Associazione sportiva “MTB MTB Grand Combin” Combin Stagione 2010 BIKING ADVENTURE IINTORNO NTORNO AL INTORNO m GRAND COMBIN Associazione Sportiva “MTB MTB Combin” Combin Frazione Châtellair, 47 – 11010 DOUES (Ao) Fax 0165-239830 – Cell. +39 349 5667608 e-mail [email protected] www. valledaostamtb.com [email protected] Maestri abilitati Mae stri Mauro CUAZ – Cell. +39_349_5667608 Marco ZAVATTARO – Cell. +39_335_8089692 Silvie GROSJEAN Cell. +39_349_6498657 – I. INTRODUZIONE PUNTI DI FORZA • patrimonio naturalistico e ambientale • peculiarità storico-culturali • ampia offerta di prodotti tipici • tradizioni locali • offerta differenziata OPPORTUNITA’ OPPORTUNITA’ • sensibilità per le tematiche ambientali • domanda di autenticità, naturalità • spinta al benessere psicofisico • bisogno di sicurezza Grazie alla caparbietà del maestro Mauro CUAZ la specialità sportiva della mountain bike, nella vallata del “Grand Combin”, ha trovato un suo spazio sia geografico sia sociale. Là dove la morfologia stessa del territorio divide la vallata del Grand Combin, l’MTB ha unito i comuni che la caratterizzano. L’attività ciclistica proposta in questi ultimi anni ha trovato terreno fertile in un luogo così ricco di spazi incontaminati, di paesaggi incantati, di villaggi fortemente caratterizzati, etc.., ma allo stesso tempo bisognoso di nuove attività capaci di ricreare questo connubio tra uomo e territorio. Arrivati al termine del terzo anno di attività come Maestri di MTB, dove tante sono state le nozioni, le esperienze, i racconti, le informazioni, le conoscenze, si è rilevata la necessità di procedere alla definizione del percorso intrapreso lungo un tracciato meglio delineato capace di consolidare tali sforzi. La costituzione dell’associazione sportiva “MTB Grand Combin” vuole, infatti, dare forza e continuità a questo progetto cercando di ampliarne le prospettive anche dal punto di vista turistico. Come sempre succede quando si inizia una nuova attività, qualunque essa sia, le direttrici che possono essere intraprese sono molteplici e difficili da interpretare. Sicuramente fare turismo in Valle d’Aosta è ancora un campo in evoluzione dove le variabili sono ancora tutte da decidere. L’elemento che per anni è stato il collante delle attività turistico ricettive, ovvero la neve, negli ultimi inverni è stata insufficiente a coprire le reali necessità economiche e i pacchetti turistici proposti dalla regione sembrano trascurare altri importanti elementi ben noti da lungo tempo: i castelli, le tradizioni, chiese, … il cosiddetto patrimonio culturale oltre che quello artigianale ed eno-gastronomico e non ultimo i percorsi alternativi di scoperta d del el territorio nelle sue varie componenti. componenti Andare in giro per la Valle significa conoscerne il paesaggio, ma anche la cultura, le tradizioni, la gente. Vuol dire aiutare uno sviluppo delle attività presenti sul territorio ad ampio raggio con una strategia sistemica. Proporre quindi un percorso in MTB può essere l’elemento di connessione tra operatori del settore turistico più diversificati. Fare turismo quindi innanzitutto significa collaborazione tra operatori dei vari campi, collaborazione per uno sviluppo del territorio e per una nuova offerta che presupponga l’uso del medesimo durante tutto l’anno, prevedendo attività sia durante la stagione estiva che quella invernale. II. OBIETTIVI L’associazione sportiva “MTB MTB Grand Combin” Combin ha come presupposto principale quello di promuovere corsi propedeutici di avvicinamento alla pratica della mountain bike e corsi agonistici per ragazzi più competitivi. Il Velo Club non dimentica comunque gli adulti per i quali organizza un corso flessibile adatto alle loro esigenze orarie e lavorative. I corsi verranno svolti nel comprensorio della Comunità Grand Combin interessando tutti i Comuni che la caratterizzano, ma concentrandosi per motivi ambientali e di collegamento soprattutto nei Comuni di Roisan, Etroubles, Doues e Ollomont. L’Associazione vuole inoltre favorire un turismo “pulito” che possa creare il giusto connubio tra il territorio e l’escursionista. Si propongono percorsi in MTB giornalieri o tour di più giorni immersi nel profumo dei boschi, nel silenzio della natura e nella libertà della mente. Il desiderio è quello di trasmettere un grande ricordo di questi percorsi …. perché pedalare tra le montagne è una grande bella emozione. Il Velo Club sarà inoltre promotore di uscite in bicicletta di gruppo, extra corsi, per l’aggregazione e socializzazione dei partecipanti, per la conoscenza di nuovi territori, etc….. L’Associazione sportiva vuole infine cercare di realizzare alcune possibili manifestazioni di promozione turistica quali la ciclo-turistica ecologica “Aosta - Champillon”, la Festa della Bici “AlleinDoues-Ollomont” e il Duathlon di Ollomont. IL LOGO Il nome scelto è “MTB Grand Combin” racchiuso all’interno di una rappresentazione stilizzata in cui appare la sagoma del Grand Combin accerchiata da una freccia, simbolo di movimento, libertà, circuito. Tale logo, seppure voglia raffigurare essenzialmente il percorso principale dell’Associazione, ovvero il Tour del Grand Combin, ben si adatta a rappresentare anche percorsi di diverso raggio e sviluppo sempre da prevedere all’interno del comprensorio della Comunità del Grand Combin, ad esempio di collegamento tra i vari Comuni, oppure ad anello valicando attraverso i colli di collegamento dei vari valloni, mediante sia strade pedonali che sentieri in gran parte percorribili in bici. III. Perché Perché la scelta della Comunità Comunità del Grand Combin in mountain bike Quando si pensa alla Valle d’Aosta si pensa alla montagna, nella sua essenza, con le sue cime alte e perennemente innevate. Il suo territorio è per l’80% montuoso e supera i 1500 metri. E a me la montagna piace molto. Mi è entrata dentro piano piano. La scelta dei percorsi proposti è dettata anche da questa mia passione. Passione che vorrei in qualche modo trasmettere. L’entusiasmo per la conquista di spazi incontaminati, di luoghi da cui sembra si possa toccare il cielo, da cui godere di panorami inimmaginabili dal basso. Da qui tutto cambia, la prospettiva dall’alto che permette di vedere lontano e tutto sembra riprendere la giusta dimensione e dove lo sforzo sembra finalmente essere ampliamente ripagato. La montagna che appaga con i suoi panorami e le sue meraviglie. Il territorio della Valle d’Aosta è per l’80% montuoso e supera i 1500 metri: separato dalle regioni confinanti, ma anche unito dai grandi massicci che superano i 4000 metri: il Monte Bianco, il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso e il Grand Combin. Il Grand Combin, imponente montagna che fa da sfondo alla città di Aosta. Così lontana e vicina al tempo stesso. In realtà si trova tutta in territorio elvetico. I turisti sono per lo più attratti proprio dagli altri 4000, eppure il Grand Combin è visibile quasi da ogni angolo… spunta con la sua sagoma dalle creste. E a seconda di dove ci si trovi cambia aspetto. Il grandioso trapezio di roccia e ghiaccio del versante sud e dai scintillanti ghiacciai del versante nord. E seppure il Tour des Combins sia un itinerario di trekking nato ufficialmente nel 1996 rimane poco conosciuto a livello nazionale e internazionale, messo in ombra da itinerari molto più noti come quello del Monte Bianco, del Gran Paradiso e del Monte Rosa, certo altrettanto belli, ma sicuramente più frequentati e quindi meno ricchi di quell’aria di solitudine, calma, isolamento, tipica invece degli ambienti montani. L’idea di partenza è proprio quella di proporre un percorso o un tour in bici in un ambiente ancora molto selvaggio, dove nelle prime giornate d’autunno o di primavera