Relazione Prof. P. Alimonti - Associazione Italiana Pazienti BPCO

Fumo più guai che
piacere
Roma 29/3/2014
Hotel Royal Santina.
Prof. Pietro Alimonti
Presidente Regionale AIMAR Lazio
Esposizione al fumo di tabacco
Stimola una risposta infiammatoria con la
conseguente infiltrazione di neutrofili,
macrofagi, e linfociti cellule capaci di
liberare citochinine infiammatorie e
proteasi responsabili della distruzione del
polmone.
Mitocondrio
“cellula energetica”
Il Mitocondrio

E’ un organello cellulare deputato a produrre
energia, a causa del fumo la membrana si
danneggia, i radicali liberi non vengono più
neutralizzati dagli antiossidanti presenti
all’interno e reagiscono con l’interno della
cellula. La conseguenza è il danno di tutte le
strutture cellulari e del DNA portando a
mutazione e morte cellulare.
I radicali liberi


Sono molecole particolarmente reattive che contengono
almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale esterno,
sono instabili e tendono a ritornare in equilibrio rubando
all’atomo vicino l’elettrone, necessario per pareggiare la
loro carica elettromagnetica.Questo meccanismo da
origine a nuove molecole instabili innescando una
reazione a catena che se non viene arrestata in tempo
finisce per danneggiare le strutture cellulari. I più
conosciuti sono quelli a contenuto di ossigeno ROS
(Reacting Oxygen Species).
Non sono solo dannosi svolgono ruoli importanti come la
difesa nei confronti dei batteri, la trasmissione di
messaggi biochimici il controllo della pressione arteriosa
Invecchiamento e teoria mitocondriale

La senescenza è un circolo vizioso di eventi in
cui il ruolo dominante è giocato dall’accumulo di
specie di ossigeno reattive(ROS) nella matrice
del mitocondrio, dovute ad una loro aumentata
presenza, da parte delle catene di trasporto
elettronico/o da una diminuita capacità di
eliminazione da parte dei sistemi antiossidanti.
Fumo e stress ossidativo

Causa danno epiteliale, attivazione dei
macrofagi, squilibrio tra proteasi e
antiproteasi un aumento del rischio di
sviluppare cancro sel polmone
Invecchiamento polmonare




Decremento della funzione respiratoria a causa di
alterazioni della gabbia toracica e dei muscoli respiratori
Atrofia delle mucose bronchiali
Dilatazione e distruzione degli alveoli, aumento dello
spessore della parete alveolare, con collabbimento delle
vie aeree. Gli estrogeni sono capaci di rallentare queste
modificazioni
Riduzione e sclerosi dei vasi polmonari.
Diminuzione del trasporto di O2 e susseguente carenza
nei vari organi ed apparati
Invecchiamento polmonare

Progressivo cedimento dei poteri di difesa
e di riparazione del danno tissutale
inevitabilmente connesso con l’usura e
l’esposizione a noxe lesive presenti
nell’ambiente.
Il Macrofago “lo spazzino del corpo umano”
Enfisema polmonare
Alveoli con
enfisema
Alveoli normali
Definizione
Il paziente “BPCO”:
•Filley GF, Beckwitt JT. Am J Med 1968
Fattori di rischio
Esposizione ad inquinanti




Fattori genetici
Alterati sviluppo e crescita
Fumo di tabacco
dell’apparato respiratorio
Polveri organiche ed in
organiche di origine lavorativa Sesso
Età
Inquinamento domestico
legato alla cottura di alimenti
Infezioni respiratorie
e al riscaldamento di ambienti
Stato socio-economico
poco ventilati con uso di
Asma/Iperreattività
biocarburanti
bronchiale
Inquinamento atmosferico
Bronchite cronica
Base genetica
Stress ossidativo sistemico
Attivazione
cellulare e
produzione di
citochine
Immissione
in circolo
di citochine
proinfiammatorie
Attivazione
delle cellule
circolanti nel
loro passaggio
polmonare
Attivazione
delle cellule
circolanti
Infiammazione
sistemica
Un errore comune è
quello di considerare
infatti la BPCO come una
patologia
esclusivamente
respiratoria, ed invece
deve essere inquadrata
come una malattia
sistemica.
Diagnosi di BPCO - spirometria

