PDF Compressor Pro 2 Attualità 1 luglio 2014 Pabillonis stazione fantasma: i treni non si fermano più S aranno rimasti certamente meravigliati, se non allibiti, stupiti, sconcertati o forse meglio dire inc..., i viaggiatori che dopo aver preso il bus navetta di una ditta privata si sono recati alla stazione ferroviaria di Pabillonis e hanno visto il “loro treno” passare dritto senza fermarsi. «Sarà stato un caso», avrà pensato qualche ottimista. Un “normale disservizio” avranno pensato altri. Il problema però, purtroppo, sembra sia continuato anche nei giorni seguenti. Cosa è successo dunque alla stazione di Pabillonis? Perché i treni non si fermano più? Le domande hanno avuto una risposta dopo le notizie chiarificatrici del vice sindaco Riccardo Sanna, che si sta occupando del problema, a nome dell’amministrazione comunale. «Dal 16 giugno Trenitalia, senza coinvolgere nessuno e né comunicare alcunchè, ha deciso di sospendere le fermate dei treni alla stazione di Pabillonis». Essendo risultati vani tutti i tentativi di mettersi in contatto con Trenitalia Sardegna, l’amministrazione comunale già dai giorni precedenti si era attivata sulla base di voci informali e si è messa in comunicazione diretta con l’assessorato regionale ai Trasporti esponendo la possibile problematica e sollecitando in tal caso azioni concrete. Secondo le comunicazioni informali intercorse con i delegati dell’assessorato è scaturito che Trenitalia vuole sospendere le fermate perché i fruitori della stazione di Pabillonis sono un numero molto limitato e il treno perde troppo tempo nelle fermate. «Secondo noi - aggiunge il vicesindaco - non esistono motivazioni valide per la so- spensione di tale servizio. La mattina del 16 giugno, quando i treni hanno iniziato a non fermarsi più nella nostra stazione, abbiamo chiesto un altro incontro urgente tra l’assessorato e Trenitalia per il ripristino immediato delle fermate principali alla stazione di Pabillonis. Pretendiamo per questioni di principio che il servizio sia garantito, anche se si dovesse trattare di un singolo utente. Abbiamo la linea ferrovia che passa all’interno del nostro territorio comunale e abbiamo una stazione, nonché numerosi pendolari e lavoratori residenti che tutti i giorni prendono il treno per raggiungere i posti di lavoro o le scuole. La cosa che riteniamo più grave e scorretta da parte di Trenitalia è la completa mancanza di comunicazione sia verso il Comune, sia verso la compagnia Autoservizi Mereu che da sempre ha garantito la tratta di collegamento da e per la stazione di Pabillonis. Siamo ancora in attesa di spiegazioni, nel frattempo ci siamo attivati per comunicare il fatto al Prefetto. È inammissibile che un pubblico servizio venga sospeso da un momento all’altro senza rendere spiegazioni e darne comunicazione. Nella stessa situazione si trova anche il Comune di Sanluri, dove sono state sospese tutte le fermate. Siamo disposti a manifestare con l’apporto di tutti i cittadini direttamente alla stazione di Pabillonis, a costo di dover bloccare il traffico ferroviario in transito nella nostra stazione per far capire a Trenitalia il nostro disagio», ha comunicato il vice sindaco. Dario Frau VILLACIDRO. PIANO DI GESTIONE MONTE LINAS-MARGANAI Incontro pubblico: autentico flop «Un fallimento o forse un successo?» È la domanda che a Villacidro si pone il capogruppo di Altra Politica Antonio Muscas, sull’incontro che aveva come tema il Piano di gestione del Sic Monte Linas-Marganai, per l’avvio della procedura Vas (Valutazione ambientale strategica). «L’incontro - racconta Muscas - è stato convocato senza la dovuta informazione. Nessun consigliere ha ricevuto comunicazione poiché la divulgazione della notizia è avvenuta tramite qualche manifesto affisso in giro per il paese o per posta elettronica a qualche ente o associazione interessata. Personalmente ne sono venuto a conoscenza in quanto componente della commissione urbanistica». Risultato? L’assemblea è stata un flop». «Erano presenti prosegue il consigliere - il relatore Francesco Aru, due dell’Ente Foreste, il sindaco, il capogruppo Orrù, gli assessori all’Agricoltura e all’Ambiente, qualche altro amministratore, il sottoscritto con due accompagnatori e altri 3 cittadini villacidresi». Eppure l’argomento era di quelli che contano. «La revisione del Piano di ge- stione del Sic rappresenta uno dei processi più importanti per il futuro della nostra comunità. Il Piano contiene le linee guida di gestione delle nostre foreste, di aree pubbliche e private, di luoghi di pregio naturalistico, aree sportive e turistiche, grotte, falesie, fiumi, laghi. La gestione richiede attenzione, intelligenza e lungimiranza». Perché, allora, tanta urgenza? «Quando ho chiesto le ragioni mi è stato risposto che bisogna chiudere entro il 30 agosto. Dunque la fretta, nonostante tempo a disposizione ce ne fosse stato abbastanza nel passato. Tanto che gli stessi tecnici avrebbero ammesso un certo ritardo nel portare avanti il processo». Secondo lo stesso relatore, il Piano approvato nel 2008 sarebbe stato disatteso. Andati male i fondi stanziati che ammontano a oltre 700.000 euro. E Muscas lancia un appello: «Chiedo che venga rispettato il Piano relativamente alle modalità di elaborazione e di attuazione dei processi partecipativi. Inoltre chiedo massimo sostegno da parte di tutti i colleghi consiglieri». Santina Ravì Via Matteotti, 28 - Guspini GUSPINI Spazzatura delle strade Da l 26 giugno sono entrate in vigore le regolamentazioni della sosta per consentire lo spazzamento meccanizzato delle vie Gramsci, Di Vittorio, Carducci, Matteotti, Don Minzoni, Roma, Marconi, Zeppara, Santa Maria, della Libertà e Labriola. I divieti di sosta saranno regolamentati secondo il calendario: lunedì dalle 7 alle 8 lungo la via Gramsci, dalle 8 alle 9 viale Di Vittorio, dalle 13 alle 14 via Carducci; mercoledì dalle 7 alle 9 lungo via Matteotti, dalle 8 alle 9 via Don Minzoni, dalle 13 alle 14 via Roma; giovedì dalle 7 alle 8 via Zeppara; dalle 13 alle 14 via Marconi; venerdì dalle 7 alle 9 lungo la via Santa Maria, dalle 13 alle 14 lungo la via Labriola, dalle 13 alle 14 lungo il viale della Libertà. (s. p.) Anno XV - n. 13 1 Luglio 2014 Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999 Amministratore unico: Antonietta Nolli Direttore commerciale: Nello Agus G Proteste per i quasi sei mesi di ritardo nell’erogazione dei fondi della legge 162. Finanziamenti che dalla Regione vengono messi a disposizione dei Comuni per i progetti redatti dai servizi sociali a favore dei portatori di handicap bisognosi di un sostegno domiciliare (faccende domestiche e servizi alla persona). Lo denunciano con forza i familiari e non solo: «La Regione – rimarca Pasquale Marongiu, portatore di handicap che da una vita combatte per il rispetto dei diritti dei disabili – ha deliberato il 40 per cento dei fondi per la continuità dei vecchi progetti ma non si sa nulla per i finanziamenti dei nuovi. Questa situazione di inadempienza comporta notevoli disagi ai portatori di handicap e a chi li accudisce tutti i giorni con tanta pazienza e professionalità». Insomma rimane inefficace un importante strumento legislativo: «Se chi deve applicare la legge 162 – conclude Pasquale Marongiu – non è puntuale nell’erogare i fondi ai Comuni, si crea un vero salasso economico per le famiglie e azzetta del Medio Campidano Gian Paolo Pusceddu [email protected] - cell.329. 4878330 Vice Direttori: LA DENUNCIA DI PASQUALE MARONGIU Ritardi della Regione per la legge 162 a favore dei portatori di handicap La Direttore Responsabile: Approda anche in consiglio regionale il problema della soppressione delle fermate dei treni nella stazione di Pabillonis. A farsi portavoce del delicato problema sono stati i consiglieri Raimondo Perra, Efisio Arbau, Michele Azara, Gaetano Ledda che hanno presentato un’interrogazione urgente, con richiesta di risposta scritta, all’assessore regionale dei Trasporti sui gravi problemi causati dalla sospensione del servizio ferroviario nel territorio di Pabillonis. I richiedenti chiedono all’assessore «quali provvedimenti intenda assumere nell’immediato al fine di ottenere in tempi rapidi da Trenitalia il ripristino delle fermate nella stazione ferroviaria di Pabillonis, con la dovute garanzie di qualità, diritto all’informazione e alla continuità che competono ad un servizio di pubblica utilità». Anche perché, fanno notare i consiglieri, «la cittadinanza minaccia azioni di protesta, anche clamorose, stanca dei disagi e disservizi, percepiti come un sopruso ulteriore, nella generale situazione di abbandono perpetrata da troppo tempo dallo Stato e dalle istituzioni verso le piccole realtà dei nostri centri urbani, con i risultati di desertificazione e di moria dei piccoli comuni, cui sarebbe compito della politica portare rimedio».