RASSEGNA WEB italiaoggi.it Milanofinanza ItaliaOggi MF Fashion Class Life Class Meteo Data Pubblicazione: 31/07/2014 ClassHorse TV news, articoli, video ... Giovedì ore 7:26 31 Luglio 2014 News Cerca Il giornale di oggi Banche dati ItaliaOggi Precedente Professionisti Multimedia Numero 180 pag. 7 del 31/7/2014 | Indietro PRIMO PIANO Novita' online Sezione Automotive Rubrica Crociere Editorial Links In Viaggio con le Professioni Eco:nomia Agenti di commercio Agenti Enasarco Agenti Venditori Agenti di Commercio Job in Tourism Lavoro nel turismo Advertising Links Bilancio Consolidato AIL 2012 Speciale Expotraining Login Meteo Italia Strumenti Successivo Tavecchio e il patto del Nazareno Abbonamenti My IO Invia un commento Leggi i commenti Ricevi RSS Visualizza in PDF Invia ad un amico Stampa Testo Fgci: i renziani sostengono Albertini mentre i berluscones vogliono mantenere Tavecchio Home Le Guide di ItaliaOggi ItaliaOggi in PDF In Primo Piano Estero Diritto e Fisco MarketingOggi Mercati e Finanza Azienda Scuola AgricolturaOggi Enti Locali Circuits Immobiliare ItaliaOggi Sette Affari Legali NDS - Il Nuovo Diritto delle Societa' Documenti Documenti IO7 Archivio Desk China MF Conference Previsioni Meteo Cerca Vota 0 Voti Renzi darà a Luca Lotti anche le competenze per lo sport di Giorgio Ponziano Twitter: @gponziano cerca case e appartamenti Inserisci comune Chapeau: ha scritto il presidente del consiglio nell'inevitabile Twitter inviato a Vincenzo Nibali e ha invitato il vincitore del Tour di France a Palazzo Chigi. Matteo Renzi tifoso di Nibali oltre che della Fiorentina? Certamente attento allo sport, settore (anche questo) sul quale vuole mettere il suo marchio. Invia Ricerca avanzata giornali Del resto non sono nuove le bramosie del potere politico sullo sport. E alcuni presidenti di squadra hanno utilizzato la loro carica per la carriera politica. Lo stesso Silvio Berlusconi approfittò del Milan per aumentare il consenso e trattenne per qualche tempo il gioiello della squadra, Kakà, evitando che la vendita del giocatore in campagna elettorale gli nuocesse nell'urna. Adesso sono i renziani ad andare alla carica e a cercare di mettere le mani (anche) sullo sport. Poiché Graziano Delrio ha deciso di cedere la delega «alle politiche di coesione territoriale e allo sport», gravato dai mille impegni di governo a cui deve far fronte, Matteo Renzi ha chiesto alcuni giorni per pensarci e ora sta tirando fuori dal cilindro il suo uomo allo sport, Luca Lotti. Un fidatissimo del Lampredotto magico, che avrà il compito di promuovere il renzismo in campo sportivo.Lotti è piddino, 32 anni, la moglie, dipendente del comune di Firenze era impiegata presso la segreteria del sindaco, Renzi lo ha voluto nella segreteria nazionale del partito e lo ha nominato sottosegretario con delega all'editoria. Adesso si aggiungerà lo sport. Il passaggio delle consegne tra Delrio e Lotti avverrà entro settembre. Help Gli Articoli piu' letti 1. 2. 3. 4. 5. L'Italia è in una unità coronarica 31/07/2014 Riforme, non salta il canguro 31/07/2014 Germania, salario minimo 8,5 31/07/2014 Grasso, presidente inconcludente 31/07/2014 Si tolga il Nobel Pace ad Obama 31/07/2014 Gli Articoli piu' commentati 1. Coccole dannose come i ceffoni 31/05/2014 2. Sanati i dirigenti a contratto 20/06/2014 3. Microsoft addio. Piuttosto che recarmi a comprare un tuo nuovo personal computer torno alla penna d’oca 10/04/2014 4. 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Sostiene di avere finanziato il 75% degli impianti sportivi italiani. Da qualche anno ha allargato l'orizzonte ai beni e alle attività culturali. I dipendenti sono 160. Nel sito web si presentano: «Abbiamo scelto negli anni nuove strategie aziendali, perseguendo l'obiettivo costante di crescita che ha consentito di rinnovarci aumentando la penetrazione sul territorio e la capacità di soddisfare le specifiche 2. Tutti criticano la Mogherini ma se la si confronta con Ashton che l'ha preceduta, è un gigante 19/07/2014 3. La rivalutazione non si eredita 21/07/2014 4. Caso Corsera: Il compito dell'Ordine è vigilare contro i pensieri impuri 01/07/2014 5. La Germania fa quadrato contro l'Ue per difendere gli sconti elettrici alle imprese. Aiuti di Stato? «Non scherzate col fuoco» replica Berlino 01/07/2014 RASSEGNA WEB italiaoggi.it Data Pubblicazione: 31/07/2014 esigenze attraverso l'alta qualità del servizio, la competitività e la personalizzazione». Le società sportive non la pensano così. Ma la vicenda è