2 - Medio Campidano

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Attualità
15 giugno 2014
SAN GAVINO
NOMINATI
I QUATTRO
ASSESSORI
E STABILITE
LE URGENZE
DA AFFRONTARE
Carlo Tomasi presenta la sua Giunta
Decoro urbano, lavoro, sicurezza dei cittadini e dialogo. È su
questi punti che il nuovo sindaco Carlo Tomasi si è subito
dato da fare. Le aspettative di cambiamento sono tante tra la
gente e tutti i componenti della lista Obiettivo San Gavino ne
sono ben consapevoli. «Mi impegnerò subito – sottolinea il
primo cittadino – per la realizzazione di una rotatoria provvisoria nell’incrocio tra la statale 197 e la provinciale tra San
Gavino e Villacidro per mettere fine all’alto numero di incidenti
che si verifica. Chiederò che vengano messi dei dissuasori
per le alte velocità prima che venga realizzato il progetto definitivo».
A seguire priorità per il decoro del paese e il lavoro: «Sarà
fatta - aggiunge Tomasi - la pulizia dalle erbacce che possono
nascondere zecche e ratti. Poi chiederemo alla Asl di fare la
disinfestazione. Cercheremo di incoraggiare l’economia e di
favorire il lavoro. Ad esempio ci sono delle società che potrebbero investire a San Gavino come nel caso della Tre A di
Arborea, che di recente ha acquisito il caseificio. Siamo aperti
alle proposte delle aziende presenti nel nostro territorio. Ci
vuole uno sforzo concreto per dare una risposta ai giovani
disoccupati e agli adulti che si sono ritrovati senza occupa-
zione, con famiglie da mantenere. La prima cosa che ho fatto?
Conoscere il personale del Comune per valorizzarlo: le risorse
umane sono fondamentali. Avevo agito allo stesso modo nel
2008 quando sono diventato primario in ospedale».
Carlo Tomasi, che manterrà la delega all’urbanistica, ha già
deciso quali saranno gli assessori, che passeranno da 6 a 4:
«Nicola Ennas sarà vicesindaco e assessore alle attività agricole, tutela ambientale e verde pubblico, cultura e risorse
locali, attività sportive. Stefano Musanti non sarà il “sindaco ombra” ma assessore alla pianificazione territoriale e della mobilità, lavori pubblici e arredo urbano, servizi tecnologici e vivibilità. Maria Teresa Paccagnin, assessore alle politiche economiche, bilancio, patrimonio, sviluppo attività produttive e commercio. Alberto Casu, assessore ai servizi sociali, sanità, politiche giovanili, pubblica istruzione e pari
opportunità».
Intanto la giunta si è già riunita per l’insediamento. «Tra i
problemi urgenti – conclude Carlo Tomasi – c’è quello della
riapertura del parco comunale Rolandi. Bisogna metterlo in
sicurezza e restituirlo alla cittadinanza. Sarà fatta una manifestazione provvisoria di interesse.
ALBERTO CASU
Gli assessori sono tutti competenti, ma ci potrebbe essere un
ricambio. Politicamente sarò sempre del PD, non farò nessun
volantino di risposta a quello circolato durante la campagna
elettorale contro di me e Stefano Musanti».
Gian Luigi Pittau
Medio Campidano
Formalizzato un patto tra Comuni
per un nuovo progetto sulla lingua sarda Operatore automatico
ai centralini comunali
“Su Profetu de su Bilinguismu”. Si chiama così il nuovo
progetto per la promozione e
tutela della lingua sarda. È figlio di un patto fra diversi
Comuni. Nello specifico San
Gavino, capofila, Arbus, Gonnosfanadiga, Samassi, Sardara, Serramanna e Villasor. Ciascuno possiede per intero i
requisiti e i caratteri linguistici, storici e culturali prescritti
dalla norma in materia di tutela delle minoranze linguistiche
storiche. Il progetto prevede
la ripartizione dei fondi per il
triennio 2014/2016, sulla base
delle linee guida per la predisposizione delle richieste di
finanziamento da parte delle
singole amministrazioni locali. Il costo preventivato è di
complessivi 112.320 euro. Gli
obiettivi sono finalizzati al
raggiungimento del più alto
grado di bilinguismo italiano
– sardo nell’ambito delle singole realtà coinvolte, oltre ai
Comuni, le realtà produttive
locali e culturali, impegnate
come esperte di lingua sarda
di provata esperienza scientifica e professionale.
La Regione comunicherà le
disposizioni per l’accredita-
Via Matteotti, 28 - Guspini
mento dell’acconto, pari al 60
per cento, per l’invio della
rendicontazione attestante le
spese effettuate nella realizzazione del progetto e per
l’ottenimento del restante 40
per cento.
Gli interventi in programma
prevedono la realizzazione di
uno sportello in lingua sarda
per 8 mesi e creazione e/o aggiornamento di un sito web
in lingua sarda strumentale
allo sportello; la formazione
dei dipendenti dei Comuni
coinvolti; la toponomastica;
le attività culturali finalizzate
alla creazione di un laboratorio di realizzazione di pane artistico e cerimoniale, rivolto
ai bambini del territorio, il tutto rigorosamente in lingua
sarda. (s. r.)
w w w. l a g a z z e t ta . n e t
Tel. 070. 970934 - Fax 0709785036
E-mail: [email protected]
Anno XV - n. 12 15 Giugno 2014
Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999
Amministratore unico:
Antonietta Nolli
Direttore commerciale:
Nello Agus
Concessionaria di pubblicità: MediaTre s.r.l
Guspini Via Matteotti, 28
tel. 070 970934 - fax 070 9785036
Almeno un terzo dei 28 comuni del Medio Campidano ha una segreteria telefonica attiva, come
nei call center aziendali. Contattando il centralino dei 13 municipi, ad accogliere i cittadini
non è un tradizionale impiegato, ma la voce registrata di un operatore automatico. Attivo in
paesi abitati anche da soltanto 250 anime, perlopiù di età avanzata, e in orari aperti al pubblico, il servizio è pronto ad indicare il tasto da
digitare per rivolgersi all’apposito ufficio. Chiedendo ad amministratori, è emerso che l’operatore automatico garantisce uno smistamento
del lavoro degli impiegati e un maggior risparmio di tempo e di euro. D’altro lato, invece, la
maggior parte dei cittadini intervistati ritiene
non fosse indispensabile attivarlo. In pochi
hanno l’abitudine di contattare il proprio comune per telefono. Alcuni non saprebbero quale
tasto digitare per il proprio caso specifico. E
quasi tutti preferiscono recarsi in municipio
per chiedere informazioni direttamente all’impiegato. Ed evitare così: Siete in linea con
Gazzetta
La
del Medio Campidano
Direttore Responsabile:
Gian Paolo Pusceddu
[email protected] - cell.329. 4878330
Vice Direttori:
Gian Luigi Pittau, Santina Ravì
Stampa: Nuove Grafiche Puddu - Zona Industriale - Ortacesus (Ca)
tel. 070 9819015
Distribuzione: Servizi Stampa Sardegna
Viale Elmas 222- Elmas (Ca) - Tel. 070.219121
l’operatore automatico. Siete collegati con
il Comune di... Gli uffici sono a vostra disposizione dal lunedì al venerdì dalle ore ... alle
ore ... E il martedì e giovedì dalle ... alle ....
Digitate 1, se desiderate parlare con la Polizia municipale. Digitate 2... Qualcuno pensa
che la telefonata sia pure a pagamento, e per
praticità e non dilungarsi, digita il primo tasto.
La voce robotizzata riprende: Il corpo di polizia municipale è a vostra disposizione dal
lunedì al sabato dalle ... alle ..., al numero
070 9..... Più personalizzata invece quella del
comune di Pauli Arbarei. Dopo il saluto Buongiorno, la voce inizia a suggerire i numeri da
comporre, ma ad una velocità tale da dover
ascoltare il messaggio più volte. Appurando
poi che, se digiti il 46 contatti il servizio sociale e il 47 parli col sindaco, cade la linea dopo
tre squilli, per qualsiasi numero indicato e digitato.
Marisa Putzolu
A questo numero hanno collaborato:
Lorenzo Argiolas, Adele Frau, Dario Frau, Samuela Garau,
Sanda Iordache, Antonio Loru, Gian Paolo Marcialis,
Mondo Meloni, Andrea Alessandro Muntoni, Carola Onnis,
Paolo Salvatore Orrù, Fernanda Pinna, Gian Piero Pinna, Saimen Piroddi,
Sergio Portas, Stefania Pusceddu, Marisa Putzolu, Rinaldo Ruggeri,
Gigi Tatti, Venanzio Tuveri.
Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono.
Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori.
Questo numero è stato chiuso in redazione l’ 11 giugno 2014 ore 12
e stampato in 2.400 copie
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A
Attualità
15 giugno 2014
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SAN GAVINO
UN TERRITORIO
IN PIAZZA
L’appello dei sindacati alla Regione:
“Costruite il nuovo ospedale”
T
utti insieme per chiedere con la forza la realizzazione del
nuovo ospedale del Medio Campidano. È cosi venerdì
6 giugno il piazzale antistante il nosocomio sangavinese è stato invaso in maniera pacifica da un gran numero di
persone unite nel chiedere la costruzione di una nuova struttura anche perché quella esistente si presenta inadeguata. In
prima fila i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, promotori dell’iniziativa, e
a seguire una marea di volontari, di pensionati e di semplici
cittadini.
«La vertenza stava sonnecchiando - rimarca Efisio Lasio, segretario territoriale della Cigl - ed abbiamo voluto richiamare
l’attenzione sul problema. Abbiamo saputo della visita dell’assessore regionale alla sanità sia all’ospedale che alla Casa
di cura Santa Maria Assunta di Guspini, oggi ferma a seguito
di commissariamento, ma per anni luogo di eccellenza nel campo della terapia riabilitativa: l’assessore è rimasto impressionato dalla struttura. Noi crediamo che si possa dare continuità alla riapertura sia di questo centro che di quello di Villamar.
Ora chiediamo con forza la costruzione del nuovo ospedale.
Oggi i cittadini sono costretti a viaggiare per farsi curare».
