2-11 - Mediatre

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Attualità
1 luglio 2014
Pabillonis stazione fantasma:
i treni non si fermano più
S
aranno rimasti certamente meravigliati, se non allibiti,
stupiti, sconcertati o forse meglio dire inc..., i viaggiatori che dopo aver preso il bus navetta di una ditta
privata si sono recati alla stazione ferroviaria di Pabillonis e hanno visto il “loro treno” passare dritto senza fermarsi. «Sarà stato un caso», avrà pensato qualche ottimista. Un “normale disservizio” avranno pensato altri. Il
problema però, purtroppo, sembra sia continuato anche
nei giorni seguenti.
Cosa è successo dunque alla stazione di Pabillonis? Perché i treni non si fermano più? Le domande hanno avuto
una risposta dopo le notizie chiarificatrici del vice sindaco Riccardo Sanna, che si sta occupando del problema, a
nome dell’amministrazione comunale. «Dal 16 giugno Trenitalia, senza coinvolgere nessuno e né comunicare alcunchè, ha deciso di sospendere le fermate dei treni alla
stazione di Pabillonis». Essendo risultati vani tutti i tentativi di mettersi in contatto con Trenitalia Sardegna, l’amministrazione comunale già dai giorni precedenti si era
attivata sulla base di voci informali e si è messa in comunicazione diretta con l’assessorato regionale ai Trasporti
esponendo la possibile problematica e sollecitando in tal
caso azioni concrete.
Secondo le comunicazioni informali intercorse con i delegati dell’assessorato è scaturito che Trenitalia vuole sospendere le fermate perché i fruitori della stazione di Pabillonis sono un numero molto limitato e il treno perde
troppo tempo nelle fermate. «Secondo noi - aggiunge il
vicesindaco - non esistono motivazioni valide per la so-
spensione di tale servizio. La mattina del 16
giugno, quando i treni hanno iniziato a non
fermarsi più nella nostra stazione, abbiamo
chiesto un altro incontro urgente tra l’assessorato e Trenitalia per il ripristino immediato delle fermate principali alla stazione di
Pabillonis. Pretendiamo per questioni di principio che il servizio sia garantito, anche se si dovesse
trattare di un singolo utente. Abbiamo la linea ferrovia
che passa all’interno del nostro territorio comunale e abbiamo una stazione, nonché numerosi pendolari e lavoratori residenti che tutti i giorni prendono il treno per raggiungere i posti di lavoro o le scuole. La cosa che riteniamo più grave e scorretta da parte di Trenitalia è la completa mancanza di comunicazione sia verso il Comune, sia
verso la compagnia Autoservizi Mereu che da sempre ha
garantito la tratta di collegamento da e per la stazione di
Pabillonis. Siamo ancora in attesa di spiegazioni, nel frattempo ci siamo attivati per comunicare il fatto al Prefetto.
È inammissibile che un pubblico servizio venga sospeso
da un momento all’altro senza rendere spiegazioni e darne
comunicazione. Nella stessa situazione si trova anche il
Comune di Sanluri, dove sono state sospese tutte le fermate. Siamo disposti a manifestare con l’apporto di tutti i
cittadini direttamente alla stazione di Pabillonis, a costo
di dover bloccare il traffico ferroviario in transito nella
nostra stazione per far capire a Trenitalia il nostro disagio», ha comunicato il vice sindaco.
Dario Frau
VILLACIDRO. PIANO DI GESTIONE MONTE LINAS-MARGANAI
Incontro pubblico: autentico flop
«Un fallimento o forse un successo?»
È la domanda che a Villacidro si pone il
capogruppo di Altra Politica Antonio
Muscas, sull’incontro che aveva come
tema il Piano di gestione del Sic Monte
Linas-Marganai, per l’avvio della procedura Vas (Valutazione ambientale
strategica). «L’incontro - racconta Muscas - è stato convocato senza la dovuta informazione. Nessun consigliere ha
ricevuto comunicazione poiché la divulgazione della notizia è avvenuta tramite
qualche manifesto affisso in giro per il
paese o per posta elettronica a qualche
ente o associazione interessata. Personalmente ne sono venuto a conoscenza in quanto componente della commissione urbanistica». Risultato? L’assemblea è stata un flop». «Erano presenti prosegue il consigliere - il relatore Francesco Aru, due dell’Ente Foreste, il sindaco, il capogruppo Orrù, gli assessori
all’Agricoltura e all’Ambiente, qualche
altro amministratore, il sottoscritto con
due accompagnatori e altri 3 cittadini villacidresi».
Eppure l’argomento era di quelli che
contano. «La revisione del Piano di ge-
stione del Sic rappresenta uno dei processi più importanti per il futuro della
nostra comunità. Il Piano contiene le linee guida di gestione delle nostre foreste, di aree pubbliche e private, di luoghi
di pregio naturalistico, aree sportive e
turistiche, grotte, falesie, fiumi, laghi. La
gestione richiede attenzione, intelligenza e lungimiranza». Perché, allora, tanta
urgenza? «Quando ho chiesto le ragioni
mi è stato risposto che bisogna chiudere entro il 30 agosto. Dunque la fretta,
nonostante tempo a disposizione ce ne
fosse stato abbastanza nel passato. Tanto che gli stessi tecnici avrebbero ammesso un certo ritardo nel portare avanti il processo».
Secondo lo stesso relatore, il Piano approvato nel 2008 sarebbe stato disatteso. Andati male i fondi stanziati che ammontano a oltre 700.000 euro. E Muscas
lancia un appello: «Chiedo che venga
rispettato il Piano relativamente alle modalità di elaborazione e di attuazione
dei processi partecipativi. Inoltre chiedo massimo sostegno da parte di tutti i
colleghi consiglieri».
Santina Ravì
Via Matteotti, 28 - Guspini
GUSPINI
Spazzatura
delle strade
Da l 26 giugno sono entrate in vigore le regolamentazioni della sosta per consentire lo spazzamento
meccanizzato delle vie
Gramsci, Di Vittorio, Carducci, Matteotti, Don Minzoni, Roma, Marconi, Zeppara, Santa Maria, della Libertà e Labriola. I divieti di
sosta saranno regolamentati secondo il calendario:
lunedì dalle 7 alle 8 lungo la
via Gramsci, dalle 8 alle 9
viale Di Vittorio, dalle 13 alle
14 via Carducci; mercoledì
dalle 7 alle 9 lungo via Matteotti, dalle 8 alle 9 via Don
Minzoni, dalle 13 alle 14 via
Roma; giovedì dalle 7 alle
8 via Zeppara; dalle 13 alle
14 via Marconi; venerdì
dalle 7 alle 9 lungo la via
Santa Maria, dalle 13 alle 14
lungo la via Labriola, dalle
13 alle 14 lungo il viale della Libertà. (s. p.)
Anno XV - n. 13 1 Luglio 2014
Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999
Amministratore unico:
Antonietta Nolli
Direttore commerciale:
Nello Agus
G
Proteste per i quasi sei mesi di ritardo
nell’erogazione dei fondi della legge 162.
Finanziamenti che dalla Regione vengono messi a disposizione dei Comuni per
i progetti redatti dai servizi sociali a favore dei portatori di handicap bisognosi di un sostegno domiciliare (faccende
domestiche e servizi alla persona).
Lo denunciano con forza i familiari e non
solo: «La Regione – rimarca Pasquale Marongiu, portatore di handicap che da una
vita combatte per il rispetto dei diritti dei
disabili – ha deliberato il 40 per cento dei
fondi per la continuità dei vecchi progetti
ma non si sa nulla per i finanziamenti dei
nuovi. Questa situazione di inadempienza
comporta notevoli disagi ai portatori di handicap e a chi li accudisce tutti i giorni con
tanta pazienza e professionalità».
Insomma rimane inefficace un importante strumento legislativo: «Se chi deve
applicare la legge 162 – conclude Pasquale Marongiu – non è puntuale nell’erogare i fondi ai Comuni, si crea un
vero salasso economico per le famiglie e
azzetta
del Medio Campidano
Gian Paolo Pusceddu
[email protected] - cell.329. 4878330
Vice Direttori:
LA DENUNCIA DI
PASQUALE MARONGIU
Ritardi della Regione per la legge 162
a favore dei portatori di handicap
La
Direttore Responsabile:
Approda anche in consiglio regionale il problema della soppressione delle fermate dei treni nella stazione di Pabillonis. A
farsi portavoce del delicato problema sono stati i consiglieri
Raimondo Perra, Efisio Arbau, Michele Azara, Gaetano Ledda
che hanno presentato un’interrogazione urgente, con richiesta
di risposta scritta, all’assessore regionale dei Trasporti sui gravi problemi causati dalla sospensione del servizio ferroviario
nel territorio di Pabillonis. I richiedenti chiedono all’assessore
«quali provvedimenti intenda assumere nell’immediato al fine
di ottenere in tempi rapidi da Trenitalia il ripristino delle fermate
nella stazione ferroviaria di Pabillonis, con la dovute garanzie
di qualità, diritto all’informazione e alla continuità che competono ad un servizio di pubblica utilità». Anche perché, fanno
notare i consiglieri, «la cittadinanza minaccia azioni di protesta,
anche clamorose, stanca dei disagi e disservizi, percepiti come
un sopruso ulteriore, nella generale situazione di abbandono
perpetrata da troppo tempo dallo Stato e dalle istituzioni verso
le piccole realtà dei nostri centri urbani, con i risultati di desertificazione e di moria dei piccoli comuni, cui sarebbe compito
della politica portare rimedio».(d. f.)