è più facile incontrare uno stambecco che un turista. Dove la severità dell’alta montagna è contrapposta alle forme dolci delle verdi e fertili vallate con i loro pascoli frequentati nella stagione estiva da numerose mandrie. Ma è anche quella di riscoprire antichi sentieri e strade percorse per millenni in un passato non poi così lontano sia dai pellegrini diretti verso Roma (la Via Francigena e il Colle del Gran San Bernardo), che da uomini in cerca di temporaneo riparo oltralpe o di scambi commerciali e culturali, che negli anni hanno creato vere e proprie vie di comunicazione intervallive (come la Fenetre de Durand sopra la conca di By). I percorsi vogliono infatti mettere in risalto proprio queste peculiarità di zone che emanano ancora questo fascino, per occhi attenti che vedano oltre e scorgano le tracce di contrabbandieri, di truppe militari, di mercanti, di pellegrini, di viaggiatori. Un ambiente ricco di storia e di natura, ancora molto ben conservato. Queste peculiarità lo rendono particolarmente adatto allo sviluppo di un turismo dolce, a debole impatto ambientale, come può essere la pratica della mountain bike. Viaggiare su una bici è un po’come cavalcare, attraversare spazi con distanze considerevoli, godendo però di tutto ciò che ci circonda e facendo nostro ogni metro percorso, perché fatto con attenzione e curiosità, scoprendo i luoghi, gli abitanti con la loro cultura e le loro usanze e tradizioni. Questa attività si traduce in valorizzazione del territorio, con una positiva ricaduta economica per i paesi interessati. Le tappe culturali OLLOMONT Situato su un ampio e soleggiato pianoro, il paese di Ollomont, con le sue 16 frazioni, è rimasto l'unico Comune di tutta la Valle senza strade carrozzabili di transito per altri paesi. La storia del paese di Ollomont è legata innanzitutto alle sue miniere di rame, attive fino alla prima guerra mondiale, di cui è in atto un progetto di ristrutturazione che coinvolge innanzitutto il vecchio villaggio minerario a scopi turistici. Nota curiosa è l’utilizzo di parte delle ex gallerie delle miniere come cantine di stagionatura della fontina. La Valle di Ollomont è stato il transito privilegiato per i collegamenti con il Vallese fin dal tempo dei Salassi. Vi transitava l’antica “Vy Durand” da Aosta alla Val di Bagnes, probabilmente utilizzata per gli scambi del bestiame. Importante via di fuga, durante la riforma calvinista, da parte dei protestanti diretti da Aosta verso il Vallese. Dalla Fenêtre Durand passò, pare, il famoso riformatore religioso Calvino quando cercò rifugio in Svizzera dopo che i valdostani, nel 1536, per restare fedeli al cattolicesimo, cacciarono i protestanti. Attraverso il colle avvenne, nel 1943, l'espatrio clandestino in Svizzera di Luigi Einaudi, futuro Presidente della Repubblica Italiana, per sfuggire alla polizia nazifascista. Ed è proprio attraverso tale colle che si snoda la parte iniziale del percorso per arrivare in Svizzera. Ripercorrere quindi un tracciato che per secoli, fino all’epoca della piccola glaciazione, è stato un importante nodo di collegamento intervallivo, legato a vicende storiche, economiche, sociali, è un preludio importante per un percorso che vuole far respirare proprio questi aspetti di collegamento attraverso antichi colli e strade che hanno molto da raccontare ad occhi attenti sulle vicende di uomini che hanno effettuato lunghe marce e scalate in alta quota per difendere la loro libertà o per trovare un riparo temporaneo alle loro vite. Il percorso prosegue in Svizzera, attraverso la Valle di Bagnes, toccando varie località. FENETRE DE DURAND COLLE DEL GRAN SAN BERNARDO SAINT-RHEMY SAINT-OYEN Lo storico e millenario punto di passaggio a cui è legata indissolubilmente la storia degli uomini e dei paesi della Valle del Gran San Bernardo. Sul valico sono presenti resti di epoca romana, un piccolo tempio e una mansio, antico rifugio per i militari e i mercanti, antenato dell’attuale Ospizio. Dal XIII secolo il traffico fu controllato dai Savoia che riscuotevano un pedaggio sulle merci in transito. Gli abitanti di Etroubles e Saint-Rhémy traevano profitto offrendo vitto e alloggio ed usufruendo del diritto esclusivo di accompagnare gente e merci in transito. In questo periodo si intensificò anche il passaggio dei pellegrini diretti verso Roma, lungo la Via Francigena. In posizione strategica lungo il percorso per il Colle del gran San Bernardo, l’abitato era un tempo circondato da una cinta muraria con porte di accesso a nord e a sud, provviste di feritoie. Nel cuore di Saint-Rhémy si trova oggi l’albergo Suisse, superstite del sistema ricettivo che ancora nel secolo scorso comprendeva l’Hotel des Alpes Pennines e la Cantine des Voyageurs. In quel periodo erano ancora operanti i Soldats de la neige, istituzione sostenuta dagli abitanti di Saint-Rhémy con l’opera annuale dei giovani del villaggio. Essi dovevano mantenere in efficienza la strada per il Colle e assicurare ai viandanti l’assistenza nel viaggio. Tale mansione permise ai Soldats di essere esonerati dal servizio di leva fino alla prima guerra mondiale. Molto interessante il castello medioevale, detto "Château Verdun" (Castellum Verdunense), donato nel 1137 dal conte Amedeo III di Savoia ai canonici del Gran San Bernardo che lo detengono tuttora, e recentemente trasformato in una "Maison d'accueil" decisamente caratteristica. Chateau Verdun è sicuramente l’elemento di maggiore attrazione del villaggio che denuncia l’importanza strategica che aveva fino al secolo scorso grazie alle grandi dimensioni degli edifici prospicienti la strada principale. ETROUBLES ALLEIN Etroubles è sulla via Francigena, la strada che nel medioevo collegava le isole britanniche a Roma e Gerusalemme attraverso l'Europa e il passo del Gran San Bernardo. Merita un'attenzione particolare il borgo medioevale di Etroubles. Una passeggiata tra le vecchie stradine in ciottolato, gli splendidi fontanili da cui zampilla l'acqua fresca proveniente dal monte Vélan, le antiche abitazioni recentemente ristrutturate in pietra locale con tetti in lose creano un'atmosfera fiabesca, l'enorme campanile quattrocentesco da cui scoccano le ore; la chiesa ottocentesca con splendidi affreschi, è l'ideale per trascorrere alcune ore in libertà. Caratteristici ed accoglienti i vari locali pubblici che troverete nella via centrale, lungo la strada statale e nei villaggi. Piccolo e caratteristico comune montano, interessante da vedere, nella frazione di Ayez, una casa-monumento risalente al XV secolo: di particolare pregio sono alcune finestre in pietra lavorata col caratteristico motivo a chiglia rovesciata. DOUES Il comune di Doues si trova su un ampio terrazzo morenico che si affaccia sulla Valpelline, nel punto in cui questa si congiunge con la valle del Gran San Bernardo. Il nome "Doues" è probabilmente di origine latina: deriverebbe infatti da Dovia, cioè "duae viae" e starebbe a indicare che in questa località si biforcavano due strade che portavano al di là delle Alpi. La prima, divenuta poi la più importante, è quella del valico del Gran San Bernardo (in epoca romana, Mons Jovis); la seconda è, probabilmente, quella della Fenêtre Durand, il colle che si trova nell'alta valle di Ollomont, e che un tempo era una transitata via di comunicazione con il Vallese. ROISAN VALPELLINE Il Comune di Roisan e' situato sulla sinistra orografica della confluenza tra le valli del Gran San Bernardo e della Valpelline. Il suo territorio si estende dal fondo valle, dove scorre il torrente Buthier, fino ai 2855 mt. della Becca di Viou, con una superficie di 14,67 kmq. E' un comune di mezza montagna con altitudine media di circa 900 mt. s.l.m. La popolazione, costituta da circa 1000 