Sulla stessa linea Edoardo Bizzarro, segretario territoriale della
Cisl: «Non è possibile ristrutturare il vecchio ospedale che
sorge in un’area a rischio idraulico. Con l’alluvione si sono
allagati subito gli scantinati e per poco non saltava l’impianto
elettrico. L’unica soluzione risulta essere la costruzione di un
nuovo ospedale, come aveva in più occasioni ammesso la
GUSPINI. MINIERA
DI
precedente Amministrazione Regionale dichiarando l’impegno,
poi non mantenuto, a realizzare un nuovo presidio in sostituzione dell’attuale. Occorre quindi riprendere un percorso già
intrapreso, segnando finalmente una svolta rispetto alle precedenti incomprensibili inadempienze. In più mancano i medici e spesso non si trova neppure il cardiologo».
In prima linea anche Mario Sollai, segretario territoriale della
Uil: «Non siamo soddisfatti delle politiche portate avanti nella
Asl 6. Gli utenti sono costretti a lunghe attese o a spostamenti verso altri territori, con grave rischio per la salute e inevitabili ripercussioni sul piano economico, sia ai danni dei pazienti che a carico delle istituzioni locali. Basti pensare che la Asl
6 spende ogni anno 35 milioni di euro per il rimborso di prestazioni sanitarie erogate da altre Asl». Intanto sventolano le
bandiere dei sindacati: “Siamo presenti con le diverse categorie - rimarca Gabriele Virdis, segretario della Flai Cgil - per
appoggiare una battaglia di tutti per il diritto alla salute».
Nel corteo tanti sindacalisti e pensionati: «Per una serie di
servizi - sottolinea Raffaele Sardu di Gonnosfanadiga - dobbiamo andare a Carbonia e in altre Asl come è successo a mia
moglie per un campo visivo». Sulla stessa linea Luciano Lixi:
«Viviamo in un mondo di vecchi, l’ospedale è fondamentale
per la salute di tutti». Poi c’è Bernardina Ardu, volontaria
dell’associazione di primo soccorso Euro 2001: «Tutti i giorni
abbiamo a che fare con l’ospedale e con i malati. Tante situazioni potrebbero essere migliorate». Sottolinea le criticità del-
MONTEVECCHIO
Perché il Comune deve pagare 2900 euro?
Il patrimonio storico-culturale della miniera di
Montevecchio è sempre stato oggetto di valorizzazione per le amministrazioni comunali di
Guspini, con programmi di restauro, allestimento, adeguamento alle norme e apertura al pubblico del compendio minerario,
denominato Laveria Principe
Tommaso. Eppure di recente il
Consiglio ha deliberato un debito
fuori bilancio di 2900 euro derivante da una causa legale, relativa proprio alla Laveria, a cui è ricorso Pietro Scalas, imprenditore
iglesiente dell’omonima ditta. L’impresa, nel 1993, aveva acquisito
alcuni beni del patrimonio di Montevecchio,
mettendo in funzione uno degli impianti. Intenzionato poi a rivendere la proprietà, nel 2009
manifestò interesse nei confronti della proposta, avanzata dal comune di Guspini, di acquisire il compendio e i beni mobili all’interno, con
i finanziamenti regionali del Pia (Programma
integrato d’area), messi a disposizione dei comuni del Medio Campidano. L’allora sindaco,
Francesco Marras, insieme a Ugo Cappellacci
e Giorgio La Spisa, ex presidente e vicepresidente della Sardegna, sottoscrissero un accordo preliminare in vista della delibera regionale.
Ma quasi due anni dopo (luglio 2011), quando
Marras era già stato sostituito dal primo cittadino Rossella Pinna, l’assessorato regionale
approvò le proposte dei comuni di Arbus, Samassi e Villacidro, e non quella di Guspini.
Così, il titolare della ditta Scalas, deluso per
l’ennesima occasione persa di vendere e per
capirne il motivo, ha presentato al Comune
un’istanza di accesso ai due
documenti, attestanti la manifestazione d’interesse di interventi nell’area mineraria, sottoscritta dall’ex sindaco Marras.
Ma, dagli uffici comunali nessuna risposta formale, nonostante le sue ripetute richieste
in forma scritta. L’unica comunicazione verbale concessagli
l’inesistenza degli atti richiesti. Motivo per il
quale l’imprenditore ha esposto denuncia al
Tar (Tribunale amministrativo regionale), che
ha riconosciuto la presenza di uno degli atti
presso il protocollo comunale. Ed entrambi
gli atti nell’archivio regionale, riscontrato paradossalmente proprio grazie allo stesso sindaco Pinna che, incuriosita dal processo in
corso, ha richiesto alla Regione accesso ai
documenti in questione. E, seppur la sentenza abbia considerato inammissibile il ricorso
di Scalas, ha condannato il Comune a pagare
gli oneri legali di 2900 euro, per omissione.
Per non aver dato alcuna risposta formale,
neanche negativa, all’istanza del cittadino.
Marisa Putzolu
SARDARA.
l’ospedale anche Claudio Seda, presidente dell’Euro 2001: «Nel
pronto soccorso spesso viene chiesto di passare all’esterno
o in mezzo alle urgenze». In prima linea anche l’assessore alla
sanità di San Gavino Bebo Casu: «Vogliamo la realizzazione
del nuovo ospedale. Abbiamo dato un pieno appoggio alla
manifestazione dei sindacati». Intanto sul palco si alternano
gli interventi dei sindacalisti. «Cgil, Cisl e Uil, negli ultimi anni,
hanno più volte denunciato pubblicamente - evidenzia Caterina Cocco per la Cgil Medio Campidano - la inadeguatezza
dell’attuale nosocomio, sottolineando la necessità di rimuovere una situazione che viola palesemente il diritto alla salute
degli abitanti del Medio Campidano».
Sulla stessa linea Salvatore Malloci per Spi-Fnp-Uilp pensionati Medio Campidano: «Un sistema sanitario di qualità, che
coniuga efficacia delle prestazioni e ottimizzazione delle risorse finanziarie, considera irrinunciabile l’assistenza ospedaliera, affiancata ad una rete di altre presidi territoriali capaci di
fronteggiare le esigenze di cura che possono trovare risposta
adeguata al di fuori dell’ospedale. Cgil, Cisl e Uil chiedono
perciò alla nuova Giunta e al nuovo Assessorato di mettere in
atto tutte le azioni necessarie affinché si doti il territorio di un
ospedale in grado di assolvere appieno la propria funzione di
cura della malattia». Conclude una combattiva sanlurese, Oriana
Putzolu, segretario generale della Cisl: «Vogliamo che si passi
dai proclami alla realtà con impegni concreti: i pazienti del
Medio Campidano sono costretti a costose trasferte».
Conti alla mano sollecita la realizzazione dell’ospedale il sindaco di San Gavino Carlo Tomasi, accanto a tanti altri primi
cittadini: «La Asl ha già 32 milioni di euro in cassa, ne servono
altri 60 per un nuovo ospedale. L’assessore regionale alla sanità è stato in visita alla struttura attuale con il direttore generale dell’assessorato Giuseppe Sechi. La regione ha 260 milioni di euro per l’edilizia ospedaliera».
Gian Luigi Pittau
ENERGIE SOSTENIBILI
L’ABC del turismo:
ambiente, benessere, cultura
Premiata a Roma da Alleanza per il Clima Italia
e da Kyoto club per il miglior Piano d’azione
per l’energia sostenibile (Paes), Sardara continua a percorrere la strada del
vivere sostenibile e del turismo en plein air con laboratori di eco riciclo e cibi biologici
a chilometro zero. È stato tutto questo il fine settimana del
6, 7 e 8 giugno. Un intenso
programma di attività legate
al tema del vivere sostenibile
e del turismo en plein air, il cosiddetto “viaggiar lento”.
Uno degli otto “Borghi di Eccellenza” della
Sardegna ha proposto a turisti e curiosi visite
guidate nei luoghi della cultura, degustazioni
di prodotti tipici locali, momenti di relax alle
terme, tanti laboratori di pratiche eco-sostenibili e cibi biologici a chilometro zero. La manifestazione, ricca di appuntamenti, ha avuto
inizio con un laboratorio di Hara Yoga per concludersi in serata con i suggestivi bagni termali sotto le stelle.
Il secondo giorno è stato dedicato all’inaugurazione della nuova area sosta camper attrezzata e alla tavola rotonda su “Esperienze e
prospettive del turismo all’aria aperta in Sar-
degna” alla presenza dei neo assessori regionali del Turismo e della Cultura, Francesco
Morandi e Claudia Firino. Con la partecipazione di Rinaldo Brau (Crenos),
Ivan Stomeo (BAI), Fulvio
Gazzola (BA), Gianni Corona
(Federterme), Jan de Haas
(APC), Pasquale Zaffina
(A.C.T. Italia), Luigi Pambira
(Associazione Camperisti
Sardi).
Nel pomeriggio un fitto programma di visite guidate al
museo archeologico di Villa Abbas, al pozzo
sacro di Sant’Anastasia e lungo le caratteristiche strade del centro storico. Inoltre, laboratori di panificazione naturale con percorso
sensoriale, attività per bambini, cena “alla camperista” e musica dal vivo hanno concluso la
serata del sabato. L’ultimo giorno si è aperto
con la “Fiera del Bio”, esposizioni di artigiani
locali, atelier del “Saper fare”, laboratori per
bambini e biodanza. “Non dimentichiamo - ricorda il sindaco Giuseppe Garau - che, oltre al
premio per l’impegno a favore dell’energia sostenibile, siamo uno degli otto borghi di eccellenza dell’isola. Passare dalle parole ai fatti
è un nostro preciso dovere”. (s. r.)