(d. f.) SAN GAVINO. w w w. l a g a z z e t ta . n e t Tel. 070. 970934 - Fax 0709785036 E-mail: [email protected] Interrogazione in Consiglio Regionale Gian Luigi Pittau, Santina Ravì le cooperative che devono anticipare i soldi ai collaboratori domestici che accudiscono i disabili. Come portatori di handicap non riusciamo ad anticipare mensilmente quanto dovuto a coloro che ci aiutano in casa. Qualcuno sta pensando di interrompere il servizio di queste persone con tutto quello che ne consegue per i portatori di handicap che vivono soli (casa sporca, non preparazione dei pasti ecc. ecc). Alcuni comuni tra cui San Gavino sono riusciti a liquidare sino a febbraio, ma non oltre». Gian Luigi Pittau A questo numero hanno collaborato: Lorenzo Argiolas, Efisio Cadoni, Lorenzo Di Biase, Carlo Fadda, Adele Frau, Dario Frau, Alessandro Foddis, Francesca Garau, Samuela Garau, Elio Gola, Sanda Iordache, Roberto Loddi, Antonio Loru, Gian Paolo Marcialis, M. Francesca Massa, Mondo Meloni, Andrea A. Muntoni, Carola Onnis, Paolo Salvatore Orrù, Fernanda Pinna, Gian Piero Pinna, Saimen Piroddi, Sergio Portas, Evaristo Puxeddu, Stefania Pusceddu, Marisa Putzolu, Giuseppe Rochi, M. Grazia Ruggeri, Rinaldo Ruggeri, Gigi Tatti, Francesca Tuveri, Fulvio Tocco,Venanzio Tuveri. Concessionaria di pubblicità: MediaTre s.r.l Guspini Via Matteotti, 28 tel. 070 970934 - fax 070 9785036 Stampa: Nuove Grafiche Puddu - Zona Industriale - Ortacesus (Ca) tel. 070 9819015 Distribuzione: Servizi Stampa Sardegna Viale Elmas 222- Elmas (Ca) - Tel. 070.219121 Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono. Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori. Questo numero è stato chiuso in redazione il 29 giugno 2014 ore 12 e stampato in 2.400 copie PDF Compressor Pro A Attualità 1 luglio 2014 3 VILLACIDRO. UN SEMINARIO DELLA CISL SUL FUTURO AL FEMMINILE NEL MEDIO CAMPIDANO IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE FEMMINILE È AL 28,40 PER CENTO Il sociale: nuovo modello di sviluppo U n seminario che si è tenuto nella sala riunione del Caffè letterario di Villacidro ha visto la presenza di numerose donne. Oltre ai responsabili della Cisl e del suo segretario provinciale, Edoardo Bizzarro, anima dell’iniziativa, numerosi simpatizzanti ed imprenditrici. Il tema era: “Donne di Sardegna creatrici di sviluppo ed occupazione”. Un titolo non a caso. «Prima di darle un nome- ha detto Loredana Zuddas - abbiamo pensato e ripensato a noi stesse, alla nostra condizione, alle nostre utopie futuriste, alla nostra terra. Non potevamo chiamarlo con un nome di donna, ancora meno Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Abbiamo preferito un titolo di speranza e di prospettiva». Un messaggio per porre in luce gli aspetti positivi, o potenzialmente tali, che spesso vengono sottaciuti. «L’obiettivo - ha proseguito Zuddas - è far emergere quelle potenzialità che risiedono in noi donne, quelle di rimboccarsi le maniche e di affrontare con coraggio e determinazione le difficoltà di questo momento storico». Pensiero condiviso dai presenti. Donne convinte che i loro diritti vanno difesi giorno dopo giorno. Imprenditrici ottimiste: «Oc- SAN GAVINO. PROPOSTA corre creatività e coraggio. A noi non sono mancati ed i risultati soddisfano». L’imperativo è seguire l’esempio ed investire in tre settori. Al primo posto c’è il sociale per la presenza di 21.234 anziani, 8.133 vedove e vedovi, 1.200 coppie separate. Segue il binomio turismo-cultura, con beni patrimonio dell’Unesco. Infine le aziende agro-pastorali. I lavori, coordinati da Bizzarro, si sono aperti con la presentazione di alcuni dati da parte di Zuddas. Cifre dell’osservatorio provinciale tutt’altro che rosa. Il tasso di disoccupazione femminile nel Campidano raggiunge il 28,40 per cento, contro il 17 dell’isola ed il 13,10 dell’Italia. Fra le donne in cerca di lavoro 4.836 hanno la licenza media, 2.983 il diploma, 676 la laurea. La situazione diventa drammatica nel sociale, così come illustrata da Anna Zuddas. In tutto 15 mila anziane, 700 divorziate e 7 mila vedove. Per queste ultime il record appartiene a Guspini con 868, seguito da Villacidro con 860, Serramanna con 579, San Gavino 574, Sanluri 496, Gonnosfanadiga 463, Samassi 349, Serrenti 322. Dopo i saluti del sindaco, Teresa Pani, le testimonianze di chi ha saputo creare e crea ancora sviluppo ed occupazio- DELL’AMMINISTRATORE ne. «Lavoriamo da 18 anni - racconta la presidente della cooperativa sociale Alle Sorgenti, Gabriella Testoni - e l’attività è stata un crescendo continuo, tant’è che dalla cooperativa madre di tipo B è nata quella di tipo A. E i bisogni nel sociale, in particolare per gli anziani, per le donne violentate, per i servizi educativi dei loro figli, ci spingono ad andare oltre. Stiamo per dare vita a due nuove strutture per persone svantaggiate, per bambini vittime di violenza e con un rapporto genitoriale carente». Per la responsabile dei beni culturali di Barumini, Daniela Moi, «la risorsa cultura-turismo del territorio ha grosse potenzialità, ma immersa com’è nei campanili dei 28 Comuni e dimenticata dalla Regione, non dà quanto potrebbe». Offre, invece, e anche molto, il settore agro biologico. «Le nostre olive, il nostro olio - ricorda la responsabile dell’azienda villacidrese Masoni Becciu, Valentina Deidda - creano occupazione. Siamo attivi dal 1991, quando il settore nell’isola muoveva i primi passi. Una decina di ragazze collaborano con noi nella raccolta del prodotto». Santina Ravì CARLO LOLLIRI COSTA VERDE. ORDINANZA DEL SINDACO Fonderia, ai giovani un capannone per lavorare oro e argento Un fitto elenco di norme, disposizioni e divieti «Ricordo ai giovani che vogliono lavorare l’argento e l’oro che qui in fonderia forniamo gli spazi e l’energia. Certe professionalità non si possono inventare ma i laboratori potrebbero rendere San Gavino competitiva». Sono queste le parole dell’appello lanciato alle nuove generazioni da Carlo Lolliri, amministratore delegato della Portovesme Srl a cui fa capo lo stabilimento sangavinese. L’occasione è stata fornita dalla visita in fonderia di un nutrito gruppo dell’associazione dei Lions Club di Villacidro presieduta da Angela Canargiu ed altre rappresentanze provenienti da tutta la Sardegna. Insomma, dopo la riapertura, la fonderia si dimostra in grande salute e proprio il 10 giugno la gloriosa fabbrica sangavinese ha spento 82 candeline. Infatti alle 16.40 del 10 giugno 1932 si ottenne il primo piombo nello stabilimento che all’epoca aveva 500 dipendenti scesi oggi a 120. La proposta dell’amministratore delegato Carlo Lolliri era già stata fatta in passato ma non si era poi concretizzata: «L’idea di far sorgere un’attività legata alla lavorazione dei preziosi - rimarca Angela Canargiu, presidente uscente dei Lions Club Villacidro potrebbe essere una boccata d’ossigeno per molti disoccupati per il paese. La proposta era stata fatta alla precedente amministrazione, ma l’amministratore Carlo Lolliri non ha mai ricevuto una risposta. La fonderia per tutti noi sangavinesi ha un grande valore culturale, è un pezzo della nostra storia ed è motivo di orgoglio. Inoltre potrebbe essere una boccata d’ossigeno in un momento di crisi come questo» . Gian Luigi Pittau Benvenuti nel nuovo sito internet della Gazzetta «Semplice, pulito, essenziale, ma completo e bianco come un elettrodomestico Braun», erano le caratteristiche che Steve Jobs pretendeva per i suoi prodotti. «L’ut e nt e – di c e va – de ve pot e r usare i prodotti con facilità. La tecnologia deve rendere facile le cose». Con il nuovo sito della Gazzetta abbiamo cercato di fare lo stesso per voi. Non è di certo il sito più bello del mondo. Noi non siamo webmaster, né grafici e nemmeno pittori. Ma siamo giornalisti e lettori del giornale. Ed è principalmente a questo che ci siamo ispirati. Alle vostre esigenze. Il sito è consultabile da Pc e Mac, con tutti i browser. La Ma abbiamo pensato anche ai tablet e agli smartphone, che supportano ios, windows e android con un’interfaccia grafica, che si adatta in modo automatico al dispositivo. Inoltre, da ora, è possibile, nei limiti del rispetto e dell’etica, commentare gli articoli. Nel nuovo sito è ancora presente la pagina pdf che consente di scaricare in un attimo il giornale cartaceo. Ed è in fase di aggiornamento la pagina dell’archivio storico, consultabile a breve. Per scoprire tutte le altre novità, vi invitiamo numerosi a seguirci su www.lagazzetta.net. (r.m.c.) Gazzetta. net