Morandi e i fondi per il forno di Gavasso

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BG
CRONACHE
Mercoledì 8 Ottobre 2014 Corriere della Sera
Il pm: le vittime del Ragno hanno paura
Processo alla gang Zambetti, il tribunale annulla due capi d’accusa per usura perché senza nomi
Omicidio
Lo spunto per
l’indagine sul
presunto giro
di usure era
partito
dall’inchiesta
sulla morte di
Giovanni
Ghilardi, di
Lonno, trovato
nella sua auto,
a Gessate
Le frasi
Le
intercettazioni
sono lo
strumento
principale
dell’indagine
per
associazione a
delinquere
Sono usure «parlate» nelle
conversazioni intercettate, ma
sono così generiche che non
possono reggere un’accusa.
Non c’è il nome della vittima,
non ci sono nemmeno le cifre.
Così, due capi di imputazione
sono stati dichiarati nulli. Un
mezzo punto a favore di Giambattista Zambetti, il «ragno»
della Valle Cavallina, 57 anni, a
processo con altri quattro per
usura, estorsione e rapina. Solo
mezzo, perché crollano due su
almeno cinque episodi, senza
parlare del resto delle contestazioni. Per il pm Maria Cristina
Rota il motivo è uno solo e lo
aveva già detto senza troppi giri
di parole alla scorsa udienza:
«Per alcune usure ci sono somme e date, per altre no. In questa indagine c’è stata una grande reticenza delle persone offe-
La storia
di Maddalena Berbenni
Il capo Giambattista Zambetti
se che avevano giustificato timore per l’estrema pericolosità
di Zambetti, del figlio e di Russo». La conferma, è sempre la
lettura dell’accusa, è che solo
una persona si è costituita parte civile. Per la difesa (per Zambetti l’avvocato Andrea Alberti), invece, significa che in realtà di usure non ce n’erano. Il
«ragno» è già stato assolto in
un precedente processo per
questo tipo di reato. Ieri lo è
stato anche per il tentato acquisto di 17 pistole Beretta, anche
quello solo «parlato», perché
delle armi non è rimasta traccia. È rimasta, invece, della dinamite. Era sotto un alberto, in
un terreno di sua proprietà, anche se non recintato. I carabinieri l’avevano trovata nell’aprile del 2013, a Solto Collina, dopo che lui era sfuggito (poi si
era consegnato) al blitz.
Alla luce di tutto questo
«parlato» si capisce bene perché per il pm le intercettazioni
sono importanti. La difesa aveva sollevato l’inutilizzabilità, in
parte per una questione di passaggio di fascicoli dalla procura milanese a quella di Bergamo, in parte per questioni temporali. Dalle conversazioni
ascoltate nell’ambito dell’omicidio di Giovanni Ghilardi, di
Nembro, trovato ucciso nel bagagliaio della sua auto, a Gessate, nel gennaio del 2010, erano emersi spunti sul presunto
giro di usura in Bergamasca.
Per l’avvocato Alberti, appartenevano al solo fascicolo milanese per omicidio. Inoltre,
sempre per la difesa, le intercettazioni bergamasche erano
state disposte a indagini scadu-
17
Pistole
Zambetti
assolto dal
tentato
acquisto
10
Anni
La condanna
per Eugenio
Russo, della
gang
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Il museo dei forni di Gavazzo
L’ultimo «pacco» di Morandi
Spesi 360 mila euro per il punto accoglienza, ma il progetto è naufragato
Stride. La palazzina liberty tirata a lucido. Gli intonaci rosa
antico, gli infissi perfetti,
l’ascensore per disabili ancora
impacchettato. Sarà una decina
di gradini, ma s’è voluto fare
tutto a regola d’arte. L’incantevole ponte ripristinato. Lo costruirono sei secoli fa su
un’enorme roccia che ancora
sta lì, sul letto del Serio. E poi il
piazzale e la pista ciclabile. Gavazzo, frazione di Valbondione.