La spirometria rappresenta lo strumento
diagnostico meglio standardizzato,
più riproducibile ed obiettivo
ed è il gold standard per la diagnosi di BPCO
ATS/ERS 2004
Principali ostacoli ad una migliore gestione
della BPCO in MG
Basso sospetto di BPCO in pazienti con sintomi respiratori lievi
(39,2%)
Scarsa percezione da parte del paziente dei sintomi di BPCO
e del loro impatto sulla vita quotidiana (24,6%)
Complessità di esecuzione e scarso valore attribuito alla
spirometria (18,6%)
Non aderenza del paziente alle raccomandazioni terapeutiche
(45,9%)
Insufficienti risorse per l’educazione del paziente e la promozione
all’autogestione (25,4%)
Presenza e interferenza da parte di altre comorbilità (13,9%)
Mancanza di supporto sociale alla malattia (16,8%)
Practice Patterns, Knowledge, and Attitudes of Primary Care Physicians
in Chronic Obstructive Pulmonary Disease Diagnosis and Management
Linda Casebeer, Mazi Abdolrasulnia, John W. Walsh February 22, 2007
Colloquio medico-paziente
...domande semplici ... quali?
Possibili domande su tosse ed espettorato
La tosse è secca, sibilante, forte o debole?
E’ produttiva?
Qual è la consistenza, l’odore e il colore?
Vi sono state esposizioni ambientali o lavorative a polveri, fumi o
gas che possono avere provocato tosse?
Fuma?
Riguardo la produzione di ESPETTORATO, chiedere alla pz. di
stimare quanto ne produce in un giorno
(un bicchiere, un cucchiaio da tavola o un cucchiaino da tè)
evitare termini come “poco” o “molto” in quanto questi termini
hanno un significato soggettivo
Possibili domande sulla dispnea
1 - la dispnea è acuta o cronica?
2 - è insorta rapidamente o progressivamente?
3 - di quanti cuscini ha bisogno per dormire?
4 - quando cammina, dopo quale lunghezza di percorso
insorge la dispnea?
5 - vi è qualche intervento che permette di migliorare
la dispnea?
6 - chiedere alla ps di misurare su una scala da 1 a 10 dove
1 indica assenza di dispnea e 10 la peggiore dispnea
immaginabile
BPCO è Donna
Patologia sottostimata




In aumento nel sesso femminile si manifesta
prima rispetto agli uomini, a parità di sigarette
c’è una maggiore probabilità di sviluppare forme
gravi di malattia, con peggiore qualità della vita,
maggiore comorbilità, aumento dei ricoveri
mortalità più elevata.
Differenze ormonali? Differenti quadri di
reattività bronchiale tra i due sessi?
Gli estrogeni aumentano il metabolismo della nicotina e rallentano
l’eliminazione di sostanze tossiche derivate dal fumo.
Il fumo accellera il metabolismo degli estrogeni nel polmone
BPCO è donna

