programma - Corleone Dialogos

CAMPUS SCUOLA
Progetto di Formazione Permanente per la Cultura Popolare
CORLEONE (PA) - DAL 17 AL 20 LUGLIO 2014
In collaborazione con progetto INTUS_ Intelligenza ambientale, Narratività, Tagging delle risorse Urbane e
Sensoristica diffusa, Rete ITER e Associazione Culturale “Il Germoglio”.
Il Campus 2014 a Corleone
Iscritti alla Rete, Testimoni della Cultura Popolare ®, studiosi, artisti e cittadini vivono insieme per qualche
giorno, condividendo la volontà di affrontare e approfondire nuovi modelli di socialità ma anche di
conoscere feste e riti dei territori che ci ospiteranno. Il Campus Scuola vuole essere un’ università
dell’esperienza.
Il Campus è destinato a persone che stanno collaborando o che vogliono prendere parte alle progettualità
della Rete e dei suoi partner.
Il luogo scelto ogni anno è tra quelli partecipi della progettualità quotidiana della Rete, sui cui sono attivi
azioni condivise: per il 2014 il Campus giungerà a Corleone, nella provincia di Palermo, cittadina simbolo di
molte realtà, che porta con sé il racconto di una rinascita, anche all’azione di alcune energie e associazioni
del territorio che hanno permesso la riuscita del Campus.
Il Campus, che nasce a Corleone grazie all’incontro con il progetto INTUS, è organizzato infatti in
collaborazione con associazioni che lavorano sul territorio, composte da tanti ragazzi che stanno
concentrando i loro sforzi nel riflettere ed agire riguardo al recupero delle parole, in particolar modo
occupandosi di “giustizia” e “onore”, entrambi vocaboli molto difficili da declinare sul loro territorio.
Dunque Il Campus a Corleone vuole incontrare le storie del territorio, la cultura locale dal punto di vista
sociologico, antropologico e storico, s i parlerà anche di parole. Approfittando di alcuni preziosi
documenti facenti parte il Fondo di Linguistica e Dialettologia della donazione che il Professor
Tullio De Mauro ha fatto alla Rete e grazie ad alcuni studiosi, ricercatori e scrittori, vogliamo infatti
discutere della lingua, della sua capacità di cambiare o influenzare la società.
Il programma si svolge su alcuni nodi principali: incontri, seminari, laboratori e feste serali, curate dal
territorio.
Una delle particolarità di quest’anno è quella connessa all’ospitalità: i partecipanti saranno infatti ospiti
degli abitanti di Corleone.
La sua frequentazione può prevedere, per gli studenti universitari regolarmente iscritti e nel caso in cui sia
attiva una convenzione con la struttura accademica di afferenza o tramite accordi diretti con i docenti,
l’attribuzione di crediti formativi che potranno essere riconosciuti dalla propria Facoltà.
CONDIZIONI ORGANZZATIVE PER I PARTECIPANTI
• Condizioni generali: arrivo 16 luglio – Partenza 21 Luglio – n. 5 notti. Le attività avranno luogo dal
17 al 20 luglio.
• Chi: aperto a tutti gli iscritti alla RICP. Numero 30 posti disponibili
• Quota: è richiesta una quota di partecipazione pari a 60,00 € comprensiva della tessera di
iscrizione alla Rete Italiana di Cultura Popolare e della copertura assicurativa e infortunistica legata
al circuito AICS (Per maggiori info clicca qui: http://www.aics.it/wpcontent/uploads/2013/11/estratto-convenzione-infortuni-base.pdf)
RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
Sede Nazionale: Via Piave 15 – 10122 Torino
Tel +0039 011 4338865 – Fax +0039 011 4368630
[email protected] – www.reteitalianaculturapopolare.org
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Alloggio: l’Organizzazione fornirà l’alloggio in luoghi e modalità indicate dall’Organizzazione,
all’interno delle case private dei cittadini di Corleone
Vitto: rimane a carico del partecipante. Presso luoghi convenzionati: pranzi 7,00 € a testa – cena
15,00 € a testa
Viaggio: rimane a carico del partecipante
Transfert interni: rimane a carico dell’organizzazione
Programma
Giovediì 17 luglio
V.lo G.Valenti ex via Orfanotrofio, San Ludovico, Corleone – dalle 10 alle 13: Introduzione al Campus e
presentazioni e Saluto delle autorità
Intervengono Liborio Grizzaffi - progetto INTUS, Marco Mietto - Rete ITER, Antonio Damasco - Rete Italiana
di Cultura Popolare
13: Pranzo
Centro Multimediale/locali ex stazione, Piazzale Danimarca, Corleone - dalle 16,30 alle 17,30: Progetti in
Rete “Calendario Rituale e Patrimoni Culturali”
conduce Antonio Damasco – Rete Italiana Cultura Popolare
Interviene Bernardo Briganti - Responsabile delegato per i beni mobili della Diocesi di Caltanissetta
Centro Multimediale/locali ex stazione, Piazzale Danimarca, Corleone – dalle 18,00 alle 19.30: “Cattiva
Maestra Tradizione: il pensiero mafioso come modello di tradizione popolare?”
Intervengono Girolamo Lo Verso – Professore ordinario di Psicoterapia all'Università degli studi di Palermo,
Giusy Cannizzaro - Psicologa
20,00: trasferimento a Piana degli Albanesi
20.45: cena
Villa comunale, Via Viadotto Tozia – Prizzi - 21.30: “Magia Lucana (1958)” e “Nascita e Morte nel
Meridione. (S. Cataldo) (1959)” All’interno di “Virtuale/Reale. Rassegna di Documentari Etnografici.”
