Patologia della Cuffia dei Rotatori e Sindrome da Impingment Cuffia dei Rotatori.. Il ruolo primario della cuffia dei rotatori, oltre a quello operato dai singoli muscoli, è di provvedere alla stabilità dinamica durante tutto il ROM. Partecipa alla stabilizzazione della testa dell’omero Valutazione e trattamento rieducativo C. M. Luisa Miraglia D.O. permettendogli di mantenere una posizione relativamente costante rispetto alla glenoide conservandone appunto il centro di rotazione. Il Sottoscapolare, il Sottospinato e il Piccolo Rotondo deprimono la testa omerale contrastando la spinta verso l’alto operata dal deltoide. I tendini della cuffia s’inseriscono sull’omero, formando un’unica aponeurosi: Il modo in cui le fibre s’intersecano è tale che le forze generate da uno solo di questi muscoli vengono trasmesse ai tendini dei muscoli adiacenti, ciò oltre ad influenzare la configurazione anatomica finale determina la complessità delle lesioni. Tra tutti i tendini presenti nel corpo umano, quelli della cuffia dei rotatori manifestano una maggiore percentuale di lesione, tanto da rappresentare una delle problematiche più comuni che affligge la popolazione. Colpisce sia atleti che persone normali con una leggera prevalenza degli uomini sulle donne. Tra le motivazioni che rendono questa zona particolarmente soggetta a problematiche abbiamo: A. Scarsa vascolarizzazione del tendine, soprattutto il sovraspinato (zona critica ipovascolare del tendine); B. I tendini della cuffia si trovano interposti tra due strutture, il contatto tra questi e le due componenti conduce ad una usura lenta e progressiva; C. Precario equilibrio di questa articolazione, sempre “in bilico” tra stabilità e mobilità; Patologie della cuffia dei rotatori Non vi è una uniformità di definizione ed esistono diverse condizioni raggruppate sotto questo termine: Tendinite del sovra- sottospinato/sottoscapolare; Borsite subacromiale; Tendinite della cuffia dei rotatori; Sindrome da Impingment; Lesione totale o parziale della cuffia dei rotatori. D. Movimenti ripetitivi; E. Naturale e progressiva degenerazione. E’ importante capire che esiste un continuum di sintomi e di disfunzioni, o che possono coesistere più patologie contemporaneamente. Ciò che comincia come una tendinite o una piccola lesione, può portare ad un Impingment o evolvere in una lesione a tutto spessore fino a creare un danno molto grave della cuffia. Sindrome da Impingment Definizione: E’ una parola inglese che significa urto o collisione, utilizzata per indicare una situazione di conflitto di una struttura anatomica quando compressa tra altre due. Neer nel 1972 introduce per primo questo concetto, affermando che una delle principali cause è rappresentata dal restringimento del defilé del sovraspinato*. *Tale termine definisce lo spazio al di sotto dell’acromion, del legamento coraco-acromiale e dell’articolazione acromion-claveare in cui passa il tendine del sovraspinato all’uscita della sua fossa, prima d’inserirsi sul versante superiore del trochite. Cause di Impingment I tendini della cuffia dei rotatori e l'annessa borsa*, vengono letteralmente compressi da un movimento a “schiaccianoci” nelle azioni di abduzione ed elevazione del braccio, dando vita alla cosiddetta Sindrome da Conflitto Primarie: 1. Morfologia dell’acromion: classificato in tre tipi in base all’aspetto del margine anteriore; 2. Dimensioni e Inclinazione dell’acromion possono restringere il defilè del sovraspinato; 3. Osteofita acromiale anteriore o dell’articolazione acromion-claveare; sub-acromiale. Secondarie: 5. Alterazione del rapporto di forza tra intra ed extrarotatori (equilibrio antero-posteriore) e tra deltoide e muscoli depressori (equilibrio verticale) 6. Attività a rischio; 7. Traumi; 8. Degenerazione legata all’invecchiamento. *Borsa sub-acromio-deltoidea (SAD), un cuscinetto che funge da ammortizzatore tra i