Mixer ad alta affidabilità Riduzione dei consumi energetici e

In opera
Acqua
Mixer ad alta
affidabilità
Riduzione dei consumi energetici e assenza di guasti rappresentano
due esigenze imprescindibili per un depuratore inserito in un contesto
cittadino difficilmente raggiungibile
N
ell’ambito del trattamento delle
acque, l’affidabilità dei componenti riveste un ruolo di crescente importanza. Questo perché, oltre
ai disservizi, guasti e malfunzionamenti
comportano un aumento delle spese di
gestione e la necessità di dedicare parte
del personale a interventi di emergenza,
distogliendo dall’attività ordinaria. Un
guasto improvviso, in particolare, può
avere un impatto economico e organizzativo significativo nei depuratori che,
per le loro caratteristiche strutturali, sono difficilmente raggiungibili. È il caso,
emblematico, della struttura di Como.
La particolare orografia del capoluogo
lariano, infatti, vede la città stretta tra
le montagne che circondano il lago e le
colline dell’alta Brianza. I progettisti, correttamente, pensarono così di realizzare
l’impianto nella zona più bassa della città. Anche se a poca distanza dal centro,
infatti, all’epoca l’area era scarsamente
urbanizzata. Con il trascorrere del tempo, però, l’impianto venne “circondato”
da edifici e abitazioni, imponendo ai
gestori di ottimizzare il funzionamento per evitare situazioni di disagio per
le persone. Allo stesso tempo, rimase
particolarmente elevata l’attenzione alla
qualità delle acque reimmessi nel ciclo.
I liquami depurati, infatti, vengono scaricati direttamente nel ramo comasco
del Lario che, a differenza di quello lecchese, non dispone di nessun emissario.
Qualunque problema, quindi, compor-
terebbe situazioni pericolose anche per
la salute pubblica. Da qui un’attenzione
esasperata ai controlli e al perfetto funzionamento di un impianto che tratta 16
milioni di metri cubi di liquami ogni anno.
É tempo di cambiare
A fronte di questi numeri, i tecnici
di Comodepur, la società incaricata
della gestione dell’impianto, sono
chiamati a ridurre progressivamente
i consumi elettrici. Una richiesta dettata, oltre che dall’attenzione ai fattori
ambientali, dalla necessità di limitare
il più possibile i costi che, immancabilmente, andrebbero a ripercuotersi
sul prezzo del servizio e, quindi, sulla
bolletta dell’acqua. Per questa ragio-
ne, la scorsa primavera, l’attenzione
del responsabile di impianto Luigi
Cece si è focalizzata sulla vasca di
pre-denitrificazione. Il trattamento
previsto in questo stadio, infatti, impone di mantenere costantemente
in movimento i liquami in arrivo. Un
obiettivo ottenuto utilizzando cinque
mixer Flygt 4670 da 13 kW. Un numero apparentemente elevato, ma dettato dalla particolare conformazione
della vasca stessa. Involucro, infatti,
è stato ricavato, nel tempo, adattando
vecchie vasche di accumulo. Una situazione che ha portato ad una vasca
da 5.800 m3, caratterizzata però da
punti morti, oltre che da profondità e
pendenze irregolari. Tutte situazioni
che contrastano con la necessità di
mantenere una miscelazione omogenea. I cinque mixer, in funzione da
dieci anni, pur non avendo mai avuto
problemi in termini di affidabilità, erano basati su una tecnologia e motori
con consumi energetici più elevati.
Una situazione che, pur priva di impatto sulla funzionalità dell’impianto e sulla qualità della depurazione,
comportava costi energetici superiori.
Da qui le scelta di valutare possibili alternative, coinvolgendo direttamente
Xylem Water Solutions, la multina-
In una sola giornata di lavoro è stato possibile posizionare e mettere in funzione i nuovi mixer
zionale specializzata nell’ambito della movimentazione e del trattamento
delle acque, che già aveva fornito i
precedenti mixer. Lavorando a stretto contatto con i tecnici specializzati
della multinazionale svedese e utilizzando specifici software di simulazione, venne individuata la possibilità di
utilizzare gli innovativi mixer 4530 da
4 kW. Una simile sostituzione avrebbe
permesso un risparmio energetico del
65%, ovvero pari a 50mila euro all’an-
no. Il tutto a fronte di un intervento
relativamente semplice, con un impatto ridotto sulla funzionalità ordinaria
dell’impianto. Sommando tutti i costi
necessari, il ritorno dell’investimento
sarebbe stato di poco superiore ai 13
mesi. Un’opportunità interessante per
lo staff tecnico di Comodepur, anche
sulla scorta delle indicazioni fornite
dal management, particolarmente
attento al contenimento dei costi
energetici.
Il depuratore di Como tratta tratta 16 milioni di metri cubi di liquami ogni anno
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forniscono indicazioni dettagliate sin
dal progetto preliminare e adeguate
garanzie di affidabilità.
I 4530 di Xylem sono compatibilità con i supporti dei vecchi mixer
Miscelazione a bassa rotazione
La proposta di Xylem è stata valutata con attenzione dallo stesso Luigi
Cece e dal responsabile tecnico di
Comodepur, Alberto Turconi. Oltre
all’impatto energetico, la particolare
ubicazione del depuratore, a poche
decine di metri dalle case del centro
storico, rende particolarmente delicato e costoso qualunque intervento.
Le macchine operatrici, infatti, non
riescono ad entrare nell’impianto,
ma è necessario noleggiare un’autogru. Per questa ragione, l’affidabilità
delle macchine da installare rappresenta un fattore imprescindibile. Per
Comodepur il binomio innovazione
e affidabilità dee sempre essere garantito. Da qui la grande attenzione
dedicata da Cece e Turconi nell’approfondire la conoscenza dei nuovi
mixer 4530, firmati da Flygt, uno dei
marchi commercializzati da Xylem.