residenti, vive nei villaggi sparsi su soleggiati terrazzi coltivati a pascolo. Il panorama che si gode dal Capoluogo ( 870 mt. s.l.m. ) e' veramente ampio e spazia dal Monte Emilius , alla conca di Pila ed alla Grivola, a sud, fino al Gran Combin, a nord Il comune è posto ad un'altitudine media di 960 m s.l.m., si estende su una superficie di 41,42 Kmq e conta circa 630 abitanti, residenti principalmente nelle seguenti frazioni: La Fabrique, Chez-les-Chuc, ChezLes-Bovet, Arliod, Le Cumet, Capoluogo, Les Prailles, Cheillon, Frissonnière-Dessous, Frissonnière-Dessus, Chez-Cailleur, Le Chosod, Semon, Lavod, Toules-Dessous, Toules-Dessus, Le Berioz, La Cleyvaz, Les Ansermin, Les Gontés, Plan-Coudrey, Souverou, Vergignolettaz, Les Vesey, Les Prélés, Mont-Corvé. Si giunge a Valpelline lasciando la statale n. 27 del Gran San Bernardo al bivio di Variney, per immettersi sulla strada, costruita nel 1865, che costeggia il torrente Buthier. Dopo il ponte di Crousevy (bivio per Roisan) ci si trova sulla sinistra orografica e, percorsi pochi Km., ad un ampia curva, ecco apparire in lontananza alcuni tetti e il campanile del paese quasi nascosti allo sbocco della valle di Ollomont. Distante circa 12 km. da Aosta, Valpelline è collegata al capoluogo da un servizio di autopullman. OYACE Clima sano, ambiente intatto e tranquillo. Oyace è situato a 1367 m d’altitudine, a 20 Km da Aosta, sorge su un modesto ripiano del ripido versante orografico destro della Valpelline. La popolazione ,composta da 222 abitanti, è prevalentemente dedita all’attività agricola. Circondato da boschi e pascoli Oyace offre un clima sano, un ambiente intatto e tranquillo, caratteristiche spesso desiderate dalle famiglie. BIONAZ Con i suoi 142 Km2, Bionaz è il terzo comune della Valle d'Aosta per estensione, caratteristica questa che gli assicura di accogliere molte delle attrattive della splendida terra valdostana: vette suggestive che raggiungono i 4.000 m, scenari di natura incontaminata dai colori abbaglianti, perle gastronomiche per scoprire sapori quasi scomparsi, un artigianato fedele alle antiche tradizioni, un'agricoltura ed un allevamento tramandati di generazione in generazione. GIGNOD Con i suoi 1542 abitanti, Gignod è il comune più popolato della Comunità Montana del Grand Combin, e, con la sua posizione centrale nell'ambito della Valle del Gran San Bernardo è diventato la sede di importanti servizi di ambito comunitario : scuole medie, uffici della Comunità Montana, consultorio USL, asilo nido, piscina coperta. Attualmente il territorio abitato tutto l'anno è suddiviso in 59 frazioni, sparse ai piedi della Punta Chaligne, fra i 785 mt s.l.m. di Variney, alle porte di Aosta, ed i 1.424 mt di Clemensey. L'economia locale è basata, per la maggioranza degli occupati, sul terziario (P.A., servizi ecc.) e, sebbene il numero dei giovani dediti all'agricoltura sia in progressivo declino, quest'ultima riveste tutt'oggi un ruolo economico importante, con addetti che, a volte affiancando a tale attività un'occupazione principale, si occupano di coltura di mele, allevamenti di bovini e ovi-caprini, produzione del latte, di formaggi e della fontina e di alpicoltura. L'offerta turistica nel comune non può certo competere con altri siti più conosciuti in Valle d'Aosta, ma per chi cercasse, eventualmente, un luogo tranquillo dove trascorrere un periodo di riposo rilassante, alternando piacevoli passeggiate ad alcune uscite sul locale campo a nove buche del Golf Club Arsanières, Gignod meriterebbe senz'altro un soggiorno. Per gli amanti invece dello scialpinismo, durante la stagione invernale, una tappa da non perdere è una gita alla Punta Chaligne, partendo da Buthier (1.350-2608 mt s.l.m.). Aspetti faunistici Stambecco Camoscio Ermellino Lepre variabile Per quanto riguarda la fauna, le Valli del Gran San Bernardo sono note per la presenza di una nutrita colonia di cervi, provenienti dal Vallese. Nel periodo autunnale nella conca di Etroubles echeggiano i bramiti dei maschi in amore a rompere il silenzio delle ore notturne. Sempre nelle fasce più basse, all’interno dei boschi, si possono incontrare i caprioli. Più in alto sono avvistabili anche camosci – si muovono a branchi nell’Alta Valpelline – e stambecchi. Un’altra presenza accertata, ma praticamente invisibile, è quella della lince, anch’essa proveniente dal Vallese. Nel bosco è inoltre in aumento il cinghiale, recentemente reintrodotto in tutta la regione Valle d’Aosta. Lepri, scoiattoli, linci, volpi, ermellini popolano i boschi mentre i cieli sono dominati da rapaci come l’aquila reale, la poiana, lo sparviero, il gheppio (facilmente riconoscibile perché ama rimanere sospeso a mezz’aria in cerca di prede) e da pochi anni il gipeto. Presenti anche la civetta e il gufo comune e una folta schiera di volatili quali la pernice e il gracchio alpino, diverse varietà di picchio, il crociere, la nocciolaia, ecc. Tra i rettili e gli anfibi è presente la vipera, il biacco, la lucertola muraiola e la rana temporaria. Gallo forcello Pernice Aquila reale Aspetti naturalistici Anemone Androsace alpina Di assoluto interesse la flora della zona, con boschi ricchi di latifoglie – ontano bianco e ontano verde – e conifere: larice, abete rosso, pino cembro. Al margine superiore dei boschi – 2100 metri di quota – si aprono pendii ricchi di pascoli e fioriture tipiche dell’ambiente montano: botton d’or, genziana, viola, stella alpina, rododendro. Oltre i 2600 metri solo la cosiddetta flora pioniera – ranuncolo, saxifraga - riesce ad adattarsi agli sconvolti pendii detritici non ancora stabilizzati. Il piano montano inferiore, sino a 1500 metri di altezza, annovera quindi boschi misti di latifoglie e conifere, tra cui sono ricavate vaste aree disboscate ad utilizzo agricolo. Nei versanti soleggiati prevale il pino silvestre, con sottobosco a ginepro ed uva ursina, altrove l’abete rosso con i primi larici e saltuariamente qualche abete bianco. In macchie od esemplari sparsi crescono nocciolo, frassino ed ontano bianco. Il piano montano superiore, sino ai 2000-2100 metri, vede ovunque il dominio del larice a soppiantare gradatamente l’abete unito ad esemplari sparsi di pino cembro; il sottobosco è spesso costituito dal rododendro affiancato al mirtillo. L’ontano verde ricopre le zone lungo i torrenti ed i pendii sottoposti a valanghe. Il piano alpino si estende dal margine della copertura boschiva fino ai 2600 metri di quota, dove si aprono i pascoli ricchi di fioriture multicolori. Sopra i 2600 metri si trova il piano nivale, dove le condizioni di esistenza diventano assai problematiche in proporzione all’aumento dell’altitudine. Campanula barbata Gentiana verna Elementi geografico-morfologici Un paradiso per gli alpinisti, un territorio di affascinante complessità, coronato di vette e ghiacciai e solcato da due corsi d’acqua principali: l’Artanavaz a ovest - con le sue sorgenti nei fianchi del Grand Golliat – e ad est il Buthier, il più importante affluente di sinistra della Dora Baltea, alimentato dal vasto sistema di ghiacciai della Dent d’Hérens. E’ a Roisan che l’Artanavaz confluisce nel Buthier, formando insieme ad esso una Y, con la città di Aosta alla base e i due rami rappresentati dalla valle del Gran San Bernardo, a sinistra, e dalla Valpelline a destra. La tradizione ha assegnato al bacino dell’Artanavaz l’eloquente nome di Coumba Frèide. Meritatissimo, per tre ordini di fattori: temperature basse per buona parte dell’anno, venti persistenti e ingenti masse di neve a ricoprire i rilievi per diversi mesi. Questi i record toccati al colle del “Grande”, dove dal 1817 una stazione meteorologica gestita dai canonici agostiniani sforna i suoi dati: 24 metri e 74 centimetri di neve caduta nel 