Visita il sito www.legacoop.coop Anno XXV - N. 32- 5 settembre 2014 Primo piano Legacoop racconta su Facebook l’impegno delle cooperative contro le mafie Un’iniziativa per essere vicini a chi ogni giorno sfida le intimidazioni con coraggio e passione a pagina 2-3 Ritratti In scena con la cooperativa En Kai Pan di Napoli L’Arte, la cultura, insieme all’integrazione sociale e l’emancipazione del territorio sono la sfida della start up En Kài Pan di Napoli. La cooperativa è nata a marzo del 2014 dall’iniziativa di tre soci con esperienza nel settore del teatro e dell’associazionismo culturale. Insieme a due partner d’eccellenza, un direttore artistico e un esperto... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 4 settembre 2014 alle ore 14,15 Dal 6 settembre l’iniziativa “Tempo di Cooperazione” Settori Coop Presentato Rapporto 2014 “Consumi & Distribuzione” Alleanza Cooperative Imola Presentato a Milano il 3 setper rinnovare e continuare tembre il Rapporto Coop a mantenere al centro ... 2014 “Consumi & ... Legacoop Lusetti “Controladisoccupazione investiamo su cultura e ambiente” Territori Puglia Al via “Coopstartup Puglia” dedicato ai giovani Cultura e ambiente, quindi Al via “Coopstartup Puturismo: è questo il ‘petro- glia”, il programma sperilio’, la materia prima... mentale di ... Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio leggi Conad Al via il progetto culturale “Resto al Sud” Osservatorio SWG Lapercezionedeldisagiosocialeaumentaal Centro e Isole Conad sostiene il progetto culturale Resto al Sud di Resto al Sud Academy, un movimento che ha radici nel sud Italia da cui ripartire per individuare e mettere assieme le migliori risorse di questa terra. Il progetto viene presentato nella sala degli Specchi del Comune di Taranto alla presenza del sindaco Ezio Stefano, dell’assessore all’ambiente Vincenzo Baio, del direttore customer marketing e comunicazione... Il grave disagio sociale, meno percepito al Nord, avvolge il Centro e schiaccia le Isole. Principale campanello d’allarme l’aumentato numero di persone in condizione di indigenza. Secondo i dati dell’osservatorio Swg, un sesto del Paese sostiene di vivere in un’area gravemente disagiata. Una cifra non trascurabile e peraltro stabile rispetto a otto mesi fa. La situazione rimane effettivamente invariata... Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano Legacoop racconta su Facebook l’impegno delle cooperative contro le mafie 2 Un’iniziativa per essere vicini a chi ogni giorno sfida le intimidazioni con coraggio e passione “Noi siamo con Libera”. Cioè con don Luigi, minacciato di morte da Totò Riina. Ma soprattutto con il “noi” che anche grazie a lui è nato è cresciuto in questi anni: con le cooperative di Libera e con tutte le altre che in ogni angolo del Paese gestiscono beni confiscati alle mafie, sfidando ogni giorno le intimidazioni con coraggio e con passione. È l’iniziativa che Legacoop ha lanciato il 3 settembre per rendere stabili solidarietà e vicinanza, al di là dei clamori della cronaca. "Don Ciotti non è solo – ha detto il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti – La sua opera di testimonianza e di lotta concreta contro ogni tipo di potere mafioso è ormai diventato un patrimonio di tutti. Le donne e gli uomini della cooperazione sono con lui e con i suoi ragazzi da sempre. Non é con le minacce e con le intimidazioni che si ferma la voce della libertà e della legalità. Mai come adesso il movimento coope- Primo piano ACI rativo e io personalmente ci sentiamo vicini a don Luigi". Questa vicinanza si manifesterà in modo stabile anche attraverso la pagina Facebook “Cooperative contro le mafie”, sulla quale Legacoop racconterà ogni giorno le storie, le sfide e i risultati ottenuti dalle tante imprese aderenti all’associazione impegnate sul territorio in un contrasto effettivo alla criminalità organizzata, attraverso la gestione dei beni confiscati alle cosche. Una pagina che, appena aperta, ha ottenuto un riscontro immediato e molto forte, soprattutto considerando che si trattava della prima volta in cui Legacoop Nazionale si affacciava sui social. Poco più di 24 ore dopo il ‘lancio’ la pagina aveva già ottenuto 792 adesioni (‘mi piace’) e aveva coinvolto attivamente 978 persone, che avevano commentato o condiviso i post o, ad esempio, cliccato per avere ulteriori Legacoop Settori informazioni sull’iniziativa. Sono state invece oltre 8.300 le persone che nelle stesse ore hanno visto la pagina o i post, che hanno ricevuto complessivamente 1.100 clic. Tutto questo in poco più di un giorno: segno evidente di una sensibilità al tema molto forte nel mondo cooperativo, raccontata anche dai post che quotidianamente vengono inseriti. Si è partiti con la storia del Calcestruzzo della Legalità, progetto che a Trapani vede coinvolti insieme imprese, cooperative, rappresentanti istituzionali e associazioni. Obiettivo: sviluppare sinergie di intervento interistituzionale a sostegno dell’attività delle aziende sequestrate o confiscate produttrici di calcestruzzo di alta qualità, che consentano alle stesse di fronteggiare la critica congiuntura economica e di mantenere la propria presenza sul mercato, contrastando efficacemente le forme di concorrenza sleale e Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 salvaguardando gli sbocchi occupazionali dei lavoratori addetti. La seconda storia inserita è quella che coinvolge l’ex villa di un boss che sarà trasformata in casa famiglia per i minori, e che vi raccontiamo in queste pagine. Ma la pagina Facebook ha da subito iniziato a ‘fare il proprio mestiere’, cioè a fare comunità. Sono così arrivate dai diretti interessati foto e racconti di altre esperienze che vengono realizzate contro le mafie, testimoniando tra l’altro che l’impegno va al di là delle regioni meridionali e coinvolge la cooperazione di tutto il Paese. Nova Coop ha così inviato 46 fotografie per raccontare l'iniziativa del campo estivo di formazione e lavoro organizzato con Libera presso la Cascina Caccia, un bene confiscato alla mafia. Coop Lombardia per dar conto di un altro campo estivo ha inviato foto con didascalia: “Ecco i nostri campisti con Pina Maisano Grassi, la vedova di Libero Grassi. Questa mattina all'alba sono partiti da Casltevetrano per essere a Palermo alle 7.45 e ricordare il suo sacrificio di imprenditore onesto e fiero, assieme ai ragazzi di Addio Pizzo e ai soci di Libero Futuro: "E' LIBERO un popolo che non paga il pizzo. È LIBERO un popolo che dice NO alla mafia." #estateliberi #memoriaeimpegno”. L’ESPERIENZA L’ex villa del boss diventerà una casa famiglia per minori Per la prima volta, ancor prima dell’ultima condanna in Cassazione, un bene sottratto alle mafie è stato assegnato ad una cooperativa per il riutilizzo sociale. Se il giudice del Tribunale di Roma avesse seguito l’iter tradizionale, la mega villa che si trova nel complesso residenziale di Castel De Ceveri, tra Roma e Formello, sarebbe rimasta statisticamente abbandonata all’incuria per almeno sei anni. Tra il 25 e il 31 agosto, invece, la cooperativa sociale “Sinergie” – aderente a Legacoop Lazio – ha organizzato insieme a Libera un campo antimafia. Obiettivo per il futuro, ora che è arrivata la condanna definitiva? Dare vita ad una casa famiglia per minori. “La cooperazione si conferma essere una leva potente per restituire alla comunità un bene frutto di attività criminali. Il lavoro che la cooperativa “Sinergie” si appresta a fare – una casa famiglia per minori in difficoltà – rappresenta una risposta alta della cooperazione in una fase così difficile e delicata. Ancora una volta, la cooperazione sociale è protagonista, scommette sull’inclusione sociale e sceglie di occuparsi di chi è in difficoltà”. A dichiararlo è stato il presidente di Legacoop Lazio, Stefano Venditti. La lussuosa villa con 29 stanze, rubinetti in oro, natività a grandezza naturale, bagno turco e piscina, situata a Formello, era stata sequestrata dagli agenti del Centro operativo di Roma della Dia, in seguito ad indagini disposte dalla Procura distrettuale Antimafia nell’estate del 2012. Grazie al maxi sequestro era stato sottratto a Roma un patrimonio del valore di venti milioni di euro a soggetti legati alla ‘ndrina dei Gallico di Palmi (RC) e alla holding Adonis – con varie sedi nel quartiere Coppedé e ai Parioli. E mentre la Dia metteva i sigilli persino all’Antico Caffè Chigi, anche la mega villa in provincia di Formello continua>> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 L’ESPERIENZA veniva sottratta alle mafie. Questa volta, l’iter che prevede la possibilità di riutilizzare i beni confiscati è stato cambiato. E l’immobile non è rimasto abbandonato all’incuria per sei anni. _“Tutto merito del Presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni, anche noto per aver sequestrato tutto il patrimonio appartenente a Enrico Nicoletti, esponente della banda della Magliana”- ha spiegato Marco Carducci, presidente della cooperativa Sinergie, aderente a Legacoop Lazio-. La differenza, in questo caso, l’ha fatta lui. Ha voluto provare a capire insieme a Libera se sul territorio esistessero realtà in grado di riutilizzare il bene per scopi sociali, prima della condanna in Cassazione che è arrivata da poco”. Una intuizione preziosa, un percorso inedito tanto che su questa esperienza, il Tribunale di Roma, la Regione Lazio, l’associazione Libera e varie associazioni di categoria hanno firmato un protocollo d’intesa che potrà consentire il riutilizzo dei beni prima della confisca. La cooperativa sociale “Sinergie” avrà la gestione della villa per quattro anni e vi insedierà una casa famiglia per minori in difficoltà. Nel frattempo, insieme a Libera, ha organiz- Primo piano ACI zato un campo antimafia al quale hanno partecipato giovani tra i 18 e i 20 anni che hanno dato vita ad attività di pulizia e manutenzione degli spazi interni ed esterni della villa. Durante il campo, anche incontri formativi tenuti da Legacoop Lazio, dalla Guardia forestale, da Banca etica e da Libera. Un’esperienza che la coop Sinergie pensa di poter ripetere in ogni stagione “perché è molto importante vivere questo posto per dare forza ad un messaggio: riutilizzare i beni confiscati alla mafia è un dovere”- spiega Carducci. “Film come Scarface ritraggono molto bene la realtà di questa villa delle dimensioni di 3500 m q : marmi, rubinetteria in oro, letti a baldacchino in stile napoleonico, piscine con mosaico, un bagno turco, taverne, seminterrati, mansarde, terrazze, un parco, un orto e un magazzino agricolo. Il tutto in uno dei complessi residenziali più famosi di Roma e provincia. I ragazzi che hanno partecipato al campo antimafia, però, sono stati colpiti -piuttosto che dallo sfarzo- dalle difficoltà che devono affrontare coloro che devono gestire i beni confiscati”. L’impresa, spesso, non è semplice. E i casi di intimidazione sono tanti. “Anche la nostra cooperativa ha