Rassegna_stampa_15_17_11_2014

Rassegna Stampa
Lunedì 17 Novembre 2014
Sommario
Testata
Data
Pag. Titolo
p.
1. Fondi pensione
Sole 24 Ore (Il)
15/11/2014
19 Avvocati - Faccia a faccia fra Oua e Cassa
sull'agenda per la professione
1
Sole 24 Ore (Il)
15/11/2014
10 Casse previdenziali - Giornalisti, indagato il
presidente Inpgi (Elli Stefano)
2
Sole 24 Ore (Il)
15/11/2014
Sole 24 Ore (Il)
15/11/2014
19 Previdenza - Il presidente dei ragionieri: in
Cassazione sentenza favorevole
5
Sole 24 Ore (Il)
15/11/2014
19 Previdenza - Oliveti (medici e odontoiatri): siamo
fuori dall'emergenza derivati
6
Sole 24 Ore (Il)
15/11/2014
19 Pronto il decreto - Casse, limite al 20% per gli
investimenti in beni immobili (Peruzzi Marco)
7
Milano Finanza
15/11/2014
1 La lunga crisi - Per i piccoli professionisti allo
studio l'esenzione Irap (Mobili Marco)
1 Welfare - Pensioni senza pil (Valenti Paola;Castellarin
3
8
Robe)
Milano Finanza
15/11/2014
30 Ma la previdenza complementare conviene
ancora (Giuro Carlo)
10
Italia Oggi
15/11/2014
1 Casse, investimenti vincolati (Cirioli Daniele)
11
PLUS 24 - supp. Il
Sole 24 Ore
15/11/2014
23 I soldi in testa - Perchè ora il rischio è il "pension
run" (Lo Conte Marco)
12
PLUS 24 - supp. Il
Sole 24 Ore
15/11/2014
24 Sopaf, la Cassa e il blitz (fallito) su Arner (Elli
13
Italia Oggi
17/11/2014
23 Finanza, in arrivo tre nuovi organismi europei
15
Sole 24 Ore (Il)
17/11/2014
10 «Baby boomers» poco previdenti. II loro successo
economico è stato vissuto negli anni 80, oggi
irripetibili (Ronchetti Alberto)
16
CorrierEconomia
17/11/2014
Stefano)
2. Previdenza
1 Tasse. Il Fisco serve il super acconto (Razza
17
Giorgio)
Sole 24 Ore (Il)
15/11/2014
1 Politica 2.0 - Economia & Società - Lina Palmerini
- Negli slogan art. 18 e pensioni, ma il vero
obiettivo della piazza è l'Europa (Palmerini Lina)
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AVVOCATI Faccia a faccia fra Oua e Cassa sull'agenda per la
professione Cassa forense e Organismo unitario dell'avvocatura alleate
per battere la crisi. Ieri il neo presidente dell'Oua, Mirella Castello, ha
incontrato il presidente della Cassa, Nunzio Luciano. Un vertice in vista
delle tante battaglie che gli avvocati si preparano a combattere per non
perdere terreno. L'Oua, I ha assicurato Mirella I Castello, non farà
mancare il I suo impegno, a partire dalla I battaglia contro la doppia I
imposizione fiscale che ! colpisce gli enti previdenziali ! dei liberi
professionisti. ! Soddisfatto dell'incontro ! Nunzio Luciano, che ha i
sottolineato l'importanza del ! gioco di squadra.
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Casse previdenziali. Per Camporese accusa di truffa aggravata nella vicenda Sopaf
Giornalisti, indagato il presidente Inpgi MILANO Continua la bufera sulle casse
previdenziali. Dopo l'arresto di Paolo Saltarelli, ex presidente della Cassa dei
ragionieri, un avviso di garanzia ha raggiunto quello delTInpgi, l'istituto nazionale
di previdenza dei giornalisti, Andrea Camporese, che ricopre anche la carica di
presidente dell'associazione degli enti previdenziali privati (Adepp). A emetterlo è
stato Gaetano Ruta, il pm milanese che indaga sulla galassia Sopaf, finanziaria della
famiglia Magnoni. Differenti le accuse formulate dai magistrati a carico dei due
amministratori. Per Saltarelli l'ipotesi è quella di corruzione, mentre per Camporese
si tratterebbe di truffa aggravata. La vicenda che riguarda Camporese s'incentra
nell'acquisto per 30 milioni di euro da parte dell'Inpgi di 224 quote del Fip (Fondo
immobili pubblici). Le quote acquistate da Inpgi m realtà facevano parte di un più
robusto lotto (800 quote) acquistate da Sopaf per un controvalore totale di
Somiliom dalla società austriaca Immowest promo-tus holding. L'acquisto delle 224
quote, nella ricostruzione dei pm, avrebbe garantito a Sopaf una provvigione di 7,6
milioni di euro. Ma per i pm il ruolo di intermediario di fatto di Sopaf non era noto
a chi ratificò la delibera. In serata Camporese ha diffuso una nota in cui ribadisce la
correttezza del proprio operato e la profittabihtà dell'investimento effettuato:
«L'acquisto si legge nella nota - ha prodotto al 30 ottobre 2014 un rendimento
annuo lordo del 9,53% e proventi pari a 10,7 milioni sui 30 investiti all'epoca.
Inoltre gli inquirenti non hanno mai neppure ipotizzato che io possa avere tratto un
vantaggio personale dall'operazione». St.E. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LEGGE DI
STABILITÀ/2
Modifiche fiscali per
Casse, fondi elrap
professionisti Marco
Mobili » pagina 4
La lunga crisi LE MISURE DEL GOVERNO II pressing dei ministeri Consegnato al ministro Boschi un
pacchetto di cento emendamenti alla manovra La tabella di marcia alla Camera Accolta positivamente la
«staffetta» con il Jobs act: in Commissione si inizia a votare martedì
Per i piccoli professionisti allo studio
l'esenzione Irap II governo punta
anche a ridurre la stretta su casse
private e fondi pensione
Marco Mobili ROMA Un addio
all'Irap dei piccoli ovvero i
professionisti privi di autonoma
organizzazione. In alternativa una
rimodulazione del limite dei
compensi per gli autonomi che
decideranno di entrare nel nuovo
regime fiscale forfettizzato per le
partite Iva. Non solo. Per le casse di
previdenza privatizzate si profila un
intervento ad hoc per limitare
l'aumento dal 20 al 26% del prelievo
sui rendimenti dei fondi pensione
che dovrebbe scattare dal prossimo
primo gennaio. Così come, più in
generale, il governo sta lavorando a
recuperare le risorse necessarie per
contenere l'aumento dall'ii,5 al 20%
prospettato nella legge di stabilità
della tassazione sui fondi pensione e
sulle polizze vita. Sono solo alcune
delle indicazioni emerse ieri
nell'ennesimo confronto tra
Esecutivo e Parlamento sul
cammino della legge di stabilità alla
Camera. La decisione di portare
prima in Aula il Jobs act e solo dopo
la Legge di stabilità è vista
positivamente, non solo perché
concede a tutti gli attori in campo
qualche giorno in più per tirare le
fila sulle possibili modifiche da
apportare al
Ddl stabilità (le richieste dei
proposte di modifica
partiti sono circa 650, cui si dovranno
aggiungere i correttivi del governo e
quelli che vorrà sottoscrivere il
relatore democratico Mauro Guerra),
ma anche perché porterà un
rasserenamento complessivo del clima
- sottolineano dal
presentate dai diversi ministeri e
consegnate al ministro per i
Rapporti con il Parlamento, Maria
Elena Boschi (Pd). Sul confronto
Governo-Regioni ieri è stato lo
stesso ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin (Ned) a passare
FONDI PREVIDENZIALI II pallino all'attacco: «La Legge di stabilità
non prevede tagli alla sanità, il
ora passa alla Ragioneria e
fondo sanitario è intatto».