Il polmone delle donne è più piccolo di quello
degli uomini, nelle fumatrici è presente una
concentrazione tessutale maggiore di sostanze
tossiche.
Tumori del polmone
CHE COS’E’ IL CANCRO?
• E’ una malattia delle cellule
• la cellula perde i meccanismi di controllo della proliferazione cellulare.
Quando genera cellule figlie che come la cellula madre hanno perso la
capacità di avere un controllo normale della proliferazione cellulare si ha
come conseguenza la progressiva forma di un clone di cellule capaci di
espandersi in maniera incontrollata.
• ciò si verifica per un cattivo funzionamento dei loro meccanismi di autocontrollo
QUALI SONO LE CAUSE?
L’esposizione a sostanze chimiche presenti nell’ambiente, a radiazioni, a
virus sono in grado di determinare mutamenti genetici che possono far
sviluppare il cancro o facilitarne lo sviluppo.
Alcune delle anomalie genetiche che conducono al cancro sono comunque
ereditarie
Il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte nei
paesi industrializzati
Questa malattia rappresenta il 20 per cento di tutti i tumori maligni nelle
persone di sesso maschile, ma in questi ultimi anni si sta registrando un
progressivo aumento anche tra le donne.
Esistono diversi tipi di tumore al polmone a seconda del tessuto polmonare
interessato.
95% origina dall’epitelio
carcinoma broncogeno
 % trae origine da diversi tessuti
che compongono il polmone
• tessuti nervoso ed endocrino
carcinoide polmonare
• linfatico
linfoma polmonare
Dal punto di vista clinico.Si fa distinzione
tra il T a piccole cellule e il T non a piccole
cellule, l’importanza di questa suddivisione è
legata al diverso tipo di trattamento
Una grossa percentuale dei tumori umani esaminati presenta
delle mutazioni del gene della p53.
I geni che codificano
questa proteina vengono
detti oncosoppressori in
quanto sopprimono la
cancerogenesi.
La sua azione biochimica
non è ancora chiara, ma è
noto che è una proteina
che lega il DNA e ha un
ruolo importante nella
regolazione del ciclo
cellulare.
P53
• La sua funzione è quella di garantire l’integrità del genoma
durante la divisione cellulare controllando una tappa critica
del ciclo cellulare:impedisce il passaggio delle cellule dalla
fase G1 alla fase S (in cui avviene la sintesi del DNA) a
tempo indebito
P53 agisce bloccando il ciclo
cellulare in caso di un danno al
DNA:
MITOSI
La cellula si
divide
I livelli di p53 aumentano nelle
cellule danneggiate, permettendo
che la cellula abbia il tempo di
effettuare la riparazione del
DNA bloccando il ciclo cellulare.
Se il danno è irreparabile questa
proteina può promuovere
l’ apoptosi della cellula, cioè la
morte cellulare.
Cellule che cessano la
divisione
Ruolo del Benzopirene
Tende a mettere fuori uso il gene che
codifica per la proteina p53 uno dei
meccanismi fondamentali per proteggere
l’organismo dal cancro del polmone

Nel 1980 OMS ha dichiarato guerra al fumo
ritenuto una della principali cause di
MORTALITA’
Nel 2008 l’Italia ha ratificato la Convenzione
quadro OMS sul controllo del tabacco, che
stabilisce obiettivi e principi che hanno lo scopo
di proteggere le generazioni presenti e future
dalle devastanti conseguenze sanitarie, sociali,
ambientali ed economiche causate dal consumo
di tabacco.
Il mondo non fa ancora abbastanza per contrastare il fumo e per
evitare decine di milioni di morti premature
I numeri del cancro in Italia 2013



Al fumo sono ascrivibili 85-90% di tutti i tumori
polmonari, il rischio si incremente con la quantità
delle sigarette fumate e con la durata
dell’abitudine al fumo.
Il rischio dei fumatori rispetto ai non fumatori è
aumentato di circa 14 volte e si incrementa
ulteriormente fino a 20 sigarette.
Nei forti fumatori la sospensione del fumo
produce una forte riduzione del rischio
I numeri del cancro
in Italia. AIOM 2013
La mortalità per tumore diminuisce del 2% circa l’anno, ma nel caso del
tumore polmonare tale diminuzione riguarda solo gli uomini, nelle
donne i decessi sono aumentati del 1,5%. Nel 2013 ci saranno
38.000 nuovi casi, il 30% nelle donne. 34.500 le morti stimate.
Tumore del polmone
principali differenze donna-uomo




Maggiore frequenza di Adenocarcinoma
Diagnosi di patologia in età più giovane
Un maggior caso nei non fumatori
Un tempo di sopravvivenza più lungo indipendentemente dallo
stadio di malattia
Presenza di recettori per il progesterone e per gli estrogeni nel
tessuto sano e nei tumori non a piccole cellule.
Stimolano i fattori di crescita, e aumentano l’angiogenesi
E’ sempre troppo tardi
Caso 1
‘82
‘85
Caso 1
‘86
NODULO POLMONARE SOLITARIO
“parametrabile” ?
•
segni certi d’infiltrazione parietale
•
lesione biologicamente attiva
.soltanto nella periferia
• nuovi parametri di valutazione ?
Tac il periodo degli eccessi