SAN GAVINO.
w w w. l a g a z z e t ta . n e t
Tel. 070. 970934 - Fax 0709785036
E-mail: [email protected]
Interrogazione in Consiglio Regionale
Gian Luigi Pittau, Santina Ravì
le cooperative che devono anticipare i
soldi ai collaboratori domestici che accudiscono i disabili. Come portatori di
handicap non riusciamo ad anticipare
mensilmente quanto dovuto a coloro
che ci aiutano in casa. Qualcuno sta
pensando di interrompere il servizio di
queste persone con tutto quello che ne
consegue per i portatori di handicap che
vivono soli (casa sporca, non preparazione dei pasti ecc. ecc). Alcuni comuni
tra cui San Gavino sono riusciti a liquidare sino a febbraio, ma non oltre».
Gian Luigi Pittau
A questo numero hanno collaborato:
Lorenzo Argiolas, Efisio Cadoni, Lorenzo Di Biase, Carlo Fadda,
Adele Frau, Dario Frau, Alessandro Foddis, Francesca Garau,
Samuela Garau, Elio Gola, Sanda Iordache, Roberto Loddi, Antonio Loru,
Gian Paolo Marcialis, M. Francesca Massa, Mondo Meloni,
Andrea A. Muntoni, Carola Onnis, Paolo Salvatore Orrù, Fernanda Pinna,
Gian Piero Pinna, Saimen Piroddi, Sergio Portas, Evaristo Puxeddu,
Stefania Pusceddu, Marisa Putzolu, Giuseppe Rochi, M. Grazia Ruggeri,
Rinaldo Ruggeri, Gigi Tatti, Francesca Tuveri, Fulvio Tocco,Venanzio Tuveri.
Concessionaria di pubblicità: MediaTre s.r.l
Guspini Via Matteotti, 28
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Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono.
Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 29 giugno 2014 ore 12
e stampato in 2.400 copie
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A
Attualità
1 luglio 2014
3
VILLACIDRO. UN SEMINARIO DELLA CISL SUL FUTURO AL FEMMINILE
NEL MEDIO
CAMPIDANO
IL TASSO DI
DISOCCUPAZIONE
FEMMINILE
È AL 28,40
PER CENTO
Il sociale: nuovo modello di sviluppo
U
n seminario che si è tenuto nella sala riunione del Caffè letterario di Villacidro ha visto la presenza di numerose donne. Oltre ai responsabili della Cisl e del suo
segretario provinciale, Edoardo Bizzarro, anima dell’iniziativa, numerosi simpatizzanti ed imprenditrici. Il tema era: “Donne di Sardegna creatrici di sviluppo ed occupazione”. Un titolo non a caso. «Prima di darle un nome- ha detto Loredana
Zuddas - abbiamo pensato e ripensato a noi stesse, alla nostra condizione, alle nostre utopie futuriste, alla nostra terra.
Non potevamo chiamarlo con un nome di donna, ancora meno
Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Abbiamo preferito un
titolo di speranza e di prospettiva». Un messaggio per porre
in luce gli aspetti positivi, o potenzialmente tali, che spesso
vengono sottaciuti. «L’obiettivo - ha proseguito Zuddas - è
far emergere quelle potenzialità che risiedono in noi donne,
quelle di rimboccarsi le maniche e di affrontare con coraggio e
determinazione le difficoltà di questo momento storico». Pensiero condiviso dai presenti. Donne convinte che i loro diritti
vanno difesi giorno dopo giorno. Imprenditrici ottimiste: «Oc-
SAN GAVINO. PROPOSTA
corre creatività e coraggio. A noi non sono mancati ed i risultati soddisfano». L’imperativo è seguire l’esempio ed investire in tre settori. Al primo posto c’è il sociale per la presenza di
21.234 anziani, 8.133 vedove e vedovi, 1.200 coppie separate.
Segue il binomio turismo-cultura, con beni patrimonio dell’Unesco. Infine le aziende agro-pastorali.
I lavori, coordinati da Bizzarro, si sono aperti con la presentazione di alcuni dati da parte di Zuddas. Cifre dell’osservatorio
provinciale tutt’altro che rosa. Il tasso di disoccupazione femminile nel Campidano raggiunge il 28,40 per cento, contro il 17
dell’isola ed il 13,10 dell’Italia. Fra le donne in cerca di lavoro
4.836 hanno la licenza media, 2.983 il diploma, 676 la laurea. La
situazione diventa drammatica nel sociale, così come illustrata
da Anna Zuddas. In tutto 15 mila anziane, 700 divorziate e 7 mila
vedove. Per queste ultime il record appartiene a Guspini con
868, seguito da Villacidro con 860, Serramanna con 579, San
Gavino 574, Sanluri 496, Gonnosfanadiga 463, Samassi 349, Serrenti 322. Dopo i saluti del sindaco, Teresa Pani, le testimonianze di chi ha saputo creare e crea ancora sviluppo ed occupazio-
DELL’AMMINISTRATORE
ne. «Lavoriamo da 18 anni - racconta la presidente della cooperativa sociale Alle Sorgenti, Gabriella Testoni - e l’attività è stata un crescendo continuo, tant’è che dalla cooperativa madre
di tipo B è nata quella di tipo A. E i bisogni nel sociale, in
particolare per gli anziani, per le donne violentate, per i servizi
educativi dei loro figli, ci spingono ad andare oltre. Stiamo per
dare vita a due nuove strutture per persone svantaggiate, per
bambini vittime di violenza e con un rapporto genitoriale carente». Per la responsabile dei beni culturali di Barumini, Daniela
Moi, «la risorsa cultura-turismo del territorio ha grosse potenzialità, ma immersa com’è nei campanili dei 28 Comuni e dimenticata dalla Regione, non dà quanto potrebbe». Offre, invece, e
anche molto, il settore agro biologico. «Le nostre olive, il nostro olio - ricorda la responsabile dell’azienda villacidrese Masoni Becciu, Valentina Deidda - creano occupazione. Siamo attivi dal 1991, quando il settore nell’isola muoveva i primi passi.
Una decina di ragazze collaborano con noi nella raccolta del
prodotto».
Santina Ravì
CARLO LOLLIRI
COSTA VERDE. ORDINANZA
DEL SINDACO
Fonderia, ai giovani un capannone per lavorare oro e argento Un fitto elenco di norme,
disposizioni e divieti
«Ricordo ai giovani che vogliono lavorare l’argento e l’oro che
qui in fonderia forniamo gli spazi e l’energia. Certe professionalità non si possono inventare ma i laboratori potrebbero rendere
San Gavino competitiva». Sono queste le parole dell’appello lanciato alle nuove generazioni da Carlo Lolliri, amministratore delegato della Portovesme Srl a cui fa capo lo stabilimento sangavinese. L’occasione è stata fornita dalla visita in fonderia di un
nutrito gruppo dell’associazione dei Lions Club di Villacidro presieduta da Angela Canargiu ed altre rappresentanze provenienti
da tutta la Sardegna.
Insomma, dopo la riapertura, la fonderia si dimostra in grande
salute e proprio il 10 giugno la gloriosa fabbrica sangavinese ha
spento 82 candeline. Infatti alle 16.40 del 10 giugno 1932 si ottenne il primo piombo nello stabilimento che all’epoca aveva 500
dipendenti scesi oggi a 120.
La proposta dell’amministratore delegato Carlo Lolliri era già stata fatta in passato ma non si era poi concretizzata: «L’idea di far
sorgere un’attività legata alla lavorazione dei preziosi - rimarca
Angela Canargiu, presidente uscente dei Lions Club Villacidro potrebbe essere una boccata d’ossigeno per molti disoccupati
per il paese. La proposta era stata fatta alla precedente amministrazione, ma l’amministratore Carlo Lolliri non ha mai ricevuto
una risposta. La fonderia per tutti noi sangavinesi ha un grande
valore culturale, è un pezzo della nostra storia ed è motivo di orgoglio. Inoltre potrebbe essere una boccata d’ossigeno in un momento di crisi come questo» .
Gian Luigi Pittau
Benvenuti nel nuovo sito internet della Gazzetta
«Semplice, pulito, essenziale, ma completo e bianco come
un elettrodomestico Braun», erano
le caratteristiche che Steve Jobs
pretendeva per i suoi prodotti.
«L’ut e nt e – di c e va – de ve pot e r
usare i prodotti con facilità. La tecnologia deve rendere facile le cose».
Con il nuovo sito della Gazzetta abbiamo cercato di fare lo stesso per
voi. Non è di certo il sito più bello del mondo. Noi non
siamo webmaster, né grafici e nemmeno pittori. Ma siamo giornalisti e lettori del giornale. Ed è principalmente
a questo che ci siamo ispirati. Alle vostre esigenze. Il
sito è consultabile da Pc e Mac, con tutti i browser.
La
Ma abbiamo pensato anche ai tablet e agli smartphone,
che supportano ios, windows e
android con un’interfaccia grafica, che si adatta in modo automatico al dispositivo. Inoltre,
da ora, è possibile, nei limiti del
rispetto e dell’etica, commentare gli articoli. Nel nuovo sito è
ancora presente la pagina pdf
che consente di scaricare in un attimo il giornale cartaceo. Ed è in fase di aggiornamento la pagina dell’archivio storico, consultabile a breve.
