Impressioni di Settembre Settembre è il mese della vendemmia. Vi propongo alcuni cenni sulla viticoltura e la produzione del vino. La famiglia delle vitacee è apparsa sulla terra oltre cento milioni di anni fa. Le viti ancestrali preistoriche presenti in Europa sono andate tutte distrutte durante le ere glaciali. Dal Monte Arafat, nelle zone caucasiche, dove si arenò secondo la leggenda l'Arca di Noè, primo coltivatore della vite, deriva la nostra attuale vite, chiamata dai latini “Vitis vinifera”, e oggi diffusa in tutto il mondo. I popoli che per primi svilupparono la viticoltura e la produzione del vino sono stati quelli del Medio Oriente (armeni, babilonesi, egizi ecc.), e successivamente i greci e i romani. Pertanto la viticoltura di origine mediorientale ha circa 10.000 anni di storia. Vettore principale della diffusione delle viticolture e del vino è stata, senza dubbio, la religione cristiana, che ne ha favorito la diffusione in tutto il bacino del Mediterrane o, ed in particolare in Italia; conosciuta fin dall'antichit à con il nome attribuito dai greci : Oenotria Tellus, cioè terra del vino. Il miglior clima per la viticoltura è quello mite, senza piogge durante la fioritura e la maturazione, poiché queste favorirebbero la proliferazione di muffe. Ma come si arriva alla produzione del vino? Le prime operazioni da effettuare, dopo la raccolta dell'uva, sono 20.09.2014 Numero 9 Anno II All'interno Impressioni di Settembre..................…....1 Il fascino della storia..…..3 In viaggio con Odetta..............................4 Il fisioterapista consiglia...........................6 In ricordo di Mia Martini.............................7 Due parole con l'infermiere......................8 L'angolo dei ricordi..............................9 Ricette della nonna........10 Riaprono le scuole.........10 CruciQuiz.....................…11 Il treno della vita.........…12 Messaggerie..…..............12 Tanti auguri a................12 Informazioni..................12 quelle della pigiatura e della raspatura, ovvero separare i raspi dall'acino; mentre si svolge questa operazione si aggiunge del metabisolfito: questa sostanza ha delle proprietà antisettiche, antiossidanti ed aiuta la precipitazione delle sostanze in sospensione da eliminare. Il mosto ottenuto è formato fondamentalmente da acqua (7080%), glucosio, fruttosio e contiene un elevato numero di sostanze, tra cui l'acido tartarico, acido citrico e acido malico. Il vino è il prodotto della fermentazione alcoolica, in presenza o in assenza di vinacce, il succo contenuto nell'acino si trasforma da liquido zuccherino a liquido alcoolico, tramite delle reazioni chimiche. Il vino è uno dei punti fermi in cui si rispecchia la nostra civiltà mediterranea e di altri popoli che lo hanno adottato. Infatti, non soddisfa solo le nostre esigenze fisiologiche, ma dà anche nutrimento al nostro spirito: lo utilizziamo in tutte le occasioni importanti della vita. Ecco un passo dell’Antico Testamento: “Che sarebbe la vita senza il vino? Il vino bevuto in tempi e quantità giusta è gaiezza del cuore, gioia dell’anima…” Mentre il Canto XXV del Purgatorio di Dante Alighieri recita “E perché meno ammirai la parola, guarda il calor del sole che si fa vino, giunto a l’amore che de la vite cola”. Poesia: Vendemmia Ti guardo crescere arricciandoti distesa al sole tonda rossa corposa e sorridente. Assaggio i sapori ormai maturi mordendoti spremendoti fino in gola. Scivoli tra le mani adagiandoti nella tramoggia ansiosa, abbracciata sospirando sogni divenir succo a piedi nudi unisco i tuoi sorrisi al mio sudore schiacciandoti in un canto allegro. Attendo fiducioso di berti su di un tavolo imbandito o sul prato all’ombra