tendini ed il sovrastante l’acromion. Segni comuni e Sintomi Segni comuni e Sintomi Dolore a livello della spalla spesso localizzato lateralmente. Peggiora soprattutto nei movimenti con il braccio sopra la testa o nel sollevare dei Limitazione della mobilità della spalla in alcuni movimenti quotidiani come incrociare il braccio anteriormente, portare il braccio dietro il busto come per infilare il portafoglio nella tasca o togliersi il reggiseno. pesi. Crepitii durante il movimento del braccio. Risultano dolenti i movimenti effettuati Perdita della forza. all’interno dell’arco doloroso (tra 60° e 120° d’elevazione). Occasionalmente il dolore si presenta a riposo. Spesso sveglia il paziente durante la notte. Dolore e infiammazione al tendine del capo lungo del bicipite che peggiora durante la flessione del gomito o il sollevamento di pesi. Occasionalmente sono presenti gonfiore, calore e rossore a livello dell'inserzione del tendine. STADIO 1 Soggetto giovane, 25-30 anni, sovraccarico della spalla sul piano sportivo o professionale. Il dolore è Classificazione di Neer causato dalla presenza di edema ed infiammazione a livello della borsa e dei tendini della cuffia. Caratteristica: dolore non molto forte che compare dopo lo sforzo, spesso la notte o il giorno seguente e scompare col riposo. Dolore alla pressione sull’acromion e all’abduzione. STADIO 2 STADIO 3 Soggetto di 30-40 anni, sovraccarico e Soggetto over 40 anni, può però presentarsi conduce ad una fibrosi della borsa SAD, ad Caratteristica: dolore permanente che non si recidiva di stati infiammatori (stadio 1) che una tendinite del sovraspinato e/o del CLB. Caratteristica: la funzione della spalla risulta accettabile per una attività leggera, ma diventa molto dolorosa al minimo sovraccarico con il braccio al di sopra della testa. Difficoltà nel compiere gesti della vita quotidiana come pettinarsi. Il dolore si presenta anche di notte e la spalla è rigida e rumorosa. anche in persone più giovani per sovraccarico. allevia con niente (posizione, ghiaccio…), il paziente fa fatica a trovare una posizione tanto che gli impedisce anche di dormire. Spesso in questo stadio è presente una rottura o una grave lacerazione della cuffia che comporta: Atrofia e astenia. Deficit dei movimenti di abduzione ed elevazione. Grave handicap personale e lavorativo. Outcome Il primo intervento indicato Patologia della Cuffia dei Rotatori è di tipo conservativo. e riservato alle situazioni più Attività Sportiva nella sindrome da Impingement Il trattamento chirurgico viene gravi, in presenza di morfologie particolari o nel caso di numerose recidive. Patologia della cuffia dei rotatori in atleti con attività Overhead In numerosi sport vi sono gesti atletici che comportano movimenti ripetuti dell'arto superiore al di sopra della testa: questi movimenti sono chiamati, nell’ambiente medico-sportivo, con il termine inglese overhead. Questi gesti richiedono un delicato equilibrio tra attività muscolare e contenimento capsulolegamentoso spesso effettuati ai limiti estremi della mobilità gleno-omerale, con velocità angolari e notevoli forze di torsione. Le strutture della spalla, sottoposte alla ripetizione di questi stress, vanno pertanto facilmente incontro a lesioni da usura su base micro-politraumatica. Le forze estreme immesse sul complesso glenoomerale durante il movimento di lancio overhead, l’eccessiva traslazione AP della testa omerale sulla glenoide, possono causare lassità legamentosa anteriore e contrattura della capsula posteriore. Il ciclo di Lancio Il ciclo di lancio è una catena cinetica che trae energia dalle estremità inferiori, la trasferisce attraverso la rotazione del bacino e del tronco e la rilascia attraverso l'estremità superiore. È stato suddiviso biomeccanicamente in sei fasi prendendo come modello il lanciatore di baseball: Wind-Up: Serve come fase preparatoria. Include