Per scoprire tutte le altre novità, vi invitiamo numerosi a
seguirci su www.lagazzetta.net. (r.m.c.)
Gazzetta.
net
Prima che la stagione balneare 2014 entri nel vivo,
sulla Costa Verde arrivano le linee dure del sindaco di
Arbus, Franco Atzori. Nero su bianco in un’ordinanza
un fitto elenco di norme, disposizioni e divieti. Si parte col divieto di
accendere fuochi sulla spiaggia anche dopo il tramonto;
danneggiare le
aree dunali o
retrodunali; lasciare durante
la notte ombrelloni e sedie
sulle spiagge; alare e varare unità nautiche di qualsiasi genere, ad eccezione dei natanti da diporto trainati
a braccia o da mezzi autorizzati. Si arriva sino a proibire qualsiasi gioco che possa arrecare danno o molestia alle persone, turbativa alla pubblica quiete nonché disturbo all’igiene dei luoghi, per esempio il gioco del pallone, tennis da spiaggia, pallavolo, basket,
bocce. C’è poi il divieto di esercitare l’attività fotografica professionale senza autorizzazione; distendere o
tinteggiare reti; esercitare qualsiasi tipo di pesca nelle
aree di balneazione e attraversare le zone frequentate
dai bagnanti con un’arma subacquea carica. Infine
occorre lasciare a casa l’amico a quattro zampe. La
promessa del sindaco di creare una angolo per ospitare i cani sul litorale è rimasto un impegno di campagna
elettorale. L’ultima raccomandazione per evitare la
multa di 150 euro è il divieto di esercitare attività promozionali o manifestazioni nautiche, sportive o ricreative, introdurre ed usare bombole di gas; gettare in
mare o lasciare nelle cabine o sugli arenili rifiuti di
qualsiasi genere; occupare aree demaniali con manufatti, impianti carrelli, banchi di vendita, e ambulantato in genere. (s. r.)
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Attualità
1 luglio 2014
Nel Medio Campidano terza tappa
della “Marcia per la nostra Terra”
È
approdata nel Medio Campidano, lo scorso 21 giugno,
la terza tappa della “Marcia per la nostra Terra”. Organizzata dai Comitati Sardi in Rete e dal Coordinamento
sardo “Non Bruciamoci il Futuro”, l’iniziativa si è svolta nell’intero arco di una giornata tra i comuni di Guspini, Gonnosfanadiga e Villacidro con un partecipato sit-in nei centri abitati e nella statale 197 - lungo il terreno agricolo dove dovrebbe sorgere il progetto della famigerata “mega centrale termodinamica” - e in chiusura con il dibattito pubblico “La speculazione energetica e l’aggressione del territorio”.
La simbolica “Marcia” fa parte di una serie di azioni e assemblee pubbliche volte a sensibilizzare amministrazioni e cittadine/i al tema dello “sfruttamento irrazionale delle risorse
naturali dell’Isola” e a sollevare il problema nel dibattito regionale.
La principale e risoluta richiesta, che i Comitati e le amministrazioni indirizzano ai rappresentanti politici e al Presidente
Pigliaru, è quella di una moratoria di tutti i progetti fin qui
presentati e di un Piano Energetico Regionale condiviso dal
popolo sardo, che rispetti il principio di autonomia – pure –
per quanto riguarda la sovranità energetica, la pianificazione di politiche di sviluppo compatibili
con le vocazioni e attitudini della Sardegna, nella tutela del paesaggio e nella
individuazione di aree alternative e conciliabili con alcuni progetti, ma contro
qualsiasi forma di speculazione e di servitù.
“Noi diciamo sì alle energie rinnovabili
solo se utilizzate in maniera sostenibile.
Sì, quindi, alla sostituzione delle centrali a carbone e petrolio, a finanziamenti
ed incentivi alle famiglie per l’installazione del fotovoltaico, al contributo per
la ricerca di nuove tecnologie, ad un migliore sfruttamento del’idroelettrico, a
moderni impianti di produzione elettrica
nelle estese zone industriali della Sardegna”. “Diciamo no, invece, allo sfruttamento dei terreni agricoli a scopi energetici, alle mega centrali termodinamiche,
alle ricerche geotermiche, di metano e
idrocarburi, all’installazione invasiva di
pale eoliche e di altre centrali a biomassa” – ribadiscono i rappresentanti dei Comitati.
REGIONE.
INCONTRO SINDACI
-
Quasi tutto il territorio sardo è infatti esposto a richieste di
questo tipo. Queste ultime, il più delle
volte “eterodirette”, sono intraprese da
“filibustieri” sull’onda dei facili incentivi statali e dell’assenza/non applicazione, qui, di una programmazione e di tutele legislative. Sono progetti “fuori
contesto” e altamente impattanti sul territorio, che generano “rifiuti pericolosi
difficili da smaltire e nocivi per la salute
umana, oltre che per la flora e per la fauna”.
Il punto di partenza è la consapevolezza
che la Sardegna non è una terra “incontaminata” e che vanta, anzi, un gran numero di siti Sin (Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche) anche per via della presenza - tanto anacronistica - delle
servitù militari.
Quell’immagine bucolica del Paese d’ombre di Dessì o dell’incantata Terra dei
S’Ard raccontata da Sergio Atzeni, non è
che una promessa da mantenere, un’eredità da custodire. E da restutuire intatte.
Francesca Tuveri
ASSESSORI
Fonti rinnovabili: “Urge un Piano energetico regionale”
L
a protesta dei sindaci contro i megaimpianti da fonti
rinnovabili, iniziata a Sardara, è finita a Cagliari davanti agli assessori regionali all’Ambiente, all’Industria ed agli
Enti Locali. C’erano i sindaci dei Comuni di Bonorva, Carbonia, Collinas, Cossoine, Giave, Gonnosfanadiga, Gonnostramatza, Guspini, Ittiri, Lunamatrona, Morgongiori, Pabillonis, Sardara, Villacidro, Villanovaforru, Villaverde. E
c’era l’assessore all’Ambiente, Donatella Emma Ignazia Spano, con il capo di Gabinetto, Franca Leuzzi, l’Assessore
agli Enti Locali, Cristiano Erriu, e il segretario particolare
dell’Assessore dell’Industria, Simone Azzeni.
«Chiediamo - ha detto il sindaco di Sardara, Giuseppe Garau - di essere rappresentati nel processo decisionale, in
quanto siamo sul territorio, viviamo in esso e ci confrontiamo in maniera diretta con i cittadini». Ha aggiunto che «occorre porre fine ad una situazione di caos per la mancanza
di Piano energetico regionale, condizione che costringe i
Comuni a misurarsi con regimi autorizzativi che, nei fatti, passano dalla Regione o addirittura dallo Stato». Riferimento alla
miriade di impianti da fonti rinnovabili depositati presso i Comuni: eolico, minieolico, geotermia, biomasse, termodinamico
e quant’altro. «È sotto gli occhi di tutti - ha osservato Alessio
Mandis, sindaco di Gonnostramatza - lo scollamento con le
sensibilità territoriali che spesso sfocia in una difficoltà generale a gestire i processi che provengono dal basso, soprattutto in tema di ordine pubblico. Non siamo contrari allo sviluppo delle energie rinnovabili, a condizione che lo stesso sia
determinato in maniera sostenibile e non ceda all’utilizzo industriale delle risorse ambientali a puro fine speculativo».
Per Nino Zanda, sindaco di Gonnosfanadiga, «la situazione
nel mio Comune è drammatica. È stato presentato un progetto
di impianto solare termodinamico di 55 Mwe elettrici su una
superficie agricola di ben 232 ettari, senza tener conto che
insistono progetti di geotermia e mini eolico che stanno esa-
sperando le popolazioni locali».
Federico Sollai, vicesindaco di Villacidro, ha puntato il dito
contro tanti progetti: fotovoltaico, biomasse, eolico, geotermico e così via. «La comunità diventa giorno dopo giorno più
sensibile al problema dell’ambiente e i cittadini non vedono nessuna utilità diretta dal proliferare di questi impianti». Per l’assessore all’ambiente, Donatella Emma Ignazia
Spano, è importante che per la prima volta ben tre assessorati si incontrano per risolvere un problema. «La linea
dei sindaci - ammette - non è diversa da quella dell’amministrazione regionale, particolarmente sensibile alla protezione dell’ambiente. Stiamo lavorando affinché l’Isola
venga fuori dal sistema delle servitù e sarebbe un paradosso entrare in una nuova di natura energetica».
Fra i provvedimenti, da adottare nell’immediato futuro, ci
sarà quello di allineare i vari strumenti di pianificazione:
piano urbanistico, piano paesaggistico, piano energetico. Cristiano Erriu, assessore agli Enti Locali, prende atto
che «in mancanza di regole certe si innescano meccanismi di difesa, cause, contro cause, timori ed altro ancora.
L’evolversi delle tecnologie, dell’autocoscienza e delle
reazioni politiche impone nuovi scenari normativi, considerata l’incapacità degli enti locali e talvolta della stessa Regione di fare regia».
Santina Ravì
VODAFONE
Via Roma 88 SAN GAVINO
070 9347080
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Attualità
1 luglio 2014
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GONNOSFANADIGA
CARRIERAMILITARE E CIVILE.