ma scorri già nelle mie vene. Luca Leo Luca Leo 2 Newsletter Il fascino della storia Gli Stuard e i Windsor Mi presento, sono Laura Belloli e nella mia vita ho insegnato letteratura inglese e francese alle scuole superiori. Mi piacerebbe portare avanti questa mia passione scrivendo per voi piccoli brani inerenti la storia inglese e/o francese che a mio parere potrebbero risultare interessanti a molti. Elisabetta I d’Inghilterra dei Windsor, nata a Greenwich il 7 Settembre 1533, fu regina d'Inghilterra e d'Irlanda dal 17 novembre 1558 fino alla sua morte avvenuta il 23 marzo 1603 a Londra. Elisabetta era figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, talvolta chiamata la Regina Vergine o la Buona Regina. Elisabetta fu la quinta ed ultima monarca della dinastia Tudor; liberata dalla prigionia alla quale era stata sottoposta nel 1558 per evitare che prendesse il potere, succedette nello stesso anno alla sorellastra Maria I d'Inghilterra, la quale era morta senza eredi. Vorrei ricordare che il re Enrico VIII, uccise numerose mogli perché, secondo lui, non riuscivano a dargli un erede. Finalmente, nel 1533, Anna Bolena riuscì ad avverare il suo sogno e nacque Elisabetta I. In quel periodo, le donne non potevano accedere al trono ma Enrico VIII, che faceva sempre quello che voleva, decise che: nel momento in cui il re non avesse avuto eredi maschi, avrebbe potuto far salire al trono la figlia. Nella fotografia che abbiamo allegato all’articolo possiamo vedere Elisabetta I col setaccio di Tuccia, simbolo di castità. La sua antagonista in quel periodo era Maria Stuarda, sua cugina. Nata in Scozia e diventata regina a pochi giorni di vita, consacrata per diritto divino a soli nove mesi: quella di Maria Stuarda fu una vita che iniziò tragicamente e finì tragicamente. Scappata dalle guerre angloscozzesi, Maria Issue 1 fu cresciuta nell'ambiente colto e raffinato della corte francese di Caterina de' Medici e ebbe un'ottima educazione in ambito culturale, ma non altrettanto approfondita in ambito politico, giacché la regina consorte di Francia non aveva potere effettivo. Alla morte del primo marito tornò in Scozia, dove l'attendeva lo scontro con la nuova religione calvinista, istituita durante la sua assenza. Scappata in Inghilterra, pensava di poter essere aiutata dalla regina protestante Elisabetta I d'Inghilterra, sua cugina e antitesi, che la imprigionò per quasi vent'anni. Ricordiamoci che stiamo parlando dell’Inghilterra del 1400/1500, sempre in lotta. Ricordiamo tra le più famose: “la guerra dei cent'anni“, uno tra i vari conflitti intercorsi a partire dall'XI secolo tra il Regno d'Inghilterra e il Regno di Francia che durò, non continuativamente, 116 anni, e si concluse con l'espulsione degli inglesi da tutti i territori continentali, fatta eccezione per la cittadina di Calais, conquistata dai francesi solo nel 1558 e „ la guerra delle Due Rose”, una sanguinosa lotta dinastica combattuta in Inghilterra tra il 1455 ed il 1485 tra due diversi rami della casa regnante dei Plantageneti: i Lancaster e gli York. Laura Belloli 33 Page In viaggio con Odetta In questo numero del “Ficcanaso” vorremmo parlare della magnifica Sardegna, luogo turistico, e che ha dato i natali a molti personaggi importanti della nostra storia. Fra questi ricordiamo: MARIA GRAZIA COSIMA DELEDDA: nata a Grazia Deledda Nuoro il 27 settembre 1871 e deceduta a Roma il 15 agosto 1936; è stata una scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926. ANTONIO GRAMSCI: nato ad Ales il 22 gennaio 1891 e deceduto a Roma il 27 aprile 1937; è stato un politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia e nel 1926 venne incarcerato dal regime fascista. FRANCESCO