Sala O., Torreggiani L. - Scopo e strategia dell monitoraggio

Assessorato politiche per la salute
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali
Servizio Sanità Pubblica
CORSO DI FORMAZIONE /AGGIORNAMENTO
in materia di Gestione del Rischio derivante da
Materiali Contenenti Amianto
SCOPO E STRATEGIA DEL MONITORAGGIO dell’ARIA:
tecniche di prelievo, tecniche analitiche
ORIETTA SALA - LUCA TORREGGIANI
ARPA sez. Reggio Emilia
1 aprile 2014
1 aprile 2014
Orietta Sala
Alcune FAQ
sui campionamenti di fibre di amianto
Dove, quando, perché si devono effettuare prelievi di fibre d i amianto
(nei materiali, in aria?
E’ sempre obbligatorio? E’ sempre necessario?
Quando per i lavoratori, quando per l’ambiente?
Chi può eseguire i campionamenti?
Quali strumenti si devono utilizzare?
Quali metodi analitici vengono utilizzati?: quali informazioni si possono trarre
dalle diverse analisi?
Come si leggono i risultati/i
relativi ai campionamenti?
rapporti
Come valutare/utilizzare i risultati delle diverse analisi?
di
prova
1 aprile 2014
Orietta Sala
5 W:
WHO
WHE
N
WHY
WHAT
WHERE
Chi fa, Che cosa, Dove, Quando, Perché (nei materiali, in aria)
si devono effettuare prelievi di fibre di amianto
………con quali tecniche analitiche
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1 aprile 2014
Orietta Sala
Campionare: scegliere, prelevare, campioni da un insieme
Campione: piccolo saggio tratto da un insieme atto ad
indicarne le caratteristiche e le qualità
CAMPIONARE
Per conoscere (confermare/negare un sospetto)
Per valutare
Per prendere decisioni
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1 aprile 2014
Orietta Sala
Analisi:
metodo di studio……. scopo di determinare la natura,
la qualità,le caratteristiche fondamentali di una
sostanza…….
Scopo delle ANALISI
prendere delle decisioni
anche nel rispetto delle Normative specifiche
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1 aprile 2014
Orietta Sala
Campionamento:
significativo per l’obiettivo dato
rappresentativo del campione
funzionale all’analisi successiva
Strumenti e attrezzi adeguati
quesito analitico
al laboratorio:
CHIARO e PRECISO
per la scelta delle metodiche
per l’espressione dei dati -unità di misura
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1 aprile 2014
Orietta Sala
Valori limite previsti dalla legislazione italiana sull'amianto
APPLICAZIONE
VALORE
LIMITE
METODO RIFERIMENTO
ANALITICO NORMATIVO
Effluenti
Liquidi
Emissioni in
atmosfera
Interventi di
bonifica
Ambienti
di lavoro
Amianto negli edifici
Siti estrattivi di Pietre
Verdi
Amianto nelle
tubazioni
Siti contamianati da
amianto
Materiali sostitutivi
dell’Amianto
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Classificazione
Rifiuti
7
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Orietta Sala
Valori limite previsti dalla legislazione italiana sull'amianto
APPLICAZIONE
VALORE METODO
LIMITE ANALITICO
RIFERIMENTO
LEGISLATIVO
Livello d'azione a cui
scattano determinati
obblighi (media
giornaliera)
0,1 f/ml
MOCF
D.Lgs. 277/91, art. 24,
comma 3
Livello d'azione a cui
scattano determinati
obblighi (media
settimanale) dose
cumulata per attività
saltuarie con esposizione a
solo crisotilo
0,5
giornifibra/ml
MOCF
D.Lgs. 277/91, art. 24,
comma 5
TLV-TWA Valore limite di
esposizione al crisotilo
(media giornaliera)
0,6 f/ml
MOCF
D.Lgs. 277/91, art. 31,
comma 1, lettera A
TLV-TWA Valore limite di
esposizione agli anfiboli e
alle miscele contenenti
anfiboli (media giornaliera)
0,2 f/ml
MOCF
D.Lgs. 277/91, art. 31,
comma 1, lettera B
TLV-TWA Valore
limite di
esposizione per
amianto
(media giornaliera)
0,1 f/ml
MOCF
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DL.Gs
D.Lgs. 81/2008
257/06, art.