rotazione del corpo e termina quando la palla lascia la mano non dominante. Early-cocking: Mentre la palla viene rilasciato dalla mano col guanto, la spalla viene abdotta e ruotata esternamente. Il corpo inizia a muoversi in avanti, inizia a generare energia , termina quando il piede avanti contatta il terreno. Late-cocking: Il corpo si muove rapidamente in avanti, la spalla dominante raggiunge velocemente la massima abduzione e rotazione esterna e in questo movimento estremo viene sottoposta forze di torsione significative. Acceleration: Inizia con ulteriore movimento del corpo in avanti e la rotazione interna della spalla che porta alla rotazione interna del braccio di lancio. L'accelerazione si conclude con il rilascio palla. Deceleration: Inizia dopo il rilascio della palla e costituisce il 30% del tempo necessario per dissipare l'energia cinetica in eccesso del movimento di lancio. Follow-Through: Completa il restante 70% del tempo necessario per dissipare l'energia cinetica in eccesso e termina quando l'intero movimento è completo. Infortunio alla spalla durante il ciclo di lancio avviane durante la fase late-cocking, quando la spalla è in estrema rotazione esterna e abduzione. Altri Sport.. VALUTAZIONE DELLA SPALLA Numerosi sono anche i danni legati ad attività traumatiche e non solo da sovraccarico funzionale delle strutture coinvolte che possono portare ad una lesione della cuffia dei rotatori. Sono a rischio tutti gli sport che Anamnesi come: Diagnosi Differenziale sfruttano le braccia per scaricare la propria forza o sport da contatto Rugby Ispezione/Palpazione Boxe Arti Marziali Valutazione della Mobilità Arrampicata Sportiva Articolare Sollevamento Pesi ANAMNESI SESSO: le donne sono più soggette ad avere alcuni ETA’: molte patologie colpiscono problemi come l’Instabilità ad esempio un giovane atleta sui (40-60aa) gli uomini invece più soffra d'instabilità rispetto ad DOLORE Partendo dal presupposto che la percezione del dolore varia da persona a persona, esistono alcune informazioni oggettive fondamentali per elettivamente alcune fasce di età, (15-25aa), Capsulite Adesiva 20 anni è molto più probabile che facilmente hanno delle lesioni della cuffia. invalidante che non diminuisce con analgesici e un uomo che gioca a golf di 60 ATTIVITA’ LAVORATIVA e/o dolore acuto che si presenta solo con anni che verosimilmente soffrirà per un problema alla cuffia dei rotatori. SPORTIVA PRECEDENTI TRAUMI o PATOLOGIE TIPO DI SINTOMATOLOGIA individuare o discriminare il problema. Caratteristiche del dolore: un dolore acuto, probabile che sia riferito più a una frattura, un determinati movimenti ci può fare pensare ad una tendinite calcifica e non. Un problema di cuffia invece si presenta come un dolore sordo, noioso paragonabile ad un mal di denti. Esordio del dolore: un Impingment o un problema della cuffia spesso hanno un esordio insidioso, non ben definito, un fastidio che è presente da mesi che è aumentato, assenza di trauma recente. Localizzazione: comunemente il dolore di un problema di cuffia e della sua borsite viene percepito lateralmente sulla spalla. Il dolore e l’infiammazione associate con il tendine bicipite in genere vengono Dolore notturno: Il dolore notturno è legato strettamente alla posizione, i pazienti infatti riescono ad addormentarsi ma vengono risvegliati se rotolano sulla spalla colpita a causa dei carichi da compressione o sulla controlaterale perché il percepite anteriormente. peso del braccio che cade sul petto in Irradiazione: D.D. con patologie a carico del rachide cervicale. acromion-clavicolare e un allungamento della adduzione comporta una compressione capsula posteriore. Quando questo diventa grave, preclude significativamente il sonno tanto che pazienti spesso riferiscono che l’unico modo per dormire è quello di riposare in posizione semi-seduta, suggerisce fortemente una rottura della