SCHEDA INFORMATIVA: Risposta globale alla crisi Ebola 22 settembre 2014 L’epidemia di Ebola che attualmente sta mettendo in ginocchio l’Africa Occidentale è senza dubbio la più grande e complessa mai riscontrata finora. Non si tratta più soltanto di un’emergenza sanitaria, bensì di una vera e propria crisi umanitaria, sociale, politica ed economica, che sta avendo serie ripercussioni anche sulla sicurezza a livello internazionale. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha rivestito un ruolo fondamentale nella straordinaria ripresa dell’Africa Occidentale e proprio per questo non può permettere che l’Ebola vanifichi un decennio di sviluppo in tutti quei paesi colpiti dal virus. Mai come ora, l’ONU e la comunità internazionale sono stati più uniti e pronti a mettere in campo tutte le loro forze, con l’obiettivo di dare una risposta forte ed efficace contro il virus e sostenere così i governi della Guinea, della Liberia e della Sierra Leone e le rispettive popolazioni. La strategia si basa su cinque pilastri fondamentali: 1 2 3 4 5 FERMARE CURARE I GARANTIRE I MANTENERE PREVENIRE L'EPIDEMIA PAZIENTI INFETTI SERVIZI ESSENZIALI LA STABILITÀ ALTRE EPIDEMIE A. Un team, un'idea: UNMEER, la Missione ONU per la Risposta all’Emergenza Ebola Per far fronte a questa emergenza senza precedenti sono necessarie misure straordinarie per salvare vite umane e rafforzare la pace e la sicurezza a livello internazionale. A tal fine è stata istituita l’UNMEER, la prima missione di emergenza sanitaria mai creata dall’ONU e la prima risposta globale e concreta contro l’epidemia. Sarà coordinata dalle Nazioni Unite in collaborazione con un rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; è proprio questa forte sinergia tra le due istituzioni a costituire uno dei pilastri fondamentali della Missione, che vede tra i suoi punti di forza anche una grande capacità operativa e logistica. La Missione sarà provvisoria e risponderà ai bisogni immediati relativi alla lotta contro l’Ebola. Azione rapida: La Missione, guidata dal Rappresentante speciale del Segretario Generale ONU, unirà le capacità e le competenze di tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa a livello internazionale, con l'obiettivo di assicurare un’azione rapida sul territorio. Entro la fine di settembre 2014 verrà costituita una prima squadra specializzata che si recherà nelle zone colpite con il compito di preparare il terreno per la Missione. Collaborazione: La Missione lavorerà a stretto contatto con i governi e le altre strutture nazionali dei paesi colpiti, con istituzioni rilevanti a livello regionale e internazionale tra cui l'Organizzazione dell'Unità Africana (OUA) e la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), con gli Stati membri, i privati e l'intera società civile. Unire le competenze: L'OMS sarà responsabile di tutta la strategia in campo sanitario e di tutti i pareri forniti all’interno della Missione. Le altre agenzie delle Nazioni Unite agiranno invece nei loro settori di competenza sotto la direzione e il controllo dell’unico capo missione. La Missione potenzierà la presenza e l’importanza sul territorio dei Country Team delle Nazioni Unite e di partner importanti a livello internazionale, come le ONG, per ridurre al minimo le divergenze e garantire una forte leadership. 1 B. Una risposta globale per sostenere le popolazioni dell'Africa Occidentale I governi dei paesi fortemente colpiti dall’epidemia e le popolazioni dell'Africa Occidentale hanno chiesto il nostro aiuto. Proprio per questo motivo dobbiamo unire le nostre forze e diventare un'unica nazione unita, un'unica comunità globale. Molti stati membri, organizzazioni internazionali, ONG e altri attori della società civile hanno già risposto a questa richiesta di aiuto, ma abbiamo bisogno di altre forze. Le Nazioni Unite hanno istituito l'Ebola Response Multi-Partner Trust Fund, un fondo fiduciario creato per garantire una corretta distribuzione delle risorse per sostenere economicamente la risposta globale all' Ebola. Il Fondo, che ammonta a quasi un miliardo di dollari, è gestito in linea con le priorità strategiche fissate dall'ufficio ONU per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) nella sua Overview of Needs and Requirements (Panoramica delle necessità e delle richieste). Il Fondo Fiduciario è alla ricerca di contributi finanziari da parte degli Stati membri, di organi legislativi regionali, organizzazioni intergovernative o non governative, ma anche di imprese e privati. Se anche voi volete dare il vostro contributo, visitate il sito http://mptf.undp.org. I benefattori potranno anche scegliere di canalizzare i loro contributi direttamente a favore delle agenzie delle Nazioni Unite che partecipano all'iniziativa. L'ONU riconosce e ammira le coraggiose azioni già intraprese da molti governi, comunità e collaboratori che, consapevoli degli enormi rischi personali in cui potevano incorrere, hanno deciso di mettersi in prima linea per far fronte all'emergenza, in modo particolare Medici senza Frontiere (MSF), la Federazione internazionale della Croce Rossa, così come tutti gli enti ONU operanti sul territorio. C. Cosa serve per affrontare una sfida sempre crescente Per affrontare le sfide