente direttiva.
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(52) Le disposizioni della presente direttiva riprendono quelle relative alla riduzione dell'inquinamento provocato da sostanze
pericolose, di cui alla direttiva 76/464/CEE. Pertanto, detta direttiva dovrebbe essere abrogata una volta che sia data piena
attuazione alle disposizioni della presente direttiva.
(53) È necessario garantire la piena attuazione e applicazione della legislazione vigente in materia ambientale ai fini della protezione
delle acque. È indispensabile garantire la corretta applicazione delle disposizioni di attuazione della presente direttiva in tutta la
Comunità, prevedendo sanzioni adeguate nelle legislazioni degli Stati membri. Tali sanzioni dovrebbero essere efficaci,
proporzionate e dissuasive,
hanno adottato la presente direttiva:
(4) In G.U.C.E. 17 giugno 1997, n. C 184 e in G.U.C.E. 20 gennaio 1998, n. C 16.
(5) Pubblicato nella G.U.C.E. 21 novembre 1997, n. C 355.
(6) Pubblicato nella G.U.C.E. 11 giugno 1998, n. C 180.
(7) Parere del Parlamento europeo dell'11 febbraio 1999 (G.U.C.E. 28 maggio 1999, n. C 150) confermato il 16 settembre 1999, posizione comune del Consiglio del
22 ottobre 1999 (G.U.C.E. 30 novembre 1999, n. C 343) e decisione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2000, decisione del Parlamento europeo del 7
settembre 2000 e decisione del Consiglio del 14 settembre 2000.
(8) Pubblicato nella G.U.C.E. 9 agosto 1988, n. C 209.
(9) Pubblicato nella G.U.C.E. 6 marzo 1992, n. C 59.
(10) Pubblicato nella G.U.C.E. 28 febbraio 1995, n. C 49.
(11) Pubblicato nella G.U.C.E. 25 novembre 1996, n. C 355.
(12) Pubblicato nella G.U.C.E. 26 settembre 1996, n. C 281.
Articolo 1
Scopo.
Scopo della presente direttiva è istituire un quadro per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle
acque costiere e sotterranee che:
a) impedisca un ulteriore deterioramento, protegga e migliori lo stato degli ecosistemi acquatici e degli ecosistemi terrestri e delle
zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico;
b) agevoli un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili;
c) miri alla protezione rafforzata e al miglioramento dell'ambiente acquatico, anche attraverso misure specifiche per la graduale
riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie e l'arresto o la graduale eliminazione degli scarichi,
delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose prioritarie;
d) assicuri la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee e ne impedisca l'aumento, e
e) contribuisca a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità
contribuendo quindi a:
- garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee di buona qualità per un utilizzo idrico sostenibile, equilibrato ed
equo,
- ridurre in modo significativo l'inquinamento delle acque sotterranee,
- proteggere le acque territoriali e marine, e
- realizzare gli obiettivi degli accordi internazionali in materia, compresi quelli miranti a impedire ed eliminare l'inquinamento
dell'ambiente marino: con azione comunitaria ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 3, per arrestare o eliminare gradualmente gli
scarichi, le emissioni e le perdite di sostanze pericolose prioritarie al fine ultimo di pervenire a concentrazioni, nell'ambiente marino,
vicine ai valori del fondo naturale per le sostanze presenti in natura e vicine allo zero per le sostanze sintetiche antropogeniche.
Articolo
2
Definizioni.
Ai fini della presente direttiva si applicano le seguenti definizioni:
1) "acque superficiali": le acque interne, ad eccezione delle acque sotterranee; le acque di transizione e le acque costiere, tranne per
quanto riguarda lo stato chimico, in relazione al quale sono incluse anche le acque territoriali;
2) "acque sotterranee": tutte le acque che si trovano sotto la superficie del suolo nella zona di saturazione e a contatto diretto con il
suolo o il sottosuolo;
3) "acque interne": tutte le acque superficiali correnti o stagnanti, e tutte le acque sotterranee all'interno della linea di base che serve
da riferimento per definire il limite delle acque territoriali;
4) "fiume": un corpo idrico interno che scorre prevalentemente in superficie ma che può essere parzialmente sotterraneo;
5) "lago": un corpo idrico superficiale interno fermo;
6) "acque di transizione": i corpi idrici superficiali in prossimità della foce di un fiume, che sono parzialmente di natura salina a causa
della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzati dai flussi di acqua dolce;
7) "acque costiere": le acque superficiali situate all'interno rispetto a una retta immaginaria distante, in ogni suo punto, un miglio
nautico sul lato esterno dal punto più vicino della linea di base che serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali e
che si estendono eventualmente fino al limite esterno delle acque di transizione;
8) "corpo idrico artificiale": un corpo idrico superficiale creato da un'attività umana;
9) "corpo idrico fortemente modificato": un corpo idrico superficiale la cui natura, a seguito di alterazioni fisiche dovute a un'attività
umana, è sostanzialmente modificata, come risulta dalla designazione fattane dallo Stato membro in base alle disposizioni
dell'allegato II;
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10) "corpo idrico superficiale": un elemento distinto e significativo di acque superficiali, quale un lago, un bacino artificiale, un
torrente, fiume o canale, parte di un torrente, fiume o canale, acque di transizione o un tratto di acque costiere;
11) "falda acquifera": uno o più strati sotterranei di roccia o altri strati geologici di porosità e permeabilità sufficiente da consentire un
flusso significativo di acque sotterranee o l'estrazione di quantità significative di acque sotterranee;
12) "corpo idrico sotterraneo": un volume distinto di acque sotterranee contenute da una o più falde acquifere;
13) "bacino idrografico": il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi ed
eventualmente laghi per sfociare al mare in un'unica foce, a estuario o delta;
14) "sottobacino": il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi ed eventualmente
laghi per sfociare in un punto specifico di un corso d'acqua (di solito un lago o la confluenza di un fiume);
15) "distretto idrografico": area di terra e di mare, costituita da uno o più bacini idrografici limitrofi e dalle rispettive acque sotterranee
e costiere che, a norma dell'articolo 3, paragrafo 1, è definito la principale unità per la gestione dei bacini idrografici;
16) "autorità competente": l'autorità o le autorità definite dall'articolo 3, paragrafi 2 e 3;
17) "stato delle acque superficiali": espressione complessiva dello stato di un corpo idrico superficiale, determinato dal valore più
basso del suo stato ecologico e chimico;
18) "buono stato delle acque superficiali": lo stato raggiunto da un corpo idrico superficiale qualora il suo stato, tanto sotto il profilo
ecologico quanto sotto quello chimico, possa essere definito almeno "buono";
19) "stato delle acque sotterranee": espressione complessiva dello stato di un corpo idrico sotterraneo, determinato dal valore più
basso del suo stato quantitativo e chimico;
20) "buono stato delle acque sotterranee": lo stato raggiunto da un corpo idrico sotterraneo qualora il suo stato, tanto sotto il profilo
quantitativo quanto sotto quello chimico, possa essere definito almeno "buono";
21) "stato ecologico": espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici associati alle acque
superficiali, classificato a norma dell'allegato V;
22) "buono stato ecologico": stato di un corpo idrico superficiale classificato in base all'allegato V;
23) "buon potenziale ecologico": stato di un corpo idrico artificiale o fortemente modificato, così classificato in base alle disposizioni
pertinenti dell'allegato V;
24) "buono stato chimico delle acque superficiali": stato chimico richiesto per conseguire gli obiettivi ambientali per le acque
superficiali fissati dall'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), ossia lo stato raggiunto da un corpo idrico superficiale nel quale la
concentrazione degli inquinanti non supera gli standard di qualità ambientali fissati dall'allegato IX, e in forza dell'articolo 16,
paragrafo 7 e di altre normative comunitarie pertinenti che istituiscono standard di qualità ambientale a livello comunitario;
25) "buono stato chimico delle acque sotterranee": stato chimico di un corpo idrico sotterraneo che risponde a tutte le condizioni di
cui alla tabella 2.3.2 dell'allegato V;
26) "stato quantitativo": espressione del grado in cui un corpo idrico sotterraneo è modificato da estrazioni dirette e indirette;
27) "risorse idriche sotterranee disponibili": velocità annua media di ravvenamento globale a lungo termine del corpo idrico
sotterraneo meno la velocità annua media a lungo termine del flusso necessario per raggiungere gli obiettivi di qualità ecologica per
le acque superficiali connesse, di cui all'articolo 4, al fine di evitare un impoverimento significativo dello stato ecologico di tali acque
nonché danni rilevanti agli ecosistemi terrestri connessi;
28) "buono stato quantitativo": stato definito nella tabella 2.1.2 dell'allegato V;
29) "sostanze pericolose": le sostanze o gruppi di sostanze tossiche, persistenti e bio-accumulabili e altre sostanze o gruppi di
sostanze che danno adito a preoccupazioni analoghe;
30) "sostanze prioritarie": le sostanze definite ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 2, ed elencate nell'allegato X. Tra queste sostanze,
vi sono "sostanze pericolose prioritarie" che sono quelle definite ai sensi dell'articolo 16, paragrafi 3 e 6, che devono essere oggetto
di misure a norma dell'articolo 16, paragrafi 1 e 8;
31) "inquinante": qualsiasi sostanza che possa inquinare, in particolare quelle elencate nell'allegato VIII;
32) "immissione diretta nelle acque sotterranee": immissione di inquinanti nelle acque sotterranee senza infiltrazione attraverso il
suolo o il sottosuolo;
33) "inquinamento": l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze o di calore nell'aria, nell'acqua o nel
terreno, che possono nuocere alla salute umana o alla qualità degli ecosistemi acquatici o degli ecosistemi terrestri che dipendono
direttamente da ecosistemi acquatici, perturbando, deturpando o deteriorando i valori ricreativi o altri legittimi usi dell'ambiente;
34) "obiettivi ambientali": gli obiettivi fissati all'articolo 4;
35) "standard di qualità ambientale": la concentrazione di un particolare inquinante o gruppo di inquinanti nelle acque, nei sedimenti
e nel biota che non deve essere superata, per tutelare la salute umana e l'ambiente;
36) "approccio combinato": il controllo degli scarichi e delle emissioni nelle acque superficiali secondo l'impostazione di cui
all'articolo 10;
37) "acque destinate al consumo umano": le acque disciplinate dalla direttiva 80/778/CEE, modificata dalla direttiva 98/83/CE;
38) "servizi idrici": tutti i servizi che forniscono alle famiglie, agli enti pubblici o a qualsiasi attività economica:
a) estrazione, arginamento, stoccaggio, trattamento e distribuzione, di acque superficiali o sotterranee;
b) strutture per la raccolta e il trattamento delle acque reflue, che successivamente scaricano nelle acque superficiali;
39) "utilizzo delle acque": servizi idrici assieme alle altre attività di cui all'articolo 5 e all'allegato II, che incidono in modo significativo
sullo stato delle acque.
Tale nozione si applica ai fini dell'articolo 1 e dell'analisi economica effettuata a norma dell'articolo 5 dell'allegato III, lettera b);
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40) "valori limite di emissione": la massa espressa in rapporto a determinati parametri specifici, la concentrazione e/o il livello di
un'emissione che non devono essere superati in uno o più periodi di tempo. I valori limite di emissione possono essere fissati anche
per determinati gruppi, famiglie o categorie di sostanze, in particolare quelle di cui all'articolo 16.
I valori limite di emissione delle sostanze si applicano di norma nel punto di fuoriuscita delle emissioni dall'impianto, senza tener
conto dell'eventuale diluizione. Per gli scarichi indiretti nell'acqua, l'effetto di una stazione di depurazione di acque reflue può essere
preso in considerazione nella determinazione dei valori limite di emissione dell'impianto, a condizione di garantire un livello
equivalente di protezione dell'ambiente nel suo insieme e di non portare a carichi inquinanti maggiori nell'ambiente;
41) "controlli delle emissioni": controlli che comportano una limitazione specifica delle emissioni, ad esempio un valore limite delle
emissioni, oppure che definiscono altrimenti limiti o condizioni in merito agli effetti, alla natura o ad altre caratteristiche di
un'emissione o condizioni operative che influiscono sulle emissioni. L'uso del termine "controllo delle emissioni" nella presente
direttiva, in riferimento alle disposizioni di altre direttive, non va considerato in alcun modo come una reinterpretazione di tali
disposizioni.
Articolo 3
Coordinamento delle disposizioni amministrative all'interno dei distretti idrografici.
1. Gli Stati membri individuano i singoli bacini idrografici presenti nel loro territorio e, ai fini della presente direttiva, li assegnano a
singoli distretti idrografici. Ove opportuno, è possibile accomunare in un unico distretto bacini idrografici di piccole dimensioni e
bacini di dimensioni più grandi, oppure unificare piccoli bacini limitrofi. Qualora le acque sotterranee non rientrino interamente in un
bacino idrografico preciso, esse vengono individuate e assegnate al distretto idrografico più vicino o più consono. Le acque costiere
vengono individuate e assegnate al distretto idrografico o ai distretti idrografici più vicini o più consoni.
2. Gli Stati membri provvedono a adottare le disposizioni amministrative adeguate, ivi compresa l'individuazione dell'autorità
competente, per l'applicazione delle norme previste dalla presente direttiva all'interno di ciascun distretto idrografico presente nel
loro territorio.
3. Gli Stati membri provvedono affinché un bacino idrografico che si estende sul territorio di più Stati membri sia assegnato a un
distretto idrografico internazionale. Su richiesta degli Stati membri interessati, la Commissione interviene per agevolare
l'assegnazione di tali distretti idrografici internazionali.
Ciascuno Stato membro provvede ad adottare le disposizioni amministrative adeguate, ivi compresa l'individuazione dell'autorità
competente, per l'applicazione delle norme previste dalla presente direttiva in ogni parte di distretto idrografico internazionale
presente nel suo territorio.
4. Gli Stati membri provvedono affinché i requisiti stabiliti dalla presente direttiva per conseguire gli obiettivi ambientali di cui
all'articolo 4, in particolare tutti i programmi di misure, siano coordinati in tutto il distretto idrografico. Per i distretti idrografici
internazionali, gli Stati membri interessati provvedono congiuntamente al coordinamento e possono avvalersi a tal fine di strutture
esistenti risultanti da accordi internazionali. Su richiesta degli Stati membri interessati, la Commissione interviene per agevolare la
definizione dei programmi di misure.
5. Se un distretto idrografico supera i confini della Comunità, lo Stato membro o gli Stati membri interessati si adoperano per
instaurare un coordinamento adeguato con gli Stati terzi in questione, per realizzare gli obiettivi della presente direttiva in tutto il
distretto idrografico. Gli Stati membri provvedono all'applicazione delle disposizioni della presente direttiva nell'ambito del loro
territorio.
6. Ai fini della presente direttiva, gli Stati membri possono individuare quale autorità competente un organismo nazionale o
internazionale esistente.
7. Gli Stati membri individuano l'autorità competente entro il termine di cui all'articolo 24.
8. Entro sei mesi dalla data di cui all'articolo 24 gli Stati membri forniscono alla Commissione un elenco delle rispettive autorità
competenti e delle autorità competenti di tutti gli organismi internazionali di cui fanno parte. Per ciascuna autorità competente
forniscono le informazioni stabilite nell'allegato I.
9. Gli Stati membri comunicano alla Commissione eventuali cambiamenti delle informazioni presentate in base al paragrafo 8 entro
tre mesi dalla data in cui essi hanno effetto.
Articolo 4
Obiettivi ambientali.
1. Nel rendere operativi i programmi di misure specificate nei piani di gestione dei bacini idrografici:
a) Per le acque superficiali
i) gli Stati membri attuano le misure necessarie per impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici superficiali, fatta salva
l'applicazione dei paragrafi 6 e 7 e fermo restando il paragrafo 8;
ii) gli Stati membri proteggono, migliorano e ripristinano tutti i corpi idrici superficiali, salva l'applicazione del punto iii) per i corpi idrici
artificiali e quelli fortemente modificati, al fine di raggiungere un buono stato delle acque superficiali in base alle disposizioni di cui
all'allegato V entro 15 anni dall'entrata in vigore della presente direttiva, salve le proroghe stabilite a norma del paragrafo 4 e
l'applicazione dei paragrafi 5, 6 e 7, e salvo il paragrafo 8;
iii) gli Stati membri proteggono e migliorano tutti i corpi idrici artificiali e quelli fortemente modificati, al fine di raggiungere un buono
stato delle acque superficiali in base alle disposizioni di cui all'allegato V entro 15 anni dall'entrata in vigore della presente direttiva,
salve le proroghe stabilite a norma del paragrafo 4 e l'applicazione dei paragrafi 5, 6 e 7, e salvo il paragrafo 8;
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iv) gli Stati membri attuano le misure necessarie a norma dell'articolo 16, paragrafo 1, e dell'articolo 16, paragrafo 8, al fine di ridurre
progressivamente l'inquinamento causato dalle sostanze prioritarie (13) e arrestare o eliminare gradualmente le emissioni, gli
scarichi e le perdite di sostanze pericolose prioritarie,
fermi restando, per le parti interessate, i pertinenti accordi internazionali di cui all'articolo 1.
b) Per le acque sotterranee
i) gli Stati membri attuano le misure necessarie per impedire o limitare l'immissione di inquinanti nelle acque sotterranee e per
impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici sotterranei, salva l'applicazione dei paragrafi 6 e 7 e salvo il paragrafo 8 del
presente articolo e salva l'applicazione dell'articolo 11, paragrafo 3, lettera j);
ii) gli Stati membri proteggono, migliorano e ripristinano i corpi idrici sotterranei, e assicurano un equilibrio tra l'estrazione e il
ravvenamento delle acque sotterranee al fine di conseguire un buono stato delle acque sotterranee in base alle disposizioni di cui
all'allegato V, entro 15 anni dall'entrata in vigore della presente direttiva, salve le proroghe stabilite a norma del paragrafo 4 e
l'applicazione dei paragrafi 5, 6 e 7, salvo il paragrafo 8 e salva l'applicazione dell'articolo 11, paragrafo 3, lettera g);
iii) gli Stati membri attuano le misure necessarie a invertire le tendenze significative e durature all'aumento della concentrazione di
qualsiasi inquinante derivante dall'impatto dell'attività umana per ridurre progressivamente l'inquinamento delle acque sotterranee.
Le misure volte a conseguire l'inversione di tendenza vengono attuate a norma dell'articolo 17, paragrafi 2, 4 e 5, tenendo conto
degli standard applicabili stabiliti nella pertinente normativa comunitaria, fatta salva l'applicazione dei paragrafi 6 e 7 e salvo il
paragrafo 8.
c) Per le aree protette
gli Stati membri si conformano a tutti gli standard e agli obiettivi entro 15 anni dall'entrata in vigore della presente direttiva, salvo
diversa disposizione della normativa comunitaria a norma della quale le singole aree protette sono state istituite.
2. Quando un corpo idrico è interessato da più di uno degli obiettivi di cui al paragrafo 1, si applica quello più rigoroso.
3. Gli Stati membri possono definire un corpo idrico artificiale o fortemente modificato quando:
a) le modifiche delle caratteristiche idromorfologiche di tale corpo, necessarie al raggiungimento di un buono stato ecologico,
abbiano conseguenze negative rilevanti:
i) sull'ambiente in senso più ampio,
ii) sulla navigazione, comprese le infrastrutture portuali, o il diporto;
iii) sulle attività per le quali l'acqua è accumulata, quali la fornitura di acqua potabile, la produzione di energia o l'irrigazione,
iv) sulla regolazione delle acque, la protezione dalle inondazioni o il drenaggio agricolo, o
v) su altre attività sostenibili di sviluppo umano ugualmente importanti;
b) i vantaggi cui sono finalizzate le caratteristiche artificiali o modificate del corpo idrico non possano, per motivi di fattibilità tecnica o
a causa dei costi sproporzionati, essere raggiunti con altri mezzi i quali rappresentino un'opzione significativamente migliore sul
piano ambientale.
Tali designazioni e la relativa motivazione sono esplicitamente menzionate nei piani di gestione dei bacini idrografici prescritti
dall'articolo 13 e sono riesaminate ogni sei anni.
4. A condizione che non si verifichi un ulteriore deterioramento dello stato del corpo idrico in questione, è possibile prorogare i
termini fissati dal paragrafo 1 allo scopo di conseguire gradualmente gli obiettivi per quanto riguarda i corpi idrici, e che sussistano
tutte le seguenti condizioni:
a) gli Stati membri stabiliscono che tutti i miglioramenti necessari dello stato dei corpi idrici non possono essere ragionevolmente
raggiunti entro i termini fissati nel suddetto paragrafo per almeno uno dei seguenti motivi:
i) la portata dei miglioramenti necessari può essere attuata, per motivi di realizzabilità tecnica, solo in fasi che superano il periodo
stabilito;
ii) il completamento dei miglioramenti entro i termini fissati sarebbe sproporzionatamente costoso;
iii) le condizioni naturali non consentono miglioramenti dello stato del corpo idrico nei tempi richiesti;
b) la proroga dei termini e le relative motivazioni sono espressamente indicate e spiegate nel piano di gestione dei bacini idrografici
prescritto dall'articolo 13;
c) le proroghe non superano il periodo corrispondente a due ulteriori aggiornamenti del piano di gestione del bacino idrografico,
tranne i casi in cui le condizioni naturali non consentono di conseguire gli obiettivi entro tale periodo;
d) nel piano di gestione del bacino idrografico figurano un elenco delle misure previste dall'articolo 11 e considerate necessarie
affinché i corpi idrici raggiungano progressivamente lo stato richiesto entro il termine prorogato, la giustificazione di ogni significativo
ritardo nell'attuazione di tali misure, nonché il relativo calendario di attuazione. Negli aggiornamenti del piano di gestione del bacino
idrografico devono essere inclusi un riesame dell'attuazione di tali misure e un elenco delle eventuali misure aggiuntive.
5. Gli Stati membri possono prefiggersi di conseguire obiettivi ambientali meno rigorosi rispetto a quelli previsti dal paragrafo 1, per
corpi idrici specifici qualora, a causa delle ripercussioni dell'attività umana, definita ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, o delle loro
condizioni naturali, il conseguimento di tali obiettivi sia non fattibile o esageratamente oneroso, e ricorrano le seguenti condizioni:
a) i bisogni ambientali e socioeconomici cui sono finalizzate dette attività umane del corpo idrico non possono essere soddisfatti con
altri mezzi i quali rappresentino un'opzione significativamente migliore sul piano ambientale e tale da non comportare oneri
esagerati;
b) gli Stati membri garantiscono:
- per le acque superficiali, il raggiungimento del migliore stato ecologico e chimico possibile, tenuto conto degli impatti che non
avrebbero potuto ragionevolmente essere evitati data la natura dell'attività umana o dell'inquinamento,
- per le acque sotterranee, le minime modifiche possibili allo stato delle acque sotterranee, tenuto conto degli impatti che non
avrebbero potuto ragionevolmente essere evitati data la natura dell'attività umana o dell'inquinamento;
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c) non si verifica alcun ulteriore deterioramento dello stato del corpo idrico in questione;
d) gli obiettivi ambientali meno rigorosi e le relative motivazioni figurano espressamente nel piano di gestione del bacino idrografico
prescritto dall'articolo 13 e tali obiettivi sono rivisti ogni sei anni.
6. Il deterioramento temporaneo dello stato del corpo idrico dovuto a circostanze naturali o di forza maggiore eccezionali e
ragionevolmente imprevedibili, in particolare alluvioni violente e siccità prolungate, o in esito a incidenti ragionevolmente
imprevedibili, non costituisce una violazione delle prescrizioni della presente direttiva, purché ricorrano tutte le seguenti condizioni:
a) è fatto tutto il possibile per impedire un ulteriore deterioramento dello stato e per non compromettere il raggiungimento degli
obiettivi della presente direttiva in altri corpi idrici non interessati da dette circostanze;
b) il piano di gestione del bacino idrografico prevede espressamente le situazioni in cui possono essere dichiarate dette circostanze
ragionevolmente imprevedibili o eccezionali, anche adottando gli indicatori appropriati;
c) le misure da adottare quando si verificano tali circostanze eccezionali sono contemplate nel programma di misure e non
compromettono il ripristino della qualità del corpo idrico una volta superate le circostanze in questione;
d) gli effetti delle circostanze eccezionali o imprevedibili sono sottoposti a un riesame annuale e, con riserva dei motivi di cui al
paragrafo 4, lettera a), è fatto tutto il possibile per ripristinare nel corpo idrico, non appena ciò sia ragionevolmente fattibile, lo stato
precedente agli effetti di tali circostanze;
e) una sintesi degli effetti delle circostanze e delle misure adottate o da adottare a norma delle lettere a) e d) sia inserita nel
successivo aggiornamento del piano di gestione del bacino idrografico.
7. Gli Stati membri non violano la presente direttiva qualora:
- il mancato raggiungimento del buono stato delle acque sotterranee, del buono stato ecologico o, ove pertinente, del buon
potenziale ecologico ovvero l'incapacità di impedire il deterioramento dello stato del corpo idrico superficiale o sotterraneo sono
dovuti a nuove modifiche delle caratteristiche fisiche di un corpo idrico superficiale o ad alterazioni del livello di corpi sotterranei, o
- l'incapacità di impedire il deterioramento da uno stato elevato ad un buono stato di un corpo idrico superficiale sia dovuto a nuove
attività sostenibili di sviluppo umano,
purché ricorrano tutte le seguenti condizioni:
a) è fatto tutto il possibile per mitigare l'impatto negativo sullo stato del corpo idrico;
b) le motivazioni delle modifiche o alterazioni sono menzionate specificamente e illustrate nel piano di gestione del bacino idrografico
prescritto dall'articolo 13 e gli obiettivi sono riveduti ogni sei anni;
c) le motivazioni di tali modifiche o alterazioni sono di prioritario interesse pubblico e/o i vantaggi per l'ambiente e la società risultanti
dal conseguimento degli obiettivi di cui al paragrafo 1 sono inferiori ai vantaggi derivanti dalle modifiche o alterazioni per la salute
umana, il mantenimento della sicurezza umana o lo sviluppo sostenibile, e
d) per ragioni di fattibilità tecnica o costi sproporzionati, i vantaggi derivanti da tali modifiche o alterazioni del corpo idrico non
possono essere conseguiti con altri mezzi che costituiscano una soluzione notevolmente migliore sul piano ambientale.
8. Gli Stati membri, nell'applicare i paragrafi 3, 4, 5, 6 e 7, assicurano che l'applicazione non pregiudichi la realizzazione degli
obiettivi della presente direttiva in altri corpi idrici dello stesso distretto idrografico e che essa sia coerente con l'attuazione di altri atti
normativi comunitari in materia di ambiente.
9. È necessario prendere provvedimenti per garantire che l'applicazione delle nuove disposizioni, inclusa l'applicazione dei paragrafi
3, 4, 5, 6 e 7 garantisca almeno il medesimo livello di protezione rispetto alla vigente legislazione comunitaria.
(13) Testo così rettificato dalla rettifica pubblicata nella G.U.C.E. 19 gennaio 2001, n. L 17.
Articolo 5
Caratteristiche del distretto idrografico, esame dell'impatto ambientale delle attività umane e analisi economica dell'utilizzo idrico.
1. Gli Stati membri provvedono affinché, per ciascun distretto idrografico, o parte di distretto idrografico internazionale compreso nel
loro territorio, siano effettuati, secondo le specifiche tecniche che figurano negli allegati II e III, e completati entro quattro anni
dall'entrata in vigore della presente direttiva:
- un'analisi delle caratteristiche del distretto,
- un esame dell'impatto delle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sulle acque sotterranee, e
- un'analisi economica dell'utilizzo idrico.
2. Le analisi e gli esami di cui al paragrafo 1 sono riesaminati ed eventualmente aggiornati entro tredici anni dall'entrata in vigore
della presente direttiva e, successivamente, ogni sei anni.
Articolo 6
Registro delle aree protette.
1. Gli Stati membri provvedono all'istituzione di uno o più registri di tutte le aree di ciascun distretto idrografico alle quali è stata
attribuita una protezione speciale in base alla specifica normativa comunitaria al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee
ivi contenute o di conservarne gli habitat e le specie presenti che dipendono direttamente dall'ambiente acquatico. Essi provvedono
affinché i registri delle aree protette siano ultimati entro quattro anni dall'entrata in vigore della presente direttiva.
2. Il registro o i registri contengono tutti i corpi idrici individuati a norma dell'articolo 7, paragrafo 1, e tutte le aree protette di cui
all'allegato IV.
3. Il registro o i registri delle aree protette devono essere tenuti aggiornati per ciascun distretto idrografico.
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Articolo 7
Acque utilizzate per l'estrazione di acqua potabile.
1. All'interno di ciascun distretto idrografico gli Stati membri individuano:
- tutti i corpi idrici utilizzati per l'estrazione di acque destinate al consumo umano che forniscono in media oltre 10 m3 al giorno o
servono più di 50 persone, e
- i corpi idrici destinati a tale uso futuro.
Gli Stati membri provvedono al monitoraggio, a norma dell'allegato V, dei corpi idrici che, in base all'allegato V, forniscono in media
oltre 100 m 3 al giorno.
2. Per ciascuno dei corpi idrici individuati a norma del paragrafo 1, gli Stati membri, oltre a conseguire gli obiettivi di cui all'articolo 4
attenendosi ai requisiti prescritti dalla presente direttiva per i corpi idrici superficiali, compresi gli standard di qualità fissati a livello
comunitario a norma dell'articolo 16, provvedono a che, secondo il regime di trattamento delle acque applicato e conformemente alla
normativa comunitaria, l'acqua risultante soddisfi i requisiti di cui alla direttiva 80/778/CEE, modificata dalla direttiva 98/83/CE.
3. Gli Stati membri provvedono alla necessaria protezione dei corpi idrici individuati al fine di impedire il peggioramento della loro
qualità per ridurre il livello della depurazione necessaria alla produzione di acqua potabile. Gli Stati membri possono definire zone di
salvaguardia per tali corpi idrici.
Articolo 8
Monitoraggio dello stato delle acque superficiali, dello stato delle acque sotterranee e delle aree protette.
1. Gli Stati membri provvedono a elaborare programmi di monitoraggio dello stato delle acque al fine di definire una visione coerente
e globale dello stato delle acque all'interno di ciascun distretto idrografico:
- nel caso delle acque superficiali, i programmi in questione riguardano
i) il volume e il livello o la proporzione del flusso idrico nella misura adeguata ai fini dello stato ecologico e chimico e del potenziale
ecologico
ii) lo stato ecologico e chimico e il potenziale ecologico è nel caso delle acque sotterranee, riguardano il monitoraggio dello stato
chimico e quantitativo,
- nel caso delle aree protette, i suddetti programmi sono integrati dalle specifiche contenute nella normativa comunitaria in base alla
quale le singole aree protette sono state create.
2. I programmi devono essere operativi entro sei anni dall'entrata in vigore della presente direttiva, se non specificato diversamente
nella pertinente normativa. Il monitoraggio in questione è effettuato secondo le prescrizioni di cui all'allegato V.
3. Sono adottate specifiche tecniche e metodi uniformi per analizzare e monitorare lo stato delle acque. Tali misure intese a
modificare elementi non essenziali della presente direttiva, completandola, sono adottate secondo la procedura di regolamentazione
con controllo di cui all’articolo 21, paragrafo 3 (14).
(14) Paragrafo così sostituito dall'articolo 1 della direttiva 2008/32/CE.
Articolo 9
Recupero dei costi relativi ai servizi idrici.
1. Gli Stati membri tengono conto del principio del recupero dei costi dei servizi idrici, compresi i costi ambientali e relativi alle risorse, prendendo in considerazione
l'analisi economica effettuata in base all'allegato III e, in particolare, secondo il principio "chi inquina paga".
Gli Stati membri provvedono entro il 2010:
- a che le politiche dei prezzi dell'acqua incentivino adeguatamente gli utenti a usare le risorse idriche in modo efficiente e contribuiscano in tal modo agli obiettivi
ambientali della presente direttiva,
- a un adeguato contributo al recupero dei costi dei servizi idrici a carico dei vari settori di impiego dell'acqua, suddivisi almeno in industria, famiglie e agricoltura, sulla
base dell'analisi economica effettuata secondo l'allegato III e tenendo conto del principio "chi inquina paga".
Al riguardo, gli Stati membri possono tener conto delle ripercussioni sociali, ambientali ed economiche del recupero, nonché delle condizioni geografiche e climatiche
della regione o delle regioni in questione.
2. Nei piani di gestione dei bacini idrografici, gli Stati membri riferiscono circa i passi previsti per attuare il paragrafo 1 che contribuiscono al raggiungimento degli
obiettivi ambientali della presente direttiva, nonché circa il contributo dei vari settori di impiego dell'acqua al recupero dei costi dei servizi idrici.
3. Il presente articolo non osta al finanziamento di particolari misure di prevenzione o di risanamento volte al conseguimento degli obiettivi della presente direttiva.
4. Gli Stati membri non violano la presente direttiva qualora decidano, secondo prassi consolidate, di non applicare le disposizioni di cui al paragrafo 1, secondo
periodo, e le pertinenti disposizioni del paragrafo 2 per una determinata attività di impiego delle acque, ove ciò non comprometta i fini ed il raggiungimento degli
obiettivi della presente direttiva. Gli Stati membri riferiscono sui motivi della applicazione incompleta del paragrafo 1, secondo periodo, nei piani di gestione dei bacini
idrografici.
Articolo 10
Approccio combinato per le fonti puntuali e diffuse.
1. Gli Stati membri garantiscono che tutti gli scarichi nelle acque superficiali, di cui al paragrafo 2, siano controllati secondo
l'approccio combinato indicato nel presente articolo.
2. Gli Stati membri provvedono all'istituzione e/o alla realizzazione dei:
a) controlli sulle emissioni basati sulle migliori tecniche disponibili,
b) controlli dei pertinenti valori limite di emissione,
c) in caso di impatti diffusi, controlli comprendenti, eventualmente, le migliori prassi ambientali,
stabiliti:
- nella direttiva 96/61/CE del Consiglio, del 24 settembre 1996, sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento,
- nella direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane,
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- nella direttiva 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezione delle acque dell'inquinamento provocato dai
nitrati provenienti da fonti agricole,
- nelle direttive adottate a norma dell'articolo 16 della presente direttiva,
- nelle direttive elencate nell'allegato IX,
- in ogni altra normativa comunitaria pertinente,
entro 12 anni dall'entrata in vigore della presente direttiva, salvo diversa indicazione della normativa in questione.
3. Qualora un obiettivo di qualità o uno standard di qualità, stabilito a norma della presente direttiva, delle direttive elencate
nell'allegato IX o di ogni altra normativa comunitaria, prescriva requisiti più severi di quelli che risulterebbero dall'applicazione del
paragrafo 2, sono fissati di conseguenza controlli più rigidi sulle emissioni.
Articolo 11
Programma di misure.
1. Per ciascun distretto idrografico o parte di distretto idrografico internazionale compreso nel suo territorio, ciascuno Stato membro
prepara un programma di misure, che tiene conto dei risultati delle analisi prescritte dall'articolo 5, allo scopo di realizzare gli obiettivi
di cui all'articolo 4. Tali programmi di misure possono fare riferimento a misure derivanti dalla legislazione adottata a livello nazionale
e applicabili all'intero territorio di uno Stato membro. Lo Stato membro può eventualmente adottare misure applicabili a tutti i distretti
idrografici e/o a tutte le parti di distretti idrografici internazionali compresi nel suo territorio.
2. Ciascun programma annovera le "misure di base" indicate al paragrafo 3 e, ove necessario, "misure supplementari".
3. Con l'espressione "misure di base" si intendono i requisiti minimi del programma, in particolare:
a) misure necessarie per attuare la normativa comunitaria in materia di protezione delle acque, ivi comprese quelle contemplate
dalla normativa di cui all'articolo 10 e all'allegato VI, parte A;
b) misure ritenute appropriate ai fini dell'articolo 9;
c) misure volte a garantire un impiego efficiente e sostenibile dell'acqua, per non compromettere la realizzazione degli obbiettivi di
cui all'articolo 4;
d) misure per adempiere alle prescrizioni di cui all'articolo 7, incluse le misure relative alla tutela della qualità dell'acqua al fine di
ridurre il livello della depurazione necessaria per la produzione di acqua potabile;
e) misure di controllo dell'estrazione delle acque dolci superficiali e sotterranee e dell'arginamento delle acque dolci superficiali,
compresi la compilazione di uno o più registri delle estrazioni e l'obbligo di un'autorizzazione preventiva per l'estrazione e
l'arginamento. Dette misure sono periodicamente riesaminate e, se del caso, aggiornate. Gli Stati membri possono esentare dalle
misure di controllo le estrazioni e gli arginamenti che non hanno alcun impatto significativo sullo stato delle acque;
f) misure di controllo, compreso l'obbligo di ottenere un'autorizzazione preventiva per il ravvenamento o l'accrescimento artificiale dei
corpi sotterranei. L'acqua impiegata può essere di qualunque provenienza superficiale o sotterranea, a condizione che l'impiego
della fonte non comprometta la realizzazione degli obiettivi ambientali fissati per la fonte o per il corpo idrico sotterraneo oggetto di
ravvenamento o accrescimento. Tali misure di controllo sono riesaminate periodicamente e aggiornate quando occorre;
g) per gli scarichi da origini puntuali che possono provocare inquinamento, l'obbligo di una disciplina preventiva, come il divieto di
introdurre inquinanti nell'acqua, o un obbligo di autorizzazione preventiva o di registrazione in base a norme generali e vincolanti,
che stabiliscono controlli delle emissioni per gli inquinanti in questione, compresi i controlli a norma dell'articolo 10 e dell'articolo 16.
Tali misure di controllo sono riesaminate periodicamente e aggiornate quando occorre;
h) per le fonti diffuse che possono provocare inquinamento, misure atte a impedire o controllare l'immissione di inquinanti. Le misure
di controllo possono consistere in un obbligo di disciplina preventiva, come il divieto di introdurre inquinanti nell'acqua, o in un
obbligo di autorizzazione preventiva o di registrazione in base a norme generali e vincolanti, qualora tale obbligo non sia altrimenti
previsto dalla normativa comunitaria. Tali misure di controllo sono riesaminate periodicamente e aggiornate quando occorre;
i) per qualsiasi altro impatto negativo considerevole sullo stato dei corpi idrici, di cui all'articolo 5 e all'allegato II, in particolare misure
volte a garantire che le condizioni idromorfologiche del corpo idrico permettano di raggiungere lo stato ecologico prescritto o un buon
potenziale ecologico per i corpi idrici designati come artificiali o fortemente modificati. Le misure di controllo possono consistere in un
obbligo di autorizzazione preventiva o di registrazione in base a norme generali e vincolanti, qualora un tale obbligo non sia
altrimenti previsto dalla normativa comunitaria. Le misure di controllo sono riesaminate periodicamente e aggiornate quando occorre;
j) divieto di scarico diretto di inquinanti nelle acque sotterranee, fatte salve le disposizioni in appresso.
Gli Stati membri possono autorizzare la reintroduzione nella medesima falda di acque utilizzate a scopi geotermici.
Essi possono autorizzare inoltre, a determinate condizioni:
- l'introduzione di acque contenenti sostanze derivanti da operazioni di prospezione e estrazione di idrocarburi o attività minerarie e
l'inserimento di acque per motivi tecnici in formazioni geologiche da cui siano stati estratti idrocarburi o altre sostanze o in formazioni
geologiche che per motivi naturali siano permanentemente inidonee per altri scopi. Tale inserimento non deve comportare sostanze
diverse da quelle derivanti dalle operazioni summenzionate,
- la reintroduzione di acque sotterranee estratte da miniere e cave oppure di acque associate alla costruzione o alla manutenzione di
opere di ingegneria civile,
- l'introduzione di gas naturale o di gas di petrolio liquefatto (GPL) a fini di stoccaggio in formazioni geologiche che per motivi naturali
siano permanentemente inidonee per altri scopi,
- l’iniezione, a fini di stoccaggio, di flussi di biossido di carbonio in formazioni geologiche che per motivi naturali sono definitivamente
inadatte ad altri scopi, a condizione che l’iniezione sia effettuata a norma della direttiva 2009/31/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa allo stoccaggio geologico di biossido di carbonio o sia esclusa dall’ambito di applicazione di
tale direttiva a norma dell’articolo 2, paragrafo 2, della medesima (15),
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- l'introduzione di gas naturale o di gas di petrolio liquefatto (GPL) a fini di stoccaggio in altre formazioni geologiche ove sussista
l'esigenza imprescindibile di assicurare la fornitura di gas e ove l'introduzione eviti qualsiasi pericolo attuale o futuro di
deterioramento della qualità delle acque sotterranee riceventi,
- la costruzione, le opere di ingegneria civile e attività analoghe sul o nel terreno che vengono direttamente a contatto con le acque
sotterranee. A tal fine gli Stati membri possono determinare quali di queste attività debbano ritenersi autorizzate, a condizione che
siano effettuate in base alle norme vincolanti di carattere generale elaborate dallo Stato membro in relazione a dette attività,
- gli scarichi di piccoli quantitativi di sostanze finalizzati alla marcatura, alla protezione o al risanamento del corpo idrico, limitati al
quantitativo strettamente necessario per le finalità in questione,
purché tali scarichi non compromettano il conseguimento degli obiettivi ambientali fissati per il corpo idrico in questione;
k) in base all'azione intrapresa a norma dell'articolo 16, misure per eliminare l'inquinamento di acque superficiali da parte delle
sostanze precisate nell'elenco delle sostanze prioritarie (16) convenuto in osservanza dell'articolo 16, paragrafo 2, e per ridurre
progressivamente l'inquinamento da altre sostanze che altrimenti impedirebbe agli Stati membri di conseguire gli obiettivi fissati
all'articolo 4 per i corpi idrici superficiali;
l) ogni misura necessaria al fine di evitare perdite significative di inquinanti dagli impianti tecnici e per evitare e/o ridurre l'impatto
degli episodi di inquinamento accidentale, ad esempio dovuti ad inondazioni, anche mediante sistemi per rilevare o dare l'allarme al
verificarsi di tali eventi, comprese tutte le misure atte a ridurre il rischio per gli ecosistemi acquatici, in caso di incidenti che non
avrebbero potuto essere ragionevolmente previsti.
4. Per "misure supplementari" si intendono i provvedimenti studiati e messi in atto a complemento delle misure di base, con l'intento
di realizzare gli obiettivi fissati a norma dell'articolo 4. L'allegato VI, parte B, presenta un elenco non limitativo di tali misure
supplementari.
Gli Stati membri possono altresì adottare ulteriori misure supplementari per garantire una protezione aggiuntiva ai corpi idrici
contemplati nella presente direttiva ovvero un loro miglioramento, fra l'altro nell'attuazione di pertinenti accordi internazionali di cui
all'articolo 1.
5. Allorché i dati del monitoraggio o dati di altro tipo indicano che il raggiungimento degli obiettivi enunciati all'articolo 4 per il corpo
idrico considerato è improbabile, gli Stati membri assicurano che:
- si indaghi sulle cause delle eventuali carenze,
- siano esaminati e riveduti, a seconda delle necessità, i pertinenti permessi e autorizzazioni,
- siano riesaminati e adattati, a seconda delle necessità, programmi di monitoraggio,
- siano stabilite le misure supplementari eventualmente necessarie per consentire il raggiungimento di detti obiettivi, compresa la
fissazione di appropriati standard di qualità ambientale secondo le procedure di cui all'allegato V.
Allorché le cause in questione derivano da circostanze naturali o di forza maggiore eccezionali e tali da non poter essere
ragionevolmente previste, in particolare alluvioni violente e siccità prolungate lo Stato membro può decretare che le misure
supplementari non sono applicabili, fatto salvo l'articolo 4, paragrafo 6.
6. Gli Stati membri, nell'applicare le misure a norma del paragrafo 3, prendono le iniziative necessarie per non accrescere
l'inquinamento delle acque marine. Fatta salva la normativa vigente, l'attuazione delle misure adottate a norma del paragrafo 3 non
può in nessun caso condurre, in maniera diretta o indiretta, ad un aumento dell'inquinamento delle acque superficiali. Tale
condizione non si applica, ove comporti un aumento dell'inquinamento dell'ambiente nel suo complesso.
7. I programmi di misure sono approntati entro nove anni dall'entrata in vigore della presente direttiva e tutte le misure sono
applicate entro 12 anni da tale data.
8. I programmi di misure sono riesaminati ed eventualmente aggiornati entro 15 anni dall'entrata in vigore della presente direttiva e
successivamente, ogni sei anni. Eventuali misure nuove o modificate, approvate nell'ambito di un programma aggiornato, sono
applicate entro tre anni dalla loro approvazione.
(15) Trattino inserito dall'articolo 32 della direttiva 2009/31/CE.
(16) Testo così rettificato dalla rettifica pubblicata nella G.U.C.E. 19 gennaio 2001, n. L 17.
Articolo 12
Aspetti che non possono essere affrontati a livello di Stato membro.
1. Qualora uno Stato membro venga a conoscenza di un aspetto che presenta ripercussioni per la gestione delle sue acque ma che
non può essere risolto al suo interno, esso può demandare la questione alla Commissione e a qualsiasi altro Stato membro
interessato, eventualmente raccomandando soluzioni.
2. La Commissione risponde ad ogni relazione o raccomandazione da parte di uno Stato membro entro sei mesi.
Articolo 13
Piani di gestione dei bacini idrografici.
1. Per ciascun distretto idrografico interamente compreso nel suo territorio, ogni Stato membro provvede a far predisporre un piano
di gestione del bacino idrografico.
2. Per i distretti idrografici interamente compresi nella Comunità, gli Stati membri si coordinano al fine di predisporre un unico piano
di gestione del bacino idrografico internazionale. Se detto piano unico non è predisposto, gli Stati membri approntano piani di
gestione del bacino idrografico che abbraccino almeno le parti del distretto idrografico internazionale comprese nel loro territorio, ai
fini del conseguimento degli obiettivi della presente direttiva.
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3. Per i distretti idrografici internazionali che oltrepassano i confini della Comunità, gli Stati membri si impegnano per predisporre un
unico piano di gestione del bacino e, se ciò non risulta possibile, un piano che abbracci almeno la parte del distretto idrografico
internazionale compresa nel territorio dello Stato membro in questione.
4. Il piano di gestione del bacino idrografico comprende le informazioni riportate all'allegato VII.
5. I piani di gestione dei bacini idrografici possono essere integrati da programmi e piani di gestione più dettagliati per sotto-bacini,
settori, problematiche o categorie di acque al fine di affrontare aspetti particolari della gestione idrica. L'attuazione di tali misure non
esenta gli Stati membri dagli obblighi loro imposti dal resto della presente direttiva.
6. I piani di gestione dei bacini idrografici sono pubblicati entro nove anni dall'entrata in vigore della presente direttiva.
7. I piani di gestione dei bacini idrografici sono riesaminati e aggiornati entro 15 anni dall'entrata in vigore della presente direttiva e,
successivamente, ogni sei anni.
Articolo 14
Informazione e consultazione pubblica.
1. Gli Stati membri promuovono la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all'attuazione della presente direttiva, in
particolare all'elaborazione, al riesame e all'aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici. Gli Stati membri provvedono
affinché, per ciascun distretto idrografico, siano pubblicati e resi disponibili per eventuali osservazioni del pubblico, inclusi gli utenti:
a) il calendario e il programma di lavoro per la presentazione del piano, inclusa una dichiarazione delle misure consultive che
devono essere prese almeno tre anni prima dell'inizio del periodo cui il piano si riferisce;
b) una valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque importanti, identificati nel bacino idrografico, almeno due
anni prima dell'inizio del periodo cui si riferisce il piano;
c) copie del progetto del piano di gestione del bacino idrografico, almeno un anno prima dell'inizio del periodo cui il piano si riferisce.
Su richiesta, si autorizza l'accesso ai documenti di riferimento e alle informazioni in base ai quali è stato elaborato il progetto del
piano di gestione del bacino idrografico.
2. Per garantire l'attiva partecipazione e la consultazione, gli Stati membri concedono un periodo minimo di sei mesi per la
presentazione di osservazioni scritte sui documenti in questione.
3. I paragrafi 1 e 2 si applicano anche agli aggiornamenti dei piani in questione.
Articolo 15
Relazioni.
1. Entro tre mesi dalla loro pubblicazione, gli Stati membri inviano alla Commissione e agli altri Stati membri interessati copia dei
piani di gestione dei bacini idrografici e di tutti gli aggiornamenti successivi:
a) per i distretti idrografici interamente situati nel territorio di uno Stato membro, tutti i piani di gestione dei bacini idrografici relativi al
loro territorio nazionale e pubblicati a norma dell'articolo 13;
b) per i distretti idrografici internazionali, almeno la parte dei piani di gestione dei bacini idrografici che riguarda il territorio dello Stato
membro.
2. Gli Stati membri presentano, entro tre mesi dal loro completamento, relazioni sintetiche:
- delle analisi richieste a norma dell'articolo 5, e
- dei programmi di monitoraggio di cui all'articolo 8, effettuati per le finalità previste dai piani di gestione dei bacini idrografici.
3. Gli Stati membri, entro tre anni dalla pubblicazione di ciascun piano di gestione dei bacini idrografici o dall'aggiornamento previsto
all'articolo 13, presentano una relazione provvisoria che riferisce i progressi realizzati nell'attuazione del programma di misure
previsto.
Articolo 16
Strategie per combattere l'inquinamento idrico.
1. Il Parlamento europeo e il Consiglio adottano misure specifiche per combattere l'inquinamento idrico prodotto da singoli inquinanti
o gruppi di inquinanti che presentino un rischio significativo per l'ambiente acquatico o proveniente dall'ambiente acquatico, inclusi i
rischi per le acque destinate alla produzione di acqua potabile. Le misure contro tali inquinanti mirano a ridurre progressivamente e,
per la sostanze pericolose prioritarie di cui all'articolo 2, punto 30, ad arrestare o gradualmente eliminare gli scarichi (17), emissioni e
perdite. Tali misure sono adottate sulla base di proposte presentate dalla Commissione, secondo le procedure stabilite dal trattato.
2. La Commissione presenta una proposta contenente un primo elenco delle sostanze prioritarie (18) per le sostanze scelte tra
quelle che presentano un rischio significativo per o attraverso l'ambiente acquatico. La priorità d'intervento attribuita alle sostanze
viene definita in base al rischio di inquinamento dell'ambiente acquatico o da esso originato, determinato in base:
a) a una valutazione dei rischi effettuata a norma del regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio, della direttiva 91/414/CEE del
Consiglio e della direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, o
b) a una valutazione mirata dei rischi [secondo la metodologia di cui al regolamento (CEE) n. 793/93] incentrata unicamente sulla
determinazione dell'ecotossicità acquatica e della tossicità per le persone attraverso l'ambiente acquatico,
Qualora risulti necessario al fine di rispettare il calendario di cui al paragrafo 4, la priorità d'intervento attribuita alle sostanze viene
definita in base al rischio per l'ambiente acquatico o da esso originato, determinato in base a una procedura semplificata di
valutazione dei rischi, fondata su principi scientifici e che tenga conto in particolare di quanto segue:
- prove riguardanti il rischio intrinseco della sostanza interessata e, in particolare, la sua ecotossicità acquatica e la tossicità per le
persone attraverso vie di esposizione acquatiche,
- prove derivanti dal monitoraggio di fenomeni di contaminazione ambientale diffusi, e
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- altri fattori comprovati che possano indicare la possibilità di una contaminazione ambientale diffusa, quali il volume di produzione o
di uso della sostanza interessata e le modalità d'uso.
3. La proposta della Commissione individua inoltre le sostanze pericolose prioritarie (19). In tale contesto la Commissione tiene
conto della selezione di sostanze potenzialmente pericolose effettuata nella pertinente normativa comunitaria sulle sostanze
pericolose o nei pertinenti accordi internazionali.
4. La Commissione riesamina l’elenco delle sostanze prioritarie adottato al più tardi entro quattro anni dalla data di entrata in vigore
della presente direttiva e successivamente almeno ogni sei anni, e presenta eventuali proposte (20).
5. Nel preparare la proposta, la Commissione tiene conto delle raccomandazioni del comitato scientifico consultivo della tossicità,
dell'ecotossicità e dell'ambiente, degli Stati membri, del Parlamento europeo, dell'Agenzia europea per l'ambiente, delle
raccomandazioni contenute nei programmi di ricerca comunitari, di quelle fornite dalle organizzazioni internazionali di cui la
Comunità è parte, delle organizzazioni imprenditoriali europee, comprese quelle che rappresentano le piccole e medie imprese, delle
organizzazioni ambientaliste europee e di ogni altra informazione pertinente di cui sia venuta a conoscenza.
6. Per le sostanze incluse nell'elenco delle sostanze prioritarie (21), la Commissione presenta proposte in materia di controlli per:
- la riduzione progressiva di scarichi, emissioni e perdite delle sostanze interessate e, in particolare,
- l'arresto o la graduale eliminazione di scarichi, emissioni e perdite delle sostanze individuate a norma del paragrafo 3, con un
opportuno calendario a tale scopo. Il calendario non supera i 20 anni dalla adozione di dette proposte da parte del Parlamento
europeo e del Consiglio a norma del presente articolo.
Allo stesso tempo, la Commissione identifica il livello e la combinazione di misure di controllo dei prodotti e dei processi che
garantiscano adeguatezza, efficacia dei costi e proporzionalità per le fonti puntuali e diffuse e tiene conto dei valori limite a livello
comunitario per il controllo dei processi. Se necessario, può essere istituita una azione a livello comunitario per il controllo dei
processi settore per settore. Qualora i controlli dei prodotti comprendano un riesame delle pertinenti autorizzazioni rilasciate a norma
della direttiva 91/414/CEE e della direttiva 98/8/CE, tale riesame è effettuato in base alle disposizioni di tali direttive. Ogni proposta
in materia di controlli specifica le disposizioni di riesame, di aggiornamento e di valutazione della loro efficacia.
7. La Commissione presenta proposte riguardanti gli standard di qualità relativi alla concentrazione delle sostanze prioritarie nelle
acque superficiali, nei sedimenti e nel biota.
8. La Commissione presenta le proposte, a norma dei paragrafi 6 e 7, e almeno relativamente al controllo delle emissioni per le fonti
puntuali e gli standard di qualità ambientale, entro due anni dall'inclusione di una sostanza nell'elenco delle sostanze prioritarie. Per
quanto riguarda le sostanze incluse nel primo elenco delle sostanze prioritarie, gli Stati membri, in assenza di un accordo a livello
comunitario entro sei anni dall'entrata in vigore della presente direttiva, istituiscono standard di qualità ambientale per tali sostanze
per tutte le acque superficiali interessate dal loro scarico, e stabiliscono controlli delle fonti principali di tali scarichi basati, fra l'altro,
sull'esame di tutte le opzioni tecniche in materia di riduzione. Per le sostanze incluse nell'elenco delle sostanze prioritarie
successivamente, gli Stati membri, in assenza di un accordo a livello comunitario, intraprendono tale azione cinque anni dopo
l'inclusione nell'elenco.
9. La Commissione può predisporre strategie per combattere l'inquinamento delle acque provocato da altri inquinanti o gruppi di
inquinanti, ivi compresi i fenomeni di inquinamento provocati da incidenti.
10. Nell'elaborare le proposte di cui ai paragrafi 6 e 7, la Commissione riesamina tutte le direttive elencate nell'allegato IX. Essa
propone, entro il termine di cui al paragrafo 8, una revisione dei controlli di cui all'allegato IX per tutte le sostanze incluse nell'elenco
delle sostanze prioritarie (22) e propone le misure opportune per le altre sostanze, compresa l'eventuale abrogazione dei controlli di
cui all'allegato IX.
Tutti i controlli di cui all'allegato IX per i quali è proposta una revisione sono soppressi entro l'entrata in vigore della revisione.
11. L'elenco delle sostanze prioritarie per le sostanze proposto dalla Commissione, di cui ai paragrafi 2 e 3, diviene, al momento
dell'adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, l'allegato X della presente direttiva. La sua revisione prevista al
paragrafo 4 segue la stessa procedura.
(17) Testo così rettificato dalla rettifica pubblicata nella G.U.C.E. 19 gennaio 2001, n. L 17.
(18) Testo così rettificato dalla rettifica pubblicata nella G.U.C.E. 19 gennaio 2001, n. L 17.
(19) Testo così rettificato dalla rettifica pubblicata nella G.U.C.E. 19 gennaio 2001, n. L 17.
(20) Paragrafo inizialmente rettificato dalla rettifica pubblicata nella G.U.C.E. 19 gennaio 2001, n. L 17 e, successivamente, così sostituito dall'articolo 1 della direttiva
2013/39/UE.
(21) Testo così rettificato dalla rettifica pubblicata nella G.U.C.E. 19 gennaio 2001, n. L 17.
(22) Testo così rettificato dalla rettifica pubblicata nella G.U.C.E. 19 gennaio 2001, n. L 17.
Articolo 17
Strategie per prevenire e controllare l'inquinamento delle acque sotterranee.
1. Il Parlamento europeo e il Consiglio adottano misure specifiche per prevenire e controllare l'inquinamento delle acque sotterranee.
Tali misure sono volte a raggiungere l'obiettivo del buono stato chimico delle acque sotterranee, a norma dell'articolo 4, paragrafo 1,
lettera b), e sono adottate sulla base di una proposta che la Commissione presenta entro due anni dall'entrata in vigore della
presente direttiva, secondo le procedure stabilite dal trattato.
2. Nel proporre le misure, la Commissione tiene conto dell'analisi effettuata conformemente all'articolo 5 e all'allegato II. Tali misure
sono proposte in anticipo, se sono disponibili i dati, e comprendono:
a) criteri per valutare il buono stato chimico delle acque sotterranee, secondo l'allegato II, punto 2.2 e dell'allegato V, punti 2.3.2 e
2.4.5;
b) criteri per individuare tendenze significative e durature all'aumento e per la determinazione di punti di partenza da utilizzare per le
inversioni di tendenza secondo l'allegato V, punto 2.4.4.
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3. Le misure derivanti dall'applicazione del paragrafo 1 sono incluse nei programmi di misure prescritti dall'articolo 11.
4. In mancanza di criteri adottati ai sensi del paragrafo 2 a livello comunitario, gli Stati membri stabiliscono criteri adeguati al più tardi
cinque anni dopo l'entrata in vigore della presente direttiva.
5. In assenza di criteri adottati ai sensi del paragrafo 4 a livello nazionale, l'inversione di tendenza prende come punto di partenza al
massimo il 75% del livello degli standard qualitativi stabiliti dalla vigente legislazione comunitaria applicabile alle acque sotterranee.
Articolo 18
Relazione della Commissione.
1. La Commissione pubblica una relazione sull'attuazione della presente direttiva entro 12 anni dalla data della sua entrata in vigore,
e successivamente ogni sei anni, e la sottopone al Parlamento europeo e al Consiglio.
2. La relazione comprende almeno i seguenti aspetti:
a) una verifica dei progressi realizzati nell'attuazione della direttiva;
b) un riesame dello stato delle acque superficiali e sotterranee all'interno della Comunità, effettuato in coordinamento con l'Agenzia
europea dell'ambiente;
c) un'indagine dei piani di gestione dei bacini idrografici presentati secondo le disposizioni dell'articolo 15, compresi eventuali
suggerimenti per migliorare i piani futuri;
d) una sintesi della risposta a ciascuna delle relazioni o raccomandazioni presentate alla Commissione dagli Stati membri a norma
dell'articolo 12;
e) una sintesi delle eventuali proposte, misure di controllo e strategie elaborate in base all'articolo 16;
f) una sintesi delle risposte alle osservazioni del Parlamento europeo e del Consiglio sulle precedenti relazioni di attuazione.
3. La Commissione pubblica altresì una relazione sui progressi compiuti nell'attuazione basata sulle relazioni sintetiche che gli Stati
membri presentano a norma dell'articolo 15, paragrafo 2, e la sottopone al Parlamento europeo e agli Stati membri, entro due anni
dalle date di cui agli articoli 5 e 8.
4. La Commissione pubblica, entro tre anni dalla pubblicazione di ciascuna relazione di cui al paragrafo 1, una relazione provvisoria
che riferisce i progressi compiuti nell'attuazione sulla base delle relazioni provvisorie degli Stati membri come indicato all'articolo 15,
paragrafo 3. Tale relazione è sottoposta al Parlamento europeo e al Consiglio.
5. La Commissione convoca, quando opportuno in sintonia con il ciclo di relazioni, una conferenza cui partecipano le parti
interessate alla politica comunitaria in materia di acque di ciascuno Stato membro, per un commento delle relazioni di attuazione
della Commissione e uno scambio di esperienze.
Fra i partecipanti dovrebbero figurare rappresentanti delle autorità competenti, compreso il Parlamento europeo, delle ONG, delle
parti sociali e dei soggetti economici delle associazioni dei consumatori, del mondo accademico e scientifico.
Articolo 19
Piani per future misure comunitarie.
1. A scadenze annuali, la Commissione presenta, a fini informativi, al comitato istituito dall'articolo 21 un piano indicativo delle
misure che hanno ripercussioni sulla normativa in materia di acque e che intende proporre in futuro, compresi gli eventuali interventi
risultanti dalle proposte, misure di controllo e strategie elaborate in base all'articolo 16. La prima relazione è prevista al più tardi
entro due anni dall'entrata in vigore della presente direttiva.
2. La Commissione riesamina la presente direttiva al più tardi entro 19 anni dall'entrata in vigore della presente direttiva proponendo
eventuali modifiche.
Articolo 20 (23)
Adeguamenti tecnici della direttiva.
1. Gli allegati I e III e l’allegato V, sezione 1.3.6, possono essere adeguati all’evoluzione scientifica e tecnica tenendo conto dei
periodi di riesame e di aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici di cui all’articolo 13. Tali misure intese a modificare
elementi non essenziali della presente direttiva sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui
all’articolo 21, paragrafo 3.
Ove necessario, la Commissione può adottare orientamenti relativi all’attuazione degli allegati II e V secondo la procedura di
regolamentazione di cui all’articolo 21, paragrafo 2.
2. Ai fini dell’invio e dell’elaborazione dei dati, comprese le informazioni statistiche e cartografiche, i formati tecnici necessari ai fini
del paragrafo 1 possono essere adottati secondo la procedura di regolamentazione di cui all’articolo 21, paragrafo 2.
(23) Articolo così sostituito dall'articolo 1 della direttiva 2008/32/CE.
Articolo 21 (24)
Procedura di comitato.
1. La Commissione è assistita da un comitato.
2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 5 e 7 della decisione 1999/468/CE, tenendo conto
delle disposizioni dell’articolo 8 della stessa.
Il periodo di cui all’articolo 5, paragrafo 6, della decisione 1999/468/CE è fissato a tre mesi.
3. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano l’articolo 5 bis, paragrafi da 1 a 4, e l’articolo 7, della decisione
1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell’articolo 8 della stessa.
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IV Commissione
(24) Articolo così sostituito dall'articolo 1 della direttiva 2008/32/CE.
Articolo 22
Abrogazioni e disposizioni provvisorie.
1. I seguenti atti sono abrogati sette anni dopo l'entrata in vigore della presente direttiva:
- direttiva 75/440/CEE, del 16 giugno 1975, concernente la qualità delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua
potabile negli Stati membri,
- decisione 77/795/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1977, che instaura una procedura comune di scambio di informazioni sulla
qualità delle acque dolci superficiali nella Comunità,
- direttiva 79/869/CEE del Consiglio, del 9 ottobre 1979, relativa ai metodi di misura alla frequenza dei campionamenti e delle analisi
delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile negli Stati membri.
2. I seguenti atti sono abrogati 13 anni dopo l'entrata in vigore della presente direttiva:
- direttiva 78/659/CEE del Consiglio, del 18 luglio 1978, sulla qualità delle acque dolci che richiedono protezione o miglioramento per
essere idonee alla vita dei pesci,
- direttiva 79/923/CEE del Consiglio, del 30 ottobre 1979, relativa ai requisiti di qualità delle acque destinate alla molluschicoltura,
- direttiva 80/68/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1979, concernente la protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento
provocato da certe sostanze pericolose,
[- direttiva 76/464/CEE, ad eccezione dell'articolo 6, che è abrogato a decorrere dall'entrata in vigore della presente direttiva] (25).
3. Alla direttiva 76/464/CEE si applicano le seguenti disposizioni transitorie:
a) l'elenco di priorità adottato a norma dell'articolo 16 della presente direttiva sostituisce l'elenco delle sostanze prioritarie riportato
nella comunicazione della Commissione al Consiglio del 22 giugno 1982;
b) ai fini dell'articolo 7 della direttiva 76/464/CEE, gli Stati membri possono applicare i principi previsti nella presente direttiva per
individuare i problemi relativi all'inquinamento e le sostanze che li provocano, istituire standard di qualità e adottare misure.
4. Per quanto riguarda le sostanze prioritarie per le quali non esistono ancora norme comunitarie, gli obiettivi ambientali di cui
all'articolo 4 e gli standard di qualità ambientale stabiliti nell'allegato IX e a norma dell'articolo 16, paragrafo 7, e dagli Stati membri,
in base all'allegato V per le sostanze che non sono incluse nell'elenco delle sostanze prioritarie (26) e a norma dell'articolo 16,
paragrafo 8, sono considerati standard di qualità ambientale ai fini dell'articolo 2, punto 7, e dell'articolo 10 della direttiva 96/61/CE.
5. Una sostanza che sia inclusa nell'elenco delle sostanze prioritarie adottato a norma dell'articolo 16 e che non figuri nell'allegato
VIII della presente direttiva o nell'allegato III della direttiva 96/61/CE è inclusa in tali allegati.
6. Per i corpi idrici superficiali, gli obiettivi ambientali stabiliti dai piani di gestione dei bacini idrici previsti dalla presente direttiva
dovranno avere standard di qualità almeno altrettanto rigorosi di quelli richiesti per l'attuazione della direttiva 76/464/CEE.
(25) Trattino abrogato dall'allegato II, parte A della direttiva 2006/11/CE.
(26) Testo così rettificato dalla rettifica pubblicata nella G.U.C.E. 19 gennaio 2001, n. L 17.
Articolo 23
Sanzioni.
Gli Stati membri determinano le sanzioni applicabili alle violazioni delle norme nazionali di attuazione della presente direttiva. Le
sanzioni devono essere effettive, proporzionate e dissuasive.
Articolo 24
Attuazione.
1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla
presente direttiva entro il 22 dicembre 2003. Essi ne informano immediatamente la Commissione.
Quando gli Stati membri adottano tali misure, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di un siffatto
riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono decise dagli Stati membri.
2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle principali disposizioni di diritto interno che essi adottano nel settore
disciplinato dalla presente direttiva. La Commissione ne informa gli altri Stati membri.
Articolo 25
Entrata in vigore.
La presente direttiva entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.
Articolo 26
Destinatari.
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.
Fatto a Lussemburgo, addì 23 ottobre 2000.
Per il Parlamento europeo
La Presidente
N. Fontaine
Per il Consiglio
Il Presidente
J. Glavany
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IV Commissione
DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152
Norme in materia ambientale.
(GU n.88 del 14-4-2006 - Suppl. Ordinario n. 96 )
note: Entrata in vigore del decreto: 29-4-2006. Le disposizioni della Parte seconda entrano in vigore dal 12 agosto 2006.
(…)
Art. 95
(pianificazione del bilancio idrico)
1. La tutela quantitativa della risorsa concorre al raggiungimento degli obiettivi di qualita' attraverso una pianificazione delle
utilizzazioni delle acque volta ad evitare ripercussioni sulla qualita' delle stesse e a consentire un consumo idrico sostenibile.
2. Nei piani di tutela sono adottate le misure volte ad assicurare l'equilibrio del bilancio idrico come definito dalle Autorita' di
bacino, nel rispetto delle priorita' stabilite dalla normativa vigente e tenendo conto dei fabbisogni, delle disponibilita', del
minimo deflusso vitale, della capacita' di ravvenamento della falda e delle destinazioni d'uso della risorsa compatibili con le relative
caratteristiche qualitative e quantitative.
3. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto, le regioni definiscono, sulla base
delle linee guida adottate dal ((Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare)) con proprio decreto, previa intesa
con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nonche' sulla
base dei criteri gia' adottati dalle Autorita' di bacino, gli obblighi di installazione e manutenzione in regolare stato di
funzionamento di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati, in corrispondenza dei
punti di prelievo e, ove presente, di restituzione, nonche' gli obblighi e le modalita' di trasmissione dei risultati delle misurazioni
dell'Autorita' concedente per il loro successivo inoltro alla regione ed alle Autorita' di bacino competenti. Le Autorita' di bacino
provvedono a trasmettere i dati in proprio possesso al Servizio geologico d'Italia - Dipartimento difesa del suolo dell'(Istituto
superiore per la protezione e la ricerca ambientale) (ISPRA) secondo le modalita' di cui all'articolo 75, comma 6.
4. Salvo quanto previsto al comma 5, tutte le derivazioni di acqua comunque in atto alla data di entrata in vigore della parte terza
del presente decreto sono regolate dall'Autorita' concedente mediante la previsione di rilasci volti a garantire il minimo deflusso
vitale nei corpi idrici, come definito secondo i criteri adottati dal (Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare) con
apposito decreto, previa intesa con la Conferenza Stato-regioni, senza che cio' possa dar luogo alla corresponsione di indennizzi
da parte della pubblica amministrazione, fatta salva la relativa riduzione del canone demaniale di concessione.
5. Per le finalita' di cui ai commi 1 e 2, le Autorita' concedenti effettuano il censimento di tutte le utilizzazioni in atto nel
medesimo corpo idrico sulla base dei criteri adottati dal (Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare) con proprio
decreto, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano; le medesime Autorita' provvedono successivamente, ove necessario, alla revisione di tale censimento,
disponendo prescrizioni o limitazioni temporali o quantitative, senza che cio' possa dar luogo alla corresponsione di indennizzi
da parte della pubblica amministrazione, fatta salva la relativa riduzione del canone demaniale di concessione.
6. Nel provvedimento di concessione preferenziale, rilasciato ai sensi dell'articolo 4 del regio decreto 11 dicembre 1933, n.
1775, sono contenute le prescrizioni relative ai rilasci volti a garantire il minimo deflusso vitale nei corpi idrici nonche' le
prescrizioni necessarie ad assicurare l'equilibrio del bilancio idrico.
(…)
Art. 98
(risparmio idrico)
1. Coloro che gestiscono o utilizzano la risorsa idrica adottano le misure necessarie all'eliminazione degli sprechi ed alla
riduzione dei consumi e ad incrementare il riciclo ed il riutilizzo, anche mediante l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili.
2. Le regioni, sentite le Autorita' di bacino, approvano specifiche norme sul risparmio idrico in agricoltura, basato sulla
pianificazione degli usi, sulla corretta individuazione dei fabbisogni nel settore, e sui controlli degli effettivi emungimenti.
Art. 99
(riutilizzo dell'acqua)
1. Il (Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare) con proprio decreto, sentiti i Ministri delle politiche agricole e
forestali, della salute e delle attivita' produttive, detta le norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue.
2. Le regioni, nel rispetto dei principi della legislazione statale, e sentita l'Autorita' di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti,
adottano norme e misure volte a favorire il riciclo dell'acqua e il riutilizzo delle acque reflue depurate.
(…)
Art. 141
(ambito di applicazione)
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IV Commissione
1. Oggetto delle disposizioni contenute nella presente sezione e' la disciplina della gestione delle risorse idriche e del servizio
idrico integrato per i profili che concernono la tutela dell'ambiente e della concorrenza e la determinazione dei livelli essenziali delle
prestazioni del servizio idrico integrato e delle relative funzioni fondamentali di comuni, province e citta' metropolitane.
2. Il servizio idrico integrato e' costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad
usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue, e deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed
economicita', nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. Le presenti disposizioni si applicano anche agli usi industriali delle
acque gestite nell'ambito del servizio idrico integrato.
Art. 142
(competenze)
1. Nel quadro delle competenze definite dalle norme costituzionali, e fatte salve le competenze dell'Autorita' di vigilanza sulle
risorse idriche e sui rifiuti, il (Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare )esercita le funzioni e i compiti spettanti
allo Stato nelle materie disciplinate dalla presente sezione.
2. Le regioni esercitano le funzioni e i compiti ad esse spettanti nel quadro delle competenze costituzionalmente determinate e
nel rispetto delle attribuzioni statali di cui al comma 1, ed in particolare provvedono a disciplinare il governo del rispettivo territorio.
3. Gli enti locali, attraverso l'Autorita' d'ambito di cui all'articolo 148, comma 1, svolgono le funzioni di organizzazione del
servizio idrico integrato, di scelta della forma di gestione, di determinazione e modulazione delle tariffe all'utenza, di affidamento
della gestione e relativo controllo, secondo le disposizioni della parte terza del presente decreto.
Art. 143
(proprieta' delle infrastrutture)
1. Gli acquedotti, le fognature, gli impianti di depurazione e le altre infrastrutture idriche di proprieta' pubblica, fino al punto di
consegna e/o misurazione, fanno parte del demanio ai sensi degli articoli 822 e seguenti del codice civile e sono inalienabili se
non nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge.
2. Spetta anche all'Autorita' d'ambito la tutela dei beni di cui al comma 1, ai sensi dell'articolo 823, secondo comma, del codice
civile.
Art. 144
(tutela e uso delle risorse idriche)
1. Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorche' non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato.
2. Le acque costituiscono una risorsa che va tutelata ed utilizzata secondo criteri di solidarieta'; qualsiasi loro uso e'
effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.
3. La disciplina degli usi delle acque e' finalizzata alla loro razionalizzazione, allo scopo di evitare gli sprechi e di favorire il
rinnovo delle risorse, di non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilita' dell'ambiente, l'agricoltura, la piscicoltura, la fauna e la
flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici;
4. Gli usi diversi dal consumo umano sono consentiti nei limiti nei quali le risorse idriche siano sufficienti e a condizione che non
ne pregiudichino la qualita'.
5. Le acque termali, minerali e per uso geotermico sono disciplinate da norme specifiche, nel rispetto del riparto delle
competenze costituzionalmente determinato.
Art. 145
(equilibrio del bilancio idrico)
1. L'Autorita' di bacino competente definisce ed aggiorna periodicamente il bilancio idrico diretto ad assicurare l'equilibrio fra
le disponibilita' di risorse reperibili o attivabili nell'area di riferimento ed i fabbisogni per i diversi usi, nel rispetto dei criteri e degli
obiettivi di cui all'articolo 144.
2. Per assicurare l'equilibrio tra risorse e fabbisogni, l'Autorita' di bacino competente adotta, per quanto di competenza, le
misure per la pianificazione dell'economia idrica in funzione degli usi cui sono destinate le risorse.
3. Nei bacini idrografici caratterizzati da consistenti prelievi o da trasferimenti, sia a valle che oltre la linea di displuvio, le
derivazioni sono regolate in modo da garantire il livello di deflusso necessario alla vita negli alvei sottesi e tale da non danneggiare
gli equilibri degli ecosistemi interessati.
Art. 146
(risparmio idrico)
1. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto, le regioni, sentita l'Autorita' di vigilanza
sulle risorse idriche e sui rifiuti, nel rispetto dei principi della legislazione statale, adottano norme e misure volte a razionalizzare
i consumi e eliminare gli sprechi ed in particolare a:
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a) migliorare la manutenzione delle reti di adduzione e di distribuzione di acque a qualsiasi uso destinate al fine di ridurre le
perdite;
b) prevedere, nella costruzione o sostituzione di nuovi impianti di trasporto e distribuzione dell'acqua sia interni che esterni,
l'obbligo di utilizzo di sistemi anticorrosivi di protezione delle condotte di materiale metallico;
c) realizzare, in particolare nei nuovi insediamenti abitativi, commerciali e produttivi di rilevanti dimensioni, reti duali di
adduzione al fine dell'utilizzo di acque meno pregiate per usi compatibili;
d) promuovere l'informazione e la diffusione di metodi e tecniche di risparmio idrico domestico e nei settori industriale, terziario ed
agricolo;
e) adottare sistemi di irrigazione ad alta efficienza accompagnati da una loro corretta gestione e dalla sostituzione, ove
opportuno, delle reti di canali a pelo libero con reti in pressione;
f) installare contatori per il consumo dell'acqua in ogni singola unita' abitativa nonche' contatori differenziati per le attivita'
produttive e del settore terziario esercitate nel contesto urbano;
g) realizzare nei nuovi insediamenti, quando economicamente e tecnicamente conveniente anche in relazione ai recapiti
finali, sistemi di collegamento differenziati per le acque piovane e per le acque reflue e di prima pioggia;
h) individuare aree di ricarica delle falde ed adottare misure di protezione e gestione atte a garantire un processo di ricarica
quantitativamente e qualitativamente idoneo.
2. Gli strumenti urbanistici, compatibilmente con l'assetto urbanistico e territoriale e con le risorse finanziarie disponibili,
devono prevedere reti duali al fine di rendere possibili appropriate utilizzazioni di acque anche non potabili. Il rilascio del permesso
di costruire e' subordinato alla previsione, nel progetto, dell'installazione di contatori per ogni singola unita' abitativa,
nonche' del collegamento a reti duali, ove gia' disponibili.
3. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto, il (Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare), sentita l'Autorita' di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti e il Dipartimento tutela delle acque interne e
marine dell' (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) (ISPRA), adotta un regolamento per la definizione dei
criteri e dei metodi in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature. Entro il mese di febbraio di ciascun anno,
i soggetti gestori dei servizi idrici trasmettono all'Autorita' di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti ed all'Autorita' d'ambito
competente i risultati delle rilevazioni eseguite con i predetti metodi.
Art. 147
(organizzazione territoriale del servizio idrico integrato)
1. I servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni in attuazione della legge 5
gennaio 1994, n. 36.
2. Le regioni possono modificare le delimitazioni degli ambiti territoriali ottimali per migliorare la gestione del servizio idrico
integrato, assicurandone comunque lo svolgimento secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicita', nel rispetto, in
particolare, dei seguenti principi:
a) unita' del bacino idrografico o del sub-bacino o dei bacini idrografici contigui, tenuto conto dei piani di bacino, nonche' della
localizzazione delle risorse e dei loro vincoli di destinazione, anche derivanti da consuetudine, in favore dei centri abitati
interessati;
b) ((unitarieta' della gestione)) e, comunque, superamento della frammentazione verticale delle gestioni;
c) adeguatezza delle dimensioni gestionali, definita sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici.
3. Le regioni, sentite le province, stabiliscono norme integrative per il controllo degli scarichi degli insediamenti civili e
produttivi allacciati alle pubbliche fognature, per la funzionalita' degli impianti di pretrattamento e per il rispetto dei limiti e delle
prescrizioni previsti dalle relative autorizzazioni.
Art. 148
((ARTICOLO ABROGATO DALLA L. 23 DICEMBRE 2009, N. 191, COME MODIFICATA DAL D.L. 29 DICEMBRE 2011, N. 216))
Art. 149
(piano d'ambito)
1. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto, l'Autorita' d'ambito provvede alla
predisposizione e/o aggiornamento del piano d'ambito. Il piano d'ambito e' costituito dai seguenti atti:
a) ricognizione delle infrastrutture;
b) programma degli interventi;
c) modello gestionale ed organizzativo;
d) piano economico finanziario.
2. La ricognizione, anche sulla base di informazioni asseverate dagli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale,
individua lo stato di consistenza delle infrastrutture da affidare al gestore del servizio idrico integrato, precisandone lo stato di
funzionamento.
3. Il programma degli interventi individua le opere di manutenzione straordinaria e le nuove opere da realizzare, compresi
gli interventi di adeguamento di infrastrutture gia' esistenti, necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio,
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nonche' al soddisfacimento della complessiva domanda dell'utenza. Il programma degli interventi, commisurato all'intera
gestione, specifica gli obiettivi da realizzare, indicando le infrastrutture a tal fine programmate e i tempi di realizzazione.
4. Il piano economico finanziario, articolato nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel rendiconto finanziario,
prevede, con cadenza annuale, l'andamento dei costi di gestione e di investimento al netto di eventuali finanziamenti pubblici a
fondo perduto. Esso e' integrato dalla previsione annuale dei proventi da tariffa, estesa a tutto il periodo di affidamento. Il piano,
cosi' come redatto, dovra' garantire il raggiungimento dell'equilibrio economico finanziario e, in ogni caso, il rispetto dei principi
di efficacia, efficienza ed economicita' della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati.
5. Il modello gestionale ed organizzativo definisce la struttura operativa mediante la quale il gestore assicura il servizio
all'utenza e la realizzazione del programma degli interventi.
6. Il piano d'ambito e' trasmesso entro dieci giorni dalla delibera di approvazione alla regione competente, all'Autorita' di
vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti e al ((Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare)). L'Autorita' di
vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti puo' notificare all'Autorita' d'ambito, entro novanta giorni decorrenti dal ricevimento
del piano, i propri rilievi od osservazioni, dettando, ove necessario, prescrizioni concernenti: il programma degli interventi,
con particolare riferimento all'adeguatezza degli investimenti programmati in relazione ai livelli minimi di servizio individuati quali
obiettivi della gestione; il piano finanziario, con particolare riferimento alla capacita' dell'evoluzione tariffaria di garantire l'equilibrio
economico finanziario della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati.
(…)
Art. 151
(rapporti tra autorita' d'ambito e soggetti gestori del servizio idrico integrato)
1. I rapporti fra Autorita' d'ambito e gestori del servizio idrico integrato sono regolati da convenzioni predisposte dall'Autorita'
d'ambito.
2. A tal fine, le regioni e le province autonome adottano convenzioni tipo, con relativi disciplinari, che devono prevedere in
particolare:
a) il regime giuridico prescelto per la gestione del servizio;
b) la durata dell'affidamento, non superiore comunque a trenta anni;
c) l'obbligo del raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario della gestione;
d) il livello di efficienza e di affidabilita' del servizio da assicurare all'utenza, anche con riferimento alla manutenzione degli
impianti;
e) i criteri e le modalita' di applicazione delle tariffe determinate dall'Autorita' d'ambito e del loro aggiornamento annuale,
anche con riferimento alle diverse categorie di utenze;
f) l'obbligo di adottare la carta di servizio sulla base degli atti d'indirizzo vigenti;
g) l'obbligo di provvedere alla realizzazione del Programma degli interventi;
h) le modalita' di controllo del corretto esercizio del servizio e l'obbligo di predisporre un sistema tecnico adeguato a tal fine,
come previsto dall'articolo 165;
i) il dovere di prestare ogni collaborazione per l'organizzazione e l'attivazione dei sistemi di controllo integrativi che l'Autorita'
d'ambito ha facolta' di disporre durante tutto il periodo di affidamento;
l) l'obbligo di dare tempestiva comunicazione all'Autorita' d'ambito del verificarsi di eventi che comportino o che facciano
prevedere irregolarita' nell'erogazione del servizio, nonche' l'obbligo di assumere ogni iniziativa per l'eliminazione delle
irregolarita', in conformita' con le prescrizioni dell'Autorita' medesima;
m) l'obbligo di restituzione, alla scadenza dell'affidamento, delle opere, degli impianti e delle canalizzazioni del servizio
idrico integrato in condizioni di efficienza ed in buono stato di conservazione;
n) l'obbligo di prestare idonee garanzie finanziarie e assicurative;
o) le penali, le sanzioni in caso di inadempimento e le condizioni di risoluzione secondo i principi del codice civile;
p) le modalita' di rendicontazione delle attivita' del gestore.
3. Sulla base della convenzione di cui al comma 2, l'Autorita' d'ambito predispone uno schema di convenzione con relativo
disciplinare, da allegare ai capitolati di gara. Ove la regione o la provincia autonoma non abbiano provveduto all'adozione delle
convenzioni e dei disciplinari tipo di cui al comma 2, l'Autorita' predispone lo schema sulla base della normativa vigente. Le
convenzioni esistenti devono essere integrate in conformita' alle previsioni di cui al comma 2.
4. Nel Disciplinare allegato alla Convenzione di gestione devono essere anche definiti, sulla base del programma degli interventi,
le opere e le manutenzioni straordinarie, nonche' il programma temporale e finanziario di esecuzione.
5. L'affidamento del servizio e' subordinato alla prestazione da parte del gestore di idonea garanzia fideiussoria. Tale garanzia
deve coprire gli interventi da realizzare nei primi cinque anni di gestione e deve essere annualmente aggiornata in modo da
coprire gli interventi da realizzare nel successivo quinquennio.
6. Il gestore cura l'aggiornamento dell'atto di Ricognizione entro i termini stabiliti dalla convenzione.
7. L'affidatario del servizio idrico integrato, previo consenso dell'Autorita' d'ambito, puo' gestire altri servizi pubblici, oltre a quello
idrico, ma con questo compatibili, anche se non estesi all'intero ambito territoriale ottimale.
8. Le societa' concessionarie del servizio idrico integrato, nonche' le societa' miste costituite a seguito dell'individuazione del
socio privato mediante gara europea affidatarie del servizio medesimo, possono emettere prestiti obbligazionari sottoscrivibili
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esclusivamente dagli utenti con facolta' di conversione in azioni semplici o di risparmio. Nel caso di aumento del capitale
sociale, una quota non inferiore al dieci per cento e' offerta in sottoscrizione agli utenti del servizio.
Art. 152
(poteri di controllo e sostitutivi)
1. L'Autorita' d'ambito ha facolta' di accesso e verifica alle infrastrutture idriche, anche nelle fase di costruzione.
2. Nell'ipotesi di inadempienze del gestore agli obblighi che derivano dalla legge o dalla convenzione, e che compromettano
la risorsa o l'ambiente ovvero che non consentano il raggiungimento dei livelli minimi di servizio, l'Autorita' d'ambito interviene
tempestivamente per garantire l'adempimento da parte del gestore, esercitando tutti i poteri ad essa conferiti dalle disposizioni
di legge e dalla convenzione. Perdurando l'inadempienza del gestore, e ferme restando le conseguenti penalita' a suo carico,
nonche' il potere di risoluzione e di revoca, l'Autorita' d'ambito, previa diffida, puo' sostituirsi ad esso provvedendo a far eseguire
a terzi le opere, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di appalti pubblici.
3. Qualora l'Autorita' d'ambito non intervenga, o comunque ritardi il proprio intervento, la regione, previa diffida e sentita
l'Autorita' di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti, esercita i necessari poteri sostitutivi, mediante nomina di un
commissario "ad acta". Qualora la regione non adempia entro quarantacinque giorni, i predetti poteri sostitutivi sono esercitati,
previa diffida ad adempiere nel termine di venti giorni, dal ((Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare)),
mediante nomina di un commissario "ad acta".
4. L'Autorita' d'ambito con cadenza annuale comunica al ((Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare)) ed
all'Autorita' di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti i risultati dei controlli della gestione.
(…)
Art. 154
(tariffa del servizio idrico integrato)
1. La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed e' determinata tenendo conto della qualita' della risorsa
idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell'entita' dei costi di gestione delle opere, e dei
costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonche' di una quota parte dei costi di funzionamento dell'Autorita' d'ambito, in modo
che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e
secondo il principio "chi inquina paga". Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo.
2. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, su proposta dell'Autorita' di vigilanza sulle risorse idriche e sui
rifiuti, tenuto conto della necessita' di recuperare i costi ambientali anche secondo il principio "chi inquina paga", definisce con
decreto le componenti di costo per la determinazione della tariffa relativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego
dell'acqua.
3. Al fine di assicurare un'omogenea disciplina sul territorio nazionale, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di
concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono stabiliti i criteri generali per la determinazione, da
parte delle regioni, dei canoni di concessione per l'utenza di acqua pubblica, tenendo conto dei costi ambientali e dei costi della
risorsa e prevedendo altresi' riduzioni del canone nell'ipotesi in cui il concessionario attui un riuso delle acque reimpiegando le
acque risultanti a valle del processo produttivo o di una parte dello stesso o, ancora, restituisca le acque di scarico con le
medesime caratteristiche qualitative di quelle prelevate. L'aggiornamento dei canoni ha cadenza triennale.
((4. Il soggetto competente, al fine della redazione del piano economico-finanziario di cui all'articolo 149, comma 1, lettera d),
predispone la tariffa di base, nell'osservanza del metodo tariffario di cui all'articolo 10, comma 14, lettera d), del decreto-legge 13
maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, e la trasmette per l'approvazione all'Autorita'
per l'energia elettrica e il gas)).
5. La tariffa e' applicata dai soggetti gestori, nel rispetto della Convenzione e del relativo disciplinare.
6. Nella modulazione della tariffa sono assicurate, anche mediante compensazioni per altri tipi di consumi, agevolazioni per
quelli domestici essenziali, nonche' per i consumi di determinate categorie, secondo prefissati scaglioni di reddito. Per conseguire
obiettivi di equa redistribuzione dei costi sono ammesse maggiorazioni di tariffa per le residenze secondarie, per gli impianti
ricettivi stagionali, nonche' per le aziende artigianali, commerciali e industriali.
7. L'eventuale modulazione della tariffa tra i comuni tiene conto degli investimenti pro capite per residente effettuati dai comuni
medesimi che risultino utili ai fini dell'organizzazione del servizio idrico integrato.
(…)
Art. 166
(usi delle acque irrigue e di bonifica)
1. I consorzi di bonifica ed irrigazione, nell'ambito delle loro competenze, hanno facolta' di realizzare e gestire le reti a
prevalente scopo irriguo, gli impianti per l'utilizzazione in agricoltura di acque reflue, gli acquedotti rurali e gli altri impianti
funzionali ai sistemi irrigui e di bonifica e, previa domanda alle competenti autorita' corredata dal progetto delle opere da
realizzare, hanno facolta' di utilizzare le acque fluenti nei canali e nei cavi consortili per usi che comportino la restituzione delle
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acque e siano compatibili con le successive utilizzazioni, ivi compresi la produzione di energia idroelettrica e l'approvvigionamento
di imprese produttive. L'Autorita' di bacino esprime entro centoventi giorni la propria determinazione. Trascorso tale termine, la
domanda si intende accettata. Per tali usi i consorzi sono obbligati al pagamento dei relativi canoni per le quantita' di acqua
corrispondenti, applicandosi anche in tali ipotesi le disposizioni di cui al secondo comma dell'articolo 36 del testo unico delle
disposizioni di legge sulle acque e sugli impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775.
2. I rapporti tra i consorzi di bonifica ed irrigazione ed i soggetti che praticano gli usi di cui al comma 1 sono regolati dalle
disposizioni di cui al capo I del titolo VI del regio decreto 8 maggio 1904, n. 368.
3. Fermo restando il rispetto della disciplina sulla qualita' delle acque e degli scarichi stabilita dalla parte terza del presente
decreto, chiunque, non associato ai consorzi di bonifica ed irrigazione, utilizza canali consortili o acque irrigue come recapito
di scarichi, anche se depurati e compatibili con l'uso irriguo, provenienti da insediamenti di qualsiasi natura, deve contribuire
alle spese sostenute dal consorzio tenendo conto della portata di acqua scaricata.
4. Il contributo di cui al comma 3 e' determinato dal consorzio interessato e comunicato al soggetto utilizzatore, unitamente alle
modalita' di versamento.
(…)
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DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 1993, n. 96
((Trasferimento delle competenze dei soppressi Dipartimento per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno e Agenzia
per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno, a norma dell'art. 3 della legge 19 dicembre 1992, n. 488)).
Vigente al: 9-1-2013
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Visto l'art. 3 della legge 19 dicembre 1992, n. 488, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 ottobre 1992,
n. 415;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 26 marzo 1993;
Acquisito il parere delle competenti commissioni permanenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 2 aprile 1993;
Sulla proposta del Ministro del bilancio e della programmazione economica, di concerto con il Ministro del tesoro;
Emana
il seguente decreto legislativo:
Art. 1.
Cessazione dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno e istituzione di un sistema di interventi ordinari nelle aree
depresse del territorio nazionale.
1. A far data dal 15 aprile 1993 cessa l'intervento straordinario nel Mezzogiorno, cosi' come disciplinato dal testo unico delle leggi
sul Mezzogiorno, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1978, n. 218, e dalla legge 1 marzo 1986,
n. 64;
le funzioni del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno sono attribuite al Ministro del bilancio e della
programmazione economica. ((4))
2. L'intervento ordinario per le aree depresse del territorio nazionale, di cui all'art. 1, comma 1, del decreto-legge 22 ottobre
1992, n. 415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, si attua secondo le finalita' di coesione
economica e sociale e secondo le norme del presente decreto utilizzando anche il trasferimento delle competenze gia' attribuite al
Dipartimento per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno ed all'Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno, di
seguito denominati, rispettivamente, Dipartimento ed Agenzia, soppressi ai sensi dell'art. 2 della legge 19 dicembre 1992, n.
488.
------------AGGIORNAMENTO (4)
Il D.L. 23 giugno 1995, n. 244, convertito con modificazioni dalla L. 8 agosto 1995, n. 341, ha disposto che "La disposizione recata dall'articolo 1, comma 1, del
decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96, deve intendersi nel senso che la stessa non si applica alla materia tributaria."
Art. 2.
Intervento ordinario nelle aree depresse
1. Le risorse finanziarie derivanti dall'art. 1 della legge 1 marzo 1986, n. 64, e dagli articoli 1 e 1-bis del (decreto-legge 22
ottobre 1992, n. 415,) convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, sono destinate all'espletamento, da
parte delle amministrazioni competenti ai sensi del presente decreto, delle funzioni loro attribuite per l'attuazione dell'intervento
ordinario di cui all'art. 1, comma 2, nelle aree depresse del territorio nazionale. ((Tali amministrazioni provvedono)) con detti
fondi in via prioritaria al completamento dei programmi cofinanziati con i fondi strutturali della Comunita' europea, al
finanziamento degli interventi di cui al decreto-legge 30 dicembre 1985, n. 786, convertito, con modificazioni, dalla legge 28
febbraio 1986, n. 44, secondo le modalita' di cui all'art. 5, nonche' alla definizione delle obbligazioni ed impegni assunti dai
soppressi organismi del cessato intervento straordinario.
Art. 3.
Programmazione degli interventi nelle aree depresse e attribuzioni del Ministero del bilancio e della programmazione
economica.
1. Il Ministro del bilancio e della programmazione economica attende al coordinamento, alla programmazione, anche finanziaria,
ed alla vigilanza sul complesso dell'azione di intervento pubblico nelle aree economicamente depresse del territorio nazionale. Il
Ministro del bilancio e della programmazione economica, d'intesa con il Ministro per il coordinamento delle politiche
comunitarie, agisce assicurando il coordinamento di tale azione con la politica regionale, strutturale e di coesione
economica e sociale della Commissione delle Comunita' europee mediante specifico regolamento, adottato ai sensi dell'articolo
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17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro del bilancio e della programmazione economica e del Ministro
per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea di concerto con il Ministro del tesoro.
2. In sede di definizione della manovra di finanza pubblica per il periodo compreso nel bilancio annuale e pluriennale, il Ministro
del bilancio e della programmazione economica, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome, presenta al Consiglio dei Ministri una relazione sulle linee della politica economica per lo sviluppo delle
aree territoriali, ai fini della presentazione al Parlamento del documento di programmazione economico-finanziaria previsto dall'art.
3 della legge 23 agosto 1988, n. 362. Nella relazione sono indicate le risorse da destinare agli investimenti nelle aree
depresse e sono altresi' delineate le iniziative relative alla utilizzazione di stanziamenti in conto capitale per gli investimenti
nelle predette aree. ((7))
3. Su proposta del Ministro del bilancio e della programmazione economica, il CIPE definisce le direttive generali intese al
perseguimento degli obiettivi di sviluppo nelle aree economicamente depresse del territorio nazionale, alla promozione ed
al coordinamento a tale scopo dell'attivita' della pubblica amministrazione e degli enti pubblici ed al razionale utilizzo delle risorse
pubbliche.
4. Per il conseguimento delle finalita' di cui al comma 1, il Ministero del bilancio e della programmazione economica procede
alla stipulazione di contratti di programma, di impresa, di intese di programma, predisposti d'intesa con il Ministero dell'industria,
del commercio e dell'artigianato ed approvati dal CIPI.
----------------------AGGIORNAMENTO (7)
La L. 17 maggio 1999, n. 144 ha disposto (con l'art. 20, comma 1, lettera c)) che e' soppressa la previsione di relazioni relative alle aree depresse contenuta nel
comma 2 del presente articolo.
Art. 4.
Osservatorio delle politiche regionali
1. Presso il Ministero del bilancio e della programmazione economica e' costituito l'Osservatorio delle politiche regionali con il
compito di verificare l'andamento e l'efficacia degli interventi nelle aree depresse. Esso e' composto da un presidente, nominato
dal Presidente del Consiglio dei Ministri, e da quattro membri, nominati uno dal Presidente del Senato della Repubblica, uno dal
Presidente della Camera dei deputati e due dalla Conferenza dei presidenti delle regioni. Il presidente e i membri dell'Osservatorio
sono scelti tra esperti di chiara fama ed indipendenza nei settori economico, giuridico, aziendale ed urbanistico, rimangono in
carica cinque anni e non possono essere confermati.
2. L'Osservatorio e' tenuto a fornire al Parlamento le informazioni, le notizie e i documenti che le competenti commissioni
permanenti ritengono utili per l'esercizio dei propri compiti istituzionali.
3. Spetta all'Osservatorio:
a) proporre al Ministro del bilancio e della programmazione economica eventuali iniziative amministrative ovvero legislative o
regolamentari necessarie per il miglioramento degli interventi;
b) analizzare gli effetti nella convergenza economica e sociale ottenuti tramite gli interventi di agevolazione, di realizzazione
delle infrastrutture, di formazione;
c) esaminare lo stato di attuazione degli interventi anche in relazione al rispetto delle normative internazionali e comunitarie;
d) acquisire elementi ed elaborare proposte per il miglioramento della qualita' dei servizi pubblici nelle aree depresse;
e) comunicare al Ministro del bilancio e della programmazione economica, ai fini della successiva presentazione al Parlamento,
una relazione sull'attivita' svolta dall'Osservatorio stesso.
4. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del bilancio e della programmazione
economica, di concerto con il Ministro del tesoro, vengono disciplinati l'organizzazione e il funzionamento dell'Osservatorio
stesso, nonche' il contingente, suddiviso per qualifiche, del personale appartenente alle pubbliche amministrazioni da utilizzare ai
fini dell'attivita' dell'Osservatorio stesso; il contingente predetto non puo' essere superiore complessivamente alle trenta unita',
con prioritaria utilizzazione del personale proveniente dai soppressi organismi del Mezzogiorno. Con il predetto decreto sono
stabilite le indennita' da corrispondere, in relazione alle funzioni svolte, al presidente, ai componenti e al personale addetto
all'Osservatorio; ai relativi oneri e a quelli connessi all'attivita' ed ai compiti dell'Osservatorio si provvede utilizzando le risorse del
Fondo di cui all'art. 19, comma 5.((4))
-------------------AGGIORNAMENTO (4)
Il D.L. 23 giugno 1995, n. 244, convertito con modificazioni dalla L. 8 agosto 1995, n. 341, ha disposto (con l'art. 6, comma 9) che "Dalla data di entrata in vigore del
regolamento di cui al comma 5 e' soppresso l'Osservatorio delle politiche regionali di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96, e
successive modificazioni ed integrazioni. Il personale non assegnato alla Cabina di regia nazionale e' restituito alle amministrazioni di appartenenza, anche in
soprannumero."
Art. 5.
Agevolazioni alle attivita' produttive
1. La competenza in materia di adempimenti tecnici amministrativi e di controllo per la concessione delle agevolazioni alle
attivita' produttive, ad eccezione di quelle che formano oggetto dei contratti di programma, o di impresa ((,)) o di intese di
programma, e' attribuita al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato che provvede, secondo le direttive
deliberate dal CIPE, con proprio decreto, sulla base della deliberazione del CIPI di cui all'art. 1, comma 2, del decreto-legge 22
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ottobre 1992, n. 415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, a stabilire le modalita' e le procedure
per la concessione e l'erogazione delle agevolazioni.
2. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato provvede altresi' agli adempimenti di cui all'art. 1, comma 3, del
decreto-legge n. 415 del 1992, come modificato dall'art. 1 della legge di conversione 19 dicembre 1992, n. 488, utilizzando a tal
fine prioritariamente il personale del Dipartimento e dell'Agenzia di cui abbia ottenuto il trasferimento secondo le norme previste
dall'art. 15.
3. Le camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura svolgono, ove richieste, funzioni di informazione, assistenza e
consulenza tecnica agli interessati che intendano avvalersi delle agevolazioni di cui al comma 1.
4. A partire dal 15 aprile 1993 sono attribuite alla competenza del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato le
competenze gia' spettanti al Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno in materia di agevolazioni superiori a 10 miliardi
per l'imprenditoria giovanile nel Mezzogiorno di cui al decreto-legge 30 dicembre 1985, n. 786, convertito, con modificazioni, dalla
legge 28 febbraio 1986, n. 44, erogate e concesse dal Comitato per l'imprenditoria giovanile nel Mezzogiorno, cui viene
attribuita competenza esclusiva per gli incentivi di importo inferiore al limite sopraindicato.
(…)
Art. 7.
Infrastrutture
1. La realizzazione delle nuove infrastrutture a carattere nazionale o interregionale di cui all'art. 3, comma 1, lettera c), della
legge 19 dicembre 1992, n. 488, nonche' dei progetti strategici di cui all'art. 1, comma 8, del decreto-legge 22 ottobre 1992, n.
415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, nelle aree economicamente depresse del territorio
nazionale e' attribuita alle amministrazioni competenti per materia, sulla base di programmi da approvare dal CIPE, tenuto conto
dei finanziamenti ordinari di settore.
2. Nella determinazione dell'importo del fondo di sviluppo regionale si provvede a destinare una quota per la realizzazione di
infrastrutture regionali o che, pur se interregionali, rientrano nella capacita' economica di due o piu' regioni che si dichiarino
disposte a realizzarle mediante la stipulazione di appositi accordi di programma.
3. Il finanziamento delle infrastrutture e dei progetti strategici di cui al comma 1 puo' concorrere con le risorse derivanti dai fondi
strutturali della Comunita' economica europea.
Art. 8.
Interventi in corso di esecuzione
1. Il commissario di cui all'articolo 19, compiuta, sulla base del rapporto di cui all'articolo 2, comma 2, della legge 19 dicembre
1992, n. 488, una indagine sullo stato di attuazione degli interventi compresi nei programmi triennali e nei piani annuali di
attuazione approvati dal CIPE, identifica quelli i cui lavori non risultino ancora consegnati e materialmente iniziati alla data del 30
novembre 1993 e le cui procedure di affidamento in appalto non siano in corso alla medesima data e ne da' comunicazione al
Ministro del bilancio e della programmazione economica, il quale provvede ai sensi dell'articolo 1, comma 9, del decreto-legge 22
ottobre 1992, n. 415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488. In tal caso il commissario provvede alla
rescissione del contratto ai sensi dell'articolo 345 della legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F.
((2. La prosecuzione ed il completamento degli interventi non revocati avviene sulla base della situazione di fatto e di diritto
esistente, restando esclusa ogni possibilita' di proroghe ai termini di chiusura della convenzione che non siano giustificate da cause
di forza maggiore. Le variazioni progettuali che comportino modifiche essenziali alla natura delle opere affidate, ovvero
opere complementari o aggiuntive all'opera stessa, sono possibili solo se si rendano indispensabili per la funzionalita' e la fruibilita'
delle opere medesime, purche' nell'ambito dell'importo previsto in convenzione. Le relative perizie, previa valutazione tecnicoeconomica da parte del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici, saranno sottoposte, entro quarantacinque giorni,
da parte della Direzione generale competente, corredate da apposita relazione del Nucleo ispettivo per la verifica degli
investimenti pubblici, all'approvazione del CIPE. Le variazioni progettuali, regolarmente approvate, che non comportino
modifiche essenziali alla natura delle opere e non arrechino pregiudizio alla qualita' delle stesse sono consentite purche'
nell'ambito dell'importo previsto in convenzione. Le proroghe richieste anteriormente alla data del 15 aprile 1993 e sulle quali non
si sia pronunciata l'Amministrazione si considerano assentite per il periodo richiesto. Per gli interventi non revocati ai sensi
dell'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 398, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n.
493, i termini previsti dalle relative convenzioni, ancorche' scaduti, sono prorogati dalla data del 5 dicembre 1993 fino al 31
dicembre 1995.))
3. Qualora gli interventi in corso risultino, alla data del 30 settembre 1993, sospesi da oltre dodici mesi, il commissario ne da'
comunicazione al Ministro del bilancio e della programmazione economica, che provvede ai sensi del comma 1.
4. La Cassa depositi e prestiti subentra in tutti i rapporti attivi e passivi gia' intercorrenti tra la soppressa Agenzia ed i soggetti
attuatori in base alle convenzioni in atto, avvalendosi ove occorra, per le attivita' di verifica e di controllo, del nucleo ispettivo per la
verifica dell'attuazione dei programmi degli investimenti pubblici, e puo' chiedere al commissario liquidatore di assegnare con
priorita' il personale dei soppressi organismi del Mezzogiorno fino ad un massimo di venti unita'.
5. La nomina del collaudatore e delle commissioni di collaudo, nonche' l'approvazione del collaudo eseguito, restano nelle
attribuzioni del Ministero del bilancio e della programmazione economica.
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(( 6. Gli interventi di cui al presente articolo sono proseguiti e completati secondo le disposizioni legislative, regolamentari ed i
provvedimenti applicabili a ciascuno di essi, salvo per le erogazioni che saranno effettuate secondo le procedure vigenti per i mutui
della Cassa depositi e prestiti)
7. La Cassa depositi e prestiti e' autorizzata, sentito il Ministero del tesoro, ad anticipare i fondi eventualmente necessari per
soddisfare le richieste di pagamento pervenute, in attesa dell'accreditamento delle somme dovute dal Tesoro. Sulle somme
anticipate verra' applicato il tasso vigente per i mutui della Cassa stessa dalla data di erogazione a quella dell'accreditamento dei
fondi corrispettivi. Gli interessi stessi verranno capitalizzati e restituiti dal Tesoro in cinque annualita', decorrenti dal secondo
esercizio successivo alla restituzione del capitale anticipato.
Art. 9.
Trasferimento delle opere della gestione separata e dei progetti speciali
1. Le attivita' di trasferimento dei progetti speciali e delle opere di cui alla delibera CIPE 8 aprile 1987, n. 157, quali
risultano dal rapporto di cui all'art. 2, comma 2, della legge 19 dicembre 1992, n. 488, sono attribuite alla competenza del
Ministero dei lavori pubblici, che provvede mediante uno o piu' commissari ad acta e riferisce ogni tre mesi al CIPE.
2. Il commissario ad acta, accertata la effettiva situazione delle opere, nonche' i costi per completarle sulla base del progetto
vigente e con esclusione di qualsiasi variante o estendimento anche se in corso di approvazione, previa valutazione dell'utilita'
del completamento e delle priorita' e compatibilita' ambientali, provvede, per le opere in cui la valutazione dia un risultato
negativo, alla risoluzione del contratto per le opere in esecuzione diretta o alla revoca della concessione per le opere eseguite
dai soggetti attuatori.
3. Le opere gia' completate sono trasferite ai soggetti destinatari individuati dal commissario ad acta. Il Ministero dei lavori pubblici
provvede al pagamento degli importi ancora da corrispondere all'appaltatore o al concessionario per le opere eseguite ed
anche di quelli che risulteranno dovuti a seguito della risoluzione delle controversie eventualmente insorte durante
l'esecuzione del contratto.
4. Le opere ancora in corso di esecuzione sono trasferite ai soggetti destinatari individuati dal commissario ad acta, che
stabilisce altresi', sulla base degli accertamenti di cui al comma 2, gli importi da attribuire per il completamento dell'opera, ivi
compresi quelli prevedibili per la risoluzione di eventuali controversie relative ai lavori gia' eseguiti. Il decreto del
commissario ad acta determina l'immediata successione del soggetto destinatario in tutti i rapporti giuridici facenti capo
all'amministrazione appaltante o concedente. A far data dal decreto di trasferimento, il soggetto destinatario fa fronte alle eventuali
controversie che dovessero insorgere, in relazione all'esecuzione dell'opera, dopo tale data.
5. Le controversie tra l'amministrazione rappresentata dal commissario ad acta e il soggetto destinatario delle opere
saranno decise da apposito collegio arbitrale composto di tre arbitri, il cui presidente e' nominato dal presidente del tribunale
competente e gli altri da ciascuna delle due parti.
Art. 9-bis
Definizione delle controversie
1. Per i progetti speciali e le opere di cui al comma 1 dell'articolo 9, per i quali, in attuazione della delibera CIPE 8 aprile
1987, n. 157, sia stato gia' disposto il trasferimento a regioni, enti locali, loro consorzi, enti pubblici, consorzi di bonifica e
consorzi per le aree di sviluppo industriale, la competenza per la definizione dei relativi rapporti e' attribuita alla Cassa
depositi e prestiti con le modalita' di cui all'articolo 8, commi 2, 3, 4, 5, 6 e 7. Qualora, per detti progetti ed opere, alla data di
entrata in vigore del presente decreto sia in atto una procedura contenziosa, ovvero sussistano pretese di maggiori compensi a
qualsiasi titolo, il trasferimento alla Cassa depositi e prestiti avviene solo a contenzioso definito.
2. Le controversie relative ai progetti speciali e alle altre opere di cui al comma 1, per le liti pendenti al 31 dicembre 2001, possono
essere definite transattivamente su iniziativa d'ufficio ovvero su istanza del creditore da presentare entro e non oltre il ( 31
dicembre 2006 )), nel limite del 25 per cento delle pretese di maggiori compensi, al netto di rivalutazione monetaria, interessi,
spese e onorari. Tale procedimento e' altresi' applicato a tutti gli interventi per i quali risultano iscritte esclusivamente riserve
nella contabilita' dei lavori. Qualora sulla controversia sia intervenuto un lodo arbitrale o una decisione giurisdizionale non
definitiva, il limite per la definizione transattiva e' elevabile ad un massimo del 50 per cento dell'importo riconosciuto al netto di
rivalutazione monetaria e interessi. All'ammontare definito in sede transattiva si applica un coefficiente di maggiorazione forfettario
pari al 5 per cento annuo comprensivo di rivalutazione monetaria e di interessi.
2-bis. L'esame e la definizione delle domande avvengono entro sei mesi dalla data di ricezione di ciascuna istanza. Per la
procedura d'ufficio lo stesso termine decorre dalla data dell'avvio del procedimento. Nel caso di accettazione della proposta
l'Amministrazione puo' ricorrere al parere dell'Avvocatura generale dello Stato, che deve pronunciarsi nel termine di sei mesi
dalla richiesta, sullo schema di transazione secondo le norme di contabilita' pubblica. In tal caso il termine e' interrotto per il
tempo occorrente ad acquisire tale parere. Nel caso in cui l'Avvocatura generale dello Stato non esprima il suo parere entro
sei mesi dalla data della richiesta da parte dell'Amministrazione interessata, vale il principio del silenzio assenso.
L'Amministrazione provvede al pagamento degli importi entro i due mesi successivi all'acquisizione del parere dell'Avvocatura
generale dello Stato.
3. La presentazione dell'istanza sospende fino al 30 novembre 2002 i termini relativi ai giudizi pendenti anche in fase esecutiva.
Tale procedimento si applica altresi' ai progetti speciali ed alle opere previste dalla delibera CIPE 8 aprile 1987, n. 157, individuati
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all'articolo 2, comma 2, della legge 19 dicembre 1992, n. 488, gia' trasferiti dal commissario ad acta ai sensi dell'articolo 9 del
presente decreto.
4. Alla chiusura del contenzioso per il quale non sia stata presentata istanza di definizione transattiva, nonche' alla definizione
delle istanze non esaminate dal commissario liquidatore alla data del 31 dicembre 1993, provvede il Ministero dei lavori pubblici.
5. Le funzioni demandate al commissario liquidatore, ai sensi dell'articolo 19, limitatamente alle opere ed ai progetti di cui al
comma 1, sono attribuite, a decorrere dalla cessazione dell'attivita' dello stesso commissario, al Ministero dei lavori pubblici che vi
provvede, tramite il commissario ad acta, fino alla data del 30 aprile 1995. Decorso tale termine il Ministero dei lavori pubblici
assume la diretta gestione delle attivita'.(4)
6. Per la definizione delle attivita' previste dai commi 2, 3 e 4 dell'articolo 9, dal comma 5 del presente articolo, nonche'
dall'articolo 10, in favore del commissario ad acta possono essere disposte apposite aperture di credito. I relativi ordini di
accreditamento sono emessi in deroga ai limiti di somma stabiliti dall'articolo 56 del regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440;
qualora gli stessi non siano estinti al termine dell'esercizio in cui sono stati emessi, possono essere trasportati a quelli successivi.
7. Per lo svolgimento delle proprie attivita' il commissario ad acta si avvale anche degli uffici decentrati e periferici
dell'Amministrazione dei lavori pubblici.
8. Per gli eventuali completamenti, nonche' per la realizzazione di nuovi interventi, il Ministero dei lavori pubblici applica le
disposizioni contenute nei regi decreti 18 novembre 1923, n. 2440, e 23 maggio 1924, n. 827, sulla contabilita' generale dello
Stato, e successive modificazioni e integrazioni, salva l'applicazione della normativa comunitaria, ricorrendone i presupposti.
9. Gli oneri, da definire con decreto del Ministro del tesoro, di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, per i compensi del
commissario ad acta, nonche' per i componenti della commissione consultiva nominata con decreto del Ministro dei lavori
pubblici in data 1 settembre 1993 e per non piu' di cinque consulenti giuridici, da utilizzare per la definizione del contenzioso, sono
a carico della quota del Fondo di cui all'articolo 19, comma 5, assegnata al Ministero dei lavori pubblici.
--------------------AGGIORNAMENTO (4)
Il D.L. 23 giugno 1995, n. 244, convertito con modificazioni dalla L. 8 agosto 1995, n. 341, ha disposto (con l'art. 71, comma 3) che "ll termine per le attivita' del
commissario di cui all'articolo 9-bis, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96, introdotto dall'articolo 7, comma 3, del decreto-legge 8 febbraio 1995, n.
32, convertito dalla legge 7 aprile 1995, n. 104, e' prorogato al 15 ottobre 1995."
Art. 10.
Gestione delle acque
1. Per gli interventi riguardanti opere infrastrutturali idriche di adduzione, distribuzione, depurazione e di fognature gia' in gestione
diretta da parte della cessata Cassa per il Mezzogiorno ai sensi dell'art. 5 della legge 1° marzo 1986, n. 64, e opere comprese
nei piani annuali di attuazione per le quali risultino stipulate dalla soppressa Agenzia le relative convenzioni con i soggetti attuatori
e per il completamento delle opere stesse, nonche' per la realizzazione delle altre opere che dovessero ritenersi necessarie, il
commissario liquidatore, nominato ai sensi dell'art. 19, e' autorizzato a costituire ((una societa' per azioni cui e' affidata in
regime di concessione la gestione degli impianti idrici,)), dandone preventiva informazione al Ministro del bilancio e della
programmazione economica, che ne riferisce alle competenti commissioni parlamentari.
((2. Alla societa' per azioni di cui al comma 1 si applicano le disposizioni contenute nei commi 4 e 5 dell'articolo 15 e
dell'articolo 19 del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359. Le
azioni della predetta societa' sono attribuite al Ministero del tesoro. Il Ministro del tesoro esercita i diritti dell'azionista previa
intesa con il Ministro del bilancio e della programmazione economica e del Ministro dei lavori pubblici.))
(( 3. Il commissario liquidatore di cui all'articolo 19, comma 1, provvede al versamento delle somme necessarie alla costituzione
del capitale sociale della predetta societa', nel complessivo limite di lire 10 miliardi, a valere sulle disponibilita' di tesoreria
derivanti dalle autorizzazioni di spesa di cui alla legge 1 marzo 1986, n. 64.))
((4. Al capitale sociale della predetta societa' possono partecipare, nei limiti stabiliti dall'azionista, imprese ed altri soggetti
economici, nonche' enti locali ed acquedottistici.))
5. Il Ministero dei lavori pubblici procede alla ricognizione delle opere gia' in gestione diretta da parte della cessata Cassa per il
Mezzogiorno ai sensi dell'art. 5 della legge 1 marzo 1986, n. 64, nonche' delle opere comprese nei piani annuali di attuazione.
Lo stesso Ministero, di concerto con il Ministero dell'ambiente, adempie alle funzioni, di cui all'art. 3, comma 1, lettera c), della citata
legge n. 488 del 1992, di programmazione e di coordinamento, nonche' a promuovere il completamento delle opere infrastrutturali
sottoponendo i programmi di utilizzazione dei finanziamenti ordinari pluriennali di settore all'approvazione del CIPE.
6. Al Ministero dell'agricoltura e delle foreste sono trasferite le competenze in materia di acque irrigue ed invasi strettamente
finalizzati all'agricoltura, per il successivo affidamento della gestione e manutenzione dei relativi impianti ai consorzi di
bonifica.
Art. 11.
Partecipazioni finanziarie ed enti di promozione
1. Le partecipazioni finanziarie che l'Agenzia detiene nell'Istituto per lo sviluppo economico dell'Italia meridionale,
nell'Istituto regionale per il finanziamento all'industria in Sicilia, nel Credito industriale sardo sono conferite al Ministero del
tesoro, il quale adottera' i provvedimenti anche concernenti fusioni e incorporazioni con altri istituti di credito nazionali o
internazionali, ai fini del loro razionale assetto e del conseguimento di obiettivi di economicita' di gestione.
2. Le competenze in materia di enti di promozione per lo sviluppo del Mezzogiorno di cui all'art. 6 della legge 1 marzo 1986, n.
64 sono conferite, salvo quanto previsto dal presente articolo, al Ministero del tesoro, il quale provvede al loro immediato
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commissariamento al fine del successivo riordino, ristrutturazione, privatizzazione o liquidazione secondo criteri di razionalita' ed
efficienza gestionale.
((3. Il Centro di formazione e studi - FORMEZ, il cui compito istituzionale e' la formazione prevalentemente a favore della
pubblica amministrazione, risponde della propria attivita' alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione
pubblica, che provvede al suo assetto utilizzando le disponibilita' iscritte ai capitoli 2559 e 7640 dello stato di previsione della
spesa per l'anno 1996 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - rubrica 10 Dipartimento della funzione pubblica, destinate al
Centro di formazione e studi - FORMEZ. Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti
variazioni di bilancio. La vigilanza sul FORMEZ e' esercitata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento del bilancio
e dei servizi amministrativi e tecnici)).
4. L'Istituto di assistenza allo sviluppo del Mezzogiorno (IASM), il cui compito istituzionale e' la promozione industriale, risponde
della propria attivita' al Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, che provvede al suo assetto.
(…)
Art. 14.
(Personale degli organismi soppressi)
1. Il personale della soppressa Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno, in servizio alla data del 14 agosto
1992, che risulti tale alla data del 15 aprile 1993 e che entro il 28 febbraio 1994 non abbia revocato la domanda, presentata
entro il 15 settembre 1993 al commissario liquidatore, ai fini della iscrizione nel ruolo transitorio ad esaurimento presso il Ministero
del bilancio e della programmazione economica, e' inquadrato, anche in soprannumero, nei ruoli delle amministrazioni
statali, regionali e locali e di enti pubblici non economici che gestiscono servizi pubblici, nonche' di aziende municipalizzate,
ai quali e' stato assegnato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero ad una delle amministrazioni regionali e
locali, alle quali sia riassegnato su richiesta delle stesse con decreto del Ministro competente, di concerto con i Ministri per la
funzione pubblica, del bilancio e della programmazione economica e del tesoro. In tale ultima ipotesi i relativi oneri restano
a carico delle amministrazioni richiedenti. Nelle amministrazioni statali il personale e' inquadrato nelle qualifiche attribuite, sulla
base delle corrispondenze tra le qualifiche e le professionalita' rivestite nel precedente ordinamento contrattuale e le qualifiche e
i profili vigenti per il personale delle amministrazioni statali, definite, tenuto conto anche del titolo di studio posseduto, con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del bilancio e della programmazione economica, di
concerto con il Ministro del tesoro. Nelle amministrazioni diverse da quelle statali, il personale e' inquadrato nelle qualifiche
corrispondenti, secondo il rispettivo ordinamento e in conformita' ai vigenti principi in materia di mobilita', a quelle statali.
2. Avverso l'attribuzione delle qualifiche adottata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi del comma 1 e'
ammesso ricorso in opposizione da presentare entro il 31 luglio 1994 o entro trenta giorni se l'interessato abbia avuto
conoscenza del provvedimento dopo il 2 luglio 1994. Sul ricorso decide, con provvedimento definitivo, il Presidente del
Consiglio dei Ministri entro novanta giorni dalla data di presentazione del ricorso, sentita una commissione costituita con decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri e formata da un magistrato amministrativo, che la presiede, e da quattro dirigenti
generali designati rispettivamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della funzione pubblica e dai Ministri
del bilancio e della programmazione economica, del tesoro e del lavoro e della previdenza sociale.
3. Il personale della soppressa Agenzia, che non abbia presentato la domanda di cui al comma 1, ovvero che abbia revocato la
domanda stessa, cessa dal rapporto di impiego con la predetta Agenzia a decorrere dal 13 ottobre 1993, con diritto al
trattamento pensionistico e previdenziale ad esso spettante in base alla normativa vigente in materia alla stessa data di
cessazione del rapporto di impiego. Nei confronti del personale che cessa dal rapporto di lavoro con la soppressa Agenzia
non si applica la sospensione del diritto ai trattamenti pensionistici di anzianita', stabilita dall'articolo 1, comma 1, del decretolegge 19 settembre 1992, n. 384, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 novembre 1992, n. 438, come modificato dal
comma 8 dell'articolo 11 della legge 24 dicembre 1993, n. 537. Il personale della soppressa Agenzia per la promozione dello
sviluppo del Mezzogiorno si intende ricompreso tra il personale di cui all'articolo 13, comma 4, lettera f), della legge 23 dicembre
1994, n. 724.
4. Nei confronti del personale di cui al comma 1 si applicano, dalla data del 13 ottobre 1993, le disposizioni proprie
dell'amministrazione di assegnazione in materia di trattamento di fine rapporto. Cessa l'iscrizione previdenziale presso l'INA e la
polizza ivi intestata all'Agenzia, dall'INA gestita e rivalutata secondo gli accordi in atto al momento della cessazione del rapporto
di impiego con l'Agenzia, e' ripartita per ogni singolo dipendente.
5. Ferme restando le vigenti disposizioni in materia di mobilita' per il personale non assegnato o per quello in soprannumero
anche a seguito della rideterminazione delle piante organiche ai sensi degli articoli 30 e 31 del decreto legislativo 3 febbraio 1993,
n. 29, e successive modificazioni, gli organici delle amministrazioni e degli enti ai quali e' stato assegnato il personale di cui al
comma 1, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, per
gli organici delle amministrazioni regionali e delle province autonome, sono incrementati, dalla data del 13 ottobre 1993, in
misura pari al numero delle unita' assegnate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi del medesimo
comma 1. (( Le amministrazioni alle quali siano state attribuite competenze ai sensi del presente decreto provvedono, nella
prima attuazione della presente norma, all'attribuzione dei posti disponibili, relativamente alle qualifiche funzionali, negli organici
come sopra rideterminati, al personale gia' di ruolo alla data del 15 settembre 1993, secondo le procedure e nel rispetto delle
norme in vigore)).
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Art. 14-bis.
(( (Trattamento economico del personale).
1. Il personale di cui all'articolo 14, comma 1, nonche' il personale che sia gia' volontariamente, anche a seguito di domanda di
revoca espressa entro il 28 febbraio 1994, cessato dal servizio dopo la data del 12 ottobre 1993 e che ne faccia apposita domanda
entro il 31 luglio 1994, puo' optare alternativamente per uno dei seguenti trattamenti economici:
a) cessazione del rapporto di impiego con la soppressa Agenzia con diritto alla contestuale liquidazione da parte dell'INA del
trattamento di fine rapporto costituito alla data del 12 ottobre 1993, in base alla normativa vigente in materia alla stessa data;
definizione, con riferimento alla suddetta data del 12 ottobre 1993, della posizione pensionistica gia' costituita; instaurazione, dal 13
ottobre 1993, del rapporto di servizio con le amministrazioni di assegnazione. In alternativa l'interessato puo' richiedere che la
definizione della propria posizione pensionistica venga riferita alla data del 31 luglio 1994. Al dipendente spetta il trattamento
economico previsto per la qualifica attribuita ai fini dell'inquadramento, computando, ai soli fini della progressione
economica, secondo le modalita' previste per le qualifiche dirigenziali statali, l'anzianita' di qualifica maturata presso
l'ultimo organismo di provenienza. La percezione del trattamento pensionistico maturato presso l'INPS e l'INPDAI alla data del
12 ottobre 1993 potra' avvenire solo alla cessazione del rapporto di lavoro con l'amministrazione di assegnazione. I servizi gia'
coperti dall'iscrizione previdenziale presso l'INA non sono riscattabili ai fini dell'indennita' di buonuscita;
b) ricongiungimento del servizio prestato presso l'Agenzia e di quello prestato successivamente alla data del 12 ottobre 1993 con
il servizio prestato presso l'amministrazione di assegnazione. Al dipendente e' attribuito lo stipendio iniziale della qualifica
attribuitagli ai fini dell'inquadramento, comprensivo dell'indennita' integrativa speciale ed incrementato di un importo, calcolato
secondo le modalita' previste per le qualifiche dirigenziali statali, corrispondente ai bienni di anzianita' nell'ultima qualifica
rivestita e valutata ai fini dell'inquadramento alla data del 13 ottobre 1993. Al dipendente, in aggiunta alla retribuzione come sopra
determinata, e' attribuito un assegno personale pensionabile, riassorbibile con qualsiasi successivo miglioramento, pari alla
differenza tra la predetta retribuzione e lo stipendio gia' percepito presso la soppressa Agenzia per la promozione dello sviluppo
del Mezzogiorno, ma comunque non superiore a lire 1.500.000 lorde mensili. Le altre indennita' eventualmente spettanti
presso l'amministrazione di destinazione, diverse dall'indennita' integrativa speciale, sono corrisposte solo nella misura
eventualmente eccedente l'importo del predetto assegno personale. Ai fini previdenziali si applica l'articolo 6 della legge 7
febbraio 1979, n. 29. Il trattamento di fine rapporto costituito presso l'INA, di cui all'articolo 14, comma 4, e' corrisposto al
momento della cessazione dal servizio presso l'amministrazione di assegnazione, aggiuntivamente all'indennita' di buonuscita. I
servizi gia' coperti dall'iscrizione previdenziale presso l'INA non sono riscattabili ai fini dell'indennita' di buonuscita.
2. Qualora la posizione pensionistica del dipendente alla data di cessazione del rapporto e del ricongiungimento sia di almeno
trenta anni di anzianita' contributiva, presso l'INPS o presso l'INPDAI, tale posizione, a richiesta dell'interessato, e' mantenuta
fino al raggiungimento dei trentacinque anni di anzianita' contributiva, tramite versamenti integrativi di contributi previdenziali a
carico dello Stato, di importo tale che i contributi previdenziali complessivamente a carico dello Stato non siano inferiori a
quelli dovuti alla stessa data di cessazione del rapporto e del ricongiungimento.
3. Le indennita' corrisposte secondo l'ordinamento della soppressa Agenzia, anche se previste dalla legge, sono soppresse.
4. Il personale cessato dal servizio dopo la data del 13 ottobre 1993 e prima della data di entrata in vigore del presente decreto,
che non abbia optato per il mantenimento della posizione pensionistica di provenienza, puo' chiedere la restituzione dei
contributi versati se non computati ai fini della ricongiunzione dei periodi previdenziali.
5. Nelle more della determinazione del trattamento economico ai sensi del presente articolo e comunque non oltre il 31 marzo
1995, e' autorizzata la corresponsione a titolo di acconto al personale di cui all'articolo 14, da parte del Ministero del bilancio e
della programmazione economica, del trattamento economico della qualifica attribuita per l'inquadramento, incrementato di un
importo, calcolato secondo le modalita' previste per le qualifiche dirigenziali statali, corrispondente ai bienni di anzianita' nell'ultima
qualifica rivestita e valutata ai fini dell'inquadramento alla data del 13 ottobre 1993, fatti comunque salvi i conseguenti
conguagli determinati dalle amministrazioni in sede di inquadramento.))
Art. 15.
Personale del soppresso Dipartimento e degli enti di promozione
1. ((COMMA ABROGATO DAL D.L. 8 FEBBRAIO 1995, N. 32, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 7 APRILE 1995,
N. 104)).
2. ((COMMA ABROGATO DAL D.L. 8 FEBBRAIO 1995, N. 32, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 7 APRILE 1995,
N. 104)).
3. ((COMMA ABROGATO DAL D.L. 8 FEBBRAIO 1995, N. 32, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 7 APRILE 1995,
N. 104)).
4. I contratti di consulenza e per gli esperti, stipulati dall'Agenzia e dal Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, in
corso alla data del 15 aprile 1993, cessano di avere efficacia. Essi possono essere rinnovati dal Ministro del bilancio e della
programmazione economica soltanto se strettamente necessari e comunque con scadenza non oltre il 31 dicembre 1993.
Art. 16.
Qualita' dei servizi resi dalla pubblica amministrazione
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1. Avvalendosi anche del personale di cui all'art. 14, le amministrazioni statali sono tenute a svolgere la propria attivita' nelle
aree depresse del territorio nazionale in modo da garantire alle popolazioni residenti livelli di servizi paragonabili a quelli forniti
nel resto del Paese e nella Comunita' europea.
2. Entro il 31 gennaio di ogni anno, tutte le amministrazioni predispongono una relazione sugli interventi realizzati, che dia
anche conto della qualita' dei servizi resi dalla pubblica amministrazione. Il Ministro del bilancio e della programmazione
economica riceve le predette relazioni e le trasmette al Parlamento, corredate da una propria relazione. ((7))
------------AGGIORNAMENTO (7)
La L. 17 maggio 1999, n. 144 ha disposto (con l'art. 20, comma 1, lettera c)) che e' soppressa la previsione di relazioni relative alle aree depresse contenuta nel
comma 2, del presente articolo.
Art. 17.
Mutui
1. Sono attribuite al Ministero del tesoro le competenze e le funzioni della soppressa Agenzia per la promozione dello sviluppo
del Mezzogiorno ((. . .)) per la contrazione dei mutui anche esteri previsti dalla normativa vigente.
Art. 18.
Norme organizzatorie per la prima attuazione
1. In sede di prima applicazione del presente decreto ed ai fini dell'attuazione dei compiti da esso previsti e del perseguimento
degli obiettivi di sviluppo delle aree depresse, anche in connessione con il processo di integrazione economica europea, si procede
alla definizione ((del quadro organizzatorio e funzionale del Ministero)) del bilancio e della programmazione economica,
nell'ambito delle attribuzioni ad esso demandate dall'ordinamento, in modo da individuare le funzioni in relazione a complessi di
materie omogenee e organicamente collegate dal perseguimento dei fini di politica economica che attengono alle competenze
istituzionali del Ministero ed in particolare alla definizione della politica economica e di bilancio, al coordinamento delle politiche
settoriali e sociali e alle politiche di sviluppo del territorio e delle aree depresse.
All'individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale ed' altro livello dirigenziale e delle corrispondenti funzioni si
procede, entro il termine di centoottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, secondo le modalita' di cui
all'art. 14, comma 5, nel rispetto dei principi di efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, nonche' di razionalizzazione
delle funzioni, articolazioni degli uffici per funzioni omogenee e integrazione per obiettivi delle risorse umane e materiali.
2. Nell'ambito delle attribuzioni di cui al comma 1, un ufficio di livello dirigenziale generale del Ministero del bilancio e della
programmazione economica cura i compiti connessi al coordinamento delle azioni proposte e realizzate dalle amministrazioni
ed enti pubblici nelle aree depresse, alla valutazione dei risultati e alla stima degli effetti degli interventi previsti o programmati,
nonche', per l'insieme delle aree depresse, svantaggiate, in declino o in crisi industriale del territorio nazionale, le funzioni svolte
dal soppresso Dipartimento per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno ((. . .)) relative al processo di integrazione europea ed
ai rapporti con la CEE per il coordinamento o la programmazione degli interventi cofinanziati dalla stessa Comunita' sui fondi
strutturali ai predetti fini di sviluppo delle aree depresse.
Art. 19.
Norme transitorie e finali
1. A decorrere dal 15 aprile 1993 e' nominato, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro
del bilancio e della programmazione economica, un commissario liquidatore per l'Agenzia per la promozione dello sviluppo del
Mezzogiorno.
2. Il commissario liquidatore; provvede a verificare, entro la data del 31 maggio 1993, il conto consuntivo dell'Agenzia per la
promozione dello sviluppo del Mezzogiorno riguardante l'anno 1992 ed il conto consuntivo per il primo quadrimestre 1993.
Qualora gli organi della soppressa Agenzia non abbiano provveduto a detti adempimenti, ferme restando le responsabilita'
specificamente previste in materia, provvede il commissario liquidatore.
3. Il commissario liquidatore, che per quanto non previsto dal presente decreto opera con i poteri di cui alla legge 4 dicembre
1956, n. 1404, provvede a liquidare i rapporti giuridici facenti capo al Dipartimento e all'Agenzia gia' formalmente definiti alla data del
15 aprile 1993 e a definire i rapporti pendenti che le amministrazioni competenti, anche di intesa con il Ministero del
bilancio e della programmazione economica, indicheranno come indilazionabili. Il commissario provvede altresi',a decorrere dal
15 aprile 1993, alle operazioni di trasferimento alle amministrazioni competenti delle attivita', delle funzioni, dei beni strumentali,
individuando il personale organicamente addetto ad esse ai fini delle operazioni di cui agli articoli 14 e 15, trattenendo, per esigenze
di servizio, fino al 31 dicembre 1993 anche coloro che non abbiano presentato la domanda di cui all'art. 14, comma 2, secondo
le norme del presente decreto e tenendo presente l'esigenza di non determinare soluzioni di continuita' nelle operazioni in corso,
utilizzando per lo scopo le risorse derivanti dal Fondo di cui al comma 5. Il commissario provvede inoltre alla temporanea
gestione del personale rimasto in servizio, curando gli adempimenti di cui all'art. 14, nonche' all'attivita' di funzionamento ed
organizzazione del proprio ufficio con le predette risorse, sulle quali gravano anche il compenso al predetto commissario
liquidatore, determinato con il decreto di nomina o atto equipollente successivo.
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4. Il commissario liquidatore provvede, altresi', ad una ricognizione delle competenze residue attribuite al Ministro per gli
interventi straordinari nel Mezzogiorno che non risultino trasferite ad altre amministrazioni ai sensi del presente decreto e ne fa
relazione al Ministro del bilancio e della programmazione economica, che ne assume temporaneamente la titolarita'.
5. Nello stato di previsione del Ministero del tesoro e' istituito un apposito Fondo, da ripartire tra le amministrazioni competenti, al
quale affluiscono le disponibilita' di bilancio destinate al perseguimento delle finalita' di cui al presente decreto, con
esclusione di quelle relative all'articolo 5, comma 4, all'articolo 12, comma 1, e all'articolo 13. Al Fondo affluiscono altresi', previo
versamento all'entrata del bilancio dello Stato, il ricavo dei mutui autorizzati ai sensi dell'articolo 1, comma 8, del decreto-legge 22
ottobre 1992, n. 415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, nonche' le disponibilita' di tesoreria
relative alle competenze trasferite.
5-bis. Il Fondo di cui al comma 5 e' ripartito sulla base di apposite delibere del CIPE, su proposta del Ministro del bilancio e
della programmazione economica, di concerto con il Ministro del tesoro, tenendo conto degli impegni assunti in relazione
alle competenze trasferite a ciascuna delle amministrazioni interessate, nonche' delle esigenze segnalate dalle amministrazioni
stesse. Con la stessa procedura il CIPE puo' rideterminare entro il 15 maggio di ciascun anno il predetto riparto per gli anni
successivi.
5-ter. Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro del bilancio e della
programmazione economica, le variazioni di bilancio occorrenti per l'attuazione del presente decreto, ivi comprese quelle di
carattere compensativo tra i capitoli di natura corrente derivanti dal riparto del Fondo di cui al comma 5. Le somme iscritte in conto
competenza e in conto residui sui pertinenti capitoli, non utilizzate alla chiusura dell'esercizio finanziario, a partire dal 1995,
sono mantenute in bilancio per essere versate in entrata e rassegnate nell'esercizio successivo, con decreto del Ministro del
tesoro, al Fondo di cui al comma 5. Alle stesse si applicano le modalita' e le procedure di ripartizione previste nel comma 5-bis.
6. Al termine della gestione commissariale, il centro elaborazione dati esistente presso l'Agenzia per la promozione dello sviluppo
del Mezzogiorno, con il personale in servizio alla data del 15 aprile 1993, e' attribuito all'amministrazione identificata entro il 30
ottobre 1993 d'intesa con il presidente dell'autorita' per l'informatica nella pubblica amministrazione. Al centro elaborazione
dati possono accedere tutte le amministrazioni alle quali sono assegnate competenze ai sensi del presente decreto.
7. Tutte le attivita' del commissario liquidatore cessano alla data del 31 dicembre 1993; fino alla predetta data il controllo sulle
attivita' del commissario liquidatore e' esercitato dal collegio dei revisori dei conti in carica alla data del 15 aprile 1993, ferme
restando le competenze della Corte dei conti. Entro il 31 ottobre 1994 il commissario liquidatore ha l'obbligo di presentazione
del conto, verificato dal collegio dei revisori dei conti, relativamente alle attivita' connesse alla gestione commissariale alla data del
31 dicembre 1993. Analogamente per tutte le operazioni finanziarie e patrimoniali, attive e passive, compiute successivamente
alla predetta data, il commissario liquidatore e' tenuto a rendere il conto, la cui veridicita' e' previamente verificata dal collegio dei
revisori dei conti. Per i detti adempimenti si avvale del centro di elaborazione dati, nonche' di un ufficio stralcio contabile
costituito, d'intesa con il Ministro del bilancio e della programmazione economica, da unita' scelte tra il personale gia'
appartenente agli uffici bilancio, ragioneria, economato e personale della soppressa Agenzia; nei confronti di tale personale,
l'utilizzazione presso le amministrazioni o enti di assegnazione decorre dalla data di rendimento del conto e, comunque, dal
1 novembre 1994. Il commissario liquidatore puo' continuare ad avvalersi di esperti, in numero non superiore a sette unita', da lui
designati e nominati con decreto del Ministro del bilancio e della programmazione economica. I relativi compensi sono determinati
con decreto del Ministro del bilancio e della programmazione economica, di concerto con il Ministro del tesoro, entro il complessivo
limite di spesa non superiore a lire 250 milioni, al cui onere continua a provvedersi a carico del Fondo di cui al comma 5.
8. La Cassa depositi e prestiti provvede all'attuazione delle funzioni attribuitele ai sensi del presente decreto con gestione
autonoma ((. . .)).
Art. 20.
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osseravare.
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DECRETO LEGISLATIVO 30 luglio 1999, n. 286
Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati
dell'attivita' svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59. (GU n.193 del 18-81999 )
note: Entrata in vigore del decreto: 2-9-1999
(…)
Art. 11.
Qualita' dei servizi pubblici
1. I servizi pubblici nazionali e locali sono erogati con modalita' che promuovono il miglioramento della qualita' e assicurano la
tutela dei cittadini e degli utenti e la loro partecipazione, nelle forme, anche associative, riconosciute dalla legge, alle inerenti
procedure di valutazione e definizione degli standard qualitativi.