Cuffia. Fattori che alleviano il dolore: se il paziente trova un significativo beneficio assumendo farmaci antinfiammatori verosimilmente avrà un problema di infiammazione. Diagnosi Differenziale Pazienti con lesioni della cuffia dei rotatori o con Impingment spesso hanno riferito di riuscire a dormire nella cosiddetta (Saha Position). Il braccio viene passivamente elevato sopra la testa e il paziente è supino, in questa posizione il sovraspinato è soggetto alla minima tensione e in molte persone ciò comporta una significativa riduzione del dolore. In un paziente con Impingment cronico, un'iniezione all’1% di anestetico nello spazio sub-acromiale, riduce significativamente il dolore. Patologie del rachide cervicale/dorsale (es. radicolapatia, ipercifosi); Patologie viscerali, cistifellea/cuore; Patologie Vascolari, OTS; Artrite/Artrosi; Lussazione acromion-claveare; Fratture; ecc.. VALUTAZIONE MOBILITA’ ISPEZIONE E PALPAZIONE Ispezione: andiamo a ricercare tumefazioni, edema, stato della cute, simmetria dei reperi anatomici… Palpazione: ricerca di punti dolorosi tendinei o muscolari, ad esempio il solco bicipite in caso di tendine del CLB. ARTICOLARE Mobilità Passiva: viene esplorata a soggetto rilassato in decubito supino, se presente una cifosi importante si utilizzerà un cuscino, l’operatore muove il braccio del paziente nei diversi piani di mobilità della spalla. Confronto con arto sano. Una limitazione delle escursioni passive della spalla fa sospettare ad esempio una “spalla congelata”. Mobilità Attiva: viene esplorata domandando al soggetto di eseguire in modo analitico i movimenti della spalla. Confronto arto sano. Il fine è trovare una limitazione in un movimento in particolare o la comparsa di dolore. In una lesione della cuffia dei rotatori solitamente l’articolarità passiva risulta normale mentre quella attiva sarà compromessa. Sono presenti inoltre crepitii o scatto in abduzione. Test Specifici per i tendini della cuffia SOVRASPINATO JOB’S TEST Pz seduto, braccio abdotto 90°, anteposto 30° e intraruotato. Si chiede di contrastare una spinta verso il basso. Se è presente una tendinite questa manovra risveglierà un dolore nel paziente. Se invece il braccio non riesce a contrastare la forza è più probabile che esista una rottura del tendine. SOTTOSPINATO PICCOLO ROTONDO TEST DI EXTRAROTAZIONE Mantenendo l’arto lungo il fianco con il gomito flesso a 90°, si chiede al paziente di ruotare esternamente la spalla contro resistenza. SOTTOSCAPOLARE 1 LIFT-OFF Il paziente viene invitato a porre il dorso della mano a livello della regione lombare. il test positivo quando la posizione evoca dolore e non riesce a scostare la mano dal tronco. SOTTOSCAPOLARE 2 BELLY-PRESS TEST Questo test richiede meno rotazione interna del precedente, è quindi meno doloroso per il paziente effettuarlo. Il pz deve premere il palmo della mano contro l’addome mantengo il gomito anteriorizzato. La flessione del polso indica una lesione del sottoscapolare. SEGNO DI NEER L’esaminatore si mette dietro al paziente che è seduto. Impedisce la rotazione della scapola con una mano mentre con l’altra solleva passivamente il braccio intraruotato del soggetto. Mantenendo la scapola bassa, si crea un conflitto tra il trochite e il bordo antero-inferiore dell’acromion risvegliando dolore nel paziente. Test Specifici per il Conflitto TEST DI YOCUM L’esaminatore si mette di fianco al paziente che è seduto. Pone la mano della spalla da esaminare sulla spalla controlaterale e domanda al soggetto di alzare il gomito contro resistenza senza alzare la spalla. Questo crea un conflitto tra il trochite e il legamento coracoacromiale o con un eventuale osteofita inferiore dell’art. A-C. TEST DI HAWKINS L’esaminatore si mette di fianco al paziente che è seduto. Porta la spalla da esaminare a 90° di Trattamento flessione anteriore con il gomito anch’esso flesso a 90°. L’operatore ruota forzatamente il braccio verso l’interno. E’ positivo quando evoca dolore. 