COSSIGA: chiamato anche “il picconatore”, Antonio Gramsci nato a Sassari il 26 luglio 1928 e deceduto a Roma il 17 agosto 2010; è stato un politico, giurista e docente italiano, ottavo presidente della Repubblica Issue 1 4 dal 1985 al 1992, quando assunse, di diritto, l'ufficio di senatore a vita. Ai sensi del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 17 Maggio 2001, ha potuto fregiarsi del titolo di Presidente Emerito della Repubblica Italiana. ENRICO BERLINGUER: nato a Sassari il 25 maggio 1922 e deceduto a Padova l’ 11 giugno 1984; è stato un politico italiano, segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972 fino alla morte, e principale esponente dell'Eurocomunismo. Alcune delle località turistiche, a volte poco conosciute della Sardegna, sono: POSADA che è uno dei centri abitati sardi più antichi in assoluto. Di fatto Posada fu un centro italicoetrusco, collegato probabilmente al primo tentativo di colonizzazione della Sardegna attuato dai romani già in epoca punica. Diodoro riferisce dell'invio sull'isola di 500 coloni romani tra il 378 e il 377 a.C. LE CITTA’ PUNICHE DI NORA e THARROS, dove si lavoravano le pietre preziose che attualmente sono musei all'aria aperta, e gli scavi vanno avanti portando alla luce maggiori notizie sul passato di questa città. Ciò che è possibile vedere risale soprattutto al periodo della dominazione romana o della prima cristianità. Tra le strutture più interessanti ci sono il tophet, le terme, le fondamenta del tempio e una parte dell'area con case e botteghe artigiane. ISOLA DI TAVOLARA con la sua leggenda del "Regno di Tavolara". Sul finire del Settecento, Giuseppe Bertoleoni (di origine genovese) giunse in prossimità dell'arcipelago della Maddalena, costeggiando la Corsica, a bordo di una piccola nave da diporto proveniente da Genova, in cerca di una terra in cui abitare; si stabilì dapprima sull'isolotto di Spargi, poi si spostò più a sud, sulla piccola isola di Mortorio, ma, spinto dalla ricerca di un'isola più generosa e ospitale, navigando ancora verso sud, raggiunse nel 1806 la splendida e disabitata isola di Tavolara. Qui si stabilì con la famiglia, dedicandosi all'allevamento delle capre selvatiche, assai Page 4 numerose sul suo territorio e caratterizzate da Iglesiente non più sfruttate a fini estrattivi, una particolare colorazione dorata della rappresentano oggi degli importanti esempi dentatura. Nel 1836 il re di Sardegna Carlo di archeologia industriale, adibiti a centri di Alberto di Savoia, di passaggio per quei diffusione culturale. A Iglesias, le visite luoghi (si stava guidate si svolgono recando a caccia), accompagnati notò l'isoletta proprio dagli ex sconosciuta: chiese minatori, che qui pertanto lavoravano, e che informazioni ai suoi raccontano per marinai, ma, non esperienza diretta la ottenendo risposte storia, le fatiche e la sufficienti, decise di vita quotidiana delle approdarvi. miniere. Alla Galleria Presentatosi ai Villamarina, nella residenti come il re di miniera di Sardegna, sembra Monteponi, si resta che Giuseppe impressionati dai due Bertoleoni, pozzi principali: uno, circondato dalle il Pozzo Vittorio capre dai denti Emanuele, scavato a dorati, abbia 100 metri nel risposto: "E io sono il sottosuolo e attivo dal re di Tavolara!” 