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Attualità
15 giugno 2014
SARDARA. INCONTRO
DEI SINDACI
Fonti rinnovabili:
vera e propria
emergenza
R
iuniti a Sardara per rivendicare un Piano energetico
regionale che imponga limiti ai signori del vento ed alle
energie rinnovabili in genere. Sono loro, i sindaci e gli
assessori all’ambiente, arrivati da 15 paesi dell’isola: da Villacidro, Guspini, Pabillonis, Sardara, Gonnosfanadiga, Gonnostramatza, Collinas, Villanovaforru, Lunamatrona, Bonorva, Cossoine, Giave, Ittiri, Villaverde, Carbonia. “Le nostre
Comunità - scrivono in un documento indirizzato al presidente Francesco Pigliaru ed all’assessore all’ambiente Donatella Spano - hanno, lentamente e faticosamente, intrapreso un percorso che impone, da un lato, uno straordinario
cambio culturale e, dall’altro, la disponibilità e la spendita di
notevoli risorse pubbliche. Questa rivoluzione, imposta dalla necessità di sottrarre il Pianeta ad un lento ed inesorabile
declino, ha appena iniziato il suo percorso”.
La paura è che la direttiva comunitaria per le fonti rinnovabili
ed il Conto Energia apra la strada agli incentivi destinati agli
impianti termodinamici, geotermico e biogas. Scatenando
così una serie di interessi speculativi da parte di società private e multinazionali, che rischiano di compromettere definitivamente il cammino virtuoso intrapreso. Sottolineano gli sforzi dei Comuni per aderire al Patto dei Sindaci, istituire o finanziare Ceas, approvare
Paes, valorizzare il turismo, tutelare il proprio patrimonio boschivo, finanziando compagnie barracellari e campagne antincendio, incentivare la raccolta differenziata. Nonostante
questo, per il territorio le fonti rinnovabili sono oggi un’emergenza. E tutti a sciorinare progetti, permessi, trivelle, indagini, esplorazioni, pale eoliche che si moltiplicano a vista d’occhio. Da Sassari a Cagliari, passando per il Campidano, sono
33 le domande di ricerca geotermica e di idrocarburi a terra ed
a mare, per una superficie di oltre 4 mila km quadrati e 100
paesi coinvolti.
Cinque gli impianti termodinamici solari, per una potenza di
285 mwe di energia elettrica e oltre 900 ettari di terreno agricolo, 8 serre fotovoltaiche, 2 grosse strutture di biomasse e
tanti altri di biogas. “Mentre noi lavoriamo per proteggere
l’ambiente - spiega l’assessore all’ambiente di Sardara, Andrea Caddeo, anima dell’iniziativa -, la Regione autorizza
l’esatto contrario. Abbiamo aderito al Patto dei sindaci, istituito un centro di educazione ambientale, finanziato compagnie barracellari e di protezione civile, incentivato la raccolta differenziata. Impegni vanificati da questi signori imprenditori che arrivano in sordina e padroneggiano a nostra
insaputa”.
Santina Ravì
VILLANOVAFORRU
I SETTE COMUNI
INTERESSATI
HANNO GIÀ
ESPRESSO
IL LORO PARERE
NEGATIVO
Assemblea cittadina contro la geotermia
Gremita la biblioteca comunale di
Villanovaforru, all’assemblea del
29 maggio rivolta ai cittadini per
illustrare nel dettaglio la richiesta di permesso di ricerca geotermica, funzionale alla produzione di energia elettrica e termica.
Il progetto, denominato Sardara
e p r o p o s t o d a l l a To s c o G e o ,
coinvolge un’area di 79,5 chilometri quadrati e i comuni di Sardara, Collinas, Gonnostramatza,
Villanovaforru, Sanluri, Lunamatrona e San Gavino Monreale, i
quali hanno già deliberato il proprio diniego alla richiesta della
società, da inviare alla Regione.
Presenti per l’occasione il sindaco Emanuela Cadeddu e gli assessori di Villanovaforru, Loredana Mele consigliere di Gonnosfanadiga e responsabile del comitato Terra che ci appartiene,
Francesco Marras del comitato
No Megacentrale, l’assessore all’ambiente di Lunamatrona Roberto Moi, il vicesindaco di Collinas, Francesco Sanna, e Maurizio Onnis del comitato Fuori
dalle pale.
Insieme al numeroso pubblico, gli
amministratori comunali hanno potuto ascoltare la voce di esperti tecnici del settore ed esporre le proprie idee in merito. Ad indicare gli
effetti devastanti che ne deriverebbero dalla realizzazione del progetto, si son alternati sul palco: l’ingegner Mauro Gargiulo, responsabile regionale di Energie per il
WWF; la biologa Manuela Pintus di
No al progetto Eleonora e i geologi Laura Cadeddu e Gianni Mandis.
È emersa una categorica opinione
negativa allo specifico progetto geotermico che, secondo i partecipanti, deturperebbe zone di alto prestigio naturalistico, ambientale e
archeologico.
In occasione dell’evento, il sindaco Cadeddu ha fatto sapere di voler attivare al più presto uno sportello informativo, al quale i cittadini potranno rivolgersi per ottenere
delucidazioni e assistenza nel redigere eventuali osservazioni. E confida nella partecipazione di tutti.
Marisa Putzolu
SARDARA
E
GUSPINI
Richieste e permessi minerari: far west delle energie
Alt alle trivelle del progetto Sardara e Guspini che
interessa una superficie complessiva di 151 chilometri quadrati e 12 Comuni del Medio Campidano:
San Gavino, Gonnostramatza, Collinas, Sanluri,
Sardara, Lunamatrona, Villanovaforru, Guspini,
Gonnosfanadiga, Villacidro, Arbus e Pabillonis.
È stata l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ad inoltrare uno specifico
atto di intervento con “osservazioni” nei procedimenti di richiesta di permessi minerari, presentati dalla società aretina Tosco Geo s.r.l. Osservazioni inviate all’Assessorato regionale dell’industria - Servizio attività estrattive, al Servizio regionale valutazione impatti (Savi), alla Commissione europea, ai Ministeri dell’ambiente e per i
beni e attività culturali.
“Chiediamo -spiega il presidente dell’associazione Stefano Deliperi-che venga dichiarata l’improcedibilità delle istanze di permesso di ricerca, in
quanto non risultano svolti e conclusi positivamente i procedimenti di verifica di assoggettabilità, finalizzati a considerare necessario o meno per
ubicazione, risorse naturali, contesti economico-
sociali interessati al procedimento d’impatto ambientale”. In ogni caso, risultano importanti le linee guida della Regione che prevedono il rilascio
del permesso di ricerca da parte dell’Assessorato
regionale dell’industria - Servizio attività estrattive “subordinato all’intesa con i Comuni competenti”.
In altre parole saranno i Comuni a decidere se
accettare o meno le ricerche nel proprio territorio.
“Nel corso degli ultimi anni - aggiunge Deliperi la Sardegna sembra diventata la terra promessa
delle risorse energetiche: ben 11 istanze per permessi di ricerca, per un’estensione di svariate migliaia di ettari, due delle quali già accolte”. A quelle geotermiche si sommano gli idrocarburi e gas
naturale. A penalizzare l’isola è l’assenza di un
piano energetico-ambientale regionale, rispettoso dei valori ambientali, idrogeologici, storicoculturali. “Un vero far west - conclude l’esponente ambientalista - sui cui era stato chiesto il pronunciamento dei candidati alla carica di presidente della Regione. E Francesco Pigliaru aveva annunciato una sostanziale moratoria”. (s. r.)
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Attualità
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SANLURI. TERZO PREMIO GIOVANNI PUSCEDDU
La scelta cade sulla cooperativa
Villasilli di Siddi
C
erimonia di presentazione e premiazione a Sanluri, nella
chiesetta di San Sebastiano, dei vincitori del terzo concorso dedicato al padre del turismo culturale del territorio, Giovanni Pusceddu. Iniziativa del Rotary club di Sanluri, aperta a tutti
coloro che con la propria opera o intervento abbiano contribuito al progresso economico, sociale e culturale del Campidano.
La giuria quest’anno ha premiato la cooperativa Villasilli di Siddi. Al suo presidente Gianluca Atzori, alla vice Stefania Vacca
ed alla socia Carmen Pisano, è stata consegnata la bifora in
terracotta della chiesa di San Gregorio di Sardara, opera realizzata a mano dall’artista Roberto Bandinu. “Il nostro Club - spiega
il presidente del Rotary, Felice Musa - subito dopo la scomparsa di Giovanni Pusceddu, fondatore del Consorzio Sa Corona
Arrubia, sindaco di Villanovaforru e padre del turismo culturale
delle zone interne, nonché socio fondatore e primo presidente
del Club, ha istituito un premio per ricordare la figura di questo
eccezionale amministratore, che con tenace perseveranza ha
SANLURI. CONSIGLIO
speso la sua vita per valorizzare le risorse e le ricchezze del Campidano”. Il premio, ogni due anni, viene
destinato alle persone, imprenditori, aziende, artisti o
a chiunque abbia contribuito a far conoscere il Medio Campidano, le sue peculiarità e le sue intelligenze
in Sardegna e nella penisola. Un’apposita commissione, vagliando le diverse segnalazioni pervenute,
ha scelto la cooperativa Villasilli, che opera nel settore del turismo rurale. Un sodalizio meritevole di tale premio. “Voi
- ha concluso Musa - con la vostra presenza alla manifestazione che vuole ricordare Giovanni, testimoniate l’alto valore simbolico e morale della cerimonia e rendete merito ai soci della
Cooperativa Villasilli per quanto hanno fatto e stanno facendo
per valorizzare e far conoscere le nostre peculiarità”. Ha aggiunto: “La scelta è stata determinata dal loro interesse verso i
giovani, con l’elaborazione di progetti che stimolano la creatività, la fantasia e la conoscenza del nostro patrimonio culturale
ed ambientale”. Soddisfatta la vedova di Pusceddu, Angela
Schirru. “Sono certa che mio marito oggi avrebbe condiviso il
premio con questi giovani che tanto fanno per promuovere la
cultura locale, per conservare la tradizioni e salvaguardare l’ambiente”. Un riconoscimento ed un apprezzamento che ha commosso i vincitori. “Lavoriamo in questa terra - ha concluso
Atzori - da 12 anni. Tante le difficoltà. Con l’aiuto di tutti ce
l’abbiamo fatta. Non abbandonateci”.
