Comastri: «Il software è mobile»

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n°8. 12 maggio 2014
Aziende&Mercati
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NEWBUSINESS • STRATEGIE • FINANZA
Comastri: «Il software è mobile»
Mobility, cloud e Iot: ecco i pilastri della nuova strategia di CA Technologies
tecnologia, ha tra i protagonisti nuovi operatori internazionali di grande dinamismo
che offrono servizi basati su Web. Anche
Poste Italiane ha sviluppato servizi innovativi in rete. C’è poi la realtà più tradizionale
delle grandi banche che non vedono più gli
alti margini del passato e oggi si muovono
con fatica in un loop di scarsi investimenti e
scarso coraggio nel cambiamento. Non cre-
pierotodorovich
CA Technologies è una società che ha
vissuto molte stagioni nel mercato del software. E ora che gli utenti professionali scoprono nel mobile mille nuove opportunità
per aumentare l’efficienza delle aziende e
avviare nuovi business, CA vuole giocare
un ruolo da protagonista, con nuove soluzioni software che parlano di cloud computing, mobilità, sviluppo, internet delle cose.
“La situazione economica è difficile, ma il
quadro è positivo per l’industria software
che risulta in crescita sia pure in modo più
moderato rispetto al passato. Questo perché
è solo investendo sul software che le aziende possono ridurre il carico dei costi”, sottolinea Marco Comastri, Presidente Emea
di CA Technologies.
Comastri, qual è il quadro dei progetti
di rinnovamento software nelle imprese?
Tra i nostri clienti abbiamo visto partire molti progetti nei campi dell’IT management, della razionalizzazione IT e della
sicurezza. Pensiamo che le nostre nuove
soluzioni potranno rispondere a esigenze
esistenti e avvicinarci a nuovi clienti. Tradizionalmente abbiamo lavorato a contatto
con grandi aziende, ma siamo ansiosi di poter raggiungere anche una fascia di aziende
meno grandi attraverso partner e service
provider. C’è molta domanda di soluzioni
di gestione IT nelle piccole e medie imprese. In Italia ci sono meno grandi aziende,
e le piccole e medie imprese sono quelle
che la situazione del mercato sta penalizzando maggiormente. Ma ci sono aziende
che malgrado la situazione economica e la
burocrazia sono riuscite a migliorare significativamente l’export.
Tra vostri clienti ci sono grandi telco,
Non solo grandi aziende
Si punta anche alle Pmi
attraverso partner
e service provider
marco
le poste, le banche. Come sono messi?
Gli operatori di telecomunicazioni non comastri
Presidente
navigano nell’oro e devono bilanciare la Emea di CA
pressione competitiva sui prezzi con la Technologies
creazione di nuovi centri IT e servizi ai
clienti per cui CA può essere partner ideale fornendo i software per il monitoraggio,
l’application management e la gestione del
cloud. Sul fronte delle banche vediamo due
distinti mercati. Il primo, molto legato alla
do che queste ultime realtà sopravvivranno
senza mutare atteggiamento. La situazione
è certamente delicata perché queste realtà
sono in grado di dare lavoro in Italia a migliaia di persone.
La mobilità potrà dare una spinta
concreta all’industria italiana?
La grande diffusione degli smartphone in Italia promette di poter dare impulsi
all’economia. Le aziende hanno l’esigenza
di processi più semplici, meno gravosi anche per quanto riguarda tempi, e la mobilità
costituisce una riposta naturale. Non impone grandi investimenti tecnici e infrastrutturali quanto piuttosto maggiore impegno
nei processi. C’è la possibilità di offrire app
e strumenti più semplici alla forza vendita
e ai clienti e di rendere il funzionamento efficace a livello d’impresa attraverso il ma-
nagement. Concetti che si estendono agli
oggetti attraverso il paradigma dell’internet
of things.
Chi aiuterà le medie, ma soprattutto
le piccole imprese italiane a innovare
i processi se ci si occupa perlopiù delle
grandi realtà?
Credo possano esserci chance soprattutto per gli operatori di telecomunicazioni
che da tempo stanno andando oltre la vendita dei cavi. In Europa ci sono realtà molto
dinamiche, come Portugal Telecom che ha
investito in Brasile e sviluppato le capacità
di fornire al cliente servizi specifici per il
miglioramento delle applicazioni aziendali e per l’automazione della forza vendita.
Anche guardando a mercati più maturi,
vedo un analogo impegno da parte di British Telecom attraverso Global Services. Ci
stiamo lavorando insieme per creare offerte
congiunte.