59-decies,
e s.s.m. comma 1,
ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
Ambiente di lavoro
1 aprile 2014
Orietta Sala
Valori limite previsti dalla legislazione italiana sull'amianto
APPLICAZIONE
VALORE
LIMITE
METODO
ANALITICO
RIFERIMENTO
LEGISLATIVO
Amianto negli edifici
Valore indicativo di
inquinamento in
atto in un edificio
(media di 3
campionamenti)
20 f/l
2,0 f/l
MOCF
SEM
DM
SANITA'6.9.94
allegato p. 2c
Valutazione RISCHIO
CONTROLLO
INDOOR
Interventi di bonifica
Soglia di preallarme per il
monitoraggio
esterno al cantiere
di bonifica
I risultati
indicano una
netta tendenza
all'aumento
Soglia di allarme
per il monitoraggio
esterno al cantiere
di bonifica
50 f/l
Restituibilità
ambienti bonificati
2,0 f/l
Restituibilità
ambienti industriali
dopo un intervento
manutentivo con
rimozione di
amianto
Valore di
concentrazione
rilevato nello
stesso
ambiente
prima
dell'intervento
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MOCF
DM
SANITA'6.9.94
allegato p. 5a/11
SEM
DM
SANITA'6.9.94
allegato p. 6b
MOCF
SEM
Circolare
Ministero Sanità
12.4.95, n. 7
Controllo CANTIERE
RESTITUIBILITA’
1 aprile 2014
Orietta Sala
Valori limite previsti dalla legislazione italiana sull'amianto
APPLICAZIONE
VALORE
LIMITE
METODO
ANALITICO
RIFERIMENTO
LEGISLATIVO
MATRICI AMBIENTALI
Emissioni in atmosfera
Concentrazione limite
di amianto nei
condotti di scarico
0,1
mg/m3
Gravimetrico
D.Lgs. 114/95 art.
1, comma 1
2,0 f/ml
Microscopia
D.Lgs. 114/95
allegato A
Effluenti liquidi
Concentrazione limite
di materia totale in
sospensione negli
effluenti liquidi
scaricati
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30 g/m3
Gravimetrico
D.Lgs. 114/95 art.
2, comma 1
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Orietta Sala
Valori limite previsti dalla legislazione italiana sull'amianto
VALORE
LIMITE
APPLICAZIONE
METODO
ANALITICO
RIFERIMENTO
LEGISLATIVO
ALTRE SITUAZIONI SPECIFICHE
Siti estrattivi di pietre verdi
Valore limite per la
pericolosità dei
materiali estratti
Indice rilascio (non
pericolosi se inferiori o
uguali a)
0,1
Indice di
rilascio
DM
SANITA'14.5.96
allegato 4
Amianto nelle tubazioni
Divieto di impiego di
tubazioni contenenti
crocidolite per
l'adduzione di acque
potabili aggressive
< 12
Indice di
aggressività
dell'acqua
Circolare
Ministero Sanità
1.7.86, n. 42
Materiali sostitutivi dell'amianto
Presenza di amianto
nel materiale
sostitutivo ai fini
dell'omologazione
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assente
SEM
DM INDUSTRIA
12.2.97
1 aprile 2014
Orietta Sala
METO DO /
CEE 8 3 / 4 7 7
WH O
DM 6 .9 .’ 9 4
DLgs 2 7 7 / ’ 9 1
1997
* (SEM)
cam p o d i ap p lic.
Esp o s.o ccu p az.