Prima che la stagione balneare 2014 entri nel vivo, sulla Costa Verde arrivano le linee dure del sindaco di Arbus, Franco Atzori. Nero su bianco in un’ordinanza un fitto elenco di norme, disposizioni e divieti. Si parte col divieto di accendere fuochi sulla spiaggia anche dopo il tramonto; danneggiare le aree dunali o retrodunali; lasciare durante la notte ombrelloni e sedie sulle spiagge; alare e varare unità nautiche di qualsiasi genere, ad eccezione dei natanti da diporto trainati a braccia o da mezzi autorizzati. Si arriva sino a proibire qualsiasi gioco che possa arrecare danno o molestia alle persone, turbativa alla pubblica quiete nonché disturbo all’igiene dei luoghi, per esempio il gioco del pallone, tennis da spiaggia, pallavolo, basket, bocce. C’è poi il divieto di esercitare l’attività fotografica professionale senza autorizzazione; distendere o tinteggiare reti; esercitare qualsiasi tipo di pesca nelle aree di balneazione e attraversare le zone frequentate dai bagnanti con un’arma subacquea carica. Infine occorre lasciare a casa l’amico a quattro zampe. La promessa del sindaco di creare una angolo per ospitare i cani sul litorale è rimasto un impegno di campagna elettorale. L’ultima raccomandazione per evitare la multa di 150 euro è il divieto di esercitare attività promozionali o manifestazioni nautiche, sportive o ricreative, introdurre ed usare bombole di gas; gettare in mare o lasciare nelle cabine o sugli arenili rifiuti di qualsiasi genere; occupare aree demaniali con manufatti, impianti carrelli, banchi di vendita, e ambulantato in genere. (s. r.) PDF Compressor Pro 4 Attualità 1 luglio 2014 Nel Medio Campidano terza tappa della “Marcia per la nostra Terra” È approdata nel Medio Campidano, lo scorso 21 giugno, la terza tappa della “Marcia per la nostra Terra”. Organizzata dai Comitati Sardi in Rete e dal Coordinamento sardo “Non Bruciamoci il Futuro”, l’iniziativa si è svolta nell’intero arco di una giornata tra i comuni di Guspini, Gonnosfanadiga e Villacidro con un partecipato sit-in nei centri abitati e nella statale 197 - lungo il terreno agricolo dove dovrebbe sorgere il progetto della famigerata “mega centrale termodinamica” - e in chiusura con il dibattito pubblico “La speculazione energetica e l’aggressione del territorio”. La simbolica “Marcia” fa parte di una serie di azioni e assemblee pubbliche volte a sensibilizzare amministrazioni e cittadine/i al tema dello “sfruttamento irrazionale delle risorse naturali dell’Isola” e a sollevare il problema nel dibattito regionale. La principale e risoluta richiesta, che i Comitati e le amministrazioni indirizzano ai rappresentanti politici e al Presidente Pigliaru, è quella di una moratoria di tutti i progetti fin qui presentati e di un Piano Energetico Regionale condiviso dal popolo sardo, che rispetti il principio di autonomia – pure – per quanto riguarda la sovranità energetica, la pianificazione di politiche di sviluppo compatibili con le vocazioni e attitudini della Sardegna, nella tutela del paesaggio e nella individuazione di aree alternative e conciliabili con alcuni progetti, ma contro qualsiasi forma di speculazione e di servitù. “Noi diciamo sì alle energie rinnovabili solo se utilizzate in maniera sostenibile. Sì, quindi, alla sostituzione delle centrali a carbone e petrolio, a finanziamenti ed incentivi alle famiglie per l’installazione del fotovoltaico, al contributo per la ricerca di nuove tecnologie, ad un migliore sfruttamento del’idroelettrico, a moderni impianti di produzione elettrica nelle estese zone industriali della Sardegna”. “Diciamo no, invece, allo sfruttamento dei terreni agricoli a scopi energetici, alle mega centrali termodinamiche, alle ricerche geotermiche, di metano e idrocarburi, all’installazione invasiva di pale eoliche e di altre centrali a biomassa” – ribadiscono i rappresentanti dei Comitati. REGIONE. INCONTRO SINDACI - Quasi tutto il territorio sardo è infatti esposto a richieste di questo tipo. Queste ultime, il più delle volte “eterodirette”, sono intraprese da “filibustieri” sull’onda dei facili incentivi statali e dell’assenza/non applicazione, qui, di una programmazione e di tutele legislative. Sono progetti “fuori contesto” e altamente impattanti sul territorio, che generano “rifiuti pericolosi difficili da smaltire e nocivi per la salute umana, oltre che per la flora e per la fauna”. Il punto di partenza è la consapevolezza che la Sardegna non è una terra “incontaminata” e che vanta, anzi, un gran numero di siti Sin (Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche) anche per via della presenza - tanto anacronistica - delle servitù militari. Quell’immagine bucolica del Paese d’ombre di Dessì o dell’incantata Terra dei S’Ard raccontata da Sergio Atzeni, non è che una promessa da mantenere, un’eredità da custodire. E da restutuire intatte. Francesca Tuveri ASSESSORI Fonti rinnovabili: “Urge un Piano energetico regionale” L a protesta dei sindaci contro i megaimpianti da fonti rinnovabili, iniziata a Sardara, è finita a Cagliari davanti agli assessori regionali all’Ambiente, all’Industria ed agli Enti Locali. C’erano i sindaci dei Comuni di Bonorva, Carbonia, Collinas, Cossoine, Giave, Gonnosfanadiga, Gonnostramatza, Guspini, Ittiri, Lunamatrona, Morgongiori, Pabillonis, Sardara, Villacidro, Villanovaforru, Villaverde. E c’era l’assessore all’Ambiente, Donatella Emma Ignazia Spano, con il capo di Gabinetto, Franca Leuzzi, l’Assessore agli Enti Locali, Cristiano Erriu, e il segretario particolare dell’Assessore dell’Industria, Simone Azzeni. «Chiediamo - ha detto il sindaco di Sardara, Giuseppe Garau - di essere rappresentati nel processo decisionale, in quanto siamo sul territorio, viviamo in esso e ci confrontiamo in maniera diretta con i cittadini». Ha aggiunto che «occorre porre fine ad una situazione di caos per la mancanza di Piano energetico regionale, condizione che costringe i Comuni a misurarsi con regimi autorizzativi che, nei fatti, passano dalla Regione o addirittura dallo Stato». Riferimento alla miriade di impianti da fonti rinnovabili depositati presso i Comuni: eolico, minieolico, geotermia, biomasse, termodinamico e quant’altro. «È sotto gli occhi di tutti - ha osservato Alessio Mandis, sindaco di Gonnostramatza - lo scollamento con le sensibilità territoriali che spesso sfocia in una difficoltà generale a gestire i processi che provengono dal basso, soprattutto in tema di ordine pubblico. Non siamo contrari allo sviluppo delle energie rinnovabili, a condizione che lo stesso sia determinato in maniera sostenibile e non ceda all’utilizzo industriale delle risorse ambientali a puro fine speculativo». Per Nino Zanda, sindaco di Gonnosfanadiga, «la situazione nel mio Comune è drammatica. È stato presentato un progetto di impianto solare termodinamico di 55 Mwe elettrici su una superficie agricola di ben 232 ettari, senza tener conto che insistono progetti di geotermia e mini eolico che stanno esa- sperando le popolazioni locali». Federico Sollai, vicesindaco di Villacidro, ha puntato il dito contro tanti progetti: fotovoltaico, biomasse, eolico, geotermico e così via. «La comunità diventa giorno dopo giorno più sensibile al problema dell’ambiente e i cittadini non vedono nessuna utilità diretta dal proliferare di questi impianti». Per l’assessore all’ambiente, Donatella Emma Ignazia Spano, è importante che per la prima volta ben tre assessorati si incontrano per risolvere un problema. «La linea dei sindaci - ammette - non è diversa da quella dell’amministrazione regionale, particolarmente sensibile alla protezione dell’ambiente. Stiamo lavorando affinché l’Isola venga fuori dal sistema delle servitù e sarebbe un paradosso entrare in una nuova di natura energetica». Fra i provvedimenti, da adottare nell’immediato futuro, ci sarà quello di allineare i vari strumenti di pianificazione: piano urbanistico, piano paesaggistico, piano energetico. Cristiano Erriu, assessore agli Enti Locali, prende atto che «in mancanza di regole certe si innescano meccanismi di difesa, cause, contro cause, timori ed altro ancora. L’evolversi delle tecnologie, dell’autocoscienza e delle reazioni politiche impone nuovi scenari normativi, considerata l’incapacità degli enti locali e talvolta della stessa Regione di fare regia». Santina Ravì VODAFONE Via Roma 88 SAN GAVINO 070 9347080 PDF Compressor Pro Attualità 1 luglio 2014 5 GONNOSFANADIGA CARRIERAMILITARE E CIVILE. Un’intensa carriera, iniziata nel 1984, ha consentito a Murru di raggiungere gli alti incarichi di amministrazione penitenziale. Arruolatosi nel corpo degli agenti di custodia, è stato prima trasferito a