2. Le modalita' di definizione, adozione e pubblicizzazione degli standard di qualita', i casi e le modalita' di adozione delle carte
dei servizi, i criteri di misurazione della qualita' dei servizi, le condizioni di tutela degli utenti, nonche' i casi e le modalita' di
indennizzo automatico e forfettario all'utenza per mancato rispetto degli standard di qualita' sono stabilite con direttive, aggiornabili
annualmente, del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta della Commissione per la valutazione, la trasparenza e
l'integrita' nelle amministrazioni pubbliche. Per quanto riguarda i servizi erogati direttamente o indirettamente dalle regioni e
dagli enti locali, si provvede con atti di indirizzo e coordinamento adottati d'intesa con la Conferenza unificata di cui al decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, su proposta della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrita' nelle
amministrazioni pubbliche.
3. ((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150)).
4. Sono in ogni caso fatte salve le funzioni e i compiti legislativamente assegnati, per alcuni servizi pubblici, ad autorita'
indipendenti.
5. E' abrogato l'articolo 2 della legge 11 luglio 1995, n. 273.
Restano applicabili, sino a diversa disposizione adottata ai sensi del comma 2, i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri
recanti gli schemi generali di riferimento gia' emanati ai sensi del suddetto articolo.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
(…)
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TESTO UNICO ENTI LOCALI D.lgs. n. 267/2000
(….)
PARTE II
Ordinamento finanziario e contabile
TITOLO I
Disposizioni generali
Articolo 149
Princìpi generali in materia di finanza propria e derivata.
1. L'ordinamento della finanza locale è riservato alla legge, che la coordina con la finanza statale e con quella regionale.
2. Ai comuni e alle province la legge riconosce, nell'àmbito della finanza pubblica, autonomia finanziaria fondata su certezza di
risorse proprie e trasferite.
3. La legge assicura, altresì, agli enti locali potestà impositiva autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe, con
conseguente adeguamento della legislazione tributaria vigente. A tal fine i comuni e le province in forza dell'articolo 52 del decreto
legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modificazioni possono disciplinare con regolamento le proprie entrate, anche
tributarie, salvo per quanto attiene alla individuazione e definizione delle fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e dell'aliquota
massima dei singoli tributi, nel rispetto delle esigenze di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti. Per quanto non
regolamentato si applicano le disposizioni di legge vigenti.
4. La finanza dei comuni e delle province è costituita da:
a) imposte proprie;
b) addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali;
c) tasse e diritti per servizi pubblici;
d) trasferimenti erariali;
e) trasferimenti regionali;
f) altre entrate proprie, anche di natura patrimoniale;
g) risorse per investimenti;
h) altre entrate.
5. I trasferimenti erariali sono ripartiti in base a criteri obiettivi che tengano conto della popolazione, del territorio e delle condizioni
socio-economiche, nonché in base ad una perequata distribuzione delle risorse che tenga conto degli squilibri di fiscalità locale.
6. Lo Stato assegna specifici contributi per fronteggiare situazioni eccezionali.
7. Le entrate fiscali finanziano i servizi pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo della comunità ed integrano la contribuzione erariale
per l'erogazione dei servizi pubblici indispensabili.
8. A ciascun ente locale spettano le tasse, i diritti, le tariffe e i corrispettivi sui servizi di propria competenza. Gli enti locali
determinano per i servizi pubblici tariffe o corrispettivi a carico degli utenti, anche in modo non generalizzato. Lo Stato e le Regioni,
qualora prevedano per legge casi di gratuità nei servizi di competenza dei comuni e delle province ovvero fissino prezzi e tariffe
inferiori al costo effettivo della prestazione, debbono garantire agli enti locali risorse finanziarie compensative.
9. La legge determina un fondo nazionale ordinario per contribuire ad investimenti degli enti locali destinati alla realizzazione di
opere pubbliche di preminente interesse sociale ed economico.
10. La legge determina un fondo nazionale speciale per finanziare con criteri perequativi gli investimenti destinati alla realizzazione
di opere pubbliche unicamente in aree o per situazioni definite dalla legge statale.
11. L'ammontare complessivo dei trasferimenti e dei fondi è determinato in base a parametri fissati dalla legge per ciascuno degli
anni previsti dal bilancio pluriennale dello Stato e non è riducibile nel triennio.
12. Le regioni concorrono al finanziamento degli enti locali per la realizzazione del piano regionale di sviluppo e dei programmi di
investimento, assicurando la copertura finanziaria degli oneri necessari all'esercizio di funzioni trasferite o delegate.
13. Le risorse spettanti a comuni e province per spese di investimento previste da leggi settoriali dello Stato sono distribuite sulla
base di programmi regionali. Le regioni, inoltre, determinano con legge i finanziamenti per le funzioni da esse attribuite agli enti locali
in relazione al costo di gestione dei servizi sulla base della programmazione regionale.
Articolo 150
Princìpi in materia di ordinamento finanziario e contabile.
1. L'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali è riservato alla legge dello Stato e stabilito dalle disposizioni di principio del
presente testo unico.
2. L'ordinamento stabilisce per gli enti locali i princìpi in materia di programmazione, gestione e rendicontazione, nonché i princìpi
relativi alle attività di investimento, al servizio di tesoreria, ai compiti ed alle attribuzioni dell'organo di revisione economico-finanziaria
e, per gli enti cui sia applicabile, alla disciplina del risanamento finanziario.
3. Restano salve le competenze delle Regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano.
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Articolo 151
Princìpi in materia di contabilità.
1. Gli enti locali deliberano entro il 31 dicembre il bilancio di previsione per l'anno successivo, osservando i princìpi di unità,
annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità. Il termine può essere differito con decreto del Ministro
dell'interno, d'intesa con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, sentita la Conferenza Stato-città ed
autonomie locali, in presenza di motivate esigenze .
2. Il bilancio è corredato di una relazione previsionale e programmatica, di un bilancio pluriennale di durata pari a quello della
Regione di appartenenza e degli allegati previsti dall'articolo 172 o da altre norme di legge.
3. I documenti di bilancio devono comunque essere redatti in modo da consentirne la lettura per programmi, servizi ed interventi.
4. I provvedimenti dei responsabili dei servizi che comportano impegni di spesa sono trasmessi al responsabile del servizio
finanziario e sono esecutivi con l'apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria.
5. I risultati di gestione sono rilevati anche mediante contabilità economica e dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del
bilancio e il conto del patrimonio.
6. Al rendiconto è allegata una relazione illustrativa della Giunta che esprime le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla
base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti.
7. Il rendiconto è deliberato dall'organo consiliare entro il 30 aprile (1) dell'anno successivo.
(1) Le parole: “30 giugno” sono state così sostituite dalle parole: “30 aprile” dal D.L. 7 ottobre 2008, n. 154.
Articolo 152
Regolamento di contabilità.
1. Con il regolamento di contabilità ciascun ente locale applica i princìpi contabili stabiliti dal presente testo unico, con modalità
organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità, ferme restando le disposizioni previste dall'ordinamento per
assicurare l'unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile.
2. Il regolamento di contabilità assicura, di norma, la conoscenza consolidata dei risultati globali delle gestioni relative ad enti od
organismi costituiti per l'esercizio di funzioni e servizi.
3. Il regolamento di contabilità stabilisce le norme relative alle competenze specifiche dei soggetti dell'amministrazione preposti alla
programmazione, adozione ed attuazione dei provvedimenti di gestione che hanno carattere finanziario e contabile, in armonia con
le disposizioni del presente testo unico e delle altre leggi vigenti.
4. I regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda del presente testo unico, da considerarsi
come princìpi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione delle sottoelencate norme, le quali non si applicano qualora il
regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina:
a) articoli 177 e 178;
b) articoli 179, commi 2, lettere b) c) e d), e 3, 180, commi da 1 a 3, 181, commi 1 e 3, 182, 184, 185, commi da 2 a 4;
c) articoli 186, 191, comma 5, 197, 198;
d) articoli 199, 202, comma 2, 203, 205, 207;
e) articoli da 213 a 215, 216, comma 3, da 217 a 219, 221, 224, 225;
f) articoli 235, commi 2 e 3, 237, 238.
Articolo 153
Servizio economico-finanziario.
1. Con il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi sono disciplinati l'organizzazione del servizio finanziario, o di
ragioneria o qualificazione corrispondente, secondo le dimensioni demografiche e l'importanza economico-finanziaria dell'ente. Al
servizio è affidato il coordinamento e la gestione dell'attività finanziaria.
2. È consentito stipulare apposite convenzioni tra gli enti per assicurare il servizio a mezzo di strutture comuni.
3. Il responsabile del servizio finanziario di cui all'articolo 151, comma 4, si identifica con il responsabile del servizio o con i soggetti
preposti alle eventuali articolazioni previste dal regolamento di contabilità.
4. Il responsabile del servizio finanziario, di ragioneria o qualificazione corrispondente, è preposto alla verifica di veridicità delle
previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, da iscriversi nel bilancio annuale o
pluriennale ed alla verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese.
5. Il regolamento di contabilità disciplina le modalità con le quali vengono resi i pareri di regolarità contabile sulle proposte di
deliberazione ed apposto il visto di regolarità contabile sulle determinazioni dei soggetti abilitati. Il responsabile del servizio
finanziario effettua le attestazioni di copertura della spesa in relazione alle disponibilità effettive esistenti negli stanziamenti di spesa
e, quando occorre, in relazione allo stato di realizzazione degli accertamenti di entrata vincolata secondo quanto previsto dal
regolamento di contabilità.
6. Il regolamento di contabilità disciplina le segnalazioni obbligatorie dei fatti e delle valutazioni del responsabile finanziario al legale
rappresentante dell'ente, al consiglio dell'ente nella persona del suo presidente, al segretario ed all'organo di revisione ove si rilevi
che la gestione delle entrate o delle spese correnti evidenzi il costituirsi di situazioni - non compensabili da maggiori entrate o minori
spese - tali da pregiudicare gli equilibri del bilancio. In ogni caso la segnalazione è effettuata entro sette giorni dalla conoscenza dei
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fatti. Il consiglio provvede al riequilibrio a norma dell'articolo 193, entro trenta giorni dal ricevimento della segnalazione, anche su
proposta della Giunta.
7. Lo stesso regolamento prevede l'istituzione di un servizio di economato, cui viene preposto un responsabile, per la gestione di
cassa delle spese di ufficio di non rilevante ammontare.
Articolo 154
Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali.
1. È istituito presso il Ministero dell'interno l'Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali.
2. L'Osservatorio ha il compito di promuovere la corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia
degli equilibri di bilancio, l'applicazione dei princìpi contabili e la congruità degli strumenti applicativi, nonché la sperimentazione di
nuovi modelli contabili. L'Osservatorio adotta iniziative di divulgazione e di approfondimento finalizzate ad agevolare l'applicazione
ed il recepimento delle norme.
3. L'Osservatorio presenta al Ministro dell'interno almeno una relazione annuale sullo stato di applicazione delle norme, con
proposte di integrazione normativa e di princìpi contabili di generale applicazione.
4. Il presidente ed i componenti dell'Osservatorio, in numero non superiore a diciotto, sono nominati dal Ministro dell'interno con
proprio decreto tra funzionari dello Stato, o di altre pubbliche amministrazioni, professori e ricercatori universitari ed esperti. L'Upi,
l'Anci e l'Uncem designano ciascuna un proprio rappresentante. L'Osservatorio dura in carica cinque anni.
5. Il Ministro dell'interno può assegnare ulteriori funzioni nell'àmbito delle finalità generali del comma 2 ed emanare norme di
funzionamento e di organizzazione.
6. L'Osservatorio si avvale delle strutture e dell'organizzazione della Direzione centrale per la finanza locale e per i servizi finanziari
dell'Amministrazione civile del Ministero dell'interno.
7. Ai componenti dell'Osservatorio spettano il gettone di presenza ed i rimborsi spese previsti per i componenti della commissione
per la finanza e gli organici degli enti locali. L'imputazione dei relativi oneri avviene sul medesimo capitolo di spesa relativo alla citata
commissione. I rimborsi competono anche per la partecipazione ad attività esterne di studio, di divulgazione ed approfondimento
rientranti nell'attività istituzionale dell'Osservatorio. Il Ministro dell'interno può affidare, nell'anno 2000 ed entro la complessiva spesa
di 30 milioni di lire, all'Osservatorio, o a singoli membri, la redazione di studi e lavori monografici, determinando il compenso in
relazione alla complessità dell'incarico ed ai risultati conseguiti.
Articolo 155
Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali.
1. La Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali operante presso il Ministero dell'interno, già denominata
Commissione di ricerca per la finanza locale, svolge i seguenti compiti:
a) controllo centrale, da esercitare prioritariamente in relazione alla verifica della compatibilità finanziaria, sulle dotazioni organiche e
sui provvedimenti di assunzione di personale degli enti dissestati e degli enti strutturalmente deficitari, ai sensi dell'articolo 243;
b) parere da rendere al Ministro dell'interno sul provvedimento di approvazione o diniego del piano di estinzione delle passività, ai
sensi dell'articolo 256, comma 7;
c) proposta al Ministro dell'interno di misure straordinarie per il pagamento della massa passiva in caso di insufficienza delle risorse
disponibili, ai sensi dell'articolo 256, comma 12;
d) parere da rendere in merito all'assunzione del mutuo con la Cassa depositi e prestiti da parte dell'ente locale, ai sensi dell'articolo
255, comma 5;
e) parere da rendere al Ministro dell'interno sul provvedimento di approvazione o diniego dell'ipotesi di bilancio stabilmente
riequilibrato, ai sensi dell'articolo 261;
f) proposta al Ministro dell'interno di adozione delle misure necessarie per il risanamento dell'ente locale, a seguito del ricostituirsi di
disavanzo di amministrazione o insorgenza di debiti fuori bilancio non ripianabili con i normali mezzi o mancato rispetto delle
prescrizioni poste a carico dell'ente, ai sensi dell'articolo 268;
g) parere da rendere al Ministro dell'interno sul provvedimento di sostituzione di tutto o parte dell'organo straordinario di liquidazione,
ai sensi dell'articolo 254, comma 8;
h) approvazione, previo esame, della rideterminazione della pianta organica dell'ente locale dissestato, ai sensi dell'articolo 259,
comma 7.
2. La composizione e le modalità di funzionamento della Commissione sono disciplinate con regolamento da adottarsi ai sensi
dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400.
Articolo 156
Classi demografiche e popolazione residente.
1. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni contenute nella parte seconda del presente testo unico valgono per i comuni, se non
diversamente disciplinato, le seguenti classi demografiche:
a) comuni con meno di 500 abitanti;
b) comuni da 500 a 999 abitanti;
c) comuni da 1.000 a 1.999 abitanti;
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d) comuni da 2.000 a 2.999 abitanti;
e) comuni da 3.000 a 4.999 abitanti;
f) comuni da 5.000 a 9.999 abitanti;
g) comuni da 10.000 a 19.999 abitanti;
h) comuni da 20.000 a 59.999 abitanti;
i) comuni da 60.000 a 99.999 abitanti;
l) comuni da 100.000 a 249.999 abitanti;
m) comuni da 250.000 a 499.999 abitanti;
n) comuni da 500.000 abitanti ed oltre.
2. Le disposizioni del presente testo unico e di altre leggi e regolamenti relative all'attribuzione di contributi erariali di qualsiasi
natura, nonché all'inclusione nel sistema di tesoreria unica di cui alla legge 29 ottobre 1984, n. 720, alla disciplina del dissesto
finanziario ed alla disciplina dei revisori dei conti, che facciano riferimento alla popolazione, vanno interpretate, se non diversamente
disciplinato, come concernenti la popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente per le province ed i comuni
secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica, ovvero secondo i dati dell'Uncem per le comunità montane. Per le comunità
montane e i comuni di nuova istituzione si utilizza l'ultima popolazione disponibile.
Articolo 157
Consolidamento dei conti pubblici.
1. Ai fini del consolidamento dei conti pubblici gli enti locali rispettano le disposizioni di cui agli articoli 25, 29 e 30 della legge 5
agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni ed integrazioni.
Articolo 158
Rendiconto dei contributi straordinari.
1. Per tutti i contributi straordinari assegnati da amministrazioni pubbliche agli enti locali è dovuta la presentazione del rendiconto
all'amministrazione erogante entro sessanta giorni dal termine dell'esercizio finanziario relativo, a cura del segretario e del
responsabile del servizio finanziario.
2. Il rendiconto, oltre alla dimostrazione contabile della spesa, documenta i risultati ottenuti in termini di efficienza ed efficacia
dell'intervento.
3. Il termine di cui al comma 1 è perentorio. La sua inosservanza comporta l'obbligo di restituzione del contributo straordinario
assegnato.
4. Ove il contributo attenga ad un intervento realizzato in più esercizi finanziari l'ente locale è tenuto al rendiconto per ciascun
esercizio.
Articolo 159
Norme sulle esecuzioni nei confronti degli enti locali.
1. Non sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata nei confronti degli enti locali presso soggetti diversi dai
rispettivi tesorieri. Gli atti esecutivi eventualmente intrapresi non determinano vincoli sui beni oggetto della procedura espropriativa.
2. Non sono soggette ad esecuzione forzata, a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio dal giudice, le somme di competenza degli
enti locali destinate a:
a) pagamento delle retribuzioni al personale dipendente e dei conseguenti oneri previdenziali per i tre mesi successivi;
b) pagamento delle rate di mutui e di prestiti obbligazionari scadenti nel semestre in corso;
c) espletamento dei servizi locali indispensabili. (1)
3. Per l'operatività dei limiti all'esecuzione forzata di cui al comma 2 occorre che l'organo esecutivo, con deliberazione da adottarsi
per ogni semestre e notificata al tesoriere, quantifichi preventivamente gli importi delle somme destinate alle suddette finalità. (1)
4. Le procedure esecutive eventualmente intraprese in violazione del comma 2 non determinano vincoli sulle somme né limitazioni
all'attività del tesoriere. (1)
5. I provvedimenti adottati dai commissari nominati a seguito dell'esperimento delle procedure di cui all'articolo 37 della legge 6
dicembre 1971, n. 1034, e di cui all'articolo 27, comma 1, numero 4, del testo unico delle leggi sul Consiglio di Stato, emanato con
regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, devono essere muniti dell'attestazione di copertura finanziaria prevista dall'articolo 151,
comma 4, e non possono avere ad oggetto le somme di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2, quantificate ai sensi del comma 3.
(1) La Corte costituzionale con sentenza 18 giugno 2003, n. 211 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente comma "nella
parte in cui non prevede che la impignorabilità delle somme destinate ai fini indicati alle lettere a), b) e c) del comma 2 non operi
qualora, dopo la adozione da parte dell'organo esecutivo della deliberazione semestrale di preventiva quantificazione degli importi
delle somme destinate alle suddette finalità e la notificazione di essa al soggetto tesoriere dell'ente locale, siano emessi mandati a
titoli diversi da quelli vincolati, senza seguire l'ordine cronologico delle fatture così come pervenute per il pagamento o, se non è
prescritta fattura, delle deliberazioni di impegno da parte dell'ente stesso".
Articolo 160
Approvazione di modelli e schemi contabili.
1. Con regolamento, da emanare a norma dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono approvati:
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a) i modelli relativi al bilancio di previsione, ivi inclusi i quadri riepilogativi;
b) il sistema di codifica del bilancio e dei titoli contabili di entrata e di spesa;
c) i modelli relativi al bilancio pluriennale;
d) i modelli relativi al conto del tesoriere;
e) i modelli relativi al conto del bilancio e la tabella dei parametri gestionali; (1)
f) i modelli relativi al conto economico ed al prospetto di conciliazione;
g) i modelli relativi al conto del patrimonio;
h) i modelli relativi alla resa del conto da parte degli agenti contabili di cui all'articolo 227.
2. Con regolamento, da emanare a norma dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, è approvato lo schema relativo alla
relazione previsionale e programmatica previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
autonome.
(1) Questa lettera è stata così sostituita dal D.L. 7 ottobre 2008, n. 154.
Articolo 161
Certificazioni di bilancio.
1. Gli enti locali sono tenuti a redigere apposite certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto. Le
certificazioni sono firmate dal segretario, dal responsabile del servizio finanziario e dall’organo di revisione economico-finanziario. (1)
2. Le modalità per la struttura, la redazione e la presentazione delle certificazioni sono stabilite tre mesi prima della scadenza di
ciascun adempimento con decreto del Ministro dell'interno d'intesa con l'Anci, con l'Upi e con l'Uncem, da pubblicare nella Gazzetta
Ufficiale.
3. La mancata presentazione di un certificato comporta la sospensione dell'ultima rata (2) del contributo ordinario dell'anno nel quale
avviene l'inadempienza.
4. Il Ministero dell'interno provvede a rendere disponibili i dati delle certificazioni alle regioni, alle associazioni rappresentative degli
enti locali, alla Corte dei conti ed all'Istituto nazionale di statistica.
(1) Questo periodo è stato così sostituito dal D.L. 7 ottobre 2008, n. 154.
(2) Le parole: “la sospensione della seconda rata” sono state così sostituite dalla Legge 28 dicembre 2001, n. 448.
TITOLO II
Programmazione e bilanci
Capo I
Programmazione
Articolo 162
Princìpi del bilancio.
1. Gli enti locali deliberano annualmente il bilancio di previsione finanziario redatto in termini di competenza, per l'anno successivo,
osservando i princìpi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità. La situazione corrente,
come definita al comma 6 del presente articolo, non può presentare un disavanzo.
2. Il totale delle entrate finanzia indistintamente il totale delle spese, salvo le eccezioni di legge.
3. L'unità temporale della gestione è l'anno finanziario, che inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno; dopo tale
termine non possono più effettuarsi accertamenti di entrate e impegni di spesa in conto dell'esercizio scaduto.
4. Tutte le entrate sono iscritte in bilancio al lordo delle spese di riscossione a carico degli enti locali e di altre eventuali spese ad
esse connesse. Parimenti tutte le spese sono iscritte in bilancio integralmente, senza alcuna riduzione delle correlative entrate. La
gestione finanziaria è unica come il relativo bilancio di previsione: sono vietate le gestioni di entrate e di spese che non siano iscritte
in bilancio.
5. Il bilancio di previsione è redatto nel rispetto dei princìpi di veridicità ed attendibilità, sostenuti da analisi riferite ad un adeguato
arco di tempo o, in mancanza, da altri idonei parametri di riferimento.
6. Il bilancio di previsione è deliberato in pareggio finanziario complessivo. Inoltre le previsioni di competenza relative alle spese
correnti sommate alle previsioni di competenza relative alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti
obbligazionari non possono essere complessivamente superiori alle previsioni di competenza dei primi tre titoli dell'entrata e non
possono avere altra forma di finanziamento, salvo le eccezioni previste per legge. Per le comunità montane si fa riferimento ai primi
due titoli delle entrate.
7. Gli enti assicurano ai cittadini ed agli organismi di partecipazione, di cui all'articolo 8, la conoscenza dei contenuti significativi e
caratteristici del bilancio annuale e dei suoi allegati con le modalità previste dallo statuto e dai regolamenti.
Articolo 163
Esercizio provvisorio e gestione provvisoria.
1. Nelle more dell'approvazione del bilancio di previsione da parte dell'organo regionale di controllo, l'organo consiliare dell'ente
delibera l'esercizio provvisorio, per un periodo non superiore a due mesi, sulla base del bilancio già deliberato. Gli enti locali
possono effettuare, per ciascun intervento, spese in misura non superiore mensilmente ad un dodicesimo delle somme previste nel
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bilancio deliberato, con esclusione delle spese tassativamente regolate dalla legge o non suscettibili di pagamento frazionato in
dodicesimi.
2. Ove non sia stato deliberato il bilancio di previsione, è consentita esclusivamente una gestione provvisoria, nei limiti dei
corrispondenti stanziamenti di spesa dell'ultimo bilancio approvato, ove esistenti. La gestione provvisoria è limitata all'assolvimento
delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali
tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e
tasse, ed, in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente.
3. Ove la scadenza del termine per la deliberazione del bilancio di previsione sia stata fissata da norme statali in un periodo
successivo all'inizio dell'esercizio finanziario di riferimento, l'esercizio provvisorio si intende automaticamente autorizzato sino a tale
termine e si applicano le modalità di gestione di cui al comma 1, intendendosi come riferimento l'ultimo bilancio definitivamente
approvato.
Articolo 164
Caratteristiche del bilancio.
1. L'unità elementare del bilancio per l'entrata è la risorsa e per la spesa è l'intervento per ciascun servizio. Nei servizi per conto di
terzi, sia nell'entrata che nella spesa, l'unità elementare è il capitolo, che indica l'oggetto.
2. Il bilancio di previsione annuale ha carattere autorizzatorio, costituendo limite agli impegni di spesa, fatta eccezione per i servizi
per conto di terzi.
3. In sede di predisposizione del bilancio di previsione annuale il consiglio dell'ente assicura idoneo finanziamento agli impegni
pluriennali assunti nel corso degli esercizi precedenti.
Articolo 165
Struttura del bilancio.
1. Il bilancio di previsione annuale è composto da due parti, relative rispettivamente all'entrata ed alla spesa.
2. La parte entrata è ordinata gradualmente in titoli, categorie e risorse, in relazione, rispettivamente, alla fonte di provenienza, alla
tipologia ed alla specifica individuazione dell'oggetto dell'entrata.
3. I titoli dell'entrata per province, comuni, città metropolitane ed unioni di comuni sono:
Titolo I - Entrate tributarie;
Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto
all'esercizio di funzioni delegate dalla Regione;
Titolo III - Entrate extratributarie;
Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti;
Titolo V - Entrate derivanti da accensioni di prestiti;
Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi.
4. I titoli dell'entrata per le comunità montane sono:
Titolo I - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto
all'esercizio di funzioni delegate dalla Regione;
Titolo II - Entrate extratributarie;
Titolo III - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti;
Titolo IV - Entrate derivanti da accensioni di prestiti;
Titolo V - Entrate da servizi per conto di terzi.
5. La parte spesa è ordinata gradualmente in titoli, funzioni, servizi ed interventi, in relazione, rispettivamente, ai principali aggregati
economici, alle funzioni degli enti, ai singoli uffici che gestiscono un complesso di attività ed alla natura economica dei fattori
produttivi nell'àmbito di ciascun servizio. La parte spesa è leggibile anche per programmi dei quali è fatta analitica illustrazione in
apposito quadro di sintesi del bilancio e nella relazione previsionale e programmatica.
6. I titoli della spesa sono:
Titolo I - Spese correnti;
Titolo II - Spese in conto capitale;
Titolo III - Spese per rimborso di prestiti;
Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi.
7. Il programma, il quale costituisce il complesso coordinato di attività, anche normative, relative alle opere da realizzare e di
interventi diretti ed indiretti, non necessariamente solo finanziari, per il raggiungimento di un fine prestabilito, nel più vasto piano
generale di sviluppo dell'ente, secondo le indicazioni dell'articolo 151, può essere compreso all'interno di una sola delle funzioni
dell'ente, ma può anche estendersi a più funzioni.
8. A ciascun servizio è correlato un reparto organizzativo, semplice o complesso, composto da persone e mezzi, cui è preposto un
responsabile.
9. A ciascun servizio è affidato, col bilancio di previsione, un complesso di mezzi finanziari, specificati negli interventi assegnati, del
quale risponde il responsabile del servizio.
10. Ciascuna risorsa dell'entrata e ciascun intervento della spesa indicano:
a) l'ammontare degli accertamenti o degli impegni risultanti dal rendiconto del penultimo anno precedente all'esercizio di riferimento
e la previsione aggiornata relativa all'esercizio in corso;
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b) l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare o delle spese che si prevede di impegnare nell'esercizio cui il bilancio si
riferisce.
11. L'avanzo ed il disavanzo di amministrazione sono iscritti in bilancio, con le modalità di cui agli articoli 187 e 188, prima di tutte le
entrate e prima di tutte le spese.
12. I bilanci di previsione degli enti locali recepiscono, per quanto non contrasta con la normativa del presente testo unico, le norme
recate dalle leggi delle rispettive regioni di appartenenza per quanto concerne le entrate e le spese relative a funzioni delegate, al
fine di consentire la possibilità del controllo regionale sulla destinazione dei fondi assegnati agli enti locali e l'omogeneità delle
classificazioni di dette spese nei bilanci di previsione degli enti rispetto a quelle contenute nei rispettivi bilanci di previsione regionali.
Le entrate e le spese per le funzioni delegate dalle regioni non possono essere collocate tra i servizi per conto di terzi nei bilanci di
previsione degli enti locali.
13. Il bilancio di previsione si conclude con più quadri riepilogativi.
14. Con il regolamento di cui all'articolo 160 sono approvati i modelli relativi al bilancio di previsione, inclusi i quadri riepilogativi, il
sistema di codifica del bilancio ed il sistema di codifica dei titoli contabili di entrata e di spesa, anche ai fini di cui all'articolo 157.
Articolo 166
Fondo di riserva.
1. Gli enti locali iscrivono nel proprio bilancio di previsione un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento
del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio.
2. Il fondo è utilizzato, con deliberazioni dell'organo esecutivo da comunicare all'organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento
di contabilità, nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino
insufficienti.
Articolo 167
Ammortamento dei beni.
1. È data facoltà agli enti locali di iscrivere nell'apposito intervento di ciascun servizio l'importo dell'ammortamento accantonato per i
beni relativi, almeno per il trenta per cento del valore calcolato secondo i criteri dell'articolo 229. (1)
2. L'utilizzazione delle somme accantonate ai fini del reinvestimento è effettuata dopo che gli importi sono rifluiti nel risultato di
amministrazione di fine esercizio ed è possibile la sua applicazione al bilancio in conformità all'articolo 187.
(1) Comma così modificato dalla Legge 28 dicembre 2001, n. 448.
Articolo 168
Servizi per conto di terzi.
1. Le entrate e le spese relative ai servizi per conto di terzi, ivi compresi i fondi economali, e che costituiscono al tempo stesso un
debito ed un credito per l'ente, sono ordinati esclusivamente in capitoli, secondo la partizione contenuta nel regolamento di cui
all'articolo 160.
2. Le previsioni e gli accertamenti d'entrata conservano l'equivalenza con le previsioni e gli impegni di spesa.
Articolo 169
Piano esecutivo di gestione.
1. Sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dal consiglio, l'organo esecutivo definisce, prima dell'inizio dell'esercizio, il
piano esecutivo di gestione, determinando gli obiettivi di gestione ed affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai
responsabili dei servizi.
2. Il piano esecutivo di gestione contiene una ulteriore graduazione delle risorse dell'entrata in capitoli, dei servizi in centri di costo e
degli interventi in capitoli.
3. L'applicazione dei commi 1 e 2 del presente articolo è facoltativa per gli enti locali con popolazione inferiore a 15.000 abitanti e
per le comunità montane.
Articolo 170
Relazione previsionale e programmatica.
1. Gli enti locali allegano al bilancio annuale di previsione una relazione previsionale e programmatica che copra un periodo pari a
quello del bilancio pluriennale.
2. La relazione previsionale e programmatica ha carattere generale. Illustra anzitutto le caratteristiche generali della popolazione, del
territorio, dell'economia insediata e dei servizi dell'ente, precisandone risorse umane, strumentali e tecnologiche. Comprende, per la
parte entrata, una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento
storico degli stessi ed i relativi vincoli.
3. Per la parte spesa la relazione è redatta per programmi e per eventuali progetti, con espresso riferimento ai programmi indicati nel
bilancio annuale e nel bilancio pluriennale, rilevando l'entità e l'incidenza percentuale della previsione con riferimento alla spesa
corrente consolidata, a quella di sviluppo ed a quella di investimento.
4. Per ciascun programma è data specificazione della finalità che si intende conseguire e delle risorse umane e strumentali ad esso
destinate, distintamente per ciascuno degli esercizi in cui si articola il programma stesso ed è data specifica motivazione delle scelte
adottate.
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5. La relazione previsionale e programmatica fornisce la motivata dimostrazione delle variazioni intervenute rispetto all'esercizio
precedente.
6. Per gli organismi gestionali dell'ente locale la relazione indica anche gli obiettivi che si intendono raggiungere, sia in termini di
bilancio che in termini di efficacia, efficienza ed economicità del servizio.
7. La relazione fornisce adeguati elementi che dimostrino la coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti
urbanistici, con particolare riferimento alla delibera di cui all'articolo 172, comma 1, lettera c), e relativi piani di attuazione e con i
piani economico-finanziari di cui all'articolo 201.
8. Con il regolamento di cui all'articolo 160 è approvato lo schema di relazione, valido per tutti gli enti, che contiene le indicazioni
minime necessarie a fini del consolidamento dei conti pubblici.
9. Nel regolamento di contabilità sono previsti i casi di inammissibilità e di improcedibilità per le deliberazioni di Consiglio e di Giunta
che non sono coerenti con le previsioni della relazione previsionale e programmatica.
Articolo 171
Bilancio pluriennale.
1. Gli enti locali allegano al bilancio annuale di previsione un bilancio pluriennale di competenza, di durata pari a quello della
Regione di appartenenza e comunque non inferiore a tre anni, con osservanza dei princìpi del bilancio di cui all'articolo 162, escluso
il principio dell'annualità.
2. Il bilancio pluriennale comprende il quadro dei mezzi finanziari che si prevede di destinare per ciascuno degli anni considerati sia
alla copertura di spese correnti che al finanziamento delle spese di investimento, con indicazione, per queste ultime, della capacità
di ricorso alle fonti di finanziamento.
3. Il bilancio pluriennale per la parte di spesa è redatto per programmi, titoli, servizi ed interventi, ed indica per ciascuno l'ammontare
delle spese correnti di gestione consolidate e di sviluppo, anche derivanti dall'attuazione degli investimenti, nonché le spese di
investimento ad esso destinate, distintamente per ognuno degli anni considerati.
4. Gli stanziamenti previsti nel bilancio pluriennale, che per il primo anno coincidono con quelli del bilancio annuale di competenza,
hanno carattere autorizzatorio, costituendo limite agli impegni di spesa, e sono aggiornati annualmente in sede di approvazione del
bilancio di previsione.
5. Con il regolamento di cui all'articolo 160 sono approvati i modelli relativi al bilancio pluriennale.
Articolo 172
Altri allegati al bilancio di previsione.
1. Al bilancio di previsione sono allegati i seguenti documenti:
a) il rendiconto deliberato del penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione, quale documento
necessario per il controllo da parte del competente organo regionale;
b) le risultanze dei rendiconti o conti consolidati delle unioni di comuni, aziende speciali, consorzi, istituzioni, società di capitali
costituite per l'esercizio di servizi pubblici, relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui il bilancio si riferisce;
c) la deliberazione, da adottarsi annualmente prima dell'approvazione del bilancio, con la quale i comuni verificano la quantità e
qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie - ai sensi delle leggi 18 aprile 1962, n. 167,
22 ottobre 1971, n. 865, e 5 agosto 1978, n. 457, - che potranno essere ceduti in proprietà od in diritto di superficie; con la stessa
deliberazione i comuni stabiliscono il prezzo di cessione per ciascun tipo di area o di fabbricato;
d) il programma triennale dei lavori pubblici di cui alla legge 11 febbraio 1994, n. 109;
e) le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d'imposta e le eventuali maggiori
detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di
copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi;
f) la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista dalle disposizioni vigenti in materia.
Articolo 173
Valori monetari.
1. I valori monetari contenuti nel bilancio pluriennale e nella relazione previsionale e programmatica sono espressi con riferimento ai
periodi ai quali si riferiscono, tenendo conto del tasso di inflazione programmato.
Capo II
Competenze in materia di bilanci
Articolo 174
Predisposizione ed approvazione del bilancio e dei suoi allegati.
1. Lo schema di bilancio annuale di previsione, la relazione previsionale e programmatica e lo schema di bilancio pluriennale sono
predisposti dall'organo esecutivo e da questo presentati all'organo consiliare unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di
revisione.
2. Il regolamento di contabilità dell'ente prevede per tali adempimenti un congruo termine, nonché i termini entro i quali possono
essere presentati da parte dei membri dell'organo consiliare emendamenti agli schemi di bilancio predisposti dall'organo esecutivo.
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3. Il bilancio annuale di previsione è deliberato dall'organo consiliare entro il termine previsto dall'articolo 151. La relativa
deliberazione ed i documenti ad essa allegati sono trasmessi dal segretario dell'ente all'organo regionale di controllo.
4. Il termine per l'esame del bilancio da parte dell'organo regionale di controllo, previsto dall'articolo 134, decorre dal ricevimento.
Articolo 175
Variazioni al bilancio di previsione ed al piano esecutivo di gestione.
1. Il bilancio di previsione può subire variazioni nel corso dell'esercizio di competenza sia nella parte prima, relativa alle entrate, che
nella parte seconda, relativa alle spese.
2. Le variazioni al bilancio sono di competenza dell'organo consiliare.
3. Le variazioni al bilancio possono essere deliberate non oltre il 30 novembre di ciascun anno.
4. Ai sensi dell'articolo 42 le variazioni di bilancio possono essere adottate dall'organo esecutivo in via d'urgenza, salvo ratifica, a
pena di decadenza, da parte dell'organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in
corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine.
5. In caso di mancata o parziale ratifica del provvedimento di variazione adottato dall'organo esecutivo, l'organo consiliare è tenuto
ad adottare nei successivi trenta giorni, e comunque sempre entro il 31 dicembre dell'esercizio in corso, i provvedimenti ritenuti
necessari nei riguardi dei rapporti eventualmente sorti sulla base della deliberazione non ratificata.
6. Per le province, i comuni, le città metropolitane e le unioni di comuni sono vietati prelievi dagli stanziamenti per gli interventi
finanziati con le entrate iscritte nei titoli quarto e quinto per aumentare gli stanziamenti per gli interventi finanziati con le entrate dei
primi tre titoli. Per le comunità montane sono vietati i prelievi dagli stanziamenti per gli interventi finanziati con le entrate iscritte nei
titoli terzo e quarto per aumentare gli stanziamenti per gli interventi finanziati con le entrate dei primi due titoli.
7. Sono vietati gli spostamenti di dotazioni dai capitoli iscritti nei servizi per conto di terzi in favore di altre parti del bilancio. Sono
vietati gli spostamenti di somme tra residui e competenza.
8. Mediante la variazione di assestamento generale, deliberata dall'organo consiliare dell'ente entro il 30 novembre di ciascun anno,
si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, al fine di assicurare il mantenimento del
pareggio di bilancio.
9. Le variazioni al piano esecutivo di gestione di cui all'articolo 169 sono di competenza dell'organo esecutivo e possono essere
adottate entro il 15 dicembre di ciascun anno.
Articolo 176
Prelevamenti dal fondo di riserva.
1. I prelevamenti dal fondo di riserva sono di competenza dell'organo esecutivo e possono essere deliberati sino al 31 dicembre di
ciascun anno .
Articolo 177
Competenze dei responsabili dei servizi.
1. Il responsabile del servizio, nel caso in cui ritiene necessaria una modifica della dotazione assegnata per sopravvenute esigenze
successive all'adozione degli atti di programmazione, propone la modifica con modalità definite dal regolamento di contabilità.
2. La mancata accettazione della proposta di modifica della dotazione deve essere motivata dall'organo esecutivo.
TITOLO III
Gestione del bilancio
Capo I
Entrate
Articolo 178
Fasi dell'entrata.
1. Le fasi di gestione delle entrate sono l'accertamento, la riscossione ed il versamento.
Articolo 179
Accertamento.
1. L'accertamento costituisce la prima fase di gestione dell'entrata mediante la quale, sulla base di idonea documentazione, viene
verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuato il debitore, quantificata la somma da
incassare, nonché fissata la relativa scadenza.
2. L'accertamento delle entrate avviene:
a) per le entrate di carattere tributario, a seguito di emissione di ruoli o a seguito di altre forme stabilite per legge;
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b) per le entrate patrimoniali e per quelle provenienti dalla gestione di servizi a carattere produttivo e di quelli connessi a tariffe o
contribuzioni dell'utenza, a seguito di acquisizione diretta o di emissione di liste di carico;
c) per le entrate relative a partite compensative delle spese, in corrispondenza dell'assunzione del relativo impegno di spesa;
d) per le altre entrate, anche di natura eventuale o variabile, mediante contratti, provvedimenti giudiziari o atti amministrativi specifici.
3. Il responsabile del procedimento con il quale viene accertata l'entrata trasmette al responsabile del servizio finanziario l'idonea
documentazione di cui al comma 2, ai fini dell'annotazione nelle scritture contabili, secondo i tempi ed i modi previsti dal regolamento
di contabilità dell'ente .
Articolo 180
Riscossione.
1. La riscossione costituisce la successiva fase del procedimento dell'entrata, che consiste nel materiale introito da parte del
tesoriere o di altri eventuali incaricati della riscossione delle somme dovute all'ente.
2. La riscossione è disposta a mezzo di ordinativo di incasso, fatto pervenire al tesoriere nelle forme e nei tempi previsti dalla
convenzione di cui all'articolo 210.
3. L'ordinativo d'incasso è sottoscritto dal responsabile del servizio finanziario o da altro dipendente individuato dal regolamento di
contabilità e contiene almeno:
a) l'indicazione del debitore;
b) l'ammontare della somma da riscuotere;
c) la causale;
d) gli eventuali vincoli di destinazione delle somme;
e) l'indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita l'entrata, distintamente per residui o competenza;
f) la codifica;
g) il numero progressivo;
h) l'esercizio finanziario e la data di emissione.
4. Il tesoriere deve accettare, senza pregiudizio per i diritti dell'ente, la riscossione di ogni somma, versata in favore dell'ente, anche
senza la preventiva emissione di ordinativo d'incasso. In tale ipotesi il tesoriere ne dà immediata comunicazione all'ente, richiedendo
la regolarizzazione.
Articolo 181
Versamento.
1. Il versamento costituisce l'ultima fase dell'entrata, consistente nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell'ente.
2. Gli incaricati della riscossione, interni ed esterni, versano al tesoriere le somme riscosse nei termini e nei modi fissati dalle
disposizioni vigenti e da eventuali accordi convenzionali, salvo quelli a cui si applicano gli articoli 22 e seguenti del decreto legislativo
13 aprile 1999, n. 112.
3. Gli incaricati interni, designati con provvedimento formale dell'amministrazione, versano le somme riscosse presso la tesoreria
dell'ente con cadenza stabilita dal regolamento di contabilità.
Capo II
Spese
Articolo 182
Fasi della spesa.
1. Le fasi di gestione della spesa sono l'impegno, la liquidazione, l'ordinazione ed il pagamento.
Articolo 183
Impegno di spesa.
1. L'impegno costituisce la prima fase del procedimento di spesa, con la quale, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata
è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione e viene costituito il vincolo sulle previsioni di
bilancio, nell'àmbito della disponibilità finanziaria accertata ai sensi dell'articolo 151.
2. Con l'approvazione del bilancio e successive variazioni, e senza la necessità di ulteriori atti, è costituito impegno sui relativi
stanziamenti per le spese dovute:
a) per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale dipendente e per i relativi oneri riflessi;
b) per le rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti, interessi di preammortamento ed ulteriori oneri accessori;
c) per le spese dovute nell'esercizio in base a contratti o disposizioni di legge.
3. Durante la gestione possono anche essere prenotati impegni relativi a procedure in via di espletamento. I provvedimenti relativi
per i quali entro il termine dell'esercizio non è stata assunta dall'ente l'obbligazione di spesa verso i terzi decadono e costituiscono
economia della previsione di bilancio alla quale erano riferiti, concorrendo alla determinazione del risultato contabile di
amministrazione di cui all'articolo 186. Quando la prenotazione di impegno è riferita a procedure di gara bandite prima della fine
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dell'esercizio e non concluse entro tale termine, la prenotazione si tramuta in impegno e conservano validità gli atti ed i
provvedimenti relativi alla gara già adottati.
4. Costituiscono inoltre economia le minori spese sostenute rispetto all'impegno assunto, verificate con la conclusione della fase
della liquidazione.
5. Le spese in conto capitale si considerano impegnate ove sono finanziate nei seguenti modi:
a) con l'assunzione di mutui a specifica destinazione si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare del mutuo,
contratto o già concesso, e del relativo prefinanziamento accertato in entrata;
b) con quota dell'avanzo di amministrazione si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare dell'avanzo di
amministrazione accertato;
c) con l'emissione di prestiti obbligazionari si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare del prestito sottoscritto;
c-bis) con aperture di credito si considerano impegnate all'atto della stipula del contratto e per l'ammontare dell'importo del progetto
o dei progetti, definitivi o esecutivi finanziati; (1)
d) con entrate proprie si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare delle entrate accertate.
Si considerano, altresì, impegnati gli stanziamenti per spese correnti e per spese di investimento correlati ad accertamenti di entrate
aventi destinazione vincolata per legge.
6. Possono essere assunti impegni di spesa sugli esercizi successivi, compresi nel bilancio pluriennale, nel limite delle previsioni
nello stesso comprese.
7. Per le spese che per la loro particolare natura hanno durata superiore a quella del bilancio pluriennale e per quelle determinate
che iniziano dopo il periodo considerato dal bilancio pluriennale si tiene conto nella formazione dei bilanci seguenti degli impegni
relativi, rispettivamente, al periodo residuale ed al periodo successivo.
8. Gli atti di cui ai commi 3, 5 e 6 sono trasmessi in copia al servizio finanziario dell'ente, nel termine e con le modalità previste dal
regolamento di contabilità.
9. Il regolamento di contabilità disciplina le modalità con le quali i responsabili dei servizi assumono atti di impegno. A tali atti, da
definire «determinazioni» e da classificarsi con sistemi di raccolta che individuano la cronologia degli atti e l'ufficio di provenienza, si
applicano, in via preventiva, le procedure di cui all'articolo 151, comma 4.
(1) Lettera inserita dal D.L. 31 marzo 2005, n. 44.
Articolo 184
Liquidazione della spesa.
1. La liquidazione costituisce la successiva fase del procedimento di spesa attraverso la quale, in base ai documenti ed ai titoli atti a
comprovare il diritto acquisito del creditore, si determina la somma certa e liquida da pagare nei limiti dell'ammontare dell'impegno
definitivo assunto.
2. La liquidazione compete all'ufficio che ha dato esecuzione al provvedimento di spesa ed è disposta sulla base della
documentazione necessaria a comprovare il diritto del creditore, a seguito del riscontro operato sulla regolarità della fornitura o della
prestazione e sulla rispondenza della stessa ai requisiti quantitativi e qualitativi, ai termini ed alle condizioni pattuite.
3. L'atto di liquidazione, sottoscritto dal responsabile del servizio proponente, con tutti i relativi documenti giustificativi ed i riferimenti
contabili è trasmesso al servizio finanziario per i conseguenti adempimenti.
4. Il servizio finanziario effettua, secondo i princìpi e le procedure della contabilità pubblica, i controlli e riscontri amministrativi,
contabili e fiscali sugli atti di liquidazione.
Articolo 185
Ordinazione e pagamento.
1. L'ordinazione consiste nella disposizione impartita, mediante il mandato di pagamento, al tesoriere dell'ente locale di provvedere
al pagamento delle spese.
2. Il mandato di pagamento è sottoscritto dal dipendente dell'ente individuato dal regolamento di contabilità nel rispetto delle leggi
vigenti e contiene almeno i seguenti elementi:
a) il numero progressivo del mandato per esercizio finanziario;
b) la data di emissione;
c) l'intervento o il capitolo per i servizi per conto di terzi sul quale la spesa è allocata e la relativa disponibilità, distintamente per
competenza o residui;
d) la codifica;
e) l'indicazione del creditore e, se si tratta di persona diversa, del soggetto tenuto a rilasciare quietanza, nonché, ove richiesto, il
relativo codice fiscale o la partita IVA;
f) l'ammontare della somma dovuta e la scadenza, qualora sia prevista dalla legge o sia stata concordata con il creditore;
g) la causale e gli estremi dell'atto esecutivo che legittima l'erogazione della spesa;
h) le eventuali modalità agevolative di pagamento se richieste dal creditore;
i) il rispetto degli eventuali vincoli di destinazione.
3. Il mandato di pagamento è controllato, per quanto attiene alla sussistenza dell'impegno e della liquidazione, dal servizio
finanziario, che provvede altresì alle operazioni di contabilizzazione e di trasmissione al tesoriere.
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4. Il tesoriere effettua i pagamenti derivanti da obblighi tributari, da somme iscritte a ruolo, da delegazioni di pagamento, e da altri
obblighi di legge, anche in assenza della preventiva emissione del relativo mandato di pagamento. Entro quindici giorni e comunque
entro il termine del mese in corso l'ente locale emette il relativo mandato ai fini della regolarizzazione.
Capo III
Risultato di amministrazione e residui
Articolo 186
Risultato contabile di amministrazione.
1. Il risultato contabile di amministrazione è accertato con l'approvazione del rendiconto dell'ultimo esercizio chiuso ed è pari al fondo
di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi.
Articolo 187
Avanzo di amministrazione.
1. L'avanzo di amministrazione è distinto in fondi non vincolati, fondi vincolati, fondi per finanziamento spese in conto capitale e fondi
di ammortamento.
2. L'eventuale avanzo di amministrazione, accertato ai sensi dell'articolo 186, può essere utilizzato:
a) per il reinvestimento delle quote accantonate per ammortamento, provvedendo, ove l'avanzo non sia sufficiente, ad applicare
nella parte passiva del bilancio un importo pari alla differenza;
b) per la copertura dei debiti fuori bilancio riconoscibili a norma dell'articolo 194 e per l'estinzione anticipata dei prestiti; (1)
c) per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all'articolo 193 ove non possa provvedersi con
mezzi ordinari, per il finanziamento delle spese di funzionamento non ripetitive in qualsiasi periodo dell'esercizio e per le altre spese
correnti solo in sede di assestamento;
d) per il finanziamento di spese di investimento.
3. Nel corso dell'esercizio al bilancio di previsione può essere applicato, con delibera di variazione, l'avanzo di amministrazione
presunto derivante dall'esercizio immediatamente precedente con la finalizzazione di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2. Per tali
fondi l'attivazione delle spese può avvenire solo dopo l'approvazione del conto consuntivo dell'esercizio precedente, con eccezione
dei fondi, contenuti nell'avanzo, aventi specifica destinazione e derivanti da accantonamenti effettuati con l'ultimo consuntivo
approvato, i quali possono essere immediatamente attivati.
(1) Lettera così modificata dalla Legge 24 dicembre 2007, n. 244.
Articolo 188
Disavanzo di amministrazione.
1. L'eventuale disavanzo di amministrazione, accertato ai sensi dell'articolo 186, è applicato al bilancio di previsione nei modi e nei
termini di cui all'articolo 193, in aggiunta alle quote di ammortamento accantonate e non disponibili nel risultato contabile di
amministrazione.
Articolo 189
Residui attivi.
1. Costituiscono residui attivi le somme accertate e non riscosse entro il termine dell'esercizio.
2. Sono mantenute tra i residui dell'esercizio esclusivamente le entrate accertate per le quali esiste un titolo giuridico che costituisca
l'ente locale creditore della correlativa entrata nonché le somme derivanti dalla stipulazione di contratti di apertura di credito. (1)
3. Alla chiusura dell'esercizio costituiscono residui attivi le somme derivanti da mutui per i quali è intervenuta la concessione
definitiva da parte della Cassa depositi e prestiti o degli Istituti di previdenza ovvero la stipulazione del contratto per i mutui concessi
da altri Istituti di credito.
4. Le somme iscritte tra le entrate di competenza e non accertate entro il termine dell'esercizio costituiscono minori accertamenti
rispetto alle previsioni e, a tale titolo, concorrono a determinare i risultati finali della gestione.
(1) Comma così modificato dal D.L. 31 marzo 2005, n. 44.
Articolo 190
Residui passivi.
1. Costituiscono residui passivi le somme impegnate e non pagate entro il termine dell'esercizio.
2. È vietata la conservazione nel conto dei residui di somme non impegnate ai sensi dell'articolo 183.
3. Le somme non impegnate entro il termine dell'esercizio costituiscono economia di spesa e, a tale titolo, concorrono a determinare
i risultati finali della gestione.
Capo IV
Princìpi di gestione e controllo di gestione
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Articolo 191
Regole per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese.
1. Gli enti locali possono effettuare spese solo se sussiste l'impegno contabile registrato sul competente intervento o capitolo del
bilancio di previsione e l'attestazione della copertura finanziaria di cui all'articolo 153, comma 5. Il responsabile del servizio,
conseguita l'esecutività del provvedimento di spesa, comunica al terzo interessato l'impegno e la copertura finanziaria,
contestualmente all'ordinazione della prestazione, con l'avvertenza che la successiva fattura deve essere completata con gli estremi
della suddetta comunicazione. Fermo restando quanto disposto al comma 4, il terzo interessato, in mancanza della comunicazione,
ha facoltà di non eseguire la prestazione sino a quando i dati non gli vengano comunicati.
2. Per le spese previste dai regolamenti economali l'ordinazione fatta a terzi contiene il riferimento agli stessi regolamenti,
all'intervento o capitolo di bilancio ed all'impegno.
3. Per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un evento eccezionale o imprevedibile, l'ordinazione fatta a terzi
è regolarizzata, a pena di decadenza, entro trenta giorni e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia
scaduto il predetto termine. La comunicazione al terzo interessato è data contestualmente alla regolarizzazione.
4. Nel caso in cui vi è stata l'acquisizione di beni e servizi in violazione dell'obbligo indicato nei commi 1, 2 e 3, il rapporto
obbligatorio intercorre, ai fini della controprestazione e per la parte non riconoscibile ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lettera e),
tra il privato fornitore e l'amministratore, funzionario o dipendente che hanno consentito la fornitura. Per le esecuzioni reiterate o
continuative detto effetto si estende a coloro che hanno reso possibili le singole prestazioni.
5. Agli enti locali che presentino, nell'ultimo rendiconto deliberato, disavanzo di amministrazione ovvero indichino debiti fuori bilancio
per i quali non sono stati validamente adottati i provvedimenti di cui all'articolo 193, è fatto divieto di assumere impegni e pagare
spese per servizi non espressamente previsti per legge. Sono fatte salve le spese da sostenere a fronte di impegni già assunti nei
precedenti esercizi.
Articolo 192
Determinazioni a contrattare e relative procedure.
1. La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposita determinazione del responsabile del procedimento di spesa
indicante:
a) il fine che con il contratto si intende perseguire;
b) l'oggetto del contratto, la sua forma e le clausole ritenute essenziali;
c) le modalità di scelta del contraente ammesse dalle disposizioni vigenti in materia di contratti delle pubbliche amministrazioni e le
ragioni che ne sono alla base.
2. Si applicano, in ogni caso, le procedure previste dalla normativa della Unione europea recepita o comunque vigente
nell'ordinamento giuridico italiano.
Articolo 193
Salvaguardia degli equilibri di bilancio.
1. Gli enti locali rispettano durante la gestione e nelle variazioni di bilancio il pareggio finanziario e tutti gli equilibri stabiliti in bilancio
per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli investimenti, secondo le norme contabili recate dal presente testo
unico.
2. Con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell'ente locale, e comunque almeno una volta entro il 30 settembre di
ciascun anno, l'organo consiliare provvede con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. In tale
sede l'organo consiliare dà atto del permanere degli equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento negativo, adotta
contestualmente i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali debiti di cui all'articolo 194, per il ripiano dell'eventuale
disavanzo di amministrazione risultante dal rendiconto approvato e, qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un
disavanzo, di amministrazione o di gestione, per squilibrio della gestione di competenza ovvero della gestione dei residui, adotta le
misure necessarie a ripristinare il pareggio. La deliberazione è allegata al rendiconto dell'esercizio relativo.
3. Ai fini del comma 2 possono essere utilizzate per l'anno in corso e per i due successivi tutte le entrate e le disponibilità, ad
eccezione di quelle provenienti dall'assunzione di prestiti e di quelle aventi specifica destinazione per legge, nonché i proventi
derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili.
4. La mancata adozione, da parte dell'ente, dei provvedimenti di riequilibrio previsti dal presente articolo è equiparata ad ogni effetto
alla mancata approvazione del bilancio di previsione di cui all'articolo 141, con applicazione della procedura prevista dal comma 2
del medesimo articolo.
Articolo 194
Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio.
1. Con deliberazione consiliare di cui all'articolo 193, comma 2, o con diversa periodicità stabilita dai regolamenti di contabilità, gli
enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da:
a) sentenze esecutive;
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b) copertura di disavanzi di consorzi, di aziende speciali e di istituzioni, nei limiti degli obblighi derivanti da statuto, convenzione o atti
costitutivi, purché sia stato rispettato l'obbligo di pareggio del bilancio di cui all'articolo 114 ed il disavanzo derivi da fatti di gestione;
c) ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme speciali, di società di capitali costituite per
l'esercizio di servizi pubblici locali;
d) procedure espropriative o di occupazione d'urgenza per opere di pubblica utilità;
e) acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 191, nei limiti degli accertati e
dimostrati utilità ed arricchimento per l'ente, nell'àmbito dell'espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza.
2. Per il pagamento l'ente può provvedere anche mediante un piano di rateizzazione, della durata di tre anni finanziari compreso
quello in corso, convenuto con i creditori.
3. Per il finanziamento delle spese suddette, ove non possa documentalmente provvedersi a norma dell'articolo 193, comma 3,
l'ente locale può far ricorso a mutui ai sensi degli articoli 202 e seguenti. Nella relativa deliberazione consiliare viene
dettagliatamente motivata l'impossibilità di utilizzare altre risorse.
Articolo 195
Utilizzo di entrate a specifica destinazione.
1. Gli enti locali, ad eccezione degli enti in stato di dissesto finanziario sino all'emanazione del decreto di cui all'articolo 261, comma
3, possono disporre l'utilizzo, in termini di cassa, di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti, anche
se provenienti dall'assunzione di mutui con istituti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, per un importo non superiore
all'anticipazione di tesoreria disponibile ai sensi dell'articolo 222.
2. L'utilizzo di somme a specifica destinazione presuppone l'adozione della deliberazione della Giunta relativa all'anticipazione di
tesoreria di cui all'articolo 222, comma 1, e viene deliberato in termini generali all'inizio di ciascun esercizio ed è attivato dal tesoriere
su specifiche richieste del servizio finanziario dell'ente.
3. Il ricorso all'utilizzo delle somme a specifica destinazione, secondo le modalità di cui ai commi 1 e 2, vincola una quota
corrispondente dell'anticipazione di tesoreria. Con i primi introiti non soggetti a vincolo di destinazione viene ricostituita la
consistenza delle somme vincolate che sono state utilizzate per il pagamento di spese correnti.
4. Gli enti locali che hanno deliberato alienazioni del patrimonio ai sensi dell'articolo 193 possono, nelle more del perfezionamento di
tali atti, utilizzare in termini di cassa le somme a specifica destinazione, fatta eccezione per i trasferimenti di enti del settore pubblico
allargato e del ricavato dei mutui e dei prestiti, con obbligo di reintegrare le somme vincolate con il ricavato delle alienazioni.
Articolo 196
Controllo di gestione.
1. Al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi programmati, la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche,
l'imparzialità ed il buon andamento della pubblica amministrazione e la trasparenza dell'azione amministrativa, gli enti locali
applicano il controllo di gestione secondo le modalità stabilite dal presente titolo, dai propri statuti e regolamenti di contabilità.
2. Il controllo di gestione è la procedura diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi
delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione
dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi.
Articolo 197
Modalità del controllo di gestione.
1. Il controllo di gestione, di cui all'articolo 147, comma 1 lettera b), ha per oggetto l'intera attività amministrativa e gestionale delle
province, dei comuni, delle comunità montane, delle unioni dei comuni e delle città metropolitane ed è svolto con una cadenza
periodica definita dal regolamento di contabilità dell'ente.
2. Il controllo di gestione si articola almeno in tre fasi:
a) predisposizione di un piano dettagliato di obiettivi;
b) rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi nonché rilevazione dei risultati raggiunti;
c) valutazione dei dati predetti in rapporto al piano degli obiettivi al fine di verificare il loro stato di attuazione e di misurare l'efficacia,
l'efficienza ed il grado di economicità dell'azione intrapresa.
3. Il controllo di gestione è svolto in riferimento ai singoli servizi e centri di costo, ove previsti, verificando in maniera complessiva e
per ciascun servizio i mezzi finanziari acquisiti, i costi dei singoli fattori produttivi, i risultati qualitativi e quantitativi ottenuti e, per i
servizi a carattere produttivo, i ricavi.
4. La verifica dell'efficacia, dell'efficienza e della economicità dell'azione amministrativa è svolta rapportando le risorse acquisite ed i
costi dei servizi, ove possibile per unità di prodotto, ai dati risultanti dal rapporto annuale sui parametri gestionali dei servizi degli enti
locali di cui all'articolo 228, comma 7.
Articolo 198
Referto del controllo di gestione.
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IV Commissione
1. La struttura operativa alla quale è assegnata la funzione del controllo di gestione fornisce le conclusioni del predetto controllo agli
amministratori ai fini della verifica dello stato di attuazione degli obiettivi programmati ed ai responsabili dei servizi affinché questi
ultimi abbiano gli elementi necessari per valutare l'andamento della gestione dei servizi di cui sono responsabili.
Articolo 198-bis
Comunicazione del referto.
1. Nell'àmbito dei sistemi di controllo di gestione di cui agli articoli 196, 197 e 198, la struttura operativa alla quale è assegnata la
funzione del controllo di gestione fornisce la conclusione del predetto controllo, oltre che agli amministratori ed ai responsabili dei
servizi ai sensi di quanto previsto dall'articolo 198, anche alla Corte dei conti.
TITOLO IV
Investimenti
Capo I
Princìpi generali
Articolo 199
Fonti di finanziamento.
1. Per l'attivazione degli investimenti gli enti locali possono utilizzare:
a) entrate correnti destinate per legge agli investimenti;
b) avanzi di bilancio, costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese correnti aumentate delle quote capitali di
ammortamento dei prestiti;
c) entrate derivanti dall'alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative
sanzioni;
d) entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato, delle Regioni, da altri interventi pubblici e privati finalizzati agli
investimenti, da interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali;
e) avanzo di amministrazione, nelle forme disciplinate dall'articolo 187;
f) mutui passivi;
g) altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite dalla legge.
Articolo 200
Programmazione degli investimenti.
1. Per tutti gli investimenti degli enti locali, comunque finanziati, l'organo deliberante, nell'approvare il progetto od il piano esecutivo
dell'investimento, dà atto della copertura delle maggiori spese derivanti dallo stesso nel bilancio pluriennale originario,
eventualmente modificato dall'organo consiliare, ed assume impegno di inserire nei bilanci pluriennali successivi le ulteriori o
maggiori previsioni di spesa relative ad esercizi futuri, delle quali è redatto apposito elenco.
Articolo 201
Finanziamento di opere pubbliche e piano economico-finanziario.
1. Gli enti locali e le aziende speciali sono autorizzate ad assumere mutui, anche se assistiti da contributi dello Stato o delle regioni,
per il finanziamento di opere pubbliche destinate all'esercizio di servizi pubblici, soltanto se i contratti di appalto sono realizzati sulla
base di progetti «chiavi in mano» ed a prezzo non modificabile in aumento, con procedura di evidenza pubblica e con esclusione
della trattativa privata.
2. Per le nuove opere di cui al comma 1 il cui progetto generale comporti una spesa superiore a € 516.456,90, gli enti di cui al
comma 1 approvano un piano economico-finanziario diretto ad accertare l'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della
connessa gestione, anche in relazione agli introiti previsti ed al fine della determinazione delle tariffe.
(…) (1)
4. Le tariffe dei servizi pubblici di cui al comma 1 sono determinati in base ai seguenti criteri:
a) la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la integrale copertura dei costi, ivi compresi gli oneri di ammortamento
tecnico finanziario;
b) l'equilibrato rapporto tra i finanziamenti raccolti ed il capitale investito;
c) l'entità dei costi di gestione delle opere, tenendo conto anche degli investimenti e della qualità del servizio.
(1) Il comma: “3. Il piano economico-finanziario deve essere preventivamente assentito da una banca scelta tra gli istituti indicati con
decreto emanato dal Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica.” è stato abrogato dal D.L. 27 dicembre
2000, n. 392.
Capo II
Fonti di finanziamento mediante indebitamento
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IV Commissione
Articolo 202
Ricorso all'indebitamento.
1. Il ricorso all'indebitamento da parte degli enti locali è ammesso esclusivamente nelle forme previste dalle leggi vigenti in materia e
per la realizzazione degli investimenti. Può essere fatto ricorso a mutui passivi per il finanziamento dei debiti fuori bilancio di cui
all'articolo 194 e per altre destinazioni di legge.
2. Le relative entrate hanno destinazione vincolata.
Articolo 203
Attivazione delle fonti di finanziamento derivanti dal ricorso all'indebitamento.
1. Il ricorso all'indebitamento è possibile solo se sussistono le seguenti condizioni:
a) avvenuta approvazione del rendiconto dell'esercizio del penultimo anno precedente quello in cui si intende deliberare il ricorso a
forme di indebitamento;
b) avvenuta deliberazione del bilancio annuale nel quale sono incluse le relative previsioni.
2. Ove nel corso dell'esercizio si renda necessario attuare nuovi investimenti o variare quelli già in atto, l'organo consiliare adotta
apposita variazione al bilancio annuale, fermo restando l'adempimento degli obblighi di cui al comma 1. Contestualmente modifica il
bilancio pluriennale e la relazione previsionale e programmatica per la copertura degli oneri derivanti dall'indebitamento e per la
copertura delle spese di gestione.
Articolo 204
Regole particolari per l'assunzione di mutui.
1. Oltre al rispetto delle condizioni di cui all'articolo 203, l'ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di
finanziamento reperibili sul mercato (1) solo se l'importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui precedentemente
contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, (2) a quello delle aperture di credito stipulate (3) ed a quello
derivante da garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera il 12
per cento (4) per l’anno 2011, l’8 per cento per l’anno 2012, il 6 per cento per l’anno 2013 e il 4 per cento a decorrere dall’anno 2014
(5) delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista
l'assunzione dei mutui. Per le comunità montane si fa riferimento ai primi due titoli delle entrate. Per gli enti locali di nuova istituzione
si fa riferimento, per i primi due anni, ai corrispondenti dati finanziari del bilancio di previsione.
2. I contratti di mutuo con enti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, dall'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti
dell'amministrazione pubblica e dall'Istituto per il credito sportivo, devono, a pena di nullità, essere stipulati in forma pubblica e
contenere le seguenti clausole e condizioni:
a) l'ammortamento non può avere durata inferiore ai cinque anni; (6)
b) la decorrenza dell'ammortamento deve essere fissata al 1° gennaio dell'anno successivo a quello della stipula del contratto. In
alternativa, la decorrenza dell'ammortamento può essere posticipata al 1° luglio seguente o al 1° gennaio dell'anno successivo e,
per i contratti stipulati nel primo semestre dell'anno, può essere anticipata al 1° luglio dello stesso anno; (6)
c) la rata di ammortamento deve essere comprensiva, sin dal primo anno, della quota capitale e della quota interessi;
d) unitamente alla prima rata di ammortamento del mutuo cui si riferiscono devono essere corrisposti gli eventuali interessi di
preammortamento, gravati degli ulteriori interessi, al medesimo tasso, decorrenti dalla data di inizio dell'ammortamento e sino alla
scadenza della prima rata. Qualora l'ammortamento del mutuo decorra dal primo gennaio del secondo anno successivo a quello in
cui è avvenuta la stipula del contratto, gli interessi di preammortamento sono calcolati allo stesso tasso del mutuo dalla data di
valuta della somministrazione al 31 dicembre successivo e dovranno essere versati dall'ente mutuatario con la medesima valuta 31
dicembre successivo;
e) deve essere indicata la natura della spesa da finanziare con il mutuo e, ove necessario, avuto riguardo alla tipologia
dell'investimento, dato atto dell'intervenuta approvazione del progetto definitivo o esecutivo, secondo le norme vigenti;
f) deve essere rispettata la misura massima del tasso di interesse applicabile ai mutui, determinato periodicamente dal Ministro del
tesoro, bilancio e programmazione economica con proprio decreto.
2-bis. Le disposizioni del comma 2 si applicano, ove compatibili, alle altre forme di indebitamento cui l'ente locale acceda. (7)
3. L'ente mutuatario utilizza il ricavato del mutuo sulla base dei documenti giustificativi della spesa ovvero sulla base di stati di
avanzamento dei lavori. Ai relativi titoli di spesa è data esecuzione dai tesorieri solo se corredati di una dichiarazione dell'ente locale
che attesti il rispetto delle predette modalità di utilizzo.
(1) Le parole da: “e accedere…” fino a: “…sul mercato” sono state inserite dalla Legge 30 dicembre 2004, n. 311.
(2) Le parole: “, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi”sono state inserite dalla Legge 28 dicembre 2001, n.
448.
(3) Le parole: “, a quello delle aperture di credito stipulate” sono state inserite dal D.L. 31 marzo 2005, n. 44.
(4) Le parole: “25 per cento” sono state dapprima sostituite dalle parole: “12 per cento” dalla Legge 30 dicembre 2004, n. 311 e poi
da ultime sostituite con le attuali: “15 per cento” dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296.
(5) Le parole: “12 per cento per l’anno 2011, l’8 per cento per l’anno 2012, il 6 per cento per l’anno 2013 e il 4 per cento a decorrere
dall’anno
2014”
sono
state
inserite
dall’art.
8,
L.
12
novembre
2011,
n.
183.
(6)
Questa
lettera
è
stata
così
sostituita
dalla
Legge
30
dicembre
2004,
n.
311.
(7) Questo comma è stato inserito dalla Legge 30 dicembre 2004, n. 311.
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IV Commissione
Articolo 205
Attivazione di prestiti obbligazionari.
1. Gli enti locali sono autorizzati ad attivare prestiti obbligazionari nelle forme consentite dalla legge.
Art. 205-bis
Contrazione di aperture di credito.
1. Gli enti locali sono autorizzati a contrarre aperture di credito nel rispetto della disciplina di cui al presente articolo.
2. L'utilizzo del ricavato dell'operazione è sottoposto alla disciplina di cui all'articolo 204, comma 3.
3. I contratti di apertura di credito devono, a pena di nullità, essere stipulati in forma pubblica e contenere le seguenti clausole e
condizioni:
a) la banca è tenuta ad effettuare erogazioni, totali o parziali, dell'importo del contratto in base alle richieste di volta in volta inoltrate
dall'ente e previo rilascio da parte di quest'ultimo delle relative delegazioni di pagamento ai sensi dell'articolo 206. L'erogazione
dell'intero importo messo a disposizione al momento della contrazione dell'apertura di credito ha luogo nel termine massimo di tre
anni, ferma restando la possibilità per l'ente locale di disciplinare contrattualmente le condizioni economiche di un eventuale utilizzo
parziale;
b) gli interessi sulle aperture di credito devono riferirsi ai soli importi erogati. L'ammortamento di tali importi deve avere una durata
non inferiore a cinque anni con decorrenza dal 1° gennaio o dal 1° luglio successivi alla data dell'erogazione;
c) le rate di ammortamento devono essere comprensive, sin dal primo anno, della quota capitale e della quota interessi;
d) unitamente alla prima rata di ammortamento delle somme erogate devono essere corrisposti gli eventuali interessi di
preammortamento, gravati degli ulteriori interessi decorrenti dalla data di inizio dell'ammortamento e sino alla scadenza della prima
rata;
e) deve essere indicata la natura delle spese da finanziare e, ove necessario, avuto riguardo alla tipologia dell'investimento, dato
atto dell'intervenuta approvazione del progetto o dei progetti definitivi o esecutivi, secondo le norme vigenti;
f) deve essere rispettata la misura massima di tasso applicabile alle aperture di credito i cui criteri di determinazione sono demandati
ad apposito decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno.
4. Le aperture di credito sono soggette, al pari delle altre forme di indebitamento, al monitoraggio di cui all'articolo 41 della legge 28
dicembre 2001, n. 448, nei termini e nelle modalità previsti dal relativo regolamento di attuazione, di cui al D.M. 1° dicembre 2003, n.
389 del Ministro dell'economia e delle finanze.
Capo III
Garanzie per mutui e prestiti
Articolo 206
Delegazione di pagamento.
1. Quale garanzia del pagamento delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti gli enti locali possono rilasciare delegazione di
pagamento a valere sulle entrate afferenti ai primi tre titoli del bilancio annuale. Per le comunità montane il riferimento va fatto ai
primi due titoli dell'entrata.
2. L'atto di delega, non soggetto ad accettazione, è notificato al tesoriere da parte dell'ente locale e costituisce titolo esecutivo.
Articolo 207
Fideiussione.
1. I comuni, le province e le città metropolitane possono rilasciare a mezzo di deliberazione consiliare garanzia fideiussoria per
l'assunzione di mutui destinati ad investimenti e per altre operazioni di indebitamento da parte di aziende da essi dipendenti, da
consorzi cui partecipano nonché dalle comunità montane di cui fanno parte.
1-bis. A fronte di operazioni di emissione di prestiti obbligazionari effettuate congiuntamente da più enti locali, gli enti capofila
possono procedere al rilascio di garanzia fideiussoria riferita all'insieme delle operazioni stesse. Contestualmente gli altri enti
emittenti rilasciano garanzia fideiussoria a favore dell'ente capofila in relazione alla quota parte dei prestiti di propria competenza. Ai
fini dell'applicazione del comma 4, la garanzia prestata dall'ente capofila concorre alla formazione del limite di indebitamento solo
per la quota parte dei prestiti obbligazionari di competenza dell'ente stesso.
2. La garanzia fideiussoria può essere inoltre rilasciata a favore della società di capitali, costituite ai sensi dell'articolo 113, comma 1,
lettera e), per l'assunzione di mutui destinati alla realizzazione delle opere di cui all'articolo 116, comma 1. In tali casi i comuni, le
province e le città metropolitane rilasciano la fideiussione limitatamente alle rate di ammortamento da corrispondersi da parte della
società sino al secondo esercizio finanziario successivo a quello dell'entrata in funzione dell'opera ed in misura non superiore alla
propria quota percentuale di partecipazione alla società.
3. La garanzia fideiussoria può essere rilasciata anche a favore di terzi per l'assunzione di mutui destinati alla realizzazione o alla
ristrutturazione di opere a fini culturali, sociali o sportivi, su terreni di proprietà dell'ente locale, purché siano sussistenti le seguenti
condizioni:
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IV Commissione
a) il progetto sia stato approvato dall'ente locale e sia stata stipulata una convenzione con il soggetto mutuatario che regoli la
possibilità di utilizzo delle strutture in funzione delle esigenze della collettività locale;
b) la struttura realizzata sia acquisita al patrimonio dell'ente al termine della concessione;
c) la convenzione regoli i rapporti tra ente locale e mutuatario nel caso di rinuncia di questi alla realizzazione o ristrutturazione
dell'opera.
4. Gli interessi annuali relativi alle operazioni di indebitamento garantite con fideiussione concorrono alla formazione del limite di cui
al comma 1 dell'articolo 204 e non possono impegnare più di un quinto di tale limite.
TITOLO V
Tesoreria
Capo I
Disposizioni generali
Articolo 208
Soggetti abilitati a svolgere il servizio di tesoreria.
1. Gli enti locali hanno un servizio di tesoreria che può essere affidato:
a) per i comuni capoluoghi di provincia, le province, le città metropolitane, ad una banca autorizzata a svolgere l'attività di cui
all'articolo 10 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385;
b) per i comuni non capoluoghi di provincia, le comunità montane e le unioni di comuni, anche a società per azioni regolarmente
costituite con capitale sociale interamente versato non inferiore a € 516.456,90, aventi per oggetto la gestione del servizio di
tesoreria e la riscossione dei tributi degli enti locali e che alla data del 25 febbraio 1995, erano incaricate dello svolgimento del
medesimo servizio a condizione che il capitale sociale risulti adeguato a quello minimo richiesto dalla normativa vigente per le
banche di credito cooperativo;
c) altri soggetti abilitati per legge.
Articolo 209
Oggetto del servizio di tesoreria.
1. Il servizio di tesoreria consiste nel complesso di operazioni legate alla gestione finanziaria dell'ente locale e finalizzate in
particolare alla riscossione delle entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di titoli e valori ed agli adempimenti connessi
previsti dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti dell'ente o da norme pattizie.
2. Il tesoriere esegue le operazioni di cui al comma 1 nel rispetto della legge 29 ottobre 1984, n. 720, e successive modificazioni.
3. Ogni deposito, comunque costituito, è intestato all'ente locale e viene gestito dal tesoriere.
Articolo 210
Affidamento del servizio di tesoreria.
1. L'affidamento del servizio viene effettuato mediante le procedure ad evidenza pubblica stabilite nel regolamento di contabilità di
ciascun ente, con modalità che rispettino i princìpi della concorrenza. Qualora ricorrano le condizioni di legge, l'ente può procedere,
per non più di una volta, al rinnovo del contratto di tesoreria nei confronti del medesimo soggetto.
2. Il rapporto viene regolato in base ad una convenzione deliberata dall'organo consiliare dell'ente.
2-bis. La convenzione di cui al comma 2 può prevedere l’obbligo per il tesoriere di accettare, su apposita istanza del creditore, crediti
pro soluto certificati dall’ente ai sensi del comma 3-bis dell’articolo 9 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. (1)
(1) Questo comma è stato aggiunto dall’art. 13, L. 12 novembre 2011, n. 183.
Articolo 211
Responsabilità del tesoriere.
1. Per eventuali danni causati all'ente affidante o a terzi il tesoriere risponde con tutte le proprie attività e con il proprio patrimonio.
2. Il tesoriere è responsabile di tutti i depositi, comunque costituiti, intestati all'ente.
Articolo 212
Servizio di tesoreria svolto per più enti locali.
1. I soggetti di cui all'articolo 208 che gestiscono il servizio di tesoreria per conto di più enti locali devono tenere contabilità distinte e
separate per ciascuno di essi.
Articolo 213
Gestione informatizzata del servizio di tesoreria.
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IV Commissione
1. Qualora l'organizzazione dell'ente e del tesoriere lo consentano il servizio di tesoreria viene gestito con metodologie e criteri
informatici e con l’uso di ordinativi di pagamento e di riscossione informatici, in luogo di quelli cartacei, le cui evidenze informatiche
valgono a fini di documentazione, ivi compresa la resa del conto del tesoriere di cui all’articolo 226.
2. La convenzione di tesoreria di cui all’articolo 210 può prevedere che la riscossione delle entrate e il pagamento delle spese
possano essere effettuati, oltre che per contanti presso gli sportelli di tesoreria, anche con le modalità offerte dai servizi elettronici di
in caso e di pagamento interbancari.
3. Gli incassi effettuati dal tesoriere mediante i servizi elettronici interbancari danno luogo al rilascio di quietanza o evidenza bancaria
ad effetto liberatorio per il debitore; le somme rivenienti dai predetti incassi sono versate alle case dell’ente, con rilascio della
quietanza di cui all’articolo 214, non appena si rendono liquide ed esigibili in relazione ai servizi elettronici adottati e comunque nei
tempi previsti nella predetta convenzione di tesoreria.
Capo II
Riscossione delle entrate
Articolo 214
Operazioni di riscossione.
1. Per ogni somma riscossa il tesoriere rilascia quietanza, numerata in ordine cronologico per esercizio finanziario.
Articolo 215
Procedure per la registrazione delle entrate.
1. Il regolamento di contabilità dell'ente stabilisce le procedure per la fornitura dei modelli e per la registrazione delle entrate;
disciplina, altresì le modalità per la comunicazione delle operazioni di riscossione eseguite, nonché la relativa prova documentale.
Capo III
Pagamento delle spese
Articolo 216
Condizioni di legittimità dei pagamenti effettuati dal tesoriere.
1. I pagamenti possono avere luogo solo se i mandati risultano emessi entro i limiti dei rispettivi interventi stanziati in bilancio o dei
capitoli per i servizi per conto di terzi. A tal fine l'ente trasmette al tesoriere il bilancio di previsione approvato nonché tutte le delibere
di variazione e di prelevamento di quote del fondo di riserva debitamente esecutive.
2. Nessun mandato di pagamento può essere estinto dal tesoriere se privo della codifica.
3. Il tesoriere provvede all'estinzione dei mandati di pagamento emessi in conto residui passivi solo ove gli stessi trovino riscontro
nell'elenco dei residui sottoscritto dal responsabile del servizio finanziario e consegnato al tesoriere.
Articolo 217
Estinzione dei mandati di pagamento.
1. L'estinzione dei mandati da parte del tesoriere avviene nel rispetto della legge e secondo le indicazioni fornite dall'ente, con
assunzione di responsabilità da parte del tesoriere, che ne risponde con tutto il proprio patrimonio sia nei confronti dell'ente locale
ordinante sia dei terzi creditori, in ordine alla regolarità delle operazioni di pagamento eseguite.
Articolo 218
Annotazione della quietanza.
1. Il tesoriere annota gli estremi della quietanza direttamente sul mandato o su documentazione meccanografica da consegnare
all'ente, unitamente ai mandati pagati, in allegato al proprio rendiconto.
2. Su richiesta dell'ente locale il tesoriere fornisce gli estremi di qualsiasi operazione di pagamento eseguita nonché la relativa prova
documentale.
Articolo 219
Mandati non estinti al termine dell'esercizio.
1. I mandati interamente o parzialmente non estinti alla data del 31 dicembre sono eseguiti mediante commutazione in assegni
postali localizzati o con altri mezzi equipollenti offerti dal sistema bancario o postale.
Articolo 220
Obblighi del tesoriere per le delegazioni di pagamento.
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IV Commissione
1. A seguito della notifica degli atti di delegazione di pagamento di cui all'articolo 206 il tesoriere è tenuto a versare l'importo dovuto
ai creditori alle scadenze prescritte, con comminatoria dell'indennità di mora in caso di ritardato pagamento.
Capo IV
Altre attività
Articolo 221
Gestione di titoli e valori.
1. I titoli di proprietà dell'ente, ove consentito dalla legge, sono gestiti dal tesoriere con versamento delle cedole nel conto di
tesoreria alle loro rispettive scadenze.
2. Il tesoriere provvede anche alla riscossione dei depositi effettuati da terzi per spese contrattuali, d'asta e cauzionali a garanzia
degli impegni assunti, previo rilascio di apposita ricevuta, diversa dalla quietanza di tesoreria, contenente tutti gli estremi identificativi
dell'operazione.
3. Il regolamento di contabilità dell'ente locale definisce le procedure per i prelievi e per le restituzioni.
Articolo 222
Anticipazioni di tesoreria.
1. Il tesoriere, su richiesta dell'ente corredata dalla deliberazione della Giunta, concede allo stesso anticipazioni di tesoreria, entro il
limite massimo dei tre dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, afferenti per i comuni, le province, le città
metropolitane e le unioni di comuni ai primi tre titoli di entrata del bilancio e per le comunità montane ai primi due titoli.
2. Gli interessi sulle anticipazioni di tesoreria decorrono dall'effettivo utilizzo delle somme con le modalità previste dalla convenzione
di cui all'articolo 210.
Capo V
Adempimenti e verifiche contabili
Articolo 223
Verifiche ordinarie di cassa.
1. L'organo di revisione economico-finanziaria dell'ente provvede con cadenza trimestrale alla verifica ordinaria di cassa, alla verifica
della gestione del servizio di tesoreria e di quello degli altri agenti contabili di cui all'articolo 233.
2. Il regolamento di contabilità può prevedere autonome verifiche di cassa da parte dell'amministrazione dell'ente.
Articolo 224
Verifiche straordinarie di cassa.
1. Si provvede a verifica straordinaria di cassa a seguito del mutamento della persona del sindaco, del Presidente della provincia,
del sindaco metropolitano e del presidente della comunità montana. Alle operazioni di verifica intervengono gli amministratori che
cessano dalla carica e coloro che la assumono, nonché il segretario, il responsabile del servizio finanziario e l'organo di revisione
dell'ente.
Articolo 225
Obblighi di documentazione e conservazione.
1. Il tesoriere è tenuto, nel corso dell'esercizio, ai seguenti adempimenti:
a) aggiornamento e conservazione del giornale di cassa;
b) conservazione del verbale di verifica di cassa di cui agli articoli 223 e 224;
c) conservazione delle rilevazioni periodiche di cassa previste dalla legge.
2. Le modalità e la periodicità di trasmissione della documentazione di cui al comma 1 sono fissate nella convenzione.
Articolo 226
Conto del tesoriere.
1. Entro il termine di 30 giorni (1) dalla chiusura dell'esercizio finanziario, il tesoriere, ai sensi dell'articolo 93, rende all'ente locale il
conto della propria gestione di cassa il quale lo trasmette alla competente sezione giurisdizionale della Corte dei conti entro 60 giorni
dall'approvazione del rendiconto.
2. Il conto del tesoriere è redatto su modello approvato col regolamento di cui all'articolo 160. Il tesoriere allega al conto la seguente
documentazione:
a) gli allegati di svolgimento per ogni singola risorsa di entrata, per ogni singolo intervento di spesa nonché per ogni capitolo di
entrata e di spesa per i servizi per conto di terzi;
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IV Commissione
b) gli ordinativi di riscossione e di pagamento;
c) la parte delle quietanze originali rilasciate a fronte degli ordinativi di riscossione e di pagamento o, in sostituzione, i documenti
meccanografici contenenti gli estremi delle medesime;
d) eventuali altri documenti richiesti dalla Corte dei conti.
(1) Le parole: “due mesi” sono state così sostituite dalle parole: “30 giorni” dal D.L. 7 ottobre 2008, n. 154.
TITOLO VI
Rilevazione e dimostrazione dei risultati di gestione
Articolo 227
Rendiconto della gestione.
1. La dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto, il quale comprende il conto del bilancio, il conto
economico ed il conto del patrimonio.
2. Il rendiconto è deliberato dall'organo consiliare dell'ente entro il 30 aprile (1) dell'anno successivo, tenuto motivatamente conto
della relazione dell'organo di revisione. La proposta è messa a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima dell'inizio
della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento. Il
rendiconto deliberato è inviato all'organo regionale di controllo ai sensi e con le modalità di cui all'articolo 133.
3. Per le province, le città metropolitane, i comuni con popolazione superiore ad 8.000 abitanti e quelli i cui rendiconti si chiudono in
disavanzo ovvero rechino la indicazione di debiti fuori bilancio, il rendiconto è presentato alla Sezione Enti locali della Corte dei conti
per il referto di cui all'articolo 13 del decreto-legge 22 dicembre 1981, n. 786, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio
1982, n. 51, e successive modifiche ed integrazioni.
4. Ai fini del referto di cui all'articolo 3, commi 4 e 7, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e del consolidamento dei conti pubblici, la
Sezione Enti locali potrà richiedere i rendiconti di tutti gli altri enti locali.
5. Sono allegati al rendiconto:
a) la relazione dell'organo esecutivo di cui all'articolo 151, comma 6;
b) la relazione dei revisori dei conti di cui all'articolo 239, comma 1, lettera d);
c) l'elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza.
6. Gli enti locali di cui all'articolo 2 inviano telematicamente alle Sezioni enti locali il rendiconto completo di allegati, le informazioni
relative al rispetto del patto di stabilità interno, nonché i certificati del conto preventivo e consuntivo. Tempi, modalità e protocollo di
comunicazione per la trasmissione telematica dei dati sono stabiliti con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'interno,
di concerto con il (2) Ministro dell'economia e delle finanze, sentite la Conferenza Stato, città e autonomie locali e la Corte dei conti.
(1) Le parole: “30 giugno” sono state così sostituite dalle parole: “30 aprile” dal D.L. 7 ottobre 2008, n. 154.
(2) Le parole: “Ministro dell’interno, di concerto con il” sono state inserite dal D.L. 31 marzo 2003, n. 50.
Articolo 228
Conto del bilancio.
1. Il conto del bilancio dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni.
2. Per ciascuna risorsa dell'entrata e per ciascun intervento della spesa, nonché per ciascun capitolo dei servizi per conto di terzi, il
conto del bilancio comprende, distintamente per residui e competenza:
a) per l'entrata le somme accertate, con distinzione della parte riscossa e di quella ancora da riscuotere;
b) per la spesa le somme impegnate, con distinzione della parte pagata e di quella ancora da pagare.
3. Prima dell'inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi l'ente locale provvede all'operazione di riaccertamento degli
stessi, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui.
4. Il conto del bilancio si conclude con la dimostrazione del risultato contabile di gestione e con quello contabile di amministrazione,
in termini di avanzo, pareggio o disavanzo.
5. Al conto del bilancio sono annesse la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e la tabella dei
parametri gestionali con andamento triennale. Le tabelle sono altresì allegate al certificato del rendiconto.
6. Ulteriori parametri di efficacia ed efficienza contenenti indicazioni uniformi possono essere individuati dal regolamento di
contabilità dell'ente locale.
7. Il Ministero dell'interno pubblica un rapporto annuale, con rilevazione dell'andamento triennale a livello di aggregati, sui parametri
gestionali dei servizi degli enti locali indicati nella apposita tabella di cui al comma 5. I parametri a livello aggregato risultanti dal
rapporto sono resi disponibili mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
8. I modelli relativi al conto del bilancio e le tabelle di cui al comma 5 sono approvati con il regolamento di cui all'articolo 160.
Articolo 229
Conto economico.
1. Il conto economico evidenzia i componenti positivi e negativi dell'attività dell'ente secondo criteri di competenza economica.
Comprende gli accertamenti e gli impegni del conto del bilancio, rettificati al fine di costituire la dimensione finanziaria dei valori
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economici riferiti alla gestione di competenza, le insussistenze e sopravvenienze derivanti dalla gestione dei residui e gli elementi
economici non rilevati nel conto del bilancio.
2. Il conto economico è redatto secondo uno schema a struttura scalare, con le voci classificate secondo la loro natura e con la
rilevazione di risultati parziali e del risultato economico finale.
3. Costituiscono componenti positivi del conto economico i tributi, i trasferimenti correnti, i proventi dei servizi pubblici, i proventi
derivanti dalla gestione del patrimonio, i proventi finanziari, le insussistenze del passivo, le sopravvenienze attive e le plusvalenze da
alienazioni. È espresso, ai fini del pareggio, il risultato economico negativo.
4. Gli accertamenti finanziari di competenza sono rettificati, al fine di costituire la dimensione finanziaria di componenti economici
positivi, rilevando i seguenti elementi:
a) i risconti passivi ed i ratei attivi;
b) le variazioni in aumento o in diminuzione delle rimanenze;
c) i costi capitalizzati costituiti dai costi sostenuti per la produzione in economia di valori da porre, dal punto di vista economico, a
carico di diversi esercizi;
d) le quote di ricavi già inserite nei risconti passivi di anni precedenti;
e) le quote di ricavi pluriennali pari agli accertamenti degli introiti vincolati;
f) imposta sul valore aggiunto per le attività effettuate in regime di impresa.
5. Costituiscono componenti negativi del conto economico l'acquisto di materie prime e dei beni di consumo, la prestazione di
servizi, l'utilizzo di beni di terzi, le spese di personale, i trasferimenti a terzi, gli interessi passivi e gli oneri finanziari diversi, le
imposte e tasse a carico dell'ente locale, gli oneri straordinari compresa la svalutazione di crediti, le minusvalenze da alienazioni, gli
ammortamenti e le insussistenze dell'attivo come i minori crediti e i minori residui attivi. È espresso, ai fini del pareggio, il risultato
economico positivo.
6. Gli impegni finanziari di competenza sono rettificati, al fine di costituire la dimensione finanziaria di componenti economici negativi,
rilevando i seguenti elementi:
a) i costi di esercizi futuri, i risconti attivi ed i ratei passivi;
b) le variazioni in aumento od in diminuzione delle rimanenze;
c) le quote di costo già inserite nei risconti attivi degli anni precedenti;
d) le quote di ammortamento di beni a valenza pluriennale e di costi capitalizzati;
e) l'imposta sul valore aggiunto per le attività effettuate in regime d'impresa.
7. Gli ammortamenti compresi nel conto economico sono determinati con i seguenti coefficienti:
a) edifici, anche demaniali, ivi compresa la manutenzione straordinaria al 3%;
b) strade, ponti ed altri beni demaniali al 2%;
c) macchinari, apparecchi, attrezzature, impianti ed altri beni mobili al 15%;
d) attrezzature e sistemi informatici, compresi i programmi applicativi, al 20%;
e) automezzi in genere, mezzi di movimentazione e motoveicoli al 20%;
f) altri beni al 20%.
8. Il regolamento di contabilità può prevedere la compilazione di conti economici di dettaglio per servizi o per centri di costo.
9. Al conto economico è accluso un prospetto di conciliazione che, partendo dai dati finanziari della gestione corrente del conto del
bilancio, con l'aggiunta di elementi economici, raggiunge il risultato finale economico. I valori della gestione non corrente vanno
riferiti al patrimonio.
10. I modelli relativi al conto economico ed al prospetto di conciliazione sono approvati con il regolamento di cui all'articolo 160.
Articolo 230
Conto del patrimonio e conti patrimoniali speciali.
1. Il conto del patrimonio rileva i risultati della gestione patrimoniale e riassume la consistenza del patrimonio al termine
dell'esercizio, evidenziando le variazioni intervenute nel corso dello stesso, rispetto alla consistenza iniziale.
2. Il patrimonio degli enti locali è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza di ciascun
ente, suscettibili di valutazione ed attraverso la cui rappresentazione contabile ed il relativo risultato finale differenziale è determinata
la consistenza netta della dotazione patrimoniale.
3. Gli enti locali includono nel conto del patrimonio i beni del demanio, con specifica distinzione, ferme restando le caratteristiche
proprie, in relazione alle disposizioni del codice civile.
4. Gli enti locali valutano i beni del demanio e del patrimonio, comprensivi delle relative manutenzioni straordinarie, come segue:
a) i beni demaniali già acquisiti all'ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati in
misura pari all'ammontare del residuo debito dei mutui ancora in estinzione per lo stesso titolo; i beni demaniali acquisiti all'ente
successivamente sono valutati al costo;
b) i terreni già acquisiti all'ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati al valore
catastale, rivalutato secondo le norme fiscali; per i terreni già acquisiti all'ente ai quali non è possibile attribuire la rendita catastale la
valutazione si effettua con le modalità dei beni demaniali già acquisiti all'ente; i terreni acquisiti successivamente alla data di entrata
in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati al costo;
c) i fabbricati già acquisiti all'ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati al valore
catastale, rivalutato secondo le norme fiscali; i fabbricati acquisiti successivamente sono valutati al costo;
d) i mobili sono valutati al costo;
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e) i crediti sono valutati al valore nominale;
f) i censi, livelli ed enfiteusi sono valutati in base alla capitalizzazione della rendita al tasso legale;
g) le rimanenze, i ratei ed i risconti sono valutati secondo le norme del codice civile;
h) i debiti sono valutati secondo il valore residuo.
5. Gli enti locali conservano nel loro patrimonio in apposita voce i crediti inesigibili, stralciati dal conto del bilancio, sino al
compimento dei termini di prescrizione.
6. Il regolamento di contabilità può prevedere la compilazione di un conto consolidato patrimoniale per tutte le attività e passività
interne ed esterne. Può anche prevedere conti patrimoniali di inizio e fine mandato degli amministratori.
7. Gli enti locali provvedono annualmente all'aggiornamento degli inventari.
8. Il regolamento di contabilità definisce le categorie di beni mobili non inventariabili in ragione della natura di beni di facile consumo
o del modico valore.
9. I modelli relativi al conto del patrimonio sono approvati con il regolamento di cui all'articolo 160.
Articolo 231
Relazione al rendiconto della gestione.
1. Nella relazione prescritta dall'articolo 151, comma 6, l'organo esecutivo dell'ente esprime le valutazioni di efficacia dell'azione
condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti. Evidenzia anche i criteri di valutazione del
patrimonio e delle componenti economiche. Analizza, inoltre, gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni, motivando
le cause che li hanno determinati.
Articolo 232
Contabilità economica.
1. Gli enti locali, ai fini della predisposizione del rendiconto della gestione, adottano il sistema di contabilità che più ritengono idoneo
per le proprie esigenze.
Articolo 233
Conti degli agenti contabili interni.
1. Entro il termine di 30 giorni (1) dalla chiusura dell'esercizio finanziario, l'economo, il consegnatario di beni e gli altri soggetti di cui
all'articolo 93, comma 2, rendono il conto della propria gestione all'ente locale il quale lo trasmette alla competente sezione
giurisdizionale della Corte dei conti entro 60 giorni dall'approvazione del rendiconto.
2. Gli agenti contabili, a danaro e a materia, allegano al conto, per quanto di rispettiva competenza:
a) il provvedimento di legittimazione del contabile alla gestione;
b) la lista per tipologie di beni;
c) copia degli inventari tenuti dagli agenti contabili;
d) la documentazione giustificativa della gestione;
e) i verbali di passaggio di gestione;
f) le verifiche ed i discarichi amministrativi e per annullamento, variazioni e simili;
g) eventuali altri documenti richiesti dalla Corte dei conti.
3. Qualora l'organizzazione dell'ente locale lo consenta i conti e le informazioni relative agli allegati di cui ai precedenti commi sono
trasmessi anche attraverso strumenti informatici, con modalità da definire attraverso appositi protocolli di comunicazione.
4. I conti di cui al comma 1 sono redatti su modello approvato con il regolamento previsto dall'articolo 160.
(1) Le parole: “due mesi” sono state così sostituite dalle parole: “30 giorni” dal D.L. 7 ottobre 2008, n. 154.
TITOLO VII
Revisione economico-finanziaria
Articolo 234
Organo di revisione economico-finanziario.
1. I consigli comunali, provinciali e delle città metropolitane eleggono con voto limitato a due componenti, un collegio di revisori
composto da tre membri.
2. I componenti del collegio dei revisori sono scelti:
a) uno tra gli iscritti al registro dei revisori contabili, il quale svolge le funzioni di presidente del collegio;
b) uno tra gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti;
c) uno tra gli iscritti nell'albo dei ragionieri.
3. Nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, nelle unioni dei comuni e nelle comunità montane la revisione economicofinanziaria è affidata ad un solo revisore eletto dal consiglio comunale o dal consiglio dell'unione di comuni o dall'assemblea della
comunità montana a maggioranza assoluta dei membri e scelto tra i soggetti di cui al comma 2.
4. Gli enti locali comunicano ai propri tesorieri i nominativi dei soggetti cui è affidato l'incarico entro 20 giorni dall'avvenuta esecutività
della delibera di nomina.
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Articolo 235
Durata dell'incarico e cause di cessazione.
1. L'organo di revisione contabile dura in carica tre anni a decorrere dalla data di esecutività della delibera o dalla data di immediata
eseguibilità nell'ipotesi di cui all'articolo 134, comma 3, e sono rieleggibili per una sola volta. Ove nei collegi si proceda a sostituzione
di un singolo componente la durata dell'incarico del nuovo revisore è limitata al tempo residuo sino alla scadenza del termine
triennale, calcolata a decorrere dalla nomina dell'intero collegio. Si applicano le norme relative alla proroga degli organi
amministrativi di cui agli articoli 2, 3, comma 1, 4, comma 1, 5, comma 1, e 6 del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 293, convertito,
con modificazioni, dalla legge 15 luglio 1994, n. 444.
2. Il revisore è revocabile solo per inadempienza ed in particolare per la mancata presentazione della relazione alla proposta di
deliberazione consiliare del rendiconto entro il termine previsto dall'articolo 239, comma 1, lettera d).
3. Il revisore cessa dall'incarico per:
a) scadenza del mandato;
b) dimissioni volontarie;
c) impossibilità derivante da qualsivoglia causa a svolgere l'incarico per un periodo di tempo stabilito dal regolamento dell'ente.
Articolo 236
Incompatibilità ed ineleggibilità dei revisori.
1. Valgono per i revisori le ipotesi di incompatibilità di cui al primo comma dell'articolo 2399 del codice civile, intendendosi per
amministratori i componenti dell'organo esecutivo dell'ente locale.
2. L'incarico di revisione economico-finanziaria non può essere esercitato dai componenti degli organi dell'ente locale e da coloro
che hanno ricoperto tale incarico nel biennio precedente alla nomina, dai membri dell'organo regionale di controllo, dal segretario e
dai dipendenti dell'ente locale presso cui deve essere nominato l'organo di revisione economico-finanziaria e dai dipendenti delle
regioni, delle province, delle città metropolitane, delle comunità montane e delle unioni di comuni relativamente agli enti locali
compresi nella circoscrizione territoriale di competenza.
3. I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso l'ente locale o presso
organismi o istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo o vigilanza dello stesso.
Articolo 237
Funzionamento del collegio dei revisori.
1. Il collegio dei revisori è validamente costituito anche nel caso in cui siano presenti solo due componenti.
2. Il collegio dei revisori redige un verbale delle riunioni, ispezioni, verifiche, determinazioni e decisioni adottate.
Articolo 238
Limiti all'affidamento di incarichi.
1. Salvo diversa disposizione del regolamento di contabilità dell'ente locale, ciascun revisore non può assumere complessivamente
più di otto incarichi, tra i quali non più di quattro incarichi in comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, non più di tre in
comuni con popolazione compresa tra i 5.000 ed i 99.999 abitanti e non più di uno in comune con popolazione pari o superiore a
100.000 abitanti. Le province sono equiparate ai comuni con popolazione pari o superiore a 100.000 abitanti e le comunità montane
ai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
2. L'affidamento dell'incarico di revisione è subordinato alla dichiarazione, resa nelle forme di cui alla legge 4 gennaio 1968, n. 15, e
successive modifiche ed integrazioni, con la quale il soggetto attesta il rispetto dei limiti di cui al comma 1.
Articolo 239
Funzioni dell'organo di revisione.
1. L'organo di revisione svolge le seguenti funzioni:
a) attività di collaborazione con l'organo consiliare secondo le disposizioni dello statuto e del regolamento;
b) pareri sulla proposta di bilancio di previsione e dei documenti allegati e sulle variazioni di bilancio. Nei pareri è espresso un
motivato giudizio di congruità, di coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti, anche
tenuto conto del parere espresso dal responsabile del servizio finanziario ai sensi dell'articolo 153, delle variazioni rispetto all'anno
precedente, dell'applicazione dei parametri di deficitarietà strutturale e di ogni altro elemento utile. Nei pareri sono suggerite
all'organo consiliare tutte le misure atte ad assicurare l'attendibilità delle impostazioni. I pareri sono obbligatori. L'organo consiliare è
tenuto ad adottare i provvedimenti conseguenti o a motivare adeguatamente la mancata adozione delle misure proposte dall'organo
di revisione;
c) vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente all'acquisizione delle entrate,
all'effettuazione delle spese, all'attività contrattuale, all'amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione, agli
adempimenti fiscali ed alla tenuta della contabilità; l'organo di revisione svolge tali funzioni anche con tecniche motivate di
campionamento;
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d) relazione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione e sullo schema di rendiconto entro il termine,
previsto dal regolamento di contabilità e comunque non inferiore a 20 giorni, decorrente dalla trasmissione della stessa proposta
approvata dall'organo esecutivo. La relazione contiene l'attestazione sulla corrispondenza del rendiconto alle risultanze della
gestione nonché rilievi, considerazioni e proposte tendenti a conseguire efficienza, produttività ed economicità della gestione;
e) referto all'organo consiliare su gravi irregolarità di gestione, con contestuale denuncia ai competenti organi giurisdizionali ove si
configurino ipotesi di responsabilità;
f) verifiche di cassa di cui all'articolo 223.
2. Al fine di garantire l'adempimento delle funzioni di cui al precedente comma, l'organo di revisione ha diritto di accesso agli atti e
documenti dell'ente e può partecipare all'assemblea dell'organo consiliare per l'approvazione del bilancio di previsione e del
rendiconto di gestione. Può altresì partecipare alle altre assemblee dell'organo consiliare e, se previsto dallo statuto dell'ente, alle
riunioni dell'organo esecutivo. Per consentire la partecipazione alle predette assemblee all'organo di revisione sono comunicati i
relativi ordini del giorno. Inoltre all'organo di revisione sono trasmessi:
a) da parte dell'organo regionale di controllo le decisioni di annullamento nei confronti delle delibere adottate dagli organi degli enti
locali;
b) da parte del responsabile del servizio finanziario le attestazioni di assenza di copertura finanziaria in ordine alle delibere di
impegni di spesa.
3. L'organo di revisione è dotato, a cura dell'ente locale, dei mezzi necessari per lo svolgimento dei propri compiti, secondo quanto
stabilito dallo statuto e dai regolamenti.
4. L'organo della revisione può incaricare della collaborazione nella propria funzione, sotto la propria responsabilità, uno o più
soggetti aventi i requisiti di cui all'articolo 234, comma 2. I relativi compensi rimangono a carico dell'organo di revisione.
5. I singoli componenti dell'organo di revisione collegiale hanno diritto di eseguire ispezioni e controlli individuali.
6. Lo statuto dell'ente locale può prevedere ampliamenti delle funzioni affidate ai revisori.
Articolo 240
Responsabilità dell'organo di revisione.
1. I revisori rispondono della veridicità delle loro attestazioni e adempiono ai loro doveri con la diligenza del mandatario. Devono
inoltre conservare la riservatezza sui fatti e documenti di cui hanno conoscenza per ragione del loro ufficio.
Articolo 241
Compenso dei revisori.
1. Con decreto del Ministro dell'interno di concerto con il Ministro del tesoro del bilancio e della programmazione economica
vengono fissati i limiti massimi del compenso base spettante ai revisori, da aggiornarsi triennalmente. Il compenso base è
determinato in relazione alla classe demografica ed alle spese di funzionamento e di investimento dell'ente locale .
2. Il compenso di cui al comma 1 può essere aumentato dall'ente locale fino al limite massimo del 20 per cento in relazione alle
ulteriori funzioni assegnate rispetto a quelle indicate nell'articolo 239.
3. Il compenso di cui al comma 1 può essere aumentato dall'ente locale quando i revisori esercitano le proprie funzioni anche nei
confronti delle istituzioni dell'ente sino al 10 per cento per ogni istituzione e per un massimo complessivo non superiore al 30 per
cento.
4. Quando la funzione di revisione economico-finanziaria è esercitata dal collegio dei revisori il compenso determinato ai sensi dei
commi 1, 2 e 3 è aumentato per il presidente del collegio stesso del 50 per cento.
5. Per la determinazione del compenso base di cui al comma 1 spettante al revisore della comunità montana ed al revisore
dell'unione di comuni si fa riferimento, per quanto attiene alla classe demografica, rispettivamente, al comune totalmente montano
più popoloso facente parte della comunità stessa ed al comune più popoloso facente parte dell'unione.
6. Per la determinazione del compenso base di cui al comma 1 spettante ai revisori della città metropolitana si fa riferimento, per
quanto attiene alla classe demografica, al comune capoluogo.
7. L'ente locale stabilisce il compenso spettante ai revisori con la stessa delibera di nomina.
TITOLO VIII
Enti locali deficitari o dissestati
Capo I
Enti locali deficitari: disposizioni generali
Articolo 242
Individuazione degli enti locali strutturalmente deficitari e relativi controlli.
1. Sono da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di
squilibrio, rilevabili da una apposita tabella, da allegare al certificato sul rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei
quali almeno la metà presentino valori deficitari. Il certificato è quello relativo al rendiconto della gestione del penultimo esercizio
precedente quello di riferimento.
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2. Con decreto del Ministro dell'interno, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali, da emanare entro settembre e da
pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, sono fissati per il triennio successivo i parametri obiettivi, determinati con riferimento a un calcolo
di normalità dei dati dei rendiconti dell'ultimo triennio disponibile, nonché le modalità per la compilazione della tabella di cui al
comma 1. Fino alla fissazione di nuovi parametri triennali si applicano quelli vigenti per il triennio precedente.
3. Le norme di cui al presente capo si applicano a comuni, province e comunità montane.
Articolo 243
Controlli per gli enti locali strutturalmente deficitari, enti locali dissestati ed altri enti.
1. Gli enti locali strutturalmente deficitari, individuati ai sensi dell'articolo 242, sono soggetti al controllo centrale sulle dotazioni
organiche e sulle assunzioni di personale da parte della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali. Il controllo è
esercitato prioritariamente in relazione alla verifica sulla compatibilità finanziaria.
2. Gli enti locali strutturalmente deficitari sono soggetti ai controlli centrali in materia di copertura del costo di alcuni servizi. Tali
controlli verificano mediante un'apposita certificazione che:
a) il costo complessivo della gestione dei servizi a domanda individuale, riferito ai dati della competenza, sia stato coperto con i
relativi proventi tariffari e contributi finalizzati in misura non inferiore al 36 per cento; a tale fine i costi di gestione degli asili nido sono
calcolati al 50 per cento del loro ammontare;
b) il costo complessivo della gestione del servizio di acquedotto, riferito ai dati della competenza, sia stato coperto con la relativa
tariffa in misura non inferiore all'80 per cento;
c) il costo complessivo della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni ed equiparati, riferito ai dati della
competenza, sia stato coperto con la relativa tariffa almeno nella misura prevista dalla legislazione vigente.
3. I costi complessivi di gestione dei servizi di cui al comma 2, lettere a) e b), devono comunque comprendere gli oneri diretti e
indiretti di personale, le spese per l'acquisto di beni e servizi, le spese per i trasferimenti e per gli oneri di ammortamento degli
impianti e delle attrezzature. Per le quote di ammortamento si applicano i coefficienti indicati nel decreto del Ministro delle finanze in
data 31 dicembre 1988 e successive modifiche o integrazioni. I coefficienti si assumono ridotti del 50 per cento per i beni
ammortizzabili acquisiti nell'anno di riferimento. Nei casi in cui detti servizi sono forniti da organismi di gestione degli enti locali, nei
costi complessivi di gestione sono considerati gli oneri finanziari dovuti agli enti proprietari di cui all'articolo 44 del decreto del
Presidente della Repubblica 4 ottobre 1986, n. 902, da versare dagli organismi di gestione agli enti proprietari entro l'esercizio
successivo a quello della riscossione delle tariffe e della erogazione in conto esercizio. I costi complessivi di gestione del servizio di
cui al comma 2, lettera c), sono rilevati secondo le disposizioni vigenti in materia.
4. Con decreto del Ministro dell'interno, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale,
sono determinati i tempi e le modalità per la presentazione e il controllo della certificazione di cui al comma 2.
5. Alle province ed ai comuni in condizioni strutturalmente deficitarie che, pur essendo a ciò tenuti, non rispettano i livelli minimi di
copertura dei costi di gestione di cui al comma 2 o che non danno dimostrazione di tale rispetto trasmettendo la prevista
certificazione, è applicata una sanzione pari all'1 per cento delle entrate correnti risultanti dal certificato di bilancio di cui all'articolo
161 del penultimo esercizio finanziario precedente a quello in cui viene rilevato il mancato rispetto dei predetti limiti minimi di
copertura. Ove non risulti presentato il certificato di bilancio del penultimo anno precedente, si fa riferimento all'ultimo certificato
disponibile. La sanzione si applica sulle risorse attribuite dal Ministero dell'interno a titolo di trasferimenti erariali e di federalismo
fiscale; in caso di incapienza l'ente locale è tenuto a versare all'entrata del bilancio dello Stato le somme residue. (1)
5-bis. Le disposizioni di cui al comma 5 si applicano a decorrere dalle sanzioni da applicare per il mancato rispetto dei limiti di
copertura dei costi di gestione dell'esercizio 2011. (2)
6. Sono soggetti, in via provvisoria, ai controlli centrali di cui al comma 2:
a) gli enti locali che non presentano il certificato del rendiconto con l'annessa tabella di cui al comma 1 dell'articolo 242, sino
all'avvenuta presentazione della stessa;
b) gli enti locali per i quali non sia intervenuta nei termini di legge la deliberazione del rendiconto della gestione, sino
all'adempimento.
7. Gli enti locali che hanno deliberato lo stato di dissesto finanziario sono soggetti, per la durata del risanamento, ai controlli di cui al
comma 1, sono tenuti alla presentazione della certificazione di cui al comma 2 e sono tenuti per i servizi a domanda individuale al
rispetto, per il medesimo periodo, del livello minimo di copertura dei costi di gestione di cui al comma 2, lettera a).
(1) Il comma che così recitava: “5. Agli enti locali strutturalmente deficitari che, pur essendo a ciò tenuti, non rispettano i livelli minimi
di copertura dei costi di gestione di cui al comma 2, è applicata una sanzione pari alla perdita dell'1 per cento del contributo ordinario
spettante per l'anno per il quale si è verificata l'inadempienza, mediante trattenuta in unica soluzione sui trasferimenti erariali
spettanti per gli anni successivi.” è stato così sostituito dall’art. 4, D.L. 2 marzo 2012, n. 16, convertito con L. 26 aprile 2012, n. 44.
(G.U.
del
28.04.2012,
n.
99).
(2) Comma aggiunto dall’art. 4, D.L. 2 marzo 2012, n. 16, convertito con L. 26 aprile 2012, n. 44 (G.U. del 28.04.2012, n. 99).
Capo II
Enti locali dissestati: disposizioni generali
Articolo 244
Dissesto finanziario.
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1. Si ha stato di dissesto finanziario se l'ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero
esistono nei confronti dell'ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità di cui
all'articolo 193, nonché con le modalità di cui all'articolo 194 per le fattispecie ivi previste.
2. Le norme sul risanamento degli enti locali dissestati si applicano solo a province e comuni.
Articolo 245
Soggetti della procedura di risanamento.
1. Soggetti della procedura di risanamento sono l'organo straordinario di liquidazione e gli organi istituzionali dell'ente.
2. L'organo straordinario di liquidazione provvede al ripiano dell'indebitamento pregresso con i mezzi consentiti dalla legge.
3. Gli organi istituzionali dell'ente assicurano condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali
che hanno determinato il dissesto.
Articolo 246
Deliberazione di dissesto.
1. La deliberazione recante la formale ed esplicita dichiarazione di dissesto finanziario è adottata dal consiglio dell'ente locale nelle
ipotesi di cui all'articolo 244 e valuta le cause che hanno determinato il dissesto. La deliberazione dello stato di dissesto non è
revocabile. Alla stessa è allegata una dettagliata relazione dell'organo di revisione economico finanziaria che analizza le cause che
hanno provocato il dissesto.
2. La deliberazione dello stato di dissesto è trasmessa, entro 5 giorni dalla data di esecutività, al Ministero dell'interno ed alla
Procura regionale presso la Corte dei conti competente per territorio, unitamente alla relazione dell'organo di revisione. La
deliberazione è pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana a cura del Ministero dell'interno unitamente
al decreto del Presidente della Repubblica di nomina dell'organo straordinario di liquidazione.
3. L'obbligo di deliberazione dello stato di dissesto si estende, ove ne ricorrano le condizioni, al commissario nominato ai sensi
dell'articolo 141, comma 3.
4. Se, per l'esercizio nel corso del quale si rende necessaria la dichiarazione di dissesto, è stato validamente deliberato il bilancio di
previsione, tale atto continua ad esplicare la sua efficacia per l'intero esercizio finanziario, intendendosi operanti per l'ente locale i
divieti e gli obblighi previsti dall'articolo 191, comma 5. In tal caso, la deliberazione di dissesto può essere validamente adottata,
esplicando gli effetti di cui all'articolo 248. Gli ulteriori adempimenti e relativi termini iniziali, propri dell'organo straordinario di
liquidazione e del consiglio dell'ente, sono differiti al 1° gennaio dell'anno successivo a quello in cui è stato deliberato il dissesto.
Ove sia stato già approvato il bilancio preventivo per l'esercizio successivo, il consiglio provvede alla revoca dello stesso.
5. Le disposizioni relative alla valutazione delle cause di dissesto sulla base della dettagliata relazione dell'organo di revisione di cui
al comma 1 ed ai conseguenti oneri di trasmissione di cui al comma 2 si applicano solo ai dissesti finanziari deliberati a decorrere dal
25 ottobre 1997.
Articolo 247
Omissione della deliberazione di dissesto.
1. Ove dalle deliberazioni dell'ente, dai bilanci di previsione, dai rendiconti o da altra fonte l'organo regionale di controllo venga a
conoscenza dell'eventuale condizione di dissesto, chiede chiarimenti all'ente e motivata relazione all'organo di revisione contabile
assegnando un termine, non prorogabile, di trenta giorni.
2. Ove sia ritenuta sussistente l'ipotesi di dissesto l'organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli
consiglieri, un termine, non superiore a venti giorni, per la deliberazione del dissesto.
3. Decorso infruttuosamente tale termine l'organo regionale di controllo nomina un commissario ad acta per la deliberazione dello
stato di dissesto.
4. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio dell'ente,
ai sensi dell'articolo 141.
Articolo 248
Conseguenze della dichiarazione di dissesto.
1. A seguito della dichiarazione di dissesto, e sino all'emanazione del decreto di cui all'articolo 261, sono sospesi i termini per la
deliberazione del bilancio.
2. Dalla data della dichiarazione di dissesto e sino all'approvazione del rendiconto di cui all'articolo 256 non possono essere
intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti dell'ente per i debiti che rientrano nella competenza dell'organo straordinario di
liquidazione. Le procedure esecutive pendenti alla data della dichiarazione di dissesto, nelle quali sono scaduti i termini per
l'opposizione giudiziale da parte dell'ente, o la stessa benché proposta è stata rigettata, sono dichiarate estinte d'ufficio dal giudice
con inserimento nella massa passiva dell'importo dovuto a titolo di capitale, accessori e spese.
3. I pignoramenti eventualmente eseguiti dopo la deliberazione dello stato di dissesto non vincolano l'ente ed il tesoriere, i quali
possono disporre delle somme per i fini dell'ente e le finalità di legge.
4. Dalla data della deliberazione di dissesto e sino all'approvazione del rendiconto di cui all'articolo 256 i debiti insoluti a tale data e
le somme dovute per anticipazioni di cassa già erogate non producono più interessi né sono soggetti a rivalutazione monetaria.
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Uguale disciplina si applica ai crediti nei confronti dell'ente che rientrano nella competenza dell'organo straordinario di liquidazione a
decorrere dal momento della loro liquidità ed esigibilità.
5. Fermo restando quanto previsto dall'art. 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, gli amministratori che la Corte dei conti ha
riconosciuto responsabili, anche in primo grado, di danni cagionati con dolo o colpa grave, nei cinque anni precedenti il verificarsi del
dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di
rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati, ove la Corte, valutate le circostanze e le cause
che hanno determinato il dissesto, accerti che questo è diretta conseguenza delle azioni od omissioni per le quali l'amministratore è
stato riconosciuto responsabile. I sindaci e i presidenti di provincia ritenuti responsabili ai sensi del periodo precedente, inoltre, non
sono candidabili, per un periodo di dieci anni, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale,
nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del
Parlamento europeo. Non possono altresì ricoprire per un periodo di tempo di dieci anni la carica di assessore comunale, provinciale
o regionale né alcuna carica in enti vigilati o partecipati da enti pubblici. Qualora, a seguito della dichiarazione di dissesto, la Corte
dei Conti accerti gravi responsabilità nello svolgimento dell’attività del collegio dei revisori, o ritardata o mancata comunicazione,
secondo le norme vigenti, delle informazioni, i componenti del collegio riconosciuti responsabili in sede di giudizio della predetta
Corte non possono essere nominati nel collegio dei revisori degli enti locali e degli enti ed organismi agli stessi riconducibili fino a
dieci anni, in funzione della gravità accertata. La Corte dei Conti trasmette l’esito dell’accertamento anche all’ordine professionale di
appartenenza dei revisori per valutazioni inerenti all’eventuale avvio di procedimenti disciplinari. (1)
(1) Le parole: “da loro prodotti” e “cinque” sono state sostituite dalle parole: “cagionati” e “dieci” e il periodo: “I sindaci e i presidenti di
provincia ritenuti responsabili ai sensi del periodo precedente, inoltre, non sono candidabili, per un periodo di dieci anni, alle cariche
di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli
provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo. Non possono altresì ricoprire per un
periodo di tempo di dieci anni la carica di assessore comunale, provinciale o regionale né alcuna carica in enti vigilati o partecipati da
enti pubblici. Qualora, a seguito della dichiarazione di dissesto, la Corte dei Conti accerti gravi responsabilità nello svolgimento
dell’attività del collegio dei revisori, o ritardata o mancata comunicazione, secondo le norme vigenti, delle informazioni, i componenti
del collegio riconosciuti responsabili in sede di giudizio della predetta Corte non possono essere nominati nel collegio dei revisori
degli enti locali e degli enti ed organismi agli stessi riconducibili fino a dieci anni, in funzione della gravità accertata. La Corte dei
Conti trasmette l’esito dell’accertamento anche all’ordine professionale di appartenenza dei revisori per valutazioni inerenti
all’eventuale avvio di procedimenti disciplinari.” è stato aggiunto dall’art. 6, D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 149.
Articolo 249
Limiti alla contrazione di nuovi mutui.
1. Dalla data di deliberazione di dissesto e sino all'emanazione del decreto di cui all'articolo 261, comma 3, gli enti locali non
possono contrarre nuovi mutui, con eccezione dei mutui previsti dall'articolo 255 e dei mutui con oneri a totale carico dello Stato o
delle regioni.
Articolo 250
Gestione del bilancio durante la procedura di risanamento.
1. Dalla data di deliberazione del dissesto finanziario e sino alla data di approvazione dell'ipotesi di bilancio riequilibrato di cui
all'articolo 261 l'ente locale non può impegnare per ciascun intervento somme complessivamente superiori a quelle definitivamente
previste nell'ultimo bilancio approvato, comunque nei limiti delle entrate accertate. I relativi pagamenti in conto competenza non
possono mensilmente superare un dodicesimo delle rispettive somme impegnabili, con esclusione delle spese non suscettibili di
pagamento frazionato in dodicesimi. L'ente applica princìpi di buona amministrazione al fine di non aggravare la posizione debitoria
e mantenere la coerenza con l'ipotesi di bilancio riequilibrato predisposta dallo stesso.
2. Per le spese disposte dalla legge e per quelle relative ai servizi locali indispensabili, nei casi in cui nell'ultimo bilancio approvato
mancano del tutto gli stanziamenti ovvero gli stessi sono previsti per importi insufficienti, il consiglio o la Giunta con i poteri del primo,
salvo ratifica, individua con deliberazione le spese da finanziare, con gli interventi relativi, motiva nel dettaglio le ragioni per le quali
mancano o sono insufficienti gli stanziamenti nell'ultimo bilancio approvato e determina le fonti di finanziamento. Sulla base di tali
deliberazioni possono essere assunti gli impegni corrispondenti. Le deliberazioni, da sottoporre all'esame dell'organo regionale di
controllo, sono notificate al tesoriere.
Articolo 251
Attivazione delle entrate proprie.
1. Nella prima riunione successiva alla dichiarazione di dissesto e comunque entro trenta giorni dalla data di esecutività della
delibera, il consiglio dell'ente, o il commissario nominato ai sensi dell'articolo 247, comma 3, è tenuto a deliberare per le imposte e
tasse locali di spettanza dell'ente dissestato, diverse dalla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le aliquote e le tariffe di
base nella misura massima consentita, nonché i limiti reddituali, agli effetti dell'applicazione dell'imposta comunale per l'esercizio di
imprese, arti e professioni, che determinano gli importi massimi del tributo dovuto.
2. La delibera non è revocabile ed ha efficacia per cinque anni, che decorrono da quello dell'ipotesi di bilancio riequilibrato. In caso di
mancata adozione della delibera nei termini predetti l'organo regionale di controllo procede a norma dell'articolo 136.
3. Per le imposte e tasse locali di istituzione successiva alla deliberazione del dissesto, l'organo dell'ente dissestato che risulta
competente ai sensi della legge istitutiva del tributo deve deliberare, entro i termini previsti per la prima applicazione del tributo
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medesimo, le aliquote e le tariffe di base nella misura massima consentita. La delibera ha efficacia per un numero di anni necessario
al raggiungimento di un quinquennio a decorrere da quello dell'ipotesi di bilancio riequilibrato.
4. Resta fermo il potere dell'ente dissestato di deliberare, secondo le competenze, le modalità, i termini ed i limiti stabiliti dalle
disposizioni vigenti, le maggiorazioni, riduzioni, graduazioni ed agevolazioni previste per le imposte e tasse di cui ai commi 1 e 3,
nonché di deliberare la maggiore aliquota dell'imposta comunale sugli immobili consentita per straordinarie esigenze di bilancio.
5. Per il periodo di cinque anni, decorrente dall'anno dell'ipotesi di bilancio riequilibrato, ai fini della tassa smaltimento rifiuti solidi
urbani, gli enti che hanno dichiarato il dissesto devono applicare misure tariffarie che assicurino complessivamente la copertura
integrale dei costi di gestione del servizio e, per i servizi produttivi ed i canoni patrimoniali, devono applicare le tariffe nella misura
massima consentita dalle disposizioni vigenti. Per i servizi a domanda individuale il costo di gestione deve essere coperto con
proventi tariffari e con contributi finalizzati almeno nella misura prevista dalle norme vigenti. Per i termini di adozione delle delibere,
per la loro efficacia e per la individuazione dell'organo competente si applicano le norme ordinarie vigenti in materia. Per la prima
delibera il termine di adozione è fissato al trentesimo giorno successivo alla deliberazione del dissesto.
6. Le delibere di cui ai commi 1, 3 e 5 devono essere comunicate alla Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali
presso il Ministero dell'interno entro 30 giorni dalla data di adozione; nel caso di mancata osservanza delle disposizioni di cui ai
predetti commi sono sospesi i contributi erariali.
Capo III
Attività dell'organo straordinario di liquidazione
Articolo 252
Composizione, nomina e attribuzioni.
1. Per i comuni con popolazione sino a 5.000 abitanti l'organo straordinario di liquidazione è composto da un singolo commissario;
per i comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti e per le province l'organo straordinario di liquidazione è composto da una
commissione di tre membri. Il commissario straordinario di liquidazione, per i comuni sino a 5.000 abitanti, o i componenti della
commissione straordinaria di liquidazione, per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti e per le province, sono nominati
fra magistrati a riposo della Corte dei conti, della magistratura ordinaria, del Consiglio di Stato, fra funzionari dotati di un'idonea
esperienza nel campo finanziario e contabile in servizio o in quiescenza degli uffici centrali o periferici del Ministero dell'interno, del
Ministero del tesoro del bilancio e della programmazione economica, del Ministero delle finanze e di altre amministrazioni dello
Stato, fra i segretari ed i ragionieri comunali e provinciali particolarmente esperti, anche in quiescenza, fra gli iscritti nel registro dei
revisori contabili, gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti e gli iscritti nell'albo dei ragionieri. La commissione straordinaria di
liquidazione è presieduta, se presente, dal magistrato a riposo della Corte dei conti o della magistratura ordinaria o del Consiglio di
Stato. Diversamente la stessa provvede ad eleggere nel suo seno il presidente. La commissione straordinaria di liquidazione
delibera a maggioranza dei suoi componenti.
2. La nomina dell'organo straordinario di liquidazione è disposta con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del
Ministro dell'interno. L'insediamento presso l'ente avviene entro 5 giorni dalla notifica del provvedimento di nomina.
3. Per i componenti dell'organo straordinario di liquidazione valgono le incompatibilità di cui all'articolo 236.
4. L'organo straordinario di liquidazione ha competenza relativamente a fatti ed atti di gestione verificatisi entro il 31 dicembre
dell'anno precedente a quello dell'ipotesi di bilancio riequilibrato e provvede alla :
a) rilevazione della massa passiva;
b) acquisizione e gestione dei mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento anche mediante alienazione dei beni patrimoniali;
c) liquidazione e pagamento della massa passiva.
5. In ogni caso di accertamento di danni cagionati all'ente locale o all'erario, l'organo straordinario di liquidazione provvede alla
denuncia dei fatti alla Procura Regionale presso la Corte dei conti ed alla relativa segnalazione al Ministero dell'interno tramite le
prefetture.
Articolo 253
Poteri organizzatori.
1. L'organo straordinario di liquidazione ha potere di accesso a tutti gli atti dell'ente locale, può utilizzare il personale ed i mezzi
operativi dell'ente locale ed emanare direttive burocratiche.
2. L'ente locale è tenuto a fornire, a richiesta dell'organo straordinario di liquidazione, idonei locali ed attrezzature nonché il
personale necessario.
3. L'organo straordinario di liquidazione può auto organizzarsi, e, per motivate esigenze, dotarsi di personale, acquisire consulenze e
attrezzature le quali, al termine dell'attività di ripiano dei debiti rientrano nel patrimonio dell'ente locale.
Articolo 254
Rilevazione della massa passiva.
1. L'organo straordinario di liquidazione provvede all'accertamento della massa passiva mediante la formazione, entro 180 giorni
dall'insediamento, di un piano di rilevazione. Il termine è elevato di ulteriori 180 giorni per i comuni con popolazione superiore a
250.000 abitanti o capoluogo di provincia e per le province.
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2. Ai fini della formazione del piano di rilevazione, l'organo straordinario di liquidazione entro 10 giorni dalla data dell'insediamento,
dà avviso, mediante affissione all'albo pretorio ed anche a mezzo stampa, dell'avvio della procedura di rilevazione delle passività
dell'ente locale. Con l'avviso l'organo straordinario di liquidazione invita chiunque ritenga di averne diritto a presentare, entro un
termine perentorio di sessanta giorni prorogabile per una sola volta di ulteriori trenta giorni con provvedimento motivato del predetto
organo, la domanda in carta libera, corredata da idonea documentazione, atta a dimostrare la sussistenza del debito dell'ente, il
relativo importo ed eventuali cause di prelazione, per l'inserimento nel piano di rilevazione.
3. Nel piano di rilevazione della massa passiva sono inclusi:
a) i debiti di bilancio e fuori bilancio di cui all'articolo 194 verificatisi entro il 31 dicembre dell'anno precedente quello dell'ipotesi di
bilancio riequilibrato;
b) i debiti derivanti dalle procedure esecutive estinte ai sensi dell'articolo 248, comma 2;
c) i debiti derivanti da transazioni compiute dall'organo straordinario di liquidazione ai sensi del comma 7.
4. L'organo straordinario di liquidazione, ove lo ritenga necessario, richiede all'ente che i responsabili dei servizi competenti per
materia attestino che la prestazione è stata effettivamente resa e che la stessa rientra nell'àmbito dell'espletamento di pubbliche
funzioni e servizi di competenza dell'ente locale. I responsabili dei servizi attestano altresì che non è avvenuto, nemmeno
parzialmente, il pagamento del corrispettivo e che il debito non è caduto in prescrizione alla data della dichiarazione di dissesto. I
responsabili dei servizi provvedono entro sessanta giorni dalla richiesta, decorsi i quali l'attestazione si intende resa dagli stessi in
senso negativo circa la sussistenza del debito.
5. Sull'inserimento nel piano di rilevazione delle domande di cui al comma 2 e delle posizioni debitorie di cui al comma 3 decide
l'organo straordinario di liquidazione con provvedimento da notificare agli istanti al momento dell'approvazione del piano di
rilevazione, tenendo conto degli elementi di prova del debito desunti dalla documentazione prodotta dal terzo creditore, da altri atti e
dall'eventuale attestazione di cui al comma 4.
[6. Avverso i provvedimenti di diniego di inserimento nel piano di rilevazione per insussistenza, totale o parziale, del debito od
avverso il mancato riconoscimento di cause di prelazione è ammesso ricorso in carta libera, entro il termine di 30 giorni dalla notifica,
al Ministero dell'interno. Il Ministero dell'interno si pronuncia sui ricorsi entro 60 giorni dal ricevimento decidendo allo stato degli atti.
La decorrenza del termine per la decisione vale quale rigetto del ricorso.] (1)
7. L'organo straordinario di liquidazione è autorizzato a transigere vertenze giudiziali e stragiudiziali relative a debiti rientranti nelle
fattispecie di cui al comma 3, inserendo il debito risultante dall'atto di transazione nel piano di rilevazione.
8. In caso di inosservanza del termine di cui al comma 1, di negligenza o di ritardi non giustificati negli adempimenti di competenza,
può essere disposta la sostituzione di tutti o parte dei componenti dell'organo straordinario della liquidazione. In tali casi, il Ministro
dell'Interno, previo parere della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali, dal quale si prescinde ove non espresso
entro trenta giorni dalla richiesta, e sentiti gli interessati, propone al Presidente della Repubblica l'adozione del provvedimento di
sostituzione. Il Ministero dell'interno stabilisce con proprio provvedimento il trattamento economico dei commissari sostituiti.
(1) Articolo abrogato dal D.L. 29 marzo 2004, n. 80.
Articolo 255
Acquisizione e gestione dei mezzi finanziari per il risanamento.
1. Nell'àmbito dei compiti di cui all'articolo 252, comma 4, lettera b), l'organo straordinario di liquidazione provvede all'accertamento
della massa attiva, costituita dal contributo dello Stato di cui al presente articolo, da residui da riscuotere, da ratei di mutuo disponibili
in quanto non utilizzati dall'ente, da altre entrate e, se necessari, da proventi derivanti da alienazione di beni del patrimonio
disponibile.
2. Per il risanamento dell'ente locale dissestato lo Stato finanzia gli oneri di un mutuo, assunto dall'organo straordinario di
liquidazione, in nome e per conto dell'ente, in unica soluzione con la Cassa depositi e prestiti al tasso vigente ed ammortizzato in
venti anni, con pagamento diretto di ogni onere finanziario da parte del Ministero dell'interno.
3. L'importo massimo del mutuo finanziato dallo Stato, è determinato sulla base di una rata di ammortamento pari al contributo
statale indicato al comma 4.
4. Detto contributo è pari a cinque volte un importo composto da una quota fissa, solo per taluni enti, ed una quota per abitante,
spettante ad ogni ente. La quota fissa spetta ai comuni con popolazione sino a 999 abitanti per € 6.713,94, ai comuni con
popolazione da 1.000 a 1.999 abitanti per € 7.746,85, ai comuni con popolazione da 2.000 a 2.999 abitanti per € 9.296,22, ai comuni
con popolazione da 3.000 a 4.999 abitanti per E 10.329,14, ai comuni con popolazione da 5.000 a 9.999 abitanti per € 11.362,05 ed
ai comuni con popolazione da 10.000 a 19.999 per € 12.911,42. La quota per abitante è pari a € 4,10 per i comuni e € 0,64 per le
province.
5. Il fondo costituito ai sensi del comma 4 è finalizzato agli interventi a favore degli enti locali in stato di dissesto finanziario. Le
eventuali disponibilità residue del fondo, rinvenienti dall'utilizzazione dei contributi erariali per un importo inferiore ai limiti massimi
indicati nel comma 4, possono essere destinate su richiesta motivata dell'organo consiliare dell'ente locale, secondo parametri e
modalità definiti con decreto del Ministro dell'interno, all'assunzione di mutui integrativi per permettere all'ente locale di realizzare il
risanamento finanziario, se non raggiunto con l'approvazione del rendiconto della gestione. (1) Il mutuo, da assumere con la Cassa
depositi e prestiti, è autorizzato dal Ministero dell'interno, previo parere della Commissione finanza ed organici degli enti locali. La
priorità nell'assegnazione è accordata agli enti locali che non hanno usufruito dell'intera quota disponibile ai sensi del comma 4.
6. Per l'assunzione del mutuo concesso ai sensi del presente articolo agli enti locali in stato di dissesto finanziario per il ripiano delle
posizioni debitorie non si applica il limite all'assunzione dei mutui di cui all'articolo 204, comma 1.
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7. Secondo le disposizioni vigenti il fondo per lo sviluppo degli investimenti, di cui all'articolo 28, comma 1, lettera c) del decreto
legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, sul quale sono imputati gli oneri per la concessione dei nuovi mutui agli enti locali dissestati,
può essere integrato, con le modalità di cui all'articolo 11, comma 3, lettera d), della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive
modificazioni ed integrazioni, in considerazione delle eventuali procedure di risanamento attivate rispetto a quelle già definite.
8. L'organo straordinario di liquidazione provvede a riscuotere i ruoli pregressi emessi dall'ente e non ancora riscossi, totalmente o
parzialmente, nonché all'accertamento delle entrate tributarie per le quali l'ente ha omesso la predisposizione dei ruoli o del titolo di
entrata previsto per legge.
9. Ove necessario ai fini del finanziamento della massa passiva, ed in deroga a disposizioni vigenti che attribuiscono specifiche
destinazioni ai proventi derivanti da alienazioni di beni, l'organo straordinario di liquidazione procede alla rilevazione dei beni
patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini dell'ente, avviando, nel contempo, le procedure per l'alienazione di tali beni. Ai fini
dell'alienazione dei beni immobili possono essere affidati incarichi a società di intermediazione immobiliare, anche appositamente
costituite. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni recate dall'articolo 3 del decreto-legge 31 ottobre 1990, n. 310,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 1990, n. 403, e successive modificazioni ed integrazioni, intendendosi
attribuite all'organo straordinario di liquidazione le facoltà ivi disciplinate. L'ente locale, qualora intenda evitare le alienazioni di beni
patrimoniali disponibili, è tenuto ad assegnare proprie risorse finanziarie liquide, anche con la contrazione di un mutuo passivo, con
onere a proprio carico, per il valore stimato di realizzo dei beni. Il mutuo può essere assunto con la Cassa depositi e prestiti ed altri
istituti di credito. Il limite di cui all'articolo 204, comma 1, è elevato sino al 40 per cento.
10. Non compete all'organo straordinario di liquidazione l'amministrazione dei residui attivi e passivi relativi ai fondi a gestione
vincolata, ai mutui passivi già attivati per investimenti, ivi compreso il pagamento delle relative spese, nonchè l'amministrazione dei
debiti assistiti dalla garanzia della delegazione di pagamento di cui all'articolo 206. (2)
11. Per il finanziamento delle passività l'ente locale può destinare quota dell'avanzo di amministrazione non vincolato.
12. Nei confronti della massa attiva determinata ai sensi del presente articolo non sono ammessi sequestri o procedure esecutive.
Le procedure esecutive eventualmente intraprese non determinano vincoli sulle somme.
(1) Le parole: “e dell’organo straordinario di liquidazione” sono state soppresse e le parole: per necessità emerse nel corso della
procedura di liquidazione e pagamento della massa passiva di cui all’articolo 256, nonché nei casi di cui al comma 12 del medesimo
articolo 256” sono state così sostituite dalle attuali: “per permettere all’ente locale di realizzare il risanamento finanziario, se non
raggiunto con l’approvazione del rendiconto della gestione” dal D.L. 31 marzo 2005, n. 44.
(2) Questo comma è stato così sostituito dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296.
Articolo 256
Liquidazione e pagamento della massa passiva.
1. Il piano di rilevazione della massa passiva acquista esecutività con il deposito presso il Ministero dell'interno, cui provvede
l'organo straordinario di liquidazione entro 5 giorni dall'approvazione di cui all'articolo 254, comma 1. Al piano è allegato l'elenco
delle passività non inserite nel piano, corredato dai provvedimenti di diniego e dalla documentazione relativa.
2. Unitamente al deposito l'organo straordinario di liquidazione chiede l'autorizzazione al perfezionamento del mutuo di cui all'articolo
255 nella misura necessaria per il finanziamento delle passività risultanti dal piano di rilevazione e dall'elenco delle passività non
inserite, e comunque entro i limiti massimi stabiliti dall'articolo 255.
3. Il Ministero dell'interno, accertata la regolarità del deposito, autorizza l'erogazione del mutuo da parte della Cassa depositi e
prestiti.