1863; l'altro, il Pozzo .Carlo Alberto Sella, scavato nel soggiornò presso di 1874, ospitava le lui per una settimana pompe a vapore che e, congedandosi, gli servivano al Uno scorcio di Gorroppu diede in dono un convogliamento delle orologio d'oro e, in cambio, avrebbe promesso acque sotterranee. di riconoscere l'indipendenza di Tavolara. CANYON DI GORROPPU (CANYON Più Non molto tempo dopo sarebbe arrivata, PROFONDO D’ITALIA): La Gola di Gorropu, infatti, alla prefettura di Sassari, una con i suoi oltre 500 mt. di altezza ed una pergamena reale, firmata dal re, in cui larghezza che varia da poche decine a 4 metri, Giuseppe e i suoi eredi venivano infeudati di è considerata uno dei canyon più profondi Tavolara. I maschi e le femmine dei d'Europa. Bertoleoni continuarono nominalmente a Per maggiori informazioni potete rivolgervi ai fregiarsi del titolo di "principi e principesse numerosi abitanti della Sardegna presenti del mare". nella nostra struttura. UNESCO SULCIS INGLESIENTE, dove l'attività di estrazione mineraria era già Odetta Borlotti praticata da Fenici, Romani, Pisani e Spagnoli, ma è solo nel XIX secolo, in seguito all'intervento dei Savoia, che diventarono le capitali minerarie sarde che fecero estendere la legislazione mineraria piemontese a tutta la Sardegna. Le diverse miniere del Sulcis Page 5 5 Header Newsletter Il fisioterapista consiglia... Il Cammino e la sua Valutazione Salve a tutti! Sull’onda del mio collega Tony (vedi articolo numero scorso) proseguo nel parlarvi dell’im portante tematica del cammino. La capacità di camminare è l’elemento chiave per la mobilità e l’indipendenza funzionale. Se non trattati, i disturbi del cammino, con tribuiscono alla riduzione di attività fisica e di autonomia, e alle cadute. I due requisiti fondamentali del cammino so no l’equilibrio e l’andatura. Nella nostra Fondazione, applichiamo a tutti gli ospiti, sin dall’ingresso, la scala di valuta zione Tinetti: è uno strumento di facile utiliz zo, diffuso e validato e si è dimostrato essere un buon indice predittivo di caduta. La scala può essere utilizzata per definire i soggetti da sottoporre a particolare sorve glianza e a programmi riabilitativi, ed anche per definire l’efficacia o gli effetti collaterali negativi di terapie e programmi riabilitativi. Le alterazioni del cammino si possono divide re in tre livelli: un primo livello sensomoto rio (es. deformità articolari, paralisi di singoli gruppi muscolari), un livello intermedio do vuto a un danno al Sistema Nervoso Centrale (es. emiplegia, parkinsonismi), e un livello al to quando, oltre ai danni al SNC, subentrano problematiche cognitive. Page 6 6 È comune che nel soggetto anziano, all’altera zione della deambulazione, possano contri buire più patologie insieme, tra cui, da non sottovalutare, la paura di cadere. Quindi, dopo un’attenta valutazione delle cri ticità, per i disturbi del cammino vi è una va rietà di opzioni terapeutiche riabilitative: 1. Interventi diretti a una specifica patologia: debolezza di un muscolo, dolore a un’artico lazione sono degli esempi; se necessario con sigliamo, con il parere fisiatrico, l’utilizzo di ortesi, ovvero degli apparecchi che aumenta no, migliorano o controllano la funzione compromessa di parti corporee (es. collari e busti per la colonna vertebrale, ginocchiere, cavigliere, ecc.); 2. Programmi di esercizi fisici volti ad au mentare la forza generale (es. la ginnastica di gruppo) e a migliorare l’equilibrio (es. per corso alle parallele con ostacoli, cammino la terale ecc.); 3. Non sono da dimenticare, inoltre, l’uso di corrette calzature: sono caldamente sconsig liate le pantofole aperte dietro! 