1914, 30 gradi sotto zero nel 1929. A nord di Aosta si apre la Valle del Buthier cui fa da sfondo il Grand Combin. Imponente 4000 interamente in territorio elvetico. Dopo qualche chilometro questa vallata è spezzata dalla marcata cresta con andamento a sud, estesa dal Mont Vélan al Mont Saron. Verso occidente si sviluppa la Valle del Gran San Bernardo, breve ma vasto bacino orientato da ovest ad est, in cui spicca il Gran Golliat m. 3238, importante nodo orografico da cui dipartono le creste divisorie con Val Ferret e Svizzera. Ad est si allunga la Valpelline, tipica e lineare vallata alpina, profondamente incuneata sino al Dent d’Herens m. 4171. Essa presenta vasti apparati glaciali e diversi valloni tributari, il principale dei quali è la Valle di Ollomont. Le rocce delle “Valli del Gran San Bernardo sono metamorfiche, cioè originatesi a seguito di trasformazioni avvenute all’interno della crosta terrestre e possono essere classificate in tre settori principali: Sistema Pennidico, Zona Piemontese, Sistema Austroalpino. Gran parte del territorio del Grand Combin fa parte del Sistema Pennidico, costituito dalle rocce dell’antico continente europeo e suddiviso in tre fasce con andamento trasversale, disposte da sud-ovest a nord-est. Sono le “Brecce di Tarantasia” composte da formazioni calcareo-marnose e la “Zona del Gran San Bernardo”, cui appartengono la fascia di scisti arenaci intercalata a ciottoli quarzosi ed un’altra a prevalenza di gneiss e micascisti. Sono rocce poco inclini alla pratica dell’alpinismo. La Zona Piemontese rappresenta il fondale dell’antico oceano della Tetide ed occupa una ristretta porzione di territorio, dalla Pointe de Chaligne sino alla Valle di ollomont, costituita da calcescisti uniti ad ofioliti, rocce friabili e di qualità non eccelsa. Il sistema Austroalpino era l’estremo lembo del continente africano e rappresenta la fascia di rocce estesa dalle porte di Aosta all’intera Valpelline. S’identifica nella falda del Mont Mary, composta da parascisti e gneiss minuti e in quella della Dent Blanche, di due unità: l’inferiore o di Arolla (ortogneiss – derivazione granitoide -) e la superiore o di Valpelline (paragneiss – origine arenacea). Alcune pareti e spigoli possono offrire belle vie di arrampicata, come nella costiera dell’Aroletta. Il paesaggio è stato modellato da torrenti, ghiacciai e agenti atmosferici che agiscono da millenni nel territorio. La Valle del Gran San Bernardo mostra al suo sbocco la grande escavazione glaciale di La Clusaz. Il ghiacciaio vallivo subì una rapida regressione sino alle alte combe di Merdeux, del Gran San Bernardo e di Menouve, senza fasi alterne di avanzata come avvenuto in altre località. Alla testata di questi valloni si rinviene un’intensa opera glaciale, con cordoni morenici risalenti a diverse epoche e rocce montonate. La composizione delle rocce, non particolarmente tenace, dona al paesaggio toni morbidi, tipici di alcune vallate del versante elvetico. La Valpelline mostra segni inequivocabili della ripetuta azione dei ghiacciai sui fianchi delle rprie montagne e torrenti che ahnno scavato spaccature suggestive, mentre le masse glaciali sono la causa delle conche di sopraescavazione nei terrazzi morenici, con la formazione di diversi laghi. Una vasta distesa glaciale ancora dinamica si trova alla testata della valle, ai piedi della Dent d’Herens. La Valle di Ollomont presenta un marcato gradino di valle alle spalle di Glacier, preludio alla grande conca sospesa di By. IV. PROGRAMMA 2010 MaestrI abilitatI Mauro CUAZ – Cell. +39_349_5667608 Marco ZAVATTARO – Cell. +39_335_8089692 Silvie GROSJEAN – Cell. +39_349_6498657 CORSO PROPEDEUTICO : ragazzi/e anno 2004 CORSO NON AGONISTICO: ragazzi/e dall’ dall’anno 2003 all’ all’anno 1994 CORSO AGONISTICO : ragazzi/e dall’ dall’anno 2003 all’ all’anno 1994 L’Associazione sportiva prevede la possibilità possibilità, per coloro che si iscrivono al corso propedeutico o a quello non agonistico, di frequentare anche una sola giornata di corso, mentre per coloro che si iscrivono al corso agonistico sarà promuovendo vendo sarà richiesta la presenza a tutte e due le giornate di corso promuo loro la partecipazione alle gare del Grand Prix a scelta comprese nella quota di iscrizione. DURATA DEI CORSI: dal 15 Maggio al 15 Settembre - ORARIO PRESUNTO: 17.00 / 19.00 • L’iscrizione al Velo Club “MTB Grand Combin” Combin” e ai corsi completi prevede la consegna all’ all’iscritto della maglia da mtb dell’ dell’Associazione sportiva; • Si prevede la possibilità possibilità d’iscrizione ad un solo mese di corso in relazione alla durata globale. globale. • Il corso prevede l’ l’accompagnamento e l’ l’insegnamento tecnico da parte di un Istruttore di MTB lungo un percorso con assistenza tecnica e meccanica di base; • Le giornate presunte di svolgimento dei corsi saranno il lunedì lunedì e il mercoledì mercoledì; • La durata di ogni singola giornata di corso sarà sarà di due ore circa; • Le giornate di brutto tempo non saranno recuperate; • Materiale base occorrente : mountain bike, casco, guanti, occhiali occhiali da sole, abbigliamento appropriato, bevande e alimenti giornalieri, attrezzatura base per per manutenzione bici; • La quota d’ d’iscrizione non comprende le eventuali spese per noleggi, mezzi di di trasporto e quant’ quant’altro non specificato nella presente brochure; CORSO ADULTI : a partire dal anno 1993 in su… su…tutti nessuno escluso L’Associazione sportiva MTB Grand Combin vuole promuovere la pratica della mountain bike anche per tutti coloro che vogliono fare un po’ po’ di movimento, imparare un po’ po’ di tecnica e respirare un po’ po’ di aria pulita antistress. E’ E’ l’occasione buona per il papà papà e la mamma di salire sulla bici e divertirsi un po’ po’ come quando si era bambini. Il corso avrà avrà durata mensile e verrà verrà organizzato nei mesi di giugno, luglio e agosto. L’avviamento del corso avrà avrà luogo con almeno 7 partecipanti con i quali verranno fissate le giornate di pratica e gli orari preferiti. DURATA DEI CORSI: Giugno, Luglio e Agosto - ORARIO PRESUNTO: 17.00/ 19.00 • Il corso prevede l’ l’accompagnamento e l’ l’insegnamento tecnico da parte di un Istruttore di MTB lungo un percorso con assistenza tecnica e meccanica di base; • Le giornate presunte di svolgimento dei corsi saranno il lunedì lunedì e/o il mercoledì mercoledì; • La durata di ogni singola giornata di corso sarà sarà di due ore circa; • Le giornate di brutto tempo non saranno recuperate; • Materiale base occorrente : mountain bike, casco, guanti, occhiali occhiali da sole, abbigliamento appropriato, bevande e alimenti giornalieri, attrezzatura base per per manutenzione bici; • La quota d’ d’iscrizione non comprende le eventuali spese per noleggi, mezzi di di trasporto e quant’ quant’altro non specificato nella presente brochure; V. PROPOSTA PERCORSI N.B. è possibile organizzare con i maestri di MTB dell’ dell’Associazione Sportiva “MTB Grand Combin” Combin” anche percorsi sulle specifiche richieste della clientela. Si fa presente, inoltre, che nella presente brochure sono stati scelti solo alcuni di tutti i possibili percorsi ciclabili nel territorio valdostano. MaestrI abilitatI Mauro CUAZ – Cell. +39_349_5667608 Marco ZAVATTARO – Cell. +39_335_8089692 Silvie GROSJEAN – Cell. +39_349_6498657 Gita verso il Mont Flassin Dopo aver superato le piste di sci ed essere usciti dal bosco di conifere, l’ambiente diventa selvaggio. L’alpeggio Flassin superiore è posto in una aperta conca dominata dal Colle e dal Monte Flassin. Dall’alpeggio è possibile proseguire in bicicletta lungo il sentiero panoramico difficile e non sempre agib ile che conduce alla Tete du Bois che domina il bosco sulla dorsale