subito delle pressioni nella fase di assegnazione ma – Legacoop Settori grazie al supporto di Libera – è riuscita a superarle. Gli standard della burocrazia richiedono iter complicati. Anche la nuova formula sperimentata dal Tribunale di Roma dovrà ora ricongiungersi con i canoni dell’iter tradizionale. Uno dei problemi importanti è la ricerca dei fondi per la ristrutturazione e l’adeguamento dei locali per il progetto sociale. “Fortunatamente – ha detto Carducci – una mutua sanitaria con sede a Formello – la”MBA”- che ci ha donato 30mila euro e ci ha consentito di ristrutturare un terrazzo di 100 metri quadrati il cui pavimento era praticamente scoppiato e una parte degli spazi interni. Cerchiamo fondi esterni e puntiamo a raggiungere i 130 000 euro per le ristrutturazioni”. Territori Imprese Sondaggio Primo piano 5 RITRATTI DI NUOVE COOPERATIVE In scena con la cooperativa En Kai Pan di Napoli L’Arte, la cultura, insieme all’integrazione sociale e l’emancipazione del territorio sono la sfida della start up En Kài Pan di Napoli. La cooperativa è nata a marzo del 2014 dall’iniziativa di tre soci con esperienza nel settore del teatro e dell’associazionismo culturale. Insieme a due partner d’eccellenza, un direttore artistico e un esperto di comunicazione, En Kài Pan ha già portato in scena la sua missione con corsi, spettacoli ed iniziative da non perdere. Come è nata la cooperativa? “Abbiamo unito le nostre esperienze e competenze nel campo dell’arte, della cultura e delle arti performative -racconta la presidente della cooperativa Tiziana Sellato- con l’obiettivo di realizzare progetti di emancipazione del territorio e opportunità di integrazione sociale utilizzando strumenti culturali legati al sociale e al teatro. Vogliamo coinvolgere le persone che provengono da situazioni di disagio, persone che abitano in zone periferiche della città purtroppo ad alto rischio, dando così possibilità di lavoro nei settori artistici a chi non ne avrebbe”. A quali attività si potrà partecipare o assistere? “Attraverso l’organizzazione di corsi formativi, workshop e seminari lavoriamo per stimolare la creatività e formare figure professionali legate al mondo dell’arte e dell’espressività con corsi di teatro, per tecnici dell’audiovisivo, di scrittura. Quest’estate abbiamo promosso un progetto di teatro sociale sui temi legati alla lotta per la legalità -racconta- con happening caratterizzati dall’improvvisazione da parte degli artisti e con la partecipazione attiva del pubblico. Quattro diversi appuntamenti, Primo piano ACI ispirati alle opere del drammaturgo tedesco Bertold Brecht. Sotto la guida del nostro regista e attore, Luca Gatta, sono stati realizzati dei brevi laboratori con i giovani dei campi di volontariato presso la cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana Libera Terra a Castelvolturno”. Avete in programma altre iniziative? “Abbiamo organizzato una rassegna di teatro nei luoghi del centro storico di Napoli dal titolo “I viaggi di Capitan Matamoros” iniziata il 3 settembre -racconta-. Una fantomatica compagnia di attori si aggira per le strade di Napoli, infestando i suoi palazzi storici in cerca di un pubblico a cui raccontare la propria storia. Il loro capo si fa chiamare Capitan Matamoros ed è convinto di essere l’anima di un grande attore. Con lui gli attori e gli spettatori attraverseranno diversi spazi e diverse epoche, raccogliendo durante il cammino gli elementi di cui hanno bisogno per far rivivere il loro Legacoop Settori teatro: le maschere nel ‘500, la voce nel ‘600 e il dialogo nel ‘700, fino al ‘900. Sono quattro movimenti di commedia dell’arte incentrati sul recupero della tradizione teatrale italiana e per promuovere gli spazi culturali e museali del territorio. I partecipanti, prima dell’inizio dello spettacolo, potranno visitare la location ospite”. Prospettive per il futuro? “Siamo alla ricerca di una sede per creare un centro polifunzionale dove realizzare i nostri progetti. Con una sala laboratorio e un palco dove potersi esibire e strumentazioni audio e video innovative. Inoltre sarà presente una biblioteca e mediateca accessibile a tutti per conservare e consultare il materiale di approfondimento. Vogliamo creare una etichetta per i prodotti e i servizi artistici e culturali di En Kài Pan -aggiunge infine- per certificarne la qualità e renderne chiaramente visibile l’obiettivo sociale ed etico”. Territori Imprese Sondaggio 6 >> Alleanza Cooperative Imola ALLEANZA COOPERATIVE IMOLA Dal 6 settembre l’iniziativa “Tempo di Cooperazione” Alleanza Cooperative Imola per rinnovare e continuare a mantenere al centro della Comunità l’esperienza cooperativa, il modello e la sua presenza, a partire dalla prossima settimana, promuove “Tempo di Cooperazione”. Una serie di iniziative che si svolgeranno dal 6 settembre al 4 ottobre 2014 a Imola. Ogni settimana verranno organizzati: eventi, feste, convegni, incontri con gli organi di informazione, proiezioni cinematografiche, aperture di spazi museali, degustazioni di prodotti tipici dal territorio,concerti, open day, visite guidate e molto altro.Tutto questo con l’obiettivo di rimarcare l’importanza dalla presenza cooperativa nella Comunità e promuovere la conoscenza del percorso avviato con l’Alleanza delle Cooperative Italiane. Tempo dì Cooperazione sarà inoltre l’occasione per presentare il rapporto di collaborazione avviato con la Federazione Trentina della Cooperazione, una delle più significative realtà cooperative del paese, che evi- Primo piano ACI Legacoop Settori denzia presenze in tutti i settori ed eccellenze in particolare nell’agroalimentare, nel consumo e nel credito. Il radicamento esteso sul territorio e la presenza in quasi tutti i settori economici di attività, fanno del Trentino un vero e proprio distretto cooperativo, alla pari della realtà Imolese, come poche altre esperienze nel mondo. Questa collaborazione Imola-Trentino é finalizzata allo scambio di buone prassi ed alla diffusione dalla dimensione unitaria del movimento cooperativo, sempre nell’ottica di diffondere e fare ulteriormente avanzare il progetto dell’Alleanza delle Cooperative Italiana. Il programma completo è consultabile sul sito http://www.cooperativeimolesi.it/ Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Legacoop 7 LEGACOOP Lusetti: “Contro la disoccupazione investiamo su cultura e ambiente” >> Coopfond Cultura e ambiente, quindi turismo: è questo il ‘petrolio’, la materia prima su cui il nostro Paese può e deve investire per dare ai giovani nuove opportunità. Lo ha spiegato il presidente di Legacoop Mauro Lusetti intervenendo al Meeting di Rimini, insieme al presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini, ad un incontro organizzato dalla Fondazione Obiettivo Lavoro con il suo presidente Alessandro Ramazza sul progetto Petroleum. “É un progetto di grande qualità – ha detto Lusetti – perchè nasce dall’alto spessore scientifico delle analisi sulla situazione di questo settore vitale per la nostra economia e le coniuga con la concretezza delle proposte e dei percorsi. Infatti non si limita a “denunciare”, ma si fa carico di proposte e di individuare percorsi che accanto al necessario impegno pubblico fanno riferimento e stimolano le “responsabilità” individuali e della società civile”. “É talmente importante e urgente – ha proseguito Lusetti – che dobbiamo immaginare una “fase 1_ di presentazione, divulgazione e raccolta del consenso attorno alle idee. Poi una “fase 2_ che sarà quella della costituzione di una cabina di regia nazionale per far nascere e seguire le imprese”. Il progetto Petroleum è stato presentato dalla Fondazione Obiettivo lavoro, nata dall’incontro delle iniziative di Legacoop e Compagnia delle Opere. Il punto di partenza è chiaro: con 3.430 musei, 2.100 aree archeologiche e 47 siti Unesco per fatturato turistico siamo alle spalle di Regno Unito, Germania, Francia e Spagna. È evidente che esiste uno spazio per rimettere in valore le eccellenze italiane. Come? Utilizzando, ad esempio, le risorse europee per il settennato 2014/2020. Questa scelta potrebbe creare un volano notevole. In Italia, infatti, ogni euro pubblico investito se ne generano 21. Un effetto moltiplicatore senza pari: la Francia si ferma a 9, Germania e Gran Bretagna pure, la Spagna non va al di là di 5. Aumentare di 1 miliardo la spesa per la cultura produrrebbe dunque un aumento di PIL pari a 20 miliardi. Non solo: ogni due posti di lavoro creati in ambito culturale – racconta Obiettivo Lavoro – se ne genera uno in un altro settore. Un motivo in più per spingere a fondo l’acceleratore in questa direzione. COOPFOND Incontro su “Un sostegno di valore - La finanza per l’economia sociale” “Un sostegno di valore - La finanza per l’economia sociale”. Questo il tema dell’incontro, promosso da Coopfond, che si terrà a Roma il 17 settembre, dalle ore 10.30 alle 13.30, presso l’Acquario romano (Piazza Manfredo Fanti) La cooperazione è parte integrante di un’economia sociale che può aprire nuove strade di sviluppo per il Paese, ma che per sprigionare il proprio potenziale ha bisogno di adeguati sostegni anche finanziari. Partendo dall’esperienza di Coopfond – il Fondo mutualistico di Legacoop – nuovi imprenditori cooperativi, politici ed economisti si confronteranno sul ruolo dell’economia sociale e sugli strumenti di sostegno. continua>> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Legacoop 8 PROGRAMMA Presiede Eleonora Vanni, vicepresidente Coopfond “Un anno a servizio della cooperazione - La rendicontazione sociale di Coopfond” Aldo Soldi, direttore generale Coopfond “Cooperazione, un laboratorio per l’economia sociale” Testimonianze di Roberta Ghidoni, vicepresidente Art Lining “Un’esperienza di workers buyout” Primo piano ACI Valentina Fiore, amministratore delegato Consorzio Libera Terra Mediterraneo “La cooperazione sui beni confiscati alla criminalità organizzata” Annamaria Ricci, vicepresidente Legacoop Puglia “Il progetto Coopstartup di Coopfond” “L’economia sociale per il futuro del Paese” Interventi di: Loris Borghi, Rettore Università di Parma Salvatore Monni, Dipartimento Legacoop Settori Territori Economia Università Roma Tre, direttore Master Economia cooperativa Patrizia Toia, vicepresidente Commissione industria, ricerca ed energia al Parlamento europeo Valeria Fedeli, vicepresidente Senato della Repubblica Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Mauro Lusetti, presidente Legacoop nazionale Imprese Sondaggio Settori >> COOP COOP Presentato il Rapporto 2014 “Consumi & Distribuzione” >> Mediacoop >> Legacoopservizi Primo piano 9 Presentato a Milano il 3 settembre il Rapporto Coop 2014 “Consumi & distribuzione” redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con la collaborazione scientifica di Ref. Ricerche e il supporto d’analisi di Nielsen. Il Rapporto, in versione ebook interattiva illustrato da Enrico Migliavacca, vicepresidente