4. Entro 30 giorni dall'erogazione del mutuo l'organo straordinario della liquidazione deve provvedere al pagamento di acconti in
misura proporzionale uguale per tutte le passività inserite nel piano di rilevazione. Nel determinare l'entità dell'acconto l'organo di
liquidazione deve provvedere ad accantonamenti per le pretese creditorie in contestazione esattamente quantificate. Gli
accantonamenti sono effettuati in misura proporzionale uguale a quella delle passività inserite nel piano. Ai fini di cui al presente
comma l'organo straordinario di liquidazione utilizza il mutuo erogato da parte della Cassa depositi e prestiti e le poste attive
effettivamente disponibili, recuperando alla massa attiva disponibile gli importi degli accantonamenti non più necessari. (1)
5. Successivamente all'erogazione del primo acconto l'organo straordinario della liquidazione può disporre ulteriori acconti per le
passività già inserite nel piano di rilevazione e per quelle accertate successivamente, utilizzando le disponibilità nuove e residue, ivi
compresa l'eventuale quota di mutuo a carico dello Stato ancora disponibile, previa autorizzazione del Ministero dell'interno, in
quanto non richiesta ai sensi del comma 2. Nel caso di pagamento definitivo in misura parziale dei debiti l'ente locale è autorizzato
ad assumere un mutuo a proprio carico con la Cassa depositi e prestiti o con altri istituti di credito, nel rispetto del limite del 40 per
cento di cui all'articolo 255, comma 9, per il pagamento a saldo delle passività rilevate. A tale fine, entro 30 giorni dalla data di
notifica del decreto ministeriale di approvazione del piano di estinzione, l'organo consiliare adotta apposita deliberazione, dandone
comunicazione all'organo straordinario di liquidazione, che provvede al pagamento delle residue passività ad intervenuta erogazione
del mutuo contratto dall'ente. La Cassa depositi e prestiti o altri istituti di credito erogano la relativa somma sul conto esistente
intestato all'organo di liquidazione.
6. A seguito del definitivo accertamento della massa passiva e dei mezzi finanziari disponibili, di cui all'articolo 255, e comunque
entro il termine di 24 mesi dall'insediamento, l'organo straordinario di liquidazione predispone il piano di estinzione delle passività,
includendo le passività accertate successivamente all'esecutività del piano di rilevazione dei debiti e lo deposita presso il Ministero
dell'interno.
7. Il piano di estinzione è sottoposto all'approvazione, entro 120 giorni dal deposito, del Ministro dell'interno, il quale valuta la
correttezza della formazione della massa passiva e la correttezza e validità delle scelte nell'acquisizione di risorse proprie. Il Ministro
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dell'interno si avvale del parere consultivo da parte della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali, la quale può
formulare rilievi e richieste istruttorie cui l'organo straordinario di liquidazione è tenuto a rispondere entro sessanta giorni dalla
comunicazione. In tale ipotesi il termine per l'approvazione del piano, di cui al presente comma, è sospeso.
8. Il decreto di approvazione del piano di estinzione da parte del Ministro dell'interno è notificato all'ente locale ed all'organo
straordinario di liquidazione per il tramite della prefettura.
9. A seguito dell'approvazione del piano di estinzione l'organo straordinario di liquidazione provvede, entro 20 giorni dalla notifica del
decreto, al pagamento delle residue passività, sino alla concorrenza della massa attiva realizzata.
10. Con l'eventuale decreto di diniego dell'approvazione del piano il Ministro dell'interno prescrive all'organo straordinario di
liquidazione di presentare, entro l'ulteriore termine di sessanta giorni decorrenti dalla data di notifica del provvedimento, un nuovo
piano di estinzione che tenga conto delle prescrizioni contenute nel provvedimento.
11. Entro il termine di sessanta giorni dall'ultimazione delle operazioni di pagamento, l'organo straordinario della liquidazione è
tenuto ad approvare il rendiconto della gestione ed a trasmetterlo all'organo regionale di controllo ed all'organo di revisione contabile
dell'ente, il quale è competente sul riscontro della liquidazione e verifica la rispondenza tra il piano di estinzione e l'effettiva
liquidazione.
12. Nel caso in cui l'insufficienza della massa attiva, non diversamente rimediabile, è tale da compromettere il risanamento dell'ente,
il Ministro dell'interno, su proposta della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali, può stabilire misure straordinarie
per il pagamento integrale della massa passiva della liquidazione, anche in deroga alle norme vigenti, comunque senza oneri a
carico dello Stato.
(1) Le parole: “su segnalazione del Ministero dell’interno, per scadenza dei termini di impugnativa del provvedimento di diniego di
ammissione al passivo o per definitività della pronuncia sui ricorsi proposti ai sensi dell’articolo 254, comma 6.” sono state soppresse
dal D.L. 29 marzo 2004, n. 80.
Articolo 257
Debiti non ammessi alla liquidazione.
1. In allegato al provvedimento di approvazione di cui all'articolo 256, comma 8, sono individuate le pretese escluse dalla
liquidazione.
2. Il consiglio dell'ente individua con propria delibera, da adottare entro 60 giorni dalla notifica del decreto di cui all'articolo 256,
comma 8, i soggetti ritenuti responsabili di debiti esclusi dalla liquidazione, dandone contestuale comunicazione ai soggetti medesimi
ed ai relativi creditori.
3. Se il consiglio non provvede nei termini di cui al comma 2 si applicano le disposizioni di cui all'articolo 136.
Articolo 258
Modalità semplificate di accertamento e liquidazione dei debiti.
1. L'organo straordinario di liquidazione, valutato l'importo complessivo di tutti i debiti censiti in base alle richieste pervenute, il
numero delle pratiche relative, la consistenza della documentazione allegata ed il tempo necessario per il loro definitivo esame, può
proporre all'ente locale dissestato l'adozione della modalità semplificata di liquidazione di cui al presente articolo. Con deliberazione
di Giunta l'ente decide entro trenta giorni ed in caso di adesione s'impegna a mettere a disposizione le risorse finanziare di cui al
comma 2.
2. L'organo straordinario di liquidazione, acquisita l'adesione dell'ente locale, delibera l'accensione del mutuo di cui all'articolo 255,
comma 2, nella misura necessaria agli adempimenti di cui ai successivi commi ed in relazione all'ammontare dei debiti censiti. L'ente
locale dissestato è tenuto a deliberare l'accensione di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti o con altri istituti di credito, con oneri
a proprio carico, nel rispetto del limite del 40 per cento di cui all'articolo 255, comma 9, o, in alternativa, a mettere a disposizione
risorse finanziarie liquide, per un importo che consenta di finanziare, insieme al ricavato del mutuo a carico dello Stato, tutti i debiti di
cui ai commi 3 e 4, oltre alle spese della liquidazione. È fatta salva la possibilità di ridurre il mutuo a carico dell'ente.
3. L'organo straordinario di liquidazione, effettuata una sommaria delibazione sulla fondatezza del credito vantato, può definire
transattivamente le pretese dei relativi creditori, anche periodicamente, offrendo il pagamento di una somma variabile tra il 40 ed il
60 per cento del debito, in relazione all'anzianità dello stesso, con rinuncia ad ogni altra pretesa, e con la liquidazione obbligatoria
entro 30 giorni dalla conoscenza dell'accettazione della transazione. A tal fine, entro sei mesi dalla data di conseguita disponibilità
del mutuo di cui all'articolo 255, comma 2, propone individualmente ai creditori, compresi quelli che vantano crediti privilegiati, fatta
eccezione per i debiti relativi alle retribuzioni per prestazioni di lavoro subordinato che sono liquidate per intero, la transazione da
accettare entro un termine prefissato comunque non superiore a 30 giorni. Ricevuta l'accettazione, l'organo straordinario di
liquidazione provvede al pagamento nei trenta giorni successivi.
4. L'organo straordinario di liquidazione accantona l'importo del 50 per cento dei debiti per i quali non è stata accettata la
transazione. L'accantonamento è elevato al 100 per cento per i debiti assistiti da privilegio.
5. Si applicano, per il seguito della procedura, le disposizioni degli articoli precedenti, fatta eccezione per quelle concernenti la
redazione ed il deposito del piano di rilevazione. Effettuati gli accantonamenti di cui al comma 4, l'organo straordinario di liquidazione
provvede alla redazione del piano di estinzione. Qualora tutti i debiti siano liquidati nell'àmbito della procedura semplificata e non
sussistono debiti esclusi in tutto o in parte dalla massa passiva, l'organo straordinario provvede ad approvare direttamente il
rendiconto della gestione della liquidazione ai sensi dell'articolo 256, comma 11.
6. I debiti transatti ai sensi del comma 3 sono indicati in un apposito elenco allegato al piano di estinzione della massa passiva.
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IV Commissione
7. In caso di eccedenza di disponibilità si provvede alla riduzione dei mutui, con priorità per quello a carico dell'ente locale
dissestato. È restituita all'ente locale dissestato la quota di risorse finanziarie liquide dallo stesso messe a disposizione esuberanti
rispetto alle necessità della liquidazione dopo il pagamento dei debiti.
Capo IV
Bilancio stabilmente riequilibrato
Articolo 259
Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
1. Il consiglio dell'ente locale presenta al Ministro dell'interno, entro il termine perentorio di tre mesi dalla data di emanazione del
decreto di cui all'articolo 252, un'ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato.
2. L'ipotesi di bilancio realizza il riequilibrio mediante l'attivazione di entrate proprie e la riduzione delle spese correnti.
3. Per l'attivazione delle entrate proprie, l'ente provvede con le modalità di cui all'articolo 251, riorganizzando anche i servizi relativi
all'acquisizione delle entrate ed attivando ogni altro cespite.
4. Le province ed i comuni per i quali le risorse di parte corrente, costituite dai trasferimenti in conto al fondo ordinario ed al fondo
consolidato e da quella parte di tributi locali calcolata in detrazione ai trasferimenti erariali, sono disponibili in misura inferiore,
rispettivamente, a quella media unica nazionale ed a quella media della fascia demografica di appartenenza, come definita con il
decreto di cui all'articolo 263, comma 1, richiedono, con la presentazione dell'ipotesi, e compatibilmente con la quantificazione annua
dei contributi a ciò destinati, l'adeguamento dei contributi statali alla media predetta, quale fattore del consolidamento finanziario
della gestione.
5. Per la riduzione delle spese correnti l'ente locale riorganizza con criteri di efficienza tutti i servizi, rivedendo le dotazioni finanziarie
ed eliminando, o quanto meno riducendo ogni previsione di spesa che non abbia per fine l'esercizio di servizi pubblici indispensabili.
L'ente locale emana i provvedimenti necessari per il risanamento economico-finanziario degli enti od organismi dipendenti, nonché
delle aziende speciali, nel rispetto della normativa specifica in materia.
6. L'ente locale, ugualmente ai fini della riduzione delle spese, ridetermina la dotazione organica dichiarando eccedente il personale
comunque in servizio in sovrannumero rispetto ai rapporti medi dipendenti-popolazione di cui all'articolo 263, comma 2, fermo
restando l'obbligo di accertare le compatibilità di bilancio. La spesa per il personale a tempo determinato deve altresì essere ridotta a
non oltre il 50 per cento della spesa media sostenuta a tale titolo per l'ultimo triennio antecedente l'anno cui l'ipotesi si riferisce.
7. La rideterminazione della dotazione organica è sottoposta all'esame della Commissione per la finanza e gli organici degli enti
locali per l'approvazione.
8. Il mancato rispetto degli adempimenti di cui al comma 6 comporta la denuncia dei fatti alla Procura regionale presso la Corte dei
conti da parte del Ministero dell'interno. L'ente locale è autorizzato ad iscrivere nella parte entrata dell'ipotesi di bilancio un importo
pari alla quantificazione del danno subito. È consentito all'ente il mantenimento dell'importo tra i residui attivi sino alla conclusione
del giudizio di responsabilità.
9. La Cassa depositi e prestiti e gli altri istituti di credito sono autorizzati, su richiesta dell'ente, a consolidare l'esposizione debitoria
dell'ente locale, al 31 dicembre precedente, in un ulteriore mutuo decennale, con esclusione delle rate di ammortamento già
scadute. Conservano validità i contributi statali e regionali già concessi in relazione ai mutui preesistenti.
10. Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano, possono porre a proprio carico oneri per la copertura
di posti negli enti locali dissestati in aggiunta a quelli di cui alla dotazione organica rideterminata, ove gli oneri predetti siano previsti
per tutti gli enti operanti nell'àmbito della medesima Regione o provincia autonoma.
11. Per le province ed i comuni il termine di cui al comma 1 è sospeso a seguito di indizione di elezioni amministrative per l'ente,
dalla data di indizione dei comizi elettorali e sino all'insediamento dell'organo esecutivo.
Articolo 260
Collocamento in disponibilità del personale eccedente.
1. I dipendenti dichiarati in eccedenza ai sensi dell'articolo 259, comma 6, sono collocati in disponibilità. Ad essi si applicano le
vigenti disposizioni, così come integrate dai contratti collettivi di lavoro, in tema di eccedenza di personale e di mobilità collettiva o
individuale.
2. Il Ministero dell'interno assegna all'ente locale per il personale posto in disponibilità un contributo pari alla spesa relativa al
trattamento economico con decorrenza dalla data della deliberazione e per tutta la durata della disponibilità. Analogo contributo, per
la durata del rapporto di lavoro, è corrisposto all'ente locale presso il quale il personale predetto assume servizio.
Articolo 261
Istruttoria e decisione sull'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
1. L'ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato è istruita dalla Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali,
che formula eventuali rilievi o richieste istruttorie, cui l'ente locale fornisce risposta entro sessanta giorni.
2. Entro il termine di quattro mesi la Commissione esprime un parere sulla validità delle misure disposte dall'ente per consolidare la
propria situazione finanziaria e sulla capacità delle misure stesse di assicurare stabilità alla gestione finanziaria dell'ente medesimo.
La formulazione di rilievi o richieste di cui al comma 1 sospende il decorso del termine.
3. In caso di esito positivo dell'esame la Commissione sottopone l'ipotesi all'approvazione del Ministro dell'interno che vi provvede
con proprio decreto, stabilendo prescrizioni per la corretta ed equilibrata gestione dell'ente.
4. In caso di esito negativo dell'esame da parte della Commissione il Ministro dell'interno emana un provvedimento di diniego
dell'approvazione, prescrivendo all'ente locale di presentare, previa deliberazione consiliare, entro l'ulteriore termine perentorio di
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IV Commissione
quarantacinque giorni decorrenti dalla data di notifica del provvedimento di diniego, una nuova ipotesi di bilancio idonea a rimuovere
le cause che non hanno consentito il parere favorevole. La mancata approvazione della nuova ipotesi di bilancio ha carattere
definitivo.
5. Con il decreto di cui al comma 3 è disposto l'eventuale adeguamento dei contributi alla media previsto dall'articolo 259, comma 4.
Articolo 262
Inosservanza degli obblighi relativi all'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
1. L'inosservanza del termine per la presentazione dell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato o del termine per la risposta ai
rilievi ed alle richieste di cui all'articolo 261, comma 1, o del termine di cui all'articolo 261, comma 4, o l'emanazione del
provvedimento definitivo di diniego da parte del Ministro dell'interno integrano l'ipotesi di cui all'articolo 141, comma 1, lett. a).
2. Nel caso di emanazione del provvedimento definitivo di diniego di cui all'articolo 261, comma 4, sono attribuiti al commissario i
poteri ritenuti necessari per il riequilibrio della gestione, anche in deroga alle norme vigenti, comunque senza oneri a carico dello
Stato.
Articolo 263
Determinazione delle medie nazionali per classi demografiche delle risorse di parte corrente e della consistenza delle
dotazioni organiche.
1. Con decreto a cadenza triennale il Ministro dell'interno individua le medie nazionali annue, per classe demografica per i comuni ed
uniche per le province, delle risorse di parte corrente di cui all'articolo 259, comma 4.
2. Con decreto a cadenza triennale il Ministro dell'interno individua con proprio decreto la media nazionale per classe demografica
della consistenza delle dotazioni organiche per comuni e province ed i rapporti medi dipendenti-popolazione per classe demografica,
validi per gli enti in condizione di dissesto ai fini di cui all'articolo 259, comma 6. In ogni caso agli enti spetta un numero di dipendenti
non inferiore a quello spettante agli enti di maggiore dimensione della fascia demografica precedente.
Capo V
Prescrizioni e limiti conseguenti al risanamento
Articolo 264
Deliberazione del bilancio di previsione stabilmente riequilibrato.
1. A seguito dell'approvazione ministeriale dell'ipotesi di bilancio l'ente provvede entro 30 giorni alla deliberazione del bilancio
dell'esercizio cui l'ipotesi si riferisce.
2. Con il decreto di cui all'articolo 261, comma 3, è fissato un termine, non superiore a 120 giorni, per la deliberazione di eventuali
altri bilanci di previsione o rendiconti non deliberati dall'ente nonché per la presentazione delle relative certificazioni.
Articolo 265
Durata della procedura di risanamento ed attuazione delle prescrizioni recate dal decreto di approvazione dell'ipotesi di
bilancio stabilmente riequilibrato.
1. Il risanamento dell'ente locale dissestato ha la durata di cinque anni decorrenti da quello per il quale viene redatta l'ipotesi di
bilancio stabilmente riequilibrato. Durante tale periodo è garantito il mantenimento dei contributi erariali.
2. Le prescrizioni contenute nel decreto di approvazione dell'ipotesi di bilancio sono eseguite dagli amministratori, ordinari o
straordinari, dell'ente locale, con l'obbligo di riferire sullo stato di attuazione in un apposito capitolo della relazione sul rendiconto
annuale.
3. L'organo della revisione riferisce trimestralmente al consiglio dell'ente ed all'organo regionale di controllo.
4. L'inosservanza delle prescrizioni contenute nel decreto del Ministro dell'interno di cui all'articolo 261, comma 3, comporta la
segnalazione dei fatti all'Autorità giudiziaria per l'accertamento delle ipotesi di reato.
Articolo 266
Prescrizioni in materia di investimenti.
1. Dall'emanazione del decreto di cui all'articolo 261, comma 3, e per la durata del risanamento come definita dall'articolo 265 gli enti
locali dissestati possono procedere all'assunzione di mutui per investimento ed all'emissione di prestiti obbligazionari nelle forme e
nei modi consentiti dalla legge.
Articolo 267
Prescrizioni sulla dotazione organica.
1. Per la durata del risanamento, come definita dall'articolo 265, la dotazione organica rideterminata ai sensi dell'articolo 259 non
può essere variata in aumento.
Articolo 268
Ricostituzione di disavanzo di amministrazione o di debiti fuori bilancio.
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1. Il ricostituirsi di disavanzo di amministrazione non ripianabile con i mezzi di cui all'articolo 193, o l'insorgenza di debiti fuori bilancio
non ripianabili con le modalità di cui all'articolo 194, o il mancato rispetto delle prescrizioni di cui agli articoli 259, 265, 266 e 267,
comportano da parte dell'organo regionale di controllo la segnalazione dei fatti all'Autorità giudiziaria per l'accertamento delle ipotesi
di reato e l'invio degli atti alla Corte dei conti per l'accertamento delle responsabilità sui fatti di gestione che hanno determinato nuovi
squilibri.
2. Nei casi di cui al comma 1 il Ministro dell'interno con proprio decreto, su proposta della Commissione per la finanza e gli organici
degli enti locali, stabilisce le misure necessarie per il risanamento, anche in deroga alle norme vigenti, comunque senza oneri a
carico dello Stato, valutando il ricorso alle forme associative e di collaborazione tra enti locali di cui agli articoli da 30 a 34.
Articolo 268-bis
Procedura straordinaria per fronteggiare ulteriori passività.
1. Nel caso in cui l'organo straordinario di liquidazione non possa concludere entro i termini di legge la procedura del dissesto per
l'onerosità degli adempimenti connessi alla compiuta determinazione della massa attiva e passiva dei debiti pregressi, il Ministro
dell'interno, d'intesa con il sindaco dell'ente locale interessato, dispone con proprio decreto una chiusura anticipata e semplificata
della procedura del dissesto con riferimento a quanto già definito entro il trentesimo giorno precedente il provvedimento. Il
provvedimento fissa le modalità della chiusura, tenuto conto del parere della Commissione per la finanza e gli organici degli enti
locali.
1-bis. Nel caso in cui l'organo straordinario di liquidazione abbia approvato il rendiconto senza che l'ente possa raggiungere un reale
risanamento finanziario, il Ministro dell'interno, d'intesa con il sindaco dell'ente locale interessato, dispone con proprio decreto,
sentito il parere della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali, la prosecuzione della procedura del dissesto
2. La prosecuzione della gestione è affidata ad una apposita commissione, nominata dal Presidente della Repubblica su proposta
del Ministro dell'interno, oltre che nei casi di cui al comma 1, anche nella fattispecie prevista dall'articolo 268 ed in quelli in cui la
massa attiva sia insufficiente a coprire la massa passiva o venga accertata l'esistenza di ulteriori passività pregresse.
3. La commissione è composta da tre membri e dura in carica un anno, prorogabile per un altro anno. In casi eccezionali, su
richiesta motivata dell'ente, può essere consentita una ulteriore proroga di un anno. I componenti sono scelti fra gli iscritti nel registro
dei revisori contabili con documentata esperienza nel campo degli enti locali. Uno dei componenti, avente il requisito prescritto, è
proposto dal Ministro dell'interno su designazione del sindaco dell'ente locale interessato. (3)
4. L'attività gestionale ed i poteri dell'organo previsto dal comma 2 sono regolati dalla normativa di cui al presente titolo VIII. Il
compenso spettante ai commissari è definito con decreto del Ministro dell'interno ed è corrisposto con onere a carico della
procedura anticipata di cui al comma 1.
5. Ai fini dei commi 1, 1-bis e 2 l'ente locale dissestato accantona apposita somma, considerata spesa eccezionale a carattere
straordinario, nei bilanci annuale e pluriennale. La somma è resa congrua ogni anno con apposita delibera dell'ente con
accantonamenti nei bilanci stessi. I piani di impegno annuale e pluriennale sono sottoposti per il parere alla Commissione per la
finanza e gli organici degli enti locali e sono approvati con decreto del Ministro dell'interno. Nel caso in cui i piani risultino inidonei a
soddisfare i debiti pregressi, il Ministro dell'interno con apposito decreto, su parere della predetta Commissione, dichiara la chiusura
del dissesto.
Articolo 268-ter
Effetti del ricorso alla procedura straordinaria di cui all'articolo 268-bis.
1. Per gli enti i quali si avvalgono della procedura straordinaria prevista nell'articolo 268-bis vanno presi in conto, nella prosecuzione
della gestione del risanamento, tutti i debiti comunque riferiti ad atti e fatti di gestione avvenuti entro il 31 dicembre dell'anno
antecedente all'ipotesi di bilancio riequilibrato, anche se accertati successivamente allo svolgimento della procedura ordinaria di
rilevazione della massa passiva. Questi debiti debbono comunque essere soddisfatti con i mezzi indicati nel comma 5 dello stesso
articolo 268-bis, nella misura che con la stessa procedura è definita.
2. Sempre che l'ente si attenga alle disposizioni impartite ai sensi dell'articolo 268-bis, comma 5, non è consentito procedere
all'assegnazione, a seguito di procedure esecutive, di ulteriori somme, maggiori per ciascun anno rispetto a quelle che risultano
dall'applicazione del citato comma 5.
3. Fino alla conclusione della procedura prevista nell'articolo 268-bis, comma 5, nelle more della definizione dei provvedimenti
previsti nel predetto articolo, per gli enti che si avvalgono di tale procedura o che comunque rientrano nella disciplina del comma 2
del medesimo articolo, non sono ammesse procedure di esecuzione o di espropriazione forzata, a pena di nullità, riferite a debiti
risultanti da atti o fatti verificatisi entro il 31 dicembre dell'anno precedente quello dell'ipotesi di bilancio riequilibrato. Il divieto vale
fino al compimento della procedura di cui al comma 5 del citato articolo 268-bis e comunque entro i limiti indicati nel decreto del
Ministro dell'interno di cui allo stesso articolo 268-bis, comma 5, terzo periodo.
4. È consentito in via straordinaria agli enti locali già dissestati di accedere alla procedura di cui all'articolo 268-bis ove risulti
l'insorgenza di maggiori debiti riferiti ad atti o fatti di gestione avvenuti entro il 31 dicembre dell'anno antecedente a quello del
bilancio riequilibrato, tenuto conto anche di interessi, rivalutazioni e spese legali. A tal fine i consigli degli enti interessati formulano al
Ministero dell'interno documentata richiesta in cui, su conforme parere del responsabile del servizio finanziario e dell'organo di
revisione, è dato atto del fatto che non sussistono mezzi sufficienti a far fronte all'evenienza. Si applicano in tal caso agli enti locali,
oltre alle norme di cui all'articolo 268-bis, quelle contenute nel presente articolo.
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Articolo 269
Modalità applicative della procedura di risanamento.
1. Le modalità applicative della procedura di risanamento degli enti locali in stato di dissesto finanziario sono stabilite con
regolamento da emanarsi ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400.
2. Nelle more dell'emanazione del regolamento di cui al comma 1 continuano ad applicarsi, in quanto compatibili, le disposizioni
recate dal decreto del Presidente della Repubblica 24 agosto 1993, n. 378.
(….)
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DECRETO-LEGGE 13 agosto 2011, n. 138
Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. (11G0185) (GU n.188 del 13-8-2011 )
note: Entrata in vigore del provvedimento: 13/08/2011.
Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 14 settembre 2011, n. 148 (in G.U. 16/09/2011, n. 216).
(….)
Art. 16
(Riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica nei comuni e razionalizzazione dell'esercizio delle funzioni
comunali)
((1. Al fine di assicurare il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, l'ottimale coordinamento della finanza pubblica, il
contenimento delle spese degli enti territoriali e il migliore svolgimento delle funzioni amministrative e dei servizi pubblici, i
comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti, in alternativa a quanto previsto dall'articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni, e a condizione di non
pregiudicarne l'applicazione, possono esercitare in forma associata, tutte le funzioni e tutti i servizi pubblici loro spettanti sulla
base della legislazione vigente mediante un'unione di comuni cui si applica, in deroga all'articolo 32, commi 3 e 6, del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, la disciplina di cui al presente articolo.))
((2. Sono affidate inoltre all'unione di cui al comma 1, per conto dei comuni associati, la programmazione economico-finanziaria e
la gestione contabile di cui alla parte II del citato decreto legislativo n. 267 del 2000, la titolarita' della potesta' impositiva sui
tributi locali dei comuni associati nonche' quella patrimoniale, con riferimento alle funzioni da essi esercitate per mezzo
dell'unione. I comuni componenti l'unione concorrono alla predisposizione del bilancio di previsione dell'unione per l'anno
successivo mediante la deliberazione, da parte del consiglio comunale, da adottare annualmente, entro il 30 novembre, di
un documento programmatico, nell'ambito del piano generale di indirizzo deliberato dall'unione entro il precedente 15 ottobre.
Con regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni,
su proposta del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione e con il
Ministro dell'economia e delle finanze, sono disciplinati il procedimento aministrativo-contabile di formazione e di variazione del
documento programmatico, i poteri di vigilanza sulla sua attuazione e la successione nei rapporti amministrativo-contabili tra
ciascun comune e l'unione.
3. L'unione succede a tutti gli effetti nei rapporti giuridici in essere alla data di costituzione che siano inerenti alle funzioni e ai
servizi ad essa affidati ai sensi del comma 1, ferme restando le disposizioni di cui all'articolo 111 del codice di procedura civile.
Alle unioni di cui al comma 1 sono trasferite tutte le risorse umane e strumentali relative alle funzioni ed ai servizi loro affidati,
nonche' i relativi rapporti finanziari risultanti dal bilancio. A decorrere dall'anno 2014, le unioni di comuni di cui al comma 1 sono
soggette alla disciplina del patto di stabilita' interno per gli enti locali prevista per i comuni aventi corrispondente popolazione.
4. Le unioni sono istituite in modo che la complessiva popolazione residente nei rispettivi territori, determinata ai sensi
dell'articolo 156, comma 2, del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, sia di norma superiore a 5.000 abitanti,
ovvero a 3.000 abitanti se i comuni che intendono comporre una medesima unione appartengono o sono appartenuti a
comunita' montane.
5. I comuni di cui al comma 1, con deliberazione del consiglio comunale, da adottare, a maggioranza dei componenti,
conformemente alle disposizioni di cui al comma 4, avanzano alla regione una proposta di aggregazione, di identico contenuto,
per l'istituzione della rispettiva unione. Nel termine perentorio del 31 dicembre 2013, la regione provvede, secondo il proprio
ordinamento, a sancire l'istituzione di tutte le unioni del proprio territorio come determinate nelle proposte di cui al primo
periodo. La regione provvede anche in caso di proposta di aggregazione mancante o non conforme alle disposizioni di cui al
presente articolo.
6. Gli organi dell'unione di cui al comma 1 sono il consiglio, il presidente e la giunta.
7. Il consiglio e' composto da tutti i sindaci dei comuni che sono membri dell'unione nonche', in prima applicazione, da due
consiglieri comunali per ciascuno di essi. I consiglieri di cui al primo periodo sono eletti, non oltre venti giorni dopo la data di
istituzione dell'unione in tutti i comuni che sono membri dell'unione dai rispettivi consigli comunali, con la garanzia che uno
dei due appartenga alle opposizioni. Fino all'elezione del presidente dell'unione ai sensi del comma 8, primo periodo, il
sindaco del comune avente il maggior numero di abitanti tra quelli che sono membri dell'unione esercita tutte le funzioni di
competenza dell'unione medesima. Al consiglio spettano le competenze attribuite dal citato testo unico di cui al decreto legislativo n.
267 del 2000 al consiglio comunale, fermo restando quanto previsto dal comma 2 del presente articolo.
8. Entro trenta giorni dalla data di istituzione dell'unione, il consiglio e' convocato di diritto ed elegge il presidente dell'unione tra i
sindaci dei comuni associati. Al presidente, che dura in carica due anni e mezzo ed e' rinnovabile, spettano le competenze attribuite
al sindaco dall'articolo 50 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, ferme restando in capo ai sindaci di
ciascuno dei comuni che sono membri dell'unione le attribuzioni di cui all'articolo 54 del medesimo testo unico, e successive
modificazioni.
9. La giunta dell'unione e' composta dal presidente, che la presiede, e dagli assessori, nominati dal medesimo fra i sindaci
componenti il consiglio in numero non superiore a quello previsto per i comuni aventi corrispondente popolazione. Alla giunta
spettano le competenze di cui all'articolo 48 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000; essa decade
contestualmente alla cessazione del rispettivo presidente.
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10. Lo statuto dell'unione individua le modalita' di funzionamento dei propri organi e ne disciplina i rapporti. Il consiglio adotta lo
statuto dell'unione, con deliberazione a maggioranza assoluta dei propri componenti, entro venti giorni dalla data di istituzione
dell'unione.
11. Ai consiglieri, al presidente ed agli assessori dell'unione si applicano le disposizioni di cui agli articoli 82 ed 86 del citato testo
unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, e successive modificazioni, ed ai relativi atti di attuazione, in riferimento
al trattamento spettante, rispettivamente, ai consiglieri, al sindaco ed agli assessori dei comuni aventi corrispondente
popolazione. Gli amministratori dell'unione, dalla data di assunzione della carica, non possono continuare a percepire
retribuzioni, gettoni e indennita' o emolumenti di ogni genere ad essi gia' attribuiti in qualita' di amministratori locali ai sensi
dell'articolo 77, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
12. L'esercizio in forma associata di cui al comma 1 puo' essere assicurato anche mediante una o piu' convenzioni ai
sensi dell'articolo 30 del testo unico, che hanno durata almeno triennale. Ove alla scadenza del predetto periodo, non sia
comprovato, da parte dei comuni aderenti, il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, secondo
modalita' stabilite con il decreto di cui all'articolo 14, comma 31-bis, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni, agli stessi si applica la disciplina di cui al comma 1.
13. A decorrere dal giorno della proclamazione degli eletti negli organi di governo dell'unione, nei comuni che siano parti della
stessa unione gli organi di governo sono il sindaco ed il consiglio comunale, e le giunte decadono di diritto.))
14. ((COMMA NON PIU' PREVISTO DAL D.L. 6 LUGLIO 2012, N. 95, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 7
AGOSTO 2012, N. 135)).
15. ((COMMA NON PIU' PREVISTO DAL D.L. 6 LUGLIO 2012, N. 95, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 7
AGOSTO 2012, N. 135)).
16. ((COMMA NON PIU' PREVISTO DAL D.L. 6 LUGLIO 2012, N. 95, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 7
AGOSTO 2012, N. 135)).
17. A decorrere dal primo rinnovo di ciascun consiglio comunale successivo alla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto:
a) per i comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti, il consiglio comunale e' composto, oltre che dal sindaco, da sei
consiglieri;
b) per i comuni con popolazione superiore a 1.000 e fino a 3.000 abitanti, il consiglio comunale e' composto, oltre che dal
sindaco, da sei consiglieri ed il numero massimo degli assessori e' stabilito in due;
c) per i comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 5.000 abitanti, il consiglio comunale e' composto, oltre che dal
sindaco, da sette consiglieri ed il numero massimo degli assessori e' stabilito in tre;
d) per i comuni con popolazione superiore a 5.000 e fino a 10.000 abitanti, il consiglio comunale e' composto, oltre che dal
sindaco, da dieci consiglieri ed il numero massimo degli assessori e' stabilito in quattro.
18. A decorrere dalla data di cui al comma 9, ai consiglieri dei comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti non sono applicabili
le disposizioni di cui all'articolo 82 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000; non sono altresi' applicabili,
con l'eccezione del primo periodo del comma 1, le disposizioni di cui all'articolo 80 del citato testo unico di cui al decreto legislativo
n. 267 del 2000.
19. All'articolo 38, comma 7, del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, dopo le parole: "previsti dal
regolamento", sono aggiunte le seguenti: "e, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, si tengono preferibilmente in
un arco temporale non coincidente con l'orario di lavoro dei partecipanti".
20. All'articolo 48, comma 1, del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, e' aggiunto, in fine, il
seguente periodo: "Nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, le riunioni della giunta si tengono preferibilmente in un
arco temporale non coincidente con l'orario di lavoro dei partecipanti".
21. All'articolo 79, comma 1, del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, le parole: "per l'intera
giornata in cui sono convocati i rispettivi consigli" sono sostituite dalle seguenti: "per il tempo strettamente necessario per la
partecipazione a ciascuna seduta dei rispettivi consigli e per il raggiungimento del luogo di suo svolgimento".
22. All'articolo 14, comma 28, del citato decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010,
le parole: "fino a 5.000 abitanti, esclusi le isole monocomune" sono sostituite dalle seguenti: "superiore a 1.000 e fino a
5.000 abitanti, esclusi i comuni il cui territorio coincide integralmente con quello di una o di piu' isole".(4)
23. All'articolo 2, comma 7, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, le parole: "le isole monocomune" sono sostituite dalle
seguenti: "i comuni il cui territorio coincide integralmente con quello di una o di piu' isole".
24. All'articolo 14, comma 31, alinea, del citato decreto-legge n. 78 del 2010, le parole: "5.000 abitanti o nel quadruplo del
numero degli abitanti del comune demograficamente piu' piccolo tra quelli associati" sono sostituite dalle seguenti: "10.000
abitanti, salvo diverso limite demografico individuato dalla regione entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138"; al medesimo comma 31, la lettera c) e' abrogata e la lettera b) e'
sostituita dalla seguente:
"b) entro il 31 dicembre 2012 con riguardo a tutte le sei funzioni fondamentali loro spettanti ai sensi dell'articolo 21, comma
3, della citata legge n. 42 del 2009".
25. A decorrere dal primo rinnovo dell'organo di revisione successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, i
revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i
soggetti iscritti, a livello regionale, nel Registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, nonche'
gli iscritti all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Con decreto del Ministro dell'interno, da adottare entro
sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabiliti criteri per
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IV Commissione
l'inserimento degli interessati nell'elenco di cui al primo periodo, nel rispetto dei seguenti principi:
a) rapporto proporzionale tra anzianita' di iscrizione negli albi e registri di cui al presente comma e popolazione di ciascun
comune;
b) previsione della necessita', ai fini dell'iscrizione nell'elenco di cui al presente comma, di aver in precedenza avanzato
richiesta di svolgere la funzione nell'organo di revisione degli enti locali;
c) possesso di specifica qualificazione professionale in materia di contabilita' pubblica e gestione economica e finanziaria degli
enti pubblici territoriali.
26. Le spese di rappresentanza sostenute dagli organi di governo degli enti locali sono elencate, per ciascun anno, in
apposito prospetto allegato al rendiconto di cui all'articolo 227 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000.
Tale prospetto e' trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti ed e' pubblicato, entro dieci giorni
dall'approvazione del rendiconto, nel sito internet dell'ente locale. Con atto di natura non regolamentare, adottato d'intesa con la
Conferenza Stato - citta' ed autonomie locali ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il Ministro
dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del
presente decreto, adotta uno schema tipo del prospetto di cui al primo periodo.
27. All'articolo 14, comma 32, alinea, del citato decreto-legge n. 78 del 2010, le parole: "31 dicembre 2013" sono sostituite dalle
seguenti: "31 dicembre 2012"; alla lettera a) del medesimo comma 32, le parole "31 dicembre 2013" sono sostituite dalle
seguenti: "31 dicembre 2012".
28. Al fine di verificare il perseguimento degli obiettivi di semplificazione e di riduzione delle spese da parte degli enti locali,
il prefetto accerta che gli enti territoriali interessati abbiano attuato, entro i termini stabiliti, quanto previsto dall'articolo 2,
comma 186, lettera e), della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni, e dall'articolo 14, comma 32,
primo periodo, del citato decreto-legge n. 78 del 2010, come da ultimo modificato dal comma 27 del presente articolo. Nel caso
in cui, all'esito dell'accertamento, il prefetto rilevi la mancata attuazione di quanto previsto dalle disposizioni di cui al primo
periodo, assegna agli enti inadempienti un termine perentorio entro il quale provvedere. Decorso inutilmente detto termine,
fermo restando quanto previsto dal secondo periodo, trova applicazione l'articolo 8, commi 1, 2, 3 e 5 della legge 5 giugno 2003,
n. 131.
29. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano ai comuni appartenenti alle regioni a statuto speciale ed alle province
autonome di Trento e di Bolzano nel rispetto degli statuti delle regioni e province medesime, delle relative norme di attuazione
e secondo quanto previsto dall'articolo 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42.
30. Dall'applicazione di ciascuna delle disposizioni di cui al presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a
carico della finanza pubblica.
31. A decorrere dall'anno 2013, le disposizioni vigenti in materia di patto di stabilita' interno per i comuni trovano applicazione nei
riguardi di tutti i comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti.
(….)
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LEGGE 23 dicembre 2009, n. 191
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010).
(GU n.302 del 30-12-2009 - Suppl. Ordinario n. 243)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 01/01/2010
(….)
186-bis. Decorso un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono soppresse le Autorita' d'ambito territoriale di
cui agli articoli 148 e 201 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni. Decorso lo stesso termine, ogni
atto compiuto dalle Autorita' d'ambito territoriale e' da considerarsi nullo. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della
presente legge, le regioni attribuiscono con legge le funzioni gia' esercitate dalle Autorita', nel rispetto dei principi di
sussidiarieta', differenziazione e adeguatezza. Le disposizioni di cui agli articoli 148 e 201 del citato decreto legislativo n. 152 del
2006 sono efficaci in ciascuna regione fino alla data di entrata in vigore della legge regionale di cui al periodo precedente. I
medesimi articoli sono comunque abrogati decorso un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.
(….)
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(…)
Codice Civile - Art. 822. Demanio pubblico
Capo II
Dei beni appartenenti allo Stato, agli enti pubblici e agli enti ecclesiastici
822. Demanio pubblico.
Appartengono allo Stato (1) e fanno parte del demanio pubblico [c.c. 1145] il lido del mare [c.c. 942], la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi,
i torrenti [c.c. 945], i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia [c.c. 2774; c.n. 28, 29, 692] (2); le opere destinate alla
difesa nazionale [c.c. 879].
Fanno parimenti parte del demanio pubblico, se appartengono allo Stato, le strade (3), le autostrade e le strade ferrate; gli aerodromi; gli
acquedotti; gli immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia (4); le raccolte dei musei,
delle pinacoteche, degli archivi, delle biblioteche; e infine gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio
pubblico [c.c. 11, 823] (5).
-----------------------
Per quanto riguarda il demanio delle Regioni vedi l'art. 119, quarto comma, Cost.; l'art. 57, L.Cost. 26 febbraio 1948, n. 5, Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige; gli
artt. 32 sgg. del R.D.Lgs. 15 maggio 1946, n. 455, Statuto della Regione siciliana; l'art. 14, L.Cost. 26 febbraio 1948, n. 3, Statuto speciale per la Sardegna; l'art. 5,
L.cost. 26 febbraio 1948, n. 4, Statuto speciale per la Valle d'Aosta; l'art. 55, L.Cost. 31 gennaio 1963, n. 1, Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia.
(1)
(2)
Vedi il R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, di approvazione del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.
(3)
Vedi la L. 12 febbraio 1958, n. 126, recante disposizioni per la classificazione e la sistemazione delle strade di uso pubblico.
Per quanto riguarda la protezione delle bellezze naturali gli immobili di interesse storico, vedi la L. 29 giugno 1939, n. 1497, ed il relativo regolamento di esecuzione
approvato con il R.D. 3 giugno 1940, n. 1357.
(4)
(5) Vedi, anche, gli artt. 3, 4, 5, R.D. 23 maggio 1924, n. 827, di approvazione del regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello
Stato. I beni culturali indicati nel presente articolo, appartenenti allo Stato, alle regioni, alle province, ai comuni, costituiscono il demanio storico, artistico, archivistico e
bibliografico, sono assoggettati al regime proprio del demanio pubblico, ai sensi dell'art. 54, D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490 e sono destinati al godimento pubblico ai
sensi dell'art. 98 dello stesso decreto.
823. Condizione giuridica del demanio pubblico.
I beni che fanno parte del demanio pubblico [c.c. 822, 825] sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi
[c.c. 1145], se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano [c.n. 30, 700] (1).
Spetta all'autorità amministrativa la tutela dei beni che fanno parte del demanio pubblico. Essa ha facoltà sia di procedere in via
amministrativa, sia di valersi dei mezzi ordinari a difesa della proprietà [c.c. 948, 949, 950, 951] e del possesso [c.c. 1168, 1169, 1170,
1171, 1172] regolati dal presente codice.
----------------------(1) Vedi il D.L. 5 luglio 1972, n. 288, sulla esportazione delle cose di interesse artistico ed archivistico ed il R.D. 23 maggio 1924, n. 827, di approvazione del
regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato.
824. Beni delle province e dei comuni soggetti al regime dei beni demaniali.
I beni della specie di quelli indicati dal secondo comma dell'articolo 822, se appartengono alle province o ai comuni, sono soggetti al
regime del demanio pubblico [c.c. 823, 1145].
Allo stesso regime sono soggetti i cimiteri e i mercati comunali [c.c. 11, 825].
(…)
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Legge 2-5-1976 n. 183 - Disciplina dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno per il quinquennio 1976-80.
Pubblicata nella Gazz. Uff. 8 maggio 1976, n. 121.
(…)
6. Completamento e trasferimento di opere alle regioni.
Le opere di cui al secondo e al terzo comma dell'art. 16 della L. 6 ottobre 1971, n. 853, e all'art. 9 del D.L. 5 novembre 1973, n. 658,
convertito, con modifiche, nella L. 27 dicembre 1973, n. 868, incluse nei programmi approvati dal Ministro per gli interventi
straordinari nel Mezzogiorno alla data del 6 marzo 1976 e corredate dai relativi progetti esecutivi, sono realizzate dalla Cassa per il
Mezzogiorno, ai sensi dell'art. 32 del T.U. 30 giugno 1967, n. 1523, mediante concessione agli enti locali e a li enti pubblici
interessati.
La Cassa per il Mezzogiorno è autorizzata altresì, in deroga alle norme procedurali vigenti, a completare direttamente o mediante
concessione agli enti locali interessati gli interventi di cui all'articolo 30 della L. 5 febbraio 1970, n. 21, e della L. 27 gennaio 1962, n.
7, ivi compresi i restauri conservativi di edifici destinati a pubblici servizi, per un ammontare massimo di nuova spesa,
rispettivamente, di 40 miliardi e 80 miliardi di lire. La Cassa per il Mezzogiorno è altresì autorizzata a completare gli interventi di cui
agli artt. 16, 17 e 21 della L. 5 ottobre 1962, n. 1431, e successive modifiche, entro il limite massimo di 15 miliardi di lire.
Al finanziamento delle opere di cui ai precedenti commi e delle iniziative alberghiere, ai sensi dell'art. 125 del T.U. 30 giugno 1967,
n. 1523, già in esercizio alla data del 6 marzo 1976 e non previste al primo comma, lettera b), dell'articolo 7, si provvede con
l'assegnazione a carico dello stanziamento di cui all'articolo 22, della somma di lire 1.600 miliardi.
Il primo, il secondo e il terzo comma dell'articolo 16 della L. 6 ottobre 1971, n. 853, sono soppressi.
Tutte le opere già realizzate e collaudate ed ancora gestite dalla Cassa sono trasferite alle regioni entro sei mesi dalla entrata in
vigore della presente legge con i criteri e le modalità indicate dal comitato di cui all'articolo 3. Analogamente verranno trasferite alle
regioni le opere che saranno successivamente ultimate e collaudate (6).
La Cassa è autorizzata altresì a fornire alle regioni un contributo finanziario una tantum di lire 35 miliardi a favore degli enti di
bonifica, destinato al risanamento delle passività pregresse derivanti dall'esecuzione di opere ed attività pubbliche.
Le regioni, a loro volta, provvederanno al conseguente eventuale passaggio delle opere stesse ai soggetti destinatari. La Cassa per
il Mezzogiorno è autorizzata per non oltre un quadriennio dalla data del trasferimento a fornire assistenza tecnica e contributi
finanziari per la manutenzione e gestione delle opere anzidette, sulla base dei criteri indicati dal comitato di cui all'articolo 3.
Il personale periferico della Cassa per il Mezzogiorno impegnato nell'esercizio delle opere anzidette è anche esso trasferito alle
regioni, con decreto del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, sentite le regioni interessate. Esso conserva i diritti
acquisiti sotto forma di assegno personale assorbibile dai futuri miglioramenti, ai sensi del terzo e quarto comma dell'articolo 12 del
decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1970, n. 1079, e comunque le posizioni economiche e di carriera nonché la
complessiva anzianità di servizio maturata (7).
Al personale di cui al comma precedente si applicano le normative transitorie previste dalle singole regioni in ordine al primo
inquadramento del personale statale trasferito alle regioni (8).
(6) La Corte costituzionale, con sentenza 15-25 luglio 1983, n. 237 (Gazz. Uff. 3 agosto 1983, n. 212), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dei commi quinto,
ottavo e nono del presente articolo, nella parte in cui prevedono il trasferimento alle regioni Sicilia e Sardegna del personale periferico della Cassa per il Mezzogiorno
con decreto del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno.
(7) La Corte costituzionale, con sentenza 15-25 luglio 1983, n. 237 (Gazz. Uff. 3 agosto 1983, n. 212), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dei commi quinto,
ottavo e nono del presente articolo, nella parte in cui prevedono il trasferimento alle regioni Sicilia e Sardegna del personale periferico della Cassa per il Mezzogiorno
con decreto del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno.
(8) La Corte costituzionale, con sentenza 15-25 luglio 1983, n. 237 (Gazz. Uff. 3 agosto 1983, n. 212), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dei commi quinto,
ottavo e nono del presente articolo, nella parte in cui prevedono il trasferimento alle regioni Sicilia e Sardegna del personale periferico della Cassa per il Mezzogiorno
con decreto del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno.
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IV Commissione
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IV Commissione
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GHO QRYHPEUH
,VWLWX]LRQH GHOOH $XWRULWj GL
%DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH GHL ILXPL /DR 1RFH 6LQQL H Q
&RVWLWX]LRQH GHOO $XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOH LQ DWWXD]LRQH GHOOD
OHJJH 0DJJLR
Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL VYROJH OH VHJXHQWL IXQ]LRQL
D SURJUDPPD]LRQH DWWUDYHUVR OD UHGD]LRQH GHO 3LDQR 5HJLRQDOH GL 5LVDQDPHQWR GHOOH DFTXH VHFRQGR OH PRGDOLWj GL
FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
PDJJLR
Q
1RUPH SHU OD WXWHOD GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR H
VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
E FRRUGLQDPHQWR SHU TXDQWR DWWLHQH DG HVLJHQ]H GL FDUDWWHUH XQLWDULR GHOOH IXQ]LRQL DWWULEXLWH DJOL HQWL ORFDOL QHOOH
PDWHULH RJJHWWR GHOOD SUHVHQWH OHJJH
F GLUH]LRQH GHO VLVWHPD GL FRQWUROOR GDJOL VFDULFKL H GHJOL LQVHGLDPHQWL
G DFTXLVL]LRQH HG HODERUD]LRQH GHL GDWL LQWHUHVVDQWL OD WXWHOD GHOO DPELHQWH DL ILQL GL FRQRVFHUH OR VWDWR
GHOO LQTXLQDPHQWR LQ DWWR VXO WHUULWRULR UHJLRQDOH QRQFKq OH FDUDWWHULVWLFKH GHL FRUSL LGULFL
H LQGLYLGXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL H GHOOH PLVXUH QHFHVVDULH D WXWHODUH H YDORUL]]DUH OH ULVRUVH LGULFKH
I DGR]LRQH GHL SURJUDPPL SHU DWWXDUH LO ULVSDUPLR LGULFR SHU UHDOL]]DUH DFTXHGRWWL DG XVR UXUDOH SURPLVFXR H
LQGXVWULDOH DL VHQVL GHOO DUWLFROR FRPPD H GHOO DUWLFROR FRPPD GHOOD OHJJH
J RUJDQL]]D]LRQH WHUULWRULDOH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR DL VHQVL GHOO DUWLFROR FRPPL
H GHOOD OHJJH
K DGR]LRQH GHOOD FRQYHQ]LRQH WLSR H UHODWLYR GLVFLSOLQDUH DL VHQVL GHOO DUWLFROR
FRPPL H GHOOD OHJJH
L GLVFLSOLQD GHOOH IRUPH H PRGDOLWj SHU LO WUDVIHULPHQWR DL VRJJHWWL JHVWRUL GHO SHUVRQDOH GL FXL DOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH
FRPPD
3HU LO UDJJLXQJLPHQWR GL SDUWLFRODUL RELHWWLYL GL TXDOLWj GHOOH ULVRUVH LGULFKH SHU GHWHUPLQDWL FRUSL LGULFL H SHU SRU]LRQL GL
WHUULWRULR OD *LXQWD UHJLRQDOH SXz LPSRUUH OLPLWL SL UHVWULWWLYL DJOL VFDULFKL SURYHQLHQWL GDOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH H GDJOL
LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL DOOH WDEHOOH DOOHJDWH DOOD SUHVHQWH OHJJH FRQ L QXPHUL H
VHQWLWD O $XWRULWj GL EDFLQR GL FXL DOOH
OHJJL UHJLRQDOL Q
HQ
GHO
H OD 3URYLQFLD FKH UDFFRJOLH H FRRUGLQD HYHQWXDOL SURSRVWH DYDQ]DWH GDL &RPXQL OD
*LXQWD UHJLRQDOH SXz SURFHGHUH DQFKH LQ DVVHQ]D GHL SDUHUL GHOOD 3URYLQFLD H GHOO $XWRULWj GL EDFLQR TXDORUD JOL VWHVVL QRQ
SHUYHQJDQR HQWUR VHVVDQWD JLRUQL GDO ULFHYLPHQWR GHOOD ULFKLHVWD
/ 2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH GHL FRUSL LGULFL UHJLRQDOL GL FXL DO VXFFHVVLYR DUWLFROR
IRUQLVFH LO VXSSRUWR FRQRVFLWLYR LQ
PDWHULD GL WXWHOD H JHVWLRQH GHOOH DFTXH DQFKH LQ DWWXD]LRQH GHO 6LVWHPD ,QIRUPDWLYR 1D]LRQDOH SHU O $PELHQWH 6,1$ GL
FXL DOOD OHJJH DJRVWR
Q
3URJUDPPD]LRQH WULHQQDOH SHU OD WXWHOD GHOO DPELHQWH
$UW
&RPSHWHQ]H GHOOH 3URYLQFH
6SHWWDQR DOOH 3URYLQFH
D LO ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH HG LO FRQWUROOR GHJOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH QHL FRUSL LGULFL VXO VXROR H
QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR
E LO ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH HG LO FRQWUROOR GHJOL VFDULFKL SURYHQLHQWL GD LQVHGLDPHQWL FLYLOL QHL FRUSL LGULFL VXO
VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR
F LO ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH HG LO FRQWUROOR GHJOL VFDULFKL SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL UHFDSLWDQWL
QHL FRUSL LGULFL VXO VXROR SHU TXDQWR DWWLHQH DL OLPLWL GL DFFHWWDELOLWj H DO ULVSHWWR GHOOH QRUPH FKH
UHJRODPHQWDQR OR VPDOWLPHQWR GHL OLTXDPL H GHL IDQJKL GL FXL DOO DUWLFROR FRPPD GHOOD OHJJH
PDJJLR
Q
1RUPH SHU OD WXWHOD GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG
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IV Commissione
LQWHJUD]LRQL SXUFKp L OLTXDPL HG L IDQJKL QRQ VLDQR SHULFRORVL DL VHQVL GHO 'HFUHWR /HJLVODWLYR IHEEUDLR
Q
DWWXD]LRQH GHOOH GLUHWWLYH
&(( VXL ULILXWL
&(( VXL ULILXWL SHULFRORVL H
&(( H VXJOL LPEDOODJJL H VXL ULILXWL GL LPEDOODJJLR H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
GLUHWWDPHQWH QHOOH DFTXH FRVWLHUH PDULQH
LO ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH DL VHQVL GHOO DUWLFROR GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR
JHQQDLR
Q
$WWXD]LRQH GHOOD GLUHWWLYD
&(( FRQFHUQHQWH OD SURWH]LRQH GHOOH DFTXH VRWWHUUDQHH
GDOO LQTXLQDPHQWR SURYRFDWR GD FHUWH VRVWDQ]H SHULFRORVH
O DSSURYD]LRQH GHL SURJHWWL GHJOL LPSLDQWL GL GHSXUD]LRQH D VHUYL]LR GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH H OD
UHODWLYD YHULILFD GHOOD FRPSDWLELOLWj DPELHQWDOH SHU JOL LPSLDQWL GL FRPSHWHQ]D UHJLRQDOH R VWDWDOH H
O DXWRUL]]D]LRQH
DOO HVHUFL]LR
O RUJDQL]]D]LRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR DL VHQVL GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
O HIIHWWXD]LRQH GHOOH ULFRJQL]LRQL H OD UHDOL]]D]LRQH GHL SURJUDPPL SUHYLVWL GDOO DUWLFROR
FRPPD
GHOOD OHJJH
SHUOD GHILQL]LRQH GHL FRQWHQXWL GHOOD FRQYHQ]LRQH WLSR QHFHVVDULD SHUOD
RUJDQL]]D]LRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR
6SHWWDQR DOOH 3URYLQFH LQROWUH OH VHJXHQWL FRPSHWHQ]H
D O LQVWDOOD]LRQH H OD PDQXWHQ]LRQH GHOOD UHWH GHO GLVSRVLWLYR SHU LO FRQWUROOR TXDOLWDWLYR GHL FRUSL LGULFL DQFKH DL ILQL
GHOO DWWLYLWj UHJLRQDOH GL FHQVLPHQWR GHOOH ULVRUVH LGULFKH 4XDORUD L FRUSL LGULFL VLDQR IRQWH GL DFTXD GHVWLQDWD DO
FRQVXPR XPDQR OH VXGGHWWH DWWLYLWj VRQR VYROWH LQ FROODERUD]LRQH FRQ L VRJJHWWL JHVWRUL GL FXL DOOD OHJJH
E LO FDWDVWR GL WXWWL JOL VFDULFKL QHL FRUSL LGULFL VXSHUILFLDOL HG LO VXR DJJLRUQDPHQWR
/H 3URYLQFH SURYYHGRQR DOOR HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL GL FXL DL FRPPL H DQFKH DL VHQVL GHOO DUWLFROR
GHO GHFUHWR
OHJLVODWLYR GLFHPEUH
Q
5LRUGLQR GHOOH ILQDQ]H GHJOL HQWL WHUULWRULDOL D QRUPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH RWWREUH
Q
$UW
&RPSHWHQ]H GHL &RPXQL H GHOOH &RPXQLWj 0RQWDQH
6SHWWDQR DL &RPXQL
D LO ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH HG LO FRQWUROOR GHJOL VFDULFKL SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL DOODFFLDWL DOOH
SXEEOLFKH IRJQDWXUH SHU TXDQWR DWWLHQH DOO DFFHWWDELOLWj GHJOL VWHVVL DOOD IXQ]LRQDOLWj GHJOL LPSLDQWL GL SUHWUDWWDPHQWR
DGRWWDWL DO ULVSHWWR GHL FULWHUL JHQHUDOL SHU XQ FRUUHWWR H UD]LRQDOH XVR GHOO DFTXD GL FXL DOO DUWLFROR OHWW G GHOOD
OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
E O DSSURYD]LRQH GHL SURJHWWL GHOOH RSHUH FKH RULJLQDQR JOL VFDULFKL GL FXL VRSUD RYH TXHVWL QRQ VLDQR
HVSUHVVDPHQWH DSSURYDWL QHL SURJHWWL HGLOL]L GL HGLILFL LPSLDQWL R FRPSOHVVL LQVHGLDWLYL RJJHWWR GL VSHFLILFKH
DXWRUL]]D]LRQL
LQ
DSSOLFD]LRQH
GL
OHJJL
YLJHQWL
F O RUJDQL]]D]LRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR DL VHQVL GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
G O HIIHWWXD]LRQH GHOOH ULFRJQL]LRQL H OD UHDOL]]D]LRQH GHL SURJUDPPL SUHYLVWL GDOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH
SHUOD GHILQL]LRQH GHL FRQWHQXWL GHOOD FRQYHQ]LRQH WLSR QHFHVVDULD SHUOD RUJDQL]]D]LRQH GHO VHUYL]LR LGULFR
LQWHJUDWR
, &RPXQL LQROWUH SURYYHGRQR DOOD JHVWLRQH GHL VHUYL]L SXEEOLFL GL DFTXHGRWWR IRJQDWXUD GHSXUD]LRQH GHOOH DFTXH GL
VFDULFR WDOH JHVWLRQH q DWWXDWD DWWUDYHUVR OH IRUPH SUHYLVWH GDOOD OHJJH
FRPH LQWHJUDWD GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
GLFHPEUH
Q
,QWHUYHQWL XUJHQWL LQ PDWHULD GL ILQDQ]D SXEEOLFD
/H IXQ]LRQL GL FXL DO FRPPD OHWW D GHO SUHVHQWH DUWLFROR VRQR VYROWH GD &RQVRU]L GL &RPXQL R GDOOH &RPXQLWj PRQWDQH
TXDORUD JOL VWHVVL VLDQR WLWRODUL GHO VHUYL]LR GL SXEEOLFD IRJQDWXUD H GHSXUD]LRQH GHOOH DFTXH UHIOXH
, &RPXQL VLQJROL R DVVRFLDWL H OH &RPXQLWj PRQWDQH TXDOL WLWRODUL GHO VHUYL]LR SXEEOLFR GL IRJQDWXUD H GHSXUD]LRQH
DGRWWDQR XQ UHJRODPHQWR SHU O HVHUFL]LR GHO UHODWLYR VHUYL]LR FKH LQ SDUWLFRODUH VWDELOLVFH
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D L OLPLWL GL DFFHWWDELOLWj LQ IRJQDWXUD GL FLDVFXQ HOHPHQWR LQTXLQDQWH LQ IXQ]LRQH GHOOR VWDWR GHOOH RSHUH H
GHOO LPSLDQWR GL GHSXUD]LRQH QRQFKp GHO UHFDSLWR ILQDOH GHOOR VFDULFR GHOOD IRJQDWXUD
E OH PRGDOLWj GL ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL DOOR VFDULFR
F OH PRGDOLWj SHU LO FRQWUROOR GHJOL VFDULFKL LQ UHOD]LRQH DL OLPLWL GL DFFHWWDELOLWj
G OH QRUPH WHFQLFKH SHU JOL DOODFFLDPHQWL
H OH VSHVH GL DOODFFLDPHQWR H OH WDULIIH
I L FULWHUL SHU O DVVLPLODELOLWj GHJOL VFDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL D TXHOOL GHJOL LQVHGLDPHQWL DELWDWLYL DL VHQVL
GHOOD OHJJH RWWREUH
Q
&RQYHUVLRQH LQ OHJJH FRQ PRGLILFD]LRQL GHO GHFUHWR OHJJH DJRVWR
Q
FRQFHUQHQWH SURURJD GHL WHUPLQL GL FXL DJOL DUWLFROL
SHUOD WXWHOD GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR
H
GHOOD OHJJH
PDJJLR
Q
UHFDQWH QRUPH
J OH LPPLVVLRQL YLHWDWH
,O UHJRODPHQWR GL FXL DO FRPPD q DGRWWDWR DQFKH DL ILQL GL FXL DOO DUWLFROR FRPPD GHO GHFUHWR OHJJH
PDU]R
Q
FRQYHUWLWR FRQ PRGLILFD]LRQL QHOOD OHJJH
PDJJLR
Q
0RGLILFD DOOD GLVFLSOLQD GHJOL VFDULFKL GHOOH
SXEEOLFKH IRJQDWXUH H GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL FKH QRQ UHFDSLWDQR LQ SXEEOLFKH IRJQDWXUH
&RSLD GHOO DXWRUL]]D]LRQH GL FXL DO FRPPD OHWW D H LO UHJRODPHQWR GL FXL DO FRPPD GHO SUHVHQWH DUWLFROR VRQR LQYLDWL
DOOD 3URYLQFLD WHUULWRULDOPHQWH FRPSHWHQWH DO FRQWUROOR GHJOL VFDULFKL HQWUR WUHQWD JLRUQL GDOO HVHFXWLYLWj GHJOL VWHVVL O DYYLVR
GHOO DGR]LRQH GHO UHJRODPHQWR q SXEEOLFDWR QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH
$UW
)XQ]LRQL WHFQLFKH GL FRQWUROOR
*OL HQWL ORFDOL GL FXL DJOL DUWLFROL H VL DYYROJRQR GHOOH VWUXWWXUH SURYLQFLDOL GHOO $JHQ]LD UHJLRQDOH GL FXL DOO DUWLFROR GHO
GHFUHWR OHJJH GLFHPEUH
Q
FRQYHUWLWR FRQ PRGLILFD]LRQL QHOOD OHJJH
JHQQDLR
Q
'LVSRVL]LRQL
XUJHQWL VXOOD ULRUJDQL]]D]LRQH GHL FRQWUROOL DPELHQWDOL H LVWLWX]LRQH GHOO $JHQ]LD QD]LRQDOH SHU OD SURWH]LRQH GHOO DPELHQWH
,QDWWHVD GHOO LVWLWX]LRQH GHOO $JHQ]LD UHJLRQDOH GL FXL DO FRPPD
SUHYHQ]LRQH H GHL FRPSHWHQWL VHUYL]L GHOOH 8QLWj VDQLWDULH ORFDOL
JOL HQWL ORFDOL SRVVRQR DYYDOHUVL GHL 3UHVLGL PXOWL]RQDOL GL
7,72/2 ,,
'LVFLSOLQD GHJOL VFDULFKL
&$32 ,
'LVFLSOLQD GHJOL VFDULFKL QHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH
$UW
'LVFLSOLQD GHJOL VFDULFKL QHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH
*OL VFDULFKL QHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL VRQR VHPSUH DPPHVVL QHL PRGL SUHYLVWL GDOOH
QRUPH UHJRODPHQWDUL FKH GLVFLSOLQDQR LO UHODWLYR VHUYL]LR
*OL VFDULFKL SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL GHYRQR HVVHUH DXWRUL]]DWL DL VHQVL GHOO DUWLFROR
FRPPD
OHWW D
*OL VFDULFKL GL FXL DL FRPPL H GHYRQR FRPXQTXH ULVSHWWDUH L OLPLWL GL DFFHWWDELOLWj OH QRUPH H OH SUHVFUL]LRQL VWDELOLWH
FRQ LO UHJRODPHQWR GL FXL DOO DUWLFROR ,Q DWWHVD GHOO DSSURYD]LRQH GHO UHJRODPHQWR JOL VFDULFKL SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL
SURGXWWLYL GHYRQR HVVHUH FRQIRUPL DL OLPLWL GL DFFHWWDELOLWj GL FXL DOOD WDEHOOD & DOOHJDWD DOOD OHJJH
H VXFFHVVLYH
PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
&$32 ,,
'LVFLSOLQD GHJOL VFDULFKL SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL
$UW
'LVFLSOLQD GHJOL VFDULFKL SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL QHOOH DFTXH VXSHUILFLDOL LQWHUQH H PDULQH H VXO
VXROR
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*OL VFDULFKL LQ DFTXH VXSHUILFLDOL LQWHUQH H PDULQH VXO VXROR SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL DXWRUL]]DWL GDOOH
3URYLQFH DL VHQVL GHOO DUWLFROR GHYRQR HVVHUH FRQIRUPL DL OLPLWL LPSRVWL FRQ LO SURYYHGLPHQWR GL DXWRUL]]D]LRQH ,Q RJQL FDVR
L OLPLWL GL DFFHWWDELOLWj GHJOL VFDULFKL QRQ GHYRQR HVVHUH VXSHULRUL D TXHOOL LPSRVWL GDOOD WDEHOOD $ DOOHJDWD DOOD OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
$UW
$XWRUL]]D]LRQH SURYYLVRULD DOOR VFDULFR
)DWWH VDOYH OH QRUPH LQ PDWHULD GL VFDULFKL FRQWHQHQWL VRVWDQ]H SHULFRORVH GL FXL DO GHFUHWR /HJLVODWLYR
HG DO
GHFUHWR OHJLVODWLYR JHQQDLR
Q
$WWXD]LRQH GHOOH GLUHWWLYH
&((
&((
&((
&((
&((
&(( H
&(( LQ PDWHULD GL VFDULFKL LQGXVWULDOL GL VRVWDQ]H SHULFRORVH QHOOH DFTXH DO ILQH GHO
ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH LO WLWRODUH GHOO LQVHGLDPHQWR SURGXWWLYR R LO OHJDOH UDSSUHVHQWDQWH GHOOR VWHVVR SUHVHQWD GRPDQGD
DOOD 3URYLQFLD FRPSHWHQWH SHU WHUULWRULR FRUUHGDWD GD XQD VFKHGD WHFQLFD FRQWHQHQWH L GDWL GL FXL DOO DOOHJDWR Q GHOOD
SUHVHQWH OHJJH
/D 3URYLQFLD VXOOD EDVH GHJOL HOHPHQWL DFTXLVLWL QRQFKp GL XOWHULRUL HYHQWXDOL DFFHUWDPHQWL HIIHWWXDWL H VHQWLWR LO SDUHUH GD
FRPXQLFDUVL HQWUR WUHQWD JLRUQL GDOOD ULFKLHVWD GHOO $XWRULWj VDQLWDULD FRPSHWHQWH SHU WHUULWRULR LQ UHOD]LRQH DOOH PLVXUH GL
WXWHOD GHJOL XVL SRWDELOL GHOO DFTXD GHOOD PLWLFROWXUD GHOOD EDOQHD]LRQH H GHOOD SURWH]LRQH GHOOD VDOXWH SXEEOLFD ULODVFLD
O DXWRUL]]D]LRQH SURYYLVRULD HQWUR VHVVDQWD JLRUQL D IDU GDWD GDOOD SUHVHQWD]LRQH GHOOD GRPDQGD
/ DXWRUL]]D]LRQH GHYH DOPHQR FRQWHQHUH
D JOL HOHPHQWL UHODWLYL DOOD LQGLYLGXD]LRQH GHOO LQVHGLDPHQWR
E O LQGLYLGXD]LRQH GHO WLWRODUH GHOOR VFDULFR
F OH FRRUGLQDWH JHRJUDILFKH GHO SXQWR GL LPPLVVLRQH GHOOR VFDULFR QHO FRUSR ULFHWWRUH
G OH SUHVFUL]LRQL WHFQLFKH SHU OD WXWHOD GHOOH DFTXH
H OD IUHTXHQ]D H PRGDOLWj GHL SUHOLHYL H GHOOH DQDOLVL GD HIIHWWXDUVL D FXUD GHO WLWRODUH GHOOR VFDULFR VRWWRVFULWWD GD
WHFQLFL DELOLWDWL H GD FRPXQLFDUVL DOO DXWRULWj FRPSHWHQWH DO FRQWUROOR QHL WHUPLQL ILVVDWL QHOO DXWRUL]]D]LRQH
I
OD
IUHTXHQ]D
/H SUHVFUL]LRQL GL FXL DO FRPPD
PLQLPD
GHL
FRQWUROOL
GD
SDUWH
GHOO $XWRULWj
FRPSHWHQWH
DO
FRQWUROOR
OHWW G LQ SDUWLFRODUH FRQFHUQRQR
D L OLPLWL PDVVLPL GL DFFHWWDELOLWj VLD LQ WHUPLQL GL SRUWDWD VLD LQ WHUPLQL GL TXDOLWj SHU LO WLSR GL VFDULFR FRQVLGHUDWR
QRQFKp OH QRUPH LJLHQLFKH GD ULVSHWWDUH VHFRQGR TXDQWR VWDELOLWR GDOOH $XWRULWj 6DQLWDULH /RFDOL
E LO ULVSHWWR GHOOH SUHVFUL]LRQL WHFQLFKH GD LPSDUWLUVL FDVR SHU FDVR LQ UHOD]LRQH DO FRUSR UHFHWWRUH HG DOOD VXD
FDSDFLWj UHFHWWLYD SUHYLVWH GDOOD QRUPDWLYD VWDWDOH H RYH HPDQDWD GDOOD QRUPDWLYD UHJLRQDOH
F O REEOLJR GL DGRWWDUH HYHQWXDOL WUDWWDPHQWL SHU JOL VFDULFKL FRQWHQHQWL OH VRVWDQ]H GL FXL DO SXQWR GHOOH WDEHOOH $
H & GHOOD OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL H O DGR]LRQH GL SDUWLFRODUL PLVXUH GL
WUDWWDPHQWR R GL VFDULFR DWWLQHQWL VLQJROL VSHFLILFL VFDULFKL
G O HYHQWXDOH LQVWDOOD]LRQH GL VSHFLILFL VWUXPHQWL SHU LO FDPSLRQDPHQWR LQ FRQWLQXR GHJOL VFDULFKL R SHU LO ORUR
FRQWUROOR DXWRPDWLFR
H O HYHQWXDOH DGR]LRQH GHOOH PLVXUH QHFHVVDULH SHU HYLWDUH O LQTXLQDPHQWR GHOOH DFTXH GLODYDQWL OH VXSHUILFL
VFRSHUWH GHOO LQVHGLDPHQWR
/ DXWRUL]]D]LRQH SURYYLVRULD GHYH LQROWUH VWDELOLUH VDOYR PRWLYL SDUWLFRODUL GL ULVFKLR SHU O DPELHQWH XQ WHUPLQH GL VHVVDQWD
JLRUQL QHFHVVDULR SHU OD PHVVD D UHJLPH GHOO LPSLDQWR LQGLFDQGR OLPLWL WUDQVLWRUL FKH OR VFDULFR GHYH ULVSHWWDUH GXUDQWH WDOH
SHULRGR
$UW
$XWRUL]]D]LRQH GHILQLWLYD DOOR VFDULFR
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/D 3URYLQFLD YHULILFDWR LO ULVSHWWR GL TXDQWR SUHYLVWR QHOO DXWRUL]]D]LRQH SURYYLVRULD HQWUR FHQWRYHQWL JLRUQL GDOOD GDWD GL
PHVVD D UHJLPH GHOO LPSLDQWR FRPXQLFDWD SUHYHQWLYDPHQWH D FXUD GHO WLWRODUH GHOOR VWHVVR ULODVFLD O DXWRUL]]D]LRQH
GHILQLWLYD
/ DXWRUL]]D]LRQH GHILQLWLYD KD OD GXUDWD GL TXDWWUR DQQL HG q ULQQRYDELOH ,O ULQQRYR GHOO DXWRUL]]D]LRQH GHYH HVVHUH
ULFKLHVWR FHQWRWWDQWD JLRUQL SULPD GHOOD VFDGHQ]D /D 3URYLQFLD GHYH GDUH ULVSRVWD HQWUR LO WHUPLQH GL VFDGHQ]D
GHOO DXWRUL]]D]LRQH
/ DXWRUL]]D]LRQH SXz HVVHUH VHPSUH PRGLILFDWD LQ UHOD]LRQH D QXRYH QRUPDWLYH WHFQLFKH SHU SUHYHQLUH RG HOLPLQDUH ULVFKL
R GDQQL YHULILFDWL LQ VHGH GL FRQWUROOR R LQ EDVH D TXDQWR SUHYLVWR GDOO DUWLFROR
FRPPD
/H LQWHUUX]LRQL DQFKH SDU]LDOL SHU PDQXWHQ]LRQH SURJUDPPDWD GHYRQR HVVHUH FRPXQLFDWH SUHYHQWLYDPHQWH DOOD
3URYLQFLD HG DO 6LQGDFR
/H LQWHUUX]LRQL DQFKH SDU]LDOL ULFRQGXFLELOL D JXDVWL R DG DVVHQ]D GL HQHUJLD HOHWWULFD SHU OH TXDOL VL LSRWL]]LQR GLVIXQ]LRQL
R PDOIXQ]LRQDPHQWL GHJOL LPSLDQWL GHYRQR HVVHUH LPPHGLDWDPHQWH FRPXQLFDWL DOOD 3URYLQFLD HG DO 6LQGDFR QHOOH PRUH GHOOD
FRUUHWWD ULSUHVD GHOOH DWWLYLWj GHYRQR HVVHUH DWWXDWL JOL LQWHUYHQWL FRUUHWWLYL
$UW
5HYRFD GHOO DXWRUL]]D]LRQH
2YH YHQJD ULOHYDWD O LQRVVHUYDQ]D GHOOH SUHVFUL]LRQL FRQWHQXWH QHOO DXWRUL]]D]LRQH RYYHUR GL TXDOVLDVL QRUPD LQ PDWHULD GL
VFDULFKL OD 3URYLQFLD SXz
D GLIILGDUH LO WLWRODUH GHOOR VFDULFR VWDELOHQGR XQ WHUPLQH HQWUR LO TXDOH GHYRQR HVVHUH HOLPLQDWH OH LUUHJRODULWj
ULVFRQWUDWH
E VRVSHQGHUH O DXWRUL]]D]LRQH TXDORUD LO WLWRODUH GHOOR VFDULFR QRQ DEELD RWWHPSHUDWR D TXDQWR FRQWHQXWR QHOOD
GLIILGD
F UHYRFDUH O DXWRUL]]D]LRQH LQ FDVR GL PDQFDWR ULVSHWWR GHOOH SUHVFUL]LRQL GL FXL DOO DUWLFROR
FRPPD
$UW
2EEOLJKL GHL WLWRODUL GHJOL VFDULFKL
, WLWRODUL GHJOL VFDULFKL VRQR WHQXWL DOO HVHFX]LRQH GL TXDQWR q ULFKLHVWR GDOOD 3URYLQFLD LQ UHOD]LRQH DOOR VYROJLPHQWR GHOOH
VXH IXQ]LRQL
4XDOVLDVL PRGLILFD GD DSSRUWDUH DJOL VFDULFKL H DO ORUR SURFHVVR GL IRUPD]LRQH q SUHYHQWLYDPHQWH FRPXQLFDWD DOOD
3URYLQFLD SHU L SURYYHGLPHQWL GL FRPSHWHQ]D
3HU JOL LQVHGLDPHQWL VRJJHWWL D GLYHUVD GHVWLQD]LRQH R DG DPSOLDPHQWL R D ULVWUXWWXUD]LRQL R OD FXL DWWLYLWj VLD WUDVIHULWD LQ
DOWUR OXRJR GHYH HVVHUH ULFKLHVWD XQD QXRYD DXWRUL]]D]LRQH DOOR VFDULFR
, WLWRODUL GHJOL LQVHGLDPHQWL VRQR WHQXWL DG DGRWWDUH WXWWH OH PLVXUH QHFHVVDULH DG HYLWDUH FKH OH DFTXH PHWHRULFKH GLODYDQWL
OH VXSHUILFL VFRSHUWH GHJOL VWHVVL LQVHGLDPHQWL SURGXFDQR GDQQL DL FRUSL ULFHWWRUL
,O JHVWRUH GHOO LPSLDQWR GL GHSXUD]LRQH WLHQH LO TXDGHUQR GL UHJLVWUD]LRQH GHL GDWL HG LO TXDGHUQR GL PDQXWHQ]LRQH FRQ OH
PRGDOLWj GL FXL DOOD GHOLEHUD]LRQH IHEEUDLR
GHO &RPLWDWR GHL 0LQLVWUL SHUOD WXWHOD GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR WDOL
TXDGHUQL VRQR FRQVHUYDWL SHU XQ SHULRGR GL FLQTXH DQQL GDOOD GDWD GHOO XOWLPD DQQRWD]LRQH H VRQR HVLELWL D ULFKLHVWD GHOOD
3URYLQFLD H GHOOH VWUXWWXUH WHFQLFKH GL FRQWUROOR GL FXL DOO DUWLFROR XQLWDPHQWH DG HYHQWXDOL XOWHULRUL GRFXPHQWL UHODWLYL DO
WUDVSRUWR GL DFTXH IDQJKL H OLTXDPL
$UW
6FDULFKL GL SHUFRODWR GL GLVFDULFKH GL ULILXWL VROLGL
3HU JOL VFDULFKL GLUHWWL GHO SHUFRODWR SURYHQLHQWH GD GLVFDULFKH DXWRUL]]DWH HVLVWHQWL GRWDWH GL LPSLDQWL GL GHSXUD]LRQH FKH
QHFHVVLWDQR GL LQWHUYHQWL GL PLJOLRULD SHU LPSUHYLVWH GLIILFROWj GL IXQ]LRQDPHQWR GHYH HVVHUH LQROWUDWR DOOD 3URYLQFLD
FRPSHWHQWH SHU WHUULWRULR SHU OD UHODWLYD DSSURYD]LRQH H SHU LO ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH XQ SURJHWWR GL SRWHQ]LDPHQWR H R
ULVWUXWWXUD]LRQH IXQ]LRQDOH GHJOL VWHVVL LPSLDQWL
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IV Commissione
1HO SHULRGR WHPSRUDOH QHFHVVDULR SHU OD ULVWUXWWXUD]LRQH IXQ]LRQDOH GHOO LPSLDQWR q IDWWR GLYLHWR GL VFDULFR L FXL YDORUL
SDUDPHWULFL VRQR VXSHULRUL DL YDORUL OLPLWL GHOOD 7DEHOOD $ GHOOD OHJJH
,Q GHWWR SHULRGR LO SHUFRODWR GRYUj HVVHUH VPDOWLWR LQ LPSLDQWR GL GHSXUD]LRQH GL DGHJXDWD H FRUUHWWD SRWHQ]LDOLWj
$UW
'LYLHWL
1HOOH DUHH GL VDOYDJXDUGLD GHOOH ULVRUVH LGULFKH GL FXL DO GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD 5HSXEEOLFD PDJJLR
Q
$WWXD]LRQH GHOOD GLUHWWLYD &(( Q
FRQFHUQHQWH OD TXDOLWj GHOOH DFTXH GHVWLQDWH DO FRQVXPR XPDQR DL VHQVL
GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH
DSULOH
Q
VRQR YLHWDWL JOL VFDULFKL GL DFTXH UHIOXH OLTXDPL H GL IDQJKL UHVLGXDWL GD
FLFOL GL ODYRUD]LRQH H GD SURFHVVL GL GHSXUD]LRQH
6RQR DOWUHVu YLHWDWL
D JOL VFDULFKL QHL ODJKL QDWXUDOL HG DUWLILFLDOL QHL FRUVL G DFTXD QDWXUDOL HG DUWLILFLDOL FKH VL LPPHWWRQR GLUHWWDPHQWH LQ
ODJKL VHUEDWRL R UHWLFROL FDUVLFL QRQFKp QHOOH IDOGH LGULFKH VRWWHUUDQHH VXO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR
LO FXL VXEVWUDWR VLD VRJJHWWR D IHQRPHQL FDUVLFL 6RQR VHPSUH YLHWDWL JOL VFDULFKL QHO VRWWRVXROR
E JOL VFDULFKL VXO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR DGLELWR DG XVR DJULFROR FRQ FROWLYD]LRQH GL SURGRWWL
XVXDOPHQWH FRQVXPDWL DQFKH FUXGL QHOOD DOLPHQWD]LRQH XPDQD
F OR VPDOWLPHQWR GHL IDQJKL VXO VXROR QRQ DGLELWR DG XVR DJULFROR
/R VPDOWLPHQWR GHL IDQJKL VXO VXROR DGLELWR DG XVR DJULFROR q DPPHVVR TXDORUD O XWLOL]]R GHL IDQJKL VLD VWDWR DXWRUL]]DWR DL
VHQVL GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR
JHQQDLR
Q
$WWXD]LRQH GHOOD GLUHWWLYD
&(( FRQFHUQHQWH OD SURWH]LRQH
GHOO DPELHQWH LQ SDUWLFRODUH GHO VXROR QHOO XWLOL]]D]LRQH GHL IDQJKL GL GHSXUD]LRQH LQ DJULFROWXUD OR VPDOWLPHQWR GHYH
FRPXQTXH ULVSHWWDUH OH GLVSRVL]LRQL GL FXL DOOD GHOLEHUD]LRQH IHEEUDLR
DOOHJDWR &RPLWDWR GHL 0LQLVWUL SHU OD WXWHOD
GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR QRUPH WHFQLFKH JHQHUDOL SHU OD UHJRODPHQWD]LRQH GHOOR VPDOWLPHQWR GHL IDQJKL UHVLGXDWL GDL
FLFOL GL ODYRUD]LRQH GDL SURFHVVL GL GHSXUD]LRQH
*OL VFDULFKL VXO VXROR GHYRQR LQ RJQL FDVR ULVSHWWDUH OH QRUPH LJLHQLFKH VWDELOLWH GDOOH $XWRULWj 6DQLWDULH /RFDOL
&$32 ,,,
'LVFLSOLQD GHJOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH H GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL FKH QRQ UHFDSLWDQR LQ SXEEOLFKH
IRJQDWXUH
$UW
'HILQL]LRQL
$L VHQVL H SHU JOL HIIHWWL GHOOD SUHVHQWH OHJJH VL LQWHQGRQR
D SHU © QXPHUR GL DELWDQWL FRPSOHVVLYLª LO QXPHUR FKH VL RWWLHQH GLYLGHQGR SHU LO %2' ULFKLHVWD ELRFKLPLFD GL
RVVLJHQR GHOOR VFDULFR HVSUHVVR LQ JUDPPL JLRUQR (VVR GHYH HVVHUH VWLPDWR FRPH YDORUH PHGLR GHL VHVVDQWD
JLRUQL LQ FXL YHQJRQR UHJLVWUDWHOH PDVVLPH SUHVHQ]H DQQXDOL
E SHU DFTXH ELDQFKH OH DFTXH HVFOXVLYDPHQWH SOXYLDOL
F SHU ©DFTXH QHUHª RJQL VFDULFR QRQ FRVWLWXLWR HVFOXVLYDPHQWH GD DFTXH ELDQFKH
G SHU ©SXEEOLFKH IRJQDWXUH D VLVWHPD PLVWRª OH SXEEOLFKH IRJQDWXUH FKH DVVLHPH DOOH DFTXH QHUH FRQYRJOLDQR
DQFKH OH DFTXH ELDQFKH
H SHU ©LQVHGLDPHQWL FLYLOLª JOL LQVHGLDPHQWL FRVu GHILQLWL GDOO DUWLFROR TXDWHU GHOOD OHJJH
LQVHGLDPHQWL QHL TXDOL YHQJRQR VYROWH HVFOXVLYDPHQWH DWWLYLWj FRPPHUFLDOL
$UW
&ODVVLILFD]LRQH GHJOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH
*OL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH DL ILQL GHOOD SUHVHQWH OHJJH VRQR VXGGLYLVL LQ
D VFDULFKL FKH GHULYDQR GDOO XVR HVFOXVLYDPHQWH DELWDWLYR GHJOL HGLILFL
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FRPSUHVL JOL
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E VFDULFKL GL LQVHGLDPHQWL GL TXDOVLDVL QDWXUD LO FXL YHUVDPHQWR QRQ SURYRFD LO VXSHUDPHQWR GHL OLPLWL LQGLFDWL QHOOD
7DEHOOD DOOHJDWD FRQ LO Q DOOD SUHVHQWH OHJJH GD SDUWH GHOOR VFDULFR GHOOD SXEEOLFD IRJQDWXUD SULPD GL TXDOVLDVL
WUDWWDPHQWR GHSXUDWLYR
3HU JOL VFDULFKL GL SXEEOLFKH IRJQDWXUH FDUDWWHUL]]DWL GD SDUDPHWUL FKH SULPD GL TXDOVLDVL WUDWWDPHQWR GHSXUDWLYR QRQ
ULHQWUDQR QHL OLPLWL LQGLFDWL QHOOD 7DEHOOD DOOHJDWD FRQ LO Q DOOD SUHVHQWH OHJJH O HQWH JHVWRUH GHOOD SXEEOLFD IRJQDWXUD
DFFHUWD OH FDXVH GHO VXSHUDPHQWR GL WDOL OLPLWL HG DGRWWD L SURYYHGLPHQWL QHFHVVDUL DOOD HOLPLQD]LRQH GHOOH FDXVH PHGHVLPH
HQWUR LO WHUPLQH VWDELOLWR GDOOD 3URYLQFLD
$UW
&ODVVLILFD]LRQH GHJOL VFDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL FKH QRQ UHFDSLWDQR LQ SXEEOLFKH IRJQDWXUH
*OL VFDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL FKH QRQ UHFDSLWDQR LQ SXEEOLFD IRJQDWXUD DL ILQL GHOOD SUHVHQWH OHJJH VRQR VXGGLYLVL
FRPH VHJXH
D &ODVVH $ VFDULFKL FKH GHULYDQR GD HGLILFL DGLELWL DG DELWD]LRQH R DOOR VYROJLPHQWR GL DWWLYLWj DOEHUJKLHUD WXULVWLFD
VSRUWLYD ULFUHDWLYD ULHQWUDQR LQ WDOH FODVVH
VFDULFKL SURYHQLHQWL HVFOXVLYDPHQWH GDL VHUYL]L LJLHQLFL FXFLQH H PHQVH GHJOL LQVHGLDPHQWL DGLELWL DG DWWLYLWj
VFRODVWLFKH SURGXWWLYH HG D SUHVWD]LRQL GL VHUYL]LR
VFDULFKL SURYHQLHQWL GD LPSUHVH FRQ DWWLYLWj GLUHWWD HVFOXVLYDPHQWH DOOD FROWLYD]LRQH GHO IRQGR R DOOD VLOYLFROWXUD
VFDULFKL SURYHQLHQWL GD LQVHGLDPHQWL LQ FXL VL VYROJDQR SUHYDOHQWHPHQWH FRQ FDUDWWHUH GL VWDELOLWj H
SHUPDQHQ]D DWWLYLWj GL SURGX]LRQH GL EHQL FKH GLDQR RULJLQH HVFOXVLYDPHQWH D VFDULFKL WHUPLQDOL DVVLPLODELOL D
TXHOOL SURYHQLHQWL GD LQVHGLDPHQWL DELWDWLYL
E &ODVVH %
VFDULFKL SURYHQLHQWL GD LQVHGLDPHQWL DGLELWL D SUHVWD]LRQL GL VHUYL]L DG DWWLYLWj VFRODVWLFKH QRQFKq D FHQWUL GL
ULFHUFD SXEEOLFL H SULYDWL L TXDOL GLDQR RULJLQH D VFDULFKL WHUPLQDOL QRQ GHULYDQWL HVFOXVLYDPHQWH GD VHUYL]L LJLHQLFL
FXFLQH H PHQVH
VFDULFKL SURYHQLHQWL GD LQVHGLDPHQWL DGLELWL DG DWWLYLWj VDQLWDULD
F &ODVVH & VFDULFKL SURYHQLHQWL GD LPSUHVH DJULFROH LYL FRPSUHVH OH FRRSHUDWLYH FKH DEELDQR OH VHJXHQWL FDUDWWHULVWLFKH
LPSUHVH GHGLWH DG DOOHYDPHQWR GL ERYLQL HTXLQL RYLQL H VXLQL HFF FKH GLVSRQJDQR LQ FRQQHVVLRQH FRQ O DWWLYLWj
GL DOOHYDPHQWR DOPHQR GL XQ HWWDUR GL WHUUHQR DJULFROR SHU RJQL TXLQWDOL GL SHVR YLYR GL EHVWLDPH
LPSUHVH GL FXL DOOH OHWWHUH D E H F GHOOD GHOLEHUD GHO &RPLWDWR ,QWHUPLQLVWHULDOH GHOO
FKH HVHUFLWDQR
DQFKH DWWLYLWj GL WUDVIRUPD]LRQH H GL YDORUL]]D]LRQH GHOOD SURGX]LRQH FKH VLDQR LQVHULWH FRQ FDUDWWHUH GL QRUPDOLWj H
GL FRPSOHPHQWDULHWj IXQ]LRQDOH QHO FLFOR SURGXWWLYR D]LHQGDOH ,Q RJQL FDVR OD PDWHULD SULPD GRYUj SURYHQLUH SHU
DOPHQR
GDOO DWWLYLWj GL FROWLYD]LRQH GHO IRQGR
$UW
5HFDSLWL DPPHVVL SHU JOL VFDULFKL
*OL VFDULFKL GL FXL DL SUHFHGHQWL DUWLFROL
HVFOXVLYDPHQWH QHL VHJXHQWL UHFDSLWL
H
VRQR DPPHVVL QHO ULVSHWWR GHOOH SUHVFUL]LRQL GHOOD SUHVHQWH OHJJH
D FRUVL G DFTXD QDWXUDOL H DUWLILFLDOL FKH QRQ VL LPPHWWDQR LQ ODJKL VHUEDWRL R LQ UHWLFROL FDUVLFL
E DFTXH GL WUDQVL]LRQH
F PDUH WHUULWRULDOH
G VXROR H VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR SXUFKp LO VXEVWUDWR QRQ VLD VRJJHWWR D IHQRPHQL FDUVLFL
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$UW
$SSURYD]LRQH GHL SURJHWWL GL LPSLDQWL GL GHSXUD]LRQH
, SURJHWWL GL QXRYL LPSLDQWL GL GHSXUD]LRQH GHJOL VFDULFKL QRQFKp L SURJHWWL GL PRGLILFD]LRQH R DPSOLDPHQWR GL LPSLDQWL
HVLVWHQWL VRQR SUHOLPLQDUPHQWH DSSURYDWL GDOOD 3URYLQFLD FRPSHWHQWH DL ILQL GHOO DFFHUWDPHQWR GHOOD FRQIRUPLWj GHJOL
LQWHUYHQWL DOOH QRUPH WHFQLFKH GL FXL DOO DOOHJDWR GHOOD GHOLEHUD]LRQH IHEEUDLR
GHO &RPLWDWR GHL PLQLVWUL SHU OD WXWHOD
GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR
3HU JOL LPSLDQWL QRQ VRJJHWWL DOOD YDOXWD]LRQH GL LPSDWWR DPELHQWDOH GL FRPSHWHQ]D UHJLRQDOH R VWDWDOH O DSSURYD]LRQH GL
FXL DO FRPPD GHYH WHQHUH FRQWR GHOOD ORUR FRPSDWLELOLWj DPELHQWDOH
$UW
$XWRUL]]D]LRQH SURYYLVRULD H GHILQLWLYD
*OL VFDULFKL GL FXL DL SUHFHGHQWL DUWLFROL
H E GHOOD SUHVHQWH OHJJH
H
VRQR DXWRUL]]DWL GDOOD 3URYLQFLD DL VHQVL GHOO DUWLFROR
FRPPD
OHWWHUH D
/D GRPDQGD GL DXWRUL]]D]LRQH SURYYLVRULD UHODWLYL DJOL VFDULFKL GL FXL DJOL DUWLFROL
H
GHYH HVVHUH FRUUHGDWD
GDOO LQGLFD]LRQH GHOOD FODVVH GHOO LQVHGLDPHQWR R GHOOD SXEEOLFD IRJQDWXUD GHO QXPHUR GHJOL DELWDQWL FRPSOHVVLYL VHUYLWL GHO
SXQWR GL UHFDSLWR GHOOR VFDULFR GHOOH SUHYLVWH FDUDWWHULVWLFKH TXDOLWDWLYH H TXDQWLWDWLYH GHOOR VFDULFR QRQFKp GDJOL HVWUHPL GL
DSSURYD]LRQH DL VHQVL GHO SUHFHGHQWH DUW
GHO SURJHWWR GHOO LPSLDQWR GL GHSXUD]LRQH R GHO VLVWHPD GL VPDOWLPHQWR
SUHYLVWR
/D GRPDQGD GL DXWRUL]]D]LRQH SURYYLVRULD DJOL VFDULFKL SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL FKH QRQ UHFDSLWDQR LQ SXEEOLFD
IRJQDWXUD q SUHVHQWDWD GDL WLWRODUL GHJOL VFDULFKL VWHVVL FRQWHVWXDOPHQWH DOOD ULFKLHVWD GL FRQFHVVLRQH HGLOL]LD UHODWLYD
DOO LQVHGLDPHQWR GD FXL SURYLHQH OR VFDULFR
,O ULODVFLR GHO FHUWLILFDWR GL DELWDELOLWj R GL DJLELOLWj GL FXL DOO DUWLFROR GHO GHFUHWR GHO UHVLGHQWH GHOOD 5HSXEEOLFD DSULOH
Q
5HJRODPHQWR UHFDQWH GLVFLSOLQD GHL SURFHGLPHQWL GL DXWRUL]]D]LRQH DOO DELWDELOLWj GL FROODXGR VWDWLFR H GL
LVFUL]LRQH DO FDWDVWR q VXERUGLQDWR DO SRVVHVVR GHOO DXWRUL]]D]LRQH SURYYLVRULD DOOR VFDULFR
(QWUR VHVVDQWD JLRUQL GDOOD GDWD GL SUHVHQWD]LRQH GHOOD GRPDQGD OD 3URYLQFLD FRPSHWHQWH DL VHQVL GHO SUHFHGHQWH DUWLFROR
ULODVFLD O DXWRUL]]D]LRQH SURYYLVRULD FKH VWDELOLVFH
D L OLPLWL GL DFFHWWDELOLWj GHOOR VFDULFR
E XQ WHUPLQH GL TXDUDQWDFLQTXH JLRUQL QHFHVVDULR SHU OD PHVVD D UHJLPH GHOO LPSLDQWR GL GHSXUD]LRQH FRQ
O LQGLFD]LRQH GL OLPLWL WUDQVLWRUL FKH OR VFDULFR GHYH ULVSHWWDUH GXUDQWH WDOH SHULRGR
F OD IUHTXHQ]D GHL FRQWUROOL
3HU JOL VFDULFKL GL FXL DO SUHVHQWH &DSR ,,, OD IUHTXHQ]D PLQLPD GHL FDPSLRQDPHQWL q ILVVDWD QHL WHUPLQL VHJXHQWL LQ
IXQ]LRQH GHO QXPHUR GL DELWDQWL FRPSOHVVLYL VHUYLWL
D
E
F
G
ILQR D
GD
GD
ROWUH
DELWDQWL FRPSOHVVLYL FDPSLRQL DOO DQQR
ILQR D
DELWDQWL FRPSOHVVLYL FDPSLRQL DQQXL
D
DELWDQWL FRPSOHVVLYL
FDPSLRQL DQQXL
DELWDQWL FRPSOHVVLYL FDPSLRQL DQQXL
/ DXWRUL]]D]LRQH GHILQLWLYD q ULODVFLDWD TXDQGR OR VFDULFR ULVSHWWD L OLPLWL GL DFFHWWDELOLWj LQGLFDWL QHOO DXWRUL]]D]LRQH
SURYYLVRULD
/ DXWRUL]]D]LRQH q WUDVPHVVD DO ULFKLHGHQWH DOOD VWUXWWXUD SURYLQFLDOH GHOO $JHQ]LD UHJLRQDOH SHU OD SURWH]LRQH
GHOO DPELHQWH R TXDORUD QRQ DQFRUD LVWLWXLWD DO 3UHVLGLR PXOWL]RQDOH GL SUHYHQ]LRQH HG DOO 8QLWj 6DQLWDULD /RFDOH
FRPSHWHQWH SHU WHUULWRULR
/D 3URYLQFLD FRPSHWHQWH DO ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH SXz ULFKLHGHUH FKH LO JHVWRUH GHOO LPSLDQWR GL GHSXUD]LRQH WHQJD LO
TXDGHUQR GL UHJLVWUD]LRQH GHL GDWL HG LO TXDGHUQR GL PDQXWHQ]LRQH FRQ OH PRGDOLWj GL FXL DOOD GHOLEHUD]LRQH IHEEUDLR
GHO &RPLWDWR GHL 0LQLVWUL SHUOD WXWHOD GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR , TXDGHUQL VRQR FRQVHUYDWL SHU XQ SHULRGR GL FLQTXH DQQL
D IDU GDWD GDOO XOWLPD DQQRWD]LRQH VRQR HVLELWL D TXDOXQTXH ULFKLHVWD GHOOD 3URYLQFLD R GHOOH VWUXWWXUH WHFQLFKH GL FRQWUROOR GL
FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
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/H LQWHUUX]LRQL DQFKH SDU]LDOL SHU PDQXWHQ]LRQH SURJUDPPDWD GHYRQR HVVHUH FRPXQLFDWH SUHYHQWLYDPHQWH DOOD
3URYLQFLD H SHU OH RSHUH SULYDWH DO 6LQGDFR
/H LQWHUUX]LRQL DQFKH SDU]LDOL ULFRQGXFLELOL D JXDVWL RG DVVHQ]D GL HQHUJLD HOHWWULFD SHU OH TXDOL VL LSRWL]]LQR GLVIXQ]LRQL R
PDOIXQ]LRQDPHQWL GHJOL LPSLDQWL GHYRQR HVVHUH LPPHGLDWDPHQWH FRPXQLFDWL DOOD 3URYLQFLD H SHU OH RSHUH QRQ FRPXQDOL DO
6LQGDFR 1HOOH PRUH GHOOD FRUUHWWD ULSUHVD GHOOH DWWLYLWj GHYRQR HVVHUH DWWXDWL JOL LQWHUYHQWL FRUUHWWLYL
$UW
5HYRFD GHOO DXWRUL]]D]LRQH
4XDORUD QRQ YHQJRQR RVVHUYDWH OH SUHVFUL]LRQL FRQWHQXWH QHOO DXWRUL]]D]LRQH RYYHUR GL TXDOVLDVL QRUPD LQ PDWHULD GL
VFDULFKL OD 3URYLQFLD SXz
D GLIILGDUH LO WLWRODUH GHOOR VFDULFR VWDELOHQGR XQ WHUPLQH HQWUR LO TXDOH GHYRQR HVVHUH HOLPLQDWH OH LUUHJRODULWj
ULVFRQWUDWH
E VRVSHQGHUH O DXWRUL]]D]LRQH TXDORUD LO WLWRODUH GHOOR VFDULFR QRQ DEELD RWWHPSHUDWR D TXDQWR FRQWHQXWR QHOOD
GLIILGD
F UHYRFDUH O DXWRUL]]D]LRQH LQ FDVR GL PDQFDWR ULVSHWWR GHL OLPLWL H GHOOH SUHVFUL]LRQL LQ HVVD FRQWHQXWH
$UW
6FDULFKL DXWRUL]]DELOL PHGLDQWH LO ULFRUVR D SURFHGXUH VHPSOLILFDWH
3HU JOL VFDULFKL FRVWLWXLWL HVFOXVLYDPHQWH GD DFTXH ELDQFKH GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH R GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GHYH
HVVHUH LQROWUDWD ULFKLHVWD GL DXWRUL]]D]LRQH DOOD 3URYLQFLD FRPSHWHQWH SHU WHUULWRULR FRQ DOOHJDWD VFKHGD WHFQLFD ULSRUWDQWH OH
FDUDWWHULVWLFKH TXDOLWDWLYH GHOOR VFDULFR
/D 3URYLQFLD LQ UDSSRUWR DOOH FDUDWWHULVWLFKH TXDOL TXDQWLWDWLYH GHOOR VFDULFR VWHVVR DVVXPH OH GHWHUPLQD]LRQL GHO FDVR
ULFRUUHQGR D SURFHGXUH VHPSOLILFDWH SHU LO ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH
/H IRJQDWXUH FRQYRJOLDQWL DFTXH ELDQFKH GHYRQR HVVHUH GRWDWH GL GLVSRVLWLYL LGRQHL DG HYLWDUH IHQRPHQL GL LQTXLQDPHQWR
GHL FRUSL LGULFL GD SDUWH GHOOH DFTXH GL SULPD SLRJJLD
&$32 ,9
0RGDOLWj SHU JOL VFDULFKL QHL FRUSL LGULFL
$UW
6FDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH QHL FRUVL G DFTXD QDWXUDOL HG DUWLILFLDOL
/ DXWRUL]]D]LRQH DG HIIHWWXDUH JOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH QHL FRUVL G DFTXD QDWXUDOL HG DUWLILFLDOL q ULODVFLDWD GDOOD
3URYLQFLD DL VHQVL GHO SUHFHGHQWH DUWLFROR
,O ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH q VXERUGLQDWR DOOH VHJXHQWL FRQGL]LRQL
D JOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH GHYRQR HVVHUH WUDWWDWL FRQ LPSLDQWL FKH DVVLFXULQR LO ULVSHWWR GHL OLPLWL
LPSRVWL GDOOD WDEHOOD $ DOOHJDWD DOOD OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
E SHU WDOL VFDULFKL GHYH HVVHUH SUHYLVWD XQD YDVFD GL FRQWDWWR SHU HYHQWXDOL WUDWWDPHQWL GL GLVLQIH]LRQH
F L WUDWWDPHQWL GL FXL DOOD SUHFHGHQWH OHWW E VRQR REEOLJDWRUL TXDQGR OH DFTXH LQ FXL DYYLHQH OR VFDULFR VRQR
GHVWLQDWL DG XVR SRWDELOH DOOD EDOQHD]LRQH DOOD SLVFLFROWXUD HG DOO XWLOL]]R DJULFROR SHU SURGRWWL XVXDOPHQWH
FRQVXPDWL DQFKH FUXGL QHOO DOLPHQWD]LRQH XPDQD
$UW
6FDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH QHOOH DFTXH GL WUDQVL]LRQH H QHO PDUH
/ DXWRUL]]D]LRQH DG HIIHWWXDUH JOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH QHOOH DFTXH GL WUDQVL]LRQH H QHO PDUH q ULODVFLDWD GDOOD
3URYLQFLD DL VHQVL GHO SUHFHGHQWH DUWLFROR
$O ILQH GHO ULODVFLR GHOOD DXWRUL]]D]LRQH OR VFDULFR GHYH VHPSUH DYYHQLUH WUDPLWH FRQGRWWD D GLVWDQ]D GDOOD EDWWLJLD WDOH
Pagina 86 di 199
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GD QRQ FRPSURPHWWHUH JOL XVL D FXL q GHVWLQDWR LO WUDWWR GL PDUH FRQ SDUWLFRODUH ULJXDUGR DOOD EDOQHD]LRQH DOOD PLWLOLFROWXUD H
DOOD SHVFD
*OL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH D VHUYL]LR GL ROWUH
DELWDQWL FRPSOHVVLYL SHU HVVHUH DXWRUL]]DWL GHYRQR HVVHUH
WUDWWDWL LQ LPSLDQWL FKH DVVLFXULQR LO ULVSHWWR GHL OLPLWL LPSRVWL GDOOD WDEHOOD DOOHJDWD FRQ LO Q DOOD SUHVHQWH OHJJH DVVLFXUDQGR
FRPXQTXH DOPHQR OH IDVL GL IDVL GL JULJOLDWXUD GL VROHDWXUD H WUDWWDPHQWR SULPDULR GHL OLTXDPL VHGLPHQWD]LRQH SULPDULD
QRQFKp SHU HPHUJHQ]D OD SUHVHQ]D GL XQD YDVFD GL FRQWDWWR SHU L WUDWWDPHQWL GL GLVLQIH]LRQH
/D OXQJKH]]D PLQLPD GHOOD FRQGRWWD GL VFDULFR D PDUH QRQ SXz HVVHUH LQIHULRUH D PHWUL
UDJJLXQWD QRQ GHYH HVVHUH LQIHULRUH D PHWUL
GDOOD EDWWLJLD H OD SURIRQGLWj
,O SRVL]LRQDPHQWR LO GLPHQVLRQDPHQWR H OD YHULILFD GHOO HWLFKHWWD IXQ]LRQDOH GHOOD FRQGRWWD FRPXQTXH GRWDWD GL DGHJXDWR
VLVWHPD GL GLIIXVLRQH ILQDOH GRYUDQQR HVVHUH HIIHWWXDWH VXOOD EDVH GL DSSRVLWL VWXGL HG LQGDJLQL RFHDQRJUDILFL H PHWHRPDULQL
3HU JOL VFDULFKL WUDWWDWL LQ LPSLDQWL GL GHSXUD]LRQH LQ JUDGR GL JDUDQWLUH LO ULVSHWWR GHOOD WDEHOOD $ DOOHJDWD DOOD OHJJH
H
VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL q REEOLJDWRULD OD SUHYLVLRQH GL XQD FRQGRWWD GL DOORQWDQDPHQWR FKH UDJJLXQJD XQD
SURIRQGLWj GL
PHWUL R DEELD XQD OXQJKH]]D PLQLPD GL
PHWUL GDOOD OLQHD GL EDWWLJLD H FRPXQTXH WDOH GD QRQ
FRPSURPHWWHUH JOL XVL D FXL q GHVWLQDWR LO WUDWWR GL PDUH FRQ SDUWLFRODUH ULJXDUGR DOOD EDOQHD]LRQH DOOD PLWLOLFROWXUD H DOOD
SHVFD
$UW
6FDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH D VLVWHPD PLVWR QHL FRUVL G DFTXD QDWXUDOL HG DUWLILFLDOL QHOOH DFTXH GL
WUDQVL]LRQH H QHO PDUH
/R VFDULFR GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH D VLVWHPD PLVWR QHL FRUVL G DFTXD QDWXUDOL HG DUWLILFLDOL QHOOH DFTXH GL WUDQVL]LRQH H
QHO PDUH SXz HVVHUH DXWRUL]]DWR QHO ULVSHWWR GL TXDQWR SUHVFULWWR QHL SUHFHGHQWL DUWLFROL
H
HG D FRQGL]LRQH FKH JOL
VFDULFDWRUL GL SLHQD VLDQR GLPHQVLRQDWL LQ PRGR WDOH GD LPSHGLUH LQ FDVR GL HYHQWL PHWHRULFL LO YHUVDPHQWR GLUHWWR QHL FRUSL
ULFHWWRUL GHOOH DFTXH SOXYLDOL VLQR DG XQ YROXPH SDUL D WUH YROWH OD SRUWDWD PHGLD RUDULD GL WHPSR VHFFR 7DOH YROXPH G DFTXD
q VRWWRSRVWR SULPD GHOOR VFDULFR DO WUDWWDPHQWR SUHYLVWR SHU L OLTXDPL QHL PHGHVLPL FRUSL ULFHWWRUL LQ DVVHQ]D GL HYHQWL
PHWHRULFL
$UW
6FDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH HVLVWHQWL
$O ILQH GL SRUWDUH D WHUPLQH O DGHJXDPHQWR WHFQLFR GHJOL LPSLDQWL VHQ]D LQWHUUX]LRQH GHO SXEEOLFR VHUYL]LR H OD ILQH GL
OLPLWDUH OH FRQVHJXHQ]H GHOO LQTXLQDPHQWR OH 3URYLQFH SRVVRQR DXWRUL]]DUH QHL PRGL H QHL WHUPLQL SUHYLVWL QHOOD SUHVHQWH
OHJJH VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH HVLVWHQWL DOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH QRQ FRQIRUPL DOOD
SURJUDPPD]LRQH GHO 3LDQR UHJLRQDOH GL ULVDQDPHQWR GHOOH DFTXH SXUFKp WDOL VFDULFKL VLDQR FRQIRUPL DL OLPLWL SUHYLVWL GDOOD
SUHVHQWH OHJJH