Un’intensa carriera, iniziata nel
1984, ha consentito a Murru di raggiungere gli alti incarichi di amministrazione penitenziale. Arruolatosi nel corpo degli agenti di custodia, è stato prima trasferito a
Casale Monferrato e poi alla casa
circondariale di Como. Nel 1989 diventa vice brigadiere e viene inviato nella scuola di Monastir per sei
mesi. Ritornato a Como, il corpo di
cui fa parte viene smilitarizzato e
trasformato in corpo di Polizia penitenziale, diventandone prima sovrintendente fino al 1995 e poi ispettore. Nel frattempo,
dal 1990 per otto anni, Murru ha ricoperto anche l’incarico di
responsabile dell’ufficio matricola della casa circondariale di
Como, per poi esser trasferito, dal ’99 al 2002, in quella di
Enrico Ponziano Murru,
Cavaliere al merito
della Repubblica italiana
L
o scorso 27 gennaio, in occasione del Giorno della memoria, Bruno Corda, il prefetto di Como, ha consegnato il
titolo di Cavaliere al merito della Repubblica italiana ad Enrico
Ponziano Murru, Ispettore capo della Casa circondariale di
Varese, nato 51 anni fa a Gonnosfanadiga.
VILLACIDRO. CRACCURIS
SARDARA.
CAMPAGNA ANTINCENDIO
Varese, in qualità di comandante del reparto e, nei successivi
cinque anni, di comandante del nucleo traduzione e piantonamenti. Dal 2008 a oggi, l’Ispettore capo ricopre ancora l’incarico di responsabile dell’ufficio matricola della casa circondariale di Varese.
ONORE AL MERITO. «Nella mia carriera - confida Murru ho sempre cercato di svolgere incarichi di comando e responsabilità, con impegno e dedizione». Ma non è solo la carriera
militare e civile il motivo per il quale il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo ha nominato Cavaliere al merito.
Infatti l’Ispettore capo, oltre a svolgere con diligenza i suoi
onerosi impegni, in questi ultimi anni è stato determinante
nella ricerca dei dati anagrafici di circa 160 ebrei, imprigionati
nel carcere di Varese e poi arrestati dai nazifascisti al confine
svizzero. Ed è soprattutto per questa ragion di Stato che è
stata premiata la collaborazione dell’originario gonnese con
l’onorificenza del cavalierato italiano.
Marisa Putzolu
SARDARA
Arriva l’acqua nei recinti comunali Volontari della protezione civile Ercole Melis alla guida dei barracelli
Il responsabile della neonata compagnia barracellare di SarDopo settimane di attesa, è arrivata l’acqua nei recinti comucustodi del territorio
dara è il vicesindaco Ercole Melis.
nali di Craccuris di Villacidro, riservati ai maiali. Fino a poco
tempo fa restava un nodo da sciogliere la questione dell’ approvvigionamento idrico. Senza
l’acqua infatti gli allevatori della
montagna non intendono trasferirsi. «Abbiamo trovato una soluzione per l’acqua. Impiantiamo
un vascone prefabbricato in cemento della capienza di 20 mila
litri che garantirà acqua a sufficienza per la cura dei maiali e così
si potrà procedere con il trasferimento», assicura l’assessore
all’agricoltura Carlo Murgia. Il Comune aveva già tentato di
superare il problema attraverso vasconi di plastica che facevano però surriscaldare l’acqua nelle ore calde e per questo i
pastori hanno incrociato le braccia in attesa di maggiori garanzie. Ora che si è trovato un modo per superare l’estate già
si pensa al futuro: sarà realizzata una condotta che attingerà
l’acqua da Sa Mitza Manna. (step)
Saranno ancora i volontari della protezione civile a prendersi cura della
campagna antincendio
2014. Lo ha deciso la giunta comunale, guidata da
Giuseppe Garau. Le modalità, stabilite in uno schema di convenzione, prevedono orari e interventi, per
una spesa complessiva
che sarà stanziata nel bilancio. Per il momento
l’unica certezza è che al momento la cifra messa a disposizione
dei volontari ammonta a 5.000 euro. «Dopo l’approvazione
del bilancio 2014 - ricorda Garau - con successivo atto, verranno impegnate le restanti somme». (s. r.)
L’incarico, conferitogli dal sindaco
Giuseppe Garau, è motivato dai molteplici impegni che gravano sul primo cittadino. Sarà Melis così a portare avanti tutti gli adempimenti
connessi al funzionamento dei 14
volontari, impegnati a vigilare sui
campi. E non solo. Per due mesi,
infatti, hanno custodito l’albergo
termale di Santa Mariaquas. E questa non è la sola novità che interessa i barracelli. Appena nata la
compagnia barracellare di Sardara
perde il suo segretario, Luigi Melis, che si è dimesso. Al suo posto
la giunta ha nominato Andrea Viaggiu. Intanto la compagnia accoglie nuovi soci: Salvatore Onnis e Angelo Brau. (s. r.)
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Attualità
1 luglio 2014
PABILLONIS
Con il saggio finale
si è concluso
il progetto di lingua
e cultura sarda
U
n folto pubblico ha assistito al saggio finale di canto e ballo
sardo che si è tenuto sabato 30 maggio nell’anfiteatro comunale
di via Su Rieddu. L’evento concludeva, con il coinvolgimento di diverse classi dell’Istituto Complessivo, il progetto di lingua e cultura
sarda “Agiuda sa limba, chistiona su sardu”. «L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione Sardegna con la L. R. 7 agosto 2009 concernente la promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della
Sardegna», spiega Bruna Spano che ha coordinato il progetto. Dopo
mesi di attività didattiche in classe, in ore curricolari, con gli esperti di
lingua e cultura sarda, Emanuele Garau e Livio Cau, il saggio finale ha
concretizzato nei migliori dei modi gli sforzi e l’impegno profuso, in
primo luogo dagli alunni, ma anche dalle insegnanti che hanno messo
in atto tutta l’esperienza educativa e didattica, per «consentire ai giovani discenti il senso di appartenenza alla propria comunità rafforzando, da un lato, il rispetto per la memoria e per il patrimonio storico
locale e contribuendo dall’altro a farne dei cittadini che vivranno in
una società più aperta e tollerante», hanno messo in evidenza la dirigente scolastica Elisa Angius e la coordinatrice Bruna Spano, nella
brochure illustrativa del progetto che è stato distribuito ai genitori
degli alunni. E così, nella giornata conclusiva, (le singole sezioni si
erano esibite precedentement, in un ambito più ristretto), tutte le classi partecipanti al progetto,le due prime e la terza della scuola primaria
e le quattro sezioni dell’Infanzia, hanno dato prova delle abilità acquisite. Sotto la regia di Emanuele Garau e di Livio Cau gli alunni
hanno offerto un emozionante e coinvolgente spettacolo al pubblico
presente di genitori, parenti e semplici spettatori che hanno sottolineato a lungo con ripetuti applausi la splendida esibizione di ballo e
canto sardo dei piccoli protagonisti dell’Istituto Comprensivo.
Dario Frau
SERRAMANNA
SAN GAVINO
Che fine ha fatto il Banco Alimentare?
L’area delle ex casermette
diventa comunale
Con determinazione della Regione, dallo scorso 5 giugno
l’area ex capannoni militari di Serramanna, nota come ex
casermette, è diventata a tutti gli effetti di proprietà comunale, ad un costo simbolico di 51,65 euro, come previsto da
legge regionale. Presso gli uffici municipali son già pervenuti progetti, atti a costituire un centro policulturale che
valorizzi l’identità serramannese. Ma non è escluso che
l’amministrazione comunale utilizzi l’ampio spazio anche
per strutture a scopo sociale. «Di certo – fanno sapere gli
amministratori – in quanto area storica e pubblica, è previsto il coinvolgimento dei cittadini».
Marisa Putzolu
Lo scorso 14 giugno presso il centro commerciale S.
Ignazio a Villacidro
alcuni volontari
hanno distribuito le
buste per la raccolta di generi alimentari per il Banco Alimentare, un’iniziativa per aiutare le
famiglie bisognose
della Sardegna. Ma
ad un anno e mezzo di distanza in molti si sono chiesti che fine
abbia fatto. Annunciato in pompa magna alla fine di febbraio del
2013, il Banco Alimentare, che doveva nascere a San Gavino, è
risultato essere solo una bolla di sapone. La previsione di apertura era prevista nell’aprile 2013, ma il locale destinato a questo
servizio è chiuso e non ha indicazioni nella cassetta postale e nel
cancello; a tutt’oggi, nell’indifferenza delle associazioni e istituzioni locali e della stessa popolazione, mentre sembrava stesse
già cominciando anche a ricevere generi alimentari, l’iniziativa
non pare abbia avuto un seguito. Perché questa misteriosa sparizione del servizio? E soprattutto ci si chiede perché nessuno ha
mostrato interesse a questa perdita. Intanto, nel sito internet
dell’associazione che avrebbe dovuto gestire il Banco Alimenta-
re non è più
indicato San
Gavino come
uno dei centri
di distribuzione. Si è anche
cercato di
contattare la
sede centrale
del Banco a
Selargius,
dove si trova
il centro di
smistamento per la Sardegna, per avere delucidazioni, ma non
siamo riusciti a parlare con un responsabile. In un periodo in
cui a livello nazionale si viene a sapere della carenza di donazioni, calate dalle 9622 tonnellate raccolte nella colletta del
novembre 2012 alle 9037 del 2013, e della mancata erogazione
da parte del governo italiano dei fondi stanziati dall’Europa,
questo fatto di certo non incoraggia la popolazione alla generosità. Intanto fortunatamente in paese c’è ancora la Caritas
che aiuta le famiglie in difficoltà, ma questa faccenda del mai
nato Banco Alimentare di San Gavino ha dei contorni non
chiari, soprattutto per questo silenzio che l’avvolge da più di
un anno e di cui nessuno a livello delle istituzioni locali parla.