all'Economia che dovranno
recuperare nuove risorse per limitare Sull'esclusione dei professionisti
da nuovo regime forfettizzato
l'aumento della tassazione
delle partite Iva (gli ex minimi)
l'idea di Palazzo Ghigi potrebbe
essere quella di intervenire
suH'Irap prevedendo, una volta
per tutte, una norma ad hoc che
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escluda dall'applicazione
dell'Imposta regionale sulle
attività produttive tutti i
la maggioranza alla Camera contribuenti (sono in prevalenza i
visto che il pacchetto lavoro è
parte consistente della manovra liberi professionisti) privi di
autonoma organizzazione,
finanziaria di fine anno. Alla
definendo limiti di compensi,
luce del nuovo calendario la
commissione Bilancio inizierà a beni strumentali e di fatto
quanto prevede la stessa
votare nella mattinata di martedì attuando
delega fiscale. I professionisti allo
prossimo e proseguirà fino a
stato attuale sarebbero penalizzati
giovedì mentre la Commissione tanto dal nuovo regime Iva
Lavoro concluderà l'esame sul
forfettizzato,sucui comunque si
Jobs Act. Nel frattempo prosegue stanno cercando possibili
la messe di emendamenti che
correttivi per garantire un
potrebbero essere esaminati. Ai
intervento a costo zero
650 segnalati dai grup
rispettando i saldi della manovra,
sia dal nuovo
pi se ne aggiungeranno un altro
consistente pacchetto che arriverà dal
dossier con le oltre 100
Fondi pensione
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intervento suH'Irap che taglia il
intervento suH'Irap che taglia il costo
del lavoro dalla determinazione del
valore della produzione ma
abrogando il taglio del 10% delle
aliquote Irap dispo
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sto nel maggio scorso dal decreto
sul bonus Irpef. Sui fondi
pensione il pallino ora passa alla
Ragioneria e all'Economia che
dovranno recuperare nuove
risorse per limitare l'aumento
della tassazione. Sul tema c'è
particolare attenzione ma si tratta
comunque di uno sforzo
consistente per l'Esecutivo visto
che la misura ora garantisce
maggiori entrate per circa 300
milioni (diventano 450 con
l'aumento dall'i! al 17% del
prelievo sulla rivalutazione del
Tfr) e ogm punto in meno di
aumento costerebbe dunque
all'Erario circa 33 milioni di euro.
L'intervento sulla previdenza di
secondo livello dovrebbe
estendersi anche ai fondi
pensione delle casse dei
professionisti. Allo studio ci
sarebbe l'ipotesi di contenere il
prelievo che dovrà scattare dal
prossimo i "gennaio dal 20% al
26% intervenendo nell'immediato
soltanto sul «maturato».
Confermati, infine, gli interventi
del Governo per un maggior
sostegno al Made in Italy e alla
Sabatini-bis (acquisto di nuovi
macchinari). Così come suH'Iva
agevolata per gli e-book,
compatibilmente con le regole
comunitarie sull'applicazione
dell'aliquota ridotta, nonché su
una riduzione del taglio da 150
milioni di euro sui patronati,
vincolata però all'introduzione di
una sorta di certificazione di
qualità sull'attività svolta.
Fondi pensione
• L'imposta regionale sulle attività
produttive (Irap) è un'imposta locale
che si applica alle attività produttive
esercitate in ciascuna Regione. L'Irap
ha preso il posto di Ilor, Iciap, tassa
sulla partita Iva, tassa salute e altri
tributi minori Irap
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PREVIDENZA/1 II presidente dei ragionieri: in Cassazione sentenza
favorevole Luigi Pagliuca, presidente della Cassa nazionale di
previdenza dei ragionieri, ha commentato favorevolmente la sentenza
24221 della Cassazione che da ragione all'Istituto previdenziale in
merito alla questione del pro rata (si veda «II Sole 24 Ore» di ieri).
Pagliuca sostiene che «le nuove generazioni non PREVIDENZA/2 !
possono farsi carico di ; man tenere i privilegi di ! quelle precedenti, e
questo il ! legislatore lo aveva già intuito \ nel 2006 quando ebbe modo !
di chiarire come il principio i del pro rata non poteva i prescindere dalla
necessità di I mantenere in equilibrio il i fondo e quindi garantire le I
pensioni future».
Fondi pensione
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Oliveti (medici e odontoiatri): siamo fuori
dall'emergenza derivati Gli otto titoli derivati in
possesso del portafoglio delPEnpam, la Cassa di
previdenza e assistenza dei medici e degli
odontoiatri, hanno recuperato un valore di oltre
750 milioni di euro, fra prezzo di mercato e cedole
incassate. Acquistati prima della crisi economica
del 2008, nel 2 ° semestre 2014 questi prodotti
presenti in cassaforte, con una quota di circa il 4%,
hanno visto salire prezzo e proventi distribuiti fino
a compensare quanto speso per il loro acquisto e la
successiva ristrutturazione. Comunque sia - ha
detto il presidente Alberto Oliveti non li
compreremo mai più». Si stima che questi prodotti
verranno rimborsati o venduti entro il 2017.
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Casse, limite al 20%
per gli investimenti
in beni immobili
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Marco Feruzzi In prospettiva, gli
investimenti diretti in beni
immobili e diritti reali immobiliari
delle Casse di previdenza non
potranno superare il 20% del loro
patrimonio. È uno dei limiti inseriti
nello schema di regolamento
ministeriale di attuazione
dell'articolo 14, comma 3 del DI
98/2011, contenente le disposizioni
in materia di investimento delle
risorse finanziarie degli enti
previdenziali privati, di conflitti di
interessi e di banca depositaria, che
il ministero dell'Economia ha posto
da ieri in consultazione pubblica sul
proprio sito internet fino al
prossimo 5 dicembre. Il
provvedimento fa il paio con il
decreto 166/2014 (il «nuovo 703»)
sugli investimenti dei fondi
pensione, pubblicato sulla
«Gazzetta Ufficiale» 264 del 13
novembre 2014 (si veda II Sole 24
Ore). Lo schema di regolamento in
consultazione introduce una serie di
limiti agli investimenti,
comprimendo quindi in parte
l'autonomia degli enti privatizzati
(decreto legislativo 509/94) e
privati (decreto legislativo 103/96)
che gestiscono attività per oltre 60
miliardi di euro, erogano
prestazioni per più di 5 miliardi,
raccolgono un flusso contributivo
superiore a 8 miliardi all'anno, e
imponendo loro nuovi obblighi di
informazione sia nei confronti delle
autorità vigilanti sia nei confronti
degli iscritti. Le Casse potranno
investire le risorse direttamente
oppure in forma indiretta, tramite
convenzioni. In tutti i casi dovranno
privilegiare strumenti finanziari con
basso grado di rischio, anche
ricorrendo a titoli di debito emessi
o garantiti da un Paese Ue, da un
Paese aderente all'Ocse o da
organismi internazionali di
carattere pubblico di cui fanno
parte uno o più Paesi Ue. Inoltre
dovranno prevedere un'adeguata
diversificazione degli investimenti
e contenere i costi di transazione,
gestione e funzionamento,
dotandosi di procedure e strutture
organizzative
Fondi pensione
professionali e tecniche
adeguate alla dimensione e alla
complessità del portafoglio.
Quanto ai limiti, lo schema di
regolamento predisposto dal
ministero dell'Economia
dispone che le Casse dovranno
investire prevalentemente in
strumenti finanziari negoziati
nei mercati regolamentati.
L'investimento in strumenti
finanziari non negoziati nei
mercati regolamentati e in Oicr
alternativi, compresi i fondi
chiusi, dovrà essere contenuto
entro il limite del 30% delle
disponibilità complessive. Gli
Oicvm e i depositi bancari si
considerano strumenti
finanziari negoziati nei mercati
regolamentati, mentre gli Oicr
diversi dagli Oicvm sono con
LE LINEE GUIDA Più
strumenti finanziari negoziati in
mercati regolamentati e meno
derivati - Gli enti dovranno
adeguarsi in cinque anni
siderati strumenti finanziari
negoziati in mercati non
regolamentati. Tenuto poi conto
anche dell'esposizione
realizzata tramite derivati (che
potranno «essere stipulati
esclusivamente per finalità di
riduzione del rischio o di
efficiente gestione»), le Casse
di previdenza non potranno
investire più del 5% delle
disponibilità complessive in
strumenti finanziari emessi da
uno stesso soggetto e non più
del 10% in strumenti finanziari
emessi da soggetti appartenenti
a un unico gruppo. Inoltre, gli
investimenti diretti in beni
immobili e diritti reali
immobiliari dovranno essere
limitati nel 20% del patrimonio
complessivo. Le Casse che
attualmente superano questo
limite avranno cinque anni di
tempo per mettersi in regola,
salvo deroghe specifiche. Lo
schema di regolamento, più in
generale, concede 18 mesi di
tempo alle Casse per adeguarsi,
anche in questo caso salvo
specifiche deroghe concesse dai
ministeri vigilanti.