*OL VFDULFKL GL FXL DO FRPPD VRQR FRQVHQWLWL QHO ULVSHWWR GHJOL XVL FXL q GHVWLQDWR LO FRUSR LGULFR ULFHWWRUH H VXOOD EDVH GHO
GLYLHWR GHOO DXPHQWR GHOO LQTXLQDPHQWR
$UW
6FDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL QHL FRUVL G DFTXD QDWXUDOL HG DUWLILFLDOL
*OL VFDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
FODVVH % QHL FRUVL G DFTXD QDWXUDOL HG DUWLILFLDOL VRQR
DXWRUL]]DWL DL VHQVL GHOO DUWLFROR
GHOOD SUHVHQWH OHJJH VH ULVSHWWDQR L OLPLWL ILVVDWL GDOOD WDEHOOD $ DOOHJDWD DOOD OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
$UW
6FDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL QHOOH DFTXH GL WUDQVL]LRQH H QHO PDUH
$JOL VFDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
&ODVVH $ QHOOH DFTXH GL WUDQVL]LRQH H QHO PDUH VL
DSSOLFD GDO SXQWR GL YLVWD WHFQLFR OD GLVFLSOLQD SUHYLVWD SHU JOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH GL FXL DOO DUWLFROR
GHOOD
SUHVHQWH OHJJH
*OL VFDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
&ODVVH % QHOOH DFTXH GL WUDQVL]LRQH H QHO PDUH VRQR
DXWRUL]]DWL VH ULVSHWWDQR L OLPLWL ILVVDWL GDOOD WDEHOOD $ DOOHJDWD DOOD OHJJH
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
&$32 9
0RGDOLWj SHU JOL VFDULFKL VXO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR
$UW
6FDULFKL QRQ DPPLVVLELOL
6XO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR VRQR YLHWDWL
D JOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH QRQ UHFDSLWDQWL LQ LPSLDQWL GL WUDWWDPHQWR
E JOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH GL FXL DOO DUWLFROR
FRPSOHVVLYL
OHWWHUH D H E
DO VHUYL]LR GL ROWUH
DELWDQWL
F JOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH H GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL QHOOH DUHH GL VDOYDJXDUGLD GL FXL DO ' 3 5
6XO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR DGLELWR DG XVR DJULFROR q YLHWDWR RJQL DOWUR VFDULFR FKH QRQ VLD GLUHWWDPHQWH
XWLOH DOOD SURGX]LRQH DJULFROD
6RQR FRPXQTXH YLHWDWL VFDULFKL VXO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR DGLELWR DG XVR DJULFROR VXO TXDOH YHQJRQR
FROWLYDWL SURGRWWL FKH VRQR XVXDOPHQWH FRQVXPDWL DQFKH FUXGL QHOOD DOLPHQWD]LRQH XPDQD
$UW
$XWRUL]]D]LRQH DJOL VFDULFKL VXO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR
/ DXWRUL]]D]LRQH DJOL VFDULFKL VXO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR q ULODVFLDWD DL VHQVL GHO SUHFHGHQWH DUWLFROR
GD SDUWH GHOOD 3URYLQFLD YHULILFDWR LO ULVSHWWR GHOOH 1RUPH WHFQLFKH JHQHUDOL SHUOD UHJRODPHQWD]LRQH GHOOR VPDOWLPHQWR GHL
OLTXDPL VXO VXROR H QHO VRWWRVXROR ULSRUWDWH QHOO DOOHJDWR Q GHOOD GHOLEHUD]LRQH GHO &RPLWDWR GHL 0LQLVWUL SHU OD WXWHOD GHOOH
DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR IHEEUDLR
*OL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR OHWWHUH D H E QRQFKp GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL
DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
&ODVVH $ D VHUYL]LR GL QRQ ROWUH
DELWDQWL FRPSOHVVLYL VRQR DXWRUL]]DWL TXDORUD VLD SURYDWD OD
GLIILFROWj WHFQLFD GL DOODFFLDPHQWR DOOD FRQGRWWD IRJQDULD SULQFLSDOH O HFFHVVLYR RQHUH HFRQRPLFR H VLDQR ULVSHWWDWH OH
FRQGL]LRQL GL FXL DOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD SUHVHQWH OHJJH
*OL VFDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL DOO DUWLFROR
&ODVVH $ FRQ ROWUH
DELWDQWL FRPSOHVVLYL VRQR DXWRUL]]DWL
TXDORUD VLD SURYDWDOD GLIILFROWj WHFQLFD GL DOODFFLDPHQWR DOOD FRQGRWWD IRJQDULD SULQFLSDOH O HFFHVVLYR RQHUH HFRQRPLFR H
VLDQR ULVSHWWDWL L OLPLWL GHOOD WDEHOOD $ DOOHJDWD DOOD OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL OD 3URYLQFLD
SXz DXWRUL]]DUH VXOOD EDVH GL PRWLYDWH ULFKLHVWH H SHU XQ SHULRGR QRQ VXSHULRUH D TXDWWUR DQQL QRQ VXVFHWWLELOL GL ULQQRYR
O HIIHWWXD]LRQH GL VFDULFKL FRQ OLPLWL PHQR UHVWULWWLYL SHU DOFXQL SDUDPHWUL GHOOD FLWDWD WDEHOOD $ WHQXWR FRQWR GHOOH
FDUDWWHULVWLFKH GHOOR VFDULFR GHOO XVR FXL q GHVWLQDWR LO VXROR ULFHWWRUH H GHOOD VLWXD]LRQH DPELHQWDOH ORFDOH L OLPLWL PHQR
UHVWULWWLYL QRQ SRVVRQR LQ QHVVXQ FDVR ULJXDUGDUH L YDORUL GHL SDUDPHWUL LQGLFDWL DL SXQWL
GHOOD WDEHOOD $ DOOHJDWD DOOD OHJJH Q
GHO
*OL VFDULFKL VXO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR DGLELWR DG XVR DJULFROR GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL DOO DUW
FODVVH % VRQR DXWRUL]]DELOL TXDORUD OD TXDQWLWj GL OLTXDPH GD VPDOWLUH GHULYDQWH GD DWWLYLWj ]RRWHFQLFD FRUULVSRQGD DG XQ
FDULFR QRQ VXSHULRUH D
TXLQWDOL GL SHVR YLYR GL EHVWLDPH GL DOOHYDPHQWR SHU HWWDUR 7DOH OLPLWH VL DSSOLFD DOWUHVu DJOL
VFDULFKL GHL OLTXDPL GHOOH LPSUHVH DJULFROH FKH HVHUFLWDQR DWWLYLWj GL WUDVIRUPD]LRQH GHOOD SURGX]LRQH GL FXL DO FRPPD
OHWWHUD G GHOOD GHOLEHUD]LRQH GHO &RPLWDWR ,QWHUPLQLVWHULDOH SHU OD WXWHOD GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR PDJJLR
*OL VFDULFKL VXO VXROR H QHJOL VWUDWL VXSHUILFLDOL GHO VXROR QRQ DGLELWR DG XVR DJULFROR GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL
DOO DUWLFROR
FODVVH % VRQR DXWRUL]]DELOL TXDORUD OD TXDQWLWj GHL OLTXDPL GD VPDOWLUH QRQ VXSHUL OD PHWj GHO YDORUH LQGLFDWR
QHO FRPPD
/D 3URYLQFLD YHULILFD O LPSDWWR DPELHQWDOH FRQVHJXHQWH DOOR VFDULFR GHL OLTXDPL VWDELOHQGR JOL HOHPHQWL HG L SDUDPHWUL SL
VLJQLILFDWLYL WUD TXHOOL LQGLFDWL DO SXQWR
GHOOD GHOLEHUD]LRQH GL FXL DO FRPPD H OD SHULRGLFLWj GHO ORUR ULOHYDPHQWR
7,72/2 ,,,
3URJUDPPD]LRQH LQ PDWHULD GL WXWHOD H JHVWLRQH GHOOH ULVRUVH LGULFKH 'HOLPLWD]LRQH GHJOL DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL
SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR 2UJDQL]]D]LRQH VLVWHPD GL PRQLWRUDJJLR
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IV Commissione
&$32 ,
3URJUDPPD]LRQH LQ PDWHULD GL WXWHOD H JHVWLRQH GHOOH ULVRUVH LGULFKH
$UW
3LDQR UHJLRQDOH GL ULVDQDPHQWR GHOOH DFTXH
,O 3LDQR UHJLRQDOH GL ULVDQDPHQWR GHOOH DFTXH GL FXL DOO DUWLFROR OHWW D GHOOD OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG
LQWHJUD]LRQL FRVWLWXLVFH OR VWUXPHQWR GL SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH LQ PDWHULD GL RSHUH DWWLQHQWL DL VHUYL]L SXEEOLFL GL
DFTXHGRWWR IRJQDWXUD H GHSXUD]LRQH
/D *LXQWD UHJLRQDOH HQWUR XQ DQQR GDOOD HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH SURYYHGH DG DJJLRUQDUH LO 3LDQR GL
ULVDQDPHQWR GHOOH DFTXH VHQWLWR LO &RPLWDWR WHFQLFR UHJLRQDOH GHOO $XWRULWj GL EDFLQR GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
UHJLRQDOH Q
GHO QRYHPEUH
OR WUDVPHWWH DOOH $XWRULWj GL %DFLQR LQWHUUHJLRQDOL GL FXL DOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
GHO
DOOH 3URYLQFH HG DL &RPXQL DL &RQVRU]L GL &RPXQL HG DOOH &RPXQLWj PRQWDQH FKH JHVWLVFRQR L VHUYL]L SXEEOLFL GL FXL
DOO DUWLFROR FRPPD OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL H FXUD OD SXEEOLFD]LRQH GHOO DYYLVR GL TXDQWR
VRSUD VXO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH HQWUR QRYDQWD JLRUQL GDOOD SXEEOLFD]LRQH GHOO DYYLVR L &RPXQL L &RQVRU]L OH
&RPXQLWj PRQWDQH H OH $XWRULWj GL EDFLQR WUDVPHWWRQR LO SDUHUH DOOD 5HJLRQH HG DOOD 3URYLQFLD WHUULWRULDOPHQWH FRPSHWHQWH
1HL VXFFHVVLYL QRYDQWD JLRUQL OH 3URYLQFH LQYLDQR OH SURSULH SURSRVWH DOOD *LXQWD UHJLRQDOH LQ RUGLQH DOOR VFKHPD GL SLDQR
UHODWLYR DO ULVSHWWLYR WHUULWRULR VXOOD EDVH GHOOH FRQVXOWD]LRQL HIIHWWXDWH FRQ JOL HQWL ORFDOL GL FXL DO FRPPD
4XDORUD OH 3URYLQFH QRQ WUDVPHWWDQR OH SURSULH SURSRVWH QHO WHUPLQH GL FXL DO FRPPD OD *LXQWD UHJLRQDOH SURFHGH VXOOD
EDVH GHL SDUHUL SHUYHQXWL GHJOL HQWL ORFDOL H GHOOH $XWRULWj GL EDFLQR GL FXL DO FRPPD R SURYYHGH DOOD FRQVXOWD]LRQH GHJOL HQWL
ORFDOL VWHVVL
(QWUR VHL PHVL GDOOD GDWD GL DGR]LRQH GHOOR VFKHPD GL 3LDQR GL FXL DO FRPPD OD *LXQWD UHJLRQDOH VHQWLWL GL FRQFHUWR OD
&RPPLVVLRQH GHO 3LDQR H LO &RPLWDWR WHFQLFR UHJLRQDOH GHOO $XWRULWj GL EDFLQR SURSRQH LO 3LDQR DO &RQVLJOLR UHJLRQDOH SHU
O DSSURYD]LRQH
,O &RQVLJOLR UHJLRQDOH DSSURYD LO 3LDQR UHJLRQDOH GL ULVDQDPHQWR GHOOH DFTXH H QH FXUD OD SXEEOLFD]LRQH VXO %ROOHWWLQR
8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH
)LQR DOO DGR]LRQH GL HYHQWXDOL PRGLILFKH HG DJJLRUQDPHQWL ULPDQH LQ YLJRUH LO 3LDQR UHJLRQDOH GL ULVDQDPHQWR GHOOH DFTXH
DSSURYDWR FRQ GHOLEHUD]LRQH GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH Q
GHO JHQQDLR
$UW
$JJLRUQDPHQWR GHO 3LDQR
&RQ OH SURFHGXUH GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
OD 5HJLRQH HIIHWWXD GL UHJROD RJQL FLQTXH DQQL O DJJLRUQDPHQWR GHO
3LDQR ULOHYDQGR OR VWDWR GL IDWWR GHOOH RSHUH DWWLQHQWL L VHUYL]L SXEEOLFL GL DFTXHGRWWR IRJQDWXUD H GHSXUD]LRQH DQFKH
PHGLDQWH L GDWL IRUQLWL GDOO 2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH GHL FRUSL LGULFL
$OOD 5HJLRQH FRPSHWH O DWWXD]LRQH GHO SLDQR UHJLRQDOH GL GHSXUD]LRQH GHOOH DFTXH GL YHJHWD]LRQH $9 GHL IUDQWRL ROHDUL DO
ILQH GL JDUDQWLUH OD VDOYDJXDUGLD GHOO DPELHQWH HG LO ULODQFLR GHOO ROLYLFROWXUD
/D 5HJLRQH SXz DGHJXDUH HG LQWHJUDUH LO 3LDQR LQ DWWXD]LRQH GL VSHFLILFKH GLVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL WXWHOD GHJOL XVL GHOOH
DFTXH H GL SURWH]LRQH GHOOH VWHVVH GDOO LQTXLQDPHQWR SURYRFDWR GD VRVWDQ]H SHULFRORVH
/D 5HJLRQH SXz DJJLRUQDUH LO 3LDQR DQFKH SHU SDUWL WHUULWRULDOL R VHWWRULDOL
1HO FDVR GL DJJLRUQDPHQWL SDU]LDOL GHO 3LDQR L SDUHUL GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
ORFDOL LQWHUHVVDWL
FRPPD
VRQR HVSUHVVL GDJOL HQWL
$UW
,QWHUYHQWL QRQ SUHYLVWL QHO 3LDQR
1RQ VRQR RJJHWWR GL SLDQLILFD]LRQH
D JOL LPSLDQWL VSHULPHQWDOL HG L SURJHWWL SLORWD FKH DSSOLFDQR WHFQRORJLH LQQRYDWLYH QHO FDPSR GHOOD GHSXUD]LRQH
GHOOH DFTXH H ULXWLOL]]R GHOOH VWHVVH LO FXL HVHUFL]LR YD FRPXQTXH OLPLWDWR DO SHULRGR QHFHVVDULR SHU OD
VSHULPHQWD]LRQH WHFQLFD
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IV Commissione
E JOL LPSLDQWL D VHUYL]LR GL XQ XWHQ]D LQIHULRUH D
F JOL LPSLDQWL GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
DELWDQWL HTXLYDOHQWL
FRPPD
$UW
0HWRGRORJLH JHQHUDOL SHU OD SURJUDPPD]LRQH GHOOD UD]LRQDOH XWLOL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH LGULFKH
/D SURJUDPPD]LRQH GHOOD UD]LRQDOH XWLOL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH LGULFKH UDSSUHVHQWD XQ SURFHVVR RSHUDWLYR DUWLFRODWR LQ
GLIIHUHQWL IDVL FKH GHYRQR YHGHUH OD SDUWHFLSD]LRQH LQ EDVH DOOH ULVSHWWLYH FRPSHWHQ]H GL VRJJHWWL SXEEOLFL H SULYDWL
/H $XWRULWj GL %DFLQR SLDQLILFDQR O XVR UD]LRQDOH GHOOH ULVRUVH LGULFKH H DVVLFXUDQR LO UDJJLXQJLPHQWR GHL VHJXHQWL RELHWWLYL
VRGGLVIDFLPHQWR GHOOD GRPDQGD QHO ULVSHWWR GHOOH SULRULWj LQGLFDWH DJOL DUWLFROL
GLVWULEX]LRQH GHOOD ULVRUVD VXO WHUULWRULR
H
GHOOD OHJJH
H GL FULWHUL GL HTXD
FRUULVSRQGHQ]D WUD TXDOLWj GHOOD ULVRUVD H XVR GHOOD VWHVVD
1HOOD IDVH GL DYYLR GHOOH DWWLYLWj GL SURJUDPPD]LRQH FKH SRUWHUDQQR DOOD UD]LRQDOH XWLOL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH LGULFKH GRYUj
HVVHUH JDUDQWLWR XQ JUDGXDOH DGHJXDPHQWR GHO VLVWHPD DOOH QXRYH VROX]LRQL GL HTXLOLEULR DIILQFKp L VRJJHWWL LVWLWX]LRQDOL L
JHVWRUL GHO VHUYL]LR LGULFR H JOL XWHQWL VLDQR SRVWL LQ JUDGR GL FRQWULEXLUH H GL FROODERUDUH DO UDJJLXQJLPHQWR GHJOL RELHWWLYL GHOOD
OHJJH
FRQ OD GHOLPLWD]LRQH UD]LRQDOH H GHILQLWLYD GHJOL DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL VXO WHUULWRULR UHJLRQDOH
, ULVXOWDWL GHOO DWWLYLWj GL SURJUDPPD]LRQH LQ RJQL IDVH GHO VXR VYROJLPHQWR GHYRQR HVVHUH VRWWRSRVWL D FRQWLQXD H FRVWDQWH
YHULILFD DIILQFKp JOL VWUXPHQWL DPPLQLVWUDWLYL H RUJDQL]]DWLYL D GLVSRVL]LRQH OH GLVSRQLELOLWj ILQDQ]LDULH OH ULVRUVH XPDQH JOL
RELHWWLYL ILQDOL HG L ULVXOWDWL LQWHUPHGL GHO SURFHVVR RSHUDWLYR GL FXL DO FRPPD ULVXOWLQR WUD ORUR FRQJUXL
$UW
'LVFLSOLQD SHU OD JHVWLRQH H O XWLOL]]R GHOOD ULVRUVD LGULFD
3HU XQ FRUUHWWR IXQ]LRQDPHQWR GHL VHUYL]L GHO 6LVWHPD LGULFR LQWHJUDWR LQ DWWXD]LRQH GL TXDQWR GLVSRVWR GDOOD OHJJH
LO &RQVLJOLR UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHOOD *LXQWD SHU XQD UD]LRQDOH XWLOL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH LGULFKH DOILQH GL
LQGLYLGXDUH HYHQWXDOL VTXLOLEUL TXDQWLWDWLYL H TXDOLWDWLYL HVLVWHQWL IUD OD GLVSRQLELOLWj H O XVR GHOOH ULVRUVH SURFHGH DOOD
GHWHUPLQD]LRQH GHO ELODQFLR LGULFR LQGLYLGXD JOL XVL SULRULWDUL GHOOH DFTXH H GHILQLVFH JOL LQWHUYHQWL VWUXWWXUDOL H ILQDOL]]DWL D
PLWLJDUH JOL VTXLOLEUL H ULDVVLFXUDUH O HTXLOLEULR WUD OD GLVSRQLELOLWj GL ULVRUVH H IDEELVRJQL SHU L GLYHUVL XVL QHO ULVSHWWR GHL FULWHUL
H GHJOL RELHWWLYL LQGLFDWL DJOL DUWW H GHOOD OHJJH
/D UD]LRQDOH XWLOL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH LGULFKH GL FXL DO FRPPD
IDVL
YLHQH SURJUDPPDWLFDPHQWH DVVLFXUDWD QHOOH VHJXHQWL
D DJJLRUQDPHQWR GHO 3LDQR *HQHUDOH GHJOL $FTXHGRWWL HG DUPRQL]]D]LRQH FRQ DOWUL VWUXPHQWL GL SLDQLILFD]LRQH
3LDQL GL %DFLQR 3LDQR GL 5LVDQDPHQWR GHOOH DFTXH QRQFKq SLDQL WHUULWRULDOL H VHWWRULDOL FRPSRUWDQWL VLJQLILFDWLYH
LQWHUUHOD]LRQL FRQ OD GLVWULEX]LRQH GHOOD ULVRUVD LGULFD
E SURJUDPPD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GL FRPSOHWDPHQWR LQWHJUD]LRQH H DGHJXDPHQWR GHOOH LQIUDVWUXWWXUH H UHODWLYR
SLDQR GL IDWWLELOLWj HFRQRPLFR ILQDQ]LDULD
F HIIHWWXD]LRQH GHO ELODQFLR LGULFR JOREDOH FKH GRYUj LQGLYLGXDUH SHU L EDFLQL LGURJUDILFL LQWHUHVVDWL H SHU RJQL
VHWWRUH GL XWLOL]]R OH FDUHQ]H H OH HFFHGHQ]H QHL UDSSRUWL ULVRUVH IDEELVRJQL VX EDVH WHPSRUDOH PHQVLOH HG
DQQXD GHWHUPLQDQGR LQROWUH O HYROX]LRQH WHPSRUDOH GHO ELODQFLR VWHVVR GDOO DQQR GL UHGD]LRQH D TXHOOR ILQDOH GL
ULIHULPHQWR
G YDOXWD]LRQH WHPSHVWLYD GL SUREOHPL DPELHQWDOL FRQQHVVH FRQ OH LSRWHVL SURJHWWXDOL FKH YDQQR GHILQLWL WHQHQGR
SUHVHQWL OH FRPSRQHQWL QDWXUDOLVWLFKH FRLQYROWH QHJOL LQWHUYHQWL FKH LQFLGRQR VXJOL HFRVLVWHPL
$UW
$JJLRUQDPHQWR GHO 3LDQR 5HJRODWRUH *HQHUDOH GHJOL DFTXHGRWWL
/D 5HJLRQH DL VHQVL GHOO DUW
OHWW D GHO ' 3 5
OXJOLR
Q
VHQWLWH OH 3URYLQFH H OH $XWRULWj GL %DFLQR
QHOO DPELWR GHOOH DWWLYLWj SUHYLVWH GDJOL DUWW H GHOOD OHJJH
DJJLRUQD LO 3LDQR 5HJRODWRUH *HQHUDOH GHJOL DFTXHGRWWL
FRQFHUQHQWH OH ULVRUVH LGULFKH ILQR D VRGGLVIDUH HVLJHQ]H H ELVRJQL GHO WHUULWRULR UHJLRQDOH QRQFKq O XWLOL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH
VWHVVH QHL PRGL GL FXL DOO DUW FRPPD GHOOD OHJJH
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IV Commissione
'HWWR 3LDQR 5HJRODWRUH *HQHUDOH GHJOL DFTXHGRWWL YD DJJLRUQDWR VXOOD EDVH GHOOH GLUHWWLYH GL FXL DOO DUWLFROR
H G GHO ' 3 & 0 PDU]R
SUHYLVWR GDOO DUWLFROR FRPPD OHWWHUH D E F G H I H J GHOOD OHJJH
OHWWHUH E F
&$32 ,,
2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH GHL FRUSL LGULFL
$UW
,VWLWX]LRQH 2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH GHL FRUSL LGULFL UHJLRQDOL
(¶ LVWLWXLWR O 2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH GHL FRUSL LGULFL UHJLRQDOL DO ILQH GL GLVSRUUH GL GDWL SHU O HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL GL
SLDQLILFD]LRQH H JHVWLRQH DPELHQWDOH GHOOH ULVRUVH LGULFKH DQFKH LQ FRRUGLQDPHQWR FRQ TXDQWR SUHYLVWR LQ PHULWR DO VLVWHPD
LQIRUPDWLYR H GL PRQLWRUDJJLR GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
/D *LXQWD UHJLRQDOH UHDOL]]D O 2VVHUYDWRULR PHGLDQWH LPSOHPHQWD]LRQH FRQ LO 6LVWHPD 5HJLRQDOH $PELHQWDOH LQ
FROODERUD]LRQH FRQ OH 3URYLQFH L &RPXQL OH $XWRULWj GL EDFLQR H L VRJJHWWL SUHSRVWL DOOD JHVWLRQH H FRQWUROOR GHOOH DFTXH
/ 2VVHUYDWRULR VL FRPSRQH GL XQ FHQWUR UHJLRQDOH GL UDFFROWD HG HODERUD]LRQH GDWL H GL FHQWUL GL PRQLWRUDJJLR QHJOL DPELWL
WHUULWRULDOL GHOOH 3URYLQFH JHVWLWL GDOOH 3URYLQFH VWHVVH , FHQWUL GL PRQLWRUDJJLR VRQR FROOHJDWL WHOHPDWLFDPHQWH DO FHQWUR
UHJLRQDOH GLUHWWDPHQWH R WUDPLWH FHQWUL SURYLQFLDOL
/ 2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH GHL FRUSL LGULFL UHJLRQDOL q FRVWLWXLWR GD XQ VLVWHPD GL PRQLWRUDJJLR GHOOD TXDOLWj GHOOH DFTXH
VXSHUILFLDOL H VRWWHUUDQHH GHOOH SRUWDWH GHL FRUSL LGULFL GHL SDUDPHWUL PHWHRURORJLFL FKH DJLVFRQR GLUHWWDPHQWH VXO UHJLPH GL
GHIOXVVR GHJOL VWHVVL FRUSL LGULFL GHOOD UDFFROWD GHL GDWL UHODWLYL DOOD GRPDQGD GL VHUYL]L LGULFL H DOO RIIHUWD GL LQIUDVWUXWWXUH
HVLVWHQWL H LQ SURJHWWR QHFHVVDULD D VRGGLVIDUH OD GRPDQGD VXGGHWWD DG HVVR FRQIOXLVFRQR L GDWL WUDVPHVVL GDL VRJJHWWL
JHVWRUL GHL VHUYL]L LGULFL DL VHQVL GHOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH
/D *LXQWD UHJLRQDOH DVVLFXUD O DFFHVVR DL GDWL GHOO 2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH GHL FRUSL LGULFL H DOOH HODERUD]LRQL GHL GDWL
HIIHWWXDWH SHU OD WXWHOD GHJOL LQWHUHVVL GHJOL XWHQWL
/D 5HJLRQH SURYYHGH DOOH VSHVH GL JHVWLRQH GHO FHQWUR UHJLRQDOH GL UDFFROWD HG HODERUD]LRQH GDWL GHOO 2VVHUYDWRULR H GHL
FHQWUL GL PRQLWRUDJJLR SHULIHULFL ILQR DOOD VXFFHVVLYD DWWULEX]LRQH DOOH 3URYLQFH $ SDUWLUH GD WDOH GDWD OH VSHVH GL JHVWLRQH GHL
FHQWUL GL PRQLWRUDJJLR SHULIHULFL VRQR VRVWHQXWH GDOOH 3URYLQFH
/ LVWLWX]LRQH GHOO 2VVHUYDWRULR GL FXL DO SUHVHQWH DUWLFROR DYYHUUj HQWUR VHL PHVL GDOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD
SUHVHQWH OHJJH
$UW
&ROOHJDPHQWR GHOO 2VVHUYDWRULR FRQ XOWHULRUL UHWL GL ULOHYDPHQWR H FRQWUROOR GHOOD TXDOLWj GHOOH DFTXH
/D *LXQWD UHJLRQDOH LQGLYLGXD FULWHUL SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL XOWHULRUL UHWL GL ULOHYDPHQWR H GL FRQWUROOR GHOOD TXDOLWj GHOOH
DFTXH GLYHUVH GD TXHOOH GL FXL DOO DUWLFROR
GD SDUWH GL VRJJHWWL SXEEOLFL H SULYDWL QHO ULVSHWWR GHOOH SUHVFUL]LRQL GL FXL
DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
GHO
, GDWL GL WDOL UHWL GL ULOHYDPHQWR FRQIOXLVFRQR DOO 2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH
GHL FRUSL LGULFL GL FXL DOO DUWLFROR
VHFRQGR VWDQGDUG LQIRUPDWLFL DSSURYDWL GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH
/D 3URYLQFLD SXz ULFKLHGHUH DL VRJJHWWL SXEEOLFL R SULYDWL JHVWRUL GL LPSLDQWL FKH FRQ L ORUR VFDULFKL OLTXLGL SRVVRQR
SURYRFDUH LQTXLQDPHQWL GL LQVWDOODUH H JHVWLUH D SURSULH VSHVH DSSDUHFFKLDWXUD GL FRQWUROOR FRQWLQXR GHOOD TXDOLWj
DPELHQWDOH L GDWL FRVu DFTXLVLWL VRQR WUDVPHVVL DOO 2VVHUYDWRULR GL FXL DOO DUWLFROR
VHFRQGR JOL VWDQGDUG LQIRUPDWLFL LQGLFDWL
GDOOD 3URYLQFLD
, VRJJHWWL GL FXL DO FRPPD
SUHFHGHQWH DUWLFROR
FKH JLj SRVVHJJRQR DSSDUHFFKL GL FRQWUROOR FRQWLQXR VL FROOHJDQR FRQ O 2VVHUYDWRULR GL FXL DO
&$32 ,,,
'HOLPLWD]LRQH GHJOL DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR
$UW
2UJDQL]]D]LRQH GHL VHUYL]L QHO WHUULWRULR UHJLRQDOH 'HOLPLWD]LRQH $PELWL 7HUULWRULDOL 2WWLPDOL
/D 5HJLRQH LQ DWWXD]LRQH GHOOD OHJJH JHQQDLR
SLDQLILFD]LRQH SUHYLVWH GDJOL DUWW H GHOOD OHJJH Q
Q
QHOO DPELWR GHOOH DWWLYLWj GL SURJUDPPD]LRQH H GL
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL H SHU FRQVHJXLUH OH ILQDOLWj GL FXL DO
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IV Commissione
FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD SUHVHQWH OHJJH QRQFKp SHU UDJJLXQJHUH JOL RELHWWLYL GL FXL DL SUHFHGHQWL &DSL , H ,, GHO SUHVHQWH
7LWROR ,,,
SURYYHGH DOOD GHOLPLWD]LRQH SURYYLVRULD GHJOL DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL FRPH LQGLFDWR QHO VXFFHVVLYR FRPPD
GHWWD SURFHGXUH H PRGDOLWj SHU O RUJDQL]]D]LRQH H OD JHVWLRQH GHL VHUYL]L LGULFL
D GL FDSWD]LRQH DGGX]LRQH H GLVWULEX]LRQH DOO XWHQ]D GHOOH DFTXH SHU XVR FLYLOH GL IRJQDWXUD H GL GHSXUD]LRQH
GHOOH VWHVVH DWWXDOPHQWH JHVWLWH GLUHWWDPHQWH R GDWH LQ FRQFHVVLRQH GDL &RPXQL GDOOH &RPXQLWj PRQWDQH R GD
DOWUL (QWL
E UHODWLYL DOOH RSHUH LGULFKH GL FDSWD]LRQH DFFXPXOR SRWDELOL]]D]LRQH HG DGGX]LRQH WUDVIHULWH DOOD 5HJLRQH DL
VHQVL GHOO DUW
GHOOD OHJJH
PDJJLR
Q
QRQFKq OH XOWHULRUL RSHUH LGULFKH GL LQWHJUD]LRQH H
FRPSOHWDPHQWR FRHUHQWL FRQ OD SURJUDPPD]LRQH DYYLDWD GDOO H[ &DVPH]
GLVFLSOLQD OH IRUPH H L PRGL GL FRRSHUD]LRQH WUD &RPXQL H 3URYLQFH FRPH LQGLFDWR QHO VXFFHVVLYR DUW
/D 5HJLRQH DO ILQH GL SHUVHJXLUH O RELHWWLYR GHOOD JHVWLRQH DXWRQRPD GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR GD SDUWH GL FLDVFXQ
DPELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH FRPSOHWHUj PRGLILFKHUj H RUJDQL]]HUj LQ FRHUHQ]D DOOD SUHVHQWH OHJJH LO VLVWHPD H JOL VFKHPL
LGULFL UHJLRQDOL
/D 5HJLRQH SUHYLD ULFRJQL]LRQH WUDVIHULUj FRQ DSSRVLWD OHJJH JOL LPSLDQWL GL FXL DOOD OHWW E GHO ƒ FRPPD GHO SUHVHQWH
DUWLFROR H OD UHODWLYD JHVWLRQH DJOL DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL GHOLPLWDWL LQ PRGR GHILQLWLYR FRQ OH PRGDOLWj GL FXL DO VXFFHVVLYR
DUWLFROR
3HU OD RUJDQL]]D]LRQH GHL VHUYL]L GL FXL DO SUHFHGHQWH SULPR FRPPD DL VHQVL GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH JHQQDLR
Q
IDWWH VDOYH OH FRPSHWHQ]H GL FXL DO VXFFHVVLYR DUW
OD 5HJLRQH GHOLPLWD L VHJXHQWL FLQTXH $PELWL 7HUULWRULDOL 2WWLPDOL
VXEUHJLRQDOL FRPSUHQGHQWL FLDVFXQR L &RPXQL GL FXL DJOL HOHQFKL DOOHJDWL DOOD SUHVHQWH OHJJH FRQ LO Q OHWW $ % & ' HG
(
$PELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH GHQRPLQDWR &DODEULD &RVHQ]D
$PELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH GHQRPLQDWR FRQYHQ]LRQDOPHQWH &DODEULD
$PELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH GHQRPLQDWR FRQYHQ]LRQDOPHQWH &DODEULD
$PELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH GHQRPLQDWR FRQYHQ]LRQDOPHQWH &DODEULD
$PELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH GHQRPLQDWR FRQYHQ]LRQDOPHQWH &DODEULD
&DWDQ]DUR
&URWRQH
9LER 9DOHQWLD
5HJJLR &DODEULD
$UW
0RGLILFD GHJOL $PELWL 7HUULWRULDOL
$OOH PRGLILFKH GHOOD GHOLPLWD]LRQH GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
FKH ULVXOWDVVHUR QHFHVVDULH SHU RWWLPL]]DUH OD JHVWLRQH
R SHU DUPRQL]]DUH JOL DPELWL VWHVVL DOOH VFHOWH SURJUDPPDWLFKH UHJLRQDOL SURYYHGH LO &RQVLJOLR UHJLRQDOH FRQ SURSULD GHOLEHUD
VX SURSRVWD GHOOD *LXQWD VHQWLWH OH $PPLQLVWUD]LRQL SURYLQFLDOL H OH $XWRULWj GL %DFLQR LQWHUHVVDWH
/H $PPLQLVWUD]LRQL SURYLQFLDOL H OH $XWRULWj GL EDFLQR GHEERQR HVSULPHUH L SURSUL SDUHUL HG RVVHUYD]LRQL HQWUR LO WHUPLQH GL
VHVVDQWD JLRUQL GDOOD ULFKLHVWD WUDVFRUVR LO TXDOH LO SDUHUH VL FRQVLGHUD IDYRUHYROPHQWH HVSUHVVR
$UW
6RFLHWj PLVWD 'HILQL]LRQH GHL UDSSRUWL WUD 5HJLRQH H 6RFLHWj HG WUD 6RFLHWj HG (QWH GL $PELWR
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD DL VHQVL GHOO DUW
FRPPD OHWW H GHOOD OHJJH Q
GHO
D FRVWLWXLUH XQD
VRFLHWj PLVWD D SUHYDOHQWH FDSLWDOH SXEEOLFR SHU JDUDQWLUH VX WXWWR LO WHUULWRULR UHJLRQDOH XQ HTXLOLEULR GHO ELODQFLR LGULFR H OD
SULRULWj QHJOL XVL LQ DWWXD]LRQH GL TXDQWR SUHYLVWR GDJOL DUWLFROL
FRPPD H H
FRPPD GHOOD OHJJH Q
GHO
QRQFKp GDJOL DUWLFROL H GHOOD OHJJH Q
GHO
$OOD VRFLHWj PLVWD GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH VDUj DIILGDWDOD JHVWLRQH GL WXWWH OH RSHUH LGULFKH GL FXL DO FRPPD OHWW E
GHO SUHFHGHQWH DUWLFROR
QRQFKq OD UHDOL]]D]LRQH H JHVWLRQH GHOOH XOWHULRUL RSHUH LGULFKH GL LQWHJUD]LRQH H OH QHFHVVDULH
ULFRQYHUVLRQL LYL FRPSUHVL O HVHFX]LRQH HG LO FRPSOHWDPHQWR GL LQYDVL GL DGGXWWRUL H GL RJQL DOWUD RSHUD GLYHUVD GD TXHOOH
HVSUHVVDPHQWH LQGLFDWH QHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
GHO
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IV Commissione
$OOD VRFLHWj PLVWD GL FXL DO FRPPD SDUWHFLSDQR JOL HQWL ORFDOL H QHOO¶DPELWR GHOOD TXRWD SXEEOLFD GL FDSLWDOH HQWL HG
LVWLWX]LRQL GL GLULWWR SXEEOLFR ,Q WDO FDVR OD 5HJLRQH GHYH FRPXQTXH PDQWHQHUH OD PDJJLRUDQ]D GHO FDSLWDOH VRFLDOH
/D *LXQWD UHJLRQDOH SUHYLR SDUHUH YLQFRODQWH GHOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH FRPSHWHQWH GHILQLVFH OH PRGDOLWj GL
FRVWLWX]LRQH GHOOD VRFLHWj GL FXL DO FRPPD
$OOD *LXQWD UHJLRQDOH SUHYLR SDUHUH YLQFRODQWH GHOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH FRPSHWHQWH q DOWUHVu GHPDQGDWD
O DSSURYD]LRQH GHOOR 6WDWXWR GHOOD FRVWLWXHQGD VRFLHWj QRQFKq O DSSURYD]LRQH GL DSSRVLWR GLVFLSOLQDUH FRQWHQHQWH OD
LQGLYLGXD]LRQH GHOOH RSHUH DIILGDWH LQ JHVWLRQH H OD UHJRODPHQWD]LRQH GHL UDSSRUWL WUD 5HJLRQH H 6RFLHWj H WUD 6RFLHWj HG (QWL
G DPELWR
/D 6RFLHWj HVHUFLWD OH SURSULH IXQ]LRQL VHFRQGR L VHJXHQWL SULQFLSL
D RUJDQL]]D OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR VHFRQGR OH IRUPH H L PRGL GHOO LPSUHVD LQGXVWULDOH
E IDYRULVFH OD SDUWHFLSD]LRQH DO FDSLWDOH VRFLDOH GD SDUWH GHJOL (QWL ORFDOL H GHL VRJJHWWL LQYHVWLWRUL LQWHUHVVDWL
F SULYLOHJLD O DXWRILQDQ]LDPHQWR HG LO ULFRUVR DO PHUFDWR GHL FDSLWDOL SHU OH QHFHVVLWj GL ILQDQ]LDPHQWR GHL
SURJUDPPL GL LQYHVWLPHQWR H GL JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR
G DVVLFXUD OD WXWHOD GHOOH DUHH GL VDOYDJXDUGLD GHOOH ULVRUVH LGULFKH GHVWLQDWH DO FRQVXPR XPDQR
H VL GRWD GL DSSRVLWR VHUYL]LR GL FRQWUROOR VXOOD TXDOLWj GHOOH DFTXH
I DVVLFXUD O LQIRUPD]LRQH DJOL XWHQWL JDUDQWHQGRQH O DFFHVVR H SURPXRYH LQL]LDWLYH SHU OD HGXFD]LRQH DOOD FRUUHWWD
XWLOL]]D]LRQH GHOO DFTXD
$UW
0RGDOLWj GL FRRSHUD]LRQH WUD JOL HQWL ORFDOL QHJOL $PELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL
, &RPXQL H OH 3URYLQFH ULFRPSUHVL QHO WHUULWRULR GL FLDVFXQ DPELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH RUJDQL]]DQR HQWUR VHL PHVL GDOOD
HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH OD JHVWLRQH GHL VHUYL]L GL FXL DOOD OHWW D GHO FRPPD GHO SUHFHGHQWH DUWLFROR
3HU L ILQL GL FXL DO FRPPD SHU JDUDQWLUH OD JHVWLRQH XQLWDULD VHFRQGR FULWHUL GL HIILFLHQ]D HIILFDFLD HG HFRQRPLFLWj L
&RPXQL H OH 3URYLQFH SRVVRQR XWLOL]]DUH XQD GHOOH VHJXHQWL IRUPH GL FRRSHUD]LRQH
D VWLSXODUH XQD FRQYHQ]LRQH QHOOD IRUPD SUHYLVWD GDOO DUW
E FRVWLWXLUH XQ FRQVRU]LR DL VHQVL GHOO DUW
GHOOD OHJJH
GHOOD OHJJH
GHOO JLXJQR
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL
,O UDJJUXSSDPHQWR GL &RPXQL H 3URYLQFH ULFDGHQWL QHO PHGHVLPR DPELWR H RUJDQL]]DWL QHOOH IRUPH GL FRRSHUD]LRQH
SUHVFHOWD q GHILQLWR (QWH G DPELWR
1HO FDVR LQ FXL YHQJD SUHVFHOWD OD IRUPD GL FXL DOOD OHWW D GHO FRPPD OD FRQYHQ]LRQH GHQRPLQDWD &RQYHQ]LRQH SHU OD
FRVWLWX]LRQH GHOO (QWH G DPELWR q GHILQLWD VXOOD EDVH GHOOR VFKHPD GL FRQYHQ]LRQH WLSR DOOHJDWR DOOD SUHVHQWH OHJJH FRQ LO Q
/LPLWDWDPHQWH DO VROR UHVSRQVDELOH GHOOD VHJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD OD UHODWLYD SRVL]LRQH JLXULGLFR HFRQRPLFD q
SUHYHQWLYDPHQWH GHILQLWD GDOOD 5HJLRQH FKH QH DVVXPH D SURSULR FDULFR LO UHODWLYR RQHUH IHUPR UHVWDQGR OD GLSHQGHQ]D
IXQ]LRQDOH GDOO¶(QWH GL $PELWR GL GHVWLQD]LRQH D FDULFR GHO TXDOH JUDYDQR JOL RQHUL GHOOH FRPSHWHQ]H DFFHVVRULH
1HOOD &RQYHQ]LRQH SHUOD FRVWLWX]LRQH GHOO (QWH G DPELWR O DWWLYLWj GL FRRUGLQDPHQWR WUD (QWL LQWHUHVVDWL q DWWULEXLWD DOOD
3URYLQFLD H VRQR LQGLFDWL
D OD ILQDOLWj
E OD GXUDWD
F JOL 2UJDQL GHOO (QWH G DPELWR QRQFKq OH IRUPH GL FRQVXOWD]LRQH H GHFLVLRQH WUD JOL HQWL FRQYHQ]LRQDWL
G OH PRGDOLWj RSHUDWLYH GHOO DWWLYLWj GL FRRUGLQDPHQWR HVSOHWDWD GDOO (QWH UHVSRQVDELOH
&RPPD FRVu LQWHJUDWR GDOO¶DUW
&RPPD FRVu PRGLILFDWR GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
FRPPD GHOOD / 5
DJRVWR
GLFHPEUH
Q
Q
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H OD GHOHJD DOO (QWH UHVSRQVDELOH GHO FRRUGLQDPHQWR GHL SRWHUL SHU OD VWLSXOD FRQ L VRJJHWWL JHVWRUL GHOOD
&RQYHQ]LRQH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR GL FXL DO VXFFHVVLYR DUWLFROR
I L UDSSRUWL ILQDQ]LDUL
J JOL REEOLJKL H OH JDUDQ]LH
K OH IRUPH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR OH PRGDOLWj SHU OD VXD RUJDQL]]D]LRQH SHU OD YLJLODQ]D H
SHU LO FRQWUROOR
L OH SURFHGXUH SHU O DVVHJQD]LRQH GHOOD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR
O L SDUDPHWUL RELHWWLYL GL FDUDWWHUH HFRQRPLFR RUJDQL]]DWLYR H JHVWLRQDOH VXOOD EDVH GHL TXDOL VL SURYYHGH DOOD
LQGLYLGXD]LRQH GHL VRJJHWWL GD VDOYDJXDUGDUH LQ DSSOLFD]LRQH GHOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH
1HO FDVR LQ FXL YHQJD SUHVFHOWD OD IRUPD GL FXL DOOD OHWW E GHO VHFRQGR FRPPD OD FRQYHQ]LRQH GL FXL DOO DUW
FRPPD
GHOOD OHJJH
q GHILQLWD VXOOD EDVH GHOOR VFKHPD GL FRQYHQ]LRQH FRQ DQQHVVR VWDWXWR WLSR DOOHJDWL DOOD SUHVHQWH
OHJJH FRQ L QXPHUL H
$UW
7HUPLQL SHU OD FRVWLWX]LRQH GHOO (QWH G DPELWR 3RWHUL
VRVWLWXWLYL
, &RPXQL H OH 3URYLQFH DSSDUWHQHQWL D FLDVFXQ DPELWR WHUULWRULDOH DWWUDYHUVR OH IRUPH GL FRQVXOWD]LRQH GHILQLWH QHO
VXFFHVVLYR DUW
SURYYHGRQR HQWUR
JLRUQL GDOOD HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH D GHILQLUH HG DSSURYDUH QHL
ULVSHWWLYL &RQVLJOL OD &RQYHQ]LRQH SHU OD FRVWLWX]LRQH GHOO (QWH G DPELWR GL FXL DOOD OHWW D GHO VHFRQGR FRPPD GHO
SUHFHGHQWH DUWLFROR
UHGDWWD VHFRQGR OR VFKHPD DOOHJDWR DOOD SUHVHQWH OHJJH FRQ LO QXPHUR
GDQGR PDQGDWR DO
UDSSUHVHQWDQWH OHJDOH SHU OD VWLSXOD GHOOD FRQYHQ]LRQH VWHVVD
(QWUR OR VWHVVR WHUPLQH GL
JLRUQL L &RPXQL SURYYHGRQR D FRVWLWXLUH LO FRQVRU]LR SUHYLVWR GDOOD OHWW E GHO FRPPD ƒ
GHOO DUW
GHOOD SUHVHQWH OHJJH
7UDVFRUVR LQXWLOPHQWH LO WHUPLQH GHL VHVVDQWD JLRUQL OD 5HJLRQH DSSOLFD OD SURFHGXUD VRVWLWXWLYD SUHYLVWD DOO DUW
GHOOD OHJJH
QHO FDVR VLD VWDWD SUHVFHOWD OD IRUPD GHOOD FRQYHQ]LRQH
FRPPD
1HO FDVR VLD VWDWD SUHVFHOWD OD IRUPD GHO &RQVRU]LR WUDVFRUVR LO WHUPLQH GL FXL DO ƒ FRPPD GHO SUHVHQWH DUWLFROR LO
&RRUGLQDWRUH DWWLYD HQWUR L GLHFL JLRUQL VXFFHVVLYL O LQWHUYHQWR VRVWLWXWLYR DL VHQVL GHOO DUW
GHOOD OHJJH Q
GHO
3HU O HVSOHWDPHQWR GHO SRWHUH VRVWLWXWLYR GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD LO &25(&2 FRPSHWHQWH SURYYHGH HQWUR GLHFL JLRUQL
DOOD QRPLQD GL XQ &RPPLVVDULR DG DFWD DO TXDOH DVVHJQD XQ WHUPLQH GL JLRUQL SHU O DGHPSLPHQWR GHOO LQFDULFR
$UW
)RUPH GL FRQVXOWD]LRQH WUD JOL (QWL /RFDOL DSSDUWHQHQWL DOOR VWHVVR DPELWR WHUULWRULDOH 2WWLPDOH GL JHVWLRQH (QWH
G DPELWR
,O 3UHVLGHQWH GHOOD 3URYLQFLD GL FLDVFXQ $ 7 2 SURYYHGH DOOD FRQYRFD]LRQH GHOOD &RQIHUHQ]D GHL VLQGDFL HQWUR
JLRUQL
GDOOD HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH DL ILQL GHOOD VFHOWD GHOOH PRGDOLWj GL FRRSHUD]LRQH VHFRQGR TXDQWR SUHYLVWR GDL
SUHFHGHQWL DUWLFROL H
2YH YHQJD DWWXDWD OD IRUPD GL FRRSHUD]LRQH SUHYLVWD GDOOD OHWW D GHO FRPPD GHO SUHFHGHQWH DUWLFROR
OD &RQIHUHQ]D
GHL 6LQGDFL FRVWLWXLVFH OD IRUPD SHUPDQHQWH GL FRQVXOWD]LRQH GHL &RPXQL DSSDUWHQHQWL DOOR VWHVVR $PELWR 7HUULWRULDOH
2WWLPDOH DO 3UHVLGHQWH GHOOD 3URYLQFLD FRPSHWH LO FRRUGLQDPHQWR
/D &RQYHQ]LRQH SHU OD FRVWLWX]LRQH GHOO (QWH G DPELWR GHILQLVFH OH PRGDOLWj GL IXQ]LRQDPHQWR GHOOD &RQIHUHQ]D GHL
6LQGDFL
3HU OR VYROJLPHQWR GHOOH IXQ]LRQL RSHUDWLYH FRQQHVVH DL FRPSLWL GL FRRUGLQDPHQWR GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD QRQFKq
SHU OH DWWLYLWj GL FRQWUROOR H GL YLJLODQ]D VXOOD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR RJQL (QWH G DPELWR VL DYYDOH GL XQD SURSULD
VHJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD
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, FULWHUL GD VHJXLUH SHU OD FRVWLWX]LRQH GHOOD VHJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD QRQFKq O DUWLFROD]LRQH GHOOH IXQ]LRQL VSHFLILFKH H
OH PRGDOLWj SHU O DFTXLVL]LRQH GHL PH]]L ILQDQ]LDUL QHFHVVDUL DOOD VXD RUJDQL]]D]LRQH H DO VXR IXQ]LRQDPHQWR VRQR VWDELOLWL
QHOOD &RQYHQ]LRQH SHU OD FRVWLWX]LRQH GHOO (QWH G DPELWR
2YH YHQJD DWWXDWD OD IRUPD GL FRRSHUD]LRQH SUHYLVWD GDOOD OHWW E GHO VHFRQGR FRPPD GHO SUHFHGHQWH DUWLFROR
O RUGLQDPHQWR GHOO (QWH G DPELWR q VWDELOLWR GDOOR 6WDWXWR GHO FRQVRU]LR
/ (QWH G DPELWR q GRWDWR GL SURSULR SDWULPRQLR FRVWLWXLWR
D GD XQ IRQGR GL GRWD]LRQH VRWWRVFULWWR GD FLDVFXQ FRPXQH LQ SURSRU]LRQH DOOD SURSULD TXRWD GL SDUWHFLSD]LRQH
GHWHUPLQDWD LQ UDSSRUWR DOO HQWLWj GHOOD SRSROD]LRQH UHVLGHQWH QHO VXR WHUULWRULR
E GDOOH DFTXLVL]LRQL GLUHWWH HIIHWWXDWH GDOO (QWH G DPELWR FRQ PH]]L SURSUL
F GDJOL HYHQWXDOL FRQIHULPHQWL LQ QDWXUD HIIHWWXDWL GDL &RPXQL FRQVRU]LDWL
, FRQIHULPHQWL LQ QDWXUD VRQR LPSXWDWL VXOOD TXRWD GL SDUWHFLSD]LRQH H OD ORUR YDOXWD]LRQH q HIIHWWXDWD LQ WHUPLQL GHO ORUR
YDORUH DWWXDOH FRQ OH PRGDOLWj SUHYLVWH GDOO DUW
GHO &RGLFH &LYLOH
/H SURYLQFH QRQ SDUWHFLSDQR DO IRQGR FRQVRUWLOH PD SRVVRQR DVVHJQDUH DOO (QWH G DPELWR EHQL LQ XVR ORFD]LRQH R
FRPRGDWR
/D FRPSRVL]LRQH OH DWWULEX]LRQL HG LO IXQ]LRQDPHQWR GHJOL RUJDQL GHO FRQVRU]LR VRQR GLVFLSOLQDWL GDOOR VWDWXWR /R VWDWXWR
GHWHUPLQD LQROWUH OD UHVSRQVDELOLWj GHJOL HQWL FRQVRU]LDWL VWDELOLWD LQ SURSRU]LRQH DOOH TXRWH GL SDUWHFLSD]LRQH LQ RUGLQH DOOD
GHOLEHUD]LRQH GHO SURJUDPPD GL LQWHUYHQWL H GHO SLDQR HFRQRPLFR H ILQDQ]LDULR SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR
DOO DIILGDPHQWR GHOOD JHVWLRQH HG DOOD WDULIID GD DSSOLFDUH
/D FRQWDELOLWj GHOO (QWH GL DPELWR q GLVFLSOLQDWD GDOOH QRUPH YLJHQWL SHU JOL HQWL ORFDOL
$UW
&RPSHWHQ]D GHOO (QWH G DPELWR
/ (QWH G DPELWR VYROJH IXQ]LRQL GL SURJUDPPD]LRQH VYLOXSSR H FRQWUROOR GHOOH DWWLYLWj H GHJOL LQWHUYHQWL QHFHVVDUL SHU OD
UHDOL]]D]LRQH O RUJDQL]]D]LRQH H OD JHVWLRQH GHL VHUYL]L GL FXL DO FRPPD GHOO DUW
VHFRQGR LO SULQFLSLR GL DVVLFXUDUH OD
PHGHVLPD FXUD H VDOYDJXDUGLD SHU JOL LQWHUHVVL GL WXWWL JOL HQWL SDUWHFLSDQWL H TXLQGL JUDGXDOPHQWH GL DVVLFXUDUH LQ WXWWR LO
WHUULWRULR LO PHGHVLPR OLYHOOR GHL VHUYL]L
/H IXQ]LRQL GL FXL DO FRPPD ULJXDUGDQR LQ SDUWLFRODUH
D OD VFHOWD GHOOH IRUPH GL JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR SHU TXDQWR GL FRPSHWHQ]D QHL PRGL SUHYLVWL
GDOO DUW
FRPPD OHWW E F HG H GHOOD OHJJH Q
FRPH LQWHJUDWR GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
E OD VDOYDJXDUGLD GHJOL RUJDQLVPL HVLVWHQWL GL FXL DOO DUW
FRPPD
GHOOD OHJJH
F OD GHILQL]LRQH H O DSSURYD]LRQH GHOOD FRQYHQ]LRQH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR H GHO UHODWLYR GLVFLSOLQDUH
G O DIILGDPHQWR GHOOD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR LQ UHOD]LRQH DOOD VFHOWD GL FXL DOOD OHWW D
H O DSSURYD]LRQH GHO SURJUDPPD VX EDVH WULHQQDOH GHJOL LQWHUYHQWL SHU LO SHUVHJXLPHQWR GHJOL RELHWWLYL GHOOD
SUHVHQWH OHJJH H LQ SDUWLFRODUH GHO SURJUDPPD GHJOL LQWHUYHQWL GL FXL DOO DUW
FRPPD GHOOD OHJJH
I O DJJLRUQDPHQWR DQQXDOH GHO SURJUDPPD GHJOL LQWHUYHQWL H GHO SLDQR HFRQRPLFR H ILQDQ]LDULR GL FXL DOOD OHWW H
VXOOD EDVH GL XQD VSHFLILFD DWWLYLWj GL FRQWUROOR GL JHVWLRQH H GL TXDOLWj DQFKH SUHGLVSRVWL GDO 6RJJHWWR *HVWRUH
J OD GHWHUPLQD]LRQH OD PRGXOD]LRQH H O DJJLRUQDPHQWR GHOOH WDULIIH LQ UHOD]LRQH D TXDQWR VWDELOLWR DOO DUW
OHJJH
K OH PRGLILFKH HYHQWXDOL DOOD FRQYHQ]LRQH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR VFDWXUHQWL
9HGL DUW
/5
GLFHPEUH
Q
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GHOOD
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
/ DWWLYLWj GL FRQWUROOR VXL VHUYL]L GL JHVWLRQH KD SHU RJJHWWR OD YHULILFD GHO UDJJLXQJLPHQWR GHJOL VWDQGDUG HFRQRPLFL
TXDOLWDWLYL WDULIID ULILVVDWL QHOO DWWR GL FRQFHVVLRQH H QHOOD FRQYHQ]LRQH FRO VRJJHWWR JHVWRUH /D YHULILFD FRPSUHQGH OD
SXQWXDOH UHDOL]]D]LRQH GHJOL LQYHVWLPHQWL SUHYLVWL GDO SLDQR WHFQLFR ILQDQ]LDULR HG LO ULVSHWWR GHL GLULWWL GHOO XWHQ]D
$O ILQH GL FRQVHQWLUH O HVHUFL]LR GHOO DWWLYLWj GL FRQWUROOR SUHYLVWD GDO FRPPD
OD FRQYHQ]LRQH GL JHVWLRQH GL FXL DO
VXFFHVVLYR DUWLFROR
FRQWLHQH O REEOLJR SHU LO JHVWRUH GL DGHJXDUH OD SURSULD VWUXWWXUD SHU JDUDQWLUH DOO (QWH GL DPELWROD
GLVSRQLELOLWj GL WXWWL L GDWL XWLOL SHU LO ULVFRQWUR GHOO DWWLYLWj GL JHVWLRQH R FRPXQTXH WXWWH OH LQIRUPD]LRQL ULWHQXWH GD HVVD
QHFHVVDULH
$UW
&RQWUROOR VXJOL DWWL GHOO (QWH G DPELWR
*OL DPPLQLVWUDWLYL DGRWWDWL GDOO (QWH G DPELWR DL VHQVL GHOOD SUHVHQWH OHJJH VRQR VRJJHWWL DO FRQWUROOR GL OHJLWWLPLWj GD SDUWH
GHO &RPLWDWR 5HJLRQDOH GL &RQWUROOR VXOO $PPLQLVWUD]LRQH GHOOH 3URYLQFH
$UW
&RQYHQ]LRQH WLSR SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR 2UJDQL]]D]LRQH GHO VHUYL]LR LGULFR $SSURYD]LRQH GHOOD
FRQYHQ]LRQH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR
,Q FRQIRUPLWj D TXDQWR SUHYLVWR GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
HQWUR QRYDQWD JLRUQL GDOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD
SUHVHQWH OHJJH OD *LXQWD UHJLRQDOH FRQ LO SDUHUH YLQFRODQWH GHOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH FRPSHWHQWH DSSURYD OD
&RQYHQ]LRQH WLSR SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR HG LO UHODWLYR GLVFLSOLQDUH
1HO FDVR LQ FXL VLD VWDWD SUHVFHOWD FRPH IRUPD GL FRRSHUD]LRQH TXHOOD GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
FRPPD OHWW D
VXOOD EDVH GHOOD FRQYHQ]LRQH GL FRVWLWX]LRQH GHOO (QWH G DPELWR H FRQ LO FRRUGLQDPHQWR GHOOD 3URYLQFLD JOL HQWL ORFDOL
GHILQLVFRQR HG DSSURYDQR QHL ULVSHWWLYL FRQVLJOL OD FRQYHQ]LRQH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR HG LO UHODWLYR
GLVFLSOLQDUH SUHYHGHQGR LO SURJUDPPD GHJOL LQWHUYHQWL LO SLDQR ILQDQ]LDULR HG LO PRGHOOR JHVWLRQDOH HG RUJDQL]]DWLYR
1HO FDVR LQ FXL VLD VWDWD SUHVFHOWD FRPH IRUPD GL FRRSHUD]LRQH TXHOOD GL FXL DOOD OHWW E GHO VHFRQGR FRPPD GHO
SUHFHGHQWH DUWLFROR
DJOL DGHPSLPHQWL SUHYLVWL GDO FRPPD SURYYHGH LO FRQVRU]LR DOO XRSR FRVWLWXLWR
/D FRQYHQ]LRQH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR q GHILQLWD VXOOD EDVH GHOOD FRQYHQ]LRQH WLSR GL FXL DO FRPPD
$O ILQH GHOOD GHILQL]LRQH GHL FRQWHQXWL GHOOD FRQYHQ]LRQH L &RPXQL H OH 3URYLQFH
D HIIHWWXDQR OD ULFRJQL]LRQH GHOOH RSHUH GL DGGX]LRQH GLVWULEX]LRQH GL IRJQDWXUD H GL GHSXUD]LRQH HVLVWHQWL
E SUHGLVSRQJRQR HG DSSURYDQR LO SURJUDPPD GL LQWHUYHQWL DUWLFRODWL VX EDVH DQQXDOH H WULHQQDOH DFFRPSDJQDWR
GDO SLDQR HFRQRPLFR H ILQDQ]LDULR H GD FRQQHVVR PRGHOOR RUJDQL]]DWLYR H JHVWLRQDOH ,O SLDQR HFRQRPLFR H
ILQDQ]LDULR LQGLFD SHU RJQXQR GHL SHULRGL FRQVLGHUDWL OH ULVRUVH GLVSRQLELOL TXHOOH GD UHSHULUH HG L ULFDYL GD WDULIID
$UW
6FHOWD GHL VRJJHWWL JHVWRUL *HVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR
,Q DWWXD]LRQH GL TXDQWR VWDELOLWR FRQ OH &RQYHQ]LRQL GHILQLWH LQ EDVH DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
UHODWLYDPHQWH DOOH IRUPH GL
JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR HG DOOH PRGDOLWj SHU OD VXD RUJDQL]]D]LRQH LO 3UHVLGHQWH GHOOD 3URYLQFLD FKH VYROJH
IXQ]LRQL GL 3UHVLGHQWH GHOO (QWH G DPELWR R LO FRQVRU]LR FRVWLWXLWR LQ EDVH DOOR VWHVVR DUWLFROR FRPPD OHWW E SURFHGRQR
DOOD IRUPDOH VWLSXOD FRQ L VRJJHWWL JHVWRUL GHOOH FRQYHQ]LRQL SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR GL FXL DOO DUW
GHOOD
SUHVHQWH OHJJH
&RQ OD VRWWRVFUL]LRQH GD SDUWH GHO VRJJHWWR JHVWRUH GHOOD FRQYHQ]LRQH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR
FHVVDQR LQ DWWXD]LRQH GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH JHQQDLR
Q
OH JHVWLRQL HVLVWHQWL DOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH
GHOOD OHJJH
VDOYR TXHOOH HYHQWXDOPHQWH VDOYDJXDUGDWH R HVLVWHQWL DL VHQVL ULVSHWWLYDPHQWH GHOO DUWLFROR FRPPD H
FRPPD GHOOD PHGHVLPD OHJJH Q
$UW
3RWHUL VRVWLWXWLYL
$WWHVR FKH LO WHUPLQH VWDELOLWR GDO FRPPD GHO SUHFHGHQWH DUWLFROR
FRUULVSRQGH DO GLVSRVWR GHOO DUWLFROR FRPPD
GHOOD OHJJH
QHO TXDOH QH q HVSUHVVDPHQWH VWDELOLWDOD SHUHQWRULHWj TXDORUD LO PHGHVLPR WHUPLQH ULVXOWL WUDVFRUVR
LQXWLOPHQWH VL SURYYHGH LQ VRVWLWX]LRQH GHOO (QWH G DPELWR D PH]]R GL &RPPLVVDULR DG DFWD QRPLQDWR GDOOD *LXQWD
UHJLRQDOH VHQ]D ELVRJQR GL SUHYHQWLYD GLIILGD
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IV Commissione
$UW
6DOYDJXDUGLD GHJOL RUJDQLVPL HVLVWHQWL
/ (QWH GL DPELWR SURYYHGH DOOD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR PHGLDQWH XQ XQLFR VRJJHWWR JHVWRUH
7XWWDYLD LQ DSSOLFD]LRQH GL TXDQWR SUHYLVWR DO FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH JHQQDLR
Q
HVVR SXz
SURYYHGHUH DOOD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR PHGLDQWH XQD SOXUDOLWj GL VRJJHWWL DO VROR ILQH GL VDOYDJXDUGDUH OH IRUPH
H OH FDSDFLWj JHVWLRQDOL GL RUJDQLVPL HVLVWHQWL FKH ULVSRQGRQR D FULWHUL GL HIILFLHQ]D HIILFDFLD HG HFRQRPLFLWj
1HO FDVR GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH DOOD LQGLYLGXD]LRQH GHL VRJJHWWL GD VDOYDJXDUGDUH VL SURYYHGH QHOOD SUHGLVSRVL]LRQH
GHOOD FRQYHQ]LRQH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD SUHVHQWH OHJJH
&RPSHWH DO VRJJHWWR JHVWRUH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR LO FRRUGLQDPHQWR GHL VHUYL]L
/D LQGLYLGXD]LRQH GHL VRJJHWWL GD VDOYDJXDUGDUH q FRQGL]LRQDWD DG XQD YHULILFD FRQGRWWD LQ EDVH DL SDUDPHWUL RELHWWLYL GL
FDUDWWHUH HFRQRPLFR RUJDQL]]DWLYR H JHVWLRQDOH GHILQLWL QHOOD FRQYHQ]LRQH WLSR SHUOD FRVWLWX]LRQH GHOO (QWH GL DPELWR LQ
PRGR GD JDUDQWLUH O LQWHUHVVH JHQHUDOH GHOO LQWHUR DPELWR HG LQ RJQL FDVR DVVLFXUDUH OD TXDOLWj GHO VHUYL]LR H FRQVHQWLUH
ULVSDUPL GHL FRVWL GL JHVWLRQH
$L VHQVL GHOO DUW
FRPPD GHOOD OHJJH
HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD PHGHVLPD OHJJH
OH 6RFLHWj H OH ,PSUHVH FRQVRUWLOL FRQFHVVLRQDULH GL VHUYL]L DOOD GDWD GL
QH PDQWHQJRQR OD JHVWLRQH ILQR DOOD VFDGHQ]D GHOOD UHODWLYD FRQFHVVLRQH
$UW
&RQVXOWD UHJLRQDOH SHU OD JHVWLRQH RWWLPDOH GHOOH ULVRUVH
LGULFKH
(¶ FRVWLWXLWD SUHVVR O $VVHVVRUDWR /DYRUL 3XEEOLFL GHOOD 5HJLRQH OD &RQVXOWD 5HJLRQDOH SHU OD JHVWLRQH RWWLPDOH GHOOH
ULVRUVH LGULFKH
/D &RQVXOWD 5HJLRQDOH SHU OD JHVWLRQH RWWLPDOH GHOOH ULVRUVH LGULFKH FRVWLWXLVFH RUJDQR FRQVXOWLYR GHOOD 5HJLRQH SHU JOL
DGHPSLPHQWL FRQQHVVL DOO DWWXD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH H GHOOD SROLWLFD UHJLRQDOH GHOOH DFTXH
/D &RQVXOWD GL FXL DL SUHFHGHQWL FRPPL HVSULPH SDUHUL LQ PHULWR DOOH TXHVWLRQL GL FDUDWWHUH WHFQLFR HFRQRPLFR
RUJDQL]]DWLYR H JHVWLRQDOH UHODWLYH DJOL DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL DOOD JHVWLRQH GHL VHUYL]L LGULFL LQWHJUDWL DOOD
UHJRODPHQWD]LRQH GHOOH LQWHUIHUHQ]H WUD DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL GL JHVWLRQH QRQFKq VXL SURJUDPPL GL LQWHUYHQWR VXL
SURJUDPPL ILQDQ]LDUL H VXL PRGHOOL RUJDQL]]DWLYL
,Q SDUWLFRODUH VXOOD EDVH GHJOL LQGLUL]]L HVSUHVVL GDO &RPLWDWR SHU OD 9LJLODQ]D VXOO XVR GHOO DFTXD GL FXL DOO DUW
GHOOD
OHJJH
OD &RQVXOWD HVSULPH SDUHUH FLUFD O DGR]LRQH GHOOH WDULIIH SHU L VHUYL]L UHVL GDOOD VRFLHWj PLVWD GL FXL DO SUHFHGHQWH
DUW
FRQ ULIHULPHQWR DQFKH DOOH HYHQWXDOL PLVXUH GL FRPSHQVD]LRQH WUD DUHH GLVRPRJHQHH SHU GRWD]LRQH LQIUDVWUXWWXUDOH
TXDOLWj GHOOH ULVRUVH LGULFKH H FRVWL GL SURGX]LRQH VHFRQGR TXDQWR SUHYLVWR GDOO DUWLFROR
FRPPL
H GHOOD OHJJH Q
GHO
/D &RQVXOWD UHJLRQDOH q FRPSRVWD GD
LO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH FKH OD SUHVLHGH
O $VVHVVRUH UHJLRQDOH GHOHJDWR SHU L ODYRUL SXEEOLFL FKH LQ FDVR GL DVVHQ]D R LPSHGLPHQWR
GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH QH DVVXPH OD SUHVLGHQ]D
O $VVHVVRUH UHJLRQDOH DOO $JULFROWXUD
LO 3UHVLGHQWH R VXR GHOHJDWR GL FLDVFXQD GHOOH SURYLQFH FDODEUHVL
LO GLULJHQWH UHJLRQDOH GHO VHWWRUH $IIDUL *HQHUDOL JLXULGLFR DPPLQLVWUDWLYL GHOO DUHD /DYRUL 3XEEOLFL
LO GLULJHQWH GHO VHWWRUH OHJDOH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
LO GLULJHQWH GHO VHWWRUH WHFQLFR FHQWUDOH UHJLRQDOH GHOO DUHD /DYRUL 3XEEOLFL
LO GLULJHQWH GHOO $VVHVVRUDWR DOO $PELHQWH
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LO GLULJHQWH GHO VHWWRUH %RQLILFD HG ,UULJD]LRQH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
HG ,QWHUUHJLRQDOL L UHVSRQVDELOL GL FLDVFXQ (QWH G DPELWR
L VHJUHWDUL JHQHUDOL GHOO $XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOL
XQ UDSSUHVHQWDQWH GHOO $53$&
XQ UDSSUHVHQWDQWH GHOO 81&(0
LO 3UHVLGHQWH R O $PPLQLVWUDWRUH 'HOHJDWR GHOOD VRFLHWj PLVWD GL FXL DOO DUW
FRPPD
Q SURIHVVLRQLVWL HVWHUQL HVSHUWL GHO VHWWRUH QRPLQDWL GDO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHOO DVVHVVRUH DL
ODYRUL SXEEOLFL
O $VVHVVRUH DOOD 6DQLWj R VXR GHOHJDWR
O $VVHVVRUH DOO $PELHQWH R VXR GHOHJDWR
/D &RQVXOWD q QRPLQDWD FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHOO $VVHVVRUH UHJLRQDOH DL /DYRUL
SXEEOLFL
,O GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD
&RQVXOWD HG LO SHUVRQDOH FKH VYROJH OH IXQ]LRQL GL 6HJUHWHULD
LQGLYLGXD DQFKH LO 6HJUHWDULR GHOOD
4XDORUD VLD LO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH FKH O $VVHVVRUH FRQ GHOHJD SHU L /DYRUL 3XEEOLFL VLDQR LPSRVVLELOLWDWL D
SDUWHFLSDUH DOOD VHGXWD QH DVVXPH OD SUHVLGHQ]D LO SL DQ]LDQR IUD L 'LULJHQWL 7HFQLFL 5HJLRQDOL SUHVHQWL
$UW
5DSSRUWL HFRQRPLFL H SDWULPRQLDOL
/D *LXQWD UHJLRQDOH HQWUR VHL PHVL GDOO HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH FRQ SURSULD GHOLEHUD]LRQH SURYYHGH DG
HPDQDUH OH VSHFLILFKH GLUHWWLYH GL FRPSHWHQ]D SHU UHJRODUH L UDSSRUWL SDWULPRQLDOL HG HFRQRPLFL WUD JOL HQWL HG L VRJJHWWL FKH
DWWXDOPHQWH SURYYHGRQR DOOD JHVWLRQH GHL VHUYL]L LGULFL HG LO QXRYR VRJJHWWR JHVWRUH
$UW
3HUVRQDOH
&RQ DSSRVLWD OHJJH UHJLRQDOH GD HPDQDUVL HQWUR VHL PHVL GDOO HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH OD 5HJLRQH
SURYYHGH D UHJRODPHQWDUH OH IRUPH H OH PRGDOLWj SHU LO WUDVIHULPHQWR DL VRJJHWWL JHVWRUL GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR GHO
SURSULR SHUVRQDOH QRQFKq GL TXHOOR DSSDUWHQHQWH DOOH $PPLQLVWUD]LRQL FRPXQDOL DL &RQVRU]L DOOH $]LHQGH VSHFLDOL H DG DOWUL
(QWL SXEEOLFL JLj DGLELWR DL VHUYL]L LGULFL VHFRQGR TXDQWR VWDELOLWR GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH JHQQDLR
Q
$L ILQL GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD OD *LXQWD UHJLRQDOH SURYYHGH DOOD ULFRJQL]LRQH JHQHUDOL]]DWD VXO WHUULWRULR UHJLRQDOH
GHOOH DWWXDOL IRUPH GL RUJDQL]]D]LRQH GHL VHUYL]L LGULFL LQ PRGR SDUWLFRODUH SHU LQGLYLGXDUH LO SHUVRQDOH DGLELWR DJOL VWHVVL L
&RPXQL H JOL DOWUL HQWL GL FXL DO SULPR FRPPD GHO SUHVHQWH DUWLFROR VRQR WHQXWL D WUDVPHWWHUH L UHODWLYL GDWL HQWUR JLRUQL GDOOD
ULFKLHVWD UHJLRQDOH
$UW
)LQDQ]LDPHQWL FRPXQLWDUL
/ (QWH GL DPELWR DL ILQL GHOOD ULFRJQL]LRQH GHOOH RSHUH H GHOOD SUHGLVSRVL]LRQH GHO SURJUDPPD GHJOL LQWHUYHQWL SUHYLVWL
DOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH JHQQDLR
Q
SXz FKLHGHUH DO 0LQLVWHUR GHL ODYRUL SXEEOLFL SHU LO WUDPLWH GHOOD
5HJLRQH &DODEULD FRQWULEXWL VXL IRQGL 8( SHU O DVVLVWHQ]D WHFQLFD QHOO DPELWR GHJOL VSHFLILFL SURJUDPPL FRPXQLWDUL
/D 5HJLRQH QHOOD IRUPD]LRQH GHL SURJUDPPL GL LQWHUYHQWR SHU O XWLOL]]D]LRQH GHL ILQDQ]LDPHQWL FRPXQLWDUL QD]LRQDOL H
UHJLRQDOL GHVWLQDWL DOOR VYLOXSSR HG DOOD TXDOLILFD]LRQH GHL VHUYL]L LGULFL DVVLFXUD SULRULWj DJOL LQWHUYHQWL ORFDOL]]DWL QHJOL DPELWL
WHUULWRULDOL RWWLPDOL VWUXWWXUDOPHQWH SL GHEROL DQFKH VRWWR LO SURILOR GHOOH HPHUJHQ]H DPELHQWDOL LQ PRGR GD JDUDQWLUH XQR
VYLOXSSR DUPRQLFR HG HTXLOLEUDWR GHL VHUYL]L LGULFL QHO WHUULWRULR UHJLRQDOH FRQ WDULIIH FRPSDWLELOL
$UW
2UJDQR GL JDUDQ]LD
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3HU LO SHUVHJXLPHQWR GHOOH ILQDOLWj GL FXL DO FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
GHO
LO &RPLWDWR SHU OD YLJLODQ]D
GHOOH ULVRUVH LGULFKH DL VHQVL GHO FRPPD GHO FLWDWR DUWLFROR
GHILQLVFH L SURJUDPPL GL DWWLYLWj H OH LQL]LDWLYH GD SRUUH LQ
HVVHUH D JDUDQ]LD GHJOL XWHQWL
$L ILQL GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD FRQ OD OHJJH UHJLRQDOH SUHYLVWD DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
2UJDQL GL JDUDQ]LD GHL TXDOL GRYUDQQR IDU SDUWH UDSSUHVHQWDQWL GHL FRQVXPDWRUL
YHUUDQQR LVWLWXLWL FLQTXH
$UW
'LVSRVL]LRQL ILQDQ]LDULH
)LQR DOOD RSHUDWLYLWj GHOOD QXRYD RUJDQL]]D]LRQH GHL VHUYL]L LGULFL GL FXL DOOD SUHVHQWH OHJJH OH VSHVH FRQQHVVH
DOO DWWXD]LRQH GHOOH FRQYHQ]LRQL GL FXL DOO DUW
JUDYDQR VXL FRPXQL ULFDGHQWL QHO PHGHVLPR DPELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH LQ
SURSRU]LRQH DOO HQWLWj GHOOD SRSROD]LRQH UHVLGHQWH
*OL RQHUL GHULYDQWL GDOOD DSSOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH VRQR D FDULFR GHO 4XDGUR &RPXQLWDULR GL 6RVWHJQR
FRPH HVSUHVVDPHQWH SUHYLVWR QHO 6RWWRSURJUDPPD ,, 0LVXUD $WWXD]LRQH GHOOD OHJJH *DOOL
SHU
$ WDO ILQH FRQ OD OHJJH GL ELODQFLR UHODWLYD DO
VL LVWLWXLVFH XQ DSSRVLWR FDSLWROR GL VSHVD VLD DOOD YRFH (QWUDWD FKH DOOD
YRFH 6SHVD DYHQWH OD GHQRPLQD]LRQH 6SHVH SHU OD SULPD DWWXD]LRQH GHOOD OHJJH JHQQDLR
Q
7,72/2 ,9
5HWL SHU LO WUDVSRUWR GL OLTXLGL DHULIRUPL HQHUJLD HOHWWULFD H WHOHFRPXQLFD]LRQL QRQFKq L ORUR DFFHVVRUL PDQXIDWWL
LPSLDQWL HFF ORUR UHDOL]]D]LRQH
$UW
1RUPH VHPSOLILFDWLYH SHU OD UHDOL]]D]LRQH
/H RSHUH SXEEOLFKH R GL SXEEOLFR LQWHUHVVH SURPRVVH GD (QWL RG RUJDQLVPL SXEEOLFL R SULYDWL GHOHJDWL DOOR VFRSR H UHODWLYH
D UHWL SHU LO WUDVSRUWR GL OLTXLGL DHULIRUPL HQHUJLD HOHWWULFD QRQFKp L ORUR DFFHVVRUL PDQXIDWWL LPSLDQWL HFF LQWHUUDWL VL
FRQILJXUDQR TXDOL RSHUH GL XUEDQL]]D]LRQH H SHUWDQWR QRQ QHFHVVLWDQR GL FRQIRUPLWj XUEDQLVWLFD H QRQ VRQR VRJJHWWH D
&RQFHVVLRQH (GLOL]LD PD D VHPSOLFH DXWRUL]]D]LRQH GD SDUWH GHOOH $PPLQLVWUD]LRQL FRPXQDOL FRPSHWHQWL SHU WHUULWRULR
4XDQGR OD UHDOL]]D]LRQH GHOOH RSHUH GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD q HVHJXLWD D FXUD GHOO $PPLQLVWUD]LRQH FRPXQDOH
FRPSHWHQWH SHU WHUULWRULR O DSSURYD]LRQH GHO SURJHWWR VRVWLWXLVFH O DXWRUL]]D]LRQH GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH
1HO FDVR FKH OH RSHUH GL FXL DO FRPPD LQWHUHVVLQR L WHUUHQL VXL TXDOL JUDYDQR XVL FLYLFL GL FXL DOOD OHJJH JLXJQR
Q
LO SURYYHGLPHQWR DXWRUL]]DWRULR GHO 6LQGDFR GL FXL DO FRPPD H O DSSURYD]LRQH GL FXL DO FRPPD
GHWHUPLQD
O LPPHGLDWD XWLOL]]DELOLWj GHL VXROL LQWHUHVVDWL FRQFUHWDQGR TXHOOD DXWRUL]]DWD XQD GLYHUVD HVSOLFD]LRQH GHO GLULWWR FROOHWWLYR GL
JRGLPHQWR D IDYRUH GHOOD FROOHWWLYLWj XWHQWH H SURSULHWDULD GHL EHQL QRQ ULFRUUHQGR OD IDWWLVSHFLH GL FXL DJOL DUWLFROL
GHOOD
OHJJH Q
GHO
H GHO 5 ' Q
GHO
2YH PDL VH QH ULVFRQWUL O HVLJHQ]D L SURYYHGLPHQWL DXWRUL]]DWRUL GL FXL DL FRPPL
H
FRVWLWXLVFRQR ULODVFLR
GHOO DXWRUL]]D]LRQH SDHVLVWLFD DL VHQVL GHOOH OHJJL Q
HQ
H GHOOD /HJJH UHJLRQDOH Q
TXDOXQTXH
VLD OD GHVWLQD]LRQH GHOOH DUHH LQWHUHVVDWH QHOOR VWUXPHQWR XUEDQLVWLFR FRPXQDOH
1HO FDVR SUHYLVWR GDO SUHFHGHQWH TXDUWR FRPPD LO &RPXQH SURYYHGHUj HQWUR JLRUQL GDO ULODVFLR GHOO DXWRUL]]D]LRQH D
WUDVPHWWHUH DOOD VRYULQWHQGHQ]D DL % $ $ $ & SHU JOL DGHPSLPHQWL GL FRPSHWHQ]D LO SURJHWWR LQ GXSOLFH FRSLD FRUUHGDWR
GHOOD UHODWLYD DXWRUL]]D]LRQH GL LGRQHD UHOD]LRQH UHGDWWD DL VHQVL GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
QRQFKq GL GRFXPHQWD]LRQH
IRWRJUDILFD SHU OH VROH ]RQH LQ FXL VRQR SUHYLVWH RSHUH IXRUL WHUUD R SDU]LDOPHQWH LQWHUUDWH
6RQR DEURJDWH WXWWH OH QRUPH LQ FRQWUDVWR FRQ OH GLVSRVL]LRQL GHO SUHVHQWH DUWLFROR H LQ WDO VHQVR GHYRQR LQWHQGHUVL
PRGLILFDWH OH QRUPDWLYH GHJOL VWUXPHQWL XUEDQLVWLFL FRPXQDOL YLJHQWL
7,72/2 9
1RUPH YDULH WUDQVLWRULH H ILQDOL
&$32 ,
'LVSRVL]LRQL YDULH
/D VHQWHQ]D GHOOD &RUWH &RVWLWX]LRQDOH Q
FRPPD FRVu PRGLILFDWR GDOO DUW FRPPD
GHO OXJOLR
GLFKLDUD O¶LOOHJLWWLPLWj GHL FRPPL
GHOOD / 5
PDJJLR
Q
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H GHO SUHVHQWH DUWLFROR
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
$UW
)DQJKL
$OOR VPDOWLPHQWR GHL IDQJKL ULVXOWDQWL GDO WUDWWDPHQWR GHJOL VFDULFKL GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH H GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL FKH
QRQ UHFDSLWDQR LQ SXEEOLFKH IRJQDWXUH VL DSSOLFDQR OH GLVSRVL]LRQL GL FXL DO 'HFUHWR /HJLVODWLYR IHEEUDLR
Q
,Q GHURJD D TXDQWR VWDELOLWR QHO FRPPD H IDWWH VDOYH OH 1RUPH WHFQLFKH JHQHUDOL SHUOD UHJRODPHQWD]LRQH GHOOR
VPDOWLPHQWR GHL IDQJKL UHVLGXDWL GD FLFOL GL ODYRUD]LRQH H GD SURFHVVL GL GHSXUD]LRQH ULSRUWDWH QHOO DOOHJDWR Q
GHOOD
GHOLEHUD]LRQH GHO &RPLWDWR GHL 0LQLVWUL SHU OD WXWHOD GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR IHEEUDLR
OR VPDOWLPHQWR VX VXROR
DGLELWR DG XVR DJULFROR q DPPHVVR VROR QHO FDVR LQ FXL O XWLOL]]R GL WDOL IDQJKL VLD VWDWR DXWRUL]]DWR DL VHQVL GHO 'HFUHWR
/HJLVODWLYR
$UW
0RGLILFD]LRQL GHOOH WDEHOOH H GHOOD VFKHGD WHFQLFD
/D *LXQWD UHJLRQDOH LQ UHOD]LRQH DOOH YHULILFKH HIIHWWXDWH VXOO LPSDWWR DPELHQWDOH GHJOL VFDULFKL SXz PRGLILFDUH L SDUDPHWUL
HG L OLPLWL LQGLFDWL QHOOH WDEHOOH DOOHJDWH FRQ L QQ H DOOD SUHVHQWH OHJJH
/D *LXQWD UHJLRQDOH SXz DOWUHVu PRGLILFDUH OD VFKHGD WHFQLFD GL FXL DOO DOOHJDWR Q
PRWLYDWH YDOXWD]LRQL WHFQLFKH
GHOOD SUHVHQWH OHJJH VXOOD EDVH GL
$UW
&RQVRU]L
, &RPXQL H OH 3URYLQFH SURYYHGRQR DL VHQVL GHO FRPPD GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH
DOOD UHYLVLRQH GHL
&RQVRU]L H GHOOH DOWUH IRUPH DVVRFLDWLYH LQ DWWR FRVWLWXLWL DL ILQL GHOOD FRVWUX]LRQH PDQXWHQ]LRQH H JHVWLRQH GHOOH RSHUH
UHODWLYH DL VHUYL]L SXEEOLFL GL DFTXHGRWWR IRJQDWXUD H GHSXUD]LRQH VRSSULPHQGROL R WUDVIRUPDQGROL QHOOH IRUPH SUHYLVWH GDOOD
OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
'HFRUVL VHL PHVL GDOO HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH L &RQVRU]L HVLVWHQWL FKH QRQ VL VRQR DGHJXDWL D TXDQWR
GLVSRVWR GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
FHVVDQR GD RJQL ILQDQ]LDPHQWR H FRQWULEXWR UHJLRQDOH
3HU O DWWXD]LRQH GHOOH RSHUH SUHYLVWH GDO 3LDQR UHJLRQDOH GL ULVDQDPHQWR GHOOH DFTXH OD 5HJLRQH FRQFHGH SULRULWDULDPHQWH
FRQWULEXWL H ILQDQ]LDPHQWL DL &RQVRU]L HG DJOL (QWL FKH XQLILFDQR DL VHQVL GHO FRPPD OH LQL]LDWLYH SXEEOLFKH GD SRUUH LQ DWWR
QHO WHUULWRULR G DPELWR UHODWLYDPHQWH DOOH RSHUH LQ FRQVLGHUD]LRQH
$UW
6DQ]LRQL
2OWUH DOOH VDQ]LRQL SHQDOL SUHYLVWH GDOOD OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL O LQRVVHUYDQ]D GHOOH
GLVSRVL]LRQL SUHYLVWH GDOOD SUHVHQWH OHJJH FRPSRUWD DSSOLFD]LRQH GL VDQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H SHFXQLDULH GD /
D/
/H VDQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH SUHYLVWH GDO SUHFHGHQWH FRPPD
GHOOD GHQXQFLD R DO ULODVFLR GHOOD UHODWLYD DXWRUL]]D]LRQH
VRQR FRPPLQDWH GDOO $XWRULWj FRPSHWHQWH DO ULFHYLPHQWR
, SURYHQWL GHOOH VDQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH VRQR LQWURLWDWL H XWLOL]]DWL GDOO $XWRULWj GL FXL DO FRPPD
DWWLYLWj FRQ HVVH DOOD WXWHOD GHOOH DFTXH GDOO LQTXLQDPHQWR
SHU OR VYROJLPHQWR GL
&$32 ,,
1RUPH WUDQVLWRULH H ILQDOL
$UW
'HFRUUHQ]D GHOOH IXQ]LRQL
/H 3URYLQFH HVHUFLWDQR OH QXRYH IXQ]LRQL DWWULEXLWH GDOOD SUHVHQWH OHJJH GHFRUVL VHL PHVL GDOOD VXD HQWUDWD LQ YLJRUH
, &RPXQL L &RQVRU]L H OH &RPXQLWj PRQWDQH WUDVPHWWRQR DOOH 3URYLQFH HQWUR OD GDWD GL FXL DO FRPPD OH SUDWLFKH H JOL DWWL
UHODWLYL DOOH QXRYH IXQ]LRQL DWWULEXLWH
Pagina 100 di 199
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
, &RPXQL L &RQVRU]L H OH &RPXQLWj PRQWDQH SURYYHGRQR DOWUHVu DOOD GHILQL]LRQH GHOOH SUDWLFKH LQ FRUVR QRQFKp DL VHQVL
GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
FLWDWD DO ULHVDPH GL WXWWH OH DXWRUL]]D]LRQL DOOR VFDULFR ULODVFLDWH DL VHQVL GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH
FRQ SULRULWj SHU TXHOOH SURYYLVRULH ULODVFLDWH LQIRUPD WDFLWD H OH WUDVPHWWRQR DOOH 3URYLQFH
$UW
6FDULFKL GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL DGLELWL DG XVR QRQ
HVFOXVLYDPHQWH DELWDWLYR H GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL DO FRPPD GHOO DUW
GHOOD SUHVHQWH OHJJH
(QWUR QRYDQWD JLRUQL GDOOD GDWD LQ FXL OH 3URYLQFH HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL GL FXL DOOD SUHVHQWH OHJJH L WLWRODUL GHJOL VFDULFKL
SURYHQLHQWL GDJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL DGLELWL DG XVR QRQ HVFOXVLYDPHQWH DELWDWLYR H GHJOL LQVHGLDPHQWL FLYLOL GL FXL DO FRPPD
GHOO DUW
GHOOD SUHVHQWH OHJJH SUHVHQWDQR DOOD 3URYLQFLD D SHQD GL GHFDGHQ]D GHOO DXWRUL]]D]LRQH VWHVVD FRSLD
GHOO DXWRUL]]D]LRQH DL ILQL GHO ULHVDPH DL VHQVL GHOOD SUHVHQWH OHJJH
/H DXWRUL]]D]LRQL GL FXL DO FRPPD FRQVHUYDQR OD ORUR YDOLGLWj VDOYR GLYHUVD YDOXWD]LRQH GD SDUWH GHOOD 3URYLQFLD SHU XQ
SHULRGR GL TXDWWUR DQQL D SDUWLUH GDOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH
$UW
5HJRODPHQWR GHL VHUYL]L GL IRJQDWXUD H GHSXUD]LRQH
, &RPXQL VLQJROL R DVVRFLDWL H OH &RPXQLWj PRQWDQH DGRWWDQR LO UHJRODPHQWR GL FXL DOO DUWLFROR FRPPD HQWUR XQ DQQR
GDOO HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH (QWUR OD VWHVVD GDWD WDOL HQWL DGHJXDQR L UHJRODPHQWL HYHQWXDOPHQWH JLj LQ YLJRUH
$UW
*HVWLRQH GHO FHQWUR UHJLRQDOH GHOOR 2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH GHL FRUSL LGULFL UHJLRQDOL
(QWUR XQ DQQR GDOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH LO &RQVLJOLR UHJLRQDOH FRQ SURSULD GHOLEHUD]LRQH
GHILQLVFH O RUJDQLVPR GL JHVWLRQH GHOO 2VVHUYDWRULR SHUPDQHQWH GHL FRUSL LGULFL UHJLRQDOL GL FXL DO SUHFHGHQWH DUW
FXL
SDUWHFLSDQR L VRJJHWWL JHVWRUL GHL VHUYL]L LGULFL JOL HQWL ORFDOL H O LVWLWXHQGD $JHQ]LD UHJLRQDOH SHU OD SURWH]LRQH DPELHQWDOH
$53$& H QH GHWHUPLQD OH PRGDOLWj GL IXQ]LRQDPHQWR
$UW
'LVSRVL]LRQL ILQDOL
3HU WXWWR TXDQWR QRQ HVSUHVVDPHQWH GLVFLSOLQDWR GDOOD SUHVHQWH OHJJH VL RVVHUYDQR OH GLVSRVL]LRQL VWDWDOL H UHJLRQDOL
YLJHQWL LQ PDWHULD
$UW
'LFKLDUD]LRQH G XUJHQ]D
/D SUHVHQWH OHJJH q GLFKLDUDWD XUJHQWH DL VHQVL GHOO DUWLFROR
GHOOD &RVWLWX]LRQH H GHOO DUWLFROR
GHOOR 6WDWXWR
UHJLRQDOH HG HQWUD LQ YLJRUH LO JLRUQR VXFFHVVLYR D TXHOOR GHOOD SXEEOLFD]LRQH QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH ( IDWWR
REEOLJR D FKLXQTXH VSHWWL GL RVVHUYDUOD H IDUOD RVVHUYDUH FRPH OHJJH GHOOD 5HJLRQH &DODEULD
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
/HJJH 5HJLRQDOH
GLFHPEUH
Q
1XRYR UHJLPH JLXULGLFR GHL &RQVRU]L SHU OH DUHH L QXFOHL H OH ]RQH GL VYLOXSSR LQGXVWULDOH
%85 Q
GHO GLFHPEUH
VXSSOHPHQWR VWUDRUGLQDULR Q
7HVWR FRRUGLQDWR FRQ OH PRGLILFKH H OH LQWHJUD]LRQL GL FXL DOOH // 55
Q
GLFHPEUH
Q
H IHEEUDLR
Q
QRYHPEUH
Q
PDJJLR
Q
GLFHPEUH
$UW
)LQDOLWj
/D 5HJLRQH &DODEULD FRQ OD SUHVHQWH OHJJH GLVFLSOLQD O¶DVVHWWR OD FRVWLWX]LRQH HG LO IXQ]LRQDPHQWR GHL &RQVRU]L SHU OH DUHH L
QXFOHL H OH ]RQH GL VYLOXSSR LQGXVWULDOH LQ DWWXD]LRQH GHOO¶DUWLFROR
GHO GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD 5HSXEEOLFD
H DJOL
HIIHWWL GL FXL DOO¶DUWLFROR
GHOOD OHJJH RWWREUH
Q
GHOO¶DUWLFROR GHO GHFUHWR OHJJH
Q
FRQYHUWLWR FRQ
PRGLILFD]LRQL QHOOD OHJJH
OXJOLR
Q
GHOO¶DUWLFROR
GHO GHFUHWR OHJJH
JLXJQR
Q
FRQYHUWLWR QHOOD OHJJH
DJRVWR
Q
QRQFKp LQ DWWXD]LRQH GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR PDU]R
Q
, &RQVRU]L SHU OH DUHH L QXFOHL H OH ]RQH GL VYLOXSSR LQGXVWULDOH DVVXPRQR OD GHQRPLQD]LRQH XQLFD GL ³&RQVRU]L SHU OR VYLOXSSR
LQGXVWULDOH´ GL VHJXLWR FKLDPDWL ³&RQVRU]L´ GHOO¶DUHD GL FRPSHWHQ]D FKH FRLQFLGH GL QRUPD FRQ LO WHUULWRULR GHOOD SURYLQFLD
G¶DSSDUWHQHQ]D
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
/(**( 5(*,21$/( DJRVWR
Q
5LRUGLQR GHOOH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH UHJLRQDOL H ORFDOL
%85 Q
GHO
DJRVWR
VXSSOHPHQWR VWUDRUGLQDULR Q
7HVWR FRRUGLQDWR FRQ OH PRGLILFKH H OH LQWHJUD]LRQL GL FXL DOOH // 55
GLFHPEUH
Q
H GLFHPEUH
Q
JHQQDLR
Q
QRYHPEUH
Q
JHQQDLR
Q
GLFHPEUH
Q
7,72/2 ,
'LVSRVL]LRQL JHQHUDOL
&$32 ,
2JJHWWR H SULQFLSL
$UW
2JJHWWR
,Q DWWXD]LRQH GHO SULQFLSLR GL VXVVLGDULHWj H GHJOL DOWUL SULQFLSL LQGLFDWL QHOO¶DUWLFROR
GHOOD &RVWLWX]LRQH QHOO¶DUWLFROR FRPPD
GHOOD OHJJH PDU]R
Q
H QHJOL DUWLFROL H VHJXHQWL GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR DJRVWR
Q
OD SUHVHQWH OHJJH GHWWD L
FULWHUL H GLVFLSOLQD JOL VWUXPHQWL OH SURFHGXUH H OH PRGDOLWj SHU LO ULRUGLQR GHOOH IXQ]LRQL H GHL FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL HVHUFLWDWL GDL
&RPXQL GDOOH 3URYLQFH GDJOL DOWUL (QWL ORFDOL GDOOH DXWRQRPLH IXQ]LRQDOL H GDOOD 5HJLRQH QHOOH PDWHULH GL FXL DJOL DUWLFROL
FRPPD
H H
GHOOD &RVWLWX]LRQH FRVu FRPH LQGLYLGXDWH QHOOH OHJJL H QHL GHFUHWL OHJLVODWLYL GL FRQIHULPHQWR GHOOH IXQ]LRQL PHGHVLPH
&RQ OD SUHVHQWH OHJJH OD 5HJLRQH &DODEULD SURYYHGH DO SLHQR FRQIHULPHQWR DJOL (QWL ORFDOL GL WXWWH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL
DPPLQLVWUDWLYL UHODWLYL DOOD FXUD GHJOL LQWHUHVVL GHOOH FRPXQLWj ORFDOL ULVHUYDQGR D Vp HVFOXVLYDPHQWH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL FKH
ULFKLHGRQR QHFHVVDULDPHQWH O¶HVHUFL]LR XQLWDULR D OLYHOOR UHJLRQDOH
,O FRQIHULPHQWR GL FXL DL FRPPL SUHFHGHQWL DYYLHQH FRQ ULIHULPHQWR DL VHJXHQWL VHWWRUL
D
E
F
G
VYLOXSSR HFRQRPLFR H DWWLYLWj SURGXWWLYH
WHUULWRULR DPELHQWH H LQIUDVWUXWWXUH
VHUYL]L DOOD SHUVRQD H DOOD FRPXQLWj
SROL]LD DPPLQLVWUDWLYD UHJLRQDOH H ORFDOH
,O ULRUGLQR GL IXQ]LRQL H FRPSHWHQ]H WUD 5HJLRQH H JOL (QWL ORFDOL DYYLHQH VHFRQGR L SULQFLSL GL VXVVLGLDULHWj DGHJXDWH]]D H
GLIIHUHQ]LD]LRQH H QHO SLHQR ULVSHWWR GHL UHFLSURFL DPELWL GL DXWRQRPLD ROWUH FKH QHO SHUVHJXLPHQWR GHOO¶RELHWWLYR GHOOD SLHQD
LQWHJUD]LRQH WUD L VLVWHPL RUJDQL]]DWLYL GHL YDUL (QWL LQWHUHVVDWL
,O FRQIHULPHQWR GHOOH IXQ]LRQL H GHL FRPSLWL DJOL (QWL ORFDOL q DWWXDWR SHU RJQL VLQJROD PDWHULD QHL WUH PHVL GDO WUDVIHULPHQWR GDOOR
6WDWR DOOD 5HJLRQH GHL EHQL H GHOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH XPDQH RUJDQL]]DWLYH H VWUXPHQWDOL RYYHUR VH LO WUDVIHULPHQWR q SUHFHGHQWH
DOO¶HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH HQWUR FHQWRWWDQWD JLRUQL
$UW
)XQ]LRQL GHJOL (QWL ORFDOL
/D JHQHUDOLWj GHOOH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH QHOOH PDWHULH GL FRPSHWHQ]D GHOOD 5HJLRQH VRQR HVHUFLWDWH GDL &RPXQL WUDQQH TXHOOH
FRQIHULWH DOOH 3URYLQFH HG DJOL DOWUL (QWL ORFDOL R TXHOOH ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH SHU DVVLFXUDUQH O¶HVHUFL]LR XQLWDULR
)HUPR UHVWDQGR TXDQWR SUHYLVWR QHO SUHFHGHQWH FRPPD VRQR FRQIHULWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H GL
SURJUDPPD]LRQH LQHUHQWL D YDVWH DUHH LQWHUFRPXQDOL R DOO¶LQWHUR WHUULWRULR SURYLQFLDOH HG LQ WDOH DPELWR
D SURPXRYRQR H FRRUGLQDQR DWWLYLWj LQ FROODERUD]LRQH FRQ L &RPXQL VXOOD EDVH GL SURJUDPPL GD HVVH SUHGLVSRVWL
E UHDOL]]DQR RSHUH GL ULOHYDQWH LQWHUHVVH SURYLQFLDOH VLD QHO VHWWRUH HFRQRPLFR DPELHQWDOH SURGXWWLYR WXULVWLFR H
FRPPHUFLDOH VLD LQ TXHOOR VRFLDOH H FXOWXUDOH
F UDFFROJRQR H FRRUGLQDQR OH SURSRVWH DYDQ]DWH GDL &RPXQL DL ILQL GHOOD SURJUDPPD]LRQH HFRQRPLFD WHUULWRULDOH HG
DPELHQWDOH GHOOD 5HJLRQH
G FRQFRUURQR DOOD GHWHUPLQD]LRQH GHO SURJUDPPD UHJLRQDOH GL VYLOXSSR H GHJOL DOWUL SURJUDPPL H SLDQL UHJLRQDOL
/·DUW
GHOOD / 5
JHQQDLR
Q FRVu UHFLWD
´/D 5HJLRQH DO ILQH GL UHQGHUH SL HIILFLHQWH HG HIILFDFH O·DWWXD]LRQH GHOOD OHJJH UHJLRQDOH DJRVWR
Q
SHU OH PDWHULH RJJHWWR GL WUDVIHULPHQWR DJOL
(( // GHILQLUj HQWUR JLRUQL GDOO·HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH XQD SURJUDPPD]LRQH VSHFLILFD DOOD OXFH GHOOD QXRYD RUJDQL]]D]LRQH SHU UHQGHUH
SL FRHUHQWL H IXQ]LRQDOL L VHUYL]L VX WXWWR LO WHUULWRULR ULGLVWULEXHQGR FRQ FULWHUL SHUHTXDWLYL ULVRUVH XPDQH H ILQDQ]LDULH QHL OLPLWL GHOOH ULVRUVH UHJLRQDOL
GLVSRQLELOL H DWWLQHQWL DOOH PHGHVLPH PDWHULHµ
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
H IRUPXODQR HG DGRWWDQR FRQ ULIHULPHQWR DOOH SUHYLVLRQL HG DJOL RELHWWLYL GHO SURJUDPPD UHJLRQDOH GL VYLOXSSR SURSUL
SURJUDPPL SOXULHQQDOL GL FDUDWWHUH VLD JHQHUDOH FKH VHWWRULDOH H SURPXRYRQR LO FRRUGLQDPHQWR GHOO¶DWWLYLWj
SURJUDPPDWRULD GHL &RPXQL
I DGRWWDQR LO SLDQR WHUULWRULDOH GL FRRUGLQDPHQWR SURYLQFLDOH DOOD FXL IRUPD]LRQH FRQFRUURQR L &RPXQL HG DFFHUWDQR OD
FRPSDWLELOLWj GHJOL VWUXPHQWL GL SLDQLILFD]LRQH WHUULWRULDOH FRPXQDOH FRQ OH SUHYLVLRQL GHOOR VWHVVR
J IRUQLVFRQR DVVLVWHQ]D WHFQLFD HG DPPLQLVWUDWLYD DJOL (QWL ORFDOL FKH OD ULFKLHGDQR
/D 5HJLRQH FRQ SURSULD OHJJH SXz FRQIHULUH DL &RPXQL DOOH 3URYLQFH HG DJOL DOWUL (QWL ORFDOL XOWHULRUL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH
ULVHUYDWH D VH VWHVVD LQ TXHVWD OHJJH
, &RPXQL H OH 3URYLQFH KDQQR SRWHVWj UHJRODPHQWDUH LQ RUGLQH DOOD GLVFLSOLQD GHOO¶RUJDQL]]D]LRQH H GHOOR VYROJLPHQWR GHOOH IXQ]LRQL
ORUR DWWULEXLWH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
/D 5HJLRQH HVHUFLWD OH IXQ]LRQL GL SURJUDPPD]LRQH GL LQGLUL]]R GL FRRUGLQDPHQWR H GL FRQWUROOR
1HOOH PDWHULH GL FXL DOOD SUHVHQWH OHJJH QHOO¶DPELWR GHOOH JHQHUDOL SRWHVWj QRUPDWLYH GL SURJUDPPD]LRQH GL LQGLUL]]R H GL FRQWUROOR
VSHWWDQR DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL FRQFHUQHQWL
D LO FRQFRUVR DOO¶HODERUD]LRQH GHOOH SROLWLFKH FRPXQLWDULH H QD]LRQDOL GL VHWWRUH H DOOD ORUR DWWXD]LRQH DQFKH DWWUDYHUVR OD
FRRSHUD]LRQH FRQ JOL (QWL ORFDOL
E OD FRQFHUWD]LRQH FRQ OR 6WDWR GHOOH VWUDWHJLH GHJOL LQGLUL]]L JHQHUDOL GHJOL RELHWWLYL GL TXDOLWj VLFXUH]]D SUHYLVLRQH H
SUHYHQ]LRQH DL ILQL GHOOD ORUR DWWXD]LRQH D OLYHOOR UHJLRQDOH
F OD FROODERUD]LRQH FRQFHUWD]LRQH H FRQFRUVR FRQ OH DXWRULWj QD]LRQDOL H VRYUD UHJLRQDOL
G OD ULVFRVVLRQH H O LQWURLWR GHOOH HQWUDWH WULEXWDULH R SDWULPRQLDOL GHOHJDWH DOOD 5HJLRQH GDOOD QRUPDWLYD QD]LRQDOH
$UW
(VHUFL]LR DVVRFLDWR GHOOH IXQ]LRQL H GHILQL]LRQH GHL OLYHOOL RWWLPDOL
,Q DWWXD]LRQH GHOO¶DUW FRPPD GHO G OJV
PDU]R
Q
DO ILQH GL IDYRULUH O¶HVHUFL]LR DVVRFLDWR GHOOH IXQ]LRQL GD SDUWH
GHL &RPXQL GL PLQRUH GLPHQVLRQH GHPRJUDILFD VRQR GHWHUPLQDWL HQWUR FHQWRYHQWL JLRUQL GDOO¶HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH
FRQ GHOLEHUD]LRQH GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHOOD *LXQWD L OLYHOOL RWWLPDOL GL HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL
, OLYHOOL RWWLPDOL GL HVHUFL]LR GL XQD R SL IXQ]LRQL RPRJHQHH VRQR LQGLYLGXDWL VHFRQGR LQGLFL GL ULIHULPHQWR GHPRJUDILFR WHUULWRULDOH HG
RUJDQL]]DWLYR
/R VWHVVR DWWR FKH LQGLYLGXD L OLYHOOL RWWLPDOL GHILQLVFH JOL LQFHQWLYL SHU SURPXRYHUH O¶HVHUFL]LR DVVRFLDWR GHOOH IXQ]LRQL H QH ILVVD
SULQFLSL H FULWHUL GLUHWWLYL LQ FRQIRUPLWj D TXDQWR VWDELOLWR GDO FDSR 9 GHO WLWROR ,, GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR DJRVWR
Q
, &RPXQL LQWHUHVVDWL H G¶LQWHVD WUD ORUR LQ FRHUHQ]D H LQ DUPRQLD FRQ OH GLVSRVL]LRQL UHJLRQDOL LQGLYLGXDQR JOL VWUXPHQWL OH IRUPH H
OH PHWRGRORJLH SHU DWWXDUH O¶HVHUFL]LR DVVRFLDWR GHOOH IXQ]LRQL FRQIHULWH H QH GDQQR FRPXQLFD]LRQH DOOD *LXQWD UHJLRQDOH HQWUR
VHVVDQWD JLRUQL GDOOD GHOLEHUD]LRQH GL FXL DO FRPPD
,Q FDVR GL LQDGHPSLHQ]D GD SDUWH GHL &RPXQL LQWHUHVVDWL LO &RQVLJOLR UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHOOD *LXQWD FRQIHULVFH OH IXQ]LRQL
UHODWLYH DOOD 3URYLQFLD FRPSHWHQWH SHU WHUULWRULR FKH OH HVHUFLWD HQWUR L VXFFHVVLYL VHVVDQWD JLRUQL
7UDVFRUVR LQXWLOPHQWH LO WHUPLQH GL FXL DO FRPPD
OD 5HJLRQH HVHUFLWD LO SRWHUH VRVWLWXWLYR VXJOL (QWL ORFDOL
/D 5HJLRQH SURPXRYH OH 8QLRQL WUD L &RPXQL DQFKH SHU OH ILQDOLWj GL FXL DOO¶DUW
GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR
DJRVWR
Q
/D GHFLVLRQH VXOOD IXVLRQH GHL &RPXQL q ULPHVVD DOOD OLEHUD LQL]LDWLYD GHJOL VWHVVL LQ TXDOXQTXH IDVH R VWDGLR GHOO¶HVSHULHQ]D
GHOO¶8QLRQH /D OHJJH UHJLRQDOH FKH VDQFLVFH OD IXVLRQH q LQ RJQL FDVR SUHFHGXWD GD UHIHUHQGXP FRQVXOWLYR WUD OH SRSROD]LRQL
LQWHUHVVDWH
/H 3URYLQFH LQ UHOD]LRQH DOO¶DPSLH]]D H SHFXOLDULWj GHO WHUULWRULR DOOH HVLJHQ]H GHOOD SRSROD]LRQH HG DOOD IXQ]LRQDOLWj GHL VHUYL]L
SRVVRQR GLVFLSOLQDUH QHOOR VWDWXWR VHQWLWL L 6LQGDFL GHL &RPXQL LQWHUHVVDWL OD VXGGLYLVLRQH GHO SURSULR WHUULWRULR LQ FLUFRQGDUL QHO FXL
DPELWR RUJDQL]]DUH JOL XIILFL L VHUYL]L H JOL VWUXPHQWL GL SDUWHFLSD]LRQH SRSRODUH ,O FLUFRQGDULR q RUJDQR GHFHQWUDWR
GHOO¶DPPLQLVWUD]LRQH SURYLQFLDOH
/HWWHUD DJJLXQWD GDOO·DUW
FRPPD
GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
/H 3URYLQFH GLVFLSOLQDQR FRQ DSSRVLWL UHJRODPHQWL LO IXQ]LRQDPHQWR GHL FLUFRQGDUL H O¶LVWLWX]LRQH GHOO¶DVVHPEOHD GHL VLQGDFL GHO
FLUFRQGDULR FRQ IXQ]LRQL FRQVXOWLYH SURSRVLWLYH H GL FRRUGLQDPHQWR
$UW
,QGLUL]]R SURJUDPPD]LRQH FRRUGLQDPHQWR H FRQWUROOR
1HOOH PDWHULH RJJHWWR GHOOD SUHVHQWH OHJJH OD 5HJLRQH HVHUFLWD OH IXQ]LRQL GL LQGLUL]]R SURJUDPPD]LRQH H FRRUGLQDPHQWR
PHGLDQWH GHOLEHUD]LRQH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH QHO ULVSHWWR GHL SULQFLSL H GHL FULWHUL ILVVDWL GDOOD SUHVHQWH OHJJH H SUHYLR SDUHUH
REEOLJDWRULR GHO &RQVLJOLR GHOOH $XWRQRPLH ORFDOL RYYHUR VH PDQFDQWH GHOO¶$1&, 83, GHOO¶$VVRFLD]LRQH 3LFFROL &RPXQL H GHOOD
/HJD GHOOH $XWRQRPLH /RFDOL
/D 5HJLRQH HVHUFLWD LO FRQWUROOR GHOOH IXQ]LRQL H GHL FRPSLWL FRQIHULWL DJOL (QWL ORFDOL
$UW
3RWHUH VRVWLWXWLYR
$UW
9DORUL]]D]LRQH GHOO¶DXWRQRPD LQL]LDWLYD GHL FLWWDGLQL
/D 5HJLRQH H JOL (QWL ORFDOL IDYRULVFRQR O¶DXWRQRPD LQL]LDWLYD GHL FLWWDGLQL VLQJROL H DVVRFLDWL SHU OR VYROJLPHQWR GL DWWLYLWj GL
LQWHUHVVH JHQHUDOH VXOOD EDVH GHO SULQFLSLR GL VXVVLGDULHWj
&$32 ,,
&RQIHUHQ]D 5HJLRQH $XWRQRPLH ORFDOL
$UW
&RPSRVL]LRQH
$UW
(OH]LRQH GHL UDSSUHVHQWDQWL GHL &RPXQL
$UW
'XUDWD LQ FDULFD
$UW
&RQYRFD]LRQL
$UW
&RPSLWL
$UW
(VLWD]LRQH GHL SDUHUL
$UW
,QWHVH
$UW
6SHVH GL SDUWHFLSD]LRQH
&$32 ,,,
7UDVIHULPHQWR GHOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH XPDQH VWUXPHQWDOL HG RUJDQL]]DWLYH
$UW
2EEOLJR GL WUDVIHULPHQWR GHOOH ULVRUVH
$UWLFROR DEURJDWR GDO FRPPD GHOO¶DUW
GHOOD / 5
QRYHPEUH
Q
/D / 5 JHQQDLR
Q ³,VWLWX]LRQH H GLVFLSOLQD GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH GHOOH $XWRQRPLH ORFDOLµ DOO¶DUW
QH IDQQR SDUWH
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DEURJD SHU LQWHUR LO &DSR ,, H WXWWL JOL DUWLFROL FKH
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
q IDWWR REEOLJR DOOD 5HJLRQH GL SURYYHGHUH DO WUDVIHULPHQWR DJOL (QWL ORFDOL GHOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH XPDQH RUJDQL]]DWLYH H
VWUXPHQWDOL QHFHVVDULH SHU O¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL H GHL FRPSLWL DG HVVL FRQIHULWL
/D 5HJLRQH WUDVIHULVFH DQQXDOPHQWH DJOL (QWL ORFDOL OH ULVRUVH ILQDQ]LDULH SHU LO ILQDQ]LDPHQWR GHOOH IXQ]LRQL FRQIHULWH VHFRQGR
FULWHUL GL SURJUDPPD]LRQH FKH WHQJDQR FRQWR GHOOH HVLJHQ]H GL SHUHTXD]LRQH GHOOD FDSDFLWj GL DXWRILQDQ]LDPHQWR GHOO¶HQWH
EHQHILFLDULR GHO IDEELVRJQR GL VSHVD GHOOD SUHGLVSRVL]LRQH GL VWUXPHQWL GL UD]LRQDOL]]D]LRQH GHOOH VWUXWWXUH RUJDQL]]DWLYH H
GHOO¶DWWLYLWj JHVWLRQDOH QRQFKp GHOOD SURPR]LRQH GHOO¶HVHUFL]LR DVVRFLDWR GL FRPSHWHQ]H H GL VYLOXSSR GHOOD UHODWLYD SURJHWWXDOLWj
/H 8QLWj 3UHYLVLRQDOL GL %DVH GHO ELODQFLR UHJLRQDOH FKH ULJXDUGDQR L WUDVIHULPHQWL GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD
SURSRU]LRQDOPHQWH ULGRWWH RG HVWLQWH
VRQR
$UW
7UDVIHULPHQWR GHO SHUVRQDOH
,O SHUVRQDOH GHO UXROR RUJDQLFR GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH FKH DOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH VYROJH OH IXQ]LRQL
FRQIHULWH DOOH 3URYLQFH DL &RPXQL H DJOL DOWUL (QWL ORFDOL q SRVWR LQ GLVWDFFR IXQ]LRQDOH VLQR DOOD GDWD GL WUDVIHULPHQWR GL FXL DO FRPPD
SUHVVR L PHGHVLPL (QWL D GHFRUUHUH GDOOD GDWD GL HIIHWWLYR SDVVDJJLR GHOOH IXQ]LRQL GLVSRVWR FRQ OH PRGDOLWj H QHL WHPSL SUHYLVWL GDL
FRPPL
H GHO SUHVHQWH DUWLFROR
, GLULJHQWL UHJLRQDOL FKH DOO¶HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH VYROJRQR IXQ]LRQL FRQIHULWH DJOL (QWL ORFDOL YHQJRQR SRVWL LQ
GLVWDFFR IXQ]LRQDOH SUHVVR L PHGHVLPL (QWL FRQ OD PHGHVLPD GHFRUUHQ]D GL FXL DO FRPPD
$ WXWWR LO SHUVRQDOH SRVWR LQ GLVWDFFR IXQ]LRQDOH YLHQH ULFRQRVFLXWR HG HURJDWR GDOO¶DPPLQLVWUD]LRQH UHJLRQDOH OR VWHVVR WUDWWDPHQWR
HFRQRPLFR JLXULGLFR FKH JLj IUXLVFH SUHVVR OD 5HJLRQH DL VHQVL GHOOH GLVSRVL]LRQL QRUPDWLYH H FRQWUDWWXDOL YLJHQWL
$L ILQL GHOO¶DWWXD]LRQH GHL SUHFHGHQWL FRPPL LO GLULJHQWH FRPSHWHQWH LQ PDWHULD GL SHUVRQDOH FRQ XQR R SL SURYYHGLPHQWL DFTXLVLWR
LO SDUHUH GHO ©&RPLWDWR SHU OH SROLWLFKH GHO SHUVRQDOHª GL FXL DO FRPPD
GHILQLVFH FRQ ULJXDUGR DO SHUVRQDOH GL TXDOLILFD
GLULJHQ]LDOH H QRQ GLULJHQ]LDOH
D LO FRQWLQJHQWH VXGGLYLVR SHU TXDOLILFKH H ILJXUH SURIHVVLRQDOL GD GLVWDFFDUH SUHVVR JOL (QWL ORFDOL
E LO TXDGUR GHO SHUVRQDOH UHJLRQDOH FKH VYROJH OH IXQ]LRQL FRQIHULWH SUHYLVWH QHL FRPPL H
F LO TXDGUR GHO SHUVRQDOH DQFKH GL TXDOLILFD GLULJHQ]LDOH QRQ GLUHWWDPHQWH FRLQYROWR QHO SURFHVVR GL FRQIHULPHQWR FKH KD
ULFKLHVWR LO GLVWDFFR SUHVVR JOL (QWL GHVWLQDWDUL GL WUDVIHULPHQWL H GHOHJKH
G LO FRQWLQJHQWH QRPLQDWLYR ILQDOH GHO SHUVRQDOH UHJLRQDOH GD GLVWDFFDUH SUHVVR JOL (QWL ORFDOL SHU OR VYROJLPHQWR GHOOH IXQ]LRQL
ORUR FRQIHULWH
4XDORUD LO FRQIHULPHQWR DEELD DG RJJHWWR O¶LQVLHPH GHOOH FRPSHWHQ]H GL LQWHUH VWUXWWXUH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH WXWWR LO SHUVRQDOH
DOOH VWHVVH DVVHJQDWR YLHQH GLVWDFFDWR SUHVVR (QWL ORFDOL
/¶DVVHJQD]LRQH LQ GLVWDFFR IXQ]LRQDOH GHO SHUVRQDOH UHJLRQDOH DJOL (QWL ORFDOL q DVVLVWLWD GD DGHJXDWL LQWHUYHQWL IRUPDWLYL GL
ULTXDOLILFD]LRQH DWWLYDWL VX LQGLFD]LRQH GHO FRPLWDWR GL FXL DO FRPPD
FRQ RQHUL D FDULFR GHOOD 5HJLRQH
/D 5HJLRQH SXz DYYDOHUVL GHJOL XIILFL GHJOL (QWL ORFDOL SHU O¶HVHUFL]LR GL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH GL LQWHUHVVH DQFKH QRQ
HVFOXVLYDPHQWH ORFDOH
&RQ GHFUHWR GHO GLULJHQWH FRPSHWHQWH LQ PDWHULD GL SHUVRQDOH LO SHUVRQDOH UHJLRQDOH SRVWR LQ GLVWDFFR IXQ]LRQDOH q WUDVIHULWR
SUHVVR JOL (QWL GL FXL DO FRPPD QRQ ROWUH LO WHUPLQH GL FXL DO FRPPD
/¶LQTXDGUDPHQWR GHO SHUVRQDOH GL FXL DO FRPPD QHL UXROL GHJOL (QWL ORFDOL DYYLHQH LQ FRQIRUPLWj DOOH WDEHOOH GL HTXLSDUD]LRQH
IRUPXODWH SUHYLR SDUHUH GHO FRPLWDWR GL FXL DO FRPPD
VXOOD EDVH GHOOH SRVL]LRQL JLXULGLFKH H GHO WUDWWDPHQWR HFRQRPLFR LQ
JRGLPHQWR SUHVVR O¶HQWH GL DSSDUWHQHQ]D
$L GLSHQGHQWL WUDVIHULWL SUHVVR JOL (QWL ORFDOL DL VHQVL GHOOD SUHVHQWH OHJJH FRQVHUYDQR L EHQHILFL GHULYDQWL GDOOR VWDWR JLXULGLFR HG
HFRQRPLFR PDWXUDWR R GD PDWXUDUH SHU HIIHWWR GL QRUPH VWDWDOL UHJLRQDOL R FRQWUDWWXDOL QRQFKp L EHQHILFL GHULYDQWL GDOOH GLVSRVL]LRQL
UHFDWH GDOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q
,O WHUPLQH GL VFRUULPHQWR GL JUDGXDWRULH GL VHOH]LRQH SHU OH VROH SURJUHVVLRQL
YHUWLFDOL q SURURJDWR D PHVL
GDOOD GDWD GL SXEEOLFD]LRQH GHL UHODWLYL GHFUHWL /H PRGLILFKH LQWHUYHQXWH QHOOR VWDWR JLXULGLFR HG
HFRQRPLFR GHL GLULJHQWL H GHL GLSHQGHQWL DQFRUFKp WUDVIHULWL SHU HIIHWWR GHOOD QRUPD GL FXL VRSUD UHVWDQR D FDULFR GHO ELODQFLR GHOOD
5HJLRQH
9HGL DUW
GHOOD / 5
JHQQDLR
Q
&RPPD VRVWLWXLWR GDOO¶DUW
GHOOD / 5
JHQQDLR
Q
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IV Commissione
$O ILQH GL DVVLFXUDUH OD FRQWLQXLWj GHOO¶D]LRQH IRUPDWLYD UHJLRQDOH H GL QRQ GLVSHUGHUH XQ SDWULPRQLR VLJQLILFDWLYR GL HVSHULHQ]H OH
DPPLQLVWUD]LRQL SURYLQFLDOL SRVVRQR DVVXPHUH FRQ SURFHGXUH VHOHWWLYH ULVHUYDWH L GLSHQGHQWL GHL FHQWUL FRQYHQ]LRQDWL GL FXL DOOD
7DEHOOD $ GHOOD OHJJH
PRGLILFDWD GDOOD OHJJH
QRQ JLj WUDQVLWDWL QHL UXROL UHJLRQDOL H FRQWLQXDWLYDPHQWH DOOH GLSHQGHQ]H
GHL PHGHVLPL FHQWUL QHJOL XOWLPL WUH DQQL
,O SHUVRQDOH LQTXDGUDWR QHL UXROL GHJOL (QWL ORFDOL QRQ SXz FKLHGHUH LO FRPDQGR R LO WUDVIHULPHQWR QHL UXROL GHOOD *LXQWD R GHO
&RQVLJOLR UHJLRQDOH SHU DOPHQR FLQTXH DQQL GDOOD GDWD GHOO¶HIIHWWLYR WUDVIHULPHQWR
$O SHUVRQDOH UHJLRQDOH WUDVIHULWR DL VHQVL GHL SUHFHGHQWL FRPPL OD 5HJLRQH ULFRQRVFH LQFHQWLYL HFRQRPLFL XQD WDQWXP FDOFRODWL
VXOOD EDVH GHOOH TXRWH HURJDWH GDOOD VWHVVD D WLWROR GL WUDWWDPHQWR DFFHVVRULR GL UHWULEX]LRQH GL SRVL]LRQH H GL ULVXOWDWR 7DOL LQFHQWLYL
VRQR GHWHUPLQDWL SUHYLR FRQIURQWR FRQ OH RUJDQL]]D]LRQL VLQGDFDOL PDJJLRUPHQWH UDSSUHVHQWDWLYH GD FRQFOXGHUVL HQWUR H QRQ ROWUH OD
GDWD GL DGR]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR GL GLVWDFFR IXQ]LRQDOH
,O SHUVRQDOH WUDVIHULWR DL VHQVL GHOOH QRUPH FRQWHQXWH QHO SUHVHQWH DUWLFROR FRQVHUYD OD SRVL]LRQH JLXULGLFD HG HFRQRPLFD LQ
JRGLPHQWR DOO¶DWWR GHO WUDVIHULPHQWR LYL FRPSUHVD O¶DQ]LDQLWj JLj PDWXUDWD SUHVVR O¶HQWH GL DSSDUWHQHQ]D H IDWWL VDOYL JOL HIIHWWL GHO
QXRYR RUGLQDPHQWR SURIHVVLRQDOH
$O ILQH GL XQD FRUUHWWD HG HIILFDFH JHVWLRQH GHL SURFHVVL GL PRELOLWj GHO SHUVRQDOH GD WUDVIHULUH SUHVVR JOL (QWL ORFDOL q LVWLWXLWR LO
FRPLWDWR SHU OH SROLWLFKH GHO SHUVRQDOH FXL VRQR DIILGDWL FRPSLWL GL LQGLUL]]R H FRQVXOWLYL LQ RUGLQH DOOD HODERUD]LRQH GHL FULWHUL H GHOOH
PRGDOLWj GL
D
E
F
G
JHVWLRQH GHO SHUVRQDOH UHJLRQDOH SRVWR LQ GLVWDFFR IXQ]LRQDOH
LQTXDGUDPHQWR GHO SHUVRQDOH VWHVVR QHL UXROL GHJOL (QWL ORFDOL
JHVWLRQH GHO SHUVRQDOH SURYHQLHQWH GDOOR 6WDWR
VDOYDJXDUGLD GHOOD SURIHVVLRQDOLWj DFTXLVLWD IRUPD]LRQH H ULTXDOLILFD]LRQH GHO SHUVRQDOH LQWHUHVVDWR GDOOD PRELOLWj
,O FRPLWDWR HVSULPH SDUHUL REEOLJDWRUL SHU O¶DGR]LRQH GL WXWWL JOL DWWL D FDUDWWHUH JHQHUDOH UHODWLYL DOOD PRELOLWj GHO SHUVRQDOH
LPSHJQDWR QHOO¶DVVROYLPHQWR GHOOH IXQ]LRQL RJJHWWR GL FRQIHULPHQWR DOOD 5HJLRQH H DJOL (QWL ORFDOL
,O FRPLWDWR QRPLQDWR FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH q FRVWLWXLWR GD
D
E
F
G
O¶DVVHVVRUH UHJLRQDOH FRPSHWHQWH LQ PDWHULD GL SHUVRQDOH R XQ GLULJHQWH UHJLRQDOH GD OXL GHOHJDWR FKH OR SUHVLHGH
XQ UDSSUHVHQWDQWH GHOOD GHOHJD]LRQH UHJLRQDOH GHOO¶$1&,
XQ UDSSUHVHQWDQWH GHOO¶83, UHJLRQDOH
XQ UDSSUHVHQWDQWH GHOOD GHOHJD]LRQH UHJLRQDOH GHOO¶81&(0 H FLQTXH UDSSUHVHQWDQWL GHVLJQDWL GDOOH RUJDQL]]D]LRQL
VLQGDFDOL UHJLRQDOL GRWDWH GHOOD UDSSUHVHQWDWLYLWj ILVVDWD GDOOH QRUPH YLJHQWL
/D GDWD GL SDVVDJJLR GHOOH IXQ]LRQL q VWDELOLWD VX FRQIRUPH GHOLEHUD]LRQH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH FRQ XQR R SL GHFUHWL GHO
GLUHWWRUH JHQHUDOH FRPSHWHQWH SHU PDWHULD
&RQWHVWXDOPHQWH DO SDVVDJJLR GHOOH IXQ]LRQL H FRQ L PHGHVLPL GHFUHWL VL GLVSRQH LO GLVWDFFR IXQ]LRQDOH GHOOH XQLWj GL SHUVRQDOH
FRPH LQGLYLGXDWH DL VHQVL GHO FRPPD
, GHFUHWL GL FXL DO FRPPD
IXQ]LRQL FRQIHULWH
VRQR DGRWWDWL HQWUR
PHVL GDJOL DFFUHGLWDPHQWL GL ULVRUVH ILQDQ]LDULH RFFRUUHQWL SHU O¶HVHUFL]LR GHOOH
,O WUDVIHULPHQWR DJOL (QWL ORFDOL GL ULVRUVH XPDQH GHYH FRPXQTXH FRQFOXGHUVL QRQ ROWUH
IXQ]LRQL ILVVDWD GDL GHFUHWL GL FXL DO FRPPD
PHVL GDOOD GDWD GL SDVVDJJLR GHOOH
$UW
5LVRUVH ILQDQ]LDULH VWUXPHQWDOL RUJDQL]]DWLYH H SDWULPRQLDOL
/D *LXQWD UHJLRQDOH FRQ DSSRVLWH GHOLEHUD]LRQL H D VHJXLWR GHOO¶DFTXLVL]LRQH GHO SDUHUH GHOOD &RQIHUHQ]D 5HJLRQH $XWRQRPLH
ORFDOL GL FXL DOO¶DUWLFROR SURYYHGH DO WUDVIHULPHQWR GHOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH H VWUXPHQWDOL LGRQHH D JDUDQWLUH XQD FRQJUXD FRSHUWXUD
GHJOL RQHUL GHULYDQWL GDOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL FRQIHULWH DJOL (QWL ORFDOL WHQHQGR FRQWR GL HYHQWXDOL WUDVIHULPHQWL GL ULVRUVH RSHUDWL
GLUHWWDPHQWH GDOOR 6WDWR DJOL (QWL ORFDOL H QHOO¶DPELWR GHOOH ULVRUVH D WDOH VFRSR HIIHWWLYDPHQWH WUDVIHULWH GDOOR 6WDWR DOOD 5HJLRQH
/D GHFRUUHQ]D GHOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL FRQIHULWH DJOL (QWL ORFDOL q ILVVDWD QHOOH VXGGHWWH GHOLEHUD]LRQL GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH H GL
UHJROD FRLQFLGH FRQ O¶HIIHWWLYR WUDVIHULPHQWR DJOL VWHVVL (QWL GHOOH ULVRUVH GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD
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IV Commissione
/H GLVSRQLELOLWj ILQDQ]LDULH GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH VRQR GHVWLQDWH D FRSULUH VLD JOL RQHUL GHULYDQWL GDOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL H
GHL FRPSLWL PDQWHQXWL LQ FDSR DOOD 5HJLRQH FKH TXHOOL GHULYDQWL GDOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL FRQIHULWH DJOL (QWL ORFDOL H DOOH DXWRQRPLH
IXQ]LRQDOL $OOD ULSDUWL]LRQH GHL IRQGL WUD L GHVWLQDWDUL GHOOH IXQ]LRQL WUDVIHULWH GDOOR 6WDWR VL SURYYHGH FRQ OD OHJJH GL ELODQFLR
6RQR DOWUHVu SUHYLVWH H VWDQ]LDWH QHO ELODQFLR GL SUHYLVLRQH DQQXDOH OH VRPPH RFFRUUHQWL SHU OD LQFHQWLYD]LRQH GHOO¶HVHUFL]LR
DVVRFLDWR GHOOH IXQ]LRQL
, EHQL PRELOL QHFHVVDUL SHU O¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL FRQIHULWH VRQR FHGXWL VXOOD EDVH GL LQWHVH WUD OD 5HJLRQH H JOL (QWL GHVWLQDWDUL
GHO FRQIHULPHQWR GHOOH IXQ]LRQL
7XWWH OH DWWLYLWj GL FXL DO SUHVHQWH DUWLFROR HG DOO¶DUWLFROR
YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH
GHYRQR FRQFOXGHUVL FRPXQTXH HQWUR
PHVL GDOOD GDWD GL HQWUDWD LQ
$UW
2EEOLJR GL LQIRUPD]LRQH
/D 5HJLRQH H JOL (QWL ORFDOL VRQR WHQXWL D IRUQLUVL UHFLSURFDPHQWH VLD VX ULFKLHVWD VLD FRQ FDGHQ]D SHULRGLFD LQIRUPD]LRQL GDWL
VWDWLVWLFL H RJQL DOWUR HOHPHQWR XWLOH DOOR VYROJLPHQWR GHOOH IXQ]LRQL GL ULVSHWWLYD FRPSHWHQ]D
/D 5HJLRQH JDUDQWLVFH D WXWWL JOL (QWL ORFDOL O¶DFFHVVR DOOH VXH EDQFKH GDWL UHODWLYH DOOH IXQ]LRQL FRQIHULWH QRQFKp SURPXRYH OD
FRVWLWX]LRQH H O¶LPSOHPHQWD]LRQH GL QXRYH EDQFKH GDWL QHO ULVSHWWR GHOOD QRUPDWLYD LQ PDWHULD GL VLFXUH]]D GHL GDWL H GL WXWHOD GHOOD
ORUR ULVHUYDWH]]D
$UW
2VVHUYDWRULR VXOOD ULIRUPD DPPLQLVWUDWLYD H PRQLWRUDJJLR
q LVWLWXLWR SUHVVR OD 3UHVLGHQ]D GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH O¶2VVHUYDWRULR VXOOD ULIRUPD DPPLQLVWUDWLYD FRQ FRPSLWR GL PRQLWRUDUH L
FDPELDPHQWL LQWURGRWWL GDOOD OHJLVOD]LRQH VWDWDOH H UHJLRQDOH OH IDVL GL DWWXD]LRQH GHOOD ULIRUPD H OD VXD FRQFUHWD UHDOL]]D]LRQH QHO
VLVWHPD GHOOH DXWRQRPLH
/D *LXQWD UHJLRQDOH SUHVHQWD DQQXDOPHQWH DO &RQVLJOLR XQ UDSSRUWR VXOOR VWDWR GHOOH DXWRQRPLH H XQD UHOD]LRQH VXOO¶DQGDPHQWR GHO
FRQIHULPHQWR GHOOH IXQ]LRQL H VXL VXRL ULIOHVVL LQ PDWHULD GL LPSLHJR SXEEOLFR FRQ SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH
LPSLHJDWH HG DJOL HVLWL GHOOD FRQWUDWWD]LRQH LQ VHGH GHFHQWUDWD
$UW
7HUPLQH SHU O¶HVLWD]LRQH GHL SDUHUL
, SDUHUL SUHYLVWL GDOOD SUHVHQWH OHJJH DQFKH VH REEOLJDWRUL VRQR HVSUHVVL HQWUR LO WHUPLQH GL VHVVDQWD JLRUQL GDO ULFHYLPHQWR GHOOD
ULFKLHVWD WUDVFRUVR LO TXDOH LO SDUHUH VL LQWHQGH SRVLWLYDPHQWH DFTXLVLWR
7,72/2 ,,
6YLOXSSR HFRQRPLFR HG DWWLYLWj SURGXWWLYH
&$32 ,
$PELWR GL DSSOLFD]LRQH
$UW
2JJHWWR
,O SUHVHQWH WLWROR LQGLYLGXD H GLVFLSOLQD OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL GL FRPSHWHQ]D GHOOD 5HJLRQH H TXHOOH GD FRQIHULUH DJOL (QWL ORFDOL QHL
VHWWRUL GHOO¶©DUWLJLDQDWRª ©DJULFROWXUDª ©LQGXVWULDª ©VSRUWHOOR XQLFRª ©ULFHUFD SURGX]LRQH WUDVSRUWR H GLVWULEX]LRQH GL HQHUJLDª
©PLQLHUH H ULVRUVH JHRWHUPLFKHª ©RUGLQDPHQWR GHOOH FDPHUH GL FRPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUDª ©FRRSHUD]LRQHª
©ILHUH H PHUFDWLª ©FRPPHUFLRª ©WXULVPRª
$UW
6SRUWHOOR XQLFR SHU OH DWWLYLWj SURGXWWLYH
/D 5HJLRQH ULFRQRVFH OR 6SRUWHOOR XQLFR SHU OH DWWLYLWj SURGXWWLYH TXDOH VWUXPHQWR GL SURPR]LRQH GHO VLVWHPD SURGXWWLYR ORFDOH
/R VSRUWHOOR XQLFR SHU OH DWWLYLWj SURGXWWLYH q LVWLWXLWR D FXUD GHL &RPXQL
, &RPXQL VLQJROL R DVVRFLDWL FRQ DOWUL (QWL ORFDOL HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
Pagina 108 di 199
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IV Commissione
D OD UHDOL]]D]LRQH O¶DPSOLDPHQWR OD FHVVD]LRQH OD ULDWWLYD]LRQH OD ORFDOL]]D]LRQH H OD ULORFDOL]]D]LRQH GL LPSLDQWL SURGXWWLYL
LQFOXVR LO ULODVFLR GHOOH FRQFHVVLRQL R DXWRUL]]D]LRQL HGLOL]LH
E OD UHDOL]]D]LRQH GL DUHH LQGXVWULDOL SHU LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL GD SDUWH GL LPSUHVH H FRQVRU]L GL LPSUHVH
/D VWUXWWXUD GHO &RPXQH D FXL q DIILGDWD OD JHVWLRQH GHOOR VSRUWHOOR XQLFR SHU OH DWWLYLWj SURGXWWLYH H O¶DVVLVWHQ]D DOOH LPSUHVH FXUD
DYHQGR ULJXDUGR LQ SDUWLFRODUH DL SURILOL XUEDQLVWLFL VDQLWDUL GHOOD WXWHOD DPELHQWDOH H GHOOD VLFXUH]]D OR VYROJLPHQWR GHO SURFHGLPHQWR
SHU OD UHDOL]]D]LRQH O¶DPSOLDPHQWR OD FHVVD]LRQH OD ULDWWLYD]LRQH OD ORFDOL]]D]LRQH H OD ULORFDOL]]D]LRQH GL LPSLDQWL SURGXWWLYL LQFOXVR
LO ULODVFLR GHOOH FRQFHVVLRQL R DXWRUL]]D]LRQL HGLOL]LH QHO ULVSHWWR GHL UHJRODPHQWL HPDQDWL DL VHQVL GHOO¶DUW
FRPPD GHOOD OHJJH Q
$O ILQH GL DVVLFXUDUH O¶HIILFDFLD H OD WHPSHVWLYLWj GHOO¶D]LRQH DPPLQLVWUDWLYD OR VSRUWHOOR XQLFR SHU OH DWWLYLWj SURGXWWLYH VYLOXSSD OH
QHFHVVDULH IRUPH GL UDFFRUGR H LQWHJUD]LRQH FRQ OH DOWUH DPPLQLVWUD]LRQL FRLQYROWH QHO SURFHGLPHQWR WUDPLWH LQ SDUWLFRODUH OD
&RQIHUHQ]D GL VHUYL]L GL FXL DOO¶DUWLFROR GHOOD OHJJH
H VXFFHVVLYH PRGLILFKH HG LQWHJUD]LRQL
1HO ULVSHWWR GHOOH IXQ]LRQL DWWULEXLWH DL &RPXQL OD 5HJLRQH IDYRULVFH IRUPH GL FROODERUD]LRQH RSHUDWLYD FRQ JOL (QWL ORFDOL H OH ORUR
$VVRFLD]LRQL DO ILQH GL DJHYRODUH LO FRRUGLQDWR HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH LQ PDWHULD GL LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL VX WXWWR LO
WHUULWRULR UHJLRQDOH QRQFKp GL UHDOL]]DUH OH QHFHVVDULH LQWHUFRQQHVVLRQL WUD JOL 6SRUWHOOL XQLFL FRPXQDOL H OH VWUXWWXUH DWWLYDWH GDOOD
5HJLRQH DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR
FRPPD GHO G OJV
SHU OD UDFFROWD H GLIIXVLRQH GHOOH LQIRUPD]LRQL DOOH LPSUHVH
/DGGRYH VLDQR VWLSXODWL SDWWL WHUULWRULDOL R FRQWUDWWL G¶DUHD O¶DFFRUGR WUD JOL (QWL ORFDOL FRLQYROWL SXz SUHYHGHUH FKH OD JHVWLRQH GHOOR
VSRUWHOOR XQLFR VLD DWWULEXLWD DO VRJJHWWR SXEEOLFR UHVSRQVDELOH GHO SDWWR R GHO FRQWUDWWR
1HL &RPXQL IDFHQWL SDUWH GL &RPXQLWj 0RQWDQH OH IXQ]LRQL UHODWLYH DOOR VSRUWHOOR XQLFR GHOOH DWWLYLWj SURGXWWLYH SRVVRQR HVVHUH
GHOHJDWH DOOH &RPXQLWj 0RQWDQH GDJOL VWHVVL &RPXQL
6SHWWD DOOH 3URYLQFH FRQFHGHUH FRQWULEXWL DL &RPXQL VLQJROL R DVVRFLDWL SHU OD LVWLWX]LRQH H JHVWLRQH GHOOR VSRUWHOOR XQLFR SHU OH
DWWLYLWj SURGXWWLYH IDYRUHQGR IRUPH GL JHVWLRQH DVVRFLDWD HQWUR DPELWL WHUULWRULDOL LQGLYLGXDWL FRPH RWWLPDOL
$UW
$WWLYLWj GL FRRUGLQDPHQWR HVHUFLWDWD GDOOD 5HJLRQH H GDOOH 3URYLQFH
/D 5HJLRQH DWWXD LO FRRUGLQDPHQWR H LO PLJOLRUDPHQWR GHL VHUYL]L GL DVVLVWHQ]D DOOH LPSUHVH PHGLDQWH OH 3URYLQFH
/H 3URYLQFH
D LVWLWXLVFRQR D OLYHOOR SURYLQFLDOH OR ©6SRUWHOOR GHOOH DWWLYLWj SURGXWWLYHª LO TXDOH DVVLFXUD DL &RPXQL HG DOOH ORUR DVVRFLD]LRQL
OD QHFHVVDULD DVVLVWHQ]D SHU OR VYROJLPHQWR GHL FRPSLWL GHJOL VSRUWHOOL XQLFL SHU OH DWWLYLWj SURGXWWLYH
E SURPXRYRQR DQFKH LQ FROODERUD]LRQH FRQ OH &DPHUH GL FRPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR HG DJULFROWXUD FRUVL GL
IRUPD]LRQH DJJLRUQDPHQWR H GL ULTXDOLILFD]LRQH SHU LO SHUVRQDOH DGGHWWR DOOH DWWLYLWj GHJOL VSRUWHOOL XQLFL SHU OH DWWLYLWj
SURGXWWLYH SUHSRVWL DOOR VYROJLPHQWR GHOOH IXQ]LRQL H FRPSLWL GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
F SURYYHGRQR DOO¶DPPRGHUQDPHQWR GHOOH GRWD]LRQL LQIRUPDWLFKH GHJOL 6SRUWHOOL XQLFL LQ RUGLQH DOOH QXRYH WHFQRORJLH IXQ]LRQDOL
DOOH DWWLYLWj GHJOL VWHVVL
G FXUDQR OH LQL]LDWLYH GL LQIRUPD]LRQH H FRPXQLFD]LRQH VXOOH DWWLYLWj GHJOL 6SRUWHOOL XQLFL
3HU LO UHSHULPHQWR O¶LPPLVVLRQH LQ UHWH H O¶DJJLRUQDPHQWR GHL GDWL H GHOOH LQIRUPD]LRQL XWLOL SHU OR VYROJLPHQWR GHOO¶DWWLYLWj GL
DVVLVWHQ]D DOOH LPSUHVH OH 3URYLQFH VWLSXODQR DSSRVLWL SURWRFROOL G¶LQWHVD FRQ L VRJJHWWL H OH VWUXWWXUH FKH OL GHWHQJRQR
/D 5HJLRQH RUJDQL]]D XQ VLVWHPD UHJLRQDOH GL PRQLWRUDJJLR GHOOH DWWLYLWj GHJOL VSRUWHOOL XQLFL SURYLQFLDOL H FRPXQDOL
$UW
$JHYROD]LRQH GHO FUHGLWR
1HOO¶DPELWR GHOOH IXQ]LRQL H GHL FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL WUDVIHULWL R GHOHJDWL GDOOR 6WDWR QHOOH PDWHULH GL FXL DO SUHVHQWH WLWROR VRQR
ULVHUYDWL DOOD 5HJLRQH JOL LQWHUYHQWL SHU DJHYRODUH O¶DFFHVVR DO FUHGLWR QHL OLPLWL VWDELOLWL GDOOH QRUPH QD]LRQDOL H FRPXQLWDULH OD
GLVFLSOLQD GHL UDSSRUWL FRQ JOL LVWLWXWL GL FUHGLWR OD GHWHUPLQD]LRQH GHL FULWHUL DSSOLFDWLYL GHL SURYYHGLPHQWL UHJLRQDOL GL DJHYROD]LRQH
FUHGLWL]LD GL SUHVWD]LRQH GL JDUDQ]LH H GL DVVHJQD]LRQH GL IRQGL GL DQWLFLSD]LRQH H GL TXRWH GL FRQFRUVR GHVWLQDWH DOO¶DJHYROD]LRQH
GHOO¶DFFHVVR DO FUHGLWR
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IV Commissione
/D 5HJLRQH GL FRQFHUWR FRQ OH 3URYLQFH GHWHUPLQD L FULWHUL GHOO¶DPPLVVLELOLWj DO FUHGLWR DJHYRODWR HG L FRQWUROOL VXOOD VXD HIIHWWLYD
GHVWLQD]LRQH
/D 5HJLRQH IDYRULVFH OH LQL]LDWLYH SURPRVVH GDOOH 3URYLQFH GLUHWWH D JDUDQWLUH DJHYROD]LRQL FUHGLWL]LH DOOH LPSUHVH
&$32 ,,
$JULFROWXUD
$UW
)XQ]LRQH GHOOD 5HJLRQH GHOOH 3URYLQFH GHOOH &RPXQLWj 0RQWDQH H GHL &RPXQL
/D 5HJLRQH OH 3URYLQFH OH &RPXQLWj 0RQWDQH HG L &RPXQL HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL ORUR DWWULEXLWL GDOOD
OHJJH UHJLRQDOH OXJOLR
Q
$OOH 3URYLQFH ROWUH DOOH IXQ]LRQL H DL FRPSLWL GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH VRQR FRQIHULWL FRPSLWL GL LVWUXWWRULD WHFQLFR DPPLQLVWUDWLYD
GL FXL DOOH OHWWHUH E K S H T GHOO¶DUW FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH OXJOLR
Q
3HU LO WUDVIHULPHQWR GHO SHUVRQDOH H GHL EHQL GL FXL DO &DSR
SURFHGXUH H WHUPLQL GL FXL DOOD SUHVHQWH OHJJH
OHJJH UHJLRQDOH
OXJOLR
Q
VL RVVHUYDQR OH VWHVVH PRGDOLWj
5LHQWUD QHOOD FRPSHWHQ]D GHOOD 5HJLRQH OD UHGD]LRQH YDOXWD]LRQH H DSSURYD]LRQH GHL SURJUDPPL H GHL SLDQL GL LQWHUYHQWR GL WXWWR LO
VHWWRUH DJULFROR QRQFKp OD GHILQL]LRQH GHOOD OLQHH GL LQGLUL]]R SHU O¶DWWXD]LRQH GHJOL VWHVVL
6RQR DOWUHVu DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL H L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL UHODWLYL D
D SDWWL DJUDUL
E LQWHUYHQWL SHU FDODPLWj QDWXUDOL GHILQL]LRQH DUHH GDQQHJJLDWH
F IRUPD]LRQH SURSULHWj FRQWDGLQD SLDQL GL ULRUGLQR
G RULHQWDPHQWR SURGRWWL DJURDOLPHQWDUL
H PHFFDQL]]D]LRQH DJULFROD H 8 0 $
I LQVHGLDPHQWR JLRYDQL DJULFROWRUL ULODVFLR TXDOLILFD , $ 3
J SLDQWH DURPDWLFKH H RIILFLQDOL
K YLYDLVPR HG DWWLYLWj FHPHQWLHUD
L FRQWDELOLWj D]LHQGDOH
M VWDWLVWLFD DJUDULD
N FDUWRJUDILD
O HFRORJLD DJUDULD
&$32 ,,,
$UWLJLDQDWR
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL GL SURJUDPPD]LRQH GL LQGLUL]]R H GL FRQWUROOR QRQFKp
D LO FRRUGLQDPHQWR GHOOH IXQ]LRQL FRQIHULWH DJOL (QWL ORFDOL HG DOOH DXWRQRPLH IXQ]LRQDOL RULHQWDWH DOOR VYLOXSSR GHO VLVWHPD
GHOOH DXWRQRPLH DWWUDYHUVR OH IRUPH FRQFHUWDWLYH LVWLWX]LRQDOL
E OD GLVFLSOLQD GHJOL RUJDQL GL UDSSUHVHQWDQ]D H DXWRWXWHOD GHOO¶DUWLJLDQDWR QRQFKp GHOOH PRGDOLWj GL WHQXWD GHOO¶DOER GHOOH
LPSUHVH DUWLJLDQH
F O¶DSSURYD]LRQH GL SURJUDPPL UHJLRQDOL RJJHWWR GL FRILQDQ]LDPHQWR DL VHQVL GHOOD OHWWHUD E GHO FRPPD GHOO¶DUW
GHO G OJV
Q
GHO
G OD GLVFLSOLQD GHOOD FRQYHQ]LRQH FRQ O¶$UWLJLDQFDVVD H GHJOL LQWHUYHQWL UHJLRQDOL LQ PDWHULD GL SUHVWD]LRQH GL JDUDQ]LD QRQFKp
L UDSSRUWL FRQ JOL LVWLWXWL GL FUHGLWR
H OD SURPR]LRQH H OD TXDOLILFD]LRQH GHO SURGRWWR DUWLJLDQDOH FDODEUHVH
I OD GHWHUPLQD]LRQH GL PRGDOLWj DWWXDWLYH GHOOD SURJUDPPD]LRQH QHJR]LDWD
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
&RPPD FRVu VRVWLWXLWR GDOO¶DUW
&RPPL H DJJLXQWL GDOO¶DUW
GHOOD / 5
GHOOD / 5
JHQQDLR
JHQQDLR
Q
Q
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IV Commissione
$OOH 3URYLQFH VRQR DWWULEXLWH OH VHJXHQWL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH
D O¶DSSURYD]LRQH GHO SURJUDPPD SURYLQFLDOH SHU O¶DUWLJLDQDWR HODERUDWR LQ FRQFRUVR FRQ L &RPXQL LO TXDOH GHWHUPLQD JOL
RELHWWLYL SHU OD TXDOLILFD]LRQH H OR VYLOXSSR WHUULWRULDOH GHOO¶DUWLJLDQDWR HG LQGLFD OH SULRULWj WHUULWRULDOL H VHWWRULDOL LQ
FRQIRUPLWj DOOH SUHYLVLRQL GHO SLDQR WHUULWRULDOH UHJLRQDOH
E OH IXQ]LRQL FRQIHULWH DOOD 5HJLRQH GDOO¶DUWLFROR GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR PDU]R
Q
F OD GHWHUPLQD]LRQH GHL FULWHUL H GHOOH PRGDOLWj GL FRQFHVVLRQH GHL FRQWULEXWL GL SUHVHQWD]LRQH GHOOH GRPDQGH GL HURJD]LRQH
DL EHQHILFLDUL ILQDOL QRQFKp OD GHWHUPLQD]LRQH GHOOH PRGDOLWj GL UHYRFD QHO ULVSHWWR GHOOD QRUPDWLYD YLJHQWH H GHJOL
LQGLUL]]L UHJLRQDOL
G O¶DSSURYD]LRQH GHO SLDQR GHJOL LQWHUYHQWL DPPHVVL D FRQWULEXWR
H LO VRVWHJQR D SURJHWWL VSHFLDOL GL ULOLHYR SURYLQFLDOH GLUHWWL D UHDOL]]DUH LQL]LDWLYH SHU OR VYLOXSSR GHO VHWWRUH
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
, &RPXQL HVHUFLWDQR
D IXQ]LRQL GL SURJUDPPD]LRQH H SLDQLILFD]LRQH FRQFRUUHQGR DOOD GHWHUPLQD]LRQH GHJOL RELHWWLYL GHOOD SURJUDPPD]LRQH
HFRQRPLFR VRFLDOH H WHUULWRULDOH UHJLRQDOH H SURYLQFLDOH HG DGRWWDQGR LQ WDOH TXDGUR SURSUL VWUXPHQWL GL SURJUDPPD]LRQH H