Retrospettiva dedicata a Luigi Di Gianni
Villa comunale, Via Viadotto Tozia - Prizzi – 22.00: lettura Brani e/o Poesie
A seguire: presentazione del progetto INTUS
Interviene: Maura Romano- Melting pro-Laboratorio per la Cultura
Villa comunale, Via Viadotto Tozia - Prizzi - 22.30: Concerto Musiche e Canti “Pupi ri Surfaru”
A fine: rientro a Corleone
Venerdiì 18 luglio
V.lo G. Valenti /ex via Orfanotrofio, San Ludovico, Corleone – dalle 10 alle 13: “Dai Beni Confiscati alla
comunity care”
Intervengono:
RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
Sede Nazionale: Via Piave 15 – 10122 Torino
Tel +0039 011 4338865 – Fax +0039 011 4368630
[email protected] – www.reteitalianaculturapopolare.org
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Salvatore Colazzo - Preside della Facoltà di Scienze della Formazione e Docente di Pedagogia Sperimentale
Università del Salento
Giuseppe Cipriani - ex sindaco di Corleone
13: Pranzo
V.lo Valenti /ex via Orfanotrofio, San Ludovico, Corleone– dalle 16,30 alle 18,00: “Gli archivi e l'importanza
della Memoria” - Progetti in Rete “Progetti da condividere: dagli archivi RAI al Fondo Tullio De Mauro”
Intervengono:
Antonio Damasco -Rete Italiana Cultura Popolare
Nuccio Vara – giornalista sede RAI Sicilia
V.lo G. Valenti /ex via Orfanotrofio, San Ludovico, Corleone – dalle 18,00 alle 19.30: “Gli Anni
dell'Antimafia”
Intervengono: Carlo Marzella – Sostituto Procuratore della DDA di Palermo
Giuseppe Cipriani - ex Sindaco di Corleone
20,00: trasferimento a Bisacquino
20.45: cena
Piazza Triona, Bisaquino - 21.30: “Il Culto delle Pietre(1967)” e “L’Annunziata (1962)” All’interno di
“Virtuale/Reale. Rassegna di Documentari Etnografici”. Retrospettiva dedicata a Luigi Di Gianni
Piazza Triona, Bisaquino – 22.00: lettura Brani e/o Poesie
A seguire: presentazione del progetto INTUS
Interviene: Leonardo Terrusa INTUS Corleone - Flavio Tariffi - Space spa
Piazza Triona, Bisaquino - 22.30: Dalla Poesia a braccio al rap: due generazioni di artisti improvvisatori a
confronto
Intervengono: i Poeti a Braccio Giampiero Giamogante e Marco Calabrese e Francesco Carlo Kento
A fine: rientro a Corleone
Sabato 19 luglio
V.lo G. Valenti /ex via Orfanotrofio, San Ludovico, Corleone – dalle 10 alle 13: Progetti in Rete “Buona
Maestra Tradizione: Buone Pratiche ed Economia della Condivisione”
Intervengono: Giovanni Leoni – Agrivillaggio di VicoFertile (PR), Roberto Li Calzi – Lo Faccio Bene Cinefest
13: Pranzo
Centro Multimediale/locali ex stazione, Piazzale Danimarca, Corleone – dalle 17 alle 18.30: "C'è chi dice
no: come i cittadini possono risanare il territorio"
Intervengono: Stefano d’Ippolito, autore di “C’è chi dice no”
Alessio Ciacci, L'Assessore all'Ambiente e alla Partecipazione del Comune di Capannori (LU) e
componente del Movimento Rifiuti Zero
20.00: cena a Palazzo Adriano
RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
Sede Nazionale: Via Piave 15 – 10122 Torino
Tel +0039 011 4338865 – Fax +0039 011 4368630
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Piazza Umberto I, Palazzo Adriano, Corleone - 21.30: “Il male di San Donato (1965)” “Grazia e Numeri
(1962)” All’interno di “Virtuale/Reale. Rassegna di Documentari Etnografici”. Retrospettiva dedicata a Luigi
Di Gianni
Piazza Umberto I, Palazzo Adriano, 22.00: lettura Brani e/o Poesie
A seguire: presentazione del progetto INTUS
Interviene: Leonardo Terrusa, INTUS Corleone e Marco Mietto, Rete ITER
Piazza Umberto I, Palazzo Adriano, Corleone - 22.30: “Voci di Donna: Shalaba in concerto”
Intervengono: Ilda Curti - Assessore alle Politiche Giovanili, alle Politiche delle Pari Opportunità, al
Coordinamento Politiche per la multiculturalità e per l’integrazione dei nuovi cittadini dell a Città di Torino,
Maria Andaloro – Campagna Posto Occupato – Duo Shalab Franco Nuzzo e Natalie Lithwick.
Domenica 20 luglio
V.lo G. Valenti /ex via Orfanotrofio, San Ludovico, Corleone – dalle 10,00 alle 13,00: “ Culture, Migrazioni e
Politiche di Inte(g)razione” Progetti in Rete “Indovina chi viene a cena?”