che divide la Comba Flassin dalla Comba Citrin. Ai piedi del Monte Paglietta L’itinerario si svolge in un bosco di larici e abeti ed è posto sulla Costa di Barasson al limite della vegetazione arborea. E’ un’occasione per avere una visione d’insieme della valle. Il bosco incantato e la conca di By Gita di circa quattro ore lungo il Ru d’Allein e la Conca di By passando dal fantastico bosco di larici di Gnon alla suggestiva conca ai piedi del Grand Combin attraverso i Comuni di Etroubles, Allein e Ollomont Sui sentieri del RE Suggestiva escursione di circa sette ore che, partendo dal Capoluogo della Valsavarenche, lungo la strada reale di Orveille porta al lago Djouan per poi raggiungere l’incantata conca del Nivolet. La balconata sul massiccio del Monte Bianco Itinerario di circa cinque ore che percorre per l’intero Vallone di Chavannes compreso tra il ghiacciaio omonimo, le cime Léchaud, Percé, Fortin e Favre passando tra distese di praterie aride sino al Col des Chavannes un eccezionale balcone sul massiccio del Monte Bianco. Gita ai piedi della Punta Chaligne Escursione di circa quattro ore lungo strade militari, rus e sentieri fino al Rifugio Chaligne tra boschi, pascoli e cervi nel Comune di Gignod Gita al cospetto della “Granta Parey” Parey” Escursione di circa tre ore dal Capoluogo di Rhêmes-Notre-Dame al rifugio Benevolo immersi nelle praterie alpine a contatto con le marmotte. Tour delle 2 valli L’itinerario si snoda sui due canali ai confini del parco del Gran Paradiso nelle valli di Rhêmes e Valsavarenche. Non presenta difficoltà tecniche e richiede un medio allenamento. Si può godere di uno splendido panorama sulla valle centrale e sul Monte Bianco. L’escursione può essere meno faticosa arrivando in macchina fino al comune di Introd e percorrendo soltanto il tratto di itinerario nella valle di Rhêmes ritornando ad Introd lungo la strada asfaltata. Vallone del Menouve L’itinerario non presenta difficoltà tecniche e richiede un medio allenamento. Durante l’escursione si attraversano pascoli e boschi e si può godere di uno splendido panorama sulla valle del Gran San Bernardo e sulle cime circostanti. L’itinerario può diventare meno faticoso salendo in macchina fino alla frazione di Prailles e percorrendo soltanto il canale sia all’andata che al ritorno. Anello della Pointe de la Pierre Panoramico giro circolare della cima de la Pierre con partenza dall’abitato di Eauxfroides, lungo una strada sterrata che prosegue in piano sino alla strada che collega Pila con Ozein tramite un lungo mezzacosta in discesa immerso in una bosco di variopinto. In prossimità di Ozein (1450 m) si sale fino ai 2168 metri dell'alpeggio di Champchenille, dopodichè si segue (solo parzialmente in sella) il sentiero che percorre gli estesissimi pascoli che costituiscono l'esteso versante nord ovest della Pointe de la Pierre; sino a raggiungere seguendo il filo di cresta (aereo ma parzialmente ciclabile) un colletto sulla destra della Pointe de la Pierre, si può anche deviare e raggiungere la cima (2653m) per poi scendere verso il comprensorio sciistico quindi al punto di partenza. Anello della Valle di Vertosan Panoramico giro circolare della Becca France. Partendo da Vetan si raggiunge, attraverso uno sterrato, l'alpeggio Grand Arpilles (2120 m), quindi l'alpeggio di le Crotte (2350 m), situato nella conca sottostante al Monte Fallere ed al Colle Finestra. Seguendo un sentiero in piano che costeggia il lago delle Rane (2367 m), si raggiunge l'alpeggio Frumiere (2063 m), dove si guadagna nuovamente la strada sterrata che porta a Touraz (1652 m) quindi a Ville sur Sarre, Bellon, Verrogne e nuovamente a Vetan. Attraversando il “COL CITRIN” CITRIN” Bellissima gita che attraversa due valli. Si parte dal villaggio Vedun del Comune di St Nicolas per arrivare a St. Rhemy en Bosses nella Vallata della Grand Combin. Attraversando il “COL MALATRA’ MALATRA’” Dal parcheggio delle piste di Crévacol si imbocca la strada sterrata che conduce agli alpeggi “Tsa du Merdeux” per poi salire al colle du Malatrà dal quale la vista sulla Valdigne è incommensurabile . Si scende quindi verso la Val Ferret per raggiungere l’abitato di Courmayeur. da BLAVY a VALPELLINE E’ uno dei più suggestivi itinerari proposti. Il suo fascino risiede nel fatto che è un percorso particolarmente panoramico: si scorge la città di Aosta spaziando lo sguardo sino al Grand Combin. Da Blavy si ha anche la visione sulle Grandes Jorasses, sul Monte Bianco, sulla Punta Chaligne, sulla Punta della Pierre, sulla Conca di Pila, sulla Becca di Nona e sul Mont Emilius. Il percorso si addentra in seguito nel bosco prima di pino silvestre, poi di abeti, infine di larici. Attraversando il “COL CHAVANNES” CHAVANNES” L’itinerario si snoda dal vallone di Chavannes a poca distanza dal confine italo-francese. Partendo da Pont Serrand, passando per l’alpe Chavannes si giunge al Colle. Lo scollinamento ci porta nella vallata della Val Veny nel comprensorio della Valdigne. Si giunge lungo un difficile sentiero al col de la Seigne quindi al Rifugio Elisabetta, al Lac Combal e per finire all’abitato di Courmayeur. VI. PROPOSTA PERCORSI OUTWEEK N.B. è possibile organizzare con i maestri di MTB dell’ dell’Associazione Sportiva “MTB Grand Combin” Combin” anche percorsi di più più giorni sulle specifiche richieste della clientela anche percorsi fuori Valle. MaestrI abilitatI Mauro CUAZ – Cell. +39_349_5667608 Marco ZAVATTARO – Cell. +39_335_8089692 Silvie GROSJEAN – Cell. +39_349_6498657 Biking Adventure intorno al Grand Combin Programma Out Weekend Periodo ideale : da luglio a settembre Durata : 3 giorni / 2 notti o su richiesta Livello tecnico / fisico per poter partecipare : buon livello fisico La quota comprende : • accompagnamento di Istruttore di MTB lungo un percorso circolare ad alta quota con assistenza tecnica e meccanica di base. La quota non comprende : • il trattamento di mezza pensione presso tutte le strutture ricettive di appoggio lungo il percorso in oggetto; • bevande e extra; • la fornitura del materiale occorrente; • tutto quanto non specificato; Materiale base occorrente : mountan bike, casco, guanti, occhiali da sole, abbigliamento appropriato per una escursione ad alta quota, bevande e alimenti giornalieri, attrezzatura base per manutenzione bici. Associazione Sportiva “MTB MTB Combin” Combin Frazione Châtellair, 47 – 11010 DOUES (Ao) Fax 0165-239830 – Cell. +39 349 5667608 e-mail [email protected] www. valledaostamtb.com BIKING ADVENTURE INTORNO AL GRAND COMBIN Un territorio di affascinante complessità, coronato da vette e ghiacciai e solcato da corsi d’acqua importanti. Alternando dolci pendii boscati a dirupi e risalti rocciosi offre grandi emozioni a chi lo risale seguendo i vecchi percorsi di transalpini tra Italia e nord Europa. Dai 1300 metri del fondovalle agli oltre 2800 metri di quota intorno al massiccio del Grand Combin, per un itinerario di oltre 130 Km, tre giorni in mountain bike lungo sentieri e mulattiere armoniosamente inseriti in bellezze naturali varie e mai ripetitive. Gli sviluppi altimetrici e la lunghezza dei percorsi sono accessibili a chiunque sia fornito di una buona preparazione atletica. Si passerà così dal fondovalle, ricco di borgate ancora abitate, ad ambienti via via più aspri e severi, attreversando pascoli e alpeggi montani dove sarà possibile degustare prodotti locali. Porterete a casa un grande ricordo di questo percorso …. perché pedalare tra le montagne è una grande bella emozione. Di assoluto interesse sarà anche il possibile incontro lungo i boschi di latifoglie e conifere con cervi, caprioli, scoiattoli, volpi, ermellini ed in quota con camosci e stambecchi. I cieli saranno dominati da rapaci come l’aquila reale, la