ingarbugliata. L'istituto venne costituito a fine 1957 su iniziativa di Giovanni Gronchi, allora presidente della Repubblica. Si trasferirono qui le operazioni creditizie in carico alla Banca nazionale del lavoro per la «gestione speciale del CREDITO SPORTIVO ». Nel 2005 un nuovo statuto ha innescato un contenzioso soprattutto rispetto alla governance, addirittura con un ricorso al tribunale amministrativo (da parte di alcune banche e dell'ex-direttore generale dell'istituto, Maria Lucia Candida, ex-Sanpaolo) contro le decisioni di riassetto. Di qui una frenata nelle erogazioni e una situazione di stallo a cui vanno ad aggiungersi l'immobilità dei Comuni (proprietari del 90% degli impianti), strangolati dal patto di stabilità e l'intervento della Corte dei conti che ha avviato una indagine su presunti danni da parte dell'allora ministro Domenico Siniscalco per «favoreggiamento alle banche» (nell'ambito del processo di riforma dello statuto). Nel capitale sono presenti Montepaschi, Sanpaolo, Banco di Sicilia, Bnl (col 10,8% ciascuna), Banco di Sardegna (2,7), Assicurazioni Generali (5,4), Cassa depositi e prestiti e Dexia Crediop (entrambe col 21,6%). L'Istituto dovrebbe accordare i contributi a tasso speciale tramite un fondo alimentato da una quota del 2,45% calcolata sugli incassi lordi dei concorsi a pronostici. Una parte di questo introito è assorbita dai costi di gestione della struttura. Per uscire dall'emergenza, dopo tante vicissitudini, manca un solo passaggio: la nomina da parte del governo di alcuni membri del cda e del presidente. Gli enti locali e le società sportive premono e Renzi ha sul tavolo la pratica: metterà il suo uomo. Dice: «Lo sport mi sta a cuore». E ha aggiunto, ricevendo la squadra di sciabola medagliata agli Europei (in precedenza aveva ricevuto anche quella del tennis, reduce da Wimbledon): «Dobbiamo cambiare il modo in cui il governo guarda ai successi, e anche agli insuccessi dello sport». Le atlete gli hanno regalato una sciabola «perché può servire per le riforme...», ha precisato scherzando il presidente della Federscherma, Giorgio Scarso. E Renzi di rimando, maneggiandola: «Qualsiasi riferimento al senato è casuale». In questi giorni si è aperto anche il fronte della Figc, federazione italiana gioco calcio, dopo l'infelice uscita del principale candidato alla presidenza, Carlo Tavecchio: «Diciamo che Opti Poba è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio. E va bene così. In Inghilterra uno straniero deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree». Un'uscita infelice a cui se n'è aggiunta un'altra, tratta da un'intervista tv: «Finora si riteneva che la donna fosse un soggetto handicappato rispetto al maschio». I renziani si sono schierati apertamente contro. Sostengono lo sfidante Demetrio Albertini, che dopo gli scivoloni del suo rivale arriva alle elezioni dell'11 agosto con qualche chance in più: se la Figc vuole ingraziarsi il governo sa che deve scegliere lui. Del resto, Diego Della Valle, grande elettore di Renzi e presidente della Fiorentina, si è schierato apertamente contro Tavecchio: «Dopo quelle affermazioni non è più sostenibile la sua candidatura». Renzi sa che il calcio è un tema delicato e si limita a commentare: «Quell'espressione sugli stranieri che mangiavano banane è inqualificabile. Parlando proprio calcisticamente direi un clamoroso autogol. Detto questo mi fermo: se il governo volesse decidere anche sulla partita della federazione sbaglierebbe; noi rispettiamo l'autonomia delle istituzioni sportive». Ma la sua vice, Debora Serracchiani, meno diplomaticamente spiega: «Se lo sport ha da essere anche un mezzo per proporre modelli di comportamento allora chi usa espressioni di stampo razzista non può andare ai vertici di un organo importante e visibile come la Figc. Chi prende le difese di Tavecchio in realtà sta prendendo un abbaglio. Ha fatto bene a scusarsi, ora faccia meglio e rinunci alla corsa alla carica». Lo scontro in Fgci diventa politico, coi renziani schierati con Albertini e i berluscones, capeggiati dal vicepresidente e amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, e dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, che continuano a sostenere Tavecchio. Chissà se nel nuovo patto del Nazareno che Renzi e Berlusconi sanciranno nell'imminente incontro troveranno l'accordo anche sul presidente del calcio italiano. Argomenti Tavecchio Renzi Nazareno Luca Lotti Albertini Fgci
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