Interviene: Ilda Curti, Assessore alle Politiche Giovanili, alle Politiche delle Pari Opportunità, al
Coordinamento Politiche per la multiculturalità e per l’integrazione dei nuovi cittadini dell a Città di Torino,
Giulio Salivotti Assessore Comune di Sordevolo e le comunità Migranti di Corleone e i Comuni di Bisacquino,
Corleone, Palazzo Adriano e Prizzi.
13,00: Pranzo
Centro Multimediale, Piazzale Danimarca, Corleone – dalle 17,30 alle 19.00: “Corleone: le strade e la
storia” - conduce Maria Elena Bagarella - Associazione Il Germoglio
20.00: cena
Piazzale Danimarca, Corleone - 21.30: “La Madonna di Pierno (1965)” e “Nascita di un culto (1968)”
All’interno di “Virtuale/Reale. Rassegna di Documentari Etnografici”. Retrospettiva Luigi Di Gianni
Piazzale Danimarca, Corleone – 22.00: lettura Brani e/o Poesie
A seguire: presentazione del progetto INTUS
Interviene: Leonardo Terrusa, INTUS Corleone e Maria Elena Bagarella, Associazione "Il Germoglio"
Piazzale Danimarca, Corleone - 22.30: “Juve Napoli 1-3. La presa di Torino” Spettacolo Teatrale
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Sede Nazionale: Via Piave 15 – 10122 Torino
Tel +0039 011 4338865 – Fax +0039 011 4368630
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I documentari
Magia Lucana (1958 – 19 min)
Incuneato tra il terreno aspro e il sole a picco, il contadino lucano parla con le nuvole, il cielo, il sole. La vita
di ogni giorno è intrisa di riti antichi, di formulari magici. Anche la malattia segno del soprannaturale.
Quando un bambino nasce, verranno sette fate e lo toccheranno in fronte, sotto un raggio di luna.
Nascita e Morte nel Meridione. (S. Cataldo) (1959 9 min.)
“Questa è San Cataldo, un paese del meridione d’Italia. Un paese di contadini. Qui pi che altrove accade
qualcosa se qualcuno nasce o qualcun muore. Quando qualcuno nasce, bisogna preservarlo magicamente
dai rischi della vita.”
Il Culto delle Pietre (1967 – 14 min)
Nei pressi di Raiano, in Abruzzo, sorge un santuario isolato: vuole la tradizione che San Venanzio abbia
dimorato nelle grotte lì attorno. Ogni anno, in occasione della festa del santo, i devoti si addentrano nelel
grotte e si strofinano sulle pietre, per ottenere la guarigione dai mali che li affliggono.
L’Annunziata (1962 – 11 min.)
L’Annunziata è l’antico brefotrofio napoletano. Sebbene la ruota degli esposti non esista più, essere orfani
ancora considerato un peccato. Tra le mura dell’Annunziata vivono bambini, ragazze che coltivano
speranze, anziane che hanno passato lì un’intera vita.
Il male di San Donato (1965 – 10 min)
Montesano Salentino, provincia di Lecce. Tutti gli anni, il 6 e 7 agosto, si celebra San Donato. Non è una
semplice occasione di preghiera: il santo libera i malati di mente ed epilettici, e il culto diventa delirio
mistico collettivo. Ma la guarigione non è per seme: ogni anno occorre tornare: il santo tiene legati per
tutta la vita.o
Grazia e Numeri (1962 – 15 min.)
Tra i vicoli di Napoli serpeggiano credenze antiche, magie e superstizioni. Sacro e profano, cattolico e
pagano: tutto è parte di una medesima cultura.
La Madonna di Pierno (1965 – 10 min.)
Al santuario della Madonna di Pierno, provincia di Potenza, un migliaio di metri sul livello del mare, le
celebrazioni del 15 agosto rivelano origini arcaiche, che innestano sul cattolicesimo il culto di divinità
femminili legate alla terra, alla semina, al raccolto. I contadini, venuti da lontano, attendono il gran giorno
dormendo all’aperto.
Nascita di un culto (1968 – 17 min)
A Serrandace, in Provincia di Salerno, giungono pellegrini da tutto il meridione per celebrare il culto di
Alberto Gonnella, giovane seminarista morto nel 1957 in seguito ad un incidente. Alberto si manifesta
attraverso la zia Giuseppina, che viene posseduta tutti i giorni dallo spirito del nipote.
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Le Serate
Dalla Poesia a braccio al rap: due generazioni di artisti improvvisatori a confronto
Intervengono: Poeti a Braccio Reatini e Francesco Carlo Kento
Dopo l’incontro fra le due forme d’improvvisazione avvenuto durante le Cattedre Ambulanti della Cultura
Popolare, la poesia a braccio ed il rap tornano ad incontrarsi. Kento, il rapper calabrese, premio "Cultura
Contro le Mafie 2014", , incontra la tradizione del Canto a Braccio in ottava rima, presente soprattutto nel
centro Italia, dai molti nomi - poesia improvvisata, canto a braccio, canto in "bernesco", ottava
improvvisata – che descrive una poesia che viene creata inventando i contenuti nel momento stesso in cui
si canta utilizzando lo schema metrico classico, l’endecasillabo già usato da Ariosto, Dante.
Juve – Napoli 1-3. La presa di Torino
Dal testo di Maurizio De Giovanni - Drammaturgia, Ideazione e Regia Antonio Damasco - Con Alberto e Antonio Damasco
Un racconto, per immagini intime e collettive, di quando una partita di calcio poteva rappresentare la rivin cita di una intera classe sociale.