vicario Ancc-Coop e da Marco Pedroni presidente di Coop Italia, fotografa lo stato di salute dei consumi nel nostro Paese inserito in un contesto europeo e internazionale e approfondisce le modalità con cui le famiglie reagiscono alla nuova realtà economica, le differenze che caratterizzano i diversi territori italiani e il confronto con quanto accade negli altri grandi Paesi europei. In equilibrio sul precipizio - Il 2014 doveva essere l’anno del nuovo inizio. Di sicuro è l’anno in cui ci si è fermati sull’orlo del baratro, alle prese con equilibri sempre più difficili. Dal 2007 a oggi si sono volatilizzati circa 15 punti di Pil ovvero 230 miliardi di euro. E ciascun italiano ha visto ridursi nello stesso periodo di 2700 euro a testa il reddito disponibile. L’aria che tira non può dirsi buona (il 77% degli italiani rispetto al 43% -media europea- dà un giudizio pessimo sulla qualità della vita nel proprio Paese e se si chiede un giudizio sullo stato dell’economia la percentuale dei negativi raggiunge il tetto del 91%), la fiducia dopo un timido rialzo sembra di nuovo volgere al peggio. Gli italiani continuano però a mostrare insospettabili capacità di adattamento. Assorbono gli urti provocati dalla recessione e rivoluzionano il proprio stile di vita trasformando le cicatrici della crisi in nuovi o antichi valori. E’ come se per non toccare il fondo avessero rimesso un ordine nella propria zavorra delle priorità partendo dal presupposto che la floridità di un tempo è solo un ricordo. In primo luogo, dopo anni di calo, hanno ripreso a risparmiare (1,7% la maggiore quota di reddito risparmiato nell’ultimo biennio) e il 41% degli italiani dichiara di destinare al risparmio il denaro disponibile dopo aver soddisfatto bisogni essenziali. Fra gli obiettivi del risparmio spiccano temi ACI Legacoop Settori classici, quasi ancestrali della società italiana: il futuro dei figli (sempre di meno ma sempre più preziosi) e le esigenze legate alla casa di proprietà. Alla casa gli italiani destinano il 40% del proprio budget mensile tra mutuo, affitti, utenze; magari non si compra perché la crisi morde, malgrado l’abbassamento dei prezzi (-54% le compravendite residenziali tra il 2006 e il 2013) ma si ristruttura, tanto che questa voce di spesa nel periodo 2010-2013 è raddoppiata e nel 2014 potrà toccare i 33 miliardi di euro (incremento di 5,5 miliardi dal 2013). Frugalità e condivisione sembrano essere le parole vincenti. Meno spostamenti, meno vestiti, meno svaghi e divertimenti, ma anche meno tabacco, alcool e gioco e la condivisione come scelta di vita che riporta in auge concetti un tempo impopolari, perché anticamera della povertà, come “il noleggio” o “l’uso” al posto del possesso. In questo dimostrando di saper interpretare con atteggiamenti più innovativi degli altri europei lo spirito del tempo: solo il 44% dei nostri connazionali infatti non dichiara disponibilità alla condivisione, mentre dicono no il 54% dei tedeschi e il 71% di inglesi e francesi. E comunque tra gli italiani che usano Internet, oltre il 50% ha già provato o si dichiara pronto a sperimentare questa nuova modalità di consumo. La vittima più illustre della sharing economy è l’automobile, un mito appannato. Malgrado un parco auto tra i più vecchi d’Europa infatti la demotorizzazione continua a fare proseliti: -1,4 % gli acquisti da parte delle famiglie nel primo semestre 2014 e le immatricolazioni ai minimi storici. Per non parlare dell’abbigliamento (nel 2013 ancora un -6,7% che si cumula a cadute già osservate negli anni precedenti). L’altra faccia della medaglia- Virtuosi e tenaci da un lato, dunque, gli italiani di oggi (e dell’imminente domani) ma anche rinunciatari. E’l’altra faccia della medaglia, l’Ita- Territori Imprese Sondaggio Settori 10 lia che dice no: quelli che non votano (sono il 43% alle ultime elezioni), dichiarano di non avere fiducia nelle istituzioni (71%), non sono contenti della propria situazione economica (70%), non partecipano a attività sociali/volontariato (lo fa solo il 22,5%), non si curano (3 italiani su 10), non studiano e non lavorano (il 24% dei giovani). Qui cova il vero disagio che sconfina nella depressione, tanto più tangibile al Sud dove il tasso di disoccupazione nel primo trimestre dell’anno ha superato i 21 punti percentuali, mentre il 25% dei residenti nel Mezzogiorno non può permettersi un pasto proteico una volta ogni 2 giorni (prima della crisi erano circa la metà, il 13%). E qui alligna anche l’economia sommersa, il lato dark dei consumi, le attività illegali che secondo le nuove metodologie stabilite dall’Ue dovranno rientrare nel calcolo del Pil già a partire da quest’anno. Una fetta non di poco conto se valutata in chiave prettamente economica pari a 420 miliardi di euro, il 27,4% del Pil, che potrebbe fruttare se riportata in chiaro fino a 130 miliardi di maggiori entrate per lo Stato. Ma anche un sensore di uno stato di difficoltà: il 5% della popolazione dichiara di aver fatto uso di droghe nell’ultimo anno. E sono 9 milioni i clienti delle prostitute. Food e digital mania- Consumi generalmente al palo ma a voler stilare una classifica svetta sul podio il binomio cucina-tecnologia: food maniaci da un lato e maniaci digital dall’altro. Sono questi i soli comparti che non decrescono in un mare di segni meno. Il cibo è in testa ai nuovi interessi degli italiani (ma solo nelle sue varianti salutistico, etico, etnico, finanche vegano) ed è l’argomento preferito di discussione: sul cibo non si litiga. E d’altronde il Made in Italy è sempre più alimentare. All’acquisto di alimenti e bevande gli italiani destinano oltre il 18% della spesa per consumi, quasi il 4% in più della media europea: più pane e pasta, più carne (anche se meno di Francia e Spagna) e più pesce (ma meno di Spagna e Portogallo). Fatta salva comunque una contrazione della spesa alimentare che dura da 13 trimestri consecutivi, gli italiani amano il cibo, ne sono ambasciatori e magari selezionano i prodotti ma mantengono alta l’attenzione sulla qualità. Primo piano ACI Oltre al bio-boom (il giro d’affari solo nella gdo nel 2014 supererà i 700 milioni di euro), è come se le rinunce alimentari fossero diventate trend: il 7,1% degli italiani si dichiara vegetariano o vegano, l’attenzione alla digeribilità dei cibi, al netto delle vere e proprie intolleranze, genera un +18% del fatturato della gdo per prodotti speciali come i senza glutine o gli alternativi al grano. Nella top ten dei prodotti più venduti nel 2014 rispetto al 2013 occupano il primo posto infatti i prodotti senza glutine (la variazione è del 32,1%) e al terzo campeggiano le bevande alla soia (20,1%). Se poi si osservano i carrelli della spesa (raggruppamenti di prodotti con caratteristiche funzionali omogenee), ci si accorge che gli italiani amano sempre più mangiare etnico (+10% solo nell’ultimo anno), ritornano ai piatti pronti dopo un biennio di rallentamento (+3,2%), il lusso non demorde evidentemente grazie a alcune fasce sociali (+2,1%), mentre rimangono al palo sia il carrello LCC (largo consumo confezionato ovvero beni alimentari e altri beni di uso comune di largo e generale consumo) che quello basic. Un occhio al portafoglio e uno alla coscienza: 2 italiani su 3 conoscono e apprezzano i prodotti etici; i nuovi responsabili degli acquisti delle famiglie italiane si dimostrano anche rispetto ai colleghi europei molto più attenti agli obiettivi di trasparenza lungo l’intera catena produttiva tanto che per il 33% degli italiani, il doppio rispetto alla media europea, l’origine è più importante del prezzo e della marca nella scelta dei prodotti alimentari. E’ però altrettanto vero che 4 su 10 non possono permettersi di acquistare prodotti etici in virtù del prezzo giudicato troppo elevato (38%) o perché poco facilmente reperibili (37%). Tanto innamorati del cibo quanto della tecnologia specie se mobile. E’ mobile il dispositivo con il quale gli italiani si collegano a internet: 60 milioni i device mobili connessi in Italia, di cui 12,3 milioni i nuovi acquisti nel 2013 e il 46% degli italiani utilizza internet in mobilità per una media di 2 ore al giorno. Con questi dispositivi si fa tutto ed è come se lo smarthpone grazie alla sua versatilità avesse inghiottito molti comparti tradizionali di consumo, non a caso in calo: con lo smarthphone si controlla la posta e si va su facebook, si naviga su internet ma Legacoop Settori anche sulla strada, si ascolta musica, si condividono video e foto, si chatta con gli amici, si vedono tv e film, ci si aggiorna sulle notizie, ci si diverte e si fa anche la spesa. 4 milioni sono i possessori che dichiarano di averlo utilizzato per fare acquisti negli ultimi tre mesi. Del resto, gli italiani che stanno in totale 4 ore e 40 minuti al giorno agganciati alla rete qualcosa devono pure fare e l’e-commerce che è cresciuto del 20,4% solo nell’ultimo anno, con punte che superano il 40% per abbigliamento e calzature, è una soluzione che mette d’accordo sempre più italiani. Le previsioni parlano di un raddoppio delle vendite on line nei prossimi quattro anni; un dinamismo che impressiona se paragonato alla staticità degli acquisti “reali”. E’ Internet la nuova piazza della spesa che sottrae terreno ai negozi fisici, anche ai supermercati e ai discount. Industria & Distribuzione- Il calo della spesa degli italiani ha avuto ripercussioni importanti sia sul commercio al dettaglio che sulla grande distribuzione determinando in entrambi i cambiamenti delle rispettive reti di vendita. Per la prima volta nella sua storia la grande distribuzione alimentare ha fatto segnare la prima riduzione dell’area di vendita pari a un -0,2% e subirà nel 2014 una riduzione più ampia. In crescita solo discount (un sesto degli acquisti degli italiani passa da qui) e superstore dove permangono comunque negativi i dati di vendita anche nel primo semestre dell’anno. A parità di rete persino i discount mostrano primi segnali di difficoltà. Confrontandosi a livello europeo se dal punto di vista dei metri quadri rapportati alla popolazione oramai l’Italia ha raggiunto livelli di sviluppo non dissimili da quelli europei, dal punto di vista della reazione alla crisi è quella dove assieme alla Spagna la grande distribuzione ha sofferto maggiormente e dove si registrano le performance peggiori. Anzi, l’Italia si è caratterizzata per l’assoluta stasi dei volumi (0,3% in un quinquennio) e la più bassa variazione dei prezzi (3% dal 2008 al 2013) eccezion fatta per la Spagna. Ma osservando dal di dentro la filiera alimentare ci si accorge che non tutti soffrono allo stesso modo e se nel nostro Paese i prezzi al consumo sono cresciuti molto Territori Imprese Sondaggio Settori 11 meno della media europea, l’industria alimentare ha fatto segnare un incremento superiore alla media europea e il differenziale tra prezzi dell’industria e prezzi al dettaglio è pari a circa 6 punti percentuali. Il