ROMAEUROPA FESTIVAL IN MOSTRA CON DIGITAL LIFE: PLAY SPECIALE SCUOLE ROMA, LA PELANDA - MACRO 9.10 | 30.11 Piazza Orazio Giustiniani, 4 Orario mostra: tutti i giorni dalle 16.00 alle 22.00, giorno di chiusura lunedì. - E’ possibile prevedere l’apertura straordinaria in matinée concordati con la Fondazione se si raggiunge un numero minimo di 60 ragazzi- Info e aggiornamenti: www.romaeuropa.net A La Pelanda - Centro di Produzione Culturale è aperta al pubblico Digital Life 2014: PLAY, quinta edizione della rassegna dedicata alle connessioni fra le nuove tecnologie e i linguaggi artistici contemporanei, e quest’anno soprattutto alla musica e agli strumenti musicali d’artista. Fino al 30 novembre saranno in mostra dieci opere sonore. Ludiche e sperimentali, la maggior parte delle dieci opere in mostra a La Pelanda sono interattive, dunque innescate dagli spettatori che daranno vita a un ambiente particolarissimo, personale e collettivo allo stesso tempo: Impacts di Alexander Burton (Québec). Serie di sculture composte da una lastra di vetro e da una bobina Tesla appese al soffitto. La prossimità con i visitatori attiva fasci luminosi a intensità variabile e una successione di creazioni ritmiche. Compositore e artista digitale, Burton ricerca nuove forme espressive attraverso l’utilizzo di processi digitali. Ha esposto sue creazioni a Lille3000 (Francia), Mutek, Sesc (Brasile). Cyloïd-E di André & Michel Décosterd (Svizzera). Scultura sonora cinetica e polifonica, è un pendolo composto da segmenti di tubi metallici dotati di speaker che riproducono i suoni in base ai movimenti rotatori. Musicista e compositore André, architetto e artista visivo Michel, i Décosterd mettono al centro del loro lavoro artistico la ricerca sul linguaggio sonoro e cinetico e le loro possibili interazioni. Tra i riconoscimenti ricevuti in ambito internazionale, il Prix Ars Electronica-Distinction Award 2010, il Grand Prize 14th Japan Media Arts Festival 2010, il Premio Transitio_MX 04 - Honorary Mention Award 2011. Balançoire di Veaceslav Druta (Moldavia). Lo spettatore è invitato a creare “la sua” partitura dondolando su una altalena sonora appesa a due grandi ruote meccaniche, uno strano strumento a metà tra un gioco e un complesso macchinario tecnologico. Artista residente a Le Fresnoy tra il 2002 e il 2005, Druta ha esposto in Belgio e in Francia, e alla Nuit Blanche en salle obscure al Palais de Tokyo. Babel V di Douglas Henderson (USA). Rivisitazione ottimistica della Torre di Babele, in Babel V il moltiplicarsi di linguaggi diviene poesia della variazione. Gli speaker posizionati su una verticale elicoidale riproducono contemporaneamente gruppi di parole della poesia Sogno l’uomo di Russell Edson, facendo dell’avveniristica scultura un grande coro polifonico. Laureato in Composizione, Henderson ha diretto il Dipartimento di Sound Arts alla School of Museum di Boston. 108 di HeeWon Lee (Corea del Sud). 108 carillon controllati elettronicamente riproducono suoni e generano parole che vengono visualizzati su un grande schermo. Artista multimediale, Lee vive e lavora in Francia dal 2002 dove ha frequentato L’Ecole National Superieure d’Art di Nancy. Si è specializzata presso Le Fresnoy. Metier à tisser musical di Kingsley NG (Hong Kong), è un antico telaio che, attivato dai movimenti dello spettatore, riproduce suoni e luci. Residente a Le Fresnoy nel 2003, Kingsley NG espone nelle maggiori rassegne e istituzioni internazionali, tra cui l’IRCAM e l’Hong Kong Museum of Art. Le Damassama di Leonore Mercier (Francia). Anfiteatro di campane tibetane, dotato di una rete di sensori, trasforma il visitatore in un direttore d’orchestra. Con un diploma in pianoforte e una laurea in cinematografia, Mercier si diploma a Le Fresnoy proprio grazie a Le Damassama. Arpa di luce di Pietro Pirelli (Italia). Undici corde di luce formano un grande strumento musicale sospeso sulla sommità di uno spazio. L’opera è costruita dall’ingegner Gianpietro Grossi. Compositore e performer, Pirelli ha esposto al Living Theatre di New York, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia, al Luminale Frankfurt. Orchestra Stocastica [Butterfly Effect 2] di Donato Piccolo (Italia). Piccola orchestra formata da una serie di elementi meccanici che mettono in moto oggetti di vita quotidiana. Rumori comuni diventano melodie insospettabili e sofisticate. Piccolo espone regolarmente in numerose gallerie e istituzioni internazionali, tra cui Macro Museo Roma, Huyndai Beyond Museum, Seoul, Georg-Kolbe Museum, Berlino, 54ma Biennale di Venezia, Boghossian Foundation, Bruxelles TUTTI di Zahra Poonawala (Svizzera). Opera per speaker e amplificatori. Il movimento dello spettatore fa reagire gli speaker mobili creando una diversa spazializzazione all’interno del paesaggio sonoro. La musica è stata registrata dall’ensemble di musica da camera diretta dal maestro Gaëtan Gromer. Artista plastica e musicista, Poonawala si è formata alla Scuola di Arti Decorative di Strasburgo. Il suo ultimo lavoro TUTTI, è nato durante il secondo anno di residenza a Le Fresnoy. FONDAZIONE ROMAEUROPA Informazioni al pubblico, prenotazioni e acquisto biglietti tel. +39 06 5741729 (dalle ore 16) e_mail [email protected] Prezzo biglietti ragazzi: 5€ Per i professori accompagnatori il biglietto è gratuito Il progetto è ideato e creato dalla Fondazione Romaeuropa su impulso della Regione Lazio ed è realizzato in collaborazione con Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Dipartimento Cultura-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, il MACRO-Museo d’Arte Contemporanea Roma e Le Fresnoy-Studio national des arts contemporains, prestigioso centro di produzione di arte digitale nel nord della Francia, al quale si aggiunge, da quest’anno, la preziosa collaborazione con BIAN-Biennale International Art Numérique di Montréal.
© Copyright 2024 ExpyDoc