Un luogo dove era consentito a due uomini, uno piccolo ed uno grande, incapaci di dirsi “ti voglio bene”, di
abbracciarsi e ridere insieme: "Juve Napoli" è un viaggio vero e metaforico, la storia di un’Italia, non troppo
passata, fatta di migrazioni, di lingue nascoste, mansarde affollate e nuove identità.
Il 9 Novembre del 1986, il Napoli "saliva" a Torino ed affrontava per l’ennesima volta i ricchi, gli imbattuti, i
bellissimi Tacconi, Manfredonia, Cabrini, Serena e Laudrup, schierando in campo Garella, De Napoli, Bagni,
Bruscolotti, Sola e LUI…ed almeno per una volta, come in una favola al contrario, non vinsero quelli alti, con
gli occhi azzurri ed i capelli biondi.
Pupi ri Surfaru
...la cosiddetta musica povera, che nasce dai sobborghi di una societa’ siciliana nella quale la classe
sociale piu’ bassa dava vita a canti che molto spesso trattavano temi di lavoro duro, sfruttamento,
disuguaglianza sociale... e che poi diventarono canti di riscatto sociale e di rivolta...
Biografie dei Relatori e Progetti presenti
Andaloro Maria - 43 anni, ha creato e sviluppato il progetto “Posto Occupato”, partito il 29 giugno dall’an fiteatro della villa Comunale di Rometta (Messina), luogo di nascita di Maria Andaloro, editore della rivista
online “La Grande Testata” e ideatrice del progetto. La prima fila dell’anfiteatro è stata occupata da un paio
di scarpe rosse, da un mazzo di chiavi, da una borsa, lì cristallizzati a testimonianza di un delitto.
Posto Occupato è un’idea, un dolore, un pensiero, una reazione che ha cominciato a prendere forma man
mano che i numeri crescevano e cresceva l’indignazione di fronte alla notizia dell’ennesima donna assassinata. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre
fine alla sua vita, occupava un posto nella società, sul tram, a scuola, in metropolitana.
Questa iniziativa si rivolge ai singoli cittadini così come alle Istituzioni, le Associazioni e agli Enti di ogni ge nere, che possono manifestarci il loro sostegno con una semplice firma o in tutti i modi che riterranno op portuno. www.postoccupato.org
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Bagarella Maria Elena nata a Corleone nel 1972, formatrice e consulente nella progettazioni di interventi
educativi e sociali. Lavora nel terzo settore dal 1996, ha fondato ed è presidente dal 1997 dell’Associazione
Culturale “Il Germoglio” occupandosi soprattutto di educazione alla legalità e attivazione di reti tra enti no
profit. Ricopre diverse cariche nell’ambito dell’associazionismo corleonese. Tra il 2000 e il 2002 ha lavorato
come formatrice presso il “CPP Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti” di Piacenza
Dal 2008 è responsabile didattica del Laboratorio della Legalità a Corleone : un museo, sito presso un bene
confiscato (ex casa della famiglia del boss Provenzano), che attraverso i suoi quadri sintetizza cento anni di
storia sui protagonisti della resistenza alla mafia.
Briganti Bernardo sacerdote dal 2006. laureato in scienze della formazione presso la LUMSA di
Caltanissetta. Delegato diocesano per i beni mobili della Diocesi di Caltanissetta. Studioso di storia locale di
Corleone e della figura di San Bennardoda Corleone.
Cannizzaro Giusy - E’ dottoranda di ricerca in psicologia clinica presso l'Università degli studi di Palermo.
esperta in psicologia del fenomeno mafioso e nella valutazione dei disturbi traumatici nelle vittime della
mafia.
Ciacci Alessio– Assessore al Comune di Capannori (LU), ha voluto che il suo comune adottasse – primo in
Italia – la strategia rifiuti zero di Paul Connett: una strategia di gestione dei rifiuti che si propone di
riprogettare la vita ciclica degli stessi considerati non come scarti ma risorse da riutilizzare,
contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente processi di incenerimento o discarica, e
tendendo ad annullare o diminuire sensibilmente la quantità di rifiuti da smaltire. Ha inaugurato
compostiere di quartiere, incentivato il co-housing e lo sviluppo rurale, messo un freno al consumo di
territorio. Ha rilanciato l’utilizzo della canapa come materiale edile e tessile e bandito l’acqua in bottiglia
dalle scuole. Ovviamente non ha fatto tutto da solo, ma il suo impegno è stato fondamentale.
Cipriani Giuseppe è nato a Corleone (Pa) il 10 dicembre 1961. E’ stato Sindaco di Corleone dal 1993 e
rieletto nel 1997. Ha sempre operato in modo da diffondere la cultura della legalità, facendo parte di
numerosi organismi in ambito regionale e nazionale dediti allo studio di fenomeni mafiosi e alla lotta ai
medesimi. Consigliere e poi Presidente del Consorzio di Comuni “Sviluppo e Legalità”, promosso dalla
Prefettura di Palermo per la gestione di beni confiscati alla mafia, è stato fra i fondatori, per poi divenirne il
Presidente, del Centro Internazionale di documentazione sulla mafia e sul movimento antimafia, inaugurato
nel dicembre 2000 alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Colazzo Salvatore - Musicologo e pedagogista. Già professore di ruolo di Storia della Musica alla Scuola di
Didattica del Conservatorio di Bari, successivamente è passato ad insegnare all'Università di Lecce, ove
attualmente è professore di Pedagogia Sperimentale. Si occupa, tra l'altro, della progettazione di interventi
di sviluppo di comunità fondati sul recupero dei saperi locali e della memoria comunitaria. Realizza,
attraverso EspérO, azienda spin-off dell'Università del Salento da lui creata, interventi di counseling
comunitario mediante le arti performative.