Santina Ravì
SARDARA
PABILLONIS
Via libera al pacchetto Iuc:
la novità è la Tasi
Tari ed Imu animano
il Consiglio comunale
I cittadini alle prese
con le scadenze fiscali
Via libera alle tasse comunali. Il Consiglio comunale di Sanluri
ha approvato, con l’astensione della minoranza, le tariffe del
pacchetto Iuc, Imposta unica comunale, che ingloba l’Imu (sugli immobili), la Tasi (sui servizi indivisibili come ad esempio la
manutenzione delle strade o del verde pubblico) e la Tari (vecchia Tares). Si parte il 16 giugno con la prima rata dell’Imu, il 16
ottobre con la Tari. Saldo il 16 dicembre con le ultime tre rate. Il
dubbio è un po’ comune a tutti: si ha il timore che a fine anno,
sommando le tariffe di queste 3 nuove sigle, che messe insieme
compongono la così detta Iuc, si dovrà pagare di più. Bisognerà attendere l’evoluzione legislativa e, tassa per tassa, gli indicatori economici e le condizioni patrimoniali di ciascun contribuente. Per il momento l’unica certezza è che, a conti fatti, nelle
casse del Municipio dovranno arrivare poco più di 2 milioni di
euro: un milione dalla Tari, 703 mila dall’Imu, 248 mila dalla Tasi.
Altra certezza è che la giunta comunale ha recuperato fra le
pieghe del bilancio 70 mila euro per applicare uno sconto sulla
Tari a coloro che hanno un redditto Isee meno di 18 mila euro e
che vivono situazioni di bisogno. Soddisfatto l’assessore al
bilancio, Alberto Urpi. “È sempre spiacevole - dice l’esponente
dell’esecutivo- dover informare la cittadinanza riguardo a nuove tasse e regolamenti, resta la gratificazione per aver imposto
il minimo sull’intero pacchetto”. Dai banchi della minoranza
ancora una volta la proposta di agevolare i genitori che concedono ai figli una casa di loro proprietà in comodato d’uso
gratuito. “Se un’abitazione - dice Massimiliano Paderi- passa
dal padre al figlio è sufficiente un’autocertificazione. Pretendere il contratto di affitto registrato significa far sborsare di tasca
circa 500 euro, più dell’agevolazione stessa”. (s. r.)
Tari ed Imu animano il Consiglio comunale di Sardara. La Tari
costerà ai contribuenti qualcosina in più rispetto alla vecchia
Tares. Tra i più bastonati della nuova tassa le attività commerciali, già sfibrate dalla crisi. In particolare le pizzerie ed i pub che
pagheranno 4,56 euro a metro quadrato di quota fissa e 6,77 di
quota variabile; i bar e le pasticcerie 3,58 più 5,28; fiorai, pescherie ed ortofrutta 3,75 più 5,54. Sconti del 30 per cento, invece, per le famiglie che non superano il reddito Isee di 4 mila e 500
euro. Le tariffe delle singole utenze domestiche saranno determinate dalla combinazione della parte fissa e variabile, in funzione della superficie e del numero dei componenti il nucleo
familiare. Una casa di 100 metri quadrati, con un solo abitante,
pagherà quasi 100 euro, con due occupanti 161, con tre 197. Il
tutto in quattro rate: la prima scade il 31 luglio, la seconda il 30
settembre, la terza il 30 novembre, l’ultima il 31 gennaio 2015.
Il sindaco Giuseppe Garau, illustrando il regolamento sul pacchetto Iuc, fa presente che la tassa sugli immobili resta invariata rispetto allo scorso anno: le seconde case e le aree fabbricabili pagheranno 7,6 per mille. Caso a parte le seconde abitazioni
dei genitori che decidono di ospitare i figli. Per una volta maggioranza e minoranza compatti: “Potranno usufruire di agevolazioni, compresa l’esenzione a patto che i papà presentino in
Comune il contratto di locazione in comodato regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate. Diversamente non resta che
pagare l’imposta come seconda casa”. Per i consiglieri una procedura dettata da “una veste giuridica”. Non così per le famiglie. “Se dobbiamo registrare il contratto - spiega un genitore,
Santino Casu - e pagare anche chi dovrà predisporci gli atti,
tanto vale pagare l’Imu”. (s. r.)
Sono tante le domande che i cittadini si pongono in questo
periodo di scadenze fiscali. Molta la confusione e la perplessità, nel leggere ed ascoltare le diverse sigle relative alle imposte che i giornali e la televisione, quasi quotidianamente pubblicano o comunicano mettendo in apprensione i cittadini.
Iuc, Imu, Tares, Tasi! Sono queste sigle a suscitare preoccupazione. Un groviglio di termini che il semplice cittadino fa
fatica a capire. Forse è anche per questo che l’amministrazione comunale ha pubblicato un comunicato per spiegare, in
sintesi, cosa significano questi termini e tranquillizzare (si fa
per dire) gli utenti. Tra le scadenze imminenti, c’è l’Imu: “Le
aliquote e le detrazioni da utilizzare in occasione dell’acconto
scadente il 16 giugno 2014, sono quelle valide
per l’anno precedente. In occasione del saldo del 16 dicembre 2014, il contribuente
dovrà preoccuparsi di procedere ad
eventuali conguagli, qualora le aliquote approvate per l’anno 2014 risultino differenti rispetto a quelle vigenti nell’anno 2013", spiega il comunicato pubblicato nel sito web del
comune e in forma cartacea affisso
nei locali pubblici.
Per quanto riguarda la Tari che sostituisce nominalmente la
Tares, è la tassa rifiuti a carico dell’utilizzatore di un immobile,
a qualsiasi uso adibito, suscettibile di produrre rifiuto. Rispetto al 2013 non conterrà la maggiorazione di 0,30 euro/mq a
favore dello Stato. Prossimamente i contribuenti riceveranno
gli avvisi di pagamento con allegati i modelli F24 precompilati.
La Tasi (Tributo servizi indivisibili) è invece il tributo per l’erogazione dei servizi indivisibili comunali. Il presupposto impositivo è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, ivi compresa l’abitazione principale, e di aree edificabili,
come definiti ai sensi dell’imposta municipale propria, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli. La Tasi è dovuta dal
contribuente in auto-liquidazione. La scadenza dell’acconto
Tasi è rinviata al 16 settembre 2014, invece, il saldo si pagherà
il 16 dicembre 2014, con le aliquote che nel frattempo saranno
deliberate dal Consiglio Comunale.
Anche per la Tasi verrà reso disponibile sul sito istituzionale
dell’Ente www.comune.pabillonis.vs.it il software on-line che
permetterà al cittadino/contribuente di effettuare il calcolo
TASI e la stampa dei modelli F24.
Dario Frau
COMUNALE
SANLURI. FONDI ALLE ASSOCIAZIONI
Lo sport e la cultura in primo piano
Il Comune di Sanluri mette ancora una volta la somma di 180
mila euro per contributi e patrocini onerosi a enti ed associazioni che operano nel territorio con una precisazione: “Niente
tagli ma neanche sprechi”. Gli interessati devono presentare
domanda all’Ufficio protocollo, indicando il programma completo 2014 delle attività, manifestazioni ed iniziative varie. Lo
scorso anno questi denari sono stati destinati ai gruppi impegnati nell’assistenza e sicurezza sociale (5 mila euro), tutela
ambientale (25.475), attività sportive e ricreative (50.545), cul-
turali ed educative (68.837), sviluppo economico (27.063). Scorrendo le tabelle per categoria spicca la Pro loco che ha beneficiato di 55.435 euro, 30 mila spesi per Sa Battalla. La novità di
quest’anno è la nascita dell’Albo delle associazione. Elemento basilare per non essere escluso dai contributi. “Non si escludiamo- dice il sindaco Alessandro Collu- che si possa fare
ancora meglio. Ma non possiamo allontanare l’occhio dalla
crisi, come non possiamo sacrificare la cultura e lo sport che
tanto fa per i nostri giovani”. (s. r.)
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15 giugno 2014
Attualità
Grande successo
per l’undicesima sagra
del pane tipico gonnese
P
er due giorni Gonnosfanadiga si è trasformata ed è tornata a risplendere di nuova luce tra la valorizzazione dei
prodotti locali e la riscoperta dei propri monumenti. Il
tutto grazie all’undicesima sagra del pane tipico gonnese che,
attraverso il finanziamento del PO Fesr 2007-2013 Asse IV
Linea di intervento 4.1.2 b- intervento 3, è diventata una Eco
manifestazione, minimizzando gli impatti negativi sull’ambiente
per esercitare un’influenza positiva sulla comunità e distinguendosi per una maggiore e più accurata attenzione all’eco
sostenibilità.
Turisti e non per due giorni hanno scoperto e degustato il
pane di Gonnosfanadiga e i sapori tipici del Linas, caratterizzati da un’intensa attività di incontri ed eventi. Una manifestazione organizzata con la preziosa collaborazione della Pro
Loco di Gonnosfanadiga e il comitato “Progetto Euenio”. Tanti
i laboratori come quello del gusto sul vino curato da Andrea
Balleri, miglior Sommelier d’Italia nel 2013. Inoltre il pane tipico gonnese ha incontrato olio, salumi, formaggi e vini a km0
negli stand della fiera mercato. Molto affollato anche il cooking show con trucchi e curiosità su ricette a base di pane
curate da Pierluigi Fais.
PANE ARTISTICO In più la manifestazione si è arricchita del
concorso “Pane artistico in mostra” aperto a tutti i panificatori del territorio regionale che intendano mettere in gara la
loro maestria nella creazione di un pane, su tema libero, purché prodotto attraverso la formatura e decorazione di un pezzo di pasta a base di semola di grano duro sardo, acqua, lievito naturale a pasta acida e sale marino nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali vigenti. Così i panificatori hanno presentato i loro lavori “artistici” il giorno sabato 31 mag-
SANLURI. POVERTÀ
ESTREME
Un servizio
in cambio
di un
contributo
Mille euro a testa in cambio di un servizio per la comunità. A
Sanluri le famiglie in stato di bisogno sono in crescita e dovranno lavorare per guadagnarsi i soldi del sussidio che negli
anni passati, invece, avevano ricevuto senza alcuno sforzo.
Prestazioni occasionali per 50 cittadini, sin dal mese di agosto
impegnati, col sistema della turnazione, per la pulizia delle
strade, per opere di manutenzione ordinaria dei giardini e del
verde pubblico in generale.