Esp o s.o ccu p az.
am b ie n t i in d o o r
cam p io n at o re
p o rt at ile
p o r t at ile
n .i
EMC o NC-
EMC o NC-
EMC 0 .8 – 1 .2
0 .8 – 1 .2
0 .8 – 1 .2
* (p o l.carb . 0 .8 )
CAMPIONAMENTO
PARAMETRI
MEMBRANE # –
µm
p o r o sit à
X
d iam e t ro m e m b r.
mm
25
25
25
d iam e t ro u t ile
mm
n .i.
> 20
n .i.
p o rt am e m b ran e
Co n e st e n sio n e
m e t allico
Co n e st e sio n e
p last ica
co n d u t t ivo
Co n e st e n sio n e
m e t allic o o
p last ica
co n d u t t ivo
co n te n it o ri/ t rasp o rt o
n .i.
ch iu si
n .i.
1
0 .5 – 2
1 – 1 2 (e p iù )
1 6 p er b r ev i p er i o d i
* (6 -9 ) (°° )
SI p er d i f f er en ze
n .i.
Flu sso d i
cam p io n am e n t o
L/ m in
Co rre zio n e P e T
n .i.
>5 %
var iab ilit à f lu sso
Ambienti
di lavoro
Un it à
di
m isu ra
%
± 5
± 10
± 10
± 5 p er b r ev i p er i o d i
*± 10
Vo lu m e c am p io n .
L
n .i. (TWA ; >2 ore )
n .i ( car i c o o t t i m al e )
480 / * 3000
t o lle ran zat e m p o
%
2
± 2 .5
(n .i.)
BIANCO c o n t am .
3 f f / 1 0 0 cam p i
5 f f / 1 0 0 cam p i
3 f f / 1 0 0 cam p i
BIANCO n . co n t ro lli
n .i
1/25 - 2%
1 / 2 5 - >1 0 %
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1 aprile 2014
Orietta Sala
METODO /
PARAMETRI
Carico minimo
(minimum
loading)
X
Unità
CEE 83/477
di
DLgs 277/’91
misura
ff/mm2
1997
100
100
100-400
100-650
100-400
(1000)
ff/mm2
n.i.
13
NO (SI le ff
NO
NO
Bianco
3 ff/100
campi
5 ff/100 campi
3 ff/100
campi
Ingrandimenti
MOCF
Obiettivo 40x-
Obiettivo 40x-
Obiettivo 40x-
Walton-Beckett
Walton-Beckett G22
Walton-Beckett
MAG
400 - 600x
500x
* >2000
MOCF - SEM
Campi
microscopici da
osservare
(100 ff
100
200 /100(°)
in 20 campi)
(200
prel.amb.)
* (1 mm2)
CV %
caratteristici
(LFI e LFS per
densità <
20ff/mm2)
CV= formula
Incertezza di
misura
n.i.
(LFI e LFS 90% )
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non amianto)
*SI
500x
Ambienti
di lavoro
n.i.
(10 ff in 100
campi)
Identificazione
amianti/fibre
ANALISI/
PARAMETRI
DM 6.9.’94
100
ottimale
Limite di
rivelabilità
(LOD)
WHO
*POISSON 95%
1 aprile 2014
Orietta Sala
Criticità del campionamento
Il monitoraggio ambientale fornisce
dati per valutare una situazione di
inquinamento in atto,
da solo non può rappresentare un
criterio per la valutazione del rischio
presente, in quanto
“misura” le fibre presenti al momento
del campionamento
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1 aprile 2014
Orietta Sala
campionamento:
•significativo per l’obiettivo dato
•funzionale all’analisi successiva
campionamento: equilibrio, rappresentatività
del campione /analisi
campionare in “quantità sufficiente”
per le fibre: “sufficiente, ma non troppo”
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1 aprile 2014
Orietta Sala
Tempo di campionamento / VOLUME aria
METODI di PRELIEVO per MISURARE la CONCENTRAZIONE delle
fibre in aria (lettura in MOCF)
Dipende:
DURATA DEL TEMPO DI
CAMPIONAMENTO
•dalla durata delle
operazioni,
•dal flusso prescelto
esposizione professionale
D.Lgs. 81/08
•dalle condizioni di
polverosità
•dalla densità ff/mm2
controllo cantiere
D.M. 6/9/94
Valutazione di rischio
D.M. 6/9/94
100 - 650 ff/mm2
100 - 400 ff/mm2
< 20 ff/mm2
1 aprile 2014
Orietta Sala
Tempo di campionamento / VOLUME aria
METODI di PRELIEVO per MISURARE la CONCENTRAZIONE delle
fibre in aria (lettura in SEM)
DURATA DEL TEMPO DI
CAMPIONAMENTO
Dipende:
•dal flusso prescelto
•dalle condizioni di polverosità
D.M. 6/9/94 restituibilità
indica il volume :
3000 Litri (1500+1500)
ALTRE SITUAZIONI: indoor, esterni, - ambiente urbano, ---
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1 aprile 2014
Orietta Sala
In sintesi….