dato più elevato in Europa, secondo solo alla Spagna. Le previsioni e la proposta di Coop- “A dispetto anche degli ultimi inquietanti dati estivi sui consumi, crediamo che non sia corretto immaginare una recessione senza fine – sostiene Marco Pedroni, Presidente di Coop Italia. Pensiamo invece che il 2015 possa essere l’anno dell’inversione di questo trend molto negativo, a patto che si operi per il sostegno alla domanda interna con provvedimenti a favore delle classi più deboli, con investimenti strutturali di ammodernamento del Paese, con politiche di riattivazione del credito alle imprese. E’ decisiva nel medio periodo la ripresa di una politica di riforme, a partire dalle liberalizzazioni e dai provvedimenti antimonopolistici che generino ricadute positive sul potere di acquisto delle famiglie (farmaci, energia, servizi finanziari). Il rapporto Ancc-Coop evidenzia infine come il problema prioritario del nostro Paese sia lo spread generazionale. Negli ultimi 10 anni i redditi delle le coppie con meno di 35 anni sono calati del 17%, quelli degli ultra 65enni sono cresciuti del 41%. Nessuna sorpresa quindi se il 2014 sia stato l’anno con il minor numero di nascite in Italia. Ma senza figli non c’è ripresa delle aspettative, non c’è incremento dei consumi, non c’è futuro. Nel ‘programma dei mille giorni’ è fondamentale rimettere al centro una nuova politica di sostegno alle nuove famiglie e alla natalità: è questo lo shock di cui avremmo bisogno. Il settore distributivo è sottoposto ad una forte pressione, derivante dalla riduzione dei consumi e dall’accresciuta concorrenza. In Italia il settore mostra ancora una bassa concentrazione rispetto ai principali Paesi europei; sarà inevitabile una maggiore concentrazione nei prossimi anni, con crescita dell’efficienza e della dimensione media dei principali operatori. Noi, che siamo il primo distributore italiano di beni di largo consumo, crediamo che la risposta principale, ancor prima che nella crescita quantitativa, sia nella crescita qualitativa, innovando profondamente il Primo piano ACI modo di fare impresa. Lavoriamo a importanti cambiamenti spostando valore dalle promozioni allo scaffale e introducendo in modo massiccio una modalità promozionale che lascia al consumatore la possibilità di scegliere senza imposizioni (il meccanismo dello “scegli tu”); semplificando i rapporti con l’industria e le condizioni contrattuali e allineandole a quelle europee; progettando una forte evoluzione del prodotto a marchio con l’obiettivo di superare rapidamente la quota del 30%. E’ una strategia con al centro la convenienza, che è un dovere primario di Coop, ma sempre associata a sicurezza e qualità per i consumatori; famiglie che spendono meno grazie alla nostra azione. Per Coop il 2014 è un anno di preparazione e in parte di anticipazione di questa importante svolta che crediamo farà bene non solo a noi ma all’intero settore.” MEDIACOOP È online il nuovo sito E’ online il nuovo sito internet di Mediacoop (http://mediacoop.legacoop.coop) che sostituisce il vecchio e, nel quale, si potranno trovare molte informazioni sulla riunione e sulle attività dell’Associazione e delle cooperative associate, oltre ad articoli, argomenti, ricerche e normative che possano essere utili per il settore. L’editoriale di apertura rappresentare un’occasione di conoscenza sulla situazione in essere e su alcune delle possibili azioni che l’Associazione intende intraprendere. La pagina Facebook e l’account Twitter sono gli altri strumenti già utilizzabili pienamente (vi si accede direttamente dal sito) e potranno consentire di seguire, più da vicino, l’attività dell’Associazione e, nel Legacoop Settori contempo, inviare news, informazioni, commenti, video o immagini. LEGACOOPSERVIZI Taxi – NCC riforma normativa del settore Le rappresentanze di categoria TAXI e NCC aderenti alle Associazioni Nazionali della cooperazione (Legacoop Servizi, Federlavoro e Servizi/Confcooperative), dell’artigianato (Confartigianato, CNA, SNA Casartigiani) e del commercio (SILT/Confcommercio) hanno partecipato, il 3 settembre, ad una prima riunione del tavolo tecnico appositamente costituito all’indomani dell’incontro politico – sindacale del 31 Luglio 2014 presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine di proseguire il confronto per la riforma della Legge sul Trasporto pubblico non di linea. Le Associazioni italiane della cooperazione, dell’artigianato e del commercio, pur giudicando l’incontro interlocutorio, hanno colto come una nota interessante le prime e parziali indicazioni della struttura tecnica del MIT, coordinata dal Dr. Enrico Finocchi. Prima del prossimo “tavolo tecnico”, che dovrebbe avvenire entro la fine del mese di Settembre, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è impegnato a far pervenire alle Associazioni una bozza di decreto sul quale le stesse potranno intervenire prima della sua definitiva approvazione. Le suddette Associazioni, consapevoli e coscienti che dovranno essere coinvolte nel processo di riforma delle diverse articolazioni dello Stato, quali la conferenza Stato– Regioni, l’Autorità dei Trasporti ed altri ministeri, auspicano che si possa addivenire ad intese con quelle associazioni di categoria che si renderanno disponibili alla modernizzazione del settore. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Friuli Venezia Giulia 12 FRIULI VENEZIA GIULIA >> Veneto Alessio Di Dio è il nuovo responsabile del settore Produzione Lavoro >> Reggio Emilia E’ Alessio Di Dio, attuale direttore di Legacoop FVG, il nuovo responsabile del settore Produzione Lavoro di Legacoop FVG, nominato il 4 agosto scorso durante l’incontro a cui hanno partecipato le cooperative del settore. In quell’occasione è stata redatta un’analisi della situazione del mercato, le prospettive future e le opportunità da cogliere: dalle “grandi opere”, quali la costruzione della terza corsia autostradale, alla cantieristica navale fino all’housing sociale e ai lavori di fornitura e posa della fibra ottica. Secondo Di Dio restano importanti anche le capacità di fare rete e di mettere in contatto le cooperative fra loro “perché lo scambio e la condivisione sono un’occasione di crescita e contribuiscono a renderci maggiormente competitivi”. Di Dio sarà coadiuvato dal vice-presidente Mario Visentin. >> Puglia >> Reggio Emilia >> Livorno manda per usufruirne dovrà essere presentata entro il ventesimo giorno dall’inizio del periodo di cui si chiede l’integrazione. Per il 2015 invece, la cassa potrà essere utilizzata per un massimo di cinque mesi nell’anno solare. «Finalmente un po’ di chiarezza!», commenta Nicola Comunello, Responsabile delle Relazioni industriali di Legacoop Veneto, ricordando che: «Siamo nelle more del passaggio dal sistema degli ammortizzatori sociali in deroga a quello dei fondi di solidarietà previsti dalla legge cd. Fornero. La presentazione del prospetto delle ore da indennizzare va fatta all’INPS provinciale competente per via telematica (Mod. SR41) entro il venticinquesimo giorno del mese successivo a quello di fruizione». PUGLIA Al via “Coopstartup Puglia” dedicato ai giovani VENETO Ammortizzatori sociali in deroga arrivati i chiarimenti Ulteriori 35.637.246 euro che andranno ad integrare le somme già stanziate per gli ammortizzatori sociali nel 2014: a tanto ammontano le risorse aggiuntive assegnate al Veneto - recuperate dal Fondo sociale per l’occupazione e la formazione -, dal decreto interministeriale n.83527 del 6 agosto scorso sul riparto dei fondi per l’anno in corso da destinare alla cassa integrazione e alla mobilità in deroga. A breve inoltre, dovrebbe essere una questione di giorni, la Regione Veneto recepirà nelle Linee guida 2014 per gli ammortizzatori sociali il decreto interministeriale n.83473 del 1/8/ 2014, che ridisegna il percorso degli ammortizzatori non ordinari sino al 31dicembre prossimo e per tutto il 2015: il provvedimento stabilisce in un periodo non superiore a undici mesi la durata della Cig in deroga rendicontabile nell’anno solare 2014; si riconferma anche che il beneficio non potrà essere concesso alle aziende che abbiano cessato la propria attività, e che la doPrimo piano ACI Legacoop Settori Al via “Coopstartup Puglia”, il programma sperimentale di accompagnamento, formazione e consulenza per la creazione d’impresa cooperativa in Puglia dedicato ai giovani. Un progetto che promuove crescita sostenibile in Puglia, sviluppo tecnologico, innovazione e nuova occupazione. Presentato a Bari, nella sede di Legacoop Puglia, il bando rivolto a gruppi, come anche a realtà d’impresa già esistenti da non più di un anno, che intendono costituire una cooperativa. Il progetto è promosso da Legacoop Puglia e Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop, in collaborazione con una rete di partner esperti d’impresa cooperativa e non solo: Informa di Bari, specializzata in servizi di informazione e orientamento, Qiris, acceleratore d’impresa, PazLab, giovane società di comunicazione, The Qube, associazione Territori Imprese Sondaggio Territori 13 che sostiene progetti innovativi, Officine Cantelmo di Lecce e il coordinamento dei giovani cooperatori pugliesi under 40 Generazioni Legacoop Puglia. Insieme al presidente Legacop Puglia, Carmelo Rollo, al direttore Promozione Attiva di Coopfond, Alfredo Morabito, alla presidente della Cooperativa Informa di Bari, Annamaria Ricci, e al co-founder di Qiris, Nicholas Caporusso, presente anche l’assessore della Regione Puglia alla Politiche Giovanili, Guglielmo Minervini, ideatore del programma regionale “Bollenti Spiriti”, dedicato ai giovani pugliesi. “Il progetto che presentiamo ha l’ambizioso obiettivo di promuovere la creazione di nuova occupazione nella nostra Regione – spiega il presidente Rollo – provando a stimolare e supportare l’innovazione sociale di cui, siamo certi, sono portatrici le giovani generazioni. Con Coopstartup Puglia la Lega della cooperative pugliese e Coopfond offrono un contributo concreto a ragazze e ragazzi che hanno un’idea d’impresa e vogliono essere artefici del proprio futuro. Con il valore aggiunto di poter essere supportati da un network di specialisti del mondo d’impresa, della formazione e dell’orientamento”. “Coopstartup Puglia è ad oggi la sperimentazione più complessa e completa del progetto nazionale (Coopstartup)”, sottolinea Alfredo Morabito. “Si propone di sviluppare un sistema a rete che coinvolge una molteplicità di soggetti del territorio e attiva un processo che, dalla selezione delle idee, accompagna i promotori fino alle prime attività economiche della startup cooperativa. In ultimo, concorre al supporto e alle agevolazioni per le PMI previste dalla Regione Puglia”. “Coopstartup Puglia - prosegue - nasce nell’ambito del programma nazionale Coopstartup, il quale ha l’obiettivo di promuovere in nuovi mercati startup cooperative sostenibili e innovative, tecnologiche e sociali. È