“Le situazioni di disagio economico - dice l’assessore ai servizi sociali Donatella Steri - aumentano a vista d’occhio. Sono
sempre di più le persone che bussano alle porte del Comune.
Cerchiamo una risposta per tutte, non sempre facile e possibile”. Ricorda che la sofferenza maggiore è nell’area famigliaminore. Un crescendo di situazioni difficili legate in parte alla
mancanza di lavoro del papà ed in parte ai genitori separati.
Basti pensare che sono state tante le famiglie che hanno fatto
richiesta di un aiuto per le spese di viaggio sostenute per
accompagnare i figli alla materna. (s. r.)
gio nell’ambito del concorso a loro dedicato “Il Pane Artistico
in Mostra”.
LE SCUOLE Le classi della scuola dell’infanzia dell’Istituto
“Sacro Cuore” e le classi della scuola primaria e secondaria di
I grado dell’Istituto Comprensivo di Gonnosfanadiga hanno
aderito entusiasticamente al concorso “Un giorno dal Fornaio” producendo degli elaborati (disegni, cd e piccoli manufatti) che sono stati premiati con una targa alle 3 classi vincitrici
e con attestati di partecipazione per gli studenti (scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria I grado). I lavori degli alunni sono stati esposti per tutta la durata della manifestazione (sabato e domenica) nei locali della Fiera Mercat,o
sono stati visti da tutti i visitatori della sagra e sono stati
facilmente individuabili da parte degli alunni delle classi che
hanno aderito e da parte di tutti gli altri studenti.
TANTI EVENTI Questa ecomanifestazione si è arricchita di
una fontana pubblica con erogazione di acqua liscia e gasata
per tutti i visitatori, da utilizzarsi per tutto l’anno dai cittadini
di Gonnosfanadiga. In più eco catering: i prodotti tipici del
Medio Campidano, degustati utilizzando stoviglie in materiale biodegradabile quali piatti, bicchieri e coppette. I cooking
show e tutte le attività culinarie sono stati realizzati tramite
l’utilizzo di piatti in porcellana, bicchieri in vetro e posate in
acciaio.
Gli erogatori d’acqua, posizionati in maniera ben visibile all’interno della Fiera Mercato, hanno consentito di ridurre la
produzione di imballaggi in plastica derivata dal consumo di
acqua in bottiglia.
BICI GRATUITE Per tutta la durata della manifestazione i
visitatori si sono cimentati in una sana pedalata per le vie di
SERRENTI
Gonnosfanadiga, grazie alle
15 biciclette messe a disposizione.Il servizio di green
shuttle ha garantito il diritto alla mobilità dei cittadini
del territorio, conciliandolo
con l’esigenza di ridurre l’inquinamento e le esternalità negative, quali le emissioni di gas serra, lo smog, l’inquinamento
acustico, la congestione del traffico nel comune di Gonnosfanadiga e l’incidentalità.
Sia sabato che domenica, bus navetta hanno effettuato gratuitamente il collegamento dal comune di Villacidro, San Gavino Monreale, Sanluri e Sardara (comuni vicini a Gonnosfanadiga), alla Fiera Mercato partendo dal punto di incontro baricentrico e precedentemente individuato (Centro Commerciale sant’Ignazio).
MONUMENTI APERTI Con un secondo bus è stato garantito
un servizio di transfer gratuito dalla sede della Sagra del Pane
alla Tomba dei Giganti e al Parco “Perda ‘e Pibera”, a circa 5/
6km dal paese, favorendo così la partecipazione dei visitatori
dell’XI sagra del pane alla manifestazione Monumenti Aperti
che si è tenuta in contemporanea.All’interno e all’esterno della
Fiera Mercato sono stati dislocati, in modo visibile e facilmente accessibile, i contenitori per la raccolta differenziata:
insomma l’undicesima sagra è stata caratterizzata anche dal
coinvolgimento di alunni, dei panificatori e di tutti i visitatori
attraverso tre concorsi. La premiazione è avvenuta domenica
1 giugno nei locali della Fiera Mercato, dove i lavori sono
rimasti in mostra per due giorni.
Gian Luigi Pittau
SANLURI
Corso di tecnologia Il Civraxu di Sanluri: energia per lo sport
teatrale
Successo per l’iniziativa del Comune di Sanlu- anche la preparazione di dolcetti tipici. Nel
Sono aperte le iscrizioni al
workshop di illuminotecnica
teatrale “Il Teatro e la sua Luce
- fra tecnologia e arte” in programma da venerdì 20 a domenica 22 giugno al Teatro di Serrenti. Il corso, rivolto a quanti
intendano avvicinarsi per la
prima volta al mondo della luce
utilizzata nell’ambito dello spettacolo (fra teatro e cinema) è
organizzato dal Teatro del Segno in collaborazione con l’Accademia della Luce e l’AIDI
Sardegna, con l’Associazione
Culturale Momotù e il Comune di Serrenti. Il progetto formativo comprende uno stage
finale, con la progettazione del
disegno luci e l’allestimento di
uno spettacolo teatrale al Teatro di Serrenti. Al termine del
workshop i partecipanti conseguiranno un attestato di partecipazione. (s.p.)
ri “Verso l’expo 2015. Il Civraxu di Sanluri:
nutrire la vita, energia per lo
sport”. Un’intera giornata nella
Casa del Pane di via Municipio e
nei locali dell’ex Montegranatico.
Dalle 9.30 alle 13.30 si è tenuto il
laboratorio gratuito sulla panificazione, dedicato ai bambini dai
6 ai 10 anni. Maestri d’eccezione gli anziani
dell’associazione Ada. Gli alunni hanno seguito con vivo interesse i segreti della panificazione, dall’impasto della farina al forno. E
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pomeriggio l’evento è proseguito, dalle 17.30
alle 19.00, attraverso un incontrodibattito sulla stessa tematica, nei
locali dell’ex Montegranatico. Il titolo era: “Realizzazione di coccoi e
preparazione del lievito madre”, a
cura dello studioso Gianni Mereu.
Mentre la dottoressa Sara Congia,
biologa nutrizionista, ha parlato del “Regime
alimentare dello sportivo. Il pane di Sanluri:
un valore aggiunto”. (s. r.)
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Attualità
ARBUS. A SCUOLA DI LEGALITÀ
Internet: diffidate dei messaggi di sconosciuti
Essere adescati da
sconosciuti è uno
dei rischi più diffusi. La procedura è
questa: sconosciuti, dopo aver
studiato i profili
per la maggior parte dei piccoli, privi
di impostazioni di
sicurezza, ne hanno realizzati di
analoghi. Quindi li
hanno contattati,
chiesto l’amicizia e
lavorato per costruire un
rapporto fittizio, fino a
farsi inviare il numero telefonico. La conversazione è passata dai social
network a WhatsApp up.
Il modo più facile ed economico per chiacchierare
con gli amici. fino a messaggi con invio di immagini.
L’ispettore della Polizia
postale di Cagliari, Roberto Manca, in cattedra nella scuola media di Arbus,
sui banchi un centinaio di
ragazzi per apprendere i
pericoli che si possono
correre navigando in internet. “Da internet potete imparare tante cose, ma
state attenti ai rischi. Mai
pubblicare o semplice-
mente condividere foto
senza il consenso della
persona interessata. Peggio se accettate immagini di persone nude in
qualsiasi chat. Diffidate
da chiunque in rete vi
chiede dati, dietro potrebbe esserci un truffatore. E
non scaricate una canzone se prima non avete il
permesso”.
Manca e l’assistente
capo, Ivano Beccu, hanno spiegato che essere
adescati da sconosciuti è
il rischio più diffuso. I ragazzi si sono aperti e raccontato le loro esperienze. Storie diverse con un
denominatore comune: richieste di amicizia soprattutto su facebook da sco-
nosciuti, per poi passare
a richieste ed inviti che
hanno messo paura al
punto da chiudere il rapporto. Gli agenti hanno
spiegato che in questi
casi occorre parlarne con
i genitori o con gli insegnanti, “un modo sicuro
per evitare di commettere
reati online”.
L’iniziativa rientra nel
progetto ‘Scuola Famiglia’, portato avanti dal
professore di religione
Pierpaolo Saba, e dai docenti Anna Rita Soddu e
Maria Zedda. Un anno di
lavoro con visite guidate
ed incontri con esperti
nelle problematiche della
legalità.
Santina Ravì
15 giugno 2014
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PABILLONIS. SCUOLA DELL’INFANZIA
Saggio finale di ballo e canto sardo
Unu, dusu e tresi, quattru,
cinqui sesi, setti otto e noi
e cun d’unu fainti dexi…
risuonano ancora nelle nostre menti le allegre strofe
delle canzoni e filastrocche
eseguite dai bambini nei
saggi conclusivi del “Progetto di Lingua e Cultura
sarda”. Il 24 maggio scorso,
presso il centro di aggregazione sociale, è stata la volta dei piccoli scolaretti delle
scuole dell’infanzia di via
Sardegna e via Bologna.
I maestri, esperti in tradizioni popolari sarde, Emanuele
Garau e Livio Cau, hanno
egregiamente insegnato ai
bambini della scuola dell’infanzia e primaria balli e canti
tradizionali. I piccoli interpreti
hanno stupito tutti per la loro
bravura, con la loro semplicità hanno regalato sorrisi, applausi e anche qualche lacrima di gioiosa commozione ai
loro genitori.
Il progetto denominato
“Agiuda sa limba: cristiona
su sardu!” ha come obiettivo
principale quello di far crescere nei bambini l’amore e il rispetto per la memoria del passato, e la riscoperta e tutela
della cultura e lingua sarda.
“Piedi uniti, schiena dritta e
bocca chiusa”, suggeriva ai
bambini maestro Emanuele, e
via con i balli, ora in cerchio,
di coppia e di spalliera. Un
lungo applauso e poi ancora
canzoni, “Tziu Peppi Pinna
teniada una pudda”… allegre,
spensierate, irriverenti, come
“Sa canzoi de su scolaru”,
riadattata in “Peppa sa maista”, che se la senti una volta
non si scorda più. “Su trallalleru” scalda gli animi e le mani
per gli applausi.