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u Anche se l'Inps non svaluterà il montante contributivo per
adeguarlo alla recessione economica, resta il problema che un
azzeramento della rivalutazione taglia del 20% l'assegno
previdenziale atteso. Intanto il caro-tasse colpisce la scorta ^
Pensioni senza pil
Ipotesi demografiche: - Scenano Istat previsionale medio Ipotesi lavorative: - Crescita reale annua retnbuzione 1,5% Altre
ipotesi: Fonìe: Progetica GRAFICA MF-MILANO FINANZA COME SI MODIFICA LA PENSIONE AL VARIARE
DEL PIL Quota percentuale dell'ultimo stipendio che si percepirà come pensione m base a due scenari di Pil- Date di
nascita e di inizio contnbuzione. 1° giugno - Eta di inizio contnbuzione. 25 anni - Continuità lavorativa dai 25 anni fino al
momento del pensionamento - Reddito pnma del pensionamento. 36.000 € annui - Tutti i valon sono espressi a parità di
potere di acquisto (reali) - Assegno pensionistico > 2.8 volte l'assegno sociale (requisito pensione anticipata)
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PENSIONI Poveri se il pil resta
fermo alle pagine 3 O e 3 I
di Roberta Castellani! e Paola
Valentini ossia quella dei
quarantenni, pagherà a caro
prezzo l'attuale recessione
economica, che pesa oggi su
opportunità di lavoro e salari e
peserà in futuro sugli assegni
pensionistici. La storia parte
proprio dagli anni in cui sono
nati. Infatti alla fine degli anni
60 il sistema retributivo,
basato sugli ultimi stipendi
percepiti, sostituì quello
contributivo nel calcolo delle
pensioni. Trentacinque anni
dopo, con la riforma Dini, si è
tornati al contributivo, ma
attraverso un
Fondi pensione
passaggio graduale, poi
accelerato dal governo Monti
con la legge Fornero nel 2012.
Di problema è che di passaggio
in passaggio a pagare il prezzo
delle diverse riforme sono stati
proprio, ironia della sorte, quei
lavoratori nati a fine anni 60,
che oggi si trovano alle prese
con un Paese molto indebitato e
con un sistema di previdenza
pubblica che rivaluta il montante
contributivo in base
all'andamento del pil. Il tutto in
un momento anche di
repressione finanziaria, che ha
preso di mira proprio quel
risparmio privato che potrebbe
in parte compensare il divario
tra ultimo stipendio e assegno
pensionistico. La repressione
finanziaria è
un modo silenzioso per ridurre il
debito pubblico. Può concretizzarsi
con rendimenti reali negativi degli
asset, con un aumento delle
imposte oppure con entrambi. Di
fatto gli Stati o le banche centrali
promuovono una politica
economica e monetaria che
permetta di utilizzare la ricchezza
privata per ridurre i debiti pubblici.
Il tutto con una certezza: saranno i
risparmiatori a pagare il conto. Che
sarà tanto più alto quanto più il
Paese risulta indebitato. Non deve
quindi stupire che il fenomeno sia
così evidente in Italia, dove il
debito è al 133% del pil. È difficile
tenere il conto di tutti gli interventi
che dall'inizio della crisi hanno
proprio
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puntato sui risparmi. Oltre alle
tasse sulla casa, che ormai
rappresentano un prelievo annuo
di 30 miliardi, è stata introdotta
l'imposta di bollo sugli
investimenti finanziari ed è stata
più volte aumentata la tassazione
sui capital gain, ormai arrivata al
26%. Così, di manovra in
manovra, la pressione fiscale sui
risparmi è lievitata. Fino
all'ultima sorpresa: nella legge di
Stabilità sono stati messi nel
mirino il Tfr e i fondi pensione,
l'unica forma di risparmio finora
rimasta indenne. Se il testo della
legge di Stabilità verrà
confermato, il Tfr, qualunque sia
la sua destinazione, sarà tassato
di più. Se resta in azienda,
l'aliquota sulla rivalutazione
passa dall'll al 17%; se
va in un fondo pensione, il
rendimento sarà tassato al 20%;
se va in busta paga, sarà soggetto
alla tassazione ordinaria. Di
fatto, qualunque scelta faccia il
lavoratore, il risultato non
cambia: la sua liquidazione sarà
tassata più che in passato. Lo
stesso discorso vale per fondi
pensione e casse previdenziali,
con i primi tassati al 20% sul
rendimento maturato e i secondi
al 26%. Tutto ciò avviene
proprio nell'anno in cui, per la
prima volta, la media
quinquennale del pil italiano, in
base alla quale viene
rivalutato il montante
pensionistico, risulta negativa
(-0,19%). Applicare questo dato
vuoi dire, di fatto, effettuare un
prelievo proprio sul montante
versato da ogni lavoratore e
rendere quindi ancora più poveri
i futuri assegni. «Visto che il
coefficiente legato al pil si
applica con due anni di ritardo, i
primi pensionati a essere colpiti
concretamente da questo valore
negativo, se non cambierà,
saranno quelli che matureranno i
requisiti pensionistici nel 2016»,
spiega Tiziana Tafaro, partner
dello studio attuariale Orrù e
Associati. «I più penalizza
ti saranno i co.co.pro., iscritti
alla gestione separata Inps, in
quanto gli altri lavoratori che
oggi vanno in pensione
ricadono Probabilmente ciò
non avverrà, come ha spiegato
nei giorni scorsi il commissario
straordinario deU'Inps Tiziano
Treu: «Lo spirito della legge è
rivalutare e non svalutare le
pensioni. Oltretutto anche la
Corte Costituzionale, in un
altro caso, ha detto che non è
concepibile una perdita sul
capitale accumulato. E anche
Fondi pensione
ridursi tra il 10% ed ü 23% se
il ministro del Lavoro sembra
d'accordo». Riguardo al proble- l'andamento del pil medio sarà
piatto invece che in aumento
dell'1,5% annuo», dice Andrea
Carbone di Progetica. «Per il
cittadino ciò significa scegliere
se subire tale rischio o provare a
gestirlo, ad esempio attraverso la
previdenza integrativa. Un primo
passo in questa direzione
potrebbe essere informare i
cittadini attraverso la *busta
arancione' per mostrare come
l'andamento dell'economia
italiana abbia un peso rilevante
sulla stima del futuro assegno
pensionistico». Di fronte a
questo scenario tassare di più i
prodotti destinati a creare una
pensione complementare appare
all'andamento dell'economia, ma
anche gli assegni. «Nei coefficienti azzardato. «L'aumento della
tassazione dei rendimenti dei
attuariali di trasformazione in
rendita del montante accumulato è fondi pensione», avverte Alberto
Brambilla (Giornata Mondiale
infatti considerato anche un pil
della Previdenza) nella
all'1,5%, il cosiddetto pre-conto,
newsletter II Punto, «produrrà
che, se si dovesse togliere,
una riduzione significativa (circa
porterebbe a una notevole
l'8%) delle pensioni
riduzione della pensione», spiega
complementari e ingenererà una
ancora Tafaro. Il futuro dunque
non appare roseo per i lavoratori
sfiducia tra i lavoratori; e questo
che avranno una pensione calcolata purtroppo è solo l'inizio della
con il metodo contributivo, perché, crisi di sistema», (riproduzione
anche con una rivalutazione nulla riservata)
ma delle risorse, Treu ha
spiegato che «oggi non c'è una
questione di soldi; nel caso,
riguarderà il futuro». Infatti,
spiega Tafaro, «in un sistema a
ripartizione come quello italiano,
dove con i contributi versati dai
lavoratori si pagano le pensioni,
lo Stato non mette a bilancio
guadagni o perdite legate alle
rivalutazioni del montanti
virtuali». Ma la questione del pil
coinvolge tutte le fasi del sistema
contributivo. Non soltanto i
contributi versati vengono legati
in base al pil, non possono
stare troppo tranquilli, soprattutto
se la crescita economica tarda a
ripresentarsi. D'altronde il pil
dell'Italia è sceso nel terzo
trimestre dell'anno dello 0,1%
rispetto al trimestre precedente. Di
fatto l'economia italiana non cresce
da tre anni e il pil è tornato ai
livelli del 2000. «Il dato
negativo sul pil del terzo trimestre
è in linea con la stima di una
contrazione dello 0,3% nella media
del 2014», ricorda Sergio De
Nardis, capoeconomista di
Nomisma. «È sempre
l'insufficienza della domanda
interna a pesare sull'economia. Se
la politica monetaria rimane
inefficace,
c'è il rischio che la debolezza degli
investimenti privati e pubblici
risulti essere il motivo conduttore
anche del 2015». Intanto c'è da
sottolineare che, senza aumento
del pil, le pensioni saranno più
povere, come dimostra un'analisi
della società di consulenza
indipendente
Progetica, che ha confrontato uno
scenario con pil reale medio allo
0% (equivalente a questi anni di
recessione ed esigue crescite) con
quello legato a un'ipotetica crescita
del pu dell'1,5% (il tasso medio di
lungo periodo previsto dalla
Ragioneria Generale dello Stato).