Alessandro Foddis
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Attualità
SAN GAVINO. UNIVERSITÀ DEL MONREALE
Ute: concluso il settimo
anno accademico
on la lezione di Sandro Corso sul tema “Sardegna Europa, il problema dell’Identità attraverso la polemica
tra viaggiatori europei e storici sardi 1780- 1955" si è concluso il settimo anno accademico dell’Università del Monreale. Per l’occasione è stata visitata anche la mostra dei libri
antichi restaurati del laboratorio di recupero e restauro del
Libro Antico coordinato dal maestro tipografo Giuseppe Spano. E
sono stati consegnati gli attestati
di frequenza ai corsi triennali e quinquennali. Salvatore Manno, presidente dell’Università del Monreale, e organizzatore di tutti i convegni, mostre ed eventi, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del progetto,
che ha visto proporre lezioni, mostre e corsi di alto interesse storico-culturale.
Diverse lezioni sono state dedicate all’educazione della salute, come per esempio “I Batteri “,
con relatore Leonardo Bonsignore, docente di Chimica Farmaceutica all’Università di Cagliari o “È possibile prevenire
l’ Infarto?” della relatrice Lorella Pisano, cardiologa al Santissima Trinità di Cagliari. A seguire “Le diete della Terza
Età”, tenuta da Francesca Spiga, nutrizionista. Le lezioni di
letteratura latina e di storia dell’arte tenute rispettivamente
da Maria Francesca Massa e da Valeria Pecora”; e ancora
“Francesco Ignazio Mannu: Inno Sardo”, con relatore lo
storico Francesco Casula. Anche il vice presidente dell’Università del Monreale, Ernesto Deiana, primario del Reparto di
Anestesiologia dell’Ospedale Civile di San Gavino Monreale, ha dato il suo contributo con una lezione sul tema dell’anestesia in sala operatoria.
C
Il programma accademico è stato arricchito dai corsi di lingua
inglese, spagnola e di informatica con Gabriele Murru; e dicorsi di ginnastica dolce, difesa personale e ballo sardo, con esibizione per la cena finale del 13 giugno. Presenti il laboratorio di
iconografia sacra di Angelo Oliveri di rilegatura libri; il laboratorio di palme pasquali e fotografico; la mostra di xilografie
dell’artista sangavinese Efisio Murgia e “Arrastu” mostra del pittore di
San Gavino Sergio Putzu; una lezione-esibizione di musica medioevale
con Roberto Bernardini e Antonio di
Malta. Sono state organizzate anche
numerose presentazioni di libri, quale “Il canto della quaglia” di Adriano Siuni, una rilettura in chiave romanzesca della scomuniga de predi
Antiogu, o “La storia vera di Diego
Henares de Astorga”, in collaborazione con il periodico Boxis de Murriali. Seguita da un folto pubblico la
presentazione di “Pani e meri” di Rita Arba, un libro autobiografico che racconta una storia di emigrazione e riscatto sociale, curato da Salvatore Sanneris, e che ha visto la partecipazione degli studenti del liceo delle scienze umane “Emilio Lussu”
di San Gavino, nella lettura di alcune parti significative del
testo. Alcuni mercoledì sono, invece, stati dedicati alla visione
di film tratti dalle opere della grande narrativa del Novecento,
come “La Coscienza di Zeno” di Italo Svevo o “Il Cinghialetto” di Grazia Deledda, in occasione dell’anno deleddiano, con
l’obiettivo di mettere in evidenza l’influenza che la narrativa
italiana ebbe nella grande cinematografia; altri venerdì agli ospiti, come Modesto Melis, reduce dal lager di Mauthausen, che
con fredda lucidità ha raccontato il suo inferno da internato nel
campo di sterminio austriaco. (m.f.m.)
1 luglio 2014
ARBUS. GUARDIE
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TURISTICHE
Camici bianchi
in cerca di lavoro
Centotrentaquattro medici in fila per 20 posti di guardia turistica sulla Costa Verde. Un servizio che la Asl di Sanluri garantisce ormai da anni. Dalle 8 del primo luglio al primo settembre i camici bianchi saranno attivi 24 ore su 24 in ambulatori
medici per l’assistenza sanitaria: Gutturu ‘e flumini (telefono
070 9750017) e Torre dei Corsari (telefono 070 9751003). Un
servizio aggiuntivo della
Asl 6 per garantire la continuità assistenziale, consentendo ai pazienti di ricevere le normali prestazioni erogabili dai medici di
medicina generale e pediatri di base, nonché quelle
non differibili, tipiche del
Servizio di Guardia medica
notturna e festiva.
Le prestazioni erogate sono soggette a contribuzione: visita
in ambulatorio 16 euro, a domicilio 30. Ricetta medica, iniezioni, misurazione pressione arteriosa ed altro 8 euro. Si può
pagare direttamente al medico, il quale rilascerà regolare ricevuta fiscale; oppure tramite modulo postale, consegnato al
momento. I residenti in Sardegna che appartengono alle categorie esenti non sono tenuti al pagamento. I non residenti,
anche se esenti, sono tenuti alla partecipazione al costo. Potranno poi chiedere il rimborso alla Asl di residenza. Sono
esenti i minori di anni 12 o maggiori di anni 60; lavoratori o
studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa o di studio, fuori dal proprio domicilio; portatori di handicap, il cui grado di menomazione è superiore all’ottanta per
cento ai fini dell’attività lavorativa.
Durante il periodo estivo resteranno aperte anche due farmacie: a Portu Maga e a Torre Dei Corsari.
Santina Ravì
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Attualità
1 luglio 2014
MENSE SCOLASTICHE A CHILOMETRO ZERO
Satu po imparai:
un crescendo di successi
Nato 4 anni fa “Satu po imparai” dall’incontro tra la scuola e le
fattorie didattiche ha calamitato subito l’attenzione degli interessati. Tanto che oggi coinvolge 5.695 alunni e 4.150 genitori. L’esperienza dimostra che è possibile impiegare i prodotti
agro-alimentari sardi di qualità con ricadute economiche, sociali e ambientali positive. Dall’analisi 2011 si è rilevato che 22
dei 28 comuni del Campidano gestiscono un servizio di mensa
scolastica con la somministrazione giornaliera di 3670 per un
totale di 550.500 pasti all’anno. Cellula madre è stata nel 2008
il programma interregionale di educazione alimentare “Cultura
che Nutre”, promosso dal Ministero delle politiche agricole e
forestali e concretizzatosi nell’isola con “Saperi in Campagna”. Nacquero così con le scuole di Guspini, Villacidro e
Lunamatrona numerosi laboratori didattici a scuola e in fattoria. Con l’agenzia Laore e l’assessorato provinciale alla pub-
VILLACIDRO. PLESSO
blica istruzione del Medio Campidano, l’iniziativa viene battezzata “Satu Po Imparai”, ovvero “andare in
campagna per imparare”. Il contesto in cui il progetto
nasce è un territorio a forte vocazione rurale, ricco di
saperi e produzioni agroalimentari tipiche legate alla
sua ruralità che rischiano di estinguersi se non si
pone un argine ai gravi fenomeni di spopolamento
che interessano il territorio. E questa diventa una
delle finalità. L’altra, a partire dall’anno 2010/2011, è
favorire la diffusione di una ristorazione scolastica
di qualità e sostenibile attenta agli aspetti salutistici, nutrizionali, culturali, ambientali, etici, sociali ed economici legati all’alimentazione delle nuove generazioni. Tre le azioni in campo. La prima: i percorsi didattici attraverso una stretta collaborazione tra dirigenti scolastici, insegnanti, studenti, genito-
SCOLASTICO DI VIA
CAVOUR
Alla riscoperta di mestieri, canti e balli del passato
“Fuedhus de trabballu de bidha mia, cantus e ballus in cumpangìa” è il progetto portato avanti dai docenti e dagli alunni
del plesso delle scuole elementari di via Cavour di Villacidro
(con la regia della dirigente scolastica Giuliana Orrù) con la
consapevolezza che la nostra cultura affonda le proprie radici
nel passato. In particolare si è voluto valorizzare il mondo del
lavoro artigianale di un tempo, per riscoprirne il ruolo sociale,
culturale ed economico e per confrontarlo con quello attuale.
Con la collaborazione di alcuni artigiani di Villacidro, come Sa
Maistra de Pannu (la sarta), Su Sabateri (il ciabattino), Su
Braberi (il barbiere), Su Maistru de Taula (il falegname), Su
Scartedhaiu (il cestinaio), S’Affundascannus (l’impagliatrice
di sedie), sono stati organizzati laboratori per mostrare agli
alunni attenti e incuriositi, cosa le abili mani riuscivano a “creare in diretta” . Il tutto accompagnato da racconti di vita vissuta ricchi di aneddoti interessantissimi. A conclusione del
progetto, pochi gironi prima della fine della scuola, gli alunni
hanno rappresentato, con canti legati alla tradizione sarda e
brevi scenette in lingua sarda, spaccati di vita quotidiana,
riproponendo quella spensieratezza che i giovani lavoratori di
un tempo ritrovavano durante le pause, a “s’ora de su murzu”
o durante le feste, con la semplicità che li contraddistingueva.