Il 14 settembre 2013 l’allora sindaco Benvenuto Morandi, Hogan e fascia tricolore, inaugura
il primo lotto di un progetto
ambizioso. Parentesi: sarà il
suo ultimo taglio del nastro
perché l’inchiesta sui milioni
spariti all’Intesa Sanpaolo Private Banking di Fiorano al Serio
ingrana la quarta proprio in
quelle settimane. Il progetto
punta al recupero storico degli
antichi forni di Gavazzo, dove
Braccio di ferro
I proprietari della
miniera intimano alla
nuova amministrazione
di pagare il conto
per 500 anni si è fuso il ferro
delle miniere dell’Alta Valle, e
di quello dei cunicoli che collegavano Lizzola a Vilminore. Costo stimato: 8 milioni di euro.
Per la tranche iniziale sono 360
mila euro: metà li mette la Regione Lombardia, 95 mila la
Fondazione Cariplo, 85 mila il
Comune di Valbondione.
Stride, la palazzina ristrutturata con quei fondi, perché da
allora è chiusa, sbarrata, mai
una volta utilizzata: la sala principale è ancora allestita per la
cerimonia di apertura. E perché intorno sono solo rovine. Il
piano si è fermato all’ombra
della torre della fonderia, assediata dalla vegetazione. Si è arrestato a un passo dalle case
degli operai, dalle carbonaie e
dalla bocca del forno fusorio,
davanti a tappeti di ortiche e
mucchi di materiale accatastato. Ci sono anche pneumatici
abbandonati. Qualcuno deve
averla presa per una discarica.
La pioggia batte sulla tettoia in
plastica. Sulle pareti in pietra

Abbiamo
ricevuto un
avvertimento
da Equitalia
e abbiamo
bloccato
i pagamenti
a Ski Mine
Ex sindaco
Benvenuto
Morandi, già
direttore della
filiale Private
Banking Intesa
San Paolo di
Fiorano al Serio
Quei beni
sono
ipotecati:
li avremmo
acquistati,
ma
rischiamo
di vederceli
sottratti
L’ex sindaco
Morandi
deliberò
l’investimento
senza
avere
i fondi
a bilancio
penzolano alcuni fari.
Ma per illuminare cosa? Non
è facile sbrogliare (e spiegare)
la matassa, che da un paio di
mesi ha scatenato un braccio di
ferro tra la nuova amministrazione di Valbondione e la Ski
Mine, la cooperativa di Schilpario che gestisce le miniere della
Val di Scalve. La prima si è ritrovata con una delibera firmata a
maggio dal commissario prefettizio che la impegna ad acquistare i forni dalla seconda,
per 420 mila euro in 5 anni.
«Quando però abbiamo versato
la prima rata da circa 120 mila
euro — spiega il sindaco Sonia
Simoncelli — ci ha risposto
Equitalia, segnalandoci che la
Ski Mine ha diversi insoluti. Di
fronte a questo avviso abbiamo
subito bloccato i pagamenti:
non perché non ci interessi il
recupero di un patrimonio che
riteniamo di un valore immenso. Ma perché non vogliamo
correre rischi con i soldi dei cittadini». Quali rischi? «Quei beni sono ipotecati. C’è il pericolo
di pagare e di vederceli sottratti». Così a fine agosto è stato interpellato un legale: «Ci dirà se
è possibile, e preferibile, rescindere l’accordo oppure il contrario», aggiunge Simoncelli.
Perché e cosa c’entra Morandi? Ski Mine, guidata da Anselmo Agoni, decide di comprare i
forni nel 2008. L’impegno eco-
Lo spreco
In primo piano la
«bocca» della
fonderia di
Gavazzo di
Valbondione.
Sullo sfondo,
la palazzina
liberty inaugurata
un anno fa
e rimasta
inutilizzata
L’album
L’inaugurazione
Il ponte
Il proprietario
14 settembre 2013: l’ex sindaco
Morandi taglia il nastro tricolore
Nell’«operazione forni» anche il
recupero del ponte del XV secolo
Anselmo Agoni indica il forno in cui
veniva fuso il ferro per le spade
te. Per l’accusa, invece, era tutto
corretto. Il collegio (presidente
Antonella Bertoja, a latere Stefano Storto e Lucia Graziosi) le
ha dato ragione. Ieri è stata nominata la consulente che le trascrirrà. È di Monza, potrà quindi avvalersi di un’aiutante per
le frasi in dialetto bergamasco.