«L'esito conferma come l'assegno
pensionistico può
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Ma la previdenza complementare conviene ancora
nel contribuire al piano in modo non
adeguato, nello scegliere un profilo di
investimento incoerente rispetto alle
caratteristiche e alle propensioni
personali o una modalità di fruizione
della prestazione pensionistica (rendita
ovvero capitale) inadeguata. L'iscritto
sopporta poi una serie di rischi che
prescindono dalla bontà delle scelte
operate, e che possono essere
sinteticamente individuati nel rischio di
investimento, di longevità, di inflazione,
di carriere lavorative interrotte el o
caratterizzate da discontinuità
contributive. Bisogna poi chiedersi
se nel momento in cui il disegno di
legge di Stabilità prevede l'innalzamento
dell'aliquota sui rendimenti delle forme
previdenziali dall'11% (quest'anno
11,50%) al 20%, i fondi pensione
abbiano ancora appeal. La risposta viene
data in un interessante approfondimento
condotto dal Mefop che, nell'ipotesi in
cui le disposizioni in discussione in
Parlamento venissero confermate nel
testo definitivo, ha operato un calcolo di
convenienza comparata tra la scelta di
destinare il Tfr al fondo pensione
piuttosto che lasciarlo in azienda o
richiederlo in busta paga. Vengono
elaborati tre casi concreti in termini
sia rischi legati all'andamento
numerici: il primo riferito al versamento
dell'attività economica domestica, sia
del solo tfr, il secondo considerando il
rischi di eccessiva sopravvivenza. A
versamento del tfr, della contribuzione a
questi si aggiungono rischi di natura
proprio carico e di quella datoriale, e il
politica connessi a mutamenti inattesi
terzo ipotizzando la sola contribuzione a
delle regole di funzionamento del
sistema, come testimoniato dai numerosi carico dell'aderente. La conclusione
empirica per il Mefop è che se anche le
interventi di riforma del sistema
obbligatorio. Nel caso della previdenza modifiche prospettate nel disegno di
legge di Stabilità dovessero diventare
complementare, il rischio assume
effettive, la previdenza complementare
connotati diversi a seconda delle
resterebbe comunque lo strumento
caratteristiche del piano previdenziale.
fiscalmente più conveniente,
La Covip individua i fattori di rischio
(riproduzione riservata)
nell'aderire a un
di Carlo Giuro Come ci si può
immunizzare dal rischio pil? La risposta
concreta può essere quella della «
diversificazione del rischio
previdenziale», troppo poco
metabolizzato in Italia. Il rischio
pensionistico può essere identificato
con il mancato raggiungimento di un
copertura piena del tasso di
sostituzione, ovvero il rapporto fra la
prima annualità di pensione e l'ultimo
reddito da lavoro percepito dal
lavoratore. È importante allora
evidenziare che la diversificazione del
rischio previdenziale può conseguirsi
aderendo a forme di previdenza
complementare, facendo coesistere un
sistema pensionistico pubblico a
ripartizione e uno privato a
capitalizzazione, assorbendo i possibili
shock. Il sistema pubblico è infatti
finanziato a ripartizione ed eroga le
prestazioni secondo il regime della
contribuzione definita; il montante
accumulato è rivalutato in base al pil e,
al momento del pensionamento, viene
convertito in una rendita vitalizia il cui
ammontare dipende dall'evoluzione
della longevità. Vi sono dunque
piano eccessivamente costoso, cosi come
Fondi pensione
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PHOI'ESSIOM Per le Casse
investimenti vincolati. Mattone
sotto __ Cinohapag32 *mm Per
le Casse investimenti vincolati.
Mattone sotto __ Cinohapag32
*mm
Si apre la consultazione pubblica sullo schema di regolamento
lavoro-economia Casse, investimenti vincolati Mattone sotto il 20%.
Più ricorso ai mercati regolamentati
DI DANIELE GIRIGLI Titoli di
coda sull'autonomia
d'investimento delle casse. Dal
prossimo anno, enti privatizzati e
privati (appunto le casse di
previdenza dei professionisti
iscritti agli albi) non potranno più
decidere liberamente l'allocazione
delle risorse, ma dovranno
allinearle agli asset fissati per
legge. Che prevedono meno
mattone (massimo al 20%), oggi
prima quota nei portafogli, e più
ricorso ai mercati regolamentati.
Le casse avranno 18 mesi per
adeguarsi, cinque anni per ridurre
gli investimenti immobiliari. A
prevederlo, tra l'altro, lo schema
di decreto (lavoro ed economia)
con il regolamento delle attività
d'investimento degli enti
previdenziali privati, sul quale è
aperta da ieri e fino al 5 dicembre
una consultazione pubblica. Un
patrimonio di 60 inld. Le nuove
norme influenzeranno
investimenti di
oltre 60 mld di euro. Tant'è, in
base agli ultimi dati Covip, il
patrimonio delle casse che
gestiscono la pensione dei
professionisti. Casse che
svolgono questa funzione
previdenziale raccogliendo circa
8 mld di euro annui di contributi
obbligatori dai professionisti
«attivi» (cioè quando lavorano)
ed erogando pensioni, sempre su
base annua, per oltre 5 mld di
euro. Il controllo pubblico. Il
regolamento era atteso. Pre
visto dal di n. 98/2011, che ha
assegnato alla Covip le funzioni di
vigilanza sulle casse professionali
con referto ai ministeri vigilanti
(economia e lavoro), detta
disposizioni sulla base della
regolamentazione già in essere per
le e.d. «forme di previdenza
complementare» (digs n.
252/2005), cioè per i fondi
pensioni per
Fondi pensione
Consultazione pubblica Efficacia delle norme I tempi
del regolamento Consultazione pubblica Efficacia delle
norme Recepimento Consultazi Dal 14 novembre al 5
dicembre 2014 Dal 1° gennaio owero 1° luglio
successivo all'entrata in vigore • Le casse dovranno
adeguarsi entro 18 mesi. • Avranno 5 anni per ridurre
gli investimenti immobiliari ai limiti ne pubblica
Efficacia delle norme Recepimento Consultazi Dal 14
novembre al 5 dicembre 2014 Dal 1° gennaio owero 1°
luglio successivo all'entrata in vigore • Le casse
dovranno adeguarsi entro 18 mesi. • Avranno
i quali l'aggiornamento della
disciplina è arrivato giovedì scorso
con la pubblicazione in G.U. del
dm n. 166/2014.
In tal modo i due sistemi di
previdenza, fondi pensioni e
casse, sono candidati ad avere in
comune la stessa disciplina sugli
investimenti. Scopo delle nuove
regole è assicurare un'adeguata
tutela pensionistica ai
professionisti, compito di
garanzia a cui si è autopromosso
lo stato attraverso la Covip,
trattandosi di funzione
previdenziale e.d. di «primo
pilastro», cioè obbligatoria (in
quanto imposta da legge). Limiti
agli investimenti. La novità
sostanziale del regolamento è la
fissazione di limiti e criteri
d'investimento. In primo luogo,
prevede che le casse possano
investire in forma indiretta o
diretta. Nel primo caso, deve
avvenire tramite convenzioni
affidate attraverso un processo di
selezione trasparente e
competitivo. Per la gestione
diretta gli enti devono operare
secondo il principio della sana e
prudente gestione e perseguire
l'interesse collettivo di iscritti e
beneficiari delle pensioni. Tra
l'altro il
devono investire più del 5% in
strumenti finanziari di uno stesso
soggetto e non più del 10% in
strumenti finanziari emessi da
soggetti appartenenti a un unico
gruppo; che gli investimenti
diretti in beni immobili e diritti
reali immobiliari devono essere
contenuti nel limite del 20% del
patrimonio; che non possono
investire in azioni o quote con
diritto di voto della stessa società
per un valore nominale oltre il
5% del valore di tutte le azioni o
quote emesse dalla società
quotata (10% se non quotata). I
tempi. Il regolamento avrà
efficacia dal 1° gennaio ovvero
1° luglio successivo all'entrata in
vigore. Gli enti dovranno
adeguarsi, se necessario, entro 18
mesi. E avranno cinque anni di
tempo per ricondurre gli
investimenti immobiliari ai nuovi
limiti.
regolamento stabilisce che le casse
devono investire prevalentemente
negli strumenti finanziari negoziati
nei
mercati regolamentati; che non
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decisori.
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Mary Poppins?
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che lamenta
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da una
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deflussi; ma anche questi ultimi non sono impermeabili ashocfe come un possibile
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di
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run. Prendete alcune delle misure introdotte dal ddl Stabilità: l'aumento
dimezzando
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che si
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Ma il veroper
vulnus è
ulteriormente
ridotto,
togliendo
al primo
un valido
la possibilità di incassare metà del flusso di Tfr in busta paga, dimezzando il flusso
evitare
unaInvecchiaia
indigente.