Casale Monferrato e poi alla casa circondariale di Como. Nel 1989 diventa vice brigadiere e viene inviato nella scuola di Monastir per sei mesi. Ritornato a Como, il corpo di cui fa parte viene smilitarizzato e trasformato in corpo di Polizia penitenziale, diventandone prima sovrintendente fino al 1995 e poi ispettore. Nel frattempo, dal 1990 per otto anni, Murru ha ricoperto anche l’incarico di responsabile dell’ufficio matricola della casa circondariale di Como, per poi esser trasferito, dal ’99 al 2002, in quella di Enrico Ponziano Murru, Cavaliere al merito della Repubblica italiana L o scorso 27 gennaio, in occasione del Giorno della memoria, Bruno Corda, il prefetto di Como, ha consegnato il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica italiana ad Enrico Ponziano Murru, Ispettore capo della Casa circondariale di Varese, nato 51 anni fa a Gonnosfanadiga. VILLACIDRO. CRACCURIS SARDARA. CAMPAGNA ANTINCENDIO Varese, in qualità di comandante del reparto e, nei successivi cinque anni, di comandante del nucleo traduzione e piantonamenti. Dal 2008 a oggi, l’Ispettore capo ricopre ancora l’incarico di responsabile dell’ufficio matricola della casa circondariale di Varese. ONORE AL MERITO. «Nella mia carriera - confida Murru ho sempre cercato di svolgere incarichi di comando e responsabilità, con impegno e dedizione». Ma non è solo la carriera militare e civile il motivo per il quale il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo ha nominato Cavaliere al merito. Infatti l’Ispettore capo, oltre a svolgere con diligenza i suoi onerosi impegni, in questi ultimi anni è stato determinante nella ricerca dei dati anagrafici di circa 160 ebrei, imprigionati nel carcere di Varese e poi arrestati dai nazifascisti al confine svizzero. Ed è soprattutto per questa ragion di Stato che è stata premiata la collaborazione dell’originario gonnese con l’onorificenza del cavalierato italiano. Marisa Putzolu SARDARA Arriva l’acqua nei recinti comunali Volontari della protezione civile Ercole Melis alla guida dei barracelli Il responsabile della neonata compagnia barracellare di SarDopo settimane di attesa, è arrivata l’acqua nei recinti comucustodi del territorio dara è il vicesindaco Ercole Melis. nali di Craccuris di Villacidro, riservati ai maiali. Fino a poco tempo fa restava un nodo da sciogliere la questione dell’ approvvigionamento idrico. Senza l’acqua infatti gli allevatori della montagna non intendono trasferirsi. «Abbiamo trovato una soluzione per l’acqua. Impiantiamo un vascone prefabbricato in cemento della capienza di 20 mila litri che garantirà acqua a sufficienza per la cura dei maiali e così si potrà procedere con il trasferimento», assicura l’assessore all’agricoltura Carlo Murgia. Il Comune aveva già tentato di superare il problema attraverso vasconi di plastica che facevano però surriscaldare l’acqua nelle ore calde e per questo i pastori hanno incrociato le braccia in attesa di maggiori garanzie. Ora che si è trovato un modo per superare l’estate già si pensa al futuro: sarà realizzata una condotta che attingerà l’acqua da Sa Mitza Manna. (step) Saranno ancora i volontari della protezione civile a prendersi cura della campagna antincendio 2014. Lo ha deciso la giunta comunale, guidata da Giuseppe Garau. Le modalità, stabilite in uno schema di convenzione, prevedono orari e interventi, per una spesa complessiva che sarà stanziata nel bilancio. Per il momento l’unica certezza è che al momento la cifra messa a disposizione dei volontari ammonta a 5.000 euro. «Dopo l’approvazione del bilancio 2014 - ricorda Garau - con successivo atto, verranno impegnate le restanti somme». (s. r.) L’incarico, conferitogli dal sindaco Giuseppe Garau, è motivato dai molteplici impegni che gravano sul primo cittadino. Sarà Melis così a portare avanti tutti gli adempimenti connessi al funzionamento dei 14 volontari, impegnati a vigilare sui campi. E non solo. Per due mesi, infatti, hanno custodito l’albergo termale di Santa Mariaquas. E questa non è la sola novità che interessa i barracelli. Appena nata la compagnia barracellare di Sardara perde il suo segretario, Luigi Melis, che si è dimesso. Al suo posto la giunta ha nominato Andrea Viaggiu. Intanto la compagnia accoglie nuovi soci: Salvatore Onnis e Angelo Brau. (s. r.) PDF Compressor Pro 6 Attualità 1 luglio 2014 PABILLONIS Con il saggio finale si è concluso il progetto di lingua e cultura sarda U n folto pubblico ha assistito al saggio finale di canto e ballo sardo che si è tenuto sabato 30 maggio nell’anfiteatro comunale di via Su Rieddu. L’evento concludeva, con il coinvolgimento di diverse classi dell’Istituto Complessivo, il progetto di lingua e cultura sarda “Agiuda sa limba, chistiona su sardu”. «L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione Sardegna con la L. R. 7 agosto 2009 concernente la promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna», spiega Bruna Spano che ha coordinato il progetto. Dopo mesi di attività didattiche in classe, in ore curricolari, con gli esperti di lingua e cultura sarda, Emanuele Garau e Livio Cau, il saggio finale ha concretizzato nei migliori dei modi gli sforzi e l’impegno profuso, in primo luogo dagli alunni, ma anche dalle insegnanti che hanno messo in atto tutta l’esperienza educativa e didattica, per «consentire ai giovani discenti il senso di appartenenza alla propria comunità rafforzando, da un lato, il rispetto per la memoria e per il patrimonio storico locale e contribuendo dall’altro a farne dei cittadini che vivranno in una società più aperta e tollerante», hanno messo in evidenza la dirigente scolastica Elisa Angius e la coordinatrice Bruna Spano, nella brochure illustrativa del progetto che è stato distribuito ai genitori degli alunni. E così, nella giornata conclusiva, (le singole sezioni si erano esibite precedentement, in un ambito più ristretto), tutte le classi partecipanti al progetto,le due prime e la terza della scuola primaria e le quattro sezioni dell’Infanzia, hanno dato prova delle abilità acquisite. Sotto la regia di Emanuele Garau e di Livio Cau gli alunni hanno offerto un emozionante e coinvolgente spettacolo al pubblico presente di genitori, parenti e semplici spettatori che hanno sottolineato a lungo con ripetuti applausi la splendida esibizione di ballo e canto sardo dei piccoli protagonisti dell’Istituto Comprensivo. Dario Frau SERRAMANNA SAN GAVINO Che fine ha fatto il Banco Alimentare? L’area delle ex casermette diventa comunale Con determinazione della Regione, dallo scorso 5 giugno l’area ex capannoni militari di Serramanna, nota come ex casermette, è diventata a tutti gli effetti di proprietà comunale, ad un costo simbolico di 51,65 euro, come previsto da legge regionale. Presso gli uffici municipali son già pervenuti progetti, atti a costituire un centro policulturale che valorizzi l’identità serramannese. Ma non è escluso che l’amministrazione comunale utilizzi l’ampio spazio anche per strutture a scopo sociale. «Di certo – fanno sapere gli amministratori – in quanto area storica e pubblica, è previsto il coinvolgimento dei cittadini». Marisa Putzolu Lo scorso 14 giugno presso il centro commerciale S. Ignazio a Villacidro alcuni volontari hanno distribuito le buste per la raccolta di generi alimentari per il Banco Alimentare, un’iniziativa per aiutare le famiglie bisognose della Sardegna. Ma ad un anno e mezzo di distanza in molti si sono chiesti che fine abbia fatto. Annunciato in pompa magna alla fine di febbraio del 2013, il Banco Alimentare, che doveva nascere a San Gavino, è risultato essere solo una bolla di sapone. La previsione di apertura era prevista nell’aprile 2013, ma il locale destinato a questo servizio è chiuso e non ha indicazioni nella cassetta postale e nel cancello; a tutt’oggi, nell’indifferenza delle associazioni e istituzioni locali e della stessa popolazione, mentre sembrava stesse già cominciando anche a ricevere generi alimentari, l’iniziativa non pare abbia avuto un seguito. Perché questa misteriosa sparizione del servizio? E soprattutto ci si chiede perché nessuno ha mostrato interesse a questa perdita. Intanto, nel sito internet dell’associazione che avrebbe dovuto gestire il Banco Alimenta- re non è più indicato San Gavino come uno dei centri di distribuzione. Si è anche cercato di contattare la sede centrale del Banco a Selargius, dove si trova il centro di smistamento per la Sardegna, per avere delucidazioni, ma non siamo riusciti a parlare con un responsabile. In un periodo in cui a livello nazionale si viene a sapere della carenza di donazioni, calate dalle 9622 tonnellate raccolte nella colletta del novembre 2012 