finalizzato a realizzare opportunità occupazionali durature e di qualità. Grazie anche al contributo professionale di un centinaio di cooperatori e non provenienti da tutta Italia”. Coopstartup Puglia offre la possibilità di partecipare a due specifiche Azioni riservate a gruppi informali che intendono costituire una cooperativa o cooperative inattive costituite da meno di un anno. La prima Azione, rivolta a tutti i gruppi che manifesteranno il proprio Primo piano ACI interesse all’iniziativa, prevede la realizzazione di “Laboratori d’Impresa” , programmati nei diversi capoluoghi pugliesi. I laboratori consistono in due giornate di formazione intensiva in cui mentori e coach esperti offriranno ai giovani partecipanti supporto personalizzato e strumenti per sviluppare l’idea d’impresa, valutarne la reale fattibilità e rafforzare la motivazione dei team. La seconda azione, invece, è l’ “Incubatore diffuso Coopstartup Puglia”, un percorso di accompagnamento al pre-startup, alla costituzione e al post-startup di un’impresa cooperativa. A questa seconda fase potranno accedere solo i gruppi o le cooperative di nuova costituzione che avranno superato la selezione che individuerà i 15 migliori progetti d’impresa cooperativa. La seconda Azione, in particolare, prevede, a sua volta, tre fasi: Accompagnamento allo startup e coaching; Accompagnamento alla costituzione d’impresa cooperativa a costo zero Accompagnamento post-startup per i 36 mesi successivi Dal 3 settembre al 30 settembre 2014 si potrà presentare la manifestazione d’interesse all’iniziativa sì da poter accedere ai Laboratori d’Impresa (Azione 1); dal 3 settembre al 31 ottobre 2014, invece, è possibile presentare la domanda per la partecipazione all’Incubatore diffuso Coopstartup Puglia (Azione 2). Il bando e la modulistica saranno consultabili e scaricabili dal sito www.coopstartup.it/puglia. Tutto questo perché da startup promettenti diventino imprese cooperative solide e affermate. E’ questa la meta ambita del viaggio di Coopstartup Puglia. REGGIO EMILIA In leggero calo la produzione di uve Mentre si stanno chiudendo i bilanci delle cantine sociali relative alla vendemmia 2013 e le prime indicazioni di mercato per i derivati dell’Ancellotta (rossissimi e mosti) appaiono favorevoli per i viticoltori reggiani, per la nuova vendemmia si stima un calo della produzione che dovrebbe collocarsi attorno al, rimanendo comunque al di sotto della flessione prevista Legacoop Settori a livello nazionale (-12%). “Le cantine reggiane – sottolineano Alberto Lasagni e Luigi Tamburini, responsabili del settore agricolo e agroalimentare di Confcooperative e Legacoop – apriranno in questi giorni, anche se per la parte più consistente della vendemmia occorrerà attendere almeno fino all’8 settembre”. All’appello – spiegano Lasagni e Tamburini all’indomani dell’incontro che ha visto riunite tutte le cantine sociali reggiane - mancano ancora quelle ore di sole che consentono di innalzare il grado zuccherino proprio a ridosso della raccolta, mentre sul piano qualitativo l’annata già si preannuncia buona e quantitativamente non troppo distante dai valori del 2013, quando nelle cantine sociali reggiane (che detengono una quota di mercato superiore al 90%) vennero pigiati 1.319.898 quintali di uve. Occhi puntati, dunque, sulle previsioni del tempo, il cui andamento eccezionalmente instabile ha imposto un presidio più elevato rispetto a possibili patologie e ha determinato uno slittamento in avanti delle operazioni vendemmiali. “Il calo produttivo è ormai certo – proseguono gli esponenti di Confcooperative e Legacoop – anche se la flessione sarà abbastanza contenuta (circa il 5%) e limitata alle aree (soprattutto pedecollinari) colpite dalla grandine in luglio e nei primi giorni di agosto”. Contemporaneamente, intanto, per i produttori è anche tempo di bilanci e di previsioni economiche. “I bilanci delle cantine sociali – spiegano Lasagni e Tamburini– si chiudono tra la fine di luglio e la fine di agosto, e i valori già conosciuti parlano di quotazioni non eccezionali ma soddisfacenti e superiori ai 40 euro/quintale per il raccolto 2013”. “Si tratta – affermano gli esponenti delle coop agricoli e agroalimentari di Confcooperative e Legacoop – di livelli inferiori rispetto a quelli ottenuti sulle uve raccolte nel 2012, ma comunque tali da assicurare una redditività adeguata agli investimenti messi in atto dai produttori e dalle cantine sociali reggiane, che negli ultimi due anni, grazie anche al concorso di sostegni pubblici, hanno attivato investimenti in tecnologie, strutture e processi per la qualità per oltre 12 milioni di euro”. Contestualmente – ricordano Lasagni e Tamburini – sono state realizzate rilevanti inte- Territori Imprese Sondaggio Territori 14 grazioni fra cooperative, tanto che il bilancio degli ultimi dieci anni parla di un dimezzamento (da 16 a 8) delle cantine sociali reggiane. Buoni, nel frattempo, anche i primi segnali che giungono dal mercato dei rossissimi (vini e mosti), che rappresentano tanta parte dell’economia vitivinicola reggiana. “La domanda – concludono Lasagni e Tamburini – è buona, ed in assenza di giacenze presso le cantine è ora possibile, oltre che auspicabile, che si consolidino questi primi positivi valori di avvio campagna e che questa buona intonazione si estenda anche ai lambruschi”. REGGIO EMILIA Presentato video sulle antiche tradizioni Riscoperte antiche tradizioni che rischiavano di andare perdute. È accaduto grazie al progetto della classe 2ª A della scuola media Gregori di Carpineti. Attraverso un lavoro di ricerca è stato anche prodotto un interessantissimo video, realizzato grazie alla Bonifica Emilia Centrale. La ricerca, realizzata per il progetto Bellacopia / Ricerca, promosso da Legacoop Reggio Emilia, si chiama “Un bèl saver a n’fu mai scrit / Storia orale di un paesaggio”. Comprende anche interviste a diversi personaggi che hanno frequentato il territorio tra Casina e Carpineti e che in diversi modi hanno dato il loro contributo alla sicurezza idraulica del territorio. Già da alcuni anni l’istituto carpinetano figura tra i partecipanti del percorso, con alcuni progetti che hanno ottenuto premi importanti per qualità e valore sociale. Il piano si inserisce nel progetto Bellacoopia per sviluppare una maggior conoscenza della cooperazione tra gli studenti reggiani. Gli alunni hanno lavorato a piccoli gruppi, organizzando il materiale in modo personale e autonomo, seguendo il metodo Lepida Scuola. Da segnalare nel video un’intervista allo storico sindaco di Carpineti Bruno Valcavi, che ha vissuto gli anni del boom economico, con la nascita delle prime ceramiche e il fiorire dei posti di lavoro e interviste a diversi tecnici, come il geometra Ronchetti, che si occuparono della viabilità. Il montaggio dell’opera è Primo piano ACI a cura della giornalista Isabella Trovato, le interviste a cura di Antonio Canovi, Aronne Ruffini, Giuseppe Meglioraldi. La ricerca e il video sono stati presentati dagli insegnanti e dagli studenti della 2ª A il 30 agosto a Carpineti, nell’ambito della Fiera di San Vitale. Sono intervenuti l’assessore del Comune di Carpineti Enrica Toschi, la dirigente scolastica Giuseppina Gentili, il coordinatore di Bellacoopia / Ricerca Lucio Levrini, il vicepresidente della Bonifica Emilia Centrale Ivan Bertolini, gli insegnanti Brunella Mailli e Ermanio Beretti, che hanno co-ordinato la ricerca, e anche l’ex sindaco Bruno Valcavi. Presenti all’iniziativa il rappresentante di Legacoop Reggio Emilia Carlo Possa e diversi dei testimoni intervistati nell’ambito della ricerca. “Il progetto si è sviluppato partendo da una ricerca sul territorio svolta dai ragazzi – spiegano gli insegnanti Ermanio Beretti e Brunella Mailli - che ci ha permesso di incontrare realtà ormai scomparse e assenti sui documenti ufficiali. Tra queste ricordiamo le storie di alcuni cercatori d’acqua, un tempo figure importanti per il territorio, oppure quella dell’ultimo allevatore di pecore di Valestra e della festa della croce, antica usanza dei contadini per scongiurare eventi atmosferici disastrosi sui raccolti. Sono storie che fanno parte della tradi-zione e della cultura contadina, che si è sempre tramandata per via orale, per questo il lavoro è stato complicato ma al tempo stesso affascinante. Quando insegnava alla fine degli anni ‘50 il maestro Vito Ceccati trascorreva l’intera settimana a Vellucciana – raccontano Beretti e Mailli - rincasando solo il sabato, poichè le distanze per i tempi di allora erano proibitive”. recentemente il via libera all’unanimità all’unione con la cooperativa di logistica integrata e global service con durata fino al 31 dicembre 2050. “Vogliamo far diventare Livorno un polo della logistica italiana ed europea”, dice il presidente di Cft Leonardo Cianchi. “Anche di fronte ai problemi che sta vivendo Cpl, non dobbiamo avere paura di essere ambiziosi: integrando bene i servizi offerti da Cft con il know how della Compagnia, riusciremo a creare una rete di logistica integrata che parte dall’interno della Toscana per affacciarsi sul Mar Tirreno”. “La nascita di questo gruppo paritetico – dice il presidente di Cpl Enzo Raugei – rafforza la Compagnia e le può aprire nuove opportunità di mercato, anche grazie al nuovo impulso che verrà dato alla governance, alla sinergia che le due cooperative metteranno in campo e ai percorsi comuni su materie come crescita del fatturato, servizi competitivi, equilibrio economico”. Il “governo” del gruppo sarà affidato a un comitato direttivo, che sarà composto da due rappresentanti di Cpl e due di Cft e le cui decisioni saranno vincolanti per entrambe le imprese. La nascita del gruppo paritetico è l’evoluzione dell’accordo siglato ad inizio anno tra le due cooperative toscane, una partnership commerciale, operativa e organizzativa che ha prodotto anche il Piano industriale 2014-2017, approvato nel luglio scorso dall’assemblea dei soci di Cpl. Tra gli obbiettivi principali del Piano, la ristrutturazione finanziaria, economica e di governance della Compagnia e un’integrazione commerciale che porti sviluppo e diversificazione delle attività core delle due cooperative. LIVORNO Hub per la logistica europea con il gruppo Cft-Cpl Offrire al cliente finale una gamma integrata di servizi che vada dal porto alla logistica di terra. È questo l’obiettivo di fondo del neonato gruppo paritetico tra la Compagnia Portuale di Livorno (Cpl) e la Cft, la cooperativa toscana azienda leader in Italia nel settore dei trasporti e della logistica. L’assemblea dei soci della Compagnia ha dato Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 15 Cft ha 2300 soci-lavoratori. Recentemente l’impresa con sede a Firenze ha incorporato L’Arca di Cascina e la Cooperativa Trasporti Fiorentini, creando la cooperativa di servizi più grande della Toscana. La fusione consente di rispondere nel migliore dei modi alle nuove sfide – in particolare per quanto riguarda le dimensioni aziendali – poste dal mercato del global service, dando la possibilità a Cft di conquistare uno spazio importante nei settori dei servizi per l’ambiente e il facility management (pulizie, manutenzioni, portierato, ecc.). CPL La Compagnia Portuale di Livorno ha 380 soci-lavoratori. E’ il primo operatore del Porto di Livorno e ha chiuso il 2013 con un fatturato aggregato di oltre 36 milioni di euro. CPL ha una partecipazione nel Terminal Darsena Toscana (container) e nel terminal “Autostrade del mare”. Oltre al lavoro portuale, il gruppo opera anche in campo ambientale, dell’energia e del refrigerato. La principale controllata della Compagnia, la Cilp, è inoltre leader nazionale per l’importazione di cellulosa e automobili nuove, che distribuisce in tutta Italia attraverso un’impresa partner che opera sulla piattaforma del Faldo. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Conad 16 CONAD >> Coop Adriatica Al via il progetto culturale “Resto al Sud” >> Coop Sociale Cadore Conad sostiene il progetto culturale Resto al Sud di Resto al Sud Academy, un movimento che ha radici nel sud Italia da cui ripartire per individuare e mettere assieme le migliori risorse di questa terra. Il progetto viene presentato nella sala degli Specchi del Comune di Taranto alla presenza del sindaco Ezio Stefano, dell’assessore all’ambiente Vincenzo Baio, del direttore customer marketing e comunicazione di Conad Giuseppe Zuliani, del docente di social media Roberto Zarriello, coordinati dal giornalista Giuseppe Caporale, direttore del portale Resto al Sud. “Il Sud non può continuare ad essere sinonimo di rassegnazione, di rinuncia“, sottolinea il direttore customer marketing e comunicazione di Conad Giuseppe Zuliani. “La crescita serve al Paese tutto, ai nostri giovani, alle nostre imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni che sono la ricchezza e l’anima dell’Italia, nel digitale come nell’alimentare. Conad, coerente con il proprio impegno per i giovani, sostiene questo progetto e auspica possa essere il primo passo verso un più ampio rilancio di tutte le regioni del Sud, grazie all’ingegno e all’inventiva di tanti suoi giovani”. Un problema, quello dell’occupazione, pesante soprattutto al Sud. I dati dell’Istat indicano che a luglio è aumentato il divario territoriale, passando dall’8,4 per cento del Nord (+0,3 punti percentuali) al 20,3 per cento del Sud (+0,5 punti percentuali). In Italia il tasso di disoccupazione è salito al 12,6 per cento, 0,3 punti percentuali in più rispetto a giugno e 0,5 punti su base annua. Il tasso riporta ai livelli di maggio, appena sotto il massimo storico. Che dal Sud si debba scappare perché terra non redimibile è uno stereotipo abusato, tanto da r enderlo sempre meno credibile. Ci sono tante persone che combattono per non abbandonare al proprio destino le terre del Sud, per individuare e percorrere ogni possibile strada di rinascita e di sviluppo prendendosi cura di nuovi progetti e di nuove culture. Nasce da tali basi il progetto culturale Resto al Sud, nato da poco più di un anno e che >> Coop Colli lucani >> Pangea >> Politecnica >> Coopernuoto >> Coop Sociale l’Olmo >> Cantina Tollo >> Socioculturale di Mestre >> Cooperativa latte Arborea >> Ambra Primo piano ACI Legacoop Settori punta a realizzare sul web “un’intelligenza collettiva” capace di contrastare i fenomeni che stanno depauperando tante aree nel Mezzogiorno. Partendo dall’ideazione, per poi passare all’azione, proprio come è accaduto nel caso di Resto al Sud Academy. el quartiere Tamburi di Taranto, il cuore antico e più in sofferenza della città, da oggi scatta la ricerca di un “talento digitale” da sostenere per indirizzarlo alle nuove professioni e proporre così, a piccoli passi, un modello di sviluppo diverso partendo dalle zone del Sud che versano in condizioni di maggiore criticità e precarietà. L’iniziativa, resa possibile dal sostegno di Conad, consentirà ad un giovane del quartiere Tamburi di svolgere gratuitamente un corso di social media, editoria digitale, web grafica e web tv della durata di un anno. Chi è Conad Conad, organizzazione di imprenditori dettaglianti indipendenti associati in cooperativa, è presente in 1.468 comuni e in 108 province italiane con 3.019 punti di vendita associati, suddivisi tra ipermercati, supermercati e negozi di prossimità, per una superficie di vendita di 1.750.643 mq. Nel 2013 ha espresso un giro d’affari di 11,6 miliardi di euro (+5,9 per cento rispetto al 2012). La quota di mercato si è attestata all’11,4 per cento (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo). Il fatturato al consumo della private label ammonta a 2,4 miliardi. Conad è leader nazionale nel segmento supermercati con una quota di mercato del 18,5 per cento (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo). Conad opera nel Sud Italia con PAC 2000A, Conad Adriatico, Conad Sicilia e Sicilconad sostenendo, tra l’altro, le economie locali – attraverso accordi di fornitura con tanti produttori locali e sviluppando in loco nuovo associazionismo – e fornendo un concreto contributo al mondo della scuola con le iniziative di Insieme per la scuola nelle quali ha investito sino ad oggi oltre 3 milioni di euro. Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 COOP ADRIATICA Marketing sociale per sostenere un’alimentazione sana e Pediatria Colorati, allegri, nutrienti: sono i Super Vitamini, i dieci personaggi da collezionare che con i loro nomi buffi e la loro energia “invaderanno” dall’8 settembre fino al 16 novembre i negozi di Coop Adriatica anche a Bologna. Due le finalità dell’iniziativa: avvicinare i bambini, con le loro avventure a fumetti e i soffici peluche, a un’alimentazione sana e sostenere il Policlinico di Sant’Orsola. Grazie all’iniziativa, la struttura ospedaliera potrà acquistare una colonna laparoscopica e intensificare l’attività di chirurgia mininvasiva, più sicura e precisa e con tempi di degenza sensibilmente ridotti. “Il marketing a cui pensiamo deve saper coinvolgere le persone attorno a progetti di valore – ha spiegato Adriano Turrini, presidente di Coop Adriatica – come accade con questa iniziativa, che fa educazione alimentare attraverso il divertimento e mette a disposizione risorse per una struttura ospedaliera d’eccellenza, che rappresenta un patrimonio di cui tutta la città deve farsi carico”. “Con questa iniziativa – ha commentato il direttore generale del Policlinico Sergio Venturi – due realtà importanti di Bologna uniscono le forze per un obiettivo comune. La collaborazione con Coop Adriatica è di lunga data e speriamo che, anche attraverso questo passaggio, possa intensificarsi sempre di più per sostenere un ambito, la Pediatria, nel quale sono necessari grandi investimenti”. Gli oltre 415 mila soci di Bologna potranno sostenere il Policlinico di Sant’Orsola collezionando i peluche dei Super Vitamini, raccogliendo sull’apposita scheda, in Primo piano ACI distribuzione alle casse dei negozi di Coop Adriatica, 10 bollini, aggiungere 3 euro e scegliere il proprio personaggio preferito. Si ha diritto a un bollino ogni 20 euro di spesa e, per completare più velocemente la raccolta, anche ogni 10 euro di acquisti di frutta e verdura. I peluche potranno essere ritirati fino al 7 dicembre. I bambini possono anche vedere in azione i Super Vitamini in un libro a fumetti, stampato da Giunti, in vendita negli ipercoop e nei supermercati al prezzo di 2,5 euro: in ogni episodio la simpatica e sana compagnia è alle prese con i grassi nocivi e i componenti “cattivi” del cibo spazzatura. Tra un’avventura e l’altra, il volumetto dà spazio anche a giochi e a schede nutrizionali, con l’apporto calorico dei cibi, consigli e curiosità sulla frutta e la verdura da mettere nel carrello. E i Super Vitamini continuano a far divertire i più piccoli anche su smartphone e tablet, grazie a un’app interattiva gratuita disponibile su App Store e Google Play. Il progetto ha infine uno spazio dedicato sul sito di Coop Adriatica al link www.adriatica.e-coop.it/supervitamini, e una pagina su Facebook dal nome “I SuperVitamini”. Inoltre per tutto il periodo dell’iniziativa, gli ipercoop e alcuni supermercati di Bologna ospitano animazioni con alcuni dei Super Vitamini a grandezza naturale (nella scheda in cartella il calendario degli appuntamenti di Bologna e provincia). Oltre il Policlinico di Sant’Orsola a Bologna, l’iniziativa sostiene le attività di altre tre strutture ospedaliere specializzate nelle cure pediatriche distribuite nei territori in cui la Cooperativa opera. Per la Romagna le donazioni andranno all’ Ospedale Infermi di Rimini per il Veneto alla fondazione “Città della Speranza” di Padova; per le Marche e l’Abruzzo alla fondazione “G.Salesi” Onlus di Ancona. A tutte queste strutture Coop Adriatica donerà 10 centesimi per ogni pupazzo e 50 centesimi per ogni libro acquistato, per un importo complessivo minimo garantito di 100 mila euro. I fondi saranno utilizzati per l’acquisto di apparecchiature mediche all’avanguardia e lo sviluppo di progetti mirati a migliorare le cure e la degenza dei piccoli pazienti. (nella foto: il presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini tra il professor Giacomo Fal- Legacoop Settori della direttore del Dipartimento pediatrico e Sergio Venturi, direttore generale del Policlinico di Sant’Orsola). COOP COLLI LUCANI Inaugura impianto a biogas da digestione anaerobica La cooperativa Colli Lucani, aderente a Legacoop Basilicata, produrrà energia dai reflui dei suini che alleva attraverso un impianto a biogas da digestione anaerobica. L’inaugurazione dell’impianto (un investimento di oltre 2,5 milioni di euro cofinanziato da Coopfond e da Cfi – Cooperazione Finanza e Impresa), si terrà sabato 6 settembre alle ore 9:30 a Picerno, presso lo stesso stabilimento. Sarà anche l’occasione per una discussione più ampia sul settore primario nell’ottica della strategia Europa 2020, che mira ad una crescita sostenibile per promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde, più competitiva, che incoraggi nel contempo la coesione sociale e territoriale. Obiettivi che l’intervento della cooperativa Colli Lucani centra in pieno. Infatti l’energia rinnovabile viene ottenuta, sotto forma di biometano, dalla fermentazione anaerobica controllata di reflui zootecnici e scarti agricoli. L’impianto fornisce una potenza massima di 350 kW/ora e un deciso abbattimento delle emissioni in atmosfera «riportando – come tiene a sottolineare il presidente di Colli Lucani, Antonio Curcio – l’attività agricola all’interno di standard ambientali del tutto e cosostenibili». Oltre al bio- Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 metano, dall’impianto si ricava un digestato organico di fine processo che verrà utilizzato sia per la fertilizzazione dei terreni, sia come acqua di coltivazione per le attività di coltura, in