Come porterete le nuove soluzioni ai
clienti italiani?
Abbiamo soluzioni che rispondono alla
domanda del mercato. Stiamo identificando partner con cui stringere maggiormente
rapporti e vogliamo migliorare la nostra
focalizzazione su specifiche aree. A cominciare dallo sviluppo software in cui abbiamo investito sulle soluzioni per il supporto
allo sviluppo con Itkio e Nolio. Le acquisizioni hanno portato a CA nuove competenze e persone nel campo della release
automation e della service virtualization.
Riteniamo che le soluzioni di Nolio possano essere di grande interesse per il mercato italiano assieme a quelle che derivano
dall’acquisizione di Layer 7 (security). Abbiamo deciso di creare un centro di competenza in Italia legato a Layer 7 a partire da
aprile con l’inizio del nuovo anno fiscale.
[ hi-tech ]
Finmeccanica «schiera» i droni
Varasi: «Sistemi sempre più intelligenti. Il coinvolgimento umano si sposta sulla qualità»
lucianamaci
Non solo aeromobili: i sistemi Unmanned possono viaggiare sott’acqua, spostarsi
sulla superficie dell’acqua o della terraferma, volare ma anche essere lanciati nello
spazio. Genericamente definiti droni - ma
in linguaggio tecnico la dizione esatta è
Unmanned X System - questi sistemi usati
per scopi militari e civili, di dimensioni variabili e controllati da remoto da operatori
umani, si stanno sempre più affermando
Robot volanti,
da terra e sottomarini
per ricognizioni
e mapping
nello scenario tecnologico internazionale.
“È una delle principali aree tecnologiche su cui si sta impegnando Finmeccanica” - spiega dice Mauro Varasi, Technology Officer della holding. “Il sistema diventa sempre più intelligente e il coinvolgi-
mento umano sarà minore ma di maggiore
qualità”. Il Gruppo Finmeccanica, da tempo operativo in questo settore, è in grado
di schierare una serie di prodotti in quattro
categorie; underwater, sea-ground, aerial e
space. Per la categoria underwater, la Wass - azienda del Gruppo basata a Livorno e
considerata tra le principali nel settore dei
Sistemi Avanzati Subacquei - ha sviluppato un modello di Uuv (Unmanned Under
water Vehicle) chiamato V-Fides destinato
ad analisi militari e civili. In grado di raggiungere profondità di 4/500 metri sotto il
livello del mare, può essere utilizzato per
esplorazioni del fondo marino, missioni archeologiche o esplorazione delle pipeline
per monitorare lo stato degli oleodotti.
Dai fondali alla superficie marina: Oto
Melara di La Spezia fabbrica un Sea Surface Usv, denominato Swad, imbarcazione
di circa 8 metri guidata a distanza, nata per
rispondere agli attacchi in mare ed opporsi ad azioni di pirateria. È in grado di raggiungere la fonte della minaccia, eseguire
un’ispezione ed eventualmente contrattaccare. È così garantita rapidità d’intervento e
maggior sicurezza. Sempre Oto Melara ha
realizzato i primi mezzi Ugv (Unmanned
Ground Vehicle), anche da combattimento,
in grado di muoversi sui più disparati sce-
mentato la maggiore evoluzione negli ultimi anni, in particolare per gli impieghi
nella pubblica sicurezza e anche nelle public utilities, ad esempio per l’ispezione di
linee aeree di trasporto di energia elettrica.
Selex Es produce ad esempio Crex-B, impegnato in operazioni di intelligence a cortissimo raggio e Falco, un sistema autonomo tattico molto ricercato per operazioni
di sorveglianza, in grado di trasportare un
payload di 100 kg .
Gli Unmanned possono volare molto
nari terrestri: si tratta quasi sempre di mezzi
dual use, utilizzabili sia per scopi civili sia
per fini militari. Per esempio Oto Trp1 β è
un Ugv dotato di un braccio a bordo che è
stato utilizzato con successo dalla protezione civile nel porto di Genova per verificare
l’esistenza di una sorgente di radioattività
all’interno di un container.
Il settore Aerial è quello che ha speri-
Allo studio anche
una «creatura»
da mandare in missione
nello spazio
più in alto, fino a raggiungere lo spazio:
Thales Alenia Space è al lavoro su uno
Space Rover Demonstrator. Quando gli
astronauti si avvicineranno all’area dove
intendono atterrare, il sistema sarà in grado
di scegliere la migliore strada possibile.