Riunione Ministeriale Informale sulla Condotta Responsabile

OCSE
Riunione Ministeriale Informale sulla Condotta Responsabile d'Impresa
26 giugno 2014
Comunicato Ministeriale sulla Condotta Responsabile d'Impresa1
1. In occasione del secondo Global Forum dell'OCSE sulla Condotta Responsabile d'Impresa, ci siamo
riuniti, su invito del Segretario Generale, per un incontro ministeriale informale sulla Condotta
Responsabile d'Impresa, presieduto da Francia e Olanda.
2. Ci congratuliamo con l'OCSE per essere riuscita a mettere insieme un numero così imponente di
governi, di aziende, di sindacati e di rappresentanti della società civile per discutere le questioni
oggi più urgenti nell'ambito della condotta responsabile delle imprese. L'importanza di tale
questione viene sottolineata dal recente primo anniversario della tragedia del Rana Plaza, uno dei
più grandi disastri industriali del genere.
Promuovere globalmente il Commercio Responsabile e lo Sviluppo Sostenibile.
3. Ricordiamo che le Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali («Le Linee Guida»)
rappresentano una serie completa di raccomandazioni, sostenute dai governi, sulla condotta
responsabile d'impresa in un contesto globale. Invitiamo tutti i paesi che non lo abbiano ancora
fatto, a prendere in considerazione il fatto di aderire alle Linee Guida e a conformarsi ai loro
principi e regolamenti, in modo da contribuire collettivamente ad uno sviluppo sostenibile e a
condizioni di parità a livello mondiale.
4. Esprimiamo un encomio nei confronti dei Punti di Contatto Nazionale (PCN) per i loro sforzi nel
promuovere la condotta responsabile delle imprese, consigliando come applicare le Linee Guida
lungo tutte le catene del valore globale e fornendo anche una piattaforma imparziale per la
conciliazione e la mediazione per risolvere i problemi sollevati dall'applicazione delle Linee Guida
nei casi specifici.
Promuovere la Responsabilità per Condizioni di Parità a Livello Mondiale
5. La condotta responsabile delle imprese consente loro di contribuire in modo migliore allo
sviluppo economico, alla sostenibilità, all'inclusività, al progresso sociale e di rispettare i diritti
umani internazionalmente riconosciuti ed è, inoltre, una componente essenziale di un contesto
economico vivace, competitivo e trasparente. I Governi svolgono un ruolo importante nella
promozione di tale condotta, fornendo strutture legali e politiche adeguate, e adottando misure per
garantire responsabilità e trasparenza. Sosteniamo ed incoraggiamo lo sviluppo della
rendicontazione delle imprese sulla condotta responsabile d'impresa e prendiamo nota delle
iniziative prese da alcuni paesi per farne, in certi casi, un requisito legale.
6. Oltre alle nostre discussioni, siamo molti soddisfatti del contributo del secondo Global Forum nel
sottolineare le sfide nelle catene di fornitura dei settori tessili e dell'abbigliamento, estrattivi,
agricoli e finanziari. Per promuovere una condotta responsabile delle imprese nelle catene di
fornitura del settore agricolo, evidenziamo lo sviluppo di una guida di settore specifica in questo
campo da parte della FAO e dell'OCSE. Data la notevole influenza e presenza del settore finanziario
nell'economia globale, raccomandiamo vivamente che le istituzioni finanziarie mettano in atto la
due diligence sui rischi, come raccomandato dalle Linee Guida. Prendiamo atto dell'ottimo lavoro
iniziale svolto dall'OCSE a tale proposito e sosteniamo la sua continuazione in uno scenario
multi-stakeholders..
Coerenza politica per la Condotta Responsabile d'mpresa
7. La condotta responsabile delle imprese è correlata a numerose problematiche politiche e
dovrebbe essere usata per garantire la coerenza politica e come strumento per fornire un forum
dedicato per azioni collettive tra i governi, le aziende, i sindacati e la società civile. Incoraggiamo la
cooperazione operativa nell'ambito delle filiere globali, soprattutto tra i paesi produttori,
manifatturieri e consumatori con operazioni in aree ad alto rischio. Vediamo con favore gli sforzi
complementari per promuovere le Linee Guida e i Principi Guida dell'ONU su Imprese e Diritti
Umani, in quanto ambedue riflettono l'importanza della due diligence sul rischio nell'identificare,
prevenire e mitigare i rischi.