poiana, lo sparviero ed il gheppio. Il clima, tipico delle zone montane, temperato freddo, tendenzialmente secco e salubre, un abbigliamento appropriato anche per le alte quote attraversate. “mappa del tour” Avvicinamento Raggiunta l’uscita dell’autostrada A5 di Aosta Est ci si dirige verso il Grand San Bernardo imboccando la strada statale 27. Raggiunto il borgo di Variney si svolta a destra imboccando la s.r. 28 per Valpelline. Si risale la vallata superando Valpelline, poco dopo si incontra il bivio per Ollomont e si inizia a salire la s.r. 30 sino al Capoluogo. Dopo pochi chilometri superato un ponte sul Buthier si raggiunge il Villaggio Voueces dove sulla sinistra è facilmente individuabile “La Grandza de Francois” punto di ritrovo del giro. II. IL PERCORSO Il “Biking Adventure intorno al Combin” ha inizio dal Comune di Ollomont, quota di partenza m slm 1356, precisamente dalla località Voueces presso la “Grandze de Francois”. Un primo incontro con i partecipanti che permetta uno scambio di informazioni reciproche, eventuale verifica delle capacità tecniche, e controllo del materiale tecnico e dell’abbigliamento necessario per un percorso di più giorni in quota. Primo Giorno : da Ollomont alla Cabane de Chanrion La partenza è prevista per le ore 8.30 del mattino successivo. Inizialmente si percorre la vecchia strada comunale per Glassier attraversando alcuni villaggi tipici della vallata quali Vaud, con al sua chiesetta, il forno, la palestra di roccia (dove poter eventualmente proporre in parallelo una giornata o alcune ore di arrampicata sportiva) e Barliard (con la sua bellissima cascata dove d’inverno sono spettacolari le ascensioni su ghiaccio - 1552 m. slm). Da qui si sale per una strada sterrata di recente realizzazione, passando per l’alpe Chevriere (1926 m. slm), fino ad imboccare la strada poderale di Champillon verso la conca di By. Questo tratto di strada prettamente in salita viene completamente percorso all’interno di una vegetazione boschiva fatta di larici e abeti rossi abitati generalmente da caprioli e cervi. Il prosieguo del percorso diventa pianeggiante e molto panoramico, attraversando piccoli nuclei rurali testimonianza dell’antica attività agricola che si svolgeva per gran parte dell’anno oggi ancora in uso per alcuni mesi estivi. Si arriva quindi al villaggio di By (2084 m. slm), abitato tutto l’anno fino al XVI secolo, dove troviamo la “Casa Farinet” residenza estiva del primo Presidente della Repubblica “Luigi Enaudi”. La conca di By è un vasto anfiteatro erboso su cui si affacciano vette importanti: il Grand Combin, il Mont Gélé, il Mont Vélan, Il Mont Morion. Molte sono infatti le ascensioni che partono dai vari rifugi e bivacchi (Rifugio Amiante, bivacco Regondi e bivacco Savoie) qui presenti, nonché le escurioni vallive e intervallive. Numerose quindi le possibilità di ampliare il pacchetto prevedendo eventuali giornate da dedicare ad ascensioni alpinistiche o semplicemente escursionistiche. Da qui il percorso continua in direzione della Fenetre de Durand, passando per vari alpeggi. La sterrata continua pressochè pianeggiante sino all’Alpe Balme de Bal (2128 m. slm), da qui inizia la vera salita, lungo rettilinei spezzati da tornanti. Il paesaggio è dominato dall’imponente sagoma del Mont Gélé, si attraversa il vasto pianoro ricco di piccoli corsi d’acqua e si raggiunge l’Alpe Lombardin (2309 m slm). Si segue la pista agricola in un valloncello, fino agli alpeggi di Thoules (m. 2381 slm) dove parte il sentiero percorribile in bici fino alla base del pendio morenico che sorregge il colle dove occorre scendere dalla sella per la pendenza e il fondo (ma anche questo fa parte delle escursioni in MTB, portarla in spalla o spingerla). Si arriva prima al piccolo lago Fenetre e poi finalmente alla sella detritica della Fenetre de Durand con il rudere di una costruzione (il colle era un importante punto di passaggio transalpino fin dal 1500 fortificato e dotato di corpo di sorveglianza - m. 2797 slm). Qui è d’obbligo una sosta per scattare qualche foto alla splendida cornice di montagne che circonda il colle: il Mont Gélé, il Mont Avril, a Nord Est la grande lingua bianca del ghiacciaio d’Otemma. Sulla Fenetrè de Durand è posta una targa in memoria di Einaudi, a ricordo di quando, prima di diventare primo presidente d’Italia, varcò clandestinamente da esule il confine per riparare in Svizzera nel 1943. La discesa è pedalabile sin dall’inizio e mai troppo difficile in un contesto ambientale superbo. Si scende fino ad un ponte sul fondo della testata del vallone Charmotane (2182 m slm) dove si incontra dalla parte opposta la stradina che dal lago di Mauvoisin sale alla cabane de Chanrion. Si prende a destra in salita verso la Cabane de Chanrion (2462 m slm) prima tappa del Tour. Secondo Giorno : dalla Cabane de Chanrion al Col de Mille Partenza dalla Cabane de Chanrion alle ore 8.30 direzione Col de Mille. Il primo tratto, in discesa, su sentiero potrebbe risultare un po’ tecnico tanto da richiedere alcuni tratti “fuori sella” sino a raggiungere la strada poderale a quota 2270 m slm (Tse des Violettes). Sul fondo e’ ormai visibile il lago artificiale di Mauvoisin, che termina con il muraglione di una tra le più alte dighe ad arco in Europa. Per raggiungere la sponda sinistra idrografica del lago, occorre scendere fino alla località Le Lancet (2040 m slm), dove dopo aver attraversato un ponte si costeggia il lago stando alti su di esso, su di un bellissimo sentiero, largo,liscio e molto agevole , con un’alternanza di salite e discese, che per fortuna non sono molto difficili. Verso la fine ci sono alcune gallerie illuminate scavate nella roccia, l’ultima delle quali e’ piuttosto lunga (circa 700..800 metri), e che sbuca proprio nei pressi del muraglione della diga. Dalla diga si scende in una bella valle alpina su strada asfaltata per alcuni chilometri, fino al centro di Fionnay (1490 m slm). Passati sulla sx orografica della valle, dopo un paio di gallerie, s’incontra il bivio per la Capanna Brunet (2103 m slm). Si sale per questa comoda stradina con panorama sempre più aperto sulle montagne intorno a Verbier, fino all’ultimo tornante, dove ormai in vista del Rifugio si prende il sentiero che si stacca sulla dx. Questo sentiero in un rado lariceto con sottobosco ricco di mirtilli, rododendri e ginepri nella prima parte ha un andamento tortuoso e a sali e scendi, sempre ad una quota intorno ai 2000 m, ed è solo per brevissimi tratti ciclabili. La ciclabilità migliora un pochino nel tratto oltre la conca di Golasson, dall’alpeggio di Sevay (2062 m), prima di un piccolo laghetto sulla sinistra, fino a poco oltre quello di La Chaux (2091 m). Poi il sentiero incomincia a salire deciso puntando a risalire direttamente una ripida morena erbosa, dalla sommità della quale in breve si raggiunge il Col del Mille, ben visibile anche da lontano per la presenza di tre grandi croci (2.45 h dal bivio per la Capanna Brunet). Questo colle, volendo, si può raggiungere con maggior ciclabilità, ma perdendo maggiormente quota continuando da Fionnay a scendere fino a Lourtier e oltre, prendendo poi nuove piste silvo-pastorali che arrivano fino agli alpeggi a circa 200 metri sulla destra sotto il colle. La Cabane de Mille si trova poche decine di metri sotto il colle sul versante opposto. Questo rifugio è una semplice costruzione di legno con copertura in lamiera. Offre servizi essenziali, ma è accogliente e ci riporta indietro nei tempi con i pensieri e nella memoria. Da qui è possibile apprezzare in pieno l’eccezionale panorama che si gode da questo colle. La vista verso il versante settentrionale del Gran Combin e Mont Velan come pure sulle altre montagne del Vallese è ancora