Il passo cadenzato dei “Mamutones” eseguito dai bambini fa quasi tenerezza, piccoli saltelli e buffe “facce brutte” per fare il verso alle antiche maschere del carnevale
barbaricino. Un piccolo viaggio, nel ricco patrimonio cul-
turale sardo, dove s’intrecciano storia e tradizione, racconti e passione. Un percorso che
mira a far conoscere alle nuove generazioni il proprio passato, attraverso la nostra lingua che ha come cornice
usanze e gesti millenari. Ringraziano con un maestoso
inchino i bambini, fieri e orgogliosi come l’intero popolo sardo.
Sulla scia finale di un “Duru
Duru”, allargato anche ai genitori, i bambini e le loro insegnanti, danno vita ad un allegro ballo, tutti presi per mano
ad emozionarci per il passato
della nostra isola, sempre
vivo in tutti noi!
Stefano Cruccas
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Attualità
15 giugno 2014
PABILLONIS
CONFERENZE
CONOSCENZE
AMBIENTALI
DEGUSTAZIONI
DI PRODOTTI
LOCALI
Giunto a conclusione
il progetto Fattorie didattiche
S
i è concluso venerdì 30 maggio nel centro di aggre
gazione di via Su Rieddu il progetto di Fattorie Didattiche, “Satu po imparai.” L’iniziativa, impostata sull’educazione alimentare, ambientale e sulla ruralità, promossa dalla Provincia e dall’Agenzia Laore, ha coinvolto le scuole e le fattorie didattiche del territorio con
la finalità di recuperare, valorizzare e trasmettere alle
nuove generazioni l’enorme patrimonio di saperi, sapori e conoscenze di un territorio a forte vocazione rurale
proponendoli attraverso un consumo consapevole basato sull’utilizzo dei prodotti agroalimentari del Paniere
del Medio Campidano. Protagonisti della manifestazione, per quanto riguarda le scuole di Pabillonis, sono
stati gli alunni dell’Infanzia e alcune classi (la prima e le
due seconde) della scuola secondaria di primo grado
che hanno dato una dimostrazione di quanto appreso
nell’esperienza vissuta, oltre che in classe, con lezioni
frontali sulla sana alimentazione, anche nelle aziende
agricole Su Massaiu di Turri e L’Aquila di Arbus, dove
esperti hanno insegnato come produrre cibi sani e genuini e conoscere dal vivo il ciclo produttivo dell’allevamento e della coltivazione dei prodotti della terra. Nel
saggio finale, che si è tenuto nella sala congressi di
via Su Rieddu, i bambini della scuola dell’infanzia si
sono esibiti con canti, indovinelli e attività inerenti
l’importanza della frutta e della verdura nell’alimentazione, dopo è toccato ai ragazzi più grandi della
scuola secondaria presentare i lavori svolti con slide, relazioni e mostra fotografica. Parole di soddisfazione per la buona riuscita della manifestazione e per
gli obiettivi didattici pienamente raggiunti sono state espresse dalle docenti Bruna Spano, Tiziana e
Anna Casta che hanno seguito gli alunni nell’attività del progetto. Apprezzamenti inoltre, sono arrivati
anche da parte di Francesco Sanna dell’Agenzia
Laore, che segue da diversi anni l’iniziativa, dalla
dirigente scolastica Elisa Angius che ha messo in
evidenza la valenza educativa e didattica del progetto e dal vice sindaco Riccardo Sanna .
La manifestazione si è conclusa con la degustazione di cibi prodotti dai ragazzi e dalla ditta Convivium
di Guspini che gestisce la mensa scolastica con prodotti a km zero.
Dario Frau
Villacidro celebra don Giovannino Pinna
Tra la gente è ancora vivo il ricordo del sacerdote scomparso tre anni fa
Il 31 maggio, Villacidro ha celebrato don Giovannino Pinna, parroco di Santa Barbara
scomparso tre anni fa all’età
di 66 anni per un male incurabile, ma rimasto nel cuore di
molti fedeli e dei cittadini. Il
sindaco Teresa Pani, nell’aula del Consiglio, ha consegnato ad Angelina, sorella di
don Pinna, la pergamena attestante il conferimento del
titolo di cittadino onorario.
Dopo la cerimonia, vi è stata
la presentazione di due libri
scritti dal sacerdote. Ancora… Insieme. Riflessioni sull’impegno cristiano in parrocchia e nella società e
Maria del Monte Carmelo.
Signora delle nostre case.
Preghiere. Erano presenti il
teologo Daniel Ramada Piendibene, ambasciatore dell’Uruguay presso la Santa
Sede, e mons. Pablo Galimberti, vescovo della diocesi
di Salto in Uruguay.
Breve intermezzo musicale, a
cura della Banda Santa Ce-
cilia di Villacidro, tenutosi in
piazza Zampillo, e a seguire,
in via Roma, è stata inaugurata la sede della Fondazione, intitolata A don Pinna.
Suggestivo ed emozionante
il momento in cui è stato scoperto il ritratto del sacerdote,
realizzato dall’artista Georges
de Canino della comunità
ebraica di Roma. A distanza
di anni, il ricordo di don Pinna vive ancora tra i cittadini
del paese di Dessì. E vive
anche nelle comunità di Pa-
billonis e Uras, dove era stato vice parroco. Fu parroco a
Baressa prima di essere chiamato alla guida della chiesa
madre Santa Barbara di Villacidro. E naturalmente a Gonnosfanadiga, paese in cui è
nato. Don Pinna era amato e
rispettato da tutti. Credenti e
non. Perché, oltre ad essere
un buon servitore di Dio,è
stato un grande uomo. Sempre al servizio della collettività, dei deboli e degli ultimi.
Saimen Piroddi
VILLACIDRO. ASSOCIAZIONE SANTA CECILIA
Aperte le preiscrizioni
ai corsi di formazione musicale
Sono aperte le preiscrizioni ai Corsi di Formazione e Orientamento Musicale, realizzati in convenzione con la Regione Sardegna, per l’anno 2014/15 e organizzati dall’associazione musicale Santa Cecilia. Ai corsi possono accedere tutti i cittadini,
dai tre anni in su, che vogliono entrare in contatto con la
cultura musicale o apprendere l’uso di uno strumento o le
tecniche vocali sia in maniera singola che corale o praticare la
musica bandistica o nei gruppi d’insieme.
La formazione è articolata in
quattro cicli, di tre anni ciascuno. Scopo principale di questi
corsi è quello di diffondere la
cultura musicale, anche etnica, attraverso la pratica strumentale e canora individuale
e d’insieme e preparare i musicisti per entrare nei complessi bandistici o nei gruppi d’insieme, in cui è articolata l’Associazione. Da quest’anno, per arricchire l’offerta formativa,
saranno introdotte nuove discipline, come strumenti etnici,
composizione e coralità. Diversi allievi che frequentano questi corsi hanno poi avuto accesso al Conservatorio, dove proseguono la carriera musicale, senza abbandonare gli studi
scolastici. I maestri sono tutti diplomati o laureati al Conservatorio o hanno un curriculum di formazione di alto livello.
I moduli per accedere ai corsi e ulteriori informazioni si possono trovare presso la segreteria dell’Associazione, sita nei locali del Centro Giovani - ex mattatoio, in via Todde, Villacidro,
che resterà aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 fino 31
luglio.
La segreteria può essere aperta anche la mattina, ma, nel caso,
è necessario fare una telefonata di preavviso ai seguenti numeri: 3398111457 - 070 7576927.
Marisa Putzolu
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Attualità
15 giugno 2014
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Settimo raduno regionale
Club 500 Guspini
Vecchi motori, nuove amicizie
G
rande successo per il set
timo raduno regionale di
Fiat 500, tenutosi a Guspini l’1
giugno, organizzato dal Club
500 Guspini. Più di cento
vecchie 500 si sono fatte ammirare da amanti di auto
d’epoca provenienti da tutta
l’isola. A dare sfoggio della
loro bellezza anche una decina di Vespe Piaggio e Lambrette dei Vespisti Arbus e varie
auto storiche, come Jaguar,
Golf e Fiat Ballilla. Il raduno ha
avuto inizio in viale Libertà. Poi
,verso mezzogiorno, su con la
levetta d’accensione e via per
le strade della cittadina. Breve
tappa allo Zoo Odry per un
aperitivo, dove il gruppo Infiorata San Nicolò ha accolto i piloti con una infiorata a
tema Fiat 500. L’evento si è
concluso con un pranzo al ristorante Su Laccu di Gonnosfanadiga. «Siamo contenti.
Un grande ringraziamento va
a tutti i partecipanti che, per
questo appuntamento, sono
venuti numerosi. Ringraziamo
anche il sindaco, i vigili e tutta la giunta comunale e, in particolare, gli sponsor e i commercianti di Guspini, senza i
quali non sarebbe stato possibile orgaNizzare il raduno»,
fanno sapere Alessandro
Concas, Franco Tiddia, Andrea Lampis, Simone Frau,
Marcello Serru e Gianfranco
Orrù, componenti del club guspinese. Oltre all’inconfondibile rombo delle piccole 500, a
caratterizzare la manifestazione è stato il clima di amicizia
tra le persone e le famiglie presenti che, unite dalla passione delle auto storiche, passavano da argomenti tecnici a
storie di vita.
Tutto come un tempo, automobili e persone. Questa volta facebook ha perso.