8. Esistono forti legami tra commercio e investimenti, protezione dell'ambiente, rispetto dei diritti
umani ed elevati standard sociali. Invitiamo i paesi a dare la dovuta considerazione all'inserimento
delle regole sociali e ambientali, o linee guida, nei regimi di commercio ed investimenti bilaterali,
regionali e multilaterali. Sarebbe un contributo fondamentale per garantire che gli impegni sociali
(inclusi i diritti umani e del lavoro) e ambientali vengano effettivamente rispettati e promossi. Un
regime commerciale più responsabile, rispettoso delle regole sociali e ambientali, quali quelle
promosse dall'OCSE, dall'OIL e dall'ONU, darebbe una spinta decisiva allo sviluppo e alla
competitività sostenibili in tutto il mondo.
9. Inoltre, invitiamo i governi ad usare la cooperazione allo sviluppo e la politica di sviluppo per
sostenere e promuovere un clima migliore per l'attività economica. Le regole sociali ed ambientali
dovrebbero essere prese in considerazione anche per la concessione di sovvenzioni e per gli appalti
pubblici, così come, dove appropriate, per i prestiti, le assicurazioni e i finanziamenti alle imprese
da parte dei governi.
10. La coerenza politica è rilevante anche per le imprese. La direzione aziendale dovrebbe integrare
le politiche e le pratiche tradizionali di impresa responsabile e coinvolgere tutti i dipartimenti
interessati, quali ad esempio, approvvigionamento, conformità, rischio, legale e condotta
responsabile d'impresa, in tale processo, in tutte le loro attività sia in patria che all'estero.
Promuovere Catene di Fornitura Responsabili nel Settore Tessile e dell'Abbigliamento
11. Notiamo con apprezzamento l'attività in corso svolta da tutti gli stakeholders - governi,
industrie, lavoratori, società civile ed organizzazioni internazionali – per contribuire a garantire la
dignità, il benessere, la sicurezza e condizioni dignitose di lavoro nel settore tessile e
dell'abbigliamento, dopo il tragico crollo del Rana Plaza dello scorso anno. I governi, le imprese
private e i sindacati hanno reagito a quell'incidente cercando di creare un settore sostenibile in
Bangladesh e di lavorare insieme con una visione di responsabilità condivisa, per garantire che una
simile tragedia non si ripeta mai più. Diamo il benvenuto ad iniziative come il Piano Nazionale di
Azione Tripartita del Bangladesh; il Patto di Sostenibilità per il Bangladesh 2 varato dall'Unione
Europea (UE), dagli Stati Uniti, dall'OIL e dal Bangladesh; l'Accordo sulla Sicurezza Antincendio e
degli Edifici in Bangladesh e l'Alleanza per la Sicurezza dei Lavoratori del Bangladesh; così come
l'imponente lavoro dell'OIL, per esempio il Programma per un Lavoro Migliore (Better Work) in
Bangladesh, sostenuto da Canada, Francia, Olanda, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. A tale
proposito, plaudiamo al ruolo complementare svolto dalle ONG e dai Sindacati, nel sostegno alle
vittime di Rana Plaza. La risposta collettiva dimostra che la responsabilità in questo settore è
condivisa e che che sarà affrontata insieme da tutti gli interessati.
12. Inoltre, accogliamo con piacere le iniziative di molti PCN (Punti di Contatto Nazionali) ed
agenzie governative per promuovere la produzione responsabile di abbigliamento e tessuti. Essi
offrono una buona base per accompagnare le risposte del settore privato e di quello multilaterale. In
particolare, siamo soddisfatti della dettagliate relazioni dei PCN di Francia e Italia sull'applicazione
delle Linee Guida dell'OCSE nel settore tessile e dell'abbigliamento 3 e le iniziative del Belgio4 (,
della Danimarca, della Germania, dell'Olanda, della Svezia, del Regno Unito e degli Stati Uniti.
Prendiamo anche atto delle Dichiarazioni dei PCN5 del giugno 2014 e 2013 riguardo tale settore.
Invitiamo gli stakeholders delle filiere tessili globali a tener debitamente conto delle
raccomandazioni dei PCN di creare catene di fornitura più sicure e responsabili, sia in Bangladesh
che altrove.