4. Noi fisioterapisti ci occupiamo anche, se ri sulta necessario, dell’addestramento all’ausi lio, quale il bastone, la stampella o il deambulatore. Viviana Terapista della Riabilitazione Newsletter Header In ricordo di Mia Martini Nata a Bagnara Calabra (RC) il 20 Settembre 1947, Mimì Bertè ha mosso i primi passi “musicalmente parlando” nel 1962, ma il primo grande successo arriva dopo dieci anni quando con “Piccolo uomo”, frutto di una collaborazione “Almeno tu nell’universo”; ricordiamo poi: “Gli uomini non cambiano, “Donna sole”, “ Non finisce mica il cielo”, “Danza”, “La costruzione di un amore”, “Vola” e altri innumerevoli successi. L’anno prossimo ricorrerà il 20° della sua morte; ho ritenuto opportuno ricordare questa grande cantante che io ho avuto l’occasione e il piacere di conoscere. Mario Colnaghi Mia Martini con Bruno Lauzi, si aggiudica il Festivalbar. Nel frattempo cambia nome, assumendo quello d’arte di “Mia Martini”. Lo pseudonimo fu scelto dal produttore Alberigo Crocetta, che decise di lanciarla in ambito internazionale con questo nuovo nome:” Mia Martini”. Mia come Mia Farrow (attrice da lei prediletta), e Martini, scelto fra i tre nomi più famosi all’estero (spaghetti, pizza e Martini appunto). Chi scrive queste righe ebbe l’occasione di incontrare la cantante nel 1963 nel locale “Greffa Club” di Gallarate del quale ero presidente, un club che patrocinava il lancio di giovanissimi cantanti emergenti e fra questi Mimì Bertè, appunto. Da rilevare la sua estensione vocale, superiore a un ottava e mezza alla normalità; ritengo che sia la cantante più dotata musicalmente dopo la leggendaria Mina. Fra i notevoli successi di Mia Martini dobbiamo ricordare: “Minuetto”, “Piccolo uomo”, “La nevicata del '89”, Issue 1 7 Page 7 Due parole con l'infermiere La Valutazione del Dolore In questo articolo cercherò di dare alcune informazioni, in modo che, chiunque sia interessato, possa capire come venga definito in sanità il dolore e quali siano gli strumenti che ci consentono di farne una valutazione. Innanzitutto il dolore viene definito come “QUALUNQUE COSA LA PERSONA DICA CHE ESSO SIA ED ESISTE QUANDO LA PERSONA CHE LO SPERIMENTA DICE CHE ESISTE”. Questa definizione sottolinea l’aspetto soggettivo di questo parametro, motivo per il quale il dolore è stato in passato spesso sottovalutato, e considerato un evento ineluttabile o indifferente rispetto alla cura. Ad oggi possiamo ritenerci soddisfatti di come il sintomo doloroso venga riconosciuto, valutato e trattato. Valutare ed alleviare il dolore nella persona assistita ha assunto, infatti, un’importanza rilevante nel processo di assistenza e di cura, tanto che per la professione sanitaria infermieristica è diventato un imperativo etico. Nella quotidiana valutazione dello stato di benessere della persona il dolore viene considerato come il SESTO PARAMETRO VITALE e ne vengono tenute in considerazione tutte le alterazioni ad esso correlate, fisiche, come i suoi effetti sulla funzionalità respiratoria, cardiocircolatoria, metabolica ecc., e psicologiche, ovvero l’aumento del senso di vulnerabilità, del sentimento di sfiducia e di abbandono, della passività e lo scarso adattamento alla malattia ed ai trattamenti. Vengono valutate le sue caratteristiche, quindi la localizzazione, l’intensità, la qualità, la temporalità ed il significato personale, ovvero in che modo il dolore influenza la vita quotidiana della persona ed in che modo esso Issue 1 incide sulla qualità della sua vita in generale. Una volta riconosciuta la sofferenza della persona a causa di un sintomo doloroso, abbiamo la possibilità di misurarne l’intensità attraverso alcune Scale di Valutazione, appositamente studiate per essere applicate a diverse tipologie di pazienti, in relazione all’età ed alle loro capacità cognitive. Presso la nostra Fondazione sono attualmente in uso due scale di misurazione: La NRS (Numeric Rating Scale), di semplice applicazione, e studiata come il metodo che produce meno errori soprattutto negli anziani, in cui viene domandato alla persona di definire l’intensità del proprio dolore attraverso un numero da 0 a 10, dove 0 corrisponde a “Nessun dolore” e 10 