serra, gestite da una cooperativa sociale di tipo B finalizzata all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Al convegno, che si terrà dopo l’inaugurazione, dal titolo “Verso un’agricoltura sostenibile, inclusiva, intelligente” e coordinato dalla responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Basilicata Caterina Salvia, parteciperanno, tra gli altri, il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico e il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Partendo dall’esperienza della cooperativa, illustrata da Antonio Curcio e dal presidente della cooperativa Cems, che ha realizzato fisicamente l’impianto, seguiranno gli interventi di esponenti del mondo produttivo, economico e sociale regionale, il direttore generale di Coopfond Aldo Soldi, l’amministratore delegato di Cfi Camillo De Berardinis e Marcello Fortini, del Ministero delle Politiche agricole e forestali. COOP SOCIALE CADORE Turismo innovativo e integrazione dei rifugiati camminano insieme provenienti da Mali, Senegal Guinea Bissau e Camerun, sono stati affidati alla cooperativa. Qui, nel cuore delle Dolomiti, i ragazzi sono divisi in due appartamenti nel comune di Perarolo e Vallesina e, come volontari, la cooperativa li ha affiancati agli operai dei due comuni, impegnandoli in lavori di manutenzione del verde pubblico per sei ore al giorno. La cooperativa Cadore, nata nel 2008, oggi fattura oltre due milioni di euro all’anno; è una cooperativa sociale di inserimento lavorativo, in un ventaglio di attività che spazia dai servizi alla gestione del verde urbano ed extraurbano (cura dei piccoli manufatti, dei boschi, dei prati) fino alla promozione turistica. Avvalendosi del franchising sociale Le Mat, organizzazione non governativa europea che si occupa di turismo con una vasta rete di esperti, la cooperativa si è aperta a nuove prospettive nel settore come il “turismo di Comunità” creando nuovi ambiti occupazionali e nuove opportunità per il territorio. Il progetto di integrazione costruito dalla cooperativa intorno ai 10 ragazzi rifugiati oltre a garantire una quotidianità dignitosa ha fornito loro, da subito, un progetto educativo di insegnamento della lingua italiana efficace a tal punto che in poco tempo sono già capaci di parlarla e comprenderla sufficientemente. Ma l’accoglienza dei rifugiati da parte della cooperativa Cadore non è una novità. Nel 2012 per esempio con il conflitto in Libia che aveva portato alla caduta del regime di Gheddafi, con il protrarsi dell’ “Emergenza Nord Africa” aveva ospitato in quell’anno, una quindicina di richiedenti asilo. (foto Fondazione Mondo Digitale) PANGEA Valorizzare il territorio, promuovere il turismo anche in forme innovative, come il turismo di comunità. E nel farlo sperimentare modalità non solo per accogliere ma per integrare i rifugiati nella vita della valle, offrendo loro un’esperienza di crescita. È il percorso messo in piedi dalla cooperativa sociale Cadore, nata nel 2008 e capace di riunire oggi ben 126 soci dando lavoro a 184 persone. In queste settimane nell’attesa di avere il riconoscimento di “rifugiati” da parte delle autorità italiane, dieci ragazzi africani Primo piano ACI Porta la Turchia nel Protocollo di Kyoto POLITECNICA Pangea guida il team che porterà la Turchia ‘dentro’ il Protocollo di Kyoto. La società consortile cooperativa è a capo infatti del raggruppamento che si è aggiudicato la gara EuropeAid per la “Assistenza tecnica a sostegno del meccanismo per il monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra della Turchia”. Un incarico di straordinaria portata per definire le regole e le metodologie che il Paese a cavallo tra Asia ed Europa utilizzerà Legacoop Settori per soddisfare gli obblighi derivanti dall’adesione al Protocollo di Kyoto, adeguando la propria legislazione ed i propri strumenti di gestione del cambiamento climatico. Il budget del contratto ammonta a quasi 2,5 milioni di euro ed è finanziato dallo Strumento di Preadesione (IPA), parte del budget generale dell’Unione Europea, lo strumento finanziario del processo di preadesione alla UE dei paesi candidati effettivi (tra cui la Turchia) e potenziali per il periodo 2007-2013. La durata prevista è di 28 mesi. La partnership ha saputo superare una concorrenza agguerrita e blasonata, costituita da multinazionali della consulenza per il capacity building istituzionale ed istituzioni nazionali del settore provenienti da paesi quali Germania, Austria, Olanda, Regno Unito e Danimarca. Pangea, negli ultimi 10 mesi, si è aggiudicata anche il contratto per lo studio di mercato riguardante la rigenerazione urbana di Chisinau, capitale della Moldavia (finanziato dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo EBRD) ed il contratto per la formazione dei funzionari del Ministero dell’Agricoltura del Kosovo ai fini del supporto agli agricoltori per l’ottenimento di sussidi ed aiuti (finanziato dalla World Bank). Ebola, in Sierra Leone iniziativa di solidarietà La società Politecnica Ingegneria ed Architettura, con sedi principali a Modena e Firenze, è presente da ormai 2 anni nella capitale della Sierra Leone, Freetown, dove segue per il Governo progetti infrastrutturali finanziati da organismi internazionali. Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 I partners Sierraleonesi di Politecnica, Edward Davies & Associates Ltd. (E.D.A.), hanno lanciato una lodevole iniziativa per contribuire nella pratica quotidiana a fronteggiare l’emergenza del contagio dilagante del virus Ebola. Prendendo spunto da una semplice precauzione adottata all’ingresso e all’uscita della propria sede (disinfettarsi le mani), hanno promosso e organizzato l’installazione gratuita di contenitori d’acqua con disinfettante presso mercati, fermate dell’autobus, uffici e piccole comunità della capitale per sensibilizzare e incentivare l’igiene quotidiana, indicata come una delle precauzioni per limitare la diffusione del virus. Nel solo mese di Agosto, l’iniziativa di E.D.A., ha prodotto l’installazione di 230 postazioni di disinfettazione nella capitale e 165 nelle aree periferiche, dando anche origine ad una raccolta fondi insieme ad altre associazioni locali per proseguire nelle installazioni. Il progetto è economico, efficace, di rapida applicazione e riscuote un elevato apprezzamento da parte della popolazione, che non ha risorse per dotarsi dei più basici strumenti di igiene, in quanto troppo costosi per la singola persona. La raccolta fondi, creata dall’ Ing. Daire Cummins di E.D.A., viene devoluta interamente ed esclusivamente all’acquisto di contenitori, rubinetti, disinfettante e alla loro distribuzione, coordinata direttamente e gratuitamente dallo staff locale di Edward Davies & Associates a Freetown. Politecnica ha già contribuito con una donazione ed è lieta di promuovere e pubblicizzare l’iniziativa. COOPERNUOTO Campionati europei due ori per Gregorio Paltrinieri La cooperativa reggiana, Coopernuoto, può vantare due ori ed un record europeo ai recenti Campionati Europei di nuoto che si sono svolti a Berlino. Infatti il grande campione italiano Gaetano Paltrinieri, carpigiano, ha iniziato la sua carriera sportiva nella Coopernuoto, e fa tuttora parte del Gruppo sportivo della stessa cooperativa. Paltrinieri, 20 anni, ha vinto a Berlino l’oro Primo piano ACI nei 1500 e 800 stile libero, stabilendo anche sui 1500 il nuovo record europeo. Coopernuoto è una storica cooperativa che da anni opera nella gestione di impianti sportivi dedicati al nuoto: partita da Correggio e Novellara, ora è presente in diverse altre province. Nella sua attività ha sempre posto grandissima attenzione anche all’attività giovanile, e i risultati straordinari di Paltrinieri ne sono un giusto riconoscimento. COOP SOCIALE L’OLMO Il 13 settembre iniziativa per celebrare i trenta anni La cooperativa L’Olmo di Montecchio è una delle cooperative sociali storiche dell’EmiliaRomagna. Nata nel 1984 come cooperativa di inserimento lavorativo, attivando in particolare una tipografia, svolge ora anche attività socio-educativa e riabilitativa. La cooperativa ha voluto ricordare i suoi trenta anni di vita da alle stampe una interessante pubblicazione, che verrà presentata nel corso di una festa che si terrà il 13 settembre a Montecchio. “Sociale ad arte”, è questo il titolo dell’iniziativa, sarà una occasione di incontro per tutti gli utenti della cooperativa, le loro famiglie, i soci, gli operatori, gli amministratori. L’iniziativa si terrà presso il Centro socio-riabilitativo Le Samare, in via F.lli Cervi 7 a Montecchio; il centro (realizzato lo scorso anno di fianco alla storica sede dell’Olmo) è gestito dalla stessa cooperativa, in collaborazione con il Consorzio Quaran- Legacoop Settori tacinque e le cooperative Zora e Coopselios. Si inizia alle 10:00 con un incontro a cui interverranno, dopo i saluti di Paolo Colli, sindaco di Montecchio Emilia, e Mirco Verzani, presidente de L’Olmo, Alberto Alberani, responsabile cooperative sociali, di Legacoop Emilia-Romagna, Simona Caselli, presidente Legacoop e Aci Reggio Emilia, Giuseppe Alai, presidente Confcooperative Reggio Emilia, Flavia Franzoni, docente di Organizzazione dei servizi sociali all’Università di Bologna, e Teresa Marzocchi, assessore regionale alla Promozione delle politiche sociali. Coordinerà Carlo Possa, responsabile cooperative sociali Legacoop Reggio Emilia. Alle 12:30 è prevista l’apertura Mostra d’arte “Il Canto della terra” di Gustav Mahler nelle opere di Alessandra Zini, Silvano Scolari e Nestor (Un progetto congiunto dei tre artisti reggiani, che da oltre un anno lavorano sulla nota sinfonia del compositore austriaco) e della mostra fotografica “I Ragazzi delle Samare”, con le bellissime immagini della fotografa Laura Sassi. Alle 15:00 ci saranno laboratori aperti al pubblico e alle 16:00 “Gnocco fritto e affettato” in collaborazione con le associazioni di volontariato Croce Arancione e Croce Bianca. Si prosegue con “Ciccio & PasticcioShow”, spettacolo di magia, clownerie, giocolerie e la festa si concluderà alle 17:30 con uno spettacolo musicale in collaborazione con la cooperativa sociale Lunezia e i ragazzi del Centro Le Samare. L’iniziativa del 13 settembre è organizzata in collaborazione con Officina Eventi. “La cooperativa sociale L’Olmo - spiega il presidente Verzani nella presentazione della pubblicazione, curata da Dino Terenziani - è un vero e proprio “laboratorio” della cooperazione sociale, persegue l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la realizzazione di attività diverse che favoriscono l’inserimento di persone con difficoltà di adattamento nella vita sociale e lavorativa attiva, incoraggiando nuove competenze. E’ a partire da questi principi che, quest’anno 2014, festeggiamo i 30 anni di attività della cooperativa. Ci è sembrata l’occasione perfetta per valorizzare le capacità delle nostre persone e promuovere i valori che da sempre ci