Si è poi tenuta la seconda edizione della giornata del baratto a
scuola che ha visto i bambini scambiarsi giocattoli e libri e gli
adulti (genitori, docenti e personale della scuola) prelibatezze
culinarie di produzione propria. «La scelta di proporre “su
scambiapari”, il baratto, non è stato solo un piacevole ritorno
al passato di cui anche gli artigiani hanno raccontato, ma anche un invito a riscoprire il piacere della condivisione, in un
mondo che purtroppo sta trascurando i rapporti sociali», afferma l’insegnante Anna Pina Barbarossa.
Stefania Pusceddu
ri e le fattorie didattiche. La seconda: rete delle fattorie didattiche che oggi associa tredici aziende. La terza: tavolo delle
mense scolastiche. Con quest’ultima si è allargata la collaborazione col servizio Sian della Asl di Sanluri che ha consentito
di costituire un tavolo per affrontare le problematiche della
ristorazione scolastica, cui partecipano tutti i soggetti portatori di interesse: Comuni, scuole, gestori mense, Asl, Provincia, Laore, fattorie didattiche, organizzazioni categoria agricole e altri soggetti. Beneficiari finali sono i ragazzi delle scuole
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado statali e
paritarie. Proprio loro che apprendono immergendosi nel
mondo agricolo e rurale con attività condivise tra insegnanti e
operatori di fattoria. I percorsi prevedono attività laboratoriali
in cui i ragazzi realizzano con le proprie mani delle fasi del ciclo
produttivo o di trasformazione di un prodotto agro alimentare. I ragazzi sono invitati a consumare un pasto completo e la
merenda di metà mattina con i prodotti dell’azienda. La scuola
partecipa al coofinanziamento che oscilla dagli 8 ai 12 euro per
ragazzo. «La soddisfazione maggiore - dice un tecnico Laore,
Francesco Sanna - al di là dei tanti risultati positivi, soprattutto di natura economica, è sapere che i ragazzi hanno modificato il rapporto con alcuni alimenti dopo averne conosciuto l’origine. Ora consumano formaggio, la merenda di metà mattina è
tutta a chilometro zero: ricotta, frutta, pane, miele, insaccati.
Un modo salutare che evita di portare da casa snack, merende
preconfezionate, bibite gassate che si traducono anche in produzione di rifiuti».
Santina Ravì
GUSPINI. MOSTRA
ALLE CASE A CORTE
In esposizione le foto
di Enrico Berlinguer
La mostra fotografica che ricorda e racconta
il rapporto di Enrico Berlinguer con la Sardegna sarà allestita nelle case a Corte di via
Caprera a Guspini. Sarà inaugurata il 3 luglio
alle 18 e resterà aperta fino a lunedì 9. La cerimonia di inaugurazione sarà aperta da Marco Muscas; dopo
i saluti del sindaco Alberto Lisci interverranno Pier Sandro
Scano e Francesco Macis. Coordinerà Francesco Berria. Lunedì 9 alle 18 sarà presentato il libro “Enrico Berlinguer l’ultimo leader” di Giovanni Gelsomino”. (s. p.)
Pabillonis: difficoltà nella gestione dell’impianto sportivo
È più che mai aperta la partita tra le società e il Comune di
Pabillonis sulla gestione dell’impianto sportivo. I dirigenti delle
società di calcio, atletica e tennis lanciano un
appello agli amministratori comunali : «siamo
disponibili a gestire l’impianto sportivo, con
professionalità, impegno, e soprattutto senza
nessun tipo di profitto». Dopo l’abbandono
della Polisportiva, che gestiva egregiamente
l’area, con annessi due campi da calcio, uno
col manto erboso e l’altro in terra battuta, il
Comune aveva affidato temporaneamente l’incarico per la manutenzione ordinaria all’associazione dei volontari della Protezione Civile. «Dal 31 dicembre
scorso, finita la convenzione, ci facciamo noi carico anche delle
spese per lo sfalcio dell’erbetta del campo; purtroppo il campo
in terra battuta è impraticabile per via del non idoneo materiale
sabbioso utilizzato per ripristinarlo dopo l’alluvione di novembre», fanno sapere dalla società calcio giovanile, «la situazione
ormai è diventata insostenibile». Il plesso sportivo ha al suo
interno, oltre ai due campi di calcio, una pista di atletica, e due
campi da tennis. Quotidianamente decine di ragazzi, adulti e
bambini praticano le diverse discipline sportive, con passione
e divertimento. «Abbiamo più volte manifestato la nostra volontà, proponendo al Comune una sorta di convenzione con le nostre società, chiedendo soltanto le spese minime di gestione; purtroppo
abbiamo ricevuto soltanto promesse e illusioni», precisano ancora alcuni dirigenti. Le società che si occupano di sport, in una piccola comunità come Pabillonis, sono un valore aggiunto, un fiore all’occhiello, il loro nobile compito
principale è quello di esaltare lo spirito di gruppo, la lealtà, infondere valori positivi e accrescere il benessere dell’individuo. «Chiediamo», concludono i
dirigenti delle società sportive, «di poter riaprire un dialogo
con gli amministratori, per mettere definitivamente la parola
fine a questa situazione di incertezza e malumori». Si vocifera
che la partita più importante ancora da giocare sia quella contro il mancato buonsenso e contro i labirinti della burocrazia. E
allora via, di corsa, di rovescio o di rigore a cercare di arrivare
uniti alla meta, a rincorrere i sogni che solo chi vive lo sport
riesce a fare.
Stefano Cruccas
Dott.ssa Angela Scalas
Via P. Amedeo, 5
SARDARA
tel.e fax. 070 9387060
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Attualità
LA SANLURI CALCIO PERDE IL PRESIDENTE
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PABILLONIS. ISTITUTO COMPRENSIVO
“I soldi non possono sostituire
la vicinanza e l’affetto”
I
l presidente Paolo Pilloni ha
ufficializzato su una pagina facebook del suo club le
dimissioni dal vertice della
società. «Con rammarico scrive Pilloni - dopo 14 anni
alla conduzione del Sanluri
calcio è giunta l’ora di dire
basta. Dopo tante soddisfazioni, fino ad arrivare quasi
ai professionisti, arrivano le
delusioni. L’indifferenza generale mi fa capire che lo
spettacolo non interessa più
a nessuno». Si dice rammari-
cato di «abbandonare il
settore giovanile e la
scuola calcio «e soprattutto dispiaciuto del
danno sociale che creo
ai ragazzi e alle loro famiglie». Sottolinea che
«tutto questo non dipende
da me, ma sicuramente dal
fatto che la comunità calcistica sanlurese non ha suscitato interesse ma solo indifferenza». La conclusione è
«che le associazioni sportive non vanno avanti solo
con un presidente che gestisce e mette solo lui i soldi,
ma con tanti sostenitori che
non solo sostengono l’associazione ma si godono lo
spettacolo che creano le
squadre della società».
Non è la prima volta che Pilloni minaccia di andar via, ma
questa volta sembra quella
decisiva. Un punto fermo
che, proprio al termine di una
delle migliori stagioni fatte
dai biancorossi, ha spiazzato allenatori, dirigenti e sopratutto i giocatori che attendevano notizie sul prossimo
campionato.
Preoccupati le mamme ed i
papà che con i piccoli sportivi sono arrivati in municipio
per chiedere aiuto al sindaco. «Senza il nostro presidente - ha detto una mamma, Tiziana Serra - per i nostri figli è
la fine del calcio. Non può finire così. Presidente, la invitiamo a ripensarci. Torni sui
suoi passi». E uno dei diri-
genti, Giuseppe Cuozzo, scrive: «Adesso voglio vedere
chi saprà fare meglio di Paolo
Pilloni, l’unico in grado di
portare a Sanluri il calcio quasi professionistico e di far vedere per ben 14 anni un calcio
di un livello mai visto. Sanluresi, dovete meditare e molto.
Comunque chi semina raccoglie. Evidentemente Sanluri
non merita di avere una società e una squadra a questi
livelli. Complimenti».
Le parole si commentano da
sè: una mano di aiuto al paese e al posto di un grazie l’indifferenza assoluta. Tutto è
dovuto. Alla gente, alle istituzioni. Purtroppo la società
di episodi simili è piena.
Santina Ravì
PABILLONIS
Giornata sportiva finale
Tutte le classi della scuola primaria e della secondaria di primo
grado hanno partecipato alla giornata sportiva che si è svolta
nell’ultimo giorno di scuola. Una manifestazione che ha concluso anche l’attività di educazione motoria tenuta da una
esperta nel corso dell’anno scolastico. Per alcune settimane,
infatti, durante l’ora di attività motoria con le insegnanti di
classe, è stata presente anche una docente esterna che nel
corso della mattinata ha integrato la crescita ludico-sportiva
degli alunni. Alessandra Mallica, esperta in scienze motorie,
con giochi e attività varie ha coinvolto i bambini in vari esercizi sportivi insegnando ai piccoli allievi a gestire in armonia il
proprio corpo, i movimenti, il rispetto delle regole e la convivenza nella competizione con i compagni di gioco. (d. f.)