che si presenteranno da ora in avanti ed evitare un’ulteriore diffusione del virus Ebola, è necessario prendere una serie di provvedimenti urgenti su tutto il territorio. Lo scorso 16 settembre 2014, l'OCHA ha pubblicato la sua Panoramica delle necessità e delle richieste, nella quale ha specificato tutte le risorse considerate essenziali per fronteggiare con successo la crisi, definendo anche una serie di obiettivi da raggiungere entro i prossimi sei mesi attraverso l'impegno e la collaborazione dei governi nazionali, dell'OMS, delle agenzie delle Nazioni Unite, di fondi e programmi e di alcune ONG. Anche l’ONU ha sottolineato l’urgente necessità di risorse materiali per far fronte all’epidemia e ha perciò stilato una lista, ora condivisa anche con i suoi Stati membri, che accrescerà e moltiplicherà l’effetto delle risorse identificate dall’OCHA. • • • • • • ponti aerei, in particolare elicotteri, e mezzi di trasporto marittimi, carburante, automezzi; laboratori mobili in grado di spostarsi tra le zone colpite; cliniche stabili e protette dall'Ebola; Mezzi per il trasporto sanitario d'emergenza per uno spostamento sicuro dei volontari potenzialmente esposti al virus verso zone in cui siano garantite loro cure mediche appropriate; 3,3 milioni di dispositivi di protezione personale di elevata qualità; formazione Centri di trattamento del virus Ebola. L'ONU darà senza dubbio il suo contributo, ma è necessario l'impegno di tutti. Le Nazioni Unite non si rivolgono soltanto agli stati membri, ma a un più ampio pubblico di partner tradizionali e non, incluso il mondo dell'imprenditoria internazionale. “L’unico modo per vincere la gara contro l’epidemia è prevedere le sue mosse e coglierla di sorpresa: solo allora potremmo iniziare a combatterla mettendo in campo tutte le nostre energie e le nostre forze”. “Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, nel suo intervento durante l'approvazione della Decisione del Consiglio di Sicurezza 2177, con oltre 130 sostenitori, il numero più alto mai registrato finora, 18 settembre 2014”. 2 Numero di casi registrati in paesi a trasmissione diffusa e intensa del virus (fonte OMS, 22 settembre 2014) Nell'attuale epidemia di Ebola si contano 5843 casi tra confermati, probabili e sospetti e 2803 decessi. Questi dati sono stati resi noti il 20 settembre 2014 dal Ministro della Salute della Guinea, il 17 settembre dal Ministro della Salute della Liberia e il 19 settembre dal Ministro della Salute della Sierra Leone. I dati sono basati su informazioni ufficiali fornite dai Ministeri della Salute fino al 20 settembre 2014 per la Guinea, 17 settembre per la Liberia e 19 settembre per la Sierra Leone. Tali dati sono soggetti a modifiche dovute a continue riclassificazioni e indagini retrospettive e in base alle disponibilità dei risultati di laboratorio. Distribuzione dei casi di Ebola in paesi ad intensa trasmissione del virus ( fonte OMS, 22 settembre 2014) Qui vengono localizzati i casi di contagio in paesi a trasmissione diffusa e intensa del virus. Con un cerchio grigio viene indicato il numero complessivo dei casi di Ebola in ciascuna zona. In Guinea, un caso di contagio è stato confermato nella regione di Kindia; si tratta del primo caso di Ebola registrato in quella zona. I dati sono basati su informazioni ufficiali fornite dai Ministeri della Salute fino al 20 settembre 2014 per la Guinea, 17 settembre per la Liberia e 19 settembre per la Sierra Leone. In Guinea, la regione di Kindia ha comunicato/reso noto il suo primo caso confermato di Ebola. I confini, i nomi e le designazioni indicati su questa mappa non sono da considerarsi espressione di opinione alcuna da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità riguardo lo stato giuridico di paesi, regioni, città, aree o delle loro autorità, o in relazione alla delimitazione dei loro confini e frontiere. Le linee punteggiate e tratteggiate presenti sulle mappe rappresentano le linee di confine approssimative per le quali potrebbe non esserci ancora il pieno consenso. Rapporto sullo sviluppo politico ed economico (fonte Gruppo della Banca mondiale, 17 settembre 2014) Le voci sono espresse in dollari USA (con punti percentuali indicanti il PIL tra parentesi ove opportuno). 3 Paese Guinea Liberia Sierra Leone Definizione caso Confermati Casi Decessi 818 465 Probabili 162 162 Sospetti 28 5 Tutti 1008 632 Confermati 863 670 Probabili 1342 544 Sospetti 817 364 Tutti 3022 1578 Confermati 1640 545 Probabili 37 37 Sospetti 136 11 Tutti 1813 593 5843 2803 Totale Tutti i casi Nessun caso registrato NON PIÙ ATTIVO – Nessun caso registrato negli ultimi 21 giorni ATTIVO – Nuovi casi negli ultimi 21 giorni NUOVI INFETTI – Nuovi casi negli ultimi 7 giorni (in aree prima non infette) Impatto a Breve Termine 2 014 Guinea Liberia Sierra Leone Totale nei tre stati $130 milioni (2,1 p.p.) $66 milioni (3,4 p.p.) $163 milioni (3,3 p.p.) $359 milioni Impatto a Medio Termine (2015 – Fase bassa epidemia Ebola) - $43 milioni (1,0 p.p.) $82 milioni (4,2 p.p.) $59 milioni (1,2 p.p.) $97 milioni Impatto a Medio Termine (2015 – Fase alta epidemia Ebola) $142 milioni (2,3 p.p.) $228 milioni (11,7 p.p.) $439 milioni (8,9 p.p.) $809 milioni
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