Il monitoraggio ambientale non può rappresentare da
solo un criterio per valutare il rischio presente, in quanto
consente essenzialmente di misurare la concentrazione di fibre
presente nell’aria al momento del campionamento
Il carico “minimo” di fibre del filtro dipende dalla
concentrazione presente nell'aria e dalla quantità di aria
campionata (flusso x durata del campionamento);
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1 aprile 2014
Orietta Sala
In sintesi….
la quantità di aria campionata non può essere
aumentata a piacere e quindi, in caso di concentrazioni molto
basse, non è possibile raggiungere il carico minimo del filtro;
in ambienti con concentrazioni molto basse di amianto,
in particolare se sono presenti nell'aria anche altri tipi di fibre,
………….una misura effettuata con la tecnica della MOCF, a
differenza della SEM,
può dare risultati inattendibili.
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1 aprile 2014
Orietta Sala
In sintesi….
I metodi microscopici sono affetti da errori statistici che,
alle basse concentrazioni, possono influenzare fortemente la
certezza del risultato.
Pertanto con nessuno dei metodi è di fatto possibile
misurare il “valore 0” (cioè l'assenza di fibre di amianto).
Il valore più basso che si può determinare in ciascuna
misura è dato dal limite di rilevabilità del metodo, che dipende dal
volume d'aria (flusso x durata del campionamento) campionato e
dal numero di campi letti al microscopio.
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1 aprile 2014
Orietta Sala
differenze nella presentazione dei dati
(?) “leggerezza” con cui si producono schiere di numeri
(la quantità fa sempre un certo effetto sul cliente e sul controllore)
quale significato dare a valutazioni che riportano
VALORI pari a : 0,00** --- 0,000 ** ff/cc
RISULTATO: tanti numeri, incoerenti, “deboli”, poco sostenibili
dimenticando l’obiettivo di fondo:
• conoscere le situazioni,
• fare PREVENZIONE, intervenire sulla tutela della salute pubblica
• comunicare correttamente l’entità di un rischio
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21
1 aprile 2014
Orietta Sala
OCCORRONO
dati “robusti/solidi” che portino a valutazioni ragionate e
confrontabili per evidenziare:
gli attuali livelli di esposizione/ livelli ambientali:
(trend, evoluzione)
- per comparto produttivo
- per particolari lavorazioni, situazioni/interventi,
- nuove occasioni di esposizione
banca dati
nazionale ????
un esempio ELOQUENTE…….
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22
1 aprile 2014
Orietta Sala
Concentrazione delle fibre di AMIANTO nell’ARIA - amb.lav.
conc. F*L-1
DATI non PUBBLICATI:
Tesi MI
23
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1 aprile 2014
Orietta Sala
AMBIENTE ESTERNODISCARICHE
Decreto Ministeriale
13 marzo 2003
Criteri di ammissibilità
dei rifiuti in discarica.