ARBUS
Informazione diretta per i cittadini L’Avis locale festeggia 53 anni di donazioni
con l’App CityUser
L’informazione per i cittadini
va oltre il sito web istituzionale che il Comune gestisce da
alcuni anni. Vivere, abitare, visitare, studiare o lavorare,
oggi diventa più facile. In tempo reale infatti si possono
avere informazioni su mobilità, emergenze, protezione civile, eventi, ospitalità e scadenze. A spiegare la novità è il
vice sindaco Riccardo Sanna.
«L’Amministrazione comunale di Pabillonis si dota di un
nuovo strumento di comunicazione con tutta la cittadinanza: l’App CityUser.
Si tratta di un’applicazione per
Android e iOs che gestisce le
informazioni e le notizie di
molte città italiane (oltre al
Ministero della Salute e alla
Protezione Civile) e, da oggi,
anche del Comune di Pabillonis. Con CityUser si hanno
ogni giorno, in tempo reale,
aggiornamenti, notizie ed
eventi. Le informazioni - classificate in categorie - sono notificate sugli smartphone in
base alle preferenze del singolo cittadino. L’App è pensata
per tutti i cittadini che vivono
la mobilità e che necessitano
di informazioni sempre più
puntuali: questa applicazione
innova e integra il sistema di
informazioni già fornito dalla
nostra Amministrazione Comunale attraverso il sito web
istituzionale. Chiunque sia in
possesso di uno smartphone
o di un tablet, scaricando l’apposita app gratuitamente, potrà essere sempre informato
sull’attività dell’Amministrazione di Pabillonis». spiega il
vice sindaco.
Dario Frau
Festeggia 53 anni di attività
l’Avis Arbus, fondata nel 1961
dal socio Salvatore Piredda.
Essendo già da tempo donatore di sangue, sentì la necessità e il dovere morale di adoperarsi per sensibilizzare la
popolazione arburese sull’importanza della donazione di
sangue e, nonostante le difficoltà e la diffidenza iniziale,
riuscì nel suo intento. Da allora tutti i consigli direttivi e i
rispettivi presidenti che si
sono succeduti hanno continuato ad adoperarsi in tal senso.
Come cita il primo articolo dello Statuto, l’Avis è un’organizzazione non lucrativa costituita da persone che donano
volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue,
ma questi soci donatori fanno anche nel paese una straordinaria opera di sensibilizzazione, cercando di far capire che tutte le persone adulte
in buona salute con un piccolo gesto possono aiutarne
altre meno fortunate a continuare a sperare nella vita.
Nonostante le tante donazioni, infatti, nei vari centri trasfusionali d’Italia c’è ancora
mancanza di sangue e così si
è costretti ad importarlo da
altre nazioni con tutti i problemi che ne derivano. Donare è importante perché con
questo piccolo gesto si possono alleviare le sofferenze
di tanti malati e, ogni volta
che lo si fa, il sangue viene
analizzato prima di tutto per
la sicurezza della persona che
lo riceve, e poi per monitorare lo stato di salute dei donatori. Possono diventare donatori uomini e donne di età
compresa fra i 18 e 65 anni.
In attesa che sia riconsegnata la sala prelievi, che è in fase
di ristrutturazione, le donazioni momentaneamente vengono effettuate presso l’autoemoteca, che sosta nel parcheggio antistante la piazza
dell’Immacolata.
Adele Frau
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Attualità
1 luglio 2014
SAN GAVINO
S
i è tenuto il 12 giugno nell’aula magna dell’Istituto
Comprensivo di Via Foscolo il primo Consiglio
Comunale dell’era Tomasi. Diciassette giorni dopo
l’esito elettorale (non
deve essere scaramantico
il nuovo primo cittadino)
del 25 maggio che ha sancito la vittoria della lista
“Obiettivo San Gavino”,
capitanata da Carlo Tomasi, per l’appunto.
Tra le fila della maggioranza Stefano Musanti, Nicola Ennas, Teresa Paccagnin, Alberto Casu, Tania
Crovi, Simona Caboni,
Stefania Secchi, Valeria
Pintori, Andrea Farris e
Fabio Meloni. Assente
giustificata per impegni
inderogabili l’architetto
Genziana Fabiani. Nella
minoranza invece i candidati a sindaci delle liste
contrapposte a quella di
Tomasi: Sandro Atzori,
Walter Piras, Nicola Garau
e Fedele Melas. Più il candidato con il quoziente più
alto, Silvia Mamusa.
Dopo la nomina degli eletti
e la comunicazione degli
assessori Nicola Ennas
all’Agricoltura, Ambiente,
Cultura e Sport; Stefano
Musanti ai Lavori Pubblici, Arredo Urbano e Servizi Tecnologici; Teresa
Paccagnin al Bilancio, Pa-
PRIMO CONSIGLIO COMUNALE
PER L’AMMINISTRAZIONE TOMASI
trimonio, Attività Produttive
e Commercio; Alberto Casu
ai Servizi Sociali, Sanità, Politiche Giovanili, Pubblica
Istruzione e Pari Opportunità. A seguire il sindaco ha fatto giuramento e, visibilmente
emozionato, ha voluto salutare la cittadinanza: “Mi sento il sindaco di tutta la comunità. È un particolare orgoglio per me rappresentare tutti i sangavinesi, anche
coloro i quali non mi hanno
accordato la propria fiducia, perché intendo essere il
sindaco di tutti. Abbiamo
voluto convocare il nostro
primo consiglio in una scuola, l’istruzione è alla base
della nostra società. È giunta l’ora di cambiare, è stato
il nostro slogan durante la
campagna elettorale, noi
ora vogliamo mettere in pratica questo cambiamento.
Nella competizione è logico,
c’è chi vince e c’è chi perde.
Ma la comunità di San Gavino non ha bisogno di volantini, come tristemente abbiamo visto in questi mesi,
la nostra comunità ha bisogno di amore”.
Tomasi ha poi fatto riferimento ai primi provvedimenti che
l’amministrazione prenderà,
come la riapertura degli uffici
al pubblico tutti i giorni. Per
finire, il nuovo sindaco ha
concluso il suo discorso in
lingua sarda con grande
commozione: “Gratzias e
bonu traballu a tottus”.
Ha preso poi parola dalla minoranza Fedele Melas: “Ringrazio il sindaco e la maggioranza, porgo i miei auguri di buon lavoro a tutti. Io e
il mio gruppo porteremo
istanze e proposte alla nuova amministrazione, saremo
filogovernativi. Non voglio
fare polemiche, ma credo sia
giunta l’ora che noi sangavinesi dimostriamo di saperci governare”.
Determinato Walter Piras:
“Abbiamo ricevuto i complimenti per la correttezza dimostrata in campagna elettorale. I sangavinesi hanno
premiato la lista “Obiettivo
San Gavino” in maniera netta e inequivocabile. Cercherò, col supporto del mio
gruppo, di essere protagonista di un nuovo modo di fare
opposizione, saremo disponibili alla collaborazione
finchè ci sarà trasparenza.
Ma voteremo contro le proposte che riterremo illegittime e a svantaggio della popolazione”. “Avremo un atteggiamento sereno - ha spiegato brevemente Silvia Mamusa - come d’altronde in
campagna elettorale. La
componente femminile è importante e rispetto al passato ben più rappresentata nel
Consiglio”. Nicola Garau è
uno dei veterani e ci scherza
su: “Dopo 16 anni nella minoranza credo di meritarmi
la pensione. Dal clima che
si sta creando credo che stia
cambiando qualcosa. Faccio i miei auguri di buon lavoro”. La prima dell’era Tomasi è andata. Ora si aspettano i primi provvedimenti della nuova Amministrazione.
Lorenzo Argiolas
GONNOSFANADIGA
Lions Club Villacidro: i vincitori
Inaugurata la Grotta Madonna di Lourdes
di “Un poster per la pace”
Posta sul colle San Simeone ha una scalinata di 297 gradini
Dopo sessantaquattro anni
dalla posa della prima pietra, la grotta dedicata alla
Madonna di Lourdes è stata inaugurata. La cerimonia
si è svolta il 29 giugno. È
stato il vescovo della dioc e s i d i A l e s - Te r r a l b a ,
mons. Giovanni Dettori, a
benedire il simulacro della
Madonna e celebrare la
prima messa nella grotta.
Negli anni successivi alla
seconda guerra mondiale
la popolazione di Gonnosfanadiga intendeva costruire nel colle di san Simeone, che domina il paese, un sacrario dedicato
alla Madonna di Lourdes.
Nel 1948 fu costituito un
comitato, presieduto da
Oreste Cadeddu, che aveva lo scopo di reperire i finanziamenti per la costruzione di una scalinata di
granito della larghezza me-
Il Comitato per il completamento della grotta
dia di sette metri con 297
gradini in cima alla quale
una grotta che doveva
ospitare la statua della Vergine. Negli anni sessanta
per sopravvenute difficoltà economiche, il comitato
si sciolse e i 297 gradini
della grande scalinata hanno fatto mostra di se stessi fino al luglio del 2001
quando si è costituito un
nuovo comitato con l’intento di completare la grande incompiuta.