alle 9037 del 2013, e della mancata erogazione da parte del governo italiano dei fondi stanziati dall’Europa, questo fatto di certo non incoraggia la popolazione alla generosità. Intanto fortunatamente in paese c’è ancora la Caritas che aiuta le famiglie in difficoltà, ma questa faccenda del mai nato Banco Alimentare di San Gavino ha dei contorni non chiari, soprattutto per questo silenzio che l’avvolge da più di un anno e di cui nessuno a livello delle istituzioni locali parla. Alessandro Foddis PDF Compressor Pro Attualità SAN GAVINO. UNIVERSITÀ DEL MONREALE Ute: concluso il settimo anno accademico on la lezione di Sandro Corso sul tema “Sardegna Europa, il problema dell’Identità attraverso la polemica tra viaggiatori europei e storici sardi 1780- 1955" si è concluso il settimo anno accademico dell’Università del Monreale. Per l’occasione è stata visitata anche la mostra dei libri antichi restaurati del laboratorio di recupero e restauro del Libro Antico coordinato dal maestro tipografo Giuseppe Spano. E sono stati consegnati gli attestati di frequenza ai corsi triennali e quinquennali. Salvatore Manno, presidente dell’Università del Monreale, e organizzatore di tutti i convegni, mostre ed eventi, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del progetto, che ha visto proporre lezioni, mostre e corsi di alto interesse storico-culturale. Diverse lezioni sono state dedicate all’educazione della salute, come per esempio “I Batteri “, con relatore Leonardo Bonsignore, docente di Chimica Farmaceutica all’Università di Cagliari o “È possibile prevenire l’ Infarto?” della relatrice Lorella Pisano, cardiologa al Santissima Trinità di Cagliari. A seguire “Le diete della Terza Età”, tenuta da Francesca Spiga, nutrizionista. Le lezioni di letteratura latina e di storia dell’arte tenute rispettivamente da Maria Francesca Massa e da Valeria Pecora”; e ancora “Francesco Ignazio Mannu: Inno Sardo”, con relatore lo storico Francesco Casula. Anche il vice presidente dell’Università del Monreale, Ernesto Deiana, primario del Reparto di Anestesiologia dell’Ospedale Civile di San Gavino Monreale, ha dato il suo contributo con una lezione sul tema dell’anestesia in sala operatoria. C Il programma accademico è stato arricchito dai corsi di lingua inglese, spagnola e di informatica con Gabriele Murru; e dicorsi di ginnastica dolce, difesa personale e ballo sardo, con esibizione per la cena finale del 13 giugno. Presenti il laboratorio di iconografia sacra di Angelo Oliveri di rilegatura libri; il laboratorio di palme pasquali e fotografico; la mostra di xilografie dell’artista sangavinese Efisio Murgia e “Arrastu” mostra del pittore di San Gavino Sergio Putzu; una lezione-esibizione di musica medioevale con Roberto Bernardini e Antonio di Malta. Sono state organizzate anche numerose presentazioni di libri, quale “Il canto della quaglia” di Adriano Siuni, una rilettura in chiave romanzesca della scomuniga de predi Antiogu, o “La storia vera di Diego Henares de Astorga”, in collaborazione con il periodico Boxis de Murriali. Seguita da un folto pubblico la presentazione di “Pani e meri” di Rita Arba, un libro autobiografico che racconta una storia di emigrazione e riscatto sociale, curato da Salvatore Sanneris, e che ha visto la partecipazione degli studenti del liceo delle scienze umane “Emilio Lussu” di San Gavino, nella lettura di alcune parti significative del testo. Alcuni mercoledì sono, invece, stati dedicati alla visione di film tratti dalle opere della grande narrativa del Novecento, come “La Coscienza di Zeno” di Italo Svevo o “Il Cinghialetto” di Grazia Deledda, in occasione dell’anno deleddiano, con l’obiettivo di mettere in evidenza l’influenza che la narrativa italiana ebbe nella grande cinematografia; altri venerdì agli ospiti, come Modesto Melis, reduce dal lager di Mauthausen, che con fredda lucidità ha raccontato il suo inferno da internato nel campo di sterminio austriaco. (m.f.m.) 1 luglio 2014 ARBUS. GUARDIE 7 TURISTICHE Camici bianchi in cerca di lavoro Centotrentaquattro medici in fila per 20 posti di guardia turistica sulla Costa Verde. Un servizio che la Asl di Sanluri garantisce ormai da anni. Dalle 8 del primo luglio al primo settembre i camici bianchi saranno attivi 24 ore su 24 in ambulatori medici per l’assistenza sanitaria: Gutturu ‘e flumini (telefono 070 9750017) e Torre dei Corsari (telefono 070 9751003). Un servizio aggiuntivo della Asl 6 per garantire la continuità assistenziale, consentendo ai pazienti di ricevere le normali prestazioni erogabili dai medici di medicina generale e pediatri di base, nonché quelle non differibili, tipiche del Servizio di Guardia medica notturna e festiva. Le prestazioni erogate sono soggette a contribuzione: visita in ambulatorio 16 euro, a domicilio 30. Ricetta medica, iniezioni, misurazione pressione arteriosa ed altro 8 euro. Si può pagare direttamente al medico, il quale rilascerà regolare ricevuta fiscale; oppure tramite modulo postale, consegnato al momento. I residenti in Sardegna che appartengono alle categorie esenti non sono tenuti al pagamento. I non residenti, anche se esenti, sono tenuti alla partecipazione al costo. Potranno poi chiedere il rimborso alla Asl di residenza. Sono esenti i minori di anni 12 o maggiori di anni 60; lavoratori o studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa o di studio, fuori dal proprio domicilio; portatori di handicap, il cui grado di menomazione è superiore all’ottanta per cento ai fini dell’attività lavorativa. Durante il periodo estivo resteranno aperte anche due farmacie: a Portu Maga e a Torre Dei Corsari. Santina Ravì PDF Compressor Pro 8 Attualità 1 luglio 2014 MENSE SCOLASTICHE A CHILOMETRO ZERO Satu po imparai: un crescendo di successi Nato 4 anni fa “Satu po imparai” dall’incontro tra la scuola e le fattorie didattiche ha calamitato subito l’attenzione degli interessati. Tanto che oggi coinvolge 5.695 alunni e 4.150 genitori. L’esperienza dimostra che è possibile impiegare i prodotti agro-alimentari sardi di qualità con ricadute economiche, sociali e ambientali positive. Dall’analisi 2011 si è rilevato che 22 dei 28 comuni del Campidano gestiscono un servizio di mensa scolastica con la somministrazione giornaliera di 3670 per un totale di 550.500 pasti all’anno. Cellula madre è stata nel 2008 il programma interregionale di educazione alimentare “Cultura che Nutre”, promosso dal Ministero delle politiche agricole e forestali e concretizzatosi nell’isola con “Saperi in Campagna”. Nacquero così con le scuole di Guspini, Villacidro e Lunamatrona numerosi laboratori didattici a scuola e in fattoria. Con l’agenzia Laore e l’assessorato provinciale alla pub- VILLACIDRO. PLESSO blica istruzione del Medio Campidano, l’iniziativa viene battezzata “Satu Po Imparai”, ovvero “andare in campagna per imparare”. Il contesto in cui il progetto nasce è un territorio a forte vocazione rurale, ricco di saperi e produzioni agroalimentari tipiche legate alla sua ruralità che rischiano di estinguersi se non si pone un argine ai gravi fenomeni di spopolamento che interessano il territorio. E questa diventa una delle finalità. L’altra, a partire dall’anno 2010/2011, è favorire la diffusione di una ristorazione scolastica di qualità e sostenibile attenta agli aspetti salutistici, nutrizionali, culturali, ambientali, etici, sociali ed economici legati all’alimentazione delle nuove generazioni. Tre le azioni in campo. La prima: i percorsi didattici attraverso una stretta collaborazione tra dirigenti scolastici, insegnanti, studenti, genito- SCOLASTICO DI VIA CAVOUR Alla riscoperta di mestieri, canti e balli del passato “Fuedhus de trabballu de bidha mia, cantus e ballus in cumpangìa” è il progetto portato avanti dai docenti e dagli alunni del plesso delle scuole elementari di via Cavour di Villacidro (con la regia della dirigente scolastica Giuliana Orrù) con la consapevolezza che la nostra cultura affonda le proprie radici nel passato. In particolare si è voluto valorizzare il mondo del lavoro artigianale di un tempo, per riscoprirne il ruolo sociale, culturale ed economico e per confrontarlo con quello attuale. Con la collaborazione di alcuni artigiani di Villacidro, come Sa Maistra de Pannu (la sarta), Su Sabateri (il ciabattino), Su Braberi (il barbiere), Su Maistru de Taula (il falegname), Su Scartedhaiu (il cestinaio), S’Affundascannus (l’impagliatrice di sedie), sono stati organizzati laboratori per mostrare agli alunni attenti e incuriositi, cosa le abili mani riuscivano a “creare in diretta” . Il tutto accompagnato da racconti di vita vissuta ricchi di aneddoti interessantissimi. A conclusione