a “Il peggior dolore mai provato prima”. Mentre per quegli ospiti che a causa delle loro patologie non possono esprimersi attraverso un numero, è possibile l’applicazione della scala PAINAD (PAIN ASSESSMENT IN ADVANCED DEMENTIA SCALE) che prende in considerazione altri cinque parametri: il respiro, la vocalizzazione, l’espressione facciale, i movimenti del corpo, la consolabilità, ai quali il professionista sanitario, dopo accurata osservazione della persona, può attribuire un punteggio da 0 a 2 e può ottenere un punteggio totale da 0 a 10, esattamente come per la scala NRS che abbiamo citato prima. Una volta applicata la scala di valutazione, le Linee Guida ci indicano che per un risultato uguale o superiore a 4 si rende necessaria la prescrizione, da parte del medico, di un trattamento farmacologico, specifico a seconda del grado di intensità. Dopo circa 90120 minuti dall’assunzione del 8 Page 8 farmaco antalgico, andrà fatta una nuova valutazione del sintomo doloroso, sempre attraverso l’applicazione della medesima scala di valutazione, per misurare la risposta al farmaco, ed il beneficio ottenuto; ma non solo, un’attenta valutazione della persona è necessaria a rilevare l’eventuale comparsa di eventi avversi ed effetti collaterali. Per realizzare una gestione efficace del dolore il farmaco va combinato con alcuni trattamenti NON FARMACOLOGICI, fondamentali al fine di ottenere il benessere del paziente: il posizionamento e l’igiene tesi ad aumentare il comfort, applicazioni calde/fredde, il massaggio superficiale, le tecniche di respirazione profonda, fino ad arrivare a tutta una serie di tecniche che rientrano nella cura e medicina definita “complementare” che ora non approfondiremo. Spero per il momento di avervi chiarito un pochino le idee. Greta Infermiera professionale L'angolo dei ricordi - Il mio matrimonio A Settembre iniziano le scuole, si rientra siamo andati a vivere a Brindisi, inizialmente dalle vacanze, si riprende la normale vita in affitto, e poi in una casa di proprietà. Sono quotidiana e noi abbiamo pensato di stata davvero contenta del matrimonio con riprendere la normale stesura del giornalino mio marito: abbiamo passato degli anni con una rubrica nuova: IL MIO sereni e felici insieme, nonostante difficoltà, MATRIMONIO. problemi e incomprensioni. Mi spiace solo di Inizia la rubrica la signora Chirico Lucia, non essere riuscita a festeggiare il 50° sposata nella chiesa di San anniversario di Rocco a Ceglie Messapica. matrimonio. “Ricordo che avevamo pochi invitati alla festa, Il nucleo Tulipano perché mio papà non voleva che le figlie femmine si sposassero. Dopo aver discusso con il capofamiglia, finalmente, mi ha dato il suo benestare e sono riuscita ad avverare il mio desiderio. Il mio viaggio di nozze e avvenuto a Napoli e Capri; ricordo che siamo passati sotto la Grotta Azzurra, veramente bellissima. Inoltre, non potevamo non approfittare del cibo buonissimo: ricordo le scorpacciate di pizza, pasta alle vongole e Babà, anche se sono alcolici non abbiamo saputo Un matrimonio degli anni '40 resistere. Al nostro ritorno Page 9 9 Newsletter Header BISCOTTI AL VINO Ricette della nonna Ingredienti: 600 gr di farina 1 bicchiere scarso di olio 1 bicchiere scarso di vino dolce bianco 1 bicchiere di zucchero 1 cucchiaino di lievito in polvere Mescolare il tutto in una ciotola, quando l’impasto è molto torbido aggiungere la farina. La consistenza è quella della pasta frolla. Prima di mettere in forno spolverizzare con lo zucchero di canna. Cottura 10/15 minuti a 170°C. Dopo la cottura lasciare nel forno spento per 5 minuti. Elena Masiero Riaprono le scuole Quest’anno, in provincia di Varese, le scuole hanno ricominciato le