incantavo come quella verso le punte del Massiccio occidentale del Monte Bianco, del Mont Dolent e dell’Aguille du Tour Terzo Giorno : dal Col de Mille ad Ollomont Partenza dalla Cabane de Mille alle ore 8.30 direzione Ollomont. Il sentiero di discesa è evidente, e taglia in diagonale gli alti pascoli sopra la valle d’Entremont, fino ad incrociare una stradina che sale da Liddes. Si continua per la stradina in salita che con un semicerchio conduce all’Alpeggio di la Coeur. A monte di questo alpeggio si prende un altro sentierino che in alcuni tratti non è molto ciclabile, fino a raggiungere un combale attraversato da un torrente oltre il quale si ritrova una nuova stradina con indicazione per la Creux du Ma. Si prosegue in discesa fino ad un bivio e si prende ancora in discesa a destra (segni bianco/rossi) arrivando a fondo valle, e sbucando poche centinaia di metri prima di Bourg S. Pierre. Lungo questo tratto si percorre una discesa su un single traks da favola a tratti esposto che dai 2473 m del colle porta ai 1650 m del paese di Bourg St.Pierre in Val d'Enremont. Da qui si sale e si costeggia su sterrata il Lac de Toules fino a ricongiungersi con la strada asfaltata che porta al Colle del Gran San Bernardo (2469 m). Dopo una breve pausa di ristoro e turistica si riprende il percorso scendendo lungo l’antica mulattiera che porta fin sopra St. Rhemy. Questo tratto di percorso mantiene inalterato il fascino della gita d’altri tempi, sviluppandosi tra splendidi ed aperti paesaggi contraddistinti da alcuni arditi pinnacoli tra i quali svetta il Pan de Sucre. Scendendo verso St. Rhemy all’altezza del tornante stradale a quota 1550 m slm si riprende la strada sterrata che porta sopra St. Oyen conducendoci verso la vallata del Menuve nel Comune di Etroubles per arrivare quindi sopra Allein dove salendo lungo un tratto di strada asfaltato si raggiunte la poderale che porta a Champion. Questo tratto di strada, completamente percorso all’interno di una vegetazione boschiva fatta di larici e abeti rossi, risulta essere facilmente ciclabile presentando modeste pendenze e lunghi tratti in piano. Arrivati a Champillon (2078 m slm) si scende verso Ollomont rifacendo il tratto di strada iniziale. CONCLUSIONE L’impresa compiuta infonderà in tutti i partecipanti una forza insperata e un degno sigillo di una bellissima avventura in Mountain Bike. Scheda generale Tipo itinerario: Difficoltà Difficoltà Sforzo Fisico Pericolo oggettivo Segnavia Tempo complessivo Tempo medio giornaliero Dislivello totale Dislivello medio giornaliero Lunghezza percorso Percorso medio giornaliero Ciclabilità Ciclabilità in salita Ciclabilità Ciclabilità in discesa Periodo Cartografia : A/R : MCA (medi ciclisti allenati) : SVILUPPO E DISLIVELLI NOTEVOLI : MEDIO : : 3 GIORNI : 6 h 00’ : m 4.750 : m 1.585 : Km 136 : Km 45 : sviluppo 86% - dislivello 78% : 98% : Giugno / Settembre : IGC 1:50.000 n° 4 M. Bianco e n° 5 Cervino; Carta Naz. Svizzera (CNS) 5003 Mon Blac – Grand Combin 1:50.000 Primo giorno Località Località di partenza Località Località di arrivo Dislivello in salita Dislivello in discesa Ciclabilità Ciclabilità in salita Ciclabilità Ciclabilità in discesa Percorso giornaliero Tempo effettivo di pedalata : Ollomont, Villaggio Vaud : Cabane de Chanrion : m 2200 : m 1000 : 83% : 97% : Km 46 : 6 h 30’ Terzo giorno Secondo giorno Località Località di partenza : Cabane de Chanrion Località Località di arrivo : Cabane de Mille Dislivello in salita : m 1450 Dislivello in discesa : m 1500 Ciclabilità Ciclabilità in salita : 86% Località Località di partenza : Cabane de Mille Ciclabilità Ciclabilità in discesa : 98% Località Località di arrivo : Ollomont, Villaggio Vaud Percorso giornaliero : Km 41 Dislivello in salita : m 1100 Tempo effettivo di pedalata : 5 h 30’ Dislivello in discesa : m 2250 Ciclabilità Ciclabilità in salita : 89% Ciclabilità Ciclabilità in discesa : 99% Percorso giornaliero : Km 41 Tempo effettivo di pedalata : 5 h 30’ Tour del Mont Fallè Fallère Programma Out Weekend Periodo ideale : da giugno a settembre Durata : due giorni / 1 notte con pernottamento in rifugio Livello tecnico / fisico per poter partecipare : buon livello fisico I° tappa 50 Km circa con dislivello positivo di circa 2500 m. II° tappa 45 Km circa con dislivello positivo di circa 1700 m. Un percorso circolare immerso in un paesaggio magico dove pedalare in boschi incantati e pieni di sorprese ………. La quota comprende : accompagnamento di Istruttore di MTB lungo un percorso lineare con assistenza tecnica e meccanica di base. La quota non comprende : • spese di viaggio • vitto e alloggio; • bevande e extra; • la fornitura del materiale occorrente; • tutto quanto non specificato; Materiale base occorrente : mountain bike, casco, guanti, occhiali da sole, abbigliamento appropriato per una escursione di più date in clima variabile, bevande e alimenti giornalieri, attrezzatura base per manutenzione bici. Associazione Sportiva “MTB MTB Combin” Combin Frazione Châtellair, 47 – 11010 DOUES (Ao) Fax 0165-239830 – Cell. +39 349 5667608 e-mail [email protected] www. valledaostamtb.com Traversata della Val d’ d’Aosta Programma Out Weekend Periodo ideale : da luglio a ottobre Durata : max 7 giorni / 6 notti a seconda del tratto prescelto Livello tecnico / fisico per poter partecipare : buon livello fisico Lunghezza totale di circa 135 Km pedalando su sentieri, strada sterrata e brevi raccordi su strada asfaltata. La fattibilità del percorso è circa del 90% in mtb e del 10% con il mezzo in spalla o spinto. Il dislivello massimo giornaliero non supera i 1300 metri La quota comprende : accompagnamento di Istruttore di MTB lungo un percorso lineare con assistenza tecnica e meccanica di base. La quota non comprende : spese di viaggio, vitto e alloggio, bevande e extra, la fornitura del materiale occorrente, tutto quanto non specificato; Materiale base occorrente : mountain bike, casco, guanti, occhiali da sole, abbigliamento appropriato per una escursione di più date in clima variabile, bevande e alimenti giornalieri, attrezzatura base per manutenzione bici. Pellegrinaggio di Santiago de Compostela Programma Out Weekend Periodo ideale : da giugno a settembre Durata : a seconda della lunghezza del percorso concordata (si consiglia almeno 8 giorni) Livello tecnico / fisico per poter partecipare : discreto livello fisico Gruppo minimo di partecipanti : 4 persone Un viaggio nell’avventura senza schemi e regole nella totale libertà di scegliere di giorno in giorno il percorso da affrontare e come affrontarlo, dove ristorare e riposare. Riscoprirete la dimensione umana dove il singolo è anche parte di un gruppo per il quale propone, decide e condivide scelte e programmi. Non ci sono regole determinate l’unico vincolo è arrivare in qualche modo a Santiago de Compostela …. la meta. La quota comprende : accompagnamento di Istruttore di MTB lungo un percorso lineare con assistenza tecnica e meccanica di base. La quota non comprende : • spese di viaggio • vitto e alloggio; • bevande e extra; • la fornitura del materiale occorrente; • tutto quanto non specificato; Materiale base occorrente : mountain bike, casco, guanti, occhiali da sole, abbigliamento appropriato per una escursione di più date in clima variabile, bevande e alimenti giornalieri, attrezzatura base per manutenzione bici. Associazione Sportiva “MTB MTB Combin” Combin Frazione Châtellair, 47 – 11010 DOUES (Ao) Fax 0165-239830 – Cell. +39 349 5667608 e-mail [email protected] www. valledaostamtb.com 10 ITINERARI BIELLESI Programma Out Weekend Periodo ideale : da giugno a settembre Durata : a seconda del numero di tappe concordate Livello tecnico / fisico per poter partecipare : discreto livello fisico Nuovi