E possibile effettuare lo screenning con la
TAC del torace in forti fumatori,riduzione
della mortalità del 20%. Alti costi e
pericolo di radazioni eccessive.
Tomosintesi digitale : non richiede
contrasto e le dosi di Rx sono molto
basse, dieci volte meno rispetto ad una
TAC tradizionale
Un test per la diagnosi precoce
di tumore del polmone


Test diagnostico molecolare che valuta i livelli di
24 micro RNA (piccole molecole che agiscono come interruttori
molecolari accendendo e spegnendo i nostri geni) nel sangue dei
forti fumatori. Presenta una sensibilità del 87%
nell’identificare il tumore del polmone,
svelandolo fino a due anni prima della diagnosi
ottenuta con la TAC.
Journal of Clinical Oncology 01-2014
Perchè solo alcuni fumatori si
ammalano di cancro polmonare?
Ipotesi genetica: GPC5 una scarsa attività
di questo gene è responsabile della
malattia.
 Ipotesi enzimatica: OGG1 Ripara i danni
provocati al DNA dalle sigarette e da altri
fattori ambientali

Generazione in fumo
i-Think 18-09-2012
Ogni giorno 100mila giovani iniziano a
fumare,70mila ogni anno sono i morti
attribuibili al fumo, con costi diretti per il
SSN pari a / miliardi di Euro in tre anni il
7% del budget complessivo
 Tra i 15-24 anni fuma il 15,9% dei maschi
e il 21% delle donne.

Generazione in fumo

La vita di un fumatore abituale è di circa
10 anni inferiore rispetto a quella di un
fumatore e il consumo di sigarette
giornaliero medio di un ragazzo non si
discosta significativamente da quello di un
adulto.
Fumo e salute




Tabagismo diminuisce la fertilità
Le fumatrici presentano un rischio 2 volte
maggiore di gravidanze extrauterine
Sono maggiormente esposte al tumore del collo
dell’utero
Vanno in menopausa due anni prima
Volodymir D.
Menopause 2011 Sep.
Sun L.
Menopause 2012 Feb. 19:126-3
Menopausa precoce
Problemi cardiaci
 Diabete
 Obesità
 Osteoporosi
 Malattia di Alzheimer
 Asma. Tumori del polmone?
 Alterazioni delle cellule pancreatiche

Asma e menopausa
Nel periodo premestruale variazioni clinico
funzionali, dovute al ruolo degli estrogeni
attraverso la liberazione di citochine
infiammatorie.
Nella menopausa caduta del progesterone
che nel normale rilassa la muscolatura
liscia bronchiale favorendo la reattività
bronchiale
Asma e menopausa
più di una reazione casuale




Cambiamento della meccanica vie aeree
Infiammazione sistemica
Attività fisica e stili di vita
Obesità(tessuto adiposo metabolicamente attivo e secerne un certo numero di
sostanze infiammatorie)

Bassi livelli di adiponectina (proprietà antinfiammatorie e anti
aterogeniche).
Menopausa: Fenotipo Asma grave

Forma tardiva di asma che colpisce anche
le non fumatrici, associata a sinusopatia si
manifesta con frequenti episodi di
riacutizzazione e risponde poco alla
terapia con farmaci
Prevalenza fumatori in Italia
10,6 milioni = 20,7%