Il 13 aprile del 2002, il comitato, guidato dal nuovo
presidente Pinuccio Uccheddu, presentò il progetto di massima. Un gon-
nese, che aveva chiesto
l’anonimato, versò i primi
cinquemila euro.
Dalla manifestata volontà
popolare, il comitato ricevette l’energia necessaria
per andare avanti al di là
delle proprie forze. Superati innumerevoli cavilli
burocratici, l’imprenditore
Giovanni Marongiu, senza alcuna remunerazione,
ha costruito le due rampe
che portano alla grotta.
Dopo diverse manifestazioni per procurare ulteriori risorse finalmente
l’opera è stata completata.
Francesco Zurru
Il concorso “Un poster per
la pace”, con tema “Il nostro
mondo, il nostro futuro”, organizzato dai Lions Club di
Villacidro, ha visto la collaborazione dell’Istituto comprensivo di San Gavino
Monreale e, in particolare di
Caterina Aresu, docente di
educazione artistica che ha
guidato sei classi, producendo 150 disegni. Tra tutti gli
elaborati artistici, la Commissione locale ha selezionato i
12 più votati. Il disegno vincitore del primo premio è stato quello di Erica Casana della scuola media di San Gavino di via Ugo Foscolo. La
giovane studentessa è stata
premiata con una borsa di
studio del valore di 300 euro.
La premiazione si è tenuta
alla presenza della dirigente
scolastica Susanna Onnis e
della docente Caterina Aresu, a cui è stata consegnata
una targa ricordo.
La vincitrice del premio Erica Casana
I 12 disegni vincitori sono
stati esposti nei locali del Civis di via Roma, e saranno inseriti in un calendario, presto disponibile per l’acquisto
su tutto il territorio sardo. I
restanti 150 elaborati artistici
prodotti dall’Istituto comprensivo di San Gavino saranno invece inseriti in un libro, realizzazione finanziata
dai Lions Club di Villacidro,
su proposta di Caterina Aresu per dare visibilità all’impegno dei propri studenti.
Il concorso annuale internazionale “Un poster per la
pace” é organizzato dai Lions Clubs International fin
dal 1988, con l’obiettivo di
promuovere la comprensione tra i popoli, un interesse
attivo al bene civico, sociale, culturale, morale della
Comunità, tramite l’espressione artistica. Il tema dell’edizione del concorso
2013-2014 è stato: “Il nostro
mondo, il nostro futuro”,
che ha visto la partecipazione di oltre 400.000 ragazzi tra
gli 11 e i 13 anni, provenienti
da 62 paesi del mondo.
Maria Francesca Massa
PDF Compressor Pro
Attualità
1 luglio 2014
11
PABILLONIS
Un video contro l’omofobia
Il 10 dicembre 1948, le Nazioni Unite proclamano la dichiarazione universale dei diritti umani. Comincia con questa frase il
video scritto e diretto da Luca Sanna di Fordongianus, che ha
come attori tre ragazzi di Pabillonis: Krisztian Teleki, Nicola
Pittau, Cristian Atzori, e Leonardo Caria di Fordongianus. Il
filmato presente in rete su “Youtube”, che ha già avuto centinaia di visualizzazioni e apprezzamenti, è incentrato sul pestaggio di un ragazzo da parte del “branco”, e vuole focalizzare l’attenzione sulla violenza, sulla discriminazione e sull’indifferenza, ombre buie delle nostra società. Il cortometraggio
partecipa ad un concorso nazionale, indetto dal Festival DeltArte- voci per la libertà- intitolato “3 minuti x 30 articoli”,
trenta come gli articoli che sanciscono i diritti inalienabili di
ogni essere umano. «L’idea - racconta il regista Luca Sanna è nata quando ho assistito alla presentazione del libro di Vladimir Luxuria, che ha raccontato di quando era a Sochi, per
PABILLONIS. VIA BOCCACCIO
intervistare gli atleti che partecipavano alle olimpiadi invernali sulle leggi omofobe in vigore in Russia, poi fermata e arrestata per aver manifestato contro. Le ho accennato della mia
idea, e subito si è resa disponibile, partecipando così al video». Il titolo appunto è “Russia oggi 2014”, e dal filmato si
capisce come la situazione riguardante i diritti umani sia al
momento attuale raccapricciante! «Riguardare la scena è stato molto emozionante - racconta Nicola Pittau, uno degli attori - perché in molti Paesi la discriminazione sessuale e la violenza gratuita sono all’ordine del giorno». «Ci sarà un giorno
in cui si dovranno discriminare i violenti e i disonesti», si
augura l’ex parlamentare Vladimir Luxuria nel video, che ha
provato realmente cosa significano i soprusi e gli insulti. «Rivedere il tutto è stata una sorpresa, la “brutalità” della finzione, della scena, vorrei mai si trasformasse in realtà, cosa che
purtroppo spesso avviene, rendendoci tristi e quasi increduli
SAN GAVINO MONREALE. SECONDA
della crudeltà che un essere umano può manifestare verso un
altro suo simile», confessa un emozionato Krisztian Teleki, un
altro degli attori di Pabillonis. La sensibilità mostrata dal regista, dai ragazzi e soprattutto la coraggiosa scelta di affrontare
un argomento da molti definito “scomodo” è un segnale incoraggiante per il futuro della nostra società, troppo volte offesa
e bistrattata da ignobili gesti e situazioni da censurare. Perché
nessuno mai possa più oltraggiare la dignità umana, in Russia,
in Italia o in Sardegna non fa differenza, siamo tutti uguali e
ognuno di noi è speciale!
Stefano Cruccas
EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE
Alle medie successo della “Giornata del Colore”
Sui muri della scuola un murales
realizzato dagli alunni
Un bellissimo fondale marino con tanti pesci di ogni colore. È
questo il murales che hanno realizzato gli alunni della classe
seconda nella loro scuola primaria di via Boccaccio. Gli alunni insieme alle maestre Anna Maura e Melania hanno utilizzato l’ora di laboratorio artistico per abbellire le pareti dell’ingresso del caseggiato. E così, armati di colori e pennelli, e
soprattutto di tanto entusiasmo, si sono messi all’opera. Il
finale è stato stupendo e i mini artisti hanno voluto posare per
una foto ricordo e immortalare così il loro capolavoro. (d.. f.)
SERRAMANNA
Frades: una manifestazione
per ricordare i giovani scomparsi
Dal 18 al 20 luglio, nel campo sportivo Coppi di Serramanna,
si svolgerà la dodicesima edizione della manifestazione culturale F.r.a.d.e.s. 2014, dedicata ai ragazzi del paese scomparsi
in modo prematuro. Come ogni anno, l’evento, nella sua sobrietà, sarà ricco di novità e intrattenimenti culturali, organizzati dall’associazione Gruppo Frades, in collaborazione con
l’assessorato all’associazionismo e volontariato di Serramanna. «Crediamo - dicono i volontari - che il modo migliore per
commemorare i nostri amici sia promuovere attività culturali e
di spettacolo, che coinvolgano l’intera comunità». Gli organizzatori fanno sapere che a giorni sarà possibile consultare il
programma sul sito dell’associazione e su quello comunale.
Saimen Piroddi
Nella sede centrale di via Foscolo si è assistito alla seconda
edizione della “Giornata del Colore” dedicata alla tinteggiatura, da parte degli studenti, di alcuni listelli presenti sui
muri delle
aule scolastiche, di
termosifoni, delle
cornici di
tutte
le
porte interne, della
ringhiera
della scala
interna,
delle panchine presenti nel
cortile interno, dei cancelli esterni, di una scala antincendio,
di alcuni murales del cortile interno che hanno ripreso i disegni presentati al concorso “Un disegno per la pace” promosso dal Lions Club Italia.
Si è trattato di un evento di rilevante valore educativo e
civile (nelle foto di Gianni Aresu) proposto dalla docente di
arte Caterina Aresu con la complicità della dirigente Susanna Onnis. Sotto la guida attenta dei docenti e di tutti i collaboratori scolastici gli allievi hanno trascorso una giornata
scolastica diversa da tutte le altre e sono stati i protagonisti
in prima persona di un’operazione indirizzata alla preservazione e al miglioramento della propria scuola, intesa come
bene comune e come luogo fondamentale della formazione
dei giovani, per cui valga la pena impegnarsi e dare un contributo fattivo. Chi non lavorava per l’abbellimento di parti
comuni, stava in classe a riprodurre disegni su tavole di
legno per
la mostra
di fine
anno. Le
studentesse e gli
studenti
hanno dimostrato
il
loro
spiccato
senso di
appartenenza alla
comunità
scolastica, la loro apprezzabile consapevolezza dell’importanza decisiva dell’istituzione scolastica per la vita e per la
società.
«È stato davvero emozionante vedere i nostri giovani affrontare con cura e passione il compito di “tinteggiatori”,
“armati” di pennelli e tute da lavoro, secchi e spazzole…;
alla fine, il colpo d’occhio in tutto l’edificio ha ripagato
senz’altro l’impegno degli allievi. La nostra scuola è ancora
più bella e accogliente! Infine, un ringraziamento particolare
va ai genitori che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa
e hanno seguito le scolaresche in tutte le fasi della mattinata, dando consigli e fornendo il loro prezioso contributo alla
Giornata del Colore», afferma il docente Gianni Aresu. (r.m.c.)