SLDQLILFD]LRQH LQ VLQWRQLD FRQ OH HVLJHQ]H GHOOD FRPXQLWj H GHO WHUULWRULR
E IXQ]LRQL H FRPSLWL FRQFHUQHQWL OD SURPR]LRQH H OD TXDOLILFD]LRQH GHL SURGRWWL DUWLJLDQDOL GL HVFOXVLYR LQWHUHVVH ORFDOH
6RQR DOWUHVu DWWULEXLWL DL &RPXQL DQFKH LQ IRUPD DVVRFLDWD OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL UHODWLYL DOO¶DSSUHVWDPHQWR HG DOOD JHVWLRQH GL
DUHH DWWUH]]DWH SHU O¶LQVHGLDPHQWR GL LPSUHVH DUWLJLDQH QHO ULVSHWWR GHOOD SLDQLILFD]LRQH UHJLRQDOH H SURYLQFLDOH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH &DPHUH GL &RPPHUFLR LQGXVWULD
DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUD
/D WHQXWD GHJOL $OEL GHOOH LPSUHVH DUWLJLDQH q GHOHJDWD DOOH &DPHUH GL &RPPHUFLR FKH VL DYYDOJDQR SHU OH DWWLYLWj GL DFFHUWDPHQWR
H FRQWUROOR GHJOL XIILFL SURYLQFLDOL UHJLRQDOL
&$32 ,9
,QGXVWULD
$UW
2JJHWWR
/H IXQ]LRQL UHJLRQDOL FRQFHUQHQWL OD PDWHULD LQGXVWULD VRQR FRPSUHQVLYH GL TXDOVLDVL DWWLYLWj LPSUHQGLWRULDOH GLUHWWD DOOD ODYRUD]LRQH
HG DOOD WUDVIRUPD]LRQH GL PDWHULH SULPH DOOD SURGX]LRQH HG DOOR VFDPELR GL VHPLODYRUDWL GL EHQL H PHUFL DQFKH LPPDWHULDOL QRQFKp
O¶HURJD]LRQH H VFDPELR GL VHUYL]L ILQDOL]]DWL DO VRVWHJQR GL WDOL DWWLYLWj
$UW
)RQGR XQLFR UHJLRQDOH SHU O¶LQGXVWULD
(¶ LVWLWXLWR LO )RQGR XQLFR UHJLRQDOH SHU OH DWWLYLWj SURGXWWLYH QHO TXDOH FRQIOXLVFRQR OH ULVRUVH VWDWDOL GL FXL DOO¶DUW
FRPPD GHO
G OJV Q
GHO
H WXWWH OH XOWHULRUL ULVRUVH FRPXQTXH GHVWLQDWH DG LQWHUYHQWL GL VRVWHJQR GL TXDOXQTXH JHQHUH SHU O¶LQGXVWULD
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL H L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL ULJXDUGDQWL
D OD SDUWHFLSD]LRQH DOOD HODERUD]LRQH HG DWWXD]LRQH GHOOH SROLWLFKH H GHJOL LQWHUYHQWL FRPXQLWDUL H QD]LRQDOL LQ PDWHULD GL
LQGXVWULD VDOYR TXDQWR SUHYLVWR GDOO¶DUW
GHO G OJV Q
GHO
E O¶HODERUD]LRQH HG DWWXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GL SROLWLFD LQGXVWULDOH H GL SURPR]LRQH GHOOR VYLOXSSR HFRQRPLFR WHQXWR FRQWR
GHOOD YRFD]LRQH GHOOH VSHFLILFKH SDUWL GHO WHUULWRULR
F O¶DJHYROD]LRQH GHOO¶DFFHVVR DO FUHGLWR H OD FDSLWDOL]]D]LRQH GHOOH LPSUHVH G O¶DWWULEX]LRQH GHO )RQGR XQLFR UHJLRQDOH SHU OH
DWWLYLWj SURGXWWLYH LQGXVWULDOL GL FXL DOO¶DUW
$UWLFROR FRVu PRGLILFDWR GDOO·DUW
FRPPD
GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
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IV Commissione
H LO FRRUGLQDPHQWR HG LO PLJOLRUDPHQWR GHL VHUYL]L H GHOO¶DVVLVWHQ]D DOOH LPSUHVH DWWUDYHUVR OR VSRUWHOOR UHJLRQDOH GL FXL DOO¶DUW
I JOL LQWHUYHQWL D VRVWHJQR GHOOR VYLOXSSR GHOOD FRPPHUFLDOL]]D]LRQH H GHOO¶LQWHUQD]LRQDOL]]D]LRQH GHOOH LPSUHVH
J OD GHWHUPLQD]LRQH GHOOH PRGDOLWj GL IRUPD]LRQH H GL DWWXD]LRQH GHJOL VWUXPHQWL GHOOD SURJUDPPD]LRQH QHJR]LDWD SHU
TXDQWR FRQFHUQH OH UHOD]LRQL WUD 5HJLRQH (QWL ORFDOL H VRJJHWWL SULYDWL DQFKH LQ RUGLQH DOOH FRPSHWHQ]H FKH YHUUDQQR
DIILGDWH DL VRJJHWWL UHVSRQVDELOL
/D 5HJLRQH FRQ DSSRVLWD OHJJH GD DGRWWDUVL DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR
GLVFLSOLQD O¶LQGLYLGXD]LRQH GHOOH DUHH LQGXVWULDOL H OH DUHH
HFRORJLFDPHQWH DWWUH]]DWH GRWDWH GHOOH LQIUDVWUXWWXUH H GHL VLVWHPL QHFHVVDUL D JDUDQWLUH OD WXWHOD GHOOD VDOXWH GHOOD VLFXUH]]D H
GHOO¶DPELHQWH QHOO¶DPELWR GHOOH OLQHH GL DVVHWWR WHUULWRULDOH GL FXL DOO¶DUW GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
JDUDQWHQGR OD SDUWHFLSD]LRQH
GHJOL (QWL ORFDOL LQWHUHVVDWL DO SURFHGLPHQWR GL LQGLYLGXD]LRQH GL WDOL DUHH &RQ LO PHGHVLPR SURYYHGLPHQWR OHJLVODWLYR YHQJRQR DOWUHVu
GLVFLSOLQDWH OH IRUPH GL JHVWLRQH GL FXL DOO¶DUW
GHO G OJV Q
GHO
H OH PRGDOLWj GL DFTXLVL]LRQH GHL WHUUHQL ULFRPSUHVL QHOOH
DUHH GL FXL DO SHULRGR SUHFHGHQWH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D OD FRQFHVVLRQH GL DJHYROD]LRQL FRQWULEXWL VRYYHQ]LRQL LQFHQWLYL H GL TXDOVLDVL DOWUR EHQHILFLR FRPXQTXH ULIHULWR DOO¶LQGXVWULD
LYL FRPSUHVL TXHOOL SHU OH SLFFROH H PHGLH LPSUHVH QRQFKp O¶HURJD]LRQH GL FRQWULEXWL D FRQVRU]L QHL FDVL H SHU L ILQL GL FXL
DOO¶DUW
FRPPD GHO G OJV Q
GHO
E OD SURJUDPPD]LRQH QHJR]LDWD H OD SURPR]LRQH GHOOD FRQFHUWD]LRQH WUD JOL (QWL ORFDOL OH DVVRFLD]LRQL LPSUHQGLWRULDOL
VLQGDFDOL H JOL (QWL DG DXWRQRPLD IXQ]LRQDOH
F OD SURPR]LRQH HG LO FRRUGLQDPHQWR GHOOH JHVWLRQL DVVRFLDWH LQWHUFRPXQDOL GHJOL VSRUWHOOL XQLFL QHO ULVSHWWR GHOOH FRPSHWHQ]H
FRPXQDOL
G OD SURPR]LRQH HG LO FRRUGLQDPHQWR GHL SURJHWWL GL DPPRGHUQDPHQWR GHL VLVWHPL SURGXWWLYL ORFDOL
H L SURJUDPPL GL LQQRYD]LRQH H WUDVIHULPHQWR WHFQRORJLFR
I L SURJUDPPL GL VRVWHJQR DOOD ULVWUXWWXUD]LRQH ULFRQYHUVLRQH H VYLOXSSR GL VLQJROL VHWWRUL LQGXVWULDOL HG DJOL LQYHVWLPHQWL SHU
LPSLDQWL HG DFTXLVWR GL PDFFKLQH
J L SURJUDPPL SHU OR VYLOXSSR D]LHQGDOH ILQDOL]]DWL DG LQFUHPHQWDUH O¶RFFXSD]LRQH
K OR VYLOXSSR H OD TXDOLILFD]LRQH GHOO¶LPSUHVD FRRSHUDWLYD QRQFKp LO VRVWHJQR DOOD UHDOL]]D]LRQH DO SRWHQ]LDPHQWR HG DOOD
GLIIXVLRQH VXO WHUULWRULR UHJLRQDOH GHL VHUYL]L UHDOL DOOH LPSUHVH
L O¶DFFHUWDPHQWR GL VSHFLDOL TXDOLWj GHOOH LPSUHVH FKH VLDQR VSHFLILFDWDPHQWH ULFKLHVWH GDOOD OHJLVOD]LRQH YLJHQWH
O OD SURPR]LRQH HG LO VRVWHJQR DOOD FRVWLWX]LRQH GL FRQVRU]L WUD SLFFROH H PHGLH LPSUHVH LQGXVWULDOL
/H 3URYLQFH LQROWUH FRQFRUURQR DQFKH LQ ULIHULPHQWR DOO¶DUWLFROR
OHWWHUD E DOO¶DUWLFROR
GHOOD OHJJH
DOOD IRUPD]LRQH GHOOH DWWLYLWj GL FXL DOOD
$O ILQH GL IDYRULUH OR VYLOXSSR VRFLRHFRQRPLFR ORFDOH OH 3URYLQFH SURPXRYRQR JOL LVWLWXWL H JOL VWUXPHQWL GL SURJUDPPD]LRQH
QHJR]LDWD SUHYLVWL GDOOD OHJLVOD]LRQH QD]LRQDOH YLJHQWH DQFKH PHGLDQWH DSSRVLWH PRGDOLWj GL FRQIURQWR H FRQFHUWD]LRQH WUD (QWL ORFDOL
IRU]H HFRQRPLFKH H VRFLDOL &DPHUH GL FRPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUD H DOWUL VRJJHWWL SXEEOLFL H SULYDWL
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
$L &RPXQL VRQR DWWULEXLWH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D SURJUDPPD]LRQH H SLDQLILFD]LRQH GHJOL RELHWWLYL FRPXQDOL GL VYLOXSSR WHUULWRULDOH HFRQRPLFR VRFLDOH H FXOWXUDOH LQ VLQWRQLD
FRQ LO SURJUDPPD SURYLQFLDOH H UHJLRQDOH
E LQGLYLGXD]LRQH H JHVWLRQH VLQJRODUPHQWH R LQ IRUPD DVVRFLDWD GHOOH DUHH HFRORJLFDPHQWH DWWUH]]DWH SHU DWWLYLWj SURGXWWLYH
H LQGLYLGXDQR OH DUHH LQGXVWULDOL SHU LQVHGLDPHQWL SURGXWWLYL GD SDUWH GL FRQVRU]L GL LPSUHVH
F ULODVFLR GHOOH FRQFHVVLRQL R DXWRUL]]D]LRQL SHU OD UHDOL]]D]LRQH O¶DPSOLDPHQWR OD FHVVD]LRQH OD ULDWWLYD]LRQH OD
ORFDOL]]D]LRQH H OD ULORFDOL]]D]LRQH GL LPSLDQWL SURGXWWLYL LQ FRQIRUPLWj DOOH GLVSRVL]LRQL GHOOD OHJJH UHJLRQDOH LQFOXVR LO
ULODVFLR GHOOH FRQFHVVLRQL R DXWRUL]]D]LRQL HGLOL]LH
$UW
3URJUDPPD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL
&RQ DSSRVLWD OHJJH UHJLRQDOH GD DGRWWDUVL DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR
VRQR GLVFLSOLQDWH OH SURFHGXUH GHOOD SURJUDPPD]LRQH GHJOL
LQWHUYHQWL QHO VHWWRUH ©VYLOXSSR HFRQRPLFR HG DWWLYLWj SURGXWWLYHª GL FXL DO 7LWROR ,, GHO G OJV Q
GHO
JDUDQWHQGR O¶HIIHWWLYD
SDUWHFLSD]LRQH GHO VLVWHPD GHOOH DXWRQRPLH ORFDOL H GHOOH DVVRFLD]LRQL GL FDWHJRULD PDJJLRUPHQWH UDSSUHVHQWDWLYH 1HL VXFFHVVLYL
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QRYDQWD JLRUQL LQ FRQIRUPLWj FRQ OH GLVSRVL]LRQL GHOOD QRUPDWLYD UHJLRQDOH LQ PDWHULD GL SURJUDPPD]LRQH H QHO ULVSHWWR GHL SULQFLSL GL
FXL DO G OJV Q
GHO
FRQ SURYYHGLPHQWR OHJLVODWLYR UHJLRQDOH VL DVVLFXUD
D LO FRRUGLQDPHQWR GHOOD SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH FRQ TXHOOD ORFDOH DQFKH PHGLDQWH XQ SLDQR UHJLRQDOH GHOOR VYLOXSSR
HFRQRPLFR DUWLFRODWR LQ SLDQL GL VHWWRUH H FRPSUHQGHQWH JOL HYHQWXDOL SURJUDPPL GL LQL]LDWLYD UHJLRQDOH HG L SURJUDPPL GL
VYLOXSSR GHILQLWL LQ DPELWL WHUULWRULDOL ORFDOL GHWHUPLQDQGR OH UHODWLYH GHVWLQD]LRQL GHOOH ULVRUVH DWWLYDELOL
E LO UDFFRUGR IXQ]LRQDOH WUD JOL LQWHUYHQWL UHJLRQDOL TXHOOL VWDWDOL H GHOO¶8QLRQH HXURSHD
F LO FRRUGLQDPHQWR GHOOD SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH FRQ JOL VWUXPHQWL GHOOD SURJUDPPD]LRQH QHJR]LDWD
G OD VHPSOLILFD]LRQH H OR VQHOOLPHQWR SURFHGXUDOH UHODWLYDPHQWH DOO¶DWWXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL H GHOOH D]LRQL SURJUDPPDWH
H LO FRQWUROOR OD YDOXWD]LRQH HG LO PRQLWRUDJJLR GHJOL LQWHUYHQWL GL VRVWHJQR DOOH DWWLYLWj SURGXWWLYH WHQXWR FRQWR GHOOH
GLVSRVL]LRQL GHWWDWH GDO UHJRODPHQWR &( Q
GHOOD &RPPLVVLRQH GHO RWWREUH
I OH PRGDOLWj GL DPPLQLVWUD]LRQH GHO )RQGR XQLFR UHJLRQDOH SHU O¶LQGXVWULD GL FXL DOO¶DUW
SUHYHGHQGR OH FRQVHJXHQWL
PRGLILFKH DOOD QRUPDWLYD UHJLRQDOH LQ PDWHULD GL ELODQFLR
,Q FRQIRUPLWj D TXDQWR GLVSRVWR GDOOH OHJJL UHJLRQDOL GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD OH 3URYLQFH DVVLFXUDQR LO FRRUGLQDPHQWR GHL
SURJUDPPL GL VYLOXSSR GHILQLWL LQ DPELWL WHUULWRULDOL ORFDOL
&$32 9
5LFHUFD SURGX]LRQH WUDVSRUWR H GLVWULEX]LRQH GL HQHUJLD
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWL DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D OD GHILQL]LRQH GHOOH SURFHGXUH SHU O¶LQGLYLGXD]LRQH H OD ORFDOL]]D]LRQH GL LPSLDQWL H UHWL SHU OD SURGX]LRQH OD WUDVIRUPD]LRQH
LO WUDVSRUWR H OD GLVWULEX]LRQH GL HQHUJLD
E OD VWLSXOD GL FRQYHQ]LRQL HG DFFRUGL GL SURJUDPPD SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL FDPSDJQH SURPR]LRQDOL SHU O¶DJJLRUQDPHQWR GHL
WHFQLFL UHVSRQVDELOL GHOOD FRQVHUYD]LRQH H GHOO¶XVR UD]LRQDOH GHOO¶HQHUJLD H SHU SURJUDPPL GL GLDJQRVL HQHUJHWLFD
F LO FRRUGLQDPHQWR GHL FRPSLWL DWWULEXLWL DJOL (QWL ORFDOL SHU O¶DWWXD]LRQH GHO ' 3 5
DJRVWR
Q
QRQFKp FRPSLWL GL
DVVLVWHQ]D DJOL VWHVVL GL LQIRUPD]LRQH DO SXEEOLFR H GL IRUPD]LRQH GHJOL RSHUDWRUL SXEEOLFL H SULYDWL QHO FDPSR GHOOD
SURJHWWD]LRQH LQVWDOOD]LRQH HVHUFL]LR H FRQWUROOR GL LPSLDQWL WHUPLFL
G O¶HODERUD]LRQH H O¶DWWXD]LRQH GHO SLDQR HQHUJHWLFR UHJLRQDOH LQ ULIHULPHQWR DQFKH DL FRQWULEXWL HG DJOL LQFHQWLYL GL FXL DJOL
DUWW
H GHOOD OHJJH JHQQDLR
Q
H QHO ULVSHWWR GHJOL DWWL GL LQGLUL]]R H FRRUGLQDPHQWR QRQFKp GHJOL
RELHWWLYL H GHOOH OLQHH GHOOD SROLWLFD HQHUJHWLFD GL FXL DOO¶DUW
FRPPD GHO G OJV Q
GHO
H OD SURPR]LRQH GL D]LRQL GLUHWWH DOOD ULGX]LRQH GHL FRQVXPL HQHUJHWLFL DOOR VYLOXSSR HG DOO¶XVR GL IRQWL ULQQRYDELOL HG DO
PLJOLRUDPHQWR GHL SURFHVVL WHFQRORJLFL FKH XWLOL]]DQR R WUDVIRUPDQR O¶HQHUJLD
q DOWUHVu ULVHUYDWR DOOD 5HJLRQH
O¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL H GHL FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL QRQ ULVHUYDWL DOOR 6WDWR H QRQ FRQIHULWL DJOL (QWL ORFDOL LYL FRPSUHVL
TXHOOL UHODWLYL DOOH IRQWL ULQQRYDELOL DOO¶HOHWWULFLWj DOO¶HQHUJLD QXFOHDUH DO SHWUROLR HG DO JDV
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D O¶DGR]LRQH GHL SURJUDPPL G¶LQWHUYHQWR SHU OD SURPR]LRQH GHOOH IRQWL ULQQRYDELOL H GHO ULVSDUPLR HQHUJHWLFR
E O¶DXWRUL]]D]LRQH DOO¶LQVWDOOD]LRQH HG DOO¶HVHUFL]LR GHJOL LPSLDQWL GL SURGX]LRQH GL HQHUJLD GHVWLQDWD DOOD GLVWULEX]LRQH
F LO FRQWUROOR VXO UHQGLPHQWR H VXO ULVSDUPLR HQHUJHWLFR GHJOL LPSLDQWL WHUPLFL H O¶XVR UD]LRQDOH GHOO¶HQHUJLD SHU OD SDUWH GL
WHUULWRULR FRPSUHQGHQWH &RPXQL FRQ XQD SRSROD]LRQH LQIHULRUH DL TXDUDQWDPLOD DELWDQWL LQ FRHUHQ]D FRQ TXDQWR SUHYLVWR
GDOO¶DUW
GHOOD OHJJH
G OD YHULILFD GL FRPSDWLELOLWj GHL SLDQL FRPXQDOL SHU O¶XVR GHOOH IRQWL ULQQRYDELOL GL HQHUJLD GL FXL DOOD OHWW F GHOO¶DUWLFROR
IDFHQGR ULIHULPHQWR DL SURJUDPPL GL LQWHUYHQWR GL FXL DOOD OHWW D GHO SUHVHQWH FRPPD
H OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL O¶HURJD]LRQH GHL FRQWULEXWL GL FXL DJOL DUWLFROL
H GHOOD OHJJH
FRPSUHVR
RJQL DGHPSLPHQWR WHFQLFR DPPLQLVWUDWLYR H GL FRQWUROOR
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D LO ULODVFLR GHOOD FHUWLILFD]LRQH HQHUJHWLFD GHJOL HGLILFL GL FXL DOO¶DUW
SUHYLVWH GDOOD OHJJH VWHVVD
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GHOOD OHJJH Q
QHO ULVSHWWR GHOOH GLVSRVL]LRQL
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
E LO FRQWUROOR VXOO¶RVVHUYDQ]D GHOOH GLVSRVL]LRQL FRQWHQXWH QHOOD OHJJH Q
LQ UHOD]LRQH DO SURJHWWR GHOOH RSHUH OD
VRVSHQVLRQH GHL ODYRUL SHU OD PDQFDWD RVVHUYDQ]D GHOOH GLVSRVL]LRQL GHOOD OHJJH VWHVVD H OH SUHVFUL]LRQL UHODWLYH
DOO¶DGHJXDPHQWR GHOO¶HGLILFLR
F LO SLDQR FRPXQDOH SHU O¶XVR GHOOH IRQWL ULQQRYDELOL GL HQHUJLD QHOO¶DPELWR GHO 3LDQR 6WUXWWXUDOH &RPXQDOH 36& DL VHQVL
GHOO¶DUW FRPPD GHOOD OHJJH Q
OLPLWDWDPHQWH DL &RPXQL FRQ SRSROD]LRQH VXSHULRUH D TXLQGLFLPLOD DELWDQWL
G LO FRQWUROOR VXO UHQGLPHQWR HQHUJHWLFR GHJOL LPSLDQWL WHUPLFL DL VHQVL GHO ' 3 5
SHU L &RPXQL VXSHULRUL D
TXLQGLFLPLOD DELWDQWL
$UW
(VHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL SURYLQFLDOL H FRPXQDOL
3URYLQFH H &RPXQL HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL GL FXL DL SUHFHGHQWL DUWLFROL QHOO¶DPELWR GHOOH OLQHH GL LQGLUL]]R H GL FRRUGLQDPHQWR SUHYLVWH
GDO SLDQR HQHUJHWLFR UHJLRQDOH
&$32 9,
0LQLHUH H ULVRUVH JHRWHUPLFKH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH WXWWH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FKH QH DVVLFXUDQR O¶HVHUFL]LR XQLWDULR D OLYHOOR UHJLRQDOH HG LQ
SDUWLFRODUH OH VHJXHQWL
D OD YHULILFD GHOOH DXWRUL]]D]LRQL SHU L SHUPHVVL GL ULFHUFD H OH FRQFHVVLRQL SHU OD FROWLYD]LRQH GL PLQHUDOL VROLGL H GHOOH ULVRUVH
JHRWHUPLFKH VX WHUUDIHUPD QHO ULVSHWWR GHJOL LQGLUL]]L GHOOD SROLWLFD QD]LRQDOH H UHJLRQDOH QHO VHWWRUH PLQHUDULR H GHL
SURJUDPPL GL ULFHUFD
E OD FRQFHVVLRQH H O¶HURJD]LRQH GHL ILQDQ]LDPHQWL SUHYLVWL GDOOH OHJJL VWDWDOL D IDYRUH GHL WLWRODUL GL SHUPHVVL GL ULFHUFD R GL
FRQFHVVLRQH SHU OD FROWLYD]LRQH GL PLQHUDOL VROLGL H ULVRUVH JHRWHUPLFKH
F OD GHWHUPLQD]LRQH GHOOH WDULIIH GD FRUULVSRQGHUVL GD SDUWH GHL ULFKLHGHQWL SHU OH DXWRUL]]D]LRQL YHULILFKH FROODXGL H OD
GHWHUPLQD]LRQH GHL FDQRQL GRYXWL GDL WLWRODUL GL FRQFHVVLRQL H SHUPHVVL QHL OLPLWL VWDELOLWL GDOOD 5HJLRQH
G OD YDOXWD]LRQH GL LPSDWWR DPELHQWDOH VHQWLWL L &RPXQL LQWHUHVVDWL GHL SURJHWWL GL ULFHUFD H GL FROWLYD]LRQH GL FXL DOOD OHWWHUD D
GHO SUHVHQWH FRPPD H GL LGURFDUEXUL FRQ HVFOXVLRQH GL TXHOOL LQ PDUH
H O¶RUJDQL]]D]LRQH GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL WHOHPDWLFL H GHOOH EDQFKH GDWL UHODWLYL DOOH DWWLYLWj GHO VHWWRUH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D LO ULODVFLR GHL SHUPHVVL GL ULFHUFD H OH FRQFHVVLRQL SHU OD FROWLYD]LRQH GL PLQHUDOL VROLGL H GHOOH ULVRUVH JHRWHUPLFKH VX
WHUUDIHUPD QHO ULVSHWWR GHJOL LQGLUL]]L GHOOD SROLWLFD QD]LRQDOH H UHJLRQDOH QHO VHWWRUH PLQHUDULR QRQFKp GHL SURJUDPPL
UHJLRQDOL GL ULFHUFD
E OD YLJLODQ]D VXOO¶DSSOLFD]LRQH GHOOH QRUPH GL SROL]LD PLQHUDULD LQ PDWHULD GL SUHYHQ]LRQH GHJOL LQIRUWXQL VXO ODYRUR GL LJLHQH
GHO ODYRUR GL SURWH]LRQH GHL ODYRUDWRUL FRQWUR L ULVFKL GHULYDQWL GD HVSRVL]LRQL DG DJHQWL FKLPLFL ILVLFL H ELRORJLFL GXUDQWH LO
ODYRUR GL FHVVD]LRQH GHOO¶LPSLHJR GHOO¶DPLDQWR GL VLFXUH]]D H VDOXWH GHL ODYRUDWRUL QHOOH LQGXVWULH HVWUDWWLYH SHU
WULYHOOD]LRQH H D FLHOR DSHUWR R VRWWHUUDQHH /H 3URYLQFH VL DYYDOJRQR GHOOH $]LHQGH VDQLWDULH ORFDOL $6/ FRPSHWHQWL SHU
WHUULWRULR SHU OR VYROJLPHQWR GHL FRPSLWL GL FRQWUROOR H YLJLODQ]D
F O¶HODERUD]LRQH GHL 3LDQL GL 6HWWRUH GHOO¶$WWLYLWj HVWUDWWLYD LQ FRQIRUPLWj FRQ OH OLQHH GL SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH
/R VYROJLPHQWR GHOOH IXQ]LRQL SUHYLVWH GDO SUHVHQWH DUWLFROR SXz HVVHUH DWWXDWR DQFKH PHGLDQWH DFFRUGL GL FROODERUD]LRQH
LQWHUSURYLQFLDOL
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D OD WHQXWD GHO UHJLVWUR FRPXQDOH GHL SHUPHVVL GL ULFHUFD H GHOOH FRQFHVVLRQL LQ PDWHULD GL FDYH H WRUELHUH
E O¶HVHUFL]LR GHOO¶DWWLYLWj GL SROL]LD PLQHUDULD LQ PDWHULD GL SUHYHQ]LRQH GHJOL LQIRUWXQL VXO ODYRUR GL LJLHQH GHO ODYRUR GL
SURWH]LRQH GHL ODYRUDWRUL FRQWUR L ULVFKL GHULYDQWL GD HVSRVL]LRQL DG DJHQWL FKLPLFL ILVLFL H ELRORJLFL GXUDQWH LO ODYRUR GL
FHVVD]LRQH GHOO¶LPSLHJR GHOO¶DPLDQWR GL VLFXUH]]D H VDOXWH GHL ODYRUDWRUL QHOOH LQGXVWULH HVWUDWWLYH SHU WULYHOOD]LRQH H D
FLHOR DSHUWR R VRWWHUUDQHH DQFKH DWWUDYHUVR OH $]LHQGH VDQLWDULH ORFDOL $6/
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
F OD WUDVPLVVLRQH DOOD 5HJLRQH GHOOH UHOD]LRQL LQIRUPDWLYH GHOOH LPSUHVH WLWRODUL GL SHUPHVVL H FRQFHVVLRQL SUHYLVWH GDOOD
OHJLVOD]LRQH YLJHQWH
&$32 9,,
2UGLQDPHQWR GHOOH &DPHUH GL FRPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUD
$UW
&DPHUH GL FRPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUD
/H &DPHUH GL FRPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUD FRPH GLVFLSOLQDWH GDOOD OHJJH GLFHPEUH
Q
FROODERUDQR
FRQ OD 5HJLRQH H JOL (QWL ORFDOL QHOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL GL ULVSHWWLYD FRPSHWHQ]D DO ILQH GHOOR VYLOXSSR HFRQRPLFR ORFDOH
DWWUDYHUVR O¶DJJUHJD]LRQH GHOOH FRPSRQHQWL VRFLRHFRQRPLFKH SUHVHQWL VXO WHUULWRULR /D 5HJLRQH H JOL (QWL ORFDOL SURPXRYRQR
SHULRGLFKH ULXQLRQL FRQ OH &DPHUH GL FRPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUD DO ILQH GL UHDOL]]DUH H PDQWHQHUH OD
FROODERUD]LRQH GL FXL DO SUHFHGHQWH FRPPD
$UW
5DSSRUWL FRQ OH &DPHUH GL &RPPHUFLR ,QGXVWULD $UWLJLDQDWR H $JULFROWXUD
/D 5HJLRQH SURPXRYH IRUPH GL FROODERUD]LRQH FRQ OH &DPHUH GL &RPPHUFLR VLQJROH RG DVVRFLDWH SHU OR VYROJLPHQWR GL DWWLYLWj
LQHUHQWL
D O¶DQDOLVL VWUXWWXUDOH H FRQJLXQWXUDOH VWXGL ULFHUFKH UDFFROWD HODERUD]LRQH H GLIIXVLRQH GDWL UHODWLYL DO VLVWHPD HFRQRPLFR
SURGXWWLYR FDODEUHVH
E O¶LQWHUQD]LRQDOL]]D]LRQH GHOOH LPSUHVH FDODEUHVL OD SURPR]LRQH VXL PHUFDWL HVWHUL GHL VLVWHPL SURGXWWLYL H GHL SURGRWWL
FDODEUHVL
F O¶LQIRUPD]LRQH DOOH LPSUHVH LQ RUGLQH DOO¶DFFHVVR DJOL LQFHQWLYL R DL EHQHILFL FRQFHVVL GDOOD 5HJLRQH
G O¶DFFHUWDPHQWR GL VSHFLDOL TXDOLWj GHOOH LPSUHVH FKH VLDQR VSHFLILFDPHQWH SUHVFULWWH DL ILQL GHOOD FRQFHVVLRQH HG HURJD]LRQH
GL LQFHQWLYL R EHQHILFL DOOH LPSUHVH GD SDUWH GHOOD 5HJLRQH
/D 5HJLRQH VHQWLWD OD 8QLRQH UHJLRQDOH GHOOH &DPHUH GL &RPPHUFLR WUDVPHWWH DQQXDOPHQWH DO 0LQLVWHUR GHOOH $WWLYLWj SURGXWWLYH
XQD UHOD]LRQH VXOOH DWWLYLWj GHOOH &DPHUH GL &RPPHUFLR DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR
FRPPD GHO G OJV
$UW
&RQWUROOR VXJOL RUJDQL FDPHUDOL
/D 5HJLRQH HVHUFLWD LO FRQWUROOR VXJOL RUJDQL FDPHUDOL DL VHQVL GHOO¶DUW
OD *LXQWD UHJLRQDOH
FRPPD GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
/R VFLRJOLPHQWR GHL &RQVLJOL FDPHUDOL QHL FDVL SUHYLVWL GDOO¶DUW GHOOD /HJJH
GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH SUHYLD GHOLEHUD]LRQH GHOOD *LXQWD VDOYR TXDQWR SUHYLVWR DOO¶DUW
DWWUDYHUVR
q GLVSRVWR FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH
FRPPD OHWW H GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
$O ILQH GL FRQVHQWLUH LO FRQWUROOR GL FXL DO FRPPD QRQFKp GL DFTXLVLUH OH LQIRUPD]LRQL QHFHVVDULH DOOD UHOD]LRQH GL FXL DOO¶DUW
FRPPD GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
OH &DPHUH GL &RPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUD SUHVHQWDQR DQQXDOPHQWH
DOOD 5HJLRQH XQD UHOD]LRQH VXOOH DWWLYLWj VYROWH H VXL ULVXOWDWL FRQVHJXLWL
/D UHOD]LRQH DQQXDOH GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH GHYH FRQWHQHUH
D OR VWDWXWR H OH UHODWLYH PRGLILFD]LRQL
E LO ELODQFLR SUHYHQWLYR H L UHODWLYL DOOHJDWL
F LO ELODQFLR FRQVXQWLYR H L UHODWLYL DOOHJDWL
6X ULFKLHVWD GHOOD 5HJLRQH OH &DPHUH GL FRPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUD WUDVPHWWRQR RJQL DWWR R GRFXPHQWR
ULOHYDQWH DL ILQL GHOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL GL FRQWUROOR GLVFLSOLQDWH QHO SUHVHQWH DUWLFROR
, UDSSUHVHQWDQWL GHOOD 5HJLRQH QHL &ROOHJL GHL UHYLVRUL GHL FRQWL GHOOH &DPHUH GL FRPPHUFLR LQGXVWULD DUWLJLDQDWR H DJULFROWXUD
VRQR GHVLJQDWL DL VHQVL GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
&$32 9,,,
)LHUH H PHUFDWL
$UW
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL FRQFHUQHQWL
D LO ULFRQRVFLPHQWR GHOOD TXDOLILFD GHOOH PDQLIHVWD]LRQL ILHULVWLFKH GL ULOHYDQ]D QD]LRQDOH H UHJLRQDOH QRQFKp LO ULODVFLR
GHOO¶DXWRUL]]D]LRQH DOOR VYROJLPHQWR VHQWLWR LO FRPXQH LQWHUHVVDWR
E O¶DXWRUL]]D]LRQH DOOR VYROJLPHQWR GHOOH PDQLIHVWD]LRQL ILHULVWLFKH LQWHUQD]LRQDOL
F OD UHGD]LRQH H OD SXEEOLFD]LRQH GHO FDOHQGDULR DQQXDOH GHOOH PDQLIHVWD]LRQL ILHULVWLFKH
G LO VRVWHJQR DOOR VYLOXSSR GHOO¶LQWHUQD]LRQDOL]]D]LRQH GHOOH LPSUHVH DQFKH LQ FROODERUD]LRQH FRQ O¶,VWLWXWR QD]LRQDOH SHU LO
FRPPHUFLR HVWHUR H FRQ VRJJHWWL SXEEOLFL H SULYDWL GL HOHYDWD H FRPSURYDWD TXDOLILFD]LRQH LQ PDWHULD
H O¶DGR]LRQH GL VWUXPHQWL ILQDOL]]DWL D IDYRULUH O¶LQFUHPHQWR GHOOH HVSRUWD]LRQL GHL SURGRWWL ORFDOL DQFKH DWWUDYHUVR OR VSRUWHOOR
UHJLRQDOH SHU OH DWWLYLWj SURGXWWLYH
I O¶RUJDQL]]D]LRQH H OD SDUWHFLSD]LRQH D ILHUH PRVWUH HG HVSRVL]LRQL IXRUL GDL FRQILQL QD]LRQDOL
J OD UHDOL]]D]LRQH GL LQL]LDWLYH HYHQWL H PDQLIHVWD]LRQL SURPR]LRQDOL D IDYRUH GHOOH LPSUHVH FDODEUHVL
K OD VWDPSD H OD GLVWULEX]LRQH GL SXEEOLFD]LRQL SHU OD SURSDJDQGD H OD SURPR]LRQH GHOOD SURGX]LRQH UHJLRQDOH
L O¶HPDQD]LRQH GHL UHJRODPHQWL SHU OD JHVWLRQH GHO SLDQR GHL PHUFDWL DOO¶LQJURVVR
O OD UHDOL]]D]LRQH GHL FHQWUL PHUFL
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
, &RPXQL HVHUFLWDQR DQFKH LQ IRUPD DVVRFLDWD H QHOOH ]RQH PRQWDQH DQFKH DWWUDYHUVR OH FRPXQLWj PRQWDQH OH IXQ]LRQL
DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL LO ULFRQRVFLPHQWR GHOOD TXDOLILFD GHOOH PDQLIHVWD]LRQL ILHULVWLFKH GL ULOHYDQ]D ORFDOH H OH UHODWLYH
DXWRUL]]D]LRQL DOOR VYROJLPHQWR
&$32 ,;
&RPPHUFLR
$UW
2JJHWWR
/H IXQ]LRQL UHJLRQDOL LQ PDWHULD GL FRPPHUFLR FRPSUHQGRQR O¶DWWLYLWj GL FRPPHUFLR DOO¶LQJURVVR FRPPHUFLR DO PLQXWR O¶DWWLYLWj GL
VRPPLQLVWUD]LRQH DO SXEEOLFR GL EHYDQGH H DOLPHQWL O¶DWWLYLWj GL FRPPHUFLR VX DUHH SXEEOLFKH O¶DWWLYLWj GL FRPPHUFLR GHL SXEEOLFL
HVHUFL]L H OH IRUPH VSHFLDOL GL YHQGLWD
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
/D 5HJLRQH HVHUFLWD OH IXQ]LRQL LQ PDWHULD GL FRPPHUFLR SHU FRPH GHILQLWH GDOOH OHJJL UHJLRQDOL
JLXJQR
Q
H
/D 5HJLRQH GLVFLSOLQD RYH RFFRUUD FRQ VXFFHVVLYL SURYYHGLPHQWL DWWXDWLYL JOL LQGLUL]]L JHQHUDOL GL SURJUDPPD]LRQH FRPPHUFLDOH H
XUEDQLVWLFD GHOOD UHWH GLVWULEXWLYD H JOL LQWHUYHQWL YROWL DOOD TXDOLILFD]LRQH HG DOOR VYLOXSSR GHO FRPPHUFLR VHFRQGR JOL RELHWWLYL H OH
ILQDOLWj FRQWHQXWH QHO 7LWROR , GHOOD OHJJH UHJLRQDOH JLXJQR
Q
H QHO 7LWROR , GHOOD OHJJH UHJLRQDOH JLXJQR
Q
VHQWLWH OH UDSSUHVHQWDQ]H GHOOH DXWRQRPLH WHUULWRULDOL H IXQ]LRQDOL QRQFKp OH RUJDQL]]D]LRQL GHL FRQVXPDWRUL GHOOH LPSUHVH GHO
FRPPHUFLR H GHOOH RUJDQL]]D]LRQL VLQGDFDOL GHL ODYRUDWRUL PDJJLRUPHQWH UDSSUHVHQWDWLYH D OLYHOOR UHJLRQDOH
6RQR GL FRPSHWHQ]D GHOOD 5HJLRQH LQ SDUWLFRODUH OH IXQ]LRQL H L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D LO FRRUGLQDPHQWR GHOOH IXQ]LRQL FRQIHULWH DOOH 3URYLQFH LYL FRPSUHVD O¶DGR]LRQH GL LQGLUL]]L UHODWLYL DOOD FRQFHVVLRQH GL
FRQWULEXWL
E O¶LVWLWX]LRQH GHOO¶RVVHUYDWRULR UHJLRQDOH GHO FRPPHUFLR FRPH GHILQLWR GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH JLXJQR
Q
LQ DWWXD]LRQH GHOO¶DUW FRPPD OHWWHUD J GHO G OJV
F OD GHILQL]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR DWWXDWLYR FRQWHQHQWH JOL LQGLUL]]L HG L FULWHUL SHU OD SURJUDPPD]LRQH GHOOH PHGLH H JUDQGL
VWUXWWXUH GL YHQGLWD
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
/H 3URYLQFH HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL ORUR DWWULEXLWL GDOOH OHJJL UHJLRQDOL
FXUDQR LQROWUH
D OD GHILQL]LRQH GHJOL LQGLUL]]L JHQHUDOL SHU O¶LQVHGLDPHQWR GHL SXEEOLFL HVHUFL]L
Pagina 116 di 199
JLXJQR
Q
H
(VVH
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
E OD GHILQL]LRQH GHL FULWHUL JHQHUDOL SHU O¶LQGLYLGXD]LRQH GHL &RPXQL DG HFRQRPLD SUHYDOHQWHPHQWH WXULVWLFD GHOOH FLWWj G¶DUWH H
GHOOH ]RQH GHO WHUULWRULR QHL TXDOL JOL HVHUFHQWL LO FRPPHUFLR SRVVRQR GHWHUPLQDUH OLEHUDPHQWH JOL RUDUL GL DSHUWXUD H GL
FKLXVXUD GHJOL HVHUFL]L FRPPHUFLDOL DO GHWWDJOLR
F OD FRQFHVVLRQH GHL FRQWULEXWL SUHYLVWL GDOOH QRUPH UHJLRQDOL
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH HG L FRPSLWL GL FXL DOOH OHJJL UHJLRQDOL
JLXJQR
Q
HQ
&$32 ;
7XULVPR
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D SURJUDPPD]LRQH H FRRUGLQDPHQWR GHOOH LQL]LDWLYH WXULVWLFKH GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH H GHOOH UHODWLYH ULVRUVH ILQDQ]LDULH
E SURPR]LRQH LQ ,WDOLD H DOO¶HVWHUR GHOO¶LPPDJLQH XQLWDULD H FRPSOHVVLYD GHO WXULVPR FDODEUHVH
F FRRUGLQDPHQWR GHOOD UDFFROWD SHU O¶HODERUD]LRQH H OD GLIIXVLRQH GHOOH ULOHYD]LRQL H GHOOH LQIRUPD]LRQL FRQFHUQHQWL OD
GRPDQGD H O¶RIIHUWD WXULVWLFD UHJLRQDOH LQ WXWWH OH ORUR DUWLFROD]LRQL
G YHULILFD GHOO¶HIILFDFLD HG HIILFLHQ]D GHOO¶D]LRQH SURPR]LRQDOH GHOOH VWUXWWXUH DVVRFLDWH SHU TXDQWR DWWLHQH OH DWWLYLWj ILQDQ]LDWH
GDOOD 5HJLRQH
H DWWXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL ILQDQ]LDWL GDOO¶8QLRQH HXURSHD QRQFKp LQFHQWLYD]LRQH LQ YLD RUGLQDULD H VWUDRUGLQDULD LQ RUGLQH
DOOD UHDOL]]D]LRQH ULTXDOLILFD]LRQH DPPRGHUQDPHQWR GHL EHQL LPSLDQWL H VHUYL]L WXULVWLFL JHVWLWL GDOOH LPSUHVH H GDL
VRJJHWWL SXEEOLFL H SULYDWL FKH RSHUDQR QHO VLVWHPD GHOO¶RIIHUWD UHJLRQDOH FRVu FRPH GHILQLWR GDOOD OHJLVOD]LRQH H GDL
GRFXPHQWL GL SURJUDPPD]LRQH FRPSUHQGHQGR OH DJHYROD]LRQL ILQDQ]LDULH RUGLQDULH WUDPLWH DVVHJQD]LRQL GL VRYYHQ]LRQL
FRQWULEXWL DJHYROD]LRQL FUHGLWL]LH SUHVWD]LRQL GL JDUDQ]LD H RJQL DOWUR WLSR GL LQWHUYHQWR DQFKH DYYDOHQGRVL GL VRFLHWj D
SDUWHFLSD]LRQH UHJLRQDOH
I OR VWXGLR OD ULFHUFD H OD SURJUDPPD]LRQH LQ PDWHULD GL TXDOLILFD]LRQH GHOO¶RIIHUWD WXULVWLFD GL LQFHQWLYD]LRQH GHOOD GRPDQGD H
GL WXWHOD H GL DVVLVWHQ]D GHO WXULVWD
J OD SURPR]LRQH LQ ,WDOLD HG DOO¶HVWHUR GHOO¶LPPDJLQH XQLWDULD GHOO¶RIIHUWD WXULVWLFD UHJLRQDOH QRQFKp GHOOH GLYHUVH FRPSRQHQWL
SUHVHQWL VXO WHUULWRULR UHJLRQDOH FKH FRQFRUURQR DOO¶LPPDJLQH FRPSOHVVLYD
K OD GHWHUPLQD]LRQH GHL FULWHUL SHU OD FRQFHVVLRQH GHL FRQWULEXWL GD SDUWH GHOOH 3URYLQFH
L O¶LQGLYLGXD]LRQH GHL FULWHUL QHOO¶DPELWR GL TXDQWR SUHVFULWWR GDOOD QRUPDWLYD QD]LRQDOH LQ PDWHULD SHU OD GHWHUPLQD]LRQH GHL
UHTXLVLWL VWUXWWXUDOL H IXQ]LRQDOL PLQLPL SHU OD FODVVLILFD]LRQH GHOOH VWUXWWXUH ULFHWWLYH
O OD YLGLPD]LRQH GHOOH WDULIIH GHOOH VWUXWWXUH
/D 5HJLRQH FRRSHUD FRQ OH 3URYLQFH HG L &RPXQL SHU OD GHILQL]LRQH GHO VLVWHPD SURYLQFLDOH GL LQIRUPD]LRQH WXULVWLFD
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOD 3URYLQFLD IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D YHULILFD QHO TXDGUR GHOOD OHJLVOD]LRQH UHJLRQDOH GHL OLYHOOL GHL VHUYL]L RIIHUWL GDJOL RSHUDWRUL WXULVWLFL
E LQIRUPD]LRQH DFFRJOLHQ]D DVVLVWHQ]D WXULVWLFD H SURPR]LRQH GHOOH VLQJROH ORFDOLWj IDWWD QHOO¶DPELWR WHUULWRULDOH GHOOD
3URYLQFLD /D SURPR]LRQH GHOOH VLQJROH ORFDOLWj q IXQ]LRQDOH DOO¶DWWLYLWj GL LQIRUPD]LRQH GL DFFRJOLHQ]D H GL DVVLVWHQ]D DO
WXULVWD
F ULOHYD]LRQH H WUDVPLVVLRQH DOOD 5HJLRQH GHL GDWL H GHOOH LQIRUPD]LRQL UHODWLYL DO WHUULWRULR GL FRPSHWHQ]D
G FODVVLILFD]LRQH GL WXWWH OH WLSRORJLH GL VWUXWWXUH ULFHWWLYH LYL FRPSUHVH TXHOOH DGLELWH D UHVLGHQ]D G¶HSRFD VXOOD EDVH GL
VWDQGDUG H UHTXLVLWL REEOLJDWRUL GHILQLWL GDOOD 5HJLRQH
H ULOHYD]LRQH GHOOH DWWUH]]DWXUH H GHL SUH]]L GHOOH VWUXWWXUH ULFHWWLYH DL ILQL GHOOD ORUR SXEEOLFD]LRQH
I DFFHUWDPHQWR GHL UHTXLVLWL RJJHWWLYL H VRJJHWWLYL SUHYLVWL GDOOD OHJJH FRQ ULJXDUGR DOOH DJHQ]LH GL YLDJJLR DJOL RUJDQLVPL HG
DVVRFLD]LRQL VHQ]D ILQL GL OXFUR H DL GLUHWWRUL WHFQLFL GL DJHQ]LD
J LQGL]LRQH HG HVSOHWDPHQWR GHJOL HVDPL GL DELOLWD]LRQH GHOOH SURIHVVLRQL WXULVWLFKH LYL FRPSUHVD OD WHQXWD GHL UHODWLYL HOHQFKL
K WHQXWD GHOO¶DOER SURYLQFLDOH GHOOH DVVRFLD]LRQL SUR ORFR
L LQFHQWLYD]LRQH GHOOH DVVRFLD]LRQL SUR ORFR GHL ORUR RUJDQL DVVRFLDWLYL UHJLRQDOL H SURYLQFLDOL H GHL ORUR FRQVRU]L
O OD SURPR]LRQH GHOO¶DWWLYLWj LPSUHQGLWRULDOH QHO VHWWRUH H OD YDORUL]]D]LRQH GL IRUPH DVVRFLDWLYH WUD SULYDWL
P OH VWUXWWXUH ULFHWWLYH OLPLWDWDPHQWH DOOD UDFFROWD H OD SXEEOLFD]LRQH GHOOH WDULIIH O¶DWWULEX]LRQH GHOOD FODVVLILFD]LRQH VXOOD
EDVH GHL FULWHUL GL FXL DOOD OHWW L GHOO¶DUWLFROR
HG LO ULODVFLR GHO FHUWLILFDWR GL FODVVLILFD]LRQH
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IV Commissione
Q
R
S
T
U
OH DJHQ]LH GL YLDJJLR H WXULVPR
OH DVVRFLD]LRQL SUR ORFR
OD FRQFHVVLRQH GL FRQWULEXWL
O¶DELOLWD]LRQH DOOR VYROJLPHQWR GHOOH SURIHVVLRQL WXULVWLFKH
OD WHQXWD GL DOEL HOHQFKL H UHJLVWUL GL (QWL VHQ]D VFRSR GL OXFUR FRQ SUHYDOHQWH DWWLYLWj WXULVWLFD GHOOH DJHQ]LH GL YLDJJLR H
GHOOH SURIHVVLRQL WXULVWLFKH LQGLYLGXDWH VXOOD EDVH GHOOD OHJLVOD]LRQH YLJHQWH
V OD YLGLPD]LRQH GHOOH VWUXWWXUH ULFHWWLYH DWWUDYHUVR OH $]LHQGH GL 3URPR]LRQH 7XULVWLFD
W OD SURIHVVLRQH GL PDHVWUR GL VFL FRPSUHVD OD DELOLWD]LRQH DOO¶HVHUFL]LR GHOOD SURIHVVLRQH H OD YLJLODQ]D VXOOR VYROJLPHQWR
GHOO¶DWWLYLWj SURIHVVLRQDOH
X OH DVVRFLD]LRQL VHQ]D VFRSR GL OXFUR FKH HVHUFLWDQR DWWLYLWj GL RUJDQL]]D]LRQH GL YLDJJL SHU OH ILQDOLWj ULFUHDWLYH FXOWXUDOL
UHOLJLRVH VRFLDOL RSHUDQWL QHO VHWWRUH FRPSUHVD O¶DWWLYLWj GL YLJLODQ]D H OD WHQXWD GHJOL DOEL
/H 3URYLQFH HVHUFLWDQR OH SUHGHWWH IXQ]LRQL HG L SUHGHWWL FRPSLWL DYYDOHQGRVL GHOOH $]LHQGH GL 3URPR]LRQH 7XULVWLFD
/H IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL HVHUFLWDWL GDOOH $ 3 7 DL VHQVL GHOO¶DUW GHOOD OHJJH UHJLRQDOH PDU]R
Q
VRQR
DWWULEXLWL DOOH 3URYLQFH 'DOOD GDWD GHO FRQIHULPHQWR L FRPPLVVDUL GHOOD $ 3 7 LQ FDULFD VYROJRQR IXQ]LRQL GL OLTXLGDWRUL /D OLTXLGD]LRQH
GRYUj FRPSOHWDUVL HQWUR LO PDU]R
FRQ OD FRQVHJXHQWH HVWLQ]LRQH GHJOL (QWL
$UW
)XQ]LRQH GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D IRUPXOD]LRQH GL SURSRVWH DOOD 3URYLQFLD FRPSHWHQWH SHU WHUULWRULR SHU O¶DWWLYD]LRQH GL XIILFL GL LQIRUPD]LRQH H DFFRJOLHQ]D
WXULVWLFD SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL LQL]LDWLYH R OD IRUQLWXUD GL VHUYL]L GL LQWHUHVVH WXULVWLFR
E UHDOL]]D]LRQH DQFKH LQ FROODERUD]LRQH FRQ DOWUL (QWL LQWHUHVVDWL GL LQL]LDWLYH H PDQLIHVWD]LRQL GL LQWHUHVVH WXULVWLFR
F ULODVFLR GHO SDUHUH VXOO¶LVFUL]LRQH DOO¶DOER SURYLQFLDOH GHOOH DVVRFLD]LRQL SURORFR
G O¶LQGLYLGXD]LRQH H OD UHDOL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL SURPR]LRQDOL D OLYHOOR FRPXQDOH FRPSUHVL TXHOOL ULJXDUGDQWL LO WXULVPR
VRFLDOH
H O¶DXWRUL]]D]LRQH DOO¶HVHUFL]LR GHOOD DWWLYLWj GHOOH VWUXWWXUH UHFHWWLYH H OD UHODWLYD YLJLODQ]D
&$32 ;,
&RRSHUD]LRQH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH
D OD SURPR]LRQH GHOOD FRRSHUD]LRQH QHOOH VXH IRUPH H QHL VHWWRUL GL LQWHUYHQWR
E O¶LVWLWX]LRQH GHOO¶2VVHUYDWRULR UHJLRQDOH VXOOD FRRSHUD]LRQH
F JOL LQWHUYHQWL GL JDUDQ]LD SHU O¶RWWHQLPHQWR GL FUHGLWL HURJDWL D IURQWH GL SURJUDPPL GL LQYHVWLPHQWR UHDOL]]DWL FRQ LO FRQFRUVR
UHJLRQDOH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
$OOH 3URYLQFH VRQR DWWULEXLWH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL ULJXDUGDQWL
D OD FRQFHVVLRQH GL DJHYROD]LRQL SHU JOL LQYHVWLPHQWL FRQQHVVL D SURJUDPPL GL LQQRYD]LRQH
E OD FRQFHVVLRQH GL DJHYROD]LRQL SHU SURJUDPPL H LQYHVWLPHQWL GHVWLQDWL DG LQFUHPHQWDUH O¶RFFXSD]LRQH GHO FRPSDUWR GHOOD
FRRSHUD]LRQH
F OD FRQFHVVLRQH GL DJHYROD]LRQL SHU IDYRULUH O¶DFFHVVR DO FUHGLWR GHOOH FRRSHUDWLYH
G JOL LQWHUYHQWL SHU IDYRULUH OD FDSLWDOL]]D]LRQH GHOOH FRRSHUDWLYH
H JOL LQWHUYHQWL ILQDOL]]DWL DOOD FUHVFLWD GHOO¶DWWLYLWj GL LPSUHVD LQ IRUPD FRRSHUDWLYD
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
FRPPD DJJLXQWR GDOO¶DUW
GHOOD / 5
JHQQDLR
Q
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IV Commissione
, &RPXQL HVHUFLWDQR OD IXQ]LRQH DPPLQLVWUDWLYD UHODWLYD DOOD FRQFHVVLRQH GHL FRQWULEXWL H DJHYROD]LRQL SHU O¶LQFHQWLYD]LRQH GHOOD
FRRSHUD]LRQH
7,72/2 ,,,
7HUULWRULR DPELHQWH H LQIUDVWUXWWXUH
&$32 ,
2JJHWWR
$UW
2JJHWWR
,O SUHVHQWH WLWROR GLVFLSOLQD LO FRQIHULPHQWR GL IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL DJOL (QWL ORFDOL LQ WHPD GL WHUULWRULR H XUEDQLVWLFD
SURWH]LRQH GHOOD QDWXUD H GHOO¶DPELHQWH WXWHOD GHOO¶DPELHQWH GDJOL LQTXLQDPHQWL H JHVWLRQH GHL ULILXWL ULVRUVH LGULFKH H GLIHVD GHO VXROR
RSHUH SXEEOLFKH YLDELOLWj H WUDVSRUWL H SURWH]LRQH FLYLOH
&$32 ,,
'LVSRVL]LRQL JHQHUDOL
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH VHJXHQWL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH
D LO FRRUGLQDPHQWR GHOOR VYLOXSSR GL XQ VLVWHPD LQIRUPDWLYR UHJLRQDOH DPELHQWDOH QHO TXDOH FRQIOXLVFRQR H VRQR LQWHJUDWL L
VLVWHPL LQIRUPDWLYL GL VHWWRUH OH EDQFKH GDWL L ULVXOWDWL GHL PRQLWRUDJJL GHJOL LQYHQWDUL H GHL FDWDVWL GL FRPSDUWR LQ
FRHUHQ]D FRQ JOL VWDQGDUG QD]LRQDOL HG HXURSHL H FRQ JOL RELHWWLYL GL TXDOLWj GHL GDWL
E O¶DSSURFFLR LQWHJUDWR H O¶XQLILFD]LRQH GHOOH SURFHGXUH GL FRQWUROOR H GL ULODVFLR GHL SURYYHGLPHQWL LQ FDPSR WHUULWRULDOH
DPELHQWDOH HG HQHUJHWLFR SUHYLVWL SHU OD UHDOL]]D]LRQH H O¶HVHUFL]LR GHOOH GLYHUVH DWWLYLWj
F OD SURPR]LRQH GHOO¶LQIRUPD]LRQH GHOO¶HGXFD]LRQH H GHOOD IRUPD]LRQH LQ FDPSR WHUULWRULDOH DPELHQWDOH HG HQHUJHWLFR
QRQFKp GL SROLWLFKH GL VYLOXSSR VRVWHQLELOH GL WHFQRORJLH FRPSDWLELOL GL XWLOL]]R GL WHFQLFKH GL ULQDWXUDOL]]D]LRQH H GL
LQJHJQHULD QDWXUDOLVWLFD GHOOH DWWLYLWj GL SUHYLVLRQH H SUHYHQ]LRQH GDJOL HYHQWL QDWXUDOL HG DQWURSLFL H GL VRFFRUVR DOOH
SRSROD]LRQL
G OD UHOD]LRQH VXOOR VWDWR GHO VLVWHPD DPELHQWDOH UHJLRQDOH FRPSUHQVLYD GL WXWWH OH UHOD]LRQL VXL GLYHUVL DVSHWWL WHUULWRULDOL
DPELHQWDOL HG HQHUJHWLFL SUHYLVWH GDOOH YLJHQWL GLVSRVL]LRQL GL OHJJH
H O¶LQGLYLGXD]LRQH GHOOH DUHH FDUDWWHUL]]DWH GD JUDYL DOWHUD]LRQL GHJOL HTXLOLEUL HFRORJLFL QHL FRUSL LGULFL QHOO¶DWPRVIHUD H QHO
VXROR FKH FRPSRUWDQR ULVFKLR SHU O¶DPELHQWH H OD SRSROD]LRQH
I LO FRRUGLQDPHQWR GHJOL LQWHUYHQWL H GHOOD ULFHUFD LQ FDPSR WHUULWRULDOH DPELHQWDOH HQHUJHWLFR H GL SUHYHQ]LRQH H SUHYLVLRQH
GHL ULVFKL QDWXUDOL
J O¶LQWHUYHQWR ILQDOL]]DWR D IDYRULUH OR VYLOXSSR WHUPDOH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
/H 3URYLQFH FRQFRUURQR DOOD GHILQL]LRQH GHOOD SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH LQ FDPSR WHUULWRULDOH DPELHQWDOH HG HQHUJHWLFR H
SURYYHGRQR DOOD VXD VSHFLILFD]LRQH H DWWXD]LRQH D OLYHOOR SURYLQFLDOH JDUDQWHQGR LO UDJJLXQJLPHQWR GL XQ LGRQHR OLYHOOR GL WXWHOD GHO
VLVWHPD DPELHQWDOH SURYLQFLDOH DWWUDYHUVR O¶DGR]LRQH FRRUGLQDWD GHL SLDQL H GHL SURJUDPPL GL ORUR FRPSHWHQ]D
1HO VHWWRUH DPELHQWDOH HG HQHUJHWLFR OH 3URYLQFH SURYYHGRQR DOO¶DSSURYD]LRQH GL SURJHWWL R GHOOH DXWRUL]]D]LRQL QXOOD RVWD
FRQFHVVLRQL R GL DOWUL DWWL GL DQDORJD QDWXUD SHU WXWWH OH DWWLYLWj SURGXWWLYH H WHU]LDULH QRQFKp DO UHODWLYR FRQWUROOR
/H 3URYLQFH SURYYHGRQR DOWUHVu DOO¶RUJDQL]]D]LRQH GL XQ SURSULR VLVWHPD LQIRUPDWLYR UDFFRUGDWR FRQ TXHOOR GL FXL DOO¶DUW
OHWWHUD D
FRPPD
,Q PDWHULD GL DFTXH PLQHUDOL H WHUPDOL VRQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH LQ PDWHULD GL ULFHUFD FROWLYD]LRQH H
FRQFHVVLRQH GHOOH DFTXH PLQHUDOL H WHUPDOL
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL VHJXHQWL JLj HVHUFLWDWL GDJOL XIILFL WHFQLFL GHFHQWUDWL H[ *HQLR
&LYLOH
D LVWUXWWRULD WHFQLFD SHU OH RSHUH GL LQWHUHVVH SXEEOLFR
E HVHFX]LRQH GL SURJUDPPL H SURJHWWL GL RSHUH GL YLDELOLWj RUGLQDULD H IXQLYLH
F HVHFX]LRQH GL SURJUDPPL H SURJHWWL GL RSHUH H LQIUDVWUXWWXUH SRUWXDOL
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G VRUYHJOLDQ]D WHFQLFR DPPLQLVWUDWLYD VX HVHFX]LRQH GL RSHUH GL SURQWR LQWHUYHQWR GL WUDVIHULPHQWR H FRQVROLGDPHQWR GHJOL
DELWDWL
H VXSSRUWR WHFQLFR RSHUDWLYR SHU O¶HVHFX]LRQH GL RSHUH SXEEOLFKH DJOL HQWL UHJLRQDOL H VXE UHJLRQDOL
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
, &RPXQL DQFKH LQ IRUPD DVVRFLDWD HVHUFLWDQR OH VHJXHQWL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH
D SUHGLVSRQJRQR DWWLYLWj GL FRQWUROOR DO ILQH GL JDUDQWLUH XQ DGHJXDWR OLYHOOR GL WXWHOD GHO VLVWHPD DPELHQWDOH QHOO¶DPELWR GHO
SURSULR WHUULWRULR
E LVWLWXLVFRQR VLVWHPL WHFQRORJLFL GL PRQLWRUDJJLR GHOOD TXDOLWj GHOO¶DULD GHOO¶DFTXD SRWDELOH H GHL WHUUHQL GHVWLQDWL DOOD
FROWLYD]LRQH GL SURGRWWL DOLPHQWDUL
F DGRWWDQR L SURYYHGLPHQWL QHFHVVDUL DOOD VDOYDJXDUGLD GHOOD VDOXWH GHL FLWWDGLQL
&$32 ,,,
7HUULWRULR HG 8UEDQLVWLFD
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH GHOOH 3URYLQFH H GHL &RPXQL
/H IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL GHOOD 5HJLRQH GHOOH 3URYLQFH H GHL &RPXQL VRQR TXHOOL GHILQLWL GDOOD OHJJH UHJLRQDOH
DSULOH
Q
$L &RPXQL HG DOOH 3URYLQFH VSHWWDQR LQROWUH LO ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL SDHVLVWLFKH GL FXL DL FRPPL
IHEEUDLR
Q
H
OHJJH UHJLRQDOH
6(=,21( ,
(GLOL]LD UHVLGHQ]LDOH SXEEOLFD
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
D OH LQL]LDWLYH GL FRRUGLQDPHQWR FRQ L &RPXQL H OH 3URYLQFH SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHL SURJUDPPL VXOO¶HGLOL]LD UHVLGHQ]LDOH
SXEEOLFD
E OD GLVFLSOLQD OD GLVWULEX]LRQH HG LO WUDVIHULPHQWR DOOH 3URYLQFH GHOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH GHVWLQDWH DO VHWWRUH
F OD YHULILFD GHOO¶HIILFDFLD GHL SURJUDPPL DWWXDWL H GHOO¶XWLOL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH
G OD HODERUD]LRQH GHJOL LQGLUL]]L YROWL DOOD ILVVD]LRQH GHL FULWHUL SHU O¶DVVHJQD]LRQH GHJOL DOORJJL GL HGLOL]LD UHVLGHQ]LDOH SXEEOLFD
GHVWLQDWL DOO¶DVVLVWHQ]D DELWDWLYD QRQFKp DOOD GHWHUPLQD]LRQH GHL UHODWLYL FDQRQL
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
D LO ULOHYDPHQWR GHO IDEELVRJQR DELWDWLYR LQ FROODERUD]LRQH FRQ L &RPXQL
E O¶LQGLYLGXD]LRQH GHOOH WLSRORJLH GL LQWHUYHQWL LGRQHH D VRGGLVIDUH L IDEELVRJQL ULOHYDQWL
F OD ORFDOL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GD ILQDQ]LDUH FRQ OH ULVRUVH SUHYLVWH GDL SLDQL H SURJUDPPL UHJLRQDOL
G O¶LQGLYLGXD]LRQH GHL VRJJHWWL DWWXDWRUL GHJOL LQWHUYHQWL
H OD FRQFHVVLRQH GHL FRQWULEXWL DL &RPXQL SHU JOL LQWHUYHQWL GL UHFXSHUR HGLOL]LR QHL FHQWUL VWRULFL R QHL QXFOHL VWRULFL
I OD QRPLQD HG LO IXQ]LRQDPHQWR GHOOH FRPPLVVLRQL SURYLQFLDOL SHU OD GHWHUPLQD]LRQH GHOOH LQGHQQLWj GL HVSURSULR
J OD FRQFHVVLRQH GHL FRQWULEXWL SHU LO UHFXSHUR GHJOL HGLILFL UXUDOL DYHQWL YDORUH VWRULFR HG DUFKLWHWWRQLFR VLWXDWL QHOOH ]RQH
DJULFROH H QRQ SL XWLOL]]DWL D ILQL DJULFROL
$UW
)XQ]LRQH GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
FRPPD DJJLXQWR GDOO¶DUW
GHOOD / 5
JHQQDLR
Q
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D O¶DVVHJQD]LRQH GHJOL DOORJJL GL HGLOL]LD UHVLGHQ]LDOH SXEEOLFD UHDOL]]DWL FRQ ILQDQ]LDPHQWR D WRWDOH FDULFR SXEEOLFR QHO
ULVSHWWR GHL FULWHUL VWDELOLWL GDOOD QRUPDWLYD UHJLRQDOH LYL FRPSUHVR O¶HODERUD]LRQH H O¶HPDQD]LRQH GHL EDQGL GL FRQFRUVR
E O¶DFFHUWDPHQWR GHL UHTXLVLWL VRJJHWWLYL SHU O¶DFFHVVR DL ILQDQ]LDPHQWL GL HGLOL]LD UHVLGHQ]LDOH SXEEOLFD
F O¶DFFHUWDPHQWR GHL UHTXLVLWL RJJHWWLYL GHJOL LQWHUYHQWL GL HGLOL]LD UHVLGHQ]LDOH SXEEOLFD
G OD YLJLODQ]D VXOOD JHVWLRQH DPPLQLVWUDWLYR ILQDQ]LDULD GHOOH FRRSHUDWLYH HGLOL]LH FRPXQTXH EHQHILFLDULH GL FRQWULEXWL SXEEOLFL
H O¶DXWRUL]]D]LRQH DOOD FHVVLRQH LQ SURSULHWj GHO SDWULPRQLR HGLOL]LR UHDOL]]DWR GDOOH FRRSHUDWLYH D SURSULHWj LQGLYLVD
I O¶DXWRUL]]D]LRQH DOOD FHVVLRQH R ORFD]LRQH DQWLFLSDWD ULVSHWWR DL WHUPLQL SUHYLVWL GDOOH QRUPH YLJHQWL LQ PDWHULD GHJOL DOORJJL
GL HGLOL]LD DJHYRODWD
J OD GHILQL]LRQH GHOOH PRGDOLWj H GHOOH SHULRGLFLWj SHU OD IRUPD]LRQH GHL SURJUDPPL GL PRELOLWj GHJOL DVVHJQDWDUL
K OD GHWHUPLQD]LRQH GHOOH ULVHUYH GL DOORJJL
L LO VXSHUDPHQWR GHO UDSSRUWR YDQL FRPSRVL]LRQH GHO QXFOHR IDPLOLDUH
O LVWLWX]LRQH GHOOH FRPPLVVLRQL SHU OD IRUPD]LRQH GHOOH JUDGXDWRULH
&$32 ,9
3URWH]LRQH GHOOD QDWXUD H GHOO¶DPELHQWH WXWHOD GHOO¶DPELHQWH GDJOL LQTXLQDPHQWL H JHVWLRQH GHL ULILXWL
6(=,21( ,
)XQ]LRQL GL FDUDWWHUH JHQHUDOH H SURWH]LRQH GHOOD IORUD H GHOOD IDXQD
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH
D L FRPSLWL GL SURWH]LRQH HG RVVHUYD]LRQH GHOOH ]RQH FRVWLHUH
E OH FRPSHWHQ]H HVHUFLWDWH GDO &RUSR IRUHVWDOH GHOOR 6WDWR VDOYR TXHOOH QHFHVVDULH DOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL GL FRPSHWHQ]D
VWDWDOH
F OD GHWHUPLQD]LRQH GHOOH SULRULWj GHOO¶D]LRQH DPELHQWDOH QHOO¶DPELWR GL XQ SURJUDPPD UHJLRQDOH WULHQQDOH SHU OD WXWHOD
GHOO¶DPELHQWH DSSURYDWR GDO &RQVLJOLR UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHOOD *LXQWD
G LO FRRUGLQDPHQWR GHJOL LQWHUYHQWL DPELHQWDOL
,O SURJUDPPD GL FXL DOOD OHWW F GHO SUHFHGHQWH FRPPD GHWHUPLQD DOWUHVu L WHPSL HG L FULWHUL SHU O¶DSSURYD]LRQH GHL SLDQL UHJLRQDOL GL
LQWHUYHQWR GL FXL DOO¶DUW FRPPD OHWW H GHOOD / 5
DJRVWR
Q
OD FXL DWWXD]LRQH q GHPDQGDWD DOOH 3URYLQFH FXL VRQR
WUDVIHULWH OH ULVRUVH ILQDQ]LDULH VWDQ]LDWH D WDOH VFRSR QHO ELODQFLR DQQXDOH H SOXULHQQDOH VHFRQGR OH PRGDOLWj VWDELOLWH GDL SLDQL VWHVVL
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL LO FRQWUROOR LQ RUGLQH DOOD FRPPHUFLDOL]]D]LRQH H GHWHQ]LRQH
GHJOL DQLPDOL VHOYDWLFL LO ULFHYLPHQWR GL GHQXQFH L YLVWL VX FHUWLILFDWL GL LPSRUWD]LRQH LO ULWLUR GHL SHUPHVVL HUUDWL R IDOVLILFDWL
O¶DXWRUL]]D]LRQH DOOD GHWHQ]LRQH WHPSRUDQHD DG HFFH]LRQH GHOOD QRUPDWLYD GL FXL DOOD &RQYHQ]LRQH VXO FRPPHUFLR LQWHUQD]LRQDOH
GHOOH VSHFLH GL IDXQD H GL IORUD VHOYDWLFKH PLQDFFLDWH GL HVWLQ]LRQH &,7(6 UHVD HVHFXWLYD GDOOD OHJJH GLFHPEUH
Q
6(=,21( ,,
9DOXWD]LRQH GL LPSDWWR DPELHQWDOH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL OD YDOXWD]LRQH GL LPSDWWR DPELHQWDOH SHU OH RSHUH H JOL LQWHUYHQWL
FKH DL VHQVL GHOO¶DUW
FRPPD GHO G OJV
VRQR WUDVIHULWH FRQ DSSRVLWR DWWR VWDWDOH GL LQGLUL]]R H FRRUGLQDPHQWR
6(=,21( ,,,
$WWLYLWj D ULVFKLR GL LQFLGHQWH ULOHYDQWH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
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D O¶HVHUFL]LR GHOOD YLJLODQ]D H GHO FRQWUROOR VXOOH LQGXVWULH VRJJHWWH DJOL REEOLJKL GL FXL DOO¶DUW GHO ' 3 5 Q
LYL
FRPSUHVL L SURYYHGLPHQWL GLVFHQGHQWL GDOO¶LVWUXWWRULD WHFQLFD
E O¶LQGLYLGXD]LRQH GHOOH DUHH DG HOHYDWD FRQFHQWUD]LRQH GL DWWLYLWj LQGXVWULDOL FKH FRPSRUWDQR ULVFKLR GL LQFLGHQWH ULOHYDQWH
F OD SUHGLVSRVL]LRQH GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR DPELHQWDOH H GL VDOYDJXDUGLD GHOOD SRSROD]LRQH SHU OH DUHH LQGLYLGXDWH DL VHQVL
GHOOD SUHFHGHQWH GLVSRVL]LRQH
6SHWWD DOWUHVu DOOD 5HJLRQH OD FUHD]LRQH HG LO FRRUGLQDPHQWR GL XQ VLVWHPD LQIRUPDWLYR LQWHJUDWR WUD OH GLYHUVH FRPSRQHQWL
DPELHQWDOL VDQLWDULH HSLGHPLRORJLFKH WHUULWRULDOL H GL SURWH]LRQH FLYLOH QRQFKp O¶LQGLYLGXD]LRQH GHJOL VWDQGDUG GL ULIHULPHQWR SHU OD
SLDQLILFD]LRQH WHUULWRULDOH QHOOH ]RQH LQWHUHVVDWH GDOOD SUHVHQ]D GL LQGXVWULH D ULVFKLR GL LQFLGHQWH ULOHYDQWH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
$OOH 3URYLQFH VRQR DWWULEXLWH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL UHODWLYL DOOH LQGXVWULH D ULVFKLR GL LQFLGHQWH ULOHYDQWH LYL FRPSUHVL
O¶LVWUXWWRULD WHFQLFD HG L SURYYHGLPHQWL FRQVHJXHQWL DJOL HVLWL GL WDOL LVWUXWWRULH H OH YHULILFKH GL FRHUHQ]D H FRPSDWLELOLWj WHUULWRULDOH
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL OH VHJXHQWL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH
D OD GLIIXVLRQH WUD OD SRSROD]LRQH GHOOH LQIRUPD]LRQL VXOOH PLVXUH GL VLFXUH]]D H VXOOH QRUPH GL FRPSRUWDPHQWR GD VHJXLUH LQ
FDVR GL LQFLGHQWH ULOHYDQWH DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR FRPPD
GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
LQ PDWHULD GL ULVFKL GL
LQFLGHQWL ULOHYDQWL FRQQHVVL FRQ GHWHUPLQDWH DWWLYLWj LQGXVWULDOL
E LO UDFFRUGR H O¶XWLOL]]R GHOOH LQIRUPD]LRQL GL FXL DOOD OHWWHUD D QRQFKp GHJOL HVLWL GHOOH LVWUXWWRULH WHFQLFKH VXOOH LQGXVWULH D
ULVFKLR GL LQFLGHQWH ULOHYDQWH
F JOL LQWHUYHQWL XUEDQLVWLFL LQ DWWXD]LRQH GHOOD QRUPDWLYD FRPXQLWDULD H QD]LRQDOH QHOOH ]RQH LQWHUHVVDWH GDOOD SUHVHQ]D GL
LQGXVWULH D ULVFKLR GL LQFLGHQWH ULOHYDQWH
6(=,21( ,9
$UHH DG HOHYDWR ULVFKLR GL FULVL DPELHQWDOH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH ULJXDUGDQWL
D O¶LQGLYLGXD]LRQH VHQWLWL JOL (QWL ORFDOL LQWHUHVVDWL GHOOH DUHH FDUDWWHUL]]DWH GD JUDYL DOWHUD]LRQL GHJOL HTXLOLEUL HFRORJLFL QHL
FRUSL LGULFL QHOO¶DWPRVIHUD H QHO VXROR FKH FRPSRUWDQR ULVFKLR SHU O¶DPELHQWH H OD SRSROD]LRQH
E OD GLFKLDUD]LRQH GHOOR VWDWR GL HOHYDWR ULVFKLR GL FULVL DPELHQWDOH SHU OH DUHH GL FXL DOOD OHWWHUD SUHFHGHQWH 7DOH
GLFKLDUD]LRQH KD YDOLGLWj TXLQTXHQQDOH HG q ULQQRYDELOH SHU XQD VROD YROWD
F OD SUHGLVSRVL]LRQH H O¶DSSURYD]LRQH GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR YROWL DG LQGLYLGXDUH OH SULRULWj GL LQWHUYHQWR SHU FLDVFXQD GHOOH
DUHH GL FXL DOOD OHWW D
6(=,21( 9
3DUFKL H ULVHUYH QDWXUDOL
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH UHODWLYH DOO¶LVWLWX]LRQH H GHOLPLWD]LRQH GHOOH DUHH QDWXUDOL SURWHWWH GL LQWHUHVVH
UHJLRQDOH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
$EURJDWR
$UWLFROR DEURJDWR GDOO·DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH UHODWLYH DOOD JHVWLRQH GHOOH DUHH GL FXL DOO·DUWLFROR
LO TXDOH DUWLFROR SUHFHGHQWHPHQWH FRVu UHFLWDYD © /H 3URYLQFH HVHUFLWDQR OH
ª
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
6(=,21( 9,
,QTXLQDPHQWR GHOOH DFTXH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
D FODVVLILFD]LRQH GHL FRUSL LGULFL VHFRQGR RELHWWLYL GL TXDOLWj H GHVWLQD]LRQH IXQ]LRQDOH
E LQGLYLGXD]LRQH GHOOH DUHH ULFKLHGHQWL VSHFLILFKH PLVXUH GL SUHYHQ]LRQH GDOO¶LQTXLQDPHQWR H GL ULVDQDPHQWR GL FXL DO 7LWROR ,,,
&DSR , GHO G OJV
FRQ LQGLFD]LRQH GHOOH DWWLYLWj DPPLVVLELOL QHOOH ]RQH HG DUHH LQGLFDWH
F FULWHUL HG LQGLUL]]L SHU OD WHQXWD H O¶DJJLRUQDPHQWR GHJOL HOHQFKL GHOOH DFTXH H GHO FDWDVWR GHJOL VFDULFKL
G FULWHUL H PHWRGRORJLH SHU OH DWWLYLWj GL ULOHYDPHQWR GHOOH FDUDWWHULVWLFKH GL FDPSLRQDPHQWR PRQLWRUDJJLR DQDOLVL H FRQWUROOR
GHOOH DFTXH H GHJOL VFDULFKL
H ILVVD]LRQH GHL YDORUL OLPLWH GHJOL VFDULFKL H GHL YDORUL GL TXDOLWj GHOO¶DFTXD
I DGR]LRQH GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR GHOOH DFTXH YLJLODQ]D H FRRUGLQDPHQWR GHOOH D]LRQL H GHJOL LQWHUYHQWL GHJOL RUJDQLVPL
UHVSRQVDELOL GHOOD ORUR DWWXD]LRQH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D WHQXWD HG DJJLRUQDPHQWR GHOO¶(OHQFR GHOOH DFTXH GROFL VXSHUILFLDOL GHOO¶(OHQFR GHOOH DFTXH GHVWLQDWH DOOD PROOXVFKLFROWXUD
GHO &DWDVWR GHJOL VFDULFKL H GHO &DWDVWR GHOOH XWHQ]H LGULFKH
E DWWXD]LRQH SHU TXDQWR GL SURSULD FRPSHWHQ]D GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR GHOOH DFTXH
F SURSRVWD DOOD 5HJLRQH SHU OD FODVVLILFD]LRQH GHL FRUSL LGULFL H SHU O¶DGR]LRQH H O¶DJJLRUQDPHQWR GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR
GHOOH DFTXH
G ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL DOOR VFDULFR QHOOH DFTXH H VXO VXROR H UHODWLYR FRQWUROOR
H DGR]LRQH GL SURYYHGLPHQWL HFFH]LRQDOL H XUJHQWL LQWHJUDWLYL H UHVWULWWLYL GHOOD GLVFLSOLQD GHJOL VFDULFKL H GHJOL XVL GHOOH DFTXH
YROWL DOOD WXWHOD GHOOH DFTXH PHGHVLPH
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL DOOR VFDULFR QHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH
E DGR]LRQH GHOOH PLVXUH GL HPHUJHQ]D SUHYLD LQWHVD FRQ O¶(QWH GL DPELWR GL FXL DOO¶DUWLFROR
Q
YROWH DG DVVLFXUDUH O¶DSSURYYLJLRQDPHQWR LGULFR
OHJJH UHJLRQDOH
RWWREUH
$UW
)XQ]LRQL GHOO¶$JHQ]LD UHJLRQDOH SHU OD SURWH]LRQH GHOO¶DPELHQWH
/¶$53$&$/ HVHUFLWD OH VHJXHQWL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH
D ULOHYD]LRQH GHOOH FDUDWWHULVWLFKH TXDOLTXDQWLWDWLYH GHL FRUSL LGULFL GHOOH ]RQH FRVWLHUH H GHOOH DFTXH VRWWHUUDQHH
E PRQLWRUDJJLR VXOOD SURGX]LRQH VXOO¶LPSLHJR VXOOD GLIIXVLRQH VXOOD SHUVLVWHQ]D QHOO¶DPELHQWH H VXOO¶HIIHWWR VXOOD VDOXWH
XPDQD GHOOH VRVWDQ]H DPPHVVH DOOD SURGX]LRQH GL SUHSDUDWL SHU ODYDUH
F PRQLWRUDJJLR VXOOR VWDWR GL HXWURIL]]D]LRQH GHOOH DFTXH LQWHUQH H FRVWLHUH
G SUHGLVSRVL]LRQH H SXEEOLFD]LRQH GHOOD UHOD]LRQH VXOOH DWWLYLWj GL VPDOWLPHQWR GHOOH DFTXH UHIOXH XUEDQH
H WUDVPLVVLRQH DOO¶$JHQ]LD 1D]LRQDOH SHU OD 3URWH]LRQH $PELHQWDOH GHL GDWL UHODWLYL DOO¶DWWXD]LRQH GHO G OJV
FRQ
SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DOOD IXQ]LRQDOLWj GHL GHSXUDWRUL
6RQR DEURJDWH OH GLVSRVL]LRQL GHOOD OHJJH UHJLRQDOH RWWREUH
Q
QHOOD SDUWH LQ FXL DWWULEXLYDQR OH IXQ]LRQL GL FXL DO SULPR FRPPD D VRJJHWWL GLYHUVL GDOO¶$53$&$/
6(=,21( 9,,
,QTXLQDPHQWR DFXVWLFR DWPRVIHULFR HG HOHWWURPDJQHWLFR
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
D LQGLYLGXD]LRQH GL DUHH UHJLRQDOL R G¶LQWHVD FRQ OH 5HJLRQL LQWHUHVVDWH LQWHUUHJLRQDOL QHOOH TXDOL OH HPLVVLRQL R OD TXDOLWj
GHOO¶DULD VRQR VRJJHWWH D OLPLWL R YDORUL SL UHVWULWWLYL LQ UHOD]LRQH DOO¶DWWXD]LRQH GHL SLDQL UHJLRQDOL GL ULVDQDPHQWR
E LQGLYLGXD]LRQH GHOOH DUHH LQ FXL SRVVRQR PDQLIHVWDUVL HSLVRGL DFXWL GL LQTXLQDPHQWR
F DGR]LRQH GHO SLDQR SHU LO ULVDQDPHQWR H OD WXWHOD GHOOD TXDOLWj GHOO¶DULD H LQ JHQHUDOH GHL SLDQL GL VHWWRUH
G GHILQL]LRQH GHL FULWHUL SHU OD UHGD]LRQH GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR FRPXQDOL QRQFKp GHOOH SURFHGXUH SHU O¶DFTXLVL]LRQH GHL
PHGHVLPL DL ILQL GHOOD SUHGLVSRVL]LRQH GHO SLDQR UHJLRQDOH
H GHILQL]LRQH GHL FULWHUL SHU O¶DGR]LRQH GD SDUWH GHL &RPXQL GHL SLDQL GL FODVVLILFD]LRQH DFXVWLFD GHO SURSULR WHUULWRULR DL VHQVL
GHOO¶DUW FRPPD OHWW D GHOOD OHJJH RWWREUH
Q
I GHILQL]LRQH GHL FULWHUL H GHOOH PHWRGRORJLH SHU OD SUHGLVSRVL]LRQH H O¶DGR]LRQH GD SDUWH GHL &RPXQL QHL FDVL SUHYLVWL GDOO¶DUW
GHOOD OHJJH Q
GHO
GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR DFXVWLFR
J GHILQL]LRQH GHL FULWHUL SHU LO FRRUGLQDPHQWR GHL SLDQL FRPXQDOL GL FODVVLILFD]LRQH H GL ULVDQDPHQWR DFXVWLFR FRQ JOL VWUXPHQWL
XUEDQLVWLFL YLJHQWL FRPSUHVL L SLDQL XUEDQL GHO WUDIILFR
K ILVVD]LRQH GHOOH PRGDOLWj GL ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL FRPXQDOL SHU OR VYROJLPHQWR GL DWWLYLWj D FDUDWWHUH WHPSRUDQHR H GL
PDQLIHVWD]LRQL LQ OXRJR SXEEOLFR R DSHUWR DO SXEEOLFR TXDORUD HVVH FRPSRUWLQR O¶LPSLHJR GL PDFFKLQDUL R LPSLDQWL
UXPRURVL SRWHQ]LDOPHQWH LGRQHL DO VXSHUDPHQWR GHL YDORUL OLPLWH FRVu FRPH GHILQLWL GDO ' 3 & 0
QRYHPEUH
FRQ
SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DL SURYYHGLPHQWL FKH DXWRUL]]DQR GHURJKH WHPSRUDQHH DL OLPLWL GL HPLVVLRQH
L ILVVD]LRQH GL YDORUL OLPLWH GL HPLVVLRQH GHJOL LQTXLQDQWL H GHL YDORUL GL TXDOLWj GHOO¶DULD SL UHVWULWWLYL GL TXHOOL ILVVDWL GDOOD
QRUPDWLYD VWDWDOH
O DGR]LRQH GL QRUPH WHFQLFKH FULWHUL H GLUHWWLYH SHU OD SUHYHQ]LRQH GHOO¶LQTXLQDPHQWR LYL FRPSUHVR TXHOOR HOHWWURPDJQHWLFR H
O¶HVHUFL]LR GL D]LRQL GL ULVDQDPHQWR D FXUD GHO &2 5( &20 &DODEULD SHU OH IXQ]LRQL FRQQHVVH DOO¶LQTXLQDPHQWR
HOHWWURPDJQHWLFR
P GHILQL]LRQH GHL FULWHUL SHU HIIHWWXDUH LO PRQLWRUDJJLR HG LO FRQWUROOR GHOOH HPLVVLRQL H GHOOD TXDOLWj GHOO¶DULD H SHU OD WHQXWD
GHJOL LQYHQWDUL GHOOH IRQWL GL HPLVVLRQH
Q ILVVD]LRQH GHOOH OLQHH GL LQGLUL]]R SHU OD JHVWLRQH GL VLWXD]LRQL GL HPHUJHQ]D
R ULODVFLR GHOO¶DXWRUL]]D]LRQH DOOD FRVWUX]LRQH HG DOO¶HVHUFL]LR GL LPSLDQWL LQGXVWULDOL GL FXL DO ' 3 5 Q
H UHODWLYL SRWHUL
GL VRVSHQVLRQH UHYLVLRQH H UHYRFD ,Q FDVR GL LPSLDQWL GL SURGX]LRQH GL HQHUJLD GL SRWHQ]D VXSHULRUH D
0: WHUPLFL
OD FXL DXWRUL]]D]LRQH q ULVHUYDWD DOOR 6WDWR DL VHQVL GHOO¶DUW
FRPPD OHWW J G OJV
OD 5HJLRQH VYROJH XQD
IXQ]LRQH FRQVXOWLYD
S O¶DSSURYD]LRQH QHOO¶DPELWR GHOOD SURSULD FRPSHWHQ]D WHUULWRULDOH GHL SLDQL SOXULHQQDOL GL ULVDQDPHQWR DFXVWLFR HG
HOHWWURPDJQHWLFR SUHGLVSRVWL GDJOL (QWL JHVWRUL GHOOH LQIUDVWUXWWXUH GL WUDVSRUWR GL FRQFHUWR FRQ OH 3URYLQFH H L &RPXQL
LQWHUHVVDWL
T OD GHILQL]LRQH FRQ LO FRQWULEXWR GHOO¶$53$&$/ H GHO &2 5( &20 &DODEULD GL FULWHUL ORFDOL]]DWLYL SHU OH LQIUDVWUXWWXUH D UHWH
GHO VLVWHPD HOHWWULFR H GHOOH UDGLRWHOHFRPXQLFD]LRQL JHQHUDQWL FDPSL HOHWWULFL PDJQHWLFL HG HOHWWURPDJQHWLFL
U O¶DFTXLVL]LRQH GHL SURJUDPPL GL ORFDOL]]D]LRQH UD]LRQDOL]]D]LRQH H VYLOXSSR GHOOD UHWH HOHWWULFD H GL WHOHUDGLRFRPXQLFD]LRQH
GHILQLWL GDO &2 5( &20 &DODEULD G¶LQWHVD FRQ O¶$53$&$/ VHFRQGR OH QRUPH GL VHWWRUH YLJHQWL DL ILQL GHOOH YHULILFKH GL
FRPSDWLELOLWj DPELHQWDOH HG HOHWWURPDJQHWLFD QHO TXDGUR GHOOH SUHYLVLRQL GHL SLDQL H GHL SURJUDPPL UHJLRQDOL GL VHWWRUH H
QHO ULVSHWWR GHOOH QRUPH WHFQLFKH QD]LRQDOL YLJHQWL
V O¶LQGLYLGXD]LRQH GL VWDQGDUG PLQLPL GL TXDOLWj DL ILQL GHOOD SUHGLVSRVL]LRQH HG DSSURYD]LRQH GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR
HOHWWURPDJQHWLFR GL FXL DOOH QRUPDWLYH WHFQLFKH YLJHQWL
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
$OOH 3URYLQFH VRQR DWWULEXLWH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D
E
F
G
H
ULODVFLR GHOO¶DELOLWD]LRQH DOOD FRQGX]LRQH GL LPSLDQWL WHUPLFL HG LVWLWX]LRQH GHL UHODWLYL FRUVL GL IRUPD]LRQH
LQGLYLGXD]LRQH GHOOH ]RQH SHU FXL q QHFHVVDULR GLVSRUUH GL XQ SLDQR ILQDOL]]DWR GL ULVDQDPHQWR
YHULILFD GHOOD FRQJUXLWj GHL SLDQL GL FODVVLILFD]LRQH DFXVWLFD H GL ULVDQDPHQWR DFXVWLFR GHL &RPXQL
SUHGLVSRVL]LRQH GL FDPSDJQH GL LQIRUPD]LRQH GHO FRQVXPDWRUH H GL HGXFD]LRQH VFRODVWLFD
HVHUFL]LR GHO SRWHUH VRVWLWXWLYR LQ FDVR GL LQHU]LD GHL &RPXQL QHOO¶DWWXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL SHU OD JHVWLRQH RSHUDWLYD GL
HSLVRGL DFXWL GL LQTXLQDPHQWR DWPRVIHULFR DFXVWLFR HG HOHWWURPDJQHWLFR
I ULOHYDPHQWR GHOOD TXDOLWj GHOO¶DULD H FRQWUROOR GHOOH HPLVVLRQL DWPRVIHULFKH LYL FRPSUHVL L SURYYHGLPHQWL GL DXWRUL]]D]LRQH GL
GLIILGD GL VRVSHQVLRQH GL UHYLVLRQH H GL UHYRFD GHOOH DXWRUL]]D]LRQL DJOL LPSLDQWL FKH SURGXFRQR HPLVVLRQL IDWWD
HFFH]LRQH XQLFDPHQWH SHU JOL LPSLDQWL WHUPLFL GL FLYLOH DELWD]LRQH
J WHQXWD H DJJLRUQDPHQWR GHOO¶LQYHQWDULR GHOOH IRQWL GL HPLVVLRQH LQ DWPRVIHUD
K HVHUFL]LR GHO SRWHUH VRVWLWXWLYR LQ FDVR GL LQHU]LD GD SDUWH GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL FRPXQDOL ULJXDUGR DOO¶REEOLJR GL
]RQL]]D]LRQH DFXVWLFD R GL SUHGLVSRVL]LRQH GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR DFXVWLFR
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
Pagina 124 di 199
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D DGR]LRQH GHOOH PLVXUH GL OLPLWD]LRQH GHOOD FLUFROD]LRQH
E ULOHYD]LRQH GHOOH HPLVVLRQL VRQRUH SURGRWWH GD YHLFROL
F SUHGLVSRVL]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL RSHUDWLYL QHOOH DUHH D ULVFKLR GL HSLVRGL DFXWL GL LQTXLQDPHQWR
G SUHGLVSRVL]LRQH GHO UDSSRUWR DQQXDOH VXOOD TXDOLWj GHOO¶DULD QHO WHUULWRULR FRPXQDOH GL FXL DOO¶DUW GHO ' 0
H UHGD]LRQH GHL SLDQL GL ULVDQDPHQWR FRPXQDOL HG L SLDQL FRPXQDOL GL FODVVLILFD]LRQH DFXVWLFD HG HOHWWURPDJQHWLFD
I DGR]LRQH GHO UHJRODPHQWR GL DWWXD]LRQH GHOOD GLVFLSOLQD VWDWDOH H UHJLRQDOH SHU OD WXWHOD GHOO¶LQTXLQDPHQWR DFXVWLFR
J ULODVFLR GHOO¶DXWRUL]]D]LRQH VHFRQGR OH PRGDOLWj GHILQLWH GDOOD 5HJLRQH SHU OR VYROJLPHQWR GL DWWLYLWj WHPSRUDQHH GL
PDQLIHVWD]LRQH LQ OXRJR SXEEOLFR R DSHUWR DO SXEEOLFR H SHU VSHWWDFROL D FDUDWWHUH WHPSRUDQHR R PRELOH DQFKH LQ GHURJD
DL OLPLWL GL FXL DOO¶DUW GHOOD OHJJH Q
GHO
HG DL UHODWLYL GHFUHWL DWWXDWLYL
K DSSURYD]LRQH GHL SURJHWWL GL ULVDQDPHQWR GHOO¶DPELHQWH HVWHUQR HODERUDWL GDOOH LPSUHVH
L HVHUFL]LR GHL SRWHUL GL XUJHQ]D SHU LO ULFRUVR WHPSRUDQHR D VSHFLDOL IRUPH GL FRQWHQLPHQWR R DEEDWWLPHQWR GHOOH HPLVVLRQL
VRQRUH R HOHWWURPDJQHWLFKH LQFOXVD O¶LQLELWRULD SDU]LDOH R WRWDOH GL GHWHUPLQDWH DWWLYLWj
O LQWHUYHQWL SHU OD JHVWLRQH RSHUDWLYD GL HSLVRGL DFXWL GL LQTXLQDPHQWR DWPRVIHULFR LQ DWWXD]LRQH GHL SLDQL SURYLQFLDOL
P FRQWUROOR GHOOH HPLVVLRQL LQ DWPRVIHUD GHJOL LPSLDQWL WHUPLFL GHJOL HGLILFL GL FLYLOH DELWD]LRQH
Q LQIRUPD]LRQL DOOD SRSROD]LRQH QHOOH PDWHULH LQGLFDWH QHOOD SUHVHQWH VH]LRQH
R ULOHYD]LRQH H YHULILFD GHO ULVSHWWR GHL OLPLWL SUHYLVWL GDOOD QRUPDWLYD YLJHQWH GHOOH HPLVVLRQL HOHWWURPDJQHWLFKH WUDPLWH OD
VWUXWWXUD &2 5( &20 &DODEULD FKH RSHUHUj GL FRQFHUWR FRQ O¶$53$&$/
3HU OH HPLVVLRQL HOHWWURPDJQHWLFKH O¶LQLELWRULD GL FXL DOOD OHWWHUD L q VXERUGLQDWD DOOD VRVSHQVLRQH SDU]LDOH R WRWDOH
GHOO¶DXWRUL]]D]LRQH DOO¶HVHUFL]LR GD SDUWH GHO &2 5( &20 &DODEULD
$UW
)XQ]LRQL GHOO¶$JHQ]LD UHJLRQDOH SHU OD SURWH]LRQH GHOO¶DPELHQWH
/¶$53$&$/ VYROJH OH IXQ]LRQL DWWULEXLWH DO &RPLWDWR 5HJLRQDOH FRQWUR O¶LQTXLQDPHQWR DWPRVIHULFR &5,$& GDOOD OHJJH UHJLRQDOH
DJRVWR
Q
/¶$JHQ]LD HVHUFLWD LQROWUH OH VHJXHQWL IXQ]LRQL
D ULOHYDPHQWR GHOOH HPLVVLRQL H GHOOD TXDOLWj GHOO¶DULD
E WHQXWD HG DJJLRUQDPHQWR GHJOL LQYHQWDUL GHOOH IRQWL GL HPLVVLRQH
F SUHGLVSRVL]LRQH GHOOD UHOD]LRQH DQQXDOH VXOOD TXDOLWj GHOO¶DULD QHOOD 5HJLRQH
6(=,21( 9,,,
*HVWLRQH GHL ULILXWL
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH VHJXHQWL IXQ]LRQL
D SUHGLVSRVL]LRQH HG DSSURYD]LRQH GHO SLDQR UHJLRQDOH GL JHVWLRQH GHL ULILXWL GL FXL DOO¶DUW
GHO G OJV
FRQWHQHQWH OD
GLVFLSOLQD GHOOD UDFFROWD GLIIHUHQ]LDWD O¶DJJLRUQDPHQWR GHOOH DUHH GD VRWWRSRUUH D ERQLILFD GHJOL DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL
H OH OLQHH JXLGD GL LQWHUYHQWR SHU OD PHVVD LQ VLFXUH]]D H ERQLILFD QRQFKp WXWWH OH FRPSRQHQWL SUHYLVWH GDOO¶DUW
GHO
G OJV IHEEUDLR
Q
FRVu FRPH PRGLILFDWR GDOO¶DUW GHO G OJV QRYHPEUH
Q
E DGR]LRQH GL PLVXUH SURFHGXUDOL H WHFQLFKH SHU O¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL DWWULEXLWH DJOL (QWL ORFDOL HG DOO¶$53$&$/
F FRRUGLQDPHQWR H SURPR]LRQH GL LQWHUYHQWL GL VRVWHJQR H GL LQFHQWLYD]LRQH ILQDOL]]DWL D ULGXUUH LO TXDQWLWDWLYR GHL ULILXWL XUEDQL
HG DVVLPLODWL LQFUHPHQWDQGR LO PHUFDWR GL ULXWLOL]]R GHL PDWHULDOL DQFKH PHGLDQWH OD VRWWRVFUL]LRQH GL DFFRUGL GL
SURJUDPPD FRQ JOL RSHUDWRUL GHO VHWWRUH
G LVWLWX]LRQH GL XQ IRQGR SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GL PHVVD LQ VLFXUH]]D ERQLILFD H ULSULVWLQR DPELHQWDOH H
FRQFHVVLRQH GHL UHODWLYL ILQDQ]LDPHQWL DL VHQVL GHOO¶DUW
FRPPD GHO G OJV
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D LQGLYLGXD]LRQH VXOOD EDVH GHL FULWHUL SUHYLVWL QHO SLDQR UHJLRQDOH GL JHVWLRQH GHL ULILXWL H VHQWLWL L &RPXQL LQWHUHVVDWL GHOOH
]RQH LGRQHH DOOD ORFDOL]]D]LRQH GHJOL LPSLDQWL GL VPDOWLPHQWR H UHFXSHUR GHL ULILXWL
E DGR]LRQH GHO SURJUDPPD SURYLQFLDOH SHU OR VPDOWLPHQWR GHL ULILXWL
Pagina 125 di 199
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
F DSSURYD]LRQH GHL SURJHWWL H ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL DOO¶HVHUFL]LR GL LPSLDQWL GL VPDOWLPHQWR ULILXWL
G DSSURYD]LRQH GHL SURJHWWL H ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL DOOD UHDOL]]D]LRQH QRQFKp ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL DOO¶HVHUFL]LR
GL LPSLDQWL GL VPDOWLPHQWR R GL UHFXSHUR GL ULILXWL GL FXL DO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
H DWWXD]LRQH H JHVWLRQH GHOO¶DQDJUDIH SURYLQFLDOH GHL VLWL FRQWDPLQDWL
I HODERUD]LRQH GL XQD UHOD]LRQH DQQXDOH GD LQYLDUH DOOD 5HJLRQH VXOOR VWDWR GL DWWXD]LRQH GHO SLDQR UHJLRQDOH GL JHVWLRQH GHL
ULILXWL
J UDFFROWD HODERUD]LRQH H GLIIXVLRQH GHL GDWL LQHUHQWL OD SURGX]LRQH H JHVWLRQH GHL ULILXWL XUEDQL H DVVLPLODWL VXOOD EDVH GL
ULOHYDPHQWL HIIHWWXDWL GDJOL DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
D SUHGLVSRVL]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GL DWWXD]LRQH GHL SLDQL UHJLRQDOL H SURYLQFLDOL SHU OR VPDOWLPHQWR GHL ULILXWL H OD ERQLILFD GHO
WHUULWRULR
E DSSURYD]LRQH GHL SURJHWWL GL ERQLILFD FKH LQWHUHVVLQR LO WHUULWRULR GL XQ VROR &RPXQH R G¶LQWHVD FRL &RPXQL LQWHUHVVDWL
LQWHUFRPXQDOL H FRQWUROOR VXOOD HVHFX]LRQH GHJOL VWHVVL
F HVHFX]LRQH GLUHWWD GHL SURJHWWL GL ERQLILFD LQ FDVR GL PDQFDWD LQGLYLGXD]LRQH GHL VRJJHWWL UHVSRQVDELOL
G HVHUFL]LR LQ YLD SURYYLVRULD HG XUJHQWH GHL SRWHUL QHFHVVDUL LQ DWWHVD GHOO¶LQWHUYHQWR UHJLRQDOH H SURYLQFLDOH
H LO SULPR ULOHYDPHQWR H OD VHJQDOD]LRQH GHL GDWL UHODWLYL DL VLWL FRQWDPLQDWL LYL FRPSUHVL TXHOOL UHODWLYL DOOH DUHH SURGXWWLYH
GLVPHVVH H ORUR WUDVPLVVLRQH DOOH 3URYLQFH
&$32 9
5LVRUVH LGULFKH H GLIHVD GHO VXROR
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
D
E
F
G
H
ULODVFLR G¶LQWHVD WUD OH 5HJLRQL LQWHUHVVDWH GHOOH FRQFHVVLRQL HG DXWRUL]]D]LRQL GL LQWHUHVVH LQWHUUHJLRQDOH
GHOLPLWD]LRQH H GHFODVVLILFD]LRQH GHO GHPDQLR LGULFR
GHWHUPLQD]LRQH GHL FDQRQL GL XWLOL]]D]LRQH GHOOH DFTXH SXEEOLFKH
DJJLRUQDPHQWR GHO SLDQR UHJRODWRUH JHQHUDOH GHJOL DFTXHGRWWL
GHOLPLWD]LRQH GHOOH DUHH D ULVFKLR LGURJHRORJLFR GHOOH ]RQH VLVPLFKH GHOOH DUHH D ULVFKLR GL FULVL LGULFD GHJOL DELWDWL GD
FRQVROLGDUH
I GHOLPLWD]LRQH GHL EDFLQL LGURJUDILFL GL ULOLHYR UHJLRQDOH H GHJOL DPELWL WHUULWRULDOL RWWLPDOL SHU L TXDOL SXU FRPSUHQGHQGR SL
EDFLQL LGURJUDILFL GHYH HVVHUH UHGDWWR XQ XQLFR SLDQR GL EDFLQR
J SURJUDPPD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GL GLIHVD GHOOH FRVWH H GHJOL DELWDWL FRVWLHUL
K GLUHWWLYH WHFQLFKH LQ RUGLQH DOOD UHGD]LRQH GHL SLDQL GL EDFLQR
L ILQDQ]LDPHQWR GHJOL LQWHUYHQWL GL WXWHOD GHOOH ULVRUVH LGULFKH H GHOO¶DVVHWWR LGUDXOLFR VHQWLWL JOL (QWL ORFDOL LQWHUHVVDWL H L
&RQVRU]L GL ERQLILFD PHGLDQWH L SURYHQWL ULFDYDWL GDOOD XWLOL]]D]LRQH GHO GHPDQLR LGULFR
O VWLSXOD]LRQH FRQ OR 6WDWR H OH 5HJLRQL LQWHUHVVDWH GL DFFRUGL GL SURJUDPPD SHU OD UHDOL]]D]LRQH H OD JHVWLRQH GL RSHUH
LGUDXOLFKH GL ULOHYDQWH LPSRUWDQ]D
P QRPLQD GHL UHJRODWRUL SHU LO ULSDUWR GHOOH GLVSRQLELOLWj LGULFKH TXDORUD WUD SL XWHQWL GHEEDQR ULSDUWLUVL OH GLVSRQLELOLWj LGULFKH
GL XQ FRUSR LGULFR DL VHQVL GHOO¶DUW
FRPPD GHO 7 8
TXDORUD LO FRUSR LGULFR ULJXDUGL DQFKH LO WHUULWRULR GL
DOWUH 5HJLRQL OD QRPLQD GRYUj DYYHQLUH G¶LQWHVD FRQ TXHVWH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
$OOH 3URYLQFH VRQR DWWULEXLWH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH ULJXDUGDQWL
D
E
F
G
LQWHUYHQWL GL GLIHVD GD IHQRPHQL GL GLVVHVWR LYL FRPSUHVL JOL LQWHUYHQWL SHU OD WXWHOD GHOOH FRVWH H GHJOL DELWDWL FRVWLHUL
UHDOL]]D]LRQH H PDQXWHQ]LRQH GL RSHUH LGUDXOLFKH LQ FDVR GL DVVHQ]D GHL VRJJHWWL WHQXWL DOOD ORUR UHDOL]]D]LRQH
SURYYHGLPHQWL H DGHPSLPHQWL UHODWLYL DOOH DFTXH PLQHUDOL H WHUPDOL
SROL]LD LGUDXOLFD FRPSUHVD O¶LPSRVL]LRQH GL OLPLWD]LRQL H GLYLHWL DOO¶HVHFX]LRQH DQFKH DO GL IXRUL GHO GHPDQLR LGULFR GL
TXDOVLDVL RSHUD R LQWHUYHQWR FKH SRVVDQR LQIOXLUH DQFKH LQGLUHWWDPHQWH VXO UHJLPH GHL FRUVL G¶DFTXD HG LQ JHQHUH GL RJQL
LQWHUYHQWR DWWLQHQWH DOOD SROL]LD GHOOH DFTXH SUHYLVWR GDL 55 ''
H
H UHDOL]]D]LRQH GHOOH GLJKH QRQ ULVHUYDWH DO 5HJLVWUR ,WDOLDQR 'LJKH 5 , ' DL VHQVL GHOO¶DUW
FRPPD G OJV
H
QRQ ULHQWUDQWL DL VHQVL GHOOD OHJLVOD]LRQH YLJHQWH QHOOD FRPSHWHQ]D GL DOWUL (QWL
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I JHVWLRQH GHO GHPDQLR LGULFR FRQ ULODVFLR GHOOH UHODWLYH FRQFHVVLRQL HG DXWRUL]]D]LRQL G¶XVR FRQFHVVLRQL GL HVWUD]LRQH GL
PDWHULDOH OLWRLGH GHL FRUVL G¶DFTXD FRQFHVVLRQL GL VSLDJJH ODFXDOL VXSHUILFL H SHUWLQHQ]H GHL ODJKL FRQFHVVLRQL GL
SHUWLQHQ]H LGUDXOLFKH H GL DUHH IOXYLDOL FRQFHVVLRQL GL GHULYD]LRQH GL DFTXD SXEEOLFD /H 3URYLQFH HVHUFLWDQR WDOL IXQ]LRQL
QHO ULVSHWWR GHOOD QRUPDWLYD H GHJOL VWUXPHQWL GL SURJUDPPD]LRQH YLJHQWL
J YLJLODQ]D VXO GHPDQLR H VXOOD UHDOL]]D]LRQH GHJOL REEOLJKL SRVWL D FDULFR GHL FRQFHVVLRQDUL ,Q FDVR GL LQDGHPSLHQ]D GD
SDUWH GHO FRQFHVVLRQDULR OH 3URYLQFH SRVVRQR HIIHWWXDUH GLUHWWDPHQWH JOL LQWHUYHQWL VDOYR ULYDOVD
/¶DSSURYD]LRQH WHFQLFD GHL SURJHWWL GHOOH GLJKH GL FXL DOOD OHWW D GHO SUHFHGHQWH FRPPD q GHOHJDWD DO 5HJLVWUR ,WDOLDQR 'LJKH
5 , ' /H 3URYLQFH SHU OH IXQ]LRQL GL ORUR FRPSHWHQ]D SRVVRQR DYYDOHUVL GHOOD FRQVXOHQ]D H GHOO¶DVVLVWHQ]D GHL 5 , '
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
$L &RPXQL VRQR DWWULEXLWH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H L FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D OD SROL]LD LGUDXOLFD H LO SURQWR LQWHUYHQWR GLVFLSOLQDWR GDO U G
H GDO U G
O¶LPSRVL]LRQH GL OLPLWD]LRQL H
GLYLHWL DOO¶HVHFX]LRQH GL TXDOVLDVL RSHUD R LQWHUYHQWR DQFKH DO GL IXRUL GHOO¶DUHD GHPDQLDOH LGULFD TXDORUD TXHVWL VLDQR LQ
JUDGR GL LQIOXLUH DQFKH LQGLUHWWDPHQWH VXO UHJLPH GHL FRUVL G¶DFTXD
E LO ULODVFLR GHOOH FRQFHVVLRQL UHODWLYH DOOH HVWUD]LRQL GL PDWHULDOL DOO¶XVR GHOOH SHUWLQHQ]H LGUDXOLFKH H GHOOH DUHH IOXYLDOL H
ODFXDOL DQFKH DL VHQVL GHOOD OHJJH JHQQDLR
Q
LQ PDWHULD GL WXWHOD DPELHQWDOH GHOOH DFTXH GHPDQLDOL GHL ILXPL
GHL WRUUHQWL GHL ODJKL H GHOOH DOWUH DFTXH SXEEOLFKH
F O¶HVHFX]LRQH GL SLFFROH PDQXWHQ]LRQL ILQDOL]]DWH DOOD GLIHVD GHO VXROR H DO SURQWR LQWHUYHQWR LGUDXOLFR IDWWH VDOYH OH
FRPSHWHQ]H GHL &RQVRU]L GL ERQLILFD
G O¶DSSURYYLJLRQDPHQWR LGULFR GL HPHUJHQ]D H OD YLJLODQ]D VXOOH DUHH GHPDQLDOL H VXOOD UHDOL]]D]LRQH GHJOL REEOLJKL SRVWL D
FDULFR GHL FRQFHVVLRQDUL QRQFKp O¶LQWHUYHQWR LQ FDVR GL LQDGHPSLHQ]D GHL SUHGHWWL REEOLJKL VDOYR LO GLULWWR GL ULYDOVD QHL
FRQIURQWL GHL VRJJHWWL LQDGHPSLHQWL
, &RPXQL FRQFRUURQR DOOD SLDQLILFD]LRQH H DOOD SURJUDPPD]LRQH LQ PDWHULD GL WXWHOD GHO UHWLFROR LGURJUDILFR H GL GLIHVD GHO VXROR
DWWUDYHUVR JOL VWUXPHQWL GL SLDQLILFD]LRQH XUEDQLVWLFD LQ FRQIRUPLWj DL SLDQL GL EDFLQR H DJOL VWUXPHQWL GL SLDQLILFD]LRQH WHUULWRULDOH
4XDORUD L FRUVL G¶DFTXD VXSHUILFLDOL H L ODJKL QDWXUDOL LQWHUHVVLQR LO WHUULWRULR GL SL &RPXQL OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH GL FXL DO
SUHVHQWH DUWLFROR VRQR HVHUFLWDWH GDL &RPXQL LQ IRUPD DVVRFLDWD
&$32 9,
2SHUH SXEEOLFKH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
D OD SURJUDPPD]LRQH SURJHWWD]LRQH HVHFX]LRQH H PDQXWHQ]LRQH RUGLQDULD H VWUDRUGLQDULD GHJOL LPPRELOL GHVWLQDWL DG
RVSLWDUH SURSUL XIILFL
E O¶LQGLYLGXD]LRQH GHOOH ]RQH VLVPLFKH H O¶DJJLRUQDPHQWR GHJOL HOHQFKL GHOOH PHGHVLPH ]RQH
/D 5HJLRQH SURYYHGH DOWUHVu DOOD UHDOL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GL HGLOL]LD RVSHGDOLHUD DYYDOHQGRVL GHOOH $]LHQGH 2VSHGDOLHUH H
GHOOH $]LHQGH 6DQLWDULH /RFDOL
$UW
)XQ]LRQL FRQIHULWH DJOL (QWL /RFDOL
/H IXQ]LRQL UHODWLYH DOOD SURJHWWD]LRQH HVHFX]LRQH H PDQXWHQ]LRQH VWUDRUGLQDULD GHOOH RSHUH GL FXL DOOD OHWWHUD H FRPPD GHOO¶DUW
GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
VRQR WUDVIHULWH DL &RPXQL FDSROXRJR GL 3URYLQFLD QHO FXL WHUULWRULR GHEERQR HVVHUH HVHJXLWL L ODYRUL
H DOOH 3URYLQFH SHU L ODYRUL ORFDOL]]DWL QHL UHVWDQWL &RPXQL
6RQR IDWWL VDOYL L FRQIHULPHQWL H OH GHOHJKH GL IXQ]LRQL DJOL (QWL ORFDOL GLVSRVWL LQ PDWHULD GL RSHUH SXEEOLFKH GD OHJJL VWDWDOL H
UHJLRQDOL LYL FRPSUHVH TXHOOH GL FXL DOO¶DUWLFROR ELV FRPPD OHWWHUD D H E GHOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q SHU FRPH
PRGLILFDWD GDOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q
/H IXQ]LRQL LQ PDWHULD GL RSHUH SXEEOLFKH FRQIHULWH R GHOHJDWH DJOL (QWL ORFDOL FRPSUHQGRQR DQFKH TXHOOH FRQFHUQHQWL OD YDOXWD]LRQH
WHFQLFR DPPLQLVWUDWLYD H O¶DWWLYLWj FRQVXOWLYD VXL UHODWLYL SURJHWWL
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$UW
0LVXUH XUEDQLVWLFKH
3HU OD UHDOL]]D]LRQH GHOOH RSHUH SXEEOLFKH UHJLRQDOL H SURYLQFLDOL FKH FRPSRUWLQR YDULD]LRQL GHJOL VWUXPHQWL XUEDQLVWLFL YLJHQWL
O¶DPPLQLVWUD]LRQH WLWRODUH GHOOD FRPSHWHQ]D SULPDULD R SUHYDOHQWH VXOO¶RSHUD SURPXRYH OD FRQFOXVLRQH GL XQ DFFRUGR GL SURJUDPPD DL
VHQVL GHOOD OHJJH UHJLRQDOH DSULOH
Q
SXUFKp VLD LQWHUYHQXWD OD YDOXWD]LRQH GL LPSDWWR DPELHQWDOH SRVLWLYD RYH ULFKLHVWD
GDOOH QRUPH YLJHQWL /¶DSSURYD]LRQH GHOO¶DFFRUGR GL FXL DO SUHVHQWH FRPPD FRVWLWXLVFH GLFKLDUD]LRQH GL SXEEOLFD XWLOLWj LQGLIIHULELOLWj HG
XUJHQ]D GHOOH PHGHVLPH RSHUH
/¶DPPLQLVWUD]LRQH FRPSHWHQWH DOOD UHDOL]]D]LRQH GHOOH RSHUH q WHQXWD D SUHGLVSRUUH LQVLHPH DO SURJHWWR GHILQLWLYR XQR VSHFLILFR
VWXGLR VXJOL HIIHWWL XUEDQLVWLFL WHUULWRULDOL H DPELHQWDOL GHOO¶RSHUD H VXOOH PLVXUH QHFHVVDULH SHU LO VXR LQVHULPHQWR QHO WHUULWRULR
FRPXQDOH QRQFKp JOL HODERUDWL UHODWLYL DOOD YDULDQWH DJOL VWUXPHQWL XUEDQLVWLFL
4XDORUD QRQ VL UDJJLXQJD LO FRQVHQVR XQDQLPH WUD WXWWH OH DPPLQLVWUD]LRQL LQWHUHVVDWH RYYHUR O¶DFFRUGR QRQ VLD VWDWR UDWLILFDWR
GDJOL RUJDQL FRQVLOLDUL O¶DPPLQLVWUD]LRQH SURFHGHQWH SXz ULFKLHGHUH XQD GHWHUPLQD]LRQH GL FRQFOXVLRQH GHO SURFHGLPHQWR DO &RQVLJOLR
UHJLRQDOH FKH SURYYHGH HQWUR H QRQ ROWUH LO WHUPLQH GL
JLRUQL /¶DSSURYD]LRQH SURGXFH JOL HIIHWWL GHOOD YDULDQWH DJOL VWUXPHQWL
XUEDQLVWLFL FRPXQDOL H FRVWLWXLVFH GLFKLDUD]LRQH GL SXEEOLFD XWLOLWj GL LQGLIIHULELOLWj H G¶XUJHQ]D GHOOH RSHUH
3HU OD UHDOL]]D]LRQH GL RSHUH HG LQWHUYHQWL FKH ULFKLHGRQR SDUHUL QXOODRVWD H DXWRUL]]D]LRQL GL DOWUL (QWL H 3XEEOLFKH
$PPLQLVWUD]LRQL YDOJRQR OH QRUPH GL FXL DOOD OHJJH UHJLRQDOH DSULOH
Q
$UW
9LJLODQ]D
/D 5HJLRQH QHOO¶HVHUFL]LR GHL SRWHUL GL YLJLODQ]D SXz GLVSRUUH FRQWUROOL WHQGHQWL DG DFFHUWDUH FKH QHOOD HVHFX]LRQH GL RSHUH
SXEEOLFKH GD SDUWH GHJOL (QWL ORFDOL ORUR FRQVRU]L HG (QWL VWUXPHQWDOL VLDQR RVVHUYDWH OH GLVSRVL]LRQL GL OHJJH HG L UHJRODPHQWL VWDWDOL H
UHJLRQDOL
&RQ GHOLEHUD]LRQH GHOOD *LXQWD GD DGRWWDUH VHQWLWD OD FRPSHWHQWH FRPPLVVLRQH FRQVLOLDUH VRQR GHILQLWH OH PRGDOLWj H OH
SURFHGXUH SHU O¶HVSOHWDPHQWR GHL FRQWUROOL
4XDORUD VLDQR DFFHUWDWH JUDYL LUUHJRODULWj OD *LXQWD UHJLRQDOH SXz SURFHGHUH DOOD UHYRFD GHO ILQDQ]LDPHQWR FRQFHVVR FRQ OH
PRGDOLWj SUHYLVWH GDOOH OHJJL YLJHQWL
/H GLVSRVL]LRQL GL FXL DL SUHFHGHQWL FRPPL VL DSSOLFDQR DQFKH DJOL (QWL LQWHUUHJLRQDOL TXDQGR UHDOL]]DQR RSHUH SXEEOLFKH SHU OH
TXDOL VLD LQWHUYHQXWR XQ ILQDQ]LDPHQWR GHOOD 5HJLRQH R GL FXL OD 5HJLRQH VWHVVD QH DEELD OD JHVWLRQH
$UW
'LVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL HVSURSULD]LRQH SHU SXEEOLFD XWLOLWj H RFFXSD]LRQH GL XUJHQ]D
/D 5HJLRQH L &RPXQL OH &RPXQLWj 0RQWDQH H OH 3URYLQFH HVHUFLWDQR SHU L ODYRUL GL ULVSHWWLYD FRPSHWHQ]D OH IXQ]LRQL
DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL OD GLFKLDUD]LRQH G¶XUJHQ]D H GL LQGLIIHULELOLWj QRQFKp O¶HVSURSULD]LRQH SHU SXEEOLFD XWLOLWj H O¶RFFXSD]LRQH
WHPSRUDQHD FRQ OH UHODWLYH DWWLYLWj SUHYLVWH GDO ' 3 5 JLXJQR
Q
$UW
&RQVXOWD WHFQLFD UHJLRQDOH
/H IXQ]LRQL GHOOD &RQVXOWD GL FXL DOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
QHL WHUULWRUL GL SL 3URYLQFH H SHU TXHOOH GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH
Q
VRQR HVHUFLWDWH SHU OH RSHUH H JOL LQWHUYHQWL ULFDGHQWL
&$32 9,,
'HPDQLR PDULWWLPR SURWH]LRQH GHOOH FRVWH H ULSDVFLPHQWR GHJOL DUHQLOL
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
,Q DWWHVD GL QRUPH RUJDQLFKH GL GLVFLSOLQD GHOOH PDWHULH GL FXL DO SUHVHQWH &DSR VRQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH
D OD GHILQL]LRQH QHL OLPLWL GL TXDQWR SUHYLVWR GDOO¶DUWLFROR
FRPPD OHWWHUD D GHO G OJV
GHL FULWHUL JHQHUDOL GHL
UHTXLVLWL TXDOLWDWLYL H GHOOH PRGDOLWj RSHUDWLYH GD RVVHUYDUVL QHOOD SURJHWWD]LRQH H QHOOD UHDOL]]D]LRQH GHOOH RSHUH GL GLIHVD
GHOOD FRVWD H GL ULSDVFLPHQWR GHJOL DUHQLOL , FULWHUL ULJXDUGDQR DQFKH L PDWHULDOL GD XWLOL]]DUH FRQ SDUWLFRODUH ULJXDUGR DJOL
LQHUWL H DOOR VPDULQR L TXDOL VH FRPSDWLELOL VRQR GD LPSLHJDUH SULRULWDULDPHQWH DL SUHGHWWL ILQL
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E OD GHILQL]LRQH GL FULWHUL H GLUHWWLYH SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL SHU OD GLIHVD GHJOL DELWDWL FRVWLHUL
F OD SURPR]LRQH H LO FRRUGLQDPHQWR GL FRQFHUWR FRQ OH 3URYLQFH GHJOL LQWHUYHQWL SHU OD GLIHVD GHOOD FRVWD H SHU LO ULSDVFLPHQWR
GHJOL DUHQLOL
G O¶DSSURYD]LRQH LQ IRUPD FRQFHUWDWD GHJOL LQWHUYHQWL GL FXL DOOD OHWWHUD
F FRQ O¶HVFOXVLRQH GHJOL LQWHUYHQWL VWDJLRQDOL GL ULSDVFLPHQWR YROWL D ULSULVWLQDUH L SURILOL FRVWLHUL SUHFHGHQWL JOL HYHQWL HURVLYL
H LO PRQLWRUDJJLR GHOO¶DPELHQWH PDULQR H FRVWLHUR FRQ SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DOOD TXDOLWj GHOOH DFTXH H GHL IRQGDOL
I OH IXQ]LRQL FKH SHU ORUR QDWXUD R ULOHYDQ]D ULFKLHGRQR O¶HVHUFL]LR XQLWDULR D OLYHOOR UHJLRQDOH
J OD SURJUDPPD]LRQH GHO VLVWHPD SRUWXDOH UHODWLYDPHQWH DJOL VFDOL GL ULOLHYR UHJLRQDOH H LQWHUUHJLRQDOH DWWUDYHUVR LO SLDQR
WHUULWRULDOH GHOOD FRVWD H JOL DOWUL VWUXPHQWL GL SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH LYL FRPSUHVL L FDQDOL GL FROOHJDPHQWR ULFDGHQWL VXO
WHUULWRULR GHPDQLR SXEEOLFR IUD LO PDUH H OD SRUWXDOLWj LQWHUQD
K O¶DGR]LRQH GL GLUHWWLYH H GL OLQHH JXLGD SHU DVVLFXUDUH O¶XQLIRUPLWj H LO FRRUGLQDPHQWR GHOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL
DPPLQLVWUDWLYH HVHUFLWDWH GDJOL (QWL /RFDOL
L O¶DSSURYD]LRQH GHO SLDQR GL XWLOL]]D]LRQH GHOOH DUHH GHO GHPDQLR PDULWWLPR VXOOD EDVH GHJOL LQGLUL]]L FRQWHQXWL QHO SLDQR
WHUULWRULDOH GHOOD FRVWD
O OD FODVVLILFD]LRQH GHOOH DUHH SHUWLQHQ]H H VSHFFKL DFTXHL LQ EDVH DOOD YDOHQ]D WXULVWLFD
P O¶HVWLPR QDYDOH
, FULWHUL UHTXLVLWL H OH GLUHWWLYH GL FXL DOOH OHWWHUH D H E GHO FRPPD VRQR DVVXQWL GDL SLDQL WHUULWRULDOL GL FRRUGLQDPHQWR SURYLQFLDOL H
GDL SLDQL GL EDFLQR FKH OL DSSOLFDQR DQFKH PHGLDQWH OH RSSRUWXQH LPSOHPHQWD]LRQL DL VLQJROL FRQWHVWL WHUULWRULDOL LQWHUHVVDWL
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D LO ULODVFLR GHOO¶DXWRUL]]D]LRQH H GHOOD FRQFHVVLRQH SHU LO SRVL]LRQDPHQWR VXL IRQGDOL GHOOH FRQGRWWH GHOOH SXEEOLFKH IRJQDWXUH
VXOOD EDVH GHOOH GLUHWWLYH GL FXL DO ' 0
JHQQDLR
E OD SDUWHFLSD]LRQH DOOD IXQ]LRQH GL SURPR]LRQH H GL FRRUGLQDPHQWR GHJOL LQWHUYHQWL GL GLIHVD GHOOD FRVWD H GL ULSDVFLPHQWR
GHJOL DUHQLOL LYL FRPSUHVL TXHOOL GL GLIHVD GHJOL DELWDWL GDOOH HURVLRQL
F OD SURSRVWD GL LQWHUYHQWL LQ DWWXD]LRQH GHJOL DWWL GL SLDQLILFD]LRQH GL OLYHOOR SURYLQFLDOH DL ILQL GHOOD SURJUDPPD]LRQH
FRPSOHVVLYD GHL VXGGHWWL LQWHUYHQWL H GHOOD DWWLYD]LRQH GHOOH QHFHVVDULH LQWHVH IUD L &RPXQL LQWHUHVVDWL QHOO¶DPELWR GHOOH
VLQJROH XQLWj ILVLRJUDILFKH
G OD GLVFLSOLQD GHOOD QDYLJD]LRQH ODFXDOH UHFHSHQGR SHU L WHUULWRUL ULFDGHQWL QHOOH DUHH SURWHWWH OH HYHQWXDOL LQGLFD]LRQL GHL
ULVSHWWLYL (QWL GL JHVWLRQH
H LO ULODVFLR GL FRQFHVVLRQL GL EHQL GHO GHPDQLR GHOOD QDYLJD]LRQH ODFXDOH H OD UHODWLYD YLJLODQ]D
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL ULJXDUGDQWL
D O¶DSSURYD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL VWDJLRQDOL GL ULSDVFLPHQWR HVFOXVLYDPHQWH YROWL D ULSULVWLQDUH L SURILOL FRVWLHUL SUHFHGHQWL DJOL
HYHQWL HURVLYL
E O¶DWWXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL LQ PDWHULD GL GLIHVD GHJOL DELWDWL GDOO¶HURVLRQH PDULQD
F OD SXOL]LD GHOOH VSLDJJH QRQ DIILGDWH LQ FRQFHVVLRQH
G OD UDFFROWD H SXOL]LD GHL ULILXWL VSLDJJLDWL QHOOH ]RQH IUXLWH D VFRSL GL EDOQHD]LRQH TXDORUD WDOH RQHUH QRQ VLD SRVWR D FDULFR
GHL FRQFHVVLRQDUL GHOOD VSLDJJLD
H OD SURJHWWD]LRQH HG HVHFX]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GL FRVWUX]LRQH ERQLILFD H PDQXWHQ]LRQH IDWWD HFFH]LRQH SHU DWWLYLWj GL
HVFDYD]LRQH GL VSHWWDQ]D GHL FRQFHVVLRQDUL GHL SRUWL GL ULOLHYR UHJLRQDOH H LQWHUUHJLRQDOH QRQFKp GHOOH RSHUH GL HGLOL]LD D
VHUYL]LR GHOO¶DWWLYLWj SRUWXDOH
I LO ULODVFLR GHOOH FRQFHVVLRQL UHODWLYH D EHQL GHO GHPDQLR PDULWWLPR D ILQL WXULVWLFR ULFUHDWLYL H D ]RQH GHO PDUH WHUULWRULDOH SHU
ILQDOLWj GLYHUVH GD TXHOOH GL DSSURYYLJLRQDPHQWR GL IRQWL GL HQHUJLD IXRUL GHOO¶DPELWR SRUWXDOH
J LO ULODVFLR GHOO¶DXWRUL]]D]LRQH DOO¶HVFDYD]LRQH GHL IRQGDOL LQ DPELWR SRUWXDOH
K OD YLJLODQ]D VXOOH DUHH GHPDQLDOL H VXOOD UHDOL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL SRVWL D FDULFR GHL FRQFHVVLRQDUL
$UW
'XUDWD GHOOH FRQFHVVLRQL GHPDQLDOL PDULWWLPH
3DUROH DJJLXQWH GDOO·DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
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/H FRQFHVVLRQL GL FXL DOO¶DUWLFROR FRPPD GHOOD /HJJH GLFHPEUH
Q
GL FRQYHUVLRQH GHO ' / RWWREUH
Q
VRQR ULQQRYDWH DXWRPDWLFDPHQWH SHU VHL DQQL H FRVu VXFFHVVLYDPHQWH DG RJQL VFDGHQ]D VHQ]D REEOLJR GL IRUPDOL]]D]LRQH IDWWD
VDOYD OD IDFROWj GL UHYRFD SUHYLVWD GDOO¶DUWLFROR
VHFRQGR FRPPD GHO &RGLFH GHOOD 1DYLJD]LRQH
&$32 9,,,
9LDELOLWj
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
/D 5HJLRQH HVHUFLWD OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH UHODWLYH DOOD SLDQLILFD]LRQH GHOOD YLDELOLWj QHOO¶DPELWR GHO 3LDQR 5HJLRQDOH GHL
7UDVSRUWL LQ FRHUHQ]D FRQ OD SLDQLILFD]LRQH QD]LRQDOH
/D 5HJLRQH LQ SDUWLFRODUH SURYYHGH
D DOOD SLDQLILFD]LRQH GHOOD YLDELOLWj QHOO¶DPELWR GHO 3LDQR 5HJLRQDOH GHL 7UDVSRUWL LQ FRHUHQ]D FRQ OD SLDQLILFD]LRQH QD]LRQDOH
E DOOD SURJUDPPD]LRQH DWWUDYHUVR LO SURJUDPPD WULHQQDOH GL FXL DOO¶DUWLFROR
GHL QXRYL LQWHUYHQWL GL ULTXDOLILFD]LRQH
DPPRGHUQDPHQWR H VYLOXSSR
F DOOD LQGLYLGXD]LRQH VHQWLWH OH 3URYLQFH GHJOL DPELWL WHUULWRULDOL QHL TXDOL O¶HVSRVL]LRQH GL SXEEOLFLWj q YLHWDWD R OLPLWDWD DL ILQL
GHOOD WXWHOD GHO SDHVDJJLR
G DO FRRUGLQDPHQWR GHOOH IXQ]LRQL DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH DQFKH DWWUDYHUVR O¶HPDQD]LRQH GL FRQFHUWR FRQ OH VWHVVH GL
LQGLUL]]L WHFQLFL LQ PDWHULD GL SURJHWWD]LRQH FRVWUX]LRQH PDQXWHQ]LRQH JHVWLRQH H VLFXUH]]D GHOOH VWUDGH QRQFKp LQ
PDWHULD GL FDWDVWR GHOOH VWUDGH GL VLVWHPL LQIRUPDWLYL H GL PRQLWRUDJJLR GHO WUDIILFR
H DOOD UHGD]LRQH GHL SLDQL UHJLRQDOL GL ULSDUWR GHL ILQDQ]LDPHQWL SHU OD PRELOLWj FLFOLVWLFD H SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL UHWL GL SHUFRUVL
FLFODELOL LQWHJUDWL DL VHQVL GHOOD /HJJH RWWREUH
Q
$UW
5HWH GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH
,O &RQVLJOLR UHJLRQDOH VX SURSRVWD DYDQ]DWD GDOOD *LXQWD VHQWLWD OD &RQIHUHQ]D 5HJLRQH $XWRQRPLH /RFDOL SURYYHGH DOOD
LQGLYLGXD]LRQH GHOOD UHWH GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
/H VWUDGH H OH UHODWLYH SHUWLQHQ]H JLj DSSDUWHQHQWL DO GHPDQLR VWDWDOH H QRQ ULFRPSUHVH QHOOD UHWH VWUDGDOH H DXWRVWUDGDOH
QD]LRQDOH GL FXL DOO¶DUW
GHO ' /JV Q
GHO
H DO GHFUHWR OHJLVODWLYR GHO RWWREUH
Q
VRQR WUDVIHULWH DO GHPDQLR
GHOOH 3URYLQFH WHUULWRULDOPHQWH FRPSHWHQWL IDWWL VDOYL L WUDWWL LQWHUQL GL VWUDGH FKH DWWUDYHUVDQR L FHQWUL DELWDWL FRQ SRSROD]LRQH VXSHULRUH
D
DELWDQWL
)DWWH VDOYH OH FRPSHWHQ]H UHJLRQDOL GL FXL DOO¶DUWLFROR
OH 3URYLQFH VXOOD UHWH WUDVIHULWD HVHUFLWDQR LQ FRQIRUPLWj DJOL LQGLUL]]L
UHJLRQDOL HG LQ FRHUHQ]D FRQ TXDQWR GLVSRVWR GDO 3LDQR 5HJLRQDOH GHL 7UDVSRUWL OH IXQ]LRQL FRQFHUQHQWL
D JHVWLRQH H YLJLODQ]D
E SURJUDPPD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GL PDQXWHQ]LRQH RUGLQDULD H VWUDRUGLQDULD LQ PRGR GD FRQIHULUH DOO¶LQWHUD UHWH GL SURSULD
FRPSHWHQ]D VWDQGDUG WHFQLFL H IXQ]LRQDOL RPRJHQHL
F SURJHWWD]LRQH HG HVHFX]LRQH GHL ODYRUL GL PDQXWHQ]LRQH RUGLQDULD H VWUDRUGLQDULD
G ILVVD]LRQH H ULVFRVVLRQH GHOOH WDULIIH UHODWLYH DOOH OLFHQ]H DOOH FRQFHVVLRQL H DOO¶HVSRVL]LRQH GHOOD SXEEOLFLWj OXQJR OH VWUDGH
H SURJHWWD]LRQH H UHDOL]]D]LRQH GHL QXRYL LQWHUYHQWL SUHYLVWL QHO SURJUDPPD WULHQQDOH GL FXL DOO¶DUWLFROR
6XOOD UHWH WUDVIHULWD OH 3URYLQFH HVHUFLWDQR LQROWUH WXWWH OH IXQ]LRQL FKH OD YLJHQWH OHJLVOD]LRQH DWWULEXLVFH DJOL (QWL SURSULHWDUL GL
VWUDGH LQWURLWDQGRQH L UHODWLYL SURYHQWL H GHVWLQDQGROL DOOH DWWLYLWj GL FXL DOOH OHWWHUH D E F HG H GHO FRPPD
(QWUR LO PHVH GL PDU]R GL FLDVFXQ DQQR OH 3URYLQFH WUDVPHWWRQR DOOD 5HJLRQH XQD UHOD]LRQH SHU RJQL HOHPHQWR GHOOD UHWH VXOOR
VWDWR GHOOD YLDELOLWj GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH LYL FRPSUHVL JOL LQWHUYHQWL DSSDOWDWL R FRPSOHWDWL QHOO¶DQQR SUHFHGHQWH
$UW
3URJUDPPD WULHQQDOH GL LQWHUYHQWR VXOOD UHWH YLDULD
,O SURJUDPPD WULHQQDOH GL LQWHUYHQWR VXOOD UHWH YLDULD q OR VWUXPHQWR GL SURJUDPPD]LRQH FRQ LO TXDOH OD 5HJLRQH GHILQLVFH
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IV Commissione
D OH PRGDOLWj HG L FULWHUL GL ULSDUWR GHL ILQDQ]LDPHQWL QRQFKp OH SHUFHQWXDOL GHJOL VWHVVL GD GHVWLQDUH DJOL LQWHUYHQWL GL FXL
DOO¶DUWLFROR
LYL FRPSUHVD XQD TXRWD DGHJXDWD SHU OH RSHUH GL PDQXWHQ]LRQH VWUDRUGLQDULD
E JOL LQWHUYHQWL SHU OD ULTXDOLILFD]LRQH O¶DPPRGHUQDPHQWR OR VYLOXSSR GHOOD UHWH YLDULD GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH QRQFKp OH
SULRULWj GL UHDOL]]D]LRQH
F O¶LQGLYLGXD]LRQH GHL VRJJHWWL GHVWLQDWDUL GHL ILQDQ]LDPHQWL
/D *LXQWD UHJLRQDOH VXOOD EDVH GHOOH ULVRUVH GLVSRQLELOL H GHJOL RELHWWLYL GL VYLOXSSR H PLJOLRUDPHQWR GHOOD UHWH YLDULD LQGLYLGXDWL GDO
3LDQR 5HJLRQDOH GHL 7UDVSRUWL QRQFKp GHOOH HVLJHQ]H LQGLFDWH GDOOH 3URYLQFH SUHGLVSRQH LO SURJUDPPD VHQWLWD OD &RQIHUHQ]D
5HJLRQH $XWRQRPLH ORFDOL
,O &RQVLJOLR UHJLRQDOH DSSURYD LO SURJUDPPD H RYH QHFHVVDULR OR DJJLRUQD DQQXDOPHQWH VX SURSRVWD GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
$UW
$FFRUGL LQWHUUHJLRQDOL H LQWHUSURYLQFLDOL
$L ILQL GHO FRRUGLQDPHQWR GHOOD SURJUDPPD]LRQH GHOOH UHWL VWUDGDOL HG DXWRVWUDGDOL GL LQWHUHVVH LQWHUUHJLRQDOH OD 5HJLRQH SURPXRYH
DFFRUGL FRQ OH DOWUH 5HJLRQL FRQIRUPHPHQWH D TXDQWR GLVSRVWR GDO FRPPD GHOO¶DUW
H GDO FRPPD GHOO¶DUW
GHO ' /JV Q
GHO
$ WDOL DFFRUGL SDUWHFLSDQR DQFKH OH 3URYLQFH WHUULWRULDOPHQWH LQWHUHVVDWH
$QDORJKL DFFRUGL VRQR DOWUHVu SURPRVVL GDOOD 5HJLRQH DO ILQH GL DVVLFXUDUH FDUDWWHULVWLFKH IXQ]LRQDOL RPRJHQHH DOOH VWUDGH GL
LQWHUHVVH LQWHUUHJLRQDOH QRQFKp SHU OD SURJHWWD]LRQH FRVWUX]LRQH H PDQXWHQ]LRQH GL ULOHYDQWL RSHUH GL LQWHUHVVH LQWHUUHJLRQDOH
3HU LO FRRUGLQDPHQWR GHJOL LQWHUYHQWL VX VWUDGH GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH FKH ULJXDUGLQR SL 3URYLQFH OD 5HJLRQH SURPXRYH VSHFLILFL
DFFRUGL FRQ OH 3URYLQFH WHUULWRULDOPHQWH LQWHUHVVDWH DYHQWL DG RJJHWWR O¶LQGLYLGXD]LRQH GHOOH RSHUH GD UHDOL]]DUH GHOOH PRGDOLWj
SURJHWWXDOL HG L ULVSHWWLYL REEOLJKL
$UW
'HOHJD GL IXQ]LRQL
/H 3URYLQFH HG L &RPXQL VRQR GHOHJDWL DG DGRWWDUH L SURYYHGLPHQWL GL FODVVLILFD]LRQH H GL GHFODVVLILFD]LRQH GHOOH VWUDGH DQFKH
FRVWUXLWH FRPH RSHUH SXEEOLFKH GL ERQLILFD R LQ EDVH D OHJJL VSHFLDOL DYHQWL OH FDUDWWHULVWLFKH GL VWUDGH SURYLQFLDOL FRPXQDOL H YLFLQDOL
DL VHQVL GHOO¶DUW FRPPD GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR DSULOH
Q
H VXFFHVVLYH LQWHJUD]LRQL H PRGLILFD]LRQL
5LPDQJRQR IHUPL JOL XOWHULRUL FDVL GL GHFODVVLILFD]LRQH SUHYLVWL GDOO¶DUW FRPPD GHO 5HJRODPHQWR GL HVHFX]LRQH H GL DWWXD]LRQH
GHO QXRYR FRGLFH GHOOD VWUDGD DSSURYDWR FRQ ' 3 5
GLFHPEUH
Q
H VXFFHVVLYH LQWHJUD]LRQL H PRGLILFD]LRQL
$UW
&ODVVLILFD]LRQH H GHFODVVLILFD]LRQH GHOOH VWUDGH
4XDORUD VXFFHVVLYDPHQWH DOOD GHFODVVLILFD]LRQH VL GHEED SURFHGHUH D QXRYD FODVVLILFD]LRQH FRQ OR VWHVVR SURYYHGLPHQWR FKH
GLVSRQH OD GHFODVVLILFD]LRQH VL SURYYHGH SUHYLD LQWHVD WUD JOL (QWL ORFDOL WHUULWRULDOL FRPSHWHQWL DOOD QXRYD FODVVLILFD]LRQH GHOOD VWUDGD
R GHO WURQFR GL VWUDGD LQWHUHVVDWD 1HO FDVR LQ FXL QRQ VL GHEED IDU OXRJR D QXRYD FODVVLILFD]LRQH FRO SURYYHGLPHQWR FKH GLVSRQH OD
GHFODVVLILFD]LRQH VL GHWHUPLQD OD GLYHUVD GHVWLQD]LRQH GHO VXROR VWUDGDOH
$UW
3RWHUL VRVWLWXWLYL
1HO FDVR LQ FXL OH 3URYLQFH HG L &RPXQL QRQ SURYYHGDQR DOOH FODVVLILFD]LRQL R QRQ DGGLYHQJDQR DOOH LQWHVH GL FXL DO SUHFHGHQWH
DUWLFROR
OD *LXQWD UHJLRQDOH DVVHJQD XQ WHUPLQH HQWUR LO TXDOH VSHWWD DL VXGGHWWL (QWL SURYYHGHUH 7UDVFRUVR LQXWLOPHQWH LO
VXGGHWWR WHUPLQH DOOD FODVVLILFD]LRQH SURYYHGH GLUHWWDPHQWH OD *LXQWD UHJLRQDOH VHQWLWD OD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH FRPSHWHQWH
$UW
3XEEOLFLWj H ULFRUVR FRQWUR JOL DWWL
, SURYYHGLPHQWL GL FODVVLILFD]LRQH H GHFODVVLILFD]LRQH DGRWWDWL GDJOL (QWL GHOHJDWL DL VHQVL GHOOD SUHVHQWH OHJJH VRQR SXEEOLFDWL
QHOO¶$OER SUHWRULR GHOO¶(QWH GHOLEHUDQWH SHU TXLQGLFL JLRUQL FRQVHFXWLYL 6H DOOD FODVVLILFD]LRQH SURYYHGH OD *LXQWD UHJLRQDOH JOL VWHVVL
SURYYHGLPHQWL VRQR SXEEOLFDWL QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH
(QWUR LO WHUPLQH GL WUHQWD JLRUQL VXFFHVVLYL DOOD VFDGHQ]D GHO VXGGHWWR SHULRGR GL SXEEOLFD]LRQH JOL LQWHUHVVDWL SRVVRQR SUHVHQWDUH
RSSRVL]LRQH DOOR VWHVVR (QWH GHOLEHUDQWH DYYHUVR L SURYYHGLPHQWL PHGHVLPL 6XOO¶RSSRVL]LRQH GHFLGH LQ YLD GHILQLWLYD O¶(QWH
GHOLEHUDQWH
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IV Commissione
*OL (QWL GHOHJDWL WUDVPHWWRQR L SURYYHGLPHQWL GL FODVVLILFD]LRQH H GHFODVVLILFD]LRQH FKH VLDQR GLYHQXWL GHILQLWLYL DOOD 5HJLRQH FKH
SURYYHGH DOOD SXEEOLFD]LRQH GHJOL VWHVVL QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH
/H XOWHULRUL IRUPH GL SXEEOLFLWj VRQR UHJRODWH GDOO¶DUW
FRPPD H GDOO¶DUW
FRPPD GHO 5HJRODPHQWR GL HVHFX]LRQH H GL
DWWXD]LRQH GHO QXRYR FRGLFH GHOOD VWUDGD DSSURYDWR FRQ '35
GLFHPEUH
Q
*OL (QWL GHOHJDWL WUDVPHWWRQR TXLQGL L
SURYYHGLPHQWL GHILQLWLYL GDJOL VWHVVL DGRWWDWL DO 0LQLVWHUR GHL /DYRUL 3XEEOLFL ,VSHWWRUDWR JHQHUDOH SHU OD VLFXUH]]D H OD FLUFROD]LRQH DL
VHQVL GHOOH GLVSRVL]LRQL GL FXL DO SXQWR SUHFHGHQWH
, SURYYHGLPHQWL GL FODVVLILFD]LRQH H GHFODVVLILFD]LRQH KDQQR HIIHWWR DOO¶LQL]LR GHO VHFRQGR PHVH VXFFHVVLYR D TXHOOR QHO TXDOH HVVL
VRQR SXEEOLFDWL QHO %ROOHWWLQR UHJLRQDOH
$UW
)RQGR XQLFR UHJLRQDOH
/D 5HJLRQH LVWLWXLVFH XQ IRQGR XQLFR SHU OD YLDELOLWj GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH QHOO¶DPELWR GHO TXDOH YHQJRQR VWDQ]LDWH GLVWLQWDPHQWH H
QHO ULVSHWWR GHL YLQFROL H GHJOL HTXLOLEUL GL ELODQFLR OH ULVRUVH WUDVIHULWH GDOOR 6WDWR DOOD 5HJLRQH QRQFKp OH ULVRUVH DJJLXQWLYH SURSULH
GHOOD 5HJLRQH
7DOL ULVRUVH VRQR GHVWLQDWH DJOL LQWHUYHQWL VXOOD UHWH VWUDGDOH ULJXDUGDQWL
D ULTXDOLILFD]LRQH DPPRGHUQDPHQWR VYLOXSSR H JUDQGH LQIUDVWUXWWXUD]LRQH UHDOL]]DWL DQFKH LQ DSSRVLWR FRILQDQ]LDPHQWR FRQ
OR 6WDWR R PHGLDQWH OD WHFQLFD GHOOD ILQDQ]D GL SURJHWWR GHOOD UHWH YLDULD GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH ULFRPSUHVL QHO SURJUDPPD
WULHQQDOH GL LQWHUYHQWR GL FXL DO SUHFHGHQWH DUWLFROR
E PDQXWHQ]LRQH VWUDRUGLQDULD XOWHULRUH ULVSHWWR D TXHOOD ILQDQ]LDWD FRQ OH ULVRUVH GLUHWWDPHQWH WUDVIHULWH GDOOR 6WDWR DOOH
3URYLQFH
F RSHUH VXO GHPDQLR SURYLQFLDOH GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH UHVHVL QHFHVVDULH D VHJXLWR GL HYHQWL HFFH]LRQDOL R FDODPLWRVL
G VWXGL GL IDWWLELOLWj VWXGL DPELHQWDOL SURJHWWD]LRQL DQDOLVL SUHYHQWLYH H LQGDJLQL IXQ]LRQDOL DOOD SURJHWWD]LRQH
H FDWDVWR GHOOH VWUDGH ULOHYD]LRQL GHO WUDIILFR DWWLYLWj GL PRQLWRUDJJLR VXOO¶LQFLGHQWDOLWj H VXOOH FRQGL]LRQL GL XWLOL]]D]LRQH GHOOH
VWUDGH
I FUHD]LRQH H JHVWLRQH GL XQD UHWH UHJLRQDOH GL FHQWUDOL GL ULOHYD]LRQH HG HODERUD]LRQH GHL GDWL UHODWLYL DO WUDIILFR
/H ULVRUVH SHU JOL LQWHUYHQWL GL FXL DO FRPPD
SURFHGXUH GHILQLWH GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH
OHWWHUH D H E VRQR DVVHJQDWH HG HURJDWH DOOH 3URYLQFH VHFRQGR OH PRGDOLWj H OH
/H ULVRUVH VSHFLILFDPHQWH DXWRUL]]DWH GDO ELODQFLR UHJLRQDOH SHU JOL LQWHUYHQWL GL FXL DO FRPPD OHWWHUD F GHVWLQDWH DG HYHQWL
HFFH]LRQDOL H R FDODPLWRVL VRQR WUDVIHULWH FRQ GHOLEHUD GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH DOOD 3URYLQFLD LQWHUHVVDWD
/H ULVRUVH SHU JOL LQWHUYHQWL GL FXL DO FRPPD
FRQYHQ]LRQL FRQ OH 3URYLQFH
OHWWHUH G H HG I VRQR JHVWLWH GLUHWWDPHQWH GDOOD 5HJLRQH VXOOD EDVH GL DSSRVLWH
$UW
&RQWULEXWL SHU OH RSHUH VWUDGDOL
/D 5HJLRQH DVVHJQD DL &RPXQL H &RPXQLWj 0RQWDQH IRQGL SHU LQWHUYHQWL GL VLVWHPD]LRQH PLJOLRUDPHQWR H FRVWUX]LRQH GL VWUDGH GL
SURSULHWj FRPXQDOH
/D *LXQWD UHJLRQDOH DSSURYD LO ULSDUWR GHL IRQGL D IDYRUH GHOOH 3URYLQFH FKH SURYYHGRQR DG DVVHJQDUOL HG HURJDUOL DL &RPXQL
SURSULHWDUL GHOOH VWUDGH
, IRQGL GL FXL DO FRPPD SRVVRQR HVVHUH DOWUHVu DVVHJQDWL HG HURJDWL GDOOH 3URYLQFH DOOH &RPXQLWj PRQWDQH H DOOH IRUPH
DVVRFLDWLYH GHL &RPXQL DOOH TXDOL VLDQR VWDWH FRQIHULWH OH IXQ]LRQL LQ PDWHULD GL PDQXWHQ]LRQH GHOOH VWUDGH
/H 3URYLQFH VRQR WHQXWH DG LQYLDUH DQQXDOPHQWH DOOD 5HJLRQH O¶HOHQFR GHJOL LQWHUYHQWL DPPHVVL D FRQWULEXWR H GHOOH RSHUH
UHDOL]]DWH
$UW
6SHVH GL IXQ]LRQDPHQWR
$O ILQH GL FRQVHJXLUH XQ ULHTXLOLEULR ULVSHWWR DO SHUVRQDOH DVVHJQDWR GLUHWWDPHQWH GDOOR 6WDWR DOOH 3URYLQFH OD *LXQWD UHJLRQDOH
DVVHJQD DOOH VWHVVH SHU OR VYROJLPHQWR GHOOH IXQ]LRQL LQ PDWHULD GL YLDELOLWj XQD TXRWD SDUWH GHOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH DWWULEXLWH DOOD
5HJLRQH GDOOR 6WDWR SHU LO SHUVRQDOH QRQ WUDVIHULWR
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IV Commissione
&$32 ,;
7UDVSRUWL
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH FRQFHUQHQWL
D SURJUDPPD]LRQH H SLDQLILFD]LRQH VXOOD EDVH GL SURSRVWH IRUPXODWH GDOOH 3URYLQFH FRPSHWHQWL SHU WHUULWRULR GHJOL LQWHUYHQWL
GL FRVWUX]LRQH ERQLILFD H PDQXWHQ]LRQH GL JUDQGH LQIUDVWUXWWXUD]LRQH H GL ERQLILFD QHL SRUWL GL ULOLHYR UHJLRQDOH H
LQWHUUHJLRQDOH GL FXL DOOD FODVVLILFD]LRQH SUHYLVWD DOO¶DUW GHOOD /HJJH JHQQDLR
Q
E SURJUDPPD]LRQH GHJOL DHURSRUWL GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH H ORFDOH
F SURJUDPPD]LRQH GHJOL LQWHUSRUWL H GHOOH LQWHUPRGDOLWj GL ULOLHYR UHJLRQDOH
G LQWHVD FRQ OR 6WDWR SHU OD SURJUDPPD]LRQH GHJOL LQWHUSRUWL H GHOOH LQWHUPRGDOLWj GL ULOLHYR QD]LRQDOH H LQWHUQD]LRQDOH
$UW
)XQ]LRQL DOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH FRPSHWHQWL SHU WHUULWRULR OH IXQ]LRQL FRQFHUQHQWL
D DSSURYD]LRQH GHO 3LDQR UHJRODWRUH UHODWLYR DL SRUWL GHOOD FDWHJRULD ,, FODVVL , ,, H ,,, GL FXL DO FRPPD GHOO¶DUW GHOOD /HJJH
JHQQDLR
Q
E SURJHWWD]LRQH H UHDOL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL GL JUDQGH LQIUDVWUXWWXUD]LRQH QHL SRUWL GL FXL DOOD OHWW G GHO FRPPD
GHOO¶DUWLFROR
F FRVWUX]LRQH H DPSOLDPHQWR GHJOL DHURSRUWL GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH H ORFDOH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH FRPSHWHQWL SHU WHUULWRULR OH IXQ]LRQL LQ PDWHULD GL
D HVWLPR QDYDOH GL FXL DOOD OHWW F GHO FRPPD GHOO¶DUW
GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
E YLJLODQ]D DPPLQLVWUDWLYD VXOOH VFXROH QDXWLFKH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH FRPSHWHQWL SHU WHUULWRULR WXWWH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH LQ PDWHULD GL WUDVSRUWL FRQIHULWH DOOD
5HJLRQH GDO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
H QRQ HVSUHVVDPHQWH DWWULEXLWH GDOOH QRUPH GHO SUHVHQWH &DSR
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL VHGL GL SRUWL DSSDUWHQHQWL DOOD FDWHJRULD ,, FODVVH ,,, DL VHQVL GHOOD /HJJH JHQQDLR
Q
WXWWH OH
IXQ]LRQL UHODWLYH D WXWWL JOL LQWHUYHQWL QRQ ULHQWUDQWL WUD TXHOOL LQGLFDWL QHOOD OHWW E GHO FRPPD GHOO¶DUWLFROR
H DOOH RSHUH HGLOL]LH D
VHUYL]LR GHOO¶DWWLYLWj SRUWXDOH
6(=,21( ,
6HPSOLILFD]LRQH LQ PDWHULD GL WUDVSRUWL HFFH]LRQDOL
$UW
'HOHJD GHOOH IXQ]LRQL H DXWRUL]]D]LRQL
/H 3URYLQFH VRQR GHOHJDWH DOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH GL FRPSHWHQ]D UHJLRQDOH SHU LO ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL
DOOD FLUFROD]LRQH GL FXL DO FRPPD GHOO¶DUW
H DO FRPPD GHOO¶DUW
GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR DSULOH
Q
H VXFFHVVLYH
PRGLILFKH HG LQWHJUD]LRQL
&LDVFXQD 3URYLQFLD KD FRPSHWHQ]D D ULODVFLDUH O¶DXWRUL]]D]LRQH VXOO¶LQWHUR WHUULWRULR UHJLRQDOH FRQ ULIHULPHQWR DOO¶HOHQFR GHOOH VWUDGH
SHUFRUULELOL SUHYLVWR DL FRPPL H GHOO¶DUWLFROR
RYYHUR SUHYLR QXOOD RVWD GHOO¶HQWH SURSULHWDULR SHU OH VWUDGH QRQ FRQWHQXWH LQ WDOH
HOHQFR
/¶DXWRUL]]D]LRQH q ULODVFLDWD GDOOD 3URYLQFLD LQ FXL KD VHGH OD GLWWD ULFKLHGHQWH R TXDORUD OD GLWWD DEELD VHGH OHJDOH IXRUL GDO
WHUULWRULR UHJLRQDOH GDOOD SULPD 3URYLQFLD DWWUDYHUVDWD
/¶DXWRUL]]D]LRQH q XQLFD KD YDORUH SHU O¶LQWHUR SHUFRUVR R DUHD LQ HVVD LQGLFDWL HG q ULODVFLDWD QHO ULVSHWWR GHOOD YLJHQWH QRUPDWLYD
$UW
&RRUGLQDPHQWR GHOOH IXQ]LRQL
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IV Commissione
$O ILQH GL DVVLFXUDUH LO FRRUGLQDPHQWR GHOOH IXQ]LRQL GHOHJDWH q LVWLWXLWD XQD &RPPLVVLRQH WHFQLFR DPPLQLVWUDWLYD FKH VYROJH
DWWLYLWj FRQVXOWLYD VXOOH TXHVWLRQL LQHUHQWL OH IXQ]LRQL GHOHJDWH