Maschi 26,2%
Femmine 15,3%
Ex fumatori sono 6,7 milioni 13,1% popol.
C’è una lenta diminuzione dei fumatori?
Percentuale più alta dei fumatori tra:
25-44 anni, 31,9% maschi 45-46 anni, 22,5% donne
Età media in cui si inizia a fumare
17 anni. Il 13,4% ha iniziato a 13 anni
Il tabagismo è una malattia
La dipendenza del tabacco è inclusa nella lista dei disturbi
legati all’uso delle sostanze farmacologiche
Cosa è contenuto nel fumo?
Monossido di carbonio, lo stesso gas responsabile degli avvelenamenti di
scarico degli automobili o delle stufe
Nicotina che produce la dipendenza
Catrame che contiene sostanze cancerogene come benzopirene ed altri
idrocarburi aromatici
Acetone come quello che serve per togliere lo smalto dalle unghie
Ammoniaca
Arsenico
Formaldeide
Acido cianidrico
Dalla combustione della sigaretta
si generano oltre 4.000 sostanze.
Esse derivano:
• sia direttamente dagli
effetti della combustione sui
costituenti della sigaretta
stessa (pirolisi).
•sia dalla ricombinazione di
composti instabili (pirosintesi).
Rielaborata da: Harrison’s “Principes of Internal Medicine” 14th ed.

Vecchi contatori geiger
Il fumo è Radioattivo a causa del Polonio
210 inalato. Il polonio è contenuto nei
fertilizzanti usati nelle piantaggioni di
tabacco (ricchi di polifosfati contaminati da
radio e piombo)
Polonio 210 Killer silenzioso
Marca
Pb210,mBq/sigarette
Po210,mBq/sigarette
Diana Bleu
14,29
13,25
Diana Rosse
16,25
15,56
MS Gialle
12,93
16,23
Ms Rosse
12,01
16,00
Malboro Rosse
13,50
14,00
Malboro Gold
14,01
15,70
Il rischio biologico per un fumatore di 20 sigarette al di per
un anno sarebbe paragonabile a 25 radiografie al Torace
Le sostanze contenute, in forma particellare o gassosa,
nel fumo di sigaretta esplicano la loro azione lesiva nei
confronti dell’organismo in maniera diversa.
I principali effetti lesivi si esplicano nelle loro proprietà:
• Di indurre infiammazione ed irritazione
a carico mucosa
•Cocancerogene
•Cancerogene
•Ciliostatiche
•Tossiche dirette
Inoltre, alcune di esse, come la nicotina, hanno anche effetti sul sistema nervoso
e sul sistema endocrino – metabolico fungendo da mediatori neuro-umorali.
Il danno da fumo di tabacco interessa quasi tutti gli organi ed apparati
Sistema Nervoso, Sistema Endocrino-Metabolico
Bocca, Naso, Faringe
Trachea, Esofago, Laringe
Cuore, vasi sanguigni
Sistema Emopoietico e Sistema Immunitario
Bronchi, Polmoni
Reni, Vescica Urinaria
Pancreas
Apparato Genitale e Gestazionale
DEFINIZIONE
FUMO
13. Il fumo passivo danneggia la salute dei non fumatori?
Sì.
Esistono prove scientifiche del fatto che il fumo passivo rappresenta una
seria minaccia per la salute. I non fumatori che inalano fumo passivo
vengono colpiti da molte delle malattie di cui soffrono i fumatori attivi. La
mortalità per patologie cardiovascolari e per cancro ai polmoni è
direttamente correlata all'esposizione al fumo passivo. Per quanto riguarda
i bambini, si registrano bronchiti e polmoniti, peggioramenti nelle crisi
asmatiche, e otite media sierosa, che è la causa principale di sordità nei
bambini.
L'esposizione al fumo passivo durante la gravidanza, inoltre, può
provocare la riduzione nella crescita fetale; esistono anche prove del fatto
che viene aumentato il rischio di Sindrome di morte improvvisa per i
neonati. Gli effetti più immediati dell'esposizione al fumo passivo sono
irritazione agli occhi e al naso, mal di testa, secchezza della gola, vertigini,
nausea, tosse e altri problemi respiratori.
Fumo e pelle

La pelle perde il colorito naturale, diventa
grigiastra, i capillari sottocute si
atrofizzano aumentano i cuscinetti di
grasso. Le fibre elastiche si modificano, la
pelle perde tono, il viso da rughe
soprattutto intorno agli occhi e alle labbra,
che caratterizzano il volto del fumatore.
Se lo conosci lo eviti