Saimen Piroddi
SAN GAVINO
Valerio Pinna: “Quel giorno c’ero anch’io”
Il fiorista racconta la sua esperienza per la canonizzazione dei due papi
“Una settimana di intenso e duro lavoro, ma la soddisfazione è grandissima”. Sono queste le prime parole del fiorista
sangavinese Valerio Pinna al suo ritorno da Roma, dove ha
prestato il suo lavoro per la decorazione
del sagrato e dell’altare di Piazza San Pietro in occasione della canonizzazione di
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Nei
numeri scorsi avevamo raccontato di Valerio, dell’esperienza che stava per intraprendere assieme all’associazione Federfiori, oggi siamo andati a raccogliere
le sue impressioni dopo quattro giorni
di faticoso lavoro a pochi passi da Papa
Francesco. “Abbiamo lavorato 41.000
rose, 20.000 steli di solidago, astrometrie e tanto altro ci spiega Valerio- tutti
fiori che abbiamo utilizzato dai giardini Vaticani, luoghi meravigliosi in cui
abbiamo avuto il privilegio di lavorare”. Valerio ha lavorato con uno staff di
20 persone in cui rappresentava la Sardegna insieme ad Alessandra Leori di
Pula. Il team era composto anche da Giacomo Fanigliuolo di Putignano, insegnante di Federfiori, e Morris Marigo di
Jesolo, che alcuni conosceranno grazie ai suoi tutorial all’interno della trasmissione “Detto Fatto” di Rai 2. Un lavoro non
indifferente visti anche i festoni di medeora che sono andati
ad incorniciare le immagini dei due Papi appena proclamati
Santi, l’altare e il sagrato. Tutto questo è finito sotto gli occhi
di milioni di persone da tutto il mondo. “Abbiamo alloggiato
tutti nell’Hotel Sheraton, nella zona Eur. Ogni mattina il
pullman veniva a prenderci per portarci ai giardini vaticani, dove cominciavamo il nostro lavoro – continua Pinna intorno alle 7. Proseguivamo poi fino alla pausa pranzo
delle 13, un’ora e poi nuovamente al lavoro fino al tramonto. Tutto ciò fino a domenica quando abbiamo sistemato gli
ultimi dettagli prima della cerimonia e alcuni di noi provati dalla mole di lavoro non hanno più resistito e hanno
schiacciato un pisolino”.
Un’esperienza importante per Valerio la cui professionalità è
nota a tutti nel nostro territorio ma alla fine la domanda è: “E
Papa Francesco? Hai avuto modo di vederlo?” Valerio risponde con un pochino di delusione: “Sicuramente il Santo Padre aveva altro a
cui pensare, dispiace che mentre mi trovavo in pausa ho avuto l’occasione di
avvicinarmi al palazzo apostolico, era
in visita un capo di stato straniero, mi
sono appostato nella speranza di immortalare l’attimo, ma all’ultimo una
guardia svizzera mi ha informato che
ad accoglierlo sarebbe sceso il suo cerimoniere, il Cardinale Marini che alla
fine della nostra esperienza ci ha ringraziato a nome del Papa e ci ha portato le sue congratulazioni. Ci basta
questo e ci fa veramente onore. Quello
che mi ha colpito di più? I due Papi
Santi, Giovanni XXIII, il pontefice della mia gioventù. E Karol Wojtyla, il
papa a cui sono indubbiamente più legato. Lo incontrai per la beatificazione di Padre Pio e fui presente anche
per la sua beatificazione. Oggi, con
molta emozione, posso dire che quel giorno c’ero anch’io”.
Lorenzo Argiolas
PABILLONIS
Cimitero: nuovi orari
Nuovi orari per il cimitero di Pabillonis. Entrano in vigore quelli
estivi. Martedì e giovedì dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 18 e domenica dalle 8 alle 12. Un totale di 16 ore settimanali per poter
visitare gli affetti scomparsi. «Una limitazione decisa dal Comune – fanno sapere alcuni cittadini di Pabillonis – a Cagliari o
all’estero per esempio i cimiteri sono sempre aperti. La gente, a
qualsiasi ora ne abbia bisogno, deve potersi recare dai propri
cari. Cari che qui sembrano essere di proprietà del Comune.
Non guardano in faccia a niente, pensano solo ai propri comodi. Vanno in ferie, il personale diminuisce, e con essi diminuiscono anche i servizi, mentre le tasse aumentano». (s. p.)
SAN GAVINO
Campo sportivo di via Convento
Il campo sportivo di via Convento sarà completato. È prevista
la copertura delle tribune e l’installazione di un impianto fotovoltaico, al fine di abbattere i costi energetici. (s. p.)
GUSPINI
Applicazione microchip per cani
Per i migliori amici dell’uomo, il 17 giugno, nel vecchio ambulatorio comunale di via Don Minzoni, è previsto il servizio di applicazione del microchip identificativo sui cani di proprietà. (s.p.)
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Attualità
15 giugno 2014
ISTITUTO COMPRENSIVO GUSPINI - PABILLONIS
Studenti protagonisti
alle finali nazionali
di giochi matematici
A
ncora una volta è l’istituto comprensivo di Guspini-Pabillonis ad essere protagonista nelle finali dei
giochi matematici che ogni anno si svolgono nell’Isola. Tre alunni della scuola secondaria dei due paesi,
infatti, sono riusciti a piazzarsi tra i primi posti nella
graduatoria regionale e il diritto a partecipare alle finali
nazionali che si sono svolte nella prestigiosa Università Bocconi di Milano. Protagonisti stavolta sono stati
Gaia Cadoni della classe 1C, Gaia Mereu della classe
2D di Guspini, e Michele Melis della 2B di Pabillonis. Il
segreto di tanta bravura? Nessuna a detta di tutti, compagni di classe e docenti. Tre ragazzi normalissimi e
niente di eccezionale, “fanno il proprio dovere a scuola come tanti altri studenti e sicuramente con una predisposizione verso questa materia”, spiegano le loro
professoresse Tomasa Vacca del corso C di via Marchesi, Mariella Scanu del corso D di via Bonomi di
Guspini e Maria Rosaria Perra della sezione staccata
di Pabillonis. I tre studenti dell’Istituto comprensivo
per poter raggiungere questo traguardo hanno dovuto superare diverse selezioni: la prima fase, Giochi d’autunno che si è svolta a Guspini, e la fase regionale che
si è tenuta a Monserrato. Il punteggio raggiunto ha
permesso loro di accedere alle finali nazionali della Bocconi dove si sono confrontati con diverse migliaia di
“campioni” selezionati tra i 45 mila concorrenti che
avevano partecipato ai campionati regionali in tutta
Italia. Alla finale di Milano, accompagnati dalla professoressa Maria Rosaria Perra, sono andati le due
ragazze mentre Michele Melis impegnato in un altro
concorso internazionale del Gal Monte Linas non ha
potuto partecipare. Gli studenti dell’istituto non hanno raggiunto i primi tre posti che danno diritto a partecipare alle fasi internazionali che si terranno a Parigi nel
mese di agosto, ma hanno sicuramente provato tantissime emozioni, “che non scorderemo mai”, hanno dichiarato soddisfatti i bravi studenti dell’istituto comprensivo.
Dario Frau
San Gavino: marciapiedi disastrati e pali dell’illuminazione pericolanti
Viale Trieste
Q
Un marciapiede in pessime condizioni per quasi tutto il viale
Trieste, in particolare il lato destro per chi lo percorre dalla via
Roma, con frequenti dislivelli e buche che rendono impossibile il transito a un passeggino e figuriamoci a chi è costretto su
una sedia a rotelle, ma pericoloso anche per anziani e per chi
magari può avere un momento di distrazione. Insomma una
vera e propria vergogna che si lasci in questo stato un marciapiede di una strada principale come viale Trieste anche per il
solo fatto che nella stessa via c’è la sede del consultorio,
dove il muro di cinta della struttura da tempo ospita tre grossi
pezzi d’asfalto che fanno la loro porca figura. E come sono
ridotti alcuni pali dell’illuminazione pubblica nella via Mazzini,
con la base in cemento spaccata e il metallo bucato e mangiato dalla ruggine. Sicuramente non è una vista che infonde
sicurezza sulla stabilità di questi giganti di ferro che possono
pesare anche diversi quintali. In molti si sono chiesti chi si
uando nel mese di luglio del 1990 sorge in località Sa
Tella il nuovo impianto comunale composto di due campi
da tennis illuminati con annessi spogliatoi, fu festa, a partire
dal direttivo e fino ai giocatori della domenica del Tennis
Guspini, l’associazione sportiva nata nel novembre del 1979.
Fino a quel momento, infatti, veniva utilizzato il campo della
Miniera di Montevecchio, per gentile concessione del direttore delle stesse. Poi il campo della scuola media n.2, per gentile concessione, anche questo, dei professor Congiu e Muru,
rispettivamente preside e insegnante di educazione fisica.
Forse perchè ancora bambini, ma per noi piccoli tennisti in
erba l’aria di festa tardò a farsi sentire. Avevamo iniziato a
Montevecchio, in quel campo sollevato dalle radici e spesso
coperto da un letto di aghi di pini. Si partiva insieme con
l’istruttore, Cici Parisi, stretti nel suo maggiolone beige. E dopo
l’allenamento, o tra una partita e l’altra, si faceva a gara nel
catturare miriadi di piccole cavallette, nei tubi delle Wilson,
per poi contarle e liberarle.
E si rientrava infine a casa con le mani nere dalla polvere dei
pinoli.
Il nuovo impianto con i campi in “mateco” - materiale oggi
desueto - sorto in una località della periferia di Guspini, fu
presto dotato - grazie al lavoro e cura degli allora soci - di tutto
il resto: dall’impianto idrico e fognario ai filari di alberi e piante
che oggi lo incorniciano. Non tardammo tutti ad affezionarcene. Anche per via dell’amministrazione virtuosa dei tanti presidenti, consigli direttivi e soci che ne fecero un luogo di
ritrovo per appassionati e non, specie nelle serate estive del
“Cinema sotto le stelle”, a metà degli anni ’90.
Oggi il nuovo impianto è nel “GreenSet” originale dell’omonima ditta. Bicolore - verde e blu, con scritte e righe bianche -, il
campo di resina e il rivestimento impermeabile è progettato
occupi della gestione e della manutenzione dei pali. Le amministrazioni comunali in passato hanno forse dimostrato una
certa leggerezza nella manutenzione ordinaria dei lampioni,
non valutando ad esempio la quantità di ruggine che corrode
questi giganti di ferro, contando quindi su una loro improbabile eternità, senza considerare che a spezzarsi e a rovinare in
modo disastroso sulla carreggiata è questione di un attimo
con grave pericolo per persone ed auto in transito. Pericolo
che si accentua in giornate di forte vento ma anche in situazioni come i recenti nubifragi ed alluvioni che hanno colpito il
nostro paese. Oramai non importa se la colpa della mancata
manutenzione degli arredi urbani è della precedente amministrazione, sta di fatto che i cittadini hanno il diritto di poter
camminare su marciapiedi sicuri e non all’apparenza appena
bombardati.