/D &RPPLVVLRQH WHFQLFR DPPLQLVWUDWLYD q SUHVLHGXWD GDO GLULJHQWH UHJLRQDOH FRPSHWHQWH LQ PDWHULD R GD XQ VXR GHOHJDWR HG q
FRPSRVWD GD XQ IXQ]LRQDULR GHVLJQDWR GD FLDVFXQD 3URYLQFLD $OOH ULXQLRQL GHOOD FRPPLVVLRQH SRVVRQR SDUWHFLSDUH FRQ IXQ]LRQH
FRQVXOWLYD L UDSSUHVHQWDQWL GHL &RPXQL GHOOH FDWHJRULH GL DXWRWUDVSRUWDWRUL H JOL DOWUL VRJJHWWL LQWHUHVVDWL LQ UHOD]LRQH DJOL DUJRPHQWL LQ
GLVFXVVLRQH
$UW
&DWDVWR HG HOHQFR GHOOH VWUDGH SHUFRUULELOL
/H 3URYLQFH LQ FROODERUD]LRQH FRQ OD 5HJLRQH SURYYHGRQR DOOD UHGD]LRQH H DOO¶DJJLRUQDPHQWR GL XQ FDWDVWR GL WXWWH OH VWUDGH
UHJLRQDOL SURYLQFLDOL H WUD OH FRPXQDOL FRPSUHVH QHO SURSULR WHUULWRULR GL TXHOOH SDUWLFRODUPHQWH ULOHYDQWL DL ILQL GHO ULODVFLR GHOOH
DXWRUL]]D]LRQL QHO ULVSHWWR GHJOL HOHPHQWL FRVWLWXWLYL GHO FDWDVWR LQGLYLGXDWL FRQ DWWR GHO GLULJHQWH UHJLRQDOH FRPSHWHQWH
2JQL 3URYLQFLD SURYYHGH DOOD UHGD]LRQH H DO SHULRGLFR DJJLRUQDPHQWR GL QRUPD DQQXDOH GL XQ HOHQFR GHOOH VWUDGH SHUFRUULELOL FRQ
ULIHULPHQWR DOOD YLDELOLWj UHJLRQDOH SURYLQFLDOH H FRPXQDOH GHO SURSULR WHUULWRULR D WDO ILQH L &RPXQL WUDVPHWWRQR DOOH 3URYLQFH OH
LQIRUPD]LRQL UHODWLYH DOOD SURSULD YLDELOLWj
/D 5HJLRQH SURYYHGH DOOD SXEEOLFD]LRQH GL QRUPD DQQXDOH QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH UHJLRQDOH GHOO¶HOHQFR GHOOH VWUDGH SHUFRUULELOL
FRVWLWXLWR GDOO¶LQVLHPH GHJOL HOHQFKL UHGDWWL GDOOH 3URYLQFH D WDO ILQH OH 3URYLQFH FRPXQLFDQR DOOD 5HJLRQH OH PRGLILFKH LQWHUYHQXWH
VXOOD YLDELOLWj FRPSUHVD QHO SURSULR WHUULWRULR
$UW
2QHUL VXSSOHPHQWDUL H LQGHQQL]]L GL XVXUD GHOOD VWUDGD
/D 5HJLRQH ULSDUWLVFH JOL RQHUL VXSSOHPHQWDUL D FDULFR GHL PH]]L G¶RSHUD SHU O¶DGHJXDPHQWR GHOOH LQIUDVWUXWWXUH VWUDGDOL SUHYLVWL
GDOO¶DUW
GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR
DSULOH
Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFKH HG LQWHJUD]LRQL WUD JOL (QWL SURSULHWDUL GHOOH VWUDGH
VXOOD EDVH GHL FULWHUL VWDELOLWL GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH
/¶LQGHQQL]]R SHU OD PDJJLRUH XVXUD GHOOD VWUDGD LQ UHOD]LRQH DO WUDQVLWR GHL YHLFROL H GHL WUDVSRUWL HFFH]LRQDOL HFFHGHQWL OH PDVVH
VWDELOLWH GDOO¶DUW
GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR DSULOH
Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFKH HG LQWHJUD]LRQL q YHUVDWD DOOD 3URYLQFLD FKH
ULODVFLD O¶DXWRUL]]D]LRQH 4XDORUD TXHVW¶XOWLPD QRQ VLD SURSULHWDULD GHOOH VWUDGH VXOOH TXDOL DYYLHQH LO WUDQVLWR DOOD ILQH GL RJQL HVHUFL]LR
ILQDQ]LDULR SURYYHGH D WUDVIHULUH OH VRPPH SHUFHSLWH D IDYRUH GHOO¶HQWH SURSULHWDULR VXOOD EDVH GHL FULWHUL VWDELOLWL GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH
VHQWLWH OH 3URYLQFH &$32 ; 3URWH]LRQH FLYLOH
$UW
2JJHWWR
/H IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL GL SURWH]LRQH FLYLOH FRQFHUQRQR OH DWWLYLWj ULYROWH DOOD SUHYLVLRQH HG DOOD SUHYHQ]LRQH GHL
ULVFKL GLVFHQGHQWL GD HYHQWL FDODPLWRVL DOOD ULGX]LRQH GHJOL HIIHWWL GHULYDQWL GDJOL VWHVVL DO VRFFRUVR GHOOH SRSROD]LRQL VLQLVWUDWH HG DO
ULWRUQR DOOH QRUPDOL FRQGL]LRQL GL YLWD QHOOH DUHH FROSLWH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D OD SDUWHFLSD]LRQH DOO¶RUJDQL]]D]LRQH QD]LRQDOH GHOOD SURWH]LRQH FLYLOH LQ DUPRQLD FRQ OH LQGLFD]LRQL GHJOL RUJDQL VWDWDOL
FRPSHWHQWL
E O¶DWWXD]LRQH GL LQWHUYHQWL XUJHQWL LQ FDVR GL FULVL GHWHUPLQDWD GDO YHULILFDUVL R GDOO¶LPPLQHQ]D GL HYHQWL GL FXL DOO¶DUW FRPPD
OHWW E GHOOD OHJJH Q
DYYDOHQGRVL DQFKH GHO FRUSR QD]LRQDOH GHL 9LJLOL GHO )XRFR
F OD UHGD]LRQH GHL SURJUDPPL GL SUHYLVLRQH H GL SUHYHQ]LRQH GHL ULVFKL VXOOD EDVH GHJOL LQGLUL]]L QD]LRQDOL
G O¶HPDQD]LRQH GHJOL LQGLUL]]L SHU OD SUHGLVSRVL]LRQH GHL SLDQL SURYLQFLDOL GL HPHUJHQ]D LQ FDVR GL HYHQWL FDODPLWRVL GL FXL
DOO¶DUW
FRPPD OHWW E GHOOD OHJJH
IHEEUDLR
Q
H GHL SLDQL FRPXQDOL H R LQWHUFRPXQDOL H PRQWDQL GL
HPHUJHQ]D
H LO FRRUGLQDPHQWR GHJOL LQWHUYHQWL SUHYLVWL QHL SLDQL SURYLQFLDOL FRPXQDOL HG LQWHUFRPXQDOL GL HPHUJHQ]D
I OH LQWHVH GL FXL DOO¶DUW
GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR
J OR VSHJQLPHQWR GHJOL LQFHQGL ERVFKLYL IDWWR VDOYR TXDQWR SUHYLVWR GDOO¶DUW
FRPPD
OHWW I Q
GHO GHFUHWR
OHJLVODWLYR Q
K O¶DWWXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL QHFHVVDUL SHU IDYRULUH LO ULWRUQR DOOH QRUPDOL FRQGL]LRQL GL YLWD QHOOH DUHH FROSLWH GD HYHQWL
FDODPLWRVL
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IV Commissione
L OD ULOHYD]LRQH OD UDFFROWD H O¶HODERUD]LRQH GHL GDWL LQWHUHVVDQWL LO WHUULWRULR UHJLRQDOH DL ILQL GHOOD SUHYLVLRQH GHJOL HYHQWL
FDODPLWRVL
O O¶LQGLYLGXD]LRQH H OD SHULPHWUD]LRQH GHOOH DUHH D ULVFKLR H OD GHILQL]LRQH GHOOH PLVXUH GL VDOYDJXDUGLD SHU OH SHUVRQH OH FRVH
HG LO SDWULPRQLR DPELHQWDOH
P LO PRQLWRUDJJLR H O¶RUJDQL]]D]LRQH VXO WHUULWRULR UHJLRQDOH GHL PH]]L H GHOOH VWUXWWXUH RSHUDWLYH DL ILQL GHOOD SUHYHQ]LRQH
GHJOL HYHQWL FDODPLWRVL H GHOOD ULGX]LRQH GHJOL HIIHWWL GDJOL VWHVVL HYHQWL GHWHUPLQDWL H OD PHVVD D GLVSRVL]LRQH GHJOL VWHVVL
SHU JOL HYHQWL GL VRFFRUVR H GL DVVLVWHQ]D DOOH SRSROD]LRQL FROSLWH
Q OD GLFKLDUD]LRQH GHOO¶HVLVWHQ]D GL HFFH]LRQDOH FDODPLWj R DYYHUVLWj DWPRVIHULFD LYL FRPSUHVD O¶LQGLYLGXD]LRQH GHL WHUULWRUL
GDQQHJJLDWL H GHOOH SURYYLGHQ]H GL FXL DOOD OHJJH IHEEUDLR
Q
R OD SURPR]LRQH H OD IRUPD]LRQH GHJOL RELHWWRUL GL FRVFLHQ]D LQ VHUYL]LR FLYLOH XWLOL]]DELOL LQ DWWLYLWj GL SURWH]LRQH FLYLOH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D O¶DWWXD]LRQH QHO SURSULR DPELWR WHUULWRULDOH GHOOH DWWLYLWj GL SUHYLVLRQH H GHJOL LQWHUYHQWL GL SUHYHQ]LRQH GHL ULVFKL VWDELOLWH GDL
SURJUDPPL GL FXL DOOD OHWWHUD F GHOO¶DUWLFROR
FRQ O¶DGR]LRQH GHL FRQQHVVL SURYYHGLPHQWL DPPLQLVWUDWLYL
E OD SUHGLVSRVL]LRQH VXOOD EDVH GHJOL LQGLUL]]L UHJLRQDOL GHL SLDQL SURYLQFLDOL GL HPHUJHQ]D
F OD YLJLODQ]D VXOOH DWWLYLWj GHOOH RUJDQL]]D]LRQL GL YRORQWDULDWR FKH RSHUDQR LQ PDWHULD GL SURWH]LRQH FLYLOH VYROWH QHOO¶DPELWR
GHOOH IXQ]LRQL GL SURSULD FRPSHWHQ]D
G OD YLJLODQ]D VXOOD SUHGLVSRVL]LRQH GD SDUWH GHOOH VWUXWWXUH SURYLQFLDOL GL SURWH]LRQH FLYLOH GHL VHUYL]L XUJHQWL DQFKH GL QDWXUD
WHFQLFD GD DWWLYDUH LQ FDVR GL HYHQWL FDODPLWRVL GL FXL DOO¶DUW FRPPD OHWW E GHOOD OHJJH Q
H OD UHDOL]]D]LRQH GHL VLVWHPL GL FRQWUROOR H GL DOODUPH SHU XQD WHPSHVWLYD VHJQDOD]LRQH GHOO¶LQVRUJHUH GL VLWXD]LRQL GL SHULFROR
R GL HYHQWL FDODPLWRVL
I OD UDFFROWD QHOO¶DPELWR GHO SURSULR WHUULWRULR H VXOOD EDVH GHL GDWL IRUQLWL GDL &RPXQL GL QRWL]LH UHODWLYH DOOH UHWL GL
FROOHJDPHQWR H GL DFFHVVR DL PH]]L DJOL HGLILFL HG DOOH DUHH GD XWLOL]]DUH SHU LQWHUYHQWL GL VRFFRUVR H GL DVVLVWHQ]D
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D O¶DWWXD]LRQH LQ DPELWR FRPXQDOH GHOOH DWWLYLWj GL SUHYLVLRQH H GHJOL LQWHUYHQWL GL SUHYHQ]LRQH GHL ULVFKL VWDELOLWH GDL
SURJUDPPL GL FXL DOOD OHWWHUD F GHOO¶DUWLFROR
E O¶DGR]LRQH GL WXWWL L SURYYHGLPHQWL FRPSUHVL TXHOOL UHODWLYL DOOD SUHSDUD]LRQH DOO¶HPHUJHQ]D QHFHVVDUL DG DVVLFXUDUH L SULPL
VRFFRUVL LQ FDVR GL HYHQWL FDODPLWRVL LQ DPELWR FRPXQDOH
F OD SUHGLVSRVL]LRQH H O¶DWWXD]LRQH VXOOD EDVH GHJOL LQGLUL]]L UHJLRQDOL GHL SLDQL FRPXQDOL H R LQWHUFRPXQDOL GL HPHUJHQ]D
DQFKH QHOOH IRUPH DVVRFLDWLYH H GL FRRSHUD]LRQH SUHYLVWH GDO G OJV
VDOYR TXDQWR GL FRPSHWHQ]D GHOOH
&RPXQLWj PRQWDQH
G O¶DWWLYD]LRQH GHL SULPL VRFFRUVL DOOD SRSROD]LRQH H JOL LQWHUYHQWL XUJHQWL QHFHVVDUL D IURQWHJJLDUH O¶HPHUJHQ]D
H OD YLJLODQ]D VXOO¶DWWXD]LRQH GD SDUWH GHOOH VWUXWWXUH ORFDOL GL SURWH]LRQH FLYLOH GHL VHUYL]L XUJHQWL
I OD ULOHYD]LRQH QHOO¶DPELWR FRPXQDOH GHJOL HOHPHQWL WHFQLFR VFLHQWLILFL UHODWLYL DOOH YDULH LSRWHVL GL ULVFKLR H OD VXFFHVVLYD
FRPXQLFD]LRQH DOOD 3URYLQFLD
J OD WUDVPLVVLRQH DOOD 3URYLQFLD GHJOL HOHPHQWL FRQRVFLWLYL GL SHUWLQHQ]D FRPXQDOH DL ILQL GHOOD UDFFROWD GHL GDWL GL FXL DOOD OHWW
I
K O¶LPSLHJR GHO YRORQWDULDWR GL SURWH]LRQH FLYLOH D OLYHOOR FRPXQDOH H R LQWHUFRPXQDOH VXOOD EDVH GHJOL LQGLUL]]L QD]LRQDOL H
UHJLRQDOL QRQFKp OD YLJLODQ]D VXOOH UHODWLYH DWWLYLWj
,Q FDVR GL LQHU]LD GHL &RPXQL L SLDQL GL FXL DO FRPPD
SUHVHQWH OHJJH VRQR DGRWWDWL GDOOH 3URYLQFH
OHWW F GD DGRWWDUVL HQWUR FHQWRWWDQWD JLRUQL GDOO¶DSSURYD]LRQH GHOOD
/¶DWWLYLWj GL YRORQWDULDWR GL SURWH]LRQH FLYLOH q RUJDQL]]DWD GDOO¶DSSRVLWR XIILFLR FRPXQDOH FKH FXUD HG DJJLRUQD O¶HOHQFR GHL YRORQWDUL
GHOOH DVVRFLD]LRQL GL YRORQWDULDWR FRVWLWXLWH QHO &RPXQH QRQFKp GHL JUXSSL FRPXQDOL R LQWHUFRPXQDOL
$UW
9RORQWDULDWR
/¶DWWLYLWj GL YRORQWDULDWR GL SURWH]LRQH FLYLOH SXz HVVHUH VYROWD
D GD VLQJROL FLWWDGLQL DWWUDYHUVR OD SDUWHFLSD]LRQH DOO¶DWWLYLWj GHL JUXSSL FRPXQDOL LVWLWXLWL SUHVVR LO FRPXQH GL UHVLGHQ]D
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E GDOOH DVVRFLD]LRQL GL YRORQWDULDWR FRVWLWXLWH DL VHQVL GHO ' 3 5
VHWWHPEUH
Q
UHFDQWH QRUPH FRQFHUQHQWL OD
SDUWHFLSD]LRQH GHOOH DVVRFLD]LRQL GL YRORQWDULDWR QHOOH DWWLYLWj GL SURWH]LRQH FLYLOH
F GDL JUXSSL FRPXQDOL R LQWHUFRPXQDOL LVWLWXLWL FRQ SURSULD GHOLEHUD]LRQH GDO &RPXQH GDOOD &RPXQLWj PRQWDQD GDO SDUFR R
GDO &RQVRU]LR IUD &RPXQL
/D 5HJLRQH SXz VRVWHQHUH HFRQRPLFDPHQWH FRQ LO SURSULR FRQWULEXWR DOOH LQL]LDWLYH LQWUDSUHVH GDOOH RUJDQL]]D]LRQL GL YRORQWDULDWR
SHU OD SUHYHQ]LRQH GHL IHQRPHQL FDODPLWRVL H SHU OD WXWHOD GHOOH SRSROD]LRQL QRQFKp D TXHOOH GL IRUPD]LRQH HG LQIRUPD]LRQH QHL
FRQIURQWL GHO YRORQWDULDWR RYYHUR DG DOWUH DWWLYLWj SURPRVVH GDOOH RUJDQL]]D]LRQL GL YRORQWDULDWR ,O FRQWULEXWR UHJLRQDOH SXz HVVHUH
HVWHVR DOOH DVVLFXUD]LRQL SHU UHVSRQVDELOLWj FLYLOH R SHU LQIRUWXQL FKH OH RUJDQL]]D]LRQL GL YRORQWDULDWR GHYRQR VWLSXODUH SHU OD ORUR
DWWLYLWj QRQFKp DOOH VSHVH SHU FRQWUROOL VDQLWDUL SHULRGLFL H SHU TXHOOL REEOLJDWRUL DL VHQVL GHO G OJV
VHWWHPEUH
Q
1HOO¶DVVHJQD]LRQH GL FRQWULEXWL D TXDOVLDVL WLWROR DOOH RUJDQL]]D]LRQL GL YRORQWDULDWR q GDWD SULRULWj DOOH LQL]LDWLYH JHVWLWH LQ
FROODERUD]LRQH WUD SL DVVRFLD]LRQL R JUXSSL FRPXQDOL R LQWHUFRPXQDOL GL YRORQWDUL GL SURWH]LRQH FLYLOH H FRPXQTXH DOOH LQL]LDWLYH
SURPRVVH GD FRRUGLQDPHQWL SURYLQFLDOL GL DVVRFLD]LRQL R JUXSSL FRPXQDOL R LQWHUFRPXQDOL
,O 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH GLFKLDUDWR OR VWDWR GL FULVL GL FXL DOOD OHWWHUD Q GHOO¶DUWLFROR
SXz LQGLYLGXDUH OH
RUJDQL]]D]LRQL GL YRORQWDULDWR FKH SL RSSRUWXQDPHQWH VLDQR LQ JUDGR GL LQWHUYHQLUH LQ RSHUD]LRQL GL SUHYHQ]LRQH R GL VRFFRUVR
GDQGRQH FRQWHVWXDOPHQWH FRPXQLFD]LRQH DOOD VWUXWWXUD QD]LRQDOH GL SURWH]LRQH FLYLOH SHU O¶DWWLYD]LRQH GHOOH SURFHGXUH GL
DXWRUL]]D]LRQH H FRQVHJXHQWH ULPERUVR VSHVH FRQ LQGHQQL]]R DL GDWRUL GL ODYRUR GHL YRORQWDUL LPSLHJDWL
q LVWLWXLWR O¶DOER UHJLRQDOH GHO YRORQWDULDWR GL SURWH]LRQH FLYLOH UHODWLYDPHQWH DOOH DVVRFLD]LRQL H DL JUXSSL VXGGLYLVR SHU
FRPSHWHQ]H SURIHVVLRQDOL H VSHFLDOLWj HG DUWLFRODWR D OLYHOOR UHJLRQDOH SURYLQFLDOH H FRPXQDOH
7,72/2 ,9
6HUYL]L DOOD SHUVRQD H DOOD FRPXQLWj
&$32 ,
'LVSRVL]LRQL JHQHUDOL
$UW
2JJHWWR
/D PDWHULD GHL VHUYL]L DOOD SHUVRQD H DOOD FRPXQLWj FRPSUHQGH WXWWH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL LQ WHPD GL ©WXWHOD GHOOD VDOXWHª ©VHUYL]L
VRFLDOLª ©LVWUX]LRQH VFRODVWLFDª ©IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOHª ©EHQL H DWWLYLWj FXOWXUDOLª
&$32 ,,
7XWHOD GHOOD VDOXWH
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL UHODWLYL
D DOO¶DSSURYD]LRQH GL SLDQL H SURJUDPPL GL VHWWRUH QRQ DYHQWL ULOLHYR HG DSSOLFD]LRQH QD]LRQDOH
E DOO¶DGR]LRQH GHL SURYYHGLPHQWL SXQWXDOL SHU O¶HURJD]LRQH GHOOH SUHVWD]LRQL
F DOO¶DGR]LRQH GHL SURYYHGLPHQWL GL XUJHQ]D LQ FDVR GL HPHUJHQ]H VDQLWDULH R GL LJLHQH SXEEOLFD TXDORUD O¶HPHUJHQ]D DEELD
XQD GLPHQVLRQH VRYUDFRPXQDOH
G DOOD YHULILFD GHOOD FRQIRUPLWj ULVSHWWR DOOD QRUPDWLYD QD]LRQDOH H FRPXQLWDULD GL DWWLYLWj VWUXWWXUH LPSLDQWL ODERUDWRUL RIILFLQH
GL SURGX]LRQH DSSDUHFFKL PRGDOLWj GL ODYRUD]LRQH VRVWDQ]H H SURGRWWL DL ILQL GHO FRQWUROOR SUHYHQWLYR VDOYR TXDQWR
SUHYLVWR GDOO¶DUW
FRPPD H ELV GHO G OJV Q
GHO
QRQFKp DOOD YLJLODQ]D VXFFHVVLYD LYL FRPSUHVD OD
YHULILFD GHOO¶DSSOLFD]LRQH GHOOD EXRQD SUDWLFD GL ODERUDWRULR
H DOOD SXEEOLFLWj VDQLWDULD DG HVFOXVLRQH GHOOH IXQ]LRQL ULVHUYDWH DOOR 6WDWR H IHUPH UHVWDQGR OH FRPSHWHQ]H GHL 6LQGDFL
I DOOH YHULILFKH GL FRQIRUPLWj VXOO¶DSSOLFD]LRQH GHL SURYYHGLPHQWL GL FXL DOO¶DUW
FRPPD OHWW G GHO G OJV
J DOOD YLJLODQ]D HG DO FRQWUROOR VXJOL (QWL SXEEOLFL H SULYDWL FKH RSHUDQR D OLYHOOR LQIUDUHJLRQDOH H VXOOH DWWLYLWj GL VHUYL]LR UHVH
GDOOH DUWLFROD]LRQL SHULIHULFKH GHJOL (QWL QD]LRQDOL
K DOO¶DWWLYLWj DVVLVWHQ]LDOH GHJOL LVWLWXWL GL ULFRYHUR H FXUD D FDUDWWHUH VFLHQWLILFR HG DOOH DWWLYLWj GHJOL LVWLWXWL ]RRSURILODWWLFL
VSHULPHQWDOL
L DOOD YLJLODQ]D VXL IRQGL LQWHJUDWLYL VDQLWDUL GL FXL DOO¶DUW GHO G OJV
GLFHPEUH
Q
LVWLWXLWL H JHVWLWL D OLYHOOR
UHJLRQDOH R LQIUDUHJLRQDOH
O DL FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL SURGRWWL FRVPHWLFL GHOHJDWL DL VHQVL GHOO¶DUW
FRPPD GHO G OJV
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P DO ULFRQRVFLPHQWR GHO VHUYL]LR VDQLWDULR SUHVWDWR DOO¶HVWHUR DL ILQL GHOOD SDUWHFLSD]LRQH GHL FRQFRUVL LQGHWWL D OLYHOOR UHJLRQDOH
HG LQIUDUHJLRQDOH HG DL ILQL GHOO¶DFFHVVR DOOH FRQYHQ]LRQL SHU O¶DVVLVWHQ]D JHQHULFD H VSHFLDOLVWLFD FRQ OH $]LHQGH VDQLWDULH
ORFDOL
Q DOO¶DFFHUWDPHQWR H DOOD YHULILFD GHO ULVSHWWR GHL UHTXLVLWL VWUXWWXUDOL WHFQRORJLFL HG RUJDQL]]DWLYL PLQLPL ULFKLHVWL SHU O¶HVHUFL]LR
GHOOH DWWLYLWj VDQLWDULH GD SDUWH GHOOH VWUXWWXUH SXEEOLFKH H SULYDWH LQ FRQIRUPLWj DL UHTXLVLWL PLQLPL ILVVDWL FRQ LO ' 3 & 0
JHQQDLR
R DOOD GHWHUPLQD]LRQH GHJOL VWDQGDUG GL TXDOLWj FKH FRVWLWXLVFRQR UHTXLVLWL XOWHULRUL SHU O¶DFFUHGLWDPHQWR GL VWUXWWXUH SXEEOLFKH
SULYDWH LQ SRVVHVVR GHL UHTXLVLWL PLQLPL GL FXL DOOD OHWWHUD SUHFHGHQWH
S DOOD ILVVD]LRQH GHOOH WDULIIH GHOOH SUHVWD]LRQL GL FXL DOO¶DUW
FRPPD GHO G OJV
GLFHPEUH
Q
H VXFFHVVLYH
PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL QHO ULVSHWWR GHL FULWHUL JHQHUDOL GHILQLWL D OLYHOOR VWDWDOH
3HU OR VYROJLPHQWR GL SDUWLFRODUL DWWLYLWj GL FDUDWWHUH LVWUXWWRULR RG HVHFXWLYR DWWLQHQWL DOOH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH GL FXL DO
SUHFHGHQWH FRPPD OD 5HJLRQH SXz DYYDOHUVL GHJOL XIILFL H GHOOH VWUXWWXUH GHO 6HUYL]LR VDQLWDULR UHJLRQDOH
/D *LXQWD UHJLRQDOH YHULILFD OD FRHUHQ]D GHL SLDQL VWUDWHJLFL WULHQQDOL GHOOH D]LHQGH VDQLWDULH ORFDOL H GHOOH D]LHQGH RVSHGDOLHUH FRQ
JOL LQGLUL]]L GHOOD SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D OD IRUPD]LRQH H OD UHYLVLRQH GHOOD SLDQWD RUJDQLFD GHOOH IDUPDFLH
E O¶LVWLWX]LRQH H OD JHVWLRQH GHL GLVSHQVDUL IDUPDFHXWLFL
F O¶LVWLWX]LRQH GL IDUPDFLH VXFFXUVDOL
G LO GHFHQWUDPHQWR GHOOH IDUPDFLH
H O¶LQGL]LRQH H OR VYROJLPHQWR GHL FRQFRUVL SHU O¶DVVHJQD]LRQH GHOOH VHGL IDUPDFHXWLFKH YDFDQWL R GL IDUPDFLH VXFFXUVDOL
I O¶DVVHJQD]LRQH DL &RPXQL GHOOD WLWRODULWj GHOOH IDUPDFLH
/H 3URYLQFH DGRWWDQR L SURYYHGLPHQWL GL FXL DOOH OHWWHUH D E F H G GHO FRPPD
H GHOOH D]LHQGH 86/
VHQWLWL L SDUHUL REEOLJDWRUL GHL &RPXQL LQWHUHVVDWL
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D O¶DXWRUL]]D]LRQH SHU OD SXEEOLFLWj GL WXWWL L SUHVLGL VDQLWDUL SULYDWL VRJJHWWL DG DXWRUL]]D]LRQH UHJLRQDOH R FRPXQDOH
E O¶DXWRUL]]D]LRQH DOO¶DSHUWXUD GL GHSRVLWL DOO¶LQJURVVR GL PHGLFLQDOL H GL JDV PHGLFLQDOL
F O¶DXWRUL]]D]LRQH SHU O¶DSHUWXUD O¶DPSOLDPHQWR OD WUDVIRUPD]LRQH GHOOH VWUXWWXUH SULYDWH FKH HURJDQR SUHVWD]LRQL GL
DVVLVWHQ]D VSHFLDOLVWLFD LQ UHJLPH DPEXODWRULDOH QRQFKp SHU OD VRVSHQVLRQH H OD FKLXVXUD GHOOH PHGHVLPH
6RQR HVHUFLWDWH GDL &RPXQL OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH LQHUHQWL DOOD SXEEOLFLWj VDQLWDULD FRQFHUQHQWH O¶HVHUFL]LR GHOOH SURIHVVLRQL
VDQLWDULH GHOOH SURIHVVLRQL VDQLWDULH DXVLOLDULH H JOL VWXGL SURIHVVLRQDOL
$UW
'HOHJD DOOH $]LHQGH VDQLWDULH
6RQR GHOHJDWH DOOH $]LHQGH VDQLWDULH ORFDOL OH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH LQHUHQWL DOOD SXEEOLFLWj VDQLWDULD FRQFHUQHQWH OH VWUXWWXUH GL
ULFRYHUR H FXUD H OH VWUXWWXUH DPEXODWRULDOL LYL FRPSUHVH TXHOOH ULDELOLWDWLYH GL GLDJQRVWLFD VWUXPHQWDOH H GL ODERUDWRULR
6RQR GHOHJDWH DOOH $]LHQGH VDQLWDULH ORFDOL LQ EDVH DOOH ULVSHWWLYH FRPSHWHQ]H WHUULWRULDOL OH FRPSHWHQ]H LQ PDWHULD GL LQVWDOOD]LRQH
HG HVHUFL]LR GL DSSDUHFFKLDWXUH D ULVRQDQ]D PDJQHWLFD SHU XVR GLDJQRVWLFR GHO JUXSSR $ FRQ YDORUH GL FDPSR VWDWLFR GL LQGX]LRQH
PDJQHWLFD QRQ VXSHULRUH D WHVWD GL FXL DOO¶DUW GHO GHFUHWR GHO 0LQLVWUR VDQLWj GHO DJRVWR
H DOO¶DUW GHO ' 3 5 DJRVWR
Q
UHFDQWH QRUPH SHU OD VHPSOLILFD]LRQH GHO SURFHGLPHQWR GL DXWRUL]]D]LRQH DOO¶XVR GLDJQRVWLFR GL DSSDUHFFKLDWXUH D
ULVRQDQ]D PDJQHWLFD QXFOHDUH VXO WHUULWRULR QD]LRQDOH
/H $]LHQGH 6DQLWDULH /RFDOL FKH QRQ VRQR GRWDWH GHOOD VWUXPHQWD]LRQH GLDJQRVWLFD GL FXL DO FRPPD RYH ULVXOWL HFRQRPLFDPHQWH
FRQYHQLHQWH GHYRQR VWLSXODUH OH UHODWLYH FRQYHQ]LRQL FRQ OH VWUXWWXUH VDQLWDULH FKH QH VLDQR GRWDWH SUHVHQWL QHO WHUULWRULR GL
FRPSHWHQ]D
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&$32 ,,,
6HUYL]L 6RFLDOL
$UW
2JJHWWR
,O SUHVHQWH FDSR LQGLYLGXD OH IXQ]LRQL GL FRPSHWHQ]D GHOOD 5HJLRQH H GHJOL (QWL ORFDOL QHO VLVWHPD LQWHJUDWR GHL VHUYL]L H GHJOL
LQWHUYHQWL VRFLDOL FRVu FRPH GHILQLWR GDOOD OHJJH QRYHPEUH
Q
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D O¶DGR]LRQH GHO SLDQR UHJLRQDOH GHJOL LQWHUYHQWL H GHL VHUYL]L VRFLDOL SURYYHGHQGR LQ SDUWLFRODUH DOO¶LQWHJUD]LRQH
VRFLRVDQLWDULD H DO FRRUGLQDPHQWR FRQ OH SROLWLFKH GHOO¶LVWUX]LRQH GHOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH H GHO ODYRUR
E OD UDFFROWD H O¶HODERUD]LRQH GHL GDWL VXL ELVRJQL VXOOH ULVRUVH H VXOO¶RIIHUWD GHL VHUYL]L VRFLR DVVLVWHQ]LDOL UHDOL]]DQGR LO
VLVWHPD LQIRUPDWLYR UHJLRQDOH GHL VHUYL]L VRFLDOL LQ UDFFRUGR FRQ LO OLYHOOR QD]LRQDOH SURYLQFLDOH H ORFDOH
F OD GHILQL]LRQH GL SROLWLFKH LQWHJUDWH LQ PDWHULD GL LQWHUYHQWL VRFLDOL DPELHQWH VDQLWj LVWLWX]LRQL VFRODVWLFKH DYYLDPHQWR DO
ODYRUR H UHLQVHULPHQWR QHOOH DWWLYLWj ODYRUDWLYH VHUYL]L GHO WHPSR OLEHUR WUDVSRUWL H FRPXQLFD]LRQL
G OD SURPR]LRQH GHOOD VSHULPHQWD]LRQH GL PRGHOOL LQQRYDWLYL GL VHUYL]L LQ JUDGR GL FRRUGLQDUH OH ULVRUVH XPDQH H ILQDQ]LDULH
SUHVHQWL D OLYHOOR ORFDOH H GL FROOHJDUVL DOWUHVu DOOH HVSHULHQ]H HIIHWWXDWH D OLYHOOR HXURSHR
H O¶LVWLWX]LRQH GHOOH VHGL RUJDQL]]DWLYH SHU FRQVHQWLUH LO FRQFRUVR GHL VRJJHWWL SULYDWL VHQ]D ILQH GL OXFUR GHOOH RUJDQL]]D]LRQL
GL YRORQWDULDWR H GHJOL (QWL PRUDOL DOOD GHILQL]LRQH GHJOL RELHWWLYL VWUDWHJLFL GHOOD UHWH GL SURPR]LRQH H SURWH]LRQH VRFLDOH
I OD SURPR]LRQH GL PHWRGL H VWUXPHQWL SHU LO FRQWUROOR GL JHVWLRQH DWWL D YDOXWDUH O¶HIILFDFLD H O¶HIILFLHQ]D GHL VHUYL]L HG L ULVXOWDWL
GHOOH D]LRQL SUHYLVWH
J OD GHILQL]LRQH VXOOD EDVH GHL UHTXLVLWL PLQLPL GHILQLWL GDOOR 6WDWR GHL FULWHUL SHU O¶DXWRUL]]D]LRQH O¶DFFUHGLWDPHQWR H OD
YLJLODQ]D GHOOH VWUXWWXUH H GHL VHUYL]L VRFLDOL D JHVWLRQH SXEEOLFD R SULYDWD
K O¶LVWLWX]LRQH GHO UHJLVWUR GHL VRJJHWWL DXWRUL]]DWL DOO¶HURJD]LRQH GL LQWHUYHQWL H VHUYL]L VRFLDOL
L OD GHILQL]LRQH GHL UHTXLVLWL GL TXDOLWj SHU JOL LQWHUYHQWL H OH SUHVWD]LRQL VRFLDOL
O OD GHILQL]LRQH VXOOD EDVH GHOOH LQGLFD]LRQL IRUQLWH D OLYHOOR QD]LRQDOH GHL FULWHUL SHU OD FRQFHVVLRQH GHL WLWROL SHU O¶DFTXLVWR GL
VHUYL]L VRFLDOL H SHU OD GHWHUPLQD]LRQH GHO FRQFRUVR GHJOL XWHQWL DO FRVWR GHOOH SUHVWD]LRQL
P OD SURPR]LRQH GL IRUPH GL DVVLVWHQ]D WHFQLFD SHU JOL (QWL JHVWRUL GHL VHUYL]L VRFLDOL SUHGLVSRQHQGR VWUXPHQWL GL FRQWUROOR GL
JHVWLRQH DWWL D YDOXWDUH O¶HIILFDFLD H O¶HIILFLHQ]D GHL VHUYL]L
Q OD SURPR]LRQH GHOOD VSHULPHQWD]LRQH GL PRGHOOL LQQRYDWLYL GL VHUYL]L
R OD JHVWLRQH GL ILQDQ]LDPHQWL SUHYLVWL GD VSHFLILFKH OHJJL UHJLRQDOL GL SURPR]LRQH LQ PDWHULD GL VHUYL]L VRFLDOL IDWWD VDOYD
TXHOOD RJJHWWR GL VSHFLILFD DWWULEX]LRQH R GHOHJD
S OD SURJUDPPD]LRQH O¶LQGLUL]]R H LO FRRUGLQDPHQWR GHOOH DWWLYLWj IRUPDWLYH SHU LO SHUVRQDOH GHL VHUYL]L VRFLDOL QRQFKp OD
YLJLODQ]D H LO FRQWUROOR VXOOR VYROJLPHQWR GL WDOL DWWLYLWj
T OD GHILQL]LRQH GHJOL VWDQGDUG IRUPDWLYL GHJOL RSHUDWRUL GHL VHUYL]L VRFLDOL QHOO¶DPELWR GHL UHTXLVLWL JHQHUDOL GHILQLWL GDOOR 6WDWR
U OD GHILQL]LRQH GHL FULWHUL SHU OD GHWHUPLQD]LRQH GHOOH WDULIIH FKH L &RPXQL FRUULVSRQGRQR DL VRJJHWWL DFFUHGLWDWL
V O¶HVHUFL]LR GHL SRWHUL VRVWLWXWLYL QHL FRQIURQWL GHJOL (QWL ORFDOL LQDGHPSLHQWL ULVSHWWR D TXDQWR VWDELOLWR GDJOL DUWLFROL FRPPD
OHWWHUH D E H F H GHOOD /HJJH
W OD WHQXWD H OD SXEEOLFD]LRQH GHO UHJLVWUR UHJLRQDOH GHOOH RUJDQL]]D]LRQL GL YRORQWDULDWR QRQFKp GHOO¶DOER UHJLRQDOH GHOOH
FRRSHUDWLYH VRFLDOL TXDOL DJJUHJD]LRQL GHOOH VH]LRQL SURYLQFLDOL GHJOL VWHVVL
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH H FRPSLWL FRQFHUQHQWL
D OD UDFFROWD GHOOH FRQRVFHQ]H H GHL GDWL VXL ELVRJQL H VXOOH ULVRUVH UHVH GLVSRQLELOL GDL &RPXQL H GD DOWUL VRJJHWWL LVWLWX]LRQDOL
SUHVHQWL LQ DPELWR SURYLQFLDOL SHU FRQFRUUHUH DOO¶DWWXD]LRQH GHO VLVWHPD LQIRUPDWLYR GHL VHUYL]L VRFLDOL
E LO FRQFRUVR DOOD SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH PHGLDQWH OD SUHVHQWD]LRQH GL SURSRVWH FRQFRUGDWH FRQ JOL (QWL JHVWRUL GHL
VHUYL]L VRFLDOL FRQWHQHQWL O¶LQGLFD]LRQH GHOOH DWWLYLWj GD VYROJHUVL VXO WHUULWRULR GL FRPSHWHQ]D QHO SHULRGR GL ULIHULPHQWR
GHOOD SURJUDPPD]LRQH VWHVVD H LQGLYLGXDWH VXOOD EDVH GHL ELVRJQL ULOHYDWL VXO WHUULWRULR PHGHVLPR
F OD SURPR]LRQH GHO FRRUGLQDPHQWR GHL VHUYL]L VRFLDOL ORFDOL DIILQFKp VL UHDOL]]L XQ¶HTXLOLEUDWD GLVWULEX]LRQH GL VHUYL]L VXO
WHUULWRULR PHGLDQWH O¶LVWLWX]LRQH GL DSSRVLWH FRQIHUHQ]H FRQ JOL (QWL JHVWRUL GHL VHUYL]L VRFLDOL H FRQ JOL DOWUL VRJJHWWL GHO
WHUULWRULR FRLQYROWL QHOOD UHDOL]]D]LRQH GHL VHUYL]L
G O¶DQDOLVL GHOO¶RIIHUWD DVVLVWHQ]LDOH SHU SURPXRYHUH DSSURIRQGLPHQWL PLUDWL VXL IHQRPHQL VRFLDOL SL ULOHYDQWL LQ DPELWR
SURYLQFLDOH IRUQHQGR VX ULFKLHVWD GHL &RPXQL H GHJOL (QWL ORFDOL LQWHUHVVDWL LO VXSSRUWR QHFHVVDULR SHU LO FRRUGLQDPHQWR
GHJOL LQWHUYHQWL WHUULWRULDOL
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IV Commissione
H OD SURPR]LRQH G¶LQWHVD FRQ L &RPXQL GL LQL]LDWLYH GL IRUPD]LRQH FRQ SDUWLFRODUH ULJXDUGR DOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH GL
EDVH H DOO¶DJJLRUQDPHQWR
I OD GLIIXVLRQH GL FRQFHUWR FRQ JOL (QWL JHVWRUL SUHFLWDWL GHOO¶LQIRUPD]LRQH LQ PDWHULD GL VHUYL]L VRFLDOL VXO SURSULR WHUULWRULR
J O¶LVWLWX]LRQH GHOO¶XIILFLR SURYLQFLDOH GL SXEEOLFD WXWHOD SHU O¶HVHUFL]LR GL IXQ]LRQL GL WXWRUH DG HVVH GHIHULWH GDOOH FRPSHWHQWL
DXWRULWj JLXGL]LDULH H SHU OD FRQVXOHQ]D D IDYRUH GL DOWUL VRJJHWWL LQGLYLGXDWL FRPH WXWRUL GDOOH DXWRULWj VWHVVH
K OD FRQFHVVLRQH GL FRQWULEXWL SUHYLVWL GDOOH VSHFLILFKH OHJJL UHJLRQDOL GL VHWWRUH DOOH RUJDQL]]D]LRQL GL YRORQWDULDWR H DOOH
FRRSHUDWLYH VRFLDOL VXOOD EDVH GL FULWHUL H PRGDOLWj GHILQLWL GDOOD 5HJLRQH G¶LQWHVD FRQ OH 3URYLQFH
L OD FRQFHVVLRQH GHL ILQDQ]LDPHQWL SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHL FRUVL GL IRUPD]LRQH GHJOL RSHUDWRUL GHL VHUYL]L VRFLDOL VXOOD EDVH
GHL FULWHUL H GHOOH PRGDOLWj GHILQLWH GDOOD 5HJLRQH G¶LQWHVD FRQ OH 3URYLQFH
O OD FRQFHVVLRQH GL FRQWULEXWL SHU OD JHVWLRQH GHJOL DVLOL QLGR FRPXQDOL VXOOD EDVH GHL FULWHUL H GHOOH PRGDOLWj GHILQLWH GDOOD
5HJLRQH G¶LQWHVD FRQ OH 3URYLQFH
P OD SUHGLVSRVL]LRQH GHL SLDQL WHUULWRULDOL SURYLQFLDOL GL LQWHUYHQWR DL VHQVL GHOOD OHJJH DJRVWR
Q
'LVSRVL]LRQL SHU
OD SURPR]LRQH GL GLULWWL H GL RSSRUWXQLWj SHU O¶LQIDQ]LD H O¶DGROHVFHQ]D H LO UHODWLYR FRQWUROOR JHVWLRQDOH GHL SURJHWWL H GHL
FRQWULEXWL
Q O¶LVWLWX]LRQH GHOOD VH]LRQH SURYLQFLDOH GHOO¶DOER GHOOH FRRSHUDWLYH VRFLDOL O¶LVFUL]LRQH H OD FDQFHOOD]LRQH GDOO¶DOER VWHVVR
QRQFKp L UHODWLYL DGHPSLPHQWL DPPLQLVWUDWLYL SUHYLVWL GDOOD QRUPDWLYD YLJHQWH
R O¶LVWLWX]LRQH GHOOD VH]LRQH SURYLQFLDOH GHO UHJLVWUR GHOOH RUJDQL]]D]LRQL GL YRORQWDULDWR O¶LVFUL]LRQH H OD FDQFHOOD]LRQH GDO
UHJLVWUR VWHVVR QRQFKp L UHODWLYL DGHPSLPHQWL DPPLQLVWUDWLYL SUHYLVWL GDOOD QRUPDWLYD YLJHQWH
S LO ULODVFLR GHOOH DXWRUL]]D]LRQL DOO¶DWWLYD]LRQH GHL FRUVL GL IRUPD]LRQH GHJOL RSHUDWRUL GHL VHUYL]L VRFLDOL OD QRPLQD GHOOH
FRPPLVVLRQL HVDPLQDWULFL H LO ULODVFLR GHJOL DWWHVWDWL VX PRGXOL SUHGLVSRVWL GDOOD 5HJLRQH
T O¶DXWRUL]]D]LRQH DJOL VYLQFROL GL GHVWLQD]LRQH GHJOL DVLOL QLGR FRPXQDOL UHDOL]]DWL FRQ L SLDQL GL ILQDQ]LDPHQWR UHJLRQDOH
U OD JHVWLRQH GHOOD TXRWD GHO IRQGR QD]LRQDOH SHU OH SROLWLFKH VRFLDOL
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
, &RPXQL LQ IRUPD VLQJROD R DVVRFLDWD HVHUFLWDQR IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D SURJUDPPD]LRQH SURJHWWD]LRQH H UHDOL]]D]LRQH GHO VLVWHPD ORFDOH GHJOL LQWHUYHQWL VRFLDOL D UHWH VWDELOHQGRQH OH IRUPH GL
RUJDQL]]D]LRQH L SULQFLSL GL FRRUGLQDPHQWR L FULWHUL JHVWLRQDOL H OH PRGDOLWj RSHUDWLYH HG HURJDQR L UHODWLYL VHUYL]L
E LQGLFD]LRQH GHL VHWWRUL GL LQQRYD]LRQH QHJOL LQWHUYHQWL VRFLDOL DWWUDYHUVR OD FRQFHUWD]LRQH GHOOH ULVRUVH XPDQH H ILQDQ]LDULH
ORFDOL FRQ LO FRLQYROJLPHQWR GHL VRJJHWWL GL FXL DOO¶DUW FRPPD GHOOD /HJJH
F HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL LQ PDWHULD GL VHUYL]L VRFLDOL DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR FRPPD GHOOD /HJJH
H VHFRQGR
TXDQWR VDUj SUHYLVWR GD VSHFLILFD OHJJH UHJLRQDOH LQ PDWHULD
G WLWRODULWj GHOOH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH UHODWLYH DOO¶DXWRUL]]D]LRQH DOOD YLJLODQ]D H DOO¶DFFUHGLWDPHQWR GHL VHUYL]L VRFLDOL H GHOOH
VWUXWWXUH D FLFOR UHVLGHQ]LDOH R VHPLUHVLGHQ]LDOH
H HODERUD]LRQH HG DGR]LRQH PHGLDQWH XQ DFFRUGR GL SURJUDPPD GHL SLDQL GL ]RQD UHODWLYL DJOL DPELWL WHUULWRULDOL LQGLYLGXDWL LQ
VHGH GL SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH DO ILQH GL JDUDQWLUH O¶LQWHJUD]LRQH GHO VLVWHPD GHL VHUYL]L VRFLDOL FRQ OD FROODERUD]LRQH
GL WXWWL L VRJJHWWL SXEEOLFL H SULYDWL FKH SRVVDQR FRQFRUUHUH DOOD JHVWLRQH H DOOR VYLOXSSR
I SURPR]LRQH GL IRUPH LQQRYDWLYH GL FROODERUD]LRQH SHU OR VYLOXSSR GL LQWHUYHQWL GL DXWRDLXWR H SHU IDYRULUH OD UHFLSURFLWj WUD L
FLWWDGLQL QHOO¶DPELWR GHOOD YLWD FRPXQLWDULD
J FRRUGLQDPHQWR GL SURJUDPPL DWWLYLWj SURJHWWL GHJOL (QWL FKH RSHUDQR QHOO¶DPELWR GHL 6HUYL]L 6RFLDOL YROWL DOO¶LQWHJUD]LRQH
VRFLDOH QRQFKp LQWHVH FRQ OH $6/ SHU OH DWWLYLWj VRFLRVDQLWDULH H SHU L SLDQL GL ]RQD
K UHDOL]]D]LRQH GL IRUPH GL FRQVXOWD]LRQH GHL VRJJHWWL GL FXL DOO¶DUW FRPPD GHOOD /HJJH
SHU YDOXWDUH OD TXDOLWj
GHOO¶HIILFDFLD GHL VHUYL]L H IRUPXODUH SURSRVWH DL ILQL GHOOD SUHGLVSRVL]LRQH GHL SURJUDPPL
L DGR]LRQH GHOOD FDUWD GHL VHUYL]L GL FXL DOO¶DUWLFROR GHOOD /HJJH
H JDUDQWLVFRQR DL FLWWDGLQL LO GLULWWR GL SDUWHFLSDUH
DOOD YHULILFD GHOOD TXDOLWj GHL VHUYL]L
$UW
5XROR GHO WHU]R VHWWRUH
,Q DWWXD]LRQH GHO SULQFLSLR GL VXVVLGDULHWj L &RPXQL OH 3URYLQFH H OD 5HJLRQH SURPXRYRQR D]LRQL SHU LO VRVWHJQR H OD TXDOLILFD]LRQH
GHL VRJJHWWL RSHUDQWL QHO WHU]R VHWWRUH DQFKH DWWUDYHUVR SROLWLFKH IRUPDWLYH HG LQWHUYHQWL SHU O¶DFFHVVR DJHYRODWR DO FUHGLWR HG DL IRQGL
GHOO¶8QLRQH HXURSHD
3HU O¶DIILGDPHQWR GHL VHUYL]L L &RPXQL OH 3URYLQFH H OD 5HJLRQH SURPXRYRQR D]LRQL SHU IDYRULUH OD WUDVSDUHQ]D H OD
VHPSOLILFD]LRQH DPPLQLVWUDWLYD QRQFKp LO ULFRUVR D IRUPH GL DJJLXGLFD]LRQH R QHJR]LDOL FKH FRQVHQWDQR DL VRJJHWWL RSHUDQWL QHO WHU]R
VHWWRUH OD SLHQD HVSUHVVLRQH GHOOD SURSULD SURJHWWXDOLWj DYYDOHQGRVL GL DQDOLVL H GL YHULILFKH FKH WHQJDQR FRQWR GHOOD TXDOLWj H GHOOH
FDUDWWHULVWLFKH GHOOH SUHVWD]LRQL RIIHUWH H GHOOD TXDOLILFD]LRQH GHO SHUVRQDOH
/D 5HJLRQH DGRWWD VSHFLILFL LQGLUL]]L SHU UHJRODPHQWDUH L UDSSRUWL WUD (QWL ORFDOL H WHU]R VHWWRUH FRQ SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DL VLVWHPL
GL DIILGDPHQWR GHL VHUYL]L DOOD SHUVRQD
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, &RPXQL OH 3URYLQFH H OD 5HJLRQH GLVFLSOLQDQR OH PRGDOLWj SHU YDORUL]]DUH O¶DSSRUWR GHO YRORQWDULDWR QHOO¶HURJD]LRQH GHL VHUYL]L
&$32 ,9
,VWUX]LRQH H IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH
6(=,21( ,
6LVWHPD IRUPDWLYR LQWHJUDWR
$UW
3ULQFLSL JHQHUDOL
/D 5HJLRQH SHUVHJXH O¶LQWHJUD]LRQH H OD FROODERUD]LRQH WUD L VHUYL]L SXEEOLFL H SULYDWL H WUD TXHVWL H TXHOOL VFRODVWLFL VRFLDOL H
VDQLWDUL
3HU VLVWHPD IRUPDWLYR SXEEOLFR LQWHJUDWR VL LQWHQGH XQ VLVWHPD VWDWDOH H QRQ VWDWDOH FRPSUHQGHQWH IXQ]LRQL LQ PDWHULD GL LVWUX]LRQH
H IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH H GL GLULWWR DOOR VWXGLR H DOO¶DSSUHQGLPHQWR
$UW
)LQDOLWj
,O VLVWHPD IRUPDWLYR LQWHJUDWR q YROWR DOOD IRUPD]LRQH GHOOH SHUVRQH
/D 5HJLRQH H JOL (QWL ORFDOL HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL GL SURJUDPPD]LRQH D OLYHOOR WHUULWRULDOH GHOO¶RIIHUWD IRUPDWLYD QHO ULVSHWWR GHL
SULQFLSL GL FRHUHQ]D H FRPSOHWH]]D GHOO¶RIIHUWD H LQWHJUD]LRQH QRQFKp GL SDUL RSSRUWXQLWj GL IUXL]LRQH SHU WXWWH OH SHUVRQH
/D 5HJLRQH SURPXRYH H VYLOXSSD RSSRUWXQLWj IRUPDWLYH H DWWLYLWj GL RULHQWDPHQWR SHU OD VFHOWD GHL SHUFRUVL SL DGHJXDWL DOOH
DVSHWWDWLYH HG DWWLWXGLQL GHOOD SHUVRQD JDUDQWHQGR LO UDFFRUGR VLD IUD L VLVWHPL IRUPDWLYL VLD IUD TXHVWL H LO PRQGR GHO ODYRUR VXOOD EDVH
GHO UHFLSURFR ULFRQRVFLPHQWR GHOOH FRPSHWHQ]H H GHL FUHGLWL IRUPDWLYL DFTXLVLWL
$UW
'HILQL]LRQL HG DPELWL GL LQWHJUD]LRQH
$L ILQL GHOOD SUHVHQWH OHJJH VL LQWHQGH
D SHU VLVWHPD GL LVWUX]LRQH LO FRPSOHVVR GHOOH DWWLYLWj ILQDOL]]DWH D IRUPDUH OD SHUVRQD VXL VDSHUL IRQGDPHQWDOL VLD GL WLSR
JHQHUDOH VLD GL WLSR WHFQLFR
E SHU VLVWHPD GHOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH LO FRPSOHVVR GHOOH D]LRQL GHVWLQDWH D IRUQLUH OH FRQRVFHQ]H H OH FRPSHWHQ]H
QHFHVVDULH D VYROJHUH XQR R SL WLSL GL ODYRUR
F SHU SHUFRUVR LQWHJUDWR OH D]LRQL YROWH DO FRPSOHWDPHQWR GHL VDSHUL IRQGDPHQWDOL HG DOO¶DFTXLVL]LRQH GL FRPSHWHQ]H
SURIHVVLRQDOL QRQ JHQHULFKH DWWUDYHUVR O¶D]LRQH LQWHJUDWD H FRRUGLQDWD GL SL VRJJHWWL RSHUDQWL LQ VLVWHPL IRUPDWLYL
GLYHUVL
,O VLVWHPD IRUPDWLYR LQWHJUDWR VYLOXSSD OD SURSULD DWWLYLWj LQ FROODERUD]LRQH FRQ LO VLVWHPD GHOOH LPSUHVH H FRQ LO PRQGR GHO ODYRUR
/H SULQFLSDOL WLSRORJLH GL LQWHJUD]LRQH IUD L VLVWHPL VRQR OH VHJXHQWL
D VYROJLPHQWR GL DWWLYLWj LQWHJUDWLYH VX ULFKLHVWD GHOOH LVWLWX]LRQL VFRODVWLFKH VWDWDOL H QRQ VWDWDOL FRQ SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR D
TXHOOH VYROWH QHJOL XOWLPL DQQL GHOO¶REEOLJR VFRODVWLFR
E VYROJLPHQWR GL DWWLYLWj GD SDUWH GHOOH LVWLWX]LRQL VFRODVWLFKH VWDWDOL H QRQ VWDWDOL VX ULFKLHVWD GHJOL (QWL GL IRUPD]LRQH
SURIHVVLRQDOH DQFKH QHO FDPSR GHOO¶HGXFD]LRQH GHJOL DGXOWL
F DWWLYLWj VYROWH GD VRJJHWWL DSSDUWHQHQWL D VLVWHPL IRUPDWLYL GLYHUVL FRQ DVVXQ]LRQH GL UHVSRQVDELOLWj FRQGLYLVD LQ WXWWH OH IDVL
GHOO¶DWWLYLWj LQ FRQWLQXLWj R PHQR FRQ L SHUFRUVL VFRODVWLFL GD UHDOL]]DUH QHL FLFOL SRVWREEOLJR SRVWGLSORPD H QHL FRQWUDWWL GL
ODYRUR D FDXVD PLVWD
G DWWLYLWj GL IRUPD]LRQH WHFQLFR SURIHVVLRQDOH VXSHULRUH QRQ LQ FRQWLQXLWj FRQ L SHUFRUVL VFRODVWLFL DQFKH LQ FROODERUD]LRQH
FRQ O¶8QLYHUVLWj
/H PRGDOLWj SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHOOH DWWLYLWj GL FXL DO FRPPD VRQR GHILQLWH FRQ GLUHWWLYH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
6(=,21( ,,
,VWUX]LRQH H IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH
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$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
/D 5HJLRQH HVHUFLWD IXQ]LRQL GL LQGLUL]]R H FRRUGLQDPHQWR YDOXWD]LRQH H FHUWLILFD]LRQH QRQFKp GL VSHULPHQWD]LRQH QHOOH VHJXHQWL
PDWHULH
D SURJUDPPD]LRQH WHUULWRULDOH GHOO¶RIIHUWD VFRODVWLFD H IRUPDWLYD VXOOD EDVH GHOO¶DQDOLVL GHL IDEELVRJQL HG LQ UDFFRUGR FRQ JOL
RELHWWLYL QD]LRQDOL
E GLULWWR DOOR VWXGLR H DOO¶DSSUHQGLPHQWR
F VRVWHJQR DOO¶DXWRQRPLD GHOOH LVWLWX]LRQL VFRODVWLFKH VWDWDOL H QRQ VWDWDOL
G LQWHJUD]LRQH IUD VFXROD IRUPD]LRQH H ODYRUR
H PHVVD LQ UHWH GHOOH LVWLWX]LRQL VFRODVWLFKH
I RULHQWDPHQWR
/D 5HJLRQH DL VHQVL GHOOD OHWW H GHO FRPPD GHOO¶DUW
VFXROH QRQ VWDWDOL SUHYLVWL GDOOD QRUPDWLYD GHOOR 6WDWR
GHO ' /JV Q
VYROJH OH IXQ]LRQL LQ PDWHULD GL FRQWULEXWL SHU OH
/D 5HJLRQH DSSURYD SURJUDPPL GL ULOHYDQ]D UHJLRQDOH TXDQGR DL ILQL GHOO¶HIILFDFLD GHOOD VFHOWD SURJUDPPDWRULD OD GLPHQVLRQH
UHJLRQDOH ULVXOWL OD SL DGHJXDWD LQ SDUWLFRODUH QHOO¶DPELWR GHOOD IRUPD]LRQH WHFQLFR SURIHVVLRQDOH VXSHULRUH
/D 5HJLRQH LVSLUD OD SURSULD DWWLYLWj DL SULQFLSL GL FRQFHUWD]LRQH FRQ OH DXWRQRPLH ORFDOL H OH IRU]H VRFLDOL QRQFKp GL FROODERUD]LRQH
FRQ OH DXWRQRPLH IXQ]LRQDOL RSHUDQWL QHO VHWWRUH $ WDO ILQH OD *LXQWD UHJLRQDOH RUJDQL]]D SHULRGLFKH VHGL GL LQFRQWUR FRQ OH LVWLWX]LRQL
VFRODVWLFKH DXWRQRPH
/D 5HJLRQH HVHUFLWD OH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL LQ PDWHULD GL IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH SHU FRPH GHILQLWL GDOOD OHJLVOD]LRQH
UHJLRQDOH GL VHWWRUH YLJHQWH DOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH H GHL &RPXQL
2OWUH DOOH IXQ]LRQL GL FXL DOO¶DUW
GHO ' /JV Q
OH 3URYLQFH HVHUFLWDQR QHO TXDGUR GHJOL LQGLUL]]L UHJLRQDOL LO
FRRUGLQDPHQWR GHOOH IXQ]LRQL FKH FRPSHWRQR DL &RPXQL DL VHQVL GHO SUHGHWWR DUWLFROR
(VVH HVHUFLWDQR LQROWUH OH VHJXHQWL IXQ]LRQL
D SURJUDPPD]LRQH GHOOD PHVVD LQ UHWH GHOOH VFXROH
E FRRUGLQDPHQWR GHOOD UHWH GL RULHQWDPHQWR H SURJUDPPD]LRQH GHOOH UHODWLYH DWWLYLWj
F ULVROX]LRQH GHL FRQIOLWWL GL FRPSHWHQ]H WUD L YDUL JUDGL GL VFXROD DG HFFH]LRQH GL TXHOOL GL FXL DOOD OHWW E GHO VXFFHVVLYR
FRPPD
5HVWDQR IHUPH OH FRPSHWHQ]H DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH LQ PDWHULD GL IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH GDOOH OHJJL UHJLRQDOL YLJHQWL DOO¶HQWUDWD
LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH LQ FRHUHQ]D FRQ L SULQFLSL VWDELOLWL GDO FRPPD GHOO¶DUW
GHO ' /JV Q
, &RPXQL HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL GL FXL DOO¶DUW
GHO ' /JV Q
3URYLQFH (VVL HVHUFLWDQR LQROWUH OH VHJXHQWL IXQ]LRQL
DQFKH LQ FROODERUD]LRQH FRQ OH &RPXQLWj 0RQWDQH H OH
D LQWHUYHQWL SHU OD VFXROD GHOO¶LQIDQ]LD QHOO¶DPELWR GHOOD OHJLVOD]LRQH UHJLRQDOH GHO VHWWRUH
E ULVROX]LRQH GHL FRQIOLWWL GL FRPSHWHQ]H IUD LVWLWX]LRQL GHOOD VFXROD PDWHUQD H SULPDULD
/H 3URYLQFH H L &RPXQL VXOOD EDVH GHOOH ULVSHWWLYH FRPSHWHQ]H GL FXL DO FRPPD GHOO¶DUW
GHO ' /JV Q
IXQ]LRQL GL SURJUDPPD]LRQH H JHVWLRQH DQFKH PHGLDQWH DSSRVLWH FRQYHQ]LRQL QHOOH VHJXHQWL PDWHULH
VYROJRQR OH
D RIIHUWD IRUPDWLYD LQWHJUDWD VXOOD EDVH GHOO¶DQDOLVL GHL IDEELVRJQL HG LQ UDFFRUGR FRQ JOL LQGLUL]]L UHJLRQDOL
E GLULWWR DOOR VWXGLR H DOO¶DSSUHQGLPHQWR QHOO¶DPELWR GHOOD OHJLVOD]LRQH UHJLRQDOH GHO VHWWRUH
F VRVWHJQR DOO¶DXWRQRPLD GHOOH LVWLWX]LRQL VFRODVWLFKH VWDWDOL H QRQ VWDWDOL DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR
H GHOOD OHJLVOD]LRQH
UHJLRQDOH
G HGLOL]LD VFRODVWLFD LQ FRHUHQ]D FRQ OH FRPSHWHQ]H SUHYLVWH GDOOD OHJJH
JHQQDLR
Q
H GDOOD OHJLVOD]LRQH
UHJLRQDOH
/H 3URYLQFH HG L &RPXQL SRVVRQR JHVWLUH DQFKH PHGLDQWH FRQYHQ]LRQL JOL LQWHUYHQWL GL RULHQWDPHQWR QRQFKp TXHOOL GL
SUHYHQ]LRQH GHOOD GLVSHUVLRQH VFRODVWLFD L &RPXQL RSHUDQR QHOO¶DPELWR GHOOD SURJUDPPD]LRQH SURYLQFLDOH GL FXL DO FRPPD
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IV Commissione
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL VHJXHQWL UHODWLYL DOO¶LVWUX]LRQH VHFRQGDULD VXSHULRUH
D UDSSRUWL FRQ L GLVWUHWWL VFRODVWLFL IDWWD VDOYD O¶DXWRQRPLD GHOOH LVWLWX]LRQL VFRODVWLFKH
E UDSSRUWL FRQ JOL RUJDQL FROOHJLDOL GHOOD VFXROD IDWWD VDOYD O¶DXWRQRPLD GHOOH LVWLWX]LRQL VFRODVWLFKH
F DVVLVWHQ]D VFRODVWLFD VXVVLGL PHQVH JHVWLRQH VHUYL]L WUDVSRUWL FRQYLWWXDOLWj HFF
G GLULWWR DOO¶LVWUX]LRQH H REEOLJR VFRODVWLFR
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL DWWLQHQWL DOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH JLj HVHUFLWDWH GDJOL H[
FRRUGLQDPHQWL SURYLQFLDOL GHOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH LVWLWXLWL FRQ OHJJH UHJLRQDOH DSULOH
Q
DSSUHVVR LQGLFDWH
D DWWXD]LRQH GHL 3LDQL H SURJUDPPL DQQXDOL GL IRUPD]LRQH H RULHQWDPHQWR SURIHVVLRQDOH
E SURJUDPPD]LRQH H SURPR]LRQH GL DWWLYLWj YROWH DOOD TXDOLILFD]LRQH ULTXDOLILFD]LRQH VSHFLDOL]]D]LRQH DJJLRUQDPHQWR H
SHUIH]LRQDPHQWR GHL ODYRUDWRUL
F DWWLYLWj GL VWXGLR ULFHUFD H GRFXPHQWD]LRQH LQ PDWHULD GL IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH
G HODERUD]LRQH SURGX]LRQH H VSHULPHQWD]LRQH GL SURJUDPPL H VXVVLGL GLGDWWLFL HG DXGLRYLVLYL
H QRPLQD GHL PHPEUL GHO FRPLWDWR GL FRQWUROOR VRFLDOH H GLULWWL GHJOL DOOLHYL
I SURPR]LRQH GL FRQYHJQL H VHPLQDUL ULYROWL DOOD FRQRVFHQ]D GHL SUREOHPL GHOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH
J IRUPD]LRQH HG DJJLRUQDPHQWR GHJOL RSHUDWRUL GHOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH
K DGHPSLPHQWL DPPLQLVWUDWLYL SHU O¶XWLOL]]R GHL IRQGL DVVHJQDWL SHU OH DWWLYLWj IRUPDWLYH
L DWWXD]LRQH GHO SURJUDPPD DQQXDOH GL IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH
M WHQXWD GHL UHODWLYL DOEL HG DJJLRUQDPHQWR GHOOH JUDGXDWRULH GHO SHUVRQDOH GRFHQWH H GHJOL RSHUDWRUL GHOOD IRUPD]LRQH
SURIHVVLRQDOH
N DVVLVWHQ]D WHFQLFD DOO¶XWHQ]D LQWHUHVVDWD DOOH D]LRQL IRUPDWLYH YLJLODQ]D FRQWUROOR H UHQGLFRQWD]LRQH GHL IRQGL DVVHJQDWL
DJOL HQWL FRQYHQ]LRQDWL
O FRRUGLQDPHQWR LQGLUL]]R H FRQWUROOR VXOO¶DWWLYLWj GHL &HQWUL UHJLRQDOL GL IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH
P QRPLQD GHOOH FRPPLVVLRQL SHU JOL HVDPL GL TXDOLILFD]LRQH SURIHVVLRQDOH
,Q DJJLXQWD D TXDQWR SUHYLVWR GDO FRPPD SUHFHGHQWH VRQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH WXWWH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL LQ
PDWHULD GL IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH SUHYLVWH GDO FDSR ,,, H ,9 GDOOD OHJJH UHJLRQDOH DSULOH
Q
$UW
3URJUDPPD]LRQH GHOOD UHWH VFRODVWLFD
,O &RQVLJOLR UHJLRQDOH QHOO¶DPELWR GHOOH SURSULH FRPSHWHQ]H IRUPXOD LQGLUL]]L SHU OD SUHGLVSRVL]LRQH GHL SLDQL SURYLQFLDOL H
O¶RUJDQL]]D]LRQH GHOOD UHWH VFRODVWLFD VXOOD EDVH GHL FULWHUL H GHL SDUDPHWUL QD]LRQDOL FRRUGLQD DOWUHVu OD SURJUDPPD]LRQH GHOO¶RIIHUWD
IRUPDWLYD
/H 3URYLQFH GL FRQFHUWR FRQ L &RPXQL H FRQ OH &RPXQLWj 0RQWDQH HYHQWXDOPHQWH LQWHUHVVDWH DVVLFXUDQGR LO FRLQYROJLPHQWR GL
WXWWL L VRJJHWWL VFRODVWLFL LQWHUHVVDWL UHGLJRQR HG DSSURYDQR L SLDQL GL RUJDQL]]D]LRQH GHOOD UHWH VFRODVWLFD H OL WUDVPHWWRQR DOOD
5HJLRQH $ WDO ILQH LO 3UHVLGHQWH GHOOD 3URYLQFLD SXz FRQYRFDUH DSSRVLWD FRQIHUHQ]D GL VHUYL]L
/D 5HJLRQH HQWUR
JLRUQL GDO ULFHYLPHQWR GHL SLDQL SXz HVSULPHUH ULOLHYL LQ PHULWR DOOD ORUR FRHUHQ]D FRQ JOL LQGLUL]]L GL FXL DO
FRPPD R FRQ OH ULVRUVH GLVSRQLELOL H DVVHJQDWH OH 3URYLQFH SRVVRQR FRQWURGHGXUUH D WDOL ULOLHYL HQWUR WUHQWD JLRUQL GDO ORUR
ULFHYLPHQWR HG DGHJXDQR L SLDQL SURYLQFLDOL TXDORUD QRQ DEELDQR FRQWURGHGRWWR HQWUR GHWWR WHUPLQH HG LQ RJQL FDVR DL ULOLHYL GHILQLWLYL
GHOOD 5HJLRQH /H 3URYLQFH WUDVPHWWRQR FRSLD GHL SLDQL DOOD 5HJLRQH HQWUR TXLQGLFL JLRUQL GDO ORUR DGHJXDPHQWR
/H 3URYLQFH HG L &RPXQL VXOOD EDVH GHOOH ULVSHWWLYH FRPSHWHQ]H GL FXL DO FRPPD GHOO¶DUW
GHO ' /JV Q
GHO
SURYYHGRQR DOOD LVWLWX]LRQH DJJUHJD]LRQH IXVLRQH H VRSSUHVVLRQH GL VFXROH LQ DWWXD]LRQH GHJOL LQGLUL]]L H GHJOL VWUXPHQWL GL
SURJUDPPD]LRQH DVVLFXUDQGR LO FRLQYROJLPHQWR GL WXWWL L VRJJHWWL VFRODVWLFL LQWHUHVVDWL
$UW
'LULWWR DOOR VWXGLR H DOO¶DSSUHQGLPHQWR
/D 5HJLRQH QHOO¶DPELWR GHOOD SURSULD OHJLVOD]LRQH LQ PDWHULD GL GLULWWR DOOR VWXGLR DGRWWD OH PLVXUH QHFHVVDULH D JDUDQWLUH D RJQL
SHUVRQD LO GLULWWR DOOR VWXGLR H DOO¶DSSUHQGLPHQWR
$UW
$]LRQL GL VRVWHJQR DOOD TXDOLILFD]LRQH GHO VLVWHPD IRUPDWLYR LQWHJUDWR
$O ILQH GL VRVWHQHUH OD TXDOLILFD]LRQH GHO VLVWHPD IRUPDWLYR LQWHJUDWR OD 5HJLRQH LQFHQWLYD
FRPPL DJJLXQWL GDOO¶DUW
GHOOD / 5
JHQQDLR
Q
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
D OD FRRSHUD]LRQH WUD OH ,VWLWX]LRQL VFRODVWLFKH DXWRQRPH VWDWDOL H QRQ VWDWDOL H WUD JOL (QWL GL IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH VX
EDVH WHUULWRULDOH R VHWWRULDOH DQFKH LQ FROODERUD]LRQH FRQ LO VLVWHPD GHOOH LPSUHVH ILQDOL]]DWD D UHDOL]]DUH SURJHWWL SHU OD
TXDOLILFD]LRQH GHOO¶RIIHUWD IRUPDWLYD
E SURJHWWL H LQWHUYHQWL SHU OR VYLOXSSR GL VSHFLILFKH ILJXUH SURIHVVLRQDOL GL VLVWHPD H SHU OD TXDOLILFD]LRQH GHOOD SURIHVVLRQDOLWj
GL GRFHQWL GHO VLVWHPD VFRODVWLFR H GL RSHUDWRUL GHO VLVWHPD GHOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH
F OD GLIIXVLRQH H O¶XWLOL]]R GHOOH WHFQRORJLH LQIRUPDWLFKH H WHOHPDWLFKH SHU FRQVHQWLUH PRGDOLWj LQQRYDWLYH GL FRPXQLFD]LRQH H
LQWHUD]LRQH DOO¶LQWHUQR GHOOD UHWH VFRODVWLFD H IRUPDWLYD QRQFKp D VRVWHJQR GL SURFHVVL HGXFDWLYL H GHOO¶DWWLYLWj GLGDWWLFD
/H IXQ]LRQL GL LQFHQWLYD]LRQH GL FXL DO FRPPD VSHWWDQR
D DL &RPXQL H DOOH 3URYLQFH VHFRQGR TXDQWR SUHYLVWR GDOOD OHJLVOD]LRQH QD]LRQDOH H GDOO¶DUWLFROR
E DOOD 5HJLRQH SHU OH PDWHULH GL FXL DO FRPPD
QHL OLPLWL GHOOD OHJLVOD]LRQH VWDWDOH H GHO FRPPD DUWLFROR
$UW
3URPR]LRQH GHOO¶DWWLYLWj GHOOH 8QLYHUVLWj GHOOD WHU]D HWj
$OOH 3URYLQFH VRQR FRQIHULWH OH IXQ]LRQL GL SURPR]LRQH GHOO¶LVWLWX]LRQH H GHOOH DWWLYLWj GHOOH 8QLYHUVLWj GHOOD WHU]D HWj FRPXQTXH
GHQRPLQDWH FRQ OH VHJXHQWL ILQDOLWj
D LO SLHQR VYLOXSSR GHOOD SHUVRQDOLWj GHL FLWWDGLQL DQFKH DWWUDYHUVR OD SL DPSLD GLIIXVLRQH GHOOD FXOWXUD
E O¶LQVHULPHQWR GHOOH SHUVRQH DQ]LDQH QHOOD YLWD VRFLRFXOWXUDOH GHOOH FRPXQLWj LQ FXL ULVLHGRQR
3HU LO UDJJLXQJLPHQWR GHOOH ILQDOLWj GL FXL DO FRPPD OD *LXQWD UHJLRQDOH ULSDUWLVFH DOOH 3URYLQFH ILQDQ]LDPHQWL SHU OD FRQFHVVLRQH
GL FRQWULEXWL DOOH 8QLYHUVLWj GHOOD WHU]D HWj LVWLWXLWH R JHVWLWH GD DVVRFLD]LRQL LVWLWX]LRQL IRQGD]LRQL FXOWXUDOL VRFLHWj FRRSHUDWLYH (QWL
ORFDOL 8QLYHUVLWj 7DOL VRJJHWWL SHU DFFHGHUH DL FRQWULEXWL GHEERQR
D
E
F
G
DYHUH VHGH QHO WHUULWRULR UHJLRQDOH
SRVVHGHUH UHJRODUH DWWR FRVWLWXWLYR H VWDWXWR
RSHUDUH VHQ]D ILQL GL OXFUR
VYROJHUH DWWLYLWj GD DOPHQR XQ DQQR
/¶DFFHVVR DL FRUVL GHOOH 8QLYHUVLWj GHOOD WHU]D HWj q OLEHUR IDWWR VDOYR LO SDJDPHQWR GHOOD HYHQWXDOH UHWWD UHODWLYD DOO¶LVFUL]LRQH R DOOD
IUHTXHQ]D
/D *LXQWD UHJLRQDOH VWDELOLVFH L FULWHUL JHQHUDOL SHU OD FRQFHVVLRQH GD SDUWH GHOOH 3URYLQFH GHL UHODWLYL FRQWULEXWL
&$32 9
%HQL H DWWLYLWj FXOWXUDOL
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL LQHUHQWL
D OD JHVWLRQH H OD YDORUL]]D]LRQH GHL EHQL FXOWXUDOL GL VXD SURSULHWj R FRPXQTXH GHWHQXWL QRQFKp OD YDORUL]]D]LRQH GHL EHQL
FXOWXUDOL SUHVHQWL VXO SURSULR WHUULWRULR H OD SURPR]LRQH GHOOH DWWLYLWj FXOWXUDOL SXUFKp FRUULVSRQGHQWL D VSHFLILFL LQWHUHVVL GL
FDUDWWHUH XQLWDULR
E OD WXWHOD GHO SDWULPRQLR ELEOLRJUDILFR
F OD FRRSHUD]LRQH FRQ OR 6WDWR SHU OD GHILQL]LRQH GHOOH PHWRGRORJLH WHFQLFR VFLHQWLILFKH GL FDWDORJD]LRQH H GL UHVWDXUR GHL
EHQL FXOWXUDOL
G OD IRUPXOD]LRQH GL SURSRVWH DL ILQL GHOO¶HVHUFL]LR GD SDUWH GHOOR 6WDWR GHOOH IXQ]LRQL GL FXL DOOH OHWWHUH D HG H GHOO¶DUW
FRPPD GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
H GHO GLULWWR GL SUHOD]LRQH GL FXL DOOD OHWWHUD F GHO PHGHVLPR
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
/H 3URYLQFH HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL LQHUHQWL OD JHVWLRQH H OD YDORUL]]D]LRQH GHL EHQL FXOWXUDOL EHQL FXOWXUDOL
FKH LQWHUHVVDQR O¶LQWHUR WHUULWRULR SURYLQFLDOH R YDVWH ]RQH LQWHUFRPXQDOL FXUDQGR LQ SDUWLFRODUH OH DWWLYLWj GL FXL DOO¶DUW
FRPPD
GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
GHO
$OOR VWHVVR ILQH HVVH
D SURPXRYRQR H LQFHQWLYDQR IRUPH GL FRRUGLQDPHQWR H LQL]LDWLYH GL FRRSHUD]LRQH WUD L &RPXQL H WUD HVVL HG DOWUL VRJJHWWL
SXEEOLFL H SULYDWL
E DWWLYDQR UDSSRUWL H VWUXPHQWL GL FROODERUD]LRQH FRQ DOWUH 3URYLQFH SHU DWWLYLWj H LQL]LDWLYH GL FRPXQH LQWHUHVVH
/H 3URYLQFH HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL H L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL LQHUHQWL OD SURPR]LRQH GHOOH DWWLYLWj FXOWXUDOL FKH LQWHUHVVDQR O¶LQWHUR
WHUULWRULR SURYLQFLDOH R YDVWH ]RQH LQWHUFRPXQDOL ,Q TXHVWR DPELWR HVVH FXUDQR OH DWWLYLWj GL FXL DOO¶DUW
FRPPD GHO GHFUHWR
OHJLVODWLYR
FRQ SDUWLFRODUH ULJXDUGR DOO¶HTXLOLEUDWR VYLOXSSR WUD OH GLYHUVH DUHH GHO WHUULWRULR SURYLQFLDOH H DOO¶LQWHJUD]LRQH
GHOOH DWWLYLWj FXOWXUDOL FRQ TXHOOH GL SURSULD FRPSHWHQ]D UHODWLYH DOO¶LVWUX]LRQH VFRODVWLFD H DOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH
DOO¶HGXFD]LRQH GHJOL DGXOWL
/H 3URYLQFH IRUPXODQR DOWUHVu SURSRVWH DL ILQL GHOO¶HVHUFL]LR GD SDUWH GHOOR 6WDWR GHOOH IXQ]LRQL GL FXL DOOH OHWWHUH D HG H GHOO¶DUW
FRPPD GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR
H GHO GLULWWR GL SUHOD]LRQH GL FXL DOOD OHWWHUD F GHO PHGHVLPR GHFUHWR
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL VHJXHQWL
D SURPR]LRQH HGXFDWLYD GHOOH FRPXQLWj ORFDOL
E SLDQL GL RULHQWDPHQWR SHUPDQHQWH
F SURPR]LRQH H UHDOL]]D]LRQH GL VXVVLGL GLGDWWLFL GLYXOJDWLYL
G DWWLYLWj HG LQWHUYHQWL FXOWXUDOL GL OLYHOOR SURYLQFLDOH
H SURPR]LRQH H VRVWHJQR GHOOH ELEOLRWHFKH GL LQWHUHVVH SURYLQFLDOH
I SURPR]LRQH GL LQL]LDWLYH SHU OD YDORUL]]D]LRQH H O¶XVR GHL EHQL FXOWXUDOL
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
$L &RPXQL VRQR DWWULEXLWL OH IXQ]LRQL H L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL LQHUHQWL OD JHVWLRQH H OD YDORUL]]D]LRQH GHL EHQL FXOWXUDOL GL ORUR
SURSULHWj R FRPXQTXH GHWHQXWL H OD YDORUL]]D]LRQH GHL EHQL FXOWXUDOL SUHVHQWL QHO ORUR WHUULWRULR VDOYR TXDQWR GLVSRVWR DL SUHFHGHQWL
DUWLFROL
H
1HOO¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH L &RPXQL FXUDQR LQ SDUWLFRODUH OH DWWLYLWj GL FXL DOO¶DUW
FRPPD GHO
GHFUHWR OHJLVODWLYR
$OOR VWHVVR ILQH DWWLYDQR UDSSRUWL H VWUXPHQWL GL FROODERUD]LRQH FRQ DOWUL (QWL ORFDOL QRQFKp FRQ VRJJHWWL
SXEEOLFL H SULYDWL SHU DWWLYLWj H LQL]LDWLYH GL FRPXQH LQWHUHVVH
6DOYR OH IXQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH H GHOOH 3URYLQFH L &RPXQL HVHUFLWDQR WXWWH OH IXQ]LRQL GL SURPR]LRQH QHO ORUR WHUULWRULR GHOOH DWWLYLWj
FXOWXUDOL ,Q WDOH DPELWR HVVL FXUDQR OH DWWLYLWj GL FXL DOO¶DUW
FRPPD GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR
FRQ SDUWLFRODUH ULJXDUGR
DOO¶HTXLOLEUDWR VYLOXSSR WUD OH GLYHUVH DUHH GHO WHUULWRULR FRPXQDOH H DOO¶LQWHJUD]LRQH GHOOH DWWLYLWj FXOWXUDOL FRQ TXHOOH GL SURSULD
FRPSHWHQ]D UHODWLYH DOO¶LVWUX]LRQH VFRODVWLFD DOO¶HGXFD]LRQH GHJOL DGXOWL
, &RPXQL IRUPXODQR DOWUHVu SURSRVWH DL ILQL GHOO¶HVHUFL]LR GD SDUWH GHOOR 6WDWR GHOOH IXQ]LRQL GL FXL DOOH OHWWHUH D HG H GHOO¶DUW
FRPPD GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR
H GHO GLULWWR GL SUHOD]LRQH GL FXL DOOD OHWWHUD F GHO PHGHVLPR GHFUHWR
&$32 9,
6SHWWDFROR
$UW
2JJHWWR
/H IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL UHODWLYL DOOD PDWHULD RJJHWWR GHO SUHVHQWH FDSR DWWHQJRQR DOOD SURPR]LRQH GLIIXVLRQH H
VYLOXSSR GHOOH DWWLYLWj GHL VHWWRUL VSHWWDFROR H LQ SDUWLFRODUH GHOOH DWWLYLWj QHL VHWWRUL GHOOD FLQHPDWRJUDILD GHOOD PXVLFD GHOOD GDQ]D
GHO WHDWUR
$UW
)XQ]LRQH GHOOD 5HJLRQH
/D 5HJLRQH FROODERUD FRQ OR 6WDWR H JOL (QWL ORFDOL
FRPPD DJJLXQWR GDOO¶DUW
GHOOD / 5
JHQQDLR
Q
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IV Commissione
D DOOD SURPR]LRQH H FLUFROD]LRQH VXO WHUULWRULR UHJLRQDOH GHOOH FRPSDJQLH WHDWUDOL H GL GDQ]D H GHOOH LVWLWX]LRQL FRQFHUWLVWLFR
RUFKHVWUDOL
E DOOD SURJUDPPD]LRQH H SURPR]LRQH GHOOH DWWLYLWj WHDWUDOL PXVLFDOL H GL GDQ]D VXO WHUULWRULR QD]LRQDOH H UHJLRQDOH
SHUVHJXHQGR RELHWWLYL GL HTXLOLEULR H RPRJHQHLWj GHOOD GLIIXVLRQH GHOOR VSHWWDFROR H QH LQFHQWLYD OD SURPR]LRQH QHOOH
ORFDOLWj FKH QH VRQR VSURYYLVWH
F DOOD GHILQL]LRQH GHL UHTXLVLWL GHOOD IRUPD]LRQH GHO SHUVRQDOH DUWLVWLFR H WHFQLFR GHL WHDWUL QHOO¶DPELWR GHOOD &RQIHUHQ]D
XQLILFDWD 6WDWR 5HJLRQL $XWRQRPLH ORFDOL
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
$OOH 3URYLQFH VRQR DWWULEXLWH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D LO VRVWHJQR DOO¶LPSUHQGLWRULD JLRYDQLOH H LQ SDUWLFRODUH DOOH LPSUHVH GHOOR VSHWWDFROR IDYRUHQGRQH O¶DFFHVVR QHO FUHGLWR
E LO FRQVROLGDPHQWR GHOOD UHWH WHDWUDOH SURPXRYHQGR IRUPH FRRUGLQDWH GL JHVWLRQH H GL SURPR]LRQH
F O¶DWWXD]LRQH GL SLDQL UHJLRQDOL SHU OH DWWLYLWj WHDWUDOL PXVLFDOL H FLQHPDWRJUDILFKH IDYRUHQGR OD FROODERUD]LRQH IUD L GXH
GLYHUVL VRJJHWWL DQFKH DO ILQH GHOOD GLIIXVLRQH GHOOD IUXL]LRQH GHOOH DWWLYLWj GL VSHWWDFROR VXO WHUULWRULR SURYLQFLDOH
G O¶DWWXD]LRQH LQ FROODERUD]LRQH FRQ JOL (QWL ORFDOL GL SLDQL UHJLRQDOL SHU OD FRVWUX]LRQH LO UHVWDXUR OD ULVWUXWWXUD]LRQH H
O¶DGHJXDPHQWR GHJOL VSD]L DGLELWL DOOR VSHWWDFROR
H OR VYROJLPHQWR LQ FROODERUD]LRQH FRQ L &RPXQL H JOL RSHUDWRUL GHO VHWWRUH GL XQ¶DWWLYLWj GL RVVHUYDWRULR VXOOH UHDOWj GHOOR
VSHWWDFROR
/H 3URYLQFH SDUWHFLSDQR LQROWUH DOOH IRQGD]LRQL GL FXL DO G OJV
GHJOL (QWL OLULFL H GHOOH LVWLWX]LRQL FRQFHUWLVWLFKH DVVLPLODWH
DSULOH
Q
UHFDQWH QRUPH LQ PDWHULD GL SULYDWL]]D]LRQH
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
, &RPXQL QHOO¶DPELWR GHOOD SURJUDPPD]LRQH UHJLRQDOH HVHUFLWDQR IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D SURPR]LRQH GHOOH DWWLYLWj GL VSHWWDFROR UDFFRUGDQGROH FRQ OH SROLWLFKH FXOWXUDOL H VRFLDOL DO ILQH GL VRGGLVIDUH L ELVRJQL GL
FXOWXUD H FUHVFLWD VRFLDOH GHOOH FRPXQLWj ORFDOL
E HURJD]LRQH GHL VHUYL]L WHDWUDOL WUDPLWH SURSULH VWUXWWXUH FRPH L WHDWUL PXQLFLSDOL R DYYDOHQGRVL GL VWUXWWXUH GL VRJJHWWL SULYDWL
FRQYHQ]LRQDWL
F DWWXD]LRQH GL LQWHUYHQWL GL UHVWDXUR ULVWUXWWXUD]LRQH H DPSOLDPHQWR GL VHGL GHVWLQDWL DOOR VSHWWDFROR
&$32 9,,
6SRUW
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
6RQR ULVHUYDWH DOOD 5HJLRQH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
D OD SURJUDPPD]LRQH GHOOH VWUXWWXUH H GHL VHUYL]L SHU LQFHQWLYDUH O¶XQLIRUPH GLIIXVLRQH H O¶RWWLPDOH XWLOL]]D]LRQH FRQ SDUWLFRODUH
DWWHQ]LRQH DJOL LPSLDQWL SROLYDOHQWL ILQDOL]]DWL DOOR VSRUW SHU WXWWL HG DOOD PDQXWHQ]LRQH H DOO¶DGHJXDPHQWR WHFQRORJLFR GHJOL
LPSLDQWL HVLVWHQWL
E OD UHDOL]]D]LRQH H LO VRVWHJQR GL PDQLIHVWD]LRQL H GL DOWUH LQL]LDWLYH GL SDUWLFRODUH ULOHYDQ]D UHJLRQDOH QD]LRQDOH H
LQWHUQD]LRQDOH FKH VL VYROJRQR VXO SURSULR WHUULWRULR LYL FRPSUHVL FRQYHJQL VHPLQDUL VWXGL ULFHUFKH H SXEEOLFD]LRQL LQ
PDWHULD GL VSRUW
F O¶DGR]LRQH GL LQWHUYHQWL DWWL D IDYRULUH OD FROODERUD]LRQH FRQ OD VFXROD H L VXRL RUJDQL FRQ OH DVVRFLD]LRQL GL YRORQWDULDWR
VSRUWLYR H ULFUHDWLYR LVFULWWH QHO UHJLVWUR UHJLRQDOH GHO YRORQWDULDWR H FRQ RJQL DOWUR RUJDQLVPR H LVWLWX]LRQH DIILOLDWR DG
XQD )HGHUD]LRQH VSRUWLYD QD]LRQDOH R ULFRQRVFLXWR GD (QWL GL 3URPR]LRQH H 3URSDJDQGD 6SRUWLYD FKH VYROJH DWWLYLWj QHL
VHWWRUL GLVFLSOLQDWL GDOOD SUHVHQWH OHJJH
G OD VWLSXOD GL FRQYHQ]LRQL FRQ O¶,VWLWXWR SHU LO &UHGLWR 6SRUWLYR GLUHWWH D SUHGHWHUPLQDUH HG DVVLFXUDUH OH PLJOLRUL FRQGL]LRQL SHU
O¶DFFHVVR DO FUHGLWR GD SDUWH GHJOL (QWL ORFDOL SHU LQWHUYHQWL GL LPSLDQWLVWLFD VSRUWLYD
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
6RQR DWWULEXLWH DOOH 3URYLQFH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL FRQFHUQHQWL
Pagina 145 di 199
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
D OD SURPR]LRQH H O¶LQFHQWLYD]LRQH GHJOL LPSLDQWL H DWWLYLWj VSRUWLYH GL FXL DJOL DUWLFROL
H
GHOOD / 5 Q
H
VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL LQ FRHUHQ]D FRQ OD SURJUDPPD]LRQH GL FXL DO FRPPD OHWWHUD D GHOO¶DUWLFROR
E OD IRUPD]LRQH DJJLRUQDPHQWR H OD TXDOLILFD]LRQH WHFQLFR RUJDQL]]DWLYD GHJOL RSHUDWRUL VSRUWLYL
F PDQLIHVWD]LRQL FRQYHJQL VHPLQDUL FRUVL VWXGL H ULFHUFKH DWWLQHQWL LO PRQGR GHOOR VSRUW GL LQWHUHVVH SURYLQFLDOH
G O¶DWWLYLWj H OD GRWD]LRQH GL DWWUH]]DWXUH SHU L FHQWUL GL DYYLDPHQWR DOOR VSRUW H SHU L FHQWUL VSRUWLYL VFRODVWLFL OD SURPR]LRQH
VSRUWLYD SHU GLVDELOL
H OD SURPR]LRQH GHOO¶DWWLYLWj PRWRULD SHU OD WHU]D HWj
/H IXQ]LRQL GL FXL DO FRPPD VRQR HVHUFLWDWH VHFRQGR OD QRUPDWLYD YLJHQWH LQ PDWHULD HG LQ FRQIRUPLWj DOOH GLUHWWLYH LPSDUWLWH GDOOD
5HJLRQH
7,72/2 9
3ROL]LD DPPLQLVWUDWLYD UHJLRQDOH H ORFDOH H UHJLPH DXWRUL]]DWRULR
&$32 ,
'LVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL SROL]LD DPPLQLVWUDWLYD UHJLRQDOH H ORFDOH H UHJLPH DXWRUL]]DWRULR
$UW
2JJHWWR
/H IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL UHODWLYL DOOD 3ROL]LD DPPLQLVWUDWLYD UHJLRQDOH H ORFDOH VRQR TXHOOL ULJXDUGDQWL OH PLVXUH
SUHYLVWH QHOO¶DUW
FRPPD GHO G OJV
QHOOR VYROJLPHQWR GHOOH DWWLYLWj QHOOH PDWHULH QHOOH TXDOL YHQJRQR HVHUFLWDWH
FRPSHWHQ]H GDOOD 5HJLRQH H GDJOL (QWL ORFDOL VHQ]D FKH ULVXOWLQR OHVL R PHVVL LQ SHULFROR L EHQL H JOL LQWHUHVVL WXWHODWL LQ IXQ]LRQH
GHOO¶RUGLQH SXEEOLFR H GHOOD VLFXUH]]D SXEEOLFD QRQFKp TXHOOL UHODWLYL DO UHJLPH DXWRUL]]DWRULR GL FXL DJOL DUWLFROL
H
GHO FLWDWR
G OJV
$UW
)XQ]LRQL GHL &RPXQL
6RQR DWWULEXLWH DL &RPXQL
D OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL GL SROL]LD DPPLQLVWUDWLYD LQ UHOD]LRQH DOOH IXQ]LRQL HG DL FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL DWWULEXLWL GDOOR 6WDWR R
FRQIHULWL GDOOD 5HJLRQH QHOOH VLQJROH PDWHULH
E OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL DWWULEXLWL GDOOR 6WDWR DL VHQVL GHOO¶DUW
GHO G OJV
GHO ' 3 5
H GHOO¶DUW
, &RPXQL RUJDQL]]DQR LO VHUYL]LR GL SROL]LD PXQLFLSDOH DGRWWDQGR LO UHODWLYR UHJRODPHQWR DL VHQVL GHOOD OHJJH Q
OHJJH UHJLRQDOH
FRPPD
H GHOOD
$UW
)XQ]LRQL GHOOH 3URYLQFH
/H 3URYLQFH HVHUFLWDQR OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL GL SROL]LD DPPLQLVWUDWLYD LQ UHOD]LRQH DOOH IXQ]LRQL H FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL DWWULEXLWL
GDOOR 6WDWR R FRQIHULWL GDOOD 5HJLRQH QHOOH VLQJROH PDWHULH $O ILQH GHOO¶HVHUFL]LR GHOOH VWHVVH OH 3URYLQFH SRVVRQR LVWLWXLUH DSSRVLWL
VHUYL]L GL SROL]LD ORFDOH DGRWWDQGR LO UHODWLYR UHJRODPHQWR LQ FRQIRUPLWj D TXDQWR VWDELOLWR GDOO¶DUW
GHOOD OHJJH Q
H GDOOD
OHJJH UHJLRQDOH Q
/H 3URYLQFH HVHUFLWDQR LQROWUH OH IXQ]LRQL HG L FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL DWWULEXLWL DL VHQVL GHO FRPPD
GHOO¶DUW
GHO G OJV
$UW
)XQ]LRQL GHOOD 5HJLRQH
/D 5HJLRQH HVHUFLWD OH IXQ]LRQL GL SROL]LD DPPLQLVWUDWLYD QHOOH PDWHULH ULVHUYDWH DOOD SURSULD FRPSHWHQ]D DL VHQVL GHJOL DUWLFROL
FRPPD H
FRPPD GHO G OJV
/D 5HJLRQH HVHUFLWD LQ SDUWLFRODUH IXQ]LRQL H FRPSLWL GL SROL]LD DPPLQLVWUDWLYD FRQFHUQHQWL
D OD YLJLODQ]D VXOOH DUHH QDWXUDOL SURWHWWH
E OD YLJLODQ]D VXL ERVFKL
F OD SUHYHQ]LRQH H QHL FDVL SUHYLVWL GDOOD OHJJH OR VSHJQLPHQWR GHJOL LQFHQGL
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IV Commissione
G LO VXSSRUWR QHJOL LQWHUYHQWL GL SURWH]LRQH FLYLOH
H OD YLJLODQ]D VXO ULVSHWWR GHOOH QRUPH FRQFHUQHQWL OD YDOXWD]LRQH GL LPSDWWR DPELHQWDOH
I OD SROL]LD GHOOH PLQLHUH H GHOOH FDYH
J SROL]LD GHOOH DFTXH GL FXL DO 7 8 DSSURYDWR FRQ U G Q
K SROL]LD LGUDXOLFD
L SROL]LD VDQLWDULD H YHWHULQDULD
O OD PDWHULD GHOOD SROL]LD ORFDOH VHFRQGR TXDQWR SUHYLVWR GDOOD OHJJH Q
H GDOOD OHJJH UHJLRQDOH
$OOD 5HJLRQH q ULVHUYDWD LQROWUH DL VHQVL GHOO¶DUW
FRPPD GHO G OJV
OD FRPSHWHQ]D DO ULODVFLR GHOOD DXWRUL]]D]LRQH
SHU O¶HVSOHWDPHQWR GL JDUH FRQ DXWRYHLFROL PRWRYHLFROR FLFORPRWRUL VX VWUDGH RUGLQDULH GL LQWHUHVVH GL SL 3URYLQFH QHOO¶DPELWR GHOOD
PHGHVLPD FLUFRVFUL]LRQH UHJLRQDOH GL FXL DOO¶DUW GHO G OJV
/D 5HJLRQH HVHUFLWD OH IXQ]LRQL GL SROL]LD DPPLQLVWUDWLYD DWWUDYHUVR VSHFLILFR SHUVRQDOH RSHUDQWH QHOOD 5HJLRQH VWHVVD R SUHVVR JOL
(QWL UHJLRQDOL RYYHUR DYYDOHQGRVL GHL VHUYL]L GL SROL]LD ORFDOH
7,72/2 9,
5LRUGLQR GHOOD OHJLVOD]LRQH UHJLRQDOH YLJHQWH
$UW
5HGD]LRQH GHL WHVWL XQLFL
$O ILQH GL SHUVHJXLUH JOL RELHWWLYL GL FRRUGLQDPHQWR H VHPSOLILFD]LRQH GHO FRUSR QRUPDWLYR UHJLRQDOH LQ YLJRUH VL SURFHGH DO ULRUGLQR
GHOOH QRUPH PHGLDQWH O¶HPDQD]LRQH GL WHVWL XQLFL ULJXDUGDQWL PDWHULH H VHWWRUL RPRJHQHL DQFKH LQ DWWXD]LRQH GL TXDQWR SUHYLVWR GDOOD
SUHVHQWH OHJJH
,O *UXSSR GL ODYRUR GL FXL DOO¶DUWLFROR
FRVWLWX]LRQH
SUHGLVSRQH PRGHOOL SHU O¶HPDQD]LRQH GHL WHVWL XQLFL HQWUR VHL PHVL GDOOD GDWD GL
(QWUR WUH PHVL GDOOD VXD FRVWLWX]LRQH H VXFFHVVLYDPHQWH FRQ FDGHQ]D PHQVLOH LO *UXSSR GL ODYRUR ULIHULVFH PHGLDQWH DSSRVLWD
UHOD]LRQH DOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH FRPSHWHQWH VXOOR VWDWR GHOO¶DWWLYLWj VYROWD H IRUPXOD SURSRVWH SHU LO FRRUGLQDPHQWR H OD
VHPSOLILFD]LRQH QRUPDWLYD
/D &RPPLVVLRQH FRPSHWHQWH HVDPLQDWR LO ODYRUR SUHGLVSRVWR GDO *UXSSR GL ODYRUR HG DFTXLVLWL L SDUHUL GHOOH FRPSHWHQWL
&RPPLVVLRQL GL PHULWR IRUPXOD DSSRVLWR SURJHWWR GL OHJJH SHU OD UHGD]LRQH GHL WHVWL XQLFL GD SUHVHQWDUH LQ &RQVLJOLR SHU
O¶DSSURYD]LRQH
,O ULRUGLQR QRUPDWLYR GHWHUPLQDWR D VHJXLWR GHOOH DWWLYLWj SUHYLVWH GDO SUHVHQWH DUWLFROR VL DGHJXD DO FULWHULR GL DXWRPDWLFR
FRRUGLQDPHQWR GHOOH QRUPH VXFFHVVLYDPHQWH HPDQDWH
3HU OD IRUPXOD]LRQH GHL SURJHWWL GL OHJJH GL ULRUGLQR VHPSOLILFD]LRQH H UHGD]LRQH GHL WHVWL XQLFL O¶DWWLYLWj VL XQLIRUPD DL VHJXHQWL
FULWHUL
D SXQWXDOH LQGLYLGXD]LRQH GHO WHVWR YLJHQWH GHOOH QRUPH
E HVSOLFLWD LQGLFD]LRQH GHOOH QRUPH DEURJDWH DQFKH LPSOLFLWDPHQWH GD VXFFHVVLYH GLVSRVL]LRQL
F FRRUGLQDPHQWR IRUPDOH GHO WHVWR GHOOH GLVSRVL]LRQL YLJHQWL DSSRUWDQGR QHL OLPLWL GL GHWWR FRRUGLQDPHQWR OH PRGLILFKH
QHFHVVDULH SHU JDUDQWLUH OD FRHUHQ]D ORJLFD H VLVWHPDWLFD GHOOD QRUPDWLYD DQFKH DO ILQH GL DGHJXDUH H VHPSOLILFDUH LO
OLQJXDJJLR QRUPDWLYR
G HVSOLFLWD DEURJD]LRQH GL WXWWH OH ULPDQHQWL GLVSRVL]LRQL QRQ ULFKLDPDWH FRQ HVSUHVVD LQGLFD]LRQH GHOOH VWHVVH LQ DSSRVLWR
DOOHJDWR DO WHVWR XQLFR
$UW
*UXSSR GL ODYRUR
3HU LO UDJJLXQJLPHQWR GHJOL RELHWWLYL GL FXL DOO¶DUWLFROR
q FRVWLWXLWR XQ *UXSSR GL ODYRUR LQWHUGLSDUWLPHQWDOH FRPSRVWR GD WUH
GLULJHQWL H VHL IXQ]LRQDUL GHL UXROL UHJLRQDOL GHVLJQDWL SHU L
GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH H SHU
GDOO¶8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D GHO &RQVLJOLR
FKH q VXSSRUWDWR GD WUH HVSHUWL GL SDUWLFRODUH TXDOLILFD]LRQH , WUH HVSHUWL HG LO FRRUGLQDWRUH GHO *UXSSR GL ODYRUR VRQR LQGLYLGXDWL
GDOO¶8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D GHO &RQVLJOLR VHQWLWD OD *LXQWD UHJLRQDOH
$O *UXSSR GL ODYRUR HG DJOL HVSHUWL q DIILGDWR LO FRPSLWR GL SURFHGHUH DO ULRUGLQR QRUPDWLYR PHGLDQWH OD SUHGLVSRVL]LRQH GL PRGHOOL
SHU O¶HPDQD]LRQH GL WHVWL XQLFL
,O *UXSSR GL ODYRUR q FRVWLWXLWR HG LQVHGLDWR HQWUR VHVVDQWD JLRUQL GDOO¶HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH
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IV Commissione
7,72/2 9,,
1RUPH GL SULPD DSSOLFD]LRQH
$UW
7HUPLQH GHO WUDVIHULPHQWR
, &RPXQL H OH 3URYLQFH GHILQLVFRQR OD SURSULD VWUXWWXUD SHU O¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH HQWUR LO WHUPLQH GL FXL DO FRPPD
GHOO¶DUWLFROR
(QWUR LO WHUPLQH GL FXL DO SULPR FRPPD OD *LXQWD UHJLRQDOH WUDVIHULVFH OH ULVRUVH XPDQH ILQDQ]LDULH RUJDQL]]DWLYH H VWUXPHQWDOL
VHFRQGR TXDQWR GLVSRVWR GDJOL DUWLFROL H
/D *LXQWD UHJLRQDOH GHILQLVFH LO SLDQR GL WUDVIHULPHQWR LQ EDVH DL FULWHUL GL GLPHQVLRQH GHPRJUDILFD GLPHQVLRQH WHUULWRULDOH
FRQGL]LRQL VRFLRHFRQRPLFKH GHJOL (QWL ORFDOL
&RQ GHOLEHUD]LRQH GHO &RQVLJOLR FRPXQDOH L &RPXQL LQ GLIILFROWj SRVVRQR ULQYLDUH O¶HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL H GHL FRPSLWL ORUR
FRQIHULWL SHU XQ SHULRGR QRQ VXSHULRUH D PHVL GDOO¶HQWUDWD LQ YLJRUH
$O ILQH GL JDUDQWLUH QHO UHJLPH WUDQVLWRULR OD FRQWLQXLWj GHL VHUYL]L VRFLDOL VDQLWDUL H IRUPDWLYL OH 3URYLQFH VRQR FRPSHWHQWL DG
DGRWWDUH L SURYYHGLPHQWL QHFHVVDUL LQ YLD VRVWLWXWLYD
1HO FDVR GL PDQFDWD HPDQD]LRQH GL QRUPH DWWXDWLYH SUHYLVWH GDOOD SUHVHQWH OHJJH OH 3URYLQFH SRVVRQR WUDVFRUVL JLRUQL GDOOD
IRUPDOH FRPXQLFD]LRQH DO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH DVVXPHUH GLUHWWDPHQWH OH UHODWLYH IXQ]LRQL DPPLQLVWUDWLYH IDWWR VDOYR
O¶REEOLJR GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH GL SURYYHGHUH HQWUR LO SUHGHWWR WHUPLQH D WUDVIHULUH OH ULVRUVH GL FXL DO VHFRQGR FRPPD GHOO¶DUWLFROR
SUHFHGHQWH
$UW
1RUPD WUDQVLWRULD
)LQR DOO¶HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOH OHJJL UHJLRQDOL GL ULRUGLQR GHOOH PDWHULH RJJHWWR GHOOD SUHVHQWH OHJJH UHVWDQR LQ YLJRUH OH QRUPH GL
VHWWRUH YLJHQWL
$UW
7XWWH OH OHJJL LQ FRQWUDVWR FRQ OD SUHVHQWH QRUPDWLYD VRQR DEURJDWH
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IV Commissione
/HJJH UHJLRQDOH GLFHPEUH
Q
3URYYHGLPHQWR JHQHUDOH UHFDQWH QRUPH GL WLSR RUGLQDPHQWDOH H SURFHGXUDOH &ROOHJDWR DOOD PDQRYUD GL ILQDQ]D UHJLRQDOH
SHU O DQQR
$UWLFROR FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
%85 Q
GHO
GLFHPEUH
VXSSOHPHQWR VWUDRUGLQDULR Q
GHO
7HVWR FRRUGLQDWR FRQ OH PRGLILFKH HG LQWHJUD]LRQL GL FXL DOOH // 55
Q
GLFHPEUH
Q
DSULOH
Q
JLXJQR
,O *RYHUQR FRQ GHOLEHUD & G 0 GHO
IHEEUDLR
GLFHPEUH
DSULOH
Q
H
QQ
JLXJQR
KD GHFLVR GL LPSXJQDUH JOL DUWLFROL
H
JLXJQR
QQ
FRPPD
IHEEUDLR
KD GHFLVR GL LPSXJQDUH O¶DUWLFROR
OXJOLR
FRPPD
/D &RUWH &RVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GLFKLDUD O¶LOOHJLWWLPLWj FRVWLWX]LRQDOH GHJOL DUWLFROL
FRPPD
GLFKLDUDWR FHVVDWD OD PDWHULD GHO FRQWHQGHUH LQ RUGLQH DOOH TXHVWLRQL GL OHJLWWLPLWj FRVW GHJOL DUWLFROL
FRPPD H
,O *RYHUQR FRQ GHOLEHUD & G 0 GHO
H
Q
DJRVWR
Q
FRPPL H
FRPPL
H
H
LQROWUH KD
FRPPD ELV
7,72/2 ,
',6326,=,21, ', &$5$77(5( ),1$1=,$5,2
$UWLFROR
3URJUDPPD GL LQWHUYHQWL SHU LO FRQWUDVWR DOOD QGUDQJKHWD
$O ILQH GL UDIIRU]DUH LO VLVWHPD GL FRQWUDVWR DOOD FULPLQDOLWj RUJDQL]]DWD DWWUDYHUVR XQ 3URJUDPPD GL ILQDQ]LDPHQWR SHU OH
LQIUDVWUXWWXUH PDWHULDOL HG LPPDWHULDOL FKH FRVWLWXLVFRQR VHGH GL XIILFL JLXGL]LDUL H SUHVLGL GHOOH IRU]H GHOO RUGLQH H SHU OD
UHDOL]]D]LRQH GL LPSLDQWL GL YLGHR VRUYHJOLDQ]D H SHU HVLJHQ]H GL PRELOLWj DQFKH JHVWLRQDOH OD *LXQWD UHJLRQDOH q
DXWRUL]]DWD D ULFRUUHUH DOO LQGHELWDPHQWR GL FXL DO 7LWROR ,,, GHOOD OHJJH UHJLRQDOH IHEEUDLR
Q
,O PXWXR R SUHVWLWR REEOLJD]LRQDULR SHU VSHVH GL LQYHVWLPHQWR D FDULFR GHO ELODQFLR UHJLRQDOH FRQ UDWD DQQXDOH PDVVLPD GL
HXUR
VDUj FRQWUDWWR SHU XQD GXUDWD PDVVLPD GL DQQL LQ SL VROX]LRQL H D PH]]R GL SL DWWL GL HURJD]LRQH H
TXLHWDQ]D
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD DG LQWHJUDUH O $FFRUGR GL 3URJUDPPD 4XDGUR 6LFXUH]]D H /HJDOLWj FRQ JOL LQWHUYHQWL Gu
FXL DO FRPPD VHOH]LRQDWL QHO ULVSHWWR GHL SULQFLSL GL PDVVLPD WUDVSDUHQ]D H GL DPSLD SDUWHFLSD]LRQH ,O SURJUDPPD GHJOL
LQWHUYHQWL GL FXL DO FRPPD q DSSURYDWR GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH SUHYLD FRQFHUWD]LRQH FRQ L 0LQLVWHUL FRPSHWHQWL GHOOD
*LXVWL]LD 'LIHVD HG ,QWHUQR H VHQWLWR LO SDUHUH QRQ YLQFRODQWH GHOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH FRPSHWHQWH GD HVSULPHUH
HQWUR JLRUQL GDOOD GDWD GL DVVHJQD]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR 'HFRUVR LQXWLOPHQWH WDOH WHUPLQH LO SDUHUH VL ULWLHQH UHVR LQ
VHQVR IDYRUHYROH
$EURJDWR
$UWLFROR
,QWHUYHQWL XUJHQWL GL FRQWUDVWR DOOD SRYHUWj
$O ILQH GL UHDOL]]DUH LQWHUYHQWL XUJHQWL GL FRQWUDVWR DOOD SRYHUWj H VRVWHJQR SHU OH IDPLJOLH QXPHURVH LQ VWDWR GL ELVRJQR
HFRQRPLFR OD *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD DG DYYLDUH XQ SURJUDPPD GL DLXWL H GL LQWHUYHQWL
/H PRGDOLWj GL DWWXD]LRQH GHJOL DLXWL H GHJOL LQWHUYHQWL VDUDQQR GHILQLWL GD DSSRVLWR 5HJRODPHQWR DGRWWDWR GDOOD *LXQWD
UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH HQWUR JLRUQL GDOO DSSURYD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH VHQWLWR
LO SDUHUH QRQ YLQFRODQWH GHOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH FRPSHWHQWH GD HVSULPHUH HQWUR JLRUQL GDOOD GDWD GL DVVHJQD]LRQH
GHO SURYYHGLPHQWR 'HFRUVR LQXWLOPHQWH WDOH WHUPLQH LO SDUHUH VL ULWLHQH UHVR LQ VHQVR IDYRUHYROH
1HOOD SUHGLVSRVL]LRQH GHOOD SURSRVWD GL 5HJRODPHQWR FKH VDUj LVSLUDWD D FULWHUL GL PDVVLPD WUDVSDUHQ]D QRQFKp DL SULQFLSL
GL FXL DOOD OHJJH UHJLRQDOH IHEEUDLR
Q H WHQXWR FRQWR GHL TXR]LHQWL IDPLOLDUL LO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
VDUj DIILDQFDWR GD XQ &RPLWDWR GL HVSHUWL FKH FRQVHQWLUj OD YDOXWD]LRQH GHOOH PLJOLRUL HVSHULHQ]H LQ PDWHULD UHDOL]]DWH D
OLYHOOR QD]LRQDOH HG LQWHUQD]LRQDOH
,O &RPLWDWR SHU L FXL FRPSRQHQWL QRQ q SUHYLVWR DOFXQ FRPSHQVR HVDXULUj LO VXR FRPSLWR DOO HPDQD]LRQH GHO 5HJRODPHQWR
,O &RPLWDWR VDUj FRPSRVWR GDO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH GDOO $VVHVVRUH DO %LODQFLR H DOOD 3URJUDPPD]LRQH
GDOO $VVHVVRUH DOOH 3ROLWLFKH 6RFLDOL GDO 3RUWDYRFH GHO )RUXP 1D]LRQDOH GHO 7HU]R 6HWWRUH GDO 3UHVLGHQWH GHOO $&5,
$VVRFLD]LRQH GL )RQGD]LRQL H GL &DVVH GL 5LVSDUPLR 6 S $ GDO 3UHVLGHQWH GHO )HGHUFDVVH )HGHUD]LRQH ,WDOLDQD GHOOH
&RPPD DEURJDWR GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHO ELODQFLR
Q
WDOH FRPPD SUHFHGHQWHPHQWH FRVu UHFLWDYD ©/H ULVRUVH GL FXL DO FRPPD
UDSSUHVHQWDQR OD TXRWD SDUWH D FDULFR GHOOD 5HJLRQH ª
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DOORFDWH
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IV Commissione
%DQFKH GL &UHGLWR &RRSHUDWLYR &DVVH 5XUDOL HG $UWLJLDQH
3UHVLGHQWH GHOOD )RQGD]LRQH SHU LO 6XG
R ORUR GHOHJDWL GDO 'LUHWWRUH 1D]LRQDOH GHOOD &DULWDV H GDO
3HU JOL RQHUL FRQQHVVL DOO HVHFX]LRQH GHOOH QRUPH GL FXL DO SUHVHQWH DUWLFROR q DXWRUL]]DWD SHU O HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
OD
VSHVD QHO OLPLWH PDVVLPR GL HXUR
D YDOHUH VXOOH ULVRUVH DOORFDWH DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH
GHOOD VSHVD GL ELODQFLR
$UWLFROR
3URJUDPPD GL DLXWL DOOH IDPLJOLH FROSLWH
GDOO DOOXYLRQH GL *LRLD 7DXUR
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD DG HURJDUH DOOH IDPLJOLH UHVLGHQWL QHO &RPXQH GL *LRLD 7DXUR XQ FRQWULEXWR SHU LO SDU]LDOH
ULVWRUR GHL GDQQL VXELWL D VHJXLWR GHJOL HYHQWL FDODPLWRVL GL QRYHPEUH
+DQQR WLWROR DG RWWHQHUH LO FRQWULEXWR VROR OH
IDPLJOLH FKH KDQQR SURGRWWR UHJRODUH GRPDQGD DOOR VWHVVR FRPXQH SHU O DFFHVVR DL FRQWULEXWL SHU L GDQQL VXELWL DG
DELWD]LRQL R D]LHQGH H SURGRWWR SHUL]LH JLXUDWH D ILUPD GHO WHFQLFR DELOLWDWR ,O &RPXQH SURYYHGHUj D UHGLJHUH DSSRVLWD
JUDGXDWRULD GHOOH IDPLJOLH EHQHILFLDULH GHO FRQWULEXWR
/R VWDQ]LDPHQWR FRPSOHVVLYR SHU JOL LQWHUYHQWL GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH q ILVVDWR LQ HXUR
DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHO ELODQFLR
FRQ DOORFD]LRQH
$UWLFROR
'LVSRVL]LRQL SHU OD FHVVLRQH GHL FUHGLWL GHOOH LPSUHVH
$OOR VFRSR GL VRVWHQHUH OH LPSUHVH LQWHUHVVDWH GD ULWDUGL GL SDJDPHQWR GD SDUWH GHOOD 5HJLRQH SHU IRUQLWXUH GL EHQL H VHUYL]L
R SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL RSHUH SXEEOLFKH OD 5HJLRQH &DODEULD VHQ]D RQHUL D SURSULR FDULFR SXz FHUWLILFDUH DOOH LPSUHVH VX
LVWDQ]D PRWLYDWD LO FUHGLWR FHUWR HG HVLJLELOH SHU ULHQWUDUH QHL SDUDPHWUL GHOO $FFRUGR %DVLOHD
DXWRUL]]DQGR DWWL GL
FHVVLRQH SUR VROXWR GHL FUHGLWL YDQWDWL GDOOH LPSUHVH QHO ULVSHWWR GHL OLPLWL ILVVDWL GDO GHFUHWR OHJJH
QRYHPEUH
Q
FRQYHUWLWR FRQ PRGLILFD]LRQL GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH
JHQQDLR
Q H GDO SDWWR GL VWDELOLWj LQWHUQR IHUPR
UHVWDQGR LO GLVSRVWR GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
3HU FUHGLWR OLTXLGR HG HVLJLELOH V LQWHQGH TXHOOR ULYHQLHQWH GD SURFHGXUH DPPLQLVWUDWLYH H FRQWDELOL HIIHWWXDWH QHO SLHQR
ULVSHWWR GHOOH QRUPH GL FRQWDELOLWj SXEEOLFD QD]LRQDOH H UHJLRQDOH
,O SUHVHQWH DUWLFROR VL DSSOLFD DQFKH DL FUHGLWL GHO VHWWRUH VDQLWDULR LQ FRHUHQ]D H QHO ULVSHWWR GHO YLJHQWH 3LDQR GL ULHQWUR GDL
GLVDYDQ]L 3HU TXDQWR ULJXDUGD OH LPSUHVH LQWHUHVVDWH GD ULWDUGL GL SDJDPHQWR RSHUDQWL QHO VHWWRUH VDQLWDULR OD
FHUWLILFD]LRQH GHO FUHGLWR FHUWR HG HVLJLELOH GHYH HVVHUH IDWWD GDOOH $]LHQGH 6DQLWDULH SURYLQFLDOL R RVSHGDOLHUH
$UWLFROR
)RQGR GL JDUDQ]LD SHU OH LPSUHVH
3HU FRQWULEXLUH DO VRVWHJQR GHOO HFRQRPLD OD 5HJLRQH &DODEULD FRQJLXQWDPHQWH FRQ L GLYHUVL OLYHOOL LVWLWX]LRQDOL H OH SDUWL
VRFLDOL SURPXRYH XQ D]LRQH YROWD D JDUDQWLUH O RSHUDWR GHOOH LPSUHVH H GHJOL RSHUDWRUL HFRQRPLFL
3HU JDUDQWLUH DIILGDPHQWL EDQFDUL DOOH SLFFROH H PHGLH LPSUHVH FKH VL WURYLQR LQ GLIILFROWj ILQDQ]LDULD GHULYDQWH GDO PDQFDWR
LQFDVVR GL FUHGLWL GRYXWL GDOOD 5HJLRQH SHU IRUQLWXUH GL EHQL H VHUYL]L R RSHUH SXEEOLFKH H FHUWLILFDWL DL VHQVL GHO FRPPD
GHOO DUWLFROR q FRVWLWXLWR XQ IRQGR GL JDUDQ]LD SUHVVR )LQFDODEUD 6SD ,O IRQGR GL JDUDQ]LD KD FDUDWWHUH LQWHJUDWLYR ULVSHWWR
D TXHOOL JLj HVLVWHQWL HG q LVWLWXLWR LQ OLQHD FRQ L SULQFLSL GHOO $FFRUGR %DVLOHD VXO FDSLWDOH GL YLJLODQ]D GHOOH EDQFKH H VXOOD
VLWXD]LRQH GHELWRULD GHOOH LPSUHVH
(QWUR
JLRUQL GDOOD SXEEOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH OD *LXQWD UHJLRQDOH DSSURYD XQ 5HJRODPHQWR SHU GLVFLSOLQDUH OD
FRVWLWX]LRQH HG LO IXQ]LRQDPHQWR GHO )RQGR GL JDUDQ]LD VHQWLWR LO SDUHUH QRQ YLQFRODQWH GHOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH
FRPSHWHQWH GD HVSULPHUH HQWUR JLRUQL GDOOD GDWD GL DVVHJQD]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR 'HFRUVR LQXWLOPHQWH WDOH WHUPLQH
LO SDUHUH VL ULWLHQH UHVR LQ VHQVR IDYRUHYROH
3HU OD FRVWLWX]LRQH GHO )RQGR GL JDUDQ]LD q DXWRUL]]DWD SHU O HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
OD VSHVD QHO OLPLWH PDVVLPR GL HXUR
D YDOHUH VXOOH ULVRUVH DOORFDWH DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GL ELODQFLR
/H GLVSRVL]LRQL GL FXL DL FRPPL SUHFHGHQWL VL DSSOLFDQR DQFKH DL FUHGLWL GHO VHWWRUH VDQLWDULR LQ FRHUHQ]D H QHO ULVSHWWR GHO
YLJHQWH SLDQR GL ULHQWUR GHL GLVDYDQ]L
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DOWUHVu DXWRUL]]DWD D FRVWLWXLUH XQ XOWHULRUH IRQGR GL JDUDQ]LD GL HXUR
VHPSUH DOORFDWR
DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GL ELODQFLR
SHU IDYRULUH O DFFHVVR DO FUHGLWR GHOOH SLFFROH H
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
PHGLH LPSUHVH DUWLJLDQH OD FXL JHVWLRQH q DIILGDWD SHU HXUR
UHJLRQDOH DSULOH
Q
H SHU HXUR
D )LQFDODEUD 6SD
DO VRJJHWWR SUHYLVWR GDOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH
(QWUR VHVVDQWD JLRUQL GDOO DSSURYD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH OD *LXQWD UHJLRQDOH DSSURYD DSSRVLWR UHJRODPHQWR GL
DWWXD]LRQH
$OOD FRSHUWXUD ILQDQ]LDULD GHOOD GLVSRVL]LRQH GL FXL DO FRPPD VL SURYYHGH FRQ OH ULVRUVH DOORFDWH QHOOD VWHVVD 83%
D YDOHUH VXOOR VWDQ]LDPHQWR GL FXL DO FDSLWROR
GHOOD VSHVD
$UWLFROR
,QWHUYHQWL SHU DVVLFXUDUH OD UHDOL]]D]LRQH
GHOOD &LWWDGHOOD 5HJLRQDOH
$O ILQH GL JDUDQWLUH OD QHFHVVDULD XOWHULRUH FRSHUWXUD GHO IDEELVRJQR ILQDQ]LDULR SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHOOH RSHUH GL
FRPSOHWDPHQWR UHODWLYH DOOD FRVWUX]LRQH GHOOD &LWWDGHOOD 5HJLRQDOH OD *LXQWD UHJLRQDOH SUHYLD YHULILFD GHOOD XOWHULRUH
GLVSRQLELOLWj GL ULVRUVH D YDOHUH VXL IRQGL SHU OH $UHH VRWWR XWLOL]]DWH GD GHVWLQDUH D WDOH VFRSR q DXWRUL]]DWD D ULFRUUHUH
DOO LQGHELWDPHQWR VXOOD EDVH GHOOH GLVSRVL]LRQL GL FXL DO 7LWROR ,,, GHOOD OHJJH UHJLRQDOH IHEEUDLR
Q
,O PXWXR R SUHVWLWR REEOLJD]LRQDULR SHU VSHVH GL LQYHVWLPHQWR D FDULFR GHO ELODQFLR UHJLRQDOH q FRQWUDWWR SHU XQ LPSRUWR
PDVVLPR GL HXUR
SHU XQD GXUDWD PDVVLPD GL
DQQL LQ SL VROX]LRQL D PH]]R GL SL DWWL GL HURJD]LRQH H
TXLHWDQ]D
$OOD FRSHUWXUD GHJOL RQHUL GHULYDQWL GDJOL DWWL GL HURJD]LRQH H TXLHWDQ]D GL YROWD LQ YROWD SUHYLVWL SHU JOL LQWHUHVVL H UDWH GL
DPPRUWDPHQWR VL SURYYHGH PHGLDQWH LVFUL]LRQH GHOOH VRPPH QHFHVVDULH QHL ULVSHWWLYL ELODQFL GL SUHYLVLRQH LQ VSHFLILFL
FDSLWROL GL VSHVD
,O PXWXR R SUHVWLWR REEOLJD]LRQDULR SXz HVVHUH FRQWUDWWR VROR GRSR FKH OD *LXQWD UHJLRQDOH IRUQLVFH GHWWDJOLDWD LQIRUPDWLYD
DOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH SHUPDQHQWH FKH UHQGH SDUHUH QRQ YLQFRODQWH GD HVSULPHUH HQWUR
JLRUQL GDOOD GDWD GL
DVVHJQD]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR 'HFRUVR LQXWLOPHQWH WDOH WHUPLQH LO SDUHUH VL ULWLHQH UHVR LQ VHQVR IDYRUHYROH
$UWLFROR
,QWHUYHQWL SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL RSHUH SXEEOLFKH
GL ULOHYDQWH LQWHUHVVH UHJLRQDOH
$EURJDWR
$UWLFROR
5HDOL]]D]LRQH GL RSHUH SXEEOLFKH GD SDUWH GHJOL (QWL ORFDOL
$EURJDWR
$UWLFROR
3URJUDPPD GL YDORUL]]D]LRQH H
DOLHQD]LRQH GHO SDWULPRQLR LPPRELOLDUH
$JOL HIIHWWL GHOO DUWLFROR GHO GHFUHWR OHJJH JLXJQR
Q
FRQYHUWLWR FRQ PRGLILFD]LRQL GDOOD OHJJH DJRVWR
Q
H GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH DJRVWR
Q
H QHO ULVSHWWR GHO 3LDQR GHOOH 9DORUL]]D]LRQL HG $OLHQD]LRQL
GL FXL DO FRPPD VXFFHVVLYR q SUHYLVWD XQD HQWUDWD GL HXUR
D WLWROR GL SURYHQWL GHOOH DOLHQD]LRQL GHL EHQL
LPPRELOL GL SURSULHWj UHJLRQDOH DOORFDWD DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOO HQWUDWD GHO ELODQFLR GL SUHYLVLRQH
$UWLFROL DEURJDWL GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
FKH SUHFHGHQWHPHQWH FRVu UHFLWDYDQR ©$UWLFROR
$O ILQH GL IDYRULUH O DFFHVVR GHJOL (QWL
ORFDOL DOOD FRQFHVVLRQH GL PXWXL SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL RSHUH SXEEOLFKH GL ULOHYDQWH LQWHUHVVH UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWR QHOO HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
O XOWHULRUH OLPLWH GL
LPSHJQR GL HXUR
FRQ DOORFD]LRQH DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHOOR VWHVVR ELODQFLR
*OL (QWL ORFDOL FRPXQDOL DVVRFLDWL R
FRQVRU]LDWL WUD GL ORUR H SURYLQFLDOL LQGLYLGXDWL FRPH VRJJHWWL DWWXDWRUL SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHOOH RSHUH GL FXL DO SUHFHGHQWH FDSRYHUVR GRYUDQQR JDUDQWLUH XQ
FRILQDQ]LDPHQWR GHOO RSHUD SDUL DO
SHU FHQWR GHOO LQWHUR LPSRUWR
,O 'LSDUWLPHQWR ,QIUDVWUXWWXUH H ODYRUL SXEEOLFL GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH LQGLYLGXD JOL LQWHUYHQWL GD
HIIHWWXDUH DWWUDYHUVR XQD PDQLIHVWD]LRQH GL LQWHUHVVH SHU OD SUHVHQWD]LRQH GL LGHH SURJHWWXDOL FRQ O RELHWWLYR GL DPPHWWHUH D ILQDQ]LDPHQWR DOPHQR XQ RSHUD GL
ULOHYDQWH LQWHUHVVH SHU FLDVFXQD 3URYLQFLD SUHYLR SDUHUH QRQ YLQFRODQWH GHOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH FRPSHWHQWH GD HVSULPHUH HQWUR
JLRUQL GDOOD GDWD GL
DVVHJQD]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR 'HFRUVR LQXWLOPHQWH WDOH WHUPLQH LO SDUHUH VL ULWLHQH UHVR LQ VHQVR IDYRUHYROH $UWLFROR
$O ILQH GL IDYRULUH O DFFHVVR GHJOL (QWL
ORFDOL DOOD FRQFHVVLRQH GL PXWXL GD SDUWH GHOOD &DVVD 'HSRVLWL H 3UHVWLWL 6SD R GL DOWUL LVWLWXWL GL FUHGLWR DELOLWDWL SHU LO ILQDQ]LDPHQWR GL RSHUH GL LQWHUHVVH UHJLRQDOH DL
VHQVL GHJOL DUWLFROL H GHOOD OHJJH UHJLRQDOH OXJOLR
Q
q DXWRUL]]DWR QHOO HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
O XOWHULRUH OLPLWH GL LPSHJQR GL HXUR
FRQ
DOORFD]LRQH DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHOOR VWHVVR ELODQFLR / LQGLYLGXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL VDUj HIIHWWXDWD GD SDUWH GHO 'LSDUWLPHQWR
,QIUDVWUXWWXUH H /DYRUL 3XEEOLFL DWWUDYHUVR DSSRVLWR SURJUDPPD H SUHYLD DFTXLVL]LRQH GL PDQLIHVWD]LRQL GL LQWHUHVVH SHU OD SUHVHQWD]LRQH GL LGHH SURJHWWXDOL GD SDUWH
GHL FRPXQL LQWHUHVVDWL SUHYLR SDUHUH QRQ YLQFRODQWH GHOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH FRPSHWHQWH GD HVSULPHUH HQWUR
JLRUQL GDOOD GDWD GL DVVHJQD]LRQH GHO
SURYYHGLPHQWR 'HFRUVR LQXWLOPHQWH WDOH WHUPLQH LO SDUHUH VL ULWLHQH UHVR LQ VHQVR IDYRUHYROH ª
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
,O SURJUDPPD GL FXL DO FRPPD q DSSURYDWR GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH SUHYLR SDUHUH QRQ YLQFRODQWH GHOOD &RPPLVVLRQH FRQVLOLDUH
FRPSHWHQWH GD HVSULPHUH HQWUR WUHQWD JLRUQL GDOOD GDWD GL DVVHJQD]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR GHFRUVR LO TXDOH LO SDUHUH VL
LQWHQGH UHVR LQ VHQVR IDYRUHYROH
$UWLFROR
'LVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL DQDJUDIH ]RRWHFQLFD
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD DOO¶DFTXLVWR GHOOH D]LRQL GHOOD 6LDO 6HUYL]L 6SD VRFLHWj SDUWHFLSDWD GDOOD 5HJLRQH &DODEULD SHU
OD JHVWLRQH GHO 6HUYL]LR GL DQDJUDIH ]RRWHFQLFD GHWHQXWH GDO VRFLR ,WDOLD /DYRUR 6SD ILQR DOO¶DFTXLVL]LRQH GHOOD WRWDOLWj GHO
FDSLWDOH VRFLDOH
3HU JDUDQWLUH OD FRSHUWXUD GHOOH VRPPH RFFRUUHQWL DO ULFRQRVFLPHQWR QHL FRQIURQWL GL ,WDOLD /DYRUR 6SD GHO YDORUH GL PHUFDWR GHOOH
D]LRQL GLVPHVVH q DXWRUL]]DWD SHU O HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
OD VSHVD VWLPDWD GL HXUR
FRQ DOORFD]LRQH DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHO ELODQFLR PHGHVLPR
$O ILQH GL FRQFRUUHUH DO ULSLDQDPHQWR GHOOD SHUGLWD GL HVHUFL]LR FRQQHVVD DOOD VRVSHQVLRQH GHOOH DWWLYLWj GHOOD 6LDO 6HUYL]L 63$ q
DXWRUL]]DWD SHU O HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
OD VSHVD GL HXUR
FRQQHVVD DL FRVWL GL JHVWLRQH VRVWHQXWL GDOOD
VWHVVD FRQ DOORFD]LRQH DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHO ELODQFLR PHGHVLPR
$UWLFROR ∗
3DUWHFLSD]LRQH GHOOD 5HJLRQH &DODEULD DOOD 6RFLHWj
3URJHWWR 0DJQD *UDHFLD
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD D SURPXRYHUH H SHUIH]LRQDUH PHGLDQWH OD VWLSXOD GL WXWWL JOL DWWL FKH VL UHQGRQR QHFHVVDUL
DOO XRSR OD FRVWLWX]LRQH Gu XQD VRFLHWj LQ KRXVH D FDSLWDOH LQWHUDPHQWH SXEEOLFR FRQ SDUWHFLSD]LRQH PDJJLRULWDULD GHOOD
5HJLRQH &DODEULD SHU OD YDORUL]]D]LRQH GHOOH DUHH DUFKHRORJLFKH VLWH QHO WHUULWRULR UHJLRQDOH G LQWHVD FRQ OR 6WDWR H SUHYL
DSSRVLWL DFFRUGL GL YDORUL]]D]LRQH VWLSXODWL DL VHQVL GHOO DUWLFROR
GHO &RGLFH GHL %HQL FXOWXUDOL H GHO 3DHVDJJLR DQFKH DO
ILQH GHOOD HYHQWXDOH FRQFHVVLRQH GHOOD JHVWLRQH GL VSHFLILFL EHQL R DUHH DUFKHRORJLFL LQ IDYRUH GHOOD FRVWLWXHQGD VRFLHWj
/D *LXQWD UHJLRQDOH DGRWWD RJQL SURYYHGLPHQWR ILQDOL]]DWR DOOD FRVWLWX]LRQH GHOOD VRFLHWj LYL FRPSUHVR OR 6WDWXWR VRFLDOH
DOOD GHILQL]LRQH GHOO RJJHWWR VRFLDOH DOOD SUHYLVLRQH GHL VXRL RUJDQL VRFLDOL HG DOOD LQGLYLGXD]LRQH GHOOH IRUPH GL
SDUWHFLSD]LRQH H FRQWUROOR
3HU OH ILQDOLWj GL FXL DO SUHVHQWH DUWLFROR q DXWRUL]]DWD SHU O HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
DOO 83%
GHOOR VWHVVR ELODQFLR
OD VSHVD GL HXUR
DOORFDWD
$UWLFROR
'LVSRVL]LRQL ILQDQ]LDULH GLYHUVH
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD D ULQQRYDUH ILQR DO GLFHPEUH
FRQWUDWWL GL FROODERUD]LRQH DO SHUVRQDOH LQ VHUYL]LR
SUHVVR LO GLSDUWLPHQWR 7XULVPR 6SRUW H 6SHWWDFROR SHU OD JHVWLRQH GHO VLVWHPD LQIRUPDWLYR WXULVWLFR UHJLRQDOH GL FXL
DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q $OOD UHODWLYD FRSHUWXUD ILQDQ]LDULD TXDQWLILFDWD LQ HXUR
VL SURYYHGH FRQ OH ULVRUVH DOORFDWH DOO 83%
FDSLWROR
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GL ELODQFLR
SHU LO PHGHVLPR DQQR
3HU O HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
OH ULVRUVH RFFRUUHQWL LQ RUGLQH DOOD VWLSXOD GHL FRQWUDWWL GL FXL DOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH
UHJLRQDOH
DJRVWR
Q
FRPH PRGLILFDWR GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
QRYHPEUH
Q
VRQR
GHWHUPLQDWL LQ HXUR
DOORFDWH DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHO ELODQFLR UHJLRQDOH
/H ULVRUVH VSHWWDQWL DOOD 5HJLRQH &DODEULD SHU O HVHUFL]LR GHOOH IXQ]LRQL H GHL FRPSLWL DPPLQLVWUDWLYL LQ PDWHULD DPELHQWDOH DL
VHQVL GHOO DUWLFROR GHO ' OJV PDU]R
Q
UHODWLYL DOO DQQXDOLWj
HURJDWH GDO 0LQLVWHUR GHOO (FRQRPLD H GHOOH
)LQDQ]H H JLj LVFULWWH QHO ELODQFLR GL HVHUFL]LR
VDUDQQR WUDVIHULWH QHOOD PLVXUD GHO SHU FHQWR GDOOD 5HJLRQH &DODEULD
DO &RPPLVVDULR 'HOHJDWR SHU LO 6XSHUDPHQWR GHOOD 6LWXD]LRQH G (PHUJHQ]D QHO 6HWWRUH 5LILXWL 8UEDQL QHO 7HUULWRULR GHOOD
5HJLRQH &DODEULD SHU OR VYROJLPHQWR GHOOH IXQ]LRQL SUHYLVWH GDOO 23&0
GHO JHQQDLR
H GDOO 23&0
GHO
OXJOLR
&RPPD VRVWLWXLWR GDOO¶DUW FRPPD GHOOD / 5 DSULOH
Q
/D &RUWH FRVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GHO
KD GLFKLDUDWR FHVVDWD OD PDWHULD GHO FRQWHQGHUH
&RPPD FRVu PRGLILFDWR GDOO¶DUW FRPPD GHOOD / 5
DJRVWR
Q
,O TXDOH FRPPD SUHFHGHQWHPHQWH FRVu UHFLWDYD ©/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD D
SURPXRYHUH H SHUIH]LRQDUH PHGLDQWH OD VWLSXOD GL WXWWL JOL DWWL FKH VL UHQGRQR QHFHVVDUL DOO XRSR OD FRVWLWX]LRQH GL XQD VRFLHWj LQ KRXVH D FDSLWDOH LQWHUDPHQWH
SXEEOLFR FRQ SDUWHFLSD]LRQH PDJJLRULWDULD GHOOD 5HJLRQH &DODEULD DOOR VFRSR GL YDORUL]]DUH H SURYYHGHUH DOOD JHVWLRQH XQLWDULD HG LQWHJUDWD GHO SDWULPRQLR
DUFKHRORJLFR FDODEUHVHª
∗
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
,O 'LSDUWLPHQWR $WWLYLWj 3URGXWWLYH q DXWRUL]]DWR D FRQFHGHUH SHU O HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
DOO (QWH $XWRQRPR )LHUD GL
5HJJLR &DODEULD XQ FRQWULEXWR LQ FRQWR OLTXLGD]LRQH GL HXUR
DOORFDWR DOO 83%
FDSLWROR
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHO ELODQFLR
GD GHVWLQDUH DOOH UHWULEX]LRQL GHO SHUVRQDOH PDWXUDWH D WXWWR LO
GLFHPEUH
7,72/2 ,,
',6326,=,21, ,1 0$7(5,$ ',
3(5621$/( '(//$ 5(*,21(
$UWLFROR
1RUPH SHU OD ULVROX]LRQH DQWLFLSDWD GHO UDSSRUWR
GL ODYRUR GHO SHUVRQDOH UHJLRQDOH GHJOL HQWL GHOOH D]LHQGH H
GHOOH VRFLHWj UHJLRQDOL
3HU DFFHOHUDUH LO SURFHVVR GL ULRUJDQL]]D]LRQH GHJOL XIILFL UHJLRQDOL VHQ]D DXPHQWDUH OD UHODWLYD VSHVD GL SHUVRQDOH SHU JOL
DQQL
H
DL GLSHQGHQWL WLWRODUL GL UDSSRUWR GL LPSLHJR D WHPSR LQGHWHUPLQDWR FRQ OD 5HJLRQH &DODEULD HG LQ
VHUYL]LR FRQWLQXDWLYR SUHVVR OD VWHVVD GD DOPHQR FLQTXH DQQL DOOD GDWD ULVSHWWLYDPHQWH GHO
GLFHPEUH
GLFHPEUH
GLFHPEUH
FKH SUHVHQWDQR DSSRVLWD LVWDQ]D GL ULVROX]LRQH DQWLFLSDWD GHO UDSSRUWR GL ODYRUR q
HURJDWD VXERUGLQDWDPHQWH DOO DFFHWWD]LRQH GHOOD SURSRVWD GL ULVROX]LRQH GD SDUWH GHOO (QWH XQD LQGHQQLWj VXSSOHPHQWDUH
SDUL D VHWWH PHQVLOLWj GHOOD UHWULEX]LRQH ORUGD ULVXOWDQWH GDOOD PHGLD GHJOL XOWLPL GRGLFL PHVL GL VHUYL]LR SHU FLDVFXQR GHJOL
DQQL QHFHVVDUL DO UDJJLXQJLPHQWR GHL OLPLWL GL HWj SUHYLVWL GDOOD QRUPDWLYD WHPSR SHU WHPSR YLJHQWH LQ PDWHULD SHQVLRQLVWLFD
H FRPXQTXH SHU XQ PDVVLPR GL FLQTXH DQQL
/ LVWDQ]D GL ULVROX]LRQH DQWLFLSDWD GL FXL DO FRPPD SHQD O HVFOXVLRQH GHYH HVVHUH SUHVHQWDWD SHU O DQQR
HQWUR
JLRUQL GDOOD SXEEOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH PHQWUH SHU JOL DQQL
H
QRQ SULPD GHO ƒ RWWREUH H QRQ ROWUH LO
QRYHPEUH GHOO DQQR SUHFHGHQWH VHFRQGR OH PRGDOLWj FRQWHQXWH LQ DSSRVLWR DYYLVR SXEEOLFDWR VXO VLWR ZHE GHOOD 5HJLRQH
&DODEULD GDOOH FRPSHWHQWL VWUXWWXUH FKH DPPLQLVWUDQR OH ULVRUVH XPDQH GHJOL HQWL GL DSSDUWHQHQ]D 3HU LO SHUVRQDOH GL FXL DO
VXFFHVVLYR FRPPD
SHU O¶DQQR
LO WHUPLQH GL VFDGHQ]D q ILVVDWR DO JLXJQR
3HU OH LVWDQ]H SUHVHQWDWH HQWUR L WHUPLQL GL FXL DO FRPPD HG DFFHWWDWH GDOO $PPLQLVWUD]LRQH UHJLRQDOH OD ULVROX]LRQH GHO
UDSSRUWR GL ODYRUR q ILVVDWD DO ƒ DSULOH GL FLDVFXQ DQQR DG HFFH]LRQH GHOO¶DQQR
SHU LO TXDOH OH LVWDQ]H SRVVRQR
HVVHUH SUHVHQWDWH R FRQIHUPDWH HQWUR
JLRUQL GDOOD SXEEOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH H OD ULVROX]LRQH GHO UDSSRUWR q
ILVVDWD DO R RWWREUH /H LVWDQ]H GL ULVROX]LRQH GHO UDSSRUWR GL ODYRUR XQD YROWD SUHVHQWDWH DOO $PPLQLVWUD]LRQH VRQR
LUUHYRFDELOL
/ DFFHWWD]LRQH GD SDUWH GHOO DPPLQLVWUD]LRQH UHJLRQDOH GHOOH LVWDQ]H GL ULVROX]LRQH DQWLFLSDWD GHO UDSSRUWR GL ODYRUR q
VXERUGLQDWD DOOD YHULILFD GHOOH HVLJHQ]H RUJDQL]]DWLYH GHOOH FRQGL]LRQL ILQDQ]LDULH GHOO HQWH HG DO ULVSHWWR GHL YLQFROL SUHYLVWL
GDOOD QRUPDWLYD QD]LRQDOH
/ LQGHQQLWj VXSSOHPHQWDUH TXDQWLILFDWD QHOOD PLVXUD SUHYLVWD GDO FRPPD q FRUULVSRVWD LQ WUH TXRWH GL SDUL LPSRUWR GD
HURJDUVL LQ GXH UDWH VHPHVWUDOL D GHFRUUHUH GDOOD GDWD GL ULVROX]LRQH GHO UDSSRUWR GL ODYRUR
$L GLSHQGHQWL FKH DOOD GDWD GL ULVROX]LRQH GHO UDSSRUWR GL ODYRUR QRQ KDQQR DQFRUD PDWXUDWR DL VHQVL GHOOD QRUPDWLYD
WHPSR SHU WHPSR YLJHQWH LO GLULWWR D SHQVLRQH q HURJDWD LQ DJJLXQWD DO EHQHILFLR SUHYLVWR GDO FRPPD XQD LQGHQQLWj
XOWHULRUH SDUL D PHQVLOLWj GHOOD UHWULEX]LRQH ORUGD ULVXOWDQWH GDOOD PHGLD GHJOL XOWLPL GRGLFL PHVL GL VHUYL]LR SHU FLDVFXQR
GHJOL DQQL QHFHVVDUL DOOD PDWXUD]LRQH GHO GLULWWR D SHQVLRQH H FRPXQTXH SHU XQ PDVVLPR GL FLQTXH DQQL
$L GLSHQGHQWL FKH EHQHILFLDQR GHOOH LQGHQQLWj VXSSOHPHQWDUL SUHYLVWH GDO SUHVHQWH DUWLFROR QRQ q ULFRQRVFLXWR LO GLULWWR DOOD
PRQHWL]]D]LRQH GHOOH IHULH QRQ JRGXWH
/D UHWULEX]LRQH ORUGD TXDQWLILFDWD VHFRQGR OH PRGDOLWj SUHYLVWH GDO FRPPD q FDOFRODWD HVFOXGHQGR OD A PHQVLOLWj HG
HYHQWXDOL LQGHQQLWj GL VWUXWWXUD SHUFHSLWH DL VHQVL GHOOH OHJJL UHJLRQDOL PDJJLR
Q H PDJJLR
Q 3HU L
GLULJHQWL HG L WLWRODUL GL SRVL]LRQL RUJDQL]]DWLYH VRQR HVFOXVL GDO FDOFROR DQFKH JOL LPSRUWL HYHQWXDOPHQWH VSHWWDQWL D WLWROR GL
UHWULEX]LRQH GL ULVXOWDWR
/¶DUW FRPPD GHOOD / 5
JLXJQR
Q
VRVWLWXLVFH OH SDUROH ©
PDWHULD SHQVLRQLVWLFDª
&RPPD VRVWLWXLWR GDOO¶DUW FRPPD GHOOD / 5 DSULOH
Q
3HULRGR DJJLXQWR GDOO¶DUW FRPPD GHOOD / 5
JLXJQR
Q
DQQLª FRQ OH SDUROH ©OLPLWL GL HWj SUHYLVWL GDOOD QRUPDWLYD WHPSR SHU WHPSR YLJHQWH LQ
Pagina 153 di 199
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
$ FRORUR FKH EHQHILFLDQR GHOOD SUHVHQWH OHJJH q IDWWR GLYLHWR DVVROXWR GL LQVWDXUDUH UDSSRUWL GL ODYRUR R VWLSXODUH FRQWUDWWL SHU
LO FRQIHULPHQWR GL LQFDULFKL GL FRQVXOHQ]D FROODERUD]LRQH VWXGLR H ULFHUFD D TXDOXQTXH WLWROR FRQ OD 5HJLRQH H FRQ JOL (QWL
D]LHQGH H VRFLHWj UHJLRQDOL SHU L FLQTXH DQQL VXFFHVVLYL DOOD ULVROX]LRQH GHO UDSSRUWR GL ODYRUR /D VWLSXOD]LRQH GL FRQWUDWWL LQ
FRQWUDVWR FRQ LO SUHVHQWH GLYLHWR FRPSRUWD UHVSRQVDELOLWj SHUVRQDOH H SDWULPRQLDOH GHO GLULJHQWH FKH OR KD VRWWRVFULWWR
$EURJDWR
, EHQHILFL SUHYLVWL GDO SUHVHQWH DUWLFROR VRQR HVWHVL D SDULWj GL FRQGL]LRQL H PRGDOLWj DL GLSHQGHQWL GHJOL (QWL D]LHQGH H
VRFLHWj UHJLRQDOL VHPSUH QHO ULVSHWWR GHOOD QRUPDWLYD QD]LRQDOH QHO WHPSR LQ YLJRUH
, EHQHILFL SUHYLVWL GDOOD SUHVHQWH OHJJH VRQR HVWHVL DO SHUVRQDOH WUDVIHULWR DOOH SURYLQFH LQ VHJXLWR DOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
H LQGLYLGXDWR VXOOD EDVH GHO SURWRFROOR G LQWHVD 5HJLRQH 3URYLQFH GHO
PDU]R
'DOO LQGHQQLWj GL FXL DO
FRPPD GHO SUHVHQWH DUWLFROR YLHQH WXWWDYLD GHWUDWWD D FDULFR GL WDOH SHUVRQDOH OD TXRWD JLj FRUULVSRVWD TXDOH SUHPLR SHU
O DYYHQXWR SDVVDJJLR DG DOWUR HQWH &RQWHVWXDOPHQWH H SURSRU]LRQDOPHQWH YLHQH ULGRWWD OD VRPPD DWWXDOPHQWH WUDVIHULWD
GDOOD 5HJLRQH DOOH 3URYLQFH SHU LO SDJDPHQWR GHOOH PHQVLOLWj
, EHQHILFL GHOOD ULVROX]LRQH DQWLFLSDWD GHO UDSSRUWR GL ODYRUR FRPH GLVFLSOLQDWD GDOOD SUHVHQWH OHJJH VRQR HVWHVL DQFKH D
FRORUR FKH D GHFRUUHUH GDO JLXJQR
H VLQR DOOD SXEEOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH KDQQR SURGRWWR GRPDQGD GL
FROORFDPHQWR D ULSRVR DQWLFLSDWR H FKH FRPXQTXH VLDQR LQ VHUYL]LR DOOD GDWD GL SUHVHQWD]LRQH GHOO LVWDQ]D GL ULVROX]LRQH
DQWLFLSDWD
/D SUHVHQWH OHJJH QRQ VL DSSOLFD D FRORUR FKH LQ FRHUHQ]D FRQ OD QRUPDWLYD WHPSR SHU WHPSR YLJHQWH LQ PDWHULD GL OLPLWL
SHU OD FHVVD]LRQH GHO UDSSRUWR GL ODYRUR UDJJLXQJDQR WDOL OLPLWL DOOD GDWD GHOOD ULVROX]LRQH DQWLFLSDWD ULFKLHVWD
/D SUHVHQWH QRUPD QRQ VL HVWHQGH DO SHUVRQDOH GHO VHUYL]LR VDQLWDULR UHJLRQDOH
/H VRPPH QHFHVVDULH DOOD FRSHUWXUD ILQDQ]LDULD GHOOD VSHVD GHO SUHVHQWH DUWLFROR VRQR GD LPSXWDUH VXL FRUULVSRQGHQWL
FDSLWROL UHODWLYL DOOH VSHVH SHU OH UHWULEX]LRQL GHO SHUVRQDOH GHL ELODQFL GHJOL HQWL LQWHUHVVDWL VHQ]D RQHUL DJJLXQWLYL D FDULFR
GHO ELODQFLR UHJLRQDOH
$UWLFROR ∗
'LVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL SHUVRQDOH $ )R 5
,Q ULIHULPHQWR D TXDQWR SUHYLVWR GDOO DUWLFROR FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
GLVFLSOLQDQWH LO WUDVIHULPHQWR DOOD
5HJLRQH GHL GLSHQGHQWL DGGHWWL DL VHUYL]L DPPLQLVWUDWLYL GHOO $)25 QHOOH PRUH GHOO DWWXD]LRQH FRPSOHVVLYD GHOOD QRUPD OD
*LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD D FRSULUH L SRVWL YDFDQWL GHOOD GRWD]LRQH RUJDQLFD GLVSRQHQGR LQ VHGH GL SURJUDPPD]LRQH
WULHQQDOH GHL IDEELVRJQL SULRULWDULDPHQWH H SURJUHVVLYDPHQWH LO WUDVIHULPHQWR QHO SURSULR UXROR RUJDQLFR GHL GLSHQGHQWL
$)25 JLj LQ VHUYL]LR SUHVVR JOL XIILFL UHJLRQDOL DOOD GDWD GL SXEEOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH GDQGR SUHFHGHQ]D DO
SHUVRQDOH FKH SRVVLHGH PDJJLRUH DQ]LDQLWj GL VHUYL]LR SUHVVR JOL XIILFL UHJLRQDOL QHO ULVSHWWR GHOOD GLVFLSOLQD LQ PDWHULD
FRQWHQXWD QHOO DUWLFROR GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR
,O SHUVRQDOH LQ VHUYL]LR DOOD GDWD GHO
SUHVVR LO &HQWUR 5DGLR 5HJLRQDOH GHOO $)25 q DVVHJQDWR IXQ]LRQDOPHQWH
DO VHUYL]LR GHOOD 3URWH]LRQH &LYLOH FRQWLQXDQGR D VYROJHUH FRPSLWL H PDQVLRQL GL SURSULD H VSHFLILFD SHUWLQHQ]D
$UWLFROR ∗
'LVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL FRQIHULPHQWR GL
LQFDULFKL GLULJHQ]LDOL
3HU HFFH]LRQDOL UDJLRQL GL FRQWLQXLWj QHOO D]LRQH DPPLQLVWUDWLYD UHVWDQR YDOLGL JOL LQFDULFKL GLULJHQ]LDOL FRQIHULWL SHU OD
FRSHUWXUD GHL SRVWL YDFDQWL LQ GDWD DQWHULRUH DO
QRYHPEUH
DL VHQVL GHOO DUWLFROR
FRPPL
ELV H WHU GHOOD
OHJJH UHJLRQDOH DJRVWR
Q
QRQFKp L FRQVHTXHQ]LDOL HIIHWWL JLXULGLFL
$UWLFROR
∗
&RPPD DEURJDWR GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
WDOH FRPPD SUHFHGHQWHPHQWH FRVu UHFLWDYD ©, SRVWL LQ GRWD]LRQH RUJDQLFD FKH VL
UHQGHUDQQR GLVSRQLELOL D VHJXLWR GHOO DSSOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH QRQ SRWUDQQR HVVHUH ULFRSHUWL SULPD FKH OD VSHVD UHODWLYD DOOH LQGHQQLWj SUHYLVWH GDL FRPPL
H SHU L VLQJROL GLSHQGHQWL VLD FRPSHQVDWD FRQ TXHOOD FKH O $PPLQLVWUD]LRQH DYUHEEH GRYXWR VRVWHQHUH VH LO GLSHQGHQWH IRVVH ULPDVWR LQ VHUYL]LR H FRPXQTXH
VXERUGLQDWDPHQWH DOOD YHULILFD GHOOH HVLJHQ]H RUJDQL]]DWLYH GHOOH FRQGL]LRQL ILQDQ]LDULH GHOO HQWH HG DO ULVSHWWR GHL YLQFROL SUHYLVWL GDOOD QRUPDWLYD QD]LRQDOH ª
/¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
JLXJQR
Q
VRVWLWXLVFH OH SDUROH ©DEELDQR XQ HWj DQDJUDILFD SDUL R VXSHULRUH D
DQQL RSSXUH XQ DQ]LDQLWj FRQWULEXWLYD
FRPSOHVVLYD DQFKH ILJXUDWLYD SDUL R VXSHULRUH D DQQLª FRQ OH SDUROH ©UDJJLXQJDQR WDOL OLPLWLª
∗
/D &RUWH FRVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GHO
KD GLFKLDUDWR O¶LOOHJLWWLPLWj FRVW GHOO¶DUWLFROR
FRPPD
∗
/D &RUWH FRVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GHO
KD GLFKLDUDWR O¶LOOHJLWWLPLWj FRVW GHOO¶DUWLFROR
∗
/D &RUWH FRVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GHO
KD GLFKLDUDWR O¶LOOHJLWWLPLWj FRVW GHOO¶DUWLFROR
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FRPPL H
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
'LVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL VWDELOL]]D]LRQH GHL
ODYRUDWRUL VRFLDOPHQWH XWLOL H GL SXEEOLFD XWLOLWj
,O WHUPLQH ILQDOH SHU O DWWXD]LRQH GHO 3LDQR GL VWDELOL]]D]LRQH SUHYLVWR GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
Q FRPH PRGLILFDWR GD XOWLPR GDOOD OHJJH UHJLRQDOH JLXJQR
Q
q ILVVDWR DO GLFHPEUH
JHQQDLR
$OOD FRSHUWXUD GHJOL RQHUL GL FXL DO FRPPD VL SURYYHGH FRQ OH ULVRUVH GHO )RQGR QD]LRQDOH SHU O RFFXSD]LRQH GL FXL
DOO DUWLFROR GHO 'HFUHWR OHJLVODWLYR
IHEEUDLR
Q
H FRQ ULVRUVH UHJLRQDOL GHWHUPLQDWH FRQ OHJJH ILQDQ]LDULD
UHJLRQDOH DOORFDWH DOO 83%
FDSLWROL
H
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GL ELODQFLR
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD D GHWUDUUH LQ FRPSHQVD]LRQH GDOOH VRPPH GD HURJDUH SHU O DQQR
VRWWRVFULWWRUL GL DSSRVLWH FRQYHQ]LRQL SHU O DWWXD]LRQH GHOOH ILQDOLWj GL FXL DOOH OHJJL UHJLRQDOL
JHQQDLR
QRYHPEUH
Q
OH ULVRUVH DWWULEXLWH LQ DSSOLFD]LRQH GL OHJJL UHJLRQDOL H QRQ XWLOL]]DWH GDJOL (QWL PHGHVLPL
DJOL (QWL
Q H
/D OHWWHUD D GHO FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
q VRVWLWXLWD GDOOD VHJXHQWH OH $PPLQLVWUD]LRQL
SXEEOLFKH GL FXL DOO DUWLFROR FRPPD GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