Gli altri imputati sono Alessandro Suardi, 59 anni, di Albano Sant’Alessandro, accusato di aver rapinato con Mattia
Zambetti la villa dei Caldara, a
Comenduno d’Albino, il 2 dicembre del 2010; Pietro Claudio Zenoni, 61 anni, di Trescore, per un’usura del 2005; Mauro Giovè, 53 anni, di Sovere, e
Maria Teresa Rosa, 44 anni, di
Aviano (Padova), imputata di
concorso in ricettazione. Per
un difetto di notifica, Mattia
torna in udienza preliminare.
Eugenio Russo, suo amico di
Monasterolo al Castello, lunedì
è stato condannato a 10 anni. A
loro due e a Giambattista viene
contestato il vincolo dell’associazione a delinquere. Che per
Russo ha retto.
G.U.
nomico non è da poco (400 mila euro) e viene acceso un mutuo ventennale con la Popolare
di Bergamo. «Morandi — dichiara Agoni — ci aveva assicurato il sostegno nel reperire
fondi per rilanciare il sito e,
quando ci siamo resi contro che
non riuscivamo a sostenere il
mutuo, ci ha dato la sua disponibilità all’acquisto». Nel 2012,
in effetti, l’affare finisce in una
delibera, che autorizza il pagamento di un acconto da 30 mila
euro. «Solo che i soldi per coprire il resto dell’operazione —
sottolinea Simoncelli — non
sono mai stati messi a bilancio».
Ski Mine resta appesa al quel
preliminare e ci spera, anche
perché nel frattempo Morandi
racimola i 360 mila euro per fare decollare il progetto. Paradossalmente si parte dalla fine:
la palazzina liberty doveva essere il punto accoglienza per i visitatori. «Il Comune deve pagarci — tuona Agoni —, altrimenti
passeremo alle vie legali». Intanto, la morale è che sono stati
spesi fondi pubblici per una palazzina che: a) pubblica non è;
b) se mai lo diventerà, sarà senza scopo. A meno che qualcuno
non trovi gli 8 milioni di euro
per salvare i forni che hanno
fatto la storia della valle.
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Forza Italia
Tessere e vertici
Per gli azzurri
è tempo
di assemblea
Prima l’elezione dei nuovi
coordinatori comunali, poi la
nomina di un coordinamento
provinciale di trenta persone:
questi i nuovi assetti
organizzativi che dovranno
uscire dalla prossima
assemblea provinciale di Forza
Italia, convocata per la sera di
lunedì 13 ottobre allo
Starhotels Cristallo Palace di
Bergamo. Chiuso nei giorni
scorsi il tesseramento degli
eletti, sta per prendere il via
quello dei simpatizzanti, che si
chiuderà il 30 novembre. Dopo
di che, nel mese di dicembre,
gli iscritti di ciascun Comune
eleggeranno il proprio
coordinatore. Lunedì il
numero uno provinciale
Alessandro Sorte ( foto)
presenterà ai circa 270 tra
amministratori e iscritti che
parteciperanno all’assemblea
una relazione del lavoro svolto
nel corso degli ultimi sei mesi,
passando attraverso le elezioni
comunali e le provinciali,
«nelle quali abbiamo ottenuto
un ottimo risultato, che ci
viene riconosciuto anche dagli
avversari», commenta Sorte. Il
quale sta preparando il cambio
di assetto della dirigenza
provinciale: «In questo
momento a governare il
partito ci siamo soltanto io, tre
vice e i parlamentari. Nei
prossimi mesi creeremo un
vero e proprio coordinamento
composto da trenta persone.
In una prima fase saranno
scelte seguendo le indicazioni
del territorio, passando anche
attraverso dei referenti
organizzativi che saranno
nominati nei prossimi giorni,
mentre quando si arriverà al
congresso provinciale ci sarà
una vera e propria elezione».
F.P.
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