attività venerdì 12 Settembre e chiuderanno lunedì 15 Giugno 2015. Può sembrare strano, ma è proprio così. Del resto le scuole hanno un numero stabilito di giorni da frequentare e quest’anno andrà così. Vorremmo ricordare tanti episodi di scuola che ci hanno segnato, sia nel bene che nel male, ma sono ricordi talmente datati che abbiamo preferito dedicarci a chi è a scuola in questi anni. In particolare: la zia Aurelia vuole fare gli “in bocca al lupo” al piccolo Fabio che ha iniziato proprio a Settembre la prima elementare, le premesse sono delle migliori, speriamo continui così. La nonna Lucia augura a Giada di finire le scuole superiori con profitto, così da intraprendere una brillante carriera universitaria. Pinuccia augura a sua nipote Margherita, che fre Page 10 quenta la quarta elementare, di passare un ottimo anno scolastico e le fa gli auguri per la sua Prima Comunione. In ultimo Teresa augura alle sue nipoti, di Busto e Gallarate di trascorrere un anno sereno a scuola. Il nucleo Tulipano Newsletter 1 0 Header CRUCIQUIZ "Iniziamo dalla D!" Orizzontali 2.Il contrario di uguale 3.Quelli importanti devono essere conservati 4.La pelle ne viene usata per pulire i vetri 2.La provincia piemontese vicina in val d'ossola 5.Sinonimo di lite 8.Il frutto dolce della palma 10.Lo si fa di notte con la testa sul cuscino (qualcuno lo fa in piedi) 12.Viene usata per far esplodere le cave 18.Il verbo dell'oblio 19.Colui che insegna 20.Lo sportivo che lancia il disco 22.La qualita' delle persone buone 23.Parlare 24.Il re degli ebrei 25.Sinonimo di rateizzazione o pagamento a rate Verticali 1.Lo fu mussolini Issue 1 11 3.Ognuno ha il proprio (fato) 6.Nella mano ce ne sono cinque 7.Lo si esprime quando cade una stella 8.Sinonimo di abbondanza, ricchezza 9.Grande rettile preistorico 11.Quelle pagane erano tante 13.Lo è il miele 14.Processo per rendere le cose colorate d'oro 15.Capitale della siria. È anche un tessuto ricamato a fiori 16.Vi è incisa della musica (5) 17.Spazio che intercorre fra due luoghi o persone 20.Rinunciar 21.Quella dell'acqua esprime il contenuto di sali minerali 22.Un cubo coi numeri Page Il treno della vita Questo mese ci hanno lasciato la nostra cara ospite Di Cesare Crocifissa. La salutiamo ricordandola con affetto e ringraziandola per il tempo che abbiamo condiviso assieme. Accogliamo con entusiasmo la nuova arrivata: Vivian Angelina. Le diamo il benvenuto augurandole una serena e tranquilla permanenza fra noi!!! Messaggerie Aurelia Bricalli vuole ricordare l’anniversario di matrimonio di Franco, suo fratello, che si è sposato il 9 Settembre. Tanti auguri! Gabriella, figlia di Chirico Lucia, e Tiziana, nuora di Lucia, compiono gli anni rispettivamente il 16 e il 12 Settembre. Ci uniamo agli auguri! Dalla Vigna Teresa 1921 Neri Regina 1929 Roveda Iole 1919 Valentini Benvenuto 1929 Macchi Gianfranca 1926 Clerici Giulia 1927 Tonolo Marianna 1941 Zagotto Bertilla 1934 Bergonzi Fiorentina 1921 Foglia Pedre Bianca 1926 Sacco Carla 1927 Tanti auguri a... REDAZIONE: Servizio Socio Educativo Fondazione Bellora Onlus Piazza Giovine Italia 1 Gallarate Via Agnelli 7 Gallarate telefono: 0331/754611 fax: 0331/754600 email: [email protected] web: www.fondazionebellora.it Issue 1 Forner Mercede 1928 Azzi Gina 1926 Chiaravalli Antonia Maria 1939 Ambrosetti Alma 1922 Borrini Giuseppina 1925 Auguriamo a tutti Voi un caro augurio di Buon Compleanno e tanta salute! Chiunque volesse partecipare alla redazione del giornalino con articoli, foto, informazioni, cuoriosità, barzellette o... pettegolezzi si rivolga al Servizio socio educativo personalmente o tramite email all'indirizzo indicato! 1 2 Page
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