13. Benché si sia realizzato un progresso veramente notevole, il più resta da fare. Ringraziamo tutti
gli stakeholders per i contributi dati fino ad oggi, ma li invitiamo fermamente ad approfondire i loro
rispettivi sforzi per creare un settore sostenibile in Bangladesh. Gli stakeholders dovrebbero portare
a termine tutti i loro rispettivi impegni. A tale proposito, apprezziamo molto la Dichiarazione sul
risarcimento per le vittime del Rana Plaza, rilasciata oggi dai governi di Danimarca, Francia,
Germania, Italia, Olanda e Regno Unito. Ribadiamo l'importanza di condizioni di lavoro sicure e
del rispetto per i diritti dei lavoratori, e inoltre prendiamo atto che il fatto di cessare la produzione in
Bangladesh potrebbe esacerbare la condizione di milioni di lavoratori, soprattutto donne, che
rappresentano la stragrande maggioranza nel settore.
14. Le Linee Guida offrono uno strumento completo per affrontare le sfide più importanti in questo
settore. Da tale prospettiva, accogliamo con piacere l'impegno di sviluppare una guida pratica sulla
due diligence specifica per questo settore, come i rapporti dei PCN di Francia, Italia e Belgio hanno
cercato di fare. Incoraggiamo fermamente la collaborazione continuativa tra l'OCSE, i governi,
l'OIL, altre organizzazioni, produttori e distributori, fornitori locali, sindacati e gruppi specifici della
società civile, in questo tentativo. Aspettiamo con interesse la Tavola Rotonda congiunta
OIL-OCSE sulle Catene di Fornitura del Settore Tessile e dell'Abbigliamento, che si terrà il 29-30
settembre 2014 e invitiamo tutti i relativi stakehoders a partecipare per accrescere
significativamente i risultati dell'incontro.
15. Considerando l'importanza e l'utilità dell'impostazione che si sta realizzando in Bangladesh,
invitiamo i governi e gli stakeholders di altri paesi produttori di tessuti e abbigliamento ad
orientarsi verso impostazioni simili alle iniziative di cui sopra messe in atto nel Bangladesh e a
lavorare contemporaneamente con organizzazioni internazionali per rafforzare la dimensione
sociale del commercio. Sottolineiamo l'importanza di adottare impostazioni onnicomprensive nel
definire le politiche economiche e di sviluppo per questo settore nella formulazione all'Agenda per
lo Sviluppo del Post-2015.
La Condotta Responsabile d'Impresa nel Settore Estrattivo
16. Investimenti responsabili nell'estrazione, lavorazione e commercio dei minerali hanno il
potenziale di generare crescita, occupazione, prosperità e opportunità di sviluppo. Nello stesso
tempo, la condotta responsabile delle imprese può essere particolarmente stimolante nel settore
estrattivo, dato il rischio collegato alla gestione ambientale e la necessità di affrontare i diritti umani
e i conflitti, la corruzione e una debole gestione fiscale e gli impatti sulle comunità locali.
17. Pertanto, sottolineiamo la grande utilità delle Linee Guida dell'OCSE e dei PCN nell'affrontare
queste sfide e rischi. Invitiamo i governi a rinforzare il contesto imprenditoriale e gli schemi politici
integrandoli con una dimensione sociale ed ambientale per raggiungere un maggiore allineamento
con le norme internazionali, quali le Linee Guida.
18) Sosteniamo anche le iniziative esistenti e gli schemi che contribuiscono a migliorare la
responsabilità, lo sviluppo sostenibile, la trasparenza, scoraggiando la corruzione nell'industria
estrattiva, come per esempio, l'Iniziativa sulla Trasparenza nelle Industrie Estrattive 6, il Processo
Kimberley7, i Principi Volontari sulla Sicurezza e i Diritti Umani, la Visione dell'Industria Mineraria
Africana e il Forum Inter-governativo sul Settore minerario.
19) Prendiamo atto che, da parte del settore privato, vengono portate avanti numerose iniziative
correlate, le quali potranno contribuire al dialogo con gli stakeholdersi e alla promozione della due
diligence. Ciò nonostante, riteniamo che le Linee Guida dovrebbero essere usate come strumento di
protezione per garantire la coerenza.
Agevolare l'Impegno degli Stakeholders nell'Industria Estrattiva
20. Impegnarsi con gli stakeholders rilevanti, inclusi i governi, è importante per le imprese nella
gestione delle suddette sfide e dei rischi nell'ambito della pianificazione e realizzazione dei progetti
industriali. Prendiamo atto che l'OCSE sta lavorando all'elaborazione di un manuale per l'impegno
degli stakeholders e la due diligence nelle industrie estrattive e invitiamo l'Ocse a terminare questo
lavoro prima del Global Forum del 2015.