(G.U. 21 marzo 2003, n. 67)
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1 aprile 2014
Orietta Sala
Allegato 2
CAMPIONAMENTO E ANALISI DEI
RIFIUTI
2.3 - Campionamento e analisi
dei rifiuti contenenti amianto.
2.3.2 - Analisi del particolato
aerodisperso contenente amianto.
Vanno
adottate
le
tecniche
analitiche di microscopia ottica in
contrasto di fase (MOCF); per
la valutazione dei risultati delle
analisi si deve far riferimento ai
criteri di monitoraggio indicati nel
citato decreto del Ministero della
Sanita' del 6 settembre 1994.
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1 aprile 2014
Orietta Sala
CRITICITA’
a.
Incongruenza fra le modalità del monitoraggio
ambientale per la rilevazione di fibre emesse dalle
discariche autorizzate allo smaltimento di rifiuti contenenti
amianto ed il limite di riferimento del decreto 6.9.94
relativo agli ambienti indoor.
b.
Tecnica MOCF per esterni !!!
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1 aprile 2014
Orietta Sala
AMBIENTE ESTERNOEMISSIONI in ATMOSFERA
(D.Lgs.114/95)
PRELIEVO
Isocinetico
Flusso laminare
Di durata adeguata alla rilevabilità
Rappresentativo del procedimento
da controllare
ANALISI
a- metodo gravimetrico
b- metodo del conteggio
(filtro in esteri di cellulosa con Φ 25 mm;
porosità 5µ; - carico minimo 100-600 ff/mm2)
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1 aprile 2014
Orietta Sala
AMBIENTE ESTERNOEMISSIONI in ATMOSFERA
..”metodo di riferimento definito dalla normativa CE“
VALORE LIMITE: 2 ff/ml (conteggio) --
0.1 mg/m3 (gravimetria)
Conversione ff / massa:
conteggio in SEM :
n°fibre, Volume medio (lunghezza media, diametro medio),
densità (cris= 2,6 - anfib= 3,0gr/cm3)
Massa = densità x Volume
*******
riferimento USEPA per i materiali:
MOCF 30ff=1ng.
SEM 100ff=1ng.
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TEM 105ff=1ng.
1 aprile 2014
Orietta Sala
AMBIENTE ESTERNOOUTDOOR / IMMISSIONI
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1 aprile 2014
Orietta Sala
SORGENTE DI DISPERSIONE:
MCA
Azioni meccaniche, chimiche,
eventi metereologici, incidenti
Fasci fibre
L>5µm
Fibrille ultrafini
L<5µm
deposizioni al suolo
Fall-out
Evaporazione
trasporto eolico
a breve distanza
trasporto eolico
a grande distanza
Qualità dell’aria - Fondo ambientale
OMS 1987: Air quality Guidelines for Europe :
aree urbane <0,1- 1 fibra *L-1
2006
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AMBIENTE ESTERNO
30
1 aprile 2014
Orietta Sala
Sorgente di dispersione
AZIONI MECCANICHE:
•Impatti/urti, antropiche
•Aloclastismo
•Crioclastismo
•Termoclastismo
•Eoliche
•Dilavamento
•Bioclastismo (licheni, …)
AZIONI CHIMICHE:
•Antropiche accidentali
•Idrolisi
•Ossidazione
•Decomposizioni
•Biologiche (licheni, …)?
INQUINAMENTO PRIMARIO
INQUINAMENTO
SECONDARIO
DEPOSIZIONE*
Fasci di fibre
(L>5 µm)
suolo
*PROCESSI FISICI DI
DEPOSIZIONE: (impatto
inerziale, per gravità, moto
Browniano, intercettamento)
TRASPORTO
EOLICO
ANCHE
A GRANDE
DISTANZA
DEPOSIZIONE*
EVAPORAZIONE E
TRASPORTO EOLICO A
BREVE DISTANZA
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Fibre (fibrille)
ultrafini
(L<5 µm)
Fall-out
aerodisperso
1 aprile 2014
Luca Torreggiani
…..ma
di cosa dobbiamo tenere conto quando cerchiamo di valutare dei
meccanismi di dispersione e trasporto di fibre in ambiente esterno?