Tra l'altro—lailpossibilità
di stornare
contributivo.
questo modo
— salvo ripensamenti
secondo pilastro
da
previdenza
a cash
metà delridotto,
Tfr rischia
di rappresentare
previdenziale
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al primo un validoun
supporto
per evitare unaanche
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la possibilità
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da previdenza
boomerang
perindigente.
lo Stato:
flusso
annuo solo
di negoziali
e a
cash
metà del Tfr
rischia diarappresentare
anche
lo Stato:
flussodi
preesistenti
si attesta
io miliardi,undiboomerang
cui almeno
unperquarto
iniltitoli
annuo solo di negoziali e preesistenti si attesta a io miliardi, di cui almeno un quarto in
Stato
Secondo
alcune
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il 20%
sceglierà
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titoli diitaliani.
Stato italiani.
Secondo
alcune analisi,
analisi, circa
il 20%
sceglierà
il presente
presente
a danno
del
futuro,
ma le stime
dell'Esecutivo
spingono
danno del futuro,
ma le
stime
dell'Esecutivo
si spingono
fino al 50%. si
Previsioni
ottimistiche
dal punto
di vistaottimistiche
di Palazzo Ghigi,
che di
da queste
scelte
deriva
fino
al 50%.
Previsioni
dalvisto
punto
vista di
Palazzo
gettito
perda
l'Erario.
Inevitabile
per i fondi
pensione
rivedere tutti
Ghigi,aggiuntivo
visto che
queste
scelte deriva
gettito
aggiuntivo
peri mandati
di gestione aumentando la quota di liquidità in portafoglio e riducendo gli
l'Erario.
Inevitabile
per iinfondi
pensioneneirivedere
tuttiMai mandati
investimenti.
Compresi quelli
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flussi futuri.
il problemadipiù
gestione
la del
quota
di liquidità
in portafoglio
e quarto
riducendo
consistente aumentando
riguarda la tenuta
sistema
previdenziale,
che vede già un
degli
aderenti
richiedere ogni
anno anticipazioni
montante.
Tutto ciònei
impedisce
ai fondi
gli
investimenti.
Compresi
quelli insulBTp,
dimezzati
flussi futuri.
pensione
di investirepiù
nel consistente
lungo termine,riguarda
imponendolascelte
sempre
a breve:
Ma il problema
tenuta
del più
sistema
tradendo così il patto con l'aderente e alimentando il rischio del pension run. to degli
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che
vede
già
un
quarto
degli
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richiedere
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rischio
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che lamenta
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scatenare un bank run. Per ovviare a questo rischio, il sistema ha da una parte posto
rischio
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©RIPRODUZIONE
vincoli aldel
prelievo
dai conti
dall'altra ha istituitoRISERVATA
fondi di garanzia in caso di
insolvenza degli istituti. Sulla previdenza la dinamica è diversa, almeno in parte. I
sistemi a prestazione definita rischiano più di quelli a contribuzione definita, in caso di
massicci deflussi; ma anche questi ultimi non sono impermeabili ashocfe come un
possibile pension run. Prendete alcune delle misure introdotte dal ddl Stabilità:
l'aumento retroattivo della tassazione sui rendimenti annui di Casse e fondi pensione è
ancora sub iudice, ma di fatto riduce la fiducia negli strumenti ad adesione volontaria;
col rischio molto concreto che si riduca il conferime nuove adesioni. Ma il vero vulnus
è la possibilità di incassare metà del flusso di Tfr in busta paga, dimezzando il flusso
contributivo. In questo modo — salvo ripensamenti — il secondo pilastro
previdenziale verrebbe ulteriormente ridotto, togliendo al primo un valido supporto
©RIPRODUZIONE RISERVATA per evitare una vecchia
Fondi pensione
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Sabato
15/11/2014
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CREDITO, PREVIDENZA E PATOLOGIE
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Sopaf, la Cassa e il blitz (fallito) su Arner
La travagliata vicenda della
branch italiana della banca
svizzera tra processo in corso e
la scalata dei ragionieri S telano
Bili__________ H La naturale
ritrosia svizzera ai clamori e ai
riflettori delle cronache viene
messa alla prova in questi giorni
sotto un doppio profilo. Da una
parte il processo in corso a
Milano presso la seconda sezione
penale nei confronti degli ex
vertici della Banca Arner (ma
pure nei confronti di un
commissario nominato da Banca
d'Italia) e, dall'altra, quello che
vide nel 2012 labanca oggetto
dell'interesse di manager della
Sopaf che, anche con il denaro
della Cassa dei ragionieri,
tentarono di rilevare la branch
italiana della banca elvetica in
grave crisi di
patrimonializzazione e reduce da
un lungo commissariamento. Sul
primo fronte i principali imputati
del processo (che è nel pieno del
suo svolgimento) sono
Paolo Saltarelli. Ex Presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri
tuite spicca il ministero
dell'Economia delle finanze e la
stessa Banca d'Italia che diede inizio
alle verifiche ispettive. L'altro fronte
riguarda un'altra inchiesta aperta a
Milano (pm Gaetano Ruta) e co me
ultimo atto ha visto l'arresto dell'ex
presidente della Cassa di previdenza
dei ragionieri Paolo Saltarelli. Qui
l'intreccio è più complesso;
l'operazione venne battezzata
Project Eagle ed era finalizzata alla
creazione di quella che negli intenti
degli ideatori avrebbe dovuto essere
la Banca delle professioni. I
Davide Jarach, ex ad di Banca Arner principali sostenitori dell'operazione
Italia che, insieme a Nicola Bravetti - nella ricostruzione effettuata dai
(ex presidente) e all'ex agente di
magistrati e dai finanzieri del
cambio Marco Milla, risponde di
Nucleo speciale di polizia valutaria violazioni del testo unico bancario
erano Andrea Toschi, Alberto
(obbligazioni contratte in conflitto
Ciaperoni, i due manager del gruppo
d'interesse). Imputato per ostacolo
Sopaf Capital management poi
alle funzioni di vigilanza, oltre all'ex diventata Adenium Sgr (sotto
sindaco Mauro Bontempelli, spicca inchiesta insieme ad Aldo, Giorgio
anche Alessandro Marcheselli,
Luca e Ruggero Magnoni, azionisti
paradossalmente inviato proprio da di Sopaf) Gianluca Scivi e William
Banca d'Italia in Arner in qualità di Zappaterra. Insieme a Toschi, Scivi
commissario straordinario e poi
e Zappaterra, dal 15 gennaiodel
sostituito nella funzione dal collega 2013, erano stati cooptati nel
Piernicola Carollo. Imputata infine consiglio di Banca Arner. Allo
anche la banca per le ritenute
stesso tempo gli ultimi due
violazioni delle norme sulla
sedevano ai vertici di Confidi Prof,
responsabilità amministrativa delle il consorzio di garanzia che
persone giuridiche. I fatti vanno dal
2005 al 2009 e le indagini, condotte
inizialmente dal pm Roberto
tuttora mantiene in portafoglio il
Pellicano, poi affiancato dal collega 4,13% del capitale di Banca Arner.
Mauro Clerici, si sono concentrate
L'obiettivo del progetto era, appunto,
su un ambizioso progetto edilizio ad quello di acquisire il 90 % di Arner, e
di procedere a un'operazione di
Antigua su cui l'ex premier Silvio
aggregazione con la Previra Invest
Berlusconi aveva investito circa
Sim (la Sim della Cassa dei
2omilioni di euro. Il veicolo si
Ragionieri), Adenium Sgr e la Confidi
chiamava Flat Point Limited, base
Prof. Con quanti e quali soldi? Con
ad Antigua, e sede distaccata a
Torino. Attraverso la Flat si sarebbe 10-15 milioni di euro che sarebbero
stati sborsati in larga parte dalla
realizzata, secondo i Pm,
un'imponente evasione fiscale. Tra Cassa. A questo proposito i contatti
tra i manager si spinsero a
le parti civili che si sono costi
vendere) con cui la Cassa si sarebbe
cautelata a fronte di scenari
peggiorativi rispetto ai piani. Il
progetto restò lettera morta. Per il
parere del Comitato investimenti
mobiliari della Cassa, per quello
negativo e conseguente del Cda, e per
quello interdittivo di Banca d'Italia
che si schierò contro l'operazione. Ma
in quelle settimane di soldi ne vennero
movimentati parecchi. ©
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ipotizzare un'opzione put (a
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Tutti fenomeni
con i soldi degli
altri ANALISI
ANALISI
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D Sul reale coinvolgimento di Paolo
Saltarelli, ex presidente della Cassa
dei Ragionieri, arrestato martedì
mattina dai militari del Nucleo
speciale di polizia valutaria, e
accusato di corruzione dal pm di
Milano Gaetano Ruta, nel caso
Adenium-Sopaf, saranno i giudici
ad esprimersi. Come cittadini ci
auguriamo che, come
taria reazione psicologica, tende
all'autoreferenzialità nelle scelte di
collaboratori, consulenti e advisor.