Focus sul Reperimento di Minerali da aree libere dal conflitto
21. Sottolineiamo l'importanza delle Raccomandazioni del Consiglio dell'OCSE nella Guida sulla
Due Diligence per Catene di Fornitura Responsabile di Minerali provenienti da Aree Interessate da
Conflitti e ad Alto Rischio, adottate a maggio del 20118 e dei due supplementi dedicati alle catene di
fornitura di stagno, tantalio, tungsteno (3T) 9 e oro10. Il risultato di questo lavoro è stato quello di
aver compiuto importanti progressi nell'attuazione della due diligence e nel sostegno ad un
approvvigionamento responsabile di minerali provenienti da aree interessate da conflitti e ad alto
rischio, specialmente in tutti gli Stati Membri della Conferenza Internazionale nella Regione dei
Grandi Laghi.
22. Sottolineiamo l'importanza della Guida OCSE sulla Due Diligence per tutte le catene di
fornitura di minerali e invitiamo tutti i diretti interessati ad estendere la sua applicazione oltre le
catene di fornitura dello stagno, del tantalio, del tungsteno e dell'oro. Prendiamo atto che un
industria che opera applicando la due diligence può e potrà integrare gli sforzi governativi di
regolamentare il settore in accordo con altri impegni internazionali. Sottolineiamo, inoltre,
l'importanza di lottare contro i rischi di contribuire al conflitto, agli abusi contro i diritti umani o a
condizioni di lavoro scadenti o al degrado ambientale nel settore carbonifero. A tale proposito,
ribadiamo la necessità, per le compagnie minerarie, di usare la loro influenza all'interno delle loro
catene di fornitura in accordo con la Guida OCSE sulla Due Diligence.
23. Sosteniamo il riconoscimento, da parte degli Stati Uniti, della Guida OCSE sulla Due Diligence,
quale strumento, riconosciuto a livello internazionale, per le aziende che si sono conformate alla
sezione 1502 della Legge Dodd-Frank. Siamo favorevoli all'approccio integrato da parte della UE
sull'approvvigionamento responsabile, che comprende anche l'iniziativa di istituire un sistema UE
per l'autocertificazione delle catene di fornitura degli importatori responsabili di stagno, tantalio,
tungsteno, dei loro minerali e dell'oro, provenienti da aree interessate da conflitti e ad alto rischio,
sulla base della Guida OCSE sulla Due Diligence. Attendiamo i risultati dell'attuale processo sul
progetto di regolamento, tenendo a mente i punti di vista dei diversi interessati.
Conclusioni
24. Questo secondo Global Forum sulla Condotta Responsabile d'Impresa e la Riunione
Ministeriale informale hanno nuovamente messo in evidenza l'importanza di lavorare insieme per
portare avanti l'agenda sulla condotta responsabile delle imprese, in modo globale. Chiediamo
all'OCSE di continuare ad organizzare questa importante riunione annuale per garantire che i nostri
sforzi, in questo ambito, continuino ad essere forti e pertinenti per tutti i diretti interessati.
1
Australia, Austria, Bangladesh, Brunei Darussalam, Danimarca, Cambogia, Cile, Colombia, Costa Rica,
Repubblica Ceca, Repubblica Democratica del Congo, Finlandia, Georgia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda,
Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Kazakhstan, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Corea del Sud, Messico, Marocco,
Myanmar, Norvegia, Nuova Zelanda, Federazione Russa , Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Stati Uniti.
2 http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2013/july/tradoc_151601.pdf
3 http://www.tresor.economie.gouv.fr/File/398811; Report on responsible business conduct in the textile and garment
supply chain Recommendations of the Italian NCP on implementation of the OECD Guidelines for Multinational
Enterprises. (June, 2014) (Rapporto sulla condotta responsabile delle imprese nella catena di fornitura del settore tessile
e dell'abbigliamento. Raccomandazioni del PCN italiano sull'applicazione delle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese
Multinazionali – giugno 2014).
4 http://economie.fgov.be/fr/binaries/Rapportenaanbeveling_20140207_EN_tcm326-242683.pdf
5 http://mneguidelines.oecd.org/NCPStatementBangladesh25June2013.pdf
6 http://eiti.org
7 http://www.kimberleyprocess.com/
8 http://www.oecd.org/daf/inv/mne/GuidanceEdition2.pdf
9 Id.
10
Id.
(Traduzione di Alida di Marzio)