Alessandro Foddis
Via Mazzini
RESTYLING
DEI CAMPI
DEL TENNIS CLUB
GUSPINI
per ottenere il rimbalzo perfetto della pallina su una superficie
omogenea, durevole e flessibile. La superficie, né lenta né
veloce, è adeguata per tutti i tipi di gioco, sia d’inverno che
d’estate.
“Il finanziamento regionale che ha permesso il restyling del
T.C. Guspini è stato assegnato direttamente alla società sportiva nel 2013 – spiega Bruno Dall’Oglio, presidente “storico”
in carica fino al dicembre 2013 – e cofinanziato dal Comune
per il 50%: è la dimostrazione della riuscita sinergia tra società
sportive e amministrazione comunale”.
Tra i presenti all’inaugurazione, sabato 31 maggio, il sindaco
Alberto Lisci, “orgoglioso di un impianto di questo livello, di
campi da tennis ambiti e importanti, di questo risultato frutto
della partecipazione di tutti”.
Tutti “da calpestare”, i campi da tennis aspettano sportivi e
aspiranti tali di buona volontà e di tutte le età. I prossimi
appuntamenti sono, intanto, “la seconda edizione del Memorial Scanu e la fase conclusiva dei campionati di categoria e
under” – dice Luca Atzeni, attuale presidente.
In attesa di un rinnovato inizio della scuola e degli allenamenti, a settembre, per piccoli e piccole fan di Federer e Nadal,
Williams ed Errani.
Francesca Tuveri
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Attualità
15 giugno 2014
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Indagine sui 28 siti internet dei Comuni del Medio Campidano
Da una valutazione sulla loro fruibilità risultano solo tre sufficienze
L’unica cosa trasparente delle pubbliche amministrazioni pare siano i vetri delle finestre delle
loro sedi municipali. Oltre al verbo dei politici, nei tempi odierni, tra gli strumenti in uso, e
obbligatori per informare il cittadino su tutto quello che accade nel proprio paese, vi sono i siti
internet comunali, tramite i quali qualsiasi utente deve poter accedere, in modo facile, a tutte le
informazioni. Accade però che, come quando si parla, ci siano interlocutori in grado di dare
risposte facili, chiare e immediate, e quelli che invece non sanno spiegarsi bene, che sono
limitati e a volte macchinosi. Lo stesso avviene per i siti.
Per tale ragione, abbiamo esaminato tutti i 28 siti internet comunali dei paesi del Medio Campidano. Per la valutazione si è tenuto conto del primo impatto che si ha aprendo il sito, quindi
l’immediatezza nel capire quali servizi offre e dove, senza tralasciare l’armonia e la modernità.
Inoltre, abbiamo dedicato tre minuti di ricerca per trovare i seguenti servizi fondamentali a
tenere informati i cittadini: albo pretorio, rassegna stampa, area segnalazione guasti, notizie
comunali in primo piano, newsletter, servizio sms, twitter, servizio rss e galleria fotografica.
Tutto quello non individuato in tre minuti è da ritenersi inesistente, perché inesistente appare
all’utente che non riesce a trovarlo.
Da zero a 13 punti, poi convertiti in voto da 0 a 10, dove il 6 rappresenta la sufficienza. Abbiamo
utilizzato i colori semaforici per suddividere le fasce in aree di appartenenza: verde (via libera),
giallo (attenzione) e rosso (non si passa).
Classifica. Con un punteggio di 12 e un voto pari a 9.2, Villacidro si aggiudica il primo posto.
Secondo classificato Guspini, con punteggio 10 e voto 7.6. Ultimo, in area verde, è il sito del
comune di Arbus, con 8 punti e voto 6.15. In area gialla, con punteggio 7 e voto 5.3, ci sono i
comuni di Villanovaforru e Pauli Arbarei e il comune di Ussaramanna con 6.5 punti e voto 5.
In area rosso chiaro troviamo Lunamatrona, San Gavino Monreale e Serrenti, con 6 punti e
voto 4.6. Poi Barumini, Samassi e Villamar, con 5.5 punti e voto 4.23. In zona rossa, con 5 punti
e voto 3.8, i comuni di Gonnosfanadiga, Sanluri, Pabillonis, Genuri, Gesturi, Las Plassas, Tuili
e Turri. Ancora, con 4.5 punti e voto 3.46, il comune di Setzu. Con 4 punti e voto 3.07 si son
classificati i comuni di Sardara, Collinas, Serramanna e Villanovafranca. Gli ultimi tre siti appartengono a Siddi con 3.5 punti e voto 2.69, Furtei con 3 punti e voto 2.3. E, infine, all’ultimo
posto, il comune di Segariu con 2.5 punti e voto 1.92.
Saimen Piroddi
GONNOSFANADIGA.
PROGETTO DEL SERVIZIO SOCIALE
COLLINAS
Per Sant’ Isidoro
primo motoraduno
Un Laboratorio di cucina
per imparare a fare la pizza insieme
Nell’ambito del progetto Lavoro di Comunità, avviato
due anni fa dal servizio sociale di Gonnosfanadiga in
collaborazione con la cooperativa Sinergie di Villacidro, le
associazioni gonnesi, Io e te
insieme Onlus e Gruppo adulti, hanno realizzato l’evento
Laboratorio di Cucina. Valorizzare le risorse presenti in
paese e favorire l’incontro di
persone, in una rete tra famiglie e associazioni. Questo
l’obiettivo sociale concretizzatosi lo scorso 28 maggio
con l’attività gastronomicaculinaria, alla quale hanno
preso parte i due gruppi. Augusta, Lella, Pino, Simonetta,
Fabiana, Francesco, Martina,
Barbara, Alessia, Carla, Mario e i volontari e le operatrici
dell’associazione Onlus. E
Alessandra, Angelo, Alessia,
Anna Franca, Chiara e Anna
del Gruppo adulti, accompagnati da Roberta e Sara, educatrici del servizio socio-edu-
cativo territoriale.
Tutti insieme, animati dall’intento gastronomico-pizzaiolo, hanno prima impastato e
BARUMINI
Estate all’insegna dello spettacolo
La Pro Loco, presieduta da Enrico Zucca, ha presentato il
programma dell’estate baruminese 2014. Si inizierà il 21 giugno con la prima edizione della “Barumini City Marathon”
con un percorso cittadino da ripetere più volte; proseguirà il
18 luglio con la “Festa dell’emigrato” fatta coincidere col giorno antecedente alla festa di Santa Lucia, la più importante del
paese. A fine luglio prenderà il via il “Torneo dei vicinati” di
calcio a cinque suddiviso in fasce di età, in collaborazione
con la Polisportiva Libertas, e subito dopo il torneo di “Beach
volley” in collaborazione con la Polisportiva Insieme. Si prosegue ad agosto con la tradizionale “Corrida” in Piazza San
Francesco dedicata ai cantanti e musicisti locali, per concludersi a settembre con la tradizionale sagra de “Sa simbula
fritta”, uno dei piatti tipici baruminesi.
Carlo Fadda
steso il composto di farina,
acqua e lievito. Poi si son
suddivisi in piccoli gruppi per
disporre le pizze nelle teglie e
infornarle. E, nell’attesa che
fossero pronte da mangiare,
hanno sistemato la sala, i tavoli, riordinato la cucina e, riscoprendo la gioia dello stare insieme, condiviso e gustato il frutto delle loro abilità culinarie. Con la promessa d’incontrarsi per prossimi laboratori, l’associazione Io e te insieme fa sapere: «Questi incontri esprimono il desiderio
del fare insieme, di comunicare la gioia di appartenenza
e di contribuire a creare una
comunità attiva e solidale. Attesta inoltre il percorso di formazione individuale, di appartenenza alla propria speciale
persona ed alla comunità. Per
vivere e realizzare se stessi insieme all’altro».
Marisa Putzolu
L’abbiamo visto a Collinas per la festa di Sant’ Isidoro, protettore dei contadini, quest’anno festeggiato il 18 maggio e non
il 15, giorno della nascita, come si faceva quando frequentavo le elementari ed ero felice di saltare per una mattinata le
lezioni.
Già di buon mattino circa 350 centauri, in sella alla propria
moto, hanno invaso le vie del piccolo centro della Marmilla
richiamando appassionati e curiosi di tutto il circondario e
quasi trasformando la piccola Collinas in un grande centro.
Questo primo motoraduno è
stato organizzato in omaggio al
compianto campione Marco Simoncelli, e ai curiosi e appassionati si sono unite molte persone che lo ricordano con affetto.
Alle 10 le campane hanno suonato a festa per annunciare l’inizio dai festeggiamenti religiosi,
affidati al nostro parroco don
Marco Piano, che ha concelebrato la messa con don Samuele Aru, parroco di Solanas. Alle
10,30 circa dalla chiesa parrocchiale San Michele Arcangelo è partito in processione il simulacro di Sant’ Isidoro portato a spalla da quattro volontari
in costume sardo per il giro nelle vie del paese, con in testa i
cavalli e i trattori, tutti adeguatamente addobbati, seguiti da
don Samuele e don Marco e quindi dai fedeli.
Giunti nella piazza della chiesa, don Samuele ha benedetto i
caschi, i cavalli e i trattori e poi celebrato la messa cantata in
onore del Santo, senza lasciarsi sfuggire l’occasione di ricordare che gli avrebbe fatto piacere fare il parroco di questo
paese, da lui molto stimato.
Verso le 12,30 è la volta dei centauri, che salgono in sella alle
rombanti moto per un breve giro nei paesi del circondario e
fermarsi poi per il pranzo nella casa Tuveri che la Pro Loco
con non poco impegno aveva già preparato. Ma i posti prenotati erano 250, e non 400 come gli arrivi, e la Pro Loco si è
data da fare per sistemarne una parte mentre per i rimanenti
non c’era altra scelta che quella di recarsi nei paesi vicini.
La serata avrebbe dovuto continuare con balli e l’esibizione
del gruppo Is amigus De Brunu, ma il buon Dio non l’ha permesso, ci ha mandato un po’ di pioggia e costretto a rinviare
l’appuntamento a data da destinarsi.
Ino Matta