Spesso queste scelte ricadono su
professionisti consapevoli della
carenza di know how specifico dei
loro committenti. Abbiamo seguito i
casi della precedente gestione
delPEnpam, la cassa dei medici e
degli odontoiatri. Su di essa si è
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
chiunque, riesca a dimostrare la
totale estraneità alle circostanze
addebitate. Ma il tema del perché,
del come e del dove venga allocato
il denaro delle Casse di previdenza
delle varie categorie di lavoratori
(giornalisti inclusi) è questione
delicata e per nulla tranquillizzante.
Chi è seduto su una montagna di
soldi (altrui) spesso per involon
Fondi pensione
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Lunedì
17/11/2014
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Finanza., in arrivo tre nuovi organismi europei
L'educazione finanziaria alla base della
tutela del risparmiatore. Un impegno che
al momento stanno portando avanti solo
le authorities, che si stanno muovendo
autonomamente in mancanza di precisi
punti legislativi di riferimento. Nella
sezione dedicata alle banche del rapporto
«Consumerism 2014» sono passati in
rassegna gli strumenti utili che
permettono al consumatore dei servizi
finanziari di muoversi con le dovute
tutele. Agcm, Banca d'Italia, Consob,
Isvap, Covip hanno attivato un apposito
link nel sito internet istituzionale
dedicato all'educazione o alla tutela del
risparmiatore/investitore, sottoscrivendo
anche un protocollo d'intesa, il 9 giugno
2010, finalizzato a realizzare
congiuntamente iniziative di educazione
finanziaria, anche a mezzo di un portale
web comune, dove il consumatore può
reperire materiali educativi e strumenti di
supporto tecnico. L'impegno delle
authorities, sottolinea il rapporto, è
destinato ad acquisire ancora più
rilevanza nel prossimo futuro, con
l'istituzione di tre nuovi organismi
europei. I tre regolamenti istitutivi, in
particolare, ripropongono per ciascuna
authority la competenza rela
sottolinea la ricerca, è testimoniata dal
numero crescente di ricorsi presentati
ogni anno dalla clientela, a partire dal
2009, anno in cui l'Arbitro bancario e
finanziario ha iniziato a operare.
L'importanza dell'Abf trova ulteriore
riscontro anche in ambito europeo.
Infatti, in tema di procedure di
risoluzione stragiudiziale delle
controversie, sono stati adottati diversi
provvedimenti da parte del legislatore
europeo. In particolare, l'indagine prende
in considerazione la direttiva 2008/52/
Ue, relativa alla mediazione delle
controversie transfrontaliere in materia
civile e commerciale, attraverso la quale
si è rilevata la necessità di garantire
all'interno del mercato dell'Unione
europea procedure extragiudiziali e
alternative, poiché ritenute necessarie al corretto funzionamento del
mercato interno. Il legislatore nazionale,
nella fase di attuazione della disciplina
europea, ha equiparato l'Abf, sul piano
processuale, ai procedimenti di
conciliazione obbligatoria, previsti per le
controversie relative ai contratti stipulati
nel mercato bancario e finanziario. Il
ruolo strategico della risoluzione
alternativa delle controversie, a livello
europeo, è stato poi ribadito dal
tiva alla protezione dei consumatori e, in Parlamento Europeo e dal Consiglio, con
questo ambito, attribuiscono loro «un
la direttiva 2013/117 Ue, dove il
ruolo guida nella promozione della
legislatore ha inteso stabilire una serie di
trasparenza, della semplicità e dell'equità requisiti di qualità per le procedure Adr,
sul mercato per i prodotti o servizi
al fine di elevare il livello di protezione
finanziari destinati ai consumatori
del consumatore e dunque contribuire al
nell'intero mercato interno, anche
corretto funzionamento del mercato
tramite... il riesame e il coordinamento
interno. Nel provvedimento si precisa,
dell'alfabetizzazione finanziaria e delle
però, che tali obiettivi possono essere
formative educative da parte delle
perseguiti a condizione che sul mercato
autorità competenti». Degna di nota,
vengano assicurati prezzi ragionevoli,
inoltre, secondo la ricerca, è l'azione
qualità superiore, maggiore varietà e
posta in essere dalla Banca d'Italia, che
rigide norme di sicurezza per beni e
ha dedicato un'apposita sezione del
servizi, ma soprattutto l'accesso a mezzi
proprio sito internet all'educazione
facili, efficaci, rapidi e a basso costo per
finanziaria e ai rapporti con il cittadino,
risolvere le controversie nazionali e
proprio per rendere disponibili
transfrontaliere derivanti da contratti di
documenti illustrativi dei servizi e dei
vendita o di servizi.
prodotti finanziari di facile
comprensione, oltre a una serie di studi
di carattere più approfondito. La Banca
d'Italia, inoltre, ha anche concordato un
apposito memorandum d'intesa con il
Ministero dell'istruzione per la
realizzazione congiunta di iniziative di
educazione finanziaria rivolte ai giovani
nel mondo della scuola. Strumento
decisivo per la tutela dei risparmiatori,
secondo il rapporto, è l'Arbitro bancario
e finanziario, che rappresenta un sistema
alternativo
di risoluzione stragiudiziale delle
controversie insorte tra i clienti e le
banche o gli altri intermediari finanziari,
in relazione ai prodotti e servizi erogati
alla clientela. I punti di forza sono
rappresentati dalla semplicità, speditezza
ed economicità che connotano la
procedura stessa, contrariamente a
quanto accade nei ricorsi alla giustizia
ordinaria. L'efficacia dello strumento,
Fondi pensione
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WELFARE «Baby boomers» poco previdenti II loro successo economico è stato vissuto
negli anni 80, oggi irripetibili
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di Alberto Ronchetti
Le risorse da distribuire sono sempre
meno. E gli anni della vecchiaia non
saranno così felici come ci si poteva
aspettare nel 1970 o nel 1980. Quindi
èindispensabile allungare - dai
canonici 65 almeno fino ai 70-75 anni
- i tempi del pensionamento. La
richiesta viene da tutti i gestori dei
sistemi pensionistici, pubblici e
privati. Per gli Stati occidentali, alle
prese con disavanzi pubblici sempre
più ingestibili, è una vera questione di
sopravvivenza del welfare. Ma anche i
fondi pensione privati (di categoria o
individuali) hanno le loro gatte da
pelare. I baby boomers, i nati fra il
1946 e il 1964, si stanno ritirando
dalla vita lavorativa - in numero
crescente fino al 2O2O e anni
seguenti, quando verrà a "maturazione
pensionsitica" il picco delle nascite
attorno al 1955 - e questo
nonfadormiresonni tranquilli aigestori
della previdenza privata. Ma andiamo
per ordine. Se non si può dimenticare
che viviamo in una realtà drogata. È
vero che negli ultimi anni le principali
Borse mondiali (quella americanain
primis) hanno inanellato nuovi record
storici, ma è anche vero che ciò è
avvenuto per mancanza di alternative
alla liquidità immessa a piene mani
sui mercati dalle Banche centrali. Nei
prossimi trimestri e anni, con la fine
delle politiche di Quantitative easing,
è facile immaginare che il e quindi il
capitale dei fondi pensione (la
ricchezza accumulata per chi smetterà
di lavorare in futuro) avrà un netto
calo. Se invece pensiamo alle cedole
obbligazionarie, necessarie per pagare
i trattamenti in essere, l'opinione
comune è che i tassi (quindi i
rendimenti dei bond) resteranno bassi
anche negli anni a venire. In più c'è un
altro fatto da considerare, sottolinea
uno studio di Hsbc firma
to da Karen Ward: i baby boomers hanno
vissuto il loro successo lavorativo in un
periodo fortementeconsumistico-i più
fortunati negli anni 80 - con l'idea che
dopotutto non c'era bisogno di risparmiare
granché, perché la crescita dei mercati
avrebbe comunque creato la ricchezza
necessaria per la vecchiaia. «Tuttavia la
trasformazione dei guadagni virtuali
(capital gain) in ricchezza reale (soldi da
spendere) diventa una sfida dall'esito
difficile, quando tutti i baby boomers
cercano di incassare spiega la ricerca di
Hsbc -. I risparmi di chi va in pensione in
questi anni erano stati investiti in asset
borsistici legati ai programmi
previdenziali negli anni 80 e 90, quando
l'aumento della produttività economica e
dei profitti aziendali non erano certo
vissuti come un problema. Neanche in
prospettiva, perché i salari reali delle
generazioni più gio
Casse pensioni fra azioni e obbligazioni
Asset allocation per strumenti di investimento delle casse pensioni di Paesi Ocse. Valori % •
Azioni Obbligazioni -Liquidità Altri investimenti O20 40 60 80 100 Fonte: Ocse, Credit
Suisse
vani - era l'idea - sarebbero cresciuti e in
questo modo sarebbero state pagate le
ipensioni dei più anziani». !Ma non è
andata così. «Adesso, or imai da otto
anni, l'economia globale ar ;ranca e le
prospettive dei guadagni ce ;dolari - sia
quelle da dividendo aziona ;rio che quelle
da rendimento obbliga izionario - sono
molto grigie. E allora la Idomanda è se
saranno i risparmiatori idei Paesi
emergenti, gli unici dove in :questa fase
storica il Pil sta crescendo in ;modo
sostenuto, a sostenere gli asset
ioccidentali e quindi le pensioni dei ba \by
boomers», aggiunge nella sua ricerca !