Gas incolore con una affinità che è 220 volte maggiore a
quella dell’Ossigeno, forma un composto inattivo
fisiologicamente che viene chiamato
carbossiemoglobina, sostanza che non è capace di
garantire l’ossigenazione ai tessuti. Nei fumatori la
percentuale di CO può variare dal 4 al 20%
Valori superiori al 10% possono determinare
sudorazione, tachicardia riduzione dell’attenzione. Nei
pazienti bronchitici cronici, vertigini, cefalea acuta,
nausea, ronzii auricolari e cardiopalmo
Utilità e ambito della misurazione CO
Per definire l’abitudine al fumo
 Per valutare la necessità di farmaci a base
di nicotina o similari
 Per documentare il percorso per smettere
di fumare
 Per motivare i pazienti

I tentativi di smettere si cerca più il supporto
psicologico o farmacologico?
Fumatori che hanno tentato di smettere
Supporto dei centri antifumo
Solo supporto psicologico
Solo supporto farmacologico senza ricetta med.
Supporto farmacologico con ricetta med.
Nessun tipo di supporto
1,9%
0,9%
7,0%
1,5%
87,5%
92% (2013)
Il 62% degli intervistati non conosce i Centri Antifumo
Indagine Doxa ISS 2011
Studio PIC
European Prospective investigation into Cancer e Nutrition study

Il consumo regolare di frutta e verdura
ridurrebbe del 23% il rischio di tumore del
polmone soprattutto nei fumatori nel
tumore del polmone non microcitoma

SuccouvaneramirtillicavolocottospinacicottibarbabietolacottamorecavolidiBruxellcotti
Succodipompelmorefragolesuccodiaranciapomodoricarote.
Convenzione quadro sul controllo
del tabacco 2005




Il trattato vincola i paesi aderenti con impegni
precisi:proteggere le persone dall’esposizione
del fumo,informarle dei rischi, aiutare coloro che
vogliono smettere.
12 milioni i fumatori in Italia. Oggi fumano circa
500mila persone in più del 2010
Indagine DOXA 2012
Fumatori Italiani sono i meno motivati in Europa e anche meno
convinti che si possa smettere.
Questionario iCooch 2011
Più tosse, catarro, bronchiti, aumento del 40% delle malattie dell’orecchio

Smettiamo di fumare diamo aria alla vita
I bambini con asma esposti al fumo rispondono
alla terapia con minor efficacia dei bambini che
vivono in una casa dove non di fuma
Carenza di un enzima HDAC2
 Gli steroidi inalatori, necessitano di tale
enzima per esercitare i loro effetti
antinfiammatori, si presentano le stesse
anomalie che provocano la resistenza agli
steroidi negli adulti fumatori.
Yoshiki Kobeyask et alt
Chest 2014;145 (2), 305-312
Report on the global tabacco Epidemic 2013
Bisogna brandire globalmente la pubblicità
Per arrestare l’epidemia delle malattie
correlate al tabacco. OMS
Guardare altre persone fumare non importa se
nella vita reale o al cinema o alla TV, attiva nei
fumatori l’attività di specifiche areee cerebrali
responsabili della pianificazione dei movimenti
necessari ad accendere una sigaretta
Jurnal of Neuroscience 2011

Dal 2003 ad oggi il fumo continua ad
uccidere 80mila italiani ogni anno
rimpiazzati da 80mila nuovi clienti ragazzi
dai 14 ai 18 anni
OMS ha sottolineato in occasione della giornata
mondiale contro il tabacco che quest’anno il fumo
ucciderà al mondo sei milioni di persone compresi
600mila non fumatori esposti al fumo passivo. Se non si
correrà ai ripari entro il 2030 le vittime potrebbero salire
ad oltre otto milioni.
Giornata senza fumo 2013
10% ha smesso
di fumare.

89,4% dei consumatori sono ancora fumatori, infatti il 95% utilizza quelle
con nicotina.
Non esiste un sistema per smettere che vada bene per tutti perchè sono
diverse le motivazioni che spingono i fumatori a l’abitudine al fumo
Rivolgetevi ad un centro Antifumo
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