1.Controllo del dolore e In generale.. Al fine di massimizzare le chance di guarigione e di ritorno alla pratica sportiva, la rieducazione dovrebbe includere anzitutto la valutazione dell'intera catena cinetica (tratto cervicale, toracico, colonna lombare includendo il coordinamento tra gli arti superiori e gli arti inferiori). Se curata in maniera appropriata e tempestiva, riposo dell'area affetta e trattamento conservativo , è solitamente curabile in due mesi circa. Le recidive richiedono più tempo. dell'infiammazione Riposo Antinfiammatori e antidolorifici secondo prescrizione medica. Uso del caldo/freddo in fase infiammatoria e successivamente: Freddo: per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione, soprattutto dopo ogni attività che comporta un aggravamento dei sintomi. Caldo: può essere utilizzato per rilassare la muscolatura del collo, prima dell'allungamento e prima delle attività di potenziamento. 2.Recupero della mobilità Va eliminato ogni deficit della flessibilità, in particolar modo quelli sulla rotazione esterna e sulla capsula posteriore. Recupero della mobilità passiva di ogni distretto articolare,(art. sterno-clavicolare, acromion-clavicolare, scapolo-toracica e gleno-omerale). Il lavoro nei casi più gravi viene eseguito da un’operatore ma esistono alcuni esercizi che possono essere svolti dal paziente stesso come gli esercizi di Mobilità assistita e Stretching della capsula (mantenuti 20-30 secondi circa per 10-12 ripetizioni e ripetuti più volte durante la giornata). Alla fine dei suddetti esercizi una sensazione di gentile allungamento dovrebbe essere avvertita ma No Dolore! 3. Aumento della forza Il rinforzo degli stabilizzatori di solito si esegue nell'ordine: Stabilizzatori Scapolari, che sono generalmente la prima linea di fuoco (romboidei, trapezio fasci medi e inferiori, gran dentato); Muscoli della cuffia dei rotatori ; “Altri” muscoli. Si parte inizialmente con degli esercizi isolati, a catena cinetica prima chiusa e poi aperta, si progredisce con esercizi più funzionali su diversi piani coordinandoli con l’attività degli arti inferiori e del tronco. 4. Allenamento propriocettivo La propriocezione è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista. Assume un'importanza fondamentale nel complesso meccanismo di controllo del movimento. Senso di posizione articolare: esercizi di riposizionamento glenoomerale, Occhi chiusi/aperti. Stabilizzazione dinamica dell’articolazione: per stimolare l’attivazione sia dei muscoli gleno-omerali che degli scapolo toracici. Controllo neuromuscolare reattivo: esercizi pliometrici di lancio e di presa di una palla contro un muro. 5.Ritorno in campo/lavoro 6. Prevenzione L'ultima fase della riabilitazione è quella che permette al paziente di tornare alle attività di lavoro o allo sport attraverso l'utilizzo di esercizi specifici. Si tratta di una forma avanzata di allenamento per i muscoli che devono re-imparare le attività Adeguato riscaldamento prima dell'attività o della competizione. ed eseguita correttamente al fine di eliminare ogni possibilità di recidiva Adeguato tempo di recupero tra le sessioni di allenamento/gara. Il trattamento deve essere individualizzato per ogni atleta. Una buona Adeguato Allungamento. per il recupero e per un rapido ritorno in campo. Mantenimento delle capacità condizionali e motorie, svolte in precedenza. Questa è una fase molto importante, deve essere controllata dell'infortunio o di lesione in un altro punto della catena cinetica. comunicazione tra medici, preparatori atletici, allenatori e atleta è fondamentale cardiovascolare, flessibilità in generale e della spalla, forza e resistenza. Utilizzo proprio della tecnica. Grazie per l’attenzione e Buon Pranzo!!
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