del progetto, pochi gironi prima della fine della scuola, gli alunni hanno rappresentato, con canti legati alla tradizione sarda e brevi scenette in lingua sarda, spaccati di vita quotidiana, riproponendo quella spensieratezza che i giovani lavoratori di un tempo ritrovavano durante le pause, a “s’ora de su murzu” o durante le feste, con la semplicità che li contraddistingueva. Si è poi tenuta la seconda edizione della giornata del baratto a scuola che ha visto i bambini scambiarsi giocattoli e libri e gli adulti (genitori, docenti e personale della scuola) prelibatezze culinarie di produzione propria. «La scelta di proporre “su scambiapari”, il baratto, non è stato solo un piacevole ritorno al passato di cui anche gli artigiani hanno raccontato, ma anche un invito a riscoprire il piacere della condivisione, in un mondo che purtroppo sta trascurando i rapporti sociali», afferma l’insegnante Anna Pina Barbarossa. Stefania Pusceddu ri e le fattorie didattiche. La seconda: rete delle fattorie didattiche che oggi associa tredici aziende. La terza: tavolo delle mense scolastiche. Con quest’ultima si è allargata la collaborazione col servizio Sian della Asl di Sanluri che ha consentito di costituire un tavolo per affrontare le problematiche della ristorazione scolastica, cui partecipano tutti i soggetti portatori di interesse: Comuni, scuole, gestori mense, Asl, Provincia, Laore, fattorie didattiche, organizzazioni categoria agricole e altri soggetti. Beneficiari finali sono i ragazzi delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado statali e paritarie. Proprio loro che apprendono immergendosi nel mondo agricolo e rurale con attività condivise tra insegnanti e operatori di fattoria. I percorsi prevedono attività laboratoriali in cui i ragazzi realizzano con le proprie mani delle fasi del ciclo produttivo o di trasformazione di un prodotto agro alimentare. I ragazzi sono invitati a consumare un pasto completo e la merenda di metà mattina con i prodotti dell’azienda. La scuola partecipa al coofinanziamento che oscilla dagli 8 ai 12 euro per ragazzo. «La soddisfazione maggiore - dice un tecnico Laore, Francesco Sanna - al di là dei tanti risultati positivi, soprattutto di natura economica, è sapere che i ragazzi hanno modificato il rapporto con alcuni alimenti dopo averne conosciuto l’origine. Ora consumano formaggio, la merenda di metà mattina è tutta a chilometro zero: ricotta, frutta, pane, miele, insaccati. Un modo salutare che evita di portare da casa snack, merende preconfezionate, bibite gassate che si traducono anche in produzione di rifiuti». Santina Ravì GUSPINI. MOSTRA ALLE CASE A CORTE In esposizione le foto di Enrico Berlinguer La mostra fotografica che ricorda e racconta il rapporto di Enrico Berlinguer con la Sardegna sarà allestita nelle case a Corte di via Caprera a Guspini. Sarà inaugurata il 3 luglio alle 18 e resterà aperta fino a lunedì 9. La cerimonia di inaugurazione sarà aperta da Marco Muscas; dopo i saluti del sindaco Alberto Lisci interverranno Pier Sandro Scano e Francesco Macis. Coordinerà Francesco Berria. Lunedì 9 alle 18 sarà presentato il libro “Enrico Berlinguer l’ultimo leader” di Giovanni Gelsomino”. (s. p.) Pabillonis: difficoltà nella gestione dell’impianto sportivo È più che mai aperta la partita tra le società e il Comune di Pabillonis sulla gestione dell’impianto sportivo. I dirigenti delle società di calcio, atletica e tennis lanciano un appello agli amministratori comunali : «siamo disponibili a gestire l’impianto sportivo, con professionalità, impegno, e soprattutto senza nessun tipo di profitto». Dopo l’abbandono della Polisportiva, che gestiva egregiamente l’area, con annessi due campi da calcio, uno col manto erboso e l’altro in terra battuta, il Comune aveva affidato temporaneamente l’incarico per la manutenzione ordinaria all’associazione dei volontari della Protezione Civile. «Dal 31 dicembre scorso, finita la convenzione, ci facciamo noi carico anche delle spese per lo sfalcio dell’erbetta del campo; purtroppo il campo in terra battuta è impraticabile per via del non idoneo materiale sabbioso utilizzato per ripristinarlo dopo l’alluvione di novembre», fanno sapere dalla società calcio giovanile, «la situazione ormai è diventata insostenibile». Il plesso sportivo ha al suo interno, oltre ai due campi di calcio, una pista di atletica, e due campi da tennis. Quotidianamente decine di ragazzi, adulti e bambini praticano le diverse discipline sportive, con passione e divertimento. «Abbiamo più volte manifestato la nostra volontà, proponendo al Comune una sorta di convenzione con le nostre società, chiedendo soltanto le spese minime di gestione; purtroppo abbiamo ricevuto soltanto promesse e illusioni», precisano ancora alcuni dirigenti. Le società che si occupano di sport, in una piccola comunità come Pabillonis, sono un valore aggiunto, un fiore all’occhiello, il loro nobile compito principale è quello di esaltare lo spirito di gruppo, la lealtà, infondere valori positivi e accrescere il benessere dell’individuo. «Chiediamo», concludono i dirigenti delle società sportive, «di poter riaprire un dialogo con gli amministratori, per mettere definitivamente la parola fine a questa situazione di incertezza e malumori». Si vocifera che la partita più importante ancora da giocare sia quella contro il mancato buonsenso e contro i labirinti della burocrazia. E allora via, di corsa, di rovescio o di rigore a cercare di arrivare uniti alla meta, a rincorrere i sogni che solo chi vive lo sport riesce a fare. Stefano Cruccas Dott.ssa Angela Scalas Via P. Amedeo, 5 SARDARA tel.e fax. 070 9387060 PDF Compressor Pro Attualità LA SANLURI CALCIO PERDE IL PRESIDENTE 1 luglio 2014 9 PABILLONIS. ISTITUTO COMPRENSIVO “I soldi non possono sostituire la vicinanza e l’affetto” I l presidente Paolo Pilloni ha ufficializzato su una pagina facebook del suo club le dimissioni dal vertice della società. «Con rammarico scrive Pilloni - dopo 14 anni alla conduzione del Sanluri calcio è giunta l’ora di dire basta. Dopo tante soddisfazioni, fino ad arrivare quasi ai professionisti, arrivano le delusioni. L’indifferenza generale mi fa capire che lo spettacolo non interessa più a nessuno». Si dice rammari- cato di «abbandonare il settore giovanile e la scuola calcio «e soprattutto dispiaciuto del danno sociale che creo ai ragazzi e alle loro famiglie». Sottolinea che «tutto questo non dipende da me, ma sicuramente dal fatto che la comunità calcistica sanlurese non ha suscitato interesse ma solo indifferenza». La conclusione è «che le associazioni sportive non vanno avanti solo con un presidente che gestisce e mette solo lui i soldi, ma con tanti sostenitori che non solo sostengono l’associazione ma si godono lo spettacolo che creano le squadre della società». Non è la prima volta che Pilloni minaccia di andar via, ma questa volta sembra quella decisiva. Un punto fermo che, proprio al termine di una delle migliori stagioni fatte dai biancorossi, ha spiazzato allenatori, dirigenti e sopratutto i giocatori che attendevano notizie sul prossimo campionato. Preoccupati le mamme ed i papà che con i piccoli sportivi sono arrivati in municipio per chiedere aiuto al sindaco. «Senza il nostro presidente - ha detto una mamma, Tiziana Serra - per i nostri figli è la fine del calcio. Non può finire così. Presidente, la invitiamo a ripensarci. Torni sui suoi passi». E uno dei diri- genti, Giuseppe Cuozzo, scrive: «Adesso voglio vedere chi saprà fare meglio di Paolo Pilloni, l’unico in grado di portare a Sanluri il calcio quasi professionistico e di far vedere per ben 14 anni un calcio di un livello mai visto. Sanluresi, dovete meditare e molto. Comunque chi semina raccoglie. Evidentemente Sanluri non merita di avere una società e una squadra a questi livelli. Complimenti». Le parole si commentano da sè: una mano di aiuto al paese e al posto di un grazie l’indifferenza assoluta. Tutto è dovuto. Alla gente, alle istituzioni. Purtroppo la società di episodi simili è piena. Santina Ravì PABILLONIS Giornata sportiva finale Tutte le classi della scuola primaria e della secondaria di primo grado hanno partecipato alla giornata sportiva che si è svolta nell’ultimo giorno di scuola. Una manifestazione che ha concluso anche l’attività di educazione motoria tenuta da una esperta nel corso dell’anno scolastico. Per alcune settimane, infatti, durante l’ora di attività motoria con le insegnanti di classe, è stata presente anche una docente esterna che nel corso della mattinata ha integrato la crescita ludico-sportiva degli alunni. Alessandra Mallica, esperta in scienze motorie, con giochi e attività varie