Curti Ilda - Livornese di nascita, laurea in Filosofia conseguita a Pavia, ha lavorato a Bruxelles come
assistente parlamentare; ricercatore associato all’Università di Aix-en-Provence dal 2004 al 2006.
Fondatrice e membro del Cda della Fondazione Fitzcarraldo fino al 2006. Dirigente comunale alle
Relazioni internazionali (1994- 2001) e direttore del Progetto The Gate (1997-2006), è assessore alle Politi che per l’Integrazione, Rigenerazione urbana e Arredo urbano nella seconda Giunta Chiamparino. È attualmente presidente della rete europea Quartiers en crise. Nel 2010 viene insignita dell’onorificenza di Cheva lier dans l’Ordre National du Merite della Repubblica Francese, su decreto del Presidente della Repubblica
Francese Nicolas Sarkozy. E’ Assessore alle Politiche Giovanili, alle Politiche delle Pari Opportunità, al CoorRETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
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dinamento Politiche per la multiculturalità e per l’integrazione dei nuovi cittadini, ai Progetti di Rigenerazio ne Urbana e qualità della vita e relativi progetti comunitari della Città di Torino
D’Ippolito Stefano - Stefano Di Polito (1975), laureato in Comunicazione, esperto di creatività e social
media, ha ideato e condotto, in tutta Italia, progetti per l’innovazione della comunicazione sui temi della
sostenibilità, dello sviluppo del territorio e delle politiche sociali. Consulente e formatore di marketing
territoriale, ha ideato un metodo proprio – tourist telling – per innovare la promozione del patrimonio
paesaggistico e culturale italiano, grazie al coinvolgimento diretto degli operatori, dei cittadini e dei
viaggiatori. Autore di soggetti e sceneggiature per la televisione, il teatro e il cinema, ha diretto nel 2013 il
suo primo lungometraggio, Mirafiori Lunapark, promosso da Rai Cinema e dal ministero dei Beni culturali,
una commedia sociale sulla crisi occupazionale e la conseguente perdita dei valori legati al lavoro.
Stefano Di Polito e Alberto Robiati hanno fondato nel 2005 il Laboratorio Creativo
(www.laboratoriocreativo.com), «centro di sperimentazione » della creatività applicata a progetti e
strategie di comunicazione sociale e di pubblica utilità, lavorando con diverse amministrazioni pubbliche,
organizzazioni non profit e aziende attive su temi sociali. L’obiettivo è mettere a disposizione (dei contesti
pubblici, del non profit e del privato sociale) metodi di ideazione, progettazione e operatività fondati
sull’uso della creatività, in grado di generare prodotti e servizi etici e di utilità sociale. Con Raphael Rossi
hanno ideato e diretto il movimento «Signori Rossi – Corretti non corrotti» www.signorirossi.it
Grizzaffi Liborio Nato a Corleone nel 197, città in cui vive e lavora attualmente ricoprendo diversi incarichi
strategici nel mondo del terzo settore. Nel 1997 ha fondato ed è responsabile dell’Associazione Culturale “Il
Germoglio” che si occupa di educazione alla legalità. Presidente e fondatore dell’Associazione “Animosa
Civitas” per promuovere iniziative di animazione territoriale e solidarietà internazionale. Oltre a essere
presidente dell’Associazione “Io Gio.Co.”- Io Giovane Corleonese a cui aderiscono più di 18 organizzazioni
del terzo settore .Tra i soci fondatori di ITER, con cui collabora già dal 1998. Ha sviluppato diversi progetti
in ambito sociale promuovendo la messa in rete di sinergie e risorse umane per una crescita continua del
territorio corleonese e delle sue potenzialità.
Leoni Giovannni è un agricoltore da sempre, per questo motivo conosce le degenerazioni dell'agricoltura
ma anche le sue potenzialità, non solo nella produzione di cibo, ma anche nella ricostruzione del tessuto
comunitario. Il progetto dell'Agrivillaggio, completamente ecologico, composto da 60 abitazioni
autosufficienti sia dal punta di vista energetico che alimentare, sito a Vico Fertile, in provincia di Parma, è
la sua risposta alla necessità che questa era detta: quella di dover contare sulle relazioni personali, di
vicinato, cancellati dal vivere urbano. Senza nostalgie, però. L'agrivillaggio non è ritorno al "bel tempo
andato". http://www.agrivillaggio.com/
Li Calzi Roberto – Agricoltore, padre di tre figli, nonno. Roberto è fondatore del consorzio siciliano “Le
Galline Felici”. Ha scelto di far lavorare una ditta confiscata alla mafia e di far rete con i piccoli contadini
indipendenti sui temi dell’economia solidale, per arrivare a vendere agrumi ai gruppi di acquisto solidale di
tutta Italia. Ora segue con passione il progetto “Lo Faccio Bene. Cinefest”, una rassegna di medi e cortometraggi che raccontano chi ce l’ha fatta e chi ce la sta facendo, oggi, in Italia e nel resto del mondo. Un
racconto di cambiamenti possibili volto a divulgare e stimolare nuove vie da percorrere. Con il festival del
buon fare e dell’ottimismo si propone la (condi)-visione di corti o di lungo metraggi aventi come temi
centrali la cooperazione, la solidarietà e la sostenibilità Il tutto partendo dalle Piazze per arrivare sui banchi
di scuola, tra le mura delle case e sui tavoli istituzionali con proposte concrete di indirizzo.
http://www.lofacciobenecinefest.eu
RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
Sede Nazionale: Via Piave 15 – 10122 Torino
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Lithwick Natalie nasce in Canada dove studia pianoforte ai Royal Conservatory of Toronto. Si laurea in
Filosofia alla Hebrew University of Jerusalem e contemporaneamente inizia a studiare canto con Cilla
Grossmayer. Prosegue gli studi a New York , successivamente a Parigi, per poi approdare in Italia.