Hsbc. Se il problema si fosse posto dieci
:o più anni fa, la risposta sarebbe stata
;probabilmente positiva. Nei Paesi in ;via
di sviluppo non vi è certo carenza di
;risparmiatori. Nel 2030, secondo le sti
ime, saranno oltre 330 milioni, lo stesso
inumero di quanti ve ne sono ora nelle
;principali nazioni occidentali. Ma le !
popolazioni delle nazioni emergenti
1anche grazie alla buona condizione dei
ibudget pubblici e alle riforme messe in
campo per migliorare i mercati finanziari
locali- sono sempre più propensi a
investire sul mercato domestico. E questo
resta senz'altro un problema per noi, dato
cheda lì non verrà un sostegno ai nostri
mercati. In più c'è un'aggravante, che ci
riguarda da vicino: i figli del baby boom
non hanno risparmiato abbastanza - e se
lo hanno fatto, lo hanno fatto in modo
sbagliato - per cui probabilmente nei
prossimi anni si troveranno costretti a
vendere attività,
milioni di cittadini statunitensi nati tra il
1946 e il 1964, sommati al numero
altrettanto elevato di nuovi nati nel resto
del mondo, hanno vissuto gli anni migliori
a livello di entrate e consumi dagli anni
Ottanta ai primi anni 2000. A quel tempo,
nel mondo sviluppato, i risparmi a fini
pensionistici divennero il primo obiettivo
di investimento. Nella "fase dell'accumulo"
i baby boomers fecero affluire le risorse in
tali conti di nuova istituzione e
supportarono la rapida espansione dei
fondi comuni. Poiché tali risparmi erano
destinati alla pensione, gran parte di questi
flussi confluirono sui mercati azionari.
Oggi, con l'aumento degli ultra Ó5enni al
ritmo di circa lomila americani al giorno,
la stessa generazione si trova a dover
affrontare le esigenze della "fase
distributiva". Abbandonata la fase primaria
dell'accumulo, il nuovo obiettivo dei
boomers è quello di individuare asset che
generino una rendita, e questa tendenza
avrà importanti effetti sui mercati di
capitale». È probabile che la domanda di
reddito ponga una pressione rialzista sui
prezzi degli strumenti obbligazionari e una
pressione ribassista su quelle rendite che
sono già a livelli storicamente bassi. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA
deprimendo ulteriormente i mercati». «Il
baby boom successivo alla Seconda
guerra mondiale - spiega David Lafferty,
Chief market strategist di Natixis
Gam - ha determinato anche un boom dei
consumi a livello globale. 176
Previdenza
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55 ! Scadenze
DallTrpefallTres: guida
pratica al maxi acconto
PTNEGONDA,
LONGOSrrRÌVÌ,
RAZZA ALLE
PAGINE 30 E 31
Appuntamenti/1 Entro il primo dicembre il versamento della seconda rata. Per le società
il prelievo è del 101,5% H Fìsco serve il super acconto Confermata l'aliquota del 100%
per l'anticipo Irpef. I calcoli da fare per pagare il giusto
DI GIORGIO RAZZA L5 allarme sul
debito pubbli«) è rioni mio, ma gli
acconti d'imposta \iaggiano sempre al
massimo. E rimangono super.
Conformala anche per il 2011'
l'aliquota del 100" per l'acconto Irpef
(se ancora si può chiamarlo cosi ). E
le imprese de\om> an I ici paro
addilli I ura il 101,5° del 11res e
dell'I rap. 1 appuntamento alla cassa
e fissalo per lunedì 1 dicembre: il
termine nal tirale del 30 no\ ombre
cade di domenica. Oltre aU'Irpef
vanno \ersali anche i'aeconlo Irap
(per cbi ha unai IIM là in proprio),
quello IMO (l'unposla che colpisce
gli immobili situati all'estero), quello
dell'I vafo dm estiment i finan/ian
oltre frontiera ) e quello del la
ecdolare secca sugli affitti.
Commercianti, artigiani e gli iscritti
alla gestione separata de vono versare
anche l'acconto dei contiibuli Inps
(\edi articolo a pagina HO). 1 e
società di capitali pagheranno
l'anticipo Irese Irap. Chi ha fallo il
modello 730 non deve versare nulla,
ci pensa il sostituto d'imposta.
Nessun anticipo è dovuto per I' addi/
io nale regionale. L'acconto Irpef è
dov ulo se, al rigo R.N33 (differenza)
dell'ulti mo modello I nico, compare
un importo pan o superiore a 52 euro.
Se queslo avviene, posso no
presentarsi due situa/ioni:
• l'importo del rigo RX33 è
superiore a 257 curo. Le cose
sono più complicate perché a
questo livello scattava l'obbligo
di ver saro il doppio acconto. La
prima rata, però, andava versala
entro il Ki giugno (o 7 luglio per
chi e soggelto agli studi di
settore). Per non commodore
errori, e controllare i vecchi
conteggi, ba sta calcolare il
100"o del rigo RN33 e sottrarre
quanto versalo come prima rata.
La differen/a corrisponde alla
somma da cor rispondere ora.
Chi ha differito i pagamenti
estivi al lfi luglio (o al 20 agosto
se soggetto agli stu di di settore)
ha aggiunto alla prima rata la
maggiora/ione dello 0,4.0% (che
neil' F2 i andava cumulala
insieme all'imposta). .\ei calcoli
bisognerà lener ne conio. Ter
l'hie e l'hafe. infine, il calcolo
deve essere effettuato sul \alore
indicato alla colonna 1 dei righi
Rft (i e R\Y7. Le regole sono le
stesse: la quota dell'acconto e del
100%. 1 contribuenti
«rilartlalan» che non hanno
versato la prima rata
dell'anticipo, possono correre ora
ai ripari corrisponden do 1 intera
somma, più lu mini san/Jonc del
3,75"« sulla prima raia e gli
interessi legali al lasso dell'I0«
annuo, calcolali con ma lura/ione
giornaliera a partire dalla data
non rispettata. Se da Unico
risultano crediti ancora non
utili//.ati né chiesti a rimborso,
vanno detraili prima di versare.
Se pensate che que
• l'importo del rigo RX33 \a da
52 a 257 euro. In questo caso, I
opera/ione acconlo è semplice:
basla calcolare il 100°« dell'ini
porto qui indicalo ed effelluare
il versamento in unica solu/
ione entro il i dicembre usando
il modello F24 (codice tributo
1-031);
si anno pagherete minori hiipo
sto rispetto all'ultima dichiara/
ione. potete calcolale I'aeconlo
con il metodo provisional m
base all'imposta che sarà do\
iila a consuntivo m I nico
2015, slando attenti a non
\ersare troppo poco por non
incollerò in san/ioni (sedi
articolo a l'imi co).
Previdenza
Fino a 5! «wo ft Nessun obbligo di acconto Importo rigo
RN 33 : Fino a 5! «wo ft Nessun obbligo di acconto
Ù*wesotta52t2§?«» i Sconto 100% m unica soluzione entro
il 1 dicembre Acconto totale 100% in due rate. t Importo
seconda rata (T dicembre) Da258ejfom«i à pari al totale
acconto dovuto. ' al netto dci primo acconto versato a
giugno/luglio* Fino a 5! «wo ft Nessun obbligo di acconto
Ù*wesotta52t2§?«» i Sconto 100% m unica soluzione entro
il 1 dicembre Acconto totale 100% in due rate. t Importo
seconda rata (T dicembre) Da258ejfom«i à pari al totale
acconto dovuto. ' al n * Sf primo ea onto vfptìto con
maggiora/» >e O 4 0% cumulata 'i! tributo (entro Î 6 tugl'O
o 20 agosto) i importo va awsfdfwto al netto (iella
maggwamn tto dci primo acconto versato a giugno/luglio*
Fino a 5! «wo ft Nessun obbligo di acconto
Ù*wesotta52t2§?«» i Sconto 100% m unica soluzione entro
liceo chi può sfuggire alì'ob
bligo dell'acconto: • cbi ha
indicato nel rigo R\33 di I nico
un importo non supe riore a 52
euro; • i dipendenti e
pensionati cbe hanno l'alto il
730 (alla Irallcnu la
dell'eventuale anticipo ci
pensa il datore di lavoro); • chi
non ha presentato la dichiara/
ione dei redditi per l'anno
precedente perché non
obbligato (come chi ha solo
reddito di lavoro o pensiono);
• chi possiede il solo reddito di
lavoro o pensiono e labiia/ione
principale o rolalne pertinen/e
e altri fabbricati non locati; •
cbi ha conseguilo solo redditi
esenti da Irpef o assoggettati a
ritenuta d'imposta (come gli in
(eressi sui deposili hancan e
postali oppure sui Bol, (VI o
altri li
Ioli pubblici), • i conlribuenh
che conseguono nel 201 i'
redditi da dichiarare,
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Lunedì
Lunedì
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17/11/2014
,1
ma che a giugno non hanno pro
sentalo la dichiara/ione poiché
esonerati (come chi ha ini/iato
un'alliv ila nel eoi so dell'
anno): • gli eredi dei
contribuenti de ceduti nel corso
del 2011. L'oso nero si riferisco
ai soli redditi del defunto. Non
versa I'aeconlo di novem bre
anche chi ha preferito corri
spomicilo in unica solu/ione a
giugno luglio o agosto.