ha coinvolto i bambini in vari esercizi sportivi insegnando ai piccoli allievi a gestire in armonia il proprio corpo, i movimenti, il rispetto delle regole e la convivenza nella competizione con i compagni di gioco. (d. f.) ARBUS Informazione diretta per i cittadini L’Avis locale festeggia 53 anni di donazioni con l’App CityUser L’informazione per i cittadini va oltre il sito web istituzionale che il Comune gestisce da alcuni anni. Vivere, abitare, visitare, studiare o lavorare, oggi diventa più facile. In tempo reale infatti si possono avere informazioni su mobilità, emergenze, protezione civile, eventi, ospitalità e scadenze. A spiegare la novità è il vice sindaco Riccardo Sanna. «L’Amministrazione comunale di Pabillonis si dota di un nuovo strumento di comunicazione con tutta la cittadinanza: l’App CityUser. Si tratta di un’applicazione per Android e iOs che gestisce le informazioni e le notizie di molte città italiane (oltre al Ministero della Salute e alla Protezione Civile) e, da oggi, anche del Comune di Pabillonis. Con CityUser si hanno ogni giorno, in tempo reale, aggiornamenti, notizie ed eventi. Le informazioni - classificate in categorie - sono notificate sugli smartphone in base alle preferenze del singolo cittadino. L’App è pensata per tutti i cittadini che vivono la mobilità e che necessitano di informazioni sempre più puntuali: questa applicazione innova e integra il sistema di informazioni già fornito dalla nostra Amministrazione Comunale attraverso il sito web istituzionale. Chiunque sia in possesso di uno smartphone o di un tablet, scaricando l’apposita app gratuitamente, potrà essere sempre informato sull’attività dell’Amministrazione di Pabillonis». spiega il vice sindaco. Dario Frau Festeggia 53 anni di attività l’Avis Arbus, fondata nel 1961 dal socio Salvatore Piredda. Essendo già da tempo donatore di sangue, sentì la necessità e il dovere morale di adoperarsi per sensibilizzare la popolazione arburese sull’importanza della donazione di sangue e, nonostante le difficoltà e la diffidenza iniziale, riuscì nel suo intento. Da allora tutti i consigli direttivi e i rispettivi presidenti che si sono succeduti hanno continuato ad adoperarsi in tal senso. Come cita il primo articolo dello Statuto, l’Avis è un’organizzazione non lucrativa costituita da persone che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue, ma questi soci donatori fanno anche nel paese una straordinaria opera di sensibilizzazione, cercando di far capire che tutte le persone adulte in buona salute con un piccolo gesto possono aiutarne altre meno fortunate a continuare a sperare nella vita. Nonostante le tante donazioni, infatti, nei vari centri trasfusionali d’Italia c’è ancora mancanza di sangue e così si è costretti ad importarlo da altre nazioni con tutti i problemi che ne derivano. Donare è importante perché con questo piccolo gesto si possono alleviare le sofferenze di tanti malati e, ogni volta che lo si fa, il sangue viene analizzato prima di tutto per la sicurezza della persona che lo riceve, e poi per monitorare lo stato di salute dei donatori. Possono diventare donatori uomini e donne di età compresa fra i 18 e 65 anni. In attesa che sia riconsegnata la sala prelievi, che è in fase di ristrutturazione, le donazioni momentaneamente vengono effettuate presso l’autoemoteca, che sosta nel parcheggio antistante la piazza dell’Immacolata. Adele Frau PDF Compressor Pro 10 Attualità 1 luglio 2014 SAN GAVINO S i è tenuto il 12 giugno nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo di Via Foscolo il primo Consiglio Comunale dell’era Tomasi. Diciassette giorni dopo l’esito elettorale (non deve essere scaramantico il nuovo primo cittadino) del 25 maggio che ha sancito la vittoria della lista “Obiettivo San Gavino”, capitanata da Carlo Tomasi, per l’appunto. Tra le fila della maggioranza Stefano Musanti, Nicola Ennas, Teresa Paccagnin, Alberto Casu, Tania Crovi, Simona Caboni, Stefania Secchi, Valeria Pintori, Andrea Farris e Fabio Meloni. Assente giustificata per impegni inderogabili l’architetto Genziana Fabiani. Nella minoranza invece i candidati a sindaci delle liste contrapposte a quella di Tomasi: Sandro Atzori, Walter Piras, Nicola Garau e Fedele Melas. Più il candidato con il quoziente più alto, Silvia Mamusa. Dopo la nomina degli eletti e la comunicazione degli assessori Nicola Ennas all’Agricoltura, Ambiente, Cultura e Sport; Stefano Musanti ai Lavori Pubblici, Arredo Urbano e Servizi Tecnologici; Teresa Paccagnin al Bilancio, Pa- PRIMO CONSIGLIO COMUNALE PER L’AMMINISTRAZIONE TOMASI trimonio, Attività Produttive e Commercio; Alberto Casu ai Servizi Sociali, Sanità, Politiche Giovanili, Pubblica Istruzione e Pari Opportunità. A seguire il sindaco ha fatto giuramento e, visibilmente emozionato, ha voluto salutare la cittadinanza: “Mi sento il sindaco di tutta la comunità. È un particolare orgoglio per me rappresentare tutti i sangavinesi, anche coloro i quali non mi hanno accordato la propria fiducia, perché intendo essere il sindaco di tutti. Abbiamo voluto convocare il nostro primo consiglio in una scuola, l’istruzione è alla base della nostra società. È giunta l’ora di cambiare, è stato il nostro slogan durante la campagna elettorale, noi ora vogliamo mettere in pratica questo cambiamento. Nella competizione è logico, c’è chi vince e c’è chi perde. Ma la comunità di San Gavino non ha bisogno di volantini, come tristemente abbiamo visto in questi mesi, la nostra comunità ha bisogno di amore”. Tomasi ha poi fatto riferimento ai primi provvedimenti che l’amministrazione prenderà, come la riapertura degli uffici al pubblico tutti i giorni. Per finire, il nuovo sindaco ha concluso il suo discorso in lingua sarda con grande commozione: “Gratzias e bonu traballu a tottus”. Ha preso poi parola dalla minoranza Fedele Melas: “Ringrazio il sindaco e la maggioranza, porgo i miei auguri di buon lavoro a tutti. Io e il mio gruppo porteremo istanze e proposte alla nuova amministrazione, saremo filogovernativi. Non voglio fare polemiche, ma credo sia giunta l’ora che noi sangavinesi dimostriamo di saperci governare”. Determinato Walter Piras: “Abbiamo ricevuto i complimenti per la correttezza dimostrata in campagna elettorale. I sangavinesi hanno premiato la lista “Obiettivo San Gavino” in maniera netta e inequivocabile. Cercherò, col supporto del mio gruppo, di essere protagonista di un nuovo modo di fare opposizione, saremo disponibili alla collaborazione finchè ci sarà trasparenza. Ma voteremo contro le proposte che riterremo illegittime e a svantaggio della popolazione”. “Avremo un atteggiamento sereno - ha spiegato brevemente Silvia Mamusa - come d’altronde in campagna elettorale. La componente femminile è importante e rispetto al passato ben più rappresentata nel Consiglio”. Nicola Garau è uno dei veterani e ci scherza su: “Dopo 16 anni nella minoranza credo di meritarmi la pensione. Dal clima che si sta creando credo che stia cambiando qualcosa. Faccio i miei auguri di buon lavoro”. La prima dell’era Tomasi è andata. Ora si aspettano i primi provvedimenti della nuova Amministrazione. Lorenzo Argiolas GONNOSFANADIGA Lions Club Villacidro: i vincitori Inaugurata la Grotta Madonna di Lourdes di “Un poster per la pace” Posta sul colle San Simeone ha una scalinata di 297 gradini Dopo sessantaquattro anni dalla posa della prima pietra, la grotta dedicata alla Madonna di Lourdes è stata inaugurata. La cerimonia si è svolta il 29 giugno. È stato il vescovo della dioc e s i d i A l e s - Te r r a l b a , mons. Giovanni Dettori, a benedire il simulacro della Madonna e celebrare la prima messa nella grotta. Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale la popolazione di Gonnosfanadiga intendeva costruire nel colle di san Simeone, che domina il paese, un sacrario dedicato alla Madonna di Lourdes. Nel 1948 fu costituito un comitato, presieduto da Oreste Cadeddu, che aveva lo scopo di reperire i finanziamenti per la costruzione di una scalinata di granito della larghezza me- Il Comitato per il completamento della grotta dia di sette metri con 297 gradini in cima alla quale una grotta che doveva ospitare la statua della Vergine. Negli anni sessanta per sopravvenute difficoltà economiche, il comitato si sciolse e i 297 gradini della grande scalinata hanno fatto mostra di se stessi fino al luglio del 2001 quando si è costituito un nuovo comitato con l’intento di completare la grande incompiuta. Il 13 aprile del 2002, il comitato, guidato dal nuovo presidente Pinuccio Uccheddu, presentò il progetto di massima. Un gon- nese, che aveva chiesto l’anonimato, versò i primi cinquemila euro. Dalla manifestata volontà popolare, il comitato ricevette l’energia necessaria per andare avanti al di là delle proprie forze. Superati innumerevoli cavilli burocratici, l’imprenditore Giovanni Marongiu, senza alcuna remunerazione, ha costruito le due rampe che portano alla grotta. Dopo diverse manifestazioni per procurare ulteriori risorse finalmente l’opera è stata completata. Francesco Zurru Il concorso “Un poster per la pace”, con tema “Il nostro mondo, il nostro futuro”, organizzato dai Lions Club di Villacidro, ha visto la collaborazione dell’Istituto comprensivo di San Gavino Monreale e, in particolare di Caterina Aresu, docente di educazione artistica che ha guidato sei classi, producendo 150 disegni. Tra tutti gli elaborati artistici, la Commissione locale ha selezionato i 12 più votati. Il disegno vincitore del primo premio è stato quello di Erica Casana della scuola media di San Gavino di via Ugo Foscolo. La giovane studentessa è stata premiata con una borsa di studio del valore di 300 euro. La premiazione si è tenuta alla presenza della dirigente scolastica Susanna Onnis e della docente Caterina Aresu, a cui è stata consegnata una targa ricordo. La vincitrice del premio Erica Casana I 12 disegni vincitori sono stati esposti nei locali del Civis di via Roma, e saranno inseriti in un calendario, presto disponibile per l’acquisto su tutto il territorio sardo. I restanti 150 elaborati artistici prodotti dall’Istituto comprensivo di San Gavino saranno invece inseriti in un libro, realizzazione finanziata dai Lions Club di Villacidro, su proposta di Caterina Aresu per dare visibilità all’impegno dei propri studenti. Il concorso annuale internazionale “Un poster per la pace” é organizzato dai Lions Clubs International fin dal 1988, con l’obiettivo di promuovere la comprensione tra i popoli, un interesse attivo al bene civico, sociale, culturale, morale della Comunità, tramite l’espressione artistica. Il tema dell’edizione del concorso 2013-2014 è stato: “Il nostro mondo, il nostro futuro”, che ha visto la partecipazione di oltre 400.000 ragazzi tra gli 11 e i 13 anni, provenienti da 62 paesi del mondo. Maria Francesca Massa PDF Compressor Pro Attualità 1 luglio 2014 11 PABILLONIS Un video contro l’omofobia Il 10 dicembre 1948, le Nazioni Unite proclamano la dichiarazione universale dei diritti umani. Comincia con questa frase il video scritto e diretto da Luca Sanna di Fordongianus, che ha come attori tre ragazzi di Pabillonis: Krisztian Teleki, Nicola Pittau, Cristian Atzori, e Leonardo Caria di Fordongianus. Il filmato presente in rete su “Youtube”, che ha già avuto centinaia di visualizzazioni e apprezzamenti, è incentrato sul pestaggio di un ragazzo da parte del “branco”, e vuole focalizzare l’attenzione sulla violenza, sulla discriminazione e sull’indifferenza, ombre buie delle nostra società. Il cortometraggio partecipa ad un concorso nazionale, indetto dal Festival DeltArte- voci per la libertà- intitolato “3 minuti x 30 articoli”, trenta come gli articoli che sanciscono i diritti inalienabili di ogni essere umano. «L’idea - racconta il regista Luca Sanna è nata quando ho assistito alla presentazione del libro di Vladimir Luxuria, che ha raccontato di quando era a Sochi, per PABILLONIS. VIA BOCCACCIO intervistare gli atleti che partecipavano alle olimpiadi invernali sulle leggi omofobe in vigore in Russia, poi fermata e arrestata per aver manifestato contro. Le ho accennato della mia idea, e subito si è resa disponibile, partecipando così al video». Il titolo appunto è “Russia oggi 2014”, e dal filmato si capisce come la situazione riguardante i diritti umani sia al momento attuale raccapricciante! «Riguardare la scena è stato molto emozionante - racconta Nicola Pittau, uno degli attori - perché in molti Paesi la discriminazione sessuale e la violenza gratuita sono all’ordine del giorno». «Ci sarà un giorno in cui si dovranno discriminare i violenti e i disonesti», si augura l’ex parlamentare Vladimir Luxuria nel video, che ha provato realmente cosa significano i soprusi e gli insulti. «Rivedere il tutto è stata una sorpresa, la “brutalità” della finzione, della scena, vorrei mai si trasformasse in realtà, cosa che purtroppo spesso avviene, rendendoci tristi e quasi increduli SAN GAVINO MONREALE. SECONDA della crudeltà che un essere umano può manifestare verso un altro suo simile», confessa un emozionato Krisztian Teleki, un altro degli attori di Pabillonis. La sensibilità mostrata dal regista, dai ragazzi e soprattutto la coraggiosa scelta di affrontare un argomento da molti definito “scomodo” è un segnale incoraggiante per il futuro della nostra società, troppo volte offesa e bistrattata da ignobili gesti e situazioni da censurare. Perché nessuno mai possa più oltraggiare la dignità umana, in Russia, in Italia o in Sardegna non fa differenza, siamo tutti uguali e ognuno di noi è speciale! Stefano Cruccas EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE Alle medie successo della “Giornata del Colore” Sui muri della scuola un murales realizzato dagli alunni Un bellissimo fondale marino con tanti pesci di ogni colore. È questo il murales che hanno realizzato gli alunni della classe seconda nella loro scuola primaria di via Boccaccio. Gli alunni insieme alle maestre Anna Maura e Melania hanno utilizzato l’ora di laboratorio artistico per abbellire le pareti dell’ingresso del caseggiato. E così, armati di colori e pennelli, e soprattutto di tanto entusiasmo, si sono messi all’opera. Il finale è stato stupendo e i mini artisti hanno voluto posare per una foto ricordo e immortalare così il loro capolavoro. (d.. f.) SERRAMANNA Frades: una manifestazione per ricordare i giovani scomparsi Dal 18 al 20 luglio, nel campo sportivo Coppi di Serramanna, si svolgerà la dodicesima edizione della manifestazione culturale F.r.a.d.e.s. 2014, dedicata ai ragazzi del paese scomparsi in modo prematuro. Come ogni anno, l’evento, nella sua sobrietà, sarà ricco di novità e intrattenimenti culturali, organizzati dall’associazione Gruppo Frades, in collaborazione con l’assessorato all’associazionismo e volontariato di Serramanna. «Crediamo - dicono i volontari - che il modo migliore per commemorare i nostri amici sia promuovere attività culturali e di spettacolo, che coinvolgano l’intera comunità». Gli organizzatori fanno sapere che a giorni sarà possibile consultare il programma sul sito dell’associazione e su quello comunale. Saimen Piroddi Nella sede centrale di via Foscolo si è assistito alla seconda edizione della “Giornata del Colore” dedicata alla tinteggiatura, da parte degli studenti, di alcuni listelli presenti sui muri delle aule scolastiche, di termosifoni, delle cornici di tutte le porte interne, della ringhiera della scala interna, delle panchine presenti nel cortile interno, dei cancelli esterni, di una scala antincendio, di alcuni murales del cortile interno che hanno ripreso i disegni presentati al concorso “Un disegno per la pace” promosso dal Lions Club Italia. Si è trattato di un evento di rilevante valore educativo e civile (nelle foto di Gianni Aresu) proposto dalla docente di arte Caterina Aresu con la complicità della dirigente Susanna Onnis. Sotto la guida attenta dei docenti e di tutti i collaboratori scolastici gli allievi hanno trascorso una giornata scolastica diversa da tutte le altre e sono stati i protagonisti in prima persona di un’operazione indirizzata alla preservazione e al miglioramento della propria scuola, intesa come bene comune e come luogo fondamentale della formazione dei giovani, per cui valga la pena impegnarsi e dare un contributo fattivo. Chi non lavorava per l’abbellimento di parti comuni, stava in classe a riprodurre disegni su tavole di legno per la mostra di fine anno. Le studentesse e gli studenti hanno dimostrato il loro spiccato senso di appartenenza alla comunità scolastica, la loro apprezzabile consapevolezza dell’importanza decisiva dell’istituzione scolastica per la vita e per la società. «È stato davvero emozionante vedere i nostri giovani affrontare con cura e passione il compito di “tinteggiatori”, “armati” di pennelli e tute da lavoro, secchi e spazzole…; alla fine, il colpo d’occhio in tutto l’edificio ha ripagato senz’altro l’impegno degli allievi. La nostra scuola è ancora più bella e accogliente! Infine, un ringraziamento particolare va ai genitori che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa e hanno seguito le scolaresche in tutte le fasi della mattinata, dando consigli e fornendo il loro prezioso contributo alla Giornata del Colore», afferma il docente Gianni Aresu. (r.m.c.)
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