Quanto si rimescola l’aria?
Che influenza ha il vento?
Che influenza ha la temperatura?
Il tessuto urbano come interferisce nella dispersione?
Come posso ottenere e leggere i dati meteo?
Che strumentazione posso utilizzare?
…e quali limiti tecnici posso incontrare?
…. vediamo in sintesi alcuni accenni che possono essere utili
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1 aprile 2014
Luca Torreggiani
strato di atmosfera che risente direttamente
dell’influenza della superficie
vi avvengono la maggior parte dei fenomeni legati alla
dispersione degli inquinanti
vi si osserva la maggior parte della turbolenza
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1 aprile 2014
Luca Torreggiani
Strato rimescolato: riscaldato dal basso, turbolenza termica e meccanica.
Strato stabile: la temperatura aumenta con la quota, perciò è molto stabile
(poco rimescolato).
Strato residuo: stratificazione neutra; può intrappolare inquinanti fino al
giorno successivo
Strato superficiale: 10% del PBL, vicino alla superficie. La turbolenza è
omogenea, diversa dal resto del PBL
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1 aprile 2014
Luca Torreggiani
quando la temperatura cala di circa 0.7 gradi ogni 100m, il profilo si
chiama neutro;
quando cala più rapidamente, si dice instabile o convettivo;
quando cala più lentamente (o addirittura cresce), si dice stabile.
quando la temperatura cresce con la quota, c’è un’inversione
inversione notturna
1.
2.
3.
4.
•
•
•
di notte il suolo si raffredda velocemente;
l’aria vicino al suolo si raffredda, mentre...
...l’aria al di sopra resta più calda, quindi...
...si forma uno strato in cui la temperatura cresce – anziché calare - con la quota
è particolarmente intensa in inverno in pianura
inibisce fortemente il rimescolamento
interessa uno strato di spessore variabile, fino a qualche centinaia di metri
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DIREZIONE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI
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1 aprile 2014
Luca Torreggiani
atmosfera instabile
atmosfera neutra
atmosfera stabile
inversione al suolo
inversione in quota
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1 aprile 2014
Luca Torreggiani
In genere la velocità del vento aumenta con la
quota. Nello strato superficiale ha un
andamento logaritmico.
In presenza di una canopy (bosco, città),
subisce forti variazioni in funzione di:
- Rugosità
- Altezza degli edifici/alberi
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1 aprile 2014
Luca Torreggiani
isola di calore intensifica moti turbolenti
convettivi sopra le aree urbane
mediamente aumenta la velocità verticale
convergenza nei bassi strati (richiama aria
dalla periferia verso il centro)
divergenza al top del PBL
misure sodar mostrano:
•intense velocità verticali (10/20 cm/s) in primavera e in estate
•moti convettivi (10 cm/s) anche in inverno nelle ore più calde
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1 aprile 2014
Luca Torreggiani
4
1
2
3
1.
2.
3.
4.
stazione WMO, rural boundary layer
sul piano strada, urban canopy layer
sopra edificio basso, roughness sublayer
sopra edificio alto, inertial sublayer
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DIREZIONE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI
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1 aprile 2014
Luca Torreggiani
ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE
DIREZIONE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI
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1 aprile 2014
Luca Torreggiani
variabili misurate (dati orari):
• temperatura
• umidità relativa
• velocità e direzione del vento
• precipitazione cumulata
uso dei dati:
• valutazione della qualità dell’aria
• input per modelli di dispersione di inquinanti
(analisi di scenario, pianificazione)
• caratterizzazione meteoclimatica delle aree
urbane
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Luca Torreggiani
Nella Pianura dell’Emilia-Romagna
i venti hanno un andamento tipico
Est-Ovest
I gradi indicano la direzione di
PROVENIENZA
del vento
L’altezza di ogni “triangolo” indica il
numero di ore in cui si è verificata
quella provenienza
Il colore indica la classe di velocità del
vento (e il numero di ore)
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Interpretiamo insieme ……..