itinerari per scoprire la vallate del “La Serra” confine naturale tra Ivrea e e Biella. La quota comprende : accompagnamento di Istruttore di MTB lungo un percorso lineare con assistenza tecnica e meccanica di base. La quota non comprende : • spese di viaggio • vitto e alloggio; • bevande e extra; • la fornitura del materiale occorrente; • tutto quanto non specificato; Materiale base occorrente : mountain bike, casco, guanti, occhiali da sole, abbigliamento appropriato per una escursione di più date in clima variabile, bevande e alimenti giornalieri, attrezzatura base per manutenzione bici. Associazione Sportiva “MTB MTB Combin” Combin Frazione Châtellair, 47 – 11010 DOUES (Ao) Fax 0165-239830 – Cell. +39 349 5667608 e-mail [email protected] www. valledaostamtb.com Il tracciato si snoda attraverso boschi e prati percorrendo parte della dorsale morenica della Serra, alternando tratti di fondo sterrato a tratti in asfalto: si affaccia sulla pianura biellese, offrendo un ampio panorama delle Prealpi Biellesi. Si parte da Zimone, si sale verso la frazione Magnano, si passa per le località di Bose, San Secondo, San Sudario, si raggiungono le cascine Ronco e Cella per poi ridiscendere su Zimone. Difficoltà: poco impegnativo e medio impegnativo per alcuni tratti di salita. Particolare attenzione per alcuni tratti in discesa Il tracciato si snoda attraverso boschi e prati percorrendo parte della dorsale morenica della Serra, alternando tratti di fondo sterrato a tratti in asfalto: si affaccia sulla pianura biellese, offrendo un ampio panorama delle Prealpi Biellesi. Si parte da Sala Biellese sino a raggiungere la cresta fra boschi di castagno intervallati da strisce taglia fuoco fino a raggiungere il laghetto di Prè. Si attraversano le frazioni Torrazzo, Magnano, San Sudario, Molino, Vermoglio e Parogno per poi ridiscendere su Sala Biellese. Difficoltà: medio impegnativo con alcuni tratti di salita e di discesa impegnativi Il tracciato si snoda attraverso boschi di castagno e prati alternando tratti di fondo sterrato a tratti in asfalto. Si parte da Zubiena si raggiunge il Santuario della Madonna di Sala passando dall’Abbazia romanica dei Santi Salvatore e Giacomo della Bessa. Passando per la fraz. Torrazzo si scende nel fondovalle fina a guadare il Riale della Valle per poi salire verso la località Belvedere che porta nuovamente a Zubiena Difficoltà: medio impegnativo con alcuni tratti di discesa impegnativi Il tracciato si snoda attraverso boschi e prati percorrendo parte della dorsale morenica della Serra, alternando tratti di fondo sterrato a tratti in asfalto: si affaccia sulla pianura biellese, offrendo un ampio panorama delle Prealpi Biellesi. Si parte da Mongrando, ci si inerpica verso la frazione Borgo S. Lorenzo, si passa per le località di Sala, Torrazzo e Zubiena per poi ridiscendere su Mongrando fiancheggiando la Riserva Naturale Speciale della Bessa. Difficoltà: medio impegnativa impegnativo con alcuni tratti di salita Il tracciato si snoda attraverso boschi di castagno, prati e terreni coltivati alternando tratti di fondo sterrato a tratti in asfalto e brevi porzioni cubettate. Lungo il tragitto si incontrano alcune frazioni che conservano i tipici caratteri edilizi della Valle Elvo. Alcuni tratti dell’itinerario si aprono sulla pianura, altri verso il bacino artificiale della diga dell’Ingagna, anche se spesso la visuale non risulta libera a causa della fitta vegetazione. Difficoltà: poco impegnativo, medio per alcuni tratti di salita – particolare attenzione in alcuni tratti in discesa Il tracciato si snoda attraverso boschi di robinie, castagni, betulle e conifere, a prati e pascoli, alternando tratti di sterrato a tratti in asfalto: si affaccia sulla pianura biellese e per lunghezza e dislivello è il più impegnativo. Il percorso parte da Occhieppo Superiore, passa per le frazioni di Muzzano, Graglia, Bagneri, Pollone, Sordevolo, Verdobbio e Galfione per rientrare a Occhieppo Superiore. Difficoltà: molto impegnativo, medio per alcuni tratti di salita – soprattutto particolare attenzione in alcuni tratti in discesa Il tracciato si snoda attraverso boschi e prati alternando tratti di fondo sterrato a tratti in asfalto: si affaccia sulla pianura biellese, offrendo un ampio panorama delle Prealpi Biellesi. Si parte dal Santuario di Graglia, e dopo una breve discesa si percorre una strada sterrata sino alla frazione Bagneri da cui proseguendo si possono ammirare la alpi liguri e lombarde. Arrivati al ponte sul torrente Janca si raggiunge la chiesa di San Carlo lungo sentieri quasi pianeggianti dove è possibile sperimentare un raro fenomeno acustico, l’eco endecasillabo. Difficoltà: molto impegnativo nei tratti in discesa è richiesta una certa esperienza. Il tracciato si snoda attraverso boschi di castagno, betulla, prati e pascoli, alternando tratti di fondo sterrato a tratti in asfalto, si affaccia sulla pianura e offre una buona visuale sull’arco prealpino. Si parte da Netro, ci si inerpica verso la frazione truc Canagge, si passa per le località di Bossola, chiesa San Carlo e Santuario di Graglia, per poi ridiscendere su Netro attraverso una facile discesa tra prati e alpeggi. Difficoltà: impegnativo in alcuni tratti di discesa Il tracciato si snoda attraverso boschi di castagno, betulla, prati e pascoli, alternando tratti di fondo sterrato, ciottolato e asfalto; a cavallo della dorsale della Serra offre un panorama sui laghi del canavese, la Valle d’Aosta e l’arco prealpino biellese. Si parte da Donato, ci si inerpica verso la frazione Andrate, sino al laghetto di Prè, per poi scendere verso il fondo valle per guadare il torrente Viona e rientrare a Donato transitando lungo un impegnativo sentiero con fondo acciotolato. Difficoltà: impegnativo in alcuni tratti di discesa E’ l’itinerario più facile. Il percorso non presenta grandi dislivelli, attraversa boschetti di robinie, prati e campi coltivati, presenta pochi tratti di sterrato e tratti in asfalto. Si parte da Occhieppo Inferiore si raggiungono la frazione di Barazzone e Maghetto per rientrare al punto di partenza. Difficoltà: poco impegnativo Associazione Sportiva “MTB MTB Combin” Combin Frazione Châtellair, 47 – 11010 DOUES (Ao) Fax 0165-239830 – Cell. +39 349 5667608 e-mail [email protected] www. valledaostamtb.com OASI IN MTB Percorsi in Moutain Bike nell’Oasi Zegna L’Oasi di Zegna si sviluppa su un territorio montano di circa cento chilometri quadrati attraversato dalla strada statale Panoramica Zegna, situato nella parte nord-orientale della Provincia di Biella, in Piemonte. Nell’ottica di conservare il delicato equilibrio naturale della presenza umana nelle “terre alte” stimolando la coscienza e il rispetto dell’ambiente montano, l’Oasi Zegna mantiene una rete di sentieri storici, di differenti cartteristiche tecniche ed ambientali, individuati sul territorio. E’ quindi in questo territorio che si sviluppano i tre percorsi di MTB che conducono gli appassionati di questo sport lungo percorsi di varia difficoltà, ma tutti di insuperabili bellezze panoramiche. I tre percorsi indicati in cartina sono compresi tra i 1000 e i 1550 m di altitudine. Punti di appoggio sono presenti lungo l’itinerario e in altre località prossime. I percorsi sono aperti anche ad escursionisti a piedi o a cavallo. Alcune strade sono aperte al traffico, altre sono aperte a soli veicoli autorizzati. Periodo ideale : da giugno a settembre Durata : da concordare Livello tecnico / fisico per poter partecipare : discreto Associazione Sportiva “MTB MTB Combin” Combin Frazione Châtellair, 47 – 11010 DOUES (Ao) Fax 0165-239830 – Cell. +39 349 5667608 e-mail [email protected] www. valledaostamtb.com
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