Lo Verso Girolamo - Professore ordinario di Psicoterapia all'Università degli studi di Palermo.
Psicoterapeuta gruppianalista. E' Presidente della Commissione Nazionale di Abilitazione Scientifica
Università- settore psicologia clinica e dinamica. Da oltre vent'anni studia la psicologia del fenomeno
mafioso ed è autore di 6 volumi editi dalla franco Angeli sul tema : La mafia in psicoterapia(2013), Trame di
sviluppo. Il volontariato e la ricerca psicologica per il cambiamento nei territori difficili (2010); Territori in
controluce. Ricerche psicologiche sul fenomeno mafioso (2009), Come cambia la mafia. Esperienze
giudiziarie e psicoterapeutiche in un paese che cambia (1999), La Psiche mafiosa. Storia di casi clinici e
collaboratori di giustizia (2002) , la mafia dentro: psicologia e psicopatologia di un fondamentalismo.
Marzella Carlo sostituto procuratore componente della Giunta distrettuale di Palermo dell’Associazione
nazionale magistrati. In queste settimane alle prese con un nuovo processo contro il clan Messina Denaro
che vede tra gli imputati proprio la sorella ed il nipote del latitane.
Mietto Marco è direttore di Rete Iter dal 2000 e in questa funzione, tra 2007 e 2013 è stato responsabile
dell'assistenza tecnica ai progetti finanziati dal Fondo Nazionale Politiche Giovanili vincolati alla
applicazione del metodo Piani Locali Giovani ( PLG). In precedenza aveva scritto di giovani, su quotidiani e
riviste( principalmente Linus,da 1982 a 1993 ) e pubblicando una ventina di saggi , prevalentemente di
storia orale, dedicati all'intreccio tra vita quotidiana materiale, identità, immaginario, ideologia e militanza
politica e sindacale. Da metà anni '90 si occupa di politiche giovanili di sviluppo locale, assistendo enti no
profit, come la rete nazionale dei Centri Servizio Volontariato o pubblici, per esempio come consulente per
le politiche giovanili dei comuni di Biella e, poi, di Napoli. Risale al 1998 la prima collaborazione con
l'Associazione Il Germoglio e Comune di Corleone.
Nuzzo Franco nasce a Marittima in provincia di Lecce. Studia i tamburi a cornice del centro-sud Italia e
successivamente quelli dell’area mediterranea ed orientale, lo zarb iraniano, le tabla indiane e la darabuka.
Approfondisce gli studi con musicisti egiziani, persiani ed indiani. Ha inciso con i “Ghetonia” due progetti e
dedicate alla musica popolare Griko-Salentina. Ha suonato in diverse rassegne internazionali con
percussionisti come Glenn Velez e Louis Agudo, e in duo con Tate Nzongan dei Mau Mau.
Romano Maura è dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, titolo
conseguito presso l’Università LUMSA di Roma. È cultore della materia in Sociologia presso la medesima
università. È socio fondatore di Melting Pro. Laboratorio per la Cultura e di Melting Pro Learning, enti che si
occupano di progettazione e gestione di iniziative culturali anche a valere su fondi europei e di formazione.
È giornalista pubblicista, specializzata in editoria elettronica. Svolge attività di formazione, ricerca e
consulenza in progettazione e project management culturale per enti pubblici e privati. Ha pubblicato
diversi saggi ed articoli sui settori cultura, europrogettazione e ICT, tra cui: “Visioni culturali. Idee e
strumenti per favorire lo sviluppo dei territori” (curato nel 2014 con L. De Angelis e F. Pesce, edito da
Piceno University Press in versione e-book e cartacea); “In cerca d’Europa. Breve guida alle nuove tecniche
comunicative per una cittadinanza attiva” (scritto nel 2013 con L. Tirabassi e V. Polci, edito da Piceno
University Press in versione e-book e cartacea); “La seduzione dell’europrogettazione oltre il 2.0” (scritto
nel 2013 con L. De Angelis, F. Pesce, edito da Piceno University Press in versione e-book e cartacea).
Tariffi Flavio ha svolto studi umanistici per poi specializzarsi in biblioteconomia ed informatica. Da circa
venti anni si interessa delle applicazioni al settore culturale dell’information technology e delle metodologie
e degli strumenti dell’innovazione. Nel 1996 ha fondato SPACE, impresa dedicata alla valorizzazione e
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comunicazione innovativa del patrimonio culturale, che affronta integrando le suggestioni derivanti dalla
ricerca nazionale ed internazionale, progetti ispirati a soluzioni sostenibili della Società dell’Informazione, e
una rivisitazione moderna e finalizzata degli strumenti tradizionali (editoriali, dell’arredo urbano, etc.) delle
comunicazione territoriale. Negli ultimi anni ha coordinato numerosi progetti di ricerca, nazionali ed
internazionali, tutti rivolti a identificare e radicare modelli di sviluppo sostenibile e di economia culturale
legati alla comunicazione delle esperienze culturali e alla valorizzazione dell’identità dei luoghi.