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E’ possibile utilizzare sistemi di campionamento per il monitoraggio della qualità
dell’aria in aria ambiente per effettuare dei campioni volti alla ricerca di fibre, ma
occorre affrontare alcune problematiche tecniche e metodiche.
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Luca Torreggiani
Alcune domande preliminari:
Il contesto è rurale o urbano?
Se è urbano posso avere la produzione di fibre con meccanismi secondari,
risollevamento meccanico dato dai veicoli, effetti canyon … ecc
La stagione è invernale o estiva?
Se è inverno posso avere concentrazioni di polveri in aria molto elevate che mi
impediscono campionamenti prolungati nel tempo, se estate posso avere moti
termoconvettivi intensi di risollevamento.
Qual è il regime anemologico?
Se i venti sono intensi posso raccogliere fibre prodotte in siti diversi da quelli che
voglio studiare; devo conoscere le direzioni prevalenti al fine di individuare dove
effettuare il campionamento.
La sorgente a che quota si trova?
La dispersione da un tetto può permettere alle fibre di entrare in un circuito
convettivo completamente diverso e separato rispetto a quello esistente al suolo.
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… ma in contesto urbano è molto più difficile
stabilire un adeguato punto di campionamento
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Luca Torreggiani
Alcune prime considerazioni:
Posso usare i soliti filtri da 45mm?
Non può essere utilizzata la fibra di vetro o ma occorre usare membrane in
policarbonato.
Queste però a loro volta hanno una minor resistenza: rischio rottura
E in inverno, con elevate concentrazioni di polveri e umidità, si impaccano
velocemente e non possono essere utilizzate per 24h.
Posso utilizzare la stessa programmazione dello strumento?
Solitamente lo strumento sostituisce il filtro ogni 24h, ma è programmabile anche
per cambi automatici ogni 12h: è opportuno farlo.
Solitamente lo strumento campiona a 38,33 l/min, ma lo strumento consente di
regolare il flusso: è opportuno impostarlo a 10 l/min.
In questo modo avremo su ogni membrana 7,3 m3 anziché 55 m3: ciò equivale ad
avere 0,5 mg di polvere anziché 6 mg.
Posso usare la testa PM10 EN12341?
No. Occorre usare una testa PTS per raccogliere tutto il particolato aerodisperso.
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Alcune prime considerazioni:
Quanto deve durare il campionamento?
Se la sorgente è “costante” e “permanente” un campionatore sequenziale come
quello di esempio (Tecora Skypost), impostato come detto prima, consente una
autonomia di campionamento continuativo di una settimana, che può essere
considerato come significativo e sufficiente.
Un campionamento manuale di poche ore con pompa non può essere ritenuto
sufficientemente rappresentativo per esprimere una valutazione.
Posso campionare in un solo punto?
No. Occorre scegliere almeno due punti di campionamento dopo aver
accuratamente studiato il contesto e le variabili meteo. Meglio se in parallelo.
Posso campionare sempre?
No. Meglio scegliere giornate di totale assenza di pioggia, bassa velocità dei venti.
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Luca Torreggiani
Che significato ha un risultato positivo?
Se l’esito dei diversi campioni raccolti fornisce esito positivo
con diversi campioni con più di 1 ff/mm2 è chiaramente
possibile trarre conclusioni solide.
Se le positività riguardano un solo campione e con
concentrazioni comprese fra 0.1 e 1 ff/mm2, è molto più
difficile giungere ad una conclusione solida.
Occorre inoltre sempre ricordare che non è possibile stabilire
una corrispondenza origine/destinazione: ovvero la fibra
ritrovata non è con certezza attribuibile alla sorgente che si
vuole controllare.