caratterizzano: cen- Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 tralità della persona, senso di appartenenza, corresponsabilità, rispetto della diversità, eticità economica, finanziaria e sociale. Dalla condivisione alla realizzazione: nasce così il progetto da cui prendono vita le immagini di questa pubblicazione, le foto che vedono protagonisti i nostri ragazzi e tutti i soci cooperatori, ben felici di contribuire,con un piccolo gesto,ad una grande idea: aiutarci a vicenda a crescere, unendo le forze per mettere sempre la persona al centro e diventare strumento di sviluppo della comunità. L’impegno non finisce qui: abbiamo “solo” gettato le basi per quello che speriamo possa diventare un laboratorio permanente di fotografia”. CANTINA TOLLO Pioggia di medaglie al China Wine and Spirits Award Al concorso internazionale China Wine and Spirits Award Cantina Tollo, ambasciatrice dei vini abruzzesi nel mondo e Feudo Antico, l’azione produttrice dei vini della Dop Tullum, hanno ottenuto un totale di otto medaglie al China Wine and Spirits Award, il più grande e prestigioso concorso cinese legato al vino. Cantina Tollo ha ottenuto quattro medaglie d’oro e una d’argento. Premiati quattro rossi autoctoni: il Valle D’Oro Montepulciano d’Abruzzo Dop 2011, l’Aldiano Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2011, il Cagiòlo Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2009 (doppia medaglia d’oro) e il Rosso 409 Abruzzo Dop 2011 con una medaglia d’argento. “Grande risultato che conferma l’internazionalità dei nostri vini” - osserva Andrea Di Fabio, direttore Commerciale e marketing. L’export rappresenta per Cantina Tollo un’ importante fetta del fatturato, il 33% nel 2013, in crescita del 7,5% rispetto al 2012. Per quanto riguarda Feudo Antico, la dinamica azienda abruzzese che ha puntato sulla Dop Tullum, all’evento in Cina ha vinto l’oro con il Tullum Rosso Riserva 2009 e il Montepulciano d’Abruzzo Dop. Medaglia di bronzo per il Tullum Rosso 2010. Primo piano ACI SOCIOCULTURALE DI MESTRE COOPERATIVA LATTE ARBOREA Entro il 2016 la nuova Rsa e il Cds Grande successo per WEY, il primo snack da bere Dopo una breve pausa estiva, la Cooperativa Socioculturale di Mestre (Ve) riprende i lavori di costruzione del nuovo complesso in via Boldani a Mira (Venezia). Gettate le fondamenta negli scorsi mesi, si sta ora costruendo lo “scheletro” dell’edificio, che ospiterà due strutture: la residenza sanitaria assistenziale (Rsa), che fungerà da centro servizi per anziani non autosufficienti, e un secondo centro servizi destinato a disabili gravi (Csd). L’Azienda sanitaria locale di riferimento è l’Asl 13: gli istituti serviranno dunque la Riviera del Brenta e il Miranese, collocandosi fra le strutture intermedie di sanità territoriale. «Dopo una partenza rallentata dalle tante incombenze burocratiche, oggi possiamo dire di essere abbastanza avanti rispetto al cronoprogramma» afferma soddisfatto Paolo Dalla Bella, presidente della Cooperativa Socioculturale, che oltre all’edificazione si occuperà anche della gestione della casa di riposo e del centro anziani; 120 posti in tutto, una novantina i soci lavoratori impiegati. I lavori dovrebbero terminare entro il 2016: per la fine dell’anno o al massimo per l’inizio del 2017 è previsto l’avvio dell’operatività delle strutture. «Si è trattato di un investimento importante, circa 13 milioni di euro complessivi previsti dal business plan, che lo scorso anno abbiamo accompagnato con il varo di un aumento di capitale» evidenzia Dalla Bella. I soci della cooperativa hanno infatti raddoppiato la propria quota sociale, portandola da 500 euro (10 azioni a 50 euro l’una), a quota 1000 euro: una ricapitalizzazione pari a 400mila euro totali, che sono andati ad aggiungersi agli iniziali 400mila. A quest’operazione è seguito l’aumento della quota di Coopfond (+ 400mila euro) e l’entrata della Codess Sociale di Padova fra i soci finanziatori con altri 400mila euro. «La ricapitalizzazione ci ha permesso di chiudere l’ultima tranche di finanziamento con Banca Prossima, anche con fondi B.E.I» spiega il presidente. E’ stato presentato questa estate e ha già conquistato tutti: WEY, il primo snack da bere a base di siero di latte e al gusto di frutta lanciato dalla Cooperativa Latte Arborea, ha superato le aspettative raccogliendo commenti positivi e conseguendo un grande successo nelle vendite. WEY è stato introdotto sul mercato Sardo con una campagna di lancio a tutto tondo: pubblicità su media classici stampa, affissioni e radio; e attività promozionali nei principali punti vendita della Regione e in spiaggia; per far conoscere e provare direttamente le qualità e il gusto del prodotto. Durante il tour delle spiagge dal 26 luglio al 17 agosto sono stati distribuiti campioni di prodotto, gadget e leaflet. Inoltre, il prodotto stesso si è fatto canale di comunicazione, grazie alla confezione accattivante, sviluppata in collaborazione con l’agenzia di marketing McCann, e il QR code che fornisce immediatamente al consumatore tutte le informazioni sul prodotto. I consumatori hanno apprezzato sia le caratteristiche nutrizionali e la capacità saziante di WEY, sia la freschezza e il sapore dei gusti esotici passion fruit, mango e ace (arancia, carota e limone); definendo la bevanda “buona e salutare”. Il passaparola positivo ha così trasformato il piccolo brik nell’accessorio moda di chi ama fare merenda in modo salutare. A 45 giorni dalla presentazione e inserimento sul mercato Sardo, i numeri di vendita superano qualsiasi previsione con 300.000 confezioni vendute; senza contare che lo stato della distribuzione è ancora al 70% (nei canali GDO, Normale Trade, Horeca, Bar, e Vending). Interessante anche il target ampio di consumatori raggiunti, inizialmente identificato nelle donne “coolhunter” del benessere, tra i 25 e 44 anni: il Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 prodotto è stato molto apprezzato anche dai più giovani e dagli over 50. Visto il successo incontrato in Sardegna, sembra che il gusto di WEY potrà approdare presto nella Penisola: qualche insegna ha infatti già manifestato l’interesse all’inserimento e distribuzione su tutto il territorio nazionale. AMBRA A Festissima 2014 presentato il “Laboratorio verde” La cooperativa sociale Ambra è intervenuta a “Festissima 2014”, la kermesse organizzata dal Pd di Portomaggiore (FE), presentando la serata dal titolo “Si può fare” che, oltre alla proiezione dell’omonimo film di Giulio Manfredonia con Claudio Bisio, ha previsto una breve presentazione del neo- Primo piano ACI nato “Laboratorio Verde”, alla presenza di educatori e partecipanti al progetto, di Nicola Minarelli, sindaco di Portomaggiore e di Adello Vanni, direttore del Daismdp dell’Ausl di Ferrara. Il bellissimo film di Manfredonia che racconta la storia di una cooperativa sociale di inserimento lavorativo, è stato un modo semplice e intuitivo per introdurre alla comunità ferrarese la missione e i valori del “Laboratorio Verde” realizzato da Ambra. Iniziando da una prima esperienza con il lavoro della terra e la realizzazione di orti e laboratori all’interno delle proprie strutture psichiatriche, infatti, Ambra ha dato il via a un progetto più ampio e in continua evoluzione, risultato di nuove idee pensate per sviluppare l’autonomia e la capacità di azione degli ospiti, in un contesto di accoglienza e integrazione. Oggi si occupa di produzione di ortaggi e aromi, ma anche di creazione e recupero di oggetti e arredi e di Legacoop Settori cura del verde di parchi e giardini. “L’utilizzo terapeutico e riabilitativo del lavoro, in presenza di disagio psichico – ha spiegato Lillo Avarello, coordinatore del Laboratorio – può rappresentare un importante strumento di emancipazione e riscatto sociale. È a partire da questa riflessione che Ambra, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Ferrara, sta realizzando questo sogno, con l’obiettivo di dare a ogni persona la possibilità di vivere un’occupazione con responsabilità e motivazione, aprendo lo sguardo oltre le difficoltà”. Oggi il Laboratorio Verde è presente sul territorio ferrarese per gli utenti dei servizi dell’Area Salute Mentale di Ambra. Il desiderio è di ampliare le possibilità di accesso in futuro, aprendo l’offerta all’esterno. Attualmente coinvolge le seguenti strutture Villa Vittoria di Filo di Argenta, Orione di S. Biagio di Argenta e Albatros di Portomaggiore. Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 22 OSSERVATORIO SWG La percezione del grave disagio sociale aumenta al Centro e Isole Il grave disagio sociale, meno percepito al Nord, avvolge il Centro e schiaccia le Isole. Principale campanello d’allarme l’aumentato numero di persone in condizione di indigenza. Secondo i dati dell’osservatorio Swg, un sesto del Paese sostiene di vivere in un’area gravemente disagiata. Una cifra non trascurabile e peraltro stabile rispetto a otto mesi fa. La situazione rimane effettivamente invariata nelle regioni del Nord, dove questa percezione investe circa un decimo della popolazione, dall’8% del NordEst al 12% del Nord-Ovest. Un tracollo si registra invece la Centro (+8%) dove il dato era inferiore a quello nazionale, mentre ora coinvolge più di una persona su cinque. Se a Sud, dove la percezione era già molto spiccata (26%), si registra una lieve flessione (-5%), la situazione più drammatica riguarda però le Isole: già elevatissima nella precedente rilevazione (27%), la sensazione di vivere in una zona molto disagiata coinvolge oltre un terzo degli abitanti. Il doppio rispetto al dato nazionale. La percezione del disagio sociale che ci circonda non misura tuttavia il disagio stesso, ma risente delle situazioni alle quali siamo abituati e delle aspettative che nutriamo in quelle a venire; ma soprattutto di cosa intendiamo e riconosciamo come disagio sociale. Così, interpellati riguardo ad alcuni indicatori particolari, vediamo che una parte degli italiani ritiene aumentati comportamenti quali violenze (46%), alcolismo (43%) e uso di droghe (37%), ovvero quelli per i quali è difficile produrre stime efficaci anche per gli esperti, le istituzioni e i mezzi d’informazione. Percepito in maniera più netta (dal 73% degli italiani) è invece l’aumento delle persone in stato di indigenza. Su questo infatti non ci piove: l’Istat, ha da tempo reso noto che nell’ultimo anno le persone in stato di povertà assoluta (ovvero non più in grado di procurarsi i mezzi di sussistenza) sono aumentante di 1.206.000, passando dal 6,8% al 7,9% della popolazione. Ecco dove il disagio percepito si incontra con quello tristemente reale. NOTA INFORMATIVA: Rilevazione effettuata da SWG tra il 21 e il 22 luglio 2014 tramite sondaggio CAWI (Computer Assisted Web Interview) su un campione rappresentativo nazionale di 1.000 soggetti. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio
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