Salivotti Giulio – Insegnante, in Regione Piemonte è stato membro del Comitato per le Tossicodipendenze
del Provveditorato di Biella, della Commissione di Valutazione del Fondo Lotta alla Droga, della Consulta
Regionale Immigrazione.
Ha diretto esperienze di reti publiche in qualità di Direttore dell'Agenzia per i Giovani Biellesi e come
Presidente della Rete ITER.
Vara Nuccio, giornalista, dopo aver lavorato a Catania, Bologna e Roma, svolge oggi la sua professione a
Palermo presso la redazione della sede Rai per la Sicilia. È autore di numerose inchieste su vari aspetti e
problemi della vita politica e culturale siciliana, ed è stato il curatore della rubrica del TGR “Album”.
Ha pubblicato: La tv che manca (1981), La cultura assente (1985) e, assieme a Carlo Battiato: Catania, la
mafia, i cavalieri e la sinistra (1993). È stato presidente regionale dell’ARCI ed ha diretto il film “Bosco per
verso” sulla vita del poeta futurista Giacomo Giardina.
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La Rete Italiana di Cultura Popolare
La Rete Italiana di Cultura Popolare è divenuta nel 2013 Associazione di Promozione Sociale. La Rete ha
per scopo la realizzazione di azioni policulturali per la valorizzazione e la riproposizione delle culture
popolari e dei rituali sociali, antichi e moderni.
Questi ultimi sono l’esplicitazione di quell’ideale che ci sostenne nella creazione di un polo d’attenzione per
la Cultura Popolare: che la memoria è collettiva quando costituisce un sistema vitale e riconosciuto dalla
comunità umana.
Dunque se mantenere la Memoria è impresa collettiva, di rete, e la responsabilità della sua salvaguardia e
della sua valorizzazione deve essere percepita come un vero dovere sociale.
La Rete nacque da un Comitato promotore. Il Comitato Festival delle Province ha operato infatti dal
2004 su tutto il territorio nazionale.
Dal 2007 il Comitato è riconosciuto Rete italiana di Cultura Popolare dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali.
Negli ultimi quattro anni, il progetto della Rete è stato riconosciuto anche all’estero, permettendoci di
costruire rapporti di collaborazione con più di dodici paesi dell’area euro-mediterranea.
La Rete Italiana di Cultura Popolare svolge contemporaneamente attività di studio, ricerca, progettazione e
programmazione di azioni mirate alla individuazione, tutela, valorizzazione e riproposizione, nel solco della
modernità, delle tradizioni e delle diverse espressioni di cultura popolare.
Le linee programmatiche che ci conducono sono:
• interpretare le risorse culturali del territorio;
• importanza dei progetti di rete;
• importanza di acquisire la consuetudine alla cultura è farne esperienza precoce nel periodo
educativo e formativo;
- le tecnologie devono rappresentare non solo una possibilità di acceso ai contenuti, bensì di
divulgazione.
Il progetto INTUS_ Intelligenza ambientale, Narratività, Tagging delle risorse Urbane e Sensoristica
diffusa
Il progetto nasce sullo studio dei racconti di Corleone, nati “ dentro” una città di confine, riproposti da
donne e uomini che vivono tutti i confini che attraversano Corleone.
Siamo partiti dalla convinzione che ci fosse bisogno di un supporto di fonti quanto più ampio possibile per
tipologia e varietà, dal momento che volevamo elaborare una “rete di storie” che potesse raccontare un
territorio con caratteristiche altamente specifiche, variegate e talvolta contraddittorie.
Abbiamo provato quindi a mettere in luce quei processi fondativi delle matrici territoriali stratificate
(economici, sociali, religiosi, istituzionali) per potere cogliere al meglio i caratteri ricorrenti o la modalità di
formazione di alcuni meccanismi specifici del territorio. Abbiamo lavorato su due fronti: da un lato tutto ciò
che era stato già scritto sulla storia di Corleone da autori locali; dall'altro abbiamo cercato tutte quelle fonti
multimediali redatte da soggetti esterni al territorio (vecchi documentari delle teche rai, servizi giornalistici,
pagine di cronaca giornalistica), per comprendere meglio le modalità di che hanno determinato la
costruzione dell’ immagine che il solo nome di Corleone evoca.
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Al centro di tutto c’è il Maxi Processo condotto dai Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino:
numerosissimi faldoni, copia degli avvocati difensori e i documenti originali (la sola sentenza è un
documento di 7000 pagine), conservati presso il C.I.D.M.A. (Centro Internazionale di Documentazione sulle
Mafie e del Movimento Antimafia) di Corleone, uno dei principali simboli di legalità e di lotta alla mafia
presenti sul territorio nazionale. Purtroppo per lungo tempo tutti questi documenti sono rimasti
abbandonati ed inutilizzati ma ad oggi, grazie al lavoro di catalogazione ed inventariazione compiuto, si è
realizzato con certezza che rappresentano la prova tangibile dell’enorme impianto del Maxi Processo,
raccontando il metodo di lavoro innovativo, scrupoloso e accurato che ha reso famoso il nome di Falcone,
non a torto, in tutto il mondo e che ha permesso di ricostruire fatti complessi in maniera lineare, così da
descrivere la vastità del fenomeno mafioso, delle sue complesse relazioni con i diversi attori del mondo
economico, delle spaventose ripercussioni sulla vita sociale ed economica sui territori nei quali tali
meccanismi si perpetuano, della capacità di creare un tessuto di convivenze e taciti consenti su vasta scala.