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Luca Torreggiani
Che significato ha un risultato negativo?
Non ritrovare nessuna fibra nei campioni effettuati non può
permettere di scartare con certezza la loro presenza in aria
sia perché la metodica analitica è “a campione” e non
prevede l’analisi della totalità del campione raccolto, sia
perché vi è molto particolato che può essere coprente, sia
perché potremmo aver sbagliato a pianificare il monitoraggio
e aver campionato in modo non corretto.
MAI fare un campione “a caso”,
ma pianificare SEMPRE l’attività PRIMA.
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Orietta Sala
AMBIENTE ESTERNOOUTDOOR / IMMISSIONI
bassa o bassissima concentrazione di fibre aerodisperse,
presenza di fibre di vari tipi mineralogici di amianto,
presenza di fibre di lunghezza ridotta (< 5 micron)
presenza, non trascurabile, di “altre fibre”: vegetali,
inorganiche,tessili, ecc.)
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1 aprile 2014
Orietta Sala
Le misure in ambiente esterno risentono
moltissimo delle influenze climatiche (vento,
pioggia, umidità); pertanto andrebbero sempre
effettuate campagne di misurazioni in diverse
condizioni meteorologiche e in diversi periodi
dell'anno.
Si determina l'inquinamento di fondo di una
certa area, ma non il contributo a tale
inquinamento di una singola fonte, in particolare
quando l'emissione da tale fonte è estremamente
bassa, come nel casi degli edifici con materiali di
amianto.
In questi casi la MOCF è assolutamente inadeguata, per
potere risolutivo e per il riconoscimento delle fibre, bisogna
necessariamente ricorrere alla Microscopia Elettronica.
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1 aprile 2014
Orietta Sala
Qualità dell’aria - Fondo ambientale (FAQ)
ESISTONO
Dati storici di dispersione ambientale in varie zone
Rete nazionale di monitoraggio della Qualità dell’aria
MANCANO
Criteri di prelievo e analisi
• n. giorni
• dati meteo-climatici
• rappresentatività rispetto i dati di conoscenza (mappatura, lavori di bonifica
in corso)
• ricaduta-modellistica
CRITICITA’
è possibile ipotizzare una rete di campagne
di monitoraggio ad hoc per l’amianto ???
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1 aprile 2014
Orietta Sala
se….
I metodi microscopici sono affetti da errori statistici che,
alle basse concentrazioni, possono influenzare fortemente la
certezza del risultato.
Pertanto con nessuno dei metodi è di fatto possibile
misurare il “valore 0” (cioè l'assenza di fibre di amianto).
Il valore più basso che si può determinare in ciascuna
misura è dato dal limite di rilevabilità del metodo, che dipende dal
volume d'aria (flusso x durata del campionamento) campionato e
dal numero di campi letti al microscopio.
Come affrontare l’outdoor?
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1 aprile 2014
Orietta Sala
AMBIENTE ESTERNOOUTDOOR / IMMISSIONI
Air quality Guidelines for Europe : aree urbane <0,1- 1 fibra *L-1
FONDO AMBIENTALE: valore di RIFERIMENTO 0,1 ff/litro
RESTITUIBILITA’:
valore LIMITE
2 ff/litro
(>>20 volte)
Quando NON si trovano fibre (“0” ff/mm2)
il dato in conc. va segnalato come
< Limite di rilevabilità
conclusione solida
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Orietta Sala
AMBIENTE ESTERNOOUTDOOR / IMMISSIONI
Da cosa dipende il Limite di rilevabilità?
Il valore più basso che si può determinare in
ciascuna (limite di rilevabilità del metodo)
è “CONDIZIONATO” da:
il volume d'aria (flusso x durata del
campionamento) campionato,
il numero di campi letti al microscopio.
FONDO AMBIENTALE: valore di riferimento 0,1 ff/litro
EXP. PROFESSIONALE: valore limite
100 ff/litro
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