DQFKH LQ DVVRFLD]LRQH WUD GL ORUR JOL (QWL
SXEEOLFL HFRQRPLFL OH 6RFLHWj D WRWDOH R SUHYDOHQWH SDUWHFLSD]LRQH SXEEOLFD TXDOL OH 6RFLHWj D FDSLWDOH PLVWR
SXEEOLFR SULYDWR 6RFLHWj SDUWHFLSDWH WRWDOPHQWH GD (QWL SXEEOLFL WHUULWRULDOL $72 )RQGD]LRQL FRVWLWXLWH GD (QWL SXEEOLFL
WHUULWRULDOL VRFLHWj LQ +RXVH GL (QWL SXEEOLFL WHUULWRULDOL ,QROWUH OH &RRSHUDWLYH VRFLDOL GL FXL DOOD OHJJH QRYHPEUH
Q
H ORUR &RQVRU]L JOL DOWUL VRJJHWWL LQGLYLGXDWL DL VHQVL GHOO DUWLFROR FRPPD GHO ' OJV Q
FRQ GHFUHWL GHO
0LQLVWHUR GHO /DYRUR H GHOOD SUHYLGHQ]D VRFLDOH
,O FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
q VRVWLWXLWR GDO VHJXHQWH /H GLVSRVL]LRQL GL FXL DOOD SUHVHQWH
OHJJH FHVVDQR FRPXQTXH GL DYHUH YLJRUH LO
GLFHPEUH
GDWD HQWUR OD TXDOH GRYUDQQR HVVHUH DWWXDWL L SLDQL GL
VWDELOL]]D]LRQH RFFXSD]LRQDOL GHL ODYRUDWRUL GHL EDFLQL GL FXL DOO DUWLFROR
$UWLFROR
&HVVD]LRQH GHO UDSSRUWR GL ODYRUR
,O UDSSRUWR GL ODYRUR GHL GLSHQGHQWL GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH GHOOD &DODEULD FKH DEELDQR UDJJLXQWR O DQ]LDQLWj PDVVLPD
FRQWULEXWLYD XWLOH D SHQVLRQH GL DQQL TXDUDQWD VL ULVROYH FRQ XQ SUHDYYLVR GL PHVL VHL IDWWH VDOYH SDUWLFRODUL HVLJHQ]H
FRQQHVVH DJOL DVSHWWL RUJDQL]]DWLYL H IXQ]LRQDOL GHJOL XIILFL GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH GHOOD &DODEULD
$O ILQH GL JDUDQWLUH XQ DGHJXDWD WXWHOD SUHYLGHQ]LDOH LQ RVVHUYDQ]D GHJOL DUWLFROR H
GHOOD &RVWLWX]LRQH HYLWDQGR
VROX]LRQL GL FRQWLQXLWj WUD VWLSHQGLR H SHQVLRQH LO SHUVRQDOH VDUj PDQWHQXWR LQ VHUYL]LR VLQR DOOD GHFRUUHQ]D GHO WUDWWDPHQWR
SHQVLRQLVWLFR VWDELOLWR GDOOD QRUPDWLYD YLJHQWH WHPSR SHU WHPSR
$UWLFROR ∗
$FFHVVR DOOD TXDOLILFD GLULJHQ]LDOH
3HU OD FRSHUWXUD GHL SRVWL GL TXDOLILFD GLULJHQ]LDOH YDFDQWL QHL UXROL GHOOD 5HJLRQH &DODEULD &RQVLJOLR UHJLRQDOH H *LXQWD VL
SURFHGH WUDPLWH FRUVR FRQFRUVR D FXL SRVVRQR SDUWHFLSDUH L GLSHQGHQWL UHJLRQDOL LQ SRVVHVVR GHL UHTXLVLWL SUHYLVWL SHU
O DFFHVVR DOOD TXDOLILFD GLULJHQ]LDOH
7,72/2 ,,,
',6326,=,21, ,1 0$7(5,$ ', (175$7( (
75,%87, 5(*,21$/,
$UWLFROR
&ROODERUD]LRQH WUD JOL RUJDQL UHJLRQDOL LQ PDWHULD WULEXWDULD
, GLSDUWLPHQWL UHJLRQDOL H TXDOXQTXH DOWUR HQWH RG RUJDQR UHJLRQDOH R VXE UHJLRQDOH FRPXQTXH GHQRPLQDWR VRQR WHQXWL D
IRUQLUH OH LQIRUPD]LRQL ULFKLHVWH GDOOD VWUXWWXUD WULEXWDULD UHJLRQDOH HQWUR LO WHUPLQH LQGLFDWR GDOOD OHJJH UHJLRQDOH FKH
GLVFLSOLQD LO SURFHGLPHQWR DPPLQLVWUDWLYR
,O UHVSRQVDELOH GHO SURFHGLPHQWR FKH YLROD VHQ]D JLXVWR PRWLYR O REEOLJR GL FXL DO FRPPD q VRJJHWWR D UHVSRQVDELOLWj
GLVFLSOLQDUH SHU JUDYH YLROD]LRQH GHL GRYHUL GL XIILFLR H LQ FDVR GL SUHVXQWR GDQQR HUDULDOH q GHIHULWR DOOD FRPSHWHQWH
DXWRULWj
∗
/D &RUWH FRVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GHO
KD GLFKLDUDWR O¶LOOHJLWWLPLWj FRVW GHOO¶DUWLFROR
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IV Commissione
4XDQGR QHL JLXGL]L DYHQWH DG RJJHWWR XQ LPSRVL]LRQH WULEXWDULD OD 5HJLRQH VL FRVWLWXLVFH WUDPLWH O $YYRFDWXUD OD VWUXWWXUD
WULEXWDULD UHJLRQDOH IRUQLVFH OH LQIRUPD]LRQL OH PRWLYD]LRQL H OH UDJLRQL JLXULGLFKH VRWWHVH DOO DWWR WULEXWDULR R DPPLQLVWUDWLYR
LPSXJQDWR H WXWWD OD GRFXPHQWD]LRQH SUREDWRULD RFFRUUHQWH SHU O¶HVSOHWDPHQWR GHOO DWWLYLWj GL GLIHVD DOPHQR WUHQWD JLRUQL
SULPD GHO WHUPLQH SHU OD FRVWLWX]LRQH LQ JLXGL]LR
&RQ GHFUHWR GHO GLULJHQWH JHQHUDOH GHO 'LSDUWLPHQWR FKH VRYUDLQWHQGH OD VWUXWWXUD WULEXWDULD UHJLRQDOH VRQR LQGLFDWL L FULWHUL
GL HFRQRPLFLWj VXOOD EDVH GHL TXDOL HIIHWWXDUH R QRQ HIIHWWXDUH O DWWLYLWj GL DFFHUWDPHQWR ,Q GLIHWWR GL SUHYLVLRQH L GHWWL FULWHUL
VRQR SUHGHWHUPLQDWL GDO GLULJHQWH GHOOD VWUXWWXUD WULEXWDULD UHJLRQDOH ,Q RJQL FDVR VRQR HVFOXVH GDOO DFFHUWDPHQWR OH
YLROD]LRQL GL PHUR FDUDWWHUH IRUPDOH R WHPSRUDOH SXUFKp HPHUJD OD EXRQD IHGH GHO FRQWULEXHQWH H SXUFKp LO WULEXWR VLD
HIIHWWLYDPHQWH LQWURLWDWR HQWUR O DQQR GL SDJDPHQWR
,O GLULJHQWH GHOOD FRPSHWHQWH VWUXWWXUD WULEXWDULD FRQ SURYYHGLPHQWR PRWLYDWR SXz ULQXQFLDUH DOOD FRVWLWX]LRQH LQ JLXGL]LR LQ
UDJLRQH GHO UDSSRUWR HYHQWXDOPHQWH VIDYRUHYROH LQVLVWHQWH WUD O HQWLWj GHOOD SUHWHVD H L FRVWL OHJDOL HG DPPLQLVWUDWLYL FKH
GHULYHUHEEHUR GDOOD SURVHFX]LRQH GHOOD DWWLYLWj JLXGL]LDOH RYYHUR LQ UDJLRQH GHOOD SUREDELOH VRFFRPEHQ]D JLXGL]LDOH /D
VWUXWWXUD WULEXWDULD UHJLRQDOH LQ WDOL FDVL FRPXQLFD DJOL RUJDQL JLXULVGL]LRQDOL OD FHVVDWD PDWHULD GHO FRQWHQGHUH
$UWLFROR
'LVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL FRQWHQ]LRVR WULEXWDULR UHJLRQDOH
1HOOH FRQWURYHUVLH LQ PDWHULD WULEXWDULD O $YYRFDWXUD UHJLRQDOH SXz FRQIHULUH LQFDULFKL SURIHVVLRQDOL HVWHUQL LQ GHURJD DOOH
YLJHQWL SUHYLVLRQL LQ PDWHULD
*OL LQFDULFKL SURIHVVLRQDOL GL FXL DO FRPPD GHYRQR HVVHUH FRQIHULWL DWWUDYHUVR LGRQHD FRQYHQ]LRQH FRQ SURIHVVLRQLVWL
HVWHUQL LQGLYLGXDWL G LQWHVD FRQ LO 'LULJHQWH *HQHUDOH GHO 'LSDUWLPHQWR %LODQFLR H VHFRQGR OH PRGDOLWj GD TXHVWL ILVVDWH
3HU JOL RQHUL FRQQHVVL DOO DWWXD]LRQH GHO SUHVHQWH DUWLFROR q DXWRUL]]DWD SHU O HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
OD VSHVD QHO OLPLWH
PDVVLPR GL HXUR
D YDOHUH VXOOH ULVRUVH DOORFDWH DOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHO
ELODQFLR
$UWLFROR
3DUWHFLSD]LRQH GHL FRPXQL DOO DFFHUWDPHQWR
3HU SRWHQ]LDUH O D]LRQH GL FRQWUDVWR DOO HYDVLRQH ILVFDOH H FRQWULEXWLYD LQ DWWXD]LRQH GHL SULQFLSL GL HFRQRPLFLWj HIILFLHQ]D H
FROODERUD]LRQH DPPLQLVWUDWLYD q LQFHQWLYDWD OD SDUWHFLSD]LRQH GHL FRPXQL DOO DFFHUWDPHQWR ILVFDOH H FRQWULEXWLYR SUHYLD
LQWHVD FRQ L &RPXQL LQWHUHVVDWL PHGLDQWH LO ULFRQRVFLPHQWR GL XQD TXRWD SDUL DO SHU FHQWR GHOOH PDJJLRUL VRPPH UHODWLYH
D WULEXWL UHJLRQDOL ULVFRVVH D WLWROR GHILQLWLYR QRQFKp GHOOH VDQ]LRQL DSSOLFDWH
3HU OH DWWLYLWj GL VXSSRUWR DOO HVHUFL]LR GHOOH IDFROWj GL FXL DO SULPR FRPPD L &RPXQL SRVVRQR DYYDOHUVL GHOOH VRFLHWj H GHJOL
HQWL SDUWHFLSDWL GDL &RPXQL VWHVVL RYYHUR GHJOL DIILGDWDUL GHOOH HQWUDWH FRPXQDOL
&RQ GHFUHWR GHO GLULJHQWH GHOOD VWUXWWXUD WULEXWDULD UHJLRQDOH VRQR LQGLYLGXDWL L WULEXWL H OH PRGDOLWj RSHUDWLYH GHOOD
SDUWHFLSD]LRQH FRPXQDOH DOO DFFHUWDPHQWR
&RQ GHFUHWR GHO GLULJHQWH GHOOD 5DJLRQHULD UHJLRQDOH GL FRQFHUWR FRQ LO GLULJHQWH GHOOD VWUXWWXUD WULEXWDULD UHJLRQDOH q
HIIHWWXDWD O DWWULEX]LRQH GHOOD TXRWD GL SHUWLQHQ]D FRPXQDOH
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH
$OOD OHJJH UHJLRQDOH
D DOO DUWLFROR
DSULOH
Q
DSULOH
Q
VRQR DSSRUWDWH OH VHJXHQWL PRGLILFKH
GRSR OH SDUROH SURYYHGLPHQWL DPPLQLVWUDWLYL VRQR LQVHULWH OH VHJXHQWL HVSUHVVL R WDFLWL
E DO FRPPD GHOO DUWLFROR q DJJLXQWR LO VHJXHQWH DOLQHD ,Q FDVR GL SURYYHGLPHQWR WDFLWR FRQVHJXHQWH D GHQXQFLD GL
LQL]LR GL DWWLYLWj R D VHJQDOD]LRQH FHUWLILFDWD G LQL]LR GL DWWLYLWj R DG DOWUL VLPLODUL LVWLWXWL OD WDVVD q FRUULVSRVWD
FRQWHVWXDOPHQWH DOOD GLFKLDUD]LRQH GHO FRQWULEXHQWH
F
DO FRPPD GHOO DUWLFROR OH SDUROH p VRJJHWWR DOO DSSOLFD]LRQH GL XQD VRSUDWWDVVD QHOOD PLVXUD SDUL DO GRSSLR GHOOD
WDVVD HYDVD VRQR VRVWLWXLWH GDOOH SDUROH GL XQD VDQ]LRQH GDO FHQWR DO GXHFHQWR SHU FHQWR GHOOD WDVVD HYDVD FRQ XQ
PLQLPR GL HXUR
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IV Commissione
G DO FRPPD GHOO DUWLFROR OH SDUROH VL LQFRUUH D LQ XQD VRSUDWWDVVD GHO SHU FHQWR GHOOD WDVVD GRYXWD VH TXHVWD p
FRUULVSRVWD HQWUR WUHQWD JLRUQL GDOOD VFDGHQ]D E LQ XQD VRSUDWWDVVD GHO
SHU FHQWR GHOOD WDVVD GRYXWD VH TXHVWD p
FRUULVSRVWD ROWUH LO WHUPLQH GL FXL DOOD SUHFHGHQWH OHWWHUD D PD SULPD GHOO DFFHUWDPHQWR GHOO LQIUD]LRQH VRQR VRVWLWXLWH
GDOOH SDUROH VL LQFRUUH LQ XQD VDQ]LRQH SDUL DO WUHQWD SHU FHQWR GHOOD WDVVD HYDVD
H GRSR LO FRPPD GHOO DUWLFROR q DJJLXQWR LO VHJXHQWH FRPPD ELV 1HVVXQD VDQ]LRQH q DSSOLFDWD QHO FDVR QHO TXDOH
LO FRQWULEXHQWH DEELD SHU HUURUH VFXVDELOH LQWHJUDOPHQWH SURYYHGXWR DOOD FRUUHVSRQVLRQH GHOOD WDVVD GRYXWD D IDYRUH GL
HQWL GLYHUVL ULVSHWWR DOOD 5HJLRQH ,Q WDOH FDVR JOL HQWL FKH DEELDQR LQWURLWDWR HUURQHDPHQWH OD WDVVD GL ULODVFLR GL ULQQRYR
DQQXDOH R GL YLVWR H YLGLPD]LRQH VRQR WHQXWL DO ULYHUVDPHQWR GHOOH UHODWLYH VRPPH QHL FRQIURQWL GHOOD 5HJLRQH
I
O DUWLFROR
q VRVWLWXLWR GDO VHJXHQWH
$UWLFROR
2EEOLJR GL LQIRUPD]LRQL
*OL XIILFL FRPSHWHQWL DO ULODVFLR GHL SURYYHGLPHQWL H GHJOL DWWL VRJJHWWL D WDVVD]LRQH VRQR WHQXWL DOOD WUDVPLVVLRQH DOOD
VWUXWWXUD WULEXWDULD UHJLRQDOH GHOOH LQIRUPD]LRQL UHODWLYH DJOL DWWL HVSUHVVL R WDFLWL ULODVFLDWL HQWUR WUHQWD JLRUQL GDO
ULODVFLR R GDO SHUIH]LRQDPHQWR GHJOL VWHVVL 6RQR RJJHWWR GL FRPXQLFD]LRQH DQFKH OH FHVVD]LRQL H OH YDULD]LRQL
GHJOL VWHVVL SUHGHWWL DWWL /D WUDVPLVVLRQH SXz DYYHQLUH DQFKH SHU YLD WHOHPDWLFD 2JQL FRPXQLFD]LRQH LQGLFD
LPSRUWR HG HVWUHPL GHO YHUVDPHQWR HIIHWWXDWR GDO FRQWULEXHQWH
,O UHVSRQVDELOH GHO SURFHGLPHQWR FKH YLROD VHQ]D JLXVWLILFDWR PRWLYR O REEOLJR GL WUDVPLVVLRQH GL FXL DO FRPPD
q VRJJHWWR D UHVSRQVDELOLWj GLVFLSOLQDUH SHU YLROD]LRQH GHL GRYHUL GL XIILFLR H LQ FDVR GL SUHVXQWR GDQQR HUDULDOH q
GHIHULWR DOOD FRPSHWHQWH DXWRULWj JLXGL]LDULD
&RQ GHFUHWR GHO GLULJHQWH JHQHUDOH GHO 'LSDUWLPHQWR FKH VRYUDLQWHQGH DOOD VWUXWWXUD WULEXWDULD GHOOD 5HJLRQH VRQR
VWDELOLWH PRGDOLWj WHUPLQL H GHFRUUHQ]D GHOO XVR GHOOD SURFHGXUD GL WUDVPLVVLRQH WHOHPDWLFD SUHYLVWD QHO FRPPD
SURYYHGLPHQWR SXz VWDELOLUH GHURJKH DOOD WUDVPLVVLRQH WHOHPDWLFD RYH FLz VLD UHVR QHFHVVDULR GD HVLJHQ]H
DPPLQLVWUDWLYH R JLXULVGL]LRQDOL
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH
$OOD OHJJH UHJLRQDOH
DJRVWR
Q
DJRVWR
Q
VRQR DSSRUWDWH OH VHJXHQWL PRGLILFKH
D DO FRPPD
GHOO DUWLFROR OH SDUROH OR VWHVVR VL GHVXPH GDO YROXPH GHL ULILXWL
SURFHGH DL VHQVL GHOO DUWLFROR FKH VHJXH
VRQR VRVWLWXLWH GDOOH SDUROH VL
E GRSR O DUWLFROR q DJJLXQWR O DUWLFROR ELV UXEULFDWR 3UHVXQ]LRQH GL FRQIHULPHQWR FKH KD LO VHJXHQWH FRQWHQXWR
2YH QRQ VLD SRVVLELOH GHWHUPLQDUH LO TXDQWLWDWLYR GHL ULILXWL FRQIHULWL LQ GLVFDULFD VLD DXWRUL]]DWD FKH DEXVLYD RYYHUR
DEEDQGRQDWL VFDULFDWL R GHSRVLWDWL LQ PDQLHUD LQFRQWUROODWD JOL RUJDQL LVSHWWLYL SURYYHGRQR D VWLPDUH GLVFUH]LRQDOPHQWH
LO WRQQHOODJJLR FRQIHULWR
2YH OD VWLPD QRQ VLD SRVVLELOH JOL RUJDQL LVSHWWLYL SURYYHGRQR D VWLPDUH LO WRQQHOODJJLR GDO YROXPH GHL ULILXWL
FRQIHULWL LQ EDVH DG XQ UDSSRUWR GL FRQYHUVLRQH GL XQD WRQQHOODWD SHU RJQL PHWUR FXER FRQIHULWR
2YH OD VWLPD GHO YROXPH QRQ VLD SRVVLELOH JOL RUJDQL SURYYHGRQR D FDOFRODUH O DUHD WHUULWRULDOH VXOOD TXDOH LQVLVWH OD
GLVFDULFD H VWLPDQR LO WRQQHOODJJLR LQ EDVH DOOD HVWHQVLRQH WHUULWRULDOH LQ EDVH DG XQ UDSSRUWR GL FRQYHUVLRQH GL XQD
WRQQHOODWD SHU RJQL PHWUR TXDGUR GL HVWHQVLRQH
1HO FDVR QRQ VLD SRVVLELOH LQGLYLGXDUH OD QDWXUD GHL ULILXWL FRQIHULWL HVVL VL SUHVXPRQR HVVHUH ULILXWL GHOOD VSHFLH
VRJJHWWD DOOD PDVVLPD WDULIID GL FRQIHULPHQWR
2YH QRQ VLD SRVVLELOH GHWHUPLQDUH OD GDWD GHO FRQIHULPHQWR R GHOO DEEDQGRQR VFDULFR R GHSRVLWR LQFRQWUROODWR OR
VWHVVR VL SUHVXPH DYYHQXWR DOOD GDWD GHOO DFFHUWDPHQWR
$YYHUVR OH GHWWH VWLPH LO VRJJHWWR VDQ]LRQDWR q DPPHVVR D IRUQLUH SURYD FRQWUDULD OD FXL ULVXOWDQ]D q YDOXWDWD
PRWLYDWDPHQWH GDOOD VWUXWWXUD WULEXWDULD UHJLRQDOH
F
$EURJDWR
/HWWHUD DEURJDWD GDOO¶¶DUW
FRPPD
GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
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IV Commissione
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOH OHJJH UHJLRQDOH Q
GHO DJRVWR
HVPL
,O FRPPD GHOO DUWLFROR ELV GHOOD OHJJH UHJLRQDOH DJRVWR
Q
q VRVWLWXLWR GDO VHJXHQWH
6RQR HVHQWDWL GDO
SDJDPHQWR GHOOD WDVVD DXWRPRELOLVWLFD UHJLRQDOH OH 21/86 FKH SRVVLHGRQR L UHTXLVLWL GL FXL DOO DUWLFROR
GHO ' OJV
GLFHPEUH
Q
$UWLFROR
7UDVIHULPHQWR DOOD 5HJLRQH GL ULVRUVH SURYHQLHQWL GDO
JHWWLWR ILVFDOH ULQYHQLHQWH GDJOL LPSLDQWL GL HQHUJLD
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD DOOD VWLSXOD GL XQ $FFRUGR GL 3URJUDPPD 4XDGUR QHOO DPELWR GHOOD ,QWHVD ,VWLWX]LRQDOH
6WDWR 5HJLRQH SHU GHFLGHUH GHO WUDVIHULPHQWR DOOD 5HJLRQH &DODEULD GHOOD TXRWH GL ULVRUVH ILQDQ]LDULH DVVHJQDWH DO
ELODQFLR VWDWDOH SURYHQLHQWH GDO JHWWLWR ILVFDOH ULQYHQLHQWH GDJOL LPSLDQWL GL SURGX]LRQH HQHUJHWLFD D FLUFXLWR FRPELQDWR
WXUERJDV H GDOOH DWWLYLWj GL HVWUD]LRQH R GL WUDVIRUPD]LRQH PHWDQLIHUH RSHUDQWL QHO WHUULWRULR UHJLRQDOH FDODEUHVH
7,72/2 ,9
',6326,=,21, ,1 0$7(5,$ 6$1,7$5,$
$UWLFROR
$FFHVVR DOO DQWLFLSD]LRQH VWDWDOH SHU LO
ULSLDQR GHL GHELWL SUHJUHVVL GHOOD 6DQLWj
$O ILQH GL JDUDQWLUH OD SRVVLELOLWj GL DFFHVVR DOO DQWLFLSD]LRQH GL OLTXLGLWj D YDOHUH VXOOH ULVRUVH GLVSRQLELOL GL FXL DOO DUWLFROR
FRPPD
GHOOD OHJJH
VWDQ]LDWH GDOOR 6WDWR SHU OD FRSHUWXUD GHO GHELWR VDQLWDULR FXPXODWLYDPHQWH UHJLVWUDWR D
WXWWR LO
GLFHPEUH
XQD TXRWD GHOOH HQWUDWH LQ OLEHUD GLVSRQLELOLWj GHOOD 5HJLRQH SDUL DG HXUR
DFFHUWDWH H ULVFRVVH DO FDSLWROR
UHODWLYR DOO LPSRVWD UHJLRQDOH VXOOD EHQ]LQD SHU DXWRWUD]LRQH LVWLWXLWD FRQ LO
VXFFHVVLYR DUWLFROR
GHOOD SUHVHQWH OHJJH HG DO FDSLWROR
GHOO HQWUDWD UHODWLYR DOOD 7DVVD DXWRPRELOLVWLFD
UHJLRQDOH q ILQDOL]]DWD D GHFRUUHUH GDOO HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
DOOD UHVWLWX]LRQH GHOOD SUHGHWWD DQWLFLSD]LRQH
$ WDOH VFRSR q LVWLWXLWR QHOO 83%
GHOOD VSHVD GHO ELODQFLR DQQXDOH
H SOXULHQQDOH
LO FRUULVSRQGHQWH
FDSLWROR
FRQ OR VWDQ]LDPHQWR GL HXUR
TXDOH UDWD DQQXD FRPSUHQVLYD GHJOL LQWHUHVVL H SHU OD GXUDWD
GL DQQL LO FXL XWLOL]]R q VXERUGLQDWR DOOD VRWWRVFUL]LRQH GHO FRQWUDWWR GL SUHVWLWR H DOO HIIHWWLYR OLYHOOR GHOOH VRPPH DWWLQWH
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD FRQ SURSULR DWWR DG DSSRUWDUH OH QHFHVVDULH YDULD]LRQL DO GRFXPHQWR WHFQLFR GL FXL
DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH GL FRQWDELOLWj Q
$UWLFROR
,VWLWX]LRQH GHOO LPSRVWD UHJLRQDOH VXOOD EHQ]LQD SHU
DXWRWUD]LRQH
$O ILQH GL FRQVHQWLUH LO ULVSHWWR GHJOL LPSHJQL ILQDQ]LDUL SUHYLVWL GDO 3LDQR GL ULHQWUR LQ PDWHULD VDQLWDULD DSSURYDWR FRQ
VSHFLILFR DFFRUGR FRQ OR 6WDWR q LVWLWXLWD FRQ GHFRUUHQ]D GDO ƒ JHQQDLR
O LPSRVWD UHJLRQDOH VXOOD EHQ]LQD SHU
DXWRWUD]LRQH GL FXL DO GHFUHWR OHJLVODWLYR GLFHPEUH
Q
DUWLFROR
/D PLVXUD GHOO LPSRVWD q GHWHUPLQDWD LQ HXUR
SHU OLWUR GL EHQ]LQD
/ LPSRVWD q GRYXWD DOOD 5HJLRQH GDO FRQFHVVLRQDULR R WLWRODUH GHOO DXWRUL]]D]LRQH GHOO LPSLDQWR GL GLVWULEX]LRQH GL FDUEXUDQWH
R SHU VXD GHOHJD GDOOD VRFLHWj SHWUROLIHUD FKH VLD XQLFD IRUQLWULFH GHO VXGGHWWR LPSLDQWR VX EDVH PHQVLOH H VXL TXDQWLWDWLYL
GL FXL DO 'HFUHWR GHO 0LQLVWHUR GHOOH )LQDQ]H OXJOLR
DUWLFROR FRPPD OHWWHUD G
ELV , VRJJHWWL SDVVLYL GHYRQR SUHVHQWDUH HQWUR LO JHQQDLR GHOO DQQR VXFFHVVLYR D TXHOOR QHO FRUVR GHO TXDOH VL VRQR DYYHUDWL L
SUHVXSSRVWL GL LPSRVWD DOO XIILFLR WULEXWDULR GHOOD 5HJLRQH &DODEULD FRPSHWHQWH WHUULWRULDOPHQWH OD VWHVVD GLFKLDUD]LRQH
SUHVHQWDWD SHU FLDVFXQD SURYLQFLD DOO XIILFLR GHOO $JHQ]LD GHOOH 'RJDQH WHUULWRULDOPHQWH FRPSHWHQWH H UHGDWWD LQ FRQIRUPLWj
DL FULWHUL VWDELOLWL GDO GHFUHWR GHO 0LQLVWUR GHOOH ILQDQ]H
OXJOLR
'HYRQR LQROWUH ULVXOWDUH QHOOD FRPXQLFD]LRQH
O LQGLYLGXD]LRQH GHO VRJJHWWR SDVVLYR H GHL VLQJROL LPSLDQWL GL GLVWULEX]LRQH L FRQVXPL GL FDUEXUDQWH SHU FLDVFXQ PHVH
VRODUH OH OLTXLGD]LRQL PHQVLOL LO ULHSLORJR H LO VDOGR GHOO LPSRVWD OD ILUPD GHO OHJDOH UDSSUHVHQWDQWH GHO VRJJHWWR SDVVLYR
&RQ GHWHUPLQD]LRQH GHO 'LULJHQWH JHQHUDOH GHO 'LSDUWLPHQWR %LODQFLR GD SXEEOLFDUVL VXO %85& SRVVRQR HVVHUH
GLVFLSOLQDWH PRGDOLWj GL WUDVPLVVLRQH WHOHPDWLFD DL VHQVL GHO FRPPD GHOO DUWLFROR GHO GHFUHWR OHJJH RWWREUH
Q
'LVSRVL]LRQL XUJHQWL LQ PDWHULD WULEXWDULD H ILQDQ]LDULD FRQYHUWLWR FRQ PRGLILFD]LRQL GDOOD OHJJH QRYHPEUH
Q
&RPPD FRVu PRGLILFDWR GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
DSULOH
Q
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
,Q FDVR GL FHVVD]LRQH GHO VRJJHWWR SDVVLYR OD GLFKLDUD]LRQH DQQXDOH H LO YHUVDPHQWR D VDOGR VRQR HIIHWWXDWL HQWUR XQ
PHVH GDOOD GDWD GL FHVVD]LRQH
/ LPSRVWD q YHUVDWD FRQ SDJDPHQWR GL UDWH GL DFFRQWR PHQVLOL H FRQ SDJDPHQWR GL FRQJXDJOLR DOO DWWR GHOOD SUHVHQWD]LRQH
GHOOD GLFKLDUD]LRQH DQQXDOH GL FXL DO FRPPD VXFFHVVLYR OH UDWH GL DFFRQWR VRQR FRPSXWDWH VXOOD EDVH GL XQ GRGLFHVLPR
GHOO LPSRVWD JUDYDQWH VXO SURGRWWR HURJDWR QHOO DQQR SUHFHGHQWH GHVXQWR GDOOD UHODWLYD GLFKLDUD]LRQH DQQXDOH 3HU L QXRYL
LPSLDQWL OH UDWH GL DFFRQWR VRQR FDOFRODWH VXJOL LPSRUWL SUHVXQWL GD HURJDUH / LPSRVWD q YHUVDWD HQWUR O XOWLPR JLRUQR XWLOH
GHO PHVH VXFFHVVLYR D TXHOOR GL ULIHULPHQWR VX DSSRVLWR FRQWR FRUUHQWH EDQFDULR RYYHUR PHGLDQWH ERQLILFR EDQFDULR D
IDYRUH GHOOD 7HVRUHULD GHOOD 5HJLRQH &DODEULD FRVL FRPH GLVSRVWR GDO FRPPD GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
JOL XIILFL GHOO $JHQ]LD GHOOH GRJDQH KDQQR IDFROWj GL ULGHWHUPLQDUH OH UDWH GL DFFRQWR VXOOD EDVH GHL GDWL WHFQLFL H
FRQWDELOL GLVSRQLELOL DQFKH VX ULFKLHVWD GHO VRJJHWWR SDVVLYR
,Q FDVR GL RPHVVR R LQVXIILFLHQWH YHUVDPHQWR GHOO LPSRVWD HQWUR LO WHUPLQH SUHYLVWR VL DSSOLFD OD VDQ]LRQH DPPLQLVWUDWLYD
SDUL DO FLQTXDQWD SHU FHQWR GHOO LPSRVWD QRQ YHUVDWD DL VHQVL GHOO DUWLFROR FRPPD
GHOOD OHJJH GLFHPEUH
Q
0LVXUH GL UD]LRQDOL]]D]LRQH GHOOD ILQDQ]D SXEEOLFD ROWUH DJOL LQWHUHVVL
,Q FDVR GL ULWDUGDWR SDJDPHQWR HQWUR L WUHQWD JLRUQL GDOOD VFDGHQ]D OD VDQ]LRQH DPPLQLVWUDWLYD q ULGRWWD DO WUHQWD SHU FHQWR
GHOO LPSRVWD YHUVDWD LQ ULWDUGR ROWUH DJOL LQWHUHVVL
/ DFFHUWDPHQWR H OD OLTXLGD]LRQH GHOO LPSRVWD q HIIHWWXDWD DL VHQVL GHOO DUWLFROR FRPPD
GHOOD OHJJH Q
VXOOD
EDVH GL GLFKLDUD]LRQL DQQXDOL SUHVHQWDWH FRQ OH PRGDOLWj VWDELOLWH QHO GHFUHWR PLQLVWHULDOH
OXJOLR
GDL VRJJHWWL
REEOLJDWL DO YHUVDPHQWR GHOO LPSRVWD GL FXL DO FRPPD GHO SUHVHQWH DUWLFROR HQWUR LO
JHQQDLR GHOO DQQR VXFFHVVLYR D
TXHOOR FXL VL ULIHULVFRQR
ELV *OL DYYLVL GL DFFHUWDPHQWR R GL OLTXLGD]LRQH H JOL DWWL GL FRQWHVWD]LRQH GHOOH YLROD]LRQL GHYRQR HVVHUH QRWLILFDWL D SHQD GL
GHFDGHQ]D HQWUR LO
GLFHPEUH GHO TXDUWR DQQR VXFFHVVLYR D TXHOOR LQ FXL q VWDWD SUHVHQWDWD OD GLFKLDUD]LRQH ,O FUHGLWR
GHOO $PPLQLVWUD]LRQH UHJLRQDOH SHU O LPSRVWD D VHJXLWR GL DFFHUWDPHQWR R GL OLTXLGD]LRQH VL SUHVFULYH LQ DQQL FLQTXH GDOOD
GDWD LQ FXL O DFFHUWDPHQWR q GLYHQXWR GHILQLWLYR /D SUHVFUL]LRQH GL GHWWR FUHGLWR q LQWHUURWWD LQ FDVR GL HVHUFL]LR GL D]LRQH
SHQDOH / LPSRVWD q ULPERUVDWD TXDQGR ULVXOWL LQGHELWDPHQWH SDJDWD ,O ULPERUVR GHYH HVVHUH ULFKLHVWR D SHQD GL
GHFDGHQ]D HQWUR GXH DQQL GDOOD GDWD GL SDJDPHQWR 6XOOH VRPPH GD ULPERUVDUH VRQR GRYXWL JOL LQWHUHVVL OHJDOL D GHFRUUHUH
GDOOD GDWD GL SUHVHQWD]LRQH GHOOD ULFKLHVWD DOOD 5HJLRQH / HYHQWXDOH FUHGLWR ULVXOWDQWH GD GLFKLDUD]LRQH SXz HVVHUH SRUWDWR
LQ FRPSHQVD]LRQH QHOOD GLFKLDUD]LRQH VXFFHVVLYD H IDWWR YDOHUH VXO SULPR SDJDPHQWR XWLOH
3HU TXDQWR QRQ HVSUHVVDPHQWH SUHYLVWR GDO SUHVHQWH DUWLFROR VL DSSOLFDQR OH GLVSRVL]LRQL VWDWDOL YLJHQWL LQ PDWHULD GL
LPSRVWD UHJLRQDOH VXOOD EHQ]LQD SHU DXWRWUD]LRQH
/H HQWUDWH GHULYDQWL GDOOH GLVSRVL]LRQL GL FXL DO SUHVHQWH DUWLFROR VWLPDWH SHU O DQQR
LQ HXUR
VRQR ULVFRVVH
D YDOHUH VXOO 83% GL HQWUDWD
FDSLWROR
HG DOORFDWH QHOOD SDUWH VSHVD DOO 83%
FDSLWROR
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD FRQ SURSULR DWWR DG DSSRUWDUH OH QHFHVVDULH YDULD]LRQL DO GRFXPHQWR WHFQLFR
GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH GL FRQWDELOLWj Q
$UWLFROR
'LVSRVL]LRQL GLYHUVH LQ PDWHULD VDQLWDULD
$OOD OHJJH UHJLRQDOH
D DOO DUWLFROR
PDU]R
Q
VRQR DSSRUWDWH OH VHJXHQWL PRGLILFKH
FRPPD
− DOOD OHWWHUD E GRSR OD SDUROD ,WDOLD VRQR DJJLXQWH OH SDUROH FKH QRQ VLDQR GLVSRQLELOL SUHVVR LO 6HUYL]LR 6DQLWDULR
5HJLRQDOH
− DOOD OHWWHUD F GRSR OH SDUROH FRQJHQLWH R DFTXLVLWH VRQR DJJLXQWH OH SDUROH TXDORUD VLDQR QHFHVVDULH SUHVWD]LRQL
QRQ IUXLELOL SUHVVR OD 5HWH UHJLRQDOH GHOOH PDODWWLH UDUH
&RPPD DJJLXQWR GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
&RPPD FRVu VRVWLWXLWR GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
WDOH FRPPD SUHFHGHQWHPHQWH FRVu UHFLWDYD © ,O YHUVDPHQWR GHOO LPSRVWD q
HIIHWWXDWR HQWUR LO PHVH VXFFHVVLYR D TXHOOR GL ULIHULPHQWR VXO FRQWR FRUUHQWH GHOOD WHVRUHULD GHOOD 5HJLRQH R VX DSSRVLWR FRQWR FRUUHQWH SRVWDOH /H VRPPH ULVFRVVH DL
VHQVL GHO SUHVHQWH DUWLFROR VRQR LVFULWWH LQ DSSRVLWR FDSLWROR GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOO HQWUDWD GHO ELODQFLR GHOOD 5HJLRQH &DODEULD /D GLVSRQLELOLWj GL IRQGL GHULYDQWL
HG DIIOXLWL QHO FRUVR GHOO HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR QHO FDSLWROR GL HQWUDWD q XWLOL]]DWD SULRULWDULDPHQWH SHU OH ILQDOLWj GL FXL DO FRPPD SRQHQGRQH OD FRPSHWHQ]D GHOOD VSHVD
D FDULFR GL DSSRVLWR FDSLWROR GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD GHO ELODQFLR GHOOD 5HJLRQH &DODEULDª
&RPPD DJJLXQWR GDOO¶DUW
FRPPD
GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
− DOOD OHWWHUD F GRSR OH SDUROH RUJDQL H IXQ]LRQL VRQR DJJLXQWH OH SDUROH TXDORUD QHFHVVLWLQR GL SUHVWD]LRQL QRQ IUXLELOL
SUHVVR LO 6HUYL]LR 6DQLWDULR 5HJLRQDOH
E DOO DUWLFROR
FRPPD
OH SDUROH
HXUR DQQXL VRQR VRVWLWXLWH GDOOH SDUROH
HXUR DQQXL
,Q DSSOLFD]LRQH GHOO DUWLFROR
GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR Q
D GHFRUUHUH GDO JHQQDLR
OH WDVVH GL LVSH]LRQH
GRYXWH SHU OD GHWHQ]LRQH GL DSSDUHFFKL UDGLRORJLFL GHWHQXWL GDJOL RGRQWRLDWUL GL UDGLRWHUDSLD H GL UDGLXP WHUDSLD VRQR
DEURJDWH
$O FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
SDUROH 6LVWHPD 6DQLWDULR 5HJLRQDOH
JHQQDLR
Q
OH SDUROH UXROR VDQLWDULR VRQR VRVWLWXLWH FRQ OH
7,72/2 9
02',),&+( (' ,17(*5$=,21, $
/(**, 5(*,21$/, 9,*(17,
$UWLFROR ∗
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
$OOD OHJJH UHJLRQDOH GLFHPEUH
q DJJLXQWR LO VHJXHQWH DUWLFROR ELV
Q
UHFDQWH 0LVXUH LQ PDWHULD GL HQHUJLD HOHWWULFD GD IRQWL HQHUJHWLFKH ULQQRYDELOL
$UW ELV
$O ILQH GL SURPXRYHUH O LQWHUYHQWR SXEEOLFR QHO VHWWRUH GHOOD SURGX]LRQH GL HQHUJLD ULQQRYDELOH VL ULFRQRVFH SULRULWj GL
LQGL]LRQH DL SURFHGLPHQWL XQLFL DIIHUHQWL GRPDQGH LO FXL VRJJHWWR SURSRQHQWH VLD XQ HQWH SXEEOLFR RYYHUR (QWH /RFDOH H
&RQVRU]L GL 6YLOXSSR ,QGXVWULDOH GL FXL DOOD OHJJH UHJLRQDOH
QHOOD TXDOLWj GL VRJJHWWR UHVSRQVDELOH GHOO LPSLDQWR
DOLPHQWDWR GD IRQWL ULQQRYDELOL GD DXWRUL]]DUH
$OOD FRQFRUUHQ]D GHL OLPLWL GL SRWHQ]D DXWRUL]]DWL GL FXL DOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
FXL VRJJHWWR SURSRQHQWH q UDSSUHVHQWDWR GD XQ (QWH SXEEOLFR
QRQ SDUWHFLSDQR JOL LQWHUYHQWL LO
,Q RWWHPSHUDQ]D GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
GHO JLXJQR
FRPPD OHWWHUD G JOL LPSLDQWL SHU OD SURGX]LRQH
GL HQHUJLD HOHWWULFD FRQ FDSDFLWj GL JHQHUD]LRQH QRQ VXSHULRUH DG XQ 0: HOHWWULFR GL FXL DOO DUWLFROR FRPPD OHWWHUD H
GHO ' /
GLFHPEUH
Q
DOLPHQWDWL GDOOH IRQWL GL FXL DOOD OHWWHUD D GHOOR VWHVVR FRPPD YHQJRQR DVVRJJHWWDWL
DOOD GLVFLSOLQD GHOOD GHQXQFLD GL LQL]LR DWWLYLWj GL FXL DJOL DUWLFROL
H
GHO 7 8 GHOOH GLVSRVL]LRQL OHJLVODWLYH H
UHJRODPHQWDUL LQ PDWHULD GL HGLOL]LD GL FXL DO ' 3 5 JLXJQR
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL
'RSR LO SDUDJUDIR
VDUj GHQRPLQDWR
GHOO DOOHJDWR 68% GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
GLFHPEUH
Q
LQVHULUH LO VHJXHQWH SDUDJUDIR FKH
D 1HO FDVR LO VRJJHWWR SURSRQHQWH VLD XQ HQWH SXEEOLFR QHOOD VXD TXDOLWj GL VRJJHWWR UHVSRQVDELOH GHOO LPSLDQWR GD
DXWRUL]]DUH OD YHULILFD SUHOLPLQDUH GL FXL DOO DUWLFROR GHOO DOOHJDWR 68% GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
QRQ
GRYHQGRVL SURFHGHUH DOOD GHWHUPLQD]LRQH GHOOD GLVSRQLELOLWj GL SRWHQ]D DXWRUL]]DELOH SRWUj HVVHUH HVHJXLWD GD XQ
VRJJHWWR SXEEOLFR GHOHJDWR GDO 'LSDUWLPHQWR $WWLYLWj 3URGXWWLYH 6HWWRUH 3ROLWLFKH (QHUJHWLFKH /D YHULILFD SUHOLPLQDUH
DIIHUHQWH LQWHUYHQWL SURSRVWL GD XQ HQWH SXEEOLFR GRYUj HVVHUH WHUPLQDWD GDO VRJJHWWR GHOHJDWR GDO 'LSDUWLPHQWR
$WWLYLWj 3URGXWWLYH 6HWWRUH 3ROLWLFKH (QHUJHWLFKH HQWUR H QRQ ROWUH
JLRUQL GDO ULFHYLPHQWR GHOOD GRPDQGD GL
DXWRUL]]D]LRQH XQLFD 1HO FDVR FKH LO VRJJHWWR GHOHJDWR GRYHVVH ULFKLHGHUH SHU XQD VROD YROWD LQWHJUD]LRQL
GRFXPHQWDOL DL VHQVL GHO SDUDJUDIR
GHOO DOOHJDWR 68% GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
LO WHUPLQH GL GHILQL]LRQH
GHO SURFHGLPHQWR GRYUj FRQFOXGHUVL HQWUR XQ PDVVLPR GL JLRUQL
GDOO DYYHQXWD SURGX]LRQH GHOOH LQWHJUD]LRQL GD
SDUWH GHO VRJJHWWR SURSRQHQWH 8OWLPDWH FRQ HVLWR SRVLWLYR OH YHULILFKH GL FXL VRSUD GD SDUWH GHO GHOHJDWR LO 6HWWRUH
3ROLWLFKH (QHUJHWLFKH SURYYHGH FRQWHVWXDOPHQWH DG DVVHJQDUH L YDORUL GL SRWHQ]D DWWULEXLELOL D FLDVFXQD ULFKLHVWD GL
DXWRUL]]D]LRQH XQLFD LQGLFHQGR HQWUR H QRQ ROWUH JLRUQL GDOO HVLWR SRVLWLYR GHOOD YHULILFD OD &RQIHUHQ]D GL 6HUYL]L
E 1HO FDVR GL SURJHWWL LQ FXL LO VRJJHWWR SURSRQHQWH VLD XQ HQWH SXEEOLFR LO 'LSDUWLPHQWR $PELHQWH GRYUj DWWLYDUH OD
SURFHGXUD GL YHULILFD DPELHQWDOH 6FUHHQLQJ 9,$ R SURFHGXUH $,$ FRQWHVWXDOPHQWH DOOD YHULILFD SUHOLPLQDUH GD SDUWH
GHO 'LSDUWLPHQWR $WWLYLWj SURGXWWLYH 6HWWRUH 3ROLWLFKH (QHUJHWLFKH R GHO VXR GHOHJDWR FRQFOXGHQGR LO SURFHGLPHQWR
∗
3DUROH DJJLXQWH GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
/D &RUWH FRVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GHO
GLFHPEUH
Q
KD GLFKLDUDWR O¶LOOHJLWWLPLWj FRVW GHOO¶DUWLFROR
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IV Commissione
VWHVVR QHO WHUPLQH PDVVLPR GL JLRUQL D SDUWLUH GDO ULFHYLPHQWR GHOOD GRPDQGD GL DXWRUL]]D]LRQH XQLFD GD SDUWH GHO
VRJJHWWR SURSRQHQWH H FRPXQTXH QRQ ROWUH OD VHGXWD GL DSHUWXUD GHOOD &RQIHUHQ]D GHL 6HUYL]L
F 3HU JOL LPSLDQWL GL SURGX]LRQH GL HQHUJLD GD IRQWL ULQQRYDELOL GL SRWHQ]D QRQ VXSHULRUH D
0: LO FXL VRJJHWWR
SURSRQHQWH VLD XQ HQWH SXEEOLFR VL DSSOLFKHUj OD VROD SURFHGXUD GL YHULILFD DPELHQWDOH GL 6FUHHQLQJ
G 6L ULFRQRVFH SULRULWj GL LQGL]LRQH DL SURFHGLPHQWL XQLFL DIIHUHQWL SURJHWWL LQ FXL LO VRJJHWWR SURSRQHQWH VLD XQ HQWH
SXEEOLFR SHU FXL LO 'LSDUWLPHQWR $WWLYLWj 3URGXWWLYH 6HWWRUH 3ROLWLFKH (QHUJHWLFKH FRQYRFD HQWUR H QRQ ROWUH L
JLRUQL GDOO HVLWR SRVLWLYR GHOOD YHULILFD SUHOLPLQDUH OD &RQIHUHQ]D GHL VHUYL]L SHU O DFTXLVL]LRQH GLUHWWD GL WXWWH OH LQWHVH
OH FRQFHVVLRQL OH DXWRUL]]D]LRQL OH OLFHQ]H L SDUHUL L QXOOD RVWD JOL DVVHQVL FRPXQTXH GHQRPLQDWL QHFHVVDUL SHU OD
UHDOL]]D]LRQH GHO SURJHWWR LQ EDVH DOOD YLJHQWH QRUPDWLYD
H 2JQL DPPLQLVWUD]LRQH FRQYRFDWD SXz HVSULPHUH LQ PRGR YLQFRODQWH OD YRORQWj GHOO $PPLQLVWUD]LRQH VX WXWWH OH
GHFLVLRQL GL FRPSHWHQ]D GHOOD VWHVVD QHO WHUPLQH PDVVLPR GL
JLRUQL D SDUWLUH GDO ULFHYLPHQWR GHOOD GRPDQGD GL
DXWRUL]]D]LRQH XQLFD GD SDUWH GHO VRJJHWWR SURSRQHQWH H FRPXQTXH QRQ ROWUH OD VHGXWD GL DSHUWXUD GHOOD &RQIHUHQ]D
GHL 6HUYL]L VFDGXWR WDOH WHUPLQH LO 5HVSRQVDELOH 8QLFR GHO 3URFHGLPHQWR R VXR GHOHJDWR FRPXQTXH DGRWWD OD
GHWHUPLQD]LRQH PRWLYDWD GL FRQFOXVLRQH GHO SURFHGLPHQWR YDOXWDWH OH VSHFLILFKH ULVXOWDQ]H GHOOD &RQIHUHQ]D H
WHQHQGR FRQWR GHOOH SRVL]LRQL SUHYDOHQWL HVSUHVVH LQ TXHOOD VHGH VRVWLWXHQGR D WXWWL JOL HIIHWWL RJQL DXWRUL]]D]LRQH
FRQFHVVLRQH QXOOD RVWD R DWWR GL DVVHQVR FRPXQTXH GHQRPLQDWR GL FRPSHWHQ]D GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL SDUWHFLSDQWL R
FRPXQTXH LQYLWDWH D SDUWHFLSDUH PD ULVXOWDWH DVVHQWL DOOD &RQIHUHQ]D
I $O ILQH GL SURPXRYHUH XQ LQWHUYHQWR QHO VHWWRUH GHOOD SURGX]LRQH GHOO HQHUJLD ULQQRYDELOH JOL (QWL 3XEEOLFL SURSRQHQWL
O LPSLDQWR VX FXL JUDYD OD SURFHGXUD GL YHULILFD DPELHQWDOH GRYUDQQR SUHVHQWDUH XQD GLFKLDUD]LRQH DWWHVWDQWH LO YDORUH
GHOO RSHUD D ILUPD GHO SURSRQHQWH LQWHUYHQWR / LPSRUWR GD YHUVDUH DOOD 5HJLRQH &DODEULD LQ DQDORJLD FRQ O DUWLFROR
GHO 5HJRODPHQWR UHJLRQDOH
PDJJLR
Q SXEEOLFDWR GDO %85& LQ GDWD
PDJJLR
D WLWROR GL VSHVH
LVWUXWWRULH q SDUL DG ¼
LQ FDVR Gu YDORUH GHOO RSHUD LQIHULRUH R SDUL DG ¼
H DG ¼
> 9DORUH
GHOO RSHUD
@[
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH IHEEUDLR
'RSR O DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH IHEEUDLR
OH VHJXHQWL GLVSRVL]LRQL
Q
Q
q LQVHULWR O DUWLFROR ELV UXEULFDWR &LUFXLWL WHDWUDOL UHJLRQDOL FRQ
/D 5HJLRQH &DODEULD SURPXRYH H VRVWLHQH OD UHDOL]]D]LRQH GHL &LUFXLWL WHDWUDOL UHJLRQDOL TXDOL HOHPHQWL ULOHYDQWL SHU XQD
SROLWLFD GL ULHTXLOLEULR H GL RPRJHQHD GLIIXVLRQH GHOOH DWWLYLWj WHDWUDOL H SHU XQ ORUR HIIHWWLYR UDGLFDPHQWR VXO WHUULWRULR
QRQFKp SHU XQ RUJDQLFR VYLOXSSR GHO VLVWHPD SURGXWWLYR WHDWUDOH FDODEUHVH
3HU DFFHGHUH DL FRQWULEXWL SUHYLVWL GDOOD SUHVHQWH OHJJH L FLUFXLWL WHDWUDOL UHJLRQDOL GRYUDQQR SUHVHQWDUH XQ SURJHWWR GL
DWWLYLWj FKH FRPSUHQGD OD SURJUDPPD]LRQH GL DOPHQR FHQWRWUHQWD JLRUQDWH UHFLWDWLYH /H JLRUQDWH UHFLWDWLYH GRYUDQQR
HVVHUH DUWLFRODWH VX DOPHQR GLHFL SLD]]H GLVWULEXLWH LQ PRGR FKH LO FLUFXLWR VLD SUHVHQWH LQ RJQL SURYLQFLD HG HIIHWWXDWH LQ
VDOH WHDWUDOL PXQLWH GHOOH SUHVFULWWH DXWRUL]]D]LRQL H FRQ FDSLHQ]D QRQ LQIHULRUH D FHQWRFLQTXDQWD SRVWL
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH
$OOD OHJJH UHJLRQDOH
JLXJQR
Q
JLXJQR
Q
VRQR DSSRUWDWH OH VHJXHQWL PRGLILFKH
D DO VHFRQGR FRPPD GHOO DUWLFROR GRSR OH SDUROH VL SURYYHGH H SULPD GHO SHULRGR PHGLDQWH XQ SURJUDPPD DQQXDOH
q LQVHULWR LO VHJXHQWH SHULRGR VDOYR TXDQWR SUHYLVWR QHO VXFFHVVLYR FRPPD
'RSR LO VHFRQGR FRPPD GHOO DUWLFROR q DJJLXQWR LO VHJXHQWH FRPPD
/D 5HJLRQH &DODEULD SDUWHFLSD DOOD )LHUD GHO /LEUR GL 7RULQR H DOOD )LHUD GHO OLEUR SHU UDJD]]L GL %RORJQD &KLOGUHQV %RRN
)DLU *OL RQHUL GHOOH SDUWHFLSD]LRQL JUDYDQR VXOOH ULVRUVH DQQXDOPHQWH VWDQ]LDWH QHOO 83%
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH
GHOOD VSHVD GHO %LODQFLR UHJLRQDOH
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH
RWWREUH
Q
'RSR LO FRPPD GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
RWWREUH
Q
q DJJLXQWR LO VHJXHQWH
/D *LXQWD
UHJLRQDOH QHOO DPELWR GHOOH DWWULEX]LRQL GL FXL DOO DUWLFROR
FRPPD
OHWW E GHOOR 6WDWXWR QRQFKp GHOOD SRWHVWj
UHJRODPHQWDUH GL FXL DOO DUWLFROR
FRPPD GHOOR 6WDWXWR VX SURSRVWD GHO 'LULJHQWH GHOO $YYRFDWXUD 5HJLRQDOH SXz
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
DGRWWDUH XQ 5HJRODPHQWR FKH QHO ULVSHWWR GHOOD QRUPDWLYD LQ PDWHULD H VHQ]D DJJUDYLR D FDULFR GHO ELODQFLR UHJLRQDOH
SUHYHGD IRUPH GL LQFHQWLYD]LRQH SHU LO SHUVRQDOH DPPLQLVWUDWLYR GHOO $YYRFDWXUD UHJLRQDOH FKH SDUWHFLSD DOO DWWLYLWj
ILQDOL]]DWD DO UHFXSHUR GHOOH VRPPH OLTXLGDWH SHU VSHVH GL JLXGL]LR LQ IDYRUH GHOOD 5HJLRQH &DODEULD FRQ SURYYHGLPHQWL
JLXULVGL]LRQDOL GHILQLWLYL
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q
,O FRPPD GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q WUD OH SDUROH
5HJLRQH
H
q LVWLWXLWD
q
DJJLXQWR LO VHJXHQWH SHULRGR
H GHJOL (QWL VWUXPHQWDOL GHOOD 5HJLRQH SUHYLD DGR]LRQH GL DSSRVLWH FRQYHQ]LRQL VWLSXODWH
LQ FRQIRUPLWj DOOH PRGDOLWj LQGLYLGXDWH GD DSSRVLWR 5HJRODPHQWR GL DWWXD]LRQH FKH OD *LXQWD UHJLRQDOH DGRWWHUj HQWUR
JLRUQL GDOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH
$UWLFROR
0RGLILFKH D OHJJL UHJLRQDOL UHODWLYH D ULVHUYH QDWXUDOL H SDUFKL
/ DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q
q VRVWLWXLWR GDO VHJXHQWH
/D JHVWLRQH GHOOH 5LVHUYH 1DWXUDOL q DIILGDWD GDOOD 5HJLRQH &DODEULD DL VHQVL GHOO DUWLFROR FRPPD
GHOOD OHJJH
UHJLRQDOH
OXJOLR
Q
H V P L DOO $VVRFLD]LRQH GL SURWH]LRQH DPELHQWDOH $PLFL GHOOD 7HUUD ,WDOLD ULFRQRVFLXWD D
OLYHOOR QD]LRQDOH H SURYYLVWD GHOOD QHFHVVDULD FRPSHWHQ]D H VSHFLDOL]]D]LRQH
(QWUR
JLRUQL GDOO HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH O (QWH GL JHVWLRQH SUHGLVSRUUj OD SURSRVWD GL 6WDWXWR
UHJRODPHQWDUH SHU OD JHVWLRQH GHOOH PHGHVLPH ULVHUYH QDWXUDOL FKH VDUj DSSURYDWR GDO &RQVLJOLR UHJLRQDOH VX
SURSRVWD GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH HQWUR L VXFFHVVLYL JLRUQL
/R 6WDWXWR GRYUj SUHYHGHUH WUD O DOWUR OD VHGH GHOO (QWH GHOOD JHVWLRQH H GHL GLYHUVL VHUYL]L GHOOH ULVHUYH LO
FRLQYROJLPHQWR VLQHUJLFR H FRQVXOWLYR GL WXWWL L &RPXQL LQWHUHVVDWL H WXWWR TXDQWR QRQ SUHYLVWR GDOOD SUHVHQWH OHJJH
,Q FDVR GL LQDGHPSLHQ]D OD *LXQWD UHJLRQDOH q FRPXQTXH WHQXWD DG DGRWWDUH H WUDVPHWWHUH DO &RQVLJOLR UHJLRQDOH SHU
O DSSURYD]LRQH XQD SURSULD SURSRVWD GL 6WDWXWR QHO ULVSHWWR GHL WHPSL GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH
/H PRGLILFKH DOOR 6WDWXWR VRQR DGRWWDWH H DSSURYDWH FRQ OR VWHVVR SURFHGLPHQWR GL FXL DO FRPPD
/R 6WDWXWR q SXEEOLFDWR VXO %85& HG DFTXLVWD HIILFDFLD GDOOD GDWD GHOOD SXEEOLFD]LRQH
/ (QWH GL JHVWLRQH GHOOH 5LVHUYH 1DWXUDOL SUHGLVSRQH SUHYLR SDUHUH GHOOH $PPLQLVWUD]LRQL FRPXQDOL GL &DVVDQR DOOR
-RQLR &RULJOLDQR &DODEUR 7DUVLD 6DQWD 6RILD G (SLUR XQ 3URJUDPPD GL JHVWLRQH SURPXRYHQGR OD FRQVHUYD]LRQH H
OD YDORUL]]D]LRQH GHOOH ULVHUYH DWWUDYHUVR LO TXDOH LQGLYLGXD OH D]LRQL JOL LPSHJQL OH SULRULWj VXOOD EDVH GHOOH ULVRUVH
ILQDQ]LDULH DQQXDOPHQWH DWWULEXLWH
,O 3URJUDPPD q DGRWWDWR GDOO (QWH GL JHVWLRQH HG q WUDVPHVVR DO FRPSHWHQWH 6HWWRUH LQ PDWHULD GL DUHH SURWHWWH GHO
'LSDUWLPHQWR 3ROLWLFKH GHOO $PELHQWH SHU OD YLJLODQ]D VXOOD FRUUHWWD JHVWLRQH GHOOH ULVRUVH DVVHJQDWH
'RSR O DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q
q LQVHULWR LO VHJXHQWH
3HU TXDQWR QRQ HVSUHVVDPHQWH SUHYLVWR GDOOD SUHVHQWH OHJJH VL DSSOLFDQR LQ TXDQWR FRPSDWLELOL OH YLJHQWL GLVSRVL]LRQL
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH OXJOLR
Q
HVPL
/ DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
DJRVWR
Q
H V P L q DEURJDWR
,O FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH OXJOLR
Q q VRVWLWXLWR GDO VHJXHQWH ,O ELODQFLR GL SUHYLVLRQH q
DSSURYDWR GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH /H YDULD]LRQL ILQDQ]LDULH WUD FDSLWROL GHOOD VWHVVD XQLWj SUHYLVLRQDOH H OH YDULD]LRQL
FRQVHJXHQWL DG DVVHJQD]LRQL SXEEOLFKH YLQFRODWH VRQR DSSURYDWH GDO &RQVLJOLR GLUHWWLYR GHOO (QWH 3DUFR
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
$O FRPPD GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q
Q
VRQR DSSRUWDWH OH VHJXHQWL PRGLILFKH
D OH SDUROH DQFKH DWWUDYHUVR O DFTXLVL]LRQH H OD GHPROL]LRQH GL LPPRELOL FRVWUXLWL LQ YLROD]LRQH GL OHJJH VRQR VRVWLWXLWH
FRQ OH SDUROH LQWHVH FRPH DUHH FKH SUHVHQWDQR VLQJRODULWj JHRORJLFD IORURIDXQLVWLFD HFRORJLFD GL FXOWXUD DJUDULD GL
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
LQIUDVWUXWWXUD]LRQH GHO WHUULWRULR QRQFKp TXDOL VWUXWWXUH LQVHGLDWLYH DQFKH PLQRUL R LVRODWH FKH VLDQR LQWHJUDWH FRQ
O DPELHQWH QDWXUDOH LQ PRGR GD IRUPDUH XQ XQLWj UDSSUHVHQWDWLYD
E q DJJLXQWR LO VHJXHQWH FDSRYHUVR /D *LXQWD UHJLRQDOH FRQ DSSRVLWD GHOLEHUD SURYYHGHUj D GHILQLUH L FULWHUL H OH
PRGDOLWj FRQ FXL VDUDQQR ILQDQ]LDWH OH LQL]LDWLYH SURSRVWH GDJOL (QWL SXEEOLFL SHU OH ILQDOLWj SUHYLVWH QHO SUHVHQWH
FRPPD
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
$OO DUWLFROR FRPPD OH SDUROH ,O &RPLWDWR 'LUHWWLYR SUHVLHGXWR GDO 3UHVLGHQWH GHO &RQVRU]LR q FRPSRVWR GD XQ QXPHUR
YDULDELOH GD WUH D FLQTXH PHPEUL VRQR VRVWLWXLWH GDOOH VHJXHQWL ,O &RPLWDWR 'LUHWWLYR SUHVLHGXWR GDO 3UHVLGHQWH GHO
&RQVRU]LR q FRPSRVWR GD XQ QXPHUR GL WUH PHPEUL
$OO DUWLFROR q DJJLXQWR LO VHJXHQWH FRPPD
/ $VVHPEOHD SXz SURSRUUH OR VFLRJOLPHQWR GHO &RPLWDWR 'LUHWWLYR FRQ
PR]LRQH GL VILGXFLD SUHVHQWDWD GD DOPHQR XQ WHU]R GHO &DSLWDOH 6RFLDOH H DGRWWDWD FRQ OD PDJJLRUDQ]D DVVROXWD GHO
&DSLWDOH 6RFLDOH
$OO DUWLFROR
FRPPD
OHWWHUD D VRQR LQVHULWH OH VHJXHQWL SDUROH / HQWLWj GHO &RQWULEXWR DQQXDOH GHWHUPLQDWR
GDOO $VVHPEOHD QRQ SXz PDL VXSHUDUH LO FRUULVSRQGHQWH YDORUH HFRQRPLFR GHOOD TXRWD GHWHQXWD GDO VLQJROR 6RFLR QHO
)RQGR &RQVRUWLOH H ULVXOWDQWH GDOO XOWLPR ELODQFLR DSSURYDWR
$OO DUWLFROR FRPPD q DJJLXQWD OD VHJXHQWH OHWWHUD G DFFHUWDWD LQ VHGH GL DSSURYD]LRQH GHO %LODQFLR &RQVXQWLYR XQD
SHUGLWD G HVHUFL]LR SDUL R VXSHULRUH DOO DPPRQWDUH GHO )RQGR &RQVRUWLOH GHVXQWR GDOO XOWLPR ELODQFLR DSSURYDWR GLVSRUUH OR
VFLRJOLPHQWR GHJOL 2UJDQL &RQVRUWLOL H OD QRPLQD GL XQ &RPPLVVDULR VWUDRUGLQDULR
$OO DUWLFROR
q LQVHULWR LO VHJXHQWH FRPPD
, VRJJHWWL GL FXL DO FRPPD SRVVRQR DOWUHVu WUDVIHULUH DO &RQVRU]LR LQ
SURSULHWj OH RSHUH GL XUEDQL]]D]LRQH SULPDULD H VHFRQGDULD GD TXHVWR UHDOL]]DWH GD DFTXLVLUH QHO %LODQFLR &RQVRUWLOH
VHFRQGR OH PRGDOLWj DOWHUQDWLYH
D SDWULPRQLR LQGLVSRQLELOH HG DFFDQWRQDWR LQ DSSRVLWD 5LVHUYD SHU OH DWWLYLWj ,VWLWX]LRQDOL GHOO (QWH GL FXL DOO DUWLFROR
GHOOD SUHVHQWH OHJJH
D SDWULPRQLR GLVSRQLELOH LO FXL FUHGLWR YDQWDWR GDO 6RFLR SRWUj HVVHUH GHVWLQDWR LQ DJJLXQWD D TXDQWR GLVSRVWR GDO
FRPPD OHWWHUD E GHOO DUWLFROR GHOOD SUHVHQWH OHJJH VHFRQGR OH GLUHWWLYH FRQWHQXWH QHOOR VWHVVR SURYYHGLPHQWR GL
WUDVIHULPHQWR
$L EHQL FHGXWL FRQ OH PRGDOLWj SUHFHGHQWL QRQ VL DSSOLFD LO FRPPD GHOO DUWLFROR
GHOOD SUHVHQWH OHJJH
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
$OO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
GHO QRYHPEUH
&DODEULD GRSR OH SDUROH GHOO DUWLFROR VRQR DJJLXQWH OH SDUROH FRPPD
$WWLYLWj HVWUDWWLYD QHO WHUULWRULR GHOOD 5HJLRQH
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
'LVFLSOLQD GHOO DUWLJLDQDWR
6RQR VRSSUHVVH OH FRPPLVVLRQL SURYLQFLDOL DUWLJLDQDWR H FRVu OH GLVSRVL]LRQL FKH QH GLVFLSOLQDQR OD FRPSRVL]LRQH HG LO
IXQ]LRQDPHQWR GL FXL DJOL DUWLFROL
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
SHU XOWLPR PRGLILFDWD GDOOD OHJJH
UHJLRQDOH Q
/ DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
q FRVu PRGLILFDWR /D WHQXWD GHJOL $OEL GHOOH LPSUHVH DUWLJLDQH q GHOHJDWD DOOH
&DPHUH GL &RPPHUFLR FKH VL DYYDOJDQR SHU OH DWWLYLWj GL DFFHUWDPHQWR H FRQWUROOR GHJOL XIILFL SURYLQFLDOL UHJLRQDOL
/ HVSOHWDPHQWR GHOOH IXQ]LRQL DWWLQHQWL O LVFUL]LRQH OD YDULD]LRQH H OD FDQFHOOD]LRQH GHOOH LPSUHVH DUWLJLDQH q GHPDQGDWD DOOH
&DPHUH GL &RPPHUFLR LQ DWWXD]LRQH GHOOD GHOHJD VXOOD WHQXWD GHJOL DOEL DL VHQVL GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
FRPH PRGLILFDWR GDOO DUWLFROR
6RQR DEURJDWH OH VHJXHQWL GLVSRVL]LRQL GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
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FRPH SHU XOWLPR PRGLILFDWD GDOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
D DOO DUWLFROR
FRPPD
E DOO DUWLFROR
L FRPPL ± ± ±
F
JOL DUWLFROL
OD IUDVH H LVWLWXLWL GDOOD &RPPLVVLRQH SURYLQFLDOH DUWLJLDQDWR q HOLPLQDWD
VRQR VRSSUHVVL
VRQR VRSSUHVVL
/H &DPHUH GL &RPPHUFLR GLVLPSHJQDQR OH IXQ]LRQL GL FXL DOO DUWLFROR DWWUDYHUVR XQD JHVWLRQH XQLWDULD GHWHUPLQDWD GDOOD
LQWHJUD]LRQH WUD $OER LPSUHVH DUWLJLDQH H 5HJLVWUR GHOOH LPSUHVH SHU FXL VL ULQYLD DOO DSSOLFD]LRQH GHOO DUWLFROR GHO ' OJV
Q
/ LVFUL]LRQH QHO 5HJLVWUR GHOOH LPSUHVH FRQ OD VSHFLILFD GHQRPLQD]LRQH GL LPSUHVD DUWLJLDQD HTXLYDOH D WXWWL JOL HIIHWWL
DOO LVFUL]LRQH DOO $OER GHOOH LPSUHVH DUWLJLDQH H FRPSRUWD LO ULFRQRVFLPHQWR GHOOD TXDOLILFD GL LPSUHVD DUWLJLDQD VLD DL ILQL
FRVWLWXWLYL VLD DL ILQL GHOOD FRQFHVVLRQH GHOOH DJHYROD]LRQL SUHYLVWH SHU WDOH FDWHJRULD
$L ILQL GHOO DFFHUWDPHQWR H FRQWUROOR GHL UHTXLVLWL JHQHUDOL SUHYLVWL SHU OD TXDOLILFD GL LPSUHVD DUWLJLDQD H GHL UHTXLVLWL VSHFLILFL
SHU O HVHUFL]LR GHOO DWWLYLWj VHJQDODWD VXFFHVVLYL DOO LVFUL]LRQH OH &DPHUH GL &RPPHUFLR VL DYYDOJRQR GHJOL XIILFL SURYLQFLDOL
UHJLRQDOL FKH SRVVRQR HYHQWXDOPHQWH FKLHGHUH OR VYROJLPHQWR GL LQWHJUD]LRQH GL LVWUXWWRULD GHO &RPXQH GL ULIHULPHQWR
WHUULWRULDOH GHOO LPSUHVD ULFKLHGHQWH
Ê VRSSUHVVD OD &RPPLVVLRQH UHJLRQDOH SHU O DUWLJLDQDWR H FRVL OD GLVSRVL]LRQH GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
SHU XOWLPR PRGLILFDWD GDOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
/H UHODWLYH IXQ]LRQL VRQR DWWULEXLWH DO 'LSDUWLPHQWR $WWLYLWj
3URGXWWLYH DO TXDOH VRQR SURSRQLELOL L ULFRUVL FRQWUR L SURYYHGLPHQWL GHOOH &DPHUH GL &RPPHUFLR LQ PDWHULD GL LVFUL]LRQH
PRGLILFD]LRQH H FDQFHOOD]LRQH QHOO $OER GHOOH LPSUHVH DUWLJLDQH HQWUR LO WHUPLQH GL JLRUQL GDOO DYYHQXWD FRPXQLFD]LRQH
Ê HOLPLQDWD OD UHYLVLRQH JHQHUDOH GHJOL DOEL GHOOH LPSUHVH DUWLJLDQH SUHYLVWD GDOO DUWLFROR
SHU XOWLPR PRGLILFDWD GDOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
$OOD UHYLVLRQH GLQDPLFD GHOOH LPSUHVH VL SURFHGHUj DQDORJDPHQWH D TXDQWR SUHYLVWR SHU OH LPSUHVH LVFULWWH QHO 5HJLVWUR
GHOOH LPSUHVH GDO ' 3 5
OXJOLR
Q
H DWWUDYHUVR OD PHVVD LQ UHWH GHOOH LQIRUPD]LRQL WUD SXEEOLFKH
DPPLQLVWUD]LRQL DQFKH FRQVHJXHQWH DOOD SUHYLVWD XQLILFD]LRQH GHL SURFHVVL SHU O DYYLR GL LPSUHVD LQ FDSR DOOR VWHVVR
VLVWHPD LQIRUPDWLYR UHJLVWUL GHOOH LPSUHVH UHWH GHL 68$3
/D *LXQWD UHJLRQDOH HQWUR
JLRUQL GDOO HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH GLVFLSOLQHUj FRQ DSSRVLWR UHJRODPHQWR OH
PRGDOLWj GL DWWXD]LRQH GHOOD SUHVHQWH QRUPD DQFKH DOOD OXFH GHOOD LQQRYD]LRQH OHJLVODWLYD LQWURGRWWD GDOO DUWLFROR GHO G O
PDJJLR
Q
FRQY LQ /
OXJOLR
Q
$OOD *LXQWD UHJLRQDOH q GHPDQGDWD DOWUHVu OD UHGD]LRQH GHO 7HVWR 8QLFR LQ PDWHULD GL DUWLJLDQDWR GL FXL DO WHVWR XQLFR LQ
PDWHULD GL DWWLYLWj SURGXWWLYH H[ OHJJH UHJLRQDOH Q
SUHYHGHQGR LO GLIIHULPHQWR GHO WHUPLQH VWDELOLWR DOO DUWLFROR D
JLRUQL GDOO HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH
&RQ DSSRVLWD FRQYHQ]LRQH DSSURYDWD GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH VDUDQQR GLVFLSOLQDWL L UDSSRUWL WUD 5HJLRQH &DODEULD H &DPHUH
GL &RPPHUFLR VXOOH IXQ]LRQL GHOHJDWH $OO DFFHUWDPHQWR GHOOH YLROD]LRQL SURYYHGRQR OH &DPHUH GL &RPPHUFLR
Ê VRSSUHVVR O DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
SHU XOWLPR PRGLILFDWR GDOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH
,O WHUPLQH GL FXL DO FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
OXJOLR
OXJOLR
Q
Q
q SURURJDWR DO
GLFHPEUH
DEURJDWR
$UWLFROR
0RGLILFD DOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD
OHJJH UHJLRQDOH JLXJQR
Q
/¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
JLXJQR
Q
SURURJD LO WHUPLQH DO
GLFHPEUH
/¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
GLIIHULVFH
XOWHULRUPHQWH LO WHUPLQH DO GLFHPEUH
&RPPD DEURJDWR GDOO¶DUW FRPPD GHOOD / 5
JLXJQR
Q
LO TXDOH FRPPD SUHFHGHQWHPHQWH FRVu UHFLWDYD ©/D *LXQWD UHJLRQDOH HQWUR H QRQ ROWUH
JLRUQL GDOOD HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH DSSURYD LO UHJRODPHQWR GL DWWXD]LRQH SUHYLVWR GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH DJRVWR
Q ª
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
$OO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH JLXJQR
Q
GLFHPEUH
Q
DJRVWR
Q
GLFHPEUH
GLFHPEUH
q VRVWLWXLWD GDOOD VHJXHQWH HQWUR LO GLFHPEUH
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH
, FRPPL H GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
IHEEUDLR
Q
SHU FRPH PRGLILFDWR HG LQWHJUDWR FRQ OHJJL UHJLRQDOL
H OXJOLR
Q
O HVSUHVVLRQH HQWUR LO
IHEEUDLR
Q
Q
VRQR VRVWLWXLWL GDL VHJXHQWL
,O GLUHWWRUH JHQHUDOH q QRPLQDWR GDO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH GHYH HVVHUH LQ SRVVHVVR GL ODXUHD GL HOHYDWD
SURIHVVLRQDOLWj H GL GRFXPHQWDWD FRPSHWHQ]D QHOOH SUREOHPDWLFKH GHO ODYRUR GHO GLULWWR GHO ODYRUR GHOOH SROLWLFKH GHO ODYRUR
H GHOOH RUJDQL]]D]LRQL FRPSOHVVH SXEEOLFKH R SULYDWH
/ LQFDULFR GL 'LUHWWRUH *HQHUDOH q UHJRODWR FRQ FRQWUDWWR GL GLULWWR SULYDWR *OL HOHPHQWL GHO FRQWUDWWR VRQR VWDELOLWL GDOOD
*LXQWD UHJLRQDOH
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH
DJRVWR
Q
,O FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
YLHQH FRVu PRGLILFDWR GDO JLRUQR VXFFHVVLYR DOO HQWUDWD LQ YLJRUH
GHOOD SUHVHQWH OHJJH GHFDGRQR WXWWL JOL RUJDQL FRVu FRPH SUHYLVWL GDOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH DJRVWR
Q
WUDQQH LO &ROOHJLR GHL 5HYLVRUL
,O FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
YLHQH FRVu PRGLILFDWR ILQR DOOD QRPLQD GHJOL RUJDQL SUHYLVWL GDJOL
DUWLFROL ELV WHU H GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
FRPH PRGLILFDWL GDOOD OHJJH Q
H GDOOD SUHVHQWH OHJJH OH
UHODWLYH IXQ]LRQL VRQR VYROWH GD XQ FRPPLVVDULR QRPLQDWR GDO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
'RSR LO FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
q LQVHULWR LO VHJXHQWH / DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
Q
FRPPD YLHQH FRVu VRVWLWXLWR L FRPSRQHQWL LO &ROOHJLR GHL 5HYLVRUL GHL &RQWL VRQR QRPLQDWL GDOOD *LXQWD
UHJLRQDOH )LQR DOOD QRPLQD GHO &ROOHJLR GHL 5HYLVRUL D PHQWH GHOOD SUHVHQWH OHJJH OH IXQ]LRQL YHQJRQR VYROWH GDO FROOHJLR
DWWXDOPHQWH LQ FDULFD
$UWLFROR
0RGLILFKH DOOD OHJJH UHJLRQDOH
PDJJLR
Q
$OO DUWLFROR FRPPD GRSR OH SDUROH 6HJUHWDULDWR *HQHUDOH VRQR DJJLXQWH OH SDUROH 'LUH]LRQH *HQHUDOH
$OO DUWLFROR LO SXQWR D q VRVWLWXLWR GDO VHJXHQWH ,O 6HJUHWDULDWR *HQHUDOH DVVLFXUD O DWWXD]LRQH GHJOL LQGLUL]]L H GHJOL
RELHWWLYL VWDELOLWL GDOO 8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D PHGLDQWH LQGLFD]LRQL DOOD 'LUH]LRQH *HQHUDOH IRUQLVFH O DVVLVWHQ]D WHFQLFR
JLXULGLFD DO 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH DOO 8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D HG DOO $VVHPEOHD OHJLVODWLYD QRQFKp DVVLFXUD LO
FROOHJDPHQWR FRQ OH VWUXWWXUH DPPLQLVWUDWLYH GL YHUWLFH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH OD 'LUH]LRQH *HQHUDOH VRYULQWHQGH DOOD
JHVWLRQH DPPLQLVWUDWLYD GHOO HQWH SHUVHJXHQGR OLYHOOL RWWLPDOL GL HIILFDFLD HIILFLHQ]D HG HFRQRPLFLWj
1HO WLWROR GHOO DUWLFROR GRSR OH SDUROH 6HJUHWDULR *HQHUDOH YHQJRQR DJJLXQWH OH SDUROH GHO 'LUHWWRUH *HQHUDOH
$OO DUWLFROR FRPPD GRSR OH SDUROH 8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D VL DJJLXQJH LO VHJXHQWH SHULRGR DVVLVWH LO 3UHVLGHQWH
O 8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D LO &RQVLJOLR UHJLRQDOH H L JUXSSL FRQVLOLDUL QHOOR VYROJLPHQWR GHOOH ORUR IXQ]LRQL LVWLWX]LRQDOL IRUQLVFH
O DVVLVWHQ]D WHFQLFR JLXULGLFD DO 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH DOO 8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D HG DOO $VVHPEOHD OHJLVODWLYD
QRQFKp DVVLFXUD LO FROOHJDPHQWR FRQ OH VWUXWWXUH DPPLQLVWUDWLYH GL YHUWLFH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
1HOO DUWLFROR q DJJLXQWR LO FRPPD ELV ,O 'LULJHQWH SUHSRVWR DOOD 'LUH]LRQH *HQHUDOH q QRPLQDWR GDO 3UHVLGHQWH GHO
&RQVLJOLR VHQWLWR O 8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D FRRUGLQD OH VWUXWWXUH RUJDQL]]DWLYH GHO &RQVLJOLR HG RSHUD DOOH GLUHWWH GLSHQGHQ]H
GHO 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH ,QROWUH LO 'LUHWWRUH *HQHUDOH VYROJH L VHJXHQWL FRPSLWL
D FXUD VX LQGLFD]LRQH GHO 6HJUHWDULR *HQHUDOH O DWWXD]LRQH GHL SURJUDPPL GHILQLWL GDOO 8IILFLR GL SUHVLGHQ]D HG D WDOH ILQH
DGRWWD SURJHWWL OD FXL JHVWLRQH q DWWULEXLWD DL GLULJHQWL FRQ O LQGLFD]LRQH H O DWWULEX]LRQH GHOOH ULVRUVH RFFRUUHQWL DOOD ORUR
UHDOL]]D]LRQH
7HUPLQH XOWHULRUPHQWH SURURJDWR GDOO¶¶DUW FRPPD SULPR DOLQHD GHOOD / 5
GLIIHULVFH LO WHUPLQH DO JLXJQR
8OWHULRUPHQWH SURURJDWR DO GLFHPEUH
JLXJQR
GDOO DUW
Q
/¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
FRPPD GHOOD / 5
JLXJQR
Q
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Q
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
E HVHUFLWD L SRWHUL GL VSHVD QHL OLPLWL GHJOL VWDQ]LDPHQWL GL ELODQFLR GHILQHQGR L OLPLWL GHOOD VSHVD FKH L GLULJHQWL SRVVRQR
LPSHJQDUH
F
GHWHUPLQD LQIRUPDQGRQH OH RUJDQL]]D]LRQL VLQGDFDOL PDJJLRUPHQWH UDSSUHVHQWDWLYH VHFRQGR L SULQFLSL H OH GLUHWWLYH
GHOO 8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH L FULWHUL JHQHUDOL GL RUJDQL]]D]LRQH GHJOL XIILFL GHILQHQGR LQ SDUWLFRODUH
O RUDULR GL VHUYL]LR O RUDULR GL DSHUWXUD DO SXEEOLFR H O DUWLFROD]LRQH GHOO RUDULR FRQWUDWWXDOH GL ODYRUR LQ UHOD]LRQH DOOH
HVLJHQ]H IXQ]LRQDOL GHOOD VWUXWWXUD RUJDQL]]DWLYD FXL q SUHSRVWR
G DGRWWD JOL DWWL GL JHVWLRQH GHO SHUVRQDOH H SURYYHGH DOO DWWULEX]LRQH GHL WUDWWDPHQWL HFRQRPLFL DFFHVVRUL VSHWWDQWL DO
SHUVRQDOH QHO ULVSHWWR GL TXDQWR VWDELOLWR GDL FRQWUDWWL FROOHWWLYL
H SURPXRYH OD UHVLVWHQ]D DOOH OLWL OD QHJR]LD]LRQH H OD VWLSXOD GL FRQWUDWWL OD FRQFLOLD]LRQH H OD WUDQVD]LRQH
I
FRRUGLQD OH DWWLYLWj GHL UHVSRQVDELOL GHL SURFHGLPHQWL LQGLYLGXDWL LQ EDVH DOOD OHJJH DJRVWR
Q
J YHULILFD H FRQWUROOD OH DWWLYLWj GHL GLULJHQWL DQFKH FRQ SRWHUH VRVWLWXWLYR LQ FDVR GL LQHU]LD GHJOL VWHVVL
K FKLHGH SDUHUL DJOL RUJDQL FRQVXOWLYL GHOO DPPLQLVWUD]LRQH
L
SURSRQH QHL FRQIURQWL GHL GLULJHQWL OH PLVXUH VDQ]LRQDWRULH H ULSULVWLQDWRULH LQ FDVR GL UHVSRQVDELOLWj SHQDOH FLYLOH
DPPLQLVWUDWLYD H GLVFLSOLQDUH
M
HVSULPH SDUHUH DOO 8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D SHU O DWWULEX]LRQH GHOOH IXQ]LRQL DL GLULJHQWL
1HOO DUWLFROR q DJJLXQWR LO FRPPD WHU ,O 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR VHQWLWR O 8IILFLR GL 3UHVLGHQ]D SXz FRQIHULUH DO
PHGHVLPR GLULJHQWH OD FDULFD VLD GL 6HJUHWDULR *HQHUDOH FKH GL 'LUHWWRUH *HQHUDOH
$OO DUWLFROR
FRPPD
1HO WLWROR GHOO DUWLFROR
GRSR OH SDUROH 6HJUHWDULDWR *HQHUDOH VRQR DJJLXQWH OH SDUROH GL 'LUHWWRUH *HQHUDOH
GRSR OH SDUROH 6HJUHWDULR *HQHUDOH VRQR DJJLXQWH OH SDUROH 'LUHWWRUH *HQHUDOH
$O FRPPD
*HQHUDOH
GHOO DUWLFROR
GRSR OH SDUROH 6HJUHWDULR *HQHUDOH VRQR DJJLXQWH OH VHJXHQWL SDUROH HG DO 'LUHWWRUH
$O FRPPD
*HQHUDOH
GHOO DUWLFROR
GRSR OH SDUROH 6HJUHWDULR *HQHUDOH VRQR DJJLXQWH OH VHJXHQWL SDUROH HG DO 'LUHWWRUH
$OO DUWLFROR
q DJJLXQWR LO WHU]R FRPPD 4XDORUD OH GXH ILJXUH GL 6HJUHWDULR *HQHUDOH H GL 'LUHWWRUH *HQHUDOH VRQR
ULFRSHUWH GDOOD VWHVVD SHUVRQD LO WUDWWDPHQWR HFRQRPLFR q TXHOOR FRQFRUGDWR SHU OD ILJXUD GHO 6HJUHWDULR *HQHUDOH
/ DUWLFROR
FRPPD q FRVL LQWHUDPHQWH VRVWLWXLWR ,O FDSR GL *DELQHWWR q VFHOWR WUD L GLSHQGHQWL GHOOD SXEEOLFD
DPPLQLVWUD]LRQH LQ SRVVHVVR GHOOD TXDOLILFD GL GLULJHQWH RYYHUR GL FDUULHUD GLUHWWLYD SXUFKp LQ SRVVHVVR GL GLSORPD GL ODXUHD
VSHFLDOLVWLFD PDJLVWUDOH /D VFHOWD SXz HVVHUH RSHUDWD DQFKH WUD HVWUDQHL DOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH SXUFKp LQ
SRVVHVVR GL GLSORPD GL ODXUHD VSHFLDOLVWLFD PDJLVWUDOH LQ WDO FDVR SUHVWHUj OD VXD RSHUD LQ EDVH D FRQWUDWWR GL GLULWWR SULYDWR
D WHUPLQH ,O YLFH &DSR GL *DELQHWWR q VFHOWR WUD L GLSHQGHQWL GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH LQ SRVVHVVR GL GLSORPD GL
ODXUHD VSHFLDOLVWLFD PDJLVWUDOH
$OO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
PDJJLR
Q
GRSR LO FRPPD q LQVHULWR LO VHJXHQWH FRPPD
ELV 3HU
SDUWLFRODUL HVLJHQ]H GL SURJUDPPD]LRQH OHJLVODWLYD PHGLDQWH OR VWXGLR H O DSSURIRQGLPHQWR GHL SURFHVVL GL VYLOXSSR GHOOD
5HJLRQH &DODEULD q FRQVHQWLWR O XWLOL]]R LQ SRVL]LRQH GL FRPDQGR SUHVVR OH VWUXWWXUH VSHFLDOL GHO &RQVLJOLHUL UHJLRQDOL SHU
PDVVLPR VHL PHVL GL SHUVRQDOH VSHFLDOL]]DWR LQ VHUYL]LR SUHVVR OH $UHH GL 6YLOXSSR ,QGXVWULDOH &RQVRU]LR $6, GHOOD
&DODEULD LQ GHURJD D TXDQWR SUHYLVWR GDO SUHVHQWH DUWLFROR H VHQ]D XOWHULRUH DJJUDYLR GL VSHVD SHU ELODQFLR GHO &RQVLJOLR
UHJLRQDOH
$UWLFROR
,QWHUSUHWD]LRQH DXWHQWLFD DUWLFROR
FRPPD
OHWWHUD E GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
$O FRPPD OHWWHUD E OH SDUROH FRQ RQHUL D FDULFR GHL ULVSHWWLYL ELODQFL VRQR GD LQWHQGHUVL QHO VHQVR FKH LO WUDWWDPHQWR
HFRQRPLFR IRQGDPHQWDOH FRPSUHQVLYR GL RQHUL ULIOHVVL UHVWD D FDULFR GHL ULVSHWWLYL ELODQFL HG LO WUDWWDPHQWR HFRQRPLFR
UHODWLYR DOOD SDUWH DFFHVVRULD GHOO LQGHQQLWj GL VWUXWWXUD FRPSUHQVLYR GHJOL RQHUL ULIOHVVL q VHPSUH D FDULFR GHO &RQVLJOLR
UHJLRQDOH
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
$UWLFROR
'LVSRVL]LRQL GLYHUVH
/D OHJJH UHJLRQDOH
PDJJLR
VFDPEL VRFLR FXOWXUDOL q DEURJDWD
Q
UHFDQWH ,QWHUYHQWL GHOOD 5HJLRQH &DODEULD QHO VHWWRUH GHOOD SURPR]LRQH GHJOL
/D OHJJH UHJLRQDOH
DEURJDWD
Q
UHFDQWH ,VWLWX]LRQH GHOO $OER UHJLRQDOH GHOOD 6RFLHWj GL 0XWXR 6RFFRUVR q
, FRPPL
H
DJRVWR
GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
DJRVWR
Q
VRQR VRSSUHVVL
$O FRPPD GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q GHO
PDJJLR
OH SDUROH LQ FDULFD GHOOD OHJLVODWXUD VRQR
VRVWLWXLWH GD GL WUHQWD PHVL HG q ULQQRYDELOH DQQXDOPHQWH IHUPR UHVWDQGR LO YLQFROR GHOO LQFRPSDWLELOLWj SHU FKL q VWDWR
QRPLQDWR SL GL GXH YROWH
$OO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
VRQR DSSRUWDWH OH VHJXHQWL PRGLILFKH /D *LXQWD UHJLRQDOH LQ
OXRJR GHOO LQGHELWDPHQWR GL FXL DOO DUWLFROR
FRPPL H
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
PDJJLR
Q q DXWRUL]]DWD D
FRQWUDUUH PXWXR YHQWHQQDOH ILQR DOOD FRQFRUUHQ]D GL XQD UDWD DQQXD GL HXUR
FRQ LVWLWXWR EDQFDULR D FLz
DELOLWDWR SUHYLR SURFHGLPHQWR GL HYLGHQ]D SXEEOLFD
$OO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
q DJJLXQWR LO FRPPD ELV /D TXRWD SDUWH GHO FRQWULEXWR UHJLRQDOH GHVWLQDWD
DOOH YRFL GL VSHVD SHU SHUVRQDOH GRFHQWH H QRQ GRFHQWH QHOOD PLVXUD LQ RJQL FDVR QRQ HFFHGHQWH DO
SHU FHQWR GHO
WRWDOH YLHQH HURJDWD DG LQL]LR GL RJQL DQQR DFFDGHPLFR HQWUR LO PHVH GL VHWWHPEUH H UHQGLFRQWDWD D FRQFOXVLRQH GHOOR
VWHVVR DQQR FRPSDWLELOPHQWH FRQ TXDQWR GLVSRVWR GDO SLDQR GHL SDJDPHQWL DGRWWDWR FRQ GHOLEHUD GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
Q
GHO VHWWHPEUH
SHU LO ULVSHWWR GHJOL REEOLJKL GHULYDQWL GDO SDWWR GL VWDELOLWj
$O FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
OH SDUROH
JLRUQL VRQR VRVWLWXLWH FRQ OH SDUROH
JLRUQL
,O FRPPD
GHOO DUWLFROR GHOOH OHJJH UHJLRQDOH
JLXJQR
Q
q VRVWLWXLWR GDO VHJXHQWH $OOD ULSDUWL]LRQH WUD L
FRQVLJOLHUL H OH FRQVLJOLHUH SURYLQFLDOL H UHJLRQDOL GL SDULWj GHOOH VRPPH GHOOR VWDQ]LDPHQWR GL ELODQFLR SUHYLVWR GDOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH DJRVWR
Q SURYYHGH LQ TXRWH HJXDOL LO 'LULJHQWH *HQHUDOH GHO 'LSDUWLPHQWR
3UHVLGHQ]D GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH GHOOD &DODEULD
$OO DUWLFROR
OHWW J GHOOD OHJJH UHJLRQDOH DJRVWR
Q
GRSR OD SDUROD UHJLRQDOH VRQR DJJLXQWH OH VHJXHQWL LYL
FRPSUHVL L FDQDOL GL FROOHJDPHQWR ULFDGHQWL VXO WHUULWRULR GHPDQLR SXEEOLFR IUD LO PDUH H OD SRUWXDOLWj LQWHUQD
$OO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH PDU]R
Q
GRSR LO SULPR FRPPD q DJJLXQWR LO VHJXHQWH FRPPD ELV *OL
DFTXLUHQWL GHL VXGGHWWL EHQL LPPRELOL SRVVRQR ULFKLHGHUH OD UDWHL]]D]LRQH GHO SUH]]R GL YHQGLWD SHU XQ SHULRGR PDVVLPR GL
WUH DQQL VXOOD EDVH GHO WDVVR GL ULIHULPHQWR ILVVDWR GDOOD &RPPLVVLRQH GHOO 8QLRQH (XURSHD VHFRQGR TXDQWR SUHYLVWR GDL
5HJRODPHQWL &(
&(
H &(
$OO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
OXJOLR
Q
OH SDUROH OLPLWDWDPHQWH DOOD VROD VWDJLRQH HVWLYD
VRVWLWXLWH GDOOH SDUROH OLPLWDWDPHQWH DOOH VROH VWDJLRQL HVWLYH
H
VRQR
,O FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
q FRVu VRVWLWXLWR
,O 'LSDUWLPHQWR UHJLRQDOH /DYRUL SXEEOLFL HG
DFTXH q DXWRUL]]DWR DOWUHVu DG XWLOL]]DUH OH HYHQWXDOL VRPPH UHVLGXH ULYHQLHQWL GDOOD SURJUDPPD]LRQH GL FXL DO SUHFHGHQWH
FRPPD SHU LO ILQDQ]LDPHQWR GHL UHVWDQWL SURJUDPPL GHQRPLQDWL FRQWUDWWL GL TXDUWLHUH ,, DPPHVVL QHO ' 0 Q
GHO
IHEEUDLR
H QRQ ILQDQ]LDWL VHFRQGR O RUGLQH GHOOD JUDGXDWRULD PLQLVWHULDOH DSSURYDWD
7,72/2 9,
8/7(5,25, ',6326,=,21, ',
&$5$7,(5( 25',1$0(17$/(
$UWLFROR ∗
OQWHJUD]LRQL DOOD OHJJH UHJLRQDOH Q GHO IHEEUDLR
&RPPD FRVu PRGLILFDWR GDOO¶DUW
FRPPD GHOOD / 5
GLFHPEUH
Q
3DUROH DJJLXQWH GDOO¶DUW FRPPD GHOOD / 5
DSULOH
Q
∗
/D &RUWH FRVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GHO
KD GLFKLDUDWR O¶LOOHJLWWLPLWj FRVW GHOO¶DUWLFROR
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IV Commissione
'RSR LO FRPPD ELV GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q GHO IHEEUDLR
q DJJLXQWR LO VHJXHQWH FRPPD WHU
DQFKH LQ GHURJD D TXDQWR SUHYLVWR GDOO DUWLFROR /
H GHOO DUWLFROR
' OJV
OH FDULFKH GL 3UHVLGHQWH H
$VVHVVRUH GHOOD *LXQWD SURYLQFLDOH H GL 6LQGDFR H $VVHVVRUH GHL FRPXQL FRPSUHVL QHO WHUULWRULR GHOOD 5HJLRQH VRQR
FRPSDWLELOL FRQ OD FDULFD GL &RQVLJOLHUH UHJLRQDOH ,O &RQVLJOLHUH UHJLRQDOH FKH VYROJH FRQWHVWXDOPHQWH DQFKH O LQFDULFR GL
3UHVLGHQWH R $VVHVVRUH GHOOD *LXQWD 3URYLQFLDOH GL 6LQGDFR R $VVHVVRUH &RPXQDOH GHYH RSWDUH H SHUFHSLUH VROR XQD
LQGHQQLWj GL FDULFD
$UWLFROR
5HJROD]LRQH XQLWDULD GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR
,Q DWWXD]LRQH GHOO DUWLFROR FRPPD
ELV GHOOD OHJJH
GLFHPEUH
Q
OH IXQ]LRQL GL DXWRULWj G DPELWR GL FXL
DOO DUWLFROR
GHO ' OJV
SUHYLVWH GDJOL DUWLFROL
H
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH RWWREUH
Q
D
GHFRUUHUH GDO OXJOLR
VRQR HVHUFLWDWH VHQ]D QHFHVVLWj GL DWWL DPPLQLVWUDWLYL GL FRQIHULPHQWR GDOOD 5HJLRQH &DODEULD
FKH VXEHQWUD QHL UDSSRUWL JLXULGLFL DWWLYL H SDVVLYL LQGLYLGXDWL FRQ GHOLEHUD]LRQH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH VXOOD EDVH GHOOD
VLWXD]LRQH HFRQRPLFD H ILQDQ]LDULD GHOOH DWWXDOL $XWRULWj G $PELWR
$ GHFRUUHUH GDO OXJOLR
UHJLRQDOH
q SHUWDQWR LVWLWXLWR O DPELWR WHUULWRULDOH RWWLPDOH FRPSUHQGHQWH O LQWHUD FLUFRVFUL]LRQH WHUULWRULDOH
)LQR DO
JLXJQR
VRQR VRVSHVH OH SURFHGXUH DQFRUFKp DYYLDWH SHU O DIILGDPHQWR GHO VHUYL]LR H OH DPPLQLVWUD]LRQL
SURYLQFLDOL VRJJHWWL G DPELWR JLXVWR TXDQWR VDQFLWR GDO FRPPD GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
JDUDQWLVFRQR LO SURVLHJXR QHOOH DWWLYLWj LVWLWX]LRQDOL RUGLQDULH FRQ SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DJOL DWWL QHFHVVDUL DO WUDVIHULPHQWR
$OO XRSR OH DPPLQLVWUD]LRQL SURYLQFLDOL FRQ LO VXSSRUWR GL XQ FRPPLVVDULR OLTXLGDWRUH LQGLYLGXDWR FRQ 'HFUHWR GHO 3UHVLGHQWH
GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH SURFHGHUDQQR LQ UDFFRUGR FRQ LO 'LSDUWLPHQWR ,QIUDVWUXWWXUH H /DYRUL SXEEOLFL H FRQ LO 'LSDUWLPHQWR
%LODQFLR H 3DWULPRQLR DOO HODERUD]LRQH GL XQ SLDQR GL ULFRJQL]LRQH GHOOD VLWXD]LRQH SDWULPRQLDOH HG HFRQRPLFR ILQDQ]LDULD
GHOO (QWH R $XWRULWj G $PELWR
/D *LXQWD UHJLRQDOH VXOOD EDVH GHO SLDQR GL ULFRJQL]LRQH GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH IRUQLVFH VHQ]D ULWDUGR DO 'LSDUWLPHQWR
,QIUDVWUXWWXUH H /DYRUL SXEEOLFL DSSURSULDWH OLQHH G LQGLUL]]R SHU O RUJDQL]]D]LRQH GHOOD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LGULFR LQWHJUDWR
DOOR VFRSR GL GDUH DWWXD]LRQH DOOH GLVSRVL]LRQL GL FXL DO GHFUHWR OHJLVODWLYR DSULOH
Q
DQFKH LQGLYLGXDQGR VSHFLILFL
DPELWL GL JHVWLRQH H GLVFLSOLQDQGR OH IRUPH HG L PRGL GL FRQVXOWD]LRQH GHL &RPXQL ULFDGHQWL QHL PHGHVLPL DPELWL RWWLPDOL
(QWUR LO
IHEEUDLR
OD *LXQWD UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHO 'LSDUWLPHQWR ,QIUDVWUXWWXUH H /DYRUL SXEEOLFL DSSURYD XQ
3LDQR 2SHUDWLYR SHU LQFLGHUH VXOOH FULWLFLWj VWUXWWXUDOL H GL VLVWHPD FKH RJJL VL UHJLVWUDQR QHL SURFHVVL RUJDQL]]DWLYL GHO
VHUYL]LR LGULFR FRPSUHQGHQWH VSHFLILFDWDPHQWH OD JHVWLRQH WHFQLFR DPPLQLVWUDWLYD GHOOH XWHQ]H LGULFKH ILQDOL QRQFKp PLVXUH
ILQDQ]LDULH D VRVWHJQR GHOO HVSRVL]LRQH GHELWRULD GHL &RPXQL SHU O HVSOHWDPHQWR SUHJUHVVR GHO VHUYL]LR GL
DSSURYYLJLRQDPHQWR $OO XRSR FL VL SRWUj DYYDOHUH GHO VXSSRUWR WHFQLFR GL 62 5L &DO V S D
$UWLFROR
'LUHWWLYH UHJLRQDOL LQ PDWHULD GL FRPPHUFLR LQ VHGH ILVVD
,O ULODVFLR GL QXRYH DXWRUL]]D]LRQL SHU O DSHUWXUD OD YDULD]LRQH GHO VHWWRUH PHUFHRORJLFR O DPSOLDPHQWR LO WUDVIHULPHQWR GL
JUDQGL VWUXWWXUH GL YHQGLWD FRVu FRPH GHILQLWH GDO VXFFHVVLYR DUWLFROR q VRVSHVR ILQR DOO HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD QXRYD
OHJLVOD]LRQH LQ PDWHULD GL UHJRODPHQWD]LRQH H SURJUDPPD]LRQH GHOOH DWWLYLWj FRPPHUFLDOL H FRPXQTXH SHU XQ SHULRGR QRQ
VXSHULRUH D
JLRUQL GDOOD GDWD GL SXEEOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH VXO %85
$L SURFHGLPHQWL QRQ DQFRUD FRQFOXVL DOOD GDWD GL DGR]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH QRQ SRWUj HVVHUH GDWR XOWHULRUH FRUVR
7XWWL L FRPXQL GHOOD UHJLRQH QHO SHULRGR GL PRUDWRULD GL FXL DOO DUWLFROR SURFHGRQR DO FHQVLPHQWR GHOOH DWWLYLWj FRPPHUFLDOL
UHODWLYH DOOH PHGLH H JUDQGL VWUXWWXUH GL YHQGLWD HVLVWHQWL QHO SURSULR WHUULWRULR GL FXL DOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
H FRUUHODWD
GHOLEHUD]LRQH GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH Q
GHO
JHQQDLR
DUWLFROR
$QDORJDPHQWH JOL VWHVVL &RPXQL
SURYYHGHUDQQR D FRPXQLFDUH DOOD 5HJLRQH &DODEULD 'LSDUWLPHQWR $WWLYLWj 3URGXWWLYH HYHQWXDOL SURFHGXUH LQ LWLQHUH SHU LO
ULODVFLR GL DXWRUL]]D]LRQH
/H RSHUD]LRQL GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH GRYUDQQR HVVHUH XOWLPDWH HQWUR
JLRUQL H OH ULVXOWDQ]H GRYUDQQR HVVHUH
QRWLILFDWH DOOD 5HJLRQH &DODEULD $VVHVVRUDWR DOOH $WWLYLWj 3URGXWWLYH DWWUDYHUVR DSSRVLWR PRGHOOR FKH YHUUj SUHGLVSRVWR
GDO 'LULJHQWH *HQHUDOH GHO 'LSDUWLPHQWR $WWLYLWj 3URGXWWLYH
$UWLFROR ∗
0LVXUH LQ PDWHULD GL WUDVSRUWR DHUHR
∗
/D &RUWH FRVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GHO
KD GLFKLDUDWR FHVVDWD OD PDWHULD GHO FRQWHQGHUH
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IV Commissione
/D 5HJLRQH &DODEULD SXz DWWULEXLUH DL VHUYL]L DHURSRUWXDOL FRQQHVVL DO WUDVSRUWR DHUHR GL SDVVHJJHUL H PHUFL VYROWL
QHOO DPELWR GHO VLVWHPD DHURSRUWXDOH FDODEUHVH OD PLVVLRQH GL VHUYL]LR GL LQWHUHVVH HFRQRPLFR JHQHUDOH DL VHQVL
GHOO DUWLFROR
FRPPD GHO 7)8( 7UDWWDWR VXO IXQ]LRQDPHQWR GHOO 8QLRQH HXURSHD FRQ LPSRVL]LRQH GL REEOLJKL GL
VHUYL]LR SXEEOLFR D YDQWDJJLR GHOOD FROOHWWLYLWj UHJLRQDOH
$O ILQH GL LPSRUUH JOL REEOLJKL GL VHUYL]LR SXEEOLFR GL FXL DO FRPPD OD *LXQWD UHJLRQDOH QHO ULVSHWWR GHOOD QRUPDWLYD
FRPXQLWDULD H QD]LRQDOH DSSURYD OD FRQYHQ]LRQH GD VWLSXODUH WUD OD 5HJLRQH H OH ULVSHWWLYH VRFLHWj GL JHVWLRQH SUHYLR QXOOD
RVWD GHO 0LQLVWHUR GHOOH ,QIUDVWUXWWXUH H GHL 7UDVSRUWL
$UWLFROR ∗
6WDJLRQH YHQDWRULD JLRUQDWH GL FDFFLD
OHJJH UHJLRQDOH Q
1HOOD 5HJLRQH &DODEULD OD VWDJLRQH YHQDWRULD
H SHU OH VSHFLH GL FXL DO VXFFHVVLYR SXQWR WHUPLQD LO
JHQQDLR
DL VHQVL GHOOD OHJJH UHJLRQDOH PDJJLR
Q QRQFKp GHOOH GLVSRVL]LRQL GHWWDWH GDOOD QRUPDWLYD FRPXQLWDULD H
QD]LRQDOH
1HO ULVSHWWR GHOOD YLJHQWH QRUPDWLYD H GL TXDQWR SUHYLVWR QHOOD SUHVHQWH OHJJH L FDFFLDWRUL DYHQWL GLULWWR SRVVRQR VYROJHUH DWWLYLWj
YHQDWRULD GD DSSRVWDPHQWR HG LQ IRUPD YDJDQWH FRQ O DXVLOLR GHO FDQH VLQR DO
JHQQDLR
FRQ OH OLPLWD]LRQL H OH
PRGDOLWj GL FXL QHO VHJXLWR
1HL SHULRGL LQGLFDWL DO FRPPD
O DWWLYLWj YHQDWRULD q FRQVHQWLWD SHU XQ PDVVLPR GL WUH JLRUQDWH VHWWLPDQDOL FRQ SRVVLELOLWj GL
VFHOWD GD SDUWH GHO FDFFLDWRUH DG HVFOXVLRQH GHOOH JLRUQDWH GL VLOHQ]LR YHQDWRULR ILVVDWH QHL JLRUQL GL PDUWHGu H YHQHUGu
/D VHWWLPDQD YHQDWRULD LQL]LD GDO OXQHGu H OH JLRUQDWH GL FDFFLD RYXQTXH HIIHWWXDWH VRQR FXPXODWH
/ DWWLYLWj YHQDWRULD QHL SHULRGR FRQVHQWLWL LQL]LD XQ RUD SULPD GHO VRUJHUH GHO VROH H WHUPLQD DO WUDPRQWR
D VSHFLH FDFFLDELOL ILQR DO
GLFHPEUH
4XDJOLD
E VSHFLH FDFFLDELOL ILQR DO
GLFHPEUH
$OORGROD 0HUOR &LQJKLDOH 9ROSH
VSHFLH FDFFLDELOL ILQR DO
GLFHPEUH
/HSUH FRPXQH
F
G VSHFLH FDFFLDELOL ILQR DO
JHQQDLR
&RUQDFFKLD *KLDQGDLD *D]]D &RORPEDFFLR
H VSHFLH FDFFLDELOL ILQR DO
JHQQDLR
&HVHQD 7RUER ERWWDFFLR %HFFDFFLD
I
VSHFLH FDFFLDELOL ILQR DO
JHQQDLR
&RGRQH 0DU]DLROD )RODJD 7RUGR VDVVHOOR
J VSHFLH FDFFLDELOL ILQR DO
JHQQDLR
*HUPDQR 5HDOH 0RUHWWD $O]DYROD 0HVWRORQH &DQDSLJOLD )LVFKLRQH
%HFFDFFLQR IUXOOLQR JDOOLQHOOD G DFTXD H SRUFLJOLRQH IDJLDQR
K VSHFLH FDFFLDELOL GDO JHQQDLR
DO
JHQQDLR
9ROSH FRQ O DXVLOLR GHO FDQH D VTXDGUH DXWRUL]]DWH GDOOH
$PPLQLVWUD]LRQL SURYLQFLDOL DWWULEXHQGR LO WHUULWRULR GL FDFFLD FKH SRWUj FRLQFLGHUH FRQ TXHOOR DVVHJQDWR SHU OD FDFFLD
GHO FLQJKLDOH
Ê IDWWR GLYLHWR GL FDFFLD DOOD 6WDUQD H DOOD &RWXUQLFH VX WXWWR LO WHUULWRULR UHJLRQDOH IDWWD HFFH]LRQH SHU OH PDQLIHVWD]LRQL FLQRILOH
FRQ DEEDWWLPHQWR GHO VHOYDWLFR GL DOOHYDPHQWR FRVu FRPH SUHYLVWR GDOOD OHJJH OD 5HJLRQH SXz FRQ SURYYHGLPHQWR
PRWLYDWR ULGXUUH SHU SHULRGL GHWHUPLQDWL OD FDFFLD D GHWHUPLQDWH VSHFLH LQ UHOD]LRQH DO ORUR VIDYRUHYROH VWDWR GL
FRQVHUYD]LRQH R SHU DOWUH FDODPLWj
6XFFHVVLYDPHQWH DO GLFHPEUH O XWLOL]]R GHL FDQL GD VHJXLWD QRQ q FRQVHQWLWR IDWWR VDOYR O XWLOL]]R GHJOL VWHVVL SHU O HVHUFL]LR
GHOOD FDFFLD DOOD YROSH
/D SUHVHQWH QRUPDWLYD KD HIILFDFLD WUDQVLWRULD H SHUWDQWR OD VXD GXUDWD q OLPLWDWD DOO DQQDWD YHQDWRULD
$UWLFROR FRVu PRGLILFDWR GDOO¶DUW
GHOOD / 5
OXJOLR
Q
/¶DUWLFROR SUHFHGHQWHPHQWH FRVu UHFLWDYD © /D 5HJLRQH &DODEULD DWWULEXLVFH DL VHUYL]L
DHURSRUWXDOL FRQQHVVL DO WUDVSRUWR DHUHR GL SDVVHJJHUL H PHUFL VYROWL GDOOH VRFLHWj GDOOD VWHVVD SDUWHFLSDWH 6RFLHWj DHURSRUWR GL 6 $QQD 6SD 6DFDO 6SD H 6RJDV
6SD OD PLVVLRQH GL VHUYL]LR GL LQWHUHVVH HFRQRPLFR JHQHUDOH DL VHQVL GHOO DUWLFROR
FRPPD GHO 7)8( 7UDWWDWR VXO IXQ]LRQDPHQWR GHOO 8QLRQH (XURSHD FRQ
LPSRVL]LRQH GL VHUYL]LR SXEEOLFR D YDQWDJJLR GHOOD FROOHWWLYLWj UHJLRQDOH $O ILQH Gu DVVLFXUDUH JOL REEOLJKL GL VHUYL]LR SXEEOLFR GL FXL DO FRPPD OD *LXQWD UHJLRQDOH
DSSURYD VHQWLWD OD &RPPLVVLRQH $VVHPEOHDUH FRPSHWHQWH OR VFKHPD GL FRQYHQ]LRQH GD VWLSXODUH WUD OD 5HJLRQH H OH ULVSHWWLYH 6RFLHWj GL JHVWLRQH FKH GHYH
ULVSHWWDUH OH FRQGL]LRQL SUHYLVWH SHU OD FRPSHQVD]LRQH GHJOL RQHUL GL VHUYL]LR SXEEOLFR
∗
/D &RUWH FRVWLWX]LRQDOH FRQ VHQWHQ]D Q
GHO
KD GLFKLDUDWR O¶LOOHJLWWLPLWj FRVW GHOO¶DUWLFROR
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
$UWLFROR
$IILGDPHQWR D )LQFDODEUD GHJOL LQWHUYHQWL LQ
PDWHULD GL ULFHUFD VFLHQWLILFD
1HOOH PRUH GHOOD FRVWLWX]LRQH GHOO $JHQ]LD GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
DJRVWR
Q
OD *LXQWD
UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD DG DYYDOHUVL GHOOD 6RFLHWj )LQFDODEUD 6SD DO ILQH GL DVVLFXUDUH O DWWXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL QHO
VHWWRUH GHOOD ULFHUFD VFLHQWLILFD H GHOO LQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD DIIHUHQWL DO 3URJUDPPD 2SHUDWLYR 5HJLRQDOH GHOOD &DODEULD
)(65
GL FXL DOOD 'HFLVLRQH GHOOD &RPPLVVLRQH (XURSHD Q &
GHO GLFHPEUH
H DOOD
GHOLEHUD]LRQH GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH GHOOD &DODEULD Q
GHO PDU]R
$UWLFROR
'LVSRVL]LRQL LQ PDWHULD XUEDQLVWLFD
/H GHOLEHUD]LRQL GL DSSURYD]LRQH GHOOH DOLHQD]LRQL H YDORUL]]D]LRQL GHL &RQVLJOL &RPXQDOL GHL FRPXQL GHOOD &DODEULD DL VHQVL
GHOO DUWLFROR
GHO GHFUHWR OHJJH Q
GHO
FRQYHUWLWR FRQ PRGLILFKH GDOOD OHJJH Q
GHO DJRVWR
FRVWLWXLVFRQR YDULDQWH DJOL VWUXPHQWL XUEDQLVWLFL JHQHUDOL VROWDQWR TXDQGR OH DUHH GD DOLHQDUH PXWDQR OD GHVWLQD]LRQH
XUEDQLVWLFD HG LQ TXHVWR FDVR OD SURFHGXUD q LQGLYLGXDWD GDOOD OHJJH XUEDQLVWLFD UHJLRQDOH Q
H VXFFHVVLYH
PRGLILFKH HG LQWHJUD]LRQL 1HO FDVR GL DOLHQD]LRQH FRQ PXWDWD GHVWLQD]LRQH XUEDQLVWLFD RULJLQDULD OH GHOLEHUD]LRQL GHL
&RQVLJOL FRPXQDOL GL DSSURYD]LRQH GHOOH DOLHQD]LRQL H YDORUL]]D]LRQL QRQ FRVWLWXLVFRQR YDULDQWH
$UWLFROR
8VL &LYLFL
, GLULWWL GL FXL DO FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
Q
VRQR GD ULWHQHUVL FHVVDWL DL VHQVL GHOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD PHGHVLPD OHJJH TXDQGR LQVLVWDQR VXOOH DUHH GL FXL DOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
GLFHPEUH
Q
$UWLFROR
7XWHOD $PELHQWH
, ILQDQ]LDPHQWL UHJLRQDOL QD]LRQDOL HXURSHL LQHUHQWL DL SURJUDPPL GL LQWHUYHQWR ILQDOL]]DWL DOOD PHVVD LQ VLFXUH]]D H DOOD
SUHYHQ]LRQH GHL ULVFKL QDWXUDOL GHYRQR HVVHUH GHOLEHUDWL GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH GRSR LO SDUHUH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH GL
FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH Q
H GHOOD &RPPLVVLRQH &RQVLOLDUH SHUPDQHQWH FRPSHWHQWH GD HVSULPHUH
HQWUR JLRUQL DOOD GDWD GL DVVHJQD]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR 'HFRUVR LQXWLOPHQWH WDOH WHUPLQH LO SDUHUH VL LQWHQGH UHVR LQ
VHQVR IDYRUHYROH
$UW
&RSHUWXUD ILQDQ]LDULD
$OOD FRSHUWXUD ILQDQ]LDULD GHOOH GLVSRVL]LRQL FRQWHQXWH QHOOD SUHVHQWH OHJJH VL SURYYHGH SHU OD TXRWD SDUWH FRUULVSRQGHQWH
FRQ OH PDJJLRUL ULVRUVH UHVH GLVSRQLELOL FRQ OD PDQRYUD GL ELODQFLR DSSURYDWD FRQWHVWXDOPHQWH DOOD SUHVHQWH OHJJH
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD DG DSSRUWDUH OH QHFHVVDULH PRGLILFKH HG LQWHJUD]LRQL DO GRFXPHQWR WHFQLFR GL FXL
DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH IHEEUDLR
Q
$UWLFROR
3XEEOLFD]LRQH
/D SUHVHQWH OHJJH HQWUD LQ YLJRUH LO JLRUQR VXFFHVVLYR D TXHOOR GHOOD VXD SXEEOLFD]LRQH QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD
5HJLRQH
/D SUHVHQWH OHJJH q SXEEOLFDWD QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH Ê IDWWR REEOLJR D FKLXQTXH VSHWWL GL RVVHUYDUOD H IDUOD
RVVHUYDUH FRPH OHJJH GHOOD 5HJLRQH &DODEULD
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
/(**( 5(*,21$/( QRYHPEUH
Q
,VWLWX]LRQH GHOOH $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH GHL ILXPL /DR 1RFH 6LQQL
%85 Q
GHO GLFHPEUH
$UW
,VWLWX]LRQH GHOOH $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH SHU L ILXPL /DR 1RFH H 6LQQL
/D 5HJLRQH &DODEULD FRQ OD SUHVHQWH OHJJH LVWLWXLVFH OH $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOL
, EDFLQL GL ULOLHYR LQWHUUHJLRQDOH DL VHQVL GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH
PDJJLR
Q
VRQR
D %DFLQL GHL ILXPL 1RFH H 6LQQL UHJLRQH SUHYDOHQWHPHQWH LQWHUHVVDWD %DVLOLFDWD DOWUD UHJLRQH LQWHUHVVDWD &DODEULD
E %DFLQR GHO ILXPH /DR UHJLRQH SUHYDOHQWHPHQWH LQWHUHVVDWD &DODEULD DOWUD UHJLRQH LQWHUHVVDWD %DVLOLFDWD
,Q FRQIRUPLWj DOOH LQWHVH LQWHUUHJLRQDOL VRQR LVWLWXLWH
D SHU LO EDFLQR LQWHUUHJLRQDOH GHL ILXPL 1RFH H 6LQQL O $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH FRQ VHGH SUHVVR OD *LXQWD UHJLRQDOH
GHOOD %DVLOLFDWD FXL FRPSHWH DVVLFXUDUH TXDQWR QHFHVVDULR DO IXQ]LRQDPHQWR GHJOL RUJDQL GL EDFLQR
E SHU LO EDFLQR LQWHUUHJLRQDOH GHO ILXPH /DR O $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH FRQ VHGH SUHVVR OD *LXQWD UHJLRQDOH GHOOD
&DODEULD FXL FRPSHWH DVVLFXUDUH TXDQWR QHFHVVDULR DO IXQ]LRQDPHQWR GHJOL RUJDQL GL EDFLQR
, VXGGHWWL EDFLQL VRQR GHOLPLWDWL VHFRQGR OH LQGLFD]LRQL GHOOD FDUWRJUDILD DSSURYDWD FRQ LO ' 3 & 0 GHO
GLFHPEUH
H OH
HYHQWXDOL YDULD]LRQL GHOOH GHOLPLWD]LRQL GL FXL DO SUHGHWWR ' 3 & 0 GLVSRVWH DL VHQVL GHOO DUWLFROR FRPPD R OHWWHUD E GHOOD OHJJH
Q
VRQR YDOLGH DQFKH DJOL HIIHWWL GHOOD SUHVHQWH OHJJH
$UW
)LQDOLWj
/ $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH RSHUD LQ FRQIRUPLWj DJOL RELHWWLYL GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
HG LQ SDUWLFRODUH DO ILQH GL
SHUVHJXLUH O XQLWDULR JRYHUQR GHL EDFLQL LGURJUDILFL GL FRPSHWHQ]D LQGLUL]]D FRRUGLQD H FRQWUROOD OH DWWLYLWj FRQRVFLWLYH GL
SLDQLILFD]LRQH GL SURJUDPPD]LRQH H GL DWWXD]LRQH LQHUHQWL DL EDFLQL VWHVVL SHUVHJXHQGR OH VHJXHQWL ILQDOLWj
D OD FRQVHUYD]LRQH H GLIHVD GHO VXROR GD WXWWL L IDWWRUL QHJDWLYL GL QDWXUD ILVLFD HG DQWURSLFD
E LO PDQWHQLPHQWR H OD UHVWLWX]LRQH DL FRUSL LGULFL GHOOH FDUDWWHULVWLFKH TXDOLWDWLYH ULFKLHVWH SHU JOL XVL SURJUDPPDWL
F OD WXWHOD GHOOH ULVRUVH LGULFKH H OD ORUR UD]LRQDOH XWLOL]]D]LRQH
G OD WXWHOD GHJOL HFRVLVWHPL FRQ SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DOOH ]RQH GL LQWHUHVVH QDWXUDOH H SDHVDJJLVWLFR
/ $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH SURSRQH DL FRPSHWHQWL RUJDQL GHOOH UHJLRQL LQWHUHVVDWH FRQ GHOLEHUD GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
DGRWWDWD VHQWLWR LO 6HJUHWDULR *HQHUDOH XQ UHJRODPHQWR GL DPPLQLVWUD]LRQH H GL FRQWDELOLWj VXOOD EDVH GL SULQFLSL GL DXWRQRPLD
JHVWLRQDOH
/D SURSRVWD GL UHJRODPHQWR q WUDVPHVVD GDO 6HJUHWDULR *HQHUDOH DL 3UHVLGHQWL GHOOH *LXQWH UHJLRQDOL H DJOL $VVHVVRUL SUHVHQWL QHO
&RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH SHU L VXFFHVVLYL DGHPSLPHQWL GL FRPSHWHQ]D GHOOH *LXQWH H GHL &RQVLJOL UHJLRQDOL
1HO SHUVHJXLPHQWR GHOOH SUHGHWWH ILQDOLWj OD 5HJLRQH &DODEULD LVSLUD OD SURSULD D]LRQH DL SULQFLSL GHOOD FROODERUD]LRQH FRQ O DOWUD
5HJLRQH FRQ JOL (QWL /RFDOL WHUULWRULDOL H FRQ JOL DOWUL (QWL SXEEOLFL H GL GLULWWR SXEEOLFR RSHUDQWL QHL EDFLQL LGURJUDILFL GL LQWHUHVVH
LQWHUUHJLRQDOH
/ $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH HQWUR LO PHVH GL RWWREUH GL RJQL DQQR SUHGLVSRQH GLVWLQWL SHU VLQJROH YRFL GL VSHVD L SURJUDPPL
GHOOH DWWLYLWj LQHUHQWL DOOD SURSULD IXQ]LRQH GD VYROJHUVL QHOO HVHUFL]LR VXFFHVVLYR
/H *LXQWH UHJLRQDOL LQWHUHVVDWH FRQ SURSULR DWWR DSSURYDQR L SURJUDPPL GHOOH DWWLYLWj O DSSURYD]LRQH GD SDUWH GHOOH *LXQWH
UHJLRQDOL LQWHUHVVDWH GHL SURJUDPPL GL FXL DO SXQWR GHO SUHVHQWH DUWLFROR FRVWLWXLVFH DXWRUL]]D]LRQH SHU O $XWRULWj GL %DFLQR DG
DVVXPHUH OH REEOLJD]LRQL UHODWLYH
$UW
2UJDQL GHOO $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH
6RQR 2UJDQL GHOO $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH
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Consiglio regionale della Calabria
D
E
F
G
IV Commissione
LO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
LO &RPLWDWR 7HFQLFR
LO 6HJUHWDULR *HQHUDOH
OD 6HJUHWHULD 7HFQLFR RSHUDWLYD
$UW
&RPSRVL]LRQH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
,O &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH q SUHVLHGXWR H FRQYRFDWR GDO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH SUHVVR OD TXDOH KD VHGH O $XWRULWj GL
%DFLQR HG q FRVu FRPSRVWR
D GDL 3UHVLGHQWL GHOOH *LXQWH UHJLRQDOL LQWHUHVVDWH R GD $VVHVVRUL GHOHJDWL
E GD Q $VVHVVRUL SHU RJQXQD GHOOH UHJLRQL LQWHUHVVDWH GHVLJQDWL GDOOH ULVSHWWLYH *LXQWH UHJLRQDOL
F GDO 3UHVLGHQWH GL FLDVFXQD GHOOH SURYLQFH WHUULWRULDOPHQWH LQWHUHVVDWH R GDOO $VVHVVRUH SURYLQFLDOH HYHQWXDOPHQWH GHOHJDWR
,O &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH GHOOD $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH q LQVHGLDWR FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
SUHVVR FXL KD VHGH
$OOH VHGXWH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH SRVVRQR HVVHUH LQYLWDWL GL YROWD LQ YROWD SHU HVVHUH VHQWLWL L 6LQGDFL GHL &RPXQL L 3UHVLGHQWL
GHOOH &RPXQLWj 0RQWDQH HG L 3UHVLGHQWL GHL &RQVRU]L GL %RQLILFD LQWHUHVVDWL
$UW
&RPSLWL GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
,Q UHOD]LRQH DOOH ILQDOLWj GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD SUHVHQWH OHJJH LO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH KD L VHJXHQWL FRPSLWL
D GHILQL]LRQH GL FULWHUL PHWRGL WHPL H PRGDOLWj SHU O HODERUD]LRQH GHL SLDQL GL EDFLQR LQ FRQIRUPLWj DJOL LQGLUL]]L GL FXL
DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
E DGR]LRQH GHL SLDQL GL EDFLQR
F DGR]LRQH GHL SURJUDPPL G LQWHUYHQWR DWWXDWLYL GHL SLDQL GL EDFLQR QRQFKp GHJOL VFKHPL SUHYLVLRQDOL H SURJUDPPDWLFL GL FXL
DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
H GL RJQL DOWUR SURJUDPPD GL LQWHUYHQWR LQ PDWHULD GHPDQGDWR DOOD 5HJLRQH
LQWHUHVVDWD GD GLVSRVL]LRQL VWDWDOL H FRPXQLWDULH
G FRQFHUWD]LRQH GL QRUPDWLYH RPRJHQHH UHODWLYH D VWDQGDUG OLPLWL H GLYLHWL QRQFKp GL LQFHQWLYL H GLVLQFHQWLYL QHL VHWWRUL
LQHUHQWL DOOD ILQDOLWj GL FXL DOO DUWLFROR
H SUHGLVSRVL]LRQH GL LQGLUL]]L GLUHWWLYH H FULWHUL SHU OD YDOXWD]LRQH GHJOL HIIHWWL VXOO DPELHQWH GHJOL LQWHUYHQWL H GHOOH DWWLYLWj FRQ
SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DOOH WHFQRORJLH LQGXVWULDOL DJULFROH H ]RRWHFQLFKH
I FRQWUROOR GHOO DWWXD]LRQH GHJOL VFKHPL SUHYLVLRQDOL H SURJUDPPDWLFL GHO SLDQR GL EDFLQR H GHL SURJUDPPL WULHQQDOL HG LQ FDVR
GL JUDYH ULWDUGR QHOO HVHFX]LRQH GL LQWHUYHQWL ULVSHWWR DL WHPSL ILVVDWL QHL SURJUDPPL O DGR]LRQH GL DWWL GL GLIILGD SHU
O DPPLQLVWUD]LRQH LQDGHPSLHQWH FRQ ILVVD]LRQH GL XQ FRQJUXR WHUPLQH SHU O LQL]LR GHL ODYRUL 'HFRUVR LQIUXWWXRVDPHQWH WDOH
WHUPLQH LO &RPLWDWR SURSRQH DO 3UHVLGHQWH GHOOD 5HJLRQH SUHYDOHQWHPHQWH LQWHUHVVDWD L SURYYHGLPHQWL GD DGRWWDUH LQYLD
VRVWLWXWLYD
J SUHGLVSRVL]LRQH GHOOD UHOD]LRQH DQQXDOH VXOO XVR GHO VXROR VXOOH FRQGL]LRQL GHOO DVVHWWR LGURJHRORJLFR GHO WHUULWRULR H VXOOR
VWDWR GL DWWXD]LRQH GHO SURJUDPPD GL LQWHUYHQWR LQFRUVR DL VHQVL H SHU JOL HIIHWWL GHOOD OHWWHUD L GHO SULPR FRPPD GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
,O &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH SXz SURPXRYHUH DFFRUGL GL SURJUDPPD FRQ (QWL 3XEEOLFL H GL GLULWWR SXEEOLFR FKH GHILQLVFDQR L ULVSHWWLYL
LPSHJQL FRRUGLQDWL DQFKH LQ VHWWRUL FRQQHVVL FRQ JOL RELHWWLYL GL FXL DOO DUWLFROR
/H GHOLEHUH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH VRQR DSSURYDWH GDOOD PDJJLRUDQ]D GHL SUHVHQWL ,Q FDVR GL SDULWj GHL YRWL LO YRWR GHO
3UHVLGHQWH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH GHWHUPLQD OD PDJJLRUDQ]D
3HU OD YDOLGLWj GHOOH VHGXWH q QHFHVVDULD OD SUHVHQ]D GL DOPHQR OD PHWj SL XQR GHL FRPSRQHQWL DYHQWL GLULWWR GL YRWR GHOLEHUDWLYR
$UW
&RPLWDWR 7HFQLFR
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
,O &RPLWDWR 7HFQLFR q RUJDQR GL FRQVXOHQ]D GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH HG LQ SDUWLFRODUH VYROJH L VHJXHQWL FRPSLWL
D HVSULPH SDUHUH LQ WXWWH OH D]LRQL GHOO $XWRULWj GL %DFLQR LQ SDUWLFRODUH QHL SLDQL H QHL SURJUDPPL
E HVSULPH L SDUHUL JLj GHPDQGDWL DOO RUJDQR WHFQLFR FRQVXOWLYR UHJLRQDOH LQ PDWHULD GL FRQFHVVLRQL SHU JUDQGL GHULYD]LRQL
G DFTXD GL FRQFHVVLRQL SHU SLFFROH GHULYD]LRQL FRQ RSSRVL]LRQL H GL FODVVLILFD]LRQH H GHFODVVLILFD]LRQH GL RSHUH LGUDXOLFKH
$OOD QRPLQD GHO &RPLWDWR 7HFQLFR SURYYHGH FRQ SURSULR GHFUHWR LO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH SUHVVR FXL KD VHGH O $XWRULWj
GL %DFLQR VX SURSRVWD GHOO $VVHVVRUH DL // 33 SUHYLD GHVLJQD]LRQH PRWLYDWD GHL ULVSHWWLYL IXQ]LRQDUL GD SDUWH GHL 0LQLVWHUL H GHL
3UHVLGHQWL GHOOH $PPLQLVWUD]LRQL 3URYLQFLDOL HQWUR JLRUQL GDOOD GDWD GL SXEEOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH
$UW
&RPSRVL]LRQH GHO &RPLWDWR 7HFQLFR
,O &RPLWDWR 7HFQLFR GHOO $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH q FRPSRVWR GD GXH GLULJHQWL UHJLRQDOL H GD XQ GLULJHQWH SURYLQFLDOH PHVVL
D GLVSRVL]LRQH DQFKH D WHPSR SDU]LDOH GD FLDVFXQD GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL UHJLRQDOL H SURYLQFLDOL SUHVHQWL QHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
,O &RPLWDWR 7HFQLFR VL DYYDOH GHOOD FROODERUD]LRQH GL HVSHUWL GL HOHYDWR OLYHOOR VFLHQWLILFR QRQFKp GL LVWLWX]LRQL XQLYHUVLWDULH H GL
ULFHUFD H GL RUJDQLVPL WHFQLFR SURIHVVLRQDOL RSHUDQWL QHO VHWWRUH LQFDULFDWL GDOOD *LXQWD GHOOD 5HJLRQH SUHYDOHQWHPHQWH LQWHUHVVDWD VX
SURSRVWD GHOO $VVHVVRUH UHJLRQDOH DL // 33 SUHYLD GHVLJQD]LRQH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
$O &RPLWDWR 7HFQLFR GHOO $XWRULWj GL %DFLQR SDUWHFLSDQR WHFQLFL GHOOR 6WDWR GHVLJQDWL GDO 0LQLVWHUR GHL // 33 GDO 0LQLVWUR
GHOO $PELHQWH H GDO 0LQLVWUR SHU LO FRRUGLQDPHQWR GHOOH SROLWLFKH DJULFROH DOLPHQWDUL H IRUHVWDOL QRQFKp LO 'LUHWWRUH R XQ VXR GHOHJDWR
GHOO HQWH 3DUFR WHUULWRULDOPHQWH LQWHUHVVDWR
$OOH QRPLQH GHL &RPSRQHQWL LO &RPLWDWR 7HFQLFR SURYYHGH FRQ SURSULR GHFUHWR LO 3UHVLGHQWH GHOOD 5HJLRQH VHGH GHOO $XWRULWj GL
%DFLQR VXOOD EDVH GHOOH GHVLJQD]LRQL SHUYHQXWH GDOOH $PPLQLVWUD]LRQL FRPSHWHQWL
$UW
6HJUHWDULR *HQHUDOH
,O 6HJUHWDULR *HQHUDOH SHU O $XWRULWj GL %DFLQR FRQ VHGH LQ &DODEULD YLHQH QRPLQDWR FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD
UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHOO $VVHVVRUH UHJLRQDOH DL // 33 WUD L GLULJHQWL UHJLRQDOL R SURYLQFLDOL ODXUHDWL SDUWLFRODUPHQWH HVSHUWL QHO
VHWWRUH GLVFLSOLQDWR GDOOD SUHVHQWH OHJJH
,O 6HJUHWDULR *HQHUDOH UHVWD LQ FDULFD FLQTXH DQQL VDOYR UHYRFD HG q ULFRQIHUPDELOH
,O 6HJUHWDULR *HQHUDOH GHOOD $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH SUHVLHGH LO &RPLWDWR 7HFQLFR /R VWHVVR SDUWHFLSD LQ TXDOLWj GL
VHJUHWDULR DOOH VHGXWH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH FRQ YRWR FRQVXOWLYR
$UW
6HJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD
$ VXSSRUWR GHJOL DOWUL RUJDQL GHOO $XWRULWj GL %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH RSHUD XQD VHJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD SHU OR VYROJLPHQWR GHL
FRPSLWL GL FXL DOOD OHJJH Q
H VXFFHVVLYH GLVSRVL]LRQL
/D VHJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD SHU LO %DFLQR ,QWHUUHJLRQDOH FRQ VHGH QHOOD 5HJLRQH &DODEULD q VWUXWWXUDWD VHFRQGR OH PRGDOLWj
SUHYLVWH GDOOD QRUPDWLYD UHJLRQDOH SHU OD VHJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD SUHVVR O $XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOH
$UW
&RQWHQXWL GHO 3LDQR GL EDFLQR
,O 3LDQR GL EDFLQR UHGDWWR DL VHQVL GHO R FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
KD YDORUH GL SLDQR WHUULWRULDOH GL VHWWRUH HG
q OR VWUXPHQWR FRQRVFLWLYR QRUPDWLYR H WHFQLFR RSHUDWLYR PHGLDQWH LO TXDOH VRQR SLDQLILFDWH H SURJUDPPDWHOH D]LRQL H OH QRUPH G XVR
ILQDOL]]DWH DOOD FRQVHUYD]LRQH DOOD GLIHVD HG DOOD YDORUL]]D]LRQH GHO VXROR H OD FRUUHWWD XWLOL]]D]LRQH GHOOH DFTXH VXOOD EDVH GHOOH
FDUDWWHULVWLFKH ILVLFKH HG DPELHQWDOL GHO WHUULWRULR LQWHUHVVDWR
,O 3LDQR KD L FRQWHQXWL GL FXL DO WHU]R FRPPD GHOO DUWLFROR
GHO PHGHVLPR DUWLFROR
GHOOD OHJJH Q
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H SURGXFH JOL HIIHWWL GL FXL DL FRPPL ƒ
ƒH ƒ
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
,O 3LDQR GL EDFLQR q DSSURYDWR GDL &RQVLJOL UHJLRQDOL LQWHUHVVDWL VX SURSRVWD GHOOH ULVSHWWLYH *LXQWH H SHU OD VXD HODERUD]LRQH VL
DSSOLFDQR OH GLVSRVL]LRQL GL FXL DL FRPPL ƒ ƒ ƒ H ƒ GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
$UW
3URJUDPPL GL LQWHUYHQWR
,O 3LDQR GL EDFLQR q DWWXDWR DWWUDYHUVR SURJUDPPL GL LQWHUYHQWR DL VHQVL GHJOL DUWLFROL
H
GHOOD OHJJH Q
,O SURJUDPPD GL LQWHUYHQWR VSHFLILFD OH D]LRQL H JOL LQWHUYHQWL SULRULWDUL DWWXDWLYL GHO 3LDQR GL EDFLQR HG L UHODWLYL ILQDQ]LDPHQWL IHUPD
UHVWDQGR OD ULVHUYD GHO SHU FHQWR GHJOL VWDQ]LDPHQWL SHU JOL LQWHUYHQWL SUHYLVWL GDO R FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
H VXFFHVVLYH GLVSRVL]LRQL
,O SURJUDPPD GL LQWHUYHQWR q SUHGLVSRVWR GDO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
,O SURJUDPPD GL LQWHUYHQWR q DSSURYDWR GDL &RQVLJOL UHJLRQDOL LQWHUHVVDWL
$L SURJUDPPL GHJOL LQWHUYHQWL VL DSSOLFDQR OH GLVSRVL]LRQL GL FXL DL FRPPD R H R GHOO DUWLFROR
GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
QRQFKp DL FRPPD R H R
$UW
1RUPH ILQDQ]LDULH
$OOH VSHVH GL IXQ]LRQDPHQWR GHOO $XWRULWj GL %DFLQR DYHQWH VHGH QHOOD 5HJLRQH &DODEULD VL SURYYHGH FRQ L IRQGL GL DPPLQLVWUD]LRQH
JHQHUDOH LVFULWWL QHO ELODQFLR UHJLRQDOH 3HU O HVHUFL]LR FRUUHQWH VL SURYYHGH FRQ L IRQGL GL FXL DO FDSLWROR Q
DOO XRSR JLj
LVWLWXLWR FRQ GHQRPLQD]LRQH 6SHVH SHUOD UHDOL]]D]LRQH GHO 3LDQR GHL %DFLQL ,QWHUUHJLRQDOL GHO 6LQQL GHO /DR H GHO 1RFH DUW
GHOOD
OHJJH Q
H OHJJH Q
PHQWUH SHU JOL HVHUFL]L VXFFHVVLYL VL SURYYHGHUj FRQ L IRQGL FKH DOO XRSR VDUDQQR LVFULWWL QHL
FRUULVSRQGHQWL FDSLWROL GL ELODQFLR GHL GLYHUVL HVHUFL]L ILQDQ]LDUL
/H LQGHQQLWj GL PLVVLRQH H ULPERUVR VSHVH GRYXWH DJOL DPPLQLVWUDWRUL HG DL GLULJHQWL HVWUDQHL DOO DPPLQLVWUD]LRQH UHJLRQDOH SHU OD
SDUWHFLSD]LRQH DOOH ULXQLRQL GHL &RPLWDWL ,VWLWX]LRQDOH H 7HFQLFR JUDYDQR VXO FDSLWROR Q
GHO ELODQFLR FRUUHQWH H VXJOL DQDORJKL
H FRUULVSRQGHQWL FDSLWROL GHL IXWXUL HVHUFL]L
$OOH VSHVH UHODWLYH DJOL LQFDULFKL SUHYLVWL QHOOD SUHVHQWH OHJJH VL IDUj IURQWH FRQ DSSRVLWL FDSLWROL GL VSHVD ILQDQ]LDWL FRQ OH HQWUDWH GL
FXL DJOL DUWLFROL H GHOOD OHJJH Q
,Q FDVR HFFH]LRQDOH GL RSHUH H GL VSHVH IXQ]LRQDOPHQWH FROOHJDWH H FRPXQTXH LQVFLQGLELOL LQWHUHVVDQWL OH UHJLRQL &DODEULD H
%DVLOLFDWD HVVH VRQR UHDOL]]DWH R HIIHWWXDWH GDOOD UHJLRQH SUHVVR FXL KD VHGH O $XWRULWj GL %DFLQR SUHYLD LQWHVD VXO FRQFRUVR
ILQDQ]LDULR GHOO DOWUD UHJLRQH
$UW
1RUPD WUDQVLWRULD
/ $VVHVVRUDWR UHJLRQDOH DL /DYRUL 3XEEOLFL DWWUDYHUVR L SURSUL XIILFL DVVLFXUD LO VXSSRUWR WHFQLFR RSHUDWLYR DO IXQ]LRQDPHQWR GHO
&RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH LQVHGLDWR QHOOD 5HJLRQH &DODEULD ILQR DOOD FRVWLWX]LRQH GHOOD ULVSHWWLYD VHJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD
$UW
3XEEOLFD]LRQH
/D SUHVHQWH OHJJH UHJLRQDOH q GLFKLDUDWD XUJHQWH DL VHQVL GHOO DUWLFROR
SXEEOLFD]LRQH QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH
GHOOD &RVWLWX]LRQH HG HQWUD LQ YLJRUH LO JLRUQR GHOOD VXD
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
/(**( 5(*,21$/(
QRYHPEUH
Q
&RVWLWX]LRQH GHOO $XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOH LQ DWWXD]LRQH GHOOD OHJJH
HG LQWHJUD]LRQL
%85 Q
GHO GLFHPEUH
7HVWR FRRUGLQDWR FRQ OH PRGLILFKH H OH LQWHJUD]LRQL GL FXL DOOH // 55
Q H JLXJQR
Q
PDJJLR
VHWWHPEUH
Q
Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL
PDJJLR
Q
JLXJQR
$UW
2JJHWWR H ILQDOLWj GHOOD OHJJH
/D 5HJLRQH &DODEULD FRQ OD SUHVHQWH OHJJH LVWLWXLVFH O $XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOH LQ DWWXD]LRQH GHL SULQFLSL H GHOOH ILQDOLWj GHOOD
OHJJH PDJJLR
Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL H GLVSRVL]LRQL
/ $XWRULWj GL %DFLQR RSHUD LQ FRQIRUPLWj DJOL RELHWWLYL GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL H GLVSRVL]LRQL
HG LQ SDUWLFRODUH DO ILQH GL SHUVHJXLUH O XQLWDULR JRYHUQR GHL EDFLQL LGURJUDILFL LQGLUL]]D FRRUGLQD H FRQWUROOD OH DWWLYLWj FRQRVFLWLYH GL
SLDQLILFD]LRQH GL SURJUDPPD]LRQH H GL DWWXD]LRQH LQHUHQWL DL EDFLQL LGURJUDILFL GL SURSULD FRPSHWHQ]D DYHQWL SHU ILQDOLWj
D OD FRQVHUYD]LRQH H OD GLIHVD GHO VXROR GD WXWWL L IDWWRUL QHJDWLYL GL QDWXUD ILVLFD HG DQWURSLFD
E LO PDQWHQLPHQWR H OD UHVWLWX]LRQH SHU L FRUSL LGULFL GHOOH FDUDWWHULVWLFKH TXDOLWDWLYH ULFKLHVWH SHU JOL XVL SURJUDPPDWL
F OD WXWHOD GHOOH ULVRUVH LGULFKH H OD ORUR UD]LRQDOH XWLOL]]D]LRQH
G OD WXWHOD GHJOL HFRVLVWHPL FRQ SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DOOH ]RQH GL LQWHUHVVH QDWXUDOH JHQHUDOH H SDHVDJJLVWLFR
/ $XWRULWj GL %DFLQR SURSRQH DJOL RUJDQLVPL UHJLRQDOL FRPSHWHQWL FRQ GHOLEHUD GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH VHQWLWR LO 6HJUHWDULR
*HQHUDOH XQ UHJRODPHQWR GL DPPLQLVWUD]LRQH H FRQWDELOLWj VXOOD EDVH GL SULQFLSL GL DXWRQRPLD JHVWLRQDOH
/D SURSRVWD GL UHJRODPHQWR q WUDVPHVVR GDO 6HJUHWDULR *HQHUDOH DO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH HG DJOL $VVHVVRUL UHJLRQDOL
SUHVHQWL QHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH SHU L VXFFHVVLYL SURYYHGLPHQWL GL FRPSHWHQ]D GHOOD *LXQWD H GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH
1HO SHUVHJXLPHQWR GHOOH SUHGHWWH ILQDOLWj OD 5HJLRQH &DODEULD LVSLUD OD SURSULD D]LRQH DL SULQFLSL GHOOD FROODERUD]LRQH FRQ JOL (QWL
/RFDOL WHUULWRULDOL H FRQ JOL DOWUL (QWL SXEEOLFL H GL GLULWWR SXEEOLFR RSHUDQWL QHL EDFLQL LGURJUDILFL
$UW
'HOLPLWD]LRQL GHL EDFLQL LGURJUDILFL GL FRPSHWHQ]D UHJLRQDOH
, %DFLQL LGURJUDILFL UHJLRQDOL GHOOD &DODEULD VRQR UDJJUXSSDWL QHOOH VHJXHQWL WUHGLFL DUHH SURJUDPPD LQGLYLGXDWH DFFRUSDQGR
VXSHUILFL FRQWLJXH FKH SUHVHQWDQR XQLIRUPLWj GL FDUDWWHULVWLFKH ILVLFR WHUULWRULDOL HG DIILQLWj GL SUREOHPDWLFKH GL ULHTXLOLEULR LGURJHRORJLFR
H GL ULVDQDPHQWR DPELHQWDOH LQ FRQIRUPLWj DJOL LQGLUL]]L ILVVDWL QHO ' 3 & 0
*8 Q
GHO
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
$UHD
%DFLQL WLUUHQLFL IUD L ILXPL /DR H 6DYXWR
%DFLQL GHO ILXPH &UDWL
%DFLQL GHO YHUVDQWH ,RQLFR 6HWWHQWULRQDOH
%DFLQL GHO YHUVDQWH ,RQLFR &HQWUDOH IUD LO ILXPH &UDWL HG LO ILXPH 1LFj
%DFLQL GHO YHUVDQWH ,RQLFR &HQWUDOH IUD LO ILXPH 1LFj HG LO ILXPH 1HWR
%DFLQR LGURJUDILFR GHL ILXPL 1HWR H PLQRUL
%DFLQL LGURJUDILFL GHL ILXPL &RUDFH 7DFLQD H PLQRUL
%DFLQL LGURJUDILFL GHL ILXPL $PDWR $QJLWROD H PLQRUL
%DFLQL LGURJUDILFL GHO YHUVDQWH ,RQLFR 0HULGLRQDOH 6XSHULRUH
%DFLQR LGURJUDILFR GHL ILXPL 0HVLQD H PLQRUL
%DFLQL LGURJUDILFL GHO ) 3HWUDFH H PLQRUL
%DFLQL LGURJUDILFL GHO YHUVDQWH ,RQLFR 0HULGLRQDOH ,QIHULRUH
%DFLQL 0HULGLRQDOL IUD PDUH ,RQLR H 7LUUHQR ]RQD GHOOR 6WUHWWR
$L EDFLQL UHJLRQDOL FRPH VRSUD UDJJUXSSDWL q SURSRVWD XQD XQLFD $XWRULWj GL %DFLQR
/D *LXQWD UHJLRQDOH q DXWRUL]]DWD DG DSSURYDUH HQWUR
JLRUQL GDOO HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH DSSRVLWR HODERUDWR
FDUWRJUDILFR LQ VFDOD QRQ LQIHULRUH
FRQWHQHQWH OD GHOLPLWD]LRQH WHUULWRULDOH GHOOH DUHH SURJUDPPD GL FXL DO SUHVHQWH DUWLFROR
/D SUHGHWWD GHOLEHUD GL *LXQWD UHJLRQDOH YHUUj DGRWWDWD VHQWLWH OH $PPLQLVWUD]LRQL 3URYLQFLDOL WHUULWRULDOPHQWH LQWHUHVVDWH OH TXDOL VRQR
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IV Commissione
WHQXWH DG HVSULPHUVL LQ PHULWR DOOD SURSRVWD HQWUR JLRUQL GDO ULFHYLPHQWR GHOOD ULFKLHVWD ,Q DVVHQ]D GL WHPSHVWLYR ULVFRQWUR GD SDUWH
GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL SURYLQFLDOL QHO WHUPLQH SUHGHWWR VL KD SHU DFTXLVLWR LO SDUHUH IDYRUHYROH
2JQL HYHQWXDOH VXFFHVVLYD YDULD]LRQH GHOOH GHOLPLWD]LRQL WHUULWRULDOL GHOOH DUHH SURJUDPPD SRWUj HVVHUH DGRWWDWD GDOOD *LXQWD
UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH GHOO $XWRULWj GL %DFLQR VHQWLWD OD FRPSHWHQWH &RPPLVVLRQH &RQVLOLDUH FKH GRYUj
SURQXQFLDUVL HQWUR JLRUQL GDO ULFHYLPHQWR GHOOD ULFKLHVWD 7UDVFRUVR WDOH WHUPLQH LO SDUHUH VL LQWHQGH DFTXLVLWR IDYRUHYROPHQWH
$UW
2UJDQL GHOO $XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOH
,Q DQDORJLD D TXDQWR SUHYLVWR GDOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH Q
VRQR RUJDQL GHOO $XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOH
D LO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
E LO &RPLWDWR 7HFQLFR
F LO 6HJUHWDULR *HQHUDOH H OD 6HJUHWHULD 7HFQLFD RSHUDWLYD
$UW
&RPSRVL]LRQH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
,O &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH q FRPSRVWR GD
D LO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH VROR RYH IRUPDOPHQWH ULFKLHVWR GD WDOXQR GHL PHPEUL GHO &RPLWDWR
E O $VVHVVRUH UHJLRQDOH DL // 33 FKH QH DVVXPH OD SUHVLGHQ]D LQ FDVR GL DVVHQ]D R LPSHGLPHQWR GHO 3UHVLGHQWH
F O $VVHVVRUH UHJLRQDOH DOO $PELHQWH
G O $VVHVVRUH UHJLRQDOH DOO $JULFROWXUD H )RUHVWH
H L 3UHVLGHQWL GHOOH 3URYLQFH GHOOD &DODEULD RYYHUR JOL $VVHVVRUL SURYLQFLDOL GD HVVL DOO XRSR GHOHJDWL
I LO 3UHVLGHQWH GHOO $ ) 2 5 $]LHQGD )RUHVWDOH GHOOD 5HJLRQH R XQ FRPSRQHQWH GHO &RQVLJOLR G $PPLQLVWUD]LRQH GHOO HQWH
GD OXL GHOHJDWR
J LO 3UHVLGHQWH GHOO 8QLRQH 5HJLRQDOH GHL &RQVRU]L GL %RQLILFD R XQ VXR GHOHJDWR
K XQ UDSSUHVHQWDQWH GHOO $53$
L XQ UDSSUHVHQWDQWH GHOO 81&(0
2YH OH ULVSHWWLYH GHOHJKH QRQ VLDQR DWWULEXLWH D FRPSRQHQWL GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH PHQ]LRQDWL QHO SUHFHGHQWH FRPPD IDQQR DOWUHVu
SDUWH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH GL EDFLQR JOL $VVHVVRUL UHJLRQDOL GHOHJDWL SHU OD )RUHVWD]LRQH H SHU OD 3URWH]LRQH &LYLOH
/H IXQ]LRQL GL 6HJUHWDULR GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH VRQR HVHUFLWDWH GDO 6HJUHWDULR *HQHUDOH LO TXDOH SDUWHFLSD DL ODYRUL GHOOD VHGXWD
FRQ YRWR FRQVXOWLYR
$UW
&RPSLWL GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
,Q UHOD]LRQH DOOH ILQDOLWj GL FXL DOO DUWLFROR
LO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH KD L VHJXHQWL FRPSLWL
D GHILQL]LRQH GHL FULWHUL GHL PHWRGL GHL WHPL H GHOOH PRGDOLWj SHU O HODERUD]LRQH GHL SLDQL GL EDFLQR LQ FRQIRUPLWj DJOL
LQGLUL]]L GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
H VXFFHVVLYH GLVSRVL]LRQL
E DGR]LRQH GHOO RUJDQLJUDPPD H GHO UHJRODPHQWR LQWHUQR GL IXQ]LRQDPHQWR GHOOD 6HJUHWHULD 7HFQLFR 2SHUDWLYD
F DGR]LRQH GHL SLDQL GL EDFLQR
1
Comma così modificato dall’art. 32 comma 1 lett. a) della L.R. 13 giugno 2008, n. 15 che sostituisce le parole “lo presiede” con le parole “solo ove
formalmente richiesto da taluno dei membri del Comitato”.