Il progetto INTUS è finanziato dal bando MIUR del 2 marzo 2012: “SMART CITIES AND COMMUNITIES AND
SOCIAL INNOVATION” nell'ambito del programma PON, Ricerca e Competitività, per le Integrazioni
programmatiche per il perseguimento di effetti di sistema (ASSE III), in particolare all’avviso di cui all’art. 8
del bando stesso:” Progetti di innovazione sociale”.
La Rete ITER
Una rete che ad oggi contra 36 partner, tra Enti Locali, reti di Comuni, Organizzazioni non profit, tutte
finalizzate a condurre politiche giovanili presso i propri territori. Nata come struttura informale finalizzata a
costruire partnerships per intercettare finanziamenti pubblici e comunitari, si costituisce nel 2000 e in
cinque anni compie una trasformazione che la porterà ad essere uno dei fattori di innovazione,
organizzativa, istituzionale e culturale, delle politiche giovanili.
Tra 2007 e 2010 cambia radicalmente nel Paese la percezione e la comprensione della “questione
giovanile”: l’ innovazione ha preso spunto dalla cosiddetta “Strategia di Lisbona” concentrandosi
sull’obiettivo di fare delle Politiche Giovanili politiche di sviluppo, valorizzazione e promozione delle
risorse umane. ITER ha provato a comprendere, interpretare, trasformare in proposte organizzative,
culturali e metodologiche ciò che già, di fatto, emergeva dalle pratiche locali più solide e consapevoli.
Dal 2010, la crisi strutturale politico economica ha compromesso le prospettive di rinnovamento, proprio
mentre la crisi giovanile raggiungeva il suo punto più drammatico e, finalmente, veniva percepita dai
cittadini in tutta la sua importanza.
In questa fase ITER ha continuato a lavorare anche erogando per conto di Governo e Anci assistenza tecnica
a Comuni beneficiari di finanziamenti del Fondo nazionale. Contemporaneamente, ITER ha consolidato
partenariati sia con le grandi Reti delle associazioni e degli enti no profit che si occupano di Politiche
Giovanili anche in questa difficile congiuntura, sia con quelle Regioni che hanno recepito e applicato il
metodo e che ancora implementano Politiche Giovanili .
L'associazione Culturale Il Germoglio
Promotrice del progetto INTUS, che ha preso avvio da un lavoro svolto sul territorio durante l’arco di
diversi anni con le realtà locali e i giovani, soprattutto per la crescita di iniziative che partissero dalla
valorizzazione di risorse già esistenti facendole incontrare con realtà di più ampio respiro sul territorio
nazionale.
L'associazione si ispira ai valori relativi all’educazione alla Pace, ai Diritti Umani e della Convivenza
Democratica ed Ecologica dei Popoli, attraverso la creazione di nuovi spazi educativi, la ricerca
psicopedagogia e sociale, per contribuire ad una migliore convivenza e qualità della vita. A tale scopo, fin
dalla sua fondazione nel 1997 è legata da statuto al Centro Psicopedagogico per la Pace di Piacenza.
Ha partecipato, inoltre, quale socia fondatrice a ITER (2000) per la promozione delle politiche giovanili sul
territorio nazionale.
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Attraverso diversi interventi progettuali ha promosso a livello locale la nascita di IO GIO.CO. primo esempio
territoriale di una associazione di associazioni nata allo scopo di dotare il territorio di uno strumento che ne
aumenti la competitività e gli permetta di mantenere il passo nei processi culturali dell’Unione Europea.
Socia fondatrice del Laboratorio della Legalità con sede operativa presso casa Provenzano, bene confiscato
alla mafia e trasformato in museo sulla storia dell’antimafia,da anni promuove la valorizzazione delle
risorse culturali di Corleone, ideando quei percorsi di “turismo civico” che si intende trasferire in INTUS.
VIRTUALE/REALE. RASSEGNA DI DOCUMENTARI ETNOGRAFICI
Da ottobre 2014 a maggio 2015
In collaborazione con la Generalitat de Catalunya. Direcció General de Cultura Popular, Associacionisme i
Acció Culturals - All’interno di ARIANNA Euro Mediterranean Network of Culture and Heritage
Nel 2014 inauguriamo la prima rassegna di documentari etnografici. I luoghi interessati dalle proiezioni
saranno due: da una parte le piazze, dall’altra il web.
Le tappe a Corleone sono dedicate a Luigi Di Gianni, riconosciuto Testimone della Cultura Popolare ®.
Luigi Di Gianni nasce il 20 ottobre nel 1926. Laureato in filosofia, si diploma in regia presso il Centro
Sperimentale di Cinematografia di Roma (1954). E’ regista e documentarista di ispirazione antropologica, il
cui curriculum è difficile da sintetizzare.
Il riconoscimento in quanto Testimone della Cultura Popolare ®, nel 2013, viene attribuito poiché
partecipante attivo di un movimento costituito da antropologi ed etnomusicologi che negli anni ‘60 hanno
contribuito al recupero dell’immenso patrimonio immateriale della penisola, insieme a Ernesto De
Martino, Diego Carpitella, Annabella Rossi.
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