Queste apparecchiature, infatti, sono
caratterizzate da tre grandi pale dalla
caratteristica forma di “banana”. Un
profilo inintasabile delle pale, frutto di
una serie di specifici studi di idrodinamica, che permette di movimentare
significative masse di liquami anche a
fronte di una limitata velocità di rotazione. Una peculiarità che garantisce
prestazioni elevate a fronte di bassi
consumi energetici. I miscelatori della
vasca di pre-denitrificazione, infatti,
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devono essere mantenuti costantemente in funzione e fornire una spinta
significativa. Combinando alte prestazioni e consumi ridotti, i mixer 4530
rappresentano quindi una soluzione
rivoluzionaria che, però, è presente da
poco tempo sul mercato. Un aspetto
che ha imposto una valutazione particolarmente attenta. Una valutazione
favorita dal fatto che i primi test sul
campo sono stati effettuati due anni
fa proprio nel nostro Paese, consentendo ai tecnici italiani di maturare
un’esperienza reale, grazie alla quale
Affidabilità garantita
Lo stretto rapporto di collaborazione
tra i tecnici delle due realtà ha consentito di individuare la tipologia, il
posizionamento e l’inclinazione ideale
di ogni singola macchina, calcolando
con sufficiente precisione anche il
possibile risparmio energetico. Tutte
indicazioni che deponevano a favore
della sostituzione dei vecchi mixer
con le nuove macchine ad elevata
efficienza. Benché i mixer 4530, già
installati in altri impianti in tutto il
mondo, abbiano sinora dimostrato
un’elevata affidabilità, Cece ha scelto di approfondire ulteriormente la
conoscenza sui dettagli delle nuove
macchine. Nel corso della propria
analisi ha così individuato una serie
di accorgimenti che testimoniano la
metodica attenzione dei progettisti
ad ogni minimo particolare. Le pale,
ad esempio, sono state trattate per
supportare per anni l’attacco degli
agenti chimici presenti negli scarichi
fognari, così come il particolare profilo
palare impedisce l’accumulo di mas-
Un’autogru, parcheggiata all’esterno del depuratore, ha posizionato i nuovi mixer
se filamentose, presenti in quantità
nel depuratore di Comodepur, che
potrebbero rallentare, o bloccare,
la rotazione del miscelatore. Il tutto
completato nell’impiego di motori ad
alta efficienza, frutto dell’esperienza
ultradecennale di Flygt. “Un marchio – conferma lo stesso Cece – con
la quale lavoriamo da anni e che ha
sempre fornito macchine ad elevata
affidabilità. Il che rappresenta una
garanzia fondamentale, soprattutto
in un depuratore come il nostro. Il
tutto senza dimenticare che le pale,
ruotando a velocità ridotta, riducono
le vibrazioni sulla struttura, rendendo
meno critica anche la tenuta delle connessioni elettriche”. Infine, un ultimo
“dettaglio” convincente è stato rappresentato dalla possibilità di sfruttare le
attrezzature di installazione già presenti nel depuratore e utilizzati per i
mixer precedenti. Un’accortezza che,
come sottolinea anche Turconi, “dimostra l’attenzione di Flygt ai singoli
dettagli”. L’insieme di questi aspetti,
oltre a un’attenta pianificazione degli
interventi necessari, ha consentito di
completare l’intera istallazione nei
tempi previsti. Lo scorso agosto, infatti, la vasca è stata svuotata e ripu-
L’assenza di ampie strade rende complessi gli interventi di manutenzione
lita, mentre tecnici predisponevano i
nuovi allacciamenti elettrici. In questo
modo, in una sola giornata, l’autogru
ha rimosso i vecchi mixer e installato i
nuovi che, senza la necessità di particolari interventi strutturali, sono stati
istallati e resi funzionanti nell’arco di
poche ore. Sin dalla messa in funzione
avvenuta la sera stessa, come spiega
Turconi, abbiamo rilevato un adeguato
livello di movimentazione dei liquami
che, anche dalle analisi fatte sul fondo
della vasca, forniscono risultati perfettamente in linea con quanto atteso.
I tecnici italiani di Xylem vantano un’esperienza unica sui mixer 4530
La prova del contatore
Constatata la corretta funzionalità
dell’impianto, era necessario verificare anche i risultati in termini di risparmio energetico reale. Un riscontro
particolarmente atteso perché, oltre
alla riduzione dei costi, ad esso sono
legati gli incentivi offerti dai Titoli di
Efficienza Energetica, più noti come Certificati Bianchi, riconosciuti a
fronte di interventi di efficientamento energetico. In questo contesto, in
particolare, non trattandosi di un intervento standard, tutte le procedure,
basate su dati rilevati effettivamente
dai contatori, sono state affidate allo
staff tecnico di Enel, che si è incaricato di eseguire tutte le rilevazioni puntuali dei consumi sia dei vecchi che
dei nuovi miscelatori, che di seguire anche le procedure burocratiche
per ottenere gli incentivi economici.
Proprio i riscontri sul campo hanno
confermato la bontà della scelta, con
risultati addirittura superiori rispetto
alle previsioni. I vecchi mixer, infatti,
assorbivano ogni anno oltre 500mila
kWh. I dati rilevati sugli assorbimenti
dei primi tre mesi, portano, in proiezione, a un consumo di soli 175mila
kWh. Un risultato addirittura migliore
rispetto alle aspettative e che conferma il rapido ritorno economico
dell’investimento in apparecchiature
innovative e ad alta efficienza.
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