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IV Commissione
G DGR]LRQH GHL SURJUDPPL GL LQWHUYHQWR DWWXDWLYL GHL SLDQL GL EDFLQR QRQFKp GHJOL VFKHPL SUHYLVLRQDOL H SURJUDPPDWLFL GL
FXL DOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH
PDJJLR
Q
H GL RJQL DOWUR SURJUDPPD G LQWHUYHQWR LQ PDWHULD GHPDQGDWR DOOD
5HJLRQH &DODEULD GD GLVSRVL]LRQL VWDWDOL H FRPXQLWDULH
H FRQFHUWD]LRQH GL QRUPDWLYH RPRJHQHH UHODWLYH D VWDQGDUG OLPLWL H GLYLHWL QRQFKp LQFHQWLYL H GLVLQFHQWLYL QHL VHWWRUL
LQHUHQWL DOOH ILQDOLWj GL FXL DOO DUWLFROR
I SUHGLVSRVL]LRQH GL LQGLUL]]L
GLUHWWLYH H FULWHUL SHU OD YDOXWD]LRQH GHJOL HIIHWWL VXOO DPELHQWH GHJOL LQWHUYHQWL H GHOOH DWWLYLWj FRQ SDUWLFRODUH ULIHULPHQWR DOOH
WHFQRORJLH LQGXVWULDOL DJULFROH H ]RRWHFQLFKH
J FRQWUROOR GHOO DWWXD]LRQH GHJOL VFKHPL SUHYLVLRQDOL H SURJUDPPDWLFL GHO SLDQR GL EDFLQR H GHL SURJUDPPL WULHQQDOL HG LQ
FDVR GL JUDYH ULWDUGR QHOO HVHFX]LRQH GL LQWHUYHQWL QRQ GL FRPSHWHQ]D VWDWDOH R UHJLRQDOH ULVSHWWR DL WHPSL ILVVDWL QHO
SURJUDPPD DGR]LRQH GHJOL DWWL GL GLIILGD SHU O DPPLQLVWUD]LRQH LQDGHPSLHQWH FRQ ILVVD]LRQH GL XQ FRQJUXR WHUPLQH SHU
O LQL]LR GHL ODYRUL 1HO FDVR GL LQIUXWWXRVD GHFRUUHQ]D GHO WHUPLQH LO &RPLWDWR SURSRQH DO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH L
SURYYHGLPHQWL GD DGRWWDUH LQ YLD VRVWLWXWLYD
K SUHGLVSRVL]LRQH GHOOD UHOD]LRQH DQQXDOH VXOO XVR GHO VXROR VXOOH FRQGL]LRQL GHOO DVVHWWR LGURJHRORJLFR GHO WHUULWRULR H VXOOR
VWDWR GL DWWXD]LRQH GHO SURJUDPPD GL LQWHUYHQWR LQ FRUVR DL VHQVL H SHU JOL HIIHWWL GHO SULPR FRPPD OHWWHUD L GHOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
,O &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH SXz SURPXRYHUH DFFRUGL GL SURJUDPPD FRQ (QWL SXEEOLFL H GL GLULWWR SXEEOLFR FKH GHILQLVFRQR L ULVSHWWLYL
LPSHJQL FRRUGLQDWL DQFKH LQ VHWWRUL FRQQHVVL FRQ RELHWWLYL GL FXL DOO DUWLFROR
/H GHOLEHUH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH VRQR DSSURYDWH GDOOD PDJJLRUDQ]D GHL SUHVHQWL ,Q FDVR GL SDULWj GHWHUPLQD PDJJLRUDQ]D LO
YRWR GHO 3UHVLGHQWH R GL FKL OHJLWWLPDPHQWH QH HVHUFLWD OH IXQ]LRQL
3HU OD YDOLGLWj GHOOH VHGXWH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH q QHFHVVDULD LQ SULPD FRQYRFD]LRQH OD SUHVHQ]D GL DOPHQR PHWj SL XQR GHL
FRPSRQHQWL DYHQWL GLULWWR GL YRWR GHOLEHUDWLYR ,Q VHFRQGD FRQYRFD]LRQH q VXIILFLHQWH OD SUHVHQ]D GL
SL XQR GHL FRPSRQHQWL DYHQWL
GLULWWR GL YRWR GHOLEHUDWLYR
$UW
&RPLWDWR 7HFQLFR
,O &RPLWDWR 7HFQLFR KD OD VHJXHQWH FRPSRVL]LRQH
D FLQTXH HVSHUWL GHVLJQDWL GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH WUD L GLULJHQWL R IXQ]LRQDUL UHJLRQDOL GHL VHJXHQWL DVVHVVRUDWL $VVHVVRUDWR
// 33 $VVHVVRUDWR $PELHQWH $VVHVVRUDWR $JULFROWXUD
E XQ HVSHUWR SHU FLDVFXQD GHOOH 3URYLQFH GHOOD &DODEULD GHVLJQDWR WUD L SURSUL GLULJHQWL R IXQ]LRQDUL GHOOD ULVSHWWLYD *LXQWD
SURYLQFLDOH
F XQ IXQ]LRQDULR GHVLJQDWR GDO GLUHWWRUH JHQHUDOH GHOO 8IILFLR 2SHUH 0DULWWLPH GHO 0LQLVWHUR GHL // 33 FRPSHWHQWH SHU OD
&DODEULD
G XQ IXQ]LRQDULR GHVLJQDWR GDO GLUHWWRUH JHQHUDOH GHOO 8IILFLR ,GURJUDILFR H 0DUHRJUDILFR GHOOR 6WDWR FRPSHWHQWH SHU OD
&DODEULD
H WUH HVSHUWL GHOOR 6WDWR GHVLJQDWL WUD L SURSUL IXQ]LRQDUL ULVSHWWLYDPHQWH GDL 0LQLVWUL GHOO $PELHQWH GHL /DYRUL 3XEEOLFL H GHO
&RRUGLQDPHQWR GHOOH 3ROLWLFKH $JULFROH $OLPHQWDUL H )RUHVWDOL DL VHQVL GHO FRPPD GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
I GXH GRFHQWL XQLYHUVLWDUL SDUWLFRODUPHQWH HVSHUWL LQ PDWHULD DWWLQHQWH OD GLIHVD GHO VXROR H O XWLOL]]R GHO WHUULWRULR GHVLJQDWL
ULVSHWWLYDPHQWH GDO 0DJQLILFR 5HWWRUH GHOO 8QLYHUVLWj GHOOD &DODEULD H GD TXHOOR GHOO 8QLYHUVLWj GL 5HJJLR &DODEULD
J XQ IXQ]LRQDULR GHVLJQDWR GDO GLUHWWRUH JHQHUDOH GHOO $]LHQGD )RUHVWDOH GHOOD 5HJLRQH &DODEULD $ ) 2 5
2
Comma sostituito dall’art. 32 comma 1 lett. b) della L.R. 13 giugno 2008, n. 15.
Comma così modificato dall’art. 32 comma 1 lett. c) della L.R. 13 giugno 2008, n. 15, che sostituisce la parola “il dirigente” con le parole “un
funzionario designato dal direttore generale”.
4
Comma così modificato dall’art. 32 comma 1 lett. c) della L.R. 13 giugno 2008, n. 15, che sostituisce la parola “il dirigente” con le parole “un
funzionario designato dal direttore generale”.
3
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IV Commissione
K XQ GHOHJDWR GD FLDVFXQR GHL 3DUFKL QD]LRQDOL R UHJLRQDOL LQWHUHVVDQWL LO WHUULWRULR GHOOD &DODEULD
L XQ UDSSUHVHQWDQWH GHL FRQVRU]L UDJJUXSSDWL SURYLQFLDOL SHU FLDVFXQD GHOOH FLQTXH SURYLQFH FDODEUHVL SHU OH ULVSHWWLYH
FRPSHWHQ]H WHUULWRULDOL
O XQ UDSSUHVHQWDQWH GHO & 1 5 &RQVLJOLR 1D]LRQDOH GHOOH 5LFHUFKH
,O &RPLWDWR 7HFQLFR SXz HVVHUH LQWHJUDWR GL YROWD LQ YROWD FRQ DWWR GHOLEHUDWLYR GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH GD DOWUL HVSHUWL GL HOHYDWR
OLYHOOR VFLHQWLILFR FRQ FRPSURYDWD HVSHULHQ]D QHO FDPSR GHOOD SLDQLILFD]LRQH H SURJUDPPD]LRQH WHUULWRULDOH HG DPELHQWDOH ILQR DG XQ
PDVVLPR GL WUH FRQ YRWR FRQVXOWLYR
$OOD QRPLQD GHL FRPSRQHQWL H GHJOL HVSHUWL GHO &RPLWDWR 7HFQLFR SURYYHGH FRQ SURSULR GHFUHWR HQWUR
JLRUQL GDOOD GDWD GL
HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH LO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHOO $VVHVVRUH DL // 33 QHO ULVSHWWR GHOOH
GHVLJQD]LRQL SHUYHQXWH DL VHQVL GHO ƒ FRPPD GHO SUHVHQWH DUWLFROR
3HU OD YDOLGLWj GHOOH DGXQDQ]H GHO &RPLWDWR 7HFQLFR q ULFKLHVWD LQ SULPD FRQYRFD]LRQH OD SUHVHQ]D GHOOD PHWj SL XQR GHL
FRPSRQHQWL LQVHGLDWL ,Q VHFRQGD FRQYRFD]LRQH q VXIILFLHQWH OD SUHVHQ]D GL
SL XQR GHL FRPSRQHQWL LQVHGLDWL /H GHFLVLRQL VRQR
DGRWWDWH D PDJJLRUDQ]D GHL SUHVHQWL D SDULWj GL YRWL SUHYDOH TXHOOR GHO 3UHVLGHQWH
,O &RPLWDWR 7HFQLFR QHOO DPELWR GHL FRPSRQHQWL SXz LVWLWXLUH VRWWRFRPPLVVLRQL VSHFLDOL]]DWH SHU PDWHULH H FRQ IXQ]LRQL LVWUXWWRULH
,Q UHOD]LRQH DJOL DUJRPHQWL WUDWWDWL LO 3UHVLGHQWH GHO &RPLWDWR 7HFQLFR KD IDFROWj GL LQYLWDUH DOOH ULXQLRQL GHO &RPLWDWR D WLWROR
FRQVXOWLYR H VHQ]D GLULWWR GL FRPSHQVR L UDSSUHVHQWDQWL GL (QWL SXEEOLFL H GL GLULWWR SXEEOLFR GHOOH FDWHJRULH VRFLDOL HFRQRPLFKH H
SURIHVVLRQDOL RSHUDQWL QHOO DUHD GHO EDFLQR LGURJUDILFR
$UW
&RPSLWL GHO &RPLWDWR 7HFQLFR
,O &RPLWDWR 7HFQLFR q RUJDQR GL FRQVXOHQ]D GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH HG LQ SDUWLFRODUH VYROJH L VHJXHQWL FRPSLWL
D FXUD O LVWUXWWRULD GHJOL DWWL GL FRPSHWHQ]D GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH DO TXDOH IRUPXOD SURSRVWH
E FXUD O HODERUD]LRQH GHO SLDQR GL EDFLQR GHL SLDQL VWUDOFLR H GHL UHODWLYL SURJUDPPL GL LQWHUYHQWR
F DWWXD OH GLUHWWLYH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
G HVSULPH SDUHUL LQ WHPD GL FRQFHVVLRQL SHU SLFFROH GHULYD]LRQL G DFTXD FRQ RSSRVL]LRQL GL FRQFHVVLRQL VWDWDOL SHU JUDQGL
GHULYD]LRQL G DFTXD GL FODVVLILFD]LRQH H GHFODVVLILFD]LRQH GL RSHUH LGUDXOLFKH H QHJOL DOWUL FDVL SUHYLVWL GDOOH YLJHQWL
QRUPDWLYH
,Q RWWHPSHUDQ]D DO GLVSRVWR GL FXL DOO DUWLFROR
OHWWHUD K GHOOD OHJJH
QHOOD IDVH GL LPSRVWD]LRQH H UHGD]LRQH GHL 3LDQL GL
EDFLQR YHQJRQR FRQVXOWDWL JOL (QWL GL FXL DOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH
DO ILQH GL FRQFRUUHUH VHFRQGR OH ULVSHWWLYH
FRPSHWHQ]H DOO HODERUD]LRQH GHILQLWLYD GHO 3LDQR GL EDFLQR
$UW
6HJUHWDULR *HQHUDOH
,O 6HJUHWDULR *HQHUDOH YLHQH QRPLQDWR FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH VX SURSRVWD GHOO $VVHVVRUH DL // 33 WUD
L GLULJHQWL R IXQ]LRQDUL UHJLRQDOL ODXUHDWL R WUD L 'LULJHQWL GL DOWUH SXEEOLFKH DPPLQLVWUD]LRQL R WUD SURIHVVLRQLVWL HVWHUQL SDUWLFRODUPHQWH
HVSHUWL QHO VHWWRUH GLVFLSOLQDWR GDOOD SUHVHQWH OHJJH H UHVWD LQ FDULFD DQQL VDOYR UHYRFD DQWLFLSDWD GHOO LQFDULFR FRQ SRVVLELOLWj GL
ULFRQIHUPD 4XDORUD VLD VFHOWR WUD L GLSHQGHQWL UHJLRQDOL LQ VHUYL]LR q FROORFDWR LQ SRVL]LRQH GL IXRUL UXROR DL VHQVL H SHU JOL HIIHWWL GHOOH
YLJHQWL GLVSRVL]LRQL GL OHJJH UHJLRQDOL
,O 6HJUHWDULR *HQHUDOH VL DYYDOH GL XQD VWUXWWXUD SHUPDQHQWH FKH VYLOXSSD O DWWLYLWj LVWUXWWRULD QHFHVVDULD D JDUDQWLUH LO
IXQ]LRQDPHQWR GHOO DXWRULWj GL EDFLQR
5
Comma così modificato dall’art. 32 comma 1 lett. c) della L.R. 13 giugno 2008, n. 15, che sostituisce la parola “il direttore generale” con le parole
“un funzionario designato dal direttore generale”.
6
Lettera inserita dall'art. 4, comma 5, della L.R. 21 dicembre 1998, n. 12.
7
Comma sostituito dall’art. 32 comma 1 lett. c) della L.R. 13 giugno 2008, n. 15.
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
,O 6HJUHWDULR *HQHUDOH KD L VHJXHQWL FRPSLWL
D SUHVLHGH LO &RPLWDWR 7HFQLFR
E GLULJH OD VHJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD
F SDUWHFLSD FRQ YRWR FRQVXOWLYR DOOH ULXQLRQL GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH G FXUD L UDSSRUWL FRQ JOL (QWL SXEEOLFL H GL GLULWWR
SXEEOLFR
H FXUD O DWWXD]LRQH GHOOH GLUHWWLYH GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH SHU FRQWR GHO &RPLWDWR VWHVVR QHL OLPLWL GHL SRWHUL GHOHJDWHJOL
I ULIHULVFH DO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH VXOOR VWDWR GL DWWXD]LRQH GHO 3LDQR GL EDFLQR SHU O HVHUFL]LR GHO SRWHUH GL YLJLODQ]D HG LQ
WDOH PDWHULD HVHUFLWD L SRWHUL FKH JOL YHQJRQR GHOHJDWL GDO &RPLWDWR VWHVVR
J VYROJH RJQL DOWUR FRPSLWR FKH JOL YHUUj DWWULEXLWR GD VXFFHVVLYH GLVSRVL]LRQL GL OHJJH H GL UHJRODPHQWR
,O 6HJUHWDULR *HQHUDOH SXz DIILGDUH LQ FDVR GL DVVHQ]D R LPSHGLPHQWR OH IXQ]LRQL YLFDULH DG XQR GHL FRPSRQHQWL GHO &RPLWDWR
7HFQLFR
$O 6HJUHWDULR *HQHUDOH GHOO $XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOH FRPSHWH LO WUDWWDPHQWR HFRQRPLFR SDUL D TXHOOR SUHYLVWR SHU L 'LULJHQWL
UHJLRQDOL FRQ IXQ]LRQL GL 'LULJHQWH GL 6HWWRUH DL VHQVL GHOOD QRUPDWLYD YLJHQWH
/D UHWULEX]LRQH GL SRVL]LRQH q SDUL DO YDORUH PDVVLPR SUHYLVWR GDO FRPPD GHOO¶DUWLFROR GHO FRQWUDWWR FROOHWWLYR QD]LRQDOH GL ODYRUR
GHO SHUVRQDOH FRQ TXDOLILFD GLULJHQ]LDOH GHO FRPSDUWR 5HJLRQL (QWL ORFDOL
$UW
6HJUHWHULD 7HFQLFR RSHUDWLYD
/D 6HJUHWHULD WHFQLFR RSHUDWLYD q FRVWLWXLWD FRQ DWWR GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH FKH FRQWHVWXDOPHQWH QH GHILQLVFH RUJDQLFR H
IXQ]LRQDPHQWR
,Q VHGH GL SULPD DSSOLFD]LRQH GHOOD SUHVHQWH OHJJH SHU IDU IURQWH DOOH LPPHGLDWH HVLJHQ]H RUJDQL]]DWLYH H IXQ]LRQDOL GHOOD
6HJUHWHULD WHFQLFD RSHUDWLYD q FRQVHQWLWR XWLOL]]DUH SHUVRQDOH GL SURIHVVLRQDOLWj DGHJXDWD DOOH GLYHUVH DWWLYLWj GD VYROJHUH
DSSDUWHQHQWH DOO $PPLQLVWUD]LRQH GHOOD 5HJLRQH DOOH $PPLQLVWUD]LRQL 3URYLQFLDOL GHOOD &DODEULD H RYH QHFHVVDULR DG DOWUL (QWL SXEEOLFL
R GL GLULWWR SXEEOLFR
ELV ,O FRQWUDWWR GL ODYRUR D WHPSR GHWHUPLQDWR GHL
WHFQLFL DVVXQWL D VHJXLWR GHOOD GHOLEHUD GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH Q
GHO
FKH EDQGLYD LO FRQFRUVR GL DVVXQ]LRQH DL VHQVL GHO 3URJUDPPD UHJLRQDOH GL 'LIHVD GHO 6XROR LQ DWWXD]LRQH GHO ' / Q
GHOO¶ JLXJQR
FRQYHUWLWR FRQ PRGLILFD]LRQL QHOOD /HJJH Q
GHO DJRVWR
q WUDVIRUPDWR LQ FRQWUDWWR GL ODYRUR D WHPSR
LQGHWHUPLQDWR DL VHQVL H SHU JOL HIIHWWL GHOO¶DUW
ELV FRPPD
GHOOD /HJJH Q
GHO QRYHPEUH
SHU OD FRSHUWXUD GL
FRUULVSRQGHQWL SRVWL YDFDQWL QHOOD GRWD]LRQH RUJDQLFD GHOO¶$XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOH LQGLYLGXDWL GDO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH
,O 6HJUHWDULR *HQHUDOH HG LO SHUVRQDOH GD GHVWLQDUH DOOD 6HJUHWHULD WHFQLFD RSHUDWLYD q FROORFDWR LQ SRVL]LRQH GL FRPDQGR IXRUL
UXROR VHFRQGR OH GLVSRVL]LRQL OHJLVODWLYH H UHJRODPHQWDUL YLJHQWL SUHVVR JOL (QWL GL DSSDUWHQHQ]D , UHODWLYL RQHUL VRQR D FDULFR GHO
ELODQFLR UHJLRQDOH
/D 6HJUHWHULD WHFQLFD RSHUDWLYD SHU HVLJHQ]H GL ULFHUFD GL HODERUD]LRQH H GL VWXGLR FRQQHVVH FRQ O DWWXD]LRQH GHOOD SUHVHQWH
OHJJH LYL LQFOXVH TXHOOH UHODWLYH DOOD SUHGLVSRVL]LRQH GHOOD UHOD]LRQH VXOO XVR GHO VXROR H VXOOH FRQGL]LRQL GHOO DVVHWWR LGURJHRORJLFR
SXz DYYDOHUVL PHGLDQWH DSSRVLWD FRQYHQ]LRQH GHOOH SUHVWD]LRQL H GHOOD FROODERUD]LRQH WHFQLFR VFLHQWLILFD GL ,VWLWXWL 8QLYHUVLWDUL H GL
ULFHUFD GL RUJDQL]]D]LRQL WHFQLFR SURIHVVLRQDOL RSHUDQWL QHO VHWWRUH QRQFKp FRQIHULUH LQFDULFKL GL FRQVXOHQ]D D VRJJHWWL SXEEOLFL R
SULYDWL DYHQWL L UHTXLVLWL GL FRPSURYDWD HVSHULHQ]D H TXDOLILFD]LRQH 7DOL SUHVWD]LRQL GHYRQR HVVHUH GHOLEHUDWH GDO &RPLWDWR
,VWLWX]LRQDOH VX SURSRVWD GHO 6HJUHWDULR *HQHUDOH
/D 6HJUHWHULD 7HFQLFR 2SHUDWLYD VYROJH OH VHJXHQWL IXQ]LRQL
GL 6HJUHWHULD 7HFQLFR $PPLQLVWUDWLYD GHJOL RUJDQL GHOO $XWRULWj
GL DWWLYLWj GL DFTXLVL]LRQH H JHVWLRQH GHOOH FRQRVFHQ]H UHODWLYH DO EDFLQR LGURJUDILFR DWWUDYHUVR OR VYLOXSSR GL VWXGL VSHFLILFL OD ULFHUFD
GL GRFXPHQWD]LRQL LQ JHQHUH UHDOL]]DWH D VXSSRUWR GHOOH DWWLYLWj GL SLDQLILFD]LRQH H GL SURJUDPPD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL OD UDFFROWD GHL
GDWL SHU LO PRQLWRUDJJLR HG LO FRQWUROOR GHOO DWWXD]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL
8
9
comma così modificato dall'art. 37 ter, comma 10, della L.R. 22 settembre 1998, n. 10
comma aggiunto dall’art. 6 della L.R. 22 maggio 2002, n. 23 e in seguito modificato dall’art. 33, comma 7, della L.R. 26 giugno 2003, n. 8
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IV Commissione
DWWLYLWj GL SLDQLILFD]LRQH H GL SURJUDPPD]LRQH GHOO $XWRULWj
IXQ]LRQL UHODWLYH DJOL DVSHWWL ORJLVWLFR IXQ]LRQDOL GHOOD VWUXWWXUD GHOO $XWRULWj
$UW
3LDQL GL EDFLQR
,O SLDQR GL EDFLQR KD YDORUH GL SLDQR WHUULWRULDOH GL VHWWRUH H FRVWLWXLVFH OR VWUXPHQWR FRQRVFLWLYR QRUPDWLYR H WHFQLFR RSHUDWLYR
PHGLDQWH LO TXDOH YHQJRQR SLDQLILFDWH H SURJUDPPDWH OH D]LRQL H OH QRUPH GL XVR ILQDOL]]DWH DOOD FRQVHUYD]LRQH DOOD GLIHVD HG DOOD
YDORUL]]D]LRQH GHO VXROR H OD FRUUHWWD XWLOL]]D]LRQH GHOOH DFTXH VXOOD EDVH GHOOH FDUDWWHULVWLFKH ILVLFKH HG DPELHQWDOL GHO WHUULWRULR
LQWHUHVVDWR 4XHVWR UDSSUHVHQWD LO TXDGUR GL ULIHULPHQWR FXL DGHJXDUVL H ULIHULUVL SHU WXWWL L SURYYHGLPHQWL DXWRUL]]DWLYL H FRQFHVVRUL
FRQFHUQHQWL JOL LQWHUYHQWL H FRPXQTXH ULJXDUGDQWH LO EDFLQR LGURJUDILFR
,O &RPLWDWR 7HFQLFR SURYYHGH DOO HODERUD]LRQH GHO SLDQR GL EDFLQR HQWUR XQ DQQR GDOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH
H FRPXQTXH HQWUR XQ DQQR GDOO DFFUHGLWDPHQWR GHL IRQGL GL FXL DOOD OHJJH Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
/ DGR]LRQH GHO SLDQR GL EDFLQR FRPSHWH DO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH H O DSSURYD]LRQH DO &RQVLJOLR UHJLRQDOH SUHYLD GHOLEHUD GHOOD *LXQWD
UHJLRQDOH
, SURJUDPPL GL LQWHUYHQWR VSHFLILFDQR OH D]LRQL H JOL LQWHUYHQWL SULRULWDUL DWWXDWLYL GHL SLDQL GL EDFLQR HG L UHODWLYL ILQDQ]LDPHQWL IHUPD
UHVWDQGR OD ULVHUYD GHO SHU FHQWR GHJOL LQWHUYHQWL SUHYLVWL GDOOD OHJJH Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL GD GHVWLQDUH
D DG LQWHUYHQWL GL PDQXWHQ]LRQH RUGLQDULD GHOOH RSHUH GHJOL LPSLDQWL H GHL EHQL FRPSUHVL PH]]L DWWUH]]DWXUH H PDWHULDOL GHL
FDQWLHUL RIILFLQD H GHL PDJD]]LQL LGUDXOLFL
E DOO HVSOHWDPHQWR GHO VHUYL]LR GL SROL]LD LGUDXOLFD H GL SURQWR LQWHUYHQWR
F DOOH DWWLYLWj GL VWXGL LQ SDUWLFRODUH
DQDOLVL GL TXDQWR SURGRWWR GDJOL VWXGL WHUULWRULDOL
LQGLYLGXD]LRQH GHOOH SUREOHPDWLFKH
SURSRVWH GL VWXGL LQWHJUD]LRQL R QXRYH HODERUD]LRQL
UHDOL]]D]LRQH GL VWXGL
UHDOL]]D]LRQH HG HODERUD]LRQH GL SLDQL VWUDOFL H VHWWRUL IXQ]LRQDOL H SLDQR GL EDFLQR
UHDOL]]D]LRQH GL DWWLYLWj GL SURJUDPPD]LRQH H SLDQLILFD]LRQH VWXGL ULFHUFD DQDOLVL PRQLWRUDJJLR VRIWZDUH FRQQHVVL DO
SLDQR GL EDFLQR DUW H OHJJH Q
HG D]LRQL DG HVVR FRQQHVVH
HODERUD]LRQL GL QRUPDWLYH H GLUHWWLYH
*OL DWWL GHOLEHUDWLYL GHO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH QRQ VRJJHWWL DL VHQVL GHOOD SUHVHQWH OHJJH DOO DSSURYD]LRQH GHO &RQVLJOLR UHJLRQDOH
YHQJRQR VRWWRSRVWL SHU O DSSURYD]LRQH DOOD *LXQWD UHJLRQDOH
,O SLDQR GL EDFLQR q FRRUGLQDWR FRQ L SURJUDPPL QD]LRQDOL UHJLRQDOL H VXE UHJLRQDOL GL VYLOXSSR HFRQRPLFR H GL XVR GHO VXROR HG KD
FRPH FRQWHQXWR TXHOOL SUHYLVWL GDOO DUWLFROR
FRPPD GHOOD OHJJH PDJJLR
Q
,O SLDQR GL EDFLQR SXz HVVHUH UHGDWWR DGRWWDWR HG DSSURYDWR DQFKH SHU VRWWREDFLQL R SHU VWUDOFL UHODWLYL D VHWWRUL IXQ]LRQDOL FRPH
SUHYLVWR GDOOD OHJJH Q
DUWLFROR
'HYH FRPXQTXH HVVHUH JDUDQWLWDOD FRQVLGHUD]LRQH VLVWHPLFD GHO WHUULWRULR H GHYRQR HVVHUH
GLVSRVWH OH RSSRUWXQH PLVXUH LQLELWRULH H FDXWHODWLYH LQ UHOD]LRQH DJOL DVSHWWL QRQ DQFRUD FRPSLXWDPHQWH GLVFLSOLQDWL
,O SLDQR GL EDFLQR KD O HIILFDFLD H SURGXFH JOL HIIHWWL GHOO DUWLFROR
FRPPD
H GHOOD OHJJH Q
,O SLDQR GL EDFLQR q DWWXDWR DWWUDYHUVR SURJUDPPL WULHQQDOL GL LQWHUYHQWR UHGDWWL WHQHQGR FRQWR GHJOL LQGLUL]]L H ILQDOLWj GHO SLDQR
PHGHVLPR DL VHQVL GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
, SURJUDPPL WULHQQDOL GL LQWHUYHQWR VRQR SUHGLVSRVWL GDOO $XWRULWj GL %DFLQR HG DSSURYDWL GDOOD 5HJLRQH SHU OH ILQDOLWj SUHYLVWH GDJOL
DUWLFROL H GHOOD OHJJH Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
'HOO DYYHQXWD DGR]LRQH GHO SLDQR GL EDFLQR UHJLRQDOH q GDWD QRWL]LD VXO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH H VX DOPHQR GXH
TXRWLGLDQL D WLUDWXUD QD]LRQDOH ,O SLDQR GL EDFLQR H OD UHODWLYD GRFXPHQWD]LRQH VRQR GHSRVLWDWL SUHVVR OD VHGH GHOOD 5HJLRQH H SUHVVR
OH VHGL GHOOH 3URYLQFH H VRQR GLVSRQLELOL SHU OD FRQVXOWD]LRQH GRSR OD SXEEOLFD]LRQH GHOO DYYHQXWD DGR]LRQH GHO 3LDQR QHO %ROOHWWLQR
8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH 3UHVVR RJQL VHGH GL FRQVXOWD]LRQH q SUHGLVSRVWR XQ UHJLVWUR VXO TXDOH VRQR DQQRWDWH OH ULFKLHVWH GL YLVLRQH H
FRSLD GHJOL DWWL
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Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
(QWUR
JLRUQL GDOOD GDWD GHOOD SXEEOLFD]LRQH QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH GHO 3LDQR GL %DFLQR L VRJJHWWL LQWHUHVVDWL
SRVVRQR FRQVXOWDUH L UHODWLYL GRFXPHQWL GL SLDQR (QWUR L VXFFHVVLYL
JLRUQL L VRJJHWWL LQWHUHVVDWL SRVVRQR IDU SHUYHQLUH OH SURSULH
RVVHUYD]LRQL VXO SLDQR GL EDFLQR DOOD $XWRULWj GL %DFLQR 5HJLRQDOH FKH HQWUR L VXFFHVVLYL
JLRUQL OL HVDPLQD
/D *LXQWD UHJLRQDOH VXOOD EDVH GHOOH RVVHUYD]LRQL SHUYHQXWH GDOOD $XWRULWj GL %DFLQR GHOLEHUDOD SURSRVWD GHILQLWLYD GHO 3LDQR GL
%DFLQR 5HJLRQDOH H OD WUDVPHWWH DL VHQVL GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
DO &RPLWDWR 1D]LRQDOH SHU OD 'LIHVD GHO 6XROR SUHVVR
LO 0LQLVWHUR // 33 DL ILQL GHOOD YHULILFD H GHO ULVSHWWR GHJOL LQGLUL]]L H FULWHUL GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
H VXFFHVVLYH
PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL
,O 3LDQR GL %DFLQR 5HJLRQDOH GRSR O DYYHQXWD YHULILFD GL FXL DO FRPPD SUHFHGHQWH YLHQH WUDVPHVVR WUDPLWH GHOLEHUD GL *LXQWD
UHJLRQDOH DO &RQVLJOLR UHJLRQDOH SHU O DSSURYD]LRQH GHILQLWLYD
$L VHQVL GHOO DUWLFROR OHWWHUD K GHOOD OHJJH Q
H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL HG LQWHJUD]LRQL QHOOD IDVH GL LPSRVWD]LRQH GHO
3LDQR GL %DFLQR YHQJRQR FRQVXOWDWL JOL (QWL GL FXL DOO DUWLFROR
GHOOD OHJJH Q
DO ILQH GL FRQFRUUHUH VHFRQGR OH ULVSHWWLYH
FRPSHWHQ]H DOOD HODERUD]LRQH GHO 3LDQR GL %DFLQR 5HJLRQDOH
$UW
1RUPD ILQDQ]LDULD
$OOH VSHVH GL IXQ]LRQDPHQWR GHOO $XWRULWj GL %DFLQR UHJLRQDOH VL SURYYHGH FRQ L IRQGL GL DPPLQLVWUD]LRQH JHQHUDOH LVFULWWL
DQQXDOPHQWH QHO EDFLQR GHOOD UHJLRQH
/H LQGHQQLWj GL PLVVLRQH H ULPERUVR VSHVH GRYXWH DJOL DPPLQLVWUDWRUL HG DL GLULJHQWL HVWUDQHL DOO DPPLQLVWUD]LRQH UHJLRQDOH SHU OD
SDUWHFLSD]LRQH DOOH ULXQLRQL GHL FRPLWDWL LVWLWX]LRQDOH H WHFQLFR JUDYDQR VXO FDSLWROR
GHO ELODQFLR UHJLRQDOH SHU O HVHUFL]LR
FRUUHQWH H VXL FRUULVSRQGHQWL FDSLWROL GHJOL HVHUFL]L VXFFHVVLYL
$JOL RQHUL UHODWLYL DJOL LQFDULFKL GL FXL DOO DUWLFROR
WHU]R FRPPD OHWWHUD F GHOOD SUHVHQWH OHJJH VL ID IURQWH SHU LO FRUUHQWH
HVHUFL]LR ILQDQ]LDULR
D FDULFR GHO FDSLWROR Q
GHQRPLQDWR 6SHVH SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHO SLDQR GL EDFLQR UHJLRQDOH
UHODWLYR DOO DVVHWWR GHO WHUULWRULR HG DOOD GLIHVD GHO VXROR DUW
GHOOD OHJJH
Q
HG DUW GHOOD OHJJH
Q
PHGLDQWH SDU]LDOH XWLOL]]D]LRQH GHOOH HQWUDWH GL FXL DOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
H SHU JOL HVHUFL]L ILQDQ]LDUL VXFFHVVLYL D FDULFR
GHL FRUULVSRQGHQWL FDSLWROL GL ELODQFLR
$L FRPSRQHQWL GHO &RPLWDWR 7HFQLFR QRQ DSSDUWHQHQWL DOO¶$PPLQLVWUD]LRQH UHJLRQDOH FKH SUHVWLQR OD ORUR DWWLYLWj IXRUL GDOO¶RUDULR GL
XIILFLR FRPSHWH TXDOH IRUPD HVFOXVLYD GL FRPSHQVR XQ JHWWRQH GL SUHVHQ]D SDUL D TXHOOR SUHYLVWR SHU L FRPSRQHQWL GHOOD &RQVXOWD
7HFQLFD 5HJLRQDOH SHU FLDVFXQD VHGXWD HIIHWWLYDPHQWH VYROWD H SHU XQ PDVVLPR GL VHGXWH DQQXH FRQ XQ LQWHUYDOOR QRQ LQIHULRUH D
WUHQWD JLRUQL WUD FLDVFXQD VHGXWD ROWUH DO ULPERUVR GHOOH VSHVH GL YLDJJLR QHOOD PLVXUD VWDELOLWD SHU L GLSHQGHQWL UHJLRQDOL GDOOD
QRUPDWLYD YLJHQWH /D UHODWLYD VSHVD q SRVWD D FDULFR GHO ELODQFLR D YDOHUH VXOOH ULVRUVH DOORFDWH DOO¶83%
FDSLWROR Q
GHOOR VWDWR GL SUHYLVLRQH GHOOD VSHVD
$UW
'LVSRVL]LRQL WUDQVLWRULH LQ WHPD GL FRQFHVVLRQL SHU GHULYD]LRQH G DFTXD
)LQR DOO HPDQD]LRQH GL RUJDQLFD QRUPDWLYD UHJLRQDOH LQ PDWHULD GL FRQFHVVLRQL SHU GHULYD]LRQL GL DFTXH OH IXQ]LRQL GHOHJDWH DOOD
5HJLRQH LQ YLUW GHOO DUWLFROR ' 3 5 Q
H VXFFHVVLYH GLVSRVL]LRQL VRQR HVHUFLWDWH GDO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH LO
TXDOH YL SURYYHGH FRQ SURSULR GHFUHWR VXOOD EDVH GHOOH LVWUXWWRULH WHFQLFKH HG DPPLQLVWUDWLYH FRPSLXWH GDL FRPSHWHQWL XIILFL
/H LVWUXWWRULH WHFQLFKH SUHOLPLQDUL DJOL DWWL GL FRQFHVVLRQH H OH FRQGL]LRQL GD LQWURGXUUH QHO GLVFLSOLQDUH YHQJRQR HVSHULWH GDOOH
VWUXWWXUH UHJLRQDOL GHFHQWUDWH GHO 'LSDUWLPHQWR DL // 33 LVWLWXLWH LQ FLDVFXQ FDSROXRJR GL SURYLQFLD SUHYLR SDUHUH GHO 6HJUHWDULR
*HQHUDOH GHOOD FRPSHWHQWH $XWRULWj GL %DFLQR DL VHQVL GHO FRPPD ELV DJJLXQWR DOO DUWLFROR GHO 5 '
Q
FRQ
GHFUHWR OHJLVODWLYR OXJOLR
Q
)LQR D TXDQGR QRQ VDUDQQR HIIHWWLYDPHQWH FRVWLWXLWL H IXQ]LRQDQWL WXWWL JOL RUJDQL GHOO $XWRULWj GL %DFLQR SUHYLVWL GDOOD SUHVHQWH
OHJJH DO ULODVFLR GHOOH FRQFHVVLRQL GL FXL DL FRPPD SUHFHGHQWL VL IDUj OXRJR SUHYLD LVWUXWWRULD WHFQLFD GHOOD VWUXWWXUD UHJLRQDOH WHFQLFD
GHFHQWUDWD OD TXDOH ULODVFLD DQFKH LO SDUHUH SUHYLVWR GDO FRPPD R ELV GHOO DUWLFROR GHO WHVWR XQLFR DSSURYDWR FRQ 5 '
Q
H VXFFHVVLYH LQWHJUD]LRQL
, SURYYHGLPHQWL UHODWLYL DG LVWDQ]H GL FRQFHVVLRQH SHU GHULYD]LRQH GL DFTXD DYYHUVR OH TXDOL LQ VHGH GL SXEEOLFD]LRQH VLDQR VWDWH
SUHVHQWDWH RSSRVL]LRQL YHQJRQR DGRWWDWL SUHYLR SDUHUH GHO &RPLWDWR 7HFQLFR GHOO $XWRULWj GL %DFLQR FRPSHWHQWH )LQR D TXDQGR GHWWL
RUJDQL QRQ VDUDQQR HIIHWWLYDPHQWH RSHUDQWL LO SDUHUH q UHVR GDOO RUJDQR UHJLRQDOH WHFQLFR FRQVXOWLYR
10
Comma sostituito dall’art. 32 comma 1 lett. d) della L.R. 13 giugno 2008, n. 15.
Pagina 181 di 199
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
, SDUHUL LQ PDWHULD GL JUDQGH GHULYD]LRQH G DFTXD GD UHQGHUH DL FRPSHWHQWL 2UJDQL 6WDWDOL DL VHQVL GHOO DUWLFROR
GHO ' 3 5 Q
YHQJRQR HVSUHVVL GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH FRQ SURSULD GHOLEHUD]LRQH VHQWLWR LO FRPSHWHQWH &RPLWDWR WHFQLFR GL EDFLQR LO
TXDOH WUD O DOWUR GHYH HVSULPHUVL FLUFD OD FRPSDWLELOLWj GHOOH JUDQGL GHULYD]LRQL FXL VL ULIHULVFH O LVWUXWWRULD FRQ L SURJUDPPL UHJLRQDOL GL
XWLOL]]R GHOOH DFTXH
)LQR DOOD FRVWLWX]LRQH HG DOO HIIHWWLYR IXQ]LRQDPHQWR GHL &RPLWDWL WHFQLFL GL EDFLQR OD *LXQWD UHJLRQDOH ULODVFLD L SDUHUL UHODWLYL DOOH
FRQFHVVLRQL GL JUDQGH GHULYD]LRQH VHQWLWR O RUJDQR UHJLRQDOH WHFQLFR FRQVXOWLYR
$UW
0LVXUH GL VDOYDJXDUGLD
,Q DWWHVD GHOO DSSURYD]LRQH GHO SLDQR GL EDFLQR LO &RPLWDWR ,VWLWX]LRQDOH DGRWWD PLVXUH GL VDOYDJXDUGLD DL VHQVL H SHU JOL HIIHWWL
GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
H GHOO DUWLFROR GHOOD OHJJH Q
$UW
/D SUHVHQWH OHJJH UHJLRQDOH q GLFKLDUDWD XUJHQWH DL VHQVL GHOO DUWLFROR
SXEEOLFD]LRQH QHO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQH
GHOOD &RVWLWX]LRQH HG HQWUD LQ YLJRUH LO JLRUQR GHOOD VXD
Pagina 182 di 199
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
Legge regionale 26 febbraio 2010, n. 9
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2010 e pluriennale 2010-2012 (Legge finanziaria).
(BUR n.3 del 16 febbraio 2010 supplemento straordinario n. 4 del 26 febbraio 2010)
Articolo 1
(Fondi Speciali)
1.
Gli importi da iscrivere nei fondi speciali di cui agli articoli 17 e 21 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8, per il
finanziamento dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel triennio 2010-2012, sono
determinati rispettivamente in euro 2.200.000,00 per il Fondo speciale destinato alle spese correnti (UPB 8.1.01.01), di cui
euro 200.000,00 per l'esercizio finanziario 2010, ed in euro 2.200.000,00 per il Fondo speciale destinato alle spese in
conto capitale (UPB 8.1.01.02), di cui euro 200.000,00 per l'esercizio finanziario 2010, così come indicato nelle tabelle A e
B allegate alla presente legge.
Articolo 2
(Rifinanziamento leggi regionali)
1.
Ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera c), della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8, il rifinanziamento degli stanziamenti
previsti dalle leggi regionali di spesa, per ciascuno degli anni considerati nel bilancio pluriennale 2010-2012, sono
determinati in euro 382.629.067,41 per l'esercizio finanziario 2010, euro 356.989.710,67 per l'esercizio finanziario 2011 ed
euro 356.024.710,67 per l'esercizio finanziario 2012, per un importo complessivo nel triennio di complessivi euro
1.095.643.488,75, così come indicato nella tabella C allegata alla presente legge.
Articolo 3
(Disposizioni in materia di spesa)
1.
Il limite di impegno autorizzato con l'articolo 13 della legge regionale 12 giugno 2009, n. 19 è incrementato di euro
1.000.000,00, con allocazione all’UPB 3.2.03.01 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2010.
2.
Le entrate inerenti ai crediti vantati dalla Regione nei confronti di Sorical Spa, accertate con deliberazione della Giunta
regionale n. 535 del 7 agosto 2009, pari ad Euro 8.476.970,46 ed allocate nell'UPB 3.4.04. dell'entrata, sono destinate, per
euro 5.520.426,70, alla copertura della posizione debitoria della Regione Calabria nei confronti della stessa Sorical e per
Euro 2.676,226,86 alla copertura finanziaria della posizione debitoria dell'Arssa nei confronti di Sorical per la fornitura del
servizio idropotabile, così come disposto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 797 del 27 novembre 2009.
3.
Sono abrogati i commi 5 e 6 dell'articolo 33 della legge regionale 11 maggio 2007, n. 9. Sono fatti salvi gli eventuali
impegni giuridicamente vincolanti assunti nei confronti dei beneficiari degli interventi previsti dalla normativa in argomento.
Articolo 4
(Norma finanziaria)
1.
Alla copertura degli oneri derivanti dalla presente legge si fa fronte, ai sensi dell'articolo 4 della legge regionale 4 febbraio
2002, n. 8, con le risorse evidenziate nella parte entrata del bilancio pluriennale 2010-2012, nel rispetto delle
determinazioni indicative definite nella parte spesa del medesimo bilancio pluriennale, in termini finanziari, e nei documenti
programmatici e nelle leggi regionali di spesa, in termini economico-giuridici.
2.
Le tabelle A, B e C, allegate alla presente legge, danno la dimostrazione analitica della nuova spesa autorizzata con
riferimento alle leggi organiche, alle UPB e ai capitoli della spesa.
Articolo 5
(Pubblicazione)
1.
La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione.
La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo, a chiunque spetti, di osservarla e di farla
osservare come legge della Regione Calabria.
(Segue Tabella)
Pagina 183 di 199
Consiglio regionale della Calabria
IV Commissione
Tabella A
Fondo speciale di parte corrente (UPB 8.1.01.01)
Ordine Intervento
1
2010
2011
2012
Interventi da definire
200.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00
Totale Euro
200.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00
Totale triennio 2010-2012
2.200.000,00
Tabella B
Fondo speciale di parte in conto capitale (UPB 8.1.01.02)
Ordine Intervento
1
Interventi da definire
Totale Euro
2010
2011
2012
200.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00
200.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00
Totale triennio 2010-2012
Pagina 184 di 199
2.200.000,00
Legge Regionale
gg mm
aa
Tabella C
riferimento
Oggetto del provvedimento
num
2010
2011
2012
capitolo
upb
1.750.000,00
1.750.000,00
1.750.000,00
2231202
2.2.04.09
Pagina 185 di 199
3
6
1975
26
Interventi nel settore delle Infrastrutture rurali e delle opere pubbliche di bonifica (con
successive modifiche e integrazioni)
3
6
1975
28
Interventi ragionali in favore degli Enti per la protezione e l’assistenza dei sordomuti
200.000,00
150.000,00
150.000,00
4251104
6.2.01.07
23
1
1979
1
Trasformazione alle regioni Campania e Calabria delle funzioni amministrative statali
relative all’Istituto zoo profilattico sperimentale del Mezzogiorno con sede in Portici
624.685,35
0,00
0,00
4123104
6.1.04.01
6
12
1979
13
Adozione di provvedimenti diretti alla promozione e allo sviluppo della cooperazione
400.000,00
300.000,00
300.000,00
8129101
2.2.02.05
2
6
1980
25
Contributi alle Associazioni regionali degli artigiani
75.000,00
68.000,00
68.000,00
8122102
2.2.02.03
18
6
1984
14
Provvidenze in favore dei mutilati ed invalidi civili e del lavoro (con successive modifiche)
140.000,00
140.000,00
140.000,00
4341101
6.2.01.03
12
11
1984
31
Interventi regionali per la formazione e lo sviluppo dello sport e del tempo libero
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n. 34/2002
-art.24- Interventi per lo sviluppo dello sport e del tempo libero
50.000,00
450.000,00
50.000,00
150.000,00
50.000,00
0,00
5410203
52020111
5.4.01.02
5.2.02.01
1.740.000,00
350.000,00
1.800.000,00
350.000,00
1.800.000,00
350.000,00
6133104
28010201
2.2.01.04
2.8.01.02
ex art. 23,lett. d) ex APT (risorse trasferite alle Province ai sensi della legge regionale n. 34/2002)
- art. 65, comma 3, lett. h) – Turismo scolastico
450.000,00
300.000,00
450.000,00
300.000,00
450.000,00
300.000,00
28010202
6133112
2.8.01.02
2.2.01.04
28
3
1985
13
Organizzazione e sviluppo del turismo in Calabria in attuazione della legge 217 del 17.5.83
artt.65 e 67 – Promozione turistica
artt.65 (risorse trasferite alle Province ai sensi della legge regionale n. 34/2002)
19
4
1985
16
Norme per interventi in materia di promozione culturale (con successive modifiche)
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n. 34/2002
0,00
360.000,00
0,00
360.000,00
0,00
360.000,00
3132101
54010103
5.2.01.02
5.4.01.01
19
4
1985
17
Norme in materia di biblioteche di Enti locali o d’interesse locale (con successive modifiche)
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n. 34/2002
0,00
270.000,00
0,00
270.000,00
0,00
270.000,00
3131102
54010101
5.2.01.01
5.4.01.01
8
5
1985
27
Norme per l’attuazione del diritto allo studio (con successive modifiche e integrazioni)
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n. 34/2002
2.000.000,00
9.600.000,00
2.000.000,00
9.600.000,00
2.000.000,00
9.600.000,00
3313101
46010101
4.2.02.01
4.6.01.01
11
8
1996
35
Istituzione di un Centro regionale per l’autonomia del non vedente
85.000,00
70.000,00
70.000,00
4251101
6.2.01.07
11
8
1986
36
Interventi in favore degli uremici
180.000,00
180.000,00
180.000,00
4341104
6.2.01.04
26
1
1987
4
Istituzione della commissione per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità
100.000,00
100.000,00
100.000,00
3132107
4.3.03.02
Consiglio regionale della Calabria
Tab C - Autorizzazioni di spesa relative a disposizioni di legge la cui quantificazione è demandata alla legge finanziaria
IV Commissione
Tabella C
Legge Regionale
gg mm aa
Oggetto dal provvedimento
num
riferimento
2010
2011
2012
capitolo
upb
Pagina 186 di 199
23
3
1988
8
Istituzione dei centri polivalenti per i giovani
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n.34/2002
0,00
75.000,00
0,00
75.000,00
0,00
75.000,00
3314102
54010201
5.2.02.03
5.4.01.02
31
7
1988
17
Norme sul funzionamento della Commissione Espropri
Somme attribuite alle province per il pagamento delle competenze ai componenti la commissione
ex legge 28.1.77 n. 10
150.000,00
150.000,00
150.000,00
15010210
1.5.01.02
8
8
1988
20
Istituzione del garante dei diritti del cittadino
10.000,00
10.000,00
10.000,00
1012102
1.1.01.03
1
2
1988
32
Sostegno all’Università per stranieri "Dante Alighieri" di Reggio Calabria
850.000,00
400.000,00
400.000,00
3313116
4.2.02.03
22
12
1989
14
Contributi alle organizzazioni professionali agricole per lo svolgimento dei compiti
di istituto
580.000,00
580.000,00
580.000,00
5114105
2.2.04.02
4
1
1990
1
Provvidenze a favore degli hanseniani e loro familiari
125.000,00
125.000,00
0,00
4343104
6.2.01.04
17
4
1990
24
Norme sull'ordinamento della Polizia Municipale
180.000,00
200.000,00
200.000,00
2312101
7.2.01.01
5
5
1990
35
Sostegno all'attività dell'Istituto superiore per il turismo - Corsi di formazione per lo
svolgimento di attività turistica
45.000,00
0,00
0,00
6133109
2.2.01.04
5
5
1990
48
Istituzione del parco regionale delle Serre
100.000,00
100.000,00
100.000,00
2132101
3.2.01.01
5
5
1990
52
Creazione di riserve naturali presso il bacino di Tarsia e presso la foce del fiume
Crati in provincia di Cosenza (Competenze trasferite alla Provincia di Cosenza)
170.000,00
70.000,00
70.000,00
2132102
3.6.01.01
5
5
1990
54
Riconoscimento giuridico dell'Associazione regionale allevatori della Calabria con
sede in Catanzaro
180.000,00
108.000,00
108.000,00
5123104
2.2.04.02
24
7
1991
11
Disciplina delle manifestazioni fieristiche e delle attività di promozione commerciale
500.000,00
500.000,00
500.000,00
6132102
2.2.03.02
19
10
1992
20
Forestazione, difesa del suolo e foreste regionali in Calabria (artt. 1 e 2).
80.000.000,00
80.000.000,00
80.000.000,00
2233211
3.2.04.05
14
12
1993
15
Istituzione dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i servizi in Agricoltura (ARSSA)
46.000.000,00
46.000.000,00
46.000.000,00
5122206
2.2.04.03
7
3
1995
5
7
3
1995
6
Associazioni turistiche Pro-Loco (Legge abrogata)
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n.34/2002
Norme per I'incentivazione del flusso turistico attraverso i trasporti aerei, ferroviari,
su gomma e via mare
330.000,00
1.000.000,00
330.000,00
1.000.000,00
330.000,00
1.000.000,00
28010203
6133103
2.8.01.02
2.2.01.04
Consiglio regionale della Calabria
Tab C - Autorizzazione di spesa relative a disposizioni di legge la cui quantificazione è demandata alla legge finanziaria
IV Commissione
Tabella C
Legge Regionale
gg mm
19
4
Oggetto del provvedimento
aa
num
1995
18
riferimento
2010
2011
2012
capitolo
upb
Norme per il riconoscimento e per la promozione delle organizzazioni di volontariato
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n. 34/2002
63.000,00
63.000,00
63.000,00
63010101
6.3.01.01
Pagina 187 di 199
19
4
1995
19
Partecipazione della Regione all'Istituto della Biblioteca Calabrese
100.000,00
0,00
0,00
52010112
5.2.01.01
19
4
1995
22
Istituzione progetto donna
90.000,00
90.000,00
90.000,00
3132108
4.3.03.02
26
4
1995
31
Norme in materia di musei degli Enti locali e di interesse locale
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n.34/2002
0,00
50.000,00
0,00
50.000,00
0,00
50.000,00
3131204
54010102
5.2.01.01
5.4.01.01
3
5
1995
37
Provvidenze in favore dell’Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli e Adulti
Subnormali e Associazione Nazionale Privi della Vista
50.000,00
50.000,00
50.000,00
4251105
6.2.01.07
19
12
1995
40
Provvidenze in favore dell'ADM0-Associazione Donatori di Midollo Osseo
15.000,00
15.000,00
15.000,00
4231121
6.1.01.04
8
6
1996
13
Forme collaborative per l'esercizio delle funzioni degli organi di direzione politica
300.000,00
500.000,00
0,00
1002108
1.1.01.02
30
8
1996
28
Nuova disciplina delle procedure per la concessione alle Province del contributo
chilometrico annuo per la manutenzione della rete viaria di competenza
-Risorse trasferite alle Province ai sensi della legge regionale n.34/2002
1.200.000,00
1.200.000,00
1.200.000,00
28010301
2.8.01.03
130.000,00
120.000,00
2112104
3.2.04.03
1.800.000,00
1.770.000,00
1003123
1.2.01.01
29
11
1996
35
Costituzione dell'Autorità di bacino Regionale in attuazione della legge 18 maggio 1989,
n. 183 e successive modificazioni ed integrazioni
24
1
1997
2
Istituzione, nell'ambito dei posti della dotazione organica del ruolo regionale di un
contingente ad esaurimento per gli operatori delle equipes socio-psico-pedagogiche
1.900.000,00
10
2
1997
4
Legge organica di protezione civile della Regione Calabria ( articolo 12 della legge
24 febbraio 1992, n. 225)
720.000,00
720.000,00
720.000,00
2141103
7.1.01.01
24
2
1998
5
Norme per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva per le persone disabili
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n.34/2002
13.000,00
13.000,00
13.000,00
54010202
5.4.01.02
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 1998 (legge finanziaria)
art. 3, commi 4 e 5 – Pulizia delle spiagge
650.000,00
650.000,00
650.000,00
2131202
3.2.01.01
450.000,00
1.000.000,00
450.000,00
1.000.000,00
450.000,00
1.000.000,00
2232204
2232102
3.2.04.04
3.2.04.04
22
19
9
3
1998
1999
10
4
Ordinamento delle Comunità Montane e disposizioni a favore della montagna (art.55)
- art. 55 - Fondo regionale per la montagna
- art. 50 - Contributi per spese di funzionamento
260.000,00
Consiglio regionale della Calabria
Tab C - Autorizzazioni di spesa relative a disposizioni di legge la cui quantificazione è demandata alla legge finanziaria
IV Commissione
gg mm
aa
num
Tabella C
riferimento
2010
2011
2012
capitolo
upb
29
3
1999
8
Provvidenze in favore di soggetti affetti da particolari patologie (modificata ed integrata
dalla legge regionale n. 13 del 2.5.2001)
800.000,00
800.000,00
800.000,00
4341105
6.1.02.01
12
4
1999
9
Collaborazione coordinata ed articolata tra Regione Calabria e la Lega contro i Tumori
della Calabria
400.000,00
300.000,00
300.000,00
4231108
6.1.01.04
630.000,00
0,00
0,00
5112101
2.2.04.01
26
7
1999
19
Disciplina dei servizi di sviluppo agricolo nella Regione Calabria
7
8
1999
23
Norme per il trasporto pubblico locale (e successive modifiche ed integrazioni)
art.22 - Contributi alle aziende di trasporto per minori introiti derivanti dal trasporto
gratuito di determinate categorie di cittadini
Pagina 188 di 199
3
3
5
Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Attuazione
della legge n.381/1991
28
8
2000
14
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2000 (legge finanziaria)
Art. 12, commi 3 e 4 - Contributi ai comuni per la gestione dei castelli storici
Art. 15, comma 3 - Centro trapianti midollo osseo "A. Neri"
30
1
2001
4
Misure di politiche attive dell’impiego in Calabria
19
2
2001
5
Norme in materia di politiche del lavoro e di servizi per i'impiego in attuazione del d.lgv
23 dicembre 1997, n. 469
art. 19 e segg. -Azienda Calabria lavoro
91.500.000,00
91.500.000,00
91.500.000,00
2222107
2.3.01.02
500.000,00
500.000,00
500.000,00
2222106
2.3.01.02
200.000,00
200.000,00
200.000,00
2233108
4.3.02.04
140.000,00
100.000,00
140.000,00
100.000,00
140.000,00
100.000,00
3131208
4231122
5.2.01.01
6.1.01.04
35.000.000,00
30.000.000,00
30.000.000,00
43020209
4.3.02.02
0,00
0,00
0,00
2233222
4.3.02.03
900.000,00
900.000,00
900.000,00
43020303
4.3.02.03
1.000.000,00
150.000,00
200.000,00
650.000,00
7.000,00
400.000,00
130.000,00
0,00
150.000,00
0,00
650.000,00
7.000,00
400.000,00
0,00
0,00
150.000,00
0,00
650.000,00
7.000,00
400.000,00
0,00
2131205
2112103
2233114
3132104
4251102
6133205
6122224
3.2.01.01
3.2.04.03
4.3.02.05
5.2.01.06
6.1.03.02
2.3.01.06
2.2.02.01
150.000,00
0,00
0,00
1013101
1.2.04.05
35.000,00
0,00
0,00
4131101
6.1.01.04
7.350.000,00
7.350.000,00
7.350.000,00
3313109
4.2.02.02
2.2.02.03
2.8.01.01
2
5
2001
7
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2001 (legge finanziaria)
Art.3, comma 6 - Recupero e tutela ambientale delle aree di pregio
Art.6, comma l - Gestione delle dighe regionali
Art.6, comma 11 - Commissione regionale per l'emersione del lavoro irregolare
Art.9, commi 24 e 25 - Attività di spettacolo
Art. 15, comma 3 -Trasformazione tecniche dei centralini per i non vedenti
Art. 35, commi 2, 3 e 4 - Promozione sistema aeroportuale regionale
Art. 36, commi 3 e 4 - Contributo Università Mediterranea Reggio Calabria
2
5
2001
10
Medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività motorie e sportive
2
5
2001
12
Collaborazione tra Regione Calabria e Cittadinanza attiva-Tribunale per i diritti del malato
10
12
2001
34
Norme per l'attuazione dello studio universitario in Calabria
15
3
2002
15
Tutela, recupero e promozione artigianato artistico e tipico della Calabria (art. 14,15,16,17 e 19)
-Risorse trasferite alle province ai sensi della legge regionale n.34/2002
90.000,00
225.000,00
0,00
225.000,00
0,00
225.000,00
22020305
28010101
15
3
2002
15
Tutela, recupero e promozione artigianato artistico e tipico della Calabria (art. 20)
120.000,00
120.000,00
120.000,00
22020306 2.2.02.03
Consiglio regionale della Calabria
Tab C - Autorizzazioni di spesa relative a disposizioni di legge la cui quantificazione è demandata alla legge finanziarla
Oggetto del provvedimento
IV Commissione
Legge Regionale
gg mm
Tabella C
riferimento
Oggetto del provvedimento
aa
num
16
4
2002
19
Norme per la tutela, governo ed uso del territorio-legge urbanistica della Calabria
art.2 e art. 12 - Pubblicità e informazione
art. 9 - Attività nucleo di valutazione urbanistico territoriale
art. 17 e art.25 - Redazione,pubblicazione e divulgazione
art. 68 - Contributi ai comuni per la formazione dei piani e strumenti urbanistici
8
7
2002
24
Interventi a favore del settore agricolo ed agroalimentare
art 12 – “Spese di funzionamento Arcea"
2010
2011
2012
capitolo
upb
100.000,00
50.000,00
80.000,00
100.000,00
180.000,00
100.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
100.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
32020303
32020306
32020313
32020305
2311101
3.2.02.03
3.2.02.03
3.2.02.03
3.2.02.03
3.2.02.03
1.600.000,00
1.600.000,00
1.600.000,00
22040314
2.2.04.03
180.000,00
180.000,00
180.000,00
22040314
2.2.04.03
62010705
6.2.01.07
Pagina 189 di 199
8
10
2002
41
Norme per la salvaguardia della coltura e della qualità della produzione del bergamotto
13
11
2002
44
Iniziative regionali per la rappresentanza e la tutela dei ciechi calabresi
26
2
2003
2
Disciplina dell'attività di accoglienza ricettiva a conduzione familiare (Bed & Breakfast)
- Risorse trasferite alla provincia ai sensi della legge regionale 34/2002
800.000,00
800.000,00
800.000,00
28010204
2.8.01.02
Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2003
art. 7, comma 7 - Servizio fitosanitario portuale di Gioia Tauro e Corigliano
art 12, comma 1 - Unione regionale delle bonifiche (U.R.B.I.)
art. 12, commi 6 e 7 - spese per interventi a sostegno ai teatri
art. 32, comma 6 - Convenzioni con le agenzie di stampa
70.000,00
300.000,00
540.000,00
400.000,00
70.000,00
0,00
540.000,00
400.000,00
70.000,00
0,00
540.000,00
400.000,00
22040827
22040911
52010239
12040213
2.2.04.08
2.2.04.09
5.2.01.02
1.2.04.02
2.400.000,00
2.400.000,00
2.400.000,00
22040910
2.2.04.09
200.000,00
400.000,00
400.000,00
52010259
5.2.01.02
400.000,00
140.000,00
140.000,00
52010243
5.2.01.02
45.00,00
45.00,00
45.00,00
62010303
6.2.01.03
26
23
30
6
7
10
2003
2003
2003
8
11
15
Disposizioni per la bonifica rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica
Artt. 10 e 26 - Interventi urgenti e contributi
Norme per la tutela e la valorizzazione della lingua e del patrimonio culturale delle
minoranze linguistiche e storiche di Calabria
Art. 10 - Istituti regionali di cultura
30
10
2003
17
Prestazioni assistenziali ed integrative a favore dei grandi invalidi di guerra, mutilati ed
invalidi di guerra e mutilati ed invalidi per servizio
5
12
2003
23
Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella regione Calabria
art.34 - Fondo regionale per le politiche sociali
art.36 - Gruppi – appartamento
250.000,00
200.000,00
200.000,00
16.000.000,00
5.500.000,00
16.000.000,00
5.500.000,00
16.000.000,00
5.500.000,00
4331103
62010203
6.2.01.02
6.2.01.02
500.000,00
900.000,00
900.000,00
52010244
5.2.01.02
2
2004
3
Norme per la programmazione e lo sviluppo regionale dell'attività teatrale
11
8
2004
18
Collegato alla manovra di assestamento di bilancio per l'anno 2004
13
10
2004
23
Norme per la salvaguardia del cedro in Calabria e per l'istituzione del Consorzio
150.000,00
150.000,00
0,00
22040310
2.2.04.03
29
12
2004
33
Norme in favore dei calabresi nel mondo e sul coordinamento delle relazioni esterne
200.000,00
200.000,00
200.000,00
62010606
6.2.01.06
IV Commissione
9
Consiglio regionale della Calabria
Tab C - Autorizzazioni di spesa relative a disposizioni di legge la cui quantificazione è demandata alla legge finanziarla
gg mm
2
11
21
3
1
8
aa
num
2005
8
2006
2006
1
7
Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2005
art.1, commi 4 e 5 – Ex Fondo sollievo
art.2, comma 3 – Soppressione consorzi bonifica montana
art.5, comma 8 – Formazione Agricola e Agroindustriale
art.7, comma 6 – Sede rappresentanza Bruxelles
Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2006
art.3 ,– Film Commission
art.7, comma 8 – Dieta mediterranea e nutri genomica di Reggio Calabria
art.19, – Spese per la costituzione, l’organizzazione ed il funzionamento della struttura del controllo
strategico
Pagina 190 di 199
Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2006
art.4, comma 15 – Calabria etica
art.5, commi 3, 4 e 5 – Contributo poliennale per piano rinnovo autobus Ferrovie della Calabria
art.11, comma 5 – Cooperative che gestiscono beni confiscati alla Criminalità organizzata
art.12, comma 3 – Consigli di parità
art.12, comma 8 – Spese per Urban Center
art.12, comma 9 – Spese per Osservatorio del Paesaggio Calabrese
art.12, comma 10 – Attività per la promozione del territorio del paesaggio Regionale
20
11
2006
11
Provvidenze a favore dell’AVIS
11
5
2007
9
Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2007
art. 32, – Contributo ala Fondazione “Mediterranea Terina Onlus”
art. 33, comma 1 – Contributo venticinquennale al Comune di Vibo V. per alluvione 2006
art. 33, comma 2 – Contributo decennale al Comune di Caulonia per Auditorium “A. Frammartino”
art. 33, comma 3 – Contributo decennale al Comune di Chiaravalle per ricostruzione Palazzo
Municipale
art.33, comma 4 – Contributo ventennale al Comune di Plataci per risanamento ambientale territorio
art.33, comma 4 – Contributo ventennale al Comune di T. Ruggero per risanamento ambiente
territorio
art.33, commi 7 e 8 – Programma di manutenzione straordinaria del sistema di viabilità rurale
art.34, commi 1 e 2 – Contributo Sezioni provinciali AISM
art. 35, commi 1 e 2 – Pagamento debiti pregressi Amministrazione regionale
art. 35, comma 14 – Contributo all’associazione regionale allevatori
art. 35, comma 20 – Contributo a FIELD
Tabella C
riferimento
2010
2011
2012
capitolo
upb
21.000.000,00
55.000,00
180.000,00
50.000,00
21.000.000,00
50.000,00
162.000,00
50.000,00
21.000.000,00
50.000,00
162.000,00
50.000,00
32040511
2231102
22040312
11010210
3.2.04.05
2.2.04.09
2.2.04.03
1.1.01.02
350.000,00
100.000,00
40.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
850.000,00
2.000.000,00
300.000,00
100.000,00
100.000,00
100.000,00
50.000,00
850.000,00
2.000.000,00
300.000,00
80.000,00
0,00
0,00
0,00
850.000,00
2.000.000,00
300.000,00
80.000,00
0,00
0,00
0,00
135.000,00
135.000,00
135.000,00
61010410 6.1.01.04
266.000,00
1.500.000,00
200.000,00
90.000,00
1.500.000,00
200.000,00
90.000,00
1.500.000,00
200.000,00
22040315 2.2.04.03
32030146 3.2.03.01
32030147 3.2.03.01
60.000,00
150.000,00
60.000,00
150.000,00
60.000,00
150.000,00
32030148 3.2.03.01
32030149 3.2.03.01
49.150,36
500.000,00
55.000,00
3.500.000,00
3.000.000,00
700.000,00
49.150,36
500.000,00
60.000,00
0,00
0,00
1.200.000,00
49.150,36
500.000,00
60.000,00
0,00
0,00
1.200.000,00
32030150
22040735
62010716
12040911
22040211
43020505
3.500.000,00
3.500.000,00
3.500.000,00
32050131 3.2.05.01
Consiglio regionale della Calabria
Tab. C - Autorizzazioni di spesa relative a disposizioni di legge la cui quantificazione è demandata alla legge finanziaria
Legge Regionale
Oggetto del provvedimento
52010253 5.2.01.06
6101049 6.1.01.04
12020108 1.2.02.01
62010516
23010236
43020402
43030202
32020308
32020309
3200310
6.2.01.05
2.3.01.02
4.3.02.04
4.3.03.02
3.2.02.03
3.2.02.03
3.2.02.03
3.2.03.01
2.2.04.07
6.2.01.07
1.2.04.09
2.2.04.02
4.3.02.05
7
2007
15
Investimenti SORICAL – Anticipazione finanziaria
21
8
2007
20
Sostegno Centri antiviolenza e case di accoglienza per donne in difficoltà
200.000,00
200.000,00
200.000,00
62010520 6.2.01.05
5
10
2007
22
Collegato alla manovra di assestamento per l’anno 2007
art.1, comma 1 – Convenzione di durata triennale con la Svimez
art.1, comma 11 – Ristrutturazione ed ammodernamento del complesso alberghiero Terme Sibarite
260.000,00
88.481,10
0,00
88.481,10
0,00
88.481,10
12040703 1.2.04.07
22020111 2.2.02.01
IV Commissione
15
Legge Regionale
gg mm
aa
num
8
5
4
2008
21
4
2008 9-13 Istituzione dei Parchi Marini Regionali
13
5
2008
15
Tabella C
riferimento
Oggetto del provvedimento
Riordino dell’Organizzazione Turistica Regionale
Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2008
art.3, comma 1 – Programma urbano dei parcheggi
art.3, comma 2 – Contributo costante poliennale Comune di Fiumefreddo Bruzio
art.3, comma 22 – Contributo costante poliennale Comune di Corigliano Calabro per Castello Ducale
art.3, comma 26 - ADER
art.5 – Inclusione sociale dei soggetti a rischio di povertà
art.35 – Liquidazione del Consorzio di Bonifica Sibari-Valle Crati
Pagina 191 di 199
2010
2011
2012
capitolo
upb
250.000,00
250.000,00
250.000,00
22010415
2.2.01.04
150.000,00
150.000,00
150.000,00
32010149
3.2.01.01
1.732.028,17
39.051,04
250.000,00
25.000,00
2.000.000,00
1.553.671,39
1.732.028,17
39.051,04
250.000,00
25.000,00
2.000.000,00
0,00
1.732.028,17
39.051,04
250.000,00
25.000,00
2.000.000,00
0,00
32020409
32030157
32030162
12010134
62010523
22040913
3.2.02.04
3.2.03.01
3.2.03.01
1.2.01.01
6.2.01.05
2.2.04.09
30.000,00
30.000,00
30.000,00
11010303
1.1.01.03
4.600.000,00
0,00
0,00
43020108
4.3.02.01
630.000,00
630.000,00
630.000,00 72010207
7.2.01.02
150.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
22010413
22030206
22030204
52010251
61050102
2.2.01.04
2.2.03.02
2.2.03.02
5.2.01.02
6.1.05.01
10
7
2008
22
Funzionamento dell’Ufficio del Garante della salute
14
8
2008
28
Norme per la ricollocazione dei lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali ordinari e
straordinari ivi compresi i trattamenti in deroga
16
10
2008
31
Interventi regionali in materia di sostegno alle vittime della criminalità e in materia di usura
12
6
2009
19
Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2009
art.2, comma 15 – Convenzioni con FS per lo sportello di informazioni ed accoglienza turistica
art.3, comma 1 – Contributo all’ente autonomo fiera di Cosenza
art.3, comma 2 – Contributo al Comune di Lamezia T. per lo svolgimento della annuale fiera agricola
art.4, - Fondo unico per la cultura
art.17 – Finanziamento contratti di specializzazione facoltà di medicina Ateneo “Magna Graecia” di
Catanzaro
150.000,00
200.000,00
50.000,00
2.500.000,00
225.000,00
150.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00 32040517
3.2.04.05
19
10
2009
31
Norme per il reclutamento del personale – Presidi idraulici
5
11
2009
40
Attività estrattiva nel territorio della Regione Calabria
Art. 5 – Osservatorio delle attività estrattive
0,00
30.000,00
0,00
30.000,00
0,00 32010154
30.000,00 32010153
3.2.01.01
3.2.01.01
5
11
2009
41
Norme per l’istituzione e la disciplina del servizio civile in Calabria
45.000,00
45.000,00
45.000,00 71010107
7.1.01.01
Totale triennio 2010-2012
382.629.067,41
1.095.643.488,75
356.989.710,67
356.024.710,67
IV Commissione
Totale per anno
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Tab. C - Autorizzazioni di spesa relative a disposizioni di legge la cui quantificazione è demandata alla legge finanziaria
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IV Commissione
CORTE COSTITUZIONALE - n. 28/1996
La Corte Costituzionale
ha pronunciato la seguente
Sentenza
nei giudizi di legittimità costituzionale degli artt. 4, 5 e 6 della legge regionale 29 gennaio 1987, n. 4 dell'Emilia-Romagna
(Applicazione di sanzione amministrativa a carico dei viaggiatori dei servizi pubblici di linea sprovvisti di valido documento di
viaggio), promossi con ordinanze emesse il 1° giugno 1995 e il 31 maggio 1995 dal Pretore di Bologna e il 24 luglio 1995 dal
Giudice di pace di Bologna, rispettivamente iscritte ai nn. 450, 484 e 603 del registro ordinanze 1995 e pubblicate nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica nn. 35, 37 e 41, prima serie speciale, dell'anno 1995.
Visti gli atti di intervento della Regione Emilia-Romagna;
udito nella Camera di Consiglio del 13 dicembre 1995 il Giudice relatore Gustavo Zagrebelsky.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
1.- La questione posta a questa Corte dal Pretore e dal Giudice di pace di Bologna, nell'ambito di tre giudizi di opposizione a
ordinanze-ingiunzioni amministrative, a norma dell'art. 23 della legge 24 novembre 1981, n. 689, è se siano costituzionalmente
legittime, rispetto al principio di ragionevolezza e di imparzialità amministrativa (articoli 3 e 97 della Costituzione), nonché alla
stregua della ripartizione costituzionale delle competenze statali, regionali e locali (articoli 117 e 118 della Costituzione), le norme
degli articoli 4, 5 e 6 della legge regionale 29 gennaio 1987, n. 4 dell'Emilia-Romagna (Applicazione di sanzione amministrativa a
carico dei viaggiatori dei servizi pubblici di linea sprovvisti di valido documento di viaggio) secondo le quali il direttore dell'Azienda
trasporti consorziali-ATC di Bologna - azienda speciale che gestisce il servizio di trasporto nello svolgimento del quale si è avuta
l'infrazione dell'utente, consistente nell'utilizzo del servizio di trasporto pubblico senza valido titolo di viaggio - riceve il relativo
rapporto ed emette l'atto che irroga la sanzione amministrativa, i cui proventi sono devoluti alla medesima azienda speciale.
2.- Le tre ordinanze pongono la medesima questione. I relativi giudizi possono essere riuniti, per essere definiti con un'unica
pronuncia.
3.- La difesa della Regione Emilia-Romagna eccepisce preliminarmente l'irrilevanza di entrambe le questioni sollevate dal Pretore di
Bologna. In un caso, nel giudizio di opposizione sarebbe stata accertata l'erroneità dell'identificazione del trasgressore, dovuta
all'esibizione da parte di quest'ultimo di un documento di riconoscimento falso. Nell'altro caso, data la mancata comparizione
dell'opponente, non giustificata da un legittimo impedimento, il Pretore non avrebbe potuto fare altro che convalidare il
provvedimento contestato, applicando l'art. 23, quinto comma, della legge n. 689 del 1981.
Né la prima, né la seconda eccezione appaiono tutta via fondate: non la prima, perché non spetta alla Corte Costituzionale, di fronte
a un'ordinanza che - come nella specie - motiva in ordine alla rilevanza della questione proposta, entrare in una valutazione sui fatti
di causa che è propria del giudice rimettente; non la seconda, poiché l'esame della legittimità costituzionale della norma che fonda il
potere sanzionatorio amministrativo in questione è pregiudiziale alla pronuncia in ordine alla convalida del provvedimento oggetto
dell'opposizione, convalida che non potrebbe evidentemente essere disposta per il sol fatto della mancata (ancorché ingiustificata)
comparizione dell'opponente se il potere sanzionatorio contestato venisse privato della sua base legale da una decisione di
illegittimità costituzionale (ipotesi evidentemente parallela a quella decisa da questa Corte, nella sent. n. 534 del 1990, ove trattavasi
di illegittimità del provvedimento sanzionatorio risultante dalla documentazione allegata all'atto di opposizione, nonché a quella
decisa con la sent. n. 507 del 1995, in cui si è ulteriormente ampliato lo spazio valutativo dell'illegittimità dell'atto anteriormente alla
convalida per mancata comparizione).
4.- Nel merito, le questioni sollevate davanti a questa Corte devono essere esaminate alla luce dello sviluppo della legislazione,
rispettivamente dello Stato e della Regione Emilia-Romagna, nella materia principale dei trasporti pubblici locali e in quella, che alla
prima accede, delle sanzioni amministrative connesse. Per quanto qui di interesse, tale sviluppo è quello descritto di seguito.
4.1.- La legge 10 aprile 1981, n. 151 (legge quadro sui trasporti pubblici locali), all'art. 1, terzo comma, stabilisce che "le
Regioni delegano, di norma, agli enti locali e a loro consorzi, l'esercizio delle funzioni amministrative" loro trasferite, in materia di
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trasporti pubblici. L'art. 4 della medesima legge prevede le forme di esercizio dei servizi di trasporto e, tra queste, indica le aziende
speciali.
La figura giuridica delle aziende speciali è prevista in generale, come modo di gestione di servizi di rilevanza economica ed
imprenditoriale, dall'art. 22 della legge 8 giugno 1990, n. 142, comma 3, lettera c), ed è delineata dall'art. 23 della medesima legge.
L'azienda speciale è ente strumentale dell'ente locale dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio
statuto, approvato dal consiglio dell'ente locale di riferimento (comune o provincia). L'ordinamento e il funzionamento delle aziende
speciali sono disciplinati, nell'ambito della legge, dal loro statuto e dai regola menti. Organi dell'azienda sono il consiglio di
amministrazione, il presidente e il direttore, al quale compete la responsabilità gestionale. Gli amministratori sono nominati e revocati
secondo le modalità stabilite dallo statuto. L'attività dell'azienda è informata a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, nonché
all'obbligo del pareggio di bilancio, obiettivo da perseguire attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti. L'ente
locale, a sua volta, conferisce il capitale di dotazione; determina le finalità e gli indirizzi; approva gli atti fondamentali; esercita la
vigilanza; verifica i risultati della gestione e provvede alla copertura degli eventuali costi sociali. Sulla base della predetta legislazione
nazionale, la Regione Emilia-Romagna ha emanato la legge regionale 16 giugno 1984, n. 33 (Adeguamento della legislazione
regionale concernente i trasporti pubblici locali alle norme di principio poste dalla legge 10 aprile 1981, n. 151 e riordinamento delle
relative funzioni amministrative) che, all'art. 1, primo comma, conferma l'azienda speciale, quale modo di gestione dei servizi pubblici
di linea per trasporto di persone di interesse regionale e locale; all'art. 1, settimo comma, prevede che, per i servizi gestiti mediante
azienda speciale di pertinenza di ente locale territoriale, l'atto deliberativo che istituisce il servizio ne regolamenta contestualmente
anche le modalità di esercizio; all'art. 12, infine, prevede che l'impresa che esercita servizi di trasporto pubblico di linea deve dotarsi
di un responsabile di esercizio.
La medesima legge, inoltre, all'art. 36 determinava le sanzioni amministrative per i viaggiatori sprovvisti di regolare documento di
viaggio, rinviando, per l'applicazione, alla legge 24 novembre 1981, n. 689 e alla normativa regionale di disciplina delle sanzioni
amministrative di competenza della Regione stessa; una disciplina, quest'ultima, successivamente posta con la legge regionale n. 4
del 1987 oggetto del presente giudizio (che ha abrogato l'art. 36 in discorso) e poi, ulteriormente, con la legge regionale 2 settembre
1991, n. 23 e con la legge regionale 19 agosto 1994, n. 36.
4.2.- La disciplina generale delle sanzioni amministrative è contenuta nella suddetta legge n. 689 del 1981, anche per quel che
riguarda le competenze sanzionatorie delle regioni. Rispetto alla competenza legislativa regionale in materia, essa opera da legge
contenente i principi fondamentali.
All'art. 17 (nelle sent. n. 115 del 1995, sent. n. 375 del 1993 e sent. n. 60 del 1993 di questa Corte riconosciuto norma di principio
fondamentale della materia), detta legge stabilisce che il rapporto del funzionario o dell'agente che ha accertato l'illecito
amministrativo deve - salvo che vi sia connessione con un fatto di reato - essere indirizzato all'ufficio statale periferico competente
ovvero al prefetto, per le violazioni in materie di competenza dello Stato (commi primo e secondo); all'ufficio regionale competente,
per le violazioni in materie di competenza propria o delegata delle regioni (terzo comma); al presidente della giunta provinciale o al
sindaco, per le violazioni dei regolamenti provinciali o comunali (quarto comma). L'art. 18 prevede e disciplina il potere di
determinare, con ordinanza motivata, la somma dovuta da chi ha commesso l'illecito e di ingiungerne il pagamento, potere attribuito
ai medesimi soggetti ai quali è indi rizzato il rapporto, a norma dell'art. 17 predetto.
In base alla suddetta legge dello Stato, la Regione Emilia-Romagna ha provveduto, con la legge regionale 28 aprile 1984, n. 21, a
disciplinare in via generale l'applicazione delle sanzioni amministrative di sua competenza. L'art. 4, primo comma, stabilisce che
l'applicazione delle sanzioni amministrative per violazioni di norme nelle materie di competenza regionale compete agli enti che, a
norma dell'art. 118 della Costituzione, esercitano le funzioni di amministrazione attiva cui esse accedono e che, di conseguenza,
salva diversa espressa disposizione, in caso di delega o sub-delega alle Province, ai Comuni e alle comunità montane di
determinate funzioni amministrative, si intende delegata loro anche l'applicazione delle eventuali sanzioni amministrative connesse;
l'art. 5, poi, determina per gli enti locali suddetti, gli organi competenti e cioè il presidente della giunta regionale per le sanzioni
direttamente applicate dalla Regione; il Sindaco e il presidente della Giunta provinciale e della comunità montana, per le sanzioni
connesse a funzioni attribuite o delegate rispettivamente ai Comuni, alle Province e alle comunità montane; l'art. 18, infine, stabilisce
che la devoluzione dei proventi delle sanzioni amministrative segua la competenza ad irrogarle, secondo il criterio già previsto
dall'art. 29 della legge statale. La Regione Emilia-Romagna ha infine approvato la legge regionale 29 gennaio 1987, n. 4, relativa
alla "applicazione di sanzione amministrativa a carico dei viaggiatori dei servizi pubblici di linea sprovvisti di valido titolo di viaggio".
Questa legge, che si pone come speciale rispetto a quella generale sopra indicata, relativa alle sanzioni amministrative di
competenza della Regione, è quella sottoposta al vaglio di costituzionalità, nei suoi articoli 4, 5 e 6. L'art. 4 prevede che il rapporto
circa la violazione riscontrata debba essere inoltrato al direttore dell'impresa, pubblica o privata, che gestisce il servizio nello
svolgimento del quale è avvenuta l'inadempienza dell'utente. L'art. 5 attribuisce la competenza ad emettere l'ordinanza-ingiunzione
al responsabile di esercizio dell'impresa oppure ai direttori delle aziende speciali. L'art. 6, infine, stabilisce che i proventi delle
sanzioni sono devoluti alle imprese, pubbliche o private, che gestiscono i rispettivi servizi.
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5.- I giudici rimettenti dubitano innanzitutto che le norme da ultimo menzionate violino l'ordine costituzionale delle competenze
statali, regionali e locali, come previste dagli artt. 117 e 118 della Costituzione, secondo le indicazioni della legge n. 689 del 1981.
Mentre la legge regionale impugnata prevede la competenza a ricevere il rapporto e a irrogare la sanzione del direttore dell'azienda
speciale, l'art. 17, terzo comma, della legge n. 689 del 1981 citata - norma di principio, alla stregua dell'art. 117 della Costituzione con riguardo alle violazioni nelle materie di competenza (propria o delegata) delle regioni, affida il potere sanzionatorio a un "ufficio
regionale competente", mentre la delega che la regione eventualmente volesse disporre potrebbe essere conferita, secondo l'art.
118 della Costituzione, oltre che alle Province, ai Comuni o "ad altri enti locali".
La censura non è fondata.
La legge n. 689 del 1981 deve intendersi alla luce del principio, numerose volte affermato anche nella giurisprudenza di questa
Corte, secondo il quale la competenza sanzionatrice non attiene a una materia a sé, ma accede alle materie sostanziali rispetto alle
quali svolge una funzione rafforzatrice dei precetti stabiliti dal legislatore (sent. n. 115 del 1995; sent. n. 60 del 1993; sent. n. 401 del
1992, sent. n. 123 del 1992; sent. n. 365 del 1991; sent. n. 1034 del 1988 e sent. n. 740 del 1988). Per questa ragione, che riguarda
la configurazione delle competenze tanto legislative che amministrative, è pienamente giustificata, anche se non dovuta in linea
generale, la scelta del legislatore regionale, che i giudici rimettenti contestano, di determinare la competenza amministrativa
(accessoria) sulle sanzioni amministrative conseguenti alla violazione delle norme sul trasporto pubblico in coincidenza con la
competenza all'esercizio delle funzioni di amministrazione (principali) relative.
Pertanto, la norma dell'art. 17, terzo comma, della legge n. 689 del 1981 che attribuisce la competenza sanzionatoria, nel caso di
materie di competenza propria o delegata delle Regioni, "all'ufficio regionale competente", non deve essere intesa in modo rigido,
tale da escludere la possibilità di delega di tale competenza, analogamente alla delegabilità - prevista dall'art. 118, terzo comma,
della Costituzione delle funzioni amministrative primarie. In altri termini, la prescrizione dell'art. 17 deve intendersi dettata per i casi
in cui la funzione sanzionatoria acceda ad una funzione di amministrazione esercitata dalla Regione, mantenendosi così la
corrispondenza, sul piano delle competenze, tra azione e sanzione: medesima corrispondenza che viene assicurata dalle norme
della legge regionale impugnata, in ordine alle funzioni amministrative concernenti i trasporti e alle relative sanzioni.
Quanto poi alla censura, secondo la quale - anche ammessa la delegabilità delle funzioni sanzionatorie in questione - la
determinazione della delega a favore del direttore dell'azienda speciale violerebbe lo schema costituzionale delineato dall'art. 118,
terzo comma, della Costituzione, che prevede come destinatari solo i Comuni, le Province e gli altri enti locali, è da rilevarsi,
indipendentemente dalla disputa circa l'esatta determinazione della nozione di "ente locale", che l'azienda speciale, pur essendo
entità giuridicamente distinta dall'ente territoriale di riferimento, è con esso collegata - secondo le citate norme della legge n. 142 del
1990 nonché del "regolamento delle aziende di servizi dipendenti dagli enti locali" approvato con D.P.R. 4 ottobre 1986, n. 902 - da
vincoli così stretti, sul piano della formazione degli organi, del rispetto degli indirizzi, del controllo e della vigilanza, da dover essere
considerata elemento del sistema di amministrazione che fa capo all'ente territoriale (nel nostro caso, il comune). Stante questa
appartenenza, che si manifesta attraverso gli incisivi poteri riconosciuti all'ente locale territoriale, il quale resta comunque il soggetto
al quale le funzioni amministrative fanno capo e del cui esercizio esso è responsabile nei confronti della comunità degli amministrati,
oltre che, nel caso di azioni o di omissioni contrarie alla legge, di fronte agli organi di controllo e a quelli giurisdizionali, non si può
dire alterato lo schema di rapporto tra la regione, le province, i comuni e gli altri enti locali, tracciato dall'art. 118 della Costituzione.
6.- Le norme considerate della legge regionale impugnata sono altresì sospettate d'incostituzionalità per violazione dei principi
organizzativi della Pubblica Amministrazione di imparzialità e buon andamento, previsti dall'art. 97 della Costituzione. Secondo le
ordinanze dei giudici rimettenti, il direttore dell'azienda speciale non sarebbe collocato in condizione di "terzietà" e imparzialità
rispetto agli interessi coinvolti nella vicenda applicativa di sanzioni amministrative, terzietà e imparzialità che, ad avviso dei
rimettenti, derivano come conseguenza del precetto costituzionale invocato. Tale organo, in applicazione dell'art. 11 della legge n.
689, in relazione all'art. 1 della legge impugnata, oggetto di successive modificazioni nella misura della sanzione (legge regionale 2
settembre 1991, n. 23 e legge regionale 19 agosto 1994, n. 36), è chiamato a determina re la sanzione amministrativa pecuniaria
entro un limite minimo e uno massimo, in modo da tener conto della gravità della violazione, dell'opera eventualmente svolta per
eliminarne o attenuarne le conseguenze, della personalità del trasgressore e, infine, delle sue condizioni economi che. Tutto ciò
richiederebbe dal direttore dell'azienda una visione imparziale dei casi che gli sono sottoposti. Ma la sua posizione di parte
interessata lo renderebbe istituzionalmente inidoneo a svolgere il compito affida togli, tanto più che egli è al vertice di un ente,
l'azienda speciale, che per legge (art. 23 della legge n. 142 del 1990) è tenuta all'obbligo di pareggio del bilancio, da perseguire
"attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi".
Anche questa prospettazione della questione d'incostituzionalità è infondata.
È nella logica della "depenalizzazione" operata con la legge n. 689 del 1981 che le sanzioni amministrative, un tempo di natura
penale e quindi di competenza dell'autorità giudiziaria, essa sì collocata in posizione disinteressata di "terzietà", siano oggi di
competenza del l'autorità amministrativa alla quale, per definizione, non è estraneo l'interesse al rafforzamento, tramite
l'applicazione delle sanzioni, delle prescrizioni alla cui osservanza essa è preposta. Il concetto stesso di "terzietà", tipico della
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posizione del giudice, non è dunque bene evocato a proposito dell'Amministrazione, quand'anche essa sia chiamata ad agire
nell'ambito di procedimenti strutturati secondo regole di contraddittorio (come accade nella specie, a norma dell'art. 18, secondo
comma, della legge n. 689 del 1981). La garanzia insita nell'esistenza di un'istanza "terza" non viene, del resto, sottratta agli
interessati, potendosi essi rivolgere, in sede di opposizione alle determinazioni dell'autorità amministrativa, all'autorità giudiziaria, a
norma degli articoli 22 e 23 della legge n. 689 del 1981 stessa.
Ciò che conta, ai fini dell'imparzialità e del buon andamento, è che il soggetto titolare della potestà sanzionatrice debba operare,
secondo la legge, al solo fine del perseguimento del pubblico interesse, senza mescolanze o indebite interferenze di interessi di
natura privatistica. Non si giustificano perciò i dubbi di costituzionalità sollevati nel caso in esame, in relazione a una azienda
speciale che, pur agendo con criteri imprenditoriali, è predisposta pur sempre alla cura esclusiva di interessi di natura pubblicistica.
D'altro canto, i penetranti poteri di indirizzo, controllo e vigilanza - che possono incidere perfino sulla permanenza in carica degli
amministratori - di cui dispone l'ente locale territoriale di riferimento (la cui eventuale competenza in materia di sanzioni
amministrative non potrebbe essere in nessun modo sospettata d'illegittimità) confermano l'appartenenza dell'azienda speciale a
quella medesima area di interessi pubblicistici di natura obiettiva, i quali bastano a giustificare l'idea che essa rivesta natura
imparziale, dal punto di vista dei requisiti previsti dalla Costituzione in ordine all'amministrazione. E, infine, deve considerarsi - ai fini
dell'apprezzamento dell'idoneità della legislazione regionale in materia a superare il vaglio di costituzionalità - il già richiamato art. 12
della legge regionale n. 33 del 1984 dell'Emilia-Romagna il quale, prevedendo la figura del "responsabile di esercizio" (figura
coincidente con quella del direttore dell'azienda speciale), conferma il rilievo dato alle esigenze di buon andamento e imparzialità
nell'organizzazione dei servizi pubblici di trasporto locale.
Né queste valutazioni sono destinate a mutare in considerazione del fatto che i proventi delle sanzioni sono devoluti all'azienda
medesima (art. 6 della legge impugnata) e questa è tenuta dall'art. 23, comma 4, della legge n. 142 del 1990 all'obbligo del pareggio
del bilancio "da perseguire attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi", formula che consente di considerare rilevante, come ricavo, il
recupero del prezzo del documento di viaggio ma non il provento della sanzione pecuniaria irrogata.
Non si nega che, in pratica, possano darsi abusi, come quelli denunciati nelle ordinanze di rimessione (utilizzazione di routine di
documenti già predisposti e applicazione costante del massimo della sanzione). Ma questi abusi, per quanto gravi e privi di
giustificazione, restano comunque violazioni della legge riconducibili a comportamenti propri dell'autorità agente e come tali devono
essere contrastati davanti ai giudici, nelle forme che l'ordinamento consente di attivare. Essi, costituendo per l'appunto violazioni di
fatto della legge, non possono convertirsi di per sé in vizio della legge stessa.
7.- Quanto infine alla pretesa violazione dell'art. 3 della Costituzione, nella sua accezione di imperativo di razionalità, affacciata sulla
considerazione che la legge impugnata deroga, per il caso particolare dei trasporti pubblici, alla disciplina regionale generale sulle
sanzioni amministrative prevista nella legge regionale 28 aprile 1984, n. 21, è sufficiente dire che, a seguire l'argomentazione dei
giudici rimettenti, nessuna legislazione di specie sarebbe da ammettersi, mentre è evidente che l'opera del legislatore consiste in
classificazioni legate tra loro dal rapporto genere-specie, norme generali-norme speciali. L'art. 3 della Costituzione e il canone della
ragionevolezza che su di esso è stato elaborato richiedono che ogni deroga possa appoggiarsi su una ragione giustificatrice non
arbitraria, ma non la impediscono affatto. La sent. n. 375 del 1993 di questa Corte, evocata dai giudici rimettenti, è su questa linea,
avendo giudicato incostituzionale una legge regionale derogatoria di altra legge regionale, non in quanto tale, ma in quanto
"incongruamente derogatoria".
Nel caso in esame, la scelta del legislatore regionale non è certamente arbitraria. Basta, in proposito, considerare le ragioni generali
che giustificano l'unione della competenza sanzionatrice a quella amministrativa cui la prima accede, nonché l'opportunità di non
gravare su altre autorità amministrative, accollando loro una attività certamente onerosa sul piano organizzativo e, data la
separazione dalle funzioni amministrative prima rie, non facilmente raccordabile con esse.
8.- Da quanto sopra esposto risulta che la scelta organizzativa contenuta negli articoli 4, 5 e 6 della legge regionale 29 gennaio
1987, n. 4 dell'Emilia-Romagna - pur non essendo costituzionalmente dovuta, come conferma la notevole varietà delle soluzioni
adottate in materia dalla legislazione delle diverse regioni - non è in contrasto con la Costituzione.
P.Q.M.
La Corte Costituzionale
riuniti i giudizi, dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale degli articoli 4, 5 e 6 della legge regionale 29 gennaio
1987, n. 4 dell'Emilia-Romagna (Applicazione di sanzione amministrativa a carico dei viaggiatori dei servizi pubblici di linea sprovvisti
di valido documento di viaggio), sollevata, in riferimento agli articoli 3, 97, 117 e 118 della Costituzione, con le ordinanze del Pretore
e del Giudice di pace di Bologna indicate in epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte Costituzionale, Palazzo della Consulta, il 5 febbraio 1996.
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IV Commissione
COMPETENZA E GIURISDIZIONE CIVILE - GIUDIZIO DI CONTO
Cass. civ. Sez. Unite, 15-12-1997, n. 12654
(…..)
Svolgimento del processo
Con atto di citazione in data 11 gennaio 1994 il Procuratore Regionale competente conveniva dinanzi alla Sezione Giurisdizionale
della Corte dei Conti per la Puglia in Bari l'Ing. Ettore Bagnato, nella veste di Direttore della Azienda Municipalizzata per i trasporti
autofiloviari del Comune di Bari (AMTAB), nonché i sette componenti della Commissione Amministratrice della stessa Azienda, dei
quali tutti chiedeva la condanna al pagamento, a favore della AMTAB, di importi vari e in varia combinazione di solidarietà tra di loro.
Ai convenuti veniva addebitato di avere causato all'azienda un danno complessivo di L. 1.843.000.000 per avere autorizzato e
definito trattative private al di fuori dei presupposti di legge e per entità che costituivano in parte danno emergente, in massima parte
mancato introito per la Azienda predetta.
Dopo la discussione in pubblica udienza del giorno 11 maggio 1994 la Corte, ritenendo la causa non matura per la decisione,
emetteva sentenza non definitiva n. 86/94 con la quale accoglieva il reclamo per l'invalidazione del sequestro "ante causam" del
quinto della pensione INPS già accordato nei confronti del convenuto Abramo Ferrara e respingeva la richiesta di sospensione del
giudizio in pendenza di procedimento penale a carico dei convenuti; con ordinanza, infine, demandava accertamenti istruttori alla
Procura Regionale. Alla vigilia della successiva udienza fissata per la discussione (22 settembre 1995) i convenuti con ricorso
notificato il 13 settembre 1995 proponevano regolamento preventivo di giurisdizione, chiedendo la dichiarazione del difetto di
giurisdizione della Corte dei Conti a conoscere dei fatti e delle domande formulate nell'atto di citazione indicato, e la giurisdizione
della A.G.O. La Procura Regionale della Corte dei Conti depositava controricorso.
Motivi della decisione
Pregiudizialmente la Procura controricorrente deduce l'inammissibilità del regolamento preventivo in quanto, essendo stata una
prima volta la causa tenuta a decisione, il trattenimento stesso aveva segnato l'inizio dell'esercizio dei poteri decisori del giudice ed
integrato il momento preclusivo del regolamento preventivo di giurisdizione.
L'eccezione formulata, ed incidente su situazione rilevabile comunque d'ufficio, nell'enunciazione è coerente a principi già espressi
da questa Corte (Cass. 26 gennaio 1988 n. 633; 8 marzo 1986 n. 1553; 18 novembre 1982 n. 6192; sent. n. 9227/90), dopo il
mutamento di un risalente indirizzo che aveva individuato il momento preclusivo alla proposizione del regolamento preventivo di
giurisdizione nella pubblicazione della sentenza di merito (CC. 9 aprile 1975 n. 1282), principi tuttavia non applicabili al caso di
specie nel quale, come esposto dallo stesso controricorrente nel riferire la vicenda processuale, dopo l'udienza di discussione del
giorno 11 maggio 1994, il Collegio aveva ritenuto la causa non matura per la decisione nel merito e, con ordinanza depositata il 21
settembre 1994, aveva demandato ulteriori accertamenti istruttori alla Procura Regionale. Prima dell'espletamento della nuova
udienza di discussione, già fissata per il giorno 22 settembre 1995, venne proposto dai convenuti il regolamento preventivo di
giurisdizione ex art. 41 C.P.C..
La fissazione della preclusione temporale al termine dell'udienza di discussione in cui il collegio trattiene la causa per la decisione,
trova ragione nella correlazione con la previsione dell'art. 41 C.P.C. relativa, da un lato, alla pendenza di un processo e, d'altro lato,
alla mancanza di una decisione sul merito.
Infatti, nel momento in cui la causa venga discussa e trattenuta per la decisione di merito inizia l'iter dei poteri decisori del giudice ed
il regolamento preventivo non può più assolvere la sua funzione di favorire una sollecita definizione del processo, investendo per
saltum questa Corte della questione di giurisdizione. Il presupposto, quindi, dell'efficacia di detto momento preclusivo, e del suo
permanere, deve individuarsi nel fatto che alla riserva di decisione segua la decisione di merito, con la creazione di un arco
temporale, inibito all'attività delle parti, che corre dall'assunzione della causa in decisione alla pubblicazione della sentenza. Se
l'ultimo evento non si verifichi in quanto il Collegio non ritenga la causa matura per la decisione, viene meno, nella cadenza
necessaria dei vari momenti processuali, l'intima correlazione tra il trattenimento per la decisione e la decisione di merito stessa, in
virtù della quale l'elemento preclusivo determinato ex lege dalla decisione nel merito viene anticipato dal deposito della sentenza sul
merito al termine dell'udienza di discussione. In tale caso, verificatosi nella specie, il momento di preclusione e, per contrapposto, di
ammissibilità del regolamento preventivo deve essere spostato al termine delle successiva udienza di discussione, termine che gli
attuali ricorrenti hanno rispettato in relazione all'udienza del 22 settembre 1995, come sopra riferito (vedi Cass. 18 ottobre 1991 n.
11.035). D'altronde (anche se la parte controricorrente non fa alcun riferimento, nella motivazione dell'eccezione, ad un'evenienza di
tale genere), l'elemento preclusivo non può essere maturato per il fatto che una pronuncia non definitiva della Corte dei Conti, dopo
la prima assegnazione in decisione, vi fu, volta che detta decisione non aveva il carattere richiesto dalla previsione normativa dell'art.
41 C.P.C..
Ed invero, la mancanza di una decisione sul merito, quale requisito di valida proposizione del regolamento, trova spiegazione con il
fatto che lo stesso non è un mezzo di impugnazione per censurare la decisione sulla giurisdizione, ma solo un'istanza diretta a
determinare in via preventiva il giudice investito del potere di decidere la controversia. In relazione a detta impostazione, la decisione
di merito prevista dall'art. 41 C.P.C. deve individuarsi nella pronuncia che, non riguardando solo la giurisdizione o i presupposti
processuali (salva la formazione del giudicato sul punto) concerna anche, o esclusivamente, il diritto sostanziale fatto valere in
giudizio con la valutazione della fondatezza, o non, delle domande e delle eccezioni.
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Nella specie la pronuncia, qualificata come non definitiva, aveva riguardato esclusivamente un aspetto ordinatorio del procedimento
(la negazione della sospensione in attesa dell'esito di un giudizio penale), e l'efficacia di un provvedimento cautelare (sequestro)
emesso ante causam e per di più nei confronti di una sola delle parti.
Peraltro, identificate nel senso sopra indicato la natura e la funzione della pronuncia sul merito quale requisito preclusivo
all'ammissibilità del regolamento preventivo di giurisdizione, deve escludersi detto carattere alle pronunce di carattere processuale
(la non sospensione del procedimento) ed a quelle di carattere cautelare in quanto strumentali e volte ad assicurare in via interinale
gli effetti della decisione di merito, senza confondersi con essa. Sotto gli indicati profili, pertanto, si ritiene che la pronuncia non
definitiva della Corte dei Conti esuli dai requisiti di ammissibilità del regolamento di cui permane la funzione di accelerazione
processuale con la devoluzione immediata a questa Corte della questione di giurisdizione.
Esaminando, ora, l'oggetto della questione proposta, si rileva che i ricorrenti impostano la tesi volta ad individuare la giurisdizione
della A.G.0. sul presupposto che la AMTAB, in quanto azienda speciale esercente i trasporti autofiloviari del Comune di Bari, sia
assimilabile ad un ente pubblico economico, e ciò in relazione alla disciplina del T.U. della Legge Comunale e Provinciale approvato
con R.D. 3 marzo 1934 n. 383, nonché nella vigenza della L. 8 giugno 1990 n. 142. Al fine di valutare quale sia il regime normativo
sotto il quale esaminare la fattispecie, occorre richiamare la cadenza degli eventi, secondo le situazioni dedotte nell'atto introduttivo
del giudizio di responsabilità.
In particolare si rileva che l'azione di responsabilità per danno trae origine dalla delibera n. 58 in data 9 marzo 1990 della
Commissione Amministrativa della AMTAB nonché da una lettera autorizzativa del Presidente della predetta C.A. in data 1 ottobre
1990. In base alla prima delibera il sig. Ettore Bagnato, nella veste di Direttore dell'azienda municipalizzata, aveva stipulato il 24
luglio 1990 con la s.r.l. GEPAS un contratto avente ad oggetto l'esercizio novennale dell'attività pubblicitaria verso terzi utilizzando gli
impianti (le paline) della Azienda, nonché altro contratto nella stessa data con la ditta Ital Appalti per la fornitura di alcune
attrezzature (4 paline, tre pensiline e 3 cabine); in base alla seconda delibera ancora il Direttore dell'Azienda aveva affidato alla Ital
Appalti lavori di verniciatura e di fissaggio al suolo delle attrezzature di cui al precedente contratto.
Sul presupposto che detti contratti fossero avvenuti a trattativa privata fuori dei casi consentiti, la Procura agente sosteneva che gli
stessi fossero stati fonte sia di danno emergente per l'eccessività dei prezzi relativi agli acquisti ed ai lavori indicati, sia di mancato
introito per l'Azienda in considerazione delle condizioni non remunerative per l'azienda del primo contratto.
Dalla cadenza temporale dei singoli atti, fonte di addebito, emerge che, se l'iter delle situazioni pregiudizievoli secondo l'addebito
ebbe inizio il 9 marzo 1990, tutti i rapporti contrattuali le cui condizioni negoziali sarebbero fonte diretta del pregiudizio, nonché la
seconda delibera, risalivano al luglio ed all'ottobre del 1990, e quindi ricadevano sotto la disciplina della L. 8 giugno 1990 n. 142,
entrata in vigore il 13 giugno 1990 (il giorno successivo alla pubblicazione sulla G.U., a norma dell'art. 65).
Ciò premesso, occorre rilevare, sotto l'indicato profilo ed ai limitati fini della presente disamina, quale sia la configurazione giuridica
della AMTAB e, in particolare se la stessa, in quanto azienda speciale in base al T.U. 15 ottobre 1925 n. 2578 ed ora in base all'art.
22 lett. C della L. n. 142/90 già richiamata, abbia, o non, la natura di ente pubblico economico.
Un ente di tale specie, appartenente ad una categoria con una forte caratterizzazione imprenditoriale che opera nel campo della
produzione e dello scambio di beni o di servizi, pur essendo legato all'ente di riferimento di cui costituisce modalità organizzativa con
funzione strumentale, è istituito per operare con modalità economiche utilizzando la più elastica normativa privatistica rispetto a
quella pubblicistica, più rigida ed articolata nel regime dei controlli e della contabilità.
In mancanza di un'espressa definizione legislativa elemento essenziale per l'individuazione della figura è, sul versante della
costituzione e dei controlli, il rapporto di vigilanza con l'ente di riferimento mentre; sul versante dell'attività gestoria, elemento
caratterizzante è lo svolgimento di un'attività economica in via esclusiva o prevalente, non essendo invece necessario che detta
attività si svolga in un mercato concorrenziale (l'Ente nazionale per l'energia elettrica, pur essendo ente pubblico economico, opera
in regime di monopolio). La diversa configurazione degli enti di tale genere, sul versante dell'attività gestoria e su quello della
vigilanza, opera in relazione alla responsabilità dei suoi organi amministrativi scindendosi la relativa competenza a giudicare la
responsabilità, in base all'interpretazione non estensiva dell'art. 103 della Costituzione, nel senso che viene riservata alla
giurisdizione ordinaria l'attività gestionale ad impresa, ed a quella della Corte dei Conti gli atti che siano espressione di poteri
autoritativi o di funzioni pubbliche.
La natura di ente pubblico economico delle aziende di trasporti pubblici è già stata affermata da questa Corte (Cass S.U. 17 ottobre
1992 n. 11.436) nella vigenza del precedente T.U. Legge Comunale e Provinciale, non ponendosi inoltre come fatto ostativo al
connotato della "imprenditorialità" la previsione dell'intervento dell'ente pubblico di riferimento per la formazione di fondi di dotazione
o per il ripianamento a consuntivo, giustificato in linea di principio dagli oneri derivanti dall'imposizione di tariffe non pienamente
remunerative e dal rispetto degli obblighi del pubblico servizio (vedi, Cass. S.U. 22 ottobre 1992 n. 11.560 in relazione all'Ente
Ferrovie dello Stato).
Maggior chiarezza assume detta individuazione nella vigenza della L. 8 giugno 1990 n. 142.
Ed invero, il fatto che l'azienda speciale (art. 23, comma 4) debba informare la sua attività "a criteri di efficacia efficienza ed
economicità" con "l'obbligo di pareggio di bilancio da perseguire attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti"
delinea nettamente la caratteristica dell'attività economica, nei fini e nei mezzi da adottare, che nell'impresa trova la sua espressione
istituzionale e funzionale.
La correlazione, inoltre, dell'art. 23, 4 comma, con il terzo comma, lett. C, del precedente articolo 22, denota l'intima correlazione tra
il metodo economico e la struttura ad impresa delle aziende speciali cui è riservata la gestione dei servizi "di rilevanza economica ed
imprenditoriale".
E' pur vero che il terzo comma dell'art. 23 citato costituisce disposizione comune all'azienda speciale ed all'istituzione che non è
entità distinta dall'ente pubblico territoriale di riferimento di cui costituisce un "organismo strumentale...per l'esercizio di servizi
sociali"; è inoltre vero che il criterio economico della gestione è situazione implicita per le società per azioni che sono imprese in
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quanto tali. E' altresì vero, però, che il fenomeno imprenditoriale esula dall'istituzione la quale, pur dotata di autonomia gestionale,
per espressa disposizione di legge (art, 22, 3 comma lett. d) è destinata all'esercizio di "servizi sociali senza rilevanza
imprenditoriale" per cui i criteri di efficacia, efficienza ed economicità, cui non sono estranei i trasferimenti, assumono per essa il solo
rilievo di regole di buona amministrazione di mezzi finanziari e del loro impiego, nel quale, peraltro, il trasferimento di denaro
pubblico assume rilievo determinante. Per contro, per le aziende speciali detti criteri delineano situazioni tipiche della gestione
organizzata ad impresa, nella quale il metodo economico di pareggio dei costi con i ricavi assume un rilievo di centralità
caratterizzante, mentre i trasferimenti attengono solo ai "costi sociali" (art. 23 comma 6) che pure attengono all'azienda speciale
senza toglierle la natura di impresa come caratterizzazione essenziale. Sotto il profilo gestionale, quindi, tra le tre figure delineate
dall'art. 22 della L. n. 142/1990, l'azienda speciale si differenzia dalla istituzione, che è estranea al fenomeno imprenditoriale, ed
assume somiglianza, nell'organizzazione ad impresa e nella funzione, alla società per azioni, da cui differisce essenzialmente nella
componente soggettiva per la partecipazione, oltre che dell'ente di riferimento, di altri soggetti pubblici e privati.
Detti rilievi, già idonei ad individuare nell'azienda speciale un ente pubblico economico, assumono nella nuova normativa
(costituente evoluzione e perfezionamento della precedente disciplina come espressione di una tendenza alla privatizzazione dei
servizi ovvero all'adozione dei metodi tipici dell'imprenditorialità privata nella loro gestione) una caratterizzazione essenziale che si
esprime nel riconoscimento della personalità giuridica (art. 23, 1 comma).
La personalità giuridica, inoltre, non corrisponde solo ad una mera esigenza qualificativa o classificatoria della figura, di cui la legge
delinea l'autonomia statutaria e regolamentare incidente proprio sul funzionamento (comma 5 dell'art. 23), nel cui ambito il mancato
rispetto di modalità operative pur normativamente disciplinate, in quanto siano attinenti alla gestione, ineriscono alla modalità di
attività di impresa e, come tali, se fonte di danno verso l'azienda e di responsabilità dei suoi organi, individuano la giurisdizione del
giudice ordinario, nell'ambito della distinzione fondamentale da questa Corte riconosciuta per gli enti pubblici economici, tra
responsabilità attinente ai rapporti istituzionali ed organizzativi coinvolgenti i rapporti tra l'azienda e l'ente pubblico di riferimento, e
responsabilità espressa nell'attività di impresa che rimane nell'ambito ordinario, proprio perché il sistema privatistico è stato adottato
sul piano operativo in quanto ritenuto il più adatto a realizzare criteri di efficienza e di economicità.
Nella specie i contratti con cui si sarebbe realizzata, secondo l'addebito, la responsabilità dei convenuti, in quanto organi deliberanti
ed operativi dell'azienda speciale per il trasporto pubblico di Bari, erano costituiti dal conferimento di attività pubblicitaria verso terzi
utilizzando le strutture stabili delle linee del trasporto pubblico nonché l'acquisto e la sistemazione in parte di dette strutture. Si
trattava, in sintesi, per il primo dei contratti indicati di un'attività di impresa con carattere accessorio rispetto a quella istituzionale
dell'ente per una funzione essenzialmente finanziaria, variamente combinata con il finanziamento per l'acquisto, la sistemazione e la
manutenzione con gli impianti fissi, operazione approvata dal c.m. con proprie delibere. Se ed in quanto detta attività sia stata
attuata con modalità e criteri causa di pregiudizio per l'azienda, sia sotto il profilo della non economicità dei costi, sia sotto quello
della non remuneratività dei ricavi, violando per di più discipline normative che l'economicità dell'attività di impresa perseguono
mediante la trasparenza delle procedure, essa può ben essere fonte di responsabilità per i soggetti che dell'azienda costituiscono
organi deliberanti ed operativi. Poiché, peraltro, la violazione dei criteri di economicità (costi non economici e ricavi non remunerativi,
secondo l'addebito dell'atto introduttivo del giudizio) attiene essenzialmente alla gestione imprenditoriale di cui avrebbero violato, nei
mezzi e nei fini, gli elementi essenziali e caratterizzanti l'impresa, come delineati dall'art. 23, comma 4 della L. n. 152 (NDR: così nel
testo)/90, si individua una responsabilità attinente essenzialmente all'attività di impresa che, in quanto tale, ricade nella giurisdizione
del giudice ordinario.
Sussistono giustificati motivi per disporre la compensazione tra le parti delle spese dell'intero giudizio.
P.Q.M.
La Corte, dichiara la giurisdizione del giudice ordinario e compensa le spese dell'intero processo.
Roma 20 dicembre 1996.
DEPOSITATA IN CANCELLERIA IL 15 DICEMBRE 1997
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