Pagamento Nel modello F2f
I'aeconlo va indicato al
contestino di euro. Chi ha
partita ha dove pagare solo con
l'21 telematico a me/,/o home
banking, lontrate! o 11
scordine. Le normali persone fi
siehe possono ancora usare
1F24 cartaceo in banca o posta.
Allen /ione però! Dal 1 ottobre
scorso, lutti i contribuent)
indistinta monlo dovranno
saldare il conto con modalità
lelcmatiche (homo banking, Inlralel o hsconhnel so l'importo
da pagare o supeno re a 1.000
euro, oppure in caso di VI 1
con compensa/ioni o saldo
diverso da /ero (anche semferio
re a 1.000 euro). Inoltre, non e
possibile u(ih//are nemmeno il
canaio home banking, ma
esclusivamente Intralci o
Hsconline, nel caso di F2 I con
compensa /ione a saldo /ero. (
\ss(>u'(Cì
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Testata
Ferruccio de
de Bortoli
Bortoli
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539.000
Secondo o unto acconto vedkrtaie secca Per fé sole persone fisiche titolari
cS partita to: Secondo «conto imposta sostttathra per rf regln» fccate
(Lonlriiìuentiflwwnij / cota da indicare ne! modello F24 Per
tuttHcomritoenti persone fisiche; Secondo o «nico acconto Irpef Pagamenti
» regola d'arte Coam
/ cota da
tnbuto
indicare
4034ne!
3843*
modello
1841F24
SKOWÎO
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accanto omtf foutt
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tnbuto 4034 3843* 1841 / cota da 1794 3813 AP (artigiani) CP
(commercianti) PIO (alìquota ?2%)oPXX (aliquota U. 72%) 4045 4048
indicare ne! mod SKOWÎO accanto omtf foutt taps tomo (Ja artìgiara e
commerçai* «cedenti M mi
Nessun obbligo per
chi ha fatto il 730: ci
pensa il sostituto
d'imposta
Dal 2 ai 15
dicembre una mini
sanzione dello 0,2%
al giorno
Filo diretto Acconti e saldo
delle imposte locali (Tasi,
Imu e tassa rifiuti). Fine
anno complicato per i
contribuenti. E per aiutarli a
superare le insidie del
Fisco, toma «Filo diretto»,
lo sportello di consulenza
telefonica organizzato in
collaborazione con
l'Associazione italiana
dottori commercialisti. Gli
esperti risponderanno alle
telefonate dei lettori martedì
25 novembre dalle 18 alle
20 al numero
02/29.00.97.28. Gli altri
appuntamenti sono in
programma per il 27
novembre, il 4 e lil
dicembre.
Previdenza
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Sabato
15/11/2014
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Economia & Società POLITICA 2.0 In piazza il vero
avversario è l'Europa dì Lina Palmerini TI 23 marzo del
2002, giorno della manifestazione della Cgil al Circo
Massimo sull'articolo 18, l'euro era entrato in
circolazione da pochi mesi. Negli scioperi e nei cortei
di ieri, 12 anni dopo, si protesta contro il Jobs act e il
Governo Renzi ma l'obiettivo vero è un altro, è l'euro e
l'Europa. Continua ' pagina 11
Economia& Società di Lina
Palmerini
Negli slogan art 18 e pensioni, ma il vero obiettivo della piazza è l'Europa
> Continua da pagina 1 /"\ uel 23 marzo di 12 anni fa,
l'articolo 18 II aveva in sé una forza simbolica
tal^"V^mente forte da creare un nuovo leader a sinistra,
Sergio Cofferati, che con quella manifestazione assorbì
tutta un'opposizione non solo sociale ma politica. A
guidare il Governo c'era Silvio Berlusconi e il ministro
del Lavoro era Roberto Maroni. Oggi il premier è
Matteo Renzi - che ha vinto le primarie contro la sinistra
di Gianni Cuperlo - e il ministro del Welfare è Giuliano
Poletti che viene dalle cooperative rosse. Un quadro
totalmente cambiato che ha spinto a una mediazione
sull'articolo 18 con gran parte della minoranza Pd. Cade
così un elemento identitario della sinistra con un effet-
to di disorientamento politico e culturale
anche nel campo della destra. Il mercato del
lavoro era ciò che distingueva i due
avversar! ma ora Renzi assorbe terni che
erano nel Dna del centrodestra. Tant'è
cheAngelinoAlfanosottoscrivel'accordo in
breve tempo e a Forza Italia non resta che
negare passi avanti sulla modifica
dell'articolo 18. Un gioco di rimessa ma
senza che venga opposto un simbolo
altrettanto chiaro tale da segnare un confine
politico. Un altro simbolo però già si
intravede anche se non è ancora
compiutamente declinato da tutti. È
l'Europa. La battaglia di Matteo Salvini è
chiaramente anti-euro e con questa vuole
scalare il centrodestra berlusconiano. Ed è
anche la bandiera del Movimento 5
Stelle che ieri ha presentato in Cassazione una
legge di iniziativa popolare costituzionale per
indire un referendum consultivo sull'euro. Ed
è spuntato qualcosa anche a sinistra con le tesi
di Stefano Fassina che propone un'uscita
cooperativa dall'euro dai contorni ancora
sfumati. È chiaro che si va a parare lì. E che
gli schieramenti più che dividersi sull'articolo
18 o sulle pensioni si dovranno dividere sulla
"fonte" di tutte queste misure economiche:
l'Europa. Nel 2OO2 l'articolo 18 aveva la
forza di uno spartiacque perché stava dentro
un contesto tutto nazionale. Eravamo entrati
solo da
Previdenza
È la percentuale dei flussi (II trimestre 2014)
qualche mese nell'euro. Oggi è chiaro a tutti
che la riforma del lavoro è tra le riforme che ci dei lavori flessibili sul totale: i dati Istat 2013
fissano l'incidenza dei precan sullo stock di
chiedono la Commissione Ue e la Bce. Prote
stare oggi contro il Jobs act senza tenere
conto del contesto europeo è un nonsenso.
Esattamente come la battaglia contro la
legge Fornero e il ripristino delle pensioni
di anzianità, che ieri chiedeva Maurizio
Landini dalla piazza di Milano. Pensioni e
lavoro sono riforme che discendono
direttamente dallo stare nell'Ue e dentro le
regole dei Trattati che impongono vincoli di
finanza pubblica. È difficile che Maurizio
Landini possa ancora attaccare la minoranza
del Pd come ha fatto ieri - la mediazione
sull'articolo 18 «serve ai parlamentari per
conservare il posto» - senza trarre le logiche
conseguenze sul quadro europeo. Su questo
punto lo spazio è già occupato: sia Salvini
che Grillo si sono portati avanti. Il
centrosinistra andrà
occupati all'11,6 81,7%
a rimorchio? Matteo Renzi - per il
momento - ingaggia duelli a distanza con
la Commissione Juncker ma non si vede
ancora verso dove. Verso la violazione
del 3%? E non è chiaro cosa farà la
sinistra politica e sindacale che sulPantieuro andrebbe sulle posizioni di Salvini e
Grillo. Può permetterselo senza altre
lacerazioni? Molto dipenderà dalle partite
che si giocano nella Bce (sul QE) e a
Bruxelles. Quell'esito determinerà un
nuovo spartiacque. © RIPRODUZIONE
RISERVATA O APPROFONDIMENTO
ON LINE «Politica 2 O - Economia &
Società» di Lina Palmerini
www.ilsole24ore.com
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