Complesso Socio-Sanitario e Ospedaliero “Villa Immacolata”, Viterbo La Riproduzione Visiva della Wechsler Memory Scale Un test breve per la memoria a lungo termine per pazienti con Demenza di Alzheimer e aMCI ? Taratura preliminare e considerazioni critiche. 1 M. Ruggeri, Neuropsicologo 1 C. Jenner, Neuropsicologo 2 ! S. Proietti, Psicologo 2" Servizio di Neuropsicologia, Centro di Riabilitazione C.A.R., Roma 2 Complesso Socio-Sanitario e Ospedaliero “Villa Immacolata”, Viterbo. " " [email protected]! Introduzione La Wechsler Memory Scale (WMS) (1,2), largamente impiegata a livello internazionale, ma quasi assente nella neuropsicologia italiana, contiene alcune brillanti prove per la valutazione della memoria, molto note ed utilizzate in Italia, con numerose tarature in italiano. Il subtest della Riproduzione Visiva della WMS invece non ha mai ricevuto lo stesso interesse. Questa prova, richiede principalmente l’integrità delle funzioni mnesiche e della working memory visiva, che sono degli importanti markers cognitivi nella Demenza di Alzheimer (DA) lieve e nel Mild Cognitive Impairment amnesico (aMCI). Le aree cerebrali che sottendono queste funzioni sono quelle temporo-mediali e le connessioni occipitotemporali (Ventral Stream) del “What System” (3), che sono primariamente interessate dal processo neurodegenerativo della DA. La nostra esperienza clinica ci ha mostrato infatti che la rievocazione di una figura geometrica dopo una breve esposizione, sia una prova molto sensibile al deficit di memoria, soprattutto se di tipo temporo-mediale, e al decadimento cognitivo in generale (4, 5, 6). La letteratura riporta che anche le prove di memoria visiva, oltre alla memoria episodica verbale, rappresentino misure sensibili al danno cognitivo nella DA iniziale e nel aMCI (7,8,9), anche se c’è evidenza contrastante sull’incidenza dei deficit di memoria visiva isolata in condizioni di aMCI (10,11). La letteratura indica inoltre un pesante effetto dell’età e della scolarità, e che la sua capacità discriminatoria tra cerebrolesi destri e sinistri sia poco rilevante (5,6). Riteniamo quindi che la Riproduzione Visiva della WMS possa essere utilizzata maggiormente in ambito clinico come test breve di screening per il deficit mnesico in pazienti con sospetta DA lieve o MCI, offrendo essa anche il vantaggio di superare le difficoltà di valutazione della memoria verbale in soggetti con disturbi di tipo afasico, ed i limiti insiti nelle tradizionali prove di Rievocazione della Figura di Rey (12), del Benton Visual Retention Test (BVRT) (13,14), e del Corsi supraspan (15), poco adatte per uno screening rapido. Questo lavoro consiste in una taratura preliminare della Riproduzione Visiva della WMS, con l’aggiunta di una prova differita (allo scopo di “pesare” maggiormente la prova sulle funzioni mnesiche), su un piccolo campione di 55 soggetti. Metodi Sono state impiegate le 3 tavole del subtest Riproduzione Visiva della WMS (Fig. 1), con la seguente procedura: esposizione per 10 sec dello stimolo - riproduzione immediata riproduzione differita dopo 10 minuti. Lo scoring prevede un punteggio di 0, 1, 2 per ogni figura sulla base della presenza ed accuratezza degli elementi delle figure (stessi criteri di scoring del test di Aprassia Costruttiva (15), ottenendo 3 punteggi: Riproduzione Immediata (range 0-8), Riproduzione Differita (0-8), Punteggio Totale (0-16). Le prove sono state somministrate ad un campione di 55 soggetti di controllo (11 M, 44 F; età 41-90; scolarità 5-17 anni), suddiviso in due classi di età (41-65 e 66-90) e due classi di scolarità (5-8 e 13-17), con i seguenti criteri di inclusione: anamnesi neurologica e psichiatrica negativa, assenza di limitazioni non sensomotorie nella vita quotidiana, punteggio MMSE ≥26. Inoltre, al fine di escludere condizioni di possibile MCI con compromissioni a livello delle funzioni mnesiche e visuospaziali, sono stati esclusi soggetti con punteggi inferiori a 2/3 nella sottoprova “Rievocazione” e di 0/1 nella “Prassia Costruttiva” del MMSE. Per ognuno dei quattro gruppi di soggetti sono state calcolate le Medie e le Deviazioni Standard dei punteggi di Riproduzione Immediata, Differita e Punteggio Totale. Sul campione intero sono stati calcolati inoltre i punteggi al 5° e 10° Rango Percentile (RP) (Tab. 1 e 2). Si suggerisce l’utilizzo di punteggi cut-off a < 1 DS e/o al 5° Rango Percentile del Punteggio Totale. Risultati Età Scolarità 41-65 Ripr. Imm. 5-8 13-17 66-90 Ripr. Diff. Punt. Tot. Ripr. Imm. Ripr. Diff. Punt. Tot. 4.3 (1.5) (N=8) 3.4 (2.2) 7.6 (3.4) 4.4 (1.9) (N=12) 2.7 (1.4) 7.1 (3.0) 6.1 (1.8) (N=26) 5.4 (2.1) 11.5 (3.7) 4.3 (1.9) (N=9) 2.7 (1.7) 7.8 (3.9) Tab. 1: Medie e (DS) dei 3 punteggi della Riproduzione Visiva nel campione di controllo diviso in 2 classi di età x 2 classi di scolarità. Campione intero (N=55) Ripr. Imm. Ripr. Diff. Punt. Tot. 5.2 (2.0) 4.1 (2.2) 9.3 (4.0) RP 5°: 2 RP 10°: 2 RP 5°: 1 RP 10°:1 RP 5°: 3 RP 10°: 4 Tab. 2: Medie, (DS), 5° e 10° Ranghi Percentili dei 3 punteggi della Riproduzione Visiva nel campione di controllo intero. Conclusioni I punteggi normativi ottenuti da questa taratura preliminare possono fornire al clinico uno strumento utile e rapido per lo screening del deficit di memoria nei pazienti con DA e MCI, indicato anche per quei pazienti con deficit lessicali non valutabili con test di memoria verbale. Abbiamo riscontrato nel campione un’elevata varianza delle performances ed un precoce declino età-correlato delle funzion prassico-costruttive, effetto già noto in letteratura (6). Tali riscontri determinano nei punteggi cut-off un “effetto pavimento” che inficia la sensibilità della prova. Il Punteggio Totale invece, avendo un range più ampio consente di ovviare in parte a questo limite. Dal punto di vista qualitativo, abbiamo riscontrato nella pratica clinica una caduta selettiva nella riproduzione della 3° figura (che contiene due stimoli) nei soggetti con disturbi di memoria, per il maggiore impegno della working memory e per effetto dell’interferenza. Per le limitazioni suddette e per l’esiguità del campione, queste norme preliminari devono essere utilizzate con cautela. Tuttavia, a nostro avviso, avendo il nostro studio pilota rilevato dei limiti nell’attendibilità della prova (16,17), non possiamo non ricordare quanto già Lezak suggeriva nel suo manuale “Valutazione Neuropsicologica” a proposito del BVRT (“However, it is not a test of visuospatial learning, and should neither be confused with one nor used as one.”) (18). Fig. 1: Le 3 Figure del subtest Riproduzione Visiva della WMS Bibliografia 1. Wechsler D (1945). A standardized memory scale for clinical use. J Psych, 19:87-95. 2. Wechsler D (1